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Care coccinelle, questa che leggerete<br />
adesso, è la leggenda che narra la<br />
storia di una piccola creatura che<br />
cresce nei pascoli, nei prati e nei boschi<br />
montani dell’Europa. Sembra che<br />
questo sia un racconto che gli abitanti<br />
del nostro continente narravano ai<br />
propri figli e che questi, una volta cresciuti,<br />
raccontavano ai propri figli…<br />
Come stavano le cose prima della<br />
distribuzione dei colori?<br />
Possibile che tutto il mondo fosse<br />
grigio, che le persone non avessero<br />
nessun colore? Non si sa. In ogni caso,<br />
un giorno, il Grande Maestro di Tutte<br />
le Cose distribuì i colori: al papavero<br />
il rosso scarlatto, alla rosa canina un<br />
delicato rosa, alla campanula l’azzurro,<br />
lo stesso azzurro che aveva dato al cielo…<br />
E poi c’erano i più eleganti, che<br />
prendevano un po’ di questo e un po’ di<br />
quello, soprattutto gli uccelli: il martin<br />
pescatore, l’upupa, il fringuello e anche<br />
la gazza, che indossò tutta fiera il suo<br />
magnifico abito tipo frac, di un bianco<br />
candido e di nero bluastro, elegantissimo!<br />
Così terminò la distribuzione dei<br />
colori, e tutto assunse l’aspetto che noi<br />
vediamo oggi.<br />
Ma qualcuno non si era presentato alla<br />
distribuzione. La neve, per esempio.<br />
Era forse pigra? O si era addormentata<br />
in un angolo? Oppure, per eccessiva<br />
modestia, non si era messa in fila? Va’<br />
a sapere! Comunque, quando arrivò<br />
alla distribuzione, i colori erano finiti,<br />
30<br />
La neve e il bucaneve<br />
non c’è n’era nemmeno uno disponibile!<br />
Com’era infelice, la neve, tutta sola<br />
senza colore! Piangeva i fiocchi del suo<br />
corpo.<br />
A quel punto la neve andò a cercare i<br />
suoi amici. Non riuscì però a raggiungere<br />
gli uccelli, che svolazzavano velocemente<br />
in tutti i sensi, come dei matti!<br />
Allora si avvicinò alla rosa canina. Le<br />
sarebbe piaciuto pavoneggiarsi al sole<br />
con il suo grande abito di mussola rosa<br />
(la mussola è un tessuto leggerissimo e<br />
morbido), ma la rosa non volle dividere<br />
con lei il suo colore.<br />
La neve andò quindi dal nontiscordardimé:<br />
con quel colore sarebbe<br />
diventata una bella neve azzurra! Il<br />
nontiscordardimé, però, tanto piccolo<br />
quanto fiero, rifiutò di darle un po’ del<br />
suo colore.<br />
La povera neve, sempre più triste,<br />
provò a rivolgersi al dente di leone, al<br />
bottone d’oro, alla fiera giunchiglia…