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la mediazione familiare: un modo di intendersi - Spazio MeF

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SOSPENDERE LE OSTILITA'<br />

Decidere <strong>di</strong> intraprendere <strong>un</strong>a <strong>me<strong>di</strong>azione</strong> comporta con<strong>di</strong>videre e aderire ad alc<strong>un</strong>i criteri che<br />

sono anche dei presupposti in<strong>di</strong>spensabili per il procedere del <strong>la</strong>voro. Sospendere le ostilità è <strong>un</strong>a<br />

con<strong>di</strong>zione, <strong>un</strong> <strong>modo</strong> concreto <strong>di</strong> agire che riguarda:<br />

• La gestione del<strong>la</strong> procedura legale. Risulta incompatibile con il <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> <strong>me<strong>di</strong>azione</strong> <strong>la</strong><br />

possibile concomitanza con u<strong>di</strong>enze, den<strong>un</strong>ce, o altre iniziative legali e peritali che, com<strong>un</strong>que,<br />

innalzano il livello <strong>di</strong> tensione, irrigi<strong>di</strong>scono i p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> vista, portano ciasc<strong>un</strong>o a <strong>di</strong>mostrare <strong>la</strong><br />

ragione per sé e il torto per l’altro. Costituiscono, d<strong>un</strong>que, interferenze inconciliabili perché<br />

accrescono <strong>la</strong> logica del<strong>la</strong> contrapposizione. E' necessario che i genitori informino i rispettivi<br />

legali dell'intenzione <strong>di</strong> intraprendere <strong>la</strong> <strong>me<strong>di</strong>azione</strong> e si consultino con loro per valutare <strong>la</strong><br />

possibilità del<strong>la</strong> sospensione <strong>di</strong> qualsiasi iniziativa. Oppure può capitare che sia l'avvocato<br />

stesso o il giu<strong>di</strong>ce, su iniziativa propria o su sollecitazione delle parti, a suggerire o accogliere<br />

l'ipotesi <strong>di</strong> <strong>un</strong> tentativo <strong>di</strong> <strong>me<strong>di</strong>azione</strong>. Tecnicamente occorre fare in <strong>modo</strong> che il tempo che<br />

intercorre tra l'avvio del<strong>la</strong> <strong>me<strong>di</strong>azione</strong> e <strong>la</strong> data del<strong>la</strong> successiva u<strong>di</strong>enza in Trib<strong>un</strong>ale, sia<br />

sufficiente (almeno sei-otto mesi) per permettere <strong>di</strong> portare a termine il tentativo <strong>di</strong><br />

<strong>me<strong>di</strong>azione</strong> 5 . I singoli genitori, d<strong>un</strong>que, devono considerare attentamente se e quanto, nel<strong>la</strong><br />

loro situazione, sarebbe potenzialmente proficuo o controproducente l’allentamento dell'iter<br />

giu<strong>di</strong>ziario che <strong>la</strong> <strong>me<strong>di</strong>azione</strong> richiede .<br />

• L'utilizzo <strong>di</strong> interlocutori esterni. Il <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> <strong>me<strong>di</strong>azione</strong> rimette al centro i genitori in quanto<br />

protagonisti <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>di</strong>alogo che è consigliabile avvenga nel<strong>la</strong> massima <strong>di</strong>screzione e riservatezza<br />

per non essere influenzato da in<strong>di</strong>cazioni e consigli esterni. E’ preferibile che gli argomenti<br />

trattati in <strong>me<strong>di</strong>azione</strong> non vengano ri<strong>di</strong>scussi e commentati altrove all'insaputa dell'altro.<br />

Questo atteggiamento può provocare, più o meno consapevolmente, <strong>la</strong> prosecuzione o<br />

l'aggravamento del conflitto. Si chiede, d<strong>un</strong>que, <strong>di</strong> prendere decisioni in proprio, in <strong>un</strong> confronto<br />

solo tra genitori. Ben <strong>di</strong>versa, e solitamente molto produttiva, risulta <strong>un</strong>a aperta e con<strong>di</strong>visa<br />

decisione <strong>di</strong> confrontarsi con i rispettivi legali o con altri professionisti su specifiche questioni<br />

tecniche. La <strong>me<strong>di</strong>azione</strong> va intesa come <strong>un</strong> processo <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro integrato che, su sollecitazione<br />

degli interessati, si avvale dell'attivazione <strong>di</strong> specifiche competenze.<br />

• Il reciproco impegno:<br />

- <strong>di</strong> adottare <strong>un</strong> comportamento e <strong>un</strong> atteggiamento costruttivo, dentro e fuori dal<strong>la</strong> stanza<br />

del<strong>la</strong> <strong>me<strong>di</strong>azione</strong>, che presuppone <strong>un</strong>'attitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> ascolto del p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista dell'altro e <strong>la</strong> capacità<br />

<strong>di</strong> astenersi dalle provocazioni, dai giu<strong>di</strong>zi negativi e dal criticarsi o sminuirsi davanti ai figli;<br />

- <strong>di</strong> evitare azioni e decisioni non concordate. Gli incontri vanno utilizzati proprio per <strong>di</strong>scutere,<br />

proporre o informare l'altro <strong>di</strong> qualsiasi cambiamento che riguarda <strong>la</strong> vita dei figli affinché decisioni<br />

e scelte siano, nel presente e nel futuro, il più possibile con<strong>di</strong>vise.<br />

SPERIMENTARE DEGLI ACCORDI: PICCOLI PASSI NELLA QUOTIDIANITA'<br />

Il me<strong>di</strong>atore si impegna ad accompagnare i genitori verso <strong>un</strong> loro accordo, rispettando i p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong><br />

vista <strong>di</strong> entrambi. Non rappresenta <strong>un</strong>a delle parti, ma, piuttosto, assume <strong>un</strong>a posizione <strong>di</strong><br />

equi<strong>di</strong>stanza pur prendendo parte al<strong>la</strong> negoziazione. Per questo non si muove all'interno del<strong>la</strong><br />

logica del<strong>la</strong> ragione e del torto, prioritaria se si persegue l'idea del<strong>la</strong> giustizia, ma fuorviante e<br />

opposta all'idea del<strong>la</strong> <strong>me<strong>di</strong>azione</strong>. E' importante che i genitori non sopravvalutino il tentativo <strong>di</strong><br />

<strong>me<strong>di</strong>azione</strong> e tengano sempre presente che non esisterà mai <strong>un</strong> accordo perfetto e che ogni<br />

soluzione, anche <strong>la</strong> migliore, sarà sempre costel<strong>la</strong>ta dall'impreve<strong>di</strong>bilità e dagli effetti indesiderati<br />

che accompagnano le decisioni nelle vicende umane. Non esistono regole generali, quello che può<br />

f<strong>un</strong>zionare in <strong>un</strong>a situazione può rive<strong>la</strong>rsi controin<strong>di</strong>cato in <strong>un</strong>'altra. Occorre quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere,<br />

venirsi incontro, ascoltare il p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista dell'altro, creare <strong>un</strong> clima <strong>di</strong> cooperazione, essere in<br />

grado <strong>di</strong> rivedere i propri piani tanto più che le esigenze dei bambini cambiano e vanno<br />

costantemente assecondate. Nel<strong>la</strong> <strong>me<strong>di</strong>azione</strong> questo viene fatto mettendo al centro <strong>la</strong><br />

quoti<strong>di</strong>anità dei bambini e ragionando sulle piccole cose del<strong>la</strong> vita <strong>di</strong> tutti i giorni. I figli, proprio su<br />

questioni del<strong>la</strong> vita <strong>di</strong> tutti i giorni, hanno bisogno <strong>di</strong> continuare a sentire <strong>la</strong> guida dei genitori;<br />

5 Vedasi “Forme,luoghi,contenuti del<strong>la</strong> <strong>me<strong>di</strong>azione</strong> <strong>familiare</strong>” <strong>di</strong> G. BUSELLATO pagg. 3 - 37 in<br />

BERNARDINI I., a cura <strong>di</strong>,”Genitori ancora: La <strong>me<strong>di</strong>azione</strong> <strong>familiare</strong> nel<strong>la</strong> separazione”, E<strong>di</strong>tori Ri<strong>un</strong>iti,<br />

Roma,1994<br />

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