Un telescopio tuttofare - Skypoint Srl
Un telescopio tuttofare - Skypoint Srl
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Piero Bianucci<br />
L’AUTORE<br />
Piero Bianucci,<br />
65 anni, da più<br />
di cinquanta<br />
appassionato<br />
di astronomia,<br />
è uno dei padri<br />
della divulgazionescientifica<br />
italiana.<br />
Ha scritto una<br />
trentina di libri,<br />
con particolare<br />
attenzione<br />
all’astronomia,<br />
e dal 2008 è<br />
presidente del<br />
Planetario di<br />
Torino Infini.To.<br />
Per 25 anni ha<br />
diretto il supplemento“Tuttoscienze”<br />
de<br />
“La Stampa”. Il<br />
pianetino 4821<br />
porta il suo nome.<br />
Le Stelle n. 94<br />
S T R U M E N T A Z I O N E<br />
<strong>Un</strong> <strong>telescopio</strong><br />
<strong>tuttofare</strong><br />
Catadiottrico Vixen da 11 cm e un metro di focale: due minuti per<br />
montarlo, schema ottico originale, peso minimo, comandi manuali,<br />
l’ideale per un trasporto pratico e senza fatica.<br />
Adatto a ogni tipo di osservazione, anche naturalistica.<br />
Consigliabile a chi inizia l’esplorazione del cielo. Ma non deluderà i più<br />
esperti alla ricerca di un’ottica davvero portatile<br />
Su “le Stelle” del mese di febbraio ho risposto<br />
a un lettore di Roma che, dopo<br />
aver coltivato per molti anni la sua passione<br />
per l’astronomia soltanto attraverso la<br />
lettura di libri e riviste, manifestava il desiderio<br />
di acquistare un <strong>telescopio</strong> per godersi, senza<br />
troppo impegno, la bellezza degli oggetti celesti<br />
fi nora contemplati soltanto in fotografi a<br />
(v. Le Stelle n. 92, p. 6). Lo stesso lettore però<br />
aveva una preoccupazione: che il <strong>telescopio</strong> risultasse<br />
quasi inutile a causa dell’inquinamento<br />
luminoso.<br />
La preoccupazione è ovviamente ben fondata.<br />
Però oggi il mercato offre strumenti dal costo<br />
limitato molto compatti e leggeri che si prestano<br />
a essere trasportati comodamente, senza<br />
nessuno sforzo e senza perdita di tempo, in<br />
luoghi non troppo lontani dalla città sotto un<br />
cielo già abbastanza buio. Tra questi strumenti,<br />
particolarmente originale è un <strong>telescopio</strong> catadiottrico<br />
da 11 cm di apertura che, completo<br />
di oculare e cercatore, pesa soltanto 2 kg. Realizzato<br />
in Cina dalla Vixen e, come tutti i prodotti<br />
Vixen, importato e distribuito in esclusiva<br />
in Italia da <strong>Skypoint</strong> (www.skypoint.it),<br />
pur avendo una distanza focale un poco superiore<br />
al metro, è lungo appena 36 cm. Non è<br />
questa però la virtù più interessante nel Vixen<br />
PortaII-VMC110L (questo il suo “nome”). La<br />
caratteristica che lo rende unico nel suo genere<br />
è uno specchietto piano ribaltabile posto<br />
vicino allo specchio sferico principale. Questo<br />
specchietto elimina la necessità di montare un<br />
prisma a 90° e consente di avere a disposizione<br />
contemporaneamente due oculari di diverso<br />
ingrandimento, uno al fuoco diretto e uno al<br />
fuoco laterale. Il passaggio dall’uno all’altro è<br />
istantaneo e avviene manovrando con due dita<br />
un praticissimo deviatore.<br />
Il vantaggio, se si vuole portare lo strumento<br />
in campagna, è notevole. Inserire e disinserire<br />
oculari e diagonali al buio è sempre scomodo, e<br />
di solito si rinuncia a usare visualmente il fuoco<br />
diretto. Inoltre il confronto immediato tra<br />
due immagini a ingrandimento notevolmente<br />
diverso è molto utile nelle osservazioni e anche<br />
divertente. L’immagine a basso ingrandimento<br />
e largo campo consente infatti una visione<br />
d’insieme (per esempio della Luna, di un ammasso<br />
stellare aperto, di una nebulosa o di una<br />
galassia) mentre l’altro oculare a fuoco corto<br />
permetterà di sfruttare il massimo potere di risoluzione<br />
sulla parte centrale del campo disponibile,<br />
ottima cosa per osservare i pianeti.<br />
Lo specchietto ribaltabile non è l’unica singolarità<br />
di questo <strong>telescopio</strong>. Insolito, infatti, è anche<br />
lo schema ottico. Non c’è una lastra correttrice<br />
anteriore: si tratta di un Cassegrain modifi<br />
cato (Vixen Original Maksutov-Cassegrain),<br />
con un piccolo menisco correttore posto subito<br />
prima dello specchio secondario e due specchi<br />
sferici (primario e secondario) disegnati in modo<br />
da ridurre al minimo l’aberrazione sferica e<br />
la curvatura di campo. Inoltre le quattro razze<br />
che sostengono lo specchio secondario e il menisco<br />
(montati dentro un contenitore a cono<br />
dalla cuspide arrotondata) hanno una inedita<br />
forma “a S” progettata per limitare gli effetti<br />
della diffrazione. Completano il tutto i paraluce<br />
interni di un perfetto nero opaco, a evitare<br />
ogni dispersione lungo il tragitto ottico.<br />
In sintesi, ci troviamo di fronte a un <strong>telescopio</strong><br />
nel quale i progettisti hanno messo in atto<br />
una serie di soluzioni estremamente accurate<br />
e talvolta innovative per ottenere la massima<br />
resa da uno specchio primario che, pur essendo<br />
piuttosto piccolo, riesce così a dare prestazioni<br />
nettamente superiori a quelle che ci si potreb-
e aspettare da un’apertura di 11 cm.<br />
Il risultato fi nale è un <strong>telescopio</strong> molto versatile,<br />
che si presta a un uso anche non astronomico.<br />
Può diventare, per esempio, un potente<br />
cannocchiale per osservazioni naturalistiche o<br />
per esplorare il paesaggio e, montando un corpo<br />
macchina al fuoco primario, nulla vieta di<br />
usarlo come teleobiettivo.<br />
Passiamo ora alla prova sul cielo. Il <strong>telescopio</strong><br />
è dotato di un cavalletto con montatura altazimutale<br />
e movimenti micrometrici manuali<br />
di precisione. In un tempo in cui quasi tutte le<br />
montature sono motorizzate e spesso comandate<br />
da computer può sembrare un ritorno<br />
all’antico, e in effetti lo è. La manualità sarà<br />
tuttavia in molti casi una felice riscoperta. I telescopi<br />
con montature motorizzate e a puntamento<br />
tramite pulsantiera-computer hanno il<br />
loro pregio e il loro limite proprio nell’asservimento<br />
totale a questi automatismi. La piacevole<br />
esperienza di spazzare il cielo alla ricerca<br />
di un oggetto diventa quasi proibita, e se per<br />
caso qualcosa non funziona nell’elettronica,<br />
talvolta l’uso manuale dello strumento risulta<br />
impossibile.<br />
Il cavalletto fornito (montatura Vixen Porta<br />
II) è in alluminio trattato, quindi leggero: circa<br />
3,5 kg, più i 2 kg della testa altazimutale. Tuttavia<br />
è suffi cientemente stabile, soprattutto se<br />
non si estraggono le gambe fi no alla completa<br />
estensione per raggiungere la massima altezza<br />
di 145 cm, peraltro francamente eccessiva.<br />
Il <strong>telescopio</strong> ha il classico e comodissimo attacco<br />
Vixen a coda di rondine. In due minuti<br />
d’orologio si monta il cavalletto con il suo tavolino<br />
portaoggetti e si attacca il <strong>telescopio</strong> alla<br />
testa altazimutale. <strong>Un</strong> paio di minuti richiedono<br />
il montaggio e l’allineamento del cercatore<br />
a punto rosso (assai più raffi nato di quelli eco-<br />
S T R U M E N T A Z I O N E<br />
nomici di solito in uso). Il campo inquadrato a<br />
basso ingrandimento è però così ampio (più di<br />
un grado) che se ne può fare tranquillamente a<br />
meno, e poiché l’oculare “corto” è già montato,<br />
basta azionare il deviatore dello specchietto<br />
piano per disporre di un forte ingrandimento<br />
su un oggetto che apparirà subito al centro del<br />
campo (mentre quando si cambia oculare e la<br />
montatura non è motorizzata c’è sempre qualche<br />
spostamento). In sostanza, è come se il <strong>telescopio</strong><br />
fungesse anche da potente cercatore.<br />
Il primo controllo è consistito nell’osservare<br />
l’immagine intrafocale ed extrafocale di una<br />
stella luminosa (Betelgeuse) con l’oculare da<br />
25 mm che fornisce un po’ più di 40 ingrandimenti.<br />
È ovvio, ma anche sorprendente, notare<br />
la forma a S delle razze che sostengono lo<br />
A sinistra: Il <strong>telescopio</strong><br />
Vixen Porta II-<br />
VMC110L montato<br />
sulla sua testa altazimutale.<br />
A destra: La particolare<br />
forma “a S” del<br />
sostegno del menisco<br />
e dello specchietto<br />
secondario.<br />
La doppia possibilità<br />
di visione (al fuoco<br />
diretto e laterale)<br />
offerta dal Vixen<br />
PortaII-VMC110L.<br />
aprile 2011<br />
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60<br />
Il <strong>telescopio</strong> Vixen<br />
PortaII-VMC110L<br />
montato sul suo cavalletto<br />
in dotazione<br />
e pronto per l’uso,<br />
anche diurno per<br />
osservazioni naturalistiche.<br />
Il deviatore dello<br />
specchietto piano ribaltabile,caratteristica<br />
davvero distintiva<br />
del Vixen PortaII-<br />
VMC110L.<br />
Le Stelle n. 94<br />
specchio secondario. Nel mettere a fuoco se<br />
ne apprezza l’effetto: la diffrazione è davvero<br />
contenuta, la stella a centro campo è puntiforme<br />
e appena un po’ deformata se la si porta a<br />
bordo campo. Docilissimi i movimenti micrometrici<br />
in altezza e in azimut comandati dalle<br />
corte manopole di plastica a semplice incastro.<br />
L’accurata concezione del tubo ottico mostra<br />
poi i suoi meriti su ammassi stellari aperti e su<br />
nebulose diffuse ed estese come M42 in Orione.<br />
Sottoposto al test della stella Polare, il <strong>telescopio</strong><br />
ha mostrato il debole compagno, segno che<br />
la luce dell’astro principale è ben concentrata.<br />
Giove ha rivelato nitidamente bande e zone, e<br />
poco prima dell’alba è risultata buona l’immagine<br />
di Venere prossima alla quadratura, nonostante<br />
la turbolenza dell’atmosfera. Splendida<br />
la Luna, in fase calante, con il terminatore ormai<br />
vicino all’ultimo quarto e quindi con una<br />
grande varietà di crateri<br />
grandi e piccoli,<br />
bacini pianeggianti<br />
e solchi. Per Giove,<br />
Venere e Luna l’oculare<br />
da 8 mm fornito<br />
con il <strong>telescopio</strong>, con<br />
i suoi 130 ingrandimenti,<br />
è risultato più<br />
che soddisfacente. Ho<br />
provato a forzare con<br />
oculari Televue più<br />
corti, ma senza ottenere<br />
una migliore ri-<br />
S T R U M E N T A Z I O N E<br />
PUNTI A FAVORE:<br />
Leggerezza del tubo ottico (2 kg)<br />
Originalità dello schema ottico<br />
Due oculari montati contemporaneamente<br />
Leggerezza del cavalletto altazimutale<br />
Adattabilità del cavalletto anche ad altri strumenti<br />
fi no a 5-6 kg<br />
Praticità: si monta il tutto in un paio di minuti<br />
Possibilità di ottime osservazioni naturalistiche<br />
PUNTI A SFAVORE:<br />
Ottica aperta: richiede attenzione per evitare polvere<br />
e umidità<br />
Tappo anteriore non facilmente inseribile<br />
soluzione a partire dai 150 ingrandimenti in sù.<br />
<strong>Un</strong> paio i punti criticabili. Il primo è strutturale:<br />
poiché il menisco è piccolo e montato sul<br />
secondario, il tubo del <strong>telescopio</strong> è aperto come<br />
se fosse un newtoniano, e ciò richiede una<br />
certa cautela perché sullo specchio primario<br />
non si depositino polvere e umidità. Inoltre<br />
il tappo, che è di plastica, è fi n troppo preciso<br />
rispetto al diametro del <strong>telescopio</strong>, per cui si<br />
infi la ed estrae con qualche diffi coltà.<br />
In defi nitiva, il prezzo di 481 euro praticato da<br />
<strong>Skypoint</strong> a qualcuno potrà sembrare un po’<br />
elevato per un’apertura di 11 cm, ma non lo è<br />
affatto se si tiene conto degli accessori, della<br />
complessità dello schema ottico, dell’accuratezza<br />
di realizzazione e delle prestazioni che<br />
ne derivano. ■<br />
CARATTERISTICHE TECNICHE DICHIARATE<br />
Nome: Porta II-VMC110L<br />
Apertura: 110 mm<br />
Distanza focale: 1035 mm<br />
Oculari a corredo: 25 e 8 mm<br />
Ingrandimento: 41 e 130 volte<br />
Rapporto focale: f/9,4<br />
Magnitudine limite: 12<br />
Potere separatore: 1,05”<br />
Diametro del tubo: 12 cm<br />
Lunghezza del tubo: 36 cm<br />
Diametro focheggiatore: 31,8 mm<br />
Cercatore laser a punto rosso<br />
Peso complessivo (<strong>telescopio</strong> e montatura): meno<br />
di 8 kg<br />
Peso sola montatura: 5,7 kg<br />
Capacità di carico massima: 6-7 kg<br />
Movimenti micrometrici: corone a 120 denti in<br />
duralluminio<br />
Attacco: a coda di rondine standard Vixen da 44 mm<br />
Altezza treppiede: regolabile da 94 a 145 cm<br />
Prezzo: 481 euro Iva inclusa<br />
Distributore esclusivo per l’Italia: <strong>Skypoint</strong> <strong>Srl</strong>, via<br />
Zarutti 145/11, Campoformido (Udine);<br />
tel. 0432-652.609; fax 0432-663473; e-mail: info@<br />
skypoint.it