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Un tetto a giardino per il Polo natatorio di Roma Valco San Paolo

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VERDE PENSILE<br />

<strong>Un</strong> <strong>tetto</strong> a <strong>giar<strong>di</strong>no</strong><br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>Polo</strong><br />

<strong>natatorio</strong> <strong>di</strong> <strong>Roma</strong><br />

<strong>Valco</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong><br />

<strong>di</strong> Teresa Crescenzi<br />

Archi<strong>tetto</strong> e professore a contratto <strong>di</strong> ‘Materiali innovativi’<br />

all’<strong>Un</strong>iversità La Sapienza <strong>di</strong> <strong>Roma</strong>, Teresa Crescenzi si occupa<br />

principalmente <strong>di</strong> progettazione e restauro.<br />

Ha partecipato alla redazione <strong>di</strong> progetti <strong>per</strong> r<strong>il</strong>evanti<br />

o<strong>per</strong>e pubbliche e ha collaborato con <strong>il</strong> professor Giampaolo<br />

Imbrighi alla progettazione del Pa<strong>di</strong>glione Italia <strong>per</strong> Expo<br />

2010 <strong>di</strong> Shanghai. Collaborazione rinnovata <strong>per</strong> <strong>il</strong> progetto<br />

archi<strong>tetto</strong>nico del <strong>Polo</strong> Natatorio <strong>di</strong> <strong>Roma</strong> <strong>Valco</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong>,<br />

realizzato <strong>per</strong> i Mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> nuoto svoltisi nella Capitale l’estate<br />

scorsa, <strong>di</strong> cui in questo articolo vengono presentate le principali<br />

caratteristiche, a partire dalla co<strong>per</strong>tura a verde caratterizzata<br />

da una vegetazione autorigenerante.<br />

Come spesso accade, in presenza <strong>di</strong> eventi speciali che<br />

hanno luogo nel nostro Paese, si sv<strong>il</strong>uppano interessanti<br />

possib<strong>il</strong>ità concorsuali <strong>per</strong> la progettazione e la<br />

realizzazione <strong>di</strong> o<strong>per</strong>e pubbliche.<br />

E’ <strong>il</strong> caso dei Campionati mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> nuoto svoltisi a<br />

<strong>Roma</strong> l’estate scorsa che, insieme ad o<strong>per</strong>e <strong>di</strong> carattere<br />

temporaneo, hanno visto la realizzazione <strong>di</strong> tre Poli<br />

natatori collocati in a<strong>di</strong>acenza delle se<strong>di</strong> universitarie dei<br />

tre atenei romani.<br />

Tra questi <strong>il</strong> <strong>Polo</strong> Natatorio <strong>di</strong> <strong>Roma</strong> <strong>Valco</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong>.<br />

Realizzato a tempo <strong>di</strong> record nell’ansa del Tevere<br />

dall’Impresa O<strong>per</strong>e Pubbliche e Ambiente, su un’area<br />

comunale (circa 30.000 mq. <strong>di</strong> su<strong>per</strong>ficie) a<strong>di</strong>acente all’ex<br />

Cinodromo e definita dal P.R.G. “Centralità urbana/<br />

metropolitana a pianificazione definita”, <strong>il</strong> <strong>Polo</strong> ha visto<br />

svolgere al suo interno gli allenamenti <strong>di</strong> numerose<br />

squadre <strong>di</strong> Nazionali estere.<br />

Data la particolare morfologia e <strong>il</strong> notevole interesse del<br />

contesto paesaggistico (ancorché fortemente degradato),<br />

<strong>il</strong> progetto ha prestato una particolare attenzione al<br />

raggiungimento <strong>di</strong> un’equ<strong>il</strong>ibrata integrazione tra spazi<br />

artificiali e naturali, con <strong>il</strong> fine <strong>di</strong> adottare una soluzione<br />

archi<strong>tetto</strong>nica che tutelasse i valori storici, archi<strong>tetto</strong>nici<br />

ed estetici del paesaggio, con la realizzazione <strong>di</strong> un<br />

“e<strong>di</strong>ficio paesaggio”.<br />

<strong>Un</strong> elemento importante nel progetto riguarda <strong>il</strong><br />

rivestimento della co<strong>per</strong>tura costituito da una particolare<br />

vegetazione, che richiede una minor manutenzione rispetto<br />

ad un normale prato verde, poiché autorigenerante.<br />

Il trattamento a verde della co<strong>per</strong>tura, infatti, nella<br />

fattispecie <strong>il</strong> ricorso al “<strong>tetto</strong> <strong>giar<strong>di</strong>no</strong>”, presenta numerosi


vantaggi, non solo dal punto <strong>di</strong> vista dell’inserimento<br />

nell’ambiente cui è destinato, ma anche dal punto <strong>di</strong><br />

vista funzionale e, in ultima analisi, anche economico.<br />

Come anzidetto, esso è costituito da una particolare<br />

vegetazione capace <strong>di</strong> rigenerarsi autonomamente, tipo<br />

Sedum, che viene allocata su un supporto tecnologico<br />

particolare che fac<strong>il</strong>ita <strong>il</strong> rapporto con le precipitazioni<br />

atmosferiche, graduando le quantità d’acqua necessarie<br />

e, conseguentemente, in climi non estremi, rendendo la<br />

tecnologia verde effettivamente autosufficiente.<br />

Oltre alla valenza estetica della scelta progettuale, quin<strong>di</strong>,<br />

vi sono ragioni che ineriscono l’isolamento termico, lo<br />

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ANNO I | n. 6 | NOVEMBRE - DICEMBRE 2009<br />

smaltimento delle acque piovane, la regolazione del clima<br />

del singolo e<strong>di</strong>ficio, <strong>il</strong> risparmio energetico, la riduzione<br />

dell’inquinamento dell’aria ed elettromagnetico, che<br />

stanno facendo del verde pens<strong>il</strong>e una delle ultime concrete<br />

frontiere dell’architettura bio-ecologica, proponendolo<br />

<strong>per</strong> convenienza ed efficacia in alternativa alle tecnologie<br />

tra<strong>di</strong>zionali.<br />

Il progetto è incastonato all’interno della depressione presente<br />

nell’area e, nascondendosi sotto la co<strong>per</strong>tura piantumata a<br />

verde, tende a fondersi con la natura, costituendosi come un<br />

naturale rimodellamento del terreno, non trascurando gli<br />

obiettivi propri della sostenib<strong>il</strong>ità, mirati all’ottimizzazione<br />

energetico-ambientale, cioè al contenimento dei consumi<br />

energetici e dell’integrazione delle energie rinnovab<strong>il</strong>i nel<br />

progetto <strong>di</strong> architettura.<br />

Il complesso sportivo <strong>di</strong> <strong>Valco</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> è costituito da<br />

un corpo foresteria e un corpo piscina e palestre, mentre<br />

lo spazio che <strong>di</strong>vide i due corpi è destinato a parcheggio.<br />

E’ stata inoltre realizzata una piscina olimpionica sco<strong>per</strong>ta<br />

e delle sistemazioni esterne a verde integrato.<br />

Attraverso la combinazione e l’integrazione controllata tra<br />

sistemi e tecnologie attive, passive e/o ibride, si è inteso<br />

rispondere, in termini qualitativi, anche alle esigenze<br />

immanenti <strong>di</strong> adeguamento al dettato comunitario in<br />

materia <strong>di</strong> uso controllato delle risorse primarie e <strong>di</strong><br />

contenimento energetico, sulla base <strong>di</strong> una rinnovata<br />

attenzione al contesto microclimatico e biofisico e al tema<br />

della qualità archi<strong>tetto</strong>nica e ambientale.<br />

A livello tecnico, si è inteso <strong>per</strong>seguire un maggior impiego delle<br />

fonti rinnovab<strong>il</strong>i (attraverso l’adozione <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi tecnici e sistemi<br />

impiantistici a bassa emissività e consumi) un’organizzazione<br />

integrata delle reti tecnologiche e, infine, un’ut<strong>il</strong>izzazione <strong>di</strong><br />

materiali e componenti ed<strong>il</strong>izi certificati, <strong>di</strong> tecnologie pulite e<br />

sistemi costruttivi non impattanti sull’ambiente.<br />

Il progetto, inoltre, nel <strong>per</strong>seguire un costante miglioramento<br />

delle prestazioni della classe <strong>di</strong> unità tecnologiche “chiusure”,<br />

prevede l’adozione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> parete vent<strong>il</strong>ata che, <strong>per</strong><br />

la stessa successione degli strati che lo compongono, esalta la<br />

risposta dell’organismo ed<strong>il</strong>izio alle variazioni climatiche ed<br />

atmosferiche, assicurando elevati standard abitativi interni.

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