Diapason - Associazione Cori dell Toscana
Diapason - Associazione Cori dell Toscana
Diapason - Associazione Cori dell Toscana
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
<strong>Diapason</strong><br />
Anno XXX - nr 76<br />
Ottobre - Dicembre 2011<br />
L’Insieme Vocale Vox Cordis di Arezzo, sezione femminile,<br />
vince il primo premio al Festival di Cantonigros<br />
Periodico Trimestrale<br />
<strong>dell</strong>’<strong>Associazione</strong> <strong>Cori</strong> <strong>dell</strong>a <strong>Toscana</strong><br />
Via del Pantano, 40 - 52100 Arezzo<br />
Sped. elettronica agli abbonati
vita associativa<br />
<strong>Diapason</strong><br />
Anno XXX nr. 76/2011<br />
periodico trimestrale <strong>dell</strong>a<br />
<strong>Associazione</strong> <strong>Cori</strong> <strong>Toscana</strong><br />
Registrato al n. 4/1983<br />
del Tribunale di Grosseto<br />
Direttore Responsabile:<br />
Giancarlo Pagni<br />
Redazione:<br />
Cristiano Benedetti, Carlo Bresci,<br />
Fernando Catacchini, Moggi Enrico<br />
Cristina Redi.<br />
Hanno collaborato:<br />
Gianna Baroni, Serenella Bianchi,<br />
Dino Bonciani, Andrea Brunicardi,<br />
Fernando Catacchini,<br />
Giovanni Del Vecchio, Evi Lenti,<br />
Benedetta Nofri, Gabriele Falchi,<br />
Daniele Palmieri<br />
Redazione:<br />
Via Vittorio Emanuele II, 18<br />
58054 Scansano GR<br />
Tel. (+0039.0564.2507908)<br />
Cell. (+0039.338.8566884)<br />
www.coritoscana.it<br />
E.mail: diapason@coritoscana.it<br />
info@coritoscana.it<br />
c. c. postale: 14546501<br />
Composizione EDP e impianti<br />
<strong>dell</strong>a redazione<br />
EDIZIONE ELETTRONICA<br />
Distribuzione gratuita per gli associati<br />
muniti di indirizzo mail<br />
ASSOCIATO ALL’USPI<br />
UNIONE STAMPA<br />
PERIODICA ITALIANA<br />
Copie distribuite 5000<br />
Auguri - Redazionale<br />
E’ un Buon Natale - di Fernando Catacchini<br />
Ai Lettori - di Giancarlo Pagni<br />
La nuova Commissione Artistica <strong>dell</strong>’ACT<br />
Filo d’Arianna - Redazionale<br />
Vox Cordis a Cantonigros - di Gianna Baroni<br />
Polifonico Guido D’Arezzo 2011 - Redazionale<br />
Il Mº Marzilli - Redazionale<br />
Le Voci del 900 - di Benedetta Nofri<br />
In ricordo di Domenico Papalini - di Evi Lenti<br />
Ferenc Liszt - di Giancarlo Pagni<br />
Liszt - Ave Maria<br />
Liszt - Pater Noster<br />
Rassegna Città di Chiusi - di Daniele Palmieri<br />
I 40 anni <strong>dell</strong>a Corale Valdera - di Gabriele Falchi<br />
Tuscan Folk Songs - di Gabriele Falchi<br />
I Cantori di San Giovanni - di Dino Bonciani<br />
Quattro passi in Coro - di Serenella Bianchi<br />
Appesi ad un fil di voce - Redazionale<br />
Tutti insieme per Puccini - di Andrea Brunicardi<br />
Europa Cantat in Torino<br />
<strong>Diapason</strong> - 2<br />
A tutti i lettori<br />
Buon Natale e Buon Anno 2012<br />
SOMMARIO<br />
2<br />
3<br />
4<br />
5<br />
5<br />
6<br />
7<br />
9<br />
10<br />
11<br />
12<br />
13<br />
19<br />
25<br />
26<br />
27<br />
28<br />
29<br />
29<br />
30<br />
31
3 - <strong>Diapason</strong><br />
E’ un Buon Natale ......<br />
di Fernando Catacchini<br />
Carissimi coristi e coriste,<br />
Presidenti e Direttori,<br />
gli eventi di questi ultimi tempi relativi<br />
all’Euro e alla crisi economica mondiale,<br />
oltre che inasprire la nostra vita quotidiana a<br />
causa <strong>dell</strong>e maggiori tasse o prelievi vari che<br />
i nostri governanti hanno ritenuto necessari,<br />
hanno trasformato questo S. Natale da una<br />
festività abitualmente portatrice di gioia e<br />
di pace ad una fonte di forti preoccupazioni.<br />
Questo sentimento è certamente<br />
comprensibile e condivisibile da tutti noi<br />
eppure a me quest’anno è successa una cosa<br />
così bella e grande, che voglio testimoniarvi,<br />
tale da farmi affermare, così come nel titolo<br />
di questo mio scritto “E’ un buon Natale”.<br />
Molti di voi sanno che io sono tutt’oggi<br />
corista <strong>dell</strong>’Insieme Vocale Vox Cordis di<br />
Arezzo e che pratico questa passione verso<br />
il canto corale (ahimè) da ben 41 anni. Ho<br />
iniziato appena diciannovenne questo<br />
percorso in un fantastico coro maschile<br />
formato da circa 30 giovani coetanei (salvo tre<br />
o quattro fuori quota) che ho visto nel tempo<br />
lentamente ma inesorabilmente invecchiare.<br />
Quando molti anni fa il mio amico e<br />
direttore Fosco Corti intuì la necessità di<br />
creare un circuito corale-formativo virtuoso<br />
(bambini-giovani-adulti) per creare i<br />
nuovi coristi e dare così un futuro ed una<br />
continuità al coro grande, condivisi con<br />
tutto me stesso la sua idea e dopo qualche<br />
tempo vidi e sentii cantare ad Arezzo un<br />
coro giovanile. Che gioia.<br />
Purtroppo questa bella esperienza non<br />
ebbe futuro in parte per la successiva<br />
prematura scomparsa di Fosco ed in parte<br />
per la cecità e la poca convinzione di<br />
chi avrebbe dovuto proseguire nel suo<br />
insegnamento.<br />
Da allora per anni, qui nella mia città,<br />
nessun’ altra seria proposta didattica<br />
in favore <strong>dell</strong>a coralità giovanile ma<br />
solamente alcuni tentativi sulla costituzione<br />
di cori di voci bianche tutti miseramente<br />
naufragati causa la poca convinzione<br />
dei promotori e soprattutto per i carenti<br />
presupposti costitutivi degli stessi. Giuro di<br />
aver pensato che non avrei mai più visto e<br />
sentito un coro giovanile qui ad Arezzo.<br />
Nell’ultimo decennio, forte anche del<br />
mio incarico in seno all’<strong>Associazione</strong><br />
Regionale, ACT ha investito continuamente<br />
risorse umane ed economiche sul settore<br />
<strong>dell</strong>a coralità giovanile e scolastica<br />
stimolando continuamente la nascita<br />
di cori all’interno <strong>dell</strong>e scuole creando<br />
percorsi corali-formativi per gli insegnati<br />
<strong>dell</strong>a scuola primaria e organizzando nella<br />
regione festival e altri momenti di incontro<br />
<strong>dell</strong>e realtà esistenti. Sulla stessa scia anche<br />
molte associazioni corali autonomamente<br />
hanno intrapreso rapporti diretti con<br />
le singole scuole dei rispettivi territori<br />
finalizzati all’accesso dei direttori nelle<br />
singole classi per realizzare percorsi di<br />
pratica corale o di propedeutica alla stessa.<br />
Posso garantirvi che in tutta la regione, ma<br />
in particolare qui ad Arezzo, numerosissime<br />
sono state le scuole elementari interessate<br />
da queste attività.<br />
Grazie a questi semi qualche anno fa<br />
ho visto dapprima crescere alcune piantine<br />
dalle quali sono poi sbocciati dei frutti<br />
molto promettenti ed ho avuto il grande<br />
piacere di veder nascere e sentire non uno<br />
ma più cori di voci bianche, numerosi e<br />
gestiti con professionalità e non in modo<br />
precario come spesso succede. Mi riferisco<br />
ai bambini <strong>dell</strong>a Scuola F. Coradini<br />
diretto da Paola Tacconi , a quelli del coro<br />
Voceincanto diretto da Gianna Ghiori, al<br />
coro Arcobaleno di San Giovanni V.no<br />
diretto da Jonathan de Sanctis e al coro Le<br />
piccole note di Monte san Savino diretto da<br />
Benedetta Nofri ed Elisa Pasquini. Quanta<br />
grazia di Dio!<br />
Ma tutti coloro che si occupano di cori<br />
sanno bene che il momento critico per le<br />
attività corali avviene nella fascia di età<br />
corrispondente al passaggio dalla scuola<br />
media a quella superiore così che spesso<br />
succede che le molte fiammelle corali accese<br />
nell’età infantile si spengono inesorabilmente<br />
al raggiungimento di quell’età e non<br />
riusciamo mai a chiudere il cerchio.<br />
Quest’anno è avvenuto il miracolo, ecco<br />
perché... è un Buon Natale... che ha prodotto<br />
dei buoni doni.<br />
Ho avuto, martedì sera 20/12 nella<br />
Chiesa di San Bernardo ad Arezzo, la gioia<br />
vita associativa<br />
di vedere e sentir cantare un coro giovanile<br />
forte di 32 ragazzi e ragazze ottenuto dalla<br />
occasionale unione del Vox Cordis Youth<br />
Choir e <strong>dell</strong>o Shining Notes di Monte San<br />
Savino ma frutto di uno specifico lavoro<br />
effettuato in collaborazione da Lorenzo<br />
Donati , Benedetta Nofri, Elisa Pasquini,<br />
e Patrizio Paoli, tutti giovani musicisti<br />
direttori di coro aretini, e finalizzato<br />
finalmente a sfatare questo tabù.<br />
Incredibile, mi sono detto, ad Arezzo<br />
abbiamo un coro giovanile.<br />
A questo gruppo di lavoro poi si<br />
aggiungeranno prossimamente altri<br />
giovani <strong>dell</strong>e scuole superiori di Arezzo<br />
che hanno aderito ad un laboratorio corale<br />
di musica pop scaturito da un progetto ACT<br />
denominato “VOCALMENTE.... il coro<br />
per ogni musica...” e finanziato attraverso<br />
uno specifico bando dal Comune di Arezzo<br />
- Assessorato alle politiche Giovanili.<br />
I maestri quindi avranno a disposizione<br />
un gruppo coetaneo forte di oltre 40 ragazzi<br />
e ragazze con cui impostare un interessante<br />
lavoro.<br />
La gioia <strong>dell</strong>’evento è stata per me così<br />
grande da far passare in secondo piano<br />
l’aspetto artistico <strong>dell</strong>’esecuzione; solo<br />
per la cronaca segnalo che il concerto si è<br />
concluso davanti ad un folto pubblico con<br />
l’esecuzione, a cori riuniti, di alcuni brani<br />
di J.Rutter.<br />
A conclusione di questa mia testimonianza<br />
non posso che ringraziare per<br />
questo bel regalo, non tanto a me ma alla<br />
coralità, il Mº Lorenzo Donati e tutti i<br />
musicisti collaboratori ed augurare a tutti<br />
voi, oltre che un Buon Natale, la possibilità<br />
di vivere una gioia come la mia investendo<br />
voi stessi nei giovani.<br />
Auguri a tutti!
Vita associativa<br />
Al Presidente <strong>dell</strong>’ACT,<br />
ai coristi toscani,<br />
Anno XXVII - nr 70<br />
ai lettori tuttiGennaio<br />
- Marzo 2009<br />
Or son trent’anni quando<br />
insieme al Prof. Beppe Bottai e<br />
all’Avv. Vittorino Moratti, allora<br />
Presidente <strong>dell</strong>a ACT, demmo vita,<br />
con grande entusiasmo e coraggio,<br />
a quel nr. 0 di questo periodico<br />
che intitolammo <strong>Diapason</strong><br />
(come lo strumento comunemente<br />
detto corista) che fosse in grado<br />
di avvicinare, cementare, fondere<br />
le vive voci di persone che pur<br />
gemellate nell’amore per la musica,<br />
vivono, tuttavia, situazione ambientali<br />
diverse, gestiscono<br />
tradizioni socio-culturali differenti,<br />
esprimono vocazioni interpretative<br />
diversificate.<br />
L’invito più importante rivolto<br />
in quella occasione ai lettori,<br />
e successivamente rinnovato<br />
più volte, fu la richiesta di<br />
collaborazione, <strong>dell</strong>’invio di<br />
notizie, segnalazioni di problematiche<br />
attinenti all’attività corale,<br />
che oltre a fornire il materiale<br />
a disposizione <strong>dell</strong>a Redazione<br />
avrebbero dovuto aprire un<br />
importante dibattito sulla vita dei<br />
nostri cori amatoriali.<br />
Non volevamo fare un giornale<br />
di élite di dotti e di sapienti, ma<br />
costruire una palestra aperta a tutti:<br />
aperta agli interventi personali,<br />
alle espressioni <strong>dell</strong>e esperienze<br />
di tutti, alla puntualizzazione di<br />
situazioni colte dal di dentro e<br />
non di quelle colte dal di fuori o<br />
dall’alto.<br />
Volevamo fare polifonia anche<br />
senza cantare, fondendo le<br />
voci, di consenso o di critica, di<br />
entusiasmo o di scoramento in un<br />
<strong>Diapason</strong><br />
<strong>Diapason</strong><br />
- 4<br />
unico meraviglioso organico coro.<br />
Purtroppo, cari lettori, questo<br />
nostro sogno si è avverato solo<br />
parzialmente. Sporadici sono stati<br />
i contributi a questa polifonia a più<br />
voci.<br />
Dopo un breve periodo, per<br />
la prematura scomparsa del<br />
Prof. Bottai, assunsi la direzione<br />
su proposta <strong>dell</strong>a Presidenza<br />
contemporaneamente alla gestione<br />
<strong>dell</strong>a Segreteria <strong>dell</strong>a <strong>Associazione</strong>.<br />
Questo mi permise, scorrazzando<br />
in lungo e largo l’intera <strong>Toscana</strong>,<br />
di avere accesso alle notizie di<br />
prima mano con le quali la vita del<br />
periodico fu garantita.<br />
Adesso, però, che mi è rimasta<br />
solo la responsabilità <strong>dell</strong>a ge-<br />
Periodico Quadrimestrale<br />
<strong>dell</strong>’<strong>Associazione</strong> <strong>Cori</strong> <strong>dell</strong>a <strong>Toscana</strong><br />
Via del Pantano, 40 - 52100 Arezzo<br />
Sped. in A. P. - L. n. 46/2004 art. 1 comma 2<br />
N.30049633 aut. DRT/CB/CENTRO 1 - 01.12.05<br />
stione del <strong>Diapason</strong>, faccio<br />
molta fatica a garantire allo stesso<br />
una certa periodicità, che potrebbe<br />
essere anche intensificata data la<br />
sua trasformazione in edizione<br />
elettronica.<br />
Per questo motivo, caro<br />
Presidente e cari lettori, ho deciso<br />
di passare la mano: trovate uno<br />
più giovane di me maggiormente<br />
disponibile.<br />
Il nostro glorioso <strong>Diapason</strong><br />
avrà nuova vita per almeno altri<br />
trent’anni.<br />
Permettetemi di inviare a tutti<br />
voi, alle vostre famiglie, ai vostri<br />
<strong>Cori</strong> i migliori auguri di Buon<br />
Natale e felice nuovo Anno.<br />
Giancarlo Pagni
5 - <strong>Diapason</strong> Vita associativa<br />
E’ stata rinnovata la<br />
Commissione Artistica<br />
<strong>dell</strong>a <strong>Associazione</strong><br />
La Giunta Esecutiva <strong>dell</strong>’ACT, nella sua<br />
ultima seduta, ha provveduto alle nomina dei<br />
componenti la Commissione Artistica come di<br />
seguito indicato:<br />
Lombardo Fabio -Via <strong>dell</strong>’Olmeto,15 – 50135 Firenze<br />
Tel. 055.697234 -335.6607613<br />
E.mail: falimbo@gmail.com<br />
Donati Lorenzo - S. Marco Villalba, 32 – 52100 Arezzo<br />
Tel. 347.1162825 -<br />
E.mail: donati@hesperimenta.com<br />
Contessi Daniela - Via di Salviano, 275 – 57124 Livorno<br />
Tel.0586.858884 - 328.4427713<br />
E.mail: danielae@alice.it<br />
Iannitti Francesco - via N. Paganini 16 - 58100 Grosseto<br />
Tel. 0564.29411 - 328.7311904<br />
E.mail: francescoiannitti@gmail.com<br />
Materassi Edoardo - via F.lli Cervi, 294<br />
50030 Bivigliano Vaglia (FI)<br />
Tel. 055.406498 - 348.2475369<br />
E mail: materaedo@tin.it<br />
Valeri Simone - via Melegnano, 10 -56038 Ponsacco (PI)<br />
Tel. 0587.735161 - 338.9152017<br />
E mail: info@simonevaleri.it<br />
Stornello Luca - Via Accademia Labronica, 30<br />
57127 Livorno<br />
Tel. 0586.859723 – 328.2745221<br />
E mail: lucastorn@tiscalinet.it<br />
Catacchini Fernando -Via F. Magellano, 38<br />
52100 Arezzo<br />
Tel. 0575.911274 – 333.2005984<br />
E mail: presidente@coritoscana.it<br />
Redi Cristina - Via S. Francesco, 3 – 52100 Arezzo<br />
Tel. 0575.21670 – 333.4718391<br />
E mail: redi@coritoscana.it<br />
Moggi Enrico – Via <strong>dell</strong>a Chiesa di Salviano, 2<br />
57124 Livorno<br />
Tel. 0586.4845507 – 328.7674777<br />
E mail: segretario@coritoscana.it<br />
arigo46@libero.it<br />
La Commissione così composta potrà essere<br />
contattata direttamente o indirettamente<br />
per problemi inerenti l’attività del coro e dei<br />
singoli direttori e/o coristi.<br />
Dopo lunghi anni di silenzio sono stato<br />
recentemente ricontattato da un caro<br />
amico, che insieme ad altri amanti <strong>dell</strong>a<br />
musica e del canto corale, ci fu vicino in<br />
occasione <strong>dell</strong>a nascita <strong>dell</strong>a <strong>Associazione</strong><br />
Regionale: il Prof. Giovanni Guazzone<br />
che ha voluto omaggiarmi di questa sua<br />
fatica letterale che, con grande grande<br />
piacere, presento ai direttori, coristi e<br />
lettori di <strong>Diapason</strong>.<br />
Fatica non è, perchè scritta in chiara e<br />
leggera lingua, ben ordinata e semplice ed<br />
intende illustrare ai nostri sensi ineducati<br />
alcune opere liriche che l’autore presenta<br />
attraverso il commento e l’esposizione dei<br />
relativi libretti.<br />
Arianna di Monteverdi, La Serva<br />
Padrona di Pergolesi, Norma di Bellini,<br />
Nabucco di Verdi, Rigoletto di Verdi,<br />
Aida di Verdi, sono le opere esaminate.<br />
Ne seguiranno altre (così promette il<br />
Guazzone).<br />
Per i tipi di Munari Edizioni è in vendita<br />
per gli interessati al misero costo di € 10.<br />
Contattare e.guazzone@gmail.com)
Rassegne e Concorsi<br />
L’Insieme femminile<br />
del “Vox Cordis” di Arezzo<br />
vince il primo premio<br />
al Festival di Cantonigros<br />
di Gianna Baroni<br />
Cinque paesi <strong>dell</strong>’Europa, Asia e Sud<br />
America, hanno vinto i più importanti<br />
premi al 29° Festival <strong>dell</strong>a Musica.<br />
In questa edizione del Festival i<br />
“Cantonigros Awards”, sono stati divisi<br />
tra la Slovenia, Cina, Italia, Svezia<br />
ed Ecuador. Il festival si è concluso<br />
Domenica sera, caratterizzato da<br />
incertezza circa la sua futura continuità.<br />
La Slovenia, con il gruppo Academy<br />
Choir <strong>dell</strong>’Università del Litorale<br />
di Capodistria, ha trionfato nei più<br />
importanti premi: il primo posto nella<br />
competizione per cori misti e con il<br />
secondo posto nella competizione<br />
femminile, con una bella serie di<br />
prestazioni vocali. L’Insieme Vocale<br />
Vox Cordis di Arezzo (Italia), direttore<br />
Lorenzo Donati, ha vinto il primo<br />
premio nella competizione femminile<br />
con una messa in scena originale e con<br />
voci forti e chiare, e il quarto premio al<br />
concorso per cori misti. Al coro svedese<br />
Tyresö Ungdomskör, che ha inaugurato<br />
il concerto di apertura presso il Palazzo<br />
<strong>dell</strong>a Musica Catalana, è stato assegnato<br />
il secondo premio per i cori misti e il<br />
quarto premio per la musica popolare.<br />
Al coro Ungherese “Voci Angeliche”<br />
che ha eseguito brani molto originali<br />
è stato assegnato il terzo premio nella<br />
competizione cori femminili.<br />
La Cina è stata il grande vincitore<br />
per la competizione “cori di bambini”: il<br />
gruppo Youngster Shanghai Huangpu:<br />
il secondo premio è stato assegnato<br />
al gruppo sperimentale Guanddong<br />
Middle School Choir, che ha vinto<br />
anche premi nella competizione di<br />
ballo, cori e cori misti pop femminili.<br />
I componenti del Coro Pichincha<br />
<strong>dell</strong>’Ecuador erano lietissimi per il<br />
loro secondo premio nella musica<br />
popolare e per il terzo premio nella<br />
competizione per cori misti.<br />
Per tutti è stato molto importante<br />
vincere un premio a Cantonigros. “Il<br />
festival è molto rinomato in tutto il<br />
mondo”. dice Cecilia Arias Sanchez<br />
direttore del coro equatoregno<br />
Pichincha, ha riconosciuto che “è<br />
molto difficile vincere qui, perché la<br />
giuria è particolarmente esigente.”<br />
Al termine del festival il gruppo<br />
di valutazione ha affermato che la<br />
partecipazione è stata buona, di alta<br />
qualità e per molti gruppi è stato<br />
difficile vincere qualche premio.<br />
L’importante risultato, ottenuto<br />
<strong>Diapason</strong> - 6<br />
L’Insieme Vocale Vox Cordis di Arezzo, quarto premio nella categoria <strong>Cori</strong> Misti<br />
dall’ Insieme Vocale Vox Cordis e<br />
dal suo direttore Artistico e Musicale,<br />
Lorenzo Donati, appare ancor più<br />
significativo considerato che il coro è<br />
stato l’unico rappresentante <strong>dell</strong>’Italia<br />
in una competizione internazionale a<br />
cui hanno partecipato 35 formazioni<br />
provenienti da tutte le parti del mondo<br />
e da tutti i continenti.<br />
Inoltre l’Insieme Vocale Vox Cordis è<br />
il primo coro italiano ad aver raggiunto<br />
nelle 29 edizioni del festival un primo<br />
premio in una <strong>dell</strong>e sue categorie.
7 - <strong>Diapason</strong> Rassegne e Concorsi<br />
Il LIX Concorso Polifonico<br />
Internazionale Guido d’Arezzo<br />
si è concluso con grande successo<br />
Così anche il Concorso Nazionale<br />
Risultati e classifiche<br />
CATEGORIA A – CANTO MONODICO<br />
!º premio ex aequo<br />
MULIERUM SCHOLA GREGORIANA CLAMAVERUNT<br />
IUSTI di Varsavia - direttore Michal Slawecki - punti 181,70<br />
SCHOLA GREGORIANA “PIERGIORGIO RIGHELE” di<br />
Pescara - Direttore Elena Vadori - punti 175,40<br />
Schola Gregoriana Piergiorgio Righele di Pescara<br />
Mulierum Schola Gregoriana Clamaverunt Justi di Varsavia<br />
CATEGORIA B - POLIFONIA<br />
SEZIONE 3 Gruppi Vocali<br />
1° - SALT LAKE VOCAL ARTISTS di Salt Lake City (USA)<br />
Direttore Brady R. Allred - punti 181<br />
2° - WILLIAM BYRD CONSORT di Riga - (Lettonia) -<br />
Direttore Andris Veismanis - punti 162<br />
La Giuria ha altresì decretato l’assegnazione del Premio<br />
Speciale per la migliore esecuzione del brano d’obbligo (Sez 3<br />
e 4) al coro:<br />
- SALT LAKE VOCAL ARTISTS<br />
Saly Lake Vocal Artists di Saltr Lake City (USA)<br />
William Byrd Consort di Riga (Lettonia)<br />
SEZIONE 5 - CORI DI VOCI BIANCHE<br />
CHILDREN’S CHOIR GLORIA di Zhytomyr - (Ukraine) -<br />
Direttore Natalija Klymenko - punti 162<br />
Children’s Choir Gloria di Zhytomyr - (Ukraine)
Rassegne e Concorsi<br />
SEZIONE 6 periodo storico C (Polifonia a cappella con o<br />
senza basso continuo dal 1600 al 1750),<br />
Premio speciale al coro WILLIAM BYRD CONSORT - Riga<br />
(Lettonia) - Direttore Andris Veismanis<br />
SEZIONE 6 periodo storico D (Polifonia classico-romantica<br />
con o senza strumenti)<br />
1º premio ex aequo<br />
- SALT LAKE VOCAL ARTISTS – Salt Lake City (USA) - -<br />
Direttore Brady R. Allred<br />
- CHAMBER CHOIR COLLEGIUM MUSICALE - Tallin<br />
(Estonia) -Direttore Endrik Uksvarav<br />
SEZIONE 6 periodo storico E (polifonia dall’ impressionismo<br />
ai giorni nostri con o senza strumenti)<br />
1º premio Ex aequo<br />
- CHAMBER CHOIR VOX GAUDIOSA di Tokyo (Giappone) -<br />
Direttore Ko Matsushita<br />
- SALT LAKE VOCAL ARTISTS – Salt Lake City (USA) -<br />
Direttore Brady R. Allred<br />
SEZIONE 7 - MUSICA CONTEMPORANEA<br />
1º - CHAMBER CHOIR COLLEGIUM MUSICALE di Tallin<br />
(Estonia) Direttore Endrik Uksvarav - punti 188<br />
SEZIONE 8 - CANTO POPOLARE<br />
Premio del pubblico a INSTITUT TEKNOLOGI BANDUNG<br />
CHOIR di Bandung (Indonesia) - Direttore Indra Listiyanto<br />
Premio <strong>dell</strong>a Giuria al Coro TONOS HUMANOS di Me<strong>dell</strong>in<br />
(Colombia) - Direttore Cecilia Espinosa<br />
dibattito<strong>Diapason</strong><br />
- 8<br />
Il GRAN PREMIO CITTA’ DI AREZZO è stato assegnato al<br />
CHAMBER CHOIR VOX GAUDIOSA di TOKYO diretto da<br />
Ko Matsushita<br />
28º CONCORSO NAZIONALE<br />
1° premio - CORO DA CAMERA DI VARESE di Varese - Direttore<br />
Gabriele Conti - con punti 187/200<br />
2° premio - CORO DELLA VIRGOLA di Pescara - Direttore Pasquale<br />
Veleno - con punti 171/200<br />
3° premio - CORO CLARA SCHUMANN di Trieste - Direttore Chiara<br />
Moro - con punti 160/200
9 - <strong>Diapason</strong><br />
Il Coro Giovanile Italiano in concerto nella serie dei<br />
concerti del Guidoneum Festival diretto dai Maestri<br />
Lorenzo Donati (sopra) e Dario Tabbia (sotto)<br />
Il Coro Vox Cordis di Arezzo esegue l’Inno Nazionale in<br />
un inedito arrangiamento del Direttore Lorenzo Donati<br />
Rassegne e Concorsi<br />
Il M° Walter Marzilli è stato<br />
recentemente nominato direttore<br />
<strong>dell</strong>’Ensemble ufficiale <strong>dell</strong>a<br />
Cappella Sistina “Octoclaves”,<br />
dall’attuale direttore <strong>dell</strong>a Cappella<br />
Musicale Pontificia Sistina, Mons.<br />
Massimo Palombella.<br />
L’Ensemble era nato nel<br />
2003 e dal 2009 è diretto dal<br />
M° Marzilli. Gli Octoclaves sono<br />
formati da un nucleo di cantori<br />
<strong>dell</strong>a Cappella Sistina e<br />
da alcuni membri del Coro<br />
<strong>dell</strong>’Accademia Nazionale di Santa<br />
Cecilia, che collaborano come<br />
aggiunti anche con il coro Sistino.<br />
Fino al recente importante<br />
riconoscimento, l’ensemble aveva<br />
operato in modo autonomo.<br />
La formazione prevede al<br />
suo interno un sopranista<br />
e un contraltista, entrambi<br />
membri <strong>dell</strong>a Cappella Sistina.<br />
Questo permette agli Octoclaves<br />
di affrontare una grande varietà<br />
di repertori, dalla musica<br />
antica in formazione tipica<br />
di soli voci maschili fino<br />
al repertorio a voci miste.<br />
L’ensemble Octoclaves apparirà<br />
a breve in una serie di trasmissioni<br />
televisive <strong>dell</strong>’emittente TV<br />
2000 nella parte musicale di un<br />
programma dedicato al pensiero<br />
di Benedetto XVI. Inoltre<br />
inciderà un CD dedicato alle<br />
musiche dei compositori attuali<br />
del Pontificio Istituto di Musica<br />
Sacra, insieme al coro femminile<br />
<strong>dell</strong>o stesso istituto.<br />
Al Mº Marzilli, già componente<br />
<strong>dell</strong>a nostra Commissione Artistica, i<br />
migliori auguri di un proficuo lavoro.
attività didattica<br />
Di Benedetta Nofri<br />
Ormai da alcuni anni, l’ACT offre importanti<br />
opportunità formative rivolte tanto ai cori<br />
quanto ai direttori. Anche quest’anno, si è svolta<br />
la consueta edizione del corso “Le voci del<br />
900”, articolato in un corso base e in uno di<br />
livello più avanzato.<br />
Il primo si è svolto a Sesto Fiorentino dal 28<br />
al 30 ottobre, sotto la docenza del Maestro<br />
Lorenzo Donati; ha visto la partecipazione di<br />
nove allievi effettivi (e tre uditori), che stanno<br />
muovendo i primi passi nella direzione di coro,<br />
o che, già “attivi” da anni, sentono il bisogno (e<br />
l’importanza) di migliorarsi.<br />
Il secondo corso si è svolto ad Arezzo, dal 18 al<br />
20 novembre, sotto la direzione Maestro Fabio<br />
Lombardo; ha visto la partecipazione di nove<br />
allievi effettivi (e nove uditori). Il corso è stato<br />
incentrato sullo studio e l’approfondimento <strong>dell</strong>a<br />
Messa “O magnum mysterium” di Thomas<br />
Luis de Victoria, sul relativo mottetto e su varie<br />
interpretazioni del tema <strong>dell</strong>’ “O magnum” nella<br />
musica contemporanea.<br />
I due weekend sono stati per gli allievi<br />
occasione di analisi <strong>dell</strong>a partitura e <strong>dell</strong>a prassi<br />
esecutiva a questa più adeguata, sotto la guida di<br />
docenti esperti come Donati e Lombardo.<br />
Sono stati poi affrontati aspetti di tecnica<br />
direzionale, quali la gestualità e la comunicazione<br />
con il coro, per arrivare all’interpretazione <strong>dell</strong>a<br />
partitura.<br />
Un lavoro di questo tipo è stato reso possibile<br />
dalla presenza di ottimi cori – laboratorio: per<br />
il corso di Arezzo l’Insieme Vocale Vox Cordis,<br />
preparato dal Maestro Lorenzo Donati; per il<br />
corso di Sesto Fiorentino i cori “Sesto in Canto”<br />
e “Animae Voces” di Bagno a Ripoli e “Mulieris<br />
Voces” di Firenzuola, preparati dal Maestro<br />
Edoardo Materassi.<br />
La presenza di uno “strumento reale” ha<br />
permesso ai direttori di affrontare problematiche<br />
concrete, concentrandosi sulla sonorità del coro,<br />
sull’intonazione e il bilanciamento <strong>dell</strong>e voci, per<br />
arrivare infine alla concertazione dei brani.<br />
Attività di questo tipo consentono ai direttori<br />
di conquistare sul campo i propri strumenti di<br />
lavoro, rispendibili poi nel proprio repertorio,<br />
con il proprio coro, con un ritorno di qualità<br />
aggiunta.<br />
Proprio in questo sta l’importanza dei corsi<br />
di direzione, che l’ACT annualmente propone<br />
e promuove, nella consapevolezza di quanto la<br />
crescita di un coro dipenda in larga parte dalla<br />
crescita del suo direttore.<br />
<strong>Diapason</strong> - 10<br />
Le “Voci del 900”<br />
edizione 2011
11 - <strong>Diapason</strong> in memoriam<br />
In ricordo di Domenico Papalini,<br />
amico e compagno di anni,<br />
passati insieme a “fare musica”<br />
nel Coro Del Corona di Livorno<br />
di Evi Lenti<br />
Il giorno 23 Giugno scorso, Domenico stava aiutando un amico, una<br />
persona che aveva bisogno del suo aiuto: stava facendo, insegnante ormai in<br />
pensione da qualche anno, uno dei tanti lavori che occupavano il suo tempo:<br />
lavori di ristrutturazione nelle case di amici, coltivava l’orto, raccoglieva e<br />
curava gli olivi, faceva il miele più buono del mondo con le api che conosceva<br />
così bene, seguiva con passione le attività <strong>dell</strong>’associazione Don Nesi che<br />
aveva creato, e….cantava.<br />
Domenico era un uomo particolare, silenzioso<br />
e nello stesso tempo appassionato; la passione<br />
la metteva in ogni cosa che si trovava a fare, la<br />
passione lo portava nel mondo <strong>dell</strong>e emozioni,<br />
dove il ragionamento e le idee si fermano per<br />
lasciare spazio al cuore, al sentire e… la musica lo<br />
portava direttamente in uno spazio dove le asperità<br />
si ammorbidiscono, dove tutto fluisce, dove si sta<br />
in pace….<br />
Domenico, uomo discreto, compagno di anni<br />
di prove, concerti, trasferte, la tua partenza è<br />
stata violenta, un incidente, ha fatto un rumore<br />
assordante, mi ha fatto capire che l’essere<br />
silenzioso, discreto, gentile come tu eri, ha più<br />
forza <strong>dell</strong>’essere invece chiassoso, prevaricante,<br />
entrante.<br />
Tu, che avevi precise idee sul mondo, sulla<br />
politica, tu, che da uomo colto e preparato avevi<br />
impostato in un certo modo la vita, poi in realtà “<br />
cedevi “ al cospetto <strong>dell</strong>e emozioni che ti dava, ad<br />
esempio, un canto gregoriano e, per lungo tempo, pur<br />
di continuare ad esplorare il mondo e il modo antico di<br />
queste sonorità, hai partecipato attivamente alle funzioni<br />
religiose che settimanalmente ti coinvolgevano….con<br />
tutte le riserve che avevi!!!!<br />
Domenico, mi hai aiutato, con la tua partenza, in un<br />
momento molto difficile, hai fatto in modo che il nostro<br />
gruppo, Coro Rodolfo del Corona, si rafforzasse, si<br />
trovasse come mai era successo, più unito, più forte, più<br />
determinato.<br />
Domenico, io credo che in qualsiasi luogo tu sia, ci<br />
ascolterai e, insieme a noi, intonerai e canterai le note che<br />
andremo ad imparare con passione e umiltà, sentimenti<br />
che ti appartengono.<br />
a pag. 10: Alcune immagini del<br />
corso “Le voci del 900” nella sede<br />
di Castelfiorentino e<br />
a pag. 11: nella sede di Arezzo
il compositore<br />
FERENC LISZT (1811-1886)<br />
il più grande pianista mai esistito,<br />
e uno dei compositori più geniali<br />
e autenticamente visionari <strong>dell</strong>a storia.<br />
di Giancarlo Pagni<br />
Quando si dice essere sottovalutati!.<br />
Un autore grande, talmente grande da<br />
sfiorare il gigantesco, un compositore che<br />
potrebbe tranquillamente sedersi al fianco<br />
di numi tutelari come Beethoven, Chopin,<br />
Brahms, Schumann e via elencando,<br />
viene considerato per anni poco meno che<br />
un istrione, un fenomeno da baraccone<br />
buono solo per esibire bellurie tecniche di<br />
grande impegno e di facile presa. E invece<br />
stiamo parlando non solo del più grande<br />
pianista mai esistito (e questo<br />
è scontato), ma anche di uno<br />
dei compositori più geniali e<br />
autenticamente visionari <strong>dell</strong>a<br />
storia.<br />
Personaggio mistico e<br />
carnale, depressivo e al tempo<br />
stesso vitale, il nome di Liszt<br />
ha generato un culto, una<br />
conventicola di adoratori<br />
ben consapevoli che dietro<br />
al genio <strong>dell</strong>’ormai celebre<br />
“Sonata in Si minore” (e c’è<br />
voluto un secolo per capire<br />
che si tratta di un immenso<br />
capolavoro), si cela (anche)<br />
colui che nelle opere <strong>dell</strong>a<br />
maturità ha disseccato gli<br />
orizzonti tonali tradizionali,<br />
riducendo il concetto di<br />
melodia ad un ammasso di<br />
lugubri lacerti sonori; l’uomo<br />
che per primo ha osato scrivere<br />
un brano dichiaratamente<br />
atonale, la stupenda<br />
“Bagatella senza tonalità”<br />
(ben prima di Schoenberg).<br />
Gli adepti sanno che negli<br />
incunaboli lisztiani si celano<br />
esoterici labirinti, pagine che si affiancano<br />
a quelle più conosciute in cui lo scintillio<br />
<strong>dell</strong>a diteggiatura stordisce l’ascoltatore<br />
ingenuo - ma la zampata lisztiana è pronta<br />
a colpire anche nelle pagine più innocue.<br />
Perché Liszt è anche questo: un<br />
mondo tutto da esplorare, un pianeta in<br />
cui s’incorre in lande desolate come in<br />
colline ubertose, in oasi ritempranti come<br />
in punitive radure espiatorie.<br />
Anche la sua vita rispecchia quella<br />
caleidoscopica pienezza e varietà<br />
caratteristica <strong>dell</strong>e esistenze più<br />
complesse. Nato a Doborjan (oggi<br />
Raiding), Ungheria, il 22 ottobre 1811,<br />
dopo aver iniziato precocissimo lo<br />
studio del pianoforte con il padre Adam,<br />
funzionario del principe Esterházy, ad<br />
undici anni Franz Liszt si trasferisce con<br />
la famiglia a Vienna dove può seguire<br />
lezioni di composizione con Salieri e<br />
di pianoforte con Czerny, uno dei più<br />
rinomati virtuosi <strong>dell</strong>’epoca. Nel 1823 è a<br />
Parigi dove studia teoria e composizione<br />
con Paer ma è rifiutato al Conservatorio<br />
<strong>dell</strong>a capitale da Cherubini.<br />
Nel 1825, quando già si era fatto<br />
conoscere come pianista, suona a Londra<br />
al cospetto di Re Giorgio IV. Lo stesso<br />
anno completa la sua unica opera “Don<br />
Sanche” che debutterà a Parigi. La sua<br />
<strong>Diapason</strong> - 12<br />
fama d’interprete cresce e nel 1826 è<br />
in tournée in Francia e Svizzera pur<br />
proseguendo gli studi con Reicha.<br />
Dal 1828 si stabilisce a Parigi dove<br />
vive insegnando musica; incappa in<br />
uno sfortunato affare con Caroline de<br />
Saint-Cricq che lo porta in uno stato di<br />
frustrazione e depressione che riuscirà a<br />
superare solo con l’aiuto <strong>dell</strong>a lettura e<br />
<strong>dell</strong>a fede. Nel 1830 fa parte del pubblico<br />
che assiste alla prima esecuzione <strong>dell</strong>a<br />
Sinfonia Fantastica di Hector Berlioz;<br />
farà inoltre la conoscenza di Men<strong>dell</strong>sohn<br />
e Chopin.<br />
Nel 1833 Liszt conosce una<br />
<strong>dell</strong>e donne che segneranno<br />
la sua vita, la contessa Marie<br />
d’Agoult; l’anno seguente<br />
George Sand. Nel 1835<br />
fugge in Svizzera con Marie<br />
d’Agoult che lo farà diventare<br />
padre di Blandine; inizia<br />
intanto a comporre “Album<br />
di un voyageur”. Nel 1836 fa<br />
conoscere Chopin a George<br />
Sand. L’anno seguente scrive i<br />
“12 grand études” e combatte il<br />
famoso duello musicale contro<br />
Thalberg. Ne esce vittorioso.<br />
A Como intanto nasce la<br />
secondogenita Cosima e nel<br />
1839 il figlio maschio Daniel;<br />
Liszt inizia la composizione<br />
<strong>dell</strong>a parte Italiana dei suoi<br />
“Annes de Pelerinage” ma fa<br />
anche la conoscenza, nel 1840,<br />
di due figure fondamentali<br />
(per lui e per la storia <strong>dell</strong>a<br />
musica): Schumann e Wagner.<br />
Con quest’ultimo il sodalizio,<br />
in nome del progetto di una<br />
musica per l’avvenire, è<br />
immediato e trasforma il diabolico<br />
pianista, ormai anche idolo <strong>dell</strong>e folle<br />
in senso pienamente moderno, in uno<br />
dei più accesi sostenitori <strong>dell</strong>’arte totale<br />
di Richard Wagner. Il carteggio che ci è<br />
rimasto costituisce un documento di rara<br />
intensità e profondità poetica.<br />
I suoi concerti in giro per il mondo si<br />
segue a pag. 24
13 - <strong>Diapason</strong> il compositore
il compositore<br />
<strong>Diapason</strong> - 14
15 - <strong>Diapason</strong> il compositore
il compositore<br />
<strong>Diapason</strong> - 16
17 - <strong>Diapason</strong> il compositore
il compositore<br />
<strong>Diapason</strong> - 18
19 - <strong>Diapason</strong> il compositore
il compositore<br />
<strong>Diapason</strong> - 20
21 - <strong>Diapason</strong> il compositore
il compositore<br />
<strong>Diapason</strong> - 22
23 - <strong>Diapason</strong><br />
il compositore
il compositore<br />
segue da pag. 14<br />
susseguono frenetici ma nel 1844 rompe<br />
con Marie d’Agoult; incontra nel 1847 a<br />
Kiev la principessa Caroline Von Sayn-<br />
Wittgenstein con la quale si trasferisce in<br />
Polonia. Insediatosi a Weimar nel 1848<br />
inizia la composizione del poema sinfonico<br />
“Les Préludes” e <strong>dell</strong>a Sinfonia “Berg”.<br />
Durante la rivolta di Dresda del 1849,<br />
Liszt aiuta Wagner, noto rivoluzionario, a<br />
fuggire in Svizzera. Sono anni di febbrile<br />
rigurgito creativo, innumerevoli sono i<br />
capolavori che escono dalla sua penna<br />
(il poema sinfonico “Mazeppa”, la<br />
Sonata, i due concerti per pianoforte ed<br />
orchestra n.1, il “Totentanz”, e centinaia<br />
di pezzi pianistici), anche se la morte del<br />
tredicenne Daniel lo prostra notevolmente.<br />
I due concerti di Liszt presentano<br />
esteriormente la forma ad un tempo<br />
solo – accostamento evidente alla forma<br />
di concerto più antico, di Weber per es.;<br />
le singole parti del ciclo originario sono<br />
unificate, interdipendenti nei temi e fuse<br />
assieme: la struttura formale in Liszt è<br />
ardita e innovatrice; vi si ritrovano uniti<br />
gli elementi del rondò e <strong>dell</strong>a precedente<br />
forma sonata. Ma, allo stesso modo che<br />
in Schumann, la forma non rimane fissa<br />
e, a dispetto di ogni logica, produce un<br />
effetto di improvvisazione. Liszt creò,<br />
oltre ai due concerti, anche opere meno<br />
inpegnative ma di particolare efficacia<br />
per pianoforte e orchestra, tra cui le ancor<br />
oggi celebri e molto eseguite “Parafrasi<br />
sul Dies Irae”, la cosidetta “Totentanz”<br />
(Danza macabra). Liszt riuscì ad operare<br />
una geniale fusione tra i due indirizzi<br />
del concerto, sinfonico e virtuosistico;<br />
dopo di lui alcuni compositori cercarono<br />
di associare gli ideali lisztiani ad un più<br />
rigoroso assetto formale del tipo a sonata<br />
(in senso beethoveniano).<br />
Seguendo l’esempio di Nicolò<br />
Paganini si esercitò con successo<br />
nell’arte virtuosistica, e giovandosi<br />
<strong>dell</strong>a perfezione ormai raggiunta dalla<br />
meccanica del pianoforte, portò la<br />
propria tecnica ad un livello incredibile,<br />
diventando il pianista più acclamato del<br />
suo tempo.<br />
Nel 1861, durante un viaggio a Parigi,<br />
suonerà per Napoleone III e conoscerà<br />
Georges Bizet. Lo stesso anno a Roma<br />
cercherà di sposare Caroline Von Sayn-<br />
Wittgenstein, la quale però non riuscirà a<br />
farsi annullare il precedente matrimonio.<br />
Il periodo romano, dietro lo stimolo<br />
<strong>dell</strong>a riforma <strong>dell</strong>a musica sacra cattolica,<br />
tentò di ravvivare questo genere di musica<br />
seguendo gli orientamenti <strong>dell</strong>’indirizzo<br />
“ceciliano”. Scrisse un Requiem e quattro<br />
Messe, di cui due appartengono al tipo<br />
<strong>dell</strong>a Messa con orchestra: la “Graner<br />
Messe” la composizione sacra lisztiana<br />
più importante, scritta nel 1855 per la<br />
consacrazione <strong>dell</strong>a Basilica di Gran, e la<br />
“Messa <strong>dell</strong>’Incoronazione” scritta nel<br />
1867 per l’incoronazione di Francesco<br />
Giuseppe II a re d’Ungheria. Le altre<br />
Messe, la Messa per coro maschile<br />
del 1869, la “Missa Choralis” e il<br />
“Requiem” rappresentano un nuovo tipo<br />
caratterizzato da una struttura musicale<br />
lineare dove predomina l’omofonia<br />
con accompagnamento d’organo e<br />
l’elaborazione di melodie di corali, senza<br />
però la rinuncia all’impiego di moderni<br />
mezzi espressivi.<br />
I “Salmi” e il “Pater noster”<br />
rappresentano le sole composizioni che<br />
possano essere prese in considerazione<br />
tra le forme musicali del “mottetto”<br />
Nel 1862 compone lo stupendo<br />
“Cantico del sol di San Francesco<br />
d’Assisi” e deve sopportare la morte <strong>dell</strong>a<br />
primogenita Blandine. A questo punto<br />
una crisi mistica lo porta alla decisione<br />
di entrare nel monastero <strong>dell</strong>a Madonna<br />
del Rosario di Roma. La relazione che nel<br />
frattempo era nata tra la figlia Cosima ed<br />
il suo pupillo Richard Wagner minano i<br />
rapporti con quest’ultimo.<br />
Nel 1864, in memoria di Blandine,<br />
scrive “La Notte” e nel 1865 finalmente<br />
può gioire <strong>dell</strong>a nascita di Isolde frutto<br />
<strong>dell</strong>’unione di Cosima e Wagner. In<br />
Vaticano intanto riceve gli ordini minori.<br />
<strong>Diapason</strong> - 24<br />
La sua vena compositiva si volge sempre<br />
più verso la musica sacra; compone<br />
il “Christus” (1867). Questa è una<br />
composizione ciclica in cui si ritrovano<br />
note preghiere (canti) <strong>dell</strong>a liturgia<br />
cattolica accanto a materiali tematici e<br />
costituita in parte da antiche melodie per<br />
corali.<br />
Nel 1870 la figlia Cosima ottiene il<br />
divorzio dal precedente matrimonio e può<br />
sposare finalmente Wagner, evento che<br />
due anni dopo porterà i due a riconciliarsi.<br />
Anche questi ultimi anni sono comunque<br />
assai fecondi, basti ricordare, accanto a<br />
decine di pagine di straordinaria bellezza,<br />
ora metafisiche ora potenti e coinvolgenti,<br />
alcune versioni di Romance oubliée,<br />
l’orchestrazione del Secondo Mephisto<br />
walzer, i Valse oubliée n.1, 2, 3 e 4.<br />
Nel 1886 Liszt affronta un viaggio a<br />
Londra per riceve alcune onorificenze<br />
incontrando il Principe di Galles e<br />
la Regina Vittoria, nonché, a Parigi,<br />
l’uomo destinato a sconvolgere forse<br />
più ancora di lui la concezione stessa<br />
<strong>dell</strong>’arte musicale: Claude Debussy. In<br />
Germania, durante il festival di Bayeruth<br />
<strong>dell</strong>o stesso anno (festival com’è noto<br />
creato da Wagner) Franz Liszt si ammala<br />
gravemente di polmonite. Muore il 31<br />
luglio 1886.
25 - <strong>Diapason</strong><br />
Organizzata dalla corale Arcadelt<br />
si è svolta la Quarta Rassegna Corale<br />
“Città di Chiusi”<br />
di Daniele Palmieri<br />
Domenica 22 maggio 2011<br />
ha raccolto consensi e commenti<br />
entusiastici la quarta rassegna corale<br />
Città di Chiusi, svoltasi nella bella<br />
cornice <strong>dell</strong>a chiesa di San Francesco,<br />
messa a disposizione dal Consiglio<br />
Pastorale <strong>dell</strong>a Cattedrale.<br />
Promossa dalla corale “Jacob<br />
Arcadelt”, con il patrocinio<br />
<strong>dell</strong>’Amministrazione comunale, in<br />
collaborazione con l’<strong>Associazione</strong> Pro<br />
Loco e grazie al sostegno del Credito<br />
Cooperativo ValdiChiana banca toscoumbra,<br />
la rassegna è stata, ancora una<br />
volta, occasione di incontro fra varie<br />
esperienze e repertori musicali, offerti<br />
all’ascolto del pubblico intervenuto.<br />
Due le corali ospiti, ad iniziare<br />
dalla Benvenuto Franci di Pienza,<br />
diretta dal maestro Marco Zullo e<br />
accompagnata al pianoforte dalla figlia<br />
d’arte, Letizia Zullo, con un repertorio<br />
che ha spaziato efficacemente da<br />
Vivaldi al “Trovatore” di Giuseppe<br />
Verdi, per giungere fino ai quasi<br />
contemporanei Beatles. L’Accademia<br />
degli Unisoni di Perugia, diretta dal<br />
maestro Leonardo Lollini, ha proposto<br />
invece un programma dedicato ai<br />
Balletti a cinque voci di Giovanni<br />
Giacomo Gastoldi (1591), la cui<br />
esecuzione integrale non è frequente<br />
poter ascoltare.<br />
Il già nutrito pomeriggio musicale<br />
è stato ulteriormente impreziosito da<br />
Paola Conca e Stefano Giannotti, uniti<br />
nel canto come nella vita, che hanno<br />
catturato più che mai l’attenzione del<br />
pubblico, eseguendo brani lirici tratti<br />
da “Le Nozze di Figaro” di Mozart ed<br />
un celebre duetto dall’opera “L’elisir<br />
d’amore” di Gaetano Donizetti,<br />
accompagnati con maestria al<br />
pianoforte da Elisa Marroni.<br />
La Corale “Arcadelt”, diretta<br />
Barbara Valdambrini, ha fatto gli onori<br />
di casa, aprendo la rassegna con due<br />
brani sacri molto apprezzati (“Pange<br />
Lingua” di Kodàly e “O Domine” di<br />
Giovanni Pierluigi da Palestrina),<br />
passando poi a quattro notturni tratti<br />
dal vasto repertorio mozartiano, la<br />
cui esecuzione ha suscitato convinti<br />
applausi. Prima <strong>dell</strong>o spumeggiante<br />
finale, affidato all’esecuzione del<br />
celebre coro verdiano “Va, pensiero”<br />
tratto dall’opera “Nabucco” da parte<br />
dei cori riuniti, sotto la direzione di<br />
Stefano Giannotti, è stata apprezzata<br />
la presenza ed il saluto istituzionale<br />
del neo-sindaco di Chiusi, Stefano<br />
Scaramelli, al quale si è unito nel plauso<br />
il direttore <strong>dell</strong>a Banca di Credito che<br />
ha sua sede storica proprio a Chiusi,<br />
Fulvio Benicchi. Ha fatto seguito la<br />
consegna di ricordi e lo scambio di<br />
doni fra le corali partecipanti.<br />
Il momento conviviale successivo ha<br />
“sciolto” definitivamente la tensione,<br />
che sempre precede ed accompagna<br />
le esecuzioni in pubblico, anche<br />
quando a cantare sono “amatori” che<br />
si impegnano con dedizione e, talvolta<br />
sacrifici e rinunce, per ottenere i<br />
migliori risultati per loro stessi e per le<br />
formazioni di appartenenza.<br />
Il Direttivo ed i componenti <strong>dell</strong>a<br />
“Arcadelt”, guidati dalla dinamica<br />
presidente Emanuela Bacci, possono<br />
dunque già guardare ai loro prossimi<br />
impegni ed anche alla rassegna 2012<br />
con ottimismo, confortati dall’ottima<br />
riuscita di quella appena andata in<br />
archivio.<br />
La Corale J. Arcadelt di Chiusi<br />
Esibizione dei <strong>Cori</strong> riuniti<br />
Notizie dai cori
Notizie dai cori<br />
La Corale Valdera<br />
al traguardo dei suoi 40 anni.<br />
Di Gabriele Falchi<br />
Il 2011 è stato, ed è, un anno particolare per la Corale Valdera<br />
che, in occasione del quarantesimo anniversario di fondazione<br />
<strong>dell</strong>’<strong>Associazione</strong> (nata, appunto, nel 1971), ha voluto ricordare<br />
questo importante appuntamento, oltre alla pubblicazione di un<br />
Compact Disc, con una edizione speciale <strong>dell</strong>a Rassegna di Polifonia<br />
Sacra in Valdera, che da qualche anno ha cambiato nome in Festival<br />
Internazionale di Canto Corale. Arrivata alla Trentunesima edizione<br />
Internazionale, la manifestazione si è articolata nell’occasione, in più<br />
serate, vedendo la partecipazione di <strong>Cori</strong> letteralmente provenienti da<br />
tutto il mondo.<br />
Il Festival si è aperto nella serata del 25 maggio nella Pieve di<br />
San Verano, ospitando, oltre al saluto <strong>dell</strong>a Corale, l’esibizione del<br />
Rutgers University Glee Club, gruppo corale proveniente dallo<br />
Stato del New Jersey - U.S.A. Il coro a voci pari (voci virili), composto<br />
da circa ottanta giovani studenti universitari e diretti dal M° Patrick<br />
Gardner, docente presso la locale Università, oltre a rappresentare<br />
tutte le etnie del mondo (mirabile esempio multiculturale), ha dato<br />
lustro al Festival, esibendosi in maniera esemplare spaziando tra<br />
generi diversi quali il repertorio classico, il genere classico americano<br />
e il negro spiritual. Il risultato è stata una performance nella quale<br />
spiccavano la perfetta vocalità, la varietà del programma musicale e<br />
l’intesa tra direttore e coro.<br />
Il secondo appuntamento, sempre nella pieve di San Verano<br />
gremita di pubblico, si è tenuto appena tre giorni dopo, il 28 maggio.<br />
Anche in questa occasione la Corale Valdera ha voluto salutare i<br />
presenti ed i cori intervenuti con alcuni brani del proprio repertorio<br />
di polifonia sacra ed in particolare con il brano “Exodus” tratto dalla<br />
colonna sonora <strong>dell</strong>’omonimo film del 1960, composto dal musicista<br />
Ernest Gold (contenuto anche nel disco pubblicato), tra i primi brani<br />
che proprio quaranta anni prima la Corale aveva proposto nelle<br />
esibizioni d’esordio.<br />
Presente alla serata (vero orgoglio per gli addetti ai lavori e<br />
non) era mons. Ivo Meini, conosciuto da tutti in qualità di sacerdote<br />
appartenente alla nostra Diocesi, ma che, in quest’occasione, ha<br />
rivestito a pieno titolo il ruolo di compositore, musicista, già Direttore<br />
<strong>dell</strong>a Corale G. Puccini di Volterra, nonché artefice <strong>dell</strong>’arrangiamento<br />
del brano presentato dalla Corale. Il suo intervento è stato il fiore<br />
all’occhiello per la serata, tenuto conto che molti dei brani presenti<br />
nel CD pubblicato sono stati arrangiati dallo stesso mons. Meini che,<br />
<strong>Diapason</strong> - 26<br />
ci preme dire, gode di vera fama, in Italia e non, per la sua opera<br />
di musicista.<br />
Presenti alla serata erano il Gruppo Polifonico Quodlibet, di<br />
San Casciano val di Pesa (Fi), diretti dal M° Gianni Franceschi che<br />
ha fatto ascoltare un pregevole repertorio di pura polifonia, genere<br />
nel quale questo coro è davvero specializzato; la Corale Padre<br />
Domenico Stella, proveniente da San Benedetto del Tronto (AP),<br />
diretta dal M° Stefania Spacca che ha presentato un bel programma<br />
di polifonia sacra e profana con accompagnamento strumentale, ed<br />
infine la Coral Laroc arrivata da Villafranca del Penedas, località<br />
vicino a Barcellona (Spagna) diretta dal M° Angemi Curto. Il gruppo<br />
ha presentato un programma vario ma accomunato dalla scelta di<br />
brani allegri che trasmettevano il piacere di cantare e l’energia tutta<br />
spagnola dei componenti del gruppo corale.<br />
Terminata l’esibizione di tutti i cori è stata la volta <strong>dell</strong>e doverose
27 - <strong>Diapason</strong><br />
premiazioni (alla presenza <strong>dell</strong>’assessore<br />
alla cultura del comune di Peccioli,<br />
Petresi) a tutti i gruppi ma, soprattutto è<br />
stato un momento nel quale anche la Corale<br />
Valdera ha voluto omaggiare ed omaggiarsi<br />
con targhe e riconoscimenti all’attuale<br />
direttore Valeri, al Presidente Rossi che<br />
insieme a Vittorio Chiarei (pecciolese doc)<br />
sono presenti nell’<strong>Associazione</strong> fin dal suo<br />
primo giorno di vita. Un traguardo davvero<br />
speciale ed un esempio anche per gli altri<br />
membri del coro.<br />
L’appuntamento conclusivo <strong>dell</strong>a<br />
manifestazione e dei festeggiamenti del<br />
quarantennale, si sono svolti nell’Abbazia<br />
di san Bartolomeo a Capannoli mercoledì<br />
15 giugno, e hanno visto la presenza, oltre<br />
alla Corale Valdera, del Coro Giovanile<br />
St. Magdalena proveniente dalla cittadina<br />
di St. Magdalena Herzogenaurach,<br />
Germania. Un coro di giovani voci di<br />
studenti con età compresa tra i 14 ed i<br />
20 anni. Un esempio di come anche tra<br />
i giovani la musica può regalare momenti<br />
ed esperienze di crescita culturale e di vita.<br />
Nata nel 1971, la Corale Valdera<br />
si è cimentata nel corso degli anni<br />
nell’incisione di diversi CD con<br />
raccolte di brani sacri (opere di<br />
Michele Bonfitto), canti popolari<br />
e con le due incisioni di brani<br />
tratti dalla feconda produzione di<br />
Antonio Vivaldi, acompagnate da<br />
prestigiose compagini orchestrali<br />
(Orchestra del Museo Hermitage<br />
di S. Pietroburgo -2003- e<br />
Ensemble Foné con il violinista<br />
Marco Fornaciari -2007). La<br />
sua discografia si completa in<br />
questo 2011 con l’incisione<br />
del CD “Tuscan Folk Songs”,<br />
raccolta di canti popolari,che<br />
vuole festeggiare i quaranta anni<br />
di attività, attingendo dalle più<br />
belle melodie che fanno parte<br />
Notizie dai cori<br />
TUSCAN FOLK SONGS<br />
L’incisione del 40º anniversario<br />
<strong>dell</strong>a nostra cultura musicale e<br />
storica. Brani che ci somigliano<br />
perché ricchi di brio, di languore,<br />
di passione e di quel carattere<br />
toscano che fa <strong>dell</strong>a burla<br />
canzonatoria un modo giocoso di<br />
affrontare la vita e i sentimenti.<br />
Questi sono brani che da<br />
sempre hanno fatto parte del<br />
repertorio <strong>dell</strong>a Corale Valdera,<br />
alcuni dei quali rivestiti a<br />
nuovo dall’attuale Direttore, M°<br />
Simone Valeri; sottolineano un<br />
percorso che ha visto crescere<br />
questo gruppo di coristi.<br />
E’ proprio ad una proposta del<br />
Maestro Valeri e dall’unanime<br />
consenso del Presidente Rossi e<br />
del Consiglio <strong>dell</strong>a Corale, che si<br />
deve la nascita di quest’idea. Il<br />
Dr. Roberto Rossi, membro <strong>dell</strong>a<br />
prima compagine <strong>dell</strong>a Corale<br />
(insieme con l’altro corista<br />
pecciolese, Vittorio Chiarei),<br />
rappresenta senza dubbio la<br />
continuità nella passione per il<br />
canto che oggi viene sottolineata<br />
da questo lavoro. La scelta dei<br />
brani rappresenta una produzione<br />
che ha il sapore <strong>dell</strong>a nostra terra,<br />
baluardo per la conservazioni<br />
di tradizioni culturali orali che<br />
andrebbero altrimenti disperse.<br />
La Corale Valdera ringrazia il<br />
Sindaco Crecchi, e la Giunta<br />
Comunale per aver da sempre<br />
sostenuto queste iniziative con<br />
lungimiranza, consapevole che<br />
la cultura e la valorizzazione<br />
<strong>dell</strong>e tradizioni popolari<br />
rappresentano una immensa<br />
ricchezza, testimone di un<br />
mondo semplice e vero che oggi<br />
può ancora insegnare molto.
Notizie dai cori<br />
La Chiesa di Ognissanti in Firenze<br />
ospiterà i Cantori di San Giovanni<br />
di<br />
I Frati Francescani <strong>dell</strong>’Immacolata,<br />
cui dal 2004 è affidata la chiesa di<br />
S. Salvatore in Ognissanti, da questo<br />
mese ospitano le prove dei Cantori di<br />
San Giovanni che, quindi, diventano<br />
il Coro “in residenza” presso<br />
Ognissanti e offriranno il loro servizio<br />
musicale nei principali riti religiosi.<br />
La liturgia attenta e curata dei Frati<br />
<strong>dell</strong>’Immacolata sarà così affiancata da<br />
una corale che da oltre quarant’anni<br />
continua a valorizzare il patrimonio<br />
storico costituito dalla musica “sacra”<br />
composta per la Chiesa: dal Gregoriano<br />
dei primissimi tempi, fino alla polifonia<br />
dal XIV secolo ai giorni nostri.<br />
Le attività si svolgeranno in due<br />
ambienti che affacciano nel Chiostro<br />
interno, quello da cui si accede al<br />
Cenacolo del Ghirlandaio. La direzione<br />
artistica è sempre affidata al Maestro<br />
Alfonso Fedi, affiancato all’organo dal<br />
Maestro Riccardo Torricelli. Ad essi<br />
si accompagna il consueto insieme<br />
di istruttori per la formazione <strong>dell</strong>e<br />
singole sezioni vocali.<br />
Questa intesa con una storica e<br />
suggestiva chiesa fiorentina, dove<br />
i Cantori di S. Giovanni fra l’altro<br />
già hanno accolto il Crocifisso di<br />
Giotto al suo rientro dopo il restauro,<br />
è particolarmente importante per<br />
l’<strong>Associazione</strong> perché avviene proprio<br />
nell’anno in cui si ricorda e celebra il<br />
decimo anniversario <strong>dell</strong>a scomparsa<br />
del Maestro Monsignor Luigi Sessa,<br />
guida e motore per tanti anni del Coro<br />
e ancor oggi anima vitale sempre<br />
presente (non solo ricordata) nelle<br />
attività del gruppo corale.<br />
L’Istituto religioso dei Frati<br />
Francescani <strong>dell</strong>’Immacolata che<br />
ospiteranno il coro è stato fondato<br />
nel 1990. Nel 1998 ha ottenuto il<br />
riconoscimento pontificio. Il carisma<br />
<strong>dell</strong>’Istituto è francescano-mariano, e<br />
consiste nel vivere il francescanesimo<br />
alla luce <strong>dell</strong>’Immacolata secondo la<br />
Regola bollata di S. Francesco d’Assisi<br />
e la Traccia mariana di vita francescana,<br />
con un nuovo voto religioso: il “voto<br />
mariano” <strong>dell</strong>a consacrazione illimitata<br />
all’Immacolata, insieme agli altri tre<br />
voti di obbedienza, povertà e castità.<br />
Attualmente i Frati Francescani<br />
<strong>dell</strong>’Immacolata sono presenti in tutte<br />
e cinque i continenti con circa 52 case.<br />
Le Suore Francescane <strong>dell</strong>’Immacolata,<br />
Istituto di Diritto<br />
Pontificio, costituiscono esattamente<br />
la famiglia sorella dei Francescani<br />
<strong>dell</strong>’Immacolata. Sono presenti in<br />
tutte e cinque i continenti con circa<br />
45 case. La Missione <strong>dell</strong>’Immacolata<br />
Mediatrice (MIM) è l’<strong>Associazione</strong><br />
pubblica di fedeli che vive il carisma<br />
<strong>dell</strong>’Istituto secondo il proprio stato di<br />
vita e nei diversi gradi di consacrazione<br />
all’Immacolata. La MIM ha un testo<br />
legislativo denominato “Sentiero<br />
Mariano Serafico”. I membri, diverse<br />
migliaia nel mondo, si radunano in<br />
Cenacoli, presenti presso le Case<br />
Mariane dei FI o almeno guidate da<br />
membri FI.<br />
L’<strong>Associazione</strong> culturale “Coro del<br />
Duomo di Firenze” si è costituita nel<br />
2002 come diretta continuazione <strong>dell</strong>a<br />
corale che il Cardinale Florit, nel 1968,<br />
volle ristabilita nella Cattedrale di S.<br />
Maria del Fiore. Il Coro è stato diretto<br />
dal 1968 al 1973 da Mons. Cirano<br />
<strong>Diapason</strong> - 28<br />
Sartini che, nel 1947, era succeduto<br />
al Maestro Francesco Bagnoli come<br />
organista e Maestro di Cappella; nel<br />
1973 è passato sotto la direzione del<br />
Maestro Monsignor Luigi Sessa e<br />
successivamente (2002) del Maestro<br />
Alfonso Fedi.<br />
Il gruppo corale è dedicato<br />
all’esecuzione di musica polifonica<br />
sacra, attinta da un patrimonio storico<br />
sterminato che va dal ’500 ai giorni<br />
nostri, con una costante attenzione<br />
per la gloriosa tradizione fiorentina<br />
dei secoli passati; un repertorio<br />
sostanzialmente “dimenticato” nel-<br />
le liturgie contemporanee. Questa<br />
specifica attività è offerta alle chiese,<br />
fiorentine e non. Il coro svolge, inoltre,<br />
attività concertistica, anche a sostegno<br />
I Cantori di San Giovanni, già Coro del Duomo di Firenze<br />
di iniziative benefiche.<br />
Nel giugno 2009 l’<strong>Associazione</strong><br />
ha dovuto prendere la decisione<br />
d’interrompere il servizio prestato per<br />
oltre 40 anni a sostegno musicale <strong>dell</strong>a<br />
liturgia nella Cattedrale fiorentina. Pur<br />
mantenendo la sua denominazione<br />
nativa, l’<strong>Associazione</strong> ora identifica il<br />
proprio gruppo corale come “I Cantori<br />
di San Giovanni”: nome che ripresenta<br />
il titolo assunto dalla prima cappella<br />
musicale del Duomo di Firenze,<br />
costituita nel XV secolo per volontà di<br />
Cosimo il Vecchio.<br />
Nel gennaio 2011 il Consiglio<br />
Comunale di Firenze, all’unanimità, ha<br />
riconosciuto l’<strong>Associazione</strong> “Coro del<br />
Duomo di Firenze”, insieme con alcune<br />
altre istituzioni musicali fiorentine,<br />
“coro d’interesse comunale”.
29 - <strong>Diapason</strong><br />
Quattro Passi In Coro<br />
Rassegna Corale<br />
a Monterotondo Marittimo<br />
di Serenella Bianchi<br />
Si è tenuta domenica 30 ottobre, al<br />
Teatro del Ciliegio, con inizio alle<br />
16,30, la Rassegna corale “Quattro<br />
Passi In Coro”, organizzata dal Coro<br />
Santa Cecilia con il patrocinio del<br />
Comune e <strong>dell</strong>a Provincia di Grosseto.<br />
L’iniziativa giunge così alla settima<br />
edizione. Protagonisti sono stati il<br />
Coro “Città di San Vincenzo”, il<br />
Coro G. Puccini di Volterra e il Coro<br />
Laurino di Bolzano. Quest’ultimo ha<br />
soggiornato in loco per quattro giorni.<br />
I cori si sono esibiti con repertori che<br />
spaziavano dalla musica classica, al<br />
popolare, ai canti di montagna. C’era<br />
naturalmente anche il Coro Santa<br />
Cecilia di Monterotondo Marittimo<br />
diretto nell’occasione dal Maestro<br />
Maurizio Morgantini. Lo scopo di<br />
questa rassegna è stato, oltre ad<br />
offrire agli appassionati di musica<br />
uno spettacolo di rara qualità anche<br />
quello di far conoscere realtà corali<br />
di altri luoghi e insieme promuovere<br />
turisticamente il territorio. Nell’invito<br />
rivolto alle Associazioni corali infatti<br />
è stata offerta loro la possibilità di<br />
visitare luoghi di importante interesse<br />
turistico come il Parco <strong>dell</strong>e Biancane,<br />
patrimonio del-l’UNESCO, il<br />
Santuario <strong>dell</strong>a Madonna del Frassine,<br />
unico e prin-cipale santuario<br />
mariano <strong>dell</strong>a Maremma, Massa<br />
Marittima, il museo <strong>dell</strong>a geotermia<br />
di Larderello, Volterra e inoltre la<br />
centrale geotermoelettrica e i caseifici<br />
che utilizzano la geotermia nel<br />
processo di produzione di formaggio.<br />
Lo spirito di questa iniziativa dunque<br />
è stato quello di coniugare il bel canto<br />
alla scoperta di questa terra carica di<br />
suggestioni.<br />
Il Coro S. Cecilia, partecipando<br />
a Festival Internazionali in Europa,<br />
ha avuto modo di fare questo tipo<br />
di esperienza molto gratificante e ha<br />
voluto riproporla a Monterotondo,<br />
piccolo paese ma ricco di storia e di<br />
fascino per la natura che lo circonda,<br />
per i vapori che fuoriescono dalle<br />
viscere <strong>dell</strong>a terra, per i suoi colori,<br />
per il panorama che abbraccia le<br />
colline e il mare<br />
Notizie dai cori<br />
Utilizzando un approccio diretto e una ricca<br />
serie di supporti didattici - spartiti, materiali<br />
audio,disegni, schemi, mappe (raccolti<br />
nel CD allegato o scaricabili dal sito www.<br />
appesiaunfildivoce.it) il volume presenta sei<br />
sezioni per esplorare, conoscere e manipolare,<br />
attraverso giochi, improvvisazioni vocali e<br />
brani corali di diversa difficoltà, il linguaggio<br />
sonoro musicale.<br />
Grazie all’originale flessibilità di utilizzo del<br />
volume e ai differenti percorsi suggeriti nelle<br />
puntuali indicazioni per l’insegnante, le attività<br />
presentate, tutte incentrate sull’utilizzo <strong>dell</strong>a<br />
voce, possono essere realizzate con bambini<br />
da 5 a 12 anni, in contesti educativi diversi<br />
(dalla scuola primaria ai cori di voci bianche<br />
passando per l’animazione), coniugando in<br />
modo sinergico differenti linguaggi espressivi<br />
(sonoro-musicale, corporeo, grafico, verbale) e<br />
affrontando i diversi aspetti <strong>dell</strong>a competenza<br />
musicale.<br />
Il volume, grazie alle proposte e ai percorsi<br />
didattici di differente livello presentati, si<br />
configura come un ricco e agevole supporto<br />
per gli operatori musicali, gli insegnanti <strong>dell</strong>a<br />
scuola primaria (anche senza approfondire<br />
competenze musicali) gli insegnanti di musica,<br />
i Direttori di coro, gli insegnanti <strong>dell</strong>e Scuole<br />
di Musica e gli studenti dei corsi di Diploma<br />
accademico in didattica <strong>dell</strong>a musica e<br />
Direzione di Coro.
Notizie dai cori<br />
Tutti insieme<br />
nel nome di Puccini<br />
Di Andrea Brunicardi<br />
Oltre un migliaio di spettatori<br />
presenti fra esperti musicali,<br />
semplici curiosi e turisti nella<br />
cornice suggestiva di piazza<br />
San Martino piena di gente<br />
malgrado il caldo, con il<br />
Duomo di Lucca che si staglia<br />
maestosamente sullo sfondo;<br />
tredici cori partecipanti diretti<br />
dal Mº Gianfranco Cosmi.<br />
C’erano davvero tutti gli<br />
ingredienti per una buona<br />
riuscita <strong>dell</strong>’evento “<strong>Cori</strong> in<br />
concerto”, e così è stato.<br />
L’iniziativa è stata realizzata<br />
per festeggiare la riapertura<br />
<strong>dell</strong>a casa natale di Giacomo<br />
Puccini e per commemorare il<br />
centocinquantesimo <strong>dell</strong>’Unità<br />
d’Italia. Hanno contribuito la<br />
Prefettura di Lucca, la Provincia<br />
di Lucca, il Comune, il Centro<br />
Studi Giacomo Puccini, la<br />
Fondazione Giacomo Puccini,<br />
l’Arcidiocesi di Lucca, le<br />
Fondazioni Banca del Monte e<br />
Cassa di Risparmio di Lucca.<br />
Sotto la direzione di<br />
Gianfranco Cosmi hanno<br />
partecipato i pianisti Pietro<br />
Castellari e Mauro Fabbri, il<br />
tenore Nicola Simone Mugnaini<br />
e la Cappella Santa Cecilia<br />
<strong>dell</strong>a Cattedrale di Lucca diretta<br />
dal mº Livio Piciotti, la Corale<br />
di Lammari diretta dal mº<br />
Antonio Cipriani, la Corale<br />
del Duomo di Castelnuovo<br />
Garfagnana diretta dal mº<br />
Luca Bacci, l’Insieme Vocale Nova<br />
Harmonia di Lucca diretto dal Mº<br />
Paola Vincenti, l’Insieme Vocale “Gli<br />
Stereotipi” di Lucca diretto dal mº<br />
Lia Salotti, il Coro Mons. Graziano<br />
Savini di Lucca diretto dal Mº Mauro<br />
Tomei, la Corale Don Vittorio<br />
Landucci di San Vito diretta dal<br />
mº Giorgio Fazzi, il Gruppo Corale<br />
di Verciano diretto dal mº Tiziano<br />
Mangani, il Coro Giacomo Puccini<br />
di Torre del Lago diretto dal mº Marco<br />
Trasatti, il Coro <strong>dell</strong>a Collegiata S.<br />
Andrea di Montecarlo diretto dal mº<br />
Gabriele Micheli, la Corale Polifonica<br />
Città di Viareggio diretta dal mº<br />
Gianfranco Cosmi e le Voci Bianche<br />
<strong>dell</strong>a Cappella Santa Cecilia di<br />
Lucca dirette dal mº Sara Matteucci.<br />
Sono stati eseguiti alcuni cori tra i<br />
<strong>Diapason</strong> - 30<br />
più noti <strong>dell</strong>’opera italiana, il Va’<br />
pensiero e il coro del Nabucco di<br />
Verdi, l’Inno alla gioia di Beethoven,<br />
il Canto degli Italiani di Mameli e per<br />
celebrare l’occasione non poteva<br />
mancare un lavoro pucciniano<br />
“cessato il suon <strong>dell</strong>’armi” cantata<br />
per tenore, coro e orchesta del<br />
1877 elaborato dal mº Cosmi.<br />
L’Assessore alla cultura Letizia<br />
Bandoni a nome del Sindaco ha<br />
tenuto una prolusione. Era presente<br />
fra gli spettatori anche la nipote<br />
del Maestro Puccini salutata da un<br />
caloroso applauso di tutta la piazza.<br />
All’inizio del concerto un minuto<br />
di raccoglimento in memoria<br />
<strong>dell</strong>e vittime <strong>dell</strong>’attentato alla<br />
Torri Gemelle del quale ricorreva il<br />
decennale.
31 - <strong>Diapason</strong><br />
LETTERA DALL’ABRUZZO<br />
Caro Sante e carissimi amici <strong>dell</strong>a Feniarco,<br />
vi invio due righe per informarvi <strong>dell</strong>e ultime nuove<br />
in merito alla maniera di utilizzo <strong>dell</strong>a somma raccolta<br />
dalla Feniarco in favore dei cori aquilani.<br />
Considerata la grande difficoltà di identificare<br />
una forma unificante di intervento valida per tutti, la<br />
distanza fra i vari centri sede dei cori e la disparità<br />
<strong>dell</strong>e esigenze e <strong>dell</strong>e situazioni logistiche vissute nel<br />
dopo terremoto, abbiamo concordato la messa a punto<br />
di un progetto culturale unitario e condiviso, articolato<br />
in una serie di attività, tutte mirate alla formazione, alla<br />
produzione e all’innalzamento del livello musicale dei<br />
14 cori coinvolti.<br />
Il progetto prevede:<br />
- l’organizzazione di 10 concerti, distribuiti<br />
nel corso di un anno, a L’aquila, nelle frazioni di<br />
Paganica e di Tempera, e nei comuni sedi dei cori<br />
(Tornimparte, Barisciano, Villa S. Angelo, Castel del<br />
Monte, Castelvecchio Subequo e Rocca di Mezzo),<br />
coinvolgendo anche altri cori <strong>dell</strong>a nostra <strong>Associazione</strong><br />
regionale.<br />
- La produzione di 3 CD con repertorio tematico<br />
(canti natalizi, polifonici, popolari, con particolare<br />
riguardo al repertorio abruzzese) da raccogliere in un<br />
cofanetto.<br />
- L’organizzazione di 4 incontri e seminari di<br />
formazione sulla tecnica vocale, la direzione,<br />
l’interpretazione e i repertori.<br />
- La pubblicazione di un libro contenente le notizie<br />
relative ai cori coinvolti e ai luoghi dove esplicano<br />
la propria attività, nonché tutti gli atti e i materiali<br />
prodotti nel corso del progetto.<br />
Crediamo che in questo modo il contributo raccolto<br />
possa essere impiegato nella maniera più utile e<br />
produttiva, lasciando anche una traccia tangibile e<br />
duratura nella pubblicazione finale e nelle registrazioni<br />
dei canti su CD, ma soprattutto ponendo in essere<br />
le basi per una straordinaria esperienza di crescita<br />
culturale collettiva, ricca di implicazioni umane e<br />
sociali. E solo Dio sa quanto ne abbiamo bisogno in<br />
questo difficile momento, in cui sperimentiamo la<br />
pena quotidiana del dopo terremoto.<br />
Con la speranza che possiate condividere la nostra<br />
visione, colgo l’occasione per rinnovarvi il mio affetto<br />
ed inviare a tutti voi i più cordiali saluti.<br />
Vincenzo Vivio<br />
L’Aquila, 10 novembre 2011
<strong>Diapason</strong> - 32