DANIELE MOCELLIN STRAVINCE - Comune di Saletto
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Alluvione, ultimatum dei sindaci alla Regione<br />
"Subito i lavori agli argini e i rimborsi"<br />
Cinque primi citta<strong>di</strong>ni delle zone colpite dagli allagamenti si rivolgono al governatore Zaia<br />
esasperati dalle lentezze delle risposte. Ponte San Nicolò prepara una manifestazione per il 2 aprile<br />
CASALSERUGO. Dieci giorni per avere un calendario degli interventi urgenti lungo i fiumi e<br />
tempi certi sull'ulteriore acconto agli alluvionati e sul saldo. Se non è un ultimatum, poco ci manca:<br />
i cinque sindaci - Elisa Venturini <strong>di</strong> Casalserugo, Enrico Rinuncini <strong>di</strong> Ponte SanNicolò, Vittorio<br />
Meneghello <strong>di</strong> Bovolenta, Anna Lazzarin <strong>di</strong> Veggiano e Daniele Mocellin <strong>di</strong> <strong>Saletto</strong> - giurano <strong>di</strong><br />
non voler fare polemiche. Giurano anche <strong>di</strong> non voler salire sulle barricate. Chiedono con fermezza<br />
alla Regione e a Zaia <strong>di</strong> dare in<strong>di</strong>cazioni su date degli interventi e sol<strong>di</strong> in arrivo.<br />
Le promesse non bastano più, qui la politica non c'entra. Non potrebbe essere più eterogeneo il<br />
fronte dei sindaci accomunati dall'urgenza <strong>di</strong> dare delle risposte a quanti ogni giorno bussano alle<br />
loro porte. L'emergenza della settimana scorsa è stata - è proprio il caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo - la goccia che ha<br />
fatto traboccare il vaso, tra nuovi allagamenti e l'incubo <strong>di</strong> dover evacuare centinaia <strong>di</strong> persone.<br />
Passata la paura i sindaci sono pronti a incontrare Zaia, per mettere nero su bianco interventi e<br />
trasferimento <strong>di</strong> fon<strong>di</strong>. Intanto Ponte San Nicolò prepara una grande manifestazione il 2 aprile, allo<br />
scadere del quinto mese dall'alluvione, sull'argine del Roncajette e lungo la Piovese.<br />
«Dall'inizio <strong>di</strong> novembre siamo continuamente alluvionati - afferma Rinuncini - anche quando c'è il<br />
sole gli effetti delle piene si fanno sentire. La falda si è alzata e preme sui fiumi, il terreno è intriso<br />
d'acqua e con le prossime piogge, sommate allo scioglimento della neve in montagna, saremo<br />
nuovamente a rischio. E sarà così finché non inizieranno i lavori lungo gli argini».<br />
Le rassicurazioni <strong>di</strong> Zaia dei giorni scorsi, l'elenco dei «cento cantieri» non basta ai sindaci, che<br />
invece chiedono subito lo scavo degli alvei, previsto alla fine dell'anno, insieme al ripristino dei<br />
danni urgenti. «Un conto sono le gran<strong>di</strong> opere per la sicurezza idraulica che richiederanno molti<br />
anni. - aggiunge Anna Lazzarin - un conto i lavori <strong>di</strong> "somma urgenza e ripristino" per i quali il<br />
commissario all'alluvione ha ampi poteri. E' possibile andare in deroga a tutte le gare d'appalto e<br />
iniziare subito».<br />
Vittorio Menghello a Bovolenta la settimana scorsa era sul punto <strong>di</strong> evacuare <strong>di</strong> nuovo le 250<br />
persone che vivono in centro: «E alla prossima pioggia il copione potrebbe ripetersi. - aggiunge -<br />
Non vogliamo essere dei contestatori ma i gestori <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>sgrazia. E' a noi che Zaia deve delle<br />
notizie certe».