LA REGATA IN ONORE DI ANCHISE - Prima Pagina

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Dal “Libro V” dell’Eneide […] Era il giorno aspettato e già con luce serena la nona aurora i cavalli di Fetonte portavano. La fama e il nome dello splendido Aceste vicini aveva attratti: in lieta folla empivan le rive, per vedere gli Eneadi, e parte anche pronti alle gare. I doni, prima di tutto, davanti agli occhi, nel centro dell'arena si pongono; tripodi sacri, verdi corone e palme, dei vincitori l'onore, ed armi e di porpora vesti splendenti, e d'oro e d'argento gran peso. Dal terrapieno la tromba squilla l'inizio dei giochi. La prima gara cominciano, allineandosi coi validi remi, quattro navi, prescelte da tutta la flotta. Mnèsteo con vigoroso remeggio guida la Pristi veloce, Mnèsteo presto italo 2 , da lui la famiglia dei Memmi; la gran Chimera Gìa guida, torreggiante città, vasta mole: con triplice impulso la spingono i giovani Dardani, s'innalzano i remi disposti in tre ordini; Sergesto, da cui la casa dei Sergi ha il suo nome, vien sulla grande Centauro, e sulla Scilla cerulea Cloanto, dal quale il tuo sangue, romano Cluenzio. 3 C'è in mezzo al mare uno scoglio, davanti alla spiaggia schiumosa: spesso sommerso, battuto dall' onde gonfie, quando le bore invernali nascondon le stelle: tace nella bonaccia 4 , sull' acque immobili domina, regno e rifugio gratissimo di folaghe amiche del sole. Qui Enea, verde meta 5 , un tronco di leccio fronzuto dispone, segnale ai marinai, perché sappiano dove girare, dove il lungo percorso devon piegare tornando. Poi sorteggiano il posto: e là sulle poppe rifulgono i capi, splendenti d'oro e di porpora, fin da lontano: la ciurma con frasche di pioppo 6 si copre, brillano, unti di molto olio, gli omeri nudi. 2 presto italo: destinato a giungere in Italia. 3 Memmi... Sergi... Cluenzio: si tratta di omaggi a famiglie romane, di cui Virgilio vuole attestare le illustri antichissime origini. 4 tace: l'impressione del silenzio è contrapposta al rumoreggiare delle onde quando, con il mare tempestoso, si infrangono sullo scoglio. 5 meta: è il segno attorno a cui le navi in gara girano per tornare al punto di partenza. 6 frasche di pioppo: il pioppo è sacro a Ercole, protettore degli atleti. 2
Siedono ai banchi, le braccia tese sui remi, tesi aspettano il segno, divora i cuori, che battono, la palpitante paura, la desta brama di gloria. Appena la tromba squillando diede il segno, ecco tutte balzano senza ritardo dagli stalli: in cielo va il grido nautico, spuma l'acqua, che braccia contratte rovesciano. Solcano scie parallele, tutto sprofonda sconvolto dai remi e dai rostri a tre punte il piano del mare. Non così a precipizio, in una gara di bighe, si gettano i carri fuor dai cancelli e divorano il piano, non così sui cavalli al galoppo menan gli aurighi ondeggianti le redini e pendono proni a frustare. Ed ecco d'applauso, di fremito, di grida incitanti risuona tutto il bosco, di voci rimbomban le coste chiuse in cerchio, battuti dagli urli riecheggiano i colli. Fugge davanti agli altri, fila sull'onde per primo 7 tra la folla che applaude Gìa, e subito dietro Cloanto lo incalza, più forte di remi, ma col suo peso la nave lo tarda e trattiene. Dietro, a uguale distanza, la Pristi e la Centauro si sforzano di guadagnare il comando: e ora lo tiene la Pristi, ora la passa, vincendola, la gran Centauro, ora filano entrambe accostate e pareggiano le fronti, lunghi gli scafi solcando la salsa pianura. E già allo scoglio arrivavano, raggiungevan la meta: quando Gìa, primo e vittorioso ormai in mezzo al mare, gridava a Menete, nocchiero della sua nave: «Dove mi vai tanto a destra? qua dirigi il cammino, ama la spiaggia, lascia il remo a sinistra sfiorarmi gli scogli; al largo, passino gli altri!» Ma timoroso di punte nascoste, all'onde del largo mette Menete la prua: «Dove corri di là - ancora - poggia agli scogli, Menete! », gridando Gìa richiamava: in quella Cloanto vede, che incalza dietro, che sempre guadagna e tra la nave di Gìa e gli scogli sonanti s'infila a sinistra, stringendo il giro: ecco supera chi era primo, passa la meta, acque tranquille già naviga! 8 Grande allora del giovane arse nell' ossa il dolore, non fu senza lagrime il viso, e quel vigliacco Menete 9 , 7 Fugge... per primo: si vedano nei disegni a pagina 1 le posizioni delle navi nei successivi momenti della gara. 8 acque tranquille: cioè libere dalle navi rivali. 9 Menete: è complemento oggetto. 3
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