12.06.2013 Views

DALLA GEOMETRIA EUCLIDEA ALLE GEOMETRIE NON EUCLIDEE

DALLA GEOMETRIA EUCLIDEA ALLE GEOMETRIE NON EUCLIDEE

DALLA GEOMETRIA EUCLIDEA ALLE GEOMETRIE NON EUCLIDEE

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>DALLA</strong> <strong>GEOMETRIA</strong><br />

<strong>EUCLIDEA</strong> <strong>ALLE</strong><br />

<strong>GEOMETRIE</strong> <strong>NON</strong> <strong>EUCLIDEE</strong><br />

PROF. SILVIO ARCOLESSE<br />

LICEO CLASSICO “ M. PAGANO “ CAMPOBASSO


LE TEORIE MATEMATICHE SONO<br />

SISTEMI IPOTETICO-DEDUTTIVI<br />

• Gli enti della teoria vengono definiti<br />

attraverso altri enti<br />

Alla base del processo definitorio vengono posti enti<br />

primitivi indefiniti<br />

• Le proposizioni vengono dimostrate<br />

attraverso altre<br />

Alla base del procedimento dimostrativo vengono<br />

poste proposizioni primitive indimostrate (assiomi )


I TERMINI DI EUCLIDE


POSTULATI DI EUCLIDE


NOZIONI COMUNI


I CARATTERI DELLA <strong>GEOMETRIA</strong> <strong>EUCLIDEA</strong><br />

I TERMINI<br />

• GLI ENTI GEOMETRICI<br />

HANNO CARATTERE REALE<br />

• ESSI SONO SUGGERITI , SIA<br />

PURE PER ASTRAZIONE , DA<br />

OGGETTI REALI<br />

I POSTULATI<br />

• I PRIMI QUATTRO HANNO<br />

CARATTERE COSTRUTTIVO :<br />

POSTULANO LA POSSIBILITA’<br />

DI COSTRUIRE LE FIGURE<br />

PIU’ SEMPLICI<br />

• IL QUINTO POSTULATO HA<br />

UNO STATUTO A SE’ : DA UNA<br />

PROPRIETA’ VERIFICABILE<br />

AL FINITO SI DERIVA UNA<br />

PROPRIETA’ CHE DOVREBBE<br />

VERIFICARSI ALL’INFINITO (<br />

IN UN PUNTO<br />

COSTRUTTIVAMENTE<br />

INDEFINITO )


LA SISTEMAZIONE MODERNA DELLE<br />

PREMESSE <strong>EUCLIDEE</strong>


IL V° POSTULATO NELLA VERSIONE<br />

MODERNA<br />

• Enunciato : data una retta e un punto fuori di essa , per quel punto<br />

passa una e una sola retta parallela alla retta data.<br />

VEDIAMO L’EQUIVALENZA DEI DUE ENUNCIATI<br />

• è ( un ¬ Tprincipio ⇒¬ H) ⇔( Hlogico ⇒T)<br />

generale che l’implicazione contronominale<br />

è logicamente equivalente all’implicazione diretta<br />

• L’enunciato contronominale suona “ se due rette non si<br />

intersecano , allora esse , tagliate da una trasversale , formano<br />

angoli coniugati supplementari “: vedremo in seguito<br />

l’equivalenza tra questo enunciato e la fomulazione moderna del<br />

V° postulato


IL V° POSTULATO E L’OPERA DI<br />

EUCLIDE<br />

• Euclide stesso sembra mostrare scetticismo nei<br />

confronti del suo V° postulato<br />

• Infatti lo utilizza il più tardi possibile ( soltanto<br />

nella proposizione 29 del primo libro ) e dimostra<br />

tutto ciò che possibile dimostrare senza ricorrervi .<br />

Seguiamo in parte la trama della<br />

costruzione euclidea :


Enunciato : in un<br />

triangolo ciascun angolo<br />

esterno è maggioe di<br />

ognuno degli angoli<br />

interni ad esso non<br />

adiacenti<br />

La dimostrazione risulta<br />

evidente dalla figura<br />

posta qui a fianco<br />

IMPORTANTE PER I<br />

NOSTRI SCOPI LA<br />

PROPOSIZIONE 16


<strong>DALLA</strong> 16 DERIVA<br />

BANALMENTE LA<br />

PROPOSIZIONE 17<br />

Enunciato : in ogni triangolo la<br />

somma di due angoli , comunque<br />

presi è minore di due retti<br />

La dimostrazione è banale<br />

Tale proposizione può essere letta<br />

nel modo seguente : se due rette<br />

tagliate da una trasversale si<br />

incontrano , allora la somma degli<br />

angoli che formano con essa dalla<br />

parte del punto di intersezione ,<br />

essendo la somma di due angoli di<br />

un triangolo , è minore di due retti<br />

SI TRATTA DELL’INVERSO<br />

DEL V° POSTULATO !<br />

ALTRO FATTO INSOLITO :<br />

CHE L’INVERSO DI UN<br />

POSTULATO SIA UN<br />

TEOREMA !


D<strong>ALLE</strong> 16 E 17 SI<br />

OTTIENE LA<br />

PROPOSIZIONE 27<br />

Enunciato :se due rette r ed s<br />

formano con una trasversale<br />

t angoli coniugati interni<br />

supplementari , allora le due<br />

rette sono parallele<br />

DIMOSTRAZIONE : E’<br />

SEMPLICEMENTE LA<br />

CONTRONOMINALE<br />

DELLA 16


Enunciato : se r ed s sono<br />

parallele allora formano con<br />

una trasversale t angoli<br />

coniugati interni<br />

supplementari e , quindi ,<br />

alterni interni congruenti<br />

DIMOSTRAZIONE : per<br />

assurdo . Infatti , se fosse<br />

falsa la tesi , per il V° postula<br />

to , le due rette dovrebbero<br />

incontrarsi da una delle due<br />

parti della trasversale . Ma<br />

esse , per ipotesi , sono<br />

parallele<br />

PER DIMOSTRARE<br />

LA PROPOSIZIONE<br />

29 , CHE L’INVERSA<br />

DELLA 27 , BISOGNA<br />

FAR RICORSO AL V°<br />

POSTULATO


Enunciato : Condurre per un<br />

punto dato una retta parallela a<br />

una retta data<br />

LA DIMOSTRAZIONE SI<br />

BASA SOLO SULLA 27 E<br />

QUINDI <strong>NON</strong> UTILIZZA IL<br />

V° POSTULATO : SI TRATTA<br />

DI COSTRUIRE LA<br />

SEMIRETTA PB CHE FORMI<br />

CON LA TRASVERSALE UN<br />

ANGOLO UGUALE A PQA.<br />

QUESTO E’ POSSIBILE PER<br />

UN POSTULATO.<br />

N.B. : QUESTO TEOREMA<br />

DIMOSTRA L’ESISTENZA<br />

DELLA PAR<strong>ALLE</strong>LA AD UNA<br />

RETTA PER UN PUNTO<br />

ESTERNO<br />

PROPOSIZIONE 31


PROPOSIZIONE 32<br />

Enunciato : in ogni triangolo un<br />

angolo esterno è uguale alla<br />

somma degli angoli interni ad<br />

esso non adiacenti e , quindi , la<br />

somma degli angoli interni è<br />

uguale a due retti<br />

DIMOSTRAZIONE : banale,<br />

utilizza la 29 e , quindi , il V°<br />

postulato<br />

N.B.: LA 32 ASSORBE LA 16 E<br />

LA 17 CHE , PERTANTO ,<br />

RISULTEREBBERO<br />

SUPERFLUE . EPPURE<br />

EUCLIDE LE LASCIA :<br />

SEMBRA VOLER RESISTERE<br />

ALL’USO DEL V°<br />

POSTULATO !


EQUIVALENZA TRA V° POSTULATO E<br />

UNICITA’ DELLA PAR<strong>ALLE</strong>LA<br />

1. L’ESISTENZA DELLA PAR<strong>ALLE</strong>LA DI SCENDE <strong>DALLA</strong><br />

PROPOSIZIONE 27 ,CHE <strong>NON</strong> UTILIZZA IL V°<br />

POSTULATO<br />

2. DAL V° POSTULATO DISCENDE L’UNICITA’ : DATA UNA<br />

RETTA r E UN PUNTO P , COSTRUIAMO PER P LA UNA<br />

PAR<strong>ALLE</strong>LA A r , s . UNA SECONDA PAR<strong>ALLE</strong>LA A r<br />

FORMEREBBE CON UNA TRASVERSALE PER P UN<br />

ANGOLO LA CUI SOMMA CON L’ALTRO <strong>NON</strong> DAREBBE UN<br />

PIATTO(CONTRO IL V° POSTULATO)<br />

3. DALL’UNICITA’ SEGUE IL V° POSTUATO ( VEDI FIGURA<br />

ALLA DIAPOSITIVA SEGUENTE)


Il V° postulato suscita perplessità<br />

nei matematici<br />

I matematici si muovono , quindi , in questa<br />

loro perplessità , all’interno della logica<br />

euclidea (


In ogni caso , non viene messa in discussione la “<br />

verità “ del V° postulato . L’intero corpo della<br />

geometria euclidea è assunto come<br />

indiscutibile , in quanto descrizione vera dello<br />

spazio fisico<br />

Lo spazio , nella sua caratterizzazione<br />

euclidea , viene con Kant addirittura<br />

elevato al rango di forma a priori della<br />

conoscenza<br />

Ciò che viene messo in dubbio non è , quindi , la verità del<br />

V° postulato , ma la sua indipendenza


CARATTERISTICHE DI UN SISTEMA DI<br />

ASSIOMI<br />

• Coerenza : se il sistema degli assiomi fosse non<br />

coerente si autodistruggerebbe e genererebbe una<br />

teoria contraddittoria nella quale sarebbe<br />

dimostrabile ogni proposizione e la sua negazione<br />

(si tratta della legge di Duns Scoto , già nota alla<br />

logica medievale : ex contradctione sequitur<br />

quodlibet )<br />

• Indipendenza : consiste nel che un assioma non sia<br />

derivabile da altri come teorema


CARATTERISTICHE DI UN SISTEMA DI<br />

ASSIOMI<br />

• Completezza : un sistema di assiomi è completo<br />

quando risulta sufficiente a dedurre tutte le<br />

proposizioni ammesse entro quella data teoria<br />

entrambi i problemi-della indipendenza e della<br />

completezza-sono riconducibili a quello della non<br />

contraddittorietà<br />

un assioma è dipendente dagli altri se , aggiungendo<br />

ad essi una sua negazione ciò che ne deriva è un sistema<br />

contraddittorio<br />

un sistema di enunciati è completo quando<br />

aggiungendo ad esso un enunciato che non ne è logicamente<br />

derivabile ne risulta un sistema contraddittorio


I tentativi di dimostrazione del V° postulato<br />

A partire già dal periodo alessandrino , si susseguono i<br />

tentativi di “ dimostrare “ il V° postulato .<br />

Tali “ dimostrazioni “ , però , vengono condotte<br />

intoducendo in modo esplicito o implicito enunciati<br />

equivalenti al V° postulato . VEDIAMONE ALCUNI :<br />

• Due rette parallele sono equidistanti ( Posidonio , I sec.<br />

A.C. )<br />

• Se una retta interseca una di due parallele , interseca<br />

anche l’altra ( Proclo , 410-485, d.C.)<br />

• Dato un triangolo possiamo costruirne uno simile di<br />

lato assegnato ( Wallis, 1616-1703 )<br />

• La somma degli angoli di un triangolo è uguale a due<br />

retti ( Legendre 1775-1856 )


PRENDIAMO PER ESEMPIO L’ENUNCIATO DI JOHN WALLIS . E’ BANALE<br />

DERIVARNE IL V° POSTULATO . INFATTI , SUPPONIAMO DI AVERE DUE<br />

RETTE r ED s CHE , CON UNA TRASVERSALE t FORMANO ANGOLI α E β LA<br />

CUI SOMMA SIA MINORE DI DUE RETTI .<br />

SPOSTIAMO s PAR<strong>ALLE</strong>LAMENTE A SE STESSA FINO A PORTARE B SU A. C SI<br />

PORTERA’ IN D , CHE SI TROVA ALLA SINISRA DELLA RETTA r . QUINDI ,<br />

NELLO SPOSTAMENTO DI TALE RETTA , CI SARA’ UNA POSIZIONE IN CUI C<br />

CADE SU r , DICIAMO IN F. MA PER IPOTESI POSSO COSTRUIRE DI LATO AB E<br />

SIMILE AD AFE E , QUINDI IL V° POST. E’ DIMOSTRATO . PECCATO CHE SI<br />

DIMOSTRA BANALMENTE ANCHE L’INVERSO E , QUINDI , L’ENUNCIATO DI<br />

WALLIS E’ EQUIVALENTE AL POSTULATO EUCLIDEO !

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!