Come sono nate le Religioni? Perchè le ... - Istituto Marco Belli
Come sono nate le Religioni? Perchè le ... - Istituto Marco Belli
Come sono nate le Religioni? Perchè le ... - Istituto Marco Belli
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
1<br />
Alcune deilucidazioni <strong>le</strong> dà S. Tommaso d'Aquino nella sua Summa Teologica quando in "Se gli<br />
angeli possano operare miracoli" (I,q.110,a.4).<br />
Egli parte dalla definizione di miracolo come "fatto che si verifica fuori dall'ordine della natura", e<br />
precisamente "al di là dell'ordine di tutta la natura creata". [perciò compresa quella angelica] Ciò<br />
posto, egli enunzia: "una ta<strong>le</strong> cosa può compierla soltanto Dio, perché tutto quello che opera un angelo,<br />
o qualunque altra creatura, con la propria virtù, rientra nell'ordine della natura creata, e quindi non è<br />
miracolo" (I, q. i 10, a. 4).<br />
Sarebbe un prodigio.<br />
Dice S.Tommaso d'Acquino:<br />
"Se il miracolo - egli dice - si prende in senso stretto, allora né i demoni pos<strong>sono</strong> fare miracoli né<br />
alcun'altra creatura, ma Dio solo: perché il miracolo in senso stretto trascende l'ordine di tutta la<br />
natura creata, il qua<strong>le</strong> abbraccia la virtù di tutte <strong>le</strong> creature.<br />
Tuttavia vengono denominati miracoli, in senso lato, anche quei fenomeni che trascendono<br />
soltanto <strong>le</strong> forze e <strong>le</strong> conoscenze dell'uomo. E in questo senso i demoni pos<strong>sono</strong> compiere miracoli,<br />
cioè opere tali da fare stupire gli uomini perché superiori al<strong>le</strong> loro forze e al<strong>le</strong> loro conoscenze. Dei resto<br />
anche chi compie un'impresa superiore al<strong>le</strong> capacità di un altro, induce costui ad ammirarla, dando<br />
l'impressione di compiere un miracolo".<br />
Quindi, specificando ancora di più per quel che si riferisce al<strong>le</strong> opere diaboliche, prosegue:<br />
"Ora, riguardo al<strong>le</strong> opere demoniache che a noi sembrano miracoli, è da notare che, sebbene non<br />
posseggano la natura del vero miracolo, <strong>sono</strong> nondimeno fatti reali. Così, per virtù dei demoni, i maghi<br />
del Faraone produssero veri serpenti e vere rane. E 'quando - ci dice S. Agostino - cadde fuoco dal cielo<br />
e distrusse i servi di Giobbe insieme con i greggi e gli armenti; e un turbine, abbattendo la casa, uccise i<br />
suoi figliuoli, queste opere compiute da Satana furono fatti reali, e non mere apparenze (De G. Dei, lib.<br />
XX, c. 19) ', (I, q. 114, a. 4).<br />
La dottrina viene ulteriormente delucidata nel rispondere alla seconda difficoltà, tratta da un'opera<br />
spuria di S. Agostino (Liber XXI Sententiarum)', in cui si dice che già i maghi potevano operare miracoli,<br />
e quindi molto di più gli angeli buoni e i cattivi. Ora S. Tommaso risponde:<br />
"<strong>Come</strong> si è detto , miracoli veri e propri <strong>sono</strong> i fatti che trascendono l'ordine di tutta la natura creata. Ma<br />
perché noi non conosciamo tutte <strong>le</strong> forze della natura, ne segue che un fatto compiutosi fuori dell'ordine<br />
della natura da noi conosciuta, per mezzo di una virtù creata, si dica miracolo, non in senso assoluto,<br />
ma relativamente a noi. Perciò, quando i demoni compiono del<strong>le</strong> opere con <strong>le</strong> loro forze naturali,<br />
queste opere non <strong>sono</strong> miracoli in senso assoluto, ma soltanto relativamente a noi. Tali dunque<br />
<strong>sono</strong> i miracoli che i maghi compiono per mezzo dei demoni" (ad 2).<br />
Semplificando noi li chiamiamo prodigi. In questo senso Dio, Gesù, fanno miracoli e prodigi. Angeli e demoni -<br />
per virtù propria - solo prodigi. Angeli, e santi -per virtù di Dio- pos<strong>sono</strong> compiere anche miracoli. Ma per virtù<br />
di Dio.<br />
Gli intermediari del<strong>le</strong> rivelazioni<br />
Il fenomeno religioso è la testimonianza o confessione di una chiamata alla vita di relazione con<br />
la divinità che si sperimenta nella rivelazione.<br />
Questa chiamata divina alla relazione non avviene a tutto il popolo ma sempre attraverso Intermediari. Gli<br />
intermediari tra gli dei e gli uomini che noi conosciamo nella storia e che hanno mostrato capacita' permanenti<br />
di comunicazione col divino pos<strong>sono</strong> essere catalogati attraverso tre categorie: gli sciamani, <strong>le</strong> sibil<strong>le</strong>,<br />
i profeti.<br />
Sciamani, Sibil<strong>le</strong> e Profeti <strong>sono</strong> fenomeni unici di capacità estatica permanente.<br />
In essi, prima della acquisizione del<strong>le</strong> capacità di passare dal piano umano a quello divino, compare<br />
una vocazione divina, che precede la scelta umana e determina la sua attività.<br />
Sciamani=presenti da sempre in tutte <strong>le</strong> culture umane,<strong>sono</strong> persone che si dimostrano chiamati dagli dèi<br />
http://www.corsodireligione.it/digiland/rivelazione_3.html (4 di 7) [15/10/06 20.19.54]