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Pieghevole 4 Ante fondo Briganti.indd - Comune di Siena

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L'arte senese<br />

al tempo del Costituto<br />

APERTA DAL LUNEDÌ AL GIOVEDÌ ORE 9:00 - 17:00,<br />

VENERDÌ ORE 9:00 - 14:00 E SABATO SU PRENOTAZIONE<br />

CHIAMANDO AL NUMERO 0577 285296 - INGRESSO GRATUITO<br />

Il Fondo Giuliano <strong>Briganti</strong> attivo<br />

presso il CERR (Centro Europeo per<br />

il Restauro), organizza una mostra<br />

con i rari documenti bibliografici e<br />

fotografici conservati al suo interno.<br />

Attraverso questi materiali a stampa,<br />

l’esposizione permette una inconsueta<br />

visione dei cosiddetti “secoli d’oro<br />

dell’arte senese” (XIII e XIV), durante<br />

i quali si affermarono gran<strong>di</strong> artisti <strong>di</strong><br />

fama internazionale, in un contesto<br />

citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> massimo splendore<br />

sociale che coincise con la stesura e la<br />

volgarizzazione del Costituto.<br />

L’esposizione articolata in due sezioni, si<br />

apre con la parte bibliografica <strong>di</strong>sposta<br />

lungo un percorso espositivo <strong>di</strong>viso per<br />

aree tematiche. L’itinerario inizia con un<br />

manoscritto, il Graduale de Tempore<br />

proveniente dal Convento <strong>di</strong> Santa Maria<br />

dei Servi a <strong>Siena</strong>, risalente al 1271.<br />

La prima parte della sezione è<br />

poi de<strong>di</strong>cata a testi <strong>di</strong> letteratura<br />

artistica, primo fra tutti Le Vite<br />

dé più eccellenti pittori, scultori<br />

e architettori <strong>di</strong> Giorgio Vasari,<br />

nell’e<strong>di</strong>zione giuntina del 1568. Di<br />

seguito si trovano le guide storiche<br />

artistiche <strong>di</strong> <strong>Siena</strong>, vive testimonianze<br />

dell’evoluzione del gusto e della storia<br />

della città. Si ricorda la piccola ma<br />

preziosa Guida della città <strong>di</strong> <strong>Siena</strong> per<br />

gli amatori delle belle arti, arricchita<br />

da stampe con vedute <strong>di</strong> <strong>Siena</strong>, redatta<br />

da Ettore Romagnoli nel 1832.<br />

Si continua con le pregiate<br />

pubblicazioni relative a temi e soggetti<br />

iconografici, rappresentati nelle tavole<br />

due-trecentesche. Di estremo valore<br />

e <strong>di</strong>fficilmente reperibile risulta lo<br />

stu<strong>di</strong>o specifico <strong>di</strong> Edward Garrison,<br />

intitolato Italian Romanesque Panel<br />

Painting del 1949. Interessanti sono<br />

i testi che riguardano la miniatura e<br />

l’oreficeria, profondamente connesse<br />

all’arte senese della seconda metà<br />

del XIII secolo. Si ricordano tra gli<br />

altri L’oreficeria italiana <strong>di</strong> Maria<br />

Accascina (1934) e il testo <strong>di</strong> Otto<br />

Pacht La miniatura me<strong>di</strong>oevale.<br />

La mostra prosegue con cataloghi <strong>di</strong><br />

musei senesi e cataloghi <strong>di</strong> esposizioni<br />

<strong>di</strong> arte primitiva che all’inizio del<br />

Novecento fecero conoscere ad un<br />

vasto pubblico, il grande patrimonio<br />

artistico toscano. Si segnalano la<br />

rassegna dell’Antica Arte Senese del<br />

1904 e la Mostra Giottesca del 1937.<br />

Nella seconda parte della sezione<br />

bibliografica si presentano monografie<br />

de<strong>di</strong>cate agli artisti senesi: Tino <strong>di</strong><br />

Camaino <strong>di</strong> Enzo Carli (1934) e Guido<br />

da <strong>Siena</strong> <strong>di</strong> James Stubblebine (1964).<br />

A seguire celebri saggi, tra i quali i<br />

Trecentisti Senesi <strong>di</strong> Emilio Cecchi<br />

(1928) e il Giu<strong>di</strong>zio sul Duecento <strong>di</strong><br />

Roberto Longhi (1939). La sezione si<br />

conclude con la fortuna critica della<br />

cultura artistica senese fra Ottocento<br />

e Novecento, ben testimoniata dal<br />

volume <strong>di</strong> Bernard Berenson Essays in<br />

the Study of Sienese Painting (1918).<br />

Segue la sezione delle fotografie<br />

de<strong>di</strong>cata all'arte senese, arricchita<br />

da macchine fotografiche d’epoca.<br />

Si possono vedere antiche stampe<br />

all’albume ed al carbone, nonché<br />

collotipie e stampe realizzate con la<br />

tecnica della gelatina ai sali d’argento,<br />

a testimonianza della evoluzione delle<br />

tecniche fotografiche che caratterizzò<br />

il passaggio fra il XIX ed il XX secolo.<br />

Talvolta sono riscontrabili i nomi <strong>di</strong><br />

rinomati stu<strong>di</strong> e <strong>di</strong>tte produttrici,<br />

per la presenza <strong>di</strong> timbri, marchi e<br />

<strong>di</strong>dascalie in calce. Sono stati scelti gli<br />

scatti dei gran<strong>di</strong> protagonisti <strong>di</strong> fama<br />

internazionale come gli Alinari, i Brogi e<br />

gli Anderson ma non mancano fotografi<br />

senesi e fotografie acquistate all’estero.<br />

Si segnala l’immagine del Trittico a<br />

sportelli (1300 ca.), una delle opere più<br />

significative <strong>di</strong> Duccio <strong>di</strong> Buoninsegna,<br />

che da oltre un secolo e mezzo<br />

appartiene alla Casa Reale Inglese.<br />

La foto ritrae l'opera completamente<br />

smembrata in occasione dell’esposizione<br />

lon<strong>di</strong>nese Italian Art and Britain del<br />

1960, tenutasi presso la Royal Academy<br />

of Arts.<br />

Le foto estratte dal Fondo <strong>Briganti</strong> si<br />

integrano con le immagini della raccolta<br />

storica dell’Istituto d’Arte <strong>di</strong> <strong>Siena</strong>,<br />

recentemente giunta presso il Fondo<br />

per una sua adeguata valorizzazione.<br />

I fototipi <strong>di</strong> rilevante valore storico e<br />

documentario testimoniano le opere<br />

d’arte della “scuola senese” al tempo in<br />

cui erano conservate presso la Galleria<br />

dell’Accademia in via della Sapienza,<br />

prima del loro definitivo trasferimento<br />

nella Pinacoteca Nazionale inaugurata<br />

nel 1932.<br />

A tale proposito, interessante risulta la<br />

foto <strong>di</strong> quattro Santi <strong>di</strong>pinti su tavola,<br />

attribuiti al Maestro <strong>di</strong> Città <strong>di</strong> Castello,<br />

pittore duccesco <strong>di</strong> prima generazione<br />

che solo recentemente sono stati riuniti<br />

alla Madonna col Bambino, conservata<br />

presso il Museo dell’Opera del Duomo,<br />

ricostituendo la funzione originaria <strong>di</strong><br />

figurazione d’altare.<br />

Di seguito si osservano le preziose<br />

lastre fotografiche in vetro, mai<br />

presentate al pubblico e conservate<br />

nell’Archivio Storico del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Siena</strong>. Il raro materiale è riconducibile<br />

ad una campagna fotografica eseguita<br />

durante l’esposizione duccesca del 1912,<br />

inaugurata presso i locali del Museo<br />

dell’Opera del Duomo, in occasione dei<br />

festeggiamenti del sesto centenario<br />

della realizzazione della Maestà.<br />

Particolarmente significative sono<br />

due immagini che ritraggono proprio<br />

l’allestimento della rassegna pittorica.<br />

Consecutivamente è esposto un<br />

frammento <strong>di</strong> croce <strong>di</strong>pinta del 1325 ca.,<br />

La Madonna addolorata <strong>di</strong> Ugolino <strong>di</strong><br />

Nerio (Pinacoteca <strong>di</strong> <strong>Siena</strong>), della quale<br />

sono state rinvenute le interessanti<br />

fotografie prima e dopo il restauro<br />

effettuato all’inizio del Novecento.<br />

Concludono la sezione le vetrine con le<br />

foto delle opere <strong>di</strong> Simone Martini e Lippo<br />

Memmi ed una rassegna esclusivamente<br />

de<strong>di</strong>cata ai volti femminili <strong>di</strong>pinti<br />

da Ambrogio Lorenzetti (1337 ca.),<br />

nell’affresco del Buon Governo in<br />

Palazzo Pubblico. Il ciclo pittorico<br />

riflette gli ideali del governo dei Nove<br />

che garantì a <strong>Siena</strong>, dal 1287 al 1355,<br />

splendore economico ed artistico.<br />

INIZIATIVA PROMOSSA DA:<br />

Sezione Musei Civici - Direzione Cultura e<br />

Gran<strong>di</strong> Eventi <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Siena</strong><br />

CERR - Fondo Giuliano <strong>Briganti</strong><br />

IN COLLABORAZIONE CON:<br />

Soprintendenza BSAE <strong>di</strong> <strong>Siena</strong> e Grosseto<br />

Pinacoteca Nazionale <strong>di</strong> <strong>Siena</strong><br />

Istituto d’Arte “Duccio <strong>di</strong> Buoninsegna”<br />

Archivio Storico del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Siena</strong><br />

MOSTRA A CURA DI:<br />

Azelia Batazzi<br />

Lucia Simona Pacchierotti<br />

Beatrice Pulcinelli<br />

SEGRETERIA: Katiuscia Girolami<br />

LA MOSTRA SARÀ<br />

ABBINATA ALL'INIZIATIVA<br />

"CACCIA AL GOTICO",<br />

ORGANIZZATA<br />

DALL'ARCHIVIO STORICO<br />

DEL COMUNE DI SIENA,<br />

ARTICOLATA IN TRE<br />

ITINERARI CITTADINI<br />

CHE SI CONCLUDERANNO<br />

PRESSO LA SEDE DEL<br />

FONDO BRIGANTI.<br />

PER INFORMAZIONI 0577 284222

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