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Armi e Tiro - Bignami

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PROVA revolver Smith & Wesson 500 calibro .500 S&W<br />

QUESTA VOLTA<br />

È VERO!<br />

Dopo dieci anni di attesa, finalmente per gli appassionati italiani<br />

è possibile acquistare il revolver di serie più potente sul mercato.<br />

Un mastodonte che calamita l’attenzione, una belva da domare con<br />

sangue freddo, ma meno crudele di quanto possa sembrare<br />

Testo di Ruggero Pettinelli,<br />

foto di Matteo Galuzzi<br />

Dieci anni. Tanto è passato da quando, in<br />

anteprima (<strong>Armi</strong> e <strong>Tiro</strong>, luglio 2003), pubblicammo<br />

le immagini del primo esemplare<br />

giunto in Italia del poderoso revolver<br />

Smith & Wesson 500, camerato per l’omonimo<br />

calibro realizzato in collaborazione con Cor-bon<br />

allo scopo di riaffermare la leadership dell’azienda<br />

di Springfield in fatto di potenza in arma corta.<br />

Nulla, all’epoca, faceva prevedere che dovessero<br />

passare addirittura due lustri prima che si potesse,<br />

oltre che guardare l’esemplare-pilota importato da<br />

<strong>Bignami</strong> per le procedure di catalogazione, anche<br />

spararci i primi colpi e, soprattutto, vederlo prendere<br />

la strada delle armerie nostrane.<br />

Come è noto, infatti, la commissione consultiva<br />

centrale per il controllo delle armi, deus ex machina<br />

del catalogo nazionale, decise pochi mesi più<br />

tardi di rifiutare la catalogazione dell’arma (e, quindi,<br />

di proibirne la commercializzazione nel nostro<br />

Paese) inventandosi di sana pianta una nuova categoria,<br />

non prevista da alcuna disposizione di legge:<br />

quella delle armi non catalogabili (non da guerra,<br />

attenzione!) per “rilevante rapporto tra potenza e<br />

occultabilità”. Un abuso giuridico (che abbiamo<br />

denunciato subito e in più occasioni) che si è man-<br />

395 5<br />

110 ARMI E TIRO 4/2013<br />

chilogrammetri<br />

con palla<br />

di 300 grani<br />

tenuto infrangibile e inossidabile fino a quando non<br />

è stato tutto il catalogo nazionale, in sé e per sé, a<br />

collassare. Il resto è storia recente: il Banco nazionale<br />

di prova ha inizialmente provato a nicchiare,<br />

capitolando infine (perché non c’era alcun appiglio<br />

legislativo al quale attaccarsi!) e concedendo i sospirati<br />

numeri di conformità per tutta la gamma<br />

500, con tanto di classificazione sportiva per tutte<br />

le lunghezze di canna con la sola eccezione del 4<br />

pollici compensato.<br />

I MODELLI<br />

L’esemplare che abbiamo tra le mani è ancora lui,<br />

lo stesso di 10 anni fa, quello con canna di 8 pollici<br />

e tre ottavi, contrappeso a tutta lunghezza e<br />

compensatore a tre luci applicato (e fissato permanentemente)<br />

davanti alla volata. Abbiamo voluto<br />

provare proprio lui, in una sorta di rivincita ideale<br />

contro la follia della burocrazia italica. La gamma<br />

Smith & Wesson 500, però, è molto più ampia e,<br />

paradossalmente, proprio questo esemplare non<br />

sarà al momento distribuito in Italia (pur essendo<br />

regolarmente in produzione), a favore invece della<br />

variante sempre con canna di 8 pollici e tre ottavi<br />

e full lug sotto la canna, ma con rompifiammacompensatore<br />

a sei sfiati laterali (tre per lato) innestato<br />

a baionetta nell’ultimo tratto di canna (sotto<br />

il mirino anziché davanti, insomma), al quale si<br />

colpi<br />

nell’immenso<br />

tamburo<br />

Lo Smith & Wesson 500 calibro .500<br />

Smith & Wesson non ha bisogno<br />

di presentazioni. È semplicemente<br />

il revolver di serie più potente<br />

disponibile sul mercato, e gli<br />

appassionati italiani hanno dovuto<br />

aspettare ben 10 anni per averlo.<br />

Adesso è qui!


PER CHI VUOLE<br />

COMPRARLO<br />

A chi è indirizzato: a chi sente<br />

il richiamo prepotente del limite<br />

massimo di potenza<br />

Cosa richiede: con i guanti<br />

imbottiti, la sessione di tiro può<br />

essere un po’ più lunga!<br />

Perché comprarlo: perché è<br />

il più potente revolver di serie<br />

disponibile sul mercato<br />

Con chi si confronta: con il<br />

Magnum research Bfr Single<br />

action e il Taurus Raging bull<br />

con telaio dedicato.<br />

GUARDA<br />

IL VIDEO<br />

Per scaricare il programma<br />

gratuito di lettura,<br />

www.gettag.mobi<br />

4/2013 ARMI E TIRO 111


PROVA revolver Smith & Wesson 500 calibro .500 S&W<br />

1<br />

3<br />

aggiungono sei fori superiori ai lati del mirino.<br />

Altra piccola differenza, il mirino Hi-viz in fibra<br />

ottica al posto del (peraltro splendido) Patridge<br />

nero dell’esemplare in prova. Oltre a questa versione,<br />

sarà distribuita la variante con canna di soli<br />

4 pollici, sempre con rompifiamma-compensatore<br />

innestato a baionetta più i sei fori superiori, ma con<br />

mirino a lama integrale (quindi in acciaio inox) con<br />

inserto polimerico colorato (nella tradizione Smith<br />

& Wesson) e la versione con canna di 6,5 pollici<br />

con carenatura per la bacchetta dell’estrattore ma<br />

senza contrappeso fino alla volata. In questo caso,<br />

sono previsti i soli sei fori di compensazione realizzati<br />

direttamente sulla sommità della canna, ai<br />

lati della rampa del mirino, tre per lato. Il look è<br />

112 ARMI E TIRO 4/2013<br />

indubbiamente più classico in questo caso, e vuole<br />

forse ricordare, in chiave potenziata, la silhouette<br />

del celeberrimo modello 29 calibro .44 magnum.<br />

Non potevano mancare due allestimenti Performance<br />

center, uno con canna di 7,5 pollici con contrappeso<br />

rastremato e rompifiamma cilindrico in volata,<br />

l’altro con canna di 10,5 pollici sempre “pinnata”<br />

e “rompifiammata” ma con in più una generosa<br />

slitta Picatinny superiore.<br />

Che vi piaccia uno oppure l’altro, è importante<br />

sapere che sono tutti classificati sportivi, con la<br />

sola eccezione della versione con canna di 4 pollici.<br />

Quindi, è meno problematico togliersi lo sfizio<br />

di avere in casa il revolver di serie più potente al<br />

mondo, visto che non occupa uno dei tre posti di-<br />

2<br />

1. Il telaio, denominato “X frame”,<br />

è stato sviluppato “intorno”<br />

a questa cartuccia gigantesca. Il tamburo<br />

tiene 5 colpi.<br />

2. L’esemplare in prova aveva<br />

compensatore a tre camere fissato oltre<br />

la volata. Gli esemplari che saranno<br />

distribuiti sul mercato italiano,<br />

però, avranno sei fori “port” ai lati del<br />

mirino (tre per lato) e un rompifiamma<br />

con tre asole laterali per lato, innestato<br />

a baionetta sotto il mirino.<br />

3. Dettaglio del punto di bloccaggio<br />

anteriore del tamburo, costituito da una<br />

sferetta caricata elasticamente che<br />

si impegna sul lato posteriore del giogo.


LA SCELTA<br />

Classico il look della versione con<br />

canna di 6,5 pollici, che ha una semplice<br />

carenatura dell’estrattore al posto del<br />

contrappeso a tutta lunghezza. Manca anche<br />

il compensatore innestato a baionetta,<br />

ci sono solo i sei fori superiori.<br />

Questa è la controparte con canna di 8 pollici e tre ottavi<br />

del revolver che abbiamo provato. L’unica differenza<br />

è il rompifiamma innestato a baionetta più i sei fori superiori,<br />

al posto del compensatore a tre sfiati. Diverso anche il mirino,<br />

un Hi-viz con inserto in fibra al posto del Patridge da tiro. È la<br />

versione che sarà effettivamente commercializzata in Italia.<br />

Il più massiccio è questo<br />

Performance center con canna<br />

di 10,5 pollici, slitta Picatinny<br />

superiore e magliette per<br />

la cinghia tipo carabina.<br />

sponibili in denuncia tra le comuni! E di sfizio,<br />

evidentemente, si parla, parla, visto che la caccia con<br />

l’arma corta in Italia non è consentita. consentita Qualche Q alche<br />

precisazione merita anche la nostra affermazione<br />

di “revolver di serie più potente del mondo”. Ovviamente,<br />

esistono revolver camerati per cartucce<br />

ancora più potenti che possono definirsi in produzione<br />

di serie, anche se mantengono una elevata<br />

caratterizzazione custom (come per esempio i Bfr<br />

di Magnum research), ma si tratta di armi camerate<br />

per cartucce per carabina, come .45-70, .444<br />

Marlin e persino .450 Marlin. Lo Smith & Wesson<br />

500 è, invece, camerato per una “vera” cartuccia<br />

nata e progettata per l’uso in arma corta e non “prestata”<br />

alle armi corte.<br />

La versione più estrema<br />

è senz’altro questa, con<br />

canna di soli 4 pollici.<br />

Il compensatore a sei sfiati laterali,<br />

innestato a baionetta, è coadiuvato<br />

da sei fori superiori, ai lati del mirino.<br />

Il Performance<br />

center di Smith & Wesson<br />

ha messo a punto due<br />

modelli dal look molto “custom”.<br />

Questo è quello con canna di “soli”<br />

7,5 pollici e compensatore cilindrico.<br />

Nonostante questo, le<br />

dimensioni imponenti del<br />

bossolo, bossolo non solo (anzi, (an i non tanto) in termini di<br />

diametro, ma anche e soprattutto in termini di<br />

lunghezza, hanno richiesto la realizzazione di un<br />

telaio ad hoc, più robusto, massiccio e resistente<br />

del telaio “N” di Smith & Wesson, fino ad<br />

allora destinato a gestire i grossi calibri dell’azienda<br />

(.44 magnum, .45 Colt eccetera). Il nuovo<br />

telaio è stato denominato “X frame” e oggi è<br />

“riservato” ai due pesi massimi di Smith & Wesson,<br />

cioè il .500 e il .460.<br />

Le dimensioni sono semplicemente impressionanti:<br />

tanto per fare un piccolo esempio, il tamburo è<br />

un blocco massiccio di acciaio inossidabile lungo<br />

4/2013 ARMI E TIRO 113


PROVA revolver Smith & Wesson 500 calibro .500 S&W<br />

I PRECEDENTI<br />

Il .500 Smith & Wesson è, in effetti, l’istituzionalizzazione<br />

di un’idea che circolava già da alcuni anni tra i wildcatter<br />

statunitensi: tra gli “artisti” che si sono cimentati negli ultimi<br />

anni con l’idea di un vero calibro .500 magnum ci sono John<br />

Linebaugh con il suo .500 Linebaugh long (anche detto .500<br />

maximum o .500 Linebaugh maximum), ed Elgin Gates con il<br />

suo .505 Super magnum. Entrambi utilizzano palle di diametro<br />

superiore al calibro nominale (cioè .512 per il Linebaugh e .510<br />

per il Super mag), mentre il .500 Smith & Wesson utilizza palle<br />

di diametro pari al nominale (cioè .500 pollici). Il .500 Linebaugh<br />

long è in pratica un allungamento a 1,6 pollici del precedente<br />

.500 Linebaugh tout court (lungo 1,4 pollici) ed è derivato<br />

dal bossolo del .348 Winchester, mentre il .505 Super mag<br />

appartiene alla linea Super mag realizzata da Elgin Gates con<br />

bossolo di lunghezza pari a 1,610 pollici ed è derivato dal .470<br />

Nitro express. Il problema di questi super-calibri è sempre stata<br />

la disponibilità di revolver con telaio dedicato, necessariamente<br />

più lungo rispetto ai telai standard previsti per il .44 magnum o il .454 Casull. Il Linebaugh è stato camerato in revolver custom di vari produttori (per esempio Bowen),<br />

ottenuti modificando il Ruger Super Blackhawk con telaio speciale, prodotto in serie limitata in .357 maximum. Gli esperimenti con il .505 Super mag sono stati,<br />

invece, condotti da Elgin Gates con pistole monocolpo, ma se ne ipotizzò la cameratura nei revolver Dan Wesson (che già impiegarono un’altra creatura di Gates,<br />

il .445 Super mag). (R.P.)<br />

ben 59 millimetri (la cartuccia .500 ha una lunghezza<br />

massima Saami di 57,15 mm) e con un diametro<br />

di 48,7 millimetri. Malgrado questo, la capacità è<br />

giocoforza limitata a 5 colpi (cosa che, peraltro,<br />

accomuna molti revolver camerati per calibri robusti,<br />

tipo il Casull). L’estrazione è assolta dalla<br />

classica stella che in posizione di riposo giace sullo<br />

stesso piano della faccia posteriore del tamburo,<br />

azionata da una sottile, ma solida asta di espulsione<br />

che protrude dalla parte frontale del giogo e<br />

giace, in posizione di sparo, all’interno di un’apposita<br />

carenatura nel contrappeso sottocanna. Normalmente,<br />

i revolver Smith & Wesson hanno due<br />

distinti punti di chiusura del tamburo, il primo<br />

costituito da un pistoncino a molla che sporge dal<br />

centro della stella di rotazione-espulsione del tamburo<br />

e si innesta in una sede nello scudo di rinculo<br />

1 2<br />

114 ARMI E TIRO 4/2013<br />

Disegno quotato Saami del .500 Smith & Wesson. Come i suoi predecessori wildcat,<br />

la lunghezza del bossolo è intorno agli 1,6 pollici (1,625 per la precisione).<br />

del telaio, il secondo costituito da un pistoncino a<br />

molla dentro la sede per la bacchetta di espulsione<br />

nel sottocanna, che si inserisce in una cava all’estremità<br />

anteriore della bacchetta medesima. In<br />

questo caso, date le dimensioni in gioco, si è deciso<br />

di sostituire il punto anteriore di chiusura con<br />

una sferetta caricata a molla che protrude dal telaio<br />

nella parte inferiore dell’alloggiamento per il<br />

giogo e si inserisce in una corrispondente cava sul<br />

lato posteriore del giogo medesimo. Mantenere il<br />

punto di chiusura all’estremità della bacchetta, con<br />

le dimensioni in gioco, avrebbe comportato flessioni<br />

inaccettabili, a meno di non realizzare la bacchetta<br />

medesima con lo spessore di una cartuccia!<br />

A parte questo aspetto, la meccanica è assolutamente<br />

nello stile Smith & Wesson: molla cinetica<br />

a lamina per il cane, molla a spirale per il ritorno<br />

1. La bacchetta di espulsione ha una<br />

buona escursione, tale da estrarre<br />

completamente i bossoli dalle camere<br />

di scoppio.<br />

2. Lo scudo di rinculo, con la sede del<br />

punto posteriore di bloccaggio del<br />

tamburo. In evidenza anche i fori filettati<br />

sul top strap per l’installazione<br />

di ottiche. Lo spessore del top strap<br />

è a dir poco abbondante.


1. La sommità del telaio è satinata<br />

antiriflesso. La bindella della tacca<br />

di mira è brunita e rigata, così come<br />

è rigata anche la bindella sulla canna.<br />

2. Il grilletto è largo, tipo Target,<br />

ma completamente liscio, privilegiando<br />

così il tiro in Doppia azione.<br />

2<br />

del grilletto, scatto in Singola e Doppia azione facoltativa,<br />

sgancio del tamburo con pulsante zigrinato<br />

sul lato sinistro da premere in avanti. Il pulsante<br />

è quadrettato in funzione antiscivolo, ma<br />

anche spianato nella parte inferiore per evitare<br />

interferenze con il pollice durante lo sparo. Quadrettata<br />

e ampia anche la cresta del cane, tipo Target,<br />

il grilletto è invece ampio e ottimamente curvato,<br />

ma completamente liscio, privilegiando con<br />

ciò, evidentemente, il tiro in Doppia azione.<br />

Per quanto riguarda l’impugnatura, è la classica<br />

Hogue monopezzo anatomica: risulta visivamente<br />

sottodimensionata rispetto al telaio, e non è un caso,<br />

perché i tecnici Smith & Wesson hanno preferito<br />

dimensionare l’impugnatura del 500 in modo<br />

da renderla compatibile con le impugnature previste<br />

per i telai medi dell’azienda, cioè “K” e “L”<br />

(utilizzati rispettivamente dai revolver modello 19<br />

e 686, tanto per fare un esempio). In questo modo,<br />

è possibile esercitare una presa più salda e avvolgente,<br />

anche se non si hanno mani da troll. Le sicure<br />

sono tre: quella sulla slitta del grilletto, che in<br />

posizione di riposo mantiene fisicamente staccato<br />

il cane di un paio di millimetri dal percussore a<br />

grano riportato nel fusto; quella a stanghetta, che<br />

se il grilletto non è premuto a fondo si interpone<br />

tra il cane e il castello, impedendo la percussione;<br />

quella manuale a chiavistello, appena sopra il pulsante<br />

di apertura del tamburo, che impedisce l’uso<br />

dell’arma ai non autorizzati.<br />

MIRE E SCATTO<br />

Gli organi di mira sono costituiti da un mirino da<br />

tiro tipo Patridge nero antiriflesso, e dalla consueta<br />

e ottima tacca di mira Smith & Wesson regolabile<br />

micrometricamente in altezza e derivazione.<br />

La tacca di mira è dotata di un fine riquadro bianco<br />

per agevolare il puntamento istintivo o contro<br />

bersagli scuri, mentre il mirino non prevede alcun<br />

tipo di riferimento colorato. Come già abbiamo<br />

detto, la versione con canna di 8 pollici e tre ottavi<br />

che sarà effettivamente commercializzata nel nostro<br />

1<br />

4/2013 ARMI E TIRO 115


PROVA revolver Smith & Wesson 500 calibro .500 S&W<br />

Paese sarà, invece, dotata di mirino in fibra ottica<br />

Hi-viz ad alta visibilità. Rimuovendo il supporto<br />

della tacca, brunito e rigato in funzione antiriflesso,<br />

si scoprono tre fori filettati predisposti per il montaggio<br />

di ottiche di puntamento.<br />

Per quanto riguarda lo scatto, quello in Doppia<br />

azione è risultato fluido e pulito, con appena un<br />

leggero indurimento prima dello sgancio e un peso<br />

di circa 5.500 grammi. Il peso della Singola azione<br />

è risultato invece di 2.000 grammi, in un solo tempo<br />

anch’esso molto pulito. Inavvertibile il collasso<br />

di retroscatto, malgrado non siano previsti trigger<br />

stop (che equipaggiano, invece, le versioni Performance<br />

center). L’utilizzo di componenti microfuse,<br />

ormai generalizzato da anni nella gamma Smith,<br />

non sembra alla fine dei conti aver influenzato particolarmente<br />

la qualità degli scatti, e di questo possiamo<br />

solo che essere contenti.<br />

IL MOMENTO DELLA VERITÀ<br />

Sul catalogo Smith & Wesson, viene dichiarato un<br />

peso, per l’oggettino che ci troviamo tra le mani,<br />

di 2.035 grammi. E siamo disposti a credergli sulla<br />

parola, perché dopo pochi approcci con lo scatto<br />

in bianco per prendere confidenza con lo scatto,<br />

le braccia ci comunicano le stesse sensazioni che<br />

se avessimo passato la giornata a scaricare cassette<br />

di frutta! Definire appruato il baricentro è un<br />

eufemismo, ma intuiamo subito che questo appruamento<br />

tornerà comodo quando si tratterà di scatenare<br />

la potenza infernare di questo bestione. Anche<br />

in questo caso, la matematica parla chiaro: con le<br />

palle più “leggere” e, quindi, con le velocità più<br />

elevate, il .500 Smith & Wesson sviluppa l’energia<br />

cinetica di un .308 Winchester, ma l’arma pesa la<br />

metà di una carabina!<br />

Con questi rassicuranti pensieri, andiamo nel tunnel<br />

dell’importatore <strong>Bignami</strong> e collochiamo il ber-<br />

116 ARMI E TIRO 4/2013<br />

1<br />

CARTUCCIONI A CONFRONTO<br />

Calibro Tipo palla Peso palla (grs) V0 (m/sec) E0 (joule) E0 (kgm)<br />

.44 magnum Xtp 240 412 1.317 134,2<br />

.44 magnum Xtp 300 351 1.194 121,7<br />

.454 Casull Xtp 240 579 2.607 265,7<br />

.454 Casull Xtp 300 503 2.459 250,7<br />

.460 S&W Ftx 200 671 2.918 297,4<br />

.475 Linebaugh Xtp 400 396 2.035 207,4<br />

.480 Ruger Xtp 325 411 1.779 181,3<br />

.480 Ruger Xtp 400 335 1.454 148,3<br />

.50 Action express Xtp 300 450 1.968 200,6<br />

.500 S&W Ftx 300 632 3.882 395,8<br />

.500 S&W Xtp 350 518 3.043 310,2<br />

.500 S&W Interlock 500 434 3.051 311,0<br />

.308 Winchester Hpbt 168 823 3.686 375,7<br />

Nota: dati ufficiali Hornady.<br />

saglio a 25 metri, trovandoci tra le mani i primi<br />

cinque salsiccioni Magtech (gli unici al momento<br />

a disposizione) con palla Jsp flat del peso di 400<br />

grani. Inserendoli nel tamburo, si sente un tonfo<br />

sordo quando l’orlo del rim appoggia contro il bordo<br />

posteriore del cilindro. Richiudo il giogo, il<br />

sonoro click mi rassicura sull’avvenuto blocco in<br />

chiusura del tamburo. Punto, armo il cane, sento<br />

una leggera stretta allo stomaco, premo il grilletto.<br />

Baboooom! Il rombo è possente, l’arma prende<br />

vita tra le mie mani, diventa improvvisamente leg-<br />

L’occhio scorre sulla superficie satinata inox dell’arma e sembra<br />

non finire mai, tanto è lunga<br />

2<br />

1. Il 500 in tutto il suo splendore.<br />

Non ha l’armonia del modello<br />

29 in .44 magnum, ma sa farsi<br />

rispettare a prima vista!<br />

2. “Piccoli” calibri per pistola e revolver<br />

a confronto. Da sinistra: .44 magnum,<br />

.454 Casull, .460 S&W, .480 Ruger,<br />

.50 action express, .500 S&W e il wildcat<br />

.500 Linebaugh long, al quale<br />

evidentemente il .500 S&W deve molto.


SCHEDA TECNICA TABELLA BALISTICA<br />

Produttore: Smith & Wesson,<br />

www.smith-wesson.com<br />

Distributore: <strong>Bignami</strong> spa,<br />

via Lahn 1, 39040 Ora (Bz),<br />

tel. 0471.80.30.00, fax<br />

0471.81.08.99, www.bignami.it<br />

Modello: 500<br />

Calibro: .500 Smith & Wesson<br />

magnum<br />

Funzionamento: a rotazione<br />

Alimentazione: tamburo<br />

basculante<br />

Numero colpi: 5<br />

Canna: lunga 213 mm (8 pollici<br />

e 3/8), con compensatore,<br />

fori superiori e contrappeso<br />

a tutta lunghezza; disponibile<br />

anche di 102 (4 pollici) mm con<br />

compensatore, fori superiori e<br />

contrappeso a tutta lunghezza,<br />

e 165 mm (6,5 pollici) con fori<br />

superiori di compensazione<br />

e semplice carenatura per<br />

l’estrattore<br />

Lunghezza totale: 381 mm<br />

Scatto: Singola e Doppia azione<br />

Percussione: cane esterno con<br />

percussore a grano riportato<br />

Sicure: cane a rimbalzo;<br />

stanghetta di sicurezza che<br />

impedisce il contatto con il<br />

percussore a grilletto non<br />

premuto; sicura manuale a<br />

chiavistello sul lato sinistro del<br />

telaio per prevenire accessi non<br />

autorizzati; sicura automatica<br />

che impedisce lo sparo a tamburo<br />

non perfettamente chiuso<br />

Mire: mirino Hi-viz in fibra ottica,<br />

tacca di mira regolabile in altezza<br />

e derivazione a click<br />

Materiali: acciaio inox<br />

Finiture: satinatura opaca<br />

Qualifica: arma sportiva<br />

Peso: 2.055 grammi<br />

Prezzo: 1.613 euro,<br />

Iva inclusa; versione con canna<br />

di 6,5 pollici, 1.544 euro<br />

1. e 2. La prova a fuoco.<br />

Il rilevamento è evidente,<br />

ma il compensatore bilancia<br />

efficacemente la spinta verticale.<br />

Marca Tipo palla Peso palla (grs) V0 (m/sec) E0 (joule) E0 (kgm)<br />

Magtech Jsp 400 461,9 2.765 281,9<br />

Nota: rilevazioni eseguite con cronografo Chrony a 3 metri dalla volata. L’azienda dichiara<br />

una velocità alla bocca di 490 m/sec in canna manometrica.<br />

Tre colpi in 50 mm a 25 metri con cartucce Magtech 400 grs Jsp.<br />

La dimensione dei fori sulla carta è impressionante!<br />

1 2<br />

gerissima e la volata ruota verso l’alto con una<br />

velocità pazzesca. Quando il proiettile passa oltre<br />

la volata, però, si avverte l’azione potente del compensatore,<br />

che riporta bruscamente in basso la chilometrica<br />

canna, facendo ruotare nuovamente, e<br />

sempre con una velocità pazzesca, l’impugnatura<br />

tra le mani. Il risultato è, paradossalmente, che<br />

passata la sorpresa iniziale ci si ritrova con il revolver<br />

ancora perfettamente in punteria. L’unico<br />

indizio di quanto appena accaduto, un leggero ronzio<br />

alle orecchie (malgrado i tappi) e il palmo della<br />

mano violentato! In effetti, non è tanto il brusco<br />

impennamento iniziale a punire la mano, ma proprio<br />

la “discesa” repentina causata dal compensatore,<br />

che lascia stampare dolorosamente la parte inferiore<br />

dell’impugnatura contro la parte bassa del palmo,<br />

in corrispondenza dell’anulare e del mignolo. A<br />

parte questo, comunque, si rimane abbastanza indenni.<br />

Tutt’altra faccenda, naturalmente, arrivare<br />

in scioltezza alla fine del tamburo! Dal punto di<br />

vista “operativo”, le Magtech si sono comportate<br />

in modo più che egregio, scontando solo una trentina<br />

di metri al secondo in meno rispetto al valore<br />

ufficiale ottenuto in canna manometrica (che, come<br />

è noto, il gap con il tamburo non ce l’ha!). Molto<br />

sorprendente, diremmo anche un po’ deludente,<br />

l’assenza quasi totale di fiammata.<br />

Dal punto di vista della precisione, nulla da dire:<br />

l’arma è precisa e anche parecchio, l’unico neo è<br />

che, ovviamente, il timore reverenziale nei confronti<br />

del rinculo produce strappi più o meno convulsi<br />

nel fatidico momento dello sgancio del cane.<br />

Se si riesce a controllare la strizza, la precisione è<br />

rimarchevole e, a nostro avviso, sparando in appoggio<br />

si può godere di esaltanti sessioni di tiro al<br />

poligono sulla distanza di 50 e, perché no? Anche<br />

100 metri, magari con l’aggiunta di un’ottica a<br />

lunga focale.<br />

IL MUST PER ECCELLENZA<br />

A cosa serve questo revolver, in un Paese come<br />

l’Italia nel quale la caccia non è consentita con<br />

l’arma corta? Io non ve lo voglio dire. Voglio solo<br />

che immaginiate la sensazione che si prova quando<br />

si apre la spartana valigetta in plastica, e l’occhio<br />

scorre sulla superficie satinata inox dell’arma, e<br />

sembra non finire mai, tanto è lunga; o quando<br />

osservate di sbieco la volata del compensatore, e<br />

vi sembra di poterci cadere dentro tutti interi, calzati<br />

e vestiti, se non state attenti, da tanto è grossa;<br />

o, ancora, vorrei che immaginaste quando si sale<br />

in punteria con questo “mostro”, e le luci soffuse<br />

del poligono rimbalzano sul chilometrico tamburo,<br />

mandando riflessi ricchi di temibili e insieme esaltanti<br />

promesse; o ancora, della scossa elettrica a 20<br />

mila volt che vi fa trovare dritti come fossero congelati<br />

i peli sulla nuca, nell’attimo in cui state premendo<br />

il grilletto per la prima volta sulla linea di<br />

tiro. Potrei anche parlarvi, infine, del sorrisetto<br />

divertito che inevitabilmente vi coglie quando vi<br />

trovate sempre al poligono con il vostro amico, che<br />

vi mostra con orgoglio e un pizzico di boria il suo<br />

.454 Casull, esclamando “questa sì che è una cannonata!”.<br />

Ecco, se riuscite anche solo a immaginare<br />

per un istante una sola di queste sensazioni,<br />

avrete già capito perché “bisogna” averlo.<br />

4/2013 ARMI E TIRO 117

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