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curiosita - Albergo Diffuso Il Grop

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contrapposte e sulla percorribilità della Val Calda. Ciò avviene molto probabilmente dopo che, all’alba, è già<br />

avvenuta l’esplosione della caserma di Chialina e prima della calata su Ovaro della tenaglia accerchiante<br />

prodotta dai cadetti cosacchi. In ogni caso, questa avanguardia ha controllato il percorso che poche ore dopo<br />

verrà seguito dagli incursori.<br />

Tornando alla notte del primo maggio, i cosacchi di Chialina, come quelli di Ovaro, si chiudono nella propria<br />

caserma sbarrando le porte. Trattandosi di un contingente che ha un seguito di famigliari, di fronte alla<br />

situazione incerta e pericolosa che si è determinata, tutti si concentrano nella caserma. Poche ore più tardi<br />

una carica di dinamite sventrerà questo edificio sovraffollato.<br />

Nel fronte opposto, il lancio della bomba a mano ed i pochi colpi esplosi dalle due parti portano le forze<br />

partigiane alla spontanea decisione dei singoli di abbandonare Ovaro.<br />

L’albergo Alla Posta è collocato in una posizione coperta e sicura rispetto alle due caserme cosacche di<br />

Ovaro, in quanto, pur essendo quasi a contatto con l’edificio delle ex scuole elementari, gode di un salto di<br />

quota che lo pone fuori tiro, anche rispetto alla caserma dell’<strong>Albergo</strong> Martinis. Inoltre gode di collegamenti,<br />

sempre fuori tiro, sia con la zona della Cartiera e delle frazioni della riva destra del Degano e, dalla parte<br />

opposta, con la canonica e la chiesa della Trinità.<br />

Nella notte, all’<strong>Albergo</strong> Alla Posta, un comando partigiano si riunisce ed assume la decisione di attaccare la<br />

caserma cosacca di Chialina.<br />

Intanto a Chialina, maturano le circostanze che porteranno la popolazione a subire, senza alcuna<br />

informazione, l’attacco dell’alba. Che fino a quel momento nulla fosse ancora stato deciso circa l’attacco alla<br />

caserma di Chialina è evidente.<br />

Si conferma quindi che, in assenza dei principali membri del CLN, la decisione di operare l’attacco ai<br />

Figura 2: Disposizione delle forze contrapposte<br />

all'indomani dell'attacco alla caserma cosacca.<br />

presidii nemici è stata assunta nel corso della notte<br />

all’albergo Alla Posta da non meglio precisato Comando<br />

partigiano. Ancora una volta, come preludio della imminente<br />

catastrofe, si evidenziano i vuoti di potere e la confusione di<br />

ruoli che caratterizzano le forze di liberazione sia civili che<br />

partigiane.<br />

A questo punto, lo scenario si sposta sulla canonica di Ovaro,<br />

posta a lato della chiesa parrocchiale, dove quasi certamente<br />

all’alba è giunto anche il non meglio identificato membro del<br />

CLN proveniente dall’<strong>Albergo</strong> Alla Posta che si è fermato a<br />

dare notizia della decisione notturna di attaccare la<br />

guarnigione cosacca.<br />

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