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d u e m i l a e u n d i c i<br />
Pesci, crostacei e molluschi del mare di Riposto<br />
A.S. 2010/2011- Progetto “Riposto: tra l’Etna e lo Jonio”<br />
Le insegnanti della scuola dell’infanzia, anche nel corrente<br />
anno scolastico, lavorano al progetto “Riposto: tra l’Etna e<br />
lo Jonio” e hanno voluto ripetere l’esperienza del calendario<br />
che tanto successo ha riportato nella prima edizione.<br />
Hanno così iniziato con i bambini un lavoro che riguarda la<br />
conoscenza di alcuni pesci, crostacei e molluschi tipici del<br />
Mediterraneo, cercando di raccogliere su di essi notizie,<br />
curiosità, modalità di pesca, ricette, proverbi ecc…<br />
Hanno attinto direttamente alla tradizione orale degli anziani<br />
pescatori, delle loro mogli e di tutti coloro che hanno dato<br />
con piacere la disponibilità e la collaborazione nel voler<br />
trasmettere, alle giovanissime generazioni, alcune preziose<br />
tradizioni locali. Hanno anche raccolto alcune ricette molto<br />
semplici e di facile preparazione, compatibili con la dinamica<br />
della vita moderna; infatti, bastano alcuni minuti, pesce<br />
freschissimo e pochissimi aromi, che ne esaltino e non ne<br />
soffochino il sapore, per portare in tavola piatti gustosissimi<br />
e salutari. La ricerca non ha alcuna pretesa scientifica ma ha<br />
solo lo scopo di avvicinare i bambini e i loro genitori a questi<br />
“prodotti” che il nostro mare offre, freschi, ogni giorno. Le<br />
poesie riportate vogliono essere un omaggio a dei ripostesi<br />
che, innamorati del proprio paese, con i loro versi ne immortalano<br />
e ne cantano le meraviglie e le fatiche.<br />
La referente<br />
Tina Franco<br />
Uno dei punti centrali per la costruzione di un curricolo che<br />
tenga conto dei bisogni dell’utenza, finalizzato ad assicurare<br />
al meglio il diritto-dovere all’istruzione e formazione, è il<br />
territorio. Esso si deve esplicitare nella progettazione ed<br />
attuazione del POF. Di ciò siamo fortemente convinti.<br />
È per questo motivo che la nostra offerta formativa tiene<br />
conto della vocazione culturale del nostro meraviglioso<br />
territorio.<br />
Da qui nasce il progetto “Riposto: tra l’Etna e lo Jonio”,<br />
progetto trasversale alla scuola dell’infanzia e alla scuola<br />
primaria, nel cui ambito è diventata consuetudine, tra l’altro,<br />
la stampa di un calendario.<br />
Il calendario di quest’anno, frutto di un encomiabile lavoro<br />
di ricerca-azione che ha coinvolto le varie componenti della<br />
comunità tutta, vuole essere un omaggio alla tradizione<br />
marinara della nostra cittadina.<br />
È assodato, infatti, che ogni ripostese ha legami diretti o<br />
indiretti con il mare e con le attività ad esso correlate; tra<br />
esse la pesca e la buona cucina marinara, riscoperta grazie<br />
al contributo di anziani, depositari di un sapere di grande<br />
spessore, seppure non scritto.<br />
Così operando, la nostra <strong>Scuola</strong> si pone nella società ripostese<br />
come centro di aggregazione e di promozione della cultura.<br />
Il dirigente scolastico<br />
Cinthia D’Anna<br />
Circolo Didattico Giovanni Verga - Riposto<br />
<strong>Scuola</strong> dell’Infanzia Statale e Regionale<br />
www.circolodidatticoriposto.info - www.circolodidatticoriposto - cte074001@istruzione.it
Trigghia Triglia di scoglio<br />
gENNAIO 2011<br />
la Befana<br />
sa’ Mbastianu<br />
Capodanno<br />
Trigghia di scogghiu<br />
Triglia di scoglio<br />
La triglia di scoglio detta sparacanaci,<br />
di colore rossastro, non va<br />
confusa con la triglia di fango, di<br />
colore roseo.<br />
Ha come caratteristica, alle estremità<br />
della bocca, due barbigli utilizzati<br />
per la ricerca del cibo.<br />
Questo pesce ha ottime capacità<br />
mimetiche; infatti, quando avverte<br />
un pericolo, cambia velocemente<br />
colore e ciò rappresenta un allarme.<br />
Gli esemplari giovani vivono in prossimità<br />
della riva, gli esemplari più<br />
grossi, invece, stanno quasi sempre<br />
a largo ed eccezionalmente possono<br />
raggiungere anche i 45 cm<br />
di lunghezza.<br />
La triglia si cattura con i tramagli<br />
(bbulestrici), le sciabiche e abbocca<br />
molto facilmente nelle lenze.<br />
Ha carni pregiate.<br />
La Ricetta<br />
Trigghia ‘ncartata<br />
Triglia al cartoccio<br />
del mese<br />
Adagiare il pesce su un foglio di carta da<br />
forno o stagnola (una volta veniva usata la<br />
carta oleata) insieme ad uno spicchio d’aglio,<br />
olio, sale, peperoncino, pomodorini e trito di<br />
prezzemolo e basilico. Chiudere bene il cartoccio,<br />
sistemarlo dentro una teglia ed infornare<br />
per 15/20 minuti circa.<br />
Servire col sughetto di cottura.<br />
ProverbiDettiTiritereBarzellette<br />
• Fimmina di tilaru, iaddina di puddaru<br />
e trigghia di innaru.<br />
• Purpu di innaru inchi u panaru.<br />
Circolo Didattico Giovanni Verga - Riposto<br />
<strong>Scuola</strong> dell’Infanzia Statale e Regionale A.S. 2010/2011- Progetto “Riposto: tra l’Etna e lo Jonio”
Siccia Seppia<br />
FEBBRAIO 2011<br />
Siccia<br />
Seppia<br />
A siccia è un mollusco la cui caratteristica<br />
principale è la presenza, al<br />
suo interno, di una sacca piena di<br />
inchiostro, espulso in situazioni di<br />
pericolo. Il “nero” però diventa anche<br />
ricercato ingrediente di piatti tipici<br />
e la sua fluidità caratterizza la freschezza<br />
del prodotto. Una curiosità<br />
interessante è che la conchiglia che<br />
si trova all’interno , detta “osso di<br />
seppia”, viene da secoli usata come<br />
stampo “naturale” per la creazione<br />
di gioielli e, macinata, come integratore<br />
di calcio nell’alimentazione dei<br />
pappagalli e degli uccelli da voliera.<br />
Oltre ai sistemi di pesca tradizionali<br />
(rrannu e bbulestrici), uno molto<br />
ingegnoso consiste nell’attaccare,<br />
come esca, una seppia femmina<br />
alla lenza ed aspettare che il maschio<br />
si aggrappi, per poi catturarlo<br />
con un retino.<br />
La Ricetta<br />
del mese<br />
Spaghetti cu niuru di sicci<br />
Spaghetti al nero di seppia<br />
Soffriggere i tentacoli a pezzettini in olio d’oliva<br />
con aglio, cipolla e prezzemolo. Bagnare col<br />
vino bianco e, dopo pochi minuti, aggiungere<br />
u niuru e un pò di passata di pomodoro,<br />
aggiustare di sale e ultimare la cottura. Cuocere<br />
gli spaghetti al dente, scolare, aggiungere<br />
la salsa, condire con parmigiano o pecorino<br />
e servire.<br />
ProverbiDettiTiritereBarzellette<br />
• Cu’ si mangia ‘u pisci, sputa i reschi.<br />
• I pisci du’ mari su’ nati<br />
ppi ccu’ si l’ha mangiari.<br />
Circolo Didattico Giovanni Verga - Riposto<br />
<strong>Scuola</strong> dell’Infanzia Statale e Regionale A.S. 2010/2011- Progetto “Riposto: tra l’Etna e lo Jonio”
Cicireddu Cicirello<br />
marzo 2011<br />
Primavera<br />
Carnevale<br />
Carnalivari nicu<br />
Giovedì Grasso<br />
Festa<br />
del papà<br />
Cicireddu<br />
Cicirello<br />
Questo piccolo pesce, sottile ed<br />
allungato è molto gustoso ed apprezzato,<br />
vive sui fondali sabbiosi<br />
e nella fase giovanile viene chiamato<br />
russuliddu, per la sua colorazione<br />
rossastra.<br />
Per i pescatori di riposto u cicireddu<br />
è stato sempre una grande risorsa,<br />
perchè nelle annate di abbondante<br />
passa, ha permesso lauti guadagni.<br />
Si consuma freschissimo ed ha<br />
un’ottima carne.<br />
Si pesca con u sciabacheddu (piccola<br />
sciabica a sacco).<br />
La Ricetta<br />
Cicireddu arrustutu<br />
Cicirello arrosto<br />
del mese<br />
Infilzare sei-otto pesciolini freschissimi in uno<br />
spiedino trapassando gli occhi.<br />
Arrostire su fuoco per pochissimi minuti,<br />
salare, pepare e servire con o senza salmoriglio.<br />
ProverbiDettiTiritereBarzellette<br />
• ‘U mari è salatu picchì è chinu<br />
d’angiovi.<br />
• Non c’è pisci senza reschi,<br />
non c’è meli senza muschi.<br />
Circolo Didattico Giovanni Verga - Riposto<br />
<strong>Scuola</strong> dell’Infanzia Statale e Regionale A.S. 2010/2011- Progetto “Riposto: tra l’Etna e lo Jonio”
Mirruzzu Nasello<br />
APRILE 2011<br />
Pasquetta<br />
Processione<br />
du’Signuri<br />
mottu<br />
La domenica<br />
delle Palme<br />
Pasqua<br />
Circolo Didattico Giovanni Verga - Riposto<br />
<strong>Scuola</strong> dell’Infanzia Statale e Regionale<br />
U mirruzzu che si pesca nel nostro<br />
mare non è il vero merluzzo che è<br />
esclusivo delle fredde acque del<br />
nord ma è il nasello.<br />
Le due specie molto simili si differenziano<br />
per il numero delle pinne<br />
dorsali: tre pressoché uguali nel<br />
vero merluzzo e due, una molto<br />
corta e un’altra molto allungata, nel<br />
nasello, chiamato impropriamente<br />
un po’ dovunque merluzzo.<br />
Negli ultimi anni, per una pesca<br />
indiscriminata, la quantità di questo<br />
pesce è molto calata.<br />
Vive normalmente in acque profonde<br />
e viene pescato con u conzu di<br />
funnu (palamiti).<br />
Ha carni bianche, molto delicate e<br />
molto apprezzate.<br />
La Ricetta<br />
Mirruzzu ‘nbiancu<br />
Nasello in bianco<br />
Mirruzzu<br />
Nasello<br />
del mese<br />
Si mette a cuocere il pesce in poca acqua<br />
con uno spicchio d’aglio, un mazzetto di<br />
prezzemolo e sale.<br />
Portare a cottura fino a parziale assorbimento<br />
dell’acqua.<br />
Prima di servire condire con olio extravergine<br />
di oliva e limone.<br />
ProverbiDettiTiritereBarzellette<br />
“Manciti u pisci picchi’ havi ‘u fosfuru…”<br />
“Picchi’addiventu n’tiliggenti?”<br />
“No, ma ti vidunu di notti!”<br />
A.S. 2010/2011- Progetto “Riposto: tra l’Etna e lo Jonio”
Angiova o Masculinu Alice<br />
maggio 2011<br />
Festa<br />
del Lavoro<br />
Festa<br />
della Mamma<br />
Festa<br />
della Regione<br />
Siciliana<br />
Angiova o Masculinu<br />
Alice<br />
Piccolo pesce, dal corpo affusolato<br />
e dal colore brillante, vanta tanti<br />
appellativi, a seconda della zona,<br />
ed è il più comune fra il pesce<br />
azzurro.<br />
Si pesca in grandi quantità con una<br />
rete a maglia piccola (minaita) o<br />
con il cianciolo, rete con la lampara<br />
al centro.<br />
È un pesce che si può consumare<br />
crudo “marinato” e, se cucinato,<br />
richiede una brevissima cottura.<br />
Una tradizione molto diffusa nel<br />
passato e rara ai giorni nostri è<br />
quella di preparare e tenere in tutte<br />
le case angiovi salati ‘ndo cugnettu.<br />
La Ricetta<br />
Turtinu di masculini<br />
Tortino di alici<br />
del mese<br />
Pulire, spinare e privare della testa i pesci.<br />
Predisporre una teglia con un po’ di olio sul<br />
fondo e collocarvi a strati i masculini alternandoli<br />
con pangrattato (condito a parte con<br />
formaggio grattugiato, sale, pepe, aglio e<br />
prezzemolo tritati) e irrorando, di volta in volta,<br />
con abbondante salmoriglio (olio e limone).<br />
Terminare con uno strato di pangrattato. Porre<br />
in forno a gratinare per circa venti minuti.<br />
ProverbiDettiTiritereBarzellette<br />
Voga voga marinaru, pigghia ‘npisci di<br />
ncantaru e lu ietta a la marina, voga<br />
voga Catarina.<br />
Circolo Didattico Giovanni Verga - Riposto<br />
<strong>Scuola</strong> dell’Infanzia Statale e Regionale A.S. 2010/2011- Progetto “Riposto: tra l’Etna e lo Jonio”
Tunnu Tonno<br />
giugno 2011<br />
Estate<br />
San Petru<br />
Festa della<br />
Repubblica<br />
Circolo Didattico Giovanni Verga - Riposto<br />
<strong>Scuola</strong> dell’Infanzia Statale e Regionale<br />
Tunnu<br />
Tonno<br />
U tunnu, da sempre, costituisce<br />
una grande ricchezza del nostro<br />
mare e quindi della nostra isola.<br />
A Riposto la pesca del tonno era<br />
particolarmente praticata nel mese<br />
di giugno ed erano considerati molto<br />
propizi, soprattutto i giorni che<br />
precedevano la festa di San Pietro,<br />
protettore dei pescatori.<br />
Gli anziani pescatori e tutti i ripostesi<br />
ricordano ancora, nelle notti che<br />
precedevano la festa, il suono della<br />
rogna (grande conchiglia) che annunciava<br />
la cattura di un grosso<br />
esemplare. Una volta il tonno si<br />
pescava “a traino” con una grossa<br />
lenza e varie esche (mulettu, prisintuni),<br />
oggi si utilizza u conzu.<br />
Secondo un’antica tradizione, ancora<br />
molte famiglie preparano in<br />
casa il tonno sott’olio.<br />
La Ricetta<br />
Tunnu sutt’ogghiu<br />
Tonno sott’olio<br />
del mese<br />
Cuocere un chilo di tonno in un litro di acqua<br />
e novanta grammi di sale. Stendere su un<br />
canovaccio il pesce e lasciarlo asciugare per<br />
ventiquattro ore.<br />
Pulire bene e dividere a filetti. Mettere il tonno<br />
dentro i barattoli e coprire con olio di semi o<br />
di oliva.<br />
Bollire i barattoli per venti minuti.<br />
ProverbiDettiTiritereBarzellette<br />
• Si l’acqua du’ mari fussi vinu,<br />
nun ci fussi cchiù n’omu sirenu.<br />
• Cu’ havi lingua passa ‘u mari.<br />
A.S. 2010/2011- Progetto “Riposto: tra l’Etna e lo Jonio”
Spatula Pesce sciabola<br />
luglio 2011<br />
Madonna<br />
‘o Camminu<br />
Spatula<br />
Pesce sciabola<br />
Ha una forma strana, assomiglia<br />
infatti ad una spada o ad una grossa<br />
cintura, ha una bocca grande<br />
munita di denti acuminatissimi e<br />
taglienti con i quali dilania la preda.<br />
Vive in acque profonde ma risale<br />
spesso in cerca di cibo.<br />
Si cattura con reti superficiali, dette<br />
ciancioli, calate di notte in presenza<br />
di una potente fonte luminosa (lampara).<br />
Questo pesce ha carne molto buona<br />
e delicata tanto da essere chiamato<br />
signurina du mari.<br />
La Ricetta<br />
del mese<br />
Braciuleddi di spatula arrustuti<br />
Braciole di pesce sciabola arrosto<br />
Sfilettare la spatola e dividere i filetti a pezzi<br />
regolari di circa 10-15 centimetri ciascuno,passare<br />
nell’olio di oliva e nella mollica<br />
condita con formaggio grattugiato, aglio e<br />
prezzemolo tritati, sale e pepe a piacere.<br />
Arrotolare ed infilzare in uno spiedino in<br />
numero di due o tre.<br />
Arrostire a focu lentu.<br />
ProverbiDettiTiritereBarzellette<br />
• Cchi fanu i pisci pp’addivintari<br />
vecchi?... stanu luntanu di’ piscaturi.<br />
• I paroli non su’ palàmiti.<br />
Circolo Didattico Giovanni Verga - Riposto<br />
<strong>Scuola</strong> dell’Infanzia Statale e Regionale A.S. 2010/2011- Progetto “Riposto: tra l’Etna e lo Jonio”
Ammuru russu Gamberetto rosso<br />
agosto 2011<br />
Ferragosto<br />
Madonna<br />
‘a Littra<br />
Ammuru russu<br />
Gamberetto rosso<br />
Il “nostro” gamberetto rosso vive<br />
in profondità , a largo.<br />
Ci sono, a Riposto, pescatori che<br />
praticano solo questo tipo di pesca<br />
e si servono di una rete a sacco<br />
utilizzata a strascico, denominata<br />
rrannu.<br />
Questo piccolo crostaceo è molto<br />
apprezzato perché gustosissimo<br />
e completa magnificamente un<br />
pranzo a base di pesce.<br />
La Ricetta<br />
Ammuru frittu<br />
Frittura di gamberi<br />
del mese<br />
Asciugare i gamberetti interi in una padella<br />
per pochi minuti, aggiungere un po’ d’olio<br />
d’oliva sale e succo di limone.<br />
Ultimare la cottura e servire caldissimi.<br />
ProverbiDettiTiritereBarzellette<br />
Cci dissi u vermu ‘a l’amu:<br />
ha’ vistu u piscaturi moriri ‘di fami ppi<br />
non sapiri cchi pisci pigghiari?<br />
Circolo Didattico Giovanni Verga - Riposto<br />
<strong>Scuola</strong> dell’Infanzia Statale e Regionale A.S. 2010/2011- Progetto “Riposto: tra l’Etna e lo Jonio”
Capuni Lampuga<br />
Settembre2011<br />
Autunno<br />
Circolo Didattico Giovanni Verga - Riposto<br />
<strong>Scuola</strong> dell’Infanzia Statale e Regionale<br />
Capuni<br />
Lampuga<br />
Questo pesce è comune in tutte le<br />
acque siciliane, dove si trova in<br />
notevole quantità.<br />
Può raggiungere dimensioni considerevoli<br />
e il maschio adulto presenta<br />
una caratteristica gobba sulla<br />
nuca.<br />
Gli esemplari giovani vivono in prossimità<br />
della costa e si soffermano,<br />
molto spesso, all’ombra di oggetti<br />
galleggianti.<br />
I nostri pescatori sanno, per esperienza,<br />
di trovarli più numerosi dove<br />
c’è mangianza e quasi sempre nei<br />
pressi da’ sicca.<br />
I ripostesi apprezzano molto u capuni,<br />
che considerano ’npisci finu.<br />
La Ricetta<br />
Capuni agghiotta<br />
Lampuga “agghiotta”<br />
del mese<br />
In un tegame soffriggere cipolla ed aglio,<br />
quindi unire passata di pomodoro o pomodorini<br />
freschi e cuocere per dieci minuti.<br />
Unire il pesce tagliato a pezzi, aggiungere<br />
pochissima acqua e un po’ di vino rosso;<br />
ultimare la cottura, girandolo solo una volta.<br />
ProverbiDettiTiritereBarzellette<br />
• Quannu non trovi pisci, pigghia opi.<br />
• ‘U pisci a mmari e a padedda supra.<br />
A.S. 2010/2011- Progetto “Riposto: tra l’Etna e lo Jonio”
Scorfana e Cipudda Scorfano e Scorfano rosso<br />
ottobre 2011<br />
Scorfana e Cipudda<br />
Scorfano - Scorfano Rosso<br />
Questi due pesci molto simili nella<br />
forma, si differenziano soprattutto<br />
per il colore e la dimensione.<br />
Sono suggestivi alla vista perché,<br />
anche se piccoli, hanno una testa<br />
grossa, provvista di numerose creste,<br />
barbigli e appendici spiniformi;<br />
hanno una pinna dorsale unica e<br />
molto decorativa, costituita da raggi<br />
spinosi molli.<br />
Vanno maneggiati con molta cautela<br />
perché hanno le spine opercolari<br />
velenifere.<br />
Abitano su fondali rocciosi o fangosi,<br />
si nutrono di pesci, crostacei<br />
e molluschi.<br />
Si catturano con i tramagli, reti a<br />
strascico e nasse.<br />
A scorfana e a cipudda sono due<br />
pregiatissimi pesci da brodo.<br />
La Ricetta<br />
del mese<br />
Scorfana e cipudda a brodettu<br />
Brodetto di scorfano<br />
In due cucchiai d’olio d’oliva fare soffriggere<br />
due spicchi d’aglio interi, pezzetti di pomodoro<br />
e prezzemolo tritato, unire pochissima acqua<br />
e sale q.b.<br />
Lasciare insaporire, aggiungere i pesci e<br />
cuocere a fuoco lento per circa quindici minuti.<br />
ProverbiDettiTiritereBarzellette<br />
• Rizzi, pateddi e aranci<br />
assai spenni e picca manci.<br />
• I pisci rossi stanu ‘o funnu.<br />
Circolo Didattico Giovanni Verga - Riposto<br />
<strong>Scuola</strong> dell’Infanzia Statale e Regionale A.S. 2010/2011- Progetto “Riposto: tra l’Etna e lo Jonio”
Saricu Sarago<br />
novembre 2011<br />
I motti<br />
San Martino<br />
Giornata<br />
Mondiale<br />
Diritti<br />
dei Bambini<br />
Saricu<br />
Sarago<br />
U saricu è un pesce molto diffuso<br />
nel nostro mare, viene distinto in<br />
tunnu e pizzutu, quest’ultimo ormai<br />
è piuttosto raro e si differenzia dal<br />
primo principalmente per il muso<br />
appuntito, da cui appunto prende<br />
il nome.Vive a modeste profondità,<br />
su fondali rocciosi ricchi di vegetazione<br />
e l’adulto preferisce stare<br />
isolato. Si pesca con tramagli, sciabiche<br />
da terra, lenze e palamiti di<br />
profondità, innescati con molluschi,<br />
gamberetti ecc…<br />
Una curiosità interessante è che<br />
spesso alcuni pescatori della zona<br />
utilizzano come esca pezzetti di<br />
scorze di fichi d’India oppure un<br />
impasto di mollica di pane con una<br />
sostanza segreta, tramandata di<br />
padre in figlio, che si chiama<br />
pastuni.<br />
Ha carni molto pregiate.<br />
La Ricetta<br />
Saricu ‘ncrosta<br />
Sarago in crosta<br />
del mese<br />
Coprire il pesce da ambo i lati con un fittissimo<br />
strato di sale fino e arrostire a fuoco lento.<br />
Ultimata la cottura, pulire il pesce staccando<br />
completamente la pelle.<br />
Servire i filetti conditi con salmoriglio (olio,<br />
limone,sale, origano, aglio e prezzemolo tritati).<br />
ProverbiDettiTiritereBarzellette<br />
A mugghieri vardannu l’acquariu novu,<br />
addumanna o maritu: “Ccia’ cangiasti<br />
l’acqua ‘e pisci?” - “No…ancora chidda<br />
d’aieri non si l’ana vivutu!”<br />
Circolo Didattico Giovanni Verga - Riposto<br />
<strong>Scuola</strong> dell’Infanzia Statale e Regionale A.S. 2010/2011- Progetto “Riposto: tra l’Etna e lo Jonio”
Arausta Aragosta<br />
dicembre 2011<br />
Santo<br />
Stefano<br />
A’Mmaculata<br />
Inverno Natale<br />
San Silvestro<br />
Circolo Didattico Giovanni Verga - Riposto<br />
<strong>Scuola</strong> dell’Infanzia Statale e Regionale<br />
Arausta<br />
Aragosta<br />
L’aragosta è sempre più rara nel<br />
nostro mare, tanto che non si fa<br />
più una pesca specifica. Infatti, gli<br />
esemplari che ancora vengono<br />
catturati, rimangono impigliati accidentalmente<br />
nelle reti, mentre si<br />
pesca al largo e sui fondali rocciosi<br />
e generalmente sono di piccola e<br />
media dimensione.<br />
I pescatori locali ricordano con<br />
nostalgia i tempi in cui si prendevano<br />
grossi esemplari, qualcuno<br />
di questi, dopo essere stato imbalsamato,<br />
fa ancora bella mostra di<br />
sé in qualche casa.<br />
Le aragoste del nostro mare sono<br />
superlative, pregiatissime e molto<br />
ricercate, per questo sono particolarmente<br />
destinate alle tavole<br />
“ricche” e in ricorrenze speciali<br />
come il Natale e il Capodanno.<br />
La Ricetta<br />
Arausta arrustuta<br />
Aragosta arrosto<br />
del mese<br />
Prendere un’aragosta non molto grossa (non<br />
più di un chilo) aprirla a metà e adagiarla su<br />
di una graticola.<br />
Arrostire sulla brace.<br />
Servire l’aragosta condita con olio e limone<br />
o con salse varie.<br />
ProverbiDettiTiritereBarzellette<br />
• Pisci friscu e carni arripusata.<br />
• ‘U pisci ranni si mangia ‘u pisci nicu.<br />
A.S. 2010/2011- Progetto “Riposto: tra l’Etna e lo Jonio”
L’ALBA A LA STRATA DI LA TURRI<br />
È l’alba a la strata di la Turri,<br />
‘i varchi sunu a mari pi piscari,<br />
‘u celu cumincia a pigghiari culuri,<br />
‘u suli spunta russu di lu mari.<br />
L’aceddi già si sentunu cantari<br />
assemi a ‘n gnjaddu ca fa di tinuri,<br />
‘u coru è fattu di li piscatori,<br />
l’orchestra di lu scrusciu di lu mari.<br />
Mentri ‘u scogghiu cu l’unna fa l’amuri,<br />
c’è ‘n ciauru d’azzurru e d’erba ‘e mari,<br />
‘u suli specchia ‘u funnu chinu di culuri,<br />
lettu di gemmi pi Sireni rari.<br />
Si viri ‘n purpiteddu ca joca di cori,<br />
circannu d’acchiappari aranci di mari;<br />
tra celu e mari è tuttu ‘n sapuri,<br />
godi lu cori e non ti fa pinzari.<br />
Ora è sempri cchiù ghjàutu lu suli,<br />
‘na bicicletta cumincia a passari,<br />
‘na machina, poi ‘n camiu, ‘n muturi,<br />
e di ‘st’incantu ju… m’haju sbigghiari.<br />
Lio Tomarchio<br />
PESCATORI DI RIPOSTO<br />
Il sole sorge<br />
riempiendo di rosso cielo e mare.<br />
Scendono con volti scolpiti<br />
dall’acqua e dal vento<br />
i pescatori sulla spiaggia deserta.<br />
Danzano le ruvide mani<br />
tra fitte maglie di reti<br />
affidate alle ceste.<br />
Tornano i loro capelli ad impregnarsi<br />
di sale, di vento, di sabbia,<br />
mentre negli occhi si scioglie l’azzurro<br />
e un canto si perde con la voce dell’onda.<br />
Mario Giannetto<br />
QUANNU A LUNA BRILLA NTO’ MARI<br />
Quannu a luna brilla ntò mari,<br />
u piscatori voca e voli cantari,<br />
u lustru nò nsi viri di lampari,<br />
i pisci nò nsi fannu cchiù’ncantari.<br />
Riri e pari ferma a mmanzionnu,<br />
è notti funna e pari ca è gghiornu.<br />
A sogliola nesci di ‘nta rina,<br />
a serpi fa amuri ccà murina.<br />
U mari pari specchiu lluminatu,<br />
du vinticeddu j terra, pari accarezzatu.<br />
I scogghi sunu niuri ‘mpitrati,<br />
di virdi scuru su tutti ammantati.<br />
I stiddi su affacciati tutti ‘ncelu,<br />
pari jornu chiaru senza mmelu,<br />
a stidda j jornu brilla di misteru,<br />
l’alba si vesti pianu tutta j rosa,<br />
si rumpi l’incantu e la luna sa riposa.<br />
*Tratta dal libro<br />
“Barche e pescatori dell’antico scaro di Riposto”<br />
di Mario Giannetto<br />
Circolo Didattico Giovanni Verga - Riposto<br />
<strong>Scuola</strong> dell’Infanzia Statale e Regionale<br />
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Vincenzo Milazzotto*