qui - Associazione Cori dell Toscana

Periodico Quadrimestrale
dell’Associazione Cori della Toscana
via del Pantano, 40 - 52100 Arezzo
Anno XXXI - n° 78
Gennaio - Aprile 2013

Anno XXXI - nr. 78
Maggio 2013
periodico quadrimestrale
dell’Associazione Cori Toscana
Registrato al n. 4/1983
del Tribunale di Grosseto
Direttore Responsabile:
Giancarlo Pagni
Redazione:
Cristiano Benedetti
Carlo Bresci
Fernando Catacchini
Enrico Moggi
Cristina Redi
Hanno collaborato:
Elio Antichi
Carlo Bresci
Francesco Capasso
Don Romano Faldi
Eugenio Fallarino
Angiolo Fossati
Marco Fusari
Gianna Ghiori
Arcangela Greco
Ugo Menconi
Enrico Moggi
Benedetta Nofri
Giancarlo Pagni
Claudia Pennucci
Benedetta Scognamillo
Rosa Vernieri
Redazione:
Via Vittorio Emanuele II, 18
58054 Scansano GR
Tel. (0039.0564.507908)
Handy: (0039.338.8566884)
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E.mail: diapason@coritoscana.it
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c.c. postale:14546501
Composizione EDP in proprio
Stampa: Edizione elettronica
distribuita gratuitamente
agli associati forniti
di indirizzo e.mail
ALLe AMIChe e
AGLI AMICI LeTToRI
DI DIAPASon
Nel nr. 76 di questo nostro periodico
avevo preannunciato l’intenzione di
lasciarne la gestione a qualcuno più
giovane e disponibile di me: la ricerca
del Presidente Catacchini è stata
piuttosto lunga e Diapason da allora è
uscito una sola volta.
Questo numero rompe un lungo silenzio
e la nostra trentennale testata ha
trovato finalmente due giovani disponibili a portare avanti
questa nostra pubblicazione.
Si tratta di un ricambio generazionale importante e mi auguro
che i lettori sappiano apprezzare la disponibilità di
Miguel Angel Bonini e Salvatore Esposito che mi succederanno:
ma la loro professionalità non avrà il successo che ci
auguriamo senza un’importante collaborazione di tutti noi
che doverosamente dovremo prestare.
Il periodico Diapason non è per dotti o sapienti ma vuole
costruire una palestra aperta a tutti: aperta agli interventi
personali, alle esperienze di tutti, direttori o coristi ch’essi siano,
alle puntualizzazioni colte dal di dentro del nostro mondo
amatoriale.
Mi sia permesso di augurare ai giovani Bonini ed Esposito,
al Presidente Catacchini, al periodico Diapason, e a tutti voi,
cari lettori, un rinnovato successo.
Giancarlo Pagni
arezzo
grosseto
lucca
pisa
prato
firenze
livorno
massa carrara
pistoia
siena
2) (3
2
4
8
10
14
16
18
20
22
24
26
28
32
36
38
42
SoMMARIo
alle amiche e agli amici lettori di Diapason
la festa del trentennale
i Madrigalisti senesi partecipano a “Stirya Canora”
coro “la Grolla” di Livorno ...in un concerto...
il coro del sole...il coro dei bambini
25° anniversario Corale don Renzo Mazzoni
alla scoperta del maestro Bonaventura Somma
cori in concerto in piazza San Martino
voci del Serchio
orchestra giovanile di Arezzo Coro Voceincanto
Alle Kan Singel. Tutti possono cantare
canto corale e incanto turistico
la Corale Giacomo Puccini festeggia 120 anni
prima edizione “le Mani in Suono”
itinerari vocali nel Chianti
vincitori toscani in un bel concorso toscano!

e
stata una bellissima
festa quella
organizzata l’8
dicembre 2012
dall’Associazione Cori della
Toscana per il trentesimo
anniversario della sua fondazione:
per sottolineare
l’importanza di questa ricorrenza,
il presidente Fernando
Catacchini ha voluto celebrare
tanti anni di operosa
attività e ricordare tutte le
persone che hanno reso possibile
la crescita dell’Associazione,
ma soprattutto ha
voluto che si cantasse molto
e si cantasse tutti. Una
festa pensata proprio come
tale: allegra, variegata e numericamente
partecipata;
una sintesi in tanta musica e
molte parole di tutte le attività
che ACT porta avanti
con la tenacia di chi crede
che la musica corale sia un
fenomeno di espressione
artistica e coesione sociale
ancora sottovalutato dalle
istituzioni.
Col supporto creativo ed
operativo della Direzione
Artistica e della Giunta Esecutiva,
si è dato vita ad una
“kermesse” importante: è
LA feSTA
DeL TRenTennALe
di Arcangela Greco
stata scelta come sede Firenze,
città sempre molto
ricca di proposte musicali e
l’Auditorium del Palazzo dei
Congressi che forse per la
prima volta si è aperto all’incontro
con la musica corale
senza che questa fungesse
solo da cornice o intermezzo
a seriosissimi Congressi
quasi sempre a carattere
scientifico.
La giornata è iniziata con la
Rassegna-Concorso Regionale
dei cori scolastici,evento
biennale giunto quest’anno
alla sua XIV° edizione;
l’appuntamento è sempre
molto atteso dalle scuole
toscane: per questa occasione
veramente speciale le
numerose compagini provenienti
da scuole di ogni
ordine e grado del territorio
hanno inserito nei loro programmi
un canto natalizio
e/o un canto popolare toscano,
così come previsto dal
Bando.
Anche se questa edizione si
è svolta all’inizio dell’anno
scolastico e non in primavera
quando vengono
tirate le fila di tutte le attività,
il momento è stato
significativo per dimostra-
4) (5
re come l’effettuazione di
una pratica corale costante
sia in grado di produrre effetti
sorprendenti nel coinvolgimento
di un sempre
più alto numero di bambini e
ragazzi. A questo proposito
è stata molto interessante
e divertente l’esibizione del
coro del Liceo U. Dini di Pisa
diretto dal M. prof. Giovanni
Del Vecchio, vero e proprio
esperimento di partecipazione
corale collettiva: nella
scuola professori, ausiliari,
genitori cantano durante
l’anno assieme ai propri ragazzi
e, sia durante le prove
che ai concerti com’è avvenuto
anche a Firenze, danno
dimostrazione di come
per la musica corale fra età
e ruoli non esistano frontiere.
E’ proprio per questa
motivazione che la Giuria,
composta dai maestri Luca
Stornello di Livorno, Maria
Ida Tosto di Firenze e Maurizio
Morgantini di Massa
M.ma (GR), ha ritenuto di as-
segnare a questo ensemble
un premio speciale. La stessa
Giuria ha poi assegnato i
premi previsti, come segue:
Scuola primaria:
Premio Speciale per la migliore
esecuzione di canto
popolare al Coro della scuola
C.Colombo D.D. 3° Circolo di
Empoli – dir. Dei Rossella;
Premio Speciale per la migliore
esercuzione di Canto
Natalizio al Coro della scuola
Ten. M.Magini dell’I.C. di
Monte San Savino – dir. Benedetta
Nofri;
Premio Speciale per “qualità
musicali”al Coro “I grilli
cantanti” della scuola Civinini-Arrighi
di Pistoia – dir. Lucia
Innocenti Caramelli.
Scuola Sec. di 1° grado
Premio Speciale per il brano
“più coinvolgente” al Coro
“Piccole Note” dell’I.C. di
Monte San Savino – dir. Benedetta
Nofri;
Scuola Sec.di 2° grado
Premio Speciale per “vitalità
e comunicativa” al Coro dell’
I.I.S.S. Calamandrei di Sesto
F.no – dir. Edoardo Materassi;
Premio Speciale per il Coro
del Liceo Dini come sopra già
riferito.
Infine è stato assegnato il
“Premio Speciale del 30°” al
Coro ”I grilli cantanti” di Pistoia
ritenuto l’ensemble “più
meritevole” tra tutti quelli
partecipanti.
C’è stato anche il momento
delle parole e della riflessione
teorica sull’esperienza
dei cori della scuola e di
quelli giovanili in generale:
l’incontro sulle problematiche
connesse alle scelte
repertoriali presenziato
dal Prof. Mario Piatti – didatta
- e dal M. Lorenzo
Donati -musicista, compositore
e direttore di coro - .
Dal dibattito che ha fatto
seguito all’intervento dei
molti insegnanti e direttori
intervenuti, sono emerse
le consuete difficoltà di chi
opera nel mondo della scu-
>>>

ola ma sono anche scaturiti
molti suggerimenti utili su
come catturare l’interesse
dei giovani verso la pratica
corale. A corollario di questo
momento, in uno fra i
molti spazi dell’Auditorium
è stata presentata una ricca
produzione editoriale della
casa editrice ETS specializzata
nella pubblicazione di
volumi su metodologie didattiche..
Nel pomeriggio si è svolto
l’evento che più degli altri ha
visto protagonisti i giovanissimi:
il “Gianburrasca”, racconto
corale delle avventure
di Giannino Stoppani, tratto
dall’omonimo sceneggiato.
Le note musiche di Nino
Rota sono state rielaborate
per l’occasione dal m. Del
Vecchio per renderle più
facilmente eseguibili e sulle
stesse è stata adattata una
riduzione del testo effettuata
dal drammaturgo prof.
Franco Farina. Il programma
è stato oggetto di studio in
un progetto ACT coordinato
dal M. Del Vecchio e realizzato
su 11 scuole delle province
di Pisa, Lucca e Pistoia:
“ Muoversi in Coro” è un’attività
annuale, giunta alla
terza edizione, formativa
e di tutoraggio in favore di
quegli insegnanti della scuola
primaria che effettuano
attività corali.
Il programma del pomeriggio
e della serata è stato
invece intero appannaggio
dei cori di adulti (o quasi):
10 sono stati i gruppi che
hanno rappresentato pressoché
tutte le province toscane.
Ed è qui che c’è stata
l’ubriacatura finale in musica:
dal giovanissimo direttore
dell’Euphonios di Prato
M. Elia Orlando che si è cimentato
con gli altrettanto
suoi giovani cantori nei classici
di O. Vecchi e Dowland
ai meno giovani del coro S.
Maria a Coverciano di Firenze
diretto dal M. Lucia Porri
e agli uomini del Coro Lunigiana
di Fivizzano del M.
Primo Ceccarelli che hanno
invece puntato sul popolare
e gli spirituals; dal coro Città
di Pistoia del M. Gianfranco
Tolve al coro Orophonia di
Badia Prataglia (AR) diretto
dal M. Patrizio Paoli che
hanno dimostrato come
con studio tenace si possano
percorrere con la stessa
convinzione i sentieri della
polifonia antica e di quella
contemporanea. Infine
l’esecuzione di un brano di
J. Rutter ha visto affiancati
sul palco i giovanissimi del
coro Vivilevoci di Firenze e
i giovani del coro del progetto
Vocalmente diretti
per l’occasione dai maestri
Antonio Bernini e Benedetta
Nofri. Quest’ultimo
progetto, realizzato nella
provincia di Arezzo, ha dimostrato
come l’unione tra
cori giovanili diversi, la collaborazione
dei loro direttori
e la scelta di un repertorio
di musica pop elaborata
per coro possano dar vita ad
un’entusiasmante esperienza
di condivisione e scambio
6) (7
oltre che richiamare e favorire
l’aggregazione giovanile.
Dopo un gradito momento
conviviale, al quale hanno
preso parte circa 400 coristi,
la manifestazione si è
conclusa con la cerimonia
finale: il Presidente Fernando
Catacchini ha invitato
il presidente della
FE.N.I.A.R.CO. Sante Fornasier
a portare il saluto
della Federazione nazionale
ai
numerosi presenti e di poi
ha rivolto un ringraziamento
e consegnato un
riconoscimento ad alcuni
toscani (di nascita e di adozione)
che si sono distinti per
la loro “amicizia” verso ACT
e che con il loro lavoro hanno
contribuito a far crescere
la musica corale amatoriale
nella nostra regione. E così
sul palco sono sfilati un po’
emozionati e forse anche
commossi, lo storico segretario
di ACT e caro amico
Giancarlo Pagni, il M. Paolo
Bon noto compositore ed
etnomusicologo, il M. Romano
Pezzati musicista e
compositore, il M. Roberto
Gabbiani direttore di fama
internazionale, il M. Elio
Lippi già direttore del coro
della scuola di Musica di Fiesole,
Mons. Domenico Bartolucci
direttore perpetuo
del coro della Cappella Sistina
non personalmente presente
ma rappresentato dal
Dott. Biciocchi, segretario
della Fondazione Bartolucci
e M° Luciani, a lungo cantore
e magister puerorum della
Cappella .
Infine c’è stato il commosso
ricordo del M. Fosco Corti
direttore che fra i primi
in Italia è riuscito a dare
dignità alla musica corale
amatoriale. Sono stati poi
consegnati attestati di riconoscimento
a tutti i Presidenti
di quelle associazioni
corali che furono presenti
30 anni fa alla costituzione
di ACT e che ancora oggi
sono in attività.
La festa in musica è proseguita
con l’esibizione degli
ultimi tre cori: il Vox Cordis di
Arezzo diretto dal M. Lorenzo
Donati con l’esibizione
spazializzata, certamente
nuova per un auditorium, di
musica di autore contemporaneo,
la Quarta Eccedente
di Vaiano (PO) del M. Fabio
Cavaciocchi che si è esibita
anche con un inconsueto
Bella Ciao nella formazione
da camera, i gruppi diretti
dal M. Edoardo Materassi,
Mulieris Voces di Firenzuola,
Sesto in Canto di Sesto
F.no e Animae Voces di Bagno
a Ripoli che oltre ad eseguire
in modo impeccabile
brani arrangiati dallo stesso
direttore si sono poi esibiti
a cori riuniti con il tradizionale
africano Ukuthula.
Al termine della manifestazione
c’è stata l’esecuzione
da parte di tutti i cori e
dei singoli coristi presenti di
alcuni brani d’insieme; e poi
la faticosa “maratona musicale”
si è conclusa con i saluti
del Presidente Catacchini
e del Direttore Artistico M.
Donati che hanno ringraziato
i presenti per aver partecipato
a questa grande festa
con un sentito spirito di
appartenenza e, stimolati
dagli apprezzamenti generali
, hanno auspicato di non
dover attendere altri dieci
anni (40°) per
realizzare un’analoga manifestazione.

I MADRIGALISTI SeneSI
PARTeCIPAno A
“STIRyA CAnoRA”
Indimenticabile e, per
certi versi irripetibile,
l’esperienza umana
e canora vissuta dal
Gruppo Polifonico Madrigalisti
Senesi diretto dal M°
Elisabetta Miraldi, nell’ambito
della rassegna corale
austriaca “Stirya Canora”
(Graz, Austria, 3-7 Maggio
2012), un incontro/scambio
di formazioni corali provenienti
da vari paesi europei
(Italia, Polonia, Repubblica
Ceca, Slovenia e Ungheria).
Forti dell’entusiasmo coinvolgente
di Zuzana Ronck,
direttore del Coro MusicaconGRAZia,
infaticabile organizzatrice
dell’evento,
noi Madrigalisti Senesi siamo
partiti dalla nostra Siena
alla volta dell’Austria.
Avendo ormai partecipato
ad innumerevoli rassegne,
sapevamo che cosa aspettarci
a Graz, ma mai
avremmo immaginato il coinvolgimento
emotivo che
un connubio di cori tanto
variegati per esperienza e
peculiarità artistica avrebbe
avuto nella nostra identità
di gruppo col trascorrere
dei giorni.
di Benedetta Scognamillo
Il tour de force ha avuto
inizio il venerdì sera con un
concerto organizzato nella
corte del suggestivo Castello
della cittadina di Murau;
la nostra prima esibizione
ci ha visti ospiti d’onore della
serata alla quale hanno
partcipato anche un duo di
chitarre e un giovanissimo
complesso vocale di musica
folkloristica, assolutamente
delizioso, che con grazia ha
allietato la scaletta del concerto.
A fine serata in un clima
di allegria ed amicizia è
stata offerta dal padrone di
casa ad artisti e pubblico la
celebre birra prodotta Murau.
La eccellente organizzazione
della giornata e la tipica
precisione austriaca hanno
poi caratterizzato quello
che, a mio avviso, si è rivelato
essere l’evento più coinvolgente
dell’intera rassegna
“Stirya Canora”: ovvero
la giornata di studio presso
la Facoltà di Musicologia
dell’Università di Graz. Ogni
coro invitato alla rassegna
ha infatti proposto, come
oggetto di studio per tutti
i partecipanti, un brano
popolare del proprio paese
di provenienza. Noi Madrigalisti
Senesi ci siamo fatti
avanti con “La Biritullera”,
canto popolare toscano,
tanto semplice, quanto coinvolgente
nell’armonia e
nel divertentissimo testo. E
proprio il nostro brano ha
raccolto consensi da tutti i
cori, in un’ovazione che ha
esaltato la nostra indole
“esibizionista” e gratificato
il nostro direttore Elisabetta
Miraldi. Eravamo infatti
il primo coro ad eseguire la
dimostrazione ed Elisabetta
ha dato il meglio di sé nella
direzione, riuscendo a comunicare
all’intero auditorio
la sua espressività, la sua
capacità interpretativa e la
grande empatia che caratterizza
il suo rapporto con i
coristi. Interessante è stato
poi seguire i cori successivi,
ognuno con il proprio cavallo
di battaglia e altrettanto
proficuo si è dimostrato lo
studio collettivo dei brani
attraverso la metodologia
di ciascun direttore: sicuramente
una stimolante comparazione
di stili e carisma!
Nella serata poi, le formazi-
8) (9
oni protagoniste si sono esibite in un concerto
di musiche profane presso la Minoritensaal.
Questa prestigiosa sala è adiacente
alla Chiesa di Mariahilfer (Nostra Signora del
Buon Soccorso). Nel secondo cortile del chiostro
si trova, al piano superiore, l’antico refettorio
dei Frati Minori, in stile rinascimentale:
oggi il refettorio è utilizzato principalmente
come sala da concerto. Ancora una volta i
cori dell’Est si sono distinti per la propria incredibile
esecuzione, che quasi rasentava la
perfezione. Splendido il concerto del coro
Vass Lajos Kamarakórus di Budapest, diretto
da Csaba Samos, carico di energia il maestro,
molti impegnativo il programma. Noi Madrigalisti
Senesi potevamo sfigurare? Certo che
no! Il nostro repertorio rinascimentale italiano
e il pathos interpretativo che da sempre
è il nostro marchio di fabbrica hanno infatti
conferito una nota di “italianità” che certo
non ha guastato e ha caricato di energia l’imperturbabile
pubblico austriaco!
Infine, l’ultima giornata è stata all’insegna di
una lunghissima esibizione pomeridiana, che
ha nuovamente visto protagonisti i cinque
cori, questa volta in un repertorio esclusivamente
sacro. Splendida la Mariahilfer Kirche
che ci ha accolti, mistica la luce che filtrava
dalle sue vetrate, il tutto con una colonna
sonora suggestiva, potente, un vero inno al
Creato che ciascuna formazione ha proposto
nel proprio stile e secondo la propria preparazione.
Sono stati tre giorni davvero intensi, non
privi comunque di momenti di convivialità e
divertimento, di canti allegri e danze improvvisate,
tra persone di paesi diversi, ma accomunate
da un’unica passione: l’amore per la
musica corale. Per tutti noi la rassegna Stirya
Canora è stata un’esperienza umana e didattica
di grande impatto, per quanto riguarda
la ragion d’essere di un coro. Sono, queste,
occasioni che, al di là dello scambio culturale
che viene a crearsi tra formazioni tanto diverse
per humus e tradizione, sinceramente
cementano l’unità e l’identità di un coro.
Ben vengano, quindi, trasferte ed esperienze
irripetibili come lo è stata “Stirya Canora”
per i Madrigalisti Senesi!

e
poi tra applausi e
consensi entrano
i coristi; tutti
in fila, vestiti
con pantaloni blu camicia
bianca ed un gilet scozzese
con colori simili al “tartan
del clan dei Wallace”.
Il Maestro Giovanni Sbolci,
presentato dall’annunciatore
ed entrato dopo l’ultimo
corista, saluta il pubblico
con un inchino; si pone dinanzi
al coro spalle al pubblico,
chiama il coro a chiudersi
a “ferro di cavallo”.
Tutto è pronto per l’inizio
del concerto.
Un silenzio di tomba è sceso
nella sala; anche l’ultimo
bisbiglio che era serpeggiato
pochi attimi prima
svanisce in una atmosfera
quasi surreale.
L’adrenalina sale tra i coristi
tanto che a qualcuno viene
a mancare la salivazione.
L’emozione è forte di quelle
che non svaniscono in un
batter di ciglia.
Il Maestro chiama l’attenzione
dei coristi, solleva
il diapason per la nota, lo
batte sul tacco esterno della
scarpa destra come in un
CoRo “LA GRoLLA”
DI LIVoRno
...In un ConCeRTo...
di Enrico Moggi
approccio di passo di tango
argentino, adagia lo strumento
all’orecchio per la
nota, sussurra l’accordo al
coro, ripone lo strumento.
Ecco l’attacco che da il via
al coro.
Ed il coro va….va!
Come uno stormo di fenicotteri
che alzandosi dallo
stagno con armonia si mette
in moto all’unisono, così il
coro con voce sicura si alza
in volo, si issa con forza e
vigore, con virilità ed energia
musicale, ma con grande
soavità e dolcezza davvero
formidabili.
…..Lui dirige, accompagna,
trasporta il coro con un
movimento ritmico, quasi
dinoccolato e noi coristi lo
seguiamo; seguiamo il suo
andare modulato da destra
a sinistra e da sinistra a destra,
il suo capillare modo di
indirizzarci nel ritmo e nella
sonorità dei brani; il suo curvarsi
su se stesso per orientarci
nei piani o alzandosi sulle
punte per catapultarci sui
forti. Le sue braccia sembrano
stantuffi di una vaporiera;
è davvero incantevole
guardare il muoversi di
tutto il suo corpo come un
unico movimento complesso
composto da una serie
infinita di singoli movimenti
autonomi. A volte sembra
di vedere un ballerino del
Teatro della Scala o ancor
meglio una marionetta siciliana;
un “pupo” attore
10) (11
di quel teatro epico-popolare,
che animato dall’alto
si muove a volte anche in
maniera goffa.
Lui ama questo coro. Lui è
uno di noi.
Ci propone con delicatezza
i piani. Le note soffuse dei
piani, dolci, teneri, soffici
come la rugiada di un mattino;
a volte appena sussurrate
dal coro che compongono
l’atmosfera in un clima
di assoluta beatitudine ed
inebriante delizia.
E poi ci annuncia con veemenza
i forti. Si i forti; il coro
è bravo sulle tonalità forti; è
bravo a scagliare i toni con
veemenza e precisione verso
il pubblico come a voler
carpire ancora di più la loro
attenzione con lo scopo di
coinvolgerlo in una sorta di
vibrante pastosità omogenea
da compattarsi con noi.
Note violente che sembrano
trasportate, roteate,
scagliate, riprese e rilanciate
da quel vento di libeccio
tanto odiato ed amato da
noi livornesi.
Ogni volta è un miracolo!
“I coristi. Tutta questa gente,
tutte le preoccupazioni,
tutti gli odi ed i desideri, tut-
ti i turbamenti, tutto l’anno
di prove coperte di sacrifici
a volte ammorbidite dagli
scherzi da toscanacci con le
sue piccole volgarità provinciali,
gli avvenimenti più o
meno importanti, le famiglie,
gli amici così tutti diversi,
tutta questa vita che ci corre
accanto e ci coinvolge ed in
cui ci trasciniamo spesso con
fatica e fatta di grida, lacrime,
risate, preoccupazioni,
lotte, rotture, speranze deluse
e possibilità inaspettate;
tutto questo scompare di colpo
quando i coristi si mettono
a cantare.
>>>

Il corso della nostra vita è sommerso dal canto,
d’improvviso c’è una sensazione di fratellanza,
di profonda solidarietà, di amicizia persino
d’amore. Sono tutte queste qualità che ci hanno
aiutato in tutti questi anni ad andare avanti,
che ci hanno tenuti uniti a percorrere questa
strada meravigliosa di profonda affetto stillato
ed adattato con parsimonia da ogni singolo
corista verso tutta la comunità del coro.”
Le disarmonie quotidiane si stemperano in
una comunione perfetta quando il coro si esibisce.
Anche i visi dei coristi sono trasfigurati: l’impegno
è mescolato all’amore per il coro e
per il canto. Vedo degli esseri umani votati
al bel canto, al bel canto di gioia. Noi del coro
quando cantiamo siamo felici.
“Ogni volta è la stessa storia; a volte mi emoziono
ed un nodo alla gola mi prende
di gran forza e faccio fatica per controllarmi
quando il coro si esibisce su alcuni brani di
forte sensibilità; e quando il brano si presenta
con una maggiore rappresentatività, guardo
per terra perché l’emozione è troppa tutta in
una volta. Vedo e comprendo la stessa emozione
tra gli altri coristi; gli occhi lucidi denotano
l’impegno che tutti danno per questo coro; è la
loro vita, la loro passione, la loro familiarità”.
“è troppo bello, solidale, troppo meravigliosa-
mente condiviso. Io non
sono più me stesso, sono
parte di un tutto sublime
al quale appartengono
anche gli altri, e in questi
momenti mi chiedo sempre
perché questa non
possa essere la regola
quotidiana, invece di un
momento eccezionale del
coro.
La regola di vita di ogni giorno
contemplata nell’amore, nell’amicizia,
nella gioia di cantare.
Quando il coro si interrompe tutti i presenti
con i volti illuminati, applaudono i coristi raggianti”.
Il Maestro è fiero del suo coro. E lo tiene in
pugno: sarebbe in grado di improvvisare un
brano, un accordo, un ritmo completamente
sconosciuto, ed il coro lo segue, capace di interpretare,
di assorbire, di assimilare in una
frazione di secondo tutti i messaggi dettati
dalle sue mani e dalla mimica di tutto il suo
corpo.
Lui è veramente un grande.
E tutto è veramente così bello!
In fondo, mi chiedo se il vero movimento del
mondo non sia proprio il canto:
“…..perché noi livornesi, piccola comunità di
questo mondo, che la musica la nutrono dentro
e che la espongono come la pittura, nei
momenti e nei modi più impensati – un coro
di montagna a Livorno - siamo ritenuti per
definizione urloni, ponciaioli, ribottai; gente
che torto un lo vòle mai. Esuberanti, aggressivi,
- solo a parole per non dar conto alla loro
storia senza blasoni -, i livornesi sono in realtà
fieri della loro indole ribelle e libertaria.
E questo carattere amano gridare ai quattro
venti, tenaci e generosi, sempre!”
Ma questa è un’altra storia; ve la racconterò
un’altra volta.
12) (9
Cantori di San Giovanni
Ognissanti, Musica e Cultura
2013
6 aprile
Ore 16:00
20 aprile
Ore 21:00
4 maggio
Ore 21:00
25 maggio
Ore 21:00
Conferenza: La musica sacra tra XVI e XVII secolo
Dom Giuseppe Case5a OSB Abate generale della Congregazione Vallombrosana
Prof. Sergio Givone Assessore alla Cultura e Contemporaneità del Comune di Firenze
Concerto: “Ensemble Capriccio Armonico”
Dire5ore Gianni Mini, Organista Lorenzo Pampaloni
Musiche di: Pergolesi, Anonimo XV sec, De Berchem, Rachmaninov, Caldara
Concerto: “La Corte di Orfeo”
Dire5ore: Valerio Del Piccolo
Musiche di: Anonimi, Brumel, Pierluigi da Palestrina, Stravinskij, Kedrov
Concerto: “Cantori di San Giovanni”
Dire5ore Umberto Cerini, Organista Riccardo Torricelli
W.A. Mozart: Krönungsmesse (Messa dell’Incoronazione) K 317
Associazione culturale «Coro del Duomo di Firenze»
www.corodelduomo.it – info@corodelduomo.it - Facebook: Cantori di San Giovanni
In collaborazione con i
Fraa Francescani dell’Immacolata
Con il patrocinio del
Comune di Firenze
INGRESSO LIBERO Avviso sacro
Con il supporto di:
ELETTROSERVICE 1
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IL CoRo
DeL SoLe...
Il Coro del Sole, coro
di bambini nato all’interno
de Il Baluardo,
gruppo vocale lucchese,
ha portato in scena
Il Mago di Oz su testi e musiche
del m. Silvano Pieruccini
opera molto complessa
che dura 75 minuti, messa
in scena tutta a memoria dai
ragazzi. Dopo Il Mago di Oz
di Elio Antichi
presentato a Lucca (teatro
del Giglio) , a Pisa (chiesa
Valdese), a Verciano Capannori
(chiesa Monumentale
S. Stefano) e a S. Lorenzo a
Vaccoli (salone parrocchiale)
il gruppo ha iniziato a
studiare il nuovo lavoro del
m. Pieruccini , Pinocchio che
andrà così ad aggiungersi al
già presentato Ponyo sulla
...IL CoRo
DeI BAMBInI.
scogliera portato in scena
lo scorso anno. Una bella e
intensa attività per questi
piccoli che vanno da 5 anni
a 11 anni. L’attività musicale
è completamente gratuita e
le prove si svolgono il mercoledì
dalle ore 18,30 alle
19,30 presso la sede sociale
a Massa Pisana.
Info 348 2334867
14) (9
II
MERCOLEDÌ
27 marzo
ORE 21:30
DOMENICA
12 maggio
ORE 17:00
Pieve di San Leonardo 0587
BANCA
DI CREDITO COOPERATIVO
DI CAMBIANO
Patrocinio del
2013
Glenbrook North
High School Choir (Northbrook, Illinois - U.S.A.)
Direttori Chad Davidson - Andrew Wallace
Black Hills
University Choir (South Dakota - U.S.A.)
Direttore Jonathan Nero
Corale San Leonardo (Cerreto Guidi)
Direttore M° Simone Valeri
Per informazioni: coralesanleonardo.cerretoguidi@gmail.com
Segreteria: 0571 55103
735530

Siamo nati nel 1987 e quest’anno ricorre
il nostro 25° anno di attività.
E’ una grande emozione festeggiare
questo bellissimo traguardo…
chi avrebbe immaginato che da un gruppo
di persone impacciate, assolutamente prive
di conoscenze nel campo canoro e musicale
sarebbe nato un Coro che è riuscito con impegno,
tenacia e amore ad ottenere risultati
più che dignitosi…grazie alle persone che ci
hanno seguito con affetto e con professionalità.
Siamo un bel gruppo…l’allegria, l’armonia,
l’affetto sono sentimenti che nel nostro
Coro si toccano con mano.
La festa per i nostri 25 anni di attività è ini-
AnnIVeRSARIo
DeLLA fonDAzIone
CoRALe Don Renzo MAzzonI
DI SAn fRAnCeSCo DI PeLAGo (fI)
di Rosa Vernieri
ziata sabato 20 ottobre con l’animazione
della Santa Messa nella bellissima Chiesa di
San Francesco a Pontassieve ed è culminata
domenica 21 con il bellissimo concerto sem-
pre nella nostra Chiesa, alle ore 16,00, e la
buonissima cena, alle ore 20,00.
Il concerto è stato un successo: abbiamo ascoltato
le bellissime voci dei soprani Ilaria
Tarchiani, Anna Ugolini e Chiara Vannini, dei
16) (17
tenori Lorenzo Bencini, Mattia Nebbiai, Alessandro
Pegoraro e Tommaso Tomboloni, del
baritono Gabriele Spina accompagnati al pianoforte
dalla meravigliosa Beatrice Bartoli
e dal bravissimo Gianpiero Bernini che si è esibito
anche in un brano all’organo storico, poi
il sensibilissimo Vittorio Goglia che ci ha incantato
con il suono del suo flauto e che dire
della nostra bellissima Ilaria Innocenti che ci
ha deliziato con la sua musica e il suo canto.
Noi del Coro abbiamo fatto da cornice a
questi artisti che nel corso di questi anni hanno
collaborato con tanto amore alla buona
riuscita dei nostri eventi e, infatti, proprio
per ringraziarli abbiamo voluto che fossero i
protagonisti del concerto.
E’ stato un pomeriggio magico, il pubblico,
numerosissimo e attentissimo, ha applaudi-
to con entusiasmo tutte le esibizioni e ha
ringraziato la Corale per aver organizzato un
evento così appagante.
Che dire…. siamo felicissimi e dobbiamo
ringraziare tutte le persone che hanno contribuito
alla buona riuscita della festa: un
grazie di cuore al nostro Parroco Monsignore
Enzo Bevilacqua che ci supporta con affetto
e stima… grazie ai componenti della Corale
che hanno pensato all’organizzazione dello
spettacolo e a quelli che hanno tanto lavorato
per la buona riuscita della meravigliosa
cena, grazie al nostro Presidente Alberto
Valleri per le belle parole spese per la Corale,
grazie al bellissimo e giovanissimo Francesco
Cosi che ha presentato il Concerto, grazie
alla meravigliosa Gemma Cianchi e al serissimo
Giulio Cosi i nostri “valletti”, un grazie
affettuoso a quelle persone che lavorano in
silenzio dietro le quinte e, infine, grazie al
nostro Direttore Gabriele Spina per la professionalità,
la pazienza e l’affetto che nutre
per la nostra Corale…….

ALLA SCoPeRTA
DeL MAeSTRo
BonAVenTuRA SoMMA
di Eugenio Fallarino
Ci sono delle vite
che rischiano di
ridursi a meri
nomi. La fatica
di ricostruire l’uomo dietro
al nome (non i suoi idiosincratici
vizi o virtù, ma il suo
valore, le sue qualità sociali)
si configura come impegno
morale, etico nei suoi risvolti
comunitari.
Il nome di Bonaventura
Somma è tutto sommato
piuttosto noto ai cittadini
di Chianciano Terme (Siena):
suo è il busto che torreggia
l’entrata della Chiesa
Collegiata, sua è la statua
commemorativa al centro
dei Giardini Pubblici, a lui
è intitolato l’Istituto Musicale
comunale. Ma – fino a
pochi giorni fa – se si fosse
chiesto in giro chi fosse
tale illustre chiancianese, la
gente avrebbe risposto con
uno stentato «un musicista»
o con un più manzoniano
«Somma! Chi era costui?».
La sorte paradossale di
Bonaventura Somma, a
poco più di cinquant’anni
dalla sua scomparsa, sembrava
infatti quella di essere
a tutti l’ignoto più illus-
tre cittadino di Chianciano
Terme.
A rimediare tale ossimorica
mancanza ha pensato
un gruppo di cittadini della
bella località termale toscana,
che ha collaborato
nella ricerca archivistica
che ha permesso la scrittura
del volume “Bonaventura
Somma, il chiancianese
che ha incantato due continenti”,
scritto dal Maestro
Luca Morgantini, Direttore
dell’Istituto Musicale
“Bonaventura Somma” di
Chianciano Terme e Direttore
musicale del Gruppo
Corale Chiancianese, pubblicato
grazie al generoso
contributo economico della
Banca CRAS.
La presentazione di tale volume,
avvenuta domenica 14
Ottobre, è stata occasione
di una vera e propria giornata
celebrativa che Chianciano
Terme ha dedicato al suo
più noto (ormai a tutti gli effetti)
concittadino.
Nel primo pomeriggio, la
Banda Comunale ha accompagnato
i cittadini in Borgo
Vetuli 4, scoscesa viuzza
nel cuore del centro storico
paesano, dove la Dottoressa
Gabriella Ferranti, Sindaco
di Chianciano Terme, ha
presieduto alla posa della
targa commemorativa presso
la casa natale del musicista.
La Prima Cittadina ha
sfruttato tale gremita occasione
per annunciare pubblicamente
che, con voto
unanime dell’amministrazione
comunale, è stata presa
la decisione di intitolare a
Bonaventura Somma i Giardini
Pubblici cittadini che
già da tempo ospitano il suo
busto.
Tale annuncio è stato ripetuto
anche nella Sala Fellini
all’interno del Parco Acqua-
18) (19
santa, che, a partire dalle ore 17, ha ospitato la presentazione del libro
suddetto. Alla presenza della Banda cittadina, del Sindaco di Chianciano
Terme e dei numerosi cittadini accorsi, il Maestro Luca Morgantini
ha spiegato, con lo stile leggero ed accattivante che contraddistingue
anche il suo libro, i tratti salienti della vita del musicista.
Ora i cittadini di Chianciano sanno che Bonaventura Somma,
nato il 30 luglio 1893 a Chianciano Terme da famiglia umile
presto trasferitasi nella capitale, ebbe la responsabilità e
l’onore di dirigere il Coro dell’Accademia di Santa Cecilia di
Roma dal 1926 al 1960. Al contatto con musicisti di fama
mondiale quali Don Lorenzo Perosi, Bernardimo Molinari,
Leonard Bernstein, Fernando Previtali e tanti altri ancora,
la vita di Bonaventura Somma fu interamente dedicata alla
musica: neanche il brevissimo matrimonio con una cantante
lirica, Laura Cirino, seppe distrarlo da una vita dedita
alla direzione, all’insegnamento e alla composizione
musicale. La sua fama crebbe notevolmente nei suoi
ultimi anni di vita: da settembre a dicembre del 1955,
la tourneè con il coro dell’Accademia di Santa Cecilia
negli Stati Uniti e in Canada gli fece guadagnare l’assai
lusinghiero soprannome di “Toscanini del coro”; nel
1960, pochi mesi prima della sua morte, ebbe l’onore
di partecipare alla direzione artistica delle Olimpiadi
romane.
Dopo aver incesso in alcuni di quegli episodi della
vita del Maestro che, come direbbe Plutarco,
danno “un’idea del carattere molto meglio che
non battaglie con migliaia di morti”, Luca Morgantini
ha guidato il pubblico nell’ascolto di
alcune composizioni di Somma presenti nel
CD allegato al volume ed eseguite dal Gruppo
Corale Chiancianese. Fra i brani proposti,
particolare successo ha riscosso l’“Ave
Maria”, composizione molto nota (in Olanda
ha annunciato il termine delle trasmissioni
radiofoniche fino alla fine degli anni 60) che ben esprime
la sincera religiosità che sempre ha contraddistinto
Bonaventura Somma.
La giornata celebrativa si è conclusa nella serata con il concerto
della Small Big Band, diretta dal Maestro Mirco Rubegni, che ha
dimostrato come l’interesse musicale a Chianciano non si sia esaurito
con il Maestro Bonaventura Somma, ma che sia ancora passione
vibrante nelle nuove generazioni, che ribadiscono costantemente la
propria vitale necessità di espressione sonora.

Cori in Concerto in
Piazza S. Martino
Sta diventando
un evento ricorrente
quello che la Polifonica
“Città di Viareggio” nella
persona del suo Direttore
Artistico M° Gianfranco Cosmi
propone alla città di Lucca
l’ 8 Settembre prossimo
nella sua terza edizione.
La singolarità dell’evento
CoRI In
ConCeRTo In PIAzzA
SAn MARTIno
di Carlo Bresci
sta nella presenza di più
cori (oltre 500 cantori), provenienti
da varie città della
Toscana che, nella cornice
suggestiva della facciata
della cattedrale di S. Martino,
sotto la direzione del
M° G. Cosmi stesso eseguiranno
insieme cori da opere
liriche di Verdi,
Wagner, Mascagni e Puccini,
nonché in prima esecuzione
assoluta un “Inno alle Mura”
composto appositamente
dal M° Cosmi in occasione
dei festeggiamenti delle
mura di Lucca per i 500 anni
dalla loro fondazione.
20) (7

Il Coro “Voci del Serchio”,
di Castelnuovo
di Garfagnana (LU)
nasce nel settembre
2010, dalla passione di un
gruppo di amici per il canto
di montagna e d’ispirazione
popolare. Dopo un’estate
fatta di cene, accompagnate
da qualche canto, è
nata l’idea di creare un vero
e proprio coro, un coro diviso
in Tenori e Bassi, Contralti
e Soprani. Il coro è a
voci dispari e altra peculiarità
è la presenza dei bambini,
che si ritrovano a cantare
con persone di molta esperienza
e dalle quali posso sicuramente
imparare tanto.
E’ diretto da Ugo Menconi
sin dalla prima prova, dato
che è stato uno dei più fervidi
sostenitori di questo
progetto corale.
Il Coro oltre ad avere in
repertorio canti classici del
repertorio di montagna e
di“ispirazione popolare”,
cerca di sperimentare sempre
generi nuovi e che sappiano
divertire oltre che
emozionare il pubblico che
si trova di fronte; esempio
di questa volontà sono brani
come “Mas Que Nada” di
Jorge Ben Jor e “Miguel Son
Mi!”, il ritornello della famosa
pubblicità.
Nonostante la sua recente
età, questo gruppo, giunto
quasi a quaranta elementi,
è riuscito già a togliersi
parecchie soddisfazioni.
Nell’aprile 2012 ha creato
la sua “I Rassegna Corale di
Primavera”. Questo evento,
che si tiene al Teatro Alfieri
di Castelnuovo di Garfagnana,
ha ospitato alla sua
prima edizione i “Crodaioli”
di Bepi de Marzi. “ … l’arri-
VoCI
DeL
SeRChIo
di Ugo Menconi
vo in teatro di Bepi De Marzi,
le corse per i corridoi, le battute,
le facce compiaciute, i
sorrisi, prendete tutto questo
e unitelo al battito cardiaco
accelerato, al fiato che ti
manca, alle luci che ti accecano,
ai canti dei Crodaioli, alla
gioia che ti prende quando
senti che la voce non ti tradisce
e che anche tu stai facendo
la tua parte, alla gente
che ti applaude, ai canti fino
a tarda notte…ognuna di
queste è stata al tempo stesso
un’emozione unica e una
piccola nota di uno spartito
bellissimo! A suonarlo c’eravamo
anche noi, c’eravamo
soprattutto noi! e allora ripensi
al percorso che ti ha
portato fin qui: ripensi alle
telefonate, alle corse per non
arrivare tardi alle prove, alle
note canticchiate a lavoro,
ripensi alle risate, alle liti-
22) (23
gate, alle e-mail, ai discorsi
utili e a quelli necessari, ripensi
ai pezzi difficili, a quelli
che calano e a quelli che
restano in tono, alla camicia
stirata, alla spilla storta…
ripensi agli amici del Coro
“Voci del Serchio” ” Queste
le parole di Pietropaolo,
uno dei coristi, dopo quella
magica serata, che ha regalato
a tutti forti emozioni.
Quest’anno, il 20 aprile
prossimo, saranno ospiti
della “II Rassegna Corale di
primavera Voci del Serchio”
la Corale Sancta Maria in Viminatu
di Patrignone (AP) e
la Corale “Il Gigante” di Villa
Minozzo (RE).
Durante questi tre anni il
Coro si è trovato a cantare
con cori dall’esperienza ventennale
e più, ma ha sempre
cercato di dimostrare che
non è da meno, nonostan-
te sappia che l’obiettivo è
quello di crescere ancora di
più.
Non solo cori, ma anche
bande e fanfare sono state
compagne in alcuni eventi,
tra cui la “Filarmonica Catalani”
di Poggio, Filicaia, Sillicano
(LU), la “Filarmonica
Verdi” di Sillicagnana (LU) e
la “Filarmonica Mascagni” di
Corfino (LU); queste ultime
due dirette dal maestro
Cristiana Guidi, che è anche
tra le file del Coro “Voci del
Serchio”come corista.
Nell’agosto 2012 il Coro ha
realizzato a un’altra manifestazione,prettamenteestiva
intitolata “Cori sotto le
stelle”, durante la tradizionale
“Settimana del Commercio”
di Castelnuovo di
Garfagnana (LU).
Speriamo che il Coro, così
come gli eventi cui ha dato
vita, possa essere solo
all’inizio del lungo cammino
che lo aspetterà, senza
mai perdere lo spirito di
famiglia e la voglia di stare
insieme cantando, caratteristiche
che hanno dato inizio
alla sua creazione.

oRCheSTRA GIoVAnILe
DI ARezzo
CoRo VoCeInCAnTo
di Gianna Ghiori
Sta arrivando la Primavera e quale
maniera migliore di salutarla
se non con un grande concerto
dell’Orchestra Giovanile di Arezzo
e del Coro Voceincanto diretti dal Maestro
Roberto Pasquini con un bellissimo programma:
la Mèsse Breve di Léo Delibes ed il
Concerto kv 271 “Jeunehomme” di W.A. Mozart
con la prestigiosa presenza del Maestro
Alessio Tiezzi al pianoforte.
L’Orchestra Giovanile di Arezzo è composta
da 45 ragazzi della provincia di Arezzo che si
sono ormai imposti all’attenzione del nostro
territorio per la professionalità e l’alto livello
tecnico e interpretativo raggiunto grazie alla
Chiesa di San Domenico - Arezzo
Domenica 7 Aprile 2013 – ore 18:00
competenza e alla passione con cui li guida
il Direttore stabile dell’Orchestra, il Maestro
Roberto Pasquini.
Si unisce all’Orchestra un’altra bellissima realtà
aretina: il Coro Giovanile “Voceincanto”,
composto da 50 ragazzi di età compresa tra
8 e 18 anni, un Coro che svolge un’intensa
attività concertistica e un importante opera
didattica e sociale grazie all’impareggiabile
impegno e dedizione del suo maestro, il direttore
Gianna Ghiori.
Il concerto si svolgerà Domenica 7 Aprile alle
ore 18:00 presso la Chiesa di San Domenico
ad Arezzo.
L’ingresso è libero e gratuito.
Orchestra Giovanile di Arezzo Coro Voceincanto
Maestro del Coro Gianna Ghiori
Direttore Roberto Pasquini
Pianoforte Alessio Tiezzi
W.A. Mozart - Concerto kv 271 “Jeunehomme”
Léo Delibes - Mèsse Breve
24)

Con questa armoniosa
filosofia
di vita, il professore
norvegese
Karl Høgset, noto musicista
in patria, cantante lirico
e maestro di canto corale,
invita i suoi connazionali a
trascorrere le ferie ......cantando.
E dove se non in Italia, il
Paese del bel canto ?
In collaborazione con l’italianissima
Rosanna Padoin,
operatrice turistica e interprete
linguistica (oltre che
valida cantante soprano),
organizza ogni anno un soggiorno
in qualche località
nostrana, dove invita turisti
norvegesi a passare una
ALLe KAn SInGeL
TuTTI PoSSono
CAnTARe
di Francesco Capasso
o due settimane di vacanze
esercitandosi (due ore al
mattino e una alla sera)
nell’arte del canto corale.
A fine settimana viene presentata
un’allegra esibizione
dei canti appresi, alla
presenza di altri turisti che
si trovano in loco, ma non
importa il numero degli
spettatori, perché anzitutto
si canta per divertire se
stessi.
Quest’anno il Maestro e
Rosanna hanno scelto l’azzurro
mare di Maremma,
che assieme alla verde natura
generosa di alimenti e
di vini, bene predispone alle
melodie canore.
Ed hanno pensato d’invitare
un gruppo corale di zona,
cosicchè il coro Goitre di Follonica
ha avuto occasione di
unirsi a loro in due serate di
gradevolissima esperienza
comunitaria, artistica e .....
gastronomica.
L’ultimo venerdì d’agosto e
il venerdì successivo, presso
il signorile e moderno
Hotel Terme Leopoldo II di
Marina di Grosseto, norvegesi
e maremmani, assente
ogni barriera linguistica o
caratteriale, si sono esibiti
cantando in gruppi separati
e anche assieme, in una
comunanza di simpatia e
cordialità che solo la musica
ed il canto sono capaci di
suscitare e catalizzare. Ap-
26) (27
prezzata esibizione come solista baritono è
stata fornita dallo stesso Maestro, e anche in
duetto, accompagnati al piano dalla
nostra sempre brillante Sabrina Gabellieri,
con un musicista norvegese, cantante baritono,
in vacanza con loro.
Applausi scroscianti, di un fragore più latino
che nordico, al ‘Gje me handa di’ (Dammi
la mano amico), cantato per l’occasione dal
coro Goitre in lingua norvegese. Ed applauditissime
esibizioni dei coristi norvegesi in
canti italiani, interpretati con inappuntabile
pronuncia.
Degna chiusura di serata nel salone ristorante,
dove pietanze e dolci abilmente preparati
dalle impagabili coriste del Goitre, unitamente
ai vini bianchi e rossi di Maremma,
hanno incontrato l’incondizionato plauso dei
commensali norvegesi, che d’altronde avevano
fatto discreta richiesta di degustazione
della cucina locale.
Un grazie di cuore al Maestro norvegese, e
grazie a tutte le organizzazioni musicali e
canore che consentono di sperimentare momenti
come questi di autentica vita serena,
in armonia con tutto e con tutti.

Chissà se Roberto Goitre, musicista
insigne e maestro emerito di canto
corale, avesse mai considerato
l’aspetto turistico tra i vantaggi,
oltre a quelli educativi ed artistici, che il cantare
in coro comporta.
Ma un tale aspetto è davvero importante,
e da esso il Coro Goitre di Follonica ha già
tratto esperienze del tutto gratificanti.
Passeggiare per Volterra o Perugia, e così
rivisitare la storia che va dagli Etruschi
all’Impero Romano, dal Medioevo al Rinascimento.
Frequentare località dell’Amiata o dell’Appennino,
e così rivedere paesaggi che hanno
ispirato pittori e poeti.
Partecipare alla suggestiva atmosfera natalizia
di Praga o alle magiche luci delle notti estive
di Budapest, e così conoscere la cultura
di altre Nazioni e l’amicizia di altri popoli.
Lo scorso mese di ottobre il Goitre di Follonica
è stato splendidamente ospitato a Spresiano,
nella Marca Trevigiana, dal Coro ‘El
CAnTo CoRALe e
InCAnTo TuRISTICo
di Francesco Capasso
Scarpòn del Piave’, per partecipare alla loro
56-a (addirettura) Rassegna di Canti Popolari.
Il Coro dello Scarpòn era già stato invitato
nell’aprile precedente alla nostra 6-a Rassegna
di Corincanto. E’ bello sottolineare in
quell’occasione l’interesse dimostrato dagli
amici dello Scarpòn nel visitare il nostro patrimonio
turistico di zona, visita culminata
con una loro armoniosa esibizione entro la
Cattedrale di Massa Marittima, alla presenza
plaudente di un gruppo di ammirati turisti
tedeschi.
La partecipazione del Goitre a Spresiano
ha goduto di un’organizzazione perfetta,
di un’assistenza speciale, di una gentilezza
fuori dal comune.
La serata della Rassegna ha riscosso un caloroso
apprezzamento da parte del pubblico
che riempiva al completo il salone ricavato
da una ex chiesa dei Giuseppini. Partecipava
oltre al Goitre e allo Scarpòn anche la Corale
‘I Cantori del Friùli’, a completare l’accoglienza
del Nordest al nostro Coro venuto dalla
28) (29
Maremma Toscana.
Spresiano è un Comune al centro della zona
dove l’Italia ha riscosso la sua ultima gloriosa
vittoria risorgimentale, tra le rive del Piave
e le pendici del Montello. Il donativo offerto
al nostro Coro dallo Scarpòn attraverso
le mani del Sindaco, una raffigurazione del
Cristo coronato di spine, è opera di un artista
locale che nelle sue composizioni utilizza
reperti bellici ancor oggi affioranti sul greto
del fiume e nel territorio : le spine del Cristo
vengono dai reticolati della Grande Guerra.
La mattina successiva alla Rassegna, una bella
passeggiata entro la cinta muraria di Treviso,
favorita da un mite clima soleggiato e
guidata da Giovanni Frare, presidente dello
Scarpòn e anfitrione impeccabile, ha fatto
scoprire il valore anche turistico di questa
città, nota soprattutto per il suo successo
economico industriale e sportivo.
La rinascimentale Piazza dei Signori ; la gotica
chiesa di S.Francesco; la romanica Loggia
dei Cavalieri influenzata da forme bizantine
; la Cattedrale neoclassica ristrutturata
su una precedente chiesa romanica del 6°
secolo, ove ancor prima sorgeva un tempio
della ‘ Tarvisium ‘ romana ; e poi i palazzi ed
i ponti sul fiume Sile e sulla sua confluenza
con il Dossòn. Una sorprendente evidenza
di storia di cultura e d’arte sviluppatesi nei
secoli in questa città, che sorge sulle acque
limpide e tranquille dei suoi vari fiumi e rog-
ge scaturiti da risorgive, che l’attraversano e
la circondano.
Alla fine delle rappresentazioni, come tutti i
salmi che finiscono in gloria, così le rassegne
corali finiscono in allegre tavole imbandite,
dove mai si esauriscono le evidenze
dell’arte gastronomica
italiana. E così se viene da considerare
che nel nord dell’Italia
non ci si può avvalere della
ricca coltura dell’olivo, tuttavia
nel trevigiano si è sviluppata
la ricca coltura del radic-
chio. Che poi olio extravergine centroitalico
e radicchio trevigiano possono stare benissimo
assieme.
Come d’altronde stanno bene assieme le varie
genti d’Italia (e del mondo) quando siano
pacificamente accomunate dalla passione
per il bel canto e per il buon gusto.

Con il Patrocinio
dell’Unione Comunale del Chianti Fiorentino
Domenica 7 Aprile 2013 Ore 17
Chiesa S.Maria Marcialla
SETTIMA EDIZIONE
partecipano
Coro D.O.C. Gospel - Marcialla
Coro The Gospel’s Friends - Pontremoli (MS)
Organizzazione a cura del D.O.C. Gospel di Marcialla con la collaborazione
dell’Associazione Scuola di Musica di Tavarnelle val di Pesa– Barberino Val d’Elsa
24) (25

La Corale “Giacomo Puccini” di Camigliano (Lucca) festeggia nel 2013 i 120 anni dalla
sua nascita con il ricco programma sottoriportato:
Programma 2013
LA CoRALe
GIACoMo PuCCInI
feSTeGGIA 120 AnnI
di Marco Fusari
Lucca, 12 Aprile, ‘festa del volontariato’ Concerto coro’’Le Pizzorne’’
Capannori, 24 Aprile, ‘Concerto festa della Liberazione’
6/7 Aprile, Rassegna in Trentino ospiti del coro Cima Verde di Vigo Cavedine
Prato, 18 Maggio, Rassegna ospiti della corale Domenico Zipoli
Camigliano, 5 Giugno, ‘Voci dal Mondo’ Georgia Southerm Chorale U.S.A.
S.Colombano, 16 Giugno, ‘Voci dal Mondo’ First Methodist Chancel Choir U.S.A.
Camigliano, 22 Giugno, XXXV Rassegna Corale Camiglianese (Prima serata)
6/7 Luglio, Rassegna a Verona ospiti del coro ‘Piccole Dolomiti’
21/22 Settembre, Rassegna Corale in Trentino ospiti del coro ‘Plose’ di Bressanone
5 Ottobre, XXXV Rassegna Corale Camiglianese ( Seconda serata)
STORIA DEL CORO
Ricercare le radici della Corale estrapolandola
dalla realtà che in quel tempo si viveva, significherebbe
commettere un’ingiustizia.
Siamo nel 1893 in un paese a metà tra la collina
e la pianura dove la concentrazione demografica
era maggiore verso nord, attorno
alla chiesa parrocchiale e alla villa Torrigiani.
Lì in un antico borgo detto” Parigi” la vita sociale
si svolgeva attorno alle sue botteghe
(osteria, barbiere, sarto, etc.) che costituivano
i più importanti centri di aggregazione e
scambio culturale.
Un altro ruolo importante è stato giocato dal
focolare intorno al quale i contadini si riunivano,
la sera, “a veglia” magari in compagnia
di un fiasco di vino (picciolo), In questo contesto
di vita contadina, sembra che il fonda-
tore del Coro, sia stato un certo Sebastiano
Martinelli detto “Dorin”, un suonatore di fisarmonica
a orecchio,appassionato del canto,
che si trova alla direzione dello stesso fino
agli anni venti. L’organico era naturalmente
32) (33
solo maschile e il repertorio strettamente
religioso utilizzato per solennizzare le celebrazioni
liturgiche; ma a fianco del repertorio
ufficiale iniziava a prendere piede un altro.
Quando i coristi si ritrovavano nelle sere del
sabato e della domenica, i canti cambiavano
sicuramente genere: a canti di tradizione
popolare, si affiancavano, ed erano il piatto
forte, gli “stornelli” intonati da un solista e il
coro ne cantava il ritornello.
Intorno al ‘20 e fino al ‘28, la direzione della
Corale fu assunta dal pievano di Collodi, Don
Felice e proseguita poi dal fratello.
Con il maestro Oreste Giusfredi, alla guida
della Corale dal ‘28 fino al ‘72, si ha una svolta.
Ha la capacità di raccogliere il fermento
culturale che stava emergendo, ovvero l’interesse
per l’Opera e in particolare per l’Operetta.
Sotto la sua abile guida, attua una
notevole evoluzione, ampliando il repertorio
con l’acquisizione di canti di ispirazione popolare
imparati talvolta a orecchio o in qualche
prova ufficiosa a casa del maestro, nel canto
del fuoco, con due olive in salamoia e un fiasco
di vino. La Corale raccogliendo i frutti di
un grande miglioramento, acquista notorietà
anche fuori dal territorio lucchese. Musiche
da operetta, concerti, rassegne corali, erano
le tre forme di attività con cui si esprimeva.
I frutti arrivarono nel ‘30 e nel ‘34 dove pre-
senta Don Pasticcio e Acqua Cheta e nel ‘33 e
‘36 ottenendo due secondi premi a concorsi
corali provinciali.
Negli anni della guerra, il repertorio è esclusivamente
religioso e le apparizioni sono
solo in occasione di festività.
Passata la guerra e rimarginate le ferite, sono
i giovani che sorretti dalla voglia di vivere e
dalla speranza di un futuro migliore, si ritrovano,
la sera, nel prato sotto i cipressi dello
stradone, a cantare insieme e a rispolverare
tutti i vecchi canti lanciati dalla Corale.
Nel ‘47 riapre i battenti, sospinta da un
grande entusiasmo, con una riedizione
dell’Acqua Cheta culminando nel ‘51 con la
partecipazione alla trasmissione radiofonica
della Rai “il microfono è vostro”.
In questo periodo il repertorio si arricchisce
di brani scritti da autori del paese e musicati
appositamente per il Coro, da maestri
lucchesi, dai quali trasparisce lo sfondo del
paesaggio e della gente camiglianese. A coadiuvare
il maestro Giusfredi, è Duilio Santini,
un uomo molto amato e stimato, dalle
molteplici sfaccettature culturali dovute ai
suoi innumerevoli interessi che spaziano dal
campo musicale alla letteratura italiana, latina
e greca.
Negli anni più recenti si succedono alla guida
il M° Battistoni coadiuvato da Mariano Gius-
>>>

fredi, figlio d’arte, e nel ‘75
prende la direzione Padre
Natale Cocci con l’aiuto in
seguito del M° Luigi della
Maggiora.
Il M° Cocci, accentuò il carattere
“popolare” del repertorio,
riscoprendo e valorizzando
musiche del folklore
locale e mantenendo vivo
anche il canto religioso. Dal
1989 prende le redini della
Corale il M° Luigi Della Maggiora
offrendo il proprio
contributo nel continuare
la tradizione arricchendo
il repertorio sia con canti
religiosi che con altri che
provengono e dalla riscoperta
dei pezzi del passato,
e da una ricerca di brani che
appartengono alla nostra
terra; non mancano certo
composizioni scritte o elaborate
da lui stesso appositamente
per il nostro coro, tra
cui spicca il Notturno Camiglianese
considerato quasi
la nostra colonna sonora. In
questo clima di ripresa delle
tradizioni abbiamo raggiunto
due traguardi importanti
l’incisione di due dischi. Il primo
quasi alla fine degli anni
‘80 e precisamente nel 1988
dal titolo “Su pei vigneti un
cantico” che raccoglie una
parte del repertorio frutto
della collaborazione tra i
due direttori di questo peri-
odo. Il secondo,a distanza di
pochi anni, ma non poteva
essere altrimenti,nel 1993
dal titolo “Sotto i cipressi
di Camigliano” che, presentato
nell’anno del centenario,
rappresenta il frutto dei
nostri sforzi ma in particolar
modo, la volontà di non perdere
un patrimonio vocale
altrimenti affidato al solo
ricordo.
Un grande entusiasmo ci ha
condotto fino al centenario
per il quale i festeggiamenti
hanno occupato l’intero
anno, coinvolgendo realtà
vicine ma anche e soprattutto
lontane.
La Rassegna Corale Camiglianese
che si svolge in due
serate, una in luglio e l’altra
in ottobre, si trasforma piano
piano in un convegno di
più ampio respiro,ospitando
gruppi corali fuori della nostra
regione e nazione. Sono
occasioni queste di scambio
culturale e di confronto per
crescere, per guardare sempre
avanti, con ambizione e
voglia di migliorarsi. Questo
slancio oltre i nostri confini,
ci ha portato ad incontrare
gruppi di notevole livello
tra cui amiamo ricordare il
Golden Gate di S: Francisco,
altri cori americani che ultimamente
stiamo ospitando
e altri gruppi italiani tutti si-
curamente di ottima levatura
musicale; il gemellaggio
promosso dall’Amministrazione
Comunale con una città
francese e una tedesca e
la nostra partecipazione ad
una Rassegna che si è svolta
al Teatro Regio di Parma
che ricordiamo con grande
piacere ed emozione.
Tutti questi scambi hanno
arricchito il nostro coro non
solo dal punto di vista umano
ma anche culturale in
quanto oltre ad entrare in
contatto con realtà diverse
dalla nostra, abbiamo inserito
nel repertorio canti
che sono il frutto di queste
esperienze e che ogni volta
che li cantiamo, contribuiscono
a rinverdirle, (foto del
centenario) Il clima ottimistico
del centenario ha portato
anche un altro frutto.
Dal 1997 è attiva all’interno
della Corale, una sezione
maschile “ Le Pizzorne” nata
grazie alla passione dei nostri
coristi verso i canti della
montagna.Il nome è evocativo
della realtà che comprende;infatti
le Pizzorne
è l’altopiano che sovrasta e
abbraccia la piana di Lucca
da cui provengono i cantori
che appartenendo a realtà
corali diverse dalla nostra,
hanno in comune la stessa
passione e voglia di cantare.
34) (25
La foto di Fabrizio De André è di Renzo Chiesa, che ringraziamo per la diponibilità – grafica studioriccucci
con il patrocinio di
Teatro del Giglio
venerdì 19 aprile 2013, ore 21.15
Posto unico euro 10
Acquisti e prenotazioni:
Biglietteria del Teatro del Giglio, Piazza del Giglio 13/15 Lucca
tel. 0583.465320 - e.mail: biglietteria@teatrodelgiglio.it
in collaborazione con
per il progetto
Bangladesh - scuola e protezione per i bambini di strada
da La buona novella e Il cantico dei drogati
Faber&classic Ensemble di Silvano Pieruccini
Ensemble Bacchelli di Livorno
Coro Santa Felicita di Lucca
direttore Silvano Pieruccini
consulente vocale Nicoletta Fiori

È Davide Benetti da Aosta
il vincitore del primo concorso
nazionale per direttori di
coro “Le Mani in Suono”, che
si è svolto il 16 e 17 marzo ad
Arezzo su iniziativa dell’Insieme
Vocale Vox Cordis con
il contributo dell’Associazione
Cori della Toscana e la
collaborazione della Fondazione
Guido d’Arezzo e
del Convitto “V. Emanuele
II”. Organista e direttore di
coro, Benetti ha ottenuto
dalla giuria la votazione di
90,3/100, che gli ha consentito
di superare gli altri undici
finalisti, selezionati fra i
più promettenti direttori di
tutta Italia, aggiudicandosi
il premio di mille euro e la
possibilità di dirigere il coro
Vox Cordis in concerto nella
prossima stagione musicale
PRIMA eDIzIone
“Le MAnI In Suono”
di Claudia Pennucci
Si è concluso ad Arezzo il concorso per direttori di coro realizzato dall’Insieme Vocale Vox
Cordis con il contributo dell’Associazione Cori della Toscana e la collaborazione della
Fondazione Guido d’Arezzo e del Convitto nazionale “V. Emanuele II”.
Il maestro Davide Benetti di Aosta vince la prima edizione de “le Mani in Suono”.
Organista e direttore di coro, Benetti ha ottenuto dalla giuria la votazione di 90,3/100, che gli ha
consentito di superare gli altri undici finalisti, selezionati fra i più promettenti direttori di coro da
tutta Italia. A lui il premio di mille euro e la possibilità di dirigere il coro Vox Cordis in concerto nella
prossima stagione musicale 2013-2014. Secondo classificato il maestro Luca Scaccabarozzi da Milano,
al terzo posto il torinese Giuseppe Montesano. Premio speciale della giuria a Mattia Culmone
come direttore di coro più giovane.
2013-2014.
Il secondo premio (500
euro, la metà dei quali in
buoni acquisto di materiale
musicale) è andato al milanese
Luca Scaccabarozzi,
pianista e cantante, oltre
che direttore di coro, che
si è piazzato ad un soffio
da Benetti con 89,6 voti su
100. Terzo classificato con
85,1 voti su 100 il torinese
Giuseppe Montesano, pianista
e direttore di orchestra
oltre che di coro. A lui andrà
un premio del valore di 250
euro da spendere in attività
formative presso la Scuola
per Direttori di Coro della
Fondazione Guido d’Arezzo.
Un premio speciale è andato
poi a Mattia Culmone
di Trento, compositore e
pianista, quale direttore di
coro più giovane (under 32)
ammesso alla finale.
La giuria del concorso, presieduta
da Walter Marzilli,
era composta da Marco Berrini,
Maria Dal Bianco, Fabio
Lombardo, Daniele Proni e,
per la prima volta in un concorso
del genere, dai membri
dell’ensemble che si è
prestato come coro–laboratorio
per le varie prove, il Vox
Cordis. “Chiudiamo la prima
edizione del concorso con
un bilancio straordinario
sia per la qualità dei parte-
36) (37
cipanti sia per la presenza
di pubblico”, commenta il
direttore artistico Lorenzo
Donati, “non ci aspettavamo
che ad assistere alle
prove sarebbero arrivati direttori
di coro da tutta Italia,
c’era molta curiosità per
il taglio fortemente innovativo
della competizione”.
Altissimo il livello tecnico
dei finalisti: “i primi tre classificati
hanno ottenuto voti
molto alti rispetto alla media
degli altri concorsi, ma
tutti i sei maestri che hanno
avuto accesso alla finalissima
si sono piazzati in un
range compreso fra i 70 e i
90 centesimi. Questo testimonia
che le nuove leve
hanno una preparazione
di eccellenza. Interessante
poi che ben cinque di loro
provenissero dalle scuole
private italiane in cui si insegna
direzione di coro in
maniera professionale: tre
dalla Scuola per direttori di
coro della Fondazione Guido
d’Arezzo, uno da quella
di Torino e un altro da quella
di Milano. Segno che una
formazione rigorosa consente
di raggiungere risultati
elevatissimi”.
Grande soddisfazione da
parte dell’organizzazione è
stata espressa alla fine della
manifestazione dal Presidente
dell’Associazione Vox
Cordis Gianna Baroni che ha
riportato i commenti positivi
ricevuti da parte dei concorrenti,
della giuria e del
pubblico.
Infine i cantori dell’ensemble
Vox Cordis, che si sono
prestati come coro-strumento
arrivando a cantare
per 48 volte nell’arco delle
due giornate, hanno compiuto
un vero tour de force
che è valso loro il plauso
–e due minuti di applausi–
dei finalisti del concorso e
del presidente della giuria
Walter Marzilli. “Un gruppo
straordinario e maturo
per la qualità delle voci e
dell’esecuzione, oltre che
per la tenuta e l’attenzione”,
ha sottolineato il maestro
Marzilli.
I finalisti del concorso erano
stati selezionati fra decine
di candidati in base ai loro titoli,
all’esperienza e a criteri
ferrei di eccellenza. Si sono
sfidati nel corso della competizione
esibendosi nella
concertazione ed esecuz-
ione di una serie di brani
classici e contemporanei di
musica corale, dal Sicut Cervus
di G. P. da Palestrina al
Nonsense n. 1 di G. Petrassi
passando per il Zum Abendsegen
di Mendelssohn e la
Petite Voix di F. Poulenc.
A fare da coro-strumento
per permettere lo svolgimento
delle prove era appunto
l’ensemble aretino
Vox Cordis, ormai avvezzo a
questo genere di esperienze,
sperimentate più volte
nell’ambito della collaborazione
con la scuola per Direttori
di Coro della Fondazione
Guido d’Arezzo. E, per
la prima volta in un concorso
del genere, anche il coro
ha avuto diritto a dire la sua
sulle capacità di chi lo dirigeva,
esprimendo il proprio
voto in giuria attraverso due
rappresentanti.
Tutto il concorso si è svolto
davanti ad un pubblico
selezionato ed attento presso
il Convitto Nazionale “V.
Emanuele II”, dal pomeriggio
di sabato 16 marzo fino
a domenica 17 alle ore 20
momento in cui c’è stata la
proclamazione dei vincitori
e l’assegnazione dei premi.

ITIneRARI
VoCALI
neL ChIAnTI
di Angiolo Fossati
Coordinamento delle corali del Chianti Fiorentino e Senese in collaborazione
con i Comuni di Barberino Val d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo
Berardenga, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti, San Casciano in
L’associazione
Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa e con il Patrocinio dell’Associazione Cori della
Toscana organizza la XIII° Rassegna Internazionale di canto corale:
ITINERARI VOCALI NEL CHIANTI
XIII° RASSEGNA INTERNAZIONALE DI CANTO CORALE
2 - 30 GIUGNO 2013
•Domenica 2 giugno ore 18.00 – Museo Arte Sacra di San Francesco di Greve in Chianti
Coro Polifonico del Chianti di Strada in Chianti
•Dir. Elena Superti
Coro Polifonico Amici della Migliarina di Viareggio
•Dir. Rossano Galli
•Sabato 15 giugno ore 21.00 – Villa Chigi di Castelnuovo Berardenga
Coro Polifonico del Chianti di Strada in Chianti
•Dir. Elena Superti
Coro Collage di Stoccolma (Svezia)
•Dir. Malin Stromdahl
Wienerwald Viergesang di Vienna (Austria)
•Domenica 16 giugno ore 17.30 – Piazza del Comune di Castellina in Chianti
Schola Cantorum di Castellina in Chianti
•Dir. Paolo Gragnoli
Coro Collage di Stoccolma (Svezia)
•Dir. Malin Strömdahl.
Wienerwald Viergesang di Vienna (Austria)
Singkreis der Karntner di Graz (Austria)
•Dir. Gunther Brand
•Domenica 16 giugno, ore 21.00 – Chiesa San Bartolomeo Barberino Val d’Elsa
Coro della Cappella Musicale di San Bartolomeo - Barberino V.E •Dir. Gian Piero Cencetti
Wando High School Choir - Charleston, South Carolina (USA)
•Dir. Eric Wilkinson
•Sabato 22 giugno ore 21.15 – Teatrino del Borghetto di Tavarnelle Val di Pesa
Corale Santa Lucia al Borghetto di Tavarnelle Val di Pesa
•Dir. Marco Francioli
Coro Vico Alto di Siena
•Dir. Pia Palmieri
•Domenica 23 giugno ore 18.00 – Località Rietine Gaiole in Chianti
Assabet Valley Mastersingers Touring Choir – Massachusetts (USA) •Dir. Robert Eaton
Coro San Leopoldo di Concordia Sagittaria (VE)
•Dir. Claudia Toneguzzo
•Sabato 29 giugno ore 21.15 – Chiesa della Misericordia di San Casciano in Val di Pesa
Coro Quodlibet di San Casciano in Val di Pesa
•Dir. Gianni Franceschi
Coro Tempus Floridum di Fiesole
•Domenica 30 giugno ore 17.30 – Castello di Volpaia Radda in Chianti
Corale S. Niccolò di Radda in Chianti
•Dir. Michele Manganelli
Coro La Grolla di Livorno
•Dir. Giovanni Sbolci
38)
Omaggio a
Giacomo puccini
ASSOCIAZIONE
LUCCHESI NEL MONDO
GRUPPO CORALE “SANTA FELICITA”
Associazione Culturale Musicale - Lucca
CITTA’ di LUCCA
Fondazione
Cassa di Risparmio
di Lucca
10° CONCERTO PER LA “SANTA CROCE”
Concerto per soli, coro, organo e pianoforte
Dedicato a Giacomo Puccini Senior (1712-1781)
Celebrazione del II centenario della nascita di Giuseppe Verdi
4 MAGGIO 2013 - ORE 21.15
CHIESA DI SAN PIETRO SOMALDI- LUCCA
Evento realizzato in collaborazione con la Provincia di Lucca
G. PUCCINI SENIOR:
MOTTETTO DI SAN BENEDETTO
TE DEUM (prima ripresa moderna)
e musiche di:
F. Corteccia, M. Bargagna, E. Barsanti,
S. Pieruccini, G. Puccini junior, G. Verdi
CORO “SANTA FELICITA”-Lucca
CORO POLIFONICO “BRUNO PIZZI”-Pisa
ELENA FIORETTI - soprano
ALIDA BERTI -soprano
ILARIA BRUNINI - pianista
ENRICO BARSANTI - organista
ELEONORA MATTEI - maestro collaboratore
Direttore: SILVANO PIERUCCINI
INGRESSO LIBERO
AGENZIA GENERALE DI BARGA

Domenica 28
aprile 2013: il
coro di voci bianchePiccole
Note e il coro giovanile
Shining Notes di Monte San
Savino (AR) diretti dal Maestro
Benedetta Nofri si sono
affermati tra i protagonisti
del 14° Concorso nazionale
di esecuzione musicale “Riviera
Etrusca” di Piombino
(LI). Nato nel 2000, per volontà
delle amministrazioni
comunali del comprensorio
della Val di Cornia, il Concorso
si svolge interamente
nella città di Piombino.
La manifestazione gode del
patrocinio e contributo del
Comune di Piombino, dal
2005 ha il riconoscimento
dell’amministrazione
VInCIToRI ToSCAnI
In un BeL
ConCoRSo ToSCAno!
di Benedetta Nofri
provinciale di Livorno, dal
2006 il Patrocinio della Regione
Toscana e il contributo
della Fondazione “Cassa
di Risparmio” di Livorno. Il
concorso è diventato negli
anni un riconosciuto e atteso
appuntamento primaverile
per giovani musicisti
desiderosi di confrontarsi
tra loro e avere opportunità
per farsi conoscere, per studenti
stranieri residenti nel
nostro paese o frequentanti
istituti pubblici e privati italiani
e per docenti di fama internazionale.
Il Coro di voci bianche Piccole
Note ha ottenuto un
primo posto con un punteg-
gio di 95/100, proponendo
una selezione di brani a due
voci di compositori italiani
con accompagnamento di
pianoforte (a cura del Maestro
Elisa Pasquini). Il coro,
già premiato lo scorso anno
al Concorso
nazionale di Musica “San
Vigilio in…canto” a Roma
(punteggio 93/100), protagonista
della Seconda
edizione della Rassegna
di voci Bianche organizzata
dalla Fondazione Guido
d’Arezzo, è stato fondato
nel 2008 dalla sua attuale
direttrice ed è composto
da una quarantina di ragazzi,
tra i cinque e i tredici
anni. Il coro giovanile Shining
Notes, ensemble di una
decina di elementi, al suo
primo concorso, con una
selezione di repertorio a 4
e 5 voci dal Rinascimento al
‘900, ha ottenuto un secondo
posto con un punteggio
di 93/100.
La giuria, presieduta dal
Maestro Rinaldo Bartaletti,
ha espresso parole di particolare
apprezzamento per
il progetto corale attivo a
Monte San Savino, pensato
come un percorso “verticale”
di introduzione ed educazione
alla coralità.
42)