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PREGHIERA E AMORE SALVANO - Risorse Avventiste

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I martiri fanno sentire i figli in colpa se non fanno di più per loro, dopo "tutto quello che ho fatto per voi<br />

figli". I martiri usano la propria condizione fisica e mentale per ottenere simpatia ed esercitare una<br />

forma di controllo sui figli, costringendoli accanto a loro.<br />

I genitori hanno bisogno di lasciar andare il loro stato di martiri. Hanno loro stessi bisogno di crescere<br />

e dipendere da Dio invece che dai propri figli. Hanno bisogno di smetterla con il tentativo di esercitare<br />

controllo facendo sentire i figli in debito con loro.<br />

4. Smettere con le manipolazioni<br />

La manipolazione è un'altra forma di controllo che<br />

qualcuno di noi usa. Arlene insiste perché i suoi figli<br />

adulti trascorrano il Natale a casa ogni anno. Dice loro:<br />

"Praticamente non è Natale se non siete tutti qui!". Se<br />

uno di loro ha altri programmi, lo mette sotto pressione:<br />

"Ma gli altri vengono tutti. Non vorrai rovinare il Natale a<br />

tutti!" ("Restoring Relationships With Your Adult Children"<br />

- p. 91).<br />

L'ottantacinquenne Henry è un manipolatore. Se sua<br />

figlia non gli telefona ogni settimana, comincia a bollire.<br />

La chiama e le dice: "C'è mancato poco che morissi!...".<br />

Arriva perfino a menzionare i suoi digiuni e le sue<br />

preghiere per cercare d'indurla a vedere le cose a modo<br />

suo.<br />

Noi genitori abbiamo bisogno di smettere di manipolare<br />

con i sensi di colpa o la vergogna per ottenere ciò di cui<br />

abbiamo bisogno o che vogliamo.<br />

12<br />

Foto: Dipinto di Fabrizio Buttafava<br />

Abbiamo bisogno di smetterla di biasimare i nostri figli<br />

per i nostri problemi o perché portiamo dentro di noi un<br />

senso di inadeguatezza. Abbiamo bisogno di disfarci della sensazione che i nostri figli ci sono debitori.<br />

5. Smettere di correggere<br />

È facile per i genitori vedere gli errori dei propri figli, voler dare un consiglio, correggere i loro sbagli,<br />

anche quando i figli sono cresciuti. Dopo tutto, se non diciamo loro quello che non va, come potranno<br />

mai cambiare? I genitori che sottolineano gli errori, dicono: "Per il tuo bene…"!<br />

La critica continua li fa sentire degli inetti. Praticamente, i genitori stanno dicendo al proprio figlio<br />

adulto: "Non sei bravo quanto me. Non riesci a capire che stai sbagliando. Ascolta me e lo farai<br />

meglio". I figli grandi finiscono con il provare risentimento verso i genitori che sottolineano sempre lo<br />

sbaglio, che lo fanno notare. Percepiscono il costante bisogno dei genitori di controllare il loro<br />

comportamento e finiscono per evitare il più possibile il contatto con loro.<br />

La critica è distruttiva nella relazione con i nostri figli grandi. Abbiamo bisogno di mollare e lasciare<br />

che Dio corregga tutto ciò che ha bisogno di essere corretto. Egli lo farà quando il momento sarà<br />

opportuno e con la giusta quantità di amore ed empatia.<br />

6. Smettere di arrabbiarsi<br />

Betty era arrabbiata. Più pensava al comportamento sconsiderato di suo figlio, più si sentiva<br />

impazzire. Era sconvolta, perché lui si era ritirato dall'università, aveva lasciato un buon impiego e si<br />

stava rovinando con l'alcool e le droghe. La vita non era giusta. Altri genitori non avevano fatto<br />

neanche la metà dei suoi sforzi per essere una buona madre... e questa era la ricompensa che lei<br />

otteneva! Sentiva che la sua collera era giustificata: il comportamento del figlio giustificava la sua<br />

reazione. Comunque, i rapporti con il figlio peggiorarono fino a che lei non lasciò andare il suo diritto<br />

ad essere arrabbiata ed arrivò al punto di perdonarlo.

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