Gioventù in Fumo - Istituto Tecnico Leonardo da Vinci - Milazzo

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Dicembre 2000
utti gli esseri umani T nascono liberi ed uguali
in dignità e diritti. Essi sono
dotati di ragione e di conoscenza
e devono agire gli uni
verso gli altri in spirito di
fratellanza.
Si, è vero, tutti gli esseri
umani nascono uguali ma
non sempre liberi. A volte
sono legati dalla schiavitù
come succedeva tempo fa
alle popolazioni di colore.
E’ anche vero che hanno
uguali diritti, ma quante
volte questi diritti sono
rispettati? Ad esempio gli
indiani. Vivevano in America
ed erano una stirpe
libera. Poi è arrivato
l’uomo bianco. Avevano
tutto il diritto di vivere,
come avevano fatto sino a
quel momento. Avevano la
libertà e gli è stata tolta in
nome del progresso. Avevano
il diritto alla vita, ma
li hanno sterminati e rinchiusi
in riserve come fossero
animali.
Eppure erano e sono uomini.
E cosa dire della “gente
di colore”? Non sono stati
rinchiusi in riserve ma
venivano venduti come
arredi, come oggetti da
mobilio. Solo se finivano
in famiglie vivevano sotto
un tetto. Venivano usati
come inservienti e come
tali dovevano cucinare, e
se dovevano mangiare non
gli era permesso di farlo
tranne che in cucina, dove
’istituto tecnico commer- L ciale e per geometri, anche
quest’anno ha aderito con entusiasmo
alla maratona di solidarietà
per Telethon, dimostrando
sensibilità e disponibilità verso
la ricerca delle malattie genetiche.
Il 6 dicembre, al Paladiana,
alunni e docenti hanno assistito
alle numerose e sorprendenti
“Siamo tutti liberi,
ma il mondo non lo sa”
La Carta Onu sancisce pari dignità agli esseri umani.
I diritti dei popoli più indifesi, però, vengono calpestati
non potevano essere visti.
Ricordo che una volta, la mia
maestra delle elementari, ci
fece leggere una storia vera.
Raccontava di una bambina
“nata schiava” che finì in una
casa a fare l’inserviente. Serviva
e onorava i suoi padroni
ritenendolo suo preciso dovere,
ma diventata maggiorenne
cominciò a pensare: “
Ci sarà un giorno in cui anche
io siederò a tavola con
loro e dimostrerò quanto
sono più nobile di questi
“signori”. Ci sarà un giorno
Gare e concerti per raccogliere fondi a favore di Telehon
Una corsa per la vita
in cui a quella tavola imbandita
ci sarà un posto anche
per me e i miei fratelli. Quel
giorno, nessuno potrà dirmi
va a mangiare in cucina, perché
quel giorno saranno tutti
di fronte ad un giudice. Che
non giudicherà secondo il
colore della pelle, ma dal
cuore….quel giorno siederà
con noi un signore al quale
non sono degna neppure di
legare i lacci delle scarpe:
sarò a tavola col mio padre
Celeste”…Ogni volta che ci
penso mi viene voglia di
performances degli “artisti” di
questa scuola, con musica, canto
e ballo. Il giorno successivo,
nel cortile del nostro istituto
è stato organizzato una manifestazione
sportiva per classe
con tre discipline: velocità (30
mt), 1000 mt, staffetta ( 6 x 153
mt). I docenti di educazione fisica
hanno sollecitato ed invita-
dirlo al mondo, perché
anche il mondo sappia
che tutti siamo uguali di
fronte a Lui. Eppure
l’uomo in molte occasioni
non è in grado di
comprendere quale sia lo
scopo della sua vita, pur
essendo dotato di ragione
e conoscenza.
Alcuni si arrogano il
diritto di decidere della
vita altrui.
Molte ragazze uccidono
il feto perché quella gravidanza
è inaspettata,
non voluta.
C’è chi invece condanna
a morte delle persone
privandoli di una qualsiasi
prospettiva sul proprio
domani. Eppure
l’articolo dice “essi devono
agire gli uni verso
gli altri in spirito di fratellanza”!
Ma questo non
avviene. Nessuno è Dio
e nessuno può pensare di
esserlo.
Eugenia Pollicino
IV A prog.
to le classi ad una partecipazione
numerosa che non si limitasse
al solo risultato agonistico.
Ogni classe ha contribuito
alla raccolta fondi versando
una quota prima
dell’iscrizione alle gare.