Foglio Avvisi Settimanali - Parrocchia San Leonardo

☎ 0709133009
Domenica 11 marzo (1) VIOLA (III) 08,00 - Lilliu Livio (2° anniv.) e Davide
DOMENICA III DI QUARESIMA
09,30 - Mancosu Zaccaria
Messa propria, Credo, prefazio proprio
11,15 - Scalas Giuseppina
17,00 - RIUNIONE PER I GENITORI DEI COMUNICANDI
Giovedì 15 marzo (4) VIOLA (III) 08,00 - Messa c/o le Evaristiane
FERIA DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA 08,40
Messa propria, prefazio della Quaresima
10,30
- Lodi - “Pane Quotidiano”
- Visita agli ammalati
Lez. Fer.: Ger 7,23-28; Sal 94; Lc 11,14-23
15,30 - ORATORIO PER LA 3
FA’ CHE ASCOLTIAMO, SIGNORE, LA TUA VOCE.
Venerdì 16 marzo (4) VIOLA (III) 08,40 - Lodi - “Pane Quotidiano”
FERIA DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA 10,30 - Visita agli ammalati
Messa propria, prefazio della Quaresima
17,30 - Mario, Elvira
Lez. Fer.: Os 14,2-10; Sal 80; Mc 12,28-34
Via Crucis ANIMATA DAGLI ALUNNI DELLE MEDIE
SIGNORE, TU HAI PAROLE DI VITA ETERNA.
20,15 - Via Crucis
Sabato 17 marzo (4) VIOLA (III) 08,40 - Lodi - “Pane Quotidiano”
FERIA DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA 15,30 - Confessioni
Messa propria, prefazio della Quaresima
Lez. Fer.: Os 6,1-6; Sal 150; Lc 18,9-14
17,00 - Rosario
TU GRADISCI, O DIO, GLI UMILI DI CUORE.
17,30 - Raffaele, Teresa, Santina, Silvio
A Mercoledì 14 marzo (4) VIOLA (III) 08,40
10,30
FERIA DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA
17,00
Messa propria, prefazio della Quaresima
17,30
- Lodi - “Pane Quotidiano”
- Visita agli ammalati
- Fenu Lucia (30°), Carta Antonio
- Concas M. Teresa (7° ann.),
Lez. Fer.: Dt 4,1.5-9; Sal 147; Mt 5,17-19
Meloni Flavio (1° ann.) - Vespri
BENEDETTO IL SIGNORE, GLORIA DEL SUO POPOLO.
18,30 - CATECHISMO IN PREPARAZIONE ALLA 1
ETÀ
17,30 - Secci Elido - Vespri
A Martedì 13 marzo (4) VIOLA (III) 08,40 - Lodi - “Pane Quotidiano”
FERIA DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA 10,30 - Visita agli ammalati
Messa propria, prefazio della Quaresima
Lez. Fer.: Dn 3,25.34-43; Sal 24; Mt 18,21-35
15,30 - ORATORIO PER LA 3
SALVACI, SIGNORE, TU CHE SEI FEDELE.
CONFESSIONE
A Lez. Fest: Es 20,1-17; Sal 18; I Cor 1,22-25; Gv 2,13-25
SIGNORE, TU HAI PAROLE DI VITA ETERNA.
Lunedì 12 marzo (4) VIOLA (III) 08,40 - Lodi - “Pane Quotidiano”
FERIA DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA 10,30 - Visita agli ammalati
Messa propria, prefazio della Quaresima
17,30 - Ibba Sebastiano (1° ann.) - Vespri
Lez. Fer.: 2 Re 5,1-15a; Sal 41 e 42; Lc 4,24-30 18,30 - INCONTRO FORMATIVO PER I CATECHISTI
ATTINGEREMO CON GIOIA ALLE SORGENTI DELLA SALVEZZA. 20,30 - INCONTRO PER I FIDANZATI
ETÀ
17,30 - Nuccio, Paolo - Vespri
08,00 - Salvatore, Vincenza
Domenica 18 marzo (1) VIOLA (IV)
DOMENICA IV DI QUARESIMA
Messa propria, Credo, prefazio della Quaresima
Lez. Fest.: 2 Cr 36,14-16.19-23; Sal 136; Ef 2,4-10;
09,30 - Secci Elvira
11,15 - Suor Barbara Cossu
Gv 3,14-21;
IL RICORDO DI TE, SIGNORE, ÈLANOSTRA GIOIA.
17,00 - RIUNIONE DEI LETTORI PER IL PERIODO PASQUALE
AVVISI * LA SOCIETÀ DI SANTA nelle diverse zone della Parrocchia ne che vengono affisse nelle vetrine
MARIA invita le persone che ne (l’ideale sarebbe una persona per e che non esiste a Serramanna un
hanno la possibilità, ad offrire le via) e che si rendono disponibili a “servizio” di bando pubblico. Tutte
palme che, anche quest’anno, in- svolgere il ruolo di «messaggeri» le persone che credono nella validitende
confezionare e chiede di re- tra la Parrocchia e il proprio vicinatà della proposta e intendono fare
capitarle in Parrocchia, ad incoto e viceversa. Questo organismo è parte dell’«Osservatorio», sono
minciare dal 19 marzo, entro do- molto utile quando si rende ne-ces- gentilmente pregate di contattare
menica 25.
sario portare a conoscenza di tutti e don Pes.
* L’«OSSERVATORIO PARROC- con immediatezza notizie urgenti, o * CONFESSIONI - Don Pes è a di-
CHIALE» (2° invito) - Con questa di particolare importanza. Si tenga sposizione tutti i giorni feriali sino
denominazione si intende indicare conto che non c’è l’abitudine a pre- alle 10,15 e, dalle ore 15,30 sino
il gruppo di persone che abitano stare molta attenzione alle locandi- all’ora della messa.
n. 11
2012
BUON COMPLEANNO
il 12 marzo, a Vincenzo Atzori,
da parte della Moglie e delle
Figlie con i Generi.
il 13 marzo, a Marta Valdes,
da parte dei Diddini Valentina
e Giomario.
il 17 marzo, ad Andrea Lai,
da parte della Moglie e dei
Figli.
ESSERE
AMORE
Il gesto di Gesù,
non v’è dubbio,
è un gesto
violento. E tuttavia
è dettato
proprio dall’amore.
Da un amore
che non sopporta
lo scandalo di
chi riduce la religione
a commercio,
ad interesse
personale.
Da un amore che
vibra intensamente
e che
cerca di far vibrare
anche gli
altri allo stesso
modo.
Mettere
Dio
sotto tutela
definitiva, e gestire
il suo patrimonio,
conservando gli
interessi: ECCO LA
NOSTRA PIÙ VECCHIA
TENTAZIONE.
Supplemento a “DISCUTIAMONE INSIEME” - Stampato in 700 copie a cura delle Edizioni Grafiche Parrocchiali di S. Leonardo in Serramanna - LEGGIBILE E SCARICABILE - www.parrocchiasanleonardo.com - www.aserramanna.it - www.sarrundibi.it

«Ecco ora il tempo favorevole.
Ecco ora il giorno
della salvezza».
Così esortava san Paolo i
cristiani di Corinto nella
seconda lettera loro indirizzata;
identico è il tono
della preghiera liturgica
che apre la Quaresima.
Un ritornello che la percorre
con insistenza. È
infatti tempo di allenamento
intensivo, per i figli
di Dio.
È, o speriamo sia, un corale
misurarsi dei discepoli
con l’esigenza di continua
conversione alla
buona notizia, uscendo,
sia pur con fatica mai definitiva,
dal bozzolo dell’uomo
vecchio.
I fioretti, l’offerta di sacrifici
spirituali graditi a
Dio, che da sempre contraddistinguono
il clima
quaresimale di ogni credente,
ne sono l’elemento
propiziatorio perché si
giunga «allo stato di
uomo perfetto nella misura
che conviene alla
piena maturità di Cristo».
Ma la via regale di questo
ritorno al Padre,
quella che garantisce spirito
e corpo – ne è interessato
persino l’udito e
tramite l’udito, il cuore –
per poter essere riaccolti
a braccia aperte dal Padre,
è il sacramento della
Penitenza, il sacramento
della Riconciliazione, dono
squisito che Gesù, insieme
agli altri sacramenti,
ha fatto alla sua
Chiesa.
Se ne fece opportunamente
paladino Giovanni
Paolo II nella lettera apo-
IL DONO DI GESÙ
L’IMPORTANZA DELLA PENITENZA
stolica Novo millennio
ineunte fatta pervenire a
vescovi, sacerdoti, diaconi,
religiosi, religiose, fedeli
laici tutti, in un linguaggio
accessibilissimo
che non richiedeva eccessive
mediazioni, semmai
ricorrente meditazione,
personale e comunitaria.
Appena si nasce, in ambiente
di antica cristianità
come il nostro, si è subito
battezzati, si è subito
graziati della benevolenza
paterna di Dio, si è
subito ammessi a far
parte della Famiglia per
eccellenza, quella che è
da sempre e nella quale
per sempre saremo incastonati,
se non ne prenderemo
le distanze di
nostra iniziativa.
Presi dai crocicchi delle
strade nella condizione di
meniños de rua, bambini
abbandonati a se stessi e
adottati con somma sorprendente
bontà dal
Creatore, – che per compiere
ciò ha rischiato
nientemeno che suo Figlio
– non ci si comporta,
come per incanto, da figli.
Usciamo dal grembo materno
col marchio e le
dotazioni dell’uomo terreno:
si sgambetta, si
succhia, si entra subito in
conflittualità con i grandi,
mamma compresa, ci
si lascia condurre per
lunghi tratti dell’adolescenza
– e a volte ben oltre
– da istinti e tendenze,
preziosissimi, ma che
troppo spesso la fanno da
padrone.
Solo quando ci si fa consapevoli
– ma il tirocinio
di Franco Monti
può essere lungo, soprattutto
per i meno fortunati
– del progetto di Dio di
essere stati voluti intensamente
e affettuosamente
dall’Autore della
vita come figli, si comincia
a gustare la bellezza
del comportarci come tali,
la sacrosanta ambizione
di tendere ad assomigliare
al Padre, misericordiosi
come lui, ottimisti
verso la creazione tutta
come lui, desiderosi di
partecipare al rifacimento
della famiglia umana
iniziato da Gesù durante
i suoi trentatré anni di
vita terrena.
In questa tensione di perfezionamento
verso l’ideale
dell’uomo nuovo,
strumento principe e rassicurante
è appunto il
sacramento della Penitenza.
«Me poenitet», mi dispiace
di non riuscire a comportarmi
come figlio, di
essere passato sopra i diritti
dei miei fratelli, nell'esercizio
della professione,
nella conflittualità
politica o sociale, nell’armeggiare
denaro.
«Me poenitet», mi dispiace
che occhi, mani e cuore
si siano spinti in modo
sconsiderato, non vagliato
alla luce del progetto
di Dio, come richiede il
vivere di fede, verso creature.
«Mi leverò, andrò da mio
Padre e gli dirò»: così
suggerisce ai suoi il Maestro
nella parabola del
Figlio prodigo, che fa presagire
il rinnovamento
della creazione, a cominciare
dal cuore dell’uomo.
Con l'animo in subbuglio,
vergognosi perché feriti
nell’orgoglio, a volte non
ce ne accorgiamo, non lo
si immagina nemmeno
che dall’altra parte c’è un
Padre che vede da lontano
il nostro arrancare
verso casa, un Padre dagli
occhi gonfi di lacrime
di commozione, pronto all'abbraccio,
al bacio, all’anello
padronale, al sontuoso
banchetto.
Chiede un piccolo pedaggio,
il Signore, a chi bussa
in cerca di misericordia.
Chiede che anche la
Chiesa di Dio, di fronte a
certi nostri comportamenti
di bassa lega e incoerenti
con la fede di cui
ci è stato fatto dono, ne
sia in qualche modo risarcita.
«Confessate i vostri peccati
gli uni agli altri» così
Giacomo ammoniva la
sua gente.
Sì, perché l'offesa a Dio è
offesa anche a tutti quelli
che sono di Dio, se è vero
che alla comunità è dato
di sciogliere e legare in
nome e per conto dell’Altissimo.
Non torni fastidioso e non
necessario presentarsi ad
un uomo per confessare i
propri peccati. Lo chiede
espressamente il Signore,
che tra gli uomini sceglie
il suo amministratore delegato.
Nella speranza che il Padre
misericordioso sia
passabilmente rappresentato
da chi ne ha ricevuto
delega.