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Buone Notizie DICEMBRE 2007 - Avsi

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BUONENOTIZIEP E R I O D I C O T R I M E S T R A L E D E L L A F O N D A Z I O N E A V S IDirettore responsabile: Roberto Fontolan. Periodico registrato ai sensi della L. 47/48 al Tribunale di Forlì n. 15 del 5 luglio 1995. Stampa: Tiber, Brescia (BS). Grafica Accent on Design, MilanoNovembre <strong>2007</strong>3anno VII n.Mi chiamo Vicky, ho 42 anni e vengo dalla regione orientale dell’Uganda.Voglio ringraziare voi e Dio per la vita preziosa che mi ha dato. Nel1992, quando rimasi incinta del mio ultimo figlio, Brian, mio marito mipose davanti alla scelta se rimanere sua moglie, rinunciando alla gravidanza,o separarmi da lui se volevo tenere il bambino. A quell’epoca avevo solo due figli,e decisi di portare avanti la gravidanza, cosa che segnò la fine della mia relazionecon lui. Davvero non capivo perché lui fosse così crudele e intransigente. Poi nel 1997persi il lavoro a causa della malattia, e nello stesso tempo il mio bambino, Brian, manifestòsintomi di tubercolosi, ed ebbi i primi sospetti. L’anno seguente mi aggravai enell’ospedale di Nsambiya fui visitata e sottoposta al test Hiv, che risultò positivo. Fuallora che ricordai e capii perché mio marito non aveva voluto la gravidanza di Brian:perché all’epoca anche lui era sieropositivo.La vita in casa con i miei tre bambini si fece difficile. I due ragazzi erano sani, manon avevamo i soldi per la scuola; non avevamo da mangiare, né soldi per le medicine,e peggio di tutto non avevamo amore da nessuna parte del mondo. Nonsapevo più se Dio esisteva davvero. Nel 2001, qualcuno mi ha indirizzato al MeetingPoint International, dove ho incontrato donne che facevo fatica a credere potesserovivere in quel modo pur essendo malate anche loro di Aids, tale era la gioiache portavano sul viso; ballavano ed erano liete, e io mi chiedevo come uno cheaveva questa malattia potesse cantare e ballare. Al Meeting Point vi accolgono conmusiche e canzoni di popoli differenti, africani, europei, indiani, ho persino trovatoqualcuno della mia stessa tribù. Dopo lungo tempo ho cominciato a vedere unaluce far capolino nel mio essere a pezzi, così ho preso a stare con loro.Una cosa importante, che non ho mai dimenticato, è il giorno in cui qualcuno miha guardato con uno sguardo che aveva in sé i raggi della speranza e dell’amore. Intutto questo tempo io ero costretta a letto, e tutti i miei amici, i parenti, persino i viciniguardavano con rifiuto e disprezzo me e i miei bambini. Con questo sguardo diamore e speranza che qualcuno mi ha rivolto, mi ha mostrato qualcosa che ha portatola vita nel mio spirito e nel mio corpo a pezzi. Mi ha detto: «Vicky! Tu hai unvalore, e il tuo valore è più grande del peso della tua malattia e della morte».Nel 2002 iniziai a comprare farmaci per il mio bambino che stava per morire,dopo averlo tolto dalla scuola per il marchio di discriminazione con cui erabollato: lo avevano soprannominato “scheletro”. Nel 2003 cominciai a comprarefarmaci anche per me. Allora pesavo 45 chili, oggi ne peso 75. Brian adessoè davvero sano e ha ripreso la scuola secondaria. Il mio ragazzo più grande è all’università,il secondo fa la quarta superiore. Dov’è il potere della morte? È nellaperdita della speranza e nella mancanza d’amore.Ora sono volontaria al Meeting Point, e ogni volta che ricevo delle persone dico loroche il valore della vita è più grande di quello del virus che portano dentro di sé. Questaaffermazione nutre la speranza di una persona che soffre e sta per morire, e la riportaalla vita. Tutti i miei risultati sono stati possibili perché mi sono rivestita di qualcosa oltrela morte, e in particolare d’amore. Grazie a tutte le persone che ci hanno educato anchese non li abbiamo visti in faccia; ma oggi nel nome di Giussani, Carrón è venuto franoi che eravamo poveri e dimenticati: chi è più ricco di noi adesso? Siamo i più ricchidel mondo, perché qualcuno ha recato un sorriso almeno sul volto di una persona.VickyNella foto,Vicky a Kampalacon Ezio Castelli, vice presidente di AVSIUGANDA il MeetingPoint Internationalche si prende cura di donnee orfani a Kampala pag. 2COSTA D’AVORIOl’Ospedale St Camilleche protegge mammee bambini a Bouakè pag. 5RUSSIA la CasaGolubka che ospitaragazze madria Novosibirsk pag. 4BRASILE l’AsiloGilmara Irische accoglie 120 bambinia Belo Horizonte pag. 6AVSI aderisce alla


La campagna TendeCome ogni anno, durante il periodonatalizio parte la Campagna delle Tende diAVSI, per sensibilizzare l’opinione pubblicasu temi sociali e raccogliere fondi a favoredi progetti educativi nei paesi in via disviluppo. Quattro i progetti sceltiquest’anno, in Uganda, Costa d’Avorio,Russia e Brasile, presentati in tutta Italiadai volontari delle Tende, riconoscibili dallepettorine bianche e verdi col logo di AVSI.Per saperne di più: www.avsi.orgPerchè Vickydi Arturo AlbertiPresidente AVSIPerché Vicky? Vicky fa capire a noi, operatoriper lo sviluppo, il significato del nostrolavoro: sostenere e far crescere un soggetto.La speranza di uno sviluppo per i popoli èlegata alla presenza di persone che sappianodire “io” con piena coscienza della lorodignità e con la capacità di assumersi unaresponsabilità con tutta la passione e lalibertà necessarie. Quando le personecapiscono di essere chiamate ad un destinobuono, cominciano a vivere con unsignificato nuovo tutta la realtà, anchedrammatica. Cambiano e generano uncambiamento. Il loro sguardo alloraabbraccia il mondo intero.Oggi ci sono molte persone come Vickyche sono state valorizzate e rese protagonistedalle persone di AVSI che si impegnano, conprofessionalità, a rispondere ai loro bisogni.La carità – ci ha insegnato da Don Giussani -è “l’amore per il singolo uomo ed è un dono disé commosso”: questo genera un soggettonuovo, un “io” responsabile. RecentementeJuliàn Carròn, rivolgendosi a chi lavora inAVSI, ha detto: “perché accada una cosasimile non basta una ONG qualunque, occorreun soggetto che, ad esempio, - rispondendo albisogno umano generato dall’Aids -comunichi l’esistenza di una risposta allatotalità del bisogno e ridesti la speranza.Questa è un’opera. Perciò noi non dobbiamosoccombere al ricatto di voler rispondere atutto, dobbiamo essere disponibili arispondere quanto possiamo, ma senzaperdere la nostra originalità, che consiste nelporci come “io” per quello che ci è successo enel portare lo sguardo con cui noi siamo statiguardati, rispondendo al bisogno”.Le testimonianze di Vicky, di Rose e tantialtri, documentano in modo inequivocabileche l’incontro con una compagnia di personeche amano gratuitamente perchè sanno diessere amate da Dio è decisivo per la vita e daun senso a tutta la realtà. Testimonianocome, a partire da un incontro fatto, sianoscaturiti un lavoro, una fantasia creativa, undesiderio di miglioramento che prima eranoinimmaginabili. Guardando queste personeriaffermiamo con certezza che “presenzacristiana è sviluppo”.Come aiutareAVSICONTO CORRENTE POSTALE:c/c n° 522474intestato ad “AVSI solidarietà”,via M. Gioia 18120125 Milano“NUGANDACAMPAGNA TENDEL’affetto che cura i malatiICKY ABITA QUI, A KAMPALA, dove la Rose con il Meeting Point International si prende curadi malati di Aids e orfani. In un modo particolare: facendo riscoprire il valore della loro vitaVattraverso la bellezza. Di Elisabetta Ponzoneon sono solo le medicine a farti starbene. Ti senti meglio quando c’è chi tidedica del tempo, ti tratta con affetto.Quando senti di appartenere a qualcuno”. Chiparla è Rose Businguye, direttrice del MeetingPoint International di Kampala, partner diAVSI in Uganda, che sostiene più di 2000bambini, quasi tutti orfani, e oltre 2000 adulti.La maggior parte donne, ferite dalla vita edall’Aids. Ma che, piano piano, insieme, stannoriscoprendo valori e costruendo un tessutosociale.Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.orgRose BusinguyeBUONENOTIZIE2<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2007</strong>Siamo nel cuore dell’Africa, nella Regionedei Grandi Laghi. Qui, la presenza diAVSI risale alla fine degli Anni ’80, pochi annidopo la scoperta di un nuovo, terribile virus.L’Aids. I familiari, per vergogna, nascondevanoi parenti malati. E i molti che stavanoper morire, si chiedevano chi si sarebbepreso cura dei loro figli. Perché, come ricordaFilippo Ciantia, rappresentante AVSI inUganda, “L’Aids ha tre ondate. La prima sonoi malati, la seconda i morti, la terza gli orfani.Ora siamo nella terza ondata. Qui oggi,abbiamo quasi 2 milioni di orfani. ”Per aiutarli, AVSI crea all’inizio degli Anni’90 il sostegno a distanza, dando l’opportunitàa chi sta in Italia di aiutare concretamenteun bambino e, a chi gli vive accanto, di farlocrescere. “Quando sono arrivata in questo


Una mostra omaggio a VickyUna mostra dedicata a Vicky e a tutte le donne come lei. Coraggiose,capaci di cercare la verità per il bene più grande e protagoniste di uncambiamento. “Grazie a te donna-madre che ti fai grembo dell’essereumano” scriveva Giovanni Paolo II nella sua lettera alle donne datata1995 e riprodotta in uno dei pannelli della mostra che AVSI quest’annopropone per la campagna delle Tende. Presentata in anteprima alMeeting di Rimini, a cura di Franco Vittadini, l’esposizione èpatrocinata dalla Presidenza del Parlamento Europeo, Camera deiDeputati, Regione Lombardia, Comune di Milano, Segretariato SocialeRai, Fondazione per la Sussidiarietà, Pubblicità Progresso e Tempi.Una mostra resa possibile grazie a Mistral Tour International,Novartis, ABB e Ferrari Promotion. Quattordici pannelli a colori confotografie e testi che fanno calare il visitatore nella realtà nella qualepersone come Vicky vivono tutti i giorni. Un caleidoscopio di immaginie testimonianze delle principali attività di AVSI nel mondoa favore delle donne, madri del mondo.Noleggiabile e facilmente allestibile: AVSI Rete sostenitori,02.6749.881, retesostenitori@avsi.orgLetizia Moratti, sindaco di Milano, allo stand di AVSI al Meeting di Rimini.Alle spalle alcuni pannelli della mostra. Photo courtesy Giorgio Salvatori.“Seedorf fuoriclasse, con AVSI per lo sviluppoDa ragazzino, guardando alla televisione le immagini della tremenda situazionedi carestia in cui si trovava l’Etiopia, feci a me stesso una promessa:quando fossi stato grande abbastanza e avessi avuto i mezzi,avrei fatto tutto ciò che potevo per aiutare coloro che ne avessero bisogno.”Il ragazzino è diventato grande e ha tenuto fede al suo impegno. È ClarenceSeedorf, classe 1976, nato il primo aprile nel Suriname. A due annilascia il paese sudamericano per l’europea Olanda. Centrocampista di manovra,talento dei più grandi nella storia della scuola calcistica olandese.Con il Milan ha vinto l’ultimaChampions Leaguetrascinando la squadrarossonera alla vittoria sulLiverpool. Ha militatonella nazionale “orange”,ha una scuderia che gareggianel moto mondialee si sta preparando peri mondiali di Club diTokyo che si svolgerannoin dicembre.Ma ora ha dribblato il suo personaggio sportivo diventando una figuradi riferimento importante nel campo del sociale. “La mia filosofia di vitaè di poter fare tutto il possibile per prevenire i problemi piuttosto che trovarepoi un rimedio”. Afferma il campione, che con la sua fondazione Championsfor Children fa diventare realtà i sogni di molti bambini nel mondo.Con AVSI sta infatti costruendo in Kenya, nella capitale Nairobi, una scuolasecondaria capace di dare un futuro a 250 ragazzi dello slum di Kibera,il più grande dell’Africa, abitato da 800 mila persone. A Boeng Trobein Cambogia, con il progetto Street to School si prefigge di mandare aquartiere di Kampala, i bambini giocavanonella spazzatura – continua Rose – nessunoandava a scuola. Ora ci sono donne comeVicky che si prendono cura anche di questi orfani,accogliendoli nella loro vita quotidiana.”Qualcuno le ha amate e ora vogliono restituireil loro amore. E questo è proprio quello che fail Meeting Point International, che quest’annole Tende vogliono sostenere.L’Associazione è nata nel 1992 per aiutaree sostenere le persone affette da Hiv-Aidse i loro orfani che vivono in alcuni slum diKampala, in particolare nei quartieri di Nagurue Kireka. L’idea di base l’ha spiegata bene laRose quest’anno al Meeting di Rimini in un incontrocon Mario Mauro, vice presidente Parlamentoeuropeo, e Alberto Piatti, Segretariogenerale di AVSI. “Quello che ci ha animatoè stato il voler porre al centro dell’esperienzadi assistenza la persona e non semplicementeil “malato”. Nessuno deve essere lasciato solodi fronte alla malattia, alla sofferenza, allamorte. Perché l’uomo non può essere definitosulla base dei suoi problemi, ma sull’infinitovalore del suo cuore”. Applauditissima. Così comele “sue” collane che tutti vogliono avere.Che così Rose racconta: “Un tempo, per guadagnarsida vivere le donne di Kireka spaccavanopietre, che rivendevano come ghiaia aicantieri. Tutti i giorni, per qualche dollaro. Oracon il nostro sostegno sono diventate dellegiovani imprenditrici: realizzano collane discuola più bambini possibile, togliendoli da una vita di stenti sulla stradae integrandoli nel sistema scolastico pubblico. In Brasile, nel quartieredi Novos Alagados di Salvador, sta costruendo con AVSI un centro socioeducativo per lo sport e la ricreazione, ma anche per la scuola e la formazioneper gli adolescenti.Ma non è tutto. Nella sua terra Natale, il Suriname,Clarence sta facendo molto. A Paramaribo,l’ospedale dellacittà sta per ricevereapparecchiaturemediche per il repartoneonatale, mentre 640ragazzi verranno coinvolti,grazie all’impegnodi Future With Value, inattività sportive, attraversole quali verrà loro insegnatoanche il valore della vita.E. P.Clarence Seedorf, classe 1976,insieme ad alcuni ragazzi“Con la Fondazionevoglio fare squadra per sostenere, aiutare e tutelare i bambinie gli adolescenti in stato di bisogno, guardando all'educazionecome strumento centrale per lo sviluppo. Il diritto allo studioe la dignita’ della persona sono i requisiti fondamentaliper far crescere gli uomini e, con loro, la pace nel mondo”.Altro che goal!carta riciclata.” Talmente belle che anche la rivistaVOGUE le ha pubblicate.Il Meeting Point International operacome una compagnia, un punto di riferimentoche si può incontrare e da cui ci si puòlasciare coinvolgere. Tutte le attività, come ilsostegno ai malati di Aids, la lotta alla povertàe la promozione dell’educazione, prevedonoil coinvolgimento attivo dei beneficiari checosì non sono solo destinatari passivi, bensìprotagonisti degli interventi a loro rivolti.Accade spesso, infatti, che i malati diventinopoi i principali volontari. Proprio come è successoa Vicky. “Forniamo anche cibo. C’è unmedico che viene ogni settimana. Il sostegnoa distanza manda a scuola molti bambini. C’èil counselling, ovvero il consulto psicosociale.E poi abbiamo musica e danze, che usiamoper la cura della depressione e del rifiuto.Il messaggio è semplice e chiaro: vedendola bellezza possono apprezzare anchela loro vita. Ora, con la campagna delle Tendesi vuole centrare un nuovo obiettivo: aiutare150 ragazzi a terminare gli studi nellascuola secondaria; acquistare cibo e generi diprima necessità per donne e famiglie povereche vivono in due baraccopoli di Kampala(Naguru e Acholi Quarter); assicurarsi nuovemedicine per proseguire le attività di assistenzaai malati di Aids. Ancora una volta, AV-SI ha bisogno del vostro sostegno.I nostri bambini di valoreUn seminario a Washington, il 27 novembre,alla George Washington University, sullaqualità e la sostenibilità delle attività delprogramma OVC, acronimo di OrphanVulnerable Children, bambini orfani evulnerabili, che AVSI con la grande esperienzadel sostegno a distanza e grazie a nuovi fondidella cooperazione americana USAID,nell’ambito della battaglia globale contro l’Aidsdel governo Bush, sta implementando in trepaesi africani: Uganda, Kenya e Rwanda.Un progetto che garantisce principalmentel’educazione, la scolarizzazione e attività socioeducative a più di 12.000 bambini che vivonoin contesti difficili e precari, coinvolgendoe sostenendo anche oltre 50mila adulti conattività formative e generatrici di reddito.Un progetto di sviluppo in ambito umanitariosostenibile grazie ad un’attenta metodologiadi lavoro di AVSI che, per raggiungere ilmaggior numero di persone, ha individuatoi punti di forza giàpresenti sul territorio,ben 100 partners,come piccoleassociazioni, e li harinforzati, senzavolersi sostituire.Un programmacapace di migliorarecosì la qualità dellavita delle persone attraverso l’educazione.Tra i risultati più interessanti emersi dallaricerca in corso a cura della Fondazioneper la Sussidiarietà mostra che dopo solo unanno la frequenza scolastica dei bambini èmigliorata: se nel primo anno il 50% avevauna frequenza regolare, dopo un annoben il 93% ha raggiunto questo traguardo.Diverse le testimonianze di AVSI aWashington, come Rose Businguye daKampala, Cyprian Kaliunga dal Kenya e LoretteBirara dal Rwanda. “Quando conosci ciascunodi questi bambini non puoi chiamarlivulnerabili. Vuoi dire che ognuno di loro ha unvalore. - Afferma Lucia Castelli, responsabiledel progetto che aprirà il seminario aWashington - E così noi abbiamo cambiatoil nome del progetto in Our valuable children,i nostri bambini di valore.”I nostri bambini di valore è ancheil nuovo DVD di AVSI, disponibilein molte lingue e in diverse lunghezze.Per richiederlo: 02.6749.881,rete.sostenitori@avsi.org,ufficiostampa@avsi.orgCome aiutareAVSICONTO CORRENTE BANCARIO:Banca Popolare di MilanoAgenzia n° 026c/c n° 19000 intestato AVSIAbi 05584 - Cab 01626 - Cin CIBAN: IT 61 C0558401626000000019000BUONENOTIZIE3<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2007</strong>Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org


Natale in aziendaCome ogni anno è possibile festeggiare il Natalecon i biglietti augurali personalizzati che sostengonoAVSI e il Banco Alimentare. Tante le novità di quest’anno:un catalogo tutto nuovo, diverse tipologie di biglietti, carte pregiate.Per info: Inter Sinergy, tel. 02 28970004, intersinergy@fastwebnet.itGuarda il catalogo dal sito: www.avsi.orgRUSSIACAMPAGNA TENDELo sguardo che cambia il destinoVladimir, l’amministratoresociale di Casa GolubkaIn questo condominioc’e’ Casa GolubkaASA GOLUBKA IN SIBERIA: dove vengono accolte le ragazze madri e si insegna loro a fare le mamme,Caccompagnandole nella vita e nel mondo del lavoro. Un progetto da sostenere. Di Bettina LavezzariAnastasia, la responsabiledella Casa.Come aiutareAVSICONTO CORRENTE POSTALE:c/c n° 522474intestato ad “AVSI solidarietà”,via M. Gioia 18120125 MilanoKarina aveva sedici anni quando è rimastaincinta. Espulsa dall’orfanotrofio perchénon voleva abortire è arrivata a Casa Golubkasenza neppure avere finito la scuola dell’obbligo.Alcuni mesi dopo la nascita del figlio,grazie all’aiuto degli operatori della Casa, si èiscritta a una scuola professionale che ha terminatocon successo. Ljuba è riuscita a superareil trauma della violenza subita parlandone,giorno dopo giorno, con il personale dellaCasa che l’ha aiutata a prendersi cura della suabambina. Ha studiato, si è diplomata e ha trovatoun lavoro.Storie di cambiamenti e di successi. Storie dell’altromondo, accadute in questo mondo. Resepossibili grazie a uno sguardo, a una passioneper l’uomo, per “l’altro che sta davanti ate”, incommensurabile.Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.orgSiamo a Novosibirsk, in Siberia, nellaRussia più fredda, dove AVSI, con il suo partnerlocale Maksora, ha dato vita a una casa di accoglienzaper ragazze madri. Tutte donne giovanissime,con un passato drammatico, un marchioche la società difficilmente perdona e dimentica.Eppure protagoniste di un cambiamentovisibile, quasi tangibile, perché sinceramenteamate e guardate. E non giudicate. Bensìaccolte. Asel era arrivata dal Kazakhistan perstudiare. Quando è rimasta incinta, essendostraniera non aveva diritto all’assistenza sanitaria,ma con il paziente lavoro di Vladimir, l'amministratoresociale, ha ottenuto la cittadinanzarussa che le ha permesso di partorire gratuitamente.Casa Golubka l’ha accolta, le ha insegnatoun lavoro e il suo bambino è cresciuto.Vladimir aiuta le donne a rimettere in ordinei loro documenti in accordo con la legge russain modo che possano usufruire dei servizi sociali.Cura i rapporti con le cliniche in cui esse vannoa partorire e le segue nella scelta di un lavoro indirizzandolealla scuola professionale più adatta.Anastasia, detta Nastia, è psicologa e pedagogaed è la responsabile della Casa. Insegnaalle mamme come prendersi cura dei figli, monitorizzacostantemente lo sviluppo psicomotoriodei bambini e verifica che ogni donna assolvai compiti che le sono stati affidati perla cura della Casa. La signora Zhenia èpresente alcuni giorni della settimana:insegna alle ragazze cosa cucinare e iprincipi di una sana alimentazione.Maria è l’educatrice, con i bambinisvolge sessioni di gioco finalizzato allosviluppo motorio e sensoriale e segueBUONENOTIZIE4<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2007</strong>il loro inserimento al nido. Il dottor Volkov èneurologo infantile, visita i piccoli e controlla illoro sviluppo neurologico. Mentre per le emergenzenotturne tre assistenti, a turno, aiutanochi ha appena partorito oppure chi ha le doglie.Poi c’è Rosalba, responsabile AVSI ecoordinatrice del progetto. Quando Casa Golubkaera ancora una necessità, lei era già lì.“Sono arrivata nel 1992, non capivo e nonparlavo la lingua. Ero disperata. Mi sentivo sola,abbandonata, temevo di non farcela. Ungiorno invece arriva una telefonata dall’Italia:erano gli amici dell’AVSI. Mi hannoascoltata e mi hanno aiutata.Insieme, abbiamo cercato ditrovare le giuste risposte alledomande che queste giovanidonne ci ponevano.”Rosalba Armando


La fede che costruisceGregoire Ahongbonon, originario del Benin, nato nel1952, sposato con 6 figli, di fede cristiana, coordinatutte le attività del St. Camille. Ha cominciato ainteressarsi dei malati di mente dopo unpellegrinaggio svolto nel 1982 a Gerusalemme, doveun sacerdote, durante un'omelia, disse "che pietraportate voi per costruire la Chiesa di Cristo?" Questafrase, in un animo sensibile e reso ancor piùconsapevole da una grave crisi esistenziale personale,cambiò letteralmente la sua vita. Rientrato a Bouakè,Gregoire si accorse per strada di una persona chevagava nuda alla ricerca di cibo. Era una personamalata di mente, emarginata a causa della malattia.Da allora fece di tutto per sostenere queste personeconsiderate dalla società non più uomini, maimmondizia, a cui nessuno dava più credito. Le sueopere, oggi, in Costa d’Avorio parlano di accoglienza,cura, amore e rispetto. Meritano un aiuto.COSTACAMPAGNA TENDEd’AVORIOVincere la paura dell’AidsL’OSPEDALE ST. CAMILLEDI BOUAKÉ CURA ogni annotrentamila persone, moltedi loro sono affette da Hiv.Da questa esperienza è natoun Centro per sconfiggerel’isolamento di donne e bambinisieropositivi. E AVSI lo vuoleaiutare. Di Carlo SereniIl paeseTrent’anni fa era considerato il Paesedel miracolo economico in AfricaOccidentale. Dal Mali, dal BurkinaFaso, dalla Liberia, a centinaia dimigliaia confluivano verso la Costad’Avorio, considerata terra diopportunità. Una dura recessioneprima, la crisi istituzionale e la guerrapoi, hanno peròbruscamentefrenato lo sviluppoivoriano e minatole condizioni di vitadella popolazione.“La nostra attività principale è quella ditestimoniare la verità sull’Aids fin neivillaggi più sperduti. Ancora oggi quisi sa troppo poco di questa malattia, non siconoscono i rischi di contagio, e così resistenei confronti degli affetti da Hiv un grandestigma sociale, che è causa di dolore e diisolamento”, sostiene Hope Ammann, la presidentedella Fondazione St. Camille de Lellis,che sostiene le attività dell’omonima Associazioneistituita nel 1983 da GregoireAhongbonon. La vita di Hope è cambiatasette anni fa, quando in una chiesa di Luganoascoltò Gregoire parlare delle sue opere:dieci centri sanitari tra Costa d’Avorio e Benin.“Da allora ho portato per il mondo la testimonianzadi quest’uomo straordinario, chenei suoi centri accoglie tutti con amore, restituendoa ogni persona la propria dignità diesseri umani”.L’ospedale St. Camille nasce nel 1998a Bouaké, una delle città devastate dallaguerra civile che ha sconvolto negli ultimi annila Costa d’Avorio. Nel 2006 oltre 30milapersone sono state accolte e curate grazie alleunità di medicina generale, oftalmologia,Giovani madri con bambini all’OspedaleGregoire Ahongbononodontoiatria e cura dell’Hiv/Aids. “Ma l’impegnocontro la diffusione dell’Hiv", sottolineaHope , "è fondamentale in un’area che haun elevato tasso di contagio, soprattutto trai giovani”. Alla diagnosi e al trattamento mediantefarmaci anti-retrovirali, il St Camilleunisce un’importante opera di sensibilizzazionee formazione professionale in materiadi prevenzione. “L’educazione è l’unica cosache riesce a promuovere la vita, e viene per noiancora prima delle semplici cure sanitarie.Molte donne hanno paura di sottoporsi al testdell’Hiv.” Chi è malato si vergogna e vivenell’isolamento. E proprio per vincere le paurelegate alla malattia e per aiutare a superarel’angoscia dell’abbandono è nata l’idea difondare il Centro per le donne e i bambini delquartiere di Belleville, nella periferia diBouaké.Belleville ha il secondo più alto tassonazionale di adolescenti in gravidanzasieropositive. Una situazione allarmante allaquale il nuovo Centro fa fronte con la suaopera di accoglienza e sensibilizzazione. “Sentiredi far parte di un gruppo, di una comunitàche ti accoglie - spiega Hope - è uno stimolomolto forte, che consente a queste personedi uscire finalmente rafforzate dal confrontocon gli altri”. A “vegliare” sulle attivitàdel Centro, uno dei progetti sostenuti quest’annodalla Campagna delle Tende di AVSI,è sempre Gregoire, colui dal quale l’esperienzadella St. Camille è partita e che AVSI avevagià sostenuto in passato con un progettodi assistenza dei malati psichiatrici. “Saràperché in Africa la situazione è talmentedrammatica che i miracoli sono più visibili -conclude Hope – Sono però convinta chenon siano molte, nel mondo, le persone chenella loro vita hanno donato agli altri tantoquanto ha fatto lui”.Un periodo difficile iniziato con untentato colpo di Stato nel 2002 eproseguito con un sanguinoso conflittocivile. La Costa d’Avorio è stata negliultimi anni di fatto divisa in due: il Nordcontrollato dai ribelli delle Forze Nuovee il Sud feudo del presidente LaurentGbagbo. La zona in cui opera l’OspedaleSt. Camille, quella di Bouaké, roccafortedei ribelli, è stata più volte bombardata.A marzo <strong>2007</strong> il presidente Gbagbo e illeader dei ribelli Guillame Soro hannofirmato un accordo di pace perriunificare il Paese, e Soro è statonominato primo ministro.É quindi iniziato un processo diriconciliazione nazionale, che ha tra iprimi obiettivi l'organizzazione dielezioni libere. Tra le più graviemergenze causate dalla guerra c’èquella dei 700mila sfollati interni. Lagran parte di essi vive attualmente inmodo precario in 5 grandi areeurbane, tra le quali quella di Bouaké.Come aiutareAVSICONTO CORRENTE BANCARIO:Banca Popolare di MilanoAgenzia n° 026c/c n° 19000 intestato AVSIAbi 05584 - Cab 01626 - Cin CIBAN: IT 61 C0558401626000000019000BUONENOTIZIE5<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2007</strong>Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org


Appuntamenti delle tende Rose Businguye dall’Uganda sarà a Cesena il 19Sono due le anime delle Tende: gli oltre10mila volontari che ogni anno organizzanoin Italia cinquecento eventi e letestimonianze, persone protagoniste di unprogetto, di un cambiamento. Molte quellepreviste quest’anno, direttamente dai paesidove sono in corso i progetti che laCampagna Tende sostiene. Eccone alcuni.Bergamo, Teatro Donizettinovembre; il 5 dicembre a Genova alla facoltà diMedicina dell’Università; a Firenze il 6 dicembre,a Bologna il giorno dopo, a Monza il 10 dicembree l’11 a Roma all’Università La Sapienza.Rosetta Brambilla, che proprio quest’anno hafesteggiato i suoi 40 anni in Brasile, porterà lasua testimonianza il 5 dicembre a Bergamo, aPavia il 10, il 12 a Varese e il 19 a Roma. MoltePadova, cena di S, LuciaBRASILECAMPAGNA TENDEProteggere i sogni dei bambiniIl cartello all’entrata delleOpere Educative Don GiussaniN MEZZO ALLA PRECARIETÀ DELLE FAVELAS DI BELO HORIZONTE, Rosetta Brambilla accompagna conamore il cammino dei bambini e delle loro mamme. AVSI è al suo fianco per sostenere le opere avviateIin questi anni. Compresa l’ultima arrivata, l’asilo Gilmara Iris e i suoi 120 bambini.Favelas sulle collinedi Belo HorizonteTra le Opere educative Luigi Giussani, uncomplesso di nove strutture per bambinie ragazzi nella città brasiliana di BeloHorizonte, è l’ultima arrivata. E’ quellache necessita di maggior aiuto, avendo allespalle appena un anno di vita e quindi bisognodi sostegno per iniziare a camminaresulle proprie gambe. Pur avendo iniziato lesue attività solo nell’agosto del 2006, la CrecheGilmara Iris, asilo nido e scuola materna,è comunque già un’oasi di serenità per 120bambini dell’insediamento di Conjunto NovoTupi, situato nella periferia Nord della capitaledello Stato di Minas Gerais. Sia loro chele loro famiglie hanno incontrato lo sguardoe la passione di Rosetta Brambilla, donnastraordinaria che all’umanità delle favelasbrasiliane ha dedicato la sua vita e che anima,con la sua tempra e la sua dolcezza, tutte leOpere educative di Belo Horizonte. Le mamme,in particolare, spesso costrette a tirar suda sole i propri figli, sanno di poter contare sudi lei, sanno che per Rosetta educazione significaprendere per mano un bimbo e accompagnarloquotidianamente con amorelungo la strada della vita. Soprattutto qui, infavela, dove fenomeni come violenza, alcolismoe degrado sono tutt’altro che rari.Come tutte le altre zone vicine (Floramar,Jardim Felicidade, Ribeiro de Abreu),Conjunto Novo Tupi è caratterizzata da precarietàdiffusa, povertà, servizi pubblici carenti.Gli spazi educativi per i bambini sonopochi e inadeguati. Le abitazioni sono fatte dimattoni e fogli di plastica, alcune di essehanno invaso terreni altamente inclinati esoggetti a slittamenti durante il periodo dellepiogge, gli allacciamenti alla rete di acquapotabile e alla rete elettrica sono spesso clandestini.L’insediamento è sorto alla fine degli anni Novanta,quando qui sono state trasferite famiglieprovenienti del quartiere Primero de Maioe dalla favela Boa União, sfrattate per far postoai lavori di costruzione della metropolitana.All’epoca, i bambini di molte di queste famigliefrequentavano la Creche Etelvina Cae-Virginia, direttricedell’asilo Gilmara IrisCome aiutareAVSICONTO CORRENTE POSTALE:c/c n° 522474intestato ad “AVSI solidarietà”,via M. Gioia 18120125 MilanoIscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.orgBUONENOTIZIE6<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2007</strong>La Rosetta in Brasile


saranno come sempre anche le cene, come quella di Rimini,di Santa Lucia organizzata a Padova dalla CdO Nord Est cheogni anno mette insieme più di mille imprenditori e quelledi gala della CdO Alto Milanese. A Firenze, poi, è previstouno spettacolo al teatro Verdi, così come molti altri sarannogli appuntamenti organizzati nel corso della Campagna.Per aggiornamento calendario: www.avsi.org,sezione Tende - tel. 02.6749.881.Per organizzare incontrie richiesta materiali: retesostenitori@avsi.orgIL NOSTRO GRAZIE peril vostro Cinque per milleÉ stata pubblicata dall’Agenzia delle Entrate la listadefinitiva degli enti non profit tra i quali verranno ripartitii fondi del 5 per mille relativi alle dichiarazioni dei redditi2006. Grazie alla scelta compiuta da 16.500 persone, AVSIpotrà continuare a costruire nuovi spazi di speranza nelmondo a favore delle popolazioni più bisognose. A tutticoloro che ci hanno sostenuto vanno i nostri ingraziamenti.I bambini all’asiloAlcune strutture del Centroeducativo Don Giussanitano de Jesus, un altro asilo delle Opere educativeLuigi Giussani, nell’area Primero deMaio. Per non perdere i contatti con loro, permolto tempo educatrici e volontari hannocontinuato a far visita alle famiglie al sabato.Questo ha permesso di conoscere la loro nuovarealtà, molto più difficile e precaria dellaprecedente.L’idea di creare a Conjunto Novo Tupiuna nuova scuola materna è nata daun’intuizione di don Pigi Bernareggi, parroconel quartiere Primero de Maio, ed è scaturitaproprio da una presa di coscienza direttadei bisogni della popolazione.I lavori di realizzazione della Creche GilmaraIris – intitolata a un’educatrice di poco più di30 anni, venuta a mancare un anno fa per leconseguenze di una banale infezione - sonopartiti nel 2005. Il progetto architettonico definitivoprevede un edificio di quattro piani, idue inferiori destinati all’asilo nido e allascuola materna, i due superiori ad ospitare altriservizi utili per la comunità. Nell’agosto del2006, conclusa la costruzione e l’allestimentodel primo piano, sono iniziate le attività didattichecon i bambini, dopo la stipula di unaconvenzione con il municipio di Belo Horizonte.Dai 15 iniziali si è passati ai 120 piccoliospiti attuali, di età compresa tra i pochimesi e i sei anni.Il “metodo” adottato nella nuova Crecheè quello già sperimentato negli altri asili chefanno parte delle Opere educative Luigi Giussani,strutture nelle quali i bambini svolgonoattività cruciali per la loro crescita in ambientiampi, puliti e confortevoli e ai quali viene offertouno spazio per sviluppare le loro potenzialità.Il momento del gioco, ad esempio,ha molta importanza, perché attraverso diesso si lavora su aspetti come il linguaggio eil movimento. Ogni giorno, poi, ai bambinivengono offerti cinque pasti, dallo spuntinoquando arrivano alla cena prima di tornare acasa, dove solitamente non hanno di cheQui e sopra, momenti di vita quotidiana al Centromangiare. Senza il giusto nutrimento i bambininon crescono e non riescono neppure aconcentrarsi nelle attività educative.Particolare importanza è data al vincoloaffettivo con l’educatrice, che permetteuna crescita sana e felice ai bimbi. Le educatricifanno anche spesso visita alle famiglie, conl’intento di approfondire il rapporto che nascesulla soglia della porta degli asili, quando lemamme accompagnano e vengono a prenderei figli. Le famiglie si sentono così ulteriormenteresponsabilizzate, le mamme guardatecon un’attenzione che le fa sentire al centro diun rapporto speciale. Con loro vengono condivisii problemi e i dubbi sull’educazione deibambini. Ad alcune mamme che si trovano inmomenti particolarmente difficili viene ancheproposto di dare una mano volontariamenteall’asilo, dove possono ad esempio aiutare lacuoca o la persona responsabile di fare il bagnettoai bambini e sentirsi così, oltre che utili,parte di una comunità. Una comunità, quelladella Creche Gilmara Iris, che ora necessitaperò di un sostegno adeguato, visto che i servizieducativi avviati per i 120 bambini diConjunto Novo Tupi diventano col passaredei giorni sempre più importanti. Un aiutoche le Tende di AVSI e i loro sostenitori non farannoverosimilmente mancare.Le fotografie di questo articolo sono di Fabrizio ArigossiGiorgio Capitanio, responsabileAVSI a Belo HorizonteCome aiutareAVSICONTO CORRENTE BANCARIO:Banca Popolare di MilanoAgenzia n° 026c/c n° 19000 intestato AVSIAbi 05584 - Cab 01626 - Cin CIBAN: IT 61 C0558401626000000019000BUONENOTIZIE7<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2007</strong>Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org


Dal 1972 in cammino perLa Fondazione AVSI è unaorganizzazione non governativa senza scopodi lucro nata nel 1972 e impegnatacon oltre 100 progetti di cooperazioneallo sviluppo in 39 paesi del mondo(Africa, America Latina e Caraibi,Est Europa, Medio Oriente, Asia).L’organizzazione opera nei settori della sanità,igiene, cura dell'infanzia in condizioni di disagio,educazione, formazione professionale,recupero delle aree marginali urbane, agricoltura,ambiente, microimprenditorialità, sicurezzaalimentare, ICT ed emergenza umanitariacon particolarità all’educazione e alla promozionedella dignità della persona, in accordocon la Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica.Un anno di AVSI nel mondo111 progetti in 39 paesi del mondo119 espatriati italiani e 701 persone di staff locale sono impegnati nei progetti realizzati4.150.000 persone hanno beneficiato degli interventi realizzati18.400.000 persone hanno beneficiato indirettamente degli interventi realizzati34.783 i bambini sostenuti a distanza in 33 paesi del mondo62 strutture educative costruite o ristrutturate131.604 i bambini e i ragazzi sostenuti attraverso le varie attività352.960 persone hanno ricevuto attrezzature e materiale agricolo33.679 madri hanno beneficiato del programma PMTCTper la prevenzione della trasmissione materno fetale dell’Aids1.219 donne accompagnate nell’inserimento professionale e lavorativo8 ospedali sostenuti (7 in Uganda e 1 in Sudan)e 116 strutture sanitarie periferiche (Nigeria, Ruanda, Sudan, Uganda)1.015.952 persone hanno potuto beneficiare di assistenza medico-sanitaria e chirurgica1.670 persone in trattamento antiretrovirale29 i pozzi d’acqua realizzati, 111 i pozzi riabilitati, 14 i pozzi motorizzati203.776 persone aiutate con attività di prima assistenzae sostegno alimentare15.090 persone sostenute nell’avvio di attività generatriciContributi pubblicidi reddito o mediante la concessione di microcrediti49,24%1.642 borse di studio erogate8.732 gli operatori formati283 i partner locali coinvolti1.038 uscite su TV, radio, stampa nazionale e locale in ItaliaFinanziamentiEnti locali4,77%ContributipubbliciStato italiano25,04%PrivatiAdoz. Intern.1,78%Conferenza episcopale1,85%ContributiprivatiCertificatoQualitàProgettazioneAVSIContributi privati50,76%Unione Europea39,22%Organismi Internazionali30,97%Privati26,40%Privati Sost. a distanza69,96%BUONENOTIZIE8<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2007</strong>


la dignità della personaStato patrimoniale - Conto economicoContributi Stato italianoContributi Unione EuropeaContributi Organismi InternazionaliContributi Enti localiContributi CEIContributi PrivatiContributi Sostegno a Distanza a progetti istituzionaliContributi gestione Sostegno a DistanzaCONTRIBUTI DESTINATI AI PROGETTIContributi Stato italianoContributi Unione EuropeaContributi Organismi InternazionaliContributi Enti locali e CEIContributi PrivatiContributi Sostegno a DistanzaContributi adozioni internazionaliCONTRIBUTI DESTINATI AL FUNZIONAMENTO STRUTTURATOTALE CONTRIBUTICOSTI SOSTENUTI PER I PROGETTIIN LOCO E IN ITALIAProgetti finanziati dallo Stato italianoProgetti finanziati dall’Unione EuropeaProgetti finanziati da Organismi InternazionaliProgetti finanziati da Enti localiProgetti finanziati da CEIProgetti finanziati da Sostegno a DistanzaProgetti finanziati da privatiINVIO FONDI IN ATTESA DI RENDICONTAZIONEProgetti finanziati dallo Stato italianoProgetti finanziati dall’Unione EuropeaProgetti finanziati da Organismi InternazionaliProgetti finanziati da Enti localiProgetti finanziati da CEIProgetti finanziati da Sostegno a DistanzaProgetti finanziati da privati2.971.3385.150.0603.608.134572.929205.3893.352.7353.396.1964.088.566124.460321.090209.99215.0001.176.225923.276236.223(2.042.297)(1.957.925)(1.634.472)(199.847)(450.314)(185.442)(2.005.728)(76.588)(2.325.334)(1.284.456)(113.365)244.925(4.000.373)(3.787.016)23.345.3473.006.26526.351.611(8.476.026)(11.342.207)COSTI DEL PERSONALE DEDICATO AI PROGETTI(3.407.538)TOTALE COSTI SOSTENUTI PER I PROGETTICOSTI DEL PERSONALE IN SEDEALTRI COSTI SOSTENUTI PER LA GESTIONE STRUTTURA• Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci• Costi per servizi• Viaggi e trasporti• Costi per godimento di beni di terzi• Oneri diversi di gestione(291.280)(729.043)(255.146)(104.108)(27.923)(23.225.771)(2.090.064)(1.407.500)Stato patrimoniale AttivoIMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALIModifiche statutarieSoftwareCertificazione qualitàIMMOBILIZZAZIONI MATERIALITerreni e fabbricatiImpianti e macchinarioAutomezziMobili ufficioMacchine ufficio elettronicheIMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIETOTALE IMMOBILIZZAZIONICREDITICrediti v/donatori privatiCrediti v/enti previdenzialiCrediti c/erarioCrediti diversiCrediti v/ donatori istituzionali• Progetti finanziati dallo Stato italiano• Progetti finanziati dall’Unione Europea• Progetti finanziati da Organismi Internazionali• Progetti finanziati da CEI• Progetti finanziati da Enti LocaliCrediti verso entità correlateCrediti verso filiali estereATTIVITÀ FINANZIARIE CHE NONCOSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONIAltri titoliDISPONIBILITÀ LIQUIDEDepositi bancari e postaliDenaro e valori in cassaTOTALE ATTIVO CIRCOLANTERATEI E RISCONTITOTALE ATTIVO8.89334.5102.702268.8836.5893.17814.55534.0459.652.0604.562.2699.032.873251.897524.4624.360.70351.68346.105327.250127.906501.261352.8309.047264403.74524.023.5612.482161.29838.5264.412.38629.404.1395.56929.910.969Stato patrimoniale PassivoQuote associativeFondo a disposizioneVariazione del Fondo a disposizione• Rettifiche del fondo a disposizione• Risultato d’esercizioFONDO DI DOTAZIONETRATTAMENTO FINE RAPPORTO LAVORO SUBORDINATODEBITI VERSO BANCHEDEBITI VERSO PROGETTI• Stato italiano• Unione Europea• Organismi Internazionali• Enti locali• CEI• Adozioni Internazionali• PrivatiDEBITI VERSO FORNITORIDEBITI VERSO PERSONALE PROGETTIDEBITI VERSO PERSONALE SEDEDEBITI TRIBUTARIDEBITI VERSO ISTITUTI DI PREV. E SICUREZZA SOCIALEDEBITI VERSO ALTRITOTALE DEBITIRATEI E RISCONTITOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVOCONTI D’ORDINEGARANZIE RICEVUTE DA TERZIIMPEGNI V/PROGETTITOTALE CONTI D’ORDINE(213.700)(248.845)7.481.2163.513.7659.060.859770.227286.23989.5965.591.91340.918478.503(462.545)56.876336.0631.323.21526.793.815704.18652.558247.14940.00070.376286.49629.517.79423729.910.969635.816260.591896.407AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI• Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali• Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali• Accantonamenti e svalutazioniCOSTI TRASFERITI A GESTIONE PROGETTITOTALE COSTI DI STRUTTURARISULTATO OPERATIVOAltri proventi finanziariDa titoli iscritti nell’attivo circolanteProventi diversi dai precedentiInteressi ed altri oneri finanziariPROVENTI E ONERI FINANZIARIProventi straordinariOneri straordinariPROVENTI ED ONERI STRAORDINARIRETTIFICHE SU PROGETTIRISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTEImposte dell’esercizioRISULTATO DELL’ESERCIZIOAgevolazioni fiscali(23.290)(34.637)-1.32255.440(57.926)212.641(3.342.850)(217.009)56.762(81.088)(24.326)297.895(62.185)235.710(223.824)(229.448)(19.397)(248.845)A norma della Legge nr. 80 del 14 maggio 2005, (la "più dai meno versi") tuttele somme donate ad AVSI, in quanto ONG (Organizzazione Non Governativa)e ONLUS sono deducibili nel limite del dieci per cento (10%) del redditocomplessivo dichiarato, e comunque nella misura massima di 70.000 euroannui. Per poter usufruire delle agevolazioni fiscali è necessario conservare idocumenti di versamento: la ricevuta del bollettino ccp, la contabile bancariadel bonifico o l'estratto conto bancario, l'estratto conto dei Servizi Interbancari(per i pagamenti con carta di credito dal sito).BUONENOTIZIE9<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2007</strong>


sostiene AVSILeggere fa bene è una originale iniziativa che ha preso lemosse dalla creatività di Alberta Zama, titolare di unalibreria a Bologna: mettere davanti alla propria libreria untavolo per vendere libri usati portati dai clienti,devolvendo il ricavato ad AVSI. Al Meeting di Rimini Itacaha posto in vendita cataloghi, libri, VHS, musicassette eCD nuovi, ma non di recente edizione, a prezzi scontati,contrassegnati con un apposito bollino. Visto ilgradimento del pubblico l’idea è stata fatta propria dalle38 librerie che aderiscono a Itaca network. Con l’acquistodi questi prodotti si contribuisce a sostenere dueimportati opere di AVSI nel mondo: l’ambulatoriopediatrico “Angelo Custode” di Humocaro, in Venezuela,e la scuola SS. Peter & Paul di Lagos, in Nigeria.Per riproporre l’iniziativa: Silvia Molinari,tel. 0546.65.61.88, e-mail: ordini@itacalibri.itVenezuela. Attività educative per i bambini che vivononella zona dell’Ambulatorio pediatrico Angelo Custode.Emergenzaterremoto in PerùContinua senza sosta l’impegno di AVSI inPerù, coordinato da Simone Da Bellonioper le persone colpite il 15 agosto daterremoto. Dopo la distribuzione di aiutialimentari e altri generi di prima necessitàa oltre mille famiglie, AVSI sta svolgendoun intervento nel distretto di Grocio Pradodella città di Chincha, per la rimozionedelle macerie, la costruzione di 70 caseprefabbricate, il sostegno scolastico aibambini, aiuti alimentari, kit di igiene,materassi e coperte. Attività che si stannorealizzando in collaborazione con ilparroco di Grocio Prado, Tambo de Morae Sunampe, e con Caritas Perù, grazie aifondi raccolti in Italia, al sostegno dell’ongEdus e un finanziamento della Provinciadi Trento. Sono già un centinaio i donatoriprivati e le aziende (tra le qualiPetrolvalves, Petroltecnica e l’AssociazioneGerolamo Sacchi) che hanno dato il lorocontributo per l’impegno di AVSI.Come aiutare:Credito Artigiano Sede Milano Stellinec/c n° 5000 intestato AVSI - ABI 03512CAB 01614 - CIN ZIBAN IT 68 Z0351201614000000005000Causale: “Emergenza terremoto Perù”IMPRESERESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE AZIENDEUna fantastica avventuraO STATO PATRIMONIALE DELL’AVSI PARLA CHIARO: 30 milioni circa di euro dei quali la metàproviene da donatori privati, persone e aziende amiche che collaborano a sostenere tuttiLi beneficiari nel mondo. Che sono 4 milioni e 150mila persone.“Collaborando con AVSI, impariamo chelo scopo del nostro lavoro è quello diedificare un'opera molto più grandedella nostra: collaborare, nel nostro particolare,al disegno di Dio sul mondo. In questaottica, non esiste più differenza fra chi fa profittiorganizzando spedizioni turistiche e chiva a realizzare scuole in Africa. – Afferma MicheleSerra, amministratore delegato di MistralTour, operatore turistico che da cinqueanni sostiene diverse attività di AVSI - Ognunoserve questo disegno più grande nel postoche gli è stato assegnato. Con il tempo, questaeducazione rende il lavoro molto più dignitosoed equilibrato. Per questo motivo, lacollaborazione con AVSI è sostenuta conconvinzione da tutto il personale di Mistral,anche da chi non è cristiano”.Una fantastica avventura quella che legai partner donatori alla stessa AVSI. Un rapportodi stima e fiducia affermatosi e cresciutonegli anni in modo così evidente da diventareil 50% del budget annuale dell’ong,dandole una incredibile libertà di agire nelmomento del vero bisogno, senza attenderefinanziamenti a volte troppo lenti. Da semplicidonatori, le aziende private sono diventatiamici con i quali AVSI realizza progetticoncreti, all’estero, ma anchein Italia.“La nostra missione è promuovere edestendere il diritto alla salute nelmondo. Un problema impossibileda risolvere con scelte o iniziativeunilaterali, ma affrontabile con ilconcorso di una pluralità di attori.Collaborare con partner affidabiliche condividono un approccio concretoai problemi sociali, come migliorarel’accesso ai farmaci, è fondamentale.- Sottolinea AngelaBianchi, responsabile comunicazionedel gruppo farmaceutico Novartis- E in AVSI, abbiamo trovatoun interlocutore che risponde a questecaratteristiche.”Sopra, visite Oxo in Romania.A sinistra Angela Bianchi di Novartise Michele Serra di Mistral Tour.In basso, Gabriella Alemanno di AAMSL’Amministrazione autonoma dei monopolidi Stato è il nuovo importante sostenitoredi AVSI. Ma cosa l’ha spinta ad occuparsiattivamente di cooperazione allo sviluppo?Risponde Gabriella Alemanno, vicedirettore generale, “La risposta èsemplice: perché la formazione dei giovaniè uno dei punti fondamentali delvivere civile. Nella società della globalizzazione,termine abusato ma per certiversi insostituibile, i destini si incrociano,le realtà interagiscono, lo sviluppodi una parte del mondo è collegatoallo sviluppo del resto del mondo.Fino a qualche tempo fa, ciò che accadevanel mondo poteva interessare soloun pubblico di specialisti. Oggi, invece,è di interesse comune e, in sintesi,ciò che accade molto lontano ci riguardatutti molto da vicino. Naturalmente,dobbiamo fare ancora moltoperché tale approccio diventi una coscienzadiffusa.”La scelta di Oxo di occuparsi di cooperazioneallo sviluppo è una scelta dalla qualenon si torna indietro. Lo affermano loro.“Il nostro impegno è destinato a proseguire,in modo da poter condividere i bisogni direaltà lontane dalla nostra”. Così GiovanniMana, consigliere di amministrazione diOxo, consorzio nazionale di ottici optometristi,ribadisce la volontà di continuare lacollaborazione con AVSI. “Per due volte negliultimi anni ci siamo recati in Romania avisitare progetti sostenuti e abbiamo realizzatoanche uno screening visivo a più di 320bambini. Al rientro è seguito un scambio dilettere così commoventi che abbiamo decisodi farle leggere ai nostri soci, in modo chesi sentissero ancora più coinvolti in quellache è stata una bellissima esperienza sul pianoumano”.Sostenere AVSI significa sostenereprogetti e persone. “Nella concezionedominante dell’opinione pubblica occidentalela solidarietà è un termine che appartiene allasfera morale. – Afferma Gabriella Alemanno.- Ma la solidarietà non è solo questo. Anchela persona più indifferente agli aspettiumanitari oggi non può non comprendere cheil destino dei Paesi più deboli è anche il nostrodestino. La solidarietà, quindi, non è piùsolo un obbligo morale, è una condizione disopravvivenza per le persone e per i Paesi. Unpensatore tra i più innovativi e pragmatici delnostro tempo, Edward de Bono ha scrittoche “l’infelicità è la differenza tra le nostre capacitàe le nostre speranze”. Se cambiamo itermini possiamo dire che per una nazione,per una comunità, il sottosviluppo è la differenzatra le sue capacità e le sue speranze. Lesperanze di tutti i suoi cittadini.”“Ci piacerebbe fare di più - concludeMichele Serra - Un progetto che abbiamo nelcassetto è quello di dare vita a iniziative imprenditorialinel campo turistico nei Paesi incui sia AVSI che Mistral sono già attive”. Impreseforse dell’altro mondo, ma capaci di daredignità e speranza a un sacco di persone.Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.orgBUONENOTIZIE10 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2007</strong>


Il canaledel fiume in LibanoLa nuova maternita’in UgandaLa periferia di LimaPROGETTILE TENDE DELL’ANNO SCORSOCosa abbiamo fattoRAZIE AL SOSTEGNO DI TANTI AMICI VOLONTARI, AVSI ha potuto costruire, ancora una volta,nuovi spazi di speranza per donare amore e dignità alle persone. Un riepilogo dei progettiGrealizzati con la raccolta fondi della Campagna delle Tende dell’anno passato.Bambini in classein PalestinaAncora una volta grazieall’impegno degli oltrediecimila volontari cheogni anno organizzano eventi eincontri per le Tende e stimolanola generosità di amici donatori,AVSI ha potuto costruirenuovi spazi di speranza nelmondo, capaci di dare dignitàalle persone più bisognose. Conil titolo “La carità sarà semprenecessaria, anche nella societàpiù giusta”, tratta dall’enciclicaDeus caritas est di Papa BenedettoXVI, la Campagna delleTende dello scorso anno ha cosìpotuto realizzare i seguentiprogetti.LIBANO. Litani:il fiume della convivenzaDopo i combattimenti dell’estate2006 si è voluto ripartiredalle sponde del Litani, fiume della convivenza,per rilanciare il Libano e il suo cuoreagricolo. Con i fondi raccolti AVSI ha ripristinato2 canali agricoli e i margini del fiumedanneggiati dalla guerra, continuando lamanutenzione ordinaria e la formazione ditecnici specializzati. Si è inoltre contribuitoalla formazione di 180 agricoltori sul passaggioda un’agricoltura tradizionale ad unasostenibile e di un migliaio di agricoltori sunuove tecniche di irrigazione e gestione deiterreni.PALESTINA. Betlemme:rinasce la speranzaLa Terra Sancta School, scuola della Custodia,è frequentata ogni giorno da oltre millestudenti cristiani e musulmani, diventandosimbolo di fratellanza. Con i fondiraccolti AVSI ha ristrutturato l’istituto, sistematol’impianto elettrico e realizzatol’impianto di riscaldamento essenziale durantel’inverno. Ha inoltre pagato le rettescolastiche e il materiale didattico di 50studenti particolarmente bisognosi.Julian Carron in Perù nel 2006KOSOVO. Seminare il futuroIl settore rurale è il principale settore di sostentamentoper la popolazione kosovara, ma necessitadi investimenti e rinnovamento. Con i fondiraccolti AVSI ha sostenuto ilCentro Besimi, nato dall’associazionedi vedove di guerrache raccoglie e vende lattenella municipalità di Decan,nella regione diPec/Peja. L’affiancamentodello staff AVSI ai soci delCentro ha permesso di farcrescere il personale locale,favorendo sia un aumentodella produzione del latte(si è passati dai 500 litri algiorno raccolti e venduti ai900 attuali), sia la conoscenzae l’utilità delle attività.Tanto che anche il contingentedi pace italianoONU di stanza in Kosovo,ha donato al Centro nuoveattrezzature per il trasportoe la conservazione del latte.PERÙ. Lima: la tenerezza sfidail degrado urbanoL’educazione, la formazione professionale e losviluppo umano sono da sempre al centro degliinterventi di AVSI in Perù. Con i fondi raccoltiAVSI ha sostenuto l’ampliamento delCentro di Sostegno Educativo, nato nel 2004nella periferia povera di Lima per aiutare ibambini delle prime classi elementari. Concretamentesi sono così potute svolgere attivitàdi sostegno scolastico e ricreative, è natauna biblioteca e la mensa per più di 60bambini. In totale si sono sostenute e accompagnate350 famiglie.NORD UGANDA. Il miracolodella vita nell’emergenzaAVSI, presente in Uganda dal 1984, ha avviatoun nuovo progetto per la ristrutturazione del repartomaternità dell’ospedale missionario St.Joseph di Kitgum, simbolo di speranza nell’emergenzaquotidiana. Con i fondi raccolti si è ristrutturatoil reparto maternità già esistente eprovveduto alla costruzione di un nuovo reparto,potendo così garantire l’assistenza a 1.300partorienti e 18.000 altri pazienti all’anno.Il direttore dell’ospedaledi St. Joseph di KitgumIl centro raccolta lattein KosovoPrivacyse non volete più ricevere in abbonamentopostale gratuito BUONE NOTIZIE, il giornaletrimestrale di AVSI, scrivete a:milano@avsi.org oppure:AVSI, via M. Gioia 181, 20125 Milano./INFORMATIVA DATII Suoi dati sono registrati e custoditi con i più corretti criteridi riservatezza dalla Fondazione AVSI mediante procedimentielettronici e utilizzati esclusivamente per informarLa sulleattività di AVSI in corso in Italia e nel mondo. In conformitàal D. Lgs 30/06/2003 n. 196 sulla tutela dei dati personali,Lei potrà consultare i dati che La riguardano chiedendonela variazione, l’integrazione e anche l’eventuale cancellazionedietro semplice richiesta scritta indirizzata al ResponsabileDati Fondazione AVSI, Via M. Gioia 181 - 20125 Milano.BUONENOTIZIE11 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2007</strong>Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org


PROPONI il sostegnoa distanza a chi ti è vicinoTanti bambini nel mondo hannoancora bisogno di un amico.Richiedi il nuovo poster e le cartoline:sostegno.distanza@avsi.org - tel. 0547.36.08.11Avviso importante: versamentisostegno a distanzaNel corso del <strong>2007</strong>, a causa dell'avvio del nuovoprogramma informatico, NON abbiamo avutola possibilità di inviare il promemoria per i mancativersamenti. Per verificare la situazione delproprio Sostegno a distanza scrivere una mail a:sostegno.distanza@avsi.org oppuretelefonare allo 0547.36.08.00.Cos’e’È una forma di solidarietà,un contributo economico stabilee continuativo destinato ad unbambino ben preciso, alla suafamiglia, alla sua comunità.L’impegnoLa quota annuale è di 312 Euro.L’impegno minimo è di un anno,il versamento può essere trimestrale,semestrale o annuale. Si rinnovatacitamente salvo disdetta.Cosa si riceveAll’adesione una schedaanagrafica del bambino,una fotografia, la presentazionedel progetto. Ulteriori notiziedue volte l’anno.1l principio baseInsieme agli aiuti materiali,la presenza di adulti cheaccompagnano il bambinonel suo percorso educativo.Come aderireDa internet compilandoil formulario dal sito www.avsi.org(cliccando sulla sezione “sostegnoa distanza”); via mail scrivendoall’indirizzo: sostegno.distanza@avsi.orgvia telefono o fax:AVSI Sostegno a distanza,tel. 0547 360.811, fax 0547 611.290IBIRMANIASOSTEGNO A DISTANZALa storia di Beel mio nome è Bee, sono nata nel sud dello più bello; come aiutare gli altri così come io ta offerta la possibilità di collaborare al progettoperché durante la mia infanzia io erostato Shan nel Myanmar, ex Birmania. Vengoda una famiglia contadina molto pove-risposta conoscendo AVSI e mi sono proposta proprio come i bambini che AVSI aiuta oggi.sono stata aiutata e sostenuta. Ho trovato lara, i miei genitori non potevano sostenere l’istruzionedi noi 5 figli e così dovetti abbandonarela scuola per lavorare in fattoria.Il mio Vescovo, colpito dal mio grande desideriodi studiare, mi fece alloggiare in un ostellodella diocesi: un posto dove dormire sul pavimento,una scodella di riso tre volte al giorno,un eserciziario per scrivere e una scuola dafrequentare. Una grande fortuna.Lavorai come volontaria con i bambini nellaaree rurali, continuai a studiare e ottenni unalaurea in storia. Purtroppo mio padre morì, ecosì dovetti tornare a casa per prendermi curadella mia famiglia. Fortunatamente fui selezionataper una borsa di studio che mi permettevadi proseguire gli studi in Thailandia.Oggi sono all’ultimo semestre.Mi rendo conto di aver ricevuto moltidoni. Penso sempre e mi chiedo cosa fareper migliorare la vita nel mio paese; come aiutarela mia gente; come costruire un mondocome volontaria per il sostegno a distanza deibambini nella mia zona. Credo che mi sia sta-Il sostegno a distanza aiuta i bambini piùpoveri nella scuola, sostiene la loro permanenzanegli ostelli, con cibo, vestiti, materialedidattico, e con la presenza di insegnanti ededucatori per accompagnarli nel percorsoscolastico e nella loro crescita umana.Inoltre, gente dal Myanmar si è stabilita nelnord della Thailandia, e tramite il sostegno adistanza stiamo aiutando anche i bambini diqueste zone.Anni fa io stessa ero una studentessa poverain un ostello della diocesi; ora sono orgogliosadi tornare con AVSI e offrire una chance aitanti bambini che desiderano andare a scuola,e che più di ogni altra cosa sognano un libroe un’aula.Adesso che sto iniziando a raggiungere ilmio sogno, sono tanto felice di poter aiutaremolti altri a iniziare la loro ricerca. Quandovado a visitare i bambini dei nostri progettigli racconto sempre la storia della mia vita.SOSTEGNO A DISTANZA: MODULO DI ADESIONECognome(o Nome Azienda)Via n° CAP Comune Prov.Cod. Fisc.Tel. cellulare e-mail o P.IVAEffettueròi versamentisecondo la modalitàe la frequenzada me qui indicataAl centro Luciano Valla, responsabile AVSI per il Sud Est AsiaticoNomeO BOLLETTINO MAV O BONIFICO BANCARIO O RID O CARTA DI CREDITOFrequenza di pagamento presceltaO ANNUALE O SEMESTRALE O TRIMESTRALE1 quota di euro 312,00 2 quote di euro 156,00 4 quote di euro 78,001/<strong>2007</strong>Facilitazioni fiscaliL’importo versato ad AVSIè deducibile ai fini fiscali. A tale scoposono validi i seguenti documenti:ricevuta ccp, ricevuta MAV, contabilebancaria, estratto conto bancario(per versamenti RID e bonifico on-line),estratto conto Servizi Interbancari(per versamenti con carta di credito).È necessario quindiconservare la ricevuta.Desidero sostenereun bambino nellaseguente areageograficaAnnotazioniFACOLTATIVOComeho conosciuto AVSIO amici o colleghi di lavoroO giornali o rivisteO radio o tvO iniziative nella mia cittàO InternetO AFRICA O AMERICA LATINA O MEDIO ORIENTE O EST EUROPA O ASIASono anche disponibile a sostenere un ragazzo/a che desideri frequentare una scuola,secondaria, professionale o università (quota annuale invariata di euro 312,00). O SI O NOTipo di sostenitoreO SingoloO FamigliaO GruppoO AziendaO AssociazioneO ParrocchiaO ScuolaO Ente localeConsenso privacy D.Lgs 196/03 Consenso al trattamento dei dati per le finalità indicatenel punto 2 dell'informativa Privacy in calce al presente modulo. Il/la sottoscritto/a dichiaradi aver preso visione dell'informativa Privacy, ed esprime libero ed Informato consenso altrattamento dei suoi dati personali per le finalità di cui al punto 2 dell'informativa ed in particolare per:O SI O NO Invio del periodico <strong>Buone</strong> <strong>Notizie</strong> e di altro materiale informativo AVSIO SI O NO Inviti ad eventi AVSIDataDataFirma leggibile dell’interessatoFirmaInformativa ai sensi del Codice in materia di protezionedei dati personali (D.Lgs 196/03 – nel seguito il “CodicePrivacy”) I Suoi dati sono registrati e custoditi con i piùcorretti criteri di riservatezza dalla Fondazione AVSI medianteprocedimenti elettronici e utilizzati esclusivamente perinformarLa sulle attività di AVSI in corso in Italia e nel mondo.In conformità al D. Lgs 30/06/2003 n. 196 sulla tutela deidati personali, Lei potrà consultare i dati che La riguardanochiedendone la variazione, l'integrazione e anche l'eventualecancellazione dietro semplice richiesta scritta indirizzataal Responsabile Dati - Fondazione AVSIVia Melchiorre Gioia 181 - 20125 Milano.Il presente modulo, debitamente compilato e sottoscritto, dovrà essere inviato a: AVSI - Viale Carducci 85 - 47023 Cesena (FC) - fax 0547 611290 - e-mail: sostegno.distanza@avsi.orgIscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.orgBUONENOTIZIE12 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2007</strong>

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