Dott. Ing. Amedeo ROMANINI - Sup.usl12.toscana.it
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Decreto del Presidente della Giunta Regionale<br />
23 novembre 2005 n°62/r<br />
Regolamento di attuazione<br />
dell’articolo 82, comma 16 legge<br />
regionale 3 gennaio 2005, n°1<br />
(Norme per il governo del<br />
terr<strong>it</strong>orio) relativo alle istruzioni<br />
tecniche sulle misure preventive<br />
e protettive per l’accesso, il<br />
trans<strong>it</strong>o e l’esecuzione dei lavori<br />
in quota in condizioni di<br />
sicurezza<br />
“Problematiche connesse alla progettazione<br />
dei percorsi, degli accessi e delle misure preventive<br />
e protettive da mettere in atto sulle coperture”<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Regolamento di attuazione dell’articolo 82 comma 16 della L.R. n°1 n°1<br />
del 03.01.2005<br />
Art. 1 “Oggetto”<br />
Art. 82<br />
Comma 14<br />
Art. 82<br />
Comma 15<br />
I progetti relativi ad interventi che riguardano le coperture di edifici di<br />
nuova costruzione ovvero le coperture di edifici già esistenti, prevedendo<br />
l’applicazione di idonee misure preventive e protettive che consentano,<br />
nella successiva fase di manutenzione degli edifici, l’accesso il trans<strong>it</strong>o e<br />
l’esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza.<br />
La mancata previsione delle misure di cui al comma 14 cost<strong>it</strong>uisce causa<br />
ostativa al rilascio del permesso di costruire ed impedire altresì l’utile<br />
decorso del termine di venti giorni per l’efficacia della denuncia di inizio<br />
dell’attiv<strong>it</strong>à di cui all’articolo 84.<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Regolamento di attuazione dell’articolo 82 comma 16 della L.R. n°1 n°1<br />
del 03.01.2005<br />
Art. 2 “Amb<strong>it</strong>o di applicazione”<br />
Il presente regolamento si applica, ai seni dell’articolo 82, comma 14 della L.R. 1/2005, agli<br />
interventi riguardanti le coperture sia di edifici di nuova costruzione che di edifici esistenti. esistenti Di<br />
qualsiasi tipologia e destinazione d’uso.<br />
Sono esclusi dall’amb<strong>it</strong>o di applicazione del presente regolamento gli interventi di<br />
manutenzione ordinaria, ivi compresi quelli previsti dall’articolo 79, comma 2 lettera a) della<br />
L.R. 1/2005, relativamente alla copertura di edifici esistenti.<br />
Qualsiasi progettazione che coinvolga una copertura sia di edifici nuovi, sia di edifici esistenti,<br />
indipendentemente dalla tipologia e dalla destinazione d’uso deve prevedere la conform<strong>it</strong>à al<br />
Regolamento e deve prevedere “l’elaborato tecnico della copertura”.<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Regolamento di attuazione dell’articolo 82 comma 16 della L.R. n°1 n°1<br />
del 03.01.2005<br />
Art. 3 “Definizioni”<br />
Per copertura si intende la delim<strong>it</strong>azione superiore dell’involucro edilizio finalizzata alla<br />
protezione dello stesso dagli agenti atmosferici, cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da una struttura portante e da un<br />
manto di copertura. La copertura assume differenti denominazioni in relazione sia al materiale<br />
usato per la struttura o per il manto superficiale, sia alla configurazione strutturale (a tetto, a<br />
terrazza, a cupola, etc.). Il regolamento pertanto non si applica a tutte le “coperture” ma solo a<br />
quelle che abbiano tali caratteristiche, sono pertanto escluse ad esempio le tettoie, le pensiline,<br />
i porticati, i loggiati, etc..<br />
Per apprestamenti si intendono le opere provvisionali necessarie ai fini delle tutela della salute<br />
e della sicurezza dei lavoratori, come ponteggi, parapetti, andatoie, passerelle, etc..<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Regolamento di attuazione dell’articolo 82 comma 16 della L.R. n°1 n°1<br />
del 03.01.2005<br />
Art. 4 “Adempimenti”<br />
La conform<strong>it</strong>à del progetto alle misure preventive e protettive indicate nel regolamento è<br />
attestata dal progettista all’atto di inoltro delle istanze di permesso di costruire, costruire delle denuncia<br />
di inizio attiv<strong>it</strong>à e delle varianti in corso d’opera. d’opera<br />
L’attestazione del progettista è corredata dall’elaborato elaborato tecnico della copertura. copertura<br />
Il Professionista al momento del depos<strong>it</strong>o in comune dell’attestazione relativa alla ab<strong>it</strong>abil<strong>it</strong>à e/o<br />
agibil<strong>it</strong>à allega la certificazione di conform<strong>it</strong>à delle opere esegu<strong>it</strong>e sulla copertura e consegna<br />
copia del fascicolo dell’opera, ove ne sia prevista la redazione.<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Regolamento di attuazione dell’articolo 82 comma 16 della L.R. n°1 n°1<br />
del 03.01.2005<br />
Art. 5 “Elaborato tecnico della copertura”<br />
Tale documento in relazione alle diverse fattispecie deve avere i seguenti contenuti:<br />
a) Elaborati grafici (ubicazione percorsi, accessi ed elementi protettivi per il trans<strong>it</strong>o e<br />
l’esecuzione dei lavori in copertura);<br />
b) Relazione tecnica illustrativa delle soluzioni progettuali (devono essere esplic<strong>it</strong>ate le<br />
motivazioni che impediscono l’adozione di misure di tipo permanente, nonché le<br />
caratteristiche delle soluzioni alternative previste);<br />
c) Planimetria della copertura (evidenziazione del punto di accesso, dei dispos<strong>it</strong>ivi di<br />
ancoraggio, delle linee di ancoraggio, etc. con indicazione delle caratteristiche);<br />
d) Relazione di calcolo redatta da professionista abil<strong>it</strong>ato (verifica della resistenza degli<br />
elementi strutturali della copertura alle azioni trasmesse dagli ancoraggi e progetto del<br />
relativo sistema di fissaggio);<br />
e) Certificazione del produttore dei dispos<strong>it</strong>ivi di ancoraggio (life-line secondo UNI EN 795,<br />
ganci di sicurezza in accordo alla UNI EN 517);<br />
f) Dichiarazione di conform<strong>it</strong>à dell’installatore (corretta installazione e rispetto delle norme di<br />
buona tecnica);<br />
g) Manuale d’uso dei dispos<strong>it</strong>ivi installati (eventuale documentazione fotografica);<br />
h) Programma di manutenzione dei dispos<strong>it</strong>ivi installati (almeno una volta l’anno).<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Problematiche connesse alla progettazione<br />
Nuovi edifici La progettazione degli apprestamenti in copertura deve essere<br />
affrontata contestualmente alla redazione del progetto arch<strong>it</strong>ettonico e<br />
strutturale;<br />
Sarà opportuno che anche i regolamenti comunali si adeguino per<br />
ev<strong>it</strong>are che eventuali sistemi di protezione (parapetti, etc.), incidano sui<br />
parametri urbanistici (altezza edificio, etc.);<br />
Destinazione d’uso dell’edificio (scuole, ospedali, capannoni industriali,<br />
luoghi di culto, etc.);<br />
Impatto visivo;<br />
Tipologia della copertura:<br />
Copertura piana;<br />
Tetto a capanna;<br />
Presenza di salti di quota, di vani tecnici, di cavedi e rientranze;<br />
Tetto a padiglione;<br />
Forte pendenza.<br />
Struttura della copertura:<br />
Gattaiolato (muretti e tavelloni in laterizio);<br />
Capriate metalliche;<br />
Solaio in latero cemento;<br />
Solaio in cemento armato gettato in opera;<br />
Solaio in pannelli prefabbricati;<br />
Struttura lignea (capriate, travi, travicelli, etc.).<br />
Manto di copertura:<br />
Presenza di isolamento termico;<br />
Impermeabilizzazione.<br />
Rischio fulminazione.<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Edifici esistenti<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
Problematiche derivanti dal s<strong>it</strong>o ove è ubicato il fabbricato:<br />
Centro storico;<br />
Vincolo paesaggistico;<br />
Soprintendenza.<br />
Destinazione d’uso dell’edificio (capannoni industriali, chiese, etc.);<br />
Conformazione geometrica del fabbricato (punti di accesso);<br />
Struttura della copertura:<br />
Gattaiolato (muretti e tavelloni in laterizio);<br />
Capriate metalliche;<br />
Solaio in latero cemento;<br />
Solaio in cemento armato gettato in opera;<br />
Solaio in pannelli prefabbricati;<br />
Struttura lignea (capriate, travi, travicelli, etc.).<br />
Tipologia della copertura:<br />
Copertura piana;<br />
Tetto a capanna;<br />
Presenza di salti di quota, di vani tecnici, di cavedi e rientranze;<br />
Tetto a padiglione;<br />
Forte pendenza.<br />
Manto di copertura:<br />
Presenza di isolamento termico;<br />
Impermeabilizzazione.<br />
Problematiche derivanti dalla proprietà (esistenza di parti a comune);<br />
Problematiche derivanti dalle lavorazioni da eseguire sulla copertura;<br />
Definizione della superficie minima di intervento;<br />
Rischio fulminazione.<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Problematiche connesse alla progettazione<br />
Esigenze primarie Facile gestione e minima manutenzione degli apprestamenti;<br />
Installazione preferenziale di life-line rispetto all’impiego di dispos<strong>it</strong>ivi<br />
di ancoraggio puntuali o di ganci di sicurezza da tetto;<br />
Adozione di misure di tipo permanente;<br />
Necess<strong>it</strong>à di installare materiale certificato da parte di “imprese<br />
qualificate”;<br />
Adattamento alla copertura con mantenimento dell’impermeabil<strong>it</strong>à e<br />
dell’isolamento del tetto;<br />
Richiesta del rilascio da parte dell’impresa installatrice della<br />
dichiarazione di conform<strong>it</strong>à;<br />
Esigenza di ricorrere ad un professionista che valuti le problematiche<br />
e prospetti soluzioni ad hoc;<br />
Fattibil<strong>it</strong>à economicamente accettabile e proporzionata all’intervento;<br />
Affidarsi ad un professionista abil<strong>it</strong>ato, che valuti attentamente il<br />
fissaggio alla sottostruttura in funzione della propria tipologia.<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Svantaggi di altri dispos<strong>it</strong>ivi di<br />
sicurezza<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
Parapetti Per essere montati o rimossi in sicurezza necess<strong>it</strong>ano di ulteriori<br />
sistemi anticaduta;<br />
Non ev<strong>it</strong>ano le cadute causate da cedimento della copertura;<br />
Generalmente è impossibile utilizzarli quando si operi in prossim<strong>it</strong>à<br />
dell’aggetto di gronda;<br />
Necess<strong>it</strong>ano di un supporto di ancoraggio resistente e affidabile.<br />
Ponteggio Ha un costo di montaggio e smontaggio superiore a quello degli<br />
apprestamenti previsti nel regolamento;<br />
Per essere montati o rimossi in sicurezza necess<strong>it</strong>ano di ulteriori<br />
sistemi anticaduta;<br />
Non ev<strong>it</strong>ano le cadute causate da cedimento della copertura;<br />
Dovrebbe essere teoricamente installato ad ogni intervento.<br />
Autoscala Non sempre permettere di raggiungere ogni lato dell’edificio;<br />
Alcuni lavori in quota non possono essere realizzati a bordo del<br />
cestello;<br />
È costoso e dovrebbe essere teoricamente installato ad ogni<br />
intervento.<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Regolamento di attuazione dell’articolo 82 comma 16 della L.R. n°1 n°1<br />
del 03.01.2005<br />
Art. 5 “Elaborato tecnico della copertura”<br />
Tale documento in relazione alle diverse fattispecie deve avere i seguenti contenuti:<br />
a) Elaborati grafici (ubicazione percorsi, accessi ed elementi protettivi per il trans<strong>it</strong>o e<br />
l’esecuzione dei lavori in copertura);<br />
b) Relazione tecnica illustrativa delle soluzioni progettuali (devono essere esplic<strong>it</strong>ate le<br />
motivazioni che impediscono l’adozione di misure di tipo permanente, nonché le<br />
caratteristiche delle soluzioni alternative previste);<br />
c) Planimetria della copertura (evidenziazione del punto di accesso, dei dispos<strong>it</strong>ivi di<br />
ancoraggio, delle linee di ancoraggio, etc. con indicazione delle caratteristiche);<br />
d) Relazione di calcolo redatta da professionista abil<strong>it</strong>ato (verifica della resistenza degli<br />
elementi strutturali della copertura alle azioni trasmesse dagli ancoraggi e progetto del<br />
relativo sistema di fissaggio);<br />
e) Certificazione del produttore dei dispos<strong>it</strong>ivi di ancoraggio (life-line secondo UNI EN 795,<br />
ganci di sicurezza in accordo alla UNI EN 517);<br />
f) Dichiarazione di conform<strong>it</strong>à dell’installatore (corretta installazione e rispetto delle norme di<br />
buona tecnica);<br />
g) Manuale d’uso dei dispos<strong>it</strong>ivi installati (eventuale documentazione fotografica);<br />
h) Programma di manutenzione dei dispos<strong>it</strong>ivi installati (almeno una volta l’anno).<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
a) Elaborati grafici<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Effetto Pendolo<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Effetto Pendolo<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Effetto Pendolo<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Effetto Pendolo<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Effetto Pendolo<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
E‘ un effetto che si manifesta nelle linee<br />
di ancoraggio “orizzontali”, quando si ha<br />
la necess<strong>it</strong>à di spostarsi lungo il ciglio di<br />
caduta;<br />
L’effetto pendolo durante una caduta<br />
dall’alto è un movimento di rotazione e<br />
oscillazione dal quale deriva un “rischio<br />
d’urto violento” contro ostacoli laterali o<br />
al suolo;<br />
Si verifica quando in caso di caduta da<br />
parte dell’operatore, il punto di<br />
ancoraggio fisso in copertura è<br />
posizionato ad una distanza dalla zona<br />
operante dello stesso maggiore<br />
dell’altezza del piano di calpestio in<br />
quota;<br />
Si manifesta con un’oscillazione che<br />
seguendo un percorso grav<strong>it</strong>azionale<br />
tende a portarsi sulla perpendicolare del<br />
punto di ancoraggio posto in copertura;<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Effetto Pendolo<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Tipologie di caduta<br />
Caduta libera:<br />
La distanza di caduta prima che il sistema di<br />
arresto inizi a prendere il carico è > a 600 mm,<br />
sia in direzione verticale che lungo un pendio.<br />
Caduta libera lim<strong>it</strong>ata:<br />
La distanza di caduta prima che il sistema di<br />
arresto inizi a prendere il carico è ≤ a 600 mm, sia<br />
in direzione verticale che lungo un pendio.<br />
Caduta contenuta:<br />
La persona è trattenuta dall’azione combinata di<br />
un’idonea posizione dell’ancoraggio, lunghezza<br />
del cordino e dispos<strong>it</strong>ivo di trattenuta. In tale<br />
modal<strong>it</strong>à di caduta, la distanza di caduta è ≤ a 600<br />
mm, sia in direzione verticale che lungo un<br />
pendio.<br />
Caduta totalmente prevenuta:<br />
S<strong>it</strong>uazione in cui si realizza la condizione di<br />
prevenzione totale di rischio di caduta dall’alto.<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Effetto Pendolo<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Effetto Pendolo<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Effetto Pendolo<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Effetto Pendolo<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Copertura a padiglione<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Copertura a padiglione<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Copertura a padiglione<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Regolamento di attuazione dell’articolo 82 comma 16 della L.R. n°1 n°1<br />
del 03.01.2005<br />
Art. 5 “Elaborato tecnico della copertura”<br />
Tale documento in relazione alle diverse fattispecie deve avere i seguenti contenuti:<br />
a) Elaborati grafici (ubicazione percorsi, accessi ed elementi protettivi per il trans<strong>it</strong>o e<br />
l’esecuzione dei lavori in copertura);<br />
b) Relazione tecnica illustrativa delle soluzioni progettuali (devono essere esplic<strong>it</strong>ate le<br />
motivazioni che impediscono l’adozione di misure di tipo permanente, nonché le<br />
caratteristiche delle soluzioni alternative previste);<br />
c) Planimetria della copertura (evidenziazione del punto di accesso, dei dispos<strong>it</strong>ivi di<br />
ancoraggio, delle linee di ancoraggio, etc. con indicazione delle caratteristiche);<br />
d) Relazione di calcolo redatta da professionista abil<strong>it</strong>ato (verifica della resistenza degli<br />
elementi strutturali della copertura alle azioni trasmesse dagli ancoraggi e progetto del<br />
relativo sistema di fissaggio);<br />
e) Certificazione del produttore dei dispos<strong>it</strong>ivi di ancoraggio (life-line secondo UNI EN 795,<br />
ganci di sicurezza in accordo alla UNI EN 517);<br />
f) Dichiarazione di conform<strong>it</strong>à dell’installatore (corretta installazione e rispetto delle norme di<br />
buona tecnica);<br />
g) Manuale d’uso dei dispos<strong>it</strong>ivi installati (eventuale documentazione fotografica);<br />
h) Programma di manutenzione dei dispos<strong>it</strong>ivi installati (almeno una volta l’anno).<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Problematiche connesse alla progettazione<br />
Esempi di verifica degli ancoraggi alle strutture in:<br />
Cemento armato<br />
Laterizio<br />
Acciaio<br />
Legno<br />
Ancoraggi applicati su strutture in cemento armato<br />
Modal<strong>it</strong>à di posa in opera: Getto umido<br />
Getto umido<br />
Primo caso:<br />
Successivo al getto<br />
Il palo provvisto del proprio<br />
dispos<strong>it</strong>ivo di ancoraggio viene<br />
posizionato all’interno dell’elemento<br />
resistente in c.a. prima<br />
dell’esecuzione del getto.<br />
Secondo caso:<br />
Ricerca delle sollec<strong>it</strong>azioni<br />
Il palo viene ancorato ad appos<strong>it</strong>i<br />
tirafondi immersi nel cls<br />
precedentemente al getto ed a questi<br />
vincolato grazie alla presenza di una<br />
appos<strong>it</strong>a piastra. <strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Problematiche connesse alla progettazione<br />
Ancoraggi applicati su strutture in cemento armato<br />
Getto umido<br />
Primo caso:<br />
Il palo provvisto del proprio dispos<strong>it</strong>ivo di ancoraggio viene posizionato<br />
all’interno dell’elemento resistente in c.a. prima dell’esecuzione del getto.<br />
In tal caso si suppone che l’unione tra il palo metallico e la matrice di cls<br />
che lo avvolge sia sufficientemente resistente e affidabile grazie all’aderenza<br />
“chimico” fisica (meccanica) tra le superfici di contatto.<br />
Trattasi di un meccanismo di rottura alquanto<br />
complesso.<br />
Necess<strong>it</strong>à di creare un modello FEM del singolo<br />
palo vincolando la base dello stesso con molle di<br />
appropriata rigidezza.<br />
Successiva verifica dello stato di sollec<strong>it</strong>azione<br />
interno al cls circostante il palo, in funzione delle<br />
caratteristiche meccaniche intrinseche dei<br />
materiali utilizzati.<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Problematiche connesse alla progettazione<br />
Ancoraggi applicati su strutture in cemento armato<br />
Getto umido<br />
Secondo caso:<br />
Il palo viene ancorato ad appos<strong>it</strong>i tirafondi immersi nel cls precedentemente<br />
al getto ed a questi vincolato grazie alla presenza di una appos<strong>it</strong>a piastra.<br />
Metodo di calcolo: Flangia Flangia e e supporto supporto infin<strong>it</strong>amente infin<strong>it</strong>amente rigidi rigidi<br />
Flangia Flangia rigida, rigida, bulloni bulloni e e supporto supporto elastici elastici<br />
Flangia Flangia e e supporto supporto infin<strong>it</strong>amente infin<strong>it</strong>amente rigidi rigidi<br />
y i<br />
n i<br />
Nb :=<br />
= distanza dal punto di<br />
rotazione alla fila di bulloni<br />
= numero di tirafondi per ogni fila<br />
Msollec<strong>it</strong>ante ⋅yi<br />
n<br />
∑<br />
i =<br />
1<br />
2<br />
ni⋅yi Flangia Flangia rigida, rigida, bulloni bulloni e e supporto supporto elastici elastici<br />
In entrambi i casi si verifica che il tiro<br />
nei bulloni sia inferiore alla resistenza<br />
massima a sfilamento delle barre.<br />
“Meccanismo Meccanismo di di Tepfers”. Tepfers<br />
La flangia ruota rigidamente attorno<br />
alla linea di contatto della piastra<br />
con la superficie in c.a., variabile a<br />
seconda della direzione dello sforzo.<br />
Il valore dello sforzo sui tirafondi<br />
varia linearmente e la tensione di<br />
compressione sul cls risulta infin<strong>it</strong>a.<br />
La superficie di contatto viene<br />
considerata come una sezione in c.a.,<br />
si esclude il contributo dei tirafondi<br />
compressi e si ricava la massima<br />
compressione nel cls e il valore dello<br />
sforzo di trazione nei tirafondi.<br />
Equilibrio raggiunto da una<br />
condizione di tensione a simmetria<br />
radiale attorno all’asse dell’ancorante<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Successivo al getto<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
Ancoraggi applicati su strutture in cemento armato<br />
Il palo viene ancorato al supporto in cemento armato grazie<br />
all’inserimento, all’interno di fori praticati successivamente alla<br />
realizzazione del getto, di barre di ancoraggio.<br />
Impiego di appos<strong>it</strong>i tasselli di tipo chimico o meccanico.<br />
Metodo di calcolo: Flangia Flangia e e supporto supporto infin<strong>it</strong>amente infin<strong>it</strong>amente rigidi rigidi<br />
Flangia Flangia rigida, rigida, bulloni bulloni e e supporto supporto elastici elastici<br />
Flangia Flangia e e supporto supporto infin<strong>it</strong>amente infin<strong>it</strong>amente rigidi rigidi<br />
y i<br />
n i<br />
Nb :=<br />
= distanza dal punto di<br />
rotazione alla fila di bulloni<br />
= numero di tirafondi per ogni fila<br />
Msollec<strong>it</strong>ante ⋅yi<br />
n<br />
∑<br />
i =<br />
1<br />
2<br />
ni⋅yi Flangia Flangia rigida, rigida, bulloni bulloni e e supporto supporto elastici elastici<br />
In entrambi i casi si verifica che il tiro<br />
nei bulloni sia inferiore alla resistenza<br />
massima a sfilamento delle barre.<br />
“Meccanismo Meccanismo di di Tepfers”. Tepfers<br />
La flangia ruota rigidamente attorno<br />
alla linea di contatto della piastra<br />
con la superficie in c.a., variabile a<br />
seconda della direzione dello sforzo.<br />
Il valore dello sforzo sui tirafondi<br />
varia linearmente e la tensione di<br />
compressione sul cls risulta infin<strong>it</strong>a.<br />
La superficie di contatto viene<br />
considerata come una sezione in c.a.,<br />
si esclude il contributo dei tirafondi<br />
compressi e si ricava la massima<br />
compressione nel cls e il valore dello<br />
sforzo di trazione nei tirafondi.<br />
Equilibrio raggiunto da una<br />
condizione di tensione a simmetria<br />
radiale attorno all’asse dell’ancorante<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Problematiche connesse alla progettazione<br />
Ancoraggi applicati su strutture in cemento armato<br />
Successivo al getto Tipologie di cedimento degli ancoraggi chimici o meccanici<br />
Rottura del calcestruzzo:<br />
Carico troppo elevato;<br />
Debole resistenza del fondo di ancoraggio;<br />
Profond<strong>it</strong>à di posa troppo corta.<br />
Sfilamento dell’ancorante:<br />
Carico troppo elevato;<br />
Installazione non appropriata.<br />
Rottura dell’ancorante:<br />
Scarsa resistenza del tassello.<br />
Rottura del bordo:<br />
Ridotta distanza dal bordo;<br />
Interasse tra gli ancoranti non rispettato;<br />
Forza di espansione tassello troppo elevata.<br />
Si verifica per lo più quando<br />
ancoranti singoli, posati ad una<br />
idonea distanza dal bordo e ad un<br />
adeguato interasse rispetto<br />
all’ancorante successivo, vengono<br />
sottoposti a carico di trazione pura.<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Ancoraggi applicati su strutture in laterizio<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Ancoraggi applicati su strutture in acciaio<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Ancoraggi applicati su strutture in legno<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Vari tipi di ancoraggio<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Vari tipi di ancoraggio<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Linee di v<strong>it</strong>a orizzontali<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Linee di v<strong>it</strong>a verticali<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Guide<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Parapetti<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Scale di accesso e di trans<strong>it</strong>o<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Perimetrazione vani tecnici e comignoli<br />
Problematiche connesse alla progettazione<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Regolamento di attuazione dell’articolo 82 comma 16 della L.R. n°1 n°1<br />
del 03.01.2005<br />
Art. 5 “Elaborato tecnico della copertura”<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Regolamento di attuazione dell’articolo 82 comma 16 della L.R. n°1 n°1<br />
del 03.01.2005<br />
Art. 5 “Elaborato tecnico della copertura”<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Regolamento di attuazione dell’articolo 82 comma 16 della L.R. n°1 n°1<br />
del 03.01.2005<br />
Art. 5 “Elaborato tecnico della copertura”<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Regolamento di attuazione dell’articolo 82 comma 16 della L.R. n°1 n°1<br />
del 03.01.2005<br />
Art. 5 “Elaborato tecnico della copertura”<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong>
Si ringraziano per la collaborazione:<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Ing</strong>. Diego Diego <strong>ROMANINI</strong> <strong>ROMANINI</strong><br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Ing</strong>. Valerio Valerio MARCHINI MARCHINI<br />
Per ulteriori informazioni:<br />
<strong>Dott</strong>. <strong>Dott</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Ing</strong>. <strong>Amedeo</strong> <strong>Amedeo</strong> <strong>ROMANINI</strong> <strong>ROMANINI</strong> tel. tel. 0583.494 0583.494 494<br />
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