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PARROCCHIA S. G IORGIODIV ARIGNANA È l'amore disarmato ...

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ADORAZIONE EUCARISTICA<br />

OGNI LUNEDÌ DALLE ORE 20.30 ALLE 22.00<br />

Auguri Auguri Auguri Auguri Auguri ai ai ai ai ai nostri nostri nostri nostri nostri Parrocchiani Parrocchiani Parrocchiani Parrocchiani Parrocchiani Parrocchiani Parrocchiani che che che che che …<br />

…<br />

…<br />

…<br />

…<br />

DOME NICA 20 Ada Tassoni (90), Albano Pignato, Alfio Parmeggiani, Andrea Guccini, Celso Fiumi,<br />

Daniele Bugamelli, Denise Forte, Francesco Menna, Loredana Calamini, Renzo Luciani,<br />

Renzo Rinaldi, Silvana Cotto, Simona Gentili, Sofia Romito, Stefania Camisa.<br />

LUNE DÌ 21 Claudio Martelli, Debora Dalla Casa, Elisa Fracca, Gianluca Negroni,<br />

Giuliana Dall'Olio, Imelde Bortolotti, Laura Amadori, Maria Luisa Boaretti,<br />

Michele Valente, Valeria Caselli.<br />

MARTE DÌ 22 Alessandra Giovagnoli, Francesca Pavolettoni, Maria Pia Musciano,<br />

Marisa Franchi, Paola Bertocchi, Patrizia Bertocchi, Sara Belli,<br />

Sergio Frabetti, Stefania Racano.<br />

ME RCOLE DÌ 23 Deanna Cattani, Eugenia Carrella, Fabio Buso, Patrizia Palavanchi,<br />

Raffaella Selleri, Sandro Benazzi, Vincenzo Zacchiroli.<br />

GIOVE DÌ 24 Fabio Negrini, Giovanna Bonomo, Marco Manfredi, Samuele Mezzetti,<br />

Vincenzo De Gaetano.<br />

VE NE RDÌ 25 Alice Stella, Anita Trerè, Beatrice Rolfini, Benito Zollo, Giuliana Romagnoli,<br />

Mafalda Castellini, Matilde Verdeoliva, Nikolaos Kanellis, Roberta Lunghini,<br />

Romana Turricchia, Stefania Dall'Olio, Stefania Tolomelli.<br />

SABATO 26 Calisto Fustini, Carla Sacchetti, Cinzia Conti, Fabio Anselmo, Giacomo Guastella,<br />

Gioela Valzania, Giovanna Frascari, Loris Monducci, Luca Marenghi, Manuel Cani,<br />

Maurizio Cristoni.<br />

… … … … … festeggiano festeggiano festeggiano festeggiano festeggiano il il il il il il loro loro loro loro loro compleanno compleanno<br />

compleanno<br />

compleanno<br />

compleanno<br />

compleanno<br />

Auguri Auguri Auguri Auguri Auguri agli agli agli agli agli SPOSI SPOSI SPOSI SPOSI SPOSI SPOSI SPOSI che...<br />

che... che...<br />

che...<br />

che...<br />

che...<br />

DOMENICA 20 GIOVANNA CALZOLARI E LUIGI ROLI<br />

CRISTINA ZANIBONI E ROBERTO ROCCA,<br />

BARBARA BERTONCELLI E FABIO TREBBI.<br />

LUNEDÌ 21 ELISABETTA DAGUSTIN E CLAUDIO FORTUNATI<br />

RITA ABÀSCALI E LORIS DRAGHETTI,<br />

VITTORIA PISANI E MASSIMO FARN<strong>È</strong>.<br />

MARTEDÌ 22 GIOVANNA LORENZONI E ANGELO TOSCHI.<br />

MERCOLEDÌ 23 MARIANNA MARINELLI E DARIO DI FRAIA.<br />

VENERDÌ 25 ROSALBA SERENA E CORRADO ALPI,<br />

LAURENA LANZONI E GIUSEPPE MEZZETTI<br />

ELISABETTA RONCHI E GIORDANO DOMENICALI.<br />

SABATO 26 ROSSANA GANDINI E ANGELO CARELLA,<br />

SANDRA SERAGNOLI E ROBERTO CESI,<br />

ALICE VENTUROLI E CARLO SORTINO,<br />

VINCENZA RONGONE E FRANCESCO DI MAGLIE.<br />

... ... ... ... ... festeggiano festeggiano festeggiano festeggiano festeggiano il il il il il il loro loro loro loro loro ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO di di di di di di di nozze<br />

nozze<br />

nozze<br />

nozze<br />

nozze<br />

S. MESSE PER I DEFUNTI<br />

<strong>È</strong> POSSIBILE PRENOTARLE ANCHE PER TELEFONO AL N. 051/94 51 44<br />

RICORDIAMO<br />

RICORDIAMO III NOSTRI <strong>PARROCCHIA</strong>NI<br />

<strong>PARROCCHIA</strong>NI<br />

ARROCCHIANI DEFUNTI...<br />

P<br />

DEFUNTI...<br />

Alfredo Torreggiani, Antonio Giordani, Dorina Raffini, Egle Luccarini, Ermelinda Golfieri,<br />

Eustacchio Battizocco, Giorgina Bonetti, Giorgio Fini, Irma Gubellini, Luigi Ungarelli,<br />

Maria Ranalli, Mario Torreggiani, Maurizio Calisesi, Ottavio Stanziani, Silvana Pagani.<br />

…<br />

… DEI DEI DEI QUALI RICORRE IN IN IN SETTIMANA L’ANNIVERSARIO DELLA MORTE<br />

RICORRE<br />

L’ANNIVERSARIO<br />

MORTE<br />

<strong>PARROCCHIA</strong> ARROCCHIA ARROCCHIA<br />

ARROCCHIA ARROCCHIA ARROCCHIA<br />

ARROCCHIA<br />

ARROCCHIA S. S. S. G<br />

GGIORGIO<br />

G<br />

G<br />

IORGIO<br />

IORGIO IORGIO<br />

IORGIO<br />

IORGIO DI<br />

DI DI<br />

DI<br />

DI VV<br />

V VV<strong>ARIGNANA</strong><br />

V<br />

V<br />

V<strong>ARIGNANA</strong><br />

<strong>ARIGNANA</strong><br />

<strong>ARIGNANA</strong><br />

<strong>ARIGNANA</strong><br />

<strong>ARIGNANA</strong><br />

<strong>ARIGNANA</strong><br />

OSTERIA OSTERIA GRANDE<br />

GRANDE<br />

20 20 Giugno Giugno Giugno 2010<br />

2010<br />

NON ON AMARE LA TUA PARR OCCHIA PERCHÉ <strong>È</strong><strong>È</strong> BUONA BUONA, BUONA,<br />

, MA RENDILA BUONA AMANDOL AA..<br />

A<br />

DODICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO<br />

<strong>È</strong> <strong>l'amore</strong> <strong>disarmato</strong> quello che salva<br />

e folle chi dicono che io sia? La<br />

L risposta è bella e sbagliata. Dicono<br />

che sei un profeta: una creatura<br />

di fuoco e di luce, voce di Dio e<br />

suo re spiro.<br />

La seconda domanda arriva diretta,<br />

esplicita: Ma voi chi dite che io<br />

sia? Preceduta da un «ma», come<br />

se i Dodici appartenesse ro ad un'altra<br />

logica. Scrive Cristina Campo: ci<br />

sono due mondi, noi siamo dell'altro.<br />

La terza domanda, sottintesa, è<br />

diretta a me: ma tu chi dici che io<br />

sia? Gesù non chiede una risposta<br />

astratta: «chi è Dio», o «chi sono io»;<br />

mette in questione ciascuno di noi:<br />

tu, con il tuo cuore, la tua fatica, il<br />

tuo peccato e la tua gioia, «Chi sono<br />

io per te?» Non è la definizione di<br />

Cristo che è in gioco, ma quanto di<br />

lui vive nella tua esistenza.<br />

Allora chiudere tutti i libri e aprire<br />

la vita. Gesù ci educa alla fede attraverso<br />

domande, perché niente è ovvio,<br />

né Dio né l'uomo, né il bene né il<br />

LA BIBBIA,<br />

20<br />

UNA PAGINA AL GIORNO<br />

21<br />

Domenica 6 dicembre 2009,<br />

Pr. 1<br />

Pr. 2<br />

è iniziata la lettura personale 22 Pr. 3<br />

e continuata della Bibbia<br />

(1 capitolo al giorno). 23 Pr. 4<br />

Questa iniziativa è proposta<br />

a tutti i parrocchiani.<br />

24 Pr. 5<br />

25 Pr. 6<br />

male. Non servono studi, letture, catechismi,<br />

ma fame di pane e di asso -<br />

luto. Ciascuno, che ha Dio<br />

nel sangue, deve dare la<br />

sua rispo sta. Ed è una<br />

risposta in-finita, mai finita.<br />

Cristo non è ciò che<br />

dico di lui, ma ciò che vivo<br />

di lui; non è le mie parole<br />

ma la mia passione.<br />

La verità è ciò che arde.<br />

«Il Tuo nome brucia su<br />

tutte le labbra: Tu ardi»<br />

canta Efrem Siro.<br />

Se Cristo non è io non sono. Gesù<br />

ste sso offre l'inizio della risposta: il<br />

Figlio dell'uomo deve soffrire molto,<br />

venire ucciso e poi risorgere.<br />

Ecco chi è: un Crocifisso amore,<br />

dove non c'è inganno. Che inganno<br />

può nascondere uno che morirà di<br />

dolore e di amore per te? Disarmato<br />

amore che non è mai entrato nei palazzi<br />

dei potenti se non da prigioniero,<br />

che non ha assoldato guardie,<br />

26 Pr. 7<br />

27 Pr. 8<br />

ORARIO ESTIVO delle S. MESSE<br />

(giugno ÷ settembre)<br />

LUNEDÌ ÷ VENERDÌ: O RE 20. 00<br />

SABATO E PREFESTIVI: O RE 19. 00<br />

DOMENICA E FESTE: 8. 00 E 11. 00<br />

Mercoledì 30, alle ore 21. 00, in Oratorio,<br />

MONS. MARIO COCCHI<br />

terrà l’incontro mensile<br />

sulla lettura della Bibbia.<br />

che i nemici non li teme, li ama. Amore<br />

vincente. Pasqua è la prova<br />

che Dio procura vita a chi produce<br />

amore. Amore indissolubile, da cui<br />

«nulla mai ci separerà» (Rom 8,38).<br />

Nulla mai: due parole assolute,<br />

perfette, totali.<br />

Niente fra le cose, nessu -<br />

no fra i giorni. Se qualcuno<br />

vuol venire dietro a me,<br />

prenda la sua croce e mi<br />

segua. Non è un invito alla<br />

rassegnazione, non occorreva<br />

Gesù per questo.<br />

La Croce è invece la sintesi<br />

della sua storia: scegli<br />

per te una vita che sia il<br />

riassunto della mia vita.<br />

Prendi su di te la tua porzione d'amore,<br />

altrimenti non vivi. Accetta la<br />

porzione di croce che ogni passione<br />

porta con sé, altrimenti non ami. Non<br />

un invito a patire di più, ma a far fiorire<br />

di più la zolla del cuore, a conquistare<br />

la sua infinita passione per Dio<br />

e per l'uomo, per tutto ciò che vive<br />

sotto il sole, e oltre il grande arco del<br />

sole. Ermes Ronchi<br />

2010<br />

TRE SETTIMANE<br />

21/06 - 09/07<br />

ome avviene ogni anno in queste settimane d’e-<br />

C state, i cortili dell’Oratorio parrocchiale si riempiono,<br />

quotidianamente, di bambini, ragazzi, adolescenti,<br />

animatori, giovani e adulti volontari, guidati<br />

dallo straordinario impegno di preti e responsabili.<br />

Domani, per la ventiquattresima volta, inizierà<br />

la grande “avventura” pastorale, educativa e sociale<br />

che è l’Estate Ragazzi. Per questo, mentre ringrazio e<br />

incoraggio tutti i collaboratori, desidero rilanciare all’intera<br />

comunità parrocchiale i valori che l’Oratorio<br />

propone e aiuta a vivere, perché questi stessi valori<br />

dai cortili del nostro Oratorio raggiungano la vita di<br />

ogni famiglia, della Chiesa e della società. d. Arnaldo<br />

AAA AAA cercasi cercasi. cercasi<br />

Famiglia straniera cerca mobili usati in buone<br />

condizioni per cucina e/o camera da letto. Se<br />

possibile gratis!!! (Rivolgersi al parroco)


ANNO SCOLASTICO ADDIO. CON UN INNO SPECIALE AL BOCCIATO<br />

PIZZE IZZE, IZZE,<br />

, SCRUTINI SCRUTINI, SCRUTINI,<br />

, AMICIZIE SPRECATE E<br />

MAMME SULL SULL’’ORLO<br />

SULL ORLO DI UNA CRISI DI NERVI<br />

n qu esti giorni sono andate in sce-<br />

I na un sacco di commedie. N o, non<br />

nei teatri, che devono pure fare i conti<br />

coi tagli del governo, né nei festival<br />

di cinema. Commedie di ogni genere<br />

si sono svolte sui palchi di diverso<br />

tipo dove va in scena il grande show<br />

di giugno: la fine della scu ola.<br />

N on mi riferisco solo ai tanti appuntamenti<br />

di natura più o meno<br />

teatrale, qu ei “saggi” di fine anno, tra<br />

il delizioso, il grottesco e lo straziante<br />

che commu ovono e affliggono famiglie<br />

e giovanissimi. Spesso le recite di<br />

fine anno volu te da zelanti insegnanti<br />

(laiche o suore in questo senso poco<br />

cambia, dev’essere una pande mia)<br />

sono cose da lacrimucce ottocentesche<br />

mixate con stramberie all’ultima<br />

moda. Un mix di stili che nessuna<br />

avanguardia novecentesca o fu tura<br />

riesce ad eguagliare. N on solo le recite,<br />

dunqu e, ma le commedie spesso<br />

più simpatiche e surreali avvengono<br />

nelle sale degli scrutini, nelle pizzate<br />

di fine anno (sia degli alunni che dei<br />

ge nitori). Mi narrano scene incredibili.<br />

Woody Allen non concepirà mai<br />

nulla di simile. Storielle di invidie, di<br />

tiramenti, di ruffianerie, di gelosie<br />

che pensi riguardino le cene dei ragazzini,<br />

i loro chiassosi e fragili ritrovi<br />

in pizzeria, e invece no, vengono<br />

dalle mamme che si ritrovano a fine<br />

anno. (Usa di più la ce na tra mamme<br />

- que lla tra i babbi non suscita<br />

nessun interesse). Perché non c’è<br />

niente da fare, sembra proprio che<br />

viviamo immersi tutta la vita in una<br />

specie di dinamiche di classe. Altro<br />

che lotta di classe, come pensavano i<br />

vecchi marxisti, il motore della storia<br />

sembrano essere i dispetti di classe.<br />

Sodalizi con rigide esclusioni, amicizie<br />

che vanno e vengono, “se i più<br />

amica sua o mia?”, e guarda qu ella<br />

come è vanitosa, e l’altra chi si crede<br />

di essere, o le sorprese di una bella<br />

amicizia, chissà perché, fiore così<br />

gratuito… E se gli scrutini sono spesso<br />

i lu oghi dove si manifestano oltre<br />

a indubbie doti di saggezza e di equ ilibrio<br />

anche clamorose e micidiali<br />

forme di nevrosi e di stress, i ristoranti<br />

o i salotti piene di mamme a<br />

fine anno sono lu oghi ad alto contenuto<br />

voltaico, e potrebbero essere<br />

usati come fonte di energia alternativa.<br />

Più che le pale eoliche.<br />

Qu esta serie di commedie ha pure<br />

una morale, se proprio vogliamo trovarcela.<br />

Ed è questa: non basta nemmeno<br />

avere in comune i figli, per così<br />

dire. Per diventare amici, per essere<br />

più vicini, più solidali, più attenti gli<br />

uni agli altri, non basta nemmeno<br />

avere i figli insieme nello stesso posto<br />

per tre o cinqu e anni. N emmeno<br />

se si mette in comune la cosa più preziosa<br />

si diventa per forza amici. N oi<br />

umani siamo esseri misteriosi. N on<br />

siamo mai “costre tti” al bene, nemmeno<br />

nelle circostanze più favorevo-<br />

li. E qu esto è bello, perché il bene che<br />

non costa niente che bene è? N on ha<br />

nemmeno sapore. E dunqu e avere i<br />

figli che stanno insieme tra loro è un<br />

invito (non un obbligo) potente a<br />

stare insieme tra noi adulti, cercando<br />

il fiore dell’amicizia. N on è qu esta<br />

amicizia la eredità migliore che possiamo<br />

lasciare a loro?<br />

Permettete una chiosa. Anche per<br />

motivi personali, vorrei alzare un<br />

inno speciale al bocciato. A qu ei ragazzini<br />

che hanno ora lo sguardo triste,<br />

e che raccolgono in genere qu el<br />

che la loro svogliatezza ha seminato.<br />

La bocciatura è, come dice la parola,<br />

il colpo secco della boccia che<br />

colpisce la palla ferma e la sposta.<br />

<strong>È</strong> il colpo secco della realtà. Che<br />

non si pu ò eludere con il disimpegno.<br />

Le bocce valgono tutte allo stesso<br />

modo. Essere bocciati non vu ol dire<br />

valere di meno degli altri. Ma vu ol<br />

dire subire un colpo della realtà che<br />

chiede di essere rispettata e amata di<br />

più, studiata e cu rata. Un colpo che è<br />

come una sveglia che su ona. La cosa<br />

peggiore è romperla con un colpo di<br />

martello come nei cartoons e continuare<br />

a dormire, restando piccoli.<br />

DAVIDE RONDONI<br />

SABATO<br />

INTENZIONI NTENZIONI PER PER LE LE SSANTE<br />

S ANTE MMESSE<br />

M<br />

ESSE ESSE DELLA DELLA SETTIMANA ETTIMANA<br />

19 def. Crescenzo Belmonte - Dario Soriani - Jatzek Bonat.<br />

Ore 16.00 MA TRIMONIO KA TIA BO TTONI E MIRKO PA SSERINI<br />

Ore<br />

DOMENI CA - 20 - (12^ D EL T EMPO ORDINARIO)<br />

8.00 def. Luigi Zaniboni - Luigi Ungarelli - Lai e Tosarelli - Giovanni e Antonio Pompeo.<br />

Ore 11.00 MA TRIMONIO MOR ENA PAR MEGGIANI - ALESSAN DRO IESCON E.<br />

Ore 16.00 BA TTESIMO D EI PICCOLI:<br />

LUNEDÌ<br />

ARIANNA P EDRINI, ASIA ROMA GNO LI, CRISTIAN PAN UCCI.<br />

21 def. Giov anni Strazzari.<br />

MARTEDÌ 22 def. Gualtiero e Olga Zaniboni.<br />

MERCOLEDÌ 23 def. Coniugi Menichetti - Coniugi Elv ira Degli Esposti e Alfonso Minghetti.<br />

GIOVEDÌ 24 def. Raffaele Lo Calzo - Rescazzi Milena.<br />

VENERDÌ 25 def. Franco, Graziano, Tecla e Calisto Montebugnoli - Emma Cesari e Antonio Giordani - Giulio ed Edera Rizzi.<br />

SABATO 26 def. Pinelli e Laghi - Ermelinda Golfieri.<br />

Ore 16.30 MA TRIMONIO SONIA CRACA S E FED ERICO AN D ERLINI<br />

Ore<br />

DOMENI CA - 27 - (13^ D EL T EMPO ORDINARIO)<br />

8.00 def. Luigi Billi e Alma Guidetti - Maria Sapegno - Mancini e Marra - Laura e Alfonso Moruzzi -<br />

Coniugi Erminia e Guglielmo Moruzzi.<br />

Ore 11.00 def. Alv isi, Costa e Sabatino Mazzini - Maria Prisco - Antonietta Bezzecchi.<br />

BA TTESIMO D EI PICCOLI: AN DR EA NAN ETTI E JA CO PO CASA LI<br />

PERCH<strong>È</strong> ERCH<strong>È</strong> NON<br />

on la fine dell’anno scolastico<br />

C riprendono vigore discussioni<br />

vecchie e nuove: criteri e severità<br />

degli scrutini finali, modalità e contenuti<br />

degli esami di maturità, tagli alle<br />

risorse, ri strutturazione dei programmi,<br />

scelte degli indirizzi, calendari<br />

delle lezioni e motivazioni degli insegnanti...<br />

Ma mi pare passato abbastanza<br />

inosservato un evento che<br />

invece costituisce una novità a lungo<br />

attesa da molte parti e che potrebbe<br />

avere significative conseguenze<br />

anche sulla qualità formativa<br />

globale della scuola: la firma di un<br />

protocollo d’intesa tra il Ministero<br />

dell’Istruzione e l’associazione laica<br />

e aconfessionale Biblia per una<br />

maggior presenza della Bibbia nella<br />

scuola, con la conseguente creazione<br />

di un comitato paritetico che ne<br />

curi l’attuazione e diffonda proposte,<br />

strumenti e materiali adeguati.<br />

Nelle intenzioni dei promotori e<br />

nel dettato dell’intesa non è minimamente<br />

questione di inserire una nuova<br />

materia di studio, tanto meno di<br />

interferire con l’insegnamento religioso<br />

confessionale, bensì di creare<br />

uno spazio per la conoscenza della<br />

Bibbia all’interno delle diverse materie<br />

o nei vari percorsi interdisciplinari.<br />

In altre parole, si tratta un progetto<br />

– del quale avevamo già parlato<br />

su queste pagine tre<br />

anni or sono, quando<br />

venne lanciato l’appello<br />

ora accolto – per rendere<br />

“presente” la grande<br />

assente nella formazione<br />

culturale degli studenti<br />

italiani, progetto<br />

che aveva preso le mosse<br />

più di vent’anni fa e<br />

che da allora non ha<br />

sme sso di cercare le vie<br />

migliori per tradursi in<br />

realtà operativa.<br />

Tentativo davvero lodevole perché<br />

non possiamo dimenticare che il<br />

“grande codice dell’arte”, come l’aveva<br />

definito William Blake, divenuto<br />

“grande codice” della cultura occidentale<br />

nel famoso saggio omonimo<br />

di Northrop Frye, è stato finora trascurato<br />

nella scuola italiana. E questa<br />

lacuna continuava a privare gli<br />

studenti del nostro paese – giunti<br />

ormai a essere “la prima generazione<br />

incredula” – di una chiave di lettura<br />

e comprensione di tante espre<br />

ssioni artistiche e culturali presenti<br />

non solo in Italia ma nel mondo<br />

NON POSSIAMO NON CONOSCERE LA BBIBBIA<br />

IBBIA<br />

occidentale e mediterraneo. In una<br />

stagione in cui si fa tanto parlare di<br />

identità e di radici, in cui la<br />

preoccupazione prevalente<br />

sembra quella di distinguersi<br />

dagli “altri” per alimentare<br />

diffidenza se non<br />

ostilità per il “diverso”, la<br />

possibilità di rendere<br />

“leggibile” questo codice<br />

nel luogo in cui si formano<br />

i cittadini di domani appare<br />

impresa difficile sì, ma<br />

improcrastinabile.<br />

Quale identità si potrai mai custodire<br />

se se ne ignorano i principi che<br />

l’hanno determinata? E da quali radici<br />

si può essere alimentati se l’humus<br />

in cui dovrebbero affondare è<br />

divenuto sterile per un prolungato<br />

oblio dei valori vitali? Con ragione si<br />

afferma da più parti che senza conoscenza<br />

letteraria della Bibbia resta<br />

preclusa la comprensione di numerose<br />

“presenze” nella vita quotidiana<br />

del nostro come di altri paesi di antica<br />

cristianità: come interpretare edifici,<br />

sculture, pitture e immagini che<br />

popolano città e campagne, come<br />

capire espre ssioni e proverbi del<br />

linguaggio popolare o colto, come<br />

muoversi tra calendari, celebrazioni<br />

e festività se si rimane privi dell’alfabeto<br />

che li ha generati? E come immaginare<br />

l’integrazione e<br />

la convivenza di quanti<br />

provengono da mondi<br />

religiosi e culturali diversi<br />

se chi dovrebbe accoglierli<br />

non è in grado di<br />

spiegare loro i testi e i<br />

meccanismi che nel corso<br />

dei secoli hanno originato<br />

usi e costumi? Queste<br />

sono domande tutt’altro<br />

che inutili nell’attuale<br />

contesto sociale e culturale<br />

italiano: quali episodi, quali<br />

volti, quali immagini bibliche hanno<br />

plasmato l’orizzonte simbolico e culturale<br />

di generazioni di uomini e di<br />

donne nate e cresciute in una società<br />

che non poteva non dirsi cristiana?<br />

E quali di questi racconti, di<br />

queste vicende, di questi personaggi<br />

storici o leggendari parlano ancora<br />

oggi un linguaggio universale,<br />

come lo parlano, per esempio, le<br />

figure immortali del teatro classico o<br />

la raffinata sapienza orientale?<br />

Del resto, l’intero racconto biblico<br />

può essere letto come una grande<br />

narrazione di famiglia, in cui nessu-<br />

B<br />

no si sente estraneo: momenti di<br />

gioia e di dolore, guerre e violenze,<br />

speranze e affetti, terre<br />

abbandonate e terre promesse,<br />

esilii e ritorni vengono<br />

raccontati con tutti i<br />

timbri del linguaggio umano.<br />

Allora la cronaca cede<br />

il passo alla poesia, la<br />

preghiera si interseca con<br />

l’insegnamento, la favola<br />

si alterna con la profezia:<br />

così è la Bibbia perché<br />

così è la vita dell’uomo e il<br />

bambino o l’adolescente chi vi si<br />

accosta per la prima volta può imparare<br />

a conoscere il senso della realtà<br />

che lo circonda, mentre l’adulto<br />

potrà riscoprire il filo rosso che ha<br />

tenuto insieme tante esistenze. In<br />

questo senso l’intesa recentemente<br />

siglata mira a “offrire chiavi di lettura<br />

e interpretazione interdisciplinare<br />

della Bibbia” in riferimento ai numerosi<br />

ambiti che costituiscono la cultura<br />

di un popolo e una civiltà: da<br />

quello più propriamente storico a<br />

quelli “artistico, filosofico, etico, giuridico<br />

e letterario”. Ambizione eccessiva?<br />

Ma accostarsi in modo laico e<br />

pluridisciplinare alla Bibbia può davvero<br />

costituire l’indispensabile approfondimento<br />

delle radici culturali e<br />

storiche che alimentano il sistema di<br />

valori in cui ciascuno crede e fornire,<br />

d’altro lato, una maggiore consapevolezza<br />

della comune lotta antiidolatrica<br />

che ogni persona di<br />

“buona volontà” è chiamata a sostenere<br />

in nome della propria e dell’altrui<br />

libertà. Ogni giorno infatti, tutti<br />

noi, credenti e non credenti, siamo<br />

chiamati a un combattimento non<br />

per sopraffare i nostri simili ma per<br />

affrancarci da vecchie e nuove<br />

schiavitù e ribadire la grandezza, la<br />

libertà e la dignità di ogni essere<br />

umano. Perché se esiste una frontiera<br />

tra fede e non fede, tra libera<br />

adesione a una realtà altra e più<br />

grande di sé e asservimento al proprio<br />

egoismo e alla mentalità dominante,<br />

questa non segue confini di<br />

stati o di epoche, non separa confessioni<br />

religiose o correnti di pensiero,<br />

ma passa nel cuore di ogni<br />

persona, a pre scindere dalla fede<br />

che professa o meno: è lì, non altrove,<br />

che il seme di senso contenuto<br />

nel “grande codice” può germogliare<br />

e produrre i frutti più diversi, a beneficio<br />

dell’intera collettività.<br />

Enzo Bianchi (La Stampa)

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