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Cronologia 1997-1999 - stragi80.it

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<strong>stragi80.it</strong><br />

interesse. L' attivita' di consulenza e' stata svolta da tre esperti di sistemi radar, i professori Franco<br />

Donali, Roberto Tiberio e Enzo Dalle Mese, gli stessi che hanno affiancato Priore a Bruxelles nell'<br />

attivita' di esame delle registrazioni radar, mediante l' uso di codici in uso alla Nato, raccolte dalle<br />

postazioni dell' Aeronautica la sera in cui il Dc 9 dell'Itavia precipito' al largo di Ustica. (ANSA)<br />

USTICA: PERIZIA RADARISTICA, UN AEREO SOTTO DC 9 ITAVIA<br />

ROMA, 17 GIU - Sotto il Dc 9 dell' Itavia precipitato nel mare di Ustica il 27 giugno 1980 ci<br />

sarebbe stato, 'mascherato', cioè in una posizione che si utilizza in occasione di missioni militari o<br />

per sfuggire ai radar, un aereo militare. Questa, secondo quanto si è appreso, potrebbe essere una<br />

delle circostanze indicate nelle 700 pagine della perizia radaristica consegnata al giudice istruttore<br />

Rosario Priore dal collegio di esperti nominati per esaminare i tracciati radar. Sul contenuto dell'<br />

accertamento gli inquirenti continuano a mantenere il più stretto riserbo. L'incartamento, tre casse<br />

di documenti che comprendono anche allegati, tabulati, floppy disk e cartine, sono rinchiusi nella<br />

cassaforte del magistrato negli uffici bunker di piazza Adriana. Neppure i legali delle parti hanno<br />

avuto oggi la possibilità di visionare l' elaborato firmato dai professori Roberto Tiberio, Enzo Dalle<br />

Mese e Franco Donali. Domani gli avvocati dovrebbero entrare in possesso quanto meno della parte<br />

relativa alle conclusioni dei tre esperti di sistemi radar. L' eventuale accertamento di un punto nei<br />

tracciati che indica la presenza di un aereo militare nel cono d' ombra del Dc9 potrebbe essere un<br />

elemento di grande importanza per gli inquirenti e confermare lo scenario di guerra, più volte<br />

ipotizzato, nel quale si sarebbe venuto a trovare il velivolo dell' Itavia. La stessa circostanza<br />

potrebbe quindi rilanciare la tesi che a provocare la caduta del Dc 9 possa essere stato un missile a<br />

discapito di quella che attribuisce ad una bomba collocata nel vano toilette la causa del disastro. L'<br />

eventualità legata alla presenza di uno o più mezzi militari nella scia del Dc 9 con 81 passeggeri a<br />

bordo è una pista più volte rimbalzata nell' ambito delle indagini e sempre rivendicata dall'<br />

associazione dei parenti delle vittime di Ustica. I loro periti, infatti, hanno sempre sostenuto che<br />

quella del 27 giugno 1980 non fu una notte tranquilla per il Dc9 e che ci fu "un'attività volativa<br />

militare". L' associazione, che proprio nei giorni scorsi ha auspicato un esito della perizia tale da<br />

imprimere una svolta decisiva all' inchiesta che il magistrato vorrebbe concludere in tempi brevi, ha<br />

sempre sostenuto che il Dc 9 era seguito e che i radar non potevano non aver visto il velivolo<br />

precipitare e gli altri mezzi militari continuare a volare. Recentemente il quotidiano di Rifondazione<br />

Comunista "Liberazione", prendendo spunto dall' esame di foto in cui sono ritratte "le schegge che<br />

hanno attraversato la fusoliera", ha affermato che "l' aereo è stato abbattuto da due missili".<br />

(ANSA)<br />

USTICA: SOTTOSEGRETARIO USA, "NOI NON C'ENTRIAMO"<br />

ROMA, 18 GIU - Il sottosegretario di Stato Usa per gli affari europei e canadesi, John Kornblum,<br />

ha oggi ribadito che gli Stati Uniti "non sono coinvolti nell'incidente di Ustica". In una<br />

teleconferenza da Washington, Kornblum non ha voluto commentare gli ultimi sviluppi delle<br />

indagini in corso in Italia, secondo cui intorno al Dc9 dell'Itavia esploso 17 anni fa nel cielo di<br />

Ustica ci sarebbe stata una vera e propria battaglia con il coinvolgimento di caccia francesi, italiani,<br />

americani e libici. "Non sono in grado di entrare nel dettagli di queste notizie", ha detto,<br />

rispondendo a domande di giornalisti collegati via satellite da Roma ed altre capitali. "Gli Stati<br />

Uniti - ha ricordato - hanno collaborato pienamente con le autorità italiane per fare luce<br />

sull'incidente. È vero che c'erano aerei e navi americane in quella regione, ma gli Stati Uniti - ha<br />

sottolineato - non sono coinvolti in quell'incidente". (ANSA)<br />

USTICA: 17 ANNI DI PERIZIE E DI ''SVOLTE''

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