13.06.2013 Views

Relazione Generale Parte II - Comune di Montopoli Val d'Arno

Relazione Generale Parte II - Comune di Montopoli Val d'Arno

Relazione Generale Parte II - Comune di Montopoli Val d'Arno

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Al termine <strong>di</strong> questa fase formativa del paesaggio moderno, nella quale si è<br />

messa a punto un’arte <strong>di</strong> stare in questi luoghi, con mo<strong>di</strong>fiche che hanno modellato il<br />

paesaggio e l’ambiente, si colloca il Catasto leopol<strong>di</strong>no. Per questo <strong>di</strong>venta importante<br />

la sua lettura analitica in quanto rappresenta un primo momento <strong>di</strong> equilibrio nella<br />

<strong>di</strong>alettica trasformazione-conservazione, dove bene si leggono gli elementi strutturali<br />

e le invarianti. È lo strumento <strong>di</strong> base che utilizziamo per leggere l’assetto storico.<br />

Dopo essere stato scansionato in piano, è stato ri<strong>di</strong>gitalizzato integralmente,<br />

georeferenziato, sovrapposto al modello territoriale. Operazione molto importante in<br />

quanto è fondamentale mettere in rapporto la complessità del <strong>di</strong>segno territoriale con<br />

la morfologia del proprio ambiente <strong>di</strong> riferimento. È stato poi composto in un’unica<br />

tavola in scala 1/10.000 (la tavola numero 2 del Quadro conoscitivo). Rappresenta un<br />

notevole strumento scientifico, perfettamente misurabile e confrontabile con le carte<br />

attuali, e un rapido e intuitivo sistema <strong>di</strong> conoscenza e <strong>di</strong> comprensione del territorio.<br />

Ad esso si affiancano la tavola elaborata sulla base della cartografia dell’IGM<br />

(scala originale 1/25.000) <strong>di</strong> primo impianto, <strong>di</strong>segnata a fine ottocento (tavola 3), il<br />

catasto aggiornato al 1940 (tavola 4) e quella recente, che in<strong>di</strong>vidua l’assetto territoriale<br />

alla fine del nocento (tavola numero 5).<br />

La lettura comparata <strong>di</strong> tutte queste tavole è importante in quanto il catasto, con<br />

il modello territoriale, offre la visione strutturale, che si integra con la carta dell’IGM<br />

con quelle informazioni che non si riscontrano nelle tavole catastali: boschi, vigneti,<br />

viali alberati, parchi, coltivazioni arboree, coltivazioni erbacee, sistemazioni agrarie<br />

varie, prati e quant’altro. Dunque queste tavole presentano un quadro esauriente<br />

dell’assetto storico e delle trasformazioni e daranno un contributo importante anche<br />

alla progettazione del Regolamento urbanistico.<br />

59

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!