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Attività e servizi dell’ARSSA nel settore tartuficolo
I presupposti non mancano, in quanto il territorio regionale è ricco di risorse
ambientali, paesaggistiche e monumentali particolarmente suggestive
che, attraverso itinerari unici, fanno da cornice alle numerose aree vocate alla
produzione di tartufo.
Anche se numerose zone hanno interessanti
potenzialità produttive, attualmente
hanno aderito all’Associazione nazionale Città
del tartufo la Provincia di Chieti, la Comunità
Montana Zona U “Alto Vastese” e tre comuni: Torrebruna
(CH) nell’Alto vastese, Quadri (CH) nel Medio
Sangro e Celano (AQ) nella Marsica.
Tra i principali scopi dell’Associazione vi è quello
di: valorizzare, attraverso la collaborazione con Enti
ed Associazioni, il tartufo italiano, con particolare riguardo per le specie Tuber
magnatum e Tuber melanosporum; promuovere il ruolo che spetta agli Enti
nella valorizzazione e salvaguardia del territorio e dell’ambiente delle zone
tartufigene particolarmente vocate; coordinare le singole manifestazioni promozionali
e tecniche dedicate al tartufo, ecc.
Legare l’immagine del tartufo all’area di origine richiede sicuramente
l’adozione di idonee strategie di valorizzazione, ma anche la partecipazione
attiva dei protagonisti della cosiddetta filiera allargata del tartufo che coinvolge
produttori, raccoglitori, operatori agrituristici, del commercio e della
ristorazione.
Tra i presupposti per attuare strategie di ampio respiro su scala regionale
è auspicabile la costituzione di organismi di rappresentanza, specialmente
dei raccoglitori-produttori, quali interlocutori privilegiati per instaurare il necessario
e proficuo dialogo tra tutti i protagonisti della filiera e le istituzioni
preposte.
1.4 ASSISTENZA TECNICA
Di pari passo con l’attività sperimentale e la conseguente attività divulgativa
relativa ai primi risultati provenienti dalle prove in atto, si è sviluppa-
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