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Rivista trimestrale <strong>Novembre</strong> 2011 - N. 50 - Sped. in A.P. Art.2 Comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Forlì TAXE PERCUE “TASSA RISCOSSA” RIMINI FERROVIA<br />
MAESTRE PIE DELL’ADDOLORATA<br />
<strong>Per</strong><br />
I N S I E M E<br />
CONCLUSO IL XXXIII CAPITOLO GENERALE<br />
Madre Carla Bertani<br />
Superiora Generale
I N S I E M E<br />
<strong>Per</strong><br />
Rivista trimestrale dell’Ist<strong>it</strong>uto<br />
MAESTRE PIE DELL’ADDOLORATA<br />
<strong>Novembre</strong> 2011 - N. 50 - anno XVII<br />
Proprietario/Ed<strong>it</strong>ore:<br />
Ist<strong>it</strong>uto Maestre Pie dell’Addolorata<br />
Autorizzazione del Tribunale di Rimini<br />
N. 2/94 del 10/2/94<br />
Direzione, Redazione e Amministrazione:<br />
Via Fratelli Bandiera 34 - 47921 Rimini<br />
Tel. 0541/714711 - Fax 0541/714781<br />
E-Mail: curiampda@ols.org<br />
Direttore Responsabile:<br />
Angelo Montonati<br />
<br />
Carlo Toresani - Cecilia Montonati<br />
Sede Legale:<br />
Ist<strong>it</strong>uto Maestre Pie dell’Addolorata<br />
Viale Vaticano 90 - 00165 Roma<br />
<br />
<br />
47049 Viserba (Forlì)<br />
Abbonamento annuale: Euro 12,00<br />
tram<strong>it</strong>e conto corrente n. 15747470<br />
intestato a: Ist<strong>it</strong>uto Maestre Pie<br />
dell’Addolorata - B.E. Renzi<br />
Via Fratelli Bandiera 34 - 47921 Rimini<br />
ABBONAMENTO ANNUALE: Euro 12,00<br />
Soci sosten<strong>it</strong>ori Euro 26,00 - Estero Euro 16,00<br />
conto corrente N. 15747470 - Ist<strong>it</strong>uto Maestre Pie dell’Addolorata - B.E. Renzi<br />
Via Fratelli Bandiera. 34 - 47921 Rimini<br />
NOME______________________________________________________________<br />
COGNOME__________________________________________________________<br />
INDIRIZZO__________________________________________________________<br />
___________________________________________________________________<br />
2 INSIEME PER - N. 50<br />
C.A.P.____________CITTÀ_____________________________________________<br />
MISSIONI<br />
La Casa famiglia<br />
“Mariele” che a<br />
Mhondoro (Zimbabwe)<br />
accoglie<br />
41 bambini, molti<br />
dei quali affetti<br />
da Aids.<br />
3<br />
4<br />
5<br />
6<br />
12<br />
18<br />
19<br />
20<br />
A pagare la crisi sono<br />
soprattutto i giovani<br />
di Angelo Montonati<br />
Un commosso ricordo<br />
di suor Lia<br />
di Susanna Gaiba<br />
Dall’ottobre <strong>2012</strong><br />
l’“Anno della Fede”<br />
di Angelo Montonati<br />
Madre Carla Bertani<br />
Superiora Generale<br />
di Sr. AnnaMaria Iannetti<br />
«Rieccomi in Italia<br />
dopo 31 anni in Louisiana»<br />
di Angelo Montonati<br />
«Mi hanno trasmesso<br />
il loro carisma»<br />
di Francesca Canarecci<br />
Una scuola decisiva<br />
per la mia formazione<br />
di Valentina Damiani<br />
Sono state “sorelle”<br />
nel mio cammino<br />
di Marisa Ferri<br />
MPA<br />
SOMMARIO<br />
22<br />
24<br />
26<br />
26<br />
28<br />
29<br />
30<br />
32<br />
I gruppi brasiliani del<br />
Movimento per l’Alleluia<br />
hanno rinnovato<br />
il 14 agosto scorso la<br />
promessa a Canto do<br />
Bur<strong>it</strong>i, Maracanaú,<br />
Colinas e Messejana.<br />
Prima tappa messicana<br />
per Madre Carla Bertani<br />
di Sr. Lizbeth<br />
«Che bella lezione<br />
di v<strong>it</strong>a per me!»<br />
di Sr. Magdalena Valadez Gónzalez<br />
In Brasile l’MPA rinnova le promesse:<br />
Maracanaú<br />
di Gleidson Gabriel<br />
In Brasile l’MPA rinnova le promesse:<br />
Canto do Bur<strong>it</strong>i<br />
di Alzira Alves de Moura<br />
In Brasile l’MPA rinnova le promesse:<br />
Colinas e Messejana<br />
a cura delle sezioni locali MPA<br />
Gioia e festa a Madrid<br />
per la GMG 2011<br />
di Sr. Soledad León Frías<br />
Quel Cristofer pareva proprio<br />
Renato Zero<br />
Che bello girare per Cattolica in trenino!<br />
a cura di “La Quiete”<br />
Libri<br />
a cura di Angelo Montonati
E<br />
A pagare la crisi sono<br />
soprattutto i giovani<br />
DITORIALE<br />
Tra il 2009 e il 2010, secondo l’Istat,<br />
sono stati quantificati in 8 milioni<br />
e 272mila gli <strong>it</strong>aliani che vivono in<br />
s<strong>it</strong>uazione di povertà relativa, pari<br />
al 13,8% dell’intera popolazione. Lo afferma<br />
il Rapporto 2011 (il nono della serie) su<br />
Povertà ed esclusione sociale in Italia che<br />
è stato presentato a Roma presso la pontificia<br />
Univers<strong>it</strong>à Gregoriana il 17 ottobre<br />
scorso - giornata che l’Onu ha dedicato in<br />
tutto il mondo alla povertà - dalla Car<strong>it</strong>as<br />
Italiana e dalla Fondazione Zancan.<br />
Il Rapporto, dal t<strong>it</strong>olo emblematico “Poveri<br />
di dir<strong>it</strong>ti”, ci dice che c’è un peggioramento<br />
rispetto all’anno precedente: in dodici mesi<br />
i poveri sono infatti aumentati di 462mila<br />
un<strong>it</strong>à. Ma, al di là delle cifre statistiche,<br />
parlano chiaramente al riguardo i dati forn<strong>it</strong>i<br />
dalle Car<strong>it</strong>as, che fotografano realisticamente<br />
la s<strong>it</strong>uazione dei vari terr<strong>it</strong>ori: le<br />
organizzazioni car<strong>it</strong>ative diocesane, il cui<br />
impegno si è moltiplicato negli ultimi tre<br />
anni grazie anche alla generosa risposta dei<br />
fedeli, continuano a registrare un aumento<br />
costante delle persone che si presentano ai<br />
Centri di Ascolto e ai servizi da esse promossi:<br />
negli ultimi quattro anni, il loro<br />
numero è cresciuto del 19,8%, mentre quasi<br />
il 70% proviene dal Mezzogiorno d’Italia.<br />
Un esempio significativo ci viene dalle tradizionali<br />
mense. Nel maggio scorso erano<br />
ben 449 quelle gest<strong>it</strong>e dalle Car<strong>it</strong>as: 164<br />
attive al Nord, 119 al Sud, 108 al Centro,<br />
58 nelle isole. Da notare che solo poche,<br />
meno di due su dieci, sono co-finanziate<br />
dal si stema pubblico di welfare. In totale,<br />
nel 2009 esse hanno erogato circa 6 milioni<br />
di pasti, in media 16mila al giorno, mentre<br />
vi prestano servizio circa 22mila persone,<br />
per il 94% volontari. Ancora: i servizi di<br />
erogazione dei beni primari (guardaroba e<br />
pacchi viveri) per contrastare la povertà<br />
sono stati 2905. Inoltre non bisogna dimen-<br />
ticare le nuove iniziative attivate per far<br />
fronte all’emergenza della crisi ricorrendo<br />
al Fondo di solidarietà creato da 131 diocesi<br />
(nel 2010 erano 108): si tratta di microcred<strong>it</strong>o<br />
socio-assistenziale, di botteghe solidali<br />
o carte magnetiche di spesa, di sportelli<br />
di inserimento lavorativo e di progetti di<br />
so stegno al disagio ab<strong>it</strong>ativo, quest’ultimo<br />
aumentato del 23,6%. Non entriamo nei<br />
particolari, questo può bastare a dare<br />
un’idea della fantasia della car<strong>it</strong>à, che non<br />
conosce soste.<br />
Dal c<strong>it</strong>ato Rapporto emergono anche dei<br />
volti “insospettabili” della povertà: innanz<strong>it</strong>utto<br />
famiglie e giovani sono i più colp<strong>it</strong>i<br />
dalla crisi: famiglie numerose con cinque o<br />
più componenti, ma in particolare i nuclei<br />
del Sud d’Italia con tre o più figli minori,<br />
passati dal 36% al 47%. «È indubbio», ha<br />
detto fra l’altro mons. V<strong>it</strong>torio Nozza, «che<br />
i giovani hanno pagato in misura più elevata<br />
la crisi. Nella prospettiva di lungo periodo,<br />
<strong>it</strong>aliana ed eu ropea, le vulnerabil<strong>it</strong>à dei<br />
giovani, un<strong>it</strong>amente ad alcune lentezze storiche,<br />
stanno frenando lo slancio dell’Italia<br />
verso il futuro, rischiando di determinare<br />
un r<strong>it</strong>ardo con forti ripercussioni intergenerazionali».<br />
Difatti, sempre secondo il<br />
Rapporto, «solo un terzo dei giovani migliora<br />
la propria condizione sociale rispetto a<br />
quella dei gen<strong>it</strong>ori; più della metà di essi<br />
rimane ancorata al ceto sociale di provenienza<br />
ed una parte è costretta a scendere<br />
ad un gradino di benessere inferiore a quello<br />
dei propri gen<strong>it</strong>ori». Fenomeno, questo,<br />
che non si era mai verificato nel nostro<br />
Paese prima d’ora, e che rischia di intaccare<br />
il ca p<strong>it</strong>ale di fiducia necessario a garantire<br />
sviluppo e promozione sociale nel tempo.<br />
Il direttore della Fondazione Zancan,<br />
Tiziano Vecchiato, nel commentare i dati,<br />
ha affermato: «Stiamo costruendo i poveri<br />
del futuro con questi giovani che non<br />
INSIEME PER - N. 50 3
E DITORIALE<br />
avranno pensioni decenti». Dal<br />
canto suo, il Presidente della<br />
Fondazione, mons. Giuseppe Pa -<br />
sini, ha aggiunto che «è peggiorata<br />
la sorte dei precari, soprattutto<br />
giovani, perché crescono i lavoratori<br />
atipici con una retribuzione<br />
media mensile netta di 336 euro. E<br />
quale futuro pensionistico avranno<br />
questi giovani? Anziché ridurre il<br />
numero dei “già poveri”, stiamo<br />
accrescendo i poveri del futuro».<br />
C’è da augurarsi che chi ci governa<br />
trovi il modo di migliorare la<br />
s<strong>it</strong>uazione. Ma qualcosa dobbiamo<br />
fare anche noi. Al riguardo, un<br />
rilievo interessante ha fatto il<br />
Segretario Generale della<br />
Conferenza Epi scopale Italiana,<br />
mons. Mariano Crociata: «Anche<br />
lo stile di v<strong>it</strong>a», ha osservato, «può<br />
divenire causa di povertà perché<br />
molte s<strong>it</strong>uazioni di indeb<strong>it</strong>amento<br />
e indigenza derivano dall’incapac<strong>it</strong>à<br />
di gestire in modo adeguato i<br />
consumi, in rapporto alla effettiva<br />
disponibil<strong>it</strong>à economica». In altre<br />
parole, troppi consumi finiscono<br />
per impoverire anche quelli che<br />
potrebbero arrivare tranquillamente<br />
alla fine del me se. Già Benedetto<br />
XVI, il 14 novembre dello scorso<br />
anno, aveva lanciato un ap pello<br />
per un urgente cambio di stili di<br />
v<strong>it</strong>a, guardando non soltanto ai<br />
fatti di casa nostra, ma anche a ciò<br />
che succede in tanti Paesi dove si<br />
continua a morire di fame e di<br />
malattia. Sono tante le spese superflue<br />
che si possono ridurre, perché<br />
molti bisogni sono “indotti” dal<br />
martellamento pubblic<strong>it</strong>ario.<br />
Quindi il farne a meno non solo<br />
non ci danneggia, ma ci aiuta a<br />
sentirci meno poveri, ci fa capire<br />
quali sono le cose veramente<br />
essenziali e necessarie alla nostra<br />
v<strong>it</strong>a. Provare per credere.<br />
Angelo Montonati<br />
4 INSIEME PER - N. 50<br />
L ETTERE<br />
Un commosso ricordo di suor Lia<br />
Dalla p<strong>it</strong>trice Susanna Gaiba, a cui dobbiamo il<br />
bel ri tratto della Beata Elisabetta “ringiovan<strong>it</strong>a”,<br />
riceviamo que sta lettera indirizzata alle consorelle<br />
di Roma, che vo lentieri pubblichiamo.<br />
Care Sorelle Maestre Pie, con questa mia lettera vi<br />
chiedo di perdonarmi se non ho rispettato i tempi che<br />
mi ero prefissata per la conclusione della statua della<br />
bellissima ed amatissima Madre Elisabetta Renzi;<br />
alcune vicende personali mi hanno costretta a rimandarne<br />
la conclusione. “Rimandare” non è forse il<br />
termine più appropriato, è un termine convenzionale<br />
che noi usiamo, perché sono convinta che tutto abbia<br />
un suo significato. Presto comunque vorrei fosse da<br />
voi a Roma! E farò il possibile perché sia così.<br />
Nel frattempo Madre Elisabetta mi ha fatto co -<br />
noscere meglio alcune sorelle, fra cui suor Pia di<br />
Bologna che spero tanto guarisca presto; altrettanto<br />
spero per suor Ade le, che ho avuto il piacere di<br />
conoscere a Roma di versi anni fa. Conoscervi me -<br />
glio per me significa una grande ricchezza, per<br />
questo devo ringraziare Madre Elisabetta!<br />
Desidero inoltre comunicare a voi tutte che sono<br />
con voi nel dolore della perd<strong>it</strong>a di suor Lia che ho<br />
conosciuto tram<strong>it</strong>e suor Pia che mi ha presentato a<br />
lei. Desideravo condividere con voi tutte le parole<br />
che ella mi ha espresso tre giorni prima della sua<br />
morte perché sono molto belle. Parlavamo d’arte<br />
ed ella mi ha espresso il suo amore per la poesia; e<br />
io le ho detto che scrivo poesie e condivido la sua<br />
passione. Allora suor Lia mi ha detto: «Io non scrivo<br />
poesie ma penso che poesia è vedere i piedini di<br />
un bambino correre verso le braccia aperte della<br />
sua mamma, coglierne lo sguardo, perché in quello<br />
sguardo si vede Gesù».<br />
Era bellissima suor Lia mentre mi diceva queste<br />
cose… Ha anche scherzato con me, e quando ho<br />
visto alzarsi la sua piccola mano piegata che era<br />
trattenuta da un bendaggio dove spuntava l’ago<br />
per la flebo, non ho potuto fare a meno di baciare<br />
quella deliziosa piccola bianca mano. Come era<br />
stup<strong>it</strong>a e felice suor Lia, le avevo promesso che<br />
sarei tornata a trovarla, ma lei ha pensato di fare di<br />
meglio molto meglio… Arrivederci suor Lia e grazie<br />
per quei 20 minuti d’amore che mi hai regalato,<br />
valgono tanto di più e tu lo sai!<br />
Inoltre grazie a te suor Pia, per avermi presentato la<br />
tua sorella bellissima. Vi abbraccio tutte care sorelle<br />
con tanto ma tanto affetto.<br />
Susanna Gaiba
<strong>Per</strong> la seconda volta, in<br />
45 anni, viene ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
un “Anno della Fede”:<br />
lo ha annunciato Benedetto<br />
XVI precisando che esso si<br />
aprirà l’11 ottobre <strong>2012</strong> – cinquantesimo<br />
an niversario del -<br />
l’apertura del Concilio Vaticano<br />
II da parte del beato Giovan<br />
ni XXIII – e si concluderà<br />
il 24 novembre 2013, solenn<strong>it</strong>à<br />
di Cristo Re dell’Universo.<br />
Il primo Anno della Fede era<br />
stato indetto da Paolo VI nel<br />
1967, millenovecentesimo<br />
anniversario del martirio dei<br />
santi Pietro e Paolo. Il Pontefice<br />
ha poi precisato il perché<br />
dell’iniziativa, dicendo:<br />
«R<strong>it</strong>engo che, trascorso mezzo<br />
secolo dall’apertura del<br />
Concilio… sia opportuno ri -<br />
chiamare la bellezza e la central<strong>it</strong>à<br />
della fede, l’esigenza<br />
di rafforzarla e approfondirla<br />
a livello personale e comun<strong>it</strong>ario,<br />
e farlo in prospettiva<br />
non tanto celebrativa, ma<br />
piuttosto missionaria, nella<br />
prospettiva, appunto, del la<br />
missione ad gentes e della<br />
nuova evangelizzazione».<br />
Questo ultimo accenno si lega<br />
ad un’altra importante decisione<br />
di Benedetto XVI, che<br />
nel settembre dello scorso<br />
anno ha ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o il Pontificio<br />
Consiglio per la Promozione<br />
della Nuova Evangelizzazione,<br />
affidandone la presidenza<br />
all’arcivescovo Rino Fisichel-<br />
CON LA CHIESA<br />
Dall’ottobre <strong>2012</strong><br />
l’“Anno della Fede”<br />
A MEZZO SECOLO DAL CONCILIO VATICANO II SI AVVERTE L’ESIGENZA DI<br />
RAFFORZARE L’IMPEGNO MISSIONARIO DELLA CHIESA PER UNA NUOVA<br />
EVANGELIZZAZIONE. IL NUOVO DICASTERO “AD HOC” ISTITUITO DAL PAPA<br />
la. In occasione del primo<br />
incontro promosso da questo<br />
dicastero sul tema “Nuovi<br />
Evangelizzatori per la Nuova<br />
Evangelizzazione” il 16 ottobre<br />
scorso, il Papa ha defin<strong>it</strong>o<br />
il Pontificio Consiglio «uno<br />
strumento prezioso per identificare<br />
le grandi questioni che<br />
si ag<strong>it</strong>ano nei diversi settori<br />
della società e della cultura<br />
contemporanea» e aggiungendo<br />
che esso «è chiamato ad<br />
offrire un aiuto particolare<br />
alla Chie sa nella sua missione<br />
soprattutto all’interno di quei<br />
Paesi di antica tradizione cristiana<br />
che sembrano diventati<br />
indifferenti, se non addir<strong>it</strong>tura<br />
ostili alla Parola di Dio. Il<br />
mondo di oggi ha bisogno di<br />
persone che annuncino e testimonino<br />
che è Cristo ad insegnarci<br />
l’arte di vivere, la strada<br />
della vera felic<strong>it</strong>à, perché è<br />
Lui stesso la strada della v<strong>it</strong>a;<br />
persone che tengano prima di<br />
tutto esse stesse lo sguardo<br />
fisso su Gesù, il Figlio di Dio:<br />
la parola dell’annuncio deve<br />
essere sempre immersa in un<br />
rapporto intenso con Lui, in<br />
un’intensa v<strong>it</strong>a di preghiera».<br />
Durante questo convegno,<br />
mons. Fisichella ha spiegato<br />
come la secolarizzazione e il<br />
relativo indebolimento della<br />
fede abbiano confuso gli uo -<br />
mini generando una vera e<br />
propria crisi antropologica,<br />
aggiungendo che tale fenomeno<br />
ha toccato anche parti<br />
rilevanti del clero e della<br />
Chie sa cattolica. Di qui la ne -<br />
cess<strong>it</strong>à di una Nuova Evan -<br />
gelizzazione fuori, ma anche<br />
dentro la Chiesa. Nel corso<br />
dei lavori è stata chiamata in<br />
causa anche la parrocchia,<br />
defin<strong>it</strong>a da qualcuno un<br />
«gigante addormentato».<br />
Tra i campi in cui si intende e<br />
concentrare le attiv<strong>it</strong>à della<br />
Nuova Evangelizzazione,<br />
mons. Fisichella ha indicato<br />
la l<strong>it</strong>urgia, la confessione,<br />
l’Eucaristia, la famiglia, la<br />
cultura, l’impegno pol<strong>it</strong>ico e<br />
civile, l’immigrazione e la<br />
comunicazione. E qui i cristiani<br />
sono chiamati a dare il<br />
meglio di sé: «Essere evangelizzatori»,<br />
sono ancora pa -<br />
role del Pontefice, «non è un<br />
privilegio, ma un impegno<br />
che proviene dalla fede». Il<br />
<strong>2012</strong> potrà essere davvero la<br />
risposta che la Chiesa si<br />
aspetta dai fedeli.<br />
Angelo Montonati<br />
INSIEME PER - N. 50 5
6 INSIEME PER - N. 50<br />
XXXIII CAPITOLO GENERALE<br />
Madre Carla Bertani<br />
Superiora Generale<br />
LE 35 DELEGATE PROVENIENTI DAI PAESI IN<br />
CUI OPERANO LE MAESTRE PIE HANNO ELETTO<br />
IL NUOVO CONSIGLIO DELLA CON GRE -<br />
GAZIONE NEL CORSO DEL XXXIII CAPITOLO<br />
GENERALE SVOLTOSI A GINESTRETO. MOMENTI<br />
DI PREGHIERA E DI SENTITA FRATERNITÀ<br />
HANNO SCANDITO LE TAPPE DEI LAVORI<br />
A sinistra, dall’alto: l’icona del Cap<strong>it</strong>olo e la<br />
preghiera di chiusura del sessennio 2006-<br />
2011. Sotto: il gruppo delle delegate durante<br />
il pellegrinaggio a Lanciano e Loreto. Sopra,<br />
la Messa di apertura del Cap<strong>it</strong>olo presieduta<br />
dal vescovo di Rimini mons. Lambiasi.
Madre Carla Bertani<br />
è la nuova Superiora<br />
Generale delle<br />
Maestre Pie dell’Addolorata.<br />
Con lei, nel corso del<br />
XXXIII Cap<strong>it</strong>olo Generale<br />
so no state elette suor Anna<br />
Ma ria Iannetti, Vicaria Generale,<br />
suor Serena Pinotti, Se -<br />
gretaria Generale, e le consigliere<br />
suor Carla Raggini e<br />
suor Elvira Ariemma, mentre<br />
suor Augusta Conti è stata<br />
confermata nell’incarico di<br />
Economa Generale.<br />
Ed ecco alcuni cenni essenziali<br />
sull’importante evento.<br />
Il gruppo di 35 delegate cap<strong>it</strong>olari,<br />
provenienti da ognuno<br />
dei paesi dove le Maestre Pie<br />
operano, si è radunato a<br />
Ginestreto (PU) la serata del<br />
3 luglio 2011 per iniziare gli<br />
Esercizi Spir<strong>it</strong>uali. I sei giorni<br />
di preghiera e riflessione<br />
guidati da p. Luigi Brena S.J.<br />
sono serv<strong>it</strong>i per creare un<br />
clima di ascolto e di apertura<br />
allo Spir<strong>it</strong>o. Il giorno 8 luglio<br />
il corso di esercizi si è concluso<br />
con un momento di<br />
preghiera che ha voluto dare<br />
conclusione al sessennio, ap -<br />
pena trascorso, nel quale le<br />
Maestre Pie avevano ap profond<strong>it</strong>o<br />
il tema dell’essere<br />
radicate in Cristo Crocifisso<br />
e Risorto.<br />
Il giorno 9 luglio è stato de -<br />
dicato ad un pellegrinaggio<br />
che le ha aiutate a focalizzare<br />
due aspetti tipici della spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />
propria: l’Eucaristia,<br />
con la vis<strong>it</strong>a al santuario del<br />
miracolo eucaristico di Lanciano,<br />
e la Vergine Maria,<br />
con una sosta al santuario di<br />
Loreto. A Lanciano hanno<br />
par tecipato alla santa Messa<br />
INSIEME PER - N. 50 7
celebrata da p. Santiago Gonzalez<br />
Silva, che ha segu<strong>it</strong>o il<br />
XXXIII Cap<strong>it</strong>olo come os servatore<br />
e consulente. A Loreto<br />
la rec<strong>it</strong>a del rosario nelle varie<br />
lingue in uso nella congregazione<br />
ha contribu<strong>it</strong>o ad alimentare<br />
la devozione a Maria<br />
e a rafforzare l’un<strong>it</strong>à tra le<br />
sorelle.<br />
L’apertura ufficiale del<br />
Cap<strong>it</strong>olo è avvenuta a Co -<br />
riano, culla della famiglia<br />
religiosa, presso la tomba della<br />
Beata Elisabetta Renzi il 10<br />
luglio. La celebrazione eucaristica<br />
è stata presieduta dal<br />
vescovo di Rimini, monsignor<br />
Francesco Lambiasi, che<br />
nella sua omelia ha tracciato<br />
il profilo della nostra famiglia<br />
religiosa offrendoci un sapiente<br />
programma di cammino<br />
con uno sguardo di fede e<br />
speranza per il nostro futuro<br />
nella Chiesa. Ha fatto segu<strong>it</strong>o<br />
un momento di preghiera<br />
simbolica, nel cortile, attorno<br />
ad un fuoco alimentato da<br />
legni tipici portati da ogni<br />
paese in cui operano le<br />
Maestre Pie. Il fuoco della<br />
“koinonia”, della v<strong>it</strong>a fraterna<br />
vissuta in coerenza al carisma<br />
che la Beata Elisabetta ci ha<br />
lasciato, arde ora in altre cinque<br />
nazioni che lo arricchiscono<br />
con le divers<strong>it</strong>à delle<br />
loro culture.<br />
Nel pomeriggio, a Ginestreto,<br />
un secondo momento di preghiera<br />
ha dato spazio alla presentazione<br />
dell’icona dell’ultima<br />
cena, inizio della<br />
8 INSIEME PER - N. 50<br />
prima “koinonia” cristiana,<br />
e ha aperto il Cap<strong>it</strong>olo con<br />
l’appello delle delegate<br />
cap<strong>it</strong>olari e il saluto della<br />
Superiora Generale, madre<br />
Lina Rossi.<br />
I lavori sono iniziati con la<br />
presentazione della relazio-<br />
XXXIII CAPITOLO GENERALE<br />
ne sullo stato dell’Ist<strong>it</strong>uto<br />
fatta da madre Lina Rossi e<br />
dall’economa generale,<br />
suor Augusta Conti, e sono<br />
continuati nelle giornate<br />
seguenti con momenti di<br />
assemblea e lavori di gruppo<br />
per riprendere in mano
Nella pagina accanto dall’alto:<br />
l’appello delle delegate nella sala<br />
cap<strong>it</strong>olare; l’incontro con padre<br />
Santiago Gonzalez Silva che ha<br />
segu<strong>it</strong>o i lavori come osservatore<br />
e consulente. Sopra: l’elezione<br />
della Presidenza del Cap<strong>it</strong>olo e,<br />
sotto, la relazione del Presidente<br />
dell’MPA prof. Stefano Nanni<br />
sull’attiv<strong>it</strong>à del Movimento.<br />
lo strumento di lavoro, riflettere<br />
sui testi presentati,<br />
modificarli e approvarli.<br />
Ci sono stati interventi anche<br />
da parte del dr. Gua<strong>it</strong>oli e del<br />
dr. Sartoni, che hanno dato<br />
relazione di tre realtà operative<br />
(Amministrazione delle<br />
opere educativo-socio-assistenziali,<br />
Cooperativa Girasole<br />
M.P.D.A, Centro Renzi<br />
di Riccione Mare) che affiancano,<br />
sostengono ed esplic<strong>it</strong>ano<br />
alcune delle nostre opere<br />
apostoliche, e il cui contributo<br />
ha permesso a queste<br />
at tiv<strong>it</strong>à di continuare in modo<br />
efficace, qualificato, ma<br />
soprattutto coerente al nostro<br />
carisma.<br />
Un’altra giornata particolarmente<br />
bella è stata quella del<br />
17 luglio, che ha visto intervenire<br />
al Cap<strong>it</strong>olo il Consiglio<br />
del Movimento per l’Alleluia<br />
per unirsi alle Cap<strong>it</strong>olari per<br />
INSIEME PER - N. 50 9
il pranzo e per vivere insieme<br />
un momento di fratern<strong>it</strong>à. Nel<br />
pomeriggio, il presidente<br />
Stefano Nanni ha presentato<br />
la relazione delle attiv<strong>it</strong>à e<br />
dello stato del mo vimento,<br />
concludendo con delle<br />
domande stimolo alle cap<strong>it</strong>olari<br />
e all’Ist<strong>it</strong>uto stesso sulle<br />
aspettative che le religiose<br />
Maestre Pie hanno nella collaborazione<br />
del mo vimento<br />
laicale con il vivere ed esplic<strong>it</strong>are<br />
il carisma della Beata<br />
Elisabetta Renzi.<br />
I giorni 18 e 19 luglio erano<br />
stati programmati per dare<br />
spazio all’elezione della Su -<br />
periora Generale e del suo<br />
Consiglio. Ha preceduto<br />
l’elezione l’adorazione eucaristica<br />
protratta nella notte<br />
per invocare lo Spir<strong>it</strong>o Santo<br />
e per disporre gli animi e il<br />
cuore a conoscere e ad acco-<br />
10 INSIEME PER - N. 50<br />
XXXIII CAPITOLO GENERALE<br />
Il gruppo delle delegate cap<strong>it</strong>olari al termine dei lavori. Sotto, il<br />
nuovo Consiglio Generale della Congregazione: da sinistra sr.<br />
Serena Pinotti (Segretaria Generale), sr. Elvira Ariemma (Consigliera<br />
Generale), Madre Carla Bertani (Superiora Generale), sr. AnnaMaria<br />
Iannetti (Vicaria Generale) e sr. Carla Raggini (Consigliera Generale).<br />
A destra, la cerimonia di preghiera a chiusura del Cap<strong>it</strong>olo.
gliere il volere di Dio per il<br />
nuovo gruppo direttivo della<br />
famiglia religiosa delle<br />
Maestre Pie.<br />
La seconda parte dei lavori,<br />
pur continuando ad esaminare<br />
e ad approvare i testi dello<br />
strumento di lavoro, è stata<br />
dedicata alla revisione delle<br />
norme dei precedenti Cap<strong>it</strong>oli<br />
e alle proposte da attuare nel<br />
nuovo sessennio. Ogni sezione<br />
veniva presentata al l’assemblea<br />
e approvata per formare<br />
il documento finale<br />
delle deliberazioni cap<strong>it</strong>olari,<br />
che verranno a suo tempo<br />
consegnate ad ogni Maestra<br />
Pia per l’attuazione.<br />
Le giornate di lavoro sono<br />
state scand<strong>it</strong>e dalla preghiera<br />
quotidiana e da momenti particolari<br />
di preghiera guidati<br />
dalle cap<strong>it</strong>olari di ogni nazione<br />
con lo stile proprio di ogni<br />
cultura, facendoci partecipi di<br />
tradizioni e r<strong>it</strong>uali tipici delle<br />
loro terre. Questa condivisione<br />
anche nella preghiera ha<br />
aiutato molto ad arricchirci e<br />
ad apprezzare come il carisma<br />
lasciatoci da Madre Elisabetta<br />
continua ad essere dono e<br />
manifestazione dell’amore di<br />
Dio fra tante genti, in varie<br />
parti del mondo.<br />
Il 23 luglio un ultimo mo -<br />
mento di preghiera e la celebrazione<br />
eucaristica hanno<br />
dato l’invio ad ogni cap<strong>it</strong>olare<br />
di portare il profumo della<br />
v<strong>it</strong>a fraterna rinnovata e vissuta<br />
con coerenza e allegrezza<br />
di spir<strong>it</strong>o ad ogni comun<strong>it</strong>à<br />
e ad ogni Maestra Pia per<br />
continuare ad essere scintille<br />
di v<strong>it</strong>a nuova nei paesi e nei<br />
luoghi dove il Signore continua<br />
a chiamarci.<br />
Suor AnnaMaria Iannetti<br />
INSIEME PER - N. 50 11
12 INSIEME PER - N. 50<br />
I NTERVISTA<br />
PARLA LA NUOVA SUPERIORA GENERALE, MADRE CARLA BERTANI<br />
«Rieccomi in Italia<br />
dopo 31 anni in Louisiana»<br />
ORIGINARIA DI GATTEO,<br />
PROVIENE DA UNA FAMI-<br />
GLIA LEGATISSIMA ALLA<br />
CONGREGAZIONE, CON<br />
DUE SORELLE E DUE ZIE<br />
PATERNE MAESTRE PIE. LA<br />
VOCAZIONE MISSIONARIA<br />
LE NACQUE PRESTO, MA PER<br />
REALIZZARLA DOVETTE<br />
ASPETTARE, DEDICANDOSI<br />
ALL’INSEGNAMENTO. NEGLI<br />
STATI UNITI SI È OCCUPATA<br />
DI HANDICAPPATI MENTALI<br />
IN QUALITÀ DI ESPERTA<br />
LOGOPEDISTA. TRA GLI<br />
IMPEGNI PRIORITARI INDIVI-<br />
DUATI DAL CAPITOLO<br />
GENERALE, ACCANTO A<br />
QUELLO DELLE RELAZIONI<br />
FRATERNE C’È QUELLO DI<br />
UN PIÙ INTENSO APOSTO-<br />
LATO VOCAZIONALE<br />
Durante il recente Cap<strong>it</strong>olo<br />
generale, madre<br />
Carla Bertani è<br />
stata eletta alla guida della<br />
Congregazione. L’abbiamo<br />
raggiunta prima che partisse<br />
per un viaggio in Louisiana e<br />
Messico, e gentilmente ci ha<br />
concesso una intervista in cui,<br />
tra l’altro, ci ha parlato della<br />
sua vocazione missionaria.<br />
Cominciamo dall’argomento<br />
cardine del Cap<strong>it</strong>olo, la v<strong>it</strong>a<br />
fraterna. Come mai avete<br />
scelto questo tema?<br />
Madre Lina, un anno e mezzo<br />
fa, aveva mandato una lettera<br />
a tutte noi, inv<strong>it</strong>andoci a<br />
riflettere su alcuni amb<strong>it</strong>i<br />
della nostra v<strong>it</strong>a di Congregazione,<br />
in modo da individuare<br />
l’aspetto più bisognoso<br />
di attenzione e riv<strong>it</strong>alizzazione,<br />
e da questo sondaggio era<br />
emerso che il settanta per<br />
cento delle risposte dava<br />
come tema da affrontare<br />
durante il Cap<strong>it</strong>olo proprio<br />
quello della v<strong>it</strong>a comun<strong>it</strong>aria,<br />
delle relazioni fraterne. E<br />
quindi ci siamo mosse su<br />
quella scia avendo accanto a<br />
noi padre Santiago Gonzalez<br />
Silva, il sacerdote clarettiano<br />
che ci ha segu<strong>it</strong>o nella preparazione<br />
e ha fatto da moderatore<br />
ai lavori, con una presenza,<br />
all’infuori delle votazioni<br />
e della lettura dei verbali<br />
delle votazioni, molto<br />
discreta, ma anche molto<br />
incoraggiante. Ha parlato due<br />
volte all’Assemblea ca -<br />
p<strong>it</strong>olare ed era inoltre disponibile<br />
per la segreteria del<br />
Cap<strong>it</strong>olo, per rispondere ad<br />
eventuali domande. Ma ac -<br />
canto all’argomento delle re -<br />
lazioni fraterne si è discusso<br />
del nostro rapporto con l’autor<strong>it</strong>à<br />
e dell’apostolato vocazionale,<br />
un settore che vo -<br />
gliamo veramente incrementare<br />
in questi sei anni in tutte<br />
le nazioni, non solo in Messico,<br />
in Brasile, in Louisiana,<br />
in Bangladesh, nello Zimbabwe,<br />
ma anche in Italia, anzi<br />
soprattutto in Italia, perché è<br />
dove c’è stata una stasi più<br />
lunga. E questo è stato il<br />
mandato del Cap<strong>it</strong>olo. Adesso<br />
verranno fuori le Deliberazioni<br />
cap<strong>it</strong>olari, stiamo<br />
sistemando tutto il materiale<br />
che è stato elaborato per dargli<br />
una veste tipografica adeguata.<br />
Quanto è durato il Cap<strong>it</strong>olo?<br />
Dal 10 al 23 luglio; prima<br />
avevamo fatto una settimana<br />
di esercizi, a Ginestreto con<br />
tutte le cap<strong>it</strong>olari, e poi il 10<br />
abbiamo aperto i lavori a<br />
Coriano recandoci davanti<br />
alla tomba della Fondatrice<br />
dove abbiamo fatto una preghiera<br />
anche simbolica della<br />
nostra internazional<strong>it</strong>à. Ispirandoci<br />
al motto che era stato<br />
scelto – koinonia (comunione),<br />
un fuoco che arde – ave-
Madre Carla Bertani con le precedenti Superiore Generali<br />
Madre Lina Rossi e Madre Luisa Falsetti. Pagina accanto: lettura<br />
della preghiera proposta dalle delegate dello Zimbabwe.<br />
vamo collocato un braciere,<br />
nel quale ogni delegazione ha<br />
portato i legni tipici della propria<br />
nazione. Abbiamo cominciato<br />
con l’ulivo e la v<strong>it</strong>e, che<br />
sono tipici dell’Italia, dove il<br />
carisma è nato. Poi abbiamo<br />
alimentato il braciere con<br />
quelli di ogni nazione, esprimendo<br />
quello che ciascuna di<br />
esse porta all’internazional<strong>it</strong>à<br />
per arricchirla, cioè i doni<br />
tipici della propria cultura.<br />
Quante eravate?<br />
Eravamo trentacinque, di cui<br />
quasi la metà veniva da fuori<br />
Italia: una percentuale di rappresentanti,<br />
questa volta,<br />
maggiore che nei Cap<strong>it</strong>oli<br />
precedenti, anche perché le<br />
missioni continuano a crescere<br />
ed è necessario che ci<br />
sia appunto questa presenza<br />
anche di persone, di lingue e<br />
di culture diverse.<br />
Questo è anche un buon<br />
segno. Adesso però vorrei<br />
che mi raccontasse qualche<br />
cosa anche sulla sua v<strong>it</strong>a,<br />
sulla sua vocazione, come è<br />
nata… Lei di dov’è?<br />
Di Gatteo, qui vicino. Sono la<br />
terza di tre figli, due femmine,<br />
entrambe suore Maestre Pie, e<br />
un maschio che è sposato. Si<br />
fa fatica a dire qual è il<br />
momento in cui ti nasce la<br />
vocazione, però de vo dire che<br />
dalla religios<strong>it</strong>à dei miei gen<strong>it</strong>ori<br />
io ho percep<strong>it</strong>o, anche da<br />
giovane, l’anel<strong>it</strong>o missionario:<br />
c’era, ad esempio, un<br />
incoraggiamento continuo da<br />
parte di mia madre perché dei<br />
soldini che mi dava ogni settimana,<br />
prima ancora di spen-<br />
derli ne mettessi via un quinto<br />
per i missionari, perché ne<br />
conoscevamo alcuni, che<br />
venivano in parrocchia.<br />
Quindi maturò in me il desiderio<br />
di andare in Africa,<br />
come missionaria.<br />
Come mai in Africa?<br />
<strong>Per</strong>ché i missionari che conoscevamo<br />
venivano principalmente<br />
da là. Quando poi le<br />
Maestre Pie vennero nel mio<br />
paese, non solo frequentammo<br />
l’asilo da loro, ma esse ci<br />
prepararono ai sacramenti, ci<br />
seguirono nella nostra cresc<strong>it</strong>a<br />
spir<strong>it</strong>uale, e quindi ci nutrirono,<br />
veramente, anche in<br />
questo desiderio. A me piaceva<br />
quello che loro facevano,<br />
questo essere coinvolte con i<br />
giovani, con i bambini, nella<br />
parrocchia. C’erano an che le<br />
suore di Don Guanella, ma<br />
stavano solo nel collegio. Io<br />
non volevo lavorare in cucina<br />
o nel guardaroba, volevo<br />
INSIEME PER - N. 50 13
14 INSIEME PER - N. 50<br />
I NTERVISTA<br />
impegnarmi nell’apostolato<br />
attivo. E dopo le elementari,<br />
le medie e le scuole superiori,<br />
qui a Rimini a 18 anni<br />
conseguii il diploma di maestra<br />
elementare e quindi<br />
entrai in noviziato, a Roma.<br />
Probabilmente la decisione<br />
defin<strong>it</strong>iva la maturai nei due<br />
anni di noviziato, nel momento<br />
in cui dovetti scegliere tra<br />
farmi una famiglia e avere<br />
figli, oppure seguire questo<br />
desiderio che avevo dentro di<br />
essere del Signore e per il<br />
Signore, come missionaria.<br />
Dopo un momento di crisi,<br />
superato con l’aiuto del Di -<br />
rettore spir<strong>it</strong>uale, dissi: «Va<br />
bene Signore, hai vinto Tu».<br />
A vent’anni feci la prima<br />
professione e insegnai per<br />
quattro anni a Roma, nella<br />
scuola elementare della borgata<br />
del Trullo, svolgendo<br />
anche tanta attiv<strong>it</strong>à nella parrocchia,<br />
officiata dai Cappuccini,<br />
dove c’erano quat-<br />
trocento bambini, quindi eravamo<br />
molto impegnate. <strong>Per</strong>ò<br />
mi ci trovai molto bene. Da lì<br />
poi mi chiesero di venire a<br />
Rimini, dove insegnai per tre<br />
anni.<br />
Quindi niente missione sub<strong>it</strong>o…<br />
Nel 1972, dopo avere emesso<br />
i voti temporanei, scrissi una<br />
lettera alla Superiora ge nerale<br />
di allora, Madre Tina<br />
Gasperoni, chiedendole ap -<br />
punto di andare in missione. A<br />
quell’epoca la Congregazione<br />
aveva una sola casa all’estero,<br />
in Louisiana negli Stati Un<strong>it</strong>i,<br />
dove già si trovava una mia<br />
zia, anch’essa Maestra Pia,<br />
sorella di papà.In famiglia,<br />
come vede, il nostro Ist<strong>it</strong>uto è<br />
ben rappresentato, perché c’è<br />
stata un’altra sorella di mio<br />
padre, sempre Maestra Pia,<br />
ma qui in Italia. Quando la zia<br />
partì per gli Stati Un<strong>it</strong>i io<br />
avevo quattro anni, e quindi la<br />
conobbi bene solo da quattor-<br />
dicenne, perché lei era tornata<br />
temporaneamente in Italia<br />
dopo dieci anni. Parlavamo<br />
tanto della missione, e fu su -<br />
b<strong>it</strong>o chiaro che, come Maestra<br />
Pia, io non sarei potuta andare<br />
in Africa, ma in Louisiana, e<br />
quindi già mi preparavo per<br />
quella destinazione. <strong>Per</strong>ò non<br />
ricevetti al cuna risposta dalla<br />
Superiora generale e ogni<br />
volta che lei magari chiedeva<br />
la disponibil<strong>it</strong>à, io la davo, ma<br />
non era accolta. Così decisi di<br />
non insistere oltre: sarei part<strong>it</strong>a<br />
solo per volontà del Signore,<br />
non per una forzatura mia. Poi<br />
mia zia, siccome le avevano<br />
diagnosticato un tumore al<br />
seno, nel 1975 rientrò defin<strong>it</strong>ivamente<br />
in Italia, sia pure a<br />
malincuore; lei avrebbe desiderato<br />
morire in missione, ma<br />
cedette alle insistenze della<br />
sua famiglia e tornò. Furono<br />
due anni benedetti per me,<br />
perché potei conoscere meglio<br />
la zia, che mi parlava sempre<br />
della Louisiana. Il 28 agosto<br />
1977, quando feci la professione<br />
perpetua, lei stava molto<br />
male ed era già ricoverata in<br />
ospedale: sarebbe deceduta il<br />
30 novembre a soli 51 anni.<br />
<strong>Per</strong>ò poco dopo il suo rientro<br />
le avevo rivelato che avevo<br />
fatto domanda per andare nelle<br />
missioni, e lei mi disse: «Carla,<br />
mi fai così contenta!». Poi<br />
aggiunse: «Guarda, vai, vai,<br />
fai anche quello che non ho<br />
potuto fare io». Allora prima<br />
della professione perpetua<br />
scrissi nuovamente alla<br />
Superiora generale, dicendole<br />
con molto rispetto che non<br />
volevo forzarle la mano, ma<br />
che ero ancora disponibile, e<br />
che se un giorno ci fosse stato<br />
bisogno di qualcuno in missione,<br />
io ci sarei andata molto
La preghiera all’inizio del Cap<strong>it</strong>olo nel cortile della Casa<br />
Madre, attorno a un fuoco (simbolo della “koinonia”) alimentato<br />
da legni tipici di ogni paese in cui operano le Maestre<br />
Pie. Pagina accanto: Madre Carla durante l’intervista.<br />
volentieri. Poiché anche quella<br />
lettera non ebbe risposta,<br />
mi misi il cuore in pace dicendo:<br />
«Signore, a tuo tempo, se<br />
questo deve avvenire, avverrà».<br />
Ormai lei aveva smesso di<br />
pensarci…<br />
Certo, anche perché successivamente,<br />
esattamente a febbraio<br />
del 1978, io mi am -<br />
malai a causa di due vertebre<br />
del collo che mi si erano spostate,<br />
per cui avevo un nervo<br />
rimasto incastrato che mi<br />
faceva un male tremendo.<br />
Dovetti sospendere l’insegnamento<br />
per due mesi, perché<br />
portavo uno di quei collarini<br />
duri e alti che mi impedivano<br />
certi movimenti. La<br />
ripresa fu lunga, ma il mio<br />
cruccio più grande non era<br />
tanto il dolore fisico, quanto<br />
il vedere dileguarsi il mio<br />
sogno: chi- pensavo tra me -<br />
manda in missione una persona<br />
ammalata? Così mi<br />
dissi: «Ok Carla, vorrà dire<br />
che l’Italia diventerà la tua<br />
missione». Rassegnata, r<strong>it</strong>enendo<br />
che il Signore volesse<br />
questo da me, cercando di<br />
vivere in pieno la mia attiv<strong>it</strong>à<br />
di educatrice continuai a<br />
insegnare, anche perché pian<br />
piano mi ero ripresa e stavo<br />
bene. Ma ecco che nel maggio<br />
1979 Madre Tina e la sua<br />
Vicaria mi inv<strong>it</strong>ano a raggiungerle<br />
a Gatteo, dove si<br />
stava dedicando una grotta<br />
della Madonna di Lourdes, e<br />
sulla via del r<strong>it</strong>orno Madre<br />
Tina mi dice: «Suor Carla,<br />
alla missione ci stai ancora<br />
pensando?». Io musica mi -<br />
gliore non l’avevo mai sent<strong>it</strong>a<br />
… Ricordo che ero seduta<br />
sul sedile posteriore della<br />
Cinquecento su cui viaggiavamo<br />
e risposi: «Sì, Madre!».<br />
E lei: «Ma i tuoi cosa diranno?».<br />
«Madre, ai miei ci<br />
penso io». Aggiunsi che mi<br />
ero ripresa e stavo bene. Così<br />
il 13 settembre 1979 partii<br />
per la Louisiana: ero la persona<br />
più felice del mondo,<br />
perché finalmente il sogno si<br />
avverava. Sono tornata re -<br />
centemente per il Cap<strong>it</strong>olo<br />
generale dopo trentuno anni<br />
di permanenza laggiù.<br />
Come reagirono in famiglia<br />
alla Sua partenza per la missione?<br />
Il maschio era sposato,<br />
le due sorelle suore Maestre<br />
Pie e Suo padre con due<br />
sorelle religiose… I gen<strong>it</strong>ori<br />
sarebbero rimasti soli…<br />
INSIEME PER - N. 50 15
Con mio padre non ci furono<br />
problemi: era un uomo di<br />
fede, fece il sacrestano a<br />
Gatteo per trentacinque anni,<br />
pregava molto, mi dava proprio<br />
l’idea del monaco, era<br />
molto riservato, stava bene<br />
con il Signore. Mi diceva:<br />
«Sai Carla, fra una Messa e<br />
l’altra io sto lì e prego per voi<br />
tre». Mia mamma invece è<br />
più attiva, più estroversa e,<br />
pur essendo anch’essa una<br />
donna di fede, fece più fatica<br />
ad accettare la mia partenza.<br />
Infatti, quando annunciai la<br />
mia decisione, lei disse: «Ma<br />
non è possibile, sono quasi tre<br />
anni che non ti sento dire più<br />
niente». Le spiegai che l’avevo<br />
fatto di propos<strong>it</strong>o, ma ciò<br />
non voleva dire che il desiderio<br />
non ci fosse. In quel periodo,<br />
lei veniva a trovarmi da<br />
16 INSIEME PER - N. 50<br />
I NTERVISTA<br />
Madre Carla accolta a Sicuicho nella sua prima vis<strong>it</strong>a in Messico.<br />
Sotto, la preghiera proposta dalle delegate della Louisiana<br />
durante il Cap<strong>it</strong>olo. Pagina accanto: il candelabro simbolo<br />
dell’internazional<strong>it</strong>à del carisma della Congregazione.<br />
Gatteo – io ero a Rimini a<br />
insegnare– tutte le settimane,<br />
e mi disse che non mi avrebbe<br />
dato il permesso, perché allora<br />
i gen<strong>it</strong>ori dovevano firmare<br />
per una figlia che voleva<br />
andare in missione. Noi<br />
Maestre Pie non siamo nate<br />
come congregazione missionaria,<br />
lo siamo diventate dopo,<br />
e allora i gen<strong>it</strong>ori dovevano<br />
dare il consenso. «Io non<br />
firmo» mi ripeté. Al che replicai:<br />
«Mamma, se io fossi sposata<br />
e mio mar<strong>it</strong>o andasse<br />
negli Stati Un<strong>it</strong>i, mi diresti di<br />
stare a casa?». Risposta: «Ma<br />
quello è un caso diverso».<br />
Allora le dissi: «Va bene, se<br />
veramente non mi vuoi dare il<br />
permesso, aspetterò che tu<br />
muoia, poi me ne andrò». A<br />
quel punto intervenne papà:<br />
«Carla, fai quello che devi<br />
fare, alla mamma ci penso<br />
io». Poi cambiò idea anche<br />
mamma ragionando così, da<br />
brava romagnola: «Ma se<br />
devo morire io perché vada in<br />
missione lei, è meglio che la<br />
mandi adesso. Dirò anch’io sì<br />
al Signore». Poi vidi nei miei<br />
gen<strong>it</strong>ori tanta gioia perché io<br />
ero contenta.<br />
Incontrò delle difficoltà<br />
all’inizio della Sua missione?<br />
Inizialmente sì perché gli<br />
Stati Un<strong>it</strong>i non riconoscevano<br />
il mio t<strong>it</strong>olo di studio -<br />
l’abil<strong>it</strong>azione magistrale - ma<br />
soltanto il liceo, e quindi mi<br />
consideravano come una<br />
“high school graduate”, cioè<br />
una che ha fatto la scuola<br />
superiore, che da loro però<br />
non conferisce un diploma:<br />
per ottenerlo occorre frequentare<br />
l’univers<strong>it</strong>à. Così<br />
dovetti ricominciare da capo,<br />
conseguii il Baccalaureato e<br />
poi il Master, specializzandomi<br />
in logopedia, per la riabil<strong>it</strong>azione<br />
del linguaggio e<br />
della parola, siccome avevo a<br />
che fare con gli handicappati<br />
mentali. <strong>Per</strong> trentun anni, in<br />
Louisiana, ho sempre lavorato<br />
con loro riuscendo, grazie<br />
alla logopedia, a comunicare
e a migliorare la comunicazione,<br />
le relazioni e la v<strong>it</strong>a<br />
dei ragazzi. Mentre studiavo<br />
ero responsabile di un dorm<strong>it</strong>orio<br />
con quarantotto bambini,<br />
i più piccoli di tre-quattro<br />
anni. <strong>Per</strong> dieci anni andai a<br />
scuola – questo mi servì<br />
anche per imparare bene l’inglese<br />
che non sapevo – iniziando<br />
l’univers<strong>it</strong>à e laureandomi<br />
là: anche quella fu una<br />
bella esperienza, che mi mise<br />
a contatto con i giovani americani<br />
del tempo e quindi<br />
anche con la cultura di quello<br />
che, essendomi trasfer<strong>it</strong>a<br />
negli Stati Un<strong>it</strong>i, consideravo<br />
or mai come il mio popolo, la<br />
mia terra, dove sarei morta.<br />
Successivamente mi chiesero<br />
di occuparmi anche di amministrazione,<br />
e diventai l’amministratrice<br />
della scuola:<br />
avevamo a quell’epoca centocinquantadue<br />
tra bambini e<br />
ragazzi, adesso ne abbiamo<br />
duecentodue tra adulti e giovani.<br />
Successivamente iniziammo<br />
anche le case-famiglia<br />
per handicappati mentali,<br />
ne abbiamo tre e anche di<br />
quelle ero responsabile.<br />
In sostanza, ha fin<strong>it</strong>o per fare<br />
anche cose che magari non<br />
avrebbe mai pensato di fare…<br />
Mi viene in mente il t<strong>it</strong>olo della<br />
biografia della vostra Fondatrice,<br />
“Elisabetta e l’imprevisto”,<br />
anche a Lei è cap<strong>it</strong>ato<br />
qualcosa di simile …<br />
Infatti, il Signore ti mette nel<br />
cuore i desideri, poi come<br />
questi si avverano è veramente<br />
un mistero. Lui ci prende<br />
per mano e dopo si aprono le<br />
porte… Nel 1993 sono stata<br />
eletta consigliera e ho ricoper-<br />
to l’incarico per tre sessenni,<br />
pur rimanendo in Louisiana:<br />
per diciotto anni sono venuta<br />
almeno due volte all’anno in<br />
Italia per le riunioni del<br />
Consiglio. Ora è arrivato l’imprevisto<br />
della elezione a<br />
Superiora generale. Faremo<br />
del nostro meglio, siamo una<br />
squadra, io e le quattro consigliere:<br />
suor AnnaMaria<br />
Iannetti, che è la Vicaria generale;<br />
suor Serena Pinotti, bolognese,<br />
Segretaria generale; poi<br />
suor Carla Raggini, anche lei<br />
di Gatteo (io e lei siamo le<br />
ultime “ragazze” di Gatteo), e<br />
suor Elvira Ariemma, di Pe -<br />
saro come suor AnnaMaria<br />
Iannetti, che presentemente è<br />
dovuta tornare in Brasile, a<br />
Colinas, perché lì l’anno scolastico<br />
va da gennaio a dicembre,<br />
quindi sono nel mezzo<br />
della scuola. Comunque ri -<br />
marrà in Brasile il tempo<br />
necessario per instradare altre<br />
consorelle, poi verrà qui.<br />
Naturalmente c’è anche suor<br />
Augusta Conti, la nostra Economa<br />
generale, che è stata ri -<br />
confermata in questo incarico.<br />
Adesso qual è il suo programma?<br />
R<strong>it</strong>ornare in Louisiana per<br />
dare le consegne a chi prenderà<br />
il mio posto: siccome la<br />
scuola di cui sono direttrice è<br />
diocesana, dovevo dare un<br />
preavviso prima di lasciare la<br />
direzione; da lì mi sposterò in<br />
Messico, prima di r<strong>it</strong>ornare<br />
in Italia, poi comincerò la<br />
vis<strong>it</strong>e canoniche alle varie<br />
comun<strong>it</strong>à in Italia, Brasile e<br />
Bangladesh.<br />
Non rimane che augurare<br />
buon lavoro alla nuova équipe<br />
eletta dal Cap<strong>it</strong>olo Generale.<br />
E lo facciamo di cuore.<br />
Angelo Montonati<br />
INSIEME PER - N. 50 17
18 INSIEME PER - N. 50<br />
E DUCARE<br />
Così ricordano<br />
le loro educatrici<br />
DUE EX-ALUNNE DELLE MAESTRE PIE E UN’ALUNNA DEL LORO LICEO A RIMINI<br />
PARLANO DELLA LORO ESPERIENZA VISSUTA ALLA LUCE DEL CARISMA DELLA<br />
BEATA ELISABETTA. NE ESCE UN QUADRO A DIR POCO COMMOVENTE, PIENO<br />
DI GRATITUDINE PER CIÒ CHE HANNO RICEVUTO NEL PERIODO PIÙ DELICA-<br />
TO DELLA LORO FORMAZIONE IN UNA SCUOLA DOVE SI IMPARA A LAVORARE<br />
CON IMPEGNO E PASSIONE E CI SI PREPARA NEL MODO MIGLIORE<br />
AD AFFRONTARE LA VITA<br />
«Mi hanno trasmesso<br />
il loro carisma»<br />
Quando ho cominciato<br />
il mio lavoro di<br />
docente nella Scuola<br />
Magistrale delle Maestre Pie<br />
di Rimini, avevo 25 anni:<br />
mi sentivo molto preparata<br />
poiché fresca di studi, molto<br />
entusiasta della sfida che mi<br />
si apriva di fronte, quasi in -<br />
credula che ciò stesse cap<strong>it</strong>ando<br />
proprio a me, e molto<br />
timorosa per il forte senso<br />
di responsabil<strong>it</strong>à che stranamente<br />
percepivo.<br />
Ho affrontato classi di ragazzi<br />
che avevano appena 6 o 7<br />
anni meno di me, e che mi<br />
guardavano con rispetto e<br />
avevano timore di me! E io<br />
mi chiedevo cosa fare, e cercavo…<br />
un libretto di istruzioni!<br />
Non c’era! Incredibile:<br />
oggi, tutto ha un libretto di<br />
istruzioni, ma proprio tutto!<br />
Possibile non ci fosse da<br />
qualche parte? (Confesso che<br />
poi ho scoperto che anche<br />
per il mestiere di gen<strong>it</strong>ore<br />
non esistono istruzioni!).<br />
È stato proprio questo il<br />
momento in cui ho cap<strong>it</strong>o:<br />
intanto, non dovevo temere,<br />
perché avevo sicuramente il<br />
supporto forte degli studi fatti;<br />
ma ciò che mi ha dato forza e<br />
mi ha condotto fino ad oggi, è<br />
stata quella atmosfera speciale<br />
che ho respirato, assorb<strong>it</strong>o e<br />
metabolizzato in tutti gli anni<br />
di cresc<strong>it</strong>a e formazione, passati<br />
in una famiglia forte, e in<br />
una scuola seria e tenace.<br />
Ho avuto infatti la fortuna di<br />
studiare alla scuola delle<br />
Maestre Pie di Rimini, negli<br />
anni dalla Scuola per l’infanzia<br />
fino all’ Ist<strong>it</strong>uto<br />
Magistrale. Qui ho passato,<br />
come tutti, momenti belli e<br />
momenti difficili; ho incontrato<br />
tante suore, quasi solo<br />
suore, a dire il vero.<br />
Con il loro “fare” e il loro<br />
“essere” (che in ver<strong>it</strong>à si<br />
chiama “carisma”), mi hanno<br />
trasmesso il loro modo di<br />
vivere la v<strong>it</strong>a. Senza far ru -<br />
more, senza tante “prediche”,<br />
in modo davvero semplice e<br />
quasi spontaneo, mi hanno<br />
insegnato ad amare lo studio,<br />
ad amare il mondo, ad amare<br />
«Mi ha dato forza quell’atmosfera<br />
speciale che ho respirato,<br />
assorb<strong>it</strong>o e metabolizzato»<br />
le persone, ad amare Dio.<br />
Mentre scrivo questi semplici<br />
pensieri, mi passano le loro<br />
immagini tutte davanti: alcune<br />
di loro non ci sono più;<br />
altre, per fortuna, sono ancora<br />
qui, che lavorano per una<br />
uman<strong>it</strong>à migliore.<br />
Sono davvero certa di questo:<br />
oggi, di scuole, ce ne sono<br />
anche troppe; tutti vogliono<br />
formare lo “strumento testa”,<br />
quasi fosse qualcosa che<br />
qualcun altro deve usare o<br />
riempire. Ma poche sono le<br />
scuole che si occupano di<br />
uman<strong>it</strong>à. Ed è questo, secondo<br />
me, il senso dell’ormai<br />
famosa espressione “emergenza<br />
educativa”. Inutile<br />
ripetere al riguardo parole<br />
famose o concetti espressi<br />
meglio da altri.<br />
Loro, le Maestre Pie, invece<br />
lo fanno ogni giorno: si occupano<br />
della persona degli alunni,<br />
li seguono con affetto e<br />
apprensione nella loro cresc<strong>it</strong>a,<br />
e anche in altri amb<strong>it</strong>i al di<br />
fuori della scuola; sanno collaborare<br />
davvero con le fami-
glie (e non solo a parole); e<br />
con noi docenti laici, lottano<br />
per un futuro, dove speriamo<br />
che l’uomo r<strong>it</strong>orni ad essere<br />
tale, al di là delle cose, degli<br />
egoismi, degli arrivismi, della<br />
spacconeria, dei soldi, delle<br />
crisi economiche, degli esempi<br />
poco edificanti e della tentazione<br />
di sentirsi dio.<br />
Mi sento di dire che, se oggi<br />
sono in grado di lavorare con<br />
impegno e passione e di credere<br />
nel mio lavoro, lo devo<br />
sicuramente a questo insegnamento<br />
che ho ricevuto e<br />
che ancora ricevo. Anzi, alle<br />
volte sento che un po’ di quel<br />
carisma speciale delle Maestre<br />
Pie fa parte anche di me.<br />
Lo vedo nel mio modo di<br />
essere docente, moglie e ma -<br />
dre. Lo vedo negli occhi dei<br />
miei studenti. Lo vedo nella<br />
voglia di entrare ogni mattina<br />
in classe con grinta; e nello<br />
spir<strong>it</strong>o che anima tutti noi<br />
docenti delle scuole Maestre<br />
Pie, che amiamo sorridere e<br />
crediamo davvero in quello<br />
che facciamo, e nel modo in<br />
Francesca Canarecci durante una lezione al liceo<br />
“Maestre Pie” di Rimini, dove insegna.<br />
cui lo facciamo, cioè secondo<br />
l’insegnamento della Beata<br />
Elisabetta: ferme e materne<br />
ad un tempo, prevenendo e<br />
convincendo. Lo vedo nell’amore<br />
con cui riesco a pensare<br />
agli anni passati a scuola, e<br />
alle insegnanti che ho avuto e<br />
Il ruolo assunto da questa<br />
scuola nel contribuire alla<br />
mia formazione personale<br />
è stato decisivo.<br />
Grazie a questo cammino<br />
che, purtroppo, dovrà interrompersi<br />
l’anno prossimo, ho<br />
assunto padronanza di una<br />
preziosa parola tanto pronunciata<br />
quanto fraintesa, specie<br />
al giorno d’oggi: Ve r<strong>it</strong>à.<br />
Ver<strong>it</strong>à verso lo studio, Ver<strong>it</strong>à<br />
verso noi stessi e verso la<br />
che, in modo direi profetico e<br />
illuminato, mi hanno formato<br />
ed accompagnato a quello<br />
che sono.<br />
Francesca Canarecci, insegnante<br />
del Liceo della comunicazione<br />
e scienze umane<br />
“Maestre Pie”, Rimini<br />
Una scuola decisiva<br />
per la mia formazione<br />
«Entrare qui è come essere presi per mano...»<br />
realtà sociale circostante.<br />
Entrare in questa scuola è<br />
come essere presi per mano<br />
ed essere portati in una<br />
dimensione in cui ogni persona<br />
gode di un grande<br />
rispetto reciproco e continuo,<br />
e in un contesto che riesce a<br />
conciliare la trasmissione del<br />
Sapere con la Fede, lasciando<br />
in una condizione non indifferente<br />
le persone che potrebbero<br />
essere t<strong>it</strong>ubanti nel sen-<br />
INSIEME PER - N. 50 19
tirsi avvolte da quest’ultimo<br />
aspetto: la Li bertà. Essere<br />
liberi, comportarsi da liberi e<br />
rispettare il prossimo in quanto<br />
libero. Dunque, un bagaglio<br />
di insegnamenti da portare<br />
appresso tutta la v<strong>it</strong>a, da<br />
mostrare e far comprendere a<br />
chi ci circonda. Operazione<br />
non sempre semplice, ma<br />
degna di un nostro impegno<br />
personale attraverso ogni<br />
forma di comunicazione a noi<br />
disponibile.<br />
Concludo con una parola ba -<br />
nale, ma sent<strong>it</strong>a: Grazie.<br />
Grazie per l’esistenza di queste<br />
scuole di v<strong>it</strong>a e di questi<br />
docenti in grado di renderle<br />
tali che riescono a rendere<br />
Cultura e Uman<strong>it</strong>à due viaggiatori<br />
inseparabili nel cammino<br />
della v<strong>it</strong>a.<br />
Valentina Damiani, IV A<br />
Liceo della comunicazione<br />
Maestre Pie, Rimini<br />
20<br />
E DUCARE<br />
Sono state “sorelle” nel mio cammino<br />
«Frequentando l’Ist<strong>it</strong>uto<br />
magistrale nel collegio di<br />
Rimini, ero contornata<br />
da molte suore presenti<br />
in ogni nostra attiv<strong>it</strong>à...<br />
ciascuna di esse ha<br />
scavato profondamente<br />
nel mio animo»<br />
INSIEME PER - N. 50<br />
Non è senza commozione<br />
che mi accingo<br />
a parlare delle “mie”<br />
Suore, delle “mie” Maestre<br />
Pie. Fin dalla fanciullezza le<br />
ho incontrate e nell’adolescenza<br />
ha avuto modo di<br />
“rivederle” nelle riunioni<br />
della Gioventù Femminile di<br />
Azione Cattolica a Borgo<br />
Maggiore.<br />
<strong>Per</strong>ò il “tuffo” è avvenuto nel<br />
lontano 1947, frequentando<br />
l’Ist<strong>it</strong>uto Magistrale a Rimini<br />
come educanda. Così, in collegio<br />
e a scuola ero contornata<br />
da molte suore onnipresenti<br />
in ogni nostra attiv<strong>it</strong>à educativa,<br />
ricreativa e formativa<br />
di vario genere. Talune sono<br />
state presenze forti, altre…<br />
discrete, ma tutte con lo stesso<br />
carisma della Beata<br />
Elisabetta Renzi per aiutarci<br />
a crescere, per affrontare la<br />
v<strong>it</strong>a come donne e come future<br />
maestre.<br />
Ciascuna di esse, in vario<br />
modo, ha scavato profondamente<br />
nel mio animo e io ho<br />
sub<strong>it</strong>o sempre il loro “fascino”;<br />
i loro cari volti sereni,<br />
pensosi o sorridenti sono<br />
rimasti scolp<strong>it</strong>i nel mio cuore<br />
e, di alcune, ho ancora il<br />
ricordo delle voci.<br />
In particolare vorrei c<strong>it</strong>are<br />
suor Bianca Foletti che ha
Un’aula della scuola<br />
frequentata da Valentina<br />
Damiani.<br />
Marisa Ferri, tuttora legata da profonda<br />
amicizia con le Maestre Pie.<br />
segu<strong>it</strong>o con tanta preghiera la<br />
nasc<strong>it</strong>a del mio primogen<strong>it</strong>o<br />
Stefano nel dicembre 1958.<br />
Trattandosi di un podalico<br />
dell’ultima ora, i rischi erano<br />
vari e difficili da superare,<br />
con es<strong>it</strong>o davvero incerto…<br />
Entrando in sala parto, ho<br />
visto sulla parete un quadretto<br />
con suor Bianca, a metà<br />
busto, che sorridendo mi<br />
disse: «Marisa, non preoccuparti.<br />
Io pregherò la Madonna.<br />
Tuo figlio nascerà sano e<br />
salvo!». Ed io, molto stup<strong>it</strong>a:<br />
«Suor Bianca!?!...». E sparì.<br />
Stefano è nato in venti minuti<br />
e ha vag<strong>it</strong>o sub<strong>it</strong>o. I medici<br />
si sono molto meravigliati<br />
perché erano ben consapevoli<br />
dei seri rischi dovuti alla<br />
posizione del bambino e avevano<br />
già avvert<strong>it</strong>o mio mar<strong>it</strong>o…<br />
che anche a me aveva<br />
accennato qualcosa… e io ho<br />
detto: «Salvate tutti e due, se<br />
no… il bimbo».<br />
Sono convinta che mio figlio<br />
è vivo e sano per<br />
mer<strong>it</strong>o delle preghiere<br />
e delle sofferenze<br />
di suor<br />
Bianca, che proprio<br />
in quel periodo<br />
è stata operata.<br />
È una testimonianza<br />
vera per cui<br />
potrei veramente<br />
mettere le mani sul<br />
Vangelo. Di Maestre<br />
Pie sante ce ne<br />
sono state, ce ne<br />
sono e ce ne saranno<br />
sempre. Deo<br />
gratias!<br />
Ho voluto e voglio<br />
molto bene a tante<br />
Maestre Pie: a<br />
quelle di allora che<br />
sono in Cielo o<br />
ancora fra noi, alle<br />
altre, assai numerose, incontrate<br />
lungo il percorso delle<br />
mia v<strong>it</strong>a fino ad oggi. Di<br />
ognuna m’è rimasta l’impronta<br />
quando la testimonianza<br />
è stata fedele e il<br />
tempo non ha scalf<strong>it</strong>o ciò che<br />
il cuore e la mente hanno<br />
captato, incontrandole. A<br />
distanza di anni e di decenni,<br />
il mio affetto, la mia grat<strong>it</strong>udine<br />
per ognuna sono sempre<br />
sinceri e veramente grandi.<br />
Con alcune poi è nata ed è<br />
rimasta un’amicizia cara:<br />
sono incontri d’anime che<br />
lasciano un bel solco dentro e<br />
ciò diventa forza, speranza,<br />
consolazione, anel<strong>it</strong>o di v<strong>it</strong>a.<br />
Non ho cercato l’amicizia di<br />
nessuna suora, ma, grazie a<br />
Dio, nel mio cuore se ne sono<br />
annidate parecchie e io lodo<br />
e benedico il Signore per<br />
queste care Maestre Pie che<br />
con la loro fede hanno dato<br />
l’esempio di bontà, di pazienza,<br />
di ascolto… Sono state e<br />
sono le “sorelle” del mio<br />
cammino e nella preghiera<br />
non le ho dimenticate mai…<br />
e so che il loro ricordo orante<br />
non mi manca mai… Se, talvolta,<br />
alcune sono più presenti<br />
di altre, è segno che fra<br />
me e loro c’è una comunione<br />
d’anima più forte.<br />
Vi sono “sinfonie” che solo<br />
Dio conosce e permette per il<br />
bene reciproco.<br />
Comunque, “unicuique su um”<br />
dicevano i latini e… ciascuna<br />
di esse avrà ricevuto o riceverà<br />
giustamente il premio dal<br />
Padre che sta nei Cieli.<br />
E io… continuerò a dire il<br />
mio grazie ad ogni “mia”<br />
Maestra Pia con amore fraterno<br />
e con la mia piccola,<br />
riconoscente preghiera.<br />
Marisa Ferri<br />
INSIEME PER - N. 50 21
Lo scorso 1° ottobre,<br />
nella nostra comun<strong>it</strong>à<br />
operante tra gli indios<br />
di Zicuicho, nello stato messicano<br />
di Michoacán, abbiamo<br />
ricevuto la vis<strong>it</strong>a di Madre<br />
Carla Bertani, nostra nuova<br />
Superiora Generale. Questa è<br />
stata motivo di grande festa<br />
per tutta la comun<strong>it</strong>à scolastica<br />
del “Colegio V Centenario”:<br />
alunni, gen<strong>it</strong>ori e<br />
amici di noi Maestre Pie<br />
dell’Addolorata. <strong>Per</strong> onorare<br />
la sua vis<strong>it</strong>a è stata organizzata<br />
una festa di benvenuto,<br />
durante la quale sono stati<br />
presentati balli tipici da parte<br />
degli alunni della scuola e<br />
delle mamme che compongono<br />
il consiglio direttivo.<br />
Ci hanno onorato della loro<br />
presenza anche il Parroco<br />
della comun<strong>it</strong>à, Padre Ramón<br />
Machuca, e altre personal<strong>it</strong>à<br />
22 INSIEME PER - N. 50<br />
MISSIONI MESSICO<br />
Prima tappa messicana<br />
per Madre Carla Bertani<br />
in rappresentanza delle autor<strong>it</strong>à<br />
locali.<br />
Abbiamo poi avuto la gioia<br />
di condividere il pranzo,<br />
preparato dalle mamme, che<br />
si è distinto per la grande<br />
varietà di piatti tipici messicani<br />
e che Madre Carla ha<br />
gustato con grande piacere.<br />
<strong>Per</strong> la nostra comun<strong>it</strong>à dei<br />
Sacri Cuori di Gesù e di<br />
Maria, la vis<strong>it</strong>a di Madre<br />
Carla è stata una grande<br />
benedizione e ci sentiamo<br />
privilegiate per essere state<br />
la prima comun<strong>it</strong>à da lei<br />
vis<strong>it</strong>ata qui in Messico. La<br />
ringraziamo per il suo affetto<br />
e la sua presenza tra noi e<br />
la accompagniamo con le<br />
nostre preghiere.<br />
Suor Lizbeth, MPdA
Momenti del caloroso benvenuto dato a<br />
Madre Carla dagli indios del Michoacán<br />
nel “Colegio V Centenario”, con alunni,<br />
gen<strong>it</strong>ori e amici delle Maestre Pie.<br />
INSIEME PER - N. 50 23
Chiunque accoglie un<br />
bambino come questo<br />
nel mio nome accoglie<br />
me (Mt 18,13). Non trovo le<br />
parole appropriate per esprimere<br />
la felic<strong>it</strong>à che provo nel<br />
donare totalmente la mia v<strong>it</strong>a<br />
al Signore attraverso il servizio<br />
ai bambini più poveri ed<br />
emarginati nella bella terra di<br />
Mhondoro, nello Zimbabwe.<br />
Mhondoro è un villaggio di<br />
10.000 ab<strong>it</strong>anti, di cui il 90%<br />
cattolici. La sua terra non è<br />
fertile, poiché s<strong>it</strong>uata in una<br />
zona montagnosa e rocciosa,<br />
ma nonostante questo, la gente<br />
a forza di lavorarla ha ricavato<br />
piccole aree per seminare il<br />
mais e alcuni vegetali; per<br />
loro è molto importante la<br />
produzione di granoturco con<br />
il quale preparano il loro cibo<br />
quotidiano.<br />
Poiché Mhondoro non offre<br />
lavoro, le famiglie si muovo-<br />
24 INSIEME PER - N. 50<br />
MISSIONI ZIMBABWE<br />
«Che bella lezione<br />
di v<strong>it</strong>a per me!»<br />
UNA MAESTRA PIA<br />
RACCONTA LA SUA AVVEN-<br />
TURA DI CARITÀ NELLO<br />
ZIMBABWE PRESSO LA CASA<br />
FAMIGLIA “MARIELE” TRA I<br />
PICCOLI OSPITI, MOLTI DEI<br />
QUALI AFFETTI DA AIDS:<br />
«VIVERE IN UN CONTESTO<br />
DI GRANDE POVERTÀ MATE-<br />
RIALE E MORALE MI FA<br />
AMARE ANCORA DI PIÙ<br />
QUESTA TERRA E LA SUA<br />
GENTE, TRA CUI DEVO SEMI-<br />
NARE SPERANZA DANDO IL<br />
MEGLIO DI ME»<br />
no costantemente alla ricerca<br />
di nuove opportun<strong>it</strong>à e in<br />
qualche modo ciò provoca la<br />
disgregazione dei nuclei fa -<br />
miliari e contemporaneamente<br />
la trasmissione dell’Aids.<br />
In questa regione, la percentuale<br />
delle persone affette da<br />
Aids è molto alta e il numero<br />
di bambini orfani e contemporaneamente<br />
infetti da que-<br />
sta patologia cost<strong>it</strong>uisce uno<br />
dei grandi problemi da affrontare.<br />
Un altro problema è<br />
l’accettazione di questi piccoli<br />
da parte dei loro stessi<br />
familiari quando sanno che<br />
sono stati contagiati o sono<br />
nati già con questa malattia;<br />
la dottoressa Maria Grazia<br />
Buggiani, ve nuta a contatto<br />
con questa realtà attraverso il<br />
lavoro nel suo ospedale, ha<br />
fondato una Casa Famiglia,<br />
la “Mariele Children’s Home”,<br />
allo scopo di accogliere<br />
questi piccoli e offrire loro<br />
una qual<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>a dign<strong>it</strong>osa.<br />
Da pochi mesi noi Maestre<br />
Pie dell’Addolorata dirigiamo<br />
questa casa famiglia,<br />
nella quale vivono 41 bambini<br />
di differenti età. Il 50 per<br />
cento di essi hanno contratto<br />
l’Aids alla nasc<strong>it</strong>a, alcuni con<br />
buone possibil<strong>it</strong>à di sopravvivenza,<br />
altri con scarse. La
Pagina accanto: la Casa famiglia<br />
nel villaggio di Mhondoro.<br />
Qui sopra: suor Magdalena<br />
con alcuni dei 41 piccoli osp<strong>it</strong>i<br />
accolti nella struttura.<br />
nostra missione principale<br />
consiste nel curare la loro<br />
formazione integrale come<br />
persone, il loro inserimento<br />
consapevole e responsabile<br />
nella v<strong>it</strong>a cristiana, familiare,<br />
sociale e scolastica, aiutandoli<br />
così ad avere un appropriato<br />
equilibrio tra fede e<br />
v<strong>it</strong>a, cercando di valorizzare<br />
le loro qual<strong>it</strong>à umane e cristiane<br />
perché raggiungano<br />
una buona matur<strong>it</strong>à.<br />
Vivere in questa realtà mi fa<br />
sentire la voce di Gesù che<br />
dice: Lasciate che i bambini<br />
vengano a me (Mt 19,14).<br />
Contemporaneamente scopro<br />
il volto di Cristo sofferente in<br />
ciascuno di questi piccoli<br />
che, nonostante il dolore per<br />
la malattia che li ha colp<strong>it</strong>i,<br />
sono felici, pieni di sogni e<br />
speranze; vivono con tale<br />
intens<strong>it</strong>à che mi insegnano a<br />
vedere le cose pos<strong>it</strong>ive della<br />
v<strong>it</strong>a, le opportun<strong>it</strong>à che essa<br />
mi dà, non solo quello che mi<br />
manca. Vivere in una comun<strong>it</strong>à<br />
nella quale si ha solo<br />
l’essenziale per vivere, nella<br />
quale il cibo non è vario, i<br />
vest<strong>it</strong>i sono umili e semplici,<br />
mi aiuta ad apprezzare tutto<br />
ciò che Dio mi ha dato fino a<br />
questo momento cominciando<br />
dal dono più importante,<br />
la v<strong>it</strong>a, poi la salute, una<br />
famiglia che mi ha offerto il<br />
meglio di sé.<br />
Stare in mezzo ad una cultura<br />
tanto diversa dalla mia, una<br />
cultura nella quale vedo tanta<br />
povertà, tanto bisogno, nella<br />
quale a volte si ha solo lo<br />
stretto necessario per vivere,<br />
incredibilmente mi fa amare<br />
ancora di più questa terra, la<br />
sua gente, mi fa desiderare di<br />
stare vicino alla sua gente e<br />
cercare di essere una di loro,<br />
senza al contempo perdere la<br />
mia ident<strong>it</strong>à. È come se il<br />
mio cuore appartenesse a ciascuno<br />
di questi bambini;<br />
credo che realmente il<br />
Signore mi abbia chiamato a<br />
servire in questa terra. Devo<br />
gettare un seme di speranza<br />
in ogni persona che incontro<br />
nella mia quotidian<strong>it</strong>à e questo<br />
mi dà forza, mi dà il desiderio<br />
di dare il meglio di me<br />
e, attraverso di me, il meglio<br />
della mia Congregazione.<br />
L’Africa è una terra che dà<br />
v<strong>it</strong>a e in abbondanza; bisogna<br />
solo saperla scoprire e<br />
aprire il cuore affinché questa<br />
abbondanza porti frutto. È<br />
questo ciò che devo fare:<br />
aprire il cuore per amare questa<br />
terra nella quale il Signore<br />
mi ha chiamata e così poter<br />
portare frutto e frutto in<br />
abbondanza.<br />
Suor Magdalena Valadez<br />
Gónzalez, MPdA<br />
INSIEME PER - N. 50 25
26 INSIEME PER - N. 50<br />
MOVIMENTO PER L’ALLELUIA<br />
A Maracanaú<br />
(Ceará)<br />
Il 14 agosto 2011, con una<br />
immensa gioia nel cuore, i<br />
membri del Movimento per<br />
l’Alleluia hanno rinnovato le<br />
loro promesse di appartenenza<br />
al movimento. Questo giorno<br />
è divenuto per noi motivo<br />
di triplice commemorazione:<br />
prima di tutto la nasc<strong>it</strong>a al<br />
Cielo della Beata Elisabetta,<br />
poi l’anniversario dell’apertura<br />
della missione in Brasile<br />
(25 anni) e infine il rinnovo<br />
delle nostre promesse. Ogni<br />
comun<strong>it</strong>à delle Maestre Pie in<br />
Brasile assieme ai rispettivi<br />
gruppi MPA hanno fatto festa<br />
in questo giorno. Nel Ceará il<br />
rinnovo si è svolto durante la<br />
messa vespertina con la presenza<br />
di amici laici e suore di<br />
altre 3 comun<strong>it</strong>à. Sub<strong>it</strong>o dopo,<br />
come una sola famiglia, ci<br />
siamo trovati per un momento<br />
di condivisione fraterna nella<br />
comun<strong>it</strong>à “Oasi Beata Elisabetta<br />
Renzi” a Messejana do -<br />
ve la delegata della Superiora<br />
Generale suor Karla Cilene si<br />
è congratulata con i presenti a<br />
nome anche dell’Ist<strong>it</strong>uto. Ap -<br />
prof<strong>it</strong>tando del momento ci ha<br />
resi partecipi di alcune nov<strong>it</strong>à<br />
sul nuovo governo generale e<br />
ha chiesto di ac compagnare<br />
questo momento di transizione<br />
con le nostre preghiere;<br />
inoltre ci ha rivolto parole di<br />
incoraggiamento inv<strong>it</strong>andoci<br />
a perseverare nel carisma<br />
delle Maestre Pie dell’Addolorata.<br />
In questa bellissima data<br />
abbiamo im plorato dal profondo<br />
dei no stri cuori: “Aiutaci, o<br />
Madre, ad essere come te”.<br />
Gleidson Gabriel, coordinatore<br />
MPA per Maracanaú<br />
In Brasile l’MPA<br />
rinnova le promesse<br />
Il suggestivo r<strong>it</strong>o si è svolto lo scorso 14 agosto, durante la Messa<br />
vespertina, con la quale si è anche concluso il venticinquesimo anniversario<br />
dell’apertura della missione delle Maestre Pie nel Paese. La giornata<br />
si è conclusa nella casa delle suore con un momento di fratern<strong>it</strong>à<br />
che ha visto una grande partecipazione della gente del luogo<br />
A Canto do Bur<strong>it</strong>i<br />
Un anno è passato... e<br />
come per magia, ci<br />
siamo sent<strong>it</strong>i ancora avvolti<br />
dallo Spir<strong>it</strong>o Santo e pieni di<br />
grande gioia partecipando al<br />
momento di preghiera in cui<br />
si sono celebrati 25 anni di<br />
amore e di predilezione per i<br />
poveri e i bisognosi: il Giubileo<br />
della Missione in Brasile<br />
il 14 agosto 2011.<br />
L’emozione ha preso possesso<br />
del nostro essere e nel<br />
giorno tanto atteso, insieme<br />
alla nostra comun<strong>it</strong>à di<br />
“Maria, Madre del Crocifisso”,<br />
a Canto do Bur<strong>it</strong>i, abbiamo<br />
rinnovato le promesse<br />
come laici appartenenti al<br />
Movimento per l’Alleluia.<br />
Tutti vest<strong>it</strong>i di bianco con la<br />
maglia del Giubileo, le lam-
Qui sopra e nella pagina<br />
accanto: due momenti della<br />
cerimonia del rinnovo della<br />
promessa da parte del gruppo<br />
MPA di Canto do Bur<strong>it</strong>i.<br />
pade accese e al suono del<br />
canto della Beata Elisabetta,<br />
abbiamo fatto la processione<br />
di ingresso e alla presenza<br />
della Chiesa, nella persona<br />
del celebrante don Vespasiano<br />
Rosa de Carvalho, del nostro<br />
parroco e delle Maestre Pie<br />
suor Susanna e suor Celecina,<br />
abbiamo segu<strong>it</strong>o un bel r<strong>it</strong>uale<br />
guidato da suor Susanna.<br />
Le nostre lampade hanno<br />
occupato un posto di rilievo,<br />
essendo rimaste accese sino<br />
alla fine della celebrazione.<br />
Consapevoli dell’amore infin<strong>it</strong>o<br />
di Dio per tutte le creature,<br />
con la forza della nostra<br />
vocazione cristiana e sotto la<br />
benedizione di Maria Addolorata,<br />
abbiamo promesso di<br />
vivere, con la forza data dallo<br />
Spir<strong>it</strong>o Santo, gli impegni del<br />
battesimo, secondo la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />
della Beata Elisabetta.<br />
Le abbiamo chiesto di sostenere<br />
la nostra cresc<strong>it</strong>a nella<br />
fede, vissuta nella v<strong>it</strong>a quotidiana<br />
che si alimenta ai piedi<br />
di Gesù Cristo crocifisso e<br />
risorto. Interceda per noi perché<br />
possiamo vivere sotto la<br />
grande visione di Dio, donandoci<br />
un cuore aperto e generoso,<br />
nobile, forte e in capace<br />
di chiudersi, dandoci la grazia<br />
di guardare in ogni fratello<br />
la scintilla che Dio ha<br />
posto quando è stato creato a<br />
sua immagine.<br />
Alla fine della santa Messa<br />
ci siamo trovati presso la<br />
casa delle suore per un<br />
momento delizioso di festa<br />
con sorrisi, ab bracci, dolci e<br />
succhi di frutta.<br />
Questi momenti ci aiutano a<br />
capire la fonte dove sta Dio,<br />
respirare il mistero di Lui,<br />
godere della sua presenza e<br />
poter diffondere il suo profumo<br />
nella v<strong>it</strong>a delle persone<br />
e del mondo.<br />
Ci fanno desiderare, come<br />
diceva la Beata Elisabetta,<br />
«che io resti sempre sotto la<br />
grande visione di Dio».<br />
Alzira Alves de Moura<br />
INSIEME PER - N. 50 27
Anche a Colinas, nello<br />
stato del Maranhão, il 14<br />
agosto alcuni laici hanno rinnovato<br />
le promesse di vivere<br />
come laici nel Movimento per<br />
l’Alleluia (MPA). In esso<br />
siamo inv<strong>it</strong>ati a fare l’esperienza<br />
del carisma di Madre<br />
Elisabetta e a viverlo sempre<br />
di più facendo parte della<br />
28 INSIEME PER - N. 50<br />
MOVIMENTO PER L’ALLELUIA<br />
A Colinas (Maranhão)<br />
Quella del 14 agosto 2011<br />
è stata la quarta notte di<br />
festeggiamenti nella comun<strong>it</strong>à<br />
cristiana di San Bernardo a<br />
Messejana. È stata anche una<br />
giornata speciale per noi del<br />
gruppo MPA, che siamo<br />
rimasti insieme per dare a<br />
questo luogo un bagno di<br />
calore umano e preparando<br />
l’ambiente con molto affetto<br />
e dedizione per ricevere tutti<br />
quelli che di lì a poco sarebbero<br />
arrivati, in modo particolare<br />
le suore Maestre Pie<br />
dell’Addolorata e i laici di<br />
Messejana e di Maracanaù<br />
che avrebbero rinnovato le<br />
loro promesse. È stato un<br />
momento nuovo e diverso<br />
per la nostra area pastorale<br />
famiglia religiosa delle Maestre<br />
Pie. Nella parrocchia di<br />
nostra Signora della Consolazione<br />
è stata rinnovata la<br />
promessa durante la celebrazione<br />
della Messa domenicale.<br />
È segu<strong>it</strong>o un momento<br />
fraterno con la partecipazione<br />
dei laici, delle suore e dei sa -<br />
cerdoti della parrocchia.<br />
A Messejana<br />
denominata “Seminario Se -<br />
rafico” e guidata dai Frati<br />
Cappuccini. C’è stata una<br />
grande partecipazione della<br />
gente del luogo, ulteriormente<br />
motivata dalla Festa del<br />
Papà che in Brasile si festeggia<br />
la seconda domenica del<br />
mese d’agosto, e tutto ha<br />
concorso perché vivessimo<br />
un bellissimo pomeriggio.<br />
La santa Messa ha avuto inizio<br />
alle 16.30, officiata dal<br />
cappuccino padre Ademir,<br />
presenti i due gruppi di<br />
Maracanaù e Messejana. Il<br />
momento del rinnovo della<br />
promessa è stato qualcosa di<br />
molto gratificante e gioioso<br />
per tutti noi. Fin<strong>it</strong>a la celebrazione<br />
noi laici e inv<strong>it</strong>ati siamo<br />
Il gruppo MPA di Colinas.<br />
Preghiamo perché Dio benedica<br />
ogni membro del movimento<br />
e di questa famiglia<br />
re ligiosa, perché ciascuno<br />
pos sa vivere sempre più con<br />
amore, disponibil<strong>it</strong>à, coerenza<br />
e fede la missione cui Dio ha<br />
chiamato ciascuno. E Ma dre<br />
Elisabetta continui a in tercedere<br />
per noi sempre di più.<br />
andati nella comun<strong>it</strong>à delle<br />
suore per vivere un momento<br />
di fratern<strong>it</strong>à e condivisione<br />
con discorsi, foto e scambi. Ci<br />
siamo messi d’accordo sulla<br />
possibil<strong>it</strong>à che possano emettere<br />
la promessa, dopo adeguata<br />
preparazione, alcune<br />
persone che hanno espresso il<br />
desiderio di far parte del<br />
Movimento. L’incontro è stato<br />
qualcosa che ha segnato la<br />
nostra v<strong>it</strong>a e ci ha incoraggiati<br />
ad essere perseveranti.<br />
Sentiamo di essere una presenza<br />
forte in mezzo a questa<br />
gente e desideriamo essere un<br />
seme di fede come Madre<br />
Elisabetta ha saputo esprimere<br />
tanto bene nella sua v<strong>it</strong>a.<br />
MPA di Messejana
NOTIZIE<br />
Gioia e festa a Madrid per la GMG 2011<br />
e fondati<br />
in Cristo, saldi<br />
“Radicati<br />
nella fede”. Questa<br />
frase di san Paolo, tema<br />
della Giornata Mondiale della<br />
Gio ventù, mi riporta alla mente<br />
tanti momenti belli vissuti<br />
alla GMG di Madrid, quindi,<br />
queste righe saranno semplicemente<br />
un fare me mo ria e<br />
uno scorrere veloce delle<br />
esperienze che più mi hanno<br />
segnata in quelle giornate.<br />
Prima di tutto, rivivo i giorni<br />
bellissimi trascorsi a Madrid<br />
assieme ai miei giovani di<br />
Urbania, al nostro parroco,<br />
don Piero Pellegrini e agli<br />
amici che hanno vissuto con<br />
noi l’intera settimana.<br />
Pur essendo per me la quinta<br />
GMG, devo ammettere che<br />
l’entusiasmo, la gioia, la festa,<br />
lo stupore, sono stati sempre<br />
qualcosa di nuovo!<br />
Poi le catechesi, che assieme a<br />
tanti giovani delle Marche<br />
abbiamo accolto nella bellissima<br />
chiesa parrocchiale dedicata<br />
alla Beata María Ana Mogás,<br />
nel quartiere Tres Olivos.<br />
Una suora ricorda i momenti<br />
più belli dell’esperienza vissuta<br />
assieme ai giovani di Urbania<br />
durante la recente Giornata<br />
Mondiale della Gioventù<br />
Infatti, uno dei mo menti più<br />
densi è stato proprio quello<br />
delle catechesi, durante i quali<br />
i vescovi ci hanno guidato,<br />
attraverso un bellissimo dialogo,<br />
a scoprire Cristo, roccia<br />
salda della nostra v<strong>it</strong>a su cui<br />
possiamo fondare la fede.<br />
Ancora ricordo i momenti di<br />
festa e di accoglienza lungo<br />
le vie della c<strong>it</strong>tà nella Messa<br />
d’inaugurazione, l’arrivo del<br />
Santo Padre e la Via Crucis…<br />
Eravamo talmente tanti che<br />
ci consideravamo fortunati<br />
se riuscivamo ad arrivare<br />
vicino a un maxischermo!<br />
In effetti, pur fra tanti disagi,<br />
la GMG è sempre una festa<br />
indescrivibile!<br />
L’ultima esperienza è stato il<br />
mandato ad essere testimoni.<br />
A Quatro Vientos, il Santo<br />
Padre, facendoci dono di una<br />
piccola croce, ci ha inviati nel<br />
mondo a rendere testimonianza<br />
dell’amore di Cristo, che<br />
abbiamo toccato con mano,<br />
anche in questa bella esperienza<br />
della GMG.<br />
Ho accolto e mi porto nel<br />
cuore le parole del Santo<br />
Padre: “…affido a tutti i presenti<br />
questo grande comp<strong>it</strong>o:<br />
portate la conoscenza e<br />
l’amo re di Cristo a tutto il<br />
mondo. Egli vuole che siate<br />
suoi apostoli nel ventunesimo<br />
secolo e messaggeri della sua<br />
gioia. Non deludetelo!”.<br />
Queste parole del Papa sono<br />
state, infatti, l’incoraggiamento<br />
più grande al mio r<strong>it</strong>orno da<br />
Madrid, perché la GMG 2011<br />
ha coinciso con la conclusione<br />
del mio servizio in Urbania,<br />
dove ero stata mandata 12<br />
anni fa. Quindi il mandato che<br />
il Papa ci ha affidato, per me<br />
ha voluto dire partire, con una<br />
benedizione grande, verso<br />
una nuova realtà del nostro<br />
Ist<strong>it</strong>uto - la comun<strong>it</strong>à di Bologna<br />
- che mi ha accolto e dove<br />
ora mi trovo.<br />
Suor Soledad León Frías<br />
INSIEME PER - N. 50 29
NOTIZIE<br />
Quel Cristofer<br />
pareva proprio Renato Zero<br />
<strong>Per</strong> affrontare meglio il<br />
caldo della stagione<br />
estiva abbiamo pensato<br />
di far trascorrere agli osp<strong>it</strong>i<br />
una mattinata diversa dalle<br />
altre inv<strong>it</strong>ando un giovane<br />
talento, Cristofer Di Luca, ad<br />
im<strong>it</strong>are Renato Zero. Ha<br />
lasciato in tutti la voglia di<br />
riascoltarlo.<br />
Ed ecco come le osp<strong>it</strong>i presenti<br />
hanno giudicato lo spettacolo:<br />
Cristofer è stato bravissimo e<br />
gli diciamo di r<strong>it</strong>ornare al più<br />
presto possibile per regalarci<br />
la sua simpatia e la sua melodia.<br />
(Anna Turri)<br />
Ho vissuto una domenica<br />
diversa ascoltando Renato<br />
Zero nella sua semplic<strong>it</strong>à di<br />
un ragazzino. (Isora)<br />
Mi sono emozionata e non<br />
avevo occhi per non perdere<br />
neppure una canzone e i mo -<br />
vimenti del ragazzo. (Alba)<br />
Mi è piaciuto tanto tantissimo.<br />
(Iole M.)<br />
Le canzoni sono state interpretate<br />
molto bene perché<br />
sono un inno alla v<strong>it</strong>a e hanno<br />
tutte un senso vero. (Livia)<br />
Il ragazzo è incantevole. Gli<br />
auguro una carriera brillante<br />
e che possa donare a chi lo<br />
ascolta il suo sorriso e la sua<br />
canzone. (Miriam)<br />
È stato un bel momento e ha<br />
emozionato tutti. (Germana)<br />
Cristofer sembrava un vero<br />
Renato Zero e un cantante<br />
eccezionale. (Anna D.)<br />
È stata un’esperienza eccezionale<br />
e non so esprimere la<br />
30 INSIEME PER - N. 50<br />
mia gioia. (Irma)<br />
<strong>Per</strong> l’età che il ragazzo ha, è<br />
stato bravo, molto bravo e la<br />
sua strada sarà lunga. (Mario)<br />
Sono stato felice e di una<br />
gioia infin<strong>it</strong>a. (Amedeo)<br />
Cristofer è stato un fenomeno<br />
e mi ha emozionata moltissimo.<br />
(Dina)<br />
Il ragazzo ha cantato molto,<br />
molto bene. Con i suoi occhi,<br />
con i capelli e i movimenti ha<br />
interpretato in modo eccezionale<br />
il vero cantante. (Maria)<br />
Lo spettacolo è stato ottimo.<br />
(Luigino)<br />
Tutto molto bello e speriamo<br />
che il cantante venga ancora.<br />
(Lea)<br />
È stato uno spettacolo fuori<br />
dal normale. L’attore è stato<br />
speciale. Ha interpretato in<br />
modo vero le canzoni e il<br />
modo di fare. Si è cap<strong>it</strong>o che<br />
Cristofer ha una famiglia un<strong>it</strong>a<br />
dove ci si vuole bene. Il ragazzo<br />
ogni tanto cercava il volto<br />
della mamma e del pa pà per<br />
approvazione. Il fratello Den<br />
gli faceva una ca rezza sulla<br />
spalla e a noi tutti ha regalato<br />
un sorriso. (Anna Terenzi)<br />
Vorrei ascoltarlo ancora, perché<br />
mi è piaciuto molto<br />
molto. (Augusta T.)<br />
Bravissimo, meraviglioso!<br />
Lo inv<strong>it</strong>o a r<strong>it</strong>ornare. (Iole)<br />
Il ragazzo è stato simpaticissimo.<br />
(Savia)<br />
Mi è piaciuto molto e mi fa<br />
piacere se r<strong>it</strong>orna ancora.<br />
(Augusta P.)<br />
Mi è piaciuto abbastanza.<br />
(Desdemona)<br />
È stato bello e vorremmo<br />
ascoltarlo ancora. (Pasquina<br />
e Lea)<br />
Lo spettacolo è stato grazioso,<br />
simpatico e il ragazzo è<br />
stato bravo, anzi bravissimo<br />
e gli auguro un brillante av -<br />
venire come cantante. (Elsa)<br />
Il ragazzo è stato bravo e lo<br />
spettacolo ci è piaciuto molto.<br />
Lo aspettiamo ancora presto.<br />
(Livia G. e Iole C.)<br />
Lo spettacolo mi è piaciuto<br />
tanto sia per le canzoni che<br />
per la dolcezza del ragazzo.<br />
Spero che r<strong>it</strong>orni presto.<br />
(Assunta)<br />
Cristofer, un ragazzo sensibile,<br />
con talento e pieno di v<strong>it</strong>a<br />
Che bello
come racconta la sua mamma,<br />
“un dono di Dio”. Oggi ha<br />
regalato a noi del personale<br />
san<strong>it</strong>ario, alle suore, agli<br />
osp<strong>it</strong>i della casa “La Quiete”<br />
felic<strong>it</strong>à e tanta tanta allegria.<br />
Grazie e torna presto da noi.<br />
(Lumin<strong>it</strong>a IP.)<br />
Con grande sorpresa, Cristofer<br />
(Renato Zero), un ec -<br />
cezionale im<strong>it</strong>atore, che ha<br />
per la sua età un forte talento,<br />
ha regalato ai nostri osp<strong>it</strong>i<br />
un’ora diversa, ricca di emozioni<br />
nel giorno del Signore<br />
(domenica). Negli occhi de -<br />
gli osp<strong>it</strong>i si intravvedeva<br />
gioia e seren<strong>it</strong>à. Un abbraccio<br />
a Cristofer e rallegramenti<br />
ai suoi gen<strong>it</strong>ori per l’amore<br />
che danno ai propri figli<br />
(Zamira e Rosaria)<br />
È stato uno spettacolo indescrivibile<br />
e le canzoni sono<br />
state significative e interpretate<br />
ad OK (Giuseppina).<br />
girare per Cattolica in trenino!<br />
La g<strong>it</strong>a con il trenino è una cosa meravigliosa<br />
per gli osp<strong>it</strong>i e per le suore di<br />
Cattolica.<br />
Vedere la c<strong>it</strong>tà nei suoi punti più suggestivi<br />
ci fa sentire orgogliosi di ab<strong>it</strong>arvi. È stato<br />
bello, il 13 settembre scorso, girare per le<br />
vie, ma ancora più bello fermarsi nella<br />
piazza centrale “Primo Maggio”, davanti<br />
al Kursal e vicino alla gelateria Pimpi.<br />
Mentre tutti gli osp<strong>it</strong>i sono rimasti sul trenino,<br />
il personale di assistenza ha serv<strong>it</strong>o a<br />
ciascuno su dei vassoi un bel gelato sfuso,<br />
alla frutta. Gli osp<strong>it</strong>i sono rimasti molto<br />
contenti di questo viaggio e un po’ dispiaciuti<br />
di r<strong>it</strong>ornare a casa.<br />
A cura del Pensionato<br />
“La Quiete”, Cattolica<br />
INSIEME PER - N. 50 31
L IBRI<br />
Francesco Agnoli PERCHÉ NON POSSIAMO ESSERE ATEI<br />
Nella cultura contemporanea<br />
prende sempre più<br />
piede l’idea che l’ateismo<br />
sta – e quelle odierne, cioè<br />
l’utopia dell’immortal<strong>it</strong>à biologica<br />
tram<strong>it</strong>e manipolazione genet-<br />
sia una forma superiore di conoica e clonazione, e il risultato è<br />
scenza e di moral<strong>it</strong>à, una con- uno solo, come ci conferma la<br />
seguenza logica delle scoperte storia: ogni ateismo si è sempre<br />
scientifiche, del progresso tec- tradotto in una forma di fede<br />
nico, delle va lutazioni storiche assoluta e dogmatica nell’uomo,<br />
sul passato dell’uman<strong>it</strong>à. In nella scienza e nella pol<strong>it</strong>ica;<br />
realtà, oggi co me ieri, riman- una fede che, inseguendo il par-<br />
<strong>Per</strong>ché non<br />
possiamo essere<br />
atei. Il fallimento<br />
dell’ideologia che<br />
ha rifiutato Dio<br />
Piemme<br />
pagg. 317<br />
Euro 16,50<br />
gono assolutamente intatte le adiso in terra, vi ha invece real-<br />
stesse domande di senso sul izzato l’inferno peggiore: pensi-<br />
mondo, sull’uomo, sul perché amo a ciò che hanno significato<br />
della v<strong>it</strong>a e dell’universo. In il nazismo h<strong>it</strong>leriano e il comu-<br />
questo volume si esaminano le nismo nell’Est europeo con i<br />
attuali conoscenze scientifiche loro lager e i loro gulag, dandoci<br />
sull’evoluzione, sull’origine la migliore dimostrazione che la<br />
della v<strong>it</strong>a e della materia, e si vera libertà non sta nel radicale<br />
analizzano le radici ideologiche rifiuto di Dio e che, di conseg-<br />
dell’ateismo: quelle passate – il uenza, l’uomo non può (e non<br />
nazionalismo, il razzismo, l’eu- deve) essere ateo.<br />
genetica e il socialismo comuni-<br />
Angelo Montonati<br />
Laurence Roux-Fouillet MAMMA, SONO STRESSATO<br />
Vostro figlio ha spesso mal<br />
di pancia, teme verifiche a<br />
scuola, fatica ad addormentarsi?<br />
Po trebbe trattarsi di<br />
stress, una realtà oggi molto diffusa<br />
tra i bambini, anche se protetti<br />
e coccolati. Questo libro, di<br />
una nota sofrologa e rilassologa<br />
francese, si rivolge con linguaggio<br />
semplice ed efficace ai gen<strong>it</strong>ori<br />
di bambini dai 6 ai 12 anni<br />
per aiutarli a identificare lo stress<br />
Mamma,<br />
nei loro figli esaminandone i<br />
sono stressato. sintomi fisici, psicologici e com-<br />
Guida pratica portamentali, e ad affrontarne le<br />
antistress<br />
conseguenze. In sostanza, l’au-<br />
San Paolo<br />
trice propone strategie antistress<br />
pagg. 275<br />
adatte alla v<strong>it</strong>a quotidiana del<br />
Euro 16,00<br />
bambino, esercizi che i gen<strong>it</strong>ori<br />
possono fare coi figli o insegnare<br />
loro a fare da soli quando è<br />
necessario, in modo da renderli<br />
autonomi e rassicurarli circa le<br />
loro capac<strong>it</strong>à di risolvere le s<strong>it</strong>uazioni<br />
di stress. Queste pagine –<br />
32 INSIEME PER - N. 50<br />
ecco ciò che le rende particolarmente<br />
interessanti e preziose –<br />
sono frutto dell’esperienza di<br />
medico dell’autrice, la quale nel<br />
suo ambulatorio riceve non solo<br />
adulti che hanno delle buone<br />
ragioni per essere stressati a<br />
causa della crisi economica, di<br />
un lavoro stancante, di un capo<br />
tirannico o di problemi di salute,<br />
ma anche bambini che descrivono<br />
gli effetti di ciò che noi<br />
qualifichiamo come stress a<br />
scuola, con i compagni, durante<br />
l’attiv<strong>it</strong>à. Giustamente i gen<strong>it</strong>ori<br />
si devono preoccupare, ma sent<strong>it</strong>e<br />
che cosa ci dice l’autrice:<br />
«Se vostro figlio è stressato, è<br />
molto fortunato perché insegnandogli<br />
fin da ora come affrontare<br />
le difficoltà della v<strong>it</strong>a, gli<br />
forn<strong>it</strong>e degli strumenti utili per<br />
sempre». Una lettura, questa,<br />
davvero anti-stress per tutti.<br />
Angelo Montonati