L'INFORMATORE PARROCCHIALE - Parrocchia di Pertegada
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Piccolo<br />
Coro<br />
PERTEGADA<br />
Quest’anno in occasione dei<br />
festeggiamenti <strong>di</strong> San Antonio il<br />
“Gruppo mamme delle torte <strong>di</strong><br />
<strong>Pertegada</strong>” ha organizzato la rappresentazione<br />
dell’opera “Il Flauto magico” <strong>di</strong> W.A. Mozart<br />
utilizzando un cast <strong>di</strong> tutta eccezione formato<br />
dai piccoli attori della nostra comunità. Visto il<br />
grande successo ottenuto dalla serata agostana<br />
recitata in un teatro allestito all’aperto con<br />
un cielo stellato che incorniciava le belle<br />
scenografi e egizie curate dalle giovani artiste<br />
Francesca e Jessica Ciutto, Laura Morsanutto<br />
e Lisa Suzdaleva. Ĺ opera e’ stata replicata<br />
all’interno in occasione dei festeggiamenti<br />
Mariani della terza domenica <strong>di</strong> ottobre.<br />
Bravissimi i piccoli attori che, muniti <strong>di</strong><br />
microfono, con una mimica da far invi<strong>di</strong>a agli<br />
interpreti più esperti, cantavano in playback le<br />
arie della famosa opera <strong>di</strong> Mozart. Belli anche i<br />
costumi abilmente cuciti dalle abili mani delle<br />
“Mamme”. Detto questo, passiamo alle vicende<br />
narrate nell’opera ed ai loro interpreti.Siamo in<br />
Egitto: il protagonista Tamino interpretato da<br />
Elia Pretto, giovane principe egiziano in abito<br />
da caccia, scendendo da una roccia invoca aiuto<br />
perché inseguito da un serpente. Sviene ed è<br />
soccorso da tre Damigelle velate, interpretate<br />
da Beatrice Chiaranda, Alice Meotto e Martina<br />
Tognato, che con le loro lance uccidono il<br />
serpente e poi si soff ermano a contemplare la<br />
bellezza del giovane. Ritornano, poco dopo, là<br />
da dove sono venute e cioè nel Tempio della<br />
Regina Astrifi ammante, interpretata da Chiara<br />
Cassan, che viene avvisata dell’accaduto.<br />
Tamino, a questo punto, si riprende e mentre<br />
nota che il serpente è stato ucciso, sente in<br />
lontananza il suono <strong>di</strong> un fl auto che si avvicina.<br />
Si nasconde, allora, e vede avanzare un buff o<br />
personaggio con in spalla un uccelliera. Tamino<br />
si mostra al nuovo arrivato chiamandolo<br />
e chiedendogli chi sia. Questi è Papageno,<br />
interpretato da Samuele Meotto, cacciatore <strong>di</strong><br />
uccelli che si <strong>di</strong>chiara servitore della Regina<br />
Astrifi ammante così come era sua madre.<br />
In qualche modo fa capire a Tamino <strong>di</strong> essere<br />
stato lui ad uccidere il serpente, ma, a questo<br />
sentire, riescono dal tempio le tre Damigelle<br />
che in cambio degli uccelli non danno a<br />
Papageno vino, fi chi e ciambelle, com’è <strong>di</strong> solito,<br />
ma acqua, pietre ed un lucchetto che serve a<br />
chiudergli la bocca bugiarda. Poi, comunicano<br />
a Tamino <strong>di</strong> essere state loro ad averlo salvato<br />
e gli consegnano un ritratto <strong>di</strong> una fanciulla -<br />
Pamina -, interpretata da Vittoria Paschetto, che<br />
la stessa Regina ha chiesto <strong>di</strong> recapitare.Pamina<br />
altri non è che la fi glia della stessa Regina,<br />
rapita da un terribile tiranno, così <strong>di</strong>cono le<br />
Damigelle, che ha nome Sarastro, interpretato<br />
da Lorenzo Crose. Tamino, nel guardare il<br />
ritratto, imme<strong>di</strong>atamente s’innamora della<br />
fanciulla ed ottiene la promessa, da parte della<br />
Regina Astrifi ammante, che se riuscirà a<br />
salvare l’amata fi glia, potrà sposarla. Il giovane<br />
principe si esalta a quest’idea e parte deciso a<br />
compiere l’eroica impresa. Ma viene fermato<br />
da Papageno che ha ancora la bocca chiusa dal<br />
lucchetto. Intervengono ancora le tre Damigelle<br />
che lo liberano e consegnano a Tamino un fl auto<br />
d’oro dai magici poteri, mentre a Papageno<br />
consegnano uno strumento composto <strong>di</strong><br />
campanelli, avvertendo, poi, che nel cammino<br />
saranno aiutati da tre Genietti.<br />
Intanto nel sontuoso salone egizio del Sovrano<br />
Sarastro tre schiavi <strong>di</strong>scutono della terribile<br />
punizione cui sarà sottoposto il loro sorvegliante<br />
per non aver saputo evitare la<br />
fuga <strong>di</strong> Pamina. Subito, però,<br />
vengono interrotti nel loro parlare<br />
da Monostato, interpretato da<br />
Nicola Crose, il sorvegliante <strong>di</strong><br />
cui sopra, che chiede <strong>di</strong> portare<br />
delle catene, facendo, in tal<br />
modo, capire che la povera<br />
fanciulla è stata catturata. Così<br />
è, infatti, e Monostato avanza<br />
con Pamina incatenata che, però,<br />
perde i sensi. Ad un tratto, dalla<br />
fi nestra, entra Papageno che per<br />
un attimo incrocia lo sguardo <strong>di</strong><br />
Monostato; entrambi, impauriti<br />
l’uno dall’altro, fuggono a gambe<br />
levate. Rimasta sola, Pamina si<br />
risveglia e mentre invoca la madre<br />
sopraggiunge ancora Papageno<br />
che si annuncia come un inviato<br />
della Regina Astrifi ammante<br />
e, nel confortare la fanciulla,<br />
racconta dell’incontro con<br />
Tamino <strong>di</strong> lei innamoratosi<br />
appena ne ha visto il ritratto. A<br />
questo punto Papageno si lascia<br />
trasportare dall’esaltazione<br />
dell’amore come quel sentimento<br />
che innalza l’uomo alla <strong>di</strong>vinità<br />
e il suo pensiero torna ad una<br />
Papagena (interpretata da<br />
Lucy Morsanutto) che, ancora,<br />
egli non riesce a trovare. Poi<br />
Papageno e Pamina si avviano<br />
per raggiungere Tamino che si è attardato con i<br />
Genietti. In eff etti, in un boschetto dove stanno<br />
tre templi con <strong>di</strong>verse scritte, rispettivamente<br />
il tempio della Ragione, della Sapienza e della<br />
Natura, i tre Genietti invitano Tamino a visitare<br />
i Templi raccomandandogli costanza, pazienza<br />
e riservatezza. Bussa al tempio della Ragione<br />
ma non gli viene aperto e lo stesso ottiene<br />
con il tempio della Natura. Allora si <strong>di</strong>rige<br />
verso quello della Sapienza che sta in mezzo.<br />
Gli apre un sacerdote al quale spiega <strong>di</strong> essere<br />
alla ricerca del tiranno Sarastro che ha rapito<br />
la fanciulla che egli ama e per questo dovrà<br />
punirlo. Viene a sapere, però, dal sacerdote che<br />
non stanno proprio così le cose e da alcune voci<br />
misteriose apprende che Pamina è ancora viva.<br />
Comincia allora a suonare il suo fl auto magico<br />
e in lontananza sente rispondere un altro fl auto<br />
che altro non è che quello <strong>di</strong> Papageno che sta<br />
sopraggiungendo con Pamina, inseguito, però<br />
da Monostato ed i suoi schiavi. Papageno però,<br />
facendo suonare i suoi campanelli, riesce a<br />
neutralizzare gli inseguitori.<br />
Ad un tratto si sentono cori inneggianti a<br />
Sarastro e, infatti, egli irrompe sulla scena su<br />
un carro tirato da sei leoni al seguito <strong>di</strong> un<br />
corteo inneggiante.<br />
10 E<strong>di</strong>zione Natale 2012