12/08 Lotta al carovita - Comune di Cadoneghe

Le priorità ambientali
poste dal Gra e
dal traffi co al nodo
della Castagnara
Notiziario del Comune di Cadoneghe Dicembre 2008
DOSSIERNEXT DOSSIERNEXT
Occorre trovare anche alternative al trasporto su gomma:
le chiavi di volta del futuro sistema di collegamento devono
essere la connessione alla Sfmr di Vigodarzere e Ponte di
Brenta e il prolungamento del Metrotram
Mentre l’iter di approvazione del Pati è ormai
in fase avanzata, l’Amministrazione comunale
lavora per preservare quelli che considera gli
aspetti fondamentali per la tutela e la crescita
della qualità della vita a Cadoneghe. Al centro
dell’attenzione soprattutto l’aspetto ambientale.
La priorità resta quella della difesa delle
aree verdi dall’insediamento di attività abitative
e produttive non previste dal Prg. In particolare,
per Cadoneghe storica si esclude l’ipotesi
di insediamento di nuovi centri commerciali.
Altro punto nodale della programmazione
dell’Amministrazione comunale resta il traffi co
del nodo della Castagnara. Le soluzioni proposte
all’interno del progetto del Gra (Grande
Raccordo Anulare di Padova) costituiscono una
risposta parziale, ma non completa all’esigenza
della creazione di una reale alternativa al
traffi co su gomma, che secondo il Comune di
Cadoneghe rappresenta l’imperativo da segui-
La rotatoria della Castagnara
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re per il futuro.
Nel corso dei due incontri con il tavolo dell’Area
Metropolitana avvenuti rispettivamente il 9
settembre (presentazione del Gra da parte
dell’assessore alla Mobilità regionale Renato
Chisso) e il 22 settembre (confronto fra Comune,
Provincia e Gra Spa), entrambi avvenuti
nella sede della Provincia di Padova, il sindaco
Mirco Gastaldon ha evidenziato come la
soluzione proposta da un lato non preveda il
fi nanziamento (circa 30 milioni di euro) per la
realizzazione del progetto di un nuovo ponte
sul fi ume Brenta, e dall’altro punti tutto sul
collegamento Nord per la zona industriale di
Cadoneghe verso Ovest per il traffi co su gomma.
L’Amministrazione comunale valuta senza
dubbio positivamente il collegamento con la
zona industriale, soprattutto perché consente
di evitare il traffi co pesante dal centro abita-
to. Restano comunque da stimare, in merito a
ciò, l’impatto ambientale e le possibili misure
di mitigazione nella zona industriale laddove
oggi è previsto il tracciato. Inoltre, la mancata
connessione della nostra viabilità con la metropolitana
di superfi cie Sfmr di Vigodarzere
resta una pecca grave del progetto Gra. Così
come altrettanto negativo è il fatto che non
sia stata individuata una viabilità alternativa a
via Pontevigodarzere, che permetta a breve il
prolungamento a Cadoneghe del sistema Metrotram
e che vedrà invece in quel tratto di Padova
aumentare il traffi co conseguentemente
alla realizzazione del capolinea in Pontevigodarzere.
Sul passante Nord (nuovo ponte sul Brenta)
la Provincia e il Comune di Padova si sono impegnati
a verifi care la fattibilità di una valida
soluzione tecnico-economica oggi non ancora
discussa in quanto non fi nanziata. Il Comune di
Cadoneghe insiste nel sottolineare che qualunque
progetto che non contempli la connessione
alla Sfmr e il prolungamento del Metrotram
fi no a Cadoneghe non porterà giovamenti duraturi
e strutturali né ai trasporti, né alla viabilità,
né tantomeno alla qualità della vita dei
nostri cittadini. A questo punto, verrà sollecitato
nuovamente un coinvolgimento diretto del
Comune di Cadoneghe da parte dei vari enti
preposti ad aff rontare il problema (Comune di
Padova, società Autostrade e Provincia) al fi ne
di reperire mezzi fi nanziari adeguati oggi non
disponibili né da parte dello Stato né da parte
della Regione Veneto, per individuare soluzioni
strutturali e sostenibili che prevedano anche
reali alternative al traffi co su gomma.
Molto più che una riconversione immobiliare: è
quanto si aspetta l’Amministrazione comunale dal
recupero e dalla rivitalizzazione della grande area
costituita dal vecchio insediamento industriale
della Grosoli e da quell’insieme di altre proprietà
invecchiate o inutilizzate che arriva fi no a via Belvedere
(PL4). Un progetto da realizzare in molti:
il Comune non ha la pretesa di decidere da solo, e
certamente i proprietari delle aree sono impegnati
verso obiettivi che vanno al di là delle loro particolari
(e legittime) aspettative.
Data la vastità dell’area e la sua collocazione nel
centro del territorio comunale, la condivisione tra
parte pubblica e parti private è decisiva per il risultato
fi nale. Ed è a questa condivisione che nel corso
dell’attuale mandato l’amministrazione comunale
ha dedicato e sta dedicando molto impegno. Si
tratta di un lavoro non appariscente, di paziente
confronto e di ascolto reciproco, di prudenza. Passi
in avanti ne sono stati fatti, tanto che ora è possibile
prevedere che sia ormai prossimo il tempo per
passare dal “metodo” al “contenuto” della trasformazione
urbanistica.
Per quanto riguarda il “contenuto”, l’Amministrazione
comunale ha avuto e ha ben chiaro un criterio
preliminare: la soluzione del “problema ex Grosoli”
non deve creare altre diffi coltà alla comunità
di Cadoneghe; al contrario, gli eff etti positivi della
rivitalizzazione di quest’area dovranno ricadere
anche sulle altre parti del Comune.
Abbiamo fi nalmente l’occasione per riequilibrare
situazioni che negli spazi comunali attuali non trovano
soluzioni adeguate all’evoluzione della vita
urbana dei nostri cittadini. Ad esempio, per quanto
spostato, adeguato, ampliato, il mercato settimanale
non potrà evolversi restando su via Gramsci,
e non esistono molti altri spazi adatti ad ospitarlo
in maniera soddisfacente. Per questo, una “piazza
commerciale” pubblica può essere uno dei punti di
partenza per disegnare il futuro della ex Grosoli.
E questo è soltanto un esempio, per indicare quanto
un’integrazione fra “presenze” pubbliche e “presenze”
private sia non soltanto possibile, ma auspicabile
per il futuro urbanistico e sociale di Cadoneghe.
A questo proposito, l’Amministrazione comunale è
profondamente convinta che solo un’integrazione
di questo tipo riuscirà a collegare in modo vivo e
razionale l’area recuperata al tessuto vivo di Cadoneghe,
evitando il destino di isolamento e di inevitabile
degrado cui sono incorsi – anche nella vicina
Padova – quartieri disegnati sulla carta e calati nel
tessuto urbano senza legami con la città.
Ex Grosoli-PL4:
un progetto che deve
coinvolgere tutti
Pubblico e privato devono collaborare per raggiungere
obiettivi condivisi. Gli eff etti positivi del recupero
dovranno ricadere anche su altre zone di Cadoneghe e
non appesantire la viabilità attuale
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