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alla radice dello sviluppo: il fattore umano - Avsi

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campagna<br />

tende<br />

2011-2012<br />

AVSI<br />

Fai gli auguri<br />

con i nostri biglietti<br />

Anche quest’anno, in vista delle festività<br />

natalizie, la cooperativa Inter Sinergy ha<br />

realizzato <strong>il</strong> nuovo catalogo di biglietti augurali<br />

che sostengono AVSI e <strong>il</strong> Banco Alimentare.<br />

Nel 2010 quasi 600 aziende e singole<br />

persone hanno aderito <strong>alla</strong> campagna dei<br />

biglietti augurali. Aiutaci a diffondere<br />

l’iniziativa, tra parenti, amici e aziende!<br />

Per info e ordini: intersinergy@fastwebnet.it,<br />

lidiagranata@fastwebnet.it.<br />

Altre tipologie di biglietti<br />

su su www.avsi.org e<br />

www.bancoalimentare.it.<br />

Tutti i biglietti sono<br />

personalizzab<strong>il</strong>i con<br />

<strong>il</strong> logo logo della Tua Azienda.<br />

Inter Sinergy Soc. Coop. di Solidarietà<br />

Via Rancati 33 - 20127 M<strong>il</strong>ano<br />

Tel. 02.28970004 - Fax 02.99981272<br />

intersinergy@fastwebnet.it<br />

periodico della Fondazione AVSI, ONG-Onlus,<br />

in abbonamento postale gratuito ai donatori.<br />

Direttore: Roberto Fontolan<br />

Redazione: Maria Teresa Gatti, Elisabetta Ponzone, Dania Tondini<br />

Grafi ca: Accent on Design, M<strong>il</strong>ano<br />

Redazione: Fondazione AVSI, via Legnone, 4<br />

20158 M<strong>il</strong>ano - Tel. 02.6749.881 - buonenotizie@avsi.org<br />

ARRETRATI L’archivio completo è scaricab<strong>il</strong>e dal sito www.avsi.org<br />

AIUTACI A RISPARMIARE Mandaci i tuoi dati a buonenotizie@avsi.org;<br />

ti spediremo <strong>il</strong> giornale via ma<strong>il</strong>.<br />

INFORMATIVA DATI I Suoi dati sono registrati e custoditi con i più corretti<br />

criteri di riservatezza d<strong>alla</strong> Fondazione AVSI mediante procedimenti elettronici<br />

e ut<strong>il</strong>izzati esclusivamente per informarLa sulle attività di AVSI in corso in Italia e<br />

nel mondo. In conformità al D. Lgs 30/06/2003 n. 196 sulla tutela dei dati personali,<br />

Lei potrà consultare i dati che La riguardano chiedendone la variazione,<br />

l’integrazione e anche l’eventuale cancellazione dietro semplice richiesta scritta<br />

indirizzata al Responsab<strong>il</strong>e Dati Fondazione AVSI, Via Legnone 4 - 20158 M<strong>il</strong>ano.<br />

PROGETTO TENDE - EGITTO<br />

UGANDA<br />

Il vento<br />

della speranza Free<br />

La primavera araba è<br />

nata qui, in questo Paese.<br />

Il progetto delle Tende<br />

si prefi gge di sostenere<br />

l’educazione nelle<br />

scuole del Patriarcato<br />

d’Alessandria d’Egitto.<br />

Opere che promuovono<br />

la pace e favoriscono<br />

lo <strong>sv<strong>il</strong>uppo</strong> tra i popoli.<br />

Un progetto in Egitto particolare,<br />

che nasce da una richiesta<br />

altrettanto particolare del<br />

Patriarca d’Alessandria Cardinale<br />

Antonios Naguib per <strong>il</strong> sostegno<br />

alle scuole cattoliche dipendenti<br />

dal Patriarcato Copto Cattolico<br />

nella Diocesi di Alessandria e in<br />

quella di Minya, a circa 250 ch<strong>il</strong>ometri<br />

a sud del Cairo.<br />

Un intervento rivolto sia a<br />

bambini ed adolescenti che ai<br />

loro genitori e insegnanti, per<br />

favorire la maturazione personale<br />

e l’integrazione sociale<br />

di queste persone che vivono<br />

in contesti diffi c<strong>il</strong>i. Il progetto<br />

delle Tende di AVSI in Egitto<br />

si focalizza sull’educazione,<br />

nel termine più ampio, come<br />

spinta propulsiva per la pace<br />

e lo <strong>sv<strong>il</strong>uppo</strong>. Una delle attività<br />

principali del progetto è<br />

la formazione degli insegnanti<br />

attraverso l’organizzazione di<br />

corsi che priv<strong>il</strong>egiano la consapevolezza<br />

del ruolo educativo<br />

di ognuno di loro, con particolare<br />

attenzione ai soggetti<br />

a rischio, e <strong>il</strong> rafforzamento<br />

delle conoscenze concernenti le tappe<br />

evolutive del bambino nelle sue<br />

relazioni con l’adulto, la famiglia, la<br />

scuola e <strong>il</strong> mondo esterno.<br />

“Abbiamo vissuto dei giorni angosciosi,<br />

che <strong>il</strong> mondo intero ha potuto<br />

seguire sui media. I partiti e i<br />

gruppi di opposizione al regime e al<br />

governo hanno iniziato a organizzare<br />

delle manifestazioni grandissime,<br />

a cominciare da martedì 25 gennaio.<br />

Chiedevano <strong>il</strong> «cambiamento», un<br />

cambiamento radicale e immediato<br />

del regime, della Costituzione, del<br />

governo e del presidente. Il presidente<br />

Mubarak ha cercato di soddisfare<br />

i manifestanti e l’opinione pubblica<br />

con delle concessioni parziali, che<br />

sono state considerate insuffi cienti.<br />

La fi ne è nota, ed è stata la dimissione<br />

di Mubarak”. Ricordava così <strong>il</strong> Patriarca<br />

Card A. Naguib in una inter-<br />

Il Card. Antonios Naguib, Patriarca d’Alessandria<br />

vista pubblicata su 30 Giorni a fi rma<br />

di Gianni Valente, gli eventi che hanno<br />

caratterizzato <strong>il</strong> suo Paese.<br />

E adesso? Domandava <strong>il</strong> giornalista<br />

al Patriarca: “Secondo me c’è<br />

davvero la possib<strong>il</strong>ità di avviare un<br />

processo che gradualmente porti<br />

l’Egitto ad avere una sua propria posizione<br />

tra i Paesi moderni. Un Paese<br />

civ<strong>il</strong>e e democratico basato sulle<br />

leggi, dove la libertà di ognuno sia<br />

rispettata e dove i rapporti tra<br />

le persone siano regolati sulla<br />

base della cittadinanza condivisa<br />

e comune, con pari diritti<br />

e pari doveri per tutti.”<br />

Il 9 apr<strong>il</strong>e piazza Tahrir del<br />

Cairo in Egitto diventa <strong>il</strong> simbolo<br />

della rivolta che verrà<br />

ricordata come la primavera<br />

araba. Al G8 di Deuv<strong>il</strong>le del<br />

mese di maggio 2011, viene<br />

decisa la creazione di<br />

un fondo di aiuti per i Paesi<br />

arabi che camminano verso<br />

la democrazia. Le opere<br />

educative cattoliche in terra<br />

d’Egitto favoriscono la pace<br />

e la fraternità, sostenerle è<br />

fondamentale per lo <strong>sv<strong>il</strong>uppo</strong><br />

dei popoli.<br />

Iscriviti <strong>alla</strong> nostra newsletter: www.avsi.org BUONENOTIZIE 10 DICEMBRE2011<br />

SI RINGRAZIA<br />

A casa della famiglia<br />

di Ocaya a Kitgum,<br />

nord Uganda. Da sinistra<br />

la mamma Mary, incinta<br />

di 4 mesi, Ocaya in primo<br />

piano con la sorellina<br />

Gloria e <strong>il</strong> papà Bas<strong>il</strong> con<br />

in braccio la piccola<br />

Rema. Photo courtesy:<br />

blossoming.it<br />

Ocaya si atteggia da serio. Ma<br />

basta una smorfi a della sorellina<br />

e la bocca serrata si<br />

scioglie in un sorriso eccitato. Fratelli<br />

di sangue. Anche se nelle vene<br />

di Ocaya ne scorre uno diverso.<br />

Giocano allegri nel cort<strong>il</strong>e davanti<br />

a casa, in una domenica senza<br />

scuola. Rema, l’ultima nata, cerca<br />

di partecipare ai loro caroselli, ma<br />

ad ogni passo, nel rincorrerli,<br />

inciampa su quelle gambette<br />

che hanno da poco imparato<br />

a camminare. Ha voluto a<br />

tutti i costi un paio di orecchini,<br />

come sua sorella, due<br />

mezze lune luccicanti, che<br />

portano fi ere con i loro vestiti<br />

svolazzanti di terra rossa e<br />

polvere, impregnati della gioia<br />

del gioco e della libertà di correre<br />

senza pensieri. Quelli che<br />

invece Ocaya ha quando, tre<br />

volte al giorno, deve ricordarsi<br />

di prendere le dosi giornaliere<br />

di medicine antiretrovirali, che<br />

permettono di ridurre la carica<br />

virale dell’AIDS. Lo fa insieme<br />

<strong>alla</strong> mamma e al papà.<br />

E così l’impegno pesa meno. È<br />

proprio quando Ocaya, a pochi<br />

mesi di vita inizia ad ammalarsi,<br />

che Mary e Bas<strong>il</strong>, su<br />

consiglio dei medici dell’ospedale,<br />

si sottopongono al test dell’HIV, risultato<br />

positivo per entrambi. “Ora<br />

sarebbe meglio che tu non rimanga<br />

più incinta”, dicono a Mary le vicine<br />

di casa e le colleghe del mercato.<br />

“Per non passare <strong>il</strong> virus anche<br />

ad altri fi gli”. Ma non si può fermare<br />

la maternità, soprattutto in Africa.<br />

Soprattutto in Uganda. Venu-<br />

Dieci anni di lotta all’Aids.<br />

Dieci anni di bambini<br />

nati senza Hiv. Una<br />

pubblicazione di AVSI<br />

lo racconta e lo conferma.<br />

In concomitanza con<br />

la giornata mondiale<br />

dell’Aids. di Valentina Frigerio<br />

La copertina della pubblicazione<br />

ta a conoscenza della sua seconda<br />

gravidanza, Mary si reca immediatamente<br />

presso l’ospedale St. Joseph’s<br />

di Kitgum, dove viene iscritta<br />

nel programma di prevenzione<br />

materno-fetale, realizzato grazie al<br />

sostegno di AVSI. Gloria nasce otto<br />

mesi dopo, sana e felice. Poi è la<br />

volta di Rema, anche lei HIV negativa.<br />

Tra cinque mesi vedrà la luce<br />

anche <strong>il</strong> piccolo Aneka, fi nalmente<br />

un fratellino maschio per Ocaya.<br />

AVSI, da dieci anni, include nei propri<br />

progetti sanitari la componente<br />

di prevenzione materno-fetale<br />

(denominata PMTCT), sostenendo<br />

i maggiori ospedali e centri sanitari<br />

dell’Uganda del nord. Questo programma,<br />

attraverso la somministrazione<br />

di farmaci antiretrovirali<br />

<strong>alla</strong> madre durante le doglie e a<br />

lei e al neonato entro 72 ore dal<br />

parto, insieme al monitoraggio<br />

delle modalità di <strong>alla</strong>ttamento,<br />

permette di ridurre almeno del<br />

70% la possib<strong>il</strong>ità di trasmissione<br />

del virus dell’HIV da madre<br />

a fi glio, la seconda principale<br />

modalità di infezione. In<br />

dieci anni di implementazione<br />

del programma, 136.300 madri<br />

ugandesi hanno usufruito dei<br />

servizi sanitari pre-natali grazie<br />

ad AVSI. Di queste, 128.325,<br />

<strong>il</strong> 94%, ha accettato di sottoporsi<br />

al test dell’HIV, mostrando<br />

un altissimo grado di fi ducia<br />

nei confronti del sistema<br />

sanitario. Delle madri risultate<br />

positive al test dell’HIV, circa <strong>il</strong><br />

60% ha usufruito direttamente<br />

dei servizi di PMTCT che, oltre<br />

<strong>alla</strong> componente medica,<br />

includono attività per lo <strong>sv<strong>il</strong>uppo</strong><br />

economico e sociale dei benefi ciari.<br />

La PMTCT infatti non si limita<br />

ad offrire alle mamme sieropositive<br />

la possib<strong>il</strong>ità di partorire fi gli sani,<br />

ma a tutte le mamme di usufruire<br />

di servizi prenatali completi ed<br />

effi cienti, grazie al miglioramento<br />

del sistema sanitario e ad un sostegno<br />

a tutta la famiglia.<br />

11<br />

AVSI e Medicina&Persona<br />

contro l’AIDS In occasione delle celebrazioni<br />

internazionali del World AIDS Day (1 dicembre),<br />

AVSI con Medicina e Persona lancia una<br />

campagna a sostegno dei programmi di riduzione<br />

della trasmissione materno-fetale del virus<br />

dell’AIDS, dal titolo: “FREE: 10 anni di lotta<br />

all’AIDS in Uganda, 10 anni di bambini nati<br />

senza HIV.” La campagna vede <strong>il</strong> lancio di una<br />

pubblicazione che espone ed analizza i dati raccolti<br />

in dieci anni di implementazione del programma di<br />

prevenzione materno-fetale dell’AIDS (denominato<br />

PMTCT) in Uganda. Un cortometraggio girato<br />

in Uganda e una mostra fotografi ca raccontano<br />

la storia: scaricab<strong>il</strong>e dal sito avsi.org o<br />

direttamente dallo speciale: www.avsi.org/free<br />

L’Africa di Reggiori<br />

Alberto Reggiori ha 50 anni,<br />

sette fi gli e una professione<br />

di medico chirurgo spesa in<br />

Uganda con AVSI per un<br />

decennio. Ha voluto raccontare<br />

in un libro, “La ragazza che guardava <strong>il</strong> cielo”<br />

(Rizzoli) la storia di Zamu-Veronica, una donna<br />

ugandese, malata di Aids, direttrice del Meeting<br />

Point di Hoima, la cui vita è cambiata grazie<br />

ad una inattesa amicizia. Da leggere!<br />

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DI MILANO intestato “AVSI”<br />

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