L'INFORMATORE PARROCCHIALE - Parrocchia di Pertegada
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L’INFORMATORE<br />
<strong>PARROCCHIALE</strong><br />
BOLLETTINO <strong>PARROCCHIALE</strong> - SEMESTRALE - DICEMBRE 2012<br />
<strong>Parrocchia</strong> S. Giuseppe - 33050 Bevazzana - <strong>Parrocchia</strong> S.S. Filippo e Giacomo Gorgo - 33053 Latisana - <strong>Parrocchia</strong> S. Spirito 33050 <strong>Pertegada</strong> - tel. 0431.55036<br />
Buon Natale<br />
specialmente agli ammalati<br />
a quanti vivono nella solitu<strong>di</strong>ne<br />
a quanti cercano il senso della<br />
propria esistenza e chi stenta a<br />
portare il peso della vita…
don<br />
Rinaldo<br />
L'EDITORIALE<br />
Natale insieme<br />
Siamo ormai giunti al santo Natale. Questa festa ci aiuta a capire l’importanza del nascere, dello<br />
sbocciare <strong>di</strong> una nuova vita e dell’accorgersi che c’è accanto a noi qualcosa <strong>di</strong> nuovo. Ognuno <strong>di</strong><br />
noi nasce biologicamente una volta sola, ma può rinascere più volte, in forza dello Spirito <strong>di</strong> Dio.<br />
Gesù lo ha fatto capire a Nicodemo: bisogna rinascere dall’alto. E’ lasciare che la forza <strong>di</strong> Dio, lo<br />
Spirito, entri anche in noi, come in Maria, per lasciare una impronta vitale da accogliere, custo<strong>di</strong>re<br />
e far <strong>di</strong>ventare adulta. E’ il mio primo Natale con voi e <strong>di</strong> voi con me. E’ l’inizio <strong>di</strong> un cammino<br />
che impegnerà risorse, energie fisiche e spirituali per conoscerci, ascoltarci, stimarci, volersi bene,<br />
costruire una comunità secondo il Vangelo. Ci siamo preparati ad accogliere Colui che è Parola<br />
<strong>di</strong> Dio <strong>di</strong>venuta “carne”, vicina a noi, come noi, per essere ascoltata, compresa, accolta e vissuta.<br />
Sarà questo il nostro compito <strong>di</strong> cristiani; sarà il nostro cammino umano e spirituale, non importa<br />
se lungo e faticoso. accogliamo il Signore Gesù come Maria, con trepidazione e con fede, per farlo<br />
crescere in noi e <strong>di</strong>ventare capaci <strong>di</strong> offrirlo ad altri. Buon Natale a tutti voi e buon cammino con<br />
il Signore Gesù. Che il Signore possa fare <strong>di</strong> noi una comunità accogliente, solidale, attenta alle<br />
esigenze <strong>di</strong> tutte le persone.<br />
don Rinaldo<br />
2 E<strong>di</strong>zione Natale 2012
Sommario<br />
<strong>Parrocchia</strong> <strong>di</strong> BEVAZZANA<br />
<strong>Parrocchia</strong> <strong>di</strong> GORGO<br />
<strong>Parrocchia</strong> <strong>di</strong> PERTEGADA<br />
L’E<strong>di</strong>toriale <strong>di</strong> don Rinaldo<br />
I saluti a don Elio<br />
Benvenuto don Rinaldo<br />
Alpini <strong>di</strong> Gorgo - La parola al Capogruppo<br />
Attività della comunità <strong>di</strong> Gorgo<br />
Le curiosone raccontano<br />
Attività parrochiali <strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong><br />
Il Piccolo Coro - Il Flauto Magico<br />
Mamme delle Torte - Gli Amici del Presepe<br />
Il presepe <strong>di</strong> Per.Te.Attack - Via Crucis<br />
La Sezione Avis <strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong> festeggia il 45 ō compleanno<br />
Bevazzana vita <strong>di</strong> comunità<br />
La Madonnina del Mare<br />
Giovani Scout<br />
Attività Giovanile Scout<br />
Questo bollettino verrà consegnato a tutte le famiglie delle tre comunità parrocchiali ed inviato<br />
a tutti gli emigranti. Fateci, per favore pervenire gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> coloro che fossero interessati a riceverlo.<br />
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Arrivederci!<br />
COMUNITÀ<br />
Dopo gli anni passati insieme con<br />
Don Elio questo è il primo numero<br />
“orfano” del nostro <strong>di</strong>rettore storico.<br />
La redazione dell’Informatore vuole<br />
rivolgere pubblicamente ed aff ettuosamente<br />
un ringraziamento a colui<br />
che è stato una guida nella stesura<br />
delle semestrali e<strong>di</strong>zioni dell’ Informatore<br />
<strong>Parrocchia</strong>le. Incontrarsi ogni<br />
venerdì sera era un appuntamento<br />
fi sso, all’ultimo piano della canonica,<br />
nella biblioteca “Don Giovanni Picotti”…<br />
sentire per le scale il suo passo a<br />
volte stanco, a volte incerto, ma sempre<br />
presente. Sentendoci un gruppo<br />
lo abbiamo sempre considerato uno<br />
<strong>di</strong> noi, un amico, non solo il Don. Le<br />
serate erano gioiose, laboriose, scherzose,<br />
simpatiche, anche se non sono<br />
mancati i momenti <strong>di</strong> scontro creativo,<br />
e tanto meno le “pizzate” fuori,<br />
come veri amici. Non è semplice per<br />
noi cercare <strong>di</strong> riassumere in poche<br />
righe tutto quello che siamo stati<br />
insieme, quello che abbiamo fatto,<br />
quello che pensiamo <strong>di</strong> Lui e tanto<br />
meno vogliamo che questo assomigli<br />
più a un “ad<strong>di</strong>o” che ad un piacevole<br />
e scherzoso saluto. Un saluto che<br />
ovviamente per noi è solo un “ciao”,<br />
visto che anche al <strong>di</strong> fuori del giornale,<br />
impegni permettendo ci vedremo,<br />
un “ciao Don” per quello che sei, per<br />
quello che sei stato con noi e soprattutto<br />
per quanto ci mancherai durante<br />
le nostre riunioni. Per la pizza ti<br />
avviseremo, per la cioccolata, che ci<br />
off rivi sempre a fi ne serata, organizzati,<br />
che potremmo arrivare!<br />
La redazione<br />
Saluto a don Elio<br />
In questa domenica <strong>di</strong> festa in onore<br />
della Beata Vergine Maria, Madre<br />
Amabile, le comunità <strong>di</strong> Bevazzana,<br />
Gorgo e <strong>Pertegada</strong> si trovano unite<br />
per un saluto e un ringraziamento al<br />
loro parroco, don Elio Baracetti, che<br />
le ha guidate per quasi otto anni.<br />
Carissimo don Elio, vogliamo innanzitutto<br />
ringraziare il Signore per il<br />
tuo sì alla sua chiamata, e per averti<br />
inviato tra <strong>di</strong> noi. Grazie a te, don<br />
Elio, per aver accettato con de<strong>di</strong>zione<br />
e spirito <strong>di</strong> sacrifi cio, nel 2005, <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare<br />
il nostro pastore. Grazie per<br />
aver portato il Signore Gesù fra <strong>di</strong><br />
noi, celebrando l’Eucarestia. In questi<br />
quasi otto anni vissuti insieme abbiamo<br />
imparato a conoscere ed apprezzare<br />
una persona <strong>di</strong> grande spiritualità,<br />
umile, sempre attento e fermo<br />
nel trasmettere i valori essenziali del<br />
Vangelo e della fede cristiana. Solo<br />
le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute, ultimamente,<br />
ti hanno impe<strong>di</strong>to <strong>di</strong> svolgere la tua<br />
missione sacerdotale come avresti<br />
voluto. Adesso che non hai più la responsabilità<br />
delle comunità, ti chie<strong>di</strong>amo<br />
<strong>di</strong> continuare ad occuparti <strong>di</strong><br />
noi attraverso la preghiera, che anche<br />
da parte nostra non mancherà per te.<br />
Ti auguriamo per il futuro tanta salute<br />
e serenità, per continuare ancora<br />
per molti anni la tua missione sacerdotale.<br />
Le comunità <strong>di</strong> Bevazzana, Gorgo e<br />
<strong>Pertegada</strong><br />
Caro don Elio,<br />
Averla conosciuta è stato per noi motivo<br />
<strong>di</strong> crescita spirituale ed umana.<br />
Ci ha insegnato ad AMARE ed<br />
ADORARE DIO, come solo i fi gli<br />
devoti sanno fare. Desideriamo resti<br />
impresso nei nostri cuori il calore e<br />
la forza delle sue parole, durante le<br />
ADORAZIONI EUCARISTICHE,<br />
quando con il suo sguardo luminoso<br />
e sereno, dopo aver contemplato<br />
GESU’ EUCARESTIA, lasciava a tutti<br />
noi parole <strong>di</strong> gioia e speranza, spunti<br />
<strong>di</strong> rifl essione per la nostra vita spirituale.<br />
E’ <strong>di</strong>ffi cile per noi salutarLa<br />
poiché la sua presenza, la sua umiltà,<br />
il suo silenzio, la sua riservatezza, la<br />
sua profon<strong>di</strong>tà e l’amore che ha saputo<br />
tresmettere non sempre sono stati<br />
compresi. Probabilmente non tutti<br />
hanno inteso quanto fosse importante<br />
per Lei, sentirsi accolto ed AMA-<br />
TO. GRAZIE Don Elio per averci insegnato<br />
cosa signifi chi avere FEDE.<br />
Nella speranza <strong>di</strong> aver lasciato un<br />
piccolo ricordo <strong>di</strong> noi nel suo cuore,<br />
desideriamo <strong>di</strong>rLe semplicemente<br />
ARRIVEDERCI.<br />
I Catechisti<br />
E<strong>di</strong>zione Natale 2012
Benvenuto<br />
don Rinaldo<br />
E<strong>di</strong>zione Natale 2012<br />
COMUNITÀ<br />
Ingresso<br />
don Rinaldo<br />
Domenica 25 novembre, in una solenne celebrazione<br />
nella chiesa parrocchiale <strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong>, presieduta<br />
da mons. Andrea Bruno Mazzocato, Arcivescovo<br />
<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, ha fatto il suo ingresso nelle<br />
comunità <strong>di</strong> Gorgo e <strong>Pertegada</strong> il nuovo parroco,<br />
don Rinaldo Gerussi. Don Rinaldo, 61 anni, ha<br />
ricevuto l’Or<strong>di</strong>nazione Presbiterale il 21 gennaio<br />
1978. Ha operato nella comunità <strong>di</strong> Dogna, poi a<br />
Stolvizza e Chiusaforte; infine, prima <strong>di</strong> arrivare in<br />
mezzo a noi, a San Leonardo e Stregna, comunità<br />
in cui ha saputo essere vicino a tutte le persone,<br />
in particolar modo agli ammalati e agli anziani. Lo<br />
<strong>di</strong>mostra il fatto che un centinaio <strong>di</strong> parrocchiani<br />
delle Valli lo hanno accompagnato fino a <strong>Pertegada</strong><br />
per il suo ingresso nelle nuove parrocchie.<br />
Le sue prime parole sono state <strong>di</strong> massima <strong>di</strong>sponibilità<br />
per i nuovi parrocchiani: “Con l’aiuto<br />
<strong>di</strong> tutti voi, farò tutto il possibile per guidare al<br />
meglio queste comunità, per conoscerle e capirle”.<br />
(In questa pagina, alcuni momenti della cerimonia <strong>di</strong><br />
domenica 25/11)<br />
Bene<strong>di</strong>zioni delle Famiglie<br />
Nel corso dei <strong>di</strong>battiti all’interno del Consiglio <strong>Parrocchia</strong>le Pastorale si sono definite le<br />
linee guida della Pastorale <strong>Parrocchia</strong>le, tra queste è emersa la necessità <strong>di</strong> riprendere<br />
la tra<strong>di</strong>zionale, bene<strong>di</strong>zione alle famiglie, che verrà svolta agli inizi dell’anno nuovo con<br />
orari e modalità da definirsi, e che verranno pubblicate all’interno delle rispettive Chiese.<br />
don Rinaldo<br />
5
GORGO<br />
Gruppo<br />
Alpini Gorgo<br />
Un saluto a tutti i lettori de “L’informatore <strong>Parrocchia</strong>le” da parte del Gruppo Alpini <strong>di</strong> Gorgo.<br />
Il nostro gruppo, anche quest’anno, è stato impegnato in numerose attività: la prima, in<br />
or<strong>di</strong>ne cronologico, la visita agli ospiti della casa <strong>di</strong> riposo “Umberto I” <strong>di</strong> Latisana, in occasione<br />
dell’Epifania, tra<strong>di</strong>zione nostra ormai da 35 anni, per passare qualche ora in allegria<br />
con i nostri anziani. Siamo ritornati a fi ne maggio, in occasione della festa <strong>di</strong> compleanno<br />
degli ospiti, con una grigliata per loro e i familiari, insieme a tutti i gruppi alpini del nostro<br />
Comune, occasione che si è ripetuta anche nel mese <strong>di</strong> ottobre, per la “castagnata”. Non siamo<br />
mancati nemmeno quest’anno all’adunata nazionale, che si è svolta a Bolzano, come sempre<br />
un’esperienza bellissima per il suo signifi cato, oltre che per il piacere <strong>di</strong> stare insieme. Nell’occasione<br />
abbiamo visitato a Rovereto la Campana ottenuta dalla fusione <strong>di</strong> tutti i cannoni della<br />
Grande Guerra, come ricordo <strong>di</strong> tutti i caduti. Abbiamo off erto la nostra collaborazione al<br />
Circolo Giovanile Gorgo in occasione della sagra <strong>di</strong> Asparagorgo 2012 e nella manifestazione<br />
ciclistica organizzata dal Velo Club Latisana. Come già da qualche anno, abbiamo collaborato<br />
con la parrocchia e con le associazioni dei coltivatori della nostra zona in occasione delle<br />
giornate del Ringraziamento; siamo sempre <strong>di</strong>sponibili a dare una mano a chiunque ce lo<br />
chieda. La seconda domenica <strong>di</strong> ottobre è stata per noi la giornata del Ricordo dei Caduti e<br />
Dispersi in tutte le guerre. È sempre una commemorazione molto sentita e partecipata, sia dai<br />
compaesani che dai paesi vicini, è importante ricordare chi ha dato la vita per la Patria e la<br />
libertà. Il nostro gruppo, quest’anno, ha avuto l’onore <strong>di</strong> ospitare l’assemblea <strong>di</strong> tutti i gruppi<br />
della zona sud-ovest della provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne (erano presenti circa 30 gruppi). Conclu<strong>di</strong>amo<br />
queste brevi note con gli auguri ai compaesani e a tutti quelli che vivono in Italia e all’estero<br />
per un sereno Natale e un prospero anno nuovo 2013 e porgiamo un cor<strong>di</strong>ale benvenuto tra<br />
noi al nuovo Parroco, don Rinaldo.<br />
Renzo Pra<strong>di</strong>ssitto, capogruppo<br />
6 E<strong>di</strong>zione Natale 2012
Estate 2012<br />
Presso il campo sportivo <strong>di</strong> Gorgo, con la fine dell’estate, si è<br />
conclusa una serie <strong>di</strong> incontri, con appuntamento settimanale,<br />
organizzati da alcune mamme del paese al fine <strong>di</strong> riunire bambini<br />
e ragazzi della zona, per trascorrere assieme alcune ore<br />
<strong>di</strong> svago con giochi, attività lu<strong>di</strong>che e merende all’aperto. Visto<br />
l’entusiasmo dei partecipanti, le stesse mamme hanno organizzato<br />
alla fine <strong>di</strong> agosto, per il secondo anno consecutivo, una<br />
bella gita in bicicletta che da Gorgo, percorrendo le stra<strong>di</strong>ne<br />
bianche in mezzo ai campi, porta alla chiesetta della Madonna<br />
della Neve in località Titiano. Così è terminata l’estate 2012,<br />
con l’augurio <strong>di</strong> ritrovarci ancora tutti insieme il prossimo anno.<br />
Ringraziamo il presidente del Circolo Giovanile Gorgo, sig. Luciano<br />
Vatri, per la gentile concessione delle strutture, il <strong>di</strong>acono<br />
don Armando Candussi per la cara presenza, tutti i bimbi<br />
per aver partecipato e le mamme che hanno collaborato, in<br />
particolare la signora Assunta, anima dell’iniziativa.<br />
E<strong>di</strong>zione Natale 2012<br />
Le “sod<strong>di</strong>sfatte” mamme <strong>di</strong> Gorgo<br />
GORGO<br />
Attivita<br />
della Comunità<br />
CIRCOLO GIOVANILE GORGO NUOVA<br />
SALA POLIFUNZIONALE PRESSO IL CAM-<br />
PO SPORTIVO<br />
Da quest’anno presso il campo sportivo <strong>di</strong> Gorgo<br />
c’è una nuova struttura sportivo-ricreativa che va<br />
ad integrare le strutture esistenti: una sala multifunzionale<br />
con i servizi igienici, un ufficio e una<br />
cucina. L’e<strong>di</strong>ficio è stato inaugurato ufficialmente<br />
domenica 2 settembre alla presenza del sindaco<br />
Salvatore Benigno, del Consigliere Regionale Daniele<br />
Galasso, dell’Assessore Provinciale Adriano<br />
Piuzzi, del progettista e Consigliere Comunale Sandro<br />
Vignotto e dal Presidente del Circolo Giovanile<br />
Gorgo Luciano Vatri. Dopo i saluti del Presidente<br />
Vatri e gli interventi delle autorità, c’è stato il taglio<br />
del nastro e non poteva mancare la bene<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />
Padre Gabriel Msuya, Vicario <strong>Parrocchia</strong>le; terminata<br />
la breve cerimonia, il locale è stato visitato dalle<br />
persone presenti. Il Presidente Vatri ha ringraziato<br />
la Provincia per il contributo considerevole che ha<br />
concesso, che assieme agli autofinanziamenti e<br />
al lavoro dei volontari hanno consentito la realizzazione<br />
della struttura. La sala, precedentemente<br />
all’inaugurazione ufficiale, è stata usufruita in due<br />
occasioni importanti: La prima, durante la sagra <strong>di</strong><br />
Asparagorgo 2012: l’uso della cucina da parte delle<br />
signore volontarie che, con gioia, hanno potuto<br />
preparare e cucinare varie prelibatezze con più<br />
spazio a <strong>di</strong>sposizione; la sala, invece, per curare<br />
gli asparagi, fare quattro chiacchiere in compagnia,<br />
incontrarsi con persone <strong>di</strong> varie età. Un invito<br />
ai nostri compaesani, donne e uomini <strong>di</strong> qualsiasi<br />
età, per la prossima e<strong>di</strong>zione della sagra: un momento<br />
per stare insieme e conoscersi e perché no,<br />
per ricevere suggerimenti e migliorare la festa. La<br />
seconda volta è stata la sera <strong>di</strong> sabato I settembre,<br />
in occasione della presentazione del libro<br />
“Latisana, appunti <strong>di</strong> Storia”, <strong>di</strong> Enrico Fantin, che<br />
ha spiegato il lavoro dello scrittore storico, delle ricerche<br />
e verifiche che vengono effettuate. Il signor<br />
Fantin ha raccontato alcuni aneddoti sul nostro<br />
paese che moltissime persone presenti non conoscevano;<br />
tra queste persone c’erano anche anziani<br />
che potevano confermare o contrad<strong>di</strong>re l’argomento.<br />
Anche in questo appuntamento erano presenti<br />
e sono intervenute le autorità comunali: l’Assessore<br />
Andrea Tognato, il Consigliere Sandro Vignotto,<br />
il Consigliere delegato alla cultura Lauretta Iuretig,<br />
Padre Gabriele e il Presidente del C. G. Gorgo,<br />
Luciano Vatri. Grazie alla <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> questa<br />
nuova sala, sono contenti anche i nostri calciatori<br />
e i loro accompagnatori, perché finalmente, dopo<br />
una partita, hanno un luogo dove poter ospitare<br />
la squadra avversaria e mangiare una pastasciutta<br />
in compagnia. La nuova sala polifunzionale del<br />
campo sportivo <strong>di</strong> Gorgo è a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutta<br />
la comunità per tutte le possibili esigenze: riunioni,<br />
cene, presentazioni, feste varie...<br />
Stefania Gobbo<br />
7
GORGO<br />
Le curiosone<br />
raccontano<br />
Ed eccoci qua, le due curiosone son<br />
tornate. Speriamo che l’ultimo articolo<br />
sia stato <strong>di</strong> vostro gra<strong>di</strong>mento e siamo<br />
pronte a svelarvi un’ulteriore chicca.<br />
Visto che, mentre scriviamo queste<br />
righe, ci avviciniamo sempre più a <strong>di</strong>cembre<br />
e il giorno 4 è la ricorrenza a<br />
Santa Barbara Martire, abbiamo deciso<br />
<strong>di</strong> proporvi la sua storia. Partiamo, innanzitutto,<br />
spiegando dove la troviamo<br />
nella nostra chiesa a Gorgo. Quando<br />
entriamo e puntiamo il nostro sguardo<br />
verso l’altare maggiore, è la figura che<br />
ci appare esattamente alla destra. Ora<br />
addentriamoci a scoprire qualcosa riguardo<br />
la sua vita. Santa Barbara nacque<br />
a Nicome<strong>di</strong>a nel 273. Si <strong>di</strong>stinse<br />
per l’impegno nello stu<strong>di</strong>o e per la riservatezza,<br />
qualità che le giovarono la<br />
qualifica <strong>di</strong> «barbara», cioè straniera,<br />
non romana. Tra il 286-287 Barbara si<br />
trasferì presso la villa rustica <strong>di</strong> Scandriglia<br />
al seguito del padre Dioscoro,<br />
collaboratore dell’imperatore Massimiano<br />
Erculeo. La conversione alla fede<br />
cristiana <strong>di</strong> Barbara provocò l’ira <strong>di</strong><br />
Dioscoro. La ragazza fu così costretta<br />
a rifugiarsi in un bosco dopo aver <strong>di</strong>strutto<br />
gli dei nella villa del padre. Trovata,<br />
fu consegnata al prefetto Marciano.<br />
Durante il processo che iniziò il 2<br />
<strong>di</strong>cembre 290 Barbara <strong>di</strong>fese il proprio<br />
credo ed esortò Dioscoro, il prefetto ed<br />
i presenti a ripu<strong>di</strong>are la religione pagana<br />
per abbracciare la fede cristiana.<br />
Questo le costò dolorose torture. Ma<br />
le fiamme, accese ai suoi fianchi per<br />
tormentarla, si spensero quasi subito. Il<br />
4 <strong>di</strong>cembre, infine, fu decapitata con la<br />
spada dallo stesso Dioscoro, che subito<br />
fu colpito da un fulmine. La tra<strong>di</strong>zione<br />
invoca Barbara contro i fulmini, il fuoco<br />
e la morte improvvisa, mentre vigili del<br />
fuoco, minatori, marinai, artiglieri, architetti,<br />
muratori, campanari, ombrellai,<br />
la venerano come Patrona. I suoi resti<br />
si trovano nella cattedrale <strong>di</strong> Rieti. Ella<br />
è uno dei tantissimi esempi <strong>di</strong> cosa ci<br />
spinge a compiere l’amore per Dio e <strong>di</strong><br />
come, nonostante la possibilità <strong>di</strong> salvarsi<br />
e riprendere i buoni rapporti con<br />
la famiglia, si combatta fino all’ultimo<br />
per ciò in cui realmente si crede. Vi<br />
lasciamo per questa volta con un quesito.<br />
Vi sembra che questo accada ancora?<br />
O cerchiamo <strong>di</strong> mettere da parte<br />
i nostri valori e ideali per uniformarci a<br />
ciò che gli altri sono e si aspettano da<br />
noi? Alla prossima,<br />
Le due curiosone<br />
Marina Muraro<br />
Margherita Malvar<strong>di</strong><br />
I SANTI NELLA CHIESA DI GORGO<br />
Santa Barbara<br />
8 E<strong>di</strong>zione Natale 2012
GIOVANI<br />
animatori<br />
AMBITO CARITAS<br />
Caritas <strong>Pertegada</strong><br />
E<strong>di</strong>zione Natale 2012<br />
PERTEGADA<br />
Attività<br />
parrocchiali<br />
Fare l’animatore è un’esperienza fantastica che ci ha permesso<br />
<strong>di</strong> aprirci <strong>di</strong> più verso i bisogni degli altri. Siamo un gruppetto<br />
<strong>di</strong> circa una quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> animatori, <strong>di</strong> Bevazzana, Gorgo e<br />
<strong>Pertegada</strong>, il cui scopo durante l’Estate Ragazzi è stato quello<br />
<strong>di</strong> far <strong>di</strong>vertire i bambini tenendo conto del fatto che bisogna<br />
rispettare alcune regole poiché ci si trova tutti all’interno <strong>di</strong><br />
una comunità. Prima però abbiamo seguito un percorso da<br />
animatore a Latisana, durante il mese <strong>di</strong> Maggio, organizzato<br />
ormai come <strong>di</strong> consuetu<strong>di</strong>ne dal Centro Aggregazione Giovanile<br />
<strong>di</strong> cui è referente Luca Bertolli, e dalla parrocchia <strong>di</strong> Don<br />
Oscar. In questo corso alcune persone competenti nel campo<br />
dell’animazione ci hanno illustrato varie attività da proporre ai<br />
bambini, e se devo essere sincera hanno fatto <strong>di</strong>vertire molto<br />
anche noi animatori. Quando abbiamo terminato il corso, ci è<br />
stato rilasciato un attestato <strong>di</strong> partecipazione, che comunque<br />
è frutto del nostro impegno. Anche l’Estate Ragazzi, ossia il<br />
centro estivo che si è tenuto quest’estate a <strong>Pertegada</strong>, è stata<br />
un’esperienza bellissima in cui i bambini si sono <strong>di</strong>vertiti moltissimo<br />
e, secondo me, noi animatori ancora <strong>di</strong> più. L’essere<br />
animatore non è un obbligo o una costrizione, ma un servizio<br />
<strong>di</strong> volontariato che proviene dal cuore e che viene fatto soprattutto<br />
a favore degli altri e in questo caso dei più piccoli. E’<br />
un’esperienza che aiuta a crescere e a sentirsi più responsabili,<br />
ma soprattutto a <strong>di</strong>vertirsi! Durante l’Estate Ragazzi sono state<br />
proposte ai bambini varie attività come il ricamo, il teatro,<br />
la cucina, la falegnameria e la manualità; ovviamente chi si<br />
occupava della cucina preparava la merenda per tutti, con<br />
l’aiuto degli animatori e dei volontari. Con questo concludo e<br />
mi auguro che anche la prossima estate sia possibile ripetere<br />
questa meravigliosa esperienza.<br />
Beatrice C.<br />
La presenza <strong>di</strong> Gesù nel prossimo. Dio non si vede il fratello si. Non possiamo <strong>di</strong>re <strong>di</strong> essere cristiani<br />
se non aiutiamo il nostro prossimo che ve<strong>di</strong>amo nel bisogno, in questo tempo che tutti ben<br />
conosciamo, sempre più famiglie si trovano veramente in <strong>di</strong>fficoltà. In chiesa, come in molte chiese<br />
c’è una cesta per tutto l’anno dove si può depositare un piccolo aiuto: alimenti non deperibili, generi<br />
alimentari <strong>di</strong> prima necessità (tante gocce fanno un mare). Una comunità se è unita nella preghiera<br />
e nell’ascolto della parola <strong>di</strong> Dio, può fare gran<strong>di</strong> cose nella carità. Dalla lettera agli Ebrei: “Prestiamo<br />
attenzione gli uni agli altri per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone” (10,24). La<br />
fede senza la carità è morta.<br />
Referente Caritas parrocchiale Rosanna<br />
9
Piccolo<br />
Coro<br />
PERTEGADA<br />
Quest’anno in occasione dei<br />
festeggiamenti <strong>di</strong> San Antonio il<br />
“Gruppo mamme delle torte <strong>di</strong><br />
<strong>Pertegada</strong>” ha organizzato la rappresentazione<br />
dell’opera “Il Flauto magico” <strong>di</strong> W.A. Mozart<br />
utilizzando un cast <strong>di</strong> tutta eccezione formato<br />
dai piccoli attori della nostra comunità. Visto il<br />
grande successo ottenuto dalla serata agostana<br />
recitata in un teatro allestito all’aperto con<br />
un cielo stellato che incorniciava le belle<br />
scenografi e egizie curate dalle giovani artiste<br />
Francesca e Jessica Ciutto, Laura Morsanutto<br />
e Lisa Suzdaleva. Ĺ opera e’ stata replicata<br />
all’interno in occasione dei festeggiamenti<br />
Mariani della terza domenica <strong>di</strong> ottobre.<br />
Bravissimi i piccoli attori che, muniti <strong>di</strong><br />
microfono, con una mimica da far invi<strong>di</strong>a agli<br />
interpreti più esperti, cantavano in playback le<br />
arie della famosa opera <strong>di</strong> Mozart. Belli anche i<br />
costumi abilmente cuciti dalle abili mani delle<br />
“Mamme”. Detto questo, passiamo alle vicende<br />
narrate nell’opera ed ai loro interpreti.Siamo in<br />
Egitto: il protagonista Tamino interpretato da<br />
Elia Pretto, giovane principe egiziano in abito<br />
da caccia, scendendo da una roccia invoca aiuto<br />
perché inseguito da un serpente. Sviene ed è<br />
soccorso da tre Damigelle velate, interpretate<br />
da Beatrice Chiaranda, Alice Meotto e Martina<br />
Tognato, che con le loro lance uccidono il<br />
serpente e poi si soff ermano a contemplare la<br />
bellezza del giovane. Ritornano, poco dopo, là<br />
da dove sono venute e cioè nel Tempio della<br />
Regina Astrifi ammante, interpretata da Chiara<br />
Cassan, che viene avvisata dell’accaduto.<br />
Tamino, a questo punto, si riprende e mentre<br />
nota che il serpente è stato ucciso, sente in<br />
lontananza il suono <strong>di</strong> un fl auto che si avvicina.<br />
Si nasconde, allora, e vede avanzare un buff o<br />
personaggio con in spalla un uccelliera. Tamino<br />
si mostra al nuovo arrivato chiamandolo<br />
e chiedendogli chi sia. Questi è Papageno,<br />
interpretato da Samuele Meotto, cacciatore <strong>di</strong><br />
uccelli che si <strong>di</strong>chiara servitore della Regina<br />
Astrifi ammante così come era sua madre.<br />
In qualche modo fa capire a Tamino <strong>di</strong> essere<br />
stato lui ad uccidere il serpente, ma, a questo<br />
sentire, riescono dal tempio le tre Damigelle<br />
che in cambio degli uccelli non danno a<br />
Papageno vino, fi chi e ciambelle, com’è <strong>di</strong> solito,<br />
ma acqua, pietre ed un lucchetto che serve a<br />
chiudergli la bocca bugiarda. Poi, comunicano<br />
a Tamino <strong>di</strong> essere state loro ad averlo salvato<br />
e gli consegnano un ritratto <strong>di</strong> una fanciulla -<br />
Pamina -, interpretata da Vittoria Paschetto, che<br />
la stessa Regina ha chiesto <strong>di</strong> recapitare.Pamina<br />
altri non è che la fi glia della stessa Regina,<br />
rapita da un terribile tiranno, così <strong>di</strong>cono le<br />
Damigelle, che ha nome Sarastro, interpretato<br />
da Lorenzo Crose. Tamino, nel guardare il<br />
ritratto, imme<strong>di</strong>atamente s’innamora della<br />
fanciulla ed ottiene la promessa, da parte della<br />
Regina Astrifi ammante, che se riuscirà a<br />
salvare l’amata fi glia, potrà sposarla. Il giovane<br />
principe si esalta a quest’idea e parte deciso a<br />
compiere l’eroica impresa. Ma viene fermato<br />
da Papageno che ha ancora la bocca chiusa dal<br />
lucchetto. Intervengono ancora le tre Damigelle<br />
che lo liberano e consegnano a Tamino un fl auto<br />
d’oro dai magici poteri, mentre a Papageno<br />
consegnano uno strumento composto <strong>di</strong><br />
campanelli, avvertendo, poi, che nel cammino<br />
saranno aiutati da tre Genietti.<br />
Intanto nel sontuoso salone egizio del Sovrano<br />
Sarastro tre schiavi <strong>di</strong>scutono della terribile<br />
punizione cui sarà sottoposto il loro sorvegliante<br />
per non aver saputo evitare la<br />
fuga <strong>di</strong> Pamina. Subito, però,<br />
vengono interrotti nel loro parlare<br />
da Monostato, interpretato da<br />
Nicola Crose, il sorvegliante <strong>di</strong><br />
cui sopra, che chiede <strong>di</strong> portare<br />
delle catene, facendo, in tal<br />
modo, capire che la povera<br />
fanciulla è stata catturata. Così<br />
è, infatti, e Monostato avanza<br />
con Pamina incatenata che, però,<br />
perde i sensi. Ad un tratto, dalla<br />
fi nestra, entra Papageno che per<br />
un attimo incrocia lo sguardo <strong>di</strong><br />
Monostato; entrambi, impauriti<br />
l’uno dall’altro, fuggono a gambe<br />
levate. Rimasta sola, Pamina si<br />
risveglia e mentre invoca la madre<br />
sopraggiunge ancora Papageno<br />
che si annuncia come un inviato<br />
della Regina Astrifi ammante<br />
e, nel confortare la fanciulla,<br />
racconta dell’incontro con<br />
Tamino <strong>di</strong> lei innamoratosi<br />
appena ne ha visto il ritratto. A<br />
questo punto Papageno si lascia<br />
trasportare dall’esaltazione<br />
dell’amore come quel sentimento<br />
che innalza l’uomo alla <strong>di</strong>vinità<br />
e il suo pensiero torna ad una<br />
Papagena (interpretata da<br />
Lucy Morsanutto) che, ancora,<br />
egli non riesce a trovare. Poi<br />
Papageno e Pamina si avviano<br />
per raggiungere Tamino che si è attardato con i<br />
Genietti. In eff etti, in un boschetto dove stanno<br />
tre templi con <strong>di</strong>verse scritte, rispettivamente<br />
il tempio della Ragione, della Sapienza e della<br />
Natura, i tre Genietti invitano Tamino a visitare<br />
i Templi raccomandandogli costanza, pazienza<br />
e riservatezza. Bussa al tempio della Ragione<br />
ma non gli viene aperto e lo stesso ottiene<br />
con il tempio della Natura. Allora si <strong>di</strong>rige<br />
verso quello della Sapienza che sta in mezzo.<br />
Gli apre un sacerdote al quale spiega <strong>di</strong> essere<br />
alla ricerca del tiranno Sarastro che ha rapito<br />
la fanciulla che egli ama e per questo dovrà<br />
punirlo. Viene a sapere, però, dal sacerdote che<br />
non stanno proprio così le cose e da alcune voci<br />
misteriose apprende che Pamina è ancora viva.<br />
Comincia allora a suonare il suo fl auto magico<br />
e in lontananza sente rispondere un altro fl auto<br />
che altro non è che quello <strong>di</strong> Papageno che sta<br />
sopraggiungendo con Pamina, inseguito, però<br />
da Monostato ed i suoi schiavi. Papageno però,<br />
facendo suonare i suoi campanelli, riesce a<br />
neutralizzare gli inseguitori.<br />
Ad un tratto si sentono cori inneggianti a<br />
Sarastro e, infatti, egli irrompe sulla scena su<br />
un carro tirato da sei leoni al seguito <strong>di</strong> un<br />
corteo inneggiante.<br />
10 E<strong>di</strong>zione Natale 2012
Pamina capisce che, allora, tutto è perduto.<br />
Sarastro scende sontuoso dal carro e Pamina<br />
gli si getta i pie<strong>di</strong>, implorando perdono,<br />
denunciando la lussuria <strong>di</strong> Monostato ed<br />
appellandosi alla madre. Il Sovrano la solleva<br />
consolandola ma comunicandole che la madre è<br />
soltanto una donna superba indegna <strong>di</strong> regnare.<br />
Accorre, a questo punto, Monostato che ha con<br />
sé Tamino.<br />
Il giovane principe e Pamina si guardano<br />
e, come spinti dall’unico, stesso sentire, si<br />
abbracciano, ostacolati però, in questo, da<br />
Monostato. Interviene Sarastro che lo ferma<br />
e lo fa punire con 77 frustate sotto i pie<strong>di</strong>.<br />
E<strong>di</strong>zione Natale 2012<br />
Sarastro comanda che i giovani siano condotti<br />
nel tempio delle prove con il capo coperto.<br />
A questo punto comincia tutta una serie <strong>di</strong><br />
acca<strong>di</strong>menti cui vengono sottoposti Tamino,<br />
Papageno e la stessa Pamina in un vortice <strong>di</strong><br />
apparizioni e magie che altro scopo non hanno<br />
se non quello <strong>di</strong> verifi care la bontà d’animo ed il<br />
giusto pensare dei tre protagonisti e che alla fi ne<br />
porteranno ad ottenere, così come richiesto da<br />
Tamino, l’amicizia e l’amore. Prima <strong>di</strong> questo,<br />
però, aff ronteranno numerosi ostacoli ed anche<br />
verità che saranno <strong>di</strong>ffi cili da accettare, come<br />
per Pamina che si vede costretta a scegliere tra<br />
l’amore per la Regina sua madre, che in una<br />
delle apparizioni consegna alla<br />
fanciulla un pugnale per uccidere<br />
il Sovrano, ed i mo<strong>di</strong> gentili e<br />
rassicuranti <strong>di</strong> Sarastro che la<br />
invita ad obbe<strong>di</strong>re a lui e non alla<br />
madre, perché nel suo tempio<br />
esiste solo l’amore. Lo scopo della<br />
Regina Astrifi ammante è, oltre<br />
ad uccidere Sarastro, quello <strong>di</strong><br />
riprendersi il settemplice cerchio<br />
solare appartenuto, un tempo,<br />
al suo defunto marito e che ora,<br />
invece, fa bella mostra <strong>di</strong> se sul<br />
petto del Sovrano. Pamina si<br />
lascia convincere da Sarastro<br />
e cerca Tamino che in un<br />
momento <strong>di</strong> riposo dalle prove,<br />
suona il fl auto mentre Papageno<br />
mangia e beve <strong>di</strong> gusto. Alla<br />
vista <strong>di</strong> Tamino, Pamina gli<br />
corre incontro per abbracciarlo<br />
ma viene zittita ed allontanata.<br />
Avvilita, allora, capisce <strong>di</strong> non<br />
essere amata e, quin<strong>di</strong>, si <strong>di</strong>spera<br />
me<strong>di</strong>tando un tragico atto fi nale<br />
e risolutivo. I tre Genietti,<br />
infatti, <strong>di</strong> nascosto, la vedono<br />
aggirarsi come impazzita mentre<br />
bran<strong>di</strong>sce un pugnale con il<br />
quale vuole uccidersi perché non<br />
più amata da Tamino. Ben presto,<br />
però, viene rassicurata dai tre<br />
che le <strong>di</strong>cono che quanto lei crede<br />
non è assolutamente vero ed<br />
allora chiede <strong>di</strong> poter vedere imme<strong>di</strong>atamente<br />
l’amato. Quest’ultimo è alle prese con l’ultima<br />
e più pericolosa prova: davanti a due gran<strong>di</strong><br />
montagne protette da inferriate, l’una sgorgante<br />
acqua e l’altra vomitante fuoco, avvolte, la<br />
prima, da una nebbia scura e l’altra da un<br />
orizzonte rosso, Tamino, insieme a due uomini<br />
corazzati, interpretati da Rim Mohamed e<br />
Michele Anastasia, ascolta quanto gli stessi<br />
uomini leggono da una piramide collocata in<br />
mezzo all’inferriata.<br />
Papageno, intanto, come premio al suo ar<strong>di</strong>re,<br />
incontra una bella giovinetta vestita proprio<br />
PERTEGADA<br />
Piccolo<br />
Coro<br />
come lui: è Papagena che però ancora non può<br />
avere perché non è ancora degno <strong>di</strong> lei che,<br />
infatti, si allontana. Tamino, intanto, è ancora<br />
davanti a quell’inferriata a leggere quanto<br />
scritto sulla piramide: chi si purifi ca attraverso<br />
il fuoco, l’acqua, l’aria e la terra e vince la paura<br />
della morte sarà degno del cielo e del culto<br />
d’Iside. Questo è scritto.<br />
Sta per avviarsi, Tamino, senza paura, ma sente<br />
la voce <strong>di</strong> Pamina che lo raggiunge e lo affi anca<br />
in quest’ultima prova.<br />
L’inferriata si apre e i due giovani, mano nella<br />
mano, avanzano mentre lei lo prega <strong>di</strong> suonare<br />
il fl auto magico che suo padre, un tempo Re e<br />
possessore del settemplice, simbolo della forza,<br />
aveva intagliato da una quercia millenaria.<br />
Chiusasi l’inferriata, i due avanzano nel fuoco<br />
e ne escono illesi abbracciandosi, esultando<br />
e cantando. Inizia, allora, tutta una serie <strong>di</strong><br />
festeggiamenti con Papageno che chiama a gran<br />
voce Papagena, che, però non si presenta. Per<br />
questo decide d’impiccarsi ad un albero, ma è<br />
subito fermato dai Genietti che gli suggeriscono<br />
<strong>di</strong> suonare i campanelli al cui sentire, Papagena<br />
appare. I due amorosi, l’uno <strong>di</strong> fronte all’altro, si<br />
fanno festa e decidono <strong>di</strong> mettere al mondo tanti<br />
piccoli Papageni e Papagene. Brutta fi ne tocca<br />
a Monostato, la Regina e le Damigelle che, a<br />
causa <strong>di</strong> tuoni e lampi, sprofondano sotto terra.<br />
Nel tempio del sole stanno, invece, Tamino,<br />
Pamina, Sacerdoti e Genietti. Si conclude con<br />
Sarastro che loda il giorno che ha sconfi tto<br />
la notte e inneggia ai due giovani che hanno<br />
superato le prove, nonché Iside e Osiride che<br />
l’hanno permesso.<br />
Bene anche il coro interpretato da Anna e<br />
Nicole Maronese, Aurora Trevisan, Riccardo<br />
Neri, Beatrice Passilongo, Anna Neri e Laura<br />
Morsanutto. Impeccabile il narratore Daniele<br />
Galizio. Quest’opera è l’ultima che Mozart<br />
scrisse prima <strong>di</strong> morire, a questa seguì il<br />
“Requiem” che non riuscì a a completare.<br />
Anche se intrisa <strong>di</strong> signifi cati simbolici riferiti<br />
alla simbologia egizia è da considerare, a tutti<br />
gli eff etti, una favola, una meravigliosa favola<br />
con il suo bel “c’era una volta” iniziale ed il suo<br />
“vissero tutti felici e contenti” in coda. Come<br />
ogni favola che si rispetti, dunque, il fl auto<br />
magico, nel fi nale, non lascia rimpianti perché<br />
il male viene sconfi tto dal bene e si conclude<br />
nella felicità. Anche per questo è favola, perché<br />
riesce ad off rire, con la fantasia, ciò che la realtà<br />
ci nega.<br />
Angelo Valvason<br />
11
PERTEGADA<br />
Attività<br />
della Comunità<br />
Mamme delle Torte<br />
Con una messa e un convivio svolto<br />
nell’area festeggiamenti, domenica 14<br />
ottobre il gruppo mamme <strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong><br />
ha festeggiato il suo terzo lustro <strong>di</strong> vita<br />
e ripercorso per l’occasione la storia <strong>di</strong><br />
tante iniziative <strong>di</strong> solidarietà.<br />
Nato nel <strong>di</strong>cembre 1997, il gruppo composto<br />
inizialmente da 5-6 mamme opera<br />
con lo scopo <strong>di</strong> contribuire alle necessità<br />
della <strong>Parrocchia</strong> attraverso l’abilità<br />
culinaria e la creatività in cucina delle<br />
“mamme fondatrici”. L’occasione <strong>di</strong> dar<br />
vita per la prima volta all’iniziativa si è<br />
presentata con il Mercatino <strong>di</strong> Natale...<br />
Visto il successo l’iniziativa viene successivamente<br />
replicata in occasione dei<br />
festeggiamenti <strong>di</strong> S. Antonio dove i risultati sono ancora più positivi rispetto alla prima e<strong>di</strong>zione.<br />
Il successo in poco tempo porta il gruppo, che <strong>di</strong> anno in anno <strong>di</strong>viene sempre più numeroso ed affi atato, ad esportare<br />
l’iniziativa oltre i confi ni paesani fi no a spingere il “mercatino delle torte” ad essere una costante <strong>di</strong> manifestazioni, ricorrenze<br />
e sagre <strong>di</strong> paese in tutto il comprensorio comunale. In occasione del festeggiamenti del quin<strong>di</strong>cennale è stata ripercorsa<br />
la storia del gruppo, delle attività e delle iniziative svolte a benefi cio della parrocchia e <strong>di</strong> molte altre associazioni no<br />
profi t. Il ricavato delle ven<strong>di</strong>te infatti viene sistematicamente devoluto ad associazioni <strong>di</strong> volontariato, adozioni a <strong>di</strong>stanza,<br />
a missionari, alla ricerca <strong>di</strong> cure per il cancro e malattie rare. In ogni iniziativa che hanno organizzato, sempre con un sorriso<br />
e una raffi nata creatività culinaria, le Mamme <strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong> hanno continuamente sfornato dolci pieni <strong>di</strong> generosità<br />
e altruismo per dare una mano a chi ne ha bisogno o a chi ha chiesto loro un aiuto. Instancabili sono attive tutto l’anno<br />
in molteplici attività della comunità riescono sempre, con le loro iniziative, a coinvolgere tutte le generazioni: mamme,<br />
papà, nonne e nonni, fi gli, fi glie, tutti, senza <strong>di</strong>stinzioni etniche o razziali, in questi tempi dove certezze e valori sembrano<br />
<strong>di</strong>ssolversi, sono un portentoso aggregante della nostra giovane comunità. Un plauso e un forte incoraggiamento a loro e<br />
a tutti quelli che le sostengono in qualsiasi maniera.<br />
IL PRESEPE CHE ILLUMINA<br />
IL NATALE<br />
Quando si pensa al Natale, si sa, molte sono le cose che vengono<br />
in mente. Una su tutte però ben rappresenta lo spirito <strong>di</strong><br />
questa festività: il presepe. Simbolo della Natività, il presepe<br />
rappresenta, non solo un’espressione del Natale, ma anche un<br />
momento <strong>di</strong> aggregazione e con<strong>di</strong>visione. Ecco quin<strong>di</strong> che anche<br />
quest’anno il gruppo degli “Amici degli Scout” si è ritrovato<br />
nella Chiesa <strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong> per allestire il presepe cercando <strong>di</strong><br />
ricreare, almeno in parte, la magia che il Natale porta con se’.<br />
Ecco così che, grazie alle idee creative e all’abile manualità<br />
del gruppo <strong>di</strong> amici che ha deciso <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care il proprio tempo<br />
ad allestirlo, il presepe potrà essere ammirato con tutte le sue<br />
novità che lo rendono <strong>di</strong>verso ogni anno. Un allestimento che<br />
ha visto protagoniste anche nuove forze, come i nostri amici<br />
<strong>di</strong> Lignano, Maurizio, Silvano, Roberto e Giuseppe, ai quali va<br />
un particolare ringraziamento. Nuove forze che speriamo siano<br />
sempre più numerose così da poter avere nuove proposte e<br />
creare un gruppo <strong>di</strong> amici più numeroso. Ricordando inoltre<br />
che anche quest’anno chiunque volesse può partecipare al<br />
concorso “Un presepe tutto mio... guai a chi lo tocca!”, vi invitiamo<br />
a visitare il presepe <strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong> augurando a tutti un<br />
felice Natale. Dagli “Amici degli Scout” un affettuoso pensiero<br />
al nostro carissimo amico Gianni Galasso, che dal cielo ha<br />
continuato ad illuminare il presepe.<br />
12 E<strong>di</strong>zione Natale 2012
Il presepe <strong>di</strong> Per.Te.Attack<br />
Una bella iniziativa è andata in porto quest’estate, nel mese <strong>di</strong> luglio. Un<br />
gruppo <strong>di</strong> mamme è riuscita a organizzare il primo centro estivo pertegadese<br />
basato su attività <strong>di</strong> laboratorio quali: teatro, cucito, canto, cucina,<br />
falegnameria e Per.TeAttack. Il tutto è stato realizzato grazie al contributo<br />
<strong>di</strong> Don Elio che ha concesso l’uso delle varie strutture parrocchiali. L’iniziativa<br />
è stata un successo e il prossimo anno il centro estivo durerà due<br />
settimane, magari con qualche nuova attività. Anche i festeggiamenti <strong>di</strong><br />
agosto sono andati alla grande per i bambini grazie ad un’area giochi. Lo<br />
spazio è stato attrezzato con delle piscine piene <strong>di</strong> palline, con un gonfi abile<br />
e con dei tavoli organizzati in modo che i bambini potessero creare<br />
con spago, vasetti e pasta delle piccole opere d’arte. Con la ripresa della<br />
scuola sono ricominciati gli appuntamenti del “Pert.TeAttack” il sabato<br />
pomeriggio presso il centro sociale. A tutt’oggi questa attività conta quaranta<br />
bambini iscritti. Questi artisti sono stati in grado <strong>di</strong> realizzare dei<br />
capolavori: sottopentole, vasi raccogli tappi, ecc...; in occasione della festa<br />
della Madonna sono stati esposti e venduti. S’intende che tutti gli introiti<br />
verranno reinvestiti nell’attività con l’acquisto <strong>di</strong> materiale, al fi ne <strong>di</strong><br />
rincominciare a gennaio un altro anno lavorativo. Per concludere invece<br />
questo positivo 2012, stiamo organizzando una tombolata e una “pizzata”<br />
per sabato 15 <strong>di</strong>cembre per tutto il gruppo Per.TeAttack. Importante l’8<br />
e il 9 <strong>di</strong>cembre nell’area festeggiamenti verranno esposti tutti i lavoretti<br />
fatti dai bambini, a fi anco del Mercatino <strong>di</strong> Natale. Da non perdere il presepe<br />
“alternativo” realizzato dai nostri piccoli, con delle conchiglie e delle<br />
cassette della frutta, il risultato del loro impegno verrà esposto in chiesa<br />
con tanto amore. Grazie a tutti coloro che hanno donato, e donano, un po’<br />
del loro tempo a queste attività in cui i bambini sono i protagonisti.<br />
Carla<br />
PERTEGADA<br />
Attività<br />
della Comunità<br />
Via Crucis<br />
2012<br />
La sera del Vener<strong>di</strong> Santo si è svolta la<br />
Via Crucis, rappresentata dai ragazzi<br />
della nostra parrocchia. Dapprima<br />
la comunità si è riunita in chiesa dove<br />
i ragazzi più gran<strong>di</strong> hanno mimato le<br />
prime stazioni, poi dal sagrato è iniziata<br />
la processione lungo via del Molo. Qui i<br />
protagonisti sono stati i bambini del catechismo:<br />
per ogni stazione hanno mostrato<br />
un cartellone <strong>di</strong>pinto da loro che<br />
la descriveva; infi ne ci siamo tutti riuniti<br />
sul sagrato dove sono state rappresentate<br />
dai ragazzi più gran<strong>di</strong> le ultime stazioni.<br />
La celebrazione si è conclusa in chiesa. E’<br />
stata un’esperienza che ha coinvolto una<br />
buona parte dei bambini e ragazzi della<br />
comunità e, svolgimento tecnico a parte,<br />
ci ha dato la possibilità <strong>di</strong> trascorrere del<br />
tempo insieme in un contesto non or<strong>di</strong>nario<br />
per noi. Mi spiego meglio: eravamo<br />
un gruppo molto eterogeneo che, parlo<br />
per il gruppo classe ‘96 e ‘97, stranamente<br />
è riuscito a lavorare insieme per la<br />
rappresentazione <strong>di</strong> quella sera. E’ stata<br />
un’attività che è riuscita ad avvicinare,<br />
in modo <strong>di</strong>verso, noi adolescenti alla<br />
funzione religiosa. Diciamo che immedesimarsi<br />
nelle fi gure bibliche <strong>di</strong> Gesù,<br />
Maria, Ponzo Pilato, gli apostoli e i due<br />
ladroni per citarne alcuni, ci ha dato una<br />
chiave <strong>di</strong> lettura <strong>di</strong>versa per il nostro<br />
concetto giovanile <strong>di</strong> religione.Magari ci<br />
sarà stato qualcuno che avrà brontolato<br />
per i costumi, qualche momento d’ilarità<br />
e qualche rimprovero da parte dei catechisti<br />
ma in conclusione a queste brevi<br />
rifl essioni si può <strong>di</strong>re che sono stati dei<br />
momenti <strong>di</strong> rara unione e spero che altri<br />
dopo <strong>di</strong> noi potranno <strong>di</strong>re lo stesso <strong>di</strong><br />
questa esperienza.<br />
Rachele<br />
E<strong>di</strong>zione Natale 2012<br />
13
LA SEZIONE AVIS<br />
DI PERTEGADA<br />
PERTEGADA<br />
Associazione volontari<br />
italiani sangue<br />
domenica 7 ottobre ha festeggiato il 45˚ Anniversario<br />
dalla sua fondazione. Dopo la consueta<br />
deposizione delle corone ai Caduti e agli Alpini,<br />
Monsignor Carlo Fant ha celebrato la Santa<br />
Messa, al termine della quale si sono svolte le<br />
premiazioni dei donatori benemeriti, alla presenza<br />
del Presidente <strong>di</strong> Sezione Michele Rossi,<br />
del Presidente Provinciale Giuseppe Sclosa, del<br />
Presidente Regionale Carmelo Agostino e del<br />
Sindaco <strong>di</strong> Latisana Salvatore Benigno.<br />
Tra le benemerenze più alte, sono state assegnati<br />
3 riconoscimenti rubino (per donatori con<br />
75 donazioni o con 60 donazioni ed iscritti<br />
all’Associazione da almeno 30 anni) e 2 riconoscimenti<br />
smeraldo (assegnati a chi ha effettuato<br />
100 donazioni, oppure almeno 80 donazioni con<br />
40 anni <strong>di</strong> iscrizione all’Associazione). Associazioni,<br />
autorità, donatori e citta<strong>di</strong>ni presenti si<br />
sono poi ritrovati presso l’area festeggiamenti<br />
per il pranzo, gentilmente offerto dal Gruppo<br />
Mamme <strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong>.<br />
Nel corso della giornata sono state raccolte<br />
delle offerte in favore dell’Associazione Linfa <strong>di</strong><br />
Padova, per la ricerca sulla neurofibromatosi,<br />
malattia ere<strong>di</strong>taria rara, ancora senza cura.<br />
Giada Panfili<br />
(Segretaria AVIS sezione <strong>Pertegada</strong>)<br />
L’impegno dell’<br />
<strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong> per Linfa<br />
Domenica 7 Ottobre una ben assortita rappresentanza <strong>di</strong><br />
Linfa è partita da Padova invitata alle celebrazioni del<br />
45° compleanno dell’AVIS comunale <strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong>. Andrea,<br />
Federica, i loro due bambini e Lisa, nuova collaboratrice<br />
dell’associazione, hanno risposto all’invito <strong>di</strong> Cristina, socia<br />
Linfa e rappresentante del Gruppo Mamme del paese,<br />
che ha chiesto e ottenuto che i fon<strong>di</strong> raccolti durante la<br />
giornata <strong>di</strong> festeggiamenti venissero destinati alla ricerca<br />
sulla neurofibromatosi. Siamo stati accolti da Cinzia, l’organizzatrice<br />
dell’evento, come se facessimo parte del paese e<br />
ci siamo sentiti subito a casa, tutti sono stati molto gentili<br />
e soprattutto si sono sinceramente interessati alle attività<br />
dell’associazione, dalle autorità locali, sindaco ed ex-sindaco,<br />
ai rappresentanti delle associazioni, presidente dell’AVIS<br />
<strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong> Michele Rossi e presidente dell’AVIS regionale<br />
Carmelo Agostini, dalle persone che partecipavano al<br />
pranzo ai volontari che davano una mano. E’ stato davvero<br />
importante vedere l’impegno e l’allegria con cui tutti i<br />
volontari hanno lavorato per la riuscita della giornata: il<br />
gruppo alpini specializzato nel cucinare la pasta, il Gruppo<br />
Mamme addetto al secondo e alle torte <strong>di</strong> compleanno, le<br />
ragazze che servivano ai tavoli, i volontari AVIS che hanno<br />
preparato le tavolate.<br />
I commensali hanno seguito con interesse il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong><br />
Federica che da mamma e da ricercatrice ha ricordato<br />
quanto sia importante ed urgente finanziare la ricerca sulla<br />
neurofibromatosi. Neanche il tempo uggioso ci ha impe<strong>di</strong>to<br />
<strong>di</strong> sentire il calore <strong>di</strong> queste persone così spontanee e concrete<br />
che si sono impegnate per Linfa e per le persone con<br />
neurofibromatosi. Ancora un grazie a tutti per questa bella<br />
giornata ai confini tra Friuli e Veneto, ricca <strong>di</strong> umanità,<br />
sorrisi e sincera solidarietà.<br />
14 E<strong>di</strong>zione Natale 2012
Ritiro dei bambini <strong>di</strong><br />
Prima Comunione<br />
a Castellerio<br />
Mercole<strong>di</strong> 25 Aprile, il nostro Seminario inter<strong>di</strong>ocesano <strong>di</strong><br />
Castellerio ha accolto il gruppo <strong>di</strong> bambini <strong>di</strong> prima comunione<br />
delle comunita’ <strong>di</strong> Bevazzana, Gorgo e <strong>Pertegada</strong>,<br />
accompagnati da Don Elio, dalle catechiste e dai genitori,<br />
per vivere un ritiro in vista del sacramento della Prima Comunione.<br />
Un giovane sacerdote e un seminarista in attesa<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare <strong>di</strong>acono hanno accompagnato i bambini in<br />
questa giornata con canti, rifl essioni e preghiere spontanee.<br />
Don Dino, rettore del seminario ha sviluppato una rifl essione<br />
sul tema dell’educazione, prendendo spunto dalle parole<br />
<strong>di</strong> Papa Benedetto XVI. Si tratta <strong>di</strong> un tema <strong>di</strong>ffi cile sia per i<br />
genitori che per gli educatori ma che non prevede deleghe.<br />
Ognuno e’ responsabile della propria missione e ogni bambino<br />
ad ogni eta’, ha il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> essere ascoltato e <strong>di</strong> fare<br />
domande e <strong>di</strong> avere spiegazioni. Non esiste un manuale<br />
per provvedere a tutto cio’, ma nella nostra coscienza sono<br />
impressi i 10 comandamenti, la via maestra verso l’Amore e<br />
la Liberta’. Il punto piu’ delicato dell’opera educativa e’ trovare<br />
un giusto equilibrio fra la liberta’ e la <strong>di</strong>sciplina. Senza<br />
regole <strong>di</strong> comportamento e <strong>di</strong> vita non si forma il carattere e<br />
non si viene portati ad aff rontare le prove che non mancheranno<br />
in futuro. Dice il Santo Padre “Ricevere il Battesimo,<br />
la Cresima e l’Eucarestia sono momenti decisivi non solo<br />
per la persona che li riceve ma anche per l’intera famiglia,<br />
la quale deve essere sostenuta nel suo compito educativo<br />
dalla comunita’ ecclesiale nelle sue varie componenti. Qui<br />
vorrei sottolineare la rilevanza della Prima Comunione. In<br />
questo giorno rimane giustamente espresso nella memoria<br />
il primo momento in cui, seppur in modo iniziale, si e’<br />
percepita l’importanza dell’incontro personale con Gesu’.<br />
La pastorale parrocchiale deve valorizzare adeguatamente<br />
questa occasione cosi’ signifi cativa”.<br />
Oriana Muraro<br />
Giornata della Prima<br />
Comunione<br />
Domenica 29 Aprile si e’ celebrata la Festa della Prima Comunione<br />
dei bambini <strong>di</strong> Bevazzana e <strong>Pertegada</strong>. E’ stata<br />
una festa e cio’ che piu’ mi ha colpito e’ stata la processione<br />
dei bambini affi ancati dai genitori, che si sono posti come<br />
scu<strong>di</strong>, come per proteggere e in<strong>di</strong>care la via ai fi gli, cam-<br />
E<strong>di</strong>zione Natale 2012<br />
BEVAZZANA<br />
Comunità <strong>di</strong><br />
Bevazzana<br />
minando <strong>di</strong>etro a Gesu’ Buon Pastore che li ha accolti nel<br />
recinto santo chiamandoli per nome.<br />
Dopo che i bambini hanno presto posto anche i genitori si<br />
sono seduti. Questi bambini erano come agnelli che hanno<br />
incontrato Gesu’ che li ha presi in braccio uno ad uno e li<br />
ha nutriti come un Buon Pastore. Stupenda l’immagine <strong>di</strong><br />
Gesu’ nell’Istituzione dell’Eucarestia con i suoi <strong>di</strong>scepoli<br />
e le mani <strong>di</strong> ogni bambino per essere da oggi le mani <strong>di</strong><br />
Gesu’ e cominciare con Lui un nuovo meraviglioso percorso<br />
<strong>di</strong> vita. Ognuno <strong>di</strong> loro ha poi off erto una can<strong>di</strong>da rosa<br />
a Maria Madre e Protettrice. Sono stati molto ben preparati<br />
e hanno passato una vera festa in famiglia. Nel recinto santo<br />
del Buon Pastore non c’e’ spazio per i lupi. Gesu’ da’ la<br />
propria vita per ognuno <strong>di</strong> noi “Fame <strong>di</strong> vita sei tu Gesu’,<br />
Dio d’Amore, tu ci fai come te”. Sul Sagrato, i bambini hanno<br />
fatto volare su palloncini le proprie preghiere personali.<br />
Anche qui il coro ha reso solenne questa celebrazione eucaristica.<br />
Ma cio’ che piu’ mi ha stupito e’ stata la processione<br />
off ertoriale. I genitori hanno donato a Don Elio stola e pianeta<br />
e lui si e’ lasciato vestire da loro. Questo mi ha fatto<br />
rifl ettere sulla Parola del Vangelo “Rimanete in me e io in<br />
voi, perche’ senza <strong>di</strong> me non potete far nulla”. Quin<strong>di</strong> la<br />
centralita’ e’ Gesu’ ed e’ la stessa linfa che scorre dentro <strong>di</strong><br />
noi attraverso i Sacramenti. I genitori dei bambini <strong>di</strong> Prima<br />
Comunione hanno donato a ciascuna Chiesa parrocchiale<br />
<strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong> e <strong>di</strong> Bevazzana una tovaglia per l’altare su cui<br />
in ogni Eucarestia, Gesu’ si fa dono. Credo che rimanere<br />
ra<strong>di</strong>cati in Lui e’ l’essenza del Sacramento della Comunione<br />
e <strong>di</strong> tutti gli altri. Carissimi, con Gesu’, tutto e’ nuovo, tutto<br />
e’ vero, tutto e’ buono. W Gesu’!<br />
Oriana Muraro<br />
Festa del Capitello<br />
ad Aprilia<br />
L’ultima domenica <strong>di</strong> Giugno si e’ svolta come ormai accade<br />
tra<strong>di</strong>zionalmente da qualche anno la festa al capitello della<br />
Madonna nella laguna antistante Aprilia Marittima. Una<br />
processione <strong>di</strong> barche e’ partita dalla darsena e ha raggiunto<br />
il capitello, da dove la Madonna ci bene<strong>di</strong>ce e ci guarda.<br />
Si e’ svolta la Santa Messa. Gesu’ e Maria vogliono che ci<br />
riuniamo in preghiera perche’ senza <strong>di</strong> loro non possiamo<br />
andare avanti. Questi due cuori immacolati sono la nostra<br />
ancora sicura, in questi tempi agitati e burrascosi. Gli alpini<br />
come sempre ci hanno donato un momento conviviale delizioso.<br />
Ma un altro evento ha scaldato i nostril cuori quest’estate.<br />
Dalla Curia Vescovile infatti e’ arrivata per qualche<br />
ora la statua lignea originale della Madonna con Bambino<br />
che si trovava nella chiesa <strong>di</strong> Santa Maria del Mare <strong>di</strong> Bevazzana,<br />
che ora si trova nel parco della Getur a Lignano.<br />
Fino al 1966, la chiesa si trovava sulla rive del Tagliamento.<br />
Nei tempi in cui il fi ume era molto traffi cato, questa Ma-<br />
15
BEVAZZANA<br />
Comunità <strong>di</strong><br />
Bevazzana<br />
donnina era stata venerata da tutti gli abitanti delle colonie<br />
vicine e da genti <strong>di</strong> passaggio e ha elargito gran<strong>di</strong> bene<strong>di</strong>zioni<br />
e aiuti spirituali. Sentire il racconto dei testimoni e’<br />
stato un’esperienza <strong>di</strong> ricca perche’ tutto passa, ma cio’ che<br />
resta e’ la fede tramandata da chi l’ha vissuta seriamente.<br />
La Getur ha generosamente donato una copia della Madonnina<br />
alla comunita’ <strong>di</strong> Bevazzana. Essa e’ stata posta<br />
nel luogo dove originariamente si trovava la chiesetta e don<br />
Angelo Fabris, parroco <strong>di</strong> Lignano, ha guidato la cerimonia<br />
<strong>di</strong> bene<strong>di</strong>zione. Tutta la comunita’ <strong>di</strong> Bevazzana chiede<br />
che questa statua <strong>di</strong> Maria e del suo dolcissimo Gesu’ possa<br />
venirci incontro e ritornare nelle nostre terre o almeno sostare<br />
con noi qualche giorno in un periodo fi sso dell’anno<br />
<strong>di</strong> modo che si possa festeggiare solennemente, magari con<br />
una Santa Messa e con una preghiera generosa. Ringraziamo<br />
la famiglia Martinello per la loro splen<strong>di</strong>da accoglienza<br />
e <strong>di</strong>sponibilita’. Purtroppo don Elio, per i sopraggiunti problem<br />
<strong>di</strong> salute, non pote’ partecipare all’evento.<br />
Oriana Muraro<br />
Festa della Madonna<br />
Addolorata a Bevazzana<br />
Come ogni anno, si e’ svolta a Bevazzana la Festa della<br />
Madonna Addolorata, che si e’ protratta per tutto il terzo<br />
weekend <strong>di</strong> Settembre. L’avvio della festa e’ stato dato con<br />
una santa Messa il vener<strong>di</strong>’ pomeriggio, seguito da una serata<br />
evento de<strong>di</strong>cata ai giovani, dove hanno suonato band<br />
rigorosamente locali. Un gran numero <strong>di</strong> bevazzanesi ha<br />
aderito alla richiesta <strong>di</strong> volontari e si e’ off erta con grande<br />
generosita’ sia nella preparazione della festa, inclusa la<br />
posa del tendone e dei vari stand, sia nel servizio ai vari e<br />
ricchi chioschi enogastronomici che hanno allietato la festa.<br />
Grazie al Comune <strong>di</strong> Latisana, c’e’ stata anche la via<br />
degli artisti: un percorso <strong>di</strong> pittori locali che hanno esposto<br />
lungo la litoranea e nel parco intorno alla chiesa le loro<br />
opere. C’erano anche bancarelle con lavori artigianali e uno<br />
stand speciale per la Tanzania. Sono stati realizzati inoltre<br />
un pozzo <strong>di</strong> San Patrizio e un mercatino <strong>di</strong> libri usati<br />
per fi nanziare le opere parrocchiali. La sera del sabato si e’<br />
svolta una recita del Santo Rosario e dei primi vespri della<br />
Solennita’ dell’Addolorata. La domenica si e’ svolta invece<br />
la Santa Messa solenne, animata dalla comunita’ del CAMP<br />
<strong>di</strong> Latisana, <strong>di</strong>retti da Giuseppe Costanza, e dai chierichetti<br />
<strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong>. Nel pomeriggio c’e’ stata la processione con<br />
la statua della Madonna per le vie del paese. La sera, la nostra<br />
Consuelo Paron ci ha stupiti con lo spettacolo “Bastoni<br />
Infuocati”, dove abbiamo ammirato il suo talento e la sua<br />
abilita’ a trascinare e insegnare altre ragazze unite dalla<br />
passione per il twirling. La presenza <strong>di</strong> Mons. Fant, <strong>di</strong><br />
Don Angelo, don Armando e don Gabriele ci ha resi felici,<br />
ma allo stesso tempo ci ha sconvolto la notizia dello spostamento<br />
<strong>di</strong> don Elio a Ronchis. Ci siamo dati da fare per<br />
continuare cio’ che don Elio ci ha insegnato. Ci sentiamo<br />
come pecore senza pastore, ma sentiamo che le preghiere<br />
<strong>di</strong> don Elio ci esortano a restare uniti e a superare questa<br />
dolorosa prova. Il 21 ottobre abbiamo dato il saluto fi nale a<br />
don Elio. Il suo sorriso e il suo abbraccio era il saluto sincero<br />
<strong>di</strong> Gesu’, che ci <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> non perdere la speranza ma <strong>di</strong> continuare<br />
con fede, certi che questa purifi cazione ci rendera’<br />
piu’ soli<strong>di</strong> e uniti. Come comunita’ sorelle, un nuovo sacerdote<br />
vi guidera’, e noi vi auguriamo un fecondo cammino<br />
con don Rinaldo. Dio vi colmi <strong>di</strong> fede, speranza e carita’. Al<br />
nostro don Elio un augurio sincero <strong>di</strong> salute, <strong>di</strong> pace e un<br />
arrivederci a Ronchis.<br />
Oriana Muraro<br />
Festa della Solidarieta’<br />
a Bevazzana<br />
Domenica 28 ottobre c’e’ stata una festa <strong>di</strong> solidarieta’<br />
nell’oratorio <strong>di</strong> Bevazzana. Dopo l’iniziativa estiva <strong>di</strong> un<br />
concerto alla Beach Arena <strong>di</strong> Lignano Sabbiadoro, l’associazione<br />
“Suonidor” ha organizzato assieme al comitato<br />
festeggiamenti <strong>di</strong> Bevazzana la giornata <strong>di</strong> solidarieta’ per<br />
aiutare i terremotati dell’Emilia-Romagna e alcune famiglie<br />
bisognose della zona. Lo scorso agosto, una giovane<br />
mamma ha perso la vita sul ponte <strong>di</strong> Bevazzana mentre<br />
andava al lavoro a Lignano in bicicletta. Ha lasciato nella<br />
<strong>di</strong>sperazione quattro fi gli, la sorella, e la madre. A questa<br />
donna e’ stata de<strong>di</strong>cata la giornata, che, nonostante il brutto<br />
tempo, e’ stata accolta con gioia e calore. La comunita’ ha<br />
cercato <strong>di</strong> stringersi alla sorella della scomparsa, che assieme<br />
al compagno, sista occupando dei due suoi fi gli e dei<br />
quattro fi gli della sorella. La giornata e’ stata all’insegna <strong>di</strong><br />
musica, castagne e animazione per bambini. L’Associazione<br />
“Suonidor” e’ generosa nell’essere vicina a chi ha realmente<br />
bisogno. La Festa <strong>di</strong> Solidarieta’ si rinnovera’ ogni anno il<br />
fi ne-settimana successivo a quello della Festa dell’Addolorata<br />
e l’ultima domenica <strong>di</strong> ottobre. La musica unisce nonni<br />
e bambini della comunita’. Un ringraziamento particolare<br />
va al comitato festeggiamenti per l’organizzazione del conviviale,<br />
la pastasciutta e i volontari. Un grazie anche all’autorita’<br />
comunale a don Gabriele, don Angelo e don Luca per<br />
la loro compagnia.<br />
Oriana Muraro<br />
16<br />
E<strong>di</strong>zione Natale 2012
Quella <strong>di</strong> quest’anno è stata la quarta volta in cui si è svolta<br />
la Processione della Madonnina del Mare <strong>di</strong> Aprilia Marittima; la<br />
quinta se si considera che il primo anno in realtà si è tenuta<br />
solo la Santa Messa, niente processione <strong>di</strong> barche. La prima<br />
volta che la Madonnina ha preso posto sull’argine lagunare tutto<br />
è avvenuto in modo molto rapido, semplice e spontaneo, come<br />
se fosse normale che dovesse succedere così. La Messa è stata<br />
organizzata come si <strong>di</strong>ce “tra il detto e il fatto”, durante un<br />
incontro fra amici. Adesso tante persone vi partecipano, ogni<br />
anno sempre più. La processione è un bel momento <strong>di</strong> aggregazione,<br />
<strong>di</strong> festa, <strong>di</strong> mare, è una domenica sera che passa in pace,<br />
senza pensieri. La Vergine Maria è bellezza pura, essenza ed<br />
espressione del bene, dell’amore vero e incon<strong>di</strong>zionato. Di fronte<br />
a ciò non si resta in<strong>di</strong>fferenti. Chi non aveva mai partecipato,<br />
la prima volta sta a guardare incuriosito, magari a i margini<br />
del boschetto sull’argine. Poi si avvicina pian piano, entra nella<br />
situazione e l’anno dopo si organizza per esserci, contento <strong>di</strong><br />
prendere parte all’evento. E’ bello aspettare il giorno prestabilito,<br />
prepararsi e preparare tutto: la barca con i fiori, il prato, la<br />
chiesa con le panche prestate dalla <strong>Parrocchia</strong> <strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong>, le<br />
ban<strong>di</strong>erine appese agli alberi fatte dai bambini del Catechismo,<br />
si addobba l’altare. Ci si chiama al telefono uno con l’altro:<br />
come va? hai fatto questo? hai fatto quello? hai chiamato, hai<br />
visto...? C’è tensione quando arriva la barca con la Vergine attorniata<br />
dalle ghirlande <strong>di</strong> fiori, si spera che tutto sia stato fatto<br />
al meglio, che il corteo fili liscio, senza incidenti, che tutti partecipino<br />
con entusiasmo. La barca viene varata sotto gli occhi<br />
attenti <strong>di</strong> tutti, sale Don Elio, emozionato e pronto a condurre<br />
la processione. Poi i motori si accendono, avanti la Protezione<br />
Civile in<strong>di</strong>ca il cammino, segue la barca con i chierichetti che<br />
gettando petali <strong>di</strong> rosa in acqua per profumare e colorare la<br />
strada alla Madonnina che sulla prua dell’imbarcazione procede<br />
leggiadra e serena. Dietro, a seguire, i fedeli delle parrocchie <strong>di</strong><br />
<strong>Pertegada</strong> e Bevazzana, i paesani, gli operatori nautici, i bambini<br />
e i turisti che si aggregano senza esitazioni. Il messaggio che si<br />
porta all’interno delle darsene è chiaro: oggi si vuole ricordare<br />
che al <strong>di</strong> là della nautica, del lavoro e delle vacanze, al <strong>di</strong> là<br />
della partita, della spiaggia e dei nostri interessi personali, sopra<br />
a tutto c’è Maria che unisce, accomuna e mette pace negli<br />
animi. Il giro in barca è rilassante e spensierato, chi è profano<br />
approfitta per conoscere meglio la nautica e per apprezzare<br />
le bellezze <strong>di</strong> Aprilia Marittima; forse si pensa poco al rosario,<br />
infatti c’è la sensazione che manchi qualcosa. Dopo che tutte le<br />
barche hanno ormeggiato, gli equipaggi sono scesi e la Madonnina<br />
ha preso posto sull’Altare, comincia la liturgia della Santa<br />
Messa. E’ qui che c’è la partecipazione maggiore <strong>di</strong> persone, sul<br />
prato dell’argine, al tramonto, in mezzo agli alberi e <strong>di</strong> fronte<br />
allo splendore della laguna. E’ la parola <strong>di</strong> Dio che dà significato<br />
al tutto. E’ in questo momento che tutti trovano la riflessione<br />
nel raccoglimento interiore. Questa Chiesa improvvisata <strong>di</strong>venta<br />
porto per gli animi dei marinai. Nella Messa ci conferma e ci si<br />
rinnova cristiani perché qui si viene ricevuti a braccia aperte,<br />
senza esitazioni o restrizioni <strong>di</strong> sorta. L’eucarestia infine è il<br />
completamento del tutto: beati gli invitati alla cena del Signore.<br />
Adesso si, dopo aver essere stati accolti dal Signore ed averlo<br />
accolto dentro <strong>di</strong> noi si è più sereni e si trova il senso <strong>di</strong> ciò che<br />
si sta facendo. Mentre la corale <strong>di</strong> Colfosco canta l’ultimo pezzo<br />
con tono soave e gli Alpini <strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong> preparano la sardellata,<br />
i bambini lanciano le loro intenzioni legate al filo dei palloncini<br />
verso il cielo. Il mondo è loro ed è giusto che la loro purezza<br />
venga rispettata e coltivata. Senza i valori cristiani, senza le<br />
tra<strong>di</strong>zioni ed il supporto della famiglia e della comunità rischiano<br />
<strong>di</strong> perdersi e <strong>di</strong> dover affrontare il mare in tempesta da soli,<br />
senza fari <strong>di</strong> riferimento e zattera <strong>di</strong> salvataggio. Grazie a Dio,<br />
Aprilia Marittima ha il suo faro: la Madonnina risplende e guarda<br />
verso il mare delle nostre vite; alle sue spalle la comunità con il<br />
lavoro, le passioni, le gioie e i dolori della vita <strong>di</strong> tutti i giorni,<br />
ma con la forza <strong>di</strong> poter essere unita sotto il segno della croce.<br />
Si fa scuro, qualche candela fa luce alla celeste statuetta della<br />
Vergine e gli ultimi amici rimasti si compiacciono <strong>di</strong> esserci stati<br />
anche quest’anno. Nel cuore pensieri pacati. Si torna a casa<br />
sod<strong>di</strong>sfatti ed appagati, affrancati nelle nostre mancanze, pronti<br />
a portare avanti il messaggio cristiano un’altra volta.<br />
E<strong>di</strong>zione Natale 2012<br />
BEVAZZANA<br />
La Madonnina<br />
del Mare<br />
17
18<br />
Giovani<br />
Scout<br />
GIOVANI<br />
“Io ho trascorso una vita molto felice<br />
e desidero che ciascuno <strong>di</strong> voi abbia<br />
una vita altrettanto felice. Credo che<br />
il Signore ci abbia messo in questo<br />
mondo meraviglioso per essere felici<br />
e godere la vita.” (B.P.)<br />
Tutti noi conosciamo bene la vita <strong>di</strong> Baden Powell. Ne sentiamo<br />
parlare fin da quando, coccinelle e lupetti, ci raccontano<br />
per la prima volta gli episo<strong>di</strong> fondamentali che hanno<br />
segnato l’esistenza del fondatore del movimento Scout.<br />
Guide ed esploratori, leggiamo Scoutismo per ragazzi che<br />
brulica <strong>di</strong> aneddoti e storielle su fatti accaduti nel corso<br />
della sua vita così piena, che ci mostrano la concretezza<br />
<strong>di</strong> quel che sta spiegando. Insomma, in un modo o<br />
nell’altro B.P. ha già raccontato la sua storia a ciascuno<br />
<strong>di</strong> noi, o attraverso la sua penna, o attraverso<br />
la voce dei nostri capi. Ma perché parlare <strong>di</strong> lui<br />
proprio adesso, <strong>di</strong> ritorno dalla Route/Campo mobile<br />
nazionale, nel numero de<strong>di</strong>cato alla felicità?<br />
La risposta è molto semplice. Perché lo scoltismo<br />
e il roverismo sono un’esperienza che il Signore<br />
ci offre per aiutarci a <strong>di</strong>ventare donne e uomini<br />
felici. Questo infatti è lo scopo vero <strong>di</strong> tutto<br />
lo scoutismo e B.P. ce lo ricorda in moltissime<br />
occasioni. Ovviamente, da ottimo osservatore<br />
ed educatore, tutto ciò non l’ha solo scritto<br />
e spiegato. Ma l’ha innanzitutto vissuto in<br />
prima persona. E se ci pensate, in fondo, B.P.<br />
non ha avuto una vita sempre facile. Forse<br />
a volte i racconti dell’asse<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Mafeking o<br />
della sua permanenza in In<strong>di</strong>a ci giungono<br />
romanzati. E <strong>di</strong>fficilmente chi come tutti noi<br />
non ha avuto esperienza <strong>di</strong> cosa sia la vita<br />
in guerra, può cogliere appieno quanto ci si<br />
possa sentire lontani dalla felicità in quelle<br />
con<strong>di</strong>zioni. Ciononostante nel suo ultimo<br />
<strong>di</strong>scorso B.P. ci confessa che la sua vita è<br />
stata “molto felice”. B.P. ci aiuta a capire<br />
che “felice” non significa “facile”! Che anche<br />
quando le cose si mettono male, possiamo<br />
trovare il modo per sorridere (e ad<strong>di</strong>rittura<br />
cantare...). Il suo segreto è forse stato<br />
quello <strong>di</strong> vivere la vita come un grande gioco<br />
(ricordate? “Tutto col gioco, niente per gioco”).<br />
Un gioco con le sue regole da rispettare, ma<br />
anche con la sod<strong>di</strong>sfazione dell’avercela fatta,<br />
<strong>di</strong> una vittoria onesta, con la lezione che si impara<br />
da una sconfitta. E in questo grande gioco<br />
non si gioca da soli. La nostra felicità infatti non<br />
è slegata da quella <strong>di</strong> chi ci sta vicino e nemmeno<br />
da quella <strong>di</strong> chi ci sta lontano. Per questo se anche<br />
noi desideriamo poter un giorno <strong>di</strong>re con sicurezza:<br />
“è stata una vita felice!”, dobbiamo aver cura <strong>di</strong> noi<br />
stessi e degli altri, essere “io per l’altro”. Dobbiamo<br />
veramente fare <strong>di</strong> tutto per perseguire quello che noi cristiani<br />
chiamiamo “il bene comune”. Questo ci ha insegnato<br />
la vita <strong>di</strong> B.P. “Contentatevi <strong>di</strong> quello che avete e cercate<br />
<strong>di</strong> trarne tutto il profitto che potete. Guardate al lato bello<br />
delle cose e non al lato brutto. Ma il vero modo <strong>di</strong> essere<br />
felici è quello <strong>di</strong> procurare la felicità agli altri. Cercate<br />
<strong>di</strong> lasciare questo mondo un po’ migliore <strong>di</strong> quanto non<br />
l’avete trovato e, quando suonerà la vostra ora <strong>di</strong> morire,<br />
potrete morire felici nella coscienza <strong>di</strong> non aver sprecato il<br />
vostro tempo, ma <strong>di</strong> avere fatto del vostro meglio.” (B.P.)
Nel tuo volto la mia<br />
Strada…<br />
Quest’estate, dal 4 al 12 agosto, si è tenuto presso<br />
la zona <strong>di</strong> Claut, nel pordenonese, il primo<br />
Campo mobile nazionale della FSE, l’associazione<br />
scout <strong>di</strong> cui fa parte anche il nostro gruppo <strong>di</strong><br />
<strong>Pertegada</strong>. All’evento, intitolato “Nel Tuo volto la<br />
mia Strada”, hanno partecipato circa 1800 ragazzi<br />
e ragazze <strong>di</strong> età compresa fra i 16 e i 21 anni,<br />
provenienti da tutta Italia. Divisi in gruppi <strong>di</strong> circa<br />
una quarantina <strong>di</strong> persone, i giovani hanno potuto<br />
confrontarsi su temi <strong>di</strong>versi, quali il rispetto della<br />
natura, il civismo portato alla conoscenza dei<br />
tragici eventi del Vajont, <strong>di</strong> cui è stato prodotto<br />
anche un cortometraggio che riassume, tramite<br />
interviste ai sopravvissuti dell’epoca, gli eventi<br />
<strong>di</strong> quel triste giorno; la religiosità in cammino,<br />
valore fondamentale del metodo scout, ad<strong>di</strong>rittura<br />
attività <strong>di</strong> canto, teatro espressivo e abilità<br />
manuali. Attività rare per ragazzi <strong>di</strong> quest’età,<br />
ma non sottovalutate, anzi curate in ogni piccolo<br />
dettaglio sia dagli organizzatori, che dai partecipanti.<br />
Il campo si è poi chiuso con una grande<br />
festeggiamento partito alla sera del 11 e finito<br />
con la S.Messa del 12, presenziata dal vescovo<br />
<strong>di</strong> Pordenone, Mons. Giuseppe Pellegrini. La nostra<br />
comunità ha visto, oltre che hai ragazzi alla<br />
loro prima esperienza <strong>di</strong> carattere nazionale,<br />
anche vari capi, che si sono messi al servizio<br />
dell’organizzazione per curare le fasi logistiche<br />
e organizzative <strong>di</strong> quest’evento che ha portato<br />
allegria e colore presso le vallate coinvolte sia<br />
nella zona friulana, che in quella veneta.<br />
Se siete ulteriormente interessati, vi riman<strong>di</strong>amo<br />
al canale youtube dell’associazione FSE: www.<br />
youtube.com/user/SCOUTDEUROPAFSE.<br />
Il clan <strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong> “Equites Servitii Virginae”<br />
e i suoi capi fotografati insieme ai commissari<br />
federali dell’associazione<br />
E<strong>di</strong>zione Natale 2012<br />
GIOVANI<br />
Attivià<br />
Giovanile Scout<br />
La pattuglia delle<br />
Coccinelle<br />
A fine settembre è iniziata nel nostro gruppo scout la<br />
grande avventura delle Coccinelle. Le Coccinelle sono<br />
le bimbe dagli 8 ai 10 anni, il corrispettivo dei Lupetti,<br />
che invece sono i maschietti. Con grande entusiasmo<br />
sono arrivate in sede una decina <strong>di</strong> bambine da Lignano,<br />
<strong>Pertegada</strong>, Gorgo fino a Palazzolo.<br />
Dopo poche riunioni il numero era già a salito a 15.<br />
Assieme giochiamo, cantiamo e impariamo tante cose<br />
nuove. Il percorso della Coccinella in Cerchio (questo<br />
è il nome <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> Coccinelle) si snoda idealmente<br />
su 3 sentieri. Il primo è il sentiero del prato: qui<br />
le Cocci, future Coccinelle, imparano ad essere or<strong>di</strong>nate<br />
e ubbi<strong>di</strong>enti, ad andare d’accordo fra <strong>di</strong> loro, a<br />
conoscere la natura, a superare inconsciamente delle<br />
piccole prove attraverso giochi ed attività.<br />
Quando sono pronte pronunciano la loro Promessa,<br />
con la quale entrano a far parte ufficialmente della<br />
grande famiglia degli Scout e <strong>di</strong>ventano Coccinelle<br />
(noi <strong>di</strong>ciamo anche che spuntano loro le ali, perché<br />
ricevono il caratteristico berrettino rosso con i puntini<br />
neri, chiamato zucchetto).<br />
Inizia così il loro percorso sul sentiero del bosco, dove<br />
superate varie prove riceveranno un <strong>di</strong>stintivo particolare<br />
con <strong>di</strong>segnato un mughetto e infine il sentiero<br />
della montagna, dove verranno loro chieste abilità<br />
mano a mano sempre un po’ più <strong>di</strong>fficili, crescendo<br />
anche <strong>di</strong> età, e riceveranno un <strong>di</strong>stintivo con una<br />
genziana.<br />
Le Coccinelle si riuniscono nella loro tana, dove c’è<br />
una grande quercia, nel loro percorso incontreranno<br />
tanti animaletti del prato e del bosco, che gli raccontano<br />
le loro avventure in un clima <strong>di</strong> Famiglia Felice.<br />
E’ bello vedere con quanto entusiasmo partecipano alle<br />
attività che proponiamo loro e speriamo che presto le<br />
prime Cocci possano pronunciare la loro Promessa per<br />
vedere tanti zucchetti rossi e neri che corrono per le<br />
strade dei nostri paesi!<br />
Le Capo della pattuglia Coccinelle<br />
19
Orario delle celebrazioni liturgiche Natalizie<br />
LUNEDÌ 24 DICEMBRE<br />
Vigilia <strong>di</strong> Natale S. Messa della Notte:<br />
Gorgo: ore 23:00<br />
<strong>Pertegada</strong>: ore 24:00<br />
MARTEDÌ 25 DICEMBRE<br />
Natale del Signore S. Messa:<br />
<strong>Pertegada</strong>: ore 08:00<br />
Gorgo: ore 09:30<br />
<strong>Pertegada</strong>: ore 11:00<br />
MERCOLEDÌ 26 DICEMBRE<br />
S. Stefano S. Messa:<br />
<strong>Pertegada</strong>: ore 08:00<br />
Gorgo: ore 09:30<br />
<strong>Pertegada</strong>: ore 11:00<br />
DOMENICA 30 DICEMBRE<br />
Festa della S. Famiglia<br />
Santa Messa:<br />
<strong>Pertegada</strong>: ore 08:00<br />
Gorgo: ore 09:30<br />
<strong>Pertegada</strong>: ore 11:00<br />
LUNEDÌ 31 DICEMBRE<br />
Ultimo giorno dell’anno civile<br />
S. Messa e canto del “Te Deum”:<br />
Gorgo: ore 18:00<br />
<strong>Pertegada</strong>: ore 19.00<br />
MARTEDÌ I GENNAIO 2013<br />
SS.ma Madre <strong>di</strong> Dio; primo giorno<br />
dell’anno civile; Giornata della Pace<br />
S. Messa e canto del “Veni Creator”:<br />
<strong>Pertegada</strong>: ore 08:00<br />
Gorgo: ore 09:30<br />
<strong>Pertegada</strong>: ore 11:00<br />
SABATO 5 GENNAIO<br />
Vigilia dell’Epifania S. Messa<br />
e bene<strong>di</strong>zione dell’acqua:<br />
Gorgo: ore 18.00<br />
<strong>Pertegada</strong>: ore 19:30<br />
segue la tra<strong>di</strong>zionale “Foghera”<br />
DOMENICA 6 GENNAIO<br />
Epifania del Signore S. Messa<br />
e bene<strong>di</strong>zione dei bambini:<br />
<strong>Pertegada</strong>: ore 08:00<br />
Gorgo: ore 09:30<br />
<strong>Pertegada</strong>: ore 11:00<br />
CONFESSIONI<br />
Prima e dopo le celebrazioni<br />
Eucaristiche.<br />
Gorgo: Mercoledì 12 e Sabato 15<br />
<strong>di</strong>cembre durante il catechismo.<br />
<strong>Pertegada</strong>: Mercoledì 19 <strong>di</strong>cembre<br />
durante il catechismo.<br />
Redazione de “L’Informatore <strong>Parrocchia</strong>le”, c/o Canonica, Via Florida, 3 - 33050 <strong>Pertegada</strong> (Ud)<br />
La Comunità parrocchiale <strong>di</strong> <strong>Pertegada</strong> ha un sito Internet: www.pertegada.org per informazioni l’in<strong>di</strong>rizzo<br />
e-mail è il seguente: donrinaldo@pertegada.org E<strong>di</strong>tore: <strong>Parrocchia</strong> Spirito Santo, <strong>Pertegada</strong> - Autorizz.<br />
Tribunale <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne n. 4 del 28.02.06 Direttore responsabile: dott. Duilio Corgnali - Progetto grafico: Mauro Olivo,<br />
curatrice e<strong>di</strong>toriale: Marzia Tamos revisori degli articoli: don Rinaldo Gerussi Gelisio Giulia Carmisin Daniele<br />
Stampa: Tipografia Lignanese s.n.c. Via Degli Artigiani Ovest 21 Lignano Sabbiadoro