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TAngeRi CAfé oRCheSTRA<br />
MARoCCo iTAliA<br />
La Tangeri Café Orchestra prende <strong>il</strong> nome dall’omonimo caffè di<br />
questa città (Kahwa Tanja, luogo di ritrovo dei musicisti negli anni<br />
’70). Si tratta di un nucleo di otto musicisti, marocchini, spagnoli<br />
e italiani di diversa estrazione musicale. Partendo dai ritmi e dalle<br />
melodie arabe e flamenche, l’ensemble sv<strong>il</strong>uppa uno st<strong>il</strong>e proprio<br />
di composizioni originali con l’ut<strong>il</strong>izzo di una strumentazione rigorosamente<br />
acustica. La Tangeri Café Orchestra ha partecipato a<br />
prestigiosi festival in Spagna, Portogallo e Italia.<br />
Sulla via di Tarifa è un nuovo progetto musicale diretto da Jamal<br />
Ouassini che congiunge emblematicamente le vie che dall’Europa<br />
più radicata conducono alle sponde del Mediterraneo: dal Maghreb<br />
alla Grecia, dalla Sic<strong>il</strong>ia alla Andalusia. La musica e gli strumenti<br />
musicali ut<strong>il</strong>izzati, rappresentativi delle diverse culture mediterranee,<br />
sono <strong>il</strong> più vero ingresso in questo universo in cui, con le parole<br />
di Khaled Fouad Allam, «la musica è s<strong>il</strong>enzio che si è fatto luce».<br />
Così come con l’arte dello zapateado, coreografato e danzato dal<br />
ba<strong>il</strong>aor di Granada, Augustin Barajas, e con le voci soliste, bizantine,<br />
arabe, spagnole, di Omar Benlamlih, Vangelis Merkouris e Sensi<br />
de Carlos.<br />
Direzione e violino Jamal Ouassini<br />
Voci soliste Sensi de Carlos, Omar Benlamlih<br />
Musicisti Abdesselam Naiti (kanoun), Carlos Zarate (chitarra flamenco),<br />
Vanghelis Merkouris (liuto e voce), Bruno Zoia (contrabbasso)<br />
Percussioni e coro Otmane Benyahya, Yassin El Mahi<br />
Coreografia e danza Augustin Barajas<br />
Durata 80 minuti<br />
www.ziryab.it<br />
L’insegnamento più vero, allora, anche ai meno attenti o attratti da<br />
queste sonorità, è l’esperienza di una condivisione. Come insegna la<br />
f<strong>il</strong>osofa Luce Irigaray, se è la qualità dello stare insieme che prevale<br />
sulla quantità, allora saper condividere una esperienza culturale così<br />
ricca come questa, significa già comprendere l’alterità ed essere così<br />
pronti a condividerne <strong>il</strong> mondo.<br />
jamal ouassini, violinista e compositore, è nato a Tangeri; studia<br />
musica arabo-andalusa e violino al Conservatoire de musique et de<br />
danse de Tanger; si trasferisce in Italia, a Verona, dove si diploma<br />
e si dedica alla musica classica; nel 1984 fonda l’Ensemble Ziryab<br />
con musicisti provenienti da più parti del Mediterraneo; numerose<br />
sono le sue partecipazioni come direttore e violionista non meno<br />
che le sue produzioni discografiche. Dal 2004 è direttore artistico di<br />
un’associazione culturale per lo studio e la promozione della musica<br />
del Mediterraneo, e nel 2005 fonda la Tangeri Café Orchestra pubblicando,<br />
l’anno seguente, <strong>il</strong> cd Tingitana.