Gioventù in Fumo - Istituto Tecnico Leonardo da Vinci - Milazzo

AV VINCI Dicembre 2000
AV VINCI
ANNO VI n. 1 Dicembre 2000
Periodico dell’Istituto Tecnico commerciale e per geometri “Leonardo da Vinci”- Milazzo
sito internet: www.itcgmilazzo.com e-mail: mail@itcgmilazzo.com
A pag. 3
Gioventù in Fumo
1
Milazzesi
d’Europa
Sono 25 gli stranieri
che frequentano l’Itcg.
Ecco cosa pensano
A pag. 4/5
Lo sciopero
sale in cattedra
Gli insegnanti chiedono
buste paghe più pesanti.
E scendono in piazza
A pag. 7
Un successo
paranormale
X-Files, il telefilm
che appassiona milioni
di telespettatori
A pag. 12
Grande Fratello
Scopri se sei un esperto
del fenomeno televisivo
di Canale 5

2
Dicembre 2000
Avvinci
si rinnova
di Dominella Colla*
d un nuovo anno scola- E stico è già iniziato! E’
questo un anno molto particolare.
Profondi mutamenti
stanno “sconvolgendo” il
mondo della scuola dove da
tempo apparentemente tutto
ristagnava.
Il quadro emergente è quello
di una scuola fatta non di soli
orari, classi, lezioni statiche e
ripetitive, ma di alunni in movimento,
di luoghi dove si
apprende e si costruisce in
base ad un piano che si va
definendo in itinere e del quale
l’alunno è il protagonista.
Il cambiamento ha trovato
grandi resistenze e diffidenze
nei docenti, scatenando proteste
e preoccupazioni. Anche
Avvinci, in questo numero,
ha recepito il clima di
“scontento”. Tra le pagine,
infatti, troverete un articolo
sullo sciopero degli insegnanti.
Credo che alla base della
protesta dei docenti non ci sia
solo una questione economica
ma soprattutto una crisi di
identità del docente il quale
deve ritrovare nuove motivazioni
ed entusiasmi. Ma alcuni
cambiamenti sono avvenuti
HANNO COLLABORATO:
I PROFESSORI
Dominella Colla, Teresa
Frisone, Sergio Melidone
e il giornalista
Gianfranco Cusumano.
GLI STUDENTI:
Antonella Raschietti (III B Prog), Giovanna
Trifirò (III B Prog), Laura Lombardo
(III A Prog), Francesca Pettinelli
(III A Prog), Maria Grazia Bucca (III A
Prog), Maria Rosy Scibilia (III A Prog),
Giovanna Abate (III A Prog), Antonella
anche nel nostro giornale d’Istituto,
grazie alla collaborazione del giornalista
Gianfranco Cusumano che ha
accresciuto nei nostri ragazzi
l’interesse verso il mondo del giornalismo.
Non più articoli che raccontano esclusivamente
di storie sentimentali
finite male, poesie, pagine di diario
(per carità, non fraintendetemi, anche
queste sono cose importanti )
ma anche articoli di maggiore spessore
come quelli riguardanti
l’immigrazione, il fumo, la Carta
Onu. C’è spazio (e come poteva
mancare!) per il Grande Fratello ma
ci sono anche recensioni di libri e di
film. Insomma gli alunni
dell’Istituto tecnico commerciale e
geometri “Leonardo da Vinci” hanno
voluto e saputo dimostrare con
grande maturità di essere inviati,
intervistatori, giornalisti in erba….
tutto ciò con l’entusiasmo che caratterizza
la loro età.
AVVINCI
Periodico dell’ITCG Leonardo Da Vinci—Milazzo
La redazione
vi augura
Buon Natale
e
Felice 2001
Abate (III A Prog), Marinella
Genovesi (III A Prog), Giuseppe
Coppolino (V
A Prog), Maria Grazia
Italiano V A
Prog), Letizia Capone (V A Prog), Antonella
Andaloro (V A Prog), Monica Coppolino
(V D Prog), Danilo Saddi ( V B Geom),
Melania Giunta (II D amm.), Giusy
Crifò (II D amm.) Katia Corso (III B
prog), Eugenia Pollicino (IV A Prog), Fabio
Centorrino III B prog,

I
AV VINCI Dicembre 2000
Sono 25 gli studenti stranieri che frequentano l’Itgc. Ecco cosa pensano
Milazzesi d’Europa
l numero degli immigrati a Milazzo
aumenta sempre di più.
Secondo una recente statistica, gli
extracomunitari superano quota
quattrocento. Si tratta per lo più di
albanesi, tunisini e filippini compresi
tra i 26 e i 39 anni.
Nella nostra scuola ci sono 25 studenti
stranieri. Si tratta per lo più di
figli di immigrati che hanno
fatto ritorno a casa. Arrivano
dalla Svizzera, dalla Germania,
dal Venezuela e dalla
“Grande Mela”.
Molti di loro amano
Milazzo,
anche se hanno
trovato difficoltà
ad ambientarsi.
Come Barbara
e Silvana Scolaro,
provenienti
dall’Ucraina e Andreyna
Iannace, una
ragazza venezuelana.
Angela Coiro, proveniente dalla
Svizzera ci confessa: “C’è voluto
del tempo per ambientarmi, oggi
sto bene ma, se avessi l’opportunità
di ritornare nel mio paese, partirei
immediatamente”. Alcuni di loro
hanno sottolineato grandi differenze
che hanno riscontrato in Sicilia.
Tiziana Merenda, l’americana della
scuola, racconta: “Ho nostalgia della
famosa festa di Halloween dove
noi bambini ci travestivamo, giocando
a “giochetto scherzetto””.
Alessandro Grosso nato in Svizzera
parla delle differenze scolastiche:
“Le strutture sono diverse, più
pulite e curate. In Sicilia mi sono
reso conto che le persone sono
più superficiali”. Del parere opposto
Giusy Mento, sempre proveniente
dalla terra elvetica. “Qui
le persone sono più calorose – ma
in Svizzera mi divertivo di più:
andavo a sciare e in piscina”.
Invece Giovanna Rappazzo
dice: “In Svizzera non si festeggia
il primo novembre,
giorno dei Santi, ma il primo
agosto, che rappresenta la
Festa Nazionale
dello Stato”.
L’elvetica Rossana Mento
confessa che le mancano
i parenti e gli amici. Infine
Melania Giunta, di nazionalità
tedesca, spiega che le piacciono
3
molto sia il paese sia le persone.
La maggior parte di questi ragazzi
sono stati “obbligati” a trasferirsi
in Italia dai loro genitori per motivi
di lavoro.
Il fenomeno dell’immigrazione ha
ormai assunto proporzioni preoccupanti
in tutti i paesi europei. Sono
milioni i lavoratori stranieri
concentrati in paesi come la Germania,
la Francia e l’Italia. Le cause
che hanno determinato questa
corrente migratoria verso i paesi
industrializzati sono stati gli squilibri
tra stati ricchi e paesi poveri,
che hanno provocato nelle aree
sottosviluppate condizioni di vita
precarie.
Monica Coppolino
Laura Lombardo
Francesca Pettinelli
Mary Scibilia
III A Prog
L’Arci scopre Baia del Re
Il circolo Arci Macondo di Milazzo, presieduto da Rosa Maiorana,
sta portando avanti il progetto“Baia del re” finanziato dalla
Comunità Europea. Opera in sei regioni d’Italia, prevede
l’inserimento socio-lavorativo per i cittadini stranieri immigrati.
E’ un progetto sperimentale, basato sulla valorizzazione delle potenzialità
culturali e sulla storia dell’individuo. “Baia del
re”creerà sei agenzie e successivamente una rete nazionale per
dare lavoro agli immigrati e tutelarli. Gli operatori si metteranno
in contatto con le imprese in cerca di personale. Il circolo Arci
Macondo ha aperto la nuova sede in contrada Santo Pietro. (Mc)

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Dicembre 2000
Lo sciopero
sale in cattedra
Gli insegnanti chiedono buste paghe
più pesanti e organizzano tre giorni
di proteste. Per la felicità degli studenti
L
’ora X è scattata il 9 ottobre
2000, quando i professori
hanno disertato le aule
per “scendere in piazza” rivendicando
a gran voce i loro diritti:
elevare la qualità
dell’insegnamento, e…
aumentare le buste paga. Lo
sciopero dei docenti si è già ripetuto
tre volte. Domenico Mascali,
insegnante di Scienze della
Materia nel biennio, spiega
con abile diplomazia le loro
rivendicazioni: “Siamo cittadini
europei e come tali meritiamo
le stesse retribuzioni dei colleghi
degli altri stati. Ancora è
presto per ottenere risultati, ma
ci aspettiamo una modifica
della normativa: la
remunerazione deve
essere tale da consentirci
di vivere dignitosamente
in proporzione al
lavoro svolto”.
A non essere d’accordo
Fortunato Anastasi, 21
anni, V C amm., che ribatte:
“Gli insegnanti
non possono pretendere
uno stipendio europeo.
La vita in Italia
non è paragonabile a
quella degli altri Paesi
– spiega - E poi, diciamoci
la verità – continua
cercando complicità -
nella nostra scuola sono
pochi i prof. che lavorano
bene, quindi perché
dovrebbero essere
strapagati anche gli
altri?”. Con tono ironico e provocatorio
prosegue:
“Comunque tutti hanno buoni
motivi per scioperare, in modo
più o meno intelligente, tranne
gli alunni che spesso esagerano”.
Franca Ruggeri, insegnante di
matematica del corso B prog.,
spiega perché ha aderito allo
sciopero: “Abbiamo fatto delle
richieste al governo, che però i
sindacati hanno esposto con
poca chiarezza. Ammetto che lo
sciopero è stato mal organizzato”.
E ’
dello stesso parere Luca Gentile,
18 anni, V C amm., un “esperto”
di scioperi. Negli ultimi anni ha
preso parte a decine di proteste
studentesche. “Gli insegnanti
fanno bene a difendere i loro diritti,
ma l’organizzazione è stata
inefficiente. Un aumento si può
ottenere dopo uno sciopero prolungato,
ma molti prof. non sono
disposti a farlo perché non hanno
coraggio. Personalmente, in questa
scuola ho incontrato pochi
insegnanti competenti in tutti i
campi, fra questi la prof. Teresa
Frisone”. E l’insegnante di italiano
e storia nel biennio, esprime
il suo punto di vista
con determinazione:
“Ho scioperato
perché ritengo
che la classe docente
meriti una
retribuzione più
consona al carico
di lavoro che è
chiamata a svolgere.
Nella scuola ci sono valide
professionalità che mettono
al servizio degli studenti
competenza, impegno e tempo.
Quando parlo di tempo
non mi riferisco alle semplici
ore curriculari, bensì alle attività
preliminari,
all’organizzazione di una lezione,
alla preparazione ed
alla correzione di verifiche”.
Ma sulla validità
dell’operato dei docenti non
sono pienamente
d’accordo la maggior

AV VINCI Dicembre 2000
Rivoluzioni
In alto i Proff: Teresa Frisone e Graziella Munafò.
Sotto i Proff: Gianfranco Minniti e Mimma Previti.
parte degli studenti. Come Claudia
Taranto, 18 anni, V B amm.,
rappresentante d’Istituto, che
spiega: “ Fortunatamente ho insegnanti
preparati, ma credo che
non sia così per tutti”. Sulla stessa
lunghezza d’onda anche Francesca
Calascione, 19 anni, V A
prog. Un altro docente che ha
aderito allo sciopero, invece, è
stato Attilio La Spada, insegnante
di diritto, che, con il suo
modo di fare serio e preciso, dichiara:
“Lo sciopero è giusto poiché
fatto per una causa valida:
molti insegnanti percepiscono
uno stipendio inferiore ad una
soglia bastante per sopravvivere”.
Concorda anche Franca Roberto,
insegnante di diritto del corso
B prog., che sottolinea: “Lo sciopero,
per essere efficace, dovrebbe
creare disagi, ma non possiamo
bloccare gli esami o gli scrutini,
la legge non lo permette. Fra
l’altro non siamo una classe professionale
unita. Ma la proposta
di aumentarci la busta paga di
sole 30 mila lire è stata offensiva”.
E alle accuse di incompetenza
della categoria risponde: “Se è
vera l’incompetenza di tanti insegnanti,
significa che o è scemo
chi corregge le prove dei concorsi,
oppure sono i ragazzi che giudicano
i docenti senza obiettività”.
Interessante è anche il parere
di Carmelo Lipari, 16 anni, IV
B amm., figlio del Prof. Filippo:
“Gli insegnanti non stanno facendo
niente di efficace in difesa dei
loro diritti e sarei ipocrita se negassi
che il 9 ottobre, per noi studenti
è stata un’occasione per
non fare scuola. Anch’io reputo
competenti solo una sparuta minoranza
degli insegnanti di questa
scuola”.
Più comprensivo è Antonio Basile,
19 anni, IV B amm., rappresentante
d’Istituto, emozionato,
ma sempre preciso e chiaro. “I
prof. sono più impegnati di una
volta, hanno il diritto a uno stipendio
più alto. Lo Stato però se
ne frega della protesta, anzi la
considera un’occasione per non
5
pagargli la giornata di lavoro”.
Un ennesimo consenso allo sciopero
è espresso da Nunzio Gringeri,
19 anni, V B prog., rappresentante
d’Istituto: “Sono mal
pagati e ritengo che dovrebbero
lottare di più”.
Dello stesso parere è Giuseppe
Zappalà, insegnante di italiano e
storia nel corso B prog., che specifica:
“Ho aderito alla protesta,
ma sono consapevole che non
basta un giorno di sciopero simbolico
per ottenere un miglioramento.
Si dovrebbe creare un
maggiore disagio, bloccare gli
esami di stato e gli scrutini, (ma
questo non è possibile) e non far
diventare il giorno di sciopero
solo un’occasione di vacanza per
gli studenti”.
E uno di questi studenti
“esultanti” è Santino Cuzzupè,
18 anni, IV B amm., che ha risposto
divertito: “Lo sciopero è
troppo bello!!!”.
Meno spirito umoristico esprime
il vicepreside Rocco Russo:
“Non ho scioperato per la carica
che rivesto, ma se fossi stato un
semplice docente avrei aderito
per solidarietà”.
Ma nel nostro istituto ci sono stati
anche docenti che non hanno
scioperato per scelta. Come Achille
Greco, insegnante di ragioneria:
“Non credo a queste
forme ridotte di protesta. Di certo
però non mi sento gratificato.
Oggi la figura dell’insegnante è
indebolita, non ci consentono ad
esempio nemmeno di fare carriera”.
E Angelo Lo Porto, insegnante
di italiano e storia nel
biennio, aggiunge: “Questi scioperi,
non sortiscono l’effetto desiderato.
Inoltre, credo che i sindacati
non tutelino la classe insegnante
come una volta”.
Giuseppe Coppolino, V A prog
Antonella Raschietti, III B prog
Giovanna Trifirò, III B prog

6
Dicembre 2000
utti gli esseri umani T nascono liberi ed uguali
in dignità e diritti. Essi sono
dotati di ragione e di conoscenza
e devono agire gli uni
verso gli altri in spirito di
fratellanza.
Si, è vero, tutti gli esseri
umani nascono uguali ma
non sempre liberi. A volte
sono legati dalla schiavitù
come succedeva tempo fa
alle popolazioni di colore.
E’ anche vero che hanno
uguali diritti, ma quante
volte questi diritti sono
rispettati? Ad esempio gli
indiani. Vivevano in America
ed erano una stirpe
libera. Poi è arrivato
l’uomo bianco. Avevano
tutto il diritto di vivere,
come avevano fatto sino a
quel momento. Avevano la
libertà e gli è stata tolta in
nome del progresso. Avevano
il diritto alla vita, ma
li hanno sterminati e rinchiusi
in riserve come fossero
animali.
Eppure erano e sono uomini.
E cosa dire della “gente
di colore”? Non sono stati
rinchiusi in riserve ma
venivano venduti come
arredi, come oggetti da
mobilio. Solo se finivano
in famiglie vivevano sotto
un tetto. Venivano usati
come inservienti e come
tali dovevano cucinare, e
se dovevano mangiare non
gli era permesso di farlo
tranne che in cucina, dove
’istituto tecnico commer- L ciale e per geometri, anche
quest’anno ha aderito con entusiasmo
alla maratona di solidarietà
per Telethon, dimostrando
sensibilità e disponibilità verso
la ricerca delle malattie genetiche.
Il 6 dicembre, al Paladiana,
alunni e docenti hanno assistito
alle numerose e sorprendenti
“Siamo tutti liberi,
ma il mondo non lo sa”
La Carta Onu sancisce pari dignità agli esseri umani.
I diritti dei popoli più indifesi, però, vengono calpestati
non potevano essere visti.
Ricordo che una volta, la mia
maestra delle elementari, ci
fece leggere una storia vera.
Raccontava di una bambina
“nata schiava” che finì in una
casa a fare l’inserviente. Serviva
e onorava i suoi padroni
ritenendolo suo preciso dovere,
ma diventata maggiorenne
cominciò a pensare: “
Ci sarà un giorno in cui anche
io siederò a tavola con
loro e dimostrerò quanto
sono più nobile di questi
“signori”. Ci sarà un giorno
Gare e concerti per raccogliere fondi a favore di Telehon
Una corsa per la vita
in cui a quella tavola imbandita
ci sarà un posto anche
per me e i miei fratelli. Quel
giorno, nessuno potrà dirmi
va a mangiare in cucina, perché
quel giorno saranno tutti
di fronte ad un giudice. Che
non giudicherà secondo il
colore della pelle, ma dal
cuore….quel giorno siederà
con noi un signore al quale
non sono degna neppure di
legare i lacci delle scarpe:
sarò a tavola col mio padre
Celeste”…Ogni volta che ci
penso mi viene voglia di
performances degli “artisti” di
questa scuola, con musica, canto
e ballo. Il giorno successivo,
nel cortile del nostro istituto
è stato organizzato una manifestazione
sportiva per classe
con tre discipline: velocità (30
mt), 1000 mt, staffetta ( 6 x 153
mt). I docenti di educazione fisica
hanno sollecitato ed invita-
dirlo al mondo, perché
anche il mondo sappia
che tutti siamo uguali di
fronte a Lui. Eppure
l’uomo in molte occasioni
non è in grado di
comprendere quale sia lo
scopo della sua vita, pur
essendo dotato di ragione
e conoscenza.
Alcuni si arrogano il
diritto di decidere della
vita altrui.
Molte ragazze uccidono
il feto perché quella gravidanza
è inaspettata,
non voluta.
C’è chi invece condanna
a morte delle persone
privandoli di una qualsiasi
prospettiva sul proprio
domani. Eppure
l’articolo dice “essi devono
agire gli uni verso
gli altri in spirito di fratellanza”!
Ma questo non
avviene. Nessuno è Dio
e nessuno può pensare di
esserlo.
Eugenia Pollicino
IV A prog.
to le classi ad una partecipazione
numerosa che non si limitasse
al solo risultato agonistico.
Ogni classe ha contribuito
alla raccolta fondi versando
una quota prima
dell’iscrizione alle gare.

AV VINCI Dicembre 2000
X-Files, un successo
U
fo, fenomeni paranormali e
tanta voglia di fare luce sui
misteri della terra. Cresce sempre
di più la febbre del paranormale.
Gli avvistamenti di oggetti volanti
non identificati aumentano a dismisura.
La Sicilia non è da meno.
Infatti a Milazzo i più anziani raccontano
di misteriose segnalazioni
al Capo negli anni 60, ma per non
andare lontano anche recentemente
sono state avvistati bagliori misteriosi
nel cielo.
Una moda che ha contraddistinto
gli anni ’90 quella del paranormale,
specialmente in tv e al cinema. La
più eclatante è legata alla serie
di telefilm “X files”, serie americana
creata da Chris Charter
giunta alla settima serie. Viene
definita il fanta-cult degli anni
novanta . Protagonisti sono gli
agenti speciali Fox Mulder e
Dana Scully , interpretati rispettivamente
da David Duchovny e
Gillian Anderson .
X files sbarca ufficialmente in
Italia , il 29 giugno 1994 alle
22:26 su Canale 5, con l’ episodio
pilota “Al di là del tempo e
dello spazio”. Da allora le indagini
paranormali di Fox e Da-
PARANORMALE
Il telefilm di Italia 1 appassiona milioni
di telespettatori. Alla ricerca di emozioni forti.
E tanta voglia di verità. Come Fox Mulder
na , che appaiono rispettivamente
come il “credente” e la “scettica”
decisa a screditare le fantasiose teorie
del collega, vengono seguite quasi in
sordina.
La svolta arriva con la seconda serie
trasmessa da Italia 1. La serie prende
il volo. Milioni di spettatori si appassionino
a quel perfetto mix fra mistero
fantascienza orror e ironia. Uno
dei fattori che ha senz’altro decretato
il successo oltre all’alchimia tra i
protagonisti è senz’altro quello del
tema portante, che costituisce la vera
e propria mitologia del telefilm: la
disperata ricerca della verità sul para-
7
normale. Mulder fin da piccolo ha
avuto a che fare con strani fenomeni.
Basta pensare al probabile rapimento
alieno della sorella. “X files”
sono indagini insabbiate dagli
organi deviati del governo americano,
per nascondere la verità sugli
extra terrestri e su altri fenomeni
paranormali.
Le vicende e le tematiche in X files
sono spesso contorte, intricate e
quasi perennemente infittite dal
mistero. E’ comunque su questa
scia che si sono evolute le sette
stagioni , seguite a livello mondiale.
La “X files mania”, però è da
tempo già scoppiata. Basti pensare
alla fondazione di fan club , ufficiali
e non, alla commercializzazione
di gadget vari, all’ uscita di
riviste specializzate. Per non parlare
poi del lungometraggio che vanta
tutt’oggi miliardi d’incassi e
buone critiche.
Ma a questo punto cosa dobbiamo
aspettarci dal futuro ? Nell’ultimo
episodio , trasmesso, (Requiem),
abbiamo assistito al rapimento alieno
di Fox e siamo venuti a sapere
che Dana è incinta. A giudicare
dalle indiscrezioni è probabile che
assisteremo ad un’ottava stagione
, con o senza Duchovny.
Non ci resta , che aspettare. Visto
che come si ripete spesso
nel telefilm: “La Verità è là
fuori”.
Danilo Saddi VB geom.

8
Dicembre 2000
Gioventù in Fumo
La sigaretta è un vizio a cui pochi ragazzi sanno rinunciare. Eppure causa
gravi malattie. I racconti degli studenti già “schiavi” delle bionde
on importa se c’è la N ricreazione, se la
campanella d’entrata ha
finito di squillare da qualche
minuto, o la prof
d’italiano sta spiegando
Leopardi. Entrare in bagno
significa andare incontro a
gigantesche nuvole di fumo.
Fumare, nonostante i
divieti, le statistiche che
confermano l’aumento di
tumori, fa comunque moda.
Philip Morris, Malboro,
Merit. I pacchetti colorati
all’interno dello zaino non
mancano mai. Sondaggi e
ricerche, non fanno altro
che puntualizzare la crescita
del consumo di tabacco.
Ragazzi e ragazze, professori
o alunni, la “moda del
fumo” è riuscita a coinvolgere
sempre più persone.
Eppure il fumo uccide.
Angela Nastasi della V° A
prog, look da sportiva, una
vera forza della natura
quando si parla di
“storia” (ha tutti nove!) ha
cominciato ad accendere la
prima sigaretta a 15 anni,
un pò per gioco. Oggi però
alla nicotina non sa rinunciare.
“Col fumo scarico la
tensione – dice - i miei
genitori stanno cominciando
a capire che ho il vizio,
ma non ne abbiamo mai
parlato in modo diretto.
Fumo a scuola, in giro, o a
casa di amiche”. La storia
di Angela è identica a tante
altre. Si comincia per gioco
e poi non si riesce a smettere.
Mettendo a repentaglio
la propria vita e quella
di chi gli sta accanto. Senza
considerare
il lato economico:
un pacchetto
di
“bionde” costa
5600.
Anche per
Mario è stato
così. Ha iniziato
per gioco.
“Non volevo
sentirmi
‘diverso’ dagli
altri quando ho
provato la prima
“boccata” – spiega mentre
“gusta” una Merit - avevo
14 anni e adesso che ne ho
quasi 20 sono consapevole
dei rischi che corro. Volevo
smettere, ma non è facile...ormai
è un vizio”.
All’inizio fumavo in giro, a
casa degli amici, a scuola,
poi l’ho detto ai miei genitori
e ho cominciato a fumare
anche in casa”.
Anche un professore, si è
fatto avanti, raccontandoci
la sua esperienza: “Ho iniziato
dopo i 30 anni, per
stress”, afferma,
“ho anche
pensato
di smettere,
perché vizio o
no, sono consapevole
dei
rischi a cui
vado incontro.
C’ero
quasi riuscito,
per 4 mesi
non ho toccato
una sigaretta,
ma poi per debolezza sono
ricaduto nel tunnel”....”ormai
è un vizio e
non posso farci niente!”
Questo è il parere del professore
Antonino Lombardo,
che come abbiamo visto, ci
ha comunque provato. Le
statistiche mettono in risalto
soprattutto un’ascesa delle
“fumatrici”!Maria Francesca
Niceta della V° A prog raccontandoci
la sua esperienza,
dice : “Ho iniziato per
fare un dispetto ad una mia
amica, e adesso ci sono dentro
anch’io!”
Il primo tiro si assapora più
o meno alla stessa età. Come
gli altri anche lei “giustifica”
il fumo come un vizio, una
“cattiva abitudine”. “I miei
genitori lo sanno, ma i primi
tempi sono stati tremendi!”
“Dovevo cercare una qualsiasi
scusa banale per uscire
e fumarmi in pace una sigaretta!”.
Letizia Capone
VA Prog

AV VINCI Dicembre 2000
Libri, una finestra sul mondo
Al Commerciale di Milazzo
si legge poco. Questo il risultato
di un sondaggio nato tra i banchi
aolo, l’intellettuale P della VC, legge di
tutto: da Stephen King a
Giobbe Covatta. Valentina,
invece, della III C passa il
tempo libero a sognare love
story leggendo i romanzi
rosa. Al Commerciale di
Milazzo si legge poco. Ma
chi lo fa ha le idee molto
chiare. E’ questo il risultato
di un sondaggio effettuato
all’interno della nostra
scuola. Per la maggior parte
degli intervistati leggere
L
è ormai una cosa fuori
moda, si preferisce fare
altro: navigare su Internet,
ascoltare la musica, o
ancora uscire con gli amici.
Ma c’è ancora chi
considera la lettura non
soltanto come un momento
di relax. I pochi
lettori, infatti, pensano
che leggere sia utile per
una buona formazione
culturale. Arricchisce il
lessico, aiuta ad esprimersi
in maniera corretta
L’Itcg vola al job di Verona
ed inoltre amplia le conoscenze
degli altri ma anche
di se stessi. Ma perché
i ragazzi leggono così
poco? Le risposte sono
svariate.
Un motivo potrebbe essere
il fatto che la scuola
impegna troppo tempo
(per chi la prende sul serio);
oppure non fornisce
un metodo che permette
di leggere con più facilità.
Pensandoci bene ma non
sarà forse un po’ colpa dei
libri noiosi? Maurizio,
della III C, si appassiona a
fumetti e libri gialli. Crede
infatti che la lettura sia
“un qualcosa che potrebbe
’istituto tecnico commerciale e per geometri “Da Vinci” ha
“trionfato” al Job 2000 di Verona. Una delegazione di insegnanti ed
alunni della VC Prog. , capeggiati dalla preside Lina Mandanici, ha presentato
un elaborato sito internet (www.ifsitalia.net/aziende/
ideaforno) nell’ambito del progetto “Impresa formativa simulata”,
per la gestione del commercio elettronico e la vendita di prodotti
in rete. Il Job di Verona ha rappresentato una sorta di verifica
del lavoro svolto da parte dell’istituto. Il sito presenta, con
filmati e commenti vocali, un divertente percorso attraverso i
prodotti di largo consumo. Erano presenti gli insegnanti Michele
Bonardelli, Graziella Munafò, Sergio Melidone.
9
cambiare il futuro di un
ragazzo”. Apre la mente e
permette di avere
vedute più “mature”. Francesco,
della V B,
ama i saggi storici e i libri
sulla politica. Si dedica alla
lettura il fine settimana.
Mary, della III A, invece
pone l’attenzione sul costo
eccessivo dei libri. “Trenta
mila sono eccessive”.
Vi è infine chi, pur non
amando leggere, reputa la
lettura come un qualcosa
di utile e perché no, anche
di costruttivo.
Per Marika della IV C,
invece si tratta
di una cosa inutile.
Giovanna Abate
Antonella Abate
Marinella Genovesi
Paola Alioto
III A prog.

10
Dicembre 2000
Il coraggio di Peppino
irca un mese fa, la scuola ha
C proposto la visione del film “I
cento passi” di Marco Tullio Giordana,
candidato al Leone di Venezia.
La storia si svolge in un paese
vicino Palermo, Cinisi. Racconta la
breve vita di Giuseppe Impastato,
un ragazzo cresciuto in una famiglia
mafiosa. Impastato è stato ucciso
dalla mafia per aver lottato contro
i malavitosi, per aver parlato troppo
e per non aver ”portato rispetto” ai
boss. Ha pagato con la sua vita per
avere dimostrato il coraggio,
ragonball è uno dei più D famosi cartoni che per ora
circolano in Tv (Italia 1). Non si
tratta di un semplice cartone animato
rivolto ai bambini, anzi,
coinvolge spesso gli adolescenti.
La storia vede protagonista un
di Monica Coppolino V D prog.
l’intraprendenza e la costanza di chi
lotta per ciò in cui crede. E aveva
ragione. I commenti degli studenti
sono stati discordanti. Secondo Andrea
“Impastato ha mostrato la forza,
il coraggio e la serietà non di un
sognatore, ma di uno con i piedi ben
piantati per terra. E’ bello sapere che
ci sono ancora registi che si occupano
del sociale”. “Questo film descrive
la realtà—dice Milena Crisafulli
Della IV A amm.— mette in evidenza
la forza dei giovani nel combattere
la mafia. Ci fa capire che è tutto
inutile, dato che alla fine si perde
sempre contro un fenomeno che affligge
la nostra società da secoli…”.
“La scena che mi ha colpito di più è
stata quando Peppino percorreva
con il fratello i cento passi che dividevano
la loro casa da quella di Tano
Badalamenti (da qui il titolo del
film) sottolinea Carmela Grillo I E
Amm”. Per molti è un film toccante.
Diverso dalle solite “americanate”
piene di esplosioni e corse automobilistiche.
“Di certo non farei mai
quello che ha fatto Peppino, sarebbe
come uccidersi con le stesse mani.
Però è giusto che ognuno di noi lotti
per le proprie idee” dice Simone
Testa della IIIB Prog.
Le avventure di Goku
piccolo sayan, cioè un piccolo
guerriero, con una potenza illimitata.
Si tratta di Goku (questo il
suo nome) che col passare del
tempo supererà ogni limite, e diventerà
un super-sayan, il guerriero
più potente di tutta la galassia.
Sayan ha una piccola coda
che nelle notti di luna piena gli
permette di trasformarsi
(inconsciamente) in un terrificante
gorillone. Gli innumerevoli
personaggi di Dragonball affron-
Sottoeffetto?
Stono
ottoeffettostono è S l’ultino cd del
gruppo rap Sottotono.
Il rap è un genere musicale
che apprezzo e
questo compat soddisfa
a pieno le mie esigenze
musicali. E’ ricco
di emozioni,
“esplosivo”, intrigante
e brillante per lo stile
di “tormento giovanile”.
Uno dei rapper più
bravi d’Italia è il
leader del gruppo, che
fa immedesimare
l’ascoltatore nel brano.
In tre minuti regala
forti emozioni, esaltando
i versi scritti, tenendo
in considerazione i
“tormenti” dei ragazzi.
La canzone che preferisco
si chiama
“Tranquillo”. Il testo
fa capire che la musica,
oltre ad una libera
espressione, è arte. Come
il rap.
Fabio Centorrino IIIB prog
tano svariate avventure alla ricerca
delle sette sfere del drago.
Si tratta di Goku, Bulma, il genio
delle tartarughe, Oscar, Yanko,
Creely e tanti altri. Tutti cercano
le sfere magiche per avere
esaudito un desiderio. Adesso
Italia 1 trasmette Dragonball Z,
dove Goku è cresciuto e le vicende
si sono evolute, assieme
ai combattimenti sempre spettacolari.
Katia Corso, III B prog

AV VINCI Dicembre 2000
Dolce Vincenzo
La morte di un amico segna la vita
di Mariagrazia che lo ricorda con una poesia
er crescere e maturare, ognuno
P di noi deve vivere esperienze,
che possono lasciare segni profondi,
ma che in fondo ci insegnano la
vita. La mia “esperienza”, è stata la
perdita di un ragazzo a cui sento di
dovere scrivere qualcosa, per ricordarlo
e ringraziarlo per ciò che mi
ha insegnato. Non servirebbero tutte
le parole di questo mondo per esprimere
il mio stato d’animo. Il dolore
che provo è troppo forte. Vorrei
portare indietro il tempo, per dirgli
quanto è stato importante per me.
Era un ragazzo unico: vivace e pieno
di vita, che riusciva a rendere
speciale ogni istante passato in sua
compagnia. Il mio caro Vincenzo ha
perso la vita così crudelmente nel
fiore dei suoi anni, quando, come
tutti noi, aveva sogni e progetti e
soprattutto, quando non era pronto,
quando non voleva morire. Giuro
che avrei fatto di tutto per lui, anche
donargli la mia vita e invece mi
ritrovo a piangere e a sentirmi inutile
Ciò che mi resta da fare, è ringraziare
Dio di averlo conosciuto, e lo
prego, affinché gli doni la felicità
eterna che merita. E a lui che ha
cambiato la mia vita, dedico queste
righe:
S
Davanti agli occhi miei
Non vedrai più il sole / non vedrai
più la luna, né le stelle…/ Ora che i
tuoi occhi azzurri si sono chiusi
dolcemente, per non riaprirsi mai
più…/ Scusami se piango, tesoro /
so che le lacrime non ti riporteranno
quaggiù / ma la tristezza mi avvolge
/ il tuo ricordo mi assale, la
rabbia mi prende / Perché tu? Perché?
/ Non riesco a staccarmi dalla
tua foto, sembra tu voglia parlarmi /
Per favore
Tu,solo,tu / Puoi farmi impazzire
/ tu,solo,tu puoi farmi
arrossire! / Tu,mio dolce
tesoro / sei bello come l’oro,
così allegro e spensierato / il
mio cuore hai catturato! / Ti
prego non mi lasciare / non
saprei su chi contare / te lo
chiedo per favore / dammi
un po’ del tuo amore!
Melania Giunta
II D amm.
ono qui che guardo la
pioggia / Mentre cade
imperterrita./ Anche le mie
lacrime cadono / Piene di
rimpianto. / Perché penso ai
tuoi occhi azzurri, al tuo
dolce viso, alle dolci parole che mi sussurravi.
/ Ed ora tutto questo non l’ho più / non mi
perdonerò mai, di non averti detto che ti volevo
bene!!
Antonella Abate III A Prog
11
sembrano i tuoi occhi voler esprimersi
/ mi manchi / Nel cuore di
ognuno di noi / vivono persone ed
emozioni / che mai nessuno potrà
cancellare…/ E nel mio cuore vivi
tu / Sento la voce della tua anima /
nel buio di questa solitudine / Sento
la tua presenza e ti sento camminare
al mio fianco / e so, dentro di me,
che non mi abbandonerai mai / e
quando alzerò gli occhi in alto e
guarderò il cielo / ti vedrò / E nei
luminosi raggi delle stelle vedrò te,
mio dolce Vincenzo / I tuoi occhi
illumineranno il cielo della mia vita
e mi guideranno a te, / per poterti un
giorno raggiungere e starti accanto
per sempre / Darei tutto per poterti
ridare la vita / anche se ciò significasse
togliere la mia / ma vivrò amore
/ vivrò anche per te / e fino
alla fine / proteggerò con il potere
dell’amore / lo splendido ricordo
che ho di te / che ormai è l’unica
cosa bella e vera che ho / e che ti
giuro terrò stretto nel mio cuore /
con tutte le mie forze / Ti voglio
bene Angelo mio / non ti dimenticherò
mai / Ti porterò sempre nel
mio cuore /e sarai sempre qui davanti
agli occhi miei
Mariagrazia Bucca III A prog.
Ti ho perso Il silenzio della sera
I
l silenzio della sera /
Grande è il respiro / E il
silenzio della sera / il cielo
nero /le stelle / un sorriso / ti
fanno sentire nel tuo cuore /
l’armonia / Grande è il sole /
Che con i suoi raggi colorati / Si riflette nel
mare / Grande è la luna / Che splende nella
notte / Sopra i sogni più belli /Della gente /
Vuole cantare nel mondo /Una canzone / Che
dona amore a chi la sa ascoltare
Giusy Crifò II D amm.

12
Dicembre 2000
Test sul ‘Grande Fratello’
di Laura Lombardo III A prog
A quale facoltà è iscritto Pietro?
a- medicina
b- giurisprudenza
c- psicologia
Come si chiama la figlia di Salvo?
a - Giulia
b– Laura
c - Noemi
Con chi è stato visto l’ex fidanzato di Marina?
a - Ambra Angiolini
b- Ilaria Galassi
c - Cristina Quaranta
Nella schiena di Pietro quale tatuaggio c’è?
a - ideogramma giapponese
b- una croce di legno col cuore
c - uno scorpione
Perché al 59esimo giorno Lorenzo ha avuto un versamento di liquido al ginocchio?
a - ha fatto una lotta di karate con Rocco
b- ha fatto l’imitazione di Maria Antonietta muovendosi a carponi
c - è scivolato sul pavimento bagnato
Dove è stata la prima volta di Rocco?
a - nella macchina
b- nella casa dove viveva con la madre
c - in spiaggia di notte
Perché Rocco in un momento crisi è scoppiato a piangere?
a - gli manca l’amata sorella
b- qualcuno aveva buttato un biglietto nella casa accusandolo di falsità
c - Marina per lui prova solo amicizia
Perché Francesca aveva votato Sergio alla prima serata di nominations?
a - le stava antipatico
b– le ricordava il suo ragazzo Sergio
c - Sergio ci ha provato con lei
Perché Roberta è stata considerata falsa e ipocrita?
a - sapeva manipolare tutti i coinquilini
b- cambiava continuamente atteggiamento con gli altri
c - si credeva importante perché è ricca
Chi sarà il vincitore?
La soluzione esatta verrà pubblicata nel prossimo numero di Avvinci.