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Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Geologia e Geotecnica
Dr. Geol. Amedeo Dor<strong>di</strong>
macchine operatrici a causa dell’azione levigatrice operata sulla superficie
dall’esarazione glaciale.
“Gneiss granitoi<strong>di</strong> – Gg”
Gli Gneiss granitoi<strong>di</strong> affiorano in modo esteso nelle aree rilevate, dove risultano
mineralogicamente costituiti da quarzo, K-feldspato, plagioclasio e biotite senza
alcuna, oppure rarissime, intercalazioni con composizione mineralogica <strong>di</strong>fferente;
avvicinandosi al contatto con micascisti e paragneiss si notano livelli a
granulometria fine alternati ad altri a granulometria maggiore.
Gli Gneiss granitoi<strong>di</strong> hanno una struttura a flaser, propria <strong>di</strong> rocce massive e
sgranulate <strong>di</strong>vise in aggregati lentiformi allungati nelle superfici <strong>di</strong> cataclasi, più
raramente una struttura occhia<strong>di</strong>na dove gran<strong>di</strong> “occhi” <strong>di</strong> feldspato sono avvolti in
letti micacei; la tessitura scistosa è data dall’orientazione delle miche. Spesso si
rinvengono vene <strong>di</strong> quarzo che talvolta mettono in evidenza le notevoli
deformazioni tettoniche <strong>di</strong> pressione e temperature subite dalle rocce.
Caratteristiche tecniche: Generalmente gli gneiss granitoi<strong>di</strong> si presentano
piuttosto fratturati e poco alterati, con grana della roccia assai varia: dove la grana
è minore ed è più abbondante la mica si possono avere interi affioramenti
intensamente crenulati. L’intensa fratturazione associata con la giacitura dei piani
<strong>di</strong> scistosità sovente prossima alla verticale facilita, nei versanti a maggior
pendenza, l’innescarsi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusi fenomeni <strong>di</strong> crollo.
Vengono <strong>di</strong> seguito descritte le principali forme e tipologie <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto in<strong>di</strong>viduate
non specificate nei capitoli precedenti:
Area orgine <strong>di</strong> crolli - Si riferisce a tutti quei settori che, soprattutto in aree
montuose, caratterizzano la base <strong>di</strong> pareti e le pareti stesse o versanti molto ripi<strong>di</strong>,
dove si ripetono fenomeni <strong>di</strong> caduta e scen<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> singoli elementi lapidei o
crolli <strong>di</strong> piccoli ammassi rocciosi, generalmente conseguenti ad uno stato <strong>di</strong>
significativa fratturazione dell’ammasso roccioso e al susseguirsi <strong>di</strong> cicli stagionali
caratterizzati da forte escursione termica. Una fascia contrad<strong>di</strong>stinta da queste
fenomenologie è la parte più meri<strong>di</strong>onale del territorio comunale dove in passato
fenomeni <strong>di</strong> crollo ed anche successive colate <strong>di</strong> detrito hanno comportato la
realizzazione della galleria pramassi autostradale e ferroviaria. Altre fasce sono
costituite dalla vecchia strada <strong>di</strong> collegamento Luino-Maccagno, antecedente alla
realizzazione delle gallerie stradali, oggetto peraltro <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa ed
alcune zone sul versante in sponda sinistra idrografica del Fiume Giona. Sono state
rilevate anche aree <strong>di</strong> crollo in alcune fasce sovrastanti le strade <strong>di</strong> comunicazione
ad Est <strong>di</strong> Garabiolo e ad ovest <strong>di</strong> Campagnano.
Aree soggette a frane superficiali <strong>di</strong>ffuse - Si riferisce a quei settori <strong>di</strong> versante
che in passato sono stati interessati da frane <strong>di</strong> vario tipo a carico <strong>di</strong> spessori
generalmente limitati dei terreni sciolti <strong>di</strong> copertura e che si sono innescate
contestualmente ad eventi idrometeorologici <strong>di</strong> forte intensità. Si segnala il <strong>di</strong>ssesto
ai confini orientale comunali lungo il versante occidentale del Monte Cadrigna.
<strong>RELAZIONE</strong> <strong>GEOLOGICA</strong> Carta della <strong>di</strong>namica geomorfologica con elementi litologici 34