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Esempio guidato 2 - Progetto di un telaio tridimensionale - 2SI

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<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2<br />

<strong>Progetto</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>telaio</strong> tri<strong>di</strong>mensionale in<br />

cemento armato<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 1


<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 - <strong>Progetto</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>telaio</strong> tri<strong>di</strong>mensionale in cemento armato<br />

In questo Tutorial viene eseguito il calcolo completo <strong>di</strong> <strong>un</strong>a struttura in cemento armato formata da <strong>un</strong> <strong>telaio</strong><br />

tri<strong>di</strong>mensionale composto da pilastri, travi (anche <strong>di</strong> fondazione) e solai <strong>di</strong> piano, con progettazione sismica<br />

statica equivalente eseguita secondo il D.M. ’08 agli Stati Limite Ultimi. Per maggiori approfon<strong>di</strong>menti<br />

sulla modellazione <strong>di</strong> strutture in cemento armato si rimanda al videocorso de<strong>di</strong>cato <strong>di</strong>sponibile<br />

all’in<strong>di</strong>rizzo internet www.2si.it.<br />

Per aprire l’archivio pre<strong>di</strong>sposto è necessario utilizzare i seguenti coman<strong>di</strong>:<br />

Start ► Programmi ► PRO_SAP PROfessional SAP ► Esempi ► <strong>Esempio</strong>2<br />

Viene visualizzata la finestra Informazioni su PRO_SAP, premere quin<strong>di</strong> .<br />

Nelle pagine seguenti, tuttavia, si mostreranno tutti i passi da seguire per la modellazione completa, l’analisi<br />

e la progettazione della struttura.<br />

1. Normative utilizzate<br />

Di seguito si mostra la procedura per la scelta delle Normative da utilizzare.<br />

Per accedere alla finestra relativa alle<br />

Normative in uso occorre eseguire il<br />

comando:<br />

► Normative<br />

Verrà visualizzata la seguente finestra<br />

riportata a fianco.<br />

Premere il tasto .<br />

2. Definizione dell’archivio delle sezioni<br />

Di seguito si mostra la procedura per definire l’archivio delle sezioni da utilizzare.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 2<br />

► Sezioni ►Sezioni generiche<br />

Nella Tabella delle sezioni fare doppio clic su Sezione a T rovescia per visualizzare la finestra<br />

geometria sezione. Inserire i valori in<strong>di</strong>cati. Premere e successivamente . Premere il<br />

contatore per definire la seconda sezione.


Nella Tabella delle sezioni fare doppio clic su Sezione rettangolare, per visualizzare la finestra<br />

geometria sezione. Inserire i valori in<strong>di</strong>cati. Premere e successivamente . Premere il<br />

contatore per definire la terza sezione.<br />

Nella Tabella delle sezioni fare doppio clic su Sezione rettangolare, per visualizzare la finestra<br />

geometria sezione. Inserire i valori in<strong>di</strong>cati. Premere e successivamente . Premere il<br />

tasto <strong>di</strong> chiusura della finestra.<br />

Per tutte le tre sezione definite lasciare i dati relativi ad Armatura trasversale ed Armatura longitu<strong>di</strong>nale come<br />

quelli <strong>di</strong> default.<br />

Salva<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il nome desiderato al file e il percorso <strong>di</strong> salvataggio.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 3


3. Definizione dell’archivio dei materiali<br />

Di seguito si mostra la procedura per definire l’archivio dei materiali da utilizzare.<br />

► Materiali<br />

Verrà considerato <strong>un</strong> materiale <strong>di</strong> tipo Calcestruzzo Classe C25/30 <strong>di</strong>sponibile come materiale numero 1<br />

nell’archivio dei materiali.<br />

Cliccando sull’icona mostrata in figura è possibile accedere alla finestra Definizione proprietà materiale tipo<br />

c.a. in cui sono riportati i valori <strong>di</strong> default per il suddetto materiale. Per effettuare delle mo<strong>di</strong>fiche è sufficiente<br />

inserire i valori <strong>di</strong> interesse e premere il comando . Premere quin<strong>di</strong> il tasto <strong>di</strong> chiusura della<br />

finestra. Nella finestra Tabella dei materiali, premere il comando e successivamente il tasto <strong>di</strong><br />

chiusura della finestra.<br />

Salva<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il nome desiderato al file e il percorso <strong>di</strong> salvataggio.<br />

4. Modellazione della struttura<br />

Di seguito si mostra la procedura per la modellazione della struttura.<br />

► Telai<br />

Permette <strong>di</strong> accedere alla finestra Generazione telai; considerare la<br />

tipologia <strong>telaio</strong> tipo 4 e premere . Viene quin<strong>di</strong><br />

visualizzata la finestra Generazione <strong>telaio</strong> 2d in cui è necessario<br />

inserire le informazioni richieste per la generazione automatica del<br />

<strong>telaio</strong> con le travi <strong>di</strong> fondazione. Premere successivamente i coman<strong>di</strong><br />

ed .<br />

Niente<br />

Permette <strong>di</strong> deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati, in questo caso i pilastri.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 4


Salva<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il nome desiderato al file e il percorso <strong>di</strong> salvataggio.<br />

►Vista Ass. 1<br />

Pemette la visualizzazione assonometrica del<br />

modello.<br />

► Linee Nasc. Veloce<br />

Permette <strong>di</strong> visualizzare il modello nella modalità<br />

linee nascoste veloce come nella figura a lato.<br />

► Filo <strong>di</strong> ferro<br />

Permette <strong>di</strong> visualizzare il modello nella modalità<br />

linee nascoste veloce.<br />

5. Impostazione e assegnazione delle proprietà agli elementi strutturali<br />

Di seguito si mostra la procedura per assegnare le proprietà agli elementi strutturali (pilastri, travi, travi <strong>di</strong><br />

fondazione, solai).<br />

►<br />

Permette <strong>di</strong> rendere selezionabili solo gli elementi D2.<br />

Permette <strong>di</strong> selezionare l’oggetto più vicino. In questo caso occorre selezionare i pilastri.<br />

►<br />

Permette si impostare le proprietà <strong>di</strong><br />

riferimento <strong>di</strong> <strong>un</strong> elemento D2.<br />

Selezionare nelle apposite finestre dati le<br />

seguenti caratteristiche: Elemento tipo<br />

Trave, Sezione [3] Rettangolare: b=35.00 h<br />

=35.00, Materiale [1] Calcestruzzo Classe<br />

25/30. Lasciare le altre proprietà come <strong>di</strong><br />

default (è possibile com<strong>un</strong>que cambiarle<br />

cliccando sulla voce <strong>di</strong> interesse e<br />

scegliendo dal menu a ten<strong>di</strong>na). Premere<br />

quin<strong>di</strong> il tasto per uscire dalla finestra<br />

Imposta proprietà <strong>di</strong> riferimento D2.<br />

Doppio clic sul tasto destro del mouse ►<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il riferimento precedentemente impostato agli elementi D2 selezionati.<br />

Niente<br />

Permette <strong>di</strong> deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati, in questo caso i pilastri.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 5


Permette <strong>di</strong> selezionare l’oggetto più vicino. In questo caso occorre selezionare le travi.<br />

►<br />

Permette si impostare le proprietà <strong>di</strong><br />

riferimento <strong>di</strong> <strong>un</strong> elemento D2.<br />

Selezionare nelle apposite finestre dati le<br />

seguenti caratteristiche: Elemento tipo<br />

Trave, Sezione [2] Rettangolare: b=30.00 h<br />

=40.00, Materiale [1] Calcestruzzo Classe<br />

25/30. Lasciare le altre proprietà come <strong>di</strong><br />

default (è possibile com<strong>un</strong>que cambiarle<br />

cliccando sulla voce <strong>di</strong> interesse e<br />

scegliendo dal menu a ten<strong>di</strong>na). Premere<br />

quin<strong>di</strong> il tasto per uscire dalla finestra<br />

Imposta proprietà <strong>di</strong> riferimento D2.<br />

Doppio clic sul tasto destro del mouse ►<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il riferimento precedentemente impostato agli elementi D2 selezionati.<br />

Niente<br />

Permette <strong>di</strong> deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati, in questo caso le travi.<br />

Permette <strong>di</strong> selezionare l’oggetto più vicino. In questo caso occorre selezionare le travi <strong>di</strong> fondazione.<br />

►<br />

Permette si impostare le proprietà <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> <strong>un</strong> elemento D2.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 6


Selezionare nelle apposite finestre dati le seguenti caratteristiche: Elemento tipo Trave, Sezione [1] T<br />

rovescia: bi=100.00 ht =80.00 bs=30.00 hi=30.00, Materiale [1] Calcestruzzo Classe 25/30. Lasciare le altre<br />

proprietà come <strong>di</strong> default (è possibile com<strong>un</strong>que cambiarle cliccando sulla voce <strong>di</strong> interesse e scegliendo dal<br />

menu a ten<strong>di</strong>na). Premere quin<strong>di</strong> il tasto per uscire dalla finestra Imposta proprietà <strong>di</strong> riferimento D2.<br />

Doppio clic sul tasto destro del mouse ►<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il riferimento precedentemente impostato agli elementi D2 selezionati.<br />

Niente<br />

Permette <strong>di</strong> deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati, in questo caso le travi <strong>di</strong> fondazione.<br />

►<br />

Permette <strong>di</strong> rendere selezionabili solo gli elementi solaio.<br />

Permette <strong>di</strong> selezionare l’oggetto più vicino. In questo caso occorre selezionare i solai del primo piano.<br />

►<br />

Permette si impostare le proprietà <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> <strong>un</strong> elemento solaio. Assegnare le caratteristiche come<br />

mostrato nella figura seguente.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 7


Doppio clic sul tasto destro del mouse ►<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il riferimento precedentemente impostato agli elementi solai selezionati.<br />

Niente<br />

Permette <strong>di</strong> deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati, in questo caso i solai del primo piano.<br />

Permette <strong>di</strong> selezionare l’oggetto più vicino. In questo caso occorre selezionare i solai del secondo piano.<br />

►<br />

Permette si impostare le proprietà <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> <strong>un</strong> elemento solaio. Assegnare le caratteristiche come<br />

mostrato nella figura seguente.<br />

Doppio clic sul tasto destro del mouse ►<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il riferimento precedentemente impostato agli elementi solai selezionati.<br />

Niente<br />

Permette <strong>di</strong> deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati, in questo caso i solai del secondo piano.<br />

Salva<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il nome desiderato al file e il percorso <strong>di</strong> salvataggio.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 8


Come verifica, per accertarsi <strong>di</strong> aver assegnato il riferimento in modo corretto, può essere utile cliccare<br />

sul comando e selezionare a campione alc<strong>un</strong>i elementi. Sul lato destro dello schermo comparirà la<br />

finestra E<strong>di</strong>ta proprietà all’interno della quale è possibile apportare le eventuali mo<strong>di</strong>fiche.<br />

Nella modellazione dei solai occorre tenere conto che lo Spessore membranale rappresenta<br />

solamente la <strong>di</strong>mensione della cappa.<br />

► Linee Nasc. Veloce<br />

Permette <strong>di</strong> visualizzare il modello nella modalità linee nascoste veloce come nella figura sottostante.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 9


6. Controllo dati struttura<br />

Di seguito si mostra la procedura per il controllo del modello della struttura.<br />

► ►<br />

Permette la riorganizzazione della numerazione nodale, con conseguente riduzione dei tempi <strong>di</strong> analisi.<br />

► ►<br />

Permette la riorganizzazione della numerazione degli elementi D2, con conseguente riduzione dei tempi <strong>di</strong><br />

analisi.<br />

► ►<br />

Permette la riorganizzazione della numerazione dei solai, con conseguente riduzione dei tempi <strong>di</strong> analisi.<br />

► Check dati struttura<br />

Permette <strong>di</strong> effettuare il controllo dei dati della struttura.<br />

Viene visualizzata la finestra Controllo dello stato -<br />

report in cui vengono riportati i controlli effettuati sulla<br />

struttura. Il programma segnala eventuali errori nel<br />

modello proponendo ulteriori controlli. Premere il tasto<br />

<strong>di</strong> chiusura della finestra. Nel caso si desideri<br />

procedere ad ulteriori controlli, essendo gli oggetti<br />

causa <strong>di</strong> errore selezionati in modo automatico dal<br />

programma, è sufficiente cliccare due volte il tasto<br />

destro del mouse ed eseguire la procedura Visualizza<br />

► Isola topologia per isolarli.<br />

Durante la fase <strong>di</strong> modellazione, a scopo <strong>di</strong> verifica, si consiglia <strong>di</strong> eseguire più volte il comando per il<br />

controllo dei dati della struttura.<br />

7. Definizione dei casi <strong>di</strong> carico e delle combinazioni<br />

Di seguito si mostra la procedura per la definizione dei casi <strong>di</strong> carico e delle combianazioni. In particolare,<br />

saranno considerati:<br />

Peso proprio della struttura;<br />

Carico permanente e accidentale solai;<br />

Carico da neve;<br />

Carico permanente generico;<br />

Sisma allo Stato Limite Ultimo;<br />

Sisma allo Stato Limite <strong>di</strong> Danno.<br />

► Assegnazione carichi<br />

Vengono nascosti i coman<strong>di</strong> <strong>di</strong> generazione della struttura e visualizzati i coman<strong>di</strong> per la gestione dei carichi.<br />

Nel contesto <strong>di</strong> assegnazione dei carichi vengono effettuate le operazioni <strong>di</strong> assegnazione dei carichi <strong>di</strong><br />

progetto che vengono gestiti all’interno <strong>di</strong> Casi <strong>di</strong> carico, cioè archivi <strong>di</strong> carichi <strong>di</strong> tipologia omogenea.<br />

► Casi <strong>di</strong> carico<br />

Vengono visualizzate in sequenze le finestre seguenti:<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 10


In ciasc<strong>un</strong> caso premere il comando .<br />

• Peso proprio della struttura; peso proprio della struttura (1° caso <strong>di</strong> carico dell’archivio);<br />

• Permanente solai-coperture; carico permanente dei solai (2° caso <strong>di</strong> carico dell’archivio);<br />

• Permanente solai-coperture n.c.d; carico permanente dei solai (3° caso <strong>di</strong> carico dell’archivio);<br />

• Variabile solai; carico accidentale dei solai (4° caso <strong>di</strong> carico dell’archivio);<br />

• Carico da neve; carico da neve (5° caso <strong>di</strong> carico dell’archivio);<br />

• CDC=Es (<strong>di</strong>namico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) sisma <strong>di</strong>namico equivalente definito in modo automatico<br />

in <strong>di</strong>rezione X con eccentricità accidentale positiva (6° caso <strong>di</strong> carico dell’archivio);<br />

• CDC=Es (<strong>di</strong>namico SLU) alfa=0.0 (ecc. -) sisma <strong>di</strong>namico equivalente definito in modo automatico<br />

in <strong>di</strong>rezione X con eccentricità accidentale negativa (7° caso <strong>di</strong> carico dell’archivio);<br />

• CDC=Es (<strong>di</strong>namico SLU) alfa=90.00 (ecc. +) sisma <strong>di</strong>namico equivalente definito in modo<br />

automatico in <strong>di</strong>rezione Y con eccentricità accidentale positiva (8° caso <strong>di</strong> carico dell’archivio);<br />

• CDC=Es (<strong>di</strong>namico SLU) alfa=90.00 (ecc. -) sisma <strong>di</strong>namico equivalente definito in modo<br />

automatico in <strong>di</strong>rezione Y con eccentricità accidentale negativa (9° caso <strong>di</strong> carico dell’archivio);<br />

• CDC=Es (<strong>di</strong>namico SLD) alfa=0.0 (ecc. +) sisma <strong>di</strong>namico equivalente <strong>di</strong> danno definito in modo<br />

automatico in <strong>di</strong>rezione X con eccentricità accidentale positiva (10° caso <strong>di</strong> carico dell’archivio);<br />

• CDC=Es (<strong>di</strong>namico SLD) alfa=0.0 (ecc. -) sisma <strong>di</strong>namico equivalente <strong>di</strong> danno definito in modo<br />

automatico in <strong>di</strong>rezione X con eccentricità accidentale negativa (11° caso <strong>di</strong> carico dell’archivio);<br />

• CDC=Es (<strong>di</strong>namico SLD) alfa=90.00 (ecc. +) sisma <strong>di</strong>namico equivalente <strong>di</strong> danno definito in modo<br />

automatico in <strong>di</strong>rezione Y con eccentricità accidentale positiva (12° caso <strong>di</strong> carico dell’archivio);<br />

• CDC=Es (<strong>di</strong>namico SLD) alfa=90.00 (ecc. -) sisma <strong>di</strong>namico equivalente <strong>di</strong> danno definito in modo<br />

automatico in <strong>di</strong>rezione Y con eccentricità accidentale negativa (13° caso <strong>di</strong> carico dell’archivio);<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 11


• Permanente generico; azione generiche <strong>di</strong> tipo<br />

permanente (14° caso <strong>di</strong> carico dell’archivio).<br />

Cliccare due volte sull’icona e selezionare l’opzione G1 nella<br />

finestra Definizione permanenente. Premere il comando<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 12<br />

e successivamente il comando .<br />

Premere il tasto <strong>di</strong> chiusura della finestra.<br />

Viene visualizzato il primo carico contenuto nell’archivio <strong>di</strong> default. Fare doppio clic sull’icona Carico<br />

<strong>di</strong>stribuito globale per attivare la finestra dati Carico nodale. Inserire quin<strong>di</strong> i dati come in<strong>di</strong>cato nella figura<br />

seguente. Premere il comando e succesivamente due volte il comando . Premere<br />

il tasto <strong>di</strong> chiusura della finestra.<br />

Una volta definiti, per visualizzarli in sequenza occorre premere i tasti <strong>di</strong> avanzamento del contatore<br />

.<br />

►Vista Y-<br />

Pemette la visualizzazione del modello nel piano XZ l<strong>un</strong>go la <strong>di</strong>rezione Y-.<br />

► Filo <strong>di</strong> ferro<br />

Permette <strong>di</strong> visualizzare il modello nella modalità linee nascoste veloce.<br />

Box<br />

Permette <strong>di</strong> selezionare tutti i no<strong>di</strong> contenuti all’interno del box definito. In questo caso selezionare tutte le<br />

travi del primo piano.<br />

Doppio clic sul tasto destro del mouse ►


Permette <strong>di</strong> impostare il riferimento<br />

relativo ai carichi generici. Viene<br />

visualizzata la Tabella dei carichi<br />

applicabili che riporta il Carico corrente, il<br />

Caso <strong>di</strong> carico corrente ed il Riferimento<br />

corrente. Selezionare con <strong>un</strong> clic del<br />

mouse il carico <strong>di</strong>stribuito globale DG:<br />

Fzi= = -5.00 Fxf=5.00 e trascinarlo nel<br />

caso <strong>di</strong> carico CDC=G1k (permanente<br />

generico). Facendo click sul + a fianco<br />

del caso <strong>di</strong> carico è possibile visualizzare<br />

il carico contenuto. Premere il tasto <strong>di</strong><br />

chiusura della finestra.<br />

Doppio clic sul tasto destro del mouse ►<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il riferimento relativo ai carichi generici.<br />

Niente<br />

Permette <strong>di</strong> deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati, in questo caso le travi del primo piano.<br />

Salva<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il nome desiderato al file e il percorso <strong>di</strong> salvataggio.<br />

Ve<strong>di</strong> caso <strong>di</strong> carico<br />

Permette <strong>di</strong> visualizzare il caso <strong>di</strong> carico selezionato. Posizionarsi con i tasti <strong>di</strong> scorrimento<br />

su quello <strong>di</strong> interesse per la corrispondente rappresentazione grafica. Nella<br />

figura successiva viene mostrato il 14° caso <strong>di</strong> carico considerato in questo <strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong>: 14) CDC Gk<br />

(permanente generico).<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 13


► Casi <strong>di</strong> carico sismici<br />

La località <strong>di</strong> riferimento, da definire nella cornice Pericolosità e zonazione, è Ferrara (FE). In<br />

alternativa, è possibile definire le coor<strong>di</strong>nate geografiche del luogo <strong>di</strong> interesse.<br />

Nella finestra Passo 1 attivare le seguenti<br />

opzioni:<br />

Classe d’uso: II;<br />

Premere il comando per<br />

aggiornare lo spettro.<br />

Pemere il comando .<br />

Nella finestra Passo 2 attivare le seguenti<br />

opzioni:<br />

Categoria <strong>di</strong> suolo <strong>di</strong> fondazione: C;<br />

Categoria topografica: T1.<br />

Premere il comando per<br />

aggiornare lo spettro.<br />

Premere il comando .<br />

Nella finestra Passo 3 definire le grandezze<br />

come in<strong>di</strong>cato.<br />

Premere il comando per<br />

aggiornare lo spettro.<br />

Premere il comando .<br />

Nella finestra Passo 4 lasciare le grandezze<br />

definite così come sono, ad eccezione del N.<br />

mo<strong>di</strong> per l’analisi <strong>di</strong>namica da considerare<br />

pari a 15.<br />

Premere il comando per<br />

aggiornare lo spettro.<br />

Premere il comando .<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 14


Nella finestra Passo 5 cliccare il comando:<br />

per la determinazione delle masse<br />

sismiche. Nel corrente esempio i<br />

moltiplicatori dei casi <strong>di</strong> carico sono tutti<br />

definiti pari a 1. Viene visualizzata la<br />

finestra:<br />

Premere il comando e successivamente il comando .<br />

Salva<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il nome desiderato al file e il percorso <strong>di</strong> salvataggio.<br />

► Combinazioni<br />

Permette <strong>di</strong> visualizzare la Tabella delle combinazioni. Viene<br />

visualizzata la finestra riportata nell’immagine a fianco.<br />

Premere il comando .<br />

La definizione avviene in modo automatico con i seguenti<br />

coman<strong>di</strong>:<br />

Premere il comando .<br />

Nella finestra visualizzata, Parametri<br />

per carichi variabili, è possibile<br />

controllare (e mo<strong>di</strong>ficare) i coefficienti<br />

assegnati in modo automatico.<br />

Premere i coman<strong>di</strong> ed<br />

.<br />

Nella finestra visualizzata, Interazione<br />

casi <strong>di</strong> carico variabili, sono riportati <strong>un</strong><br />

due casi <strong>di</strong> carico.<br />

Premere i coman<strong>di</strong> ed<br />

.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 15


Nella finestra visualizzata, Definizioni<br />

durata, è possibile controllare (e<br />

mo<strong>di</strong>ficare) i coefficienti assegnati in<br />

modo automatico dal programma.<br />

Premere i coman<strong>di</strong> ed<br />

.<br />

Nella finestra visualizzata, Scenari <strong>di</strong><br />

carico DM08, è possibile controllare (e<br />

mo<strong>di</strong>ficare) i valori assegnati in modo<br />

automatico dal programma.<br />

Premere i coman<strong>di</strong> e<br />

.<br />

Nella Tabella delle combinazioni è<br />

<strong>di</strong>sponibile l’elenco delle combinazioni<br />

<strong>di</strong> carico i cui moltiplicatori possono<br />

essere com<strong>un</strong>que mo<strong>di</strong>ficati facendo<br />

clic con il mouse sul numero riportato.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 16


Premere i coman<strong>di</strong> , , , e . Premere quin<strong>di</strong> il<br />

tasto .<br />

Salva<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il nome<br />

desiderato al file e il percorso <strong>di</strong><br />

salvataggio.<br />

8. Esecuzione dell’analisi<br />

Di seguito si mostra la procedura per<br />

eseguire l’analisi della struttura.<br />

► Check dati <strong>di</strong> carico<br />

Permette <strong>di</strong> effettuare il controllo dei<br />

carichi applicati.<br />

► Salvataggio dati per<br />

l’analisi<br />

Permette <strong>di</strong> effettuare il controllo<br />

generale dei dati inseriti e la scrittura dei<br />

file per l’analisi; viene visualizzata la<br />

finestra Controllo dello stato - report in<br />

cui vengono riportate le risultanti <strong>di</strong><br />

competenza a ciasc<strong>un</strong> caso <strong>di</strong> carico.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 17


► Esecuzione analisi<br />

Permette l’elaborazione dei dati del modello me<strong>di</strong>ante il solutore e_SAP. Al termine del processo <strong>di</strong><br />

elaborazione dei dati, viene visualizzata la finestra Controllo dello stato – report che riporta l’esito dei<br />

controlli effettuati dal solutore. Premere il tasto <strong>di</strong> chiusura della finestra.<br />

Salva<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il nome desiderato al file e il percorso <strong>di</strong> salvataggio.<br />

Nel caso <strong>di</strong> analisi in frequenza, assicurarsi che la massa eccitata sia almeno l’85% <strong>di</strong> quella totale.<br />

9. Visualizzazione dei risultati relativi all’analisi<br />

Di seguito si mostra la procedura per la visualizzazione dei risultati dell’analisi. In particolare verranno<br />

analizzati:<br />

Azioni D2, momento 3-3;<br />

Spostamenti sismica 1000/H (no<strong>di</strong>).<br />

Per attivare i coman<strong>di</strong> <strong>di</strong> visualizzazione dei risultati è necessario attivare i coman<strong>di</strong>:<br />

► Visualizzazione dei risultati<br />

Permette <strong>di</strong> accedere ai coman<strong>di</strong> per la visualizzazione dei risultati.<br />

Ve<strong>di</strong> combinazione<br />

Permette la visualizzazione dei risultati relativi alla combinazione <strong>di</strong> carico selezionata.<br />

Per visualizzare, ad esempio, il momento 3-3 relativo trentasettesima combinazione <strong>di</strong> carico è necessario<br />

posizionarsi con i tasti <strong>di</strong> scorrimento sulla combinazione numero 37) Comb.<br />

SLU A1 (SLV sism.) 37 e premere i seguenti coman<strong>di</strong>:<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 18


Azioni D2 ► Momento 3-3<br />

Permette la visualizzazione, me<strong>di</strong>ante mappa cromatica, dell’azione flettente attorno all’asse locale 3-3.<br />

Deformazioni ► Sismica 1000/H (no<strong>di</strong>)<br />

Permette <strong>di</strong> visualizzare gli spostamenti sismici.<br />

Per la visualizzazione delle altre tipologie <strong>di</strong> risultati è possibile procedere in modo analogo.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 19


Per effettuare il controllo dei risultati sul singolo elemento D2 è necessario visualizzare <strong>un</strong>a tipologia <strong>di</strong><br />

risultato (es. movimenti no<strong>di</strong>, azioni D2, ecc.) e utilizzare il comando:<br />

Controlla<br />

Fare clic con il mouse sull’elemento che si desidera monitorare. Verrà visualizzata la Finestra <strong>di</strong> controllo<br />

generale dove sono riportati tutti i risultati del calcolo ed il cui valore può essere controllato in varie posizioni<br />

dell’elemento impiegando l’apposito cursore.<br />

Premere il tasto per uscire dalla Finestra <strong>di</strong> controllo generale.<br />

10. Procedura per l’esecuzione della progettazione<br />

Di seguito si mostra la procedura per la progettazione della struttura con il metodo degli Stati Limite Ultimi.<br />

► Assegnazione dati <strong>di</strong> progetto<br />

Permette <strong>di</strong> accedere ai coman<strong>di</strong> per l’assegnazione dei dati <strong>di</strong> progetto.<br />

► Criteri <strong>di</strong> progetto<br />

Permette <strong>di</strong> visualizzare la Tabella dei criteri <strong>di</strong> progetto per l’assegnazione dei parametri <strong>di</strong> progettazione<br />

degli elementi strutturali. Definire i parametri necessari come in<strong>di</strong>cato nelle figure seguenti e premere il<br />

comando . Chiudere ciasc<strong>un</strong>a finestra con il tasto .<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 20


Tutto<br />

Permette <strong>di</strong> selezionare tutti gli oggetti visualizzati.<br />

Clic sul tasto destro del mouse ► Progetta ► Stati limite ultimi<br />

Ness<strong>un</strong>o<br />

Permette <strong>di</strong> deselezionare gli oggetti precedentemente selezionati.<br />

Salva<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il nome desiderato al file e il percorso <strong>di</strong> salvataggio.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 21


Travi cls s.l.<br />

Permette <strong>di</strong> visualizzare il menu <strong>di</strong> controllo degli elementi trave in c.a. progettati con il metodo degli Stati<br />

Limite Ultimi.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 22<br />

Stato <strong>di</strong> progetto<br />

Permette la visualizzazione, me<strong>di</strong>ante colorazione, dello stato <strong>di</strong> verifica<br />

della struttura. In particolare:<br />

(i) colore rosso ► elementi non verificati,<br />

(ii) colore ciano ► elementi verificati.<br />

Nella figura sottostante si nota che le travi in cemento armato sono tutte<br />

verificate.<br />

Verifica N/M Permette la visualizzazione,<br />

me<strong>di</strong>ante mappa cromatica, dei valori massimi<br />

del rapporto Sd/Su (Sd = sollecitazione <strong>di</strong><br />

progetto derivante da N e M33, Su =<br />

sollecitazione ultima)ottenuto con incremento<br />

proporzionale delle sollecitazioni o a sforzo<br />

normale costante (nei criteri <strong>di</strong> progetto è possibile impostare la verifica a<br />

N costante). (D.M. 09/01/1996 par. 4.2.1.2, D.M. 2008 par. 4.1.2.1.2.4)


Pilastri cls s.l.<br />

Permette <strong>di</strong> visualizzare il menu <strong>di</strong> controllo degli elementi pilastro in c.a., progettati con il metodo degli Stati<br />

Limite Ultimi.<br />

Stato <strong>di</strong> progetto<br />

Permette la visualizzazione, me<strong>di</strong>ante colorazione, dello stato <strong>di</strong> verifica<br />

della struttura. In particolare:<br />

(iii) colore rosso ► elementi non verificati,<br />

(iv) colore ciano ► elementi verificati.<br />

Nella figura sottostante si nota che i pilastri in cemento armato sono tutti<br />

verificati.<br />

Verifica N-M Permette la visualizzazione, me<strong>di</strong>ante mappa cromatica, dei<br />

valori massimi del rapporto Sd/Su (Sd = sollecitazione <strong>di</strong> progetto, Su =<br />

sollecitazione ultima) con sollecitazioni ultime proporzionali (D.M.<br />

09/01/1996 par.4.2.1.2).<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 23


Per effettuare la visualizzazione dei risultati della verifica relativi ad <strong>un</strong> singolo elemento D2 della struttura è<br />

necessario eseguire i seguenti coman<strong>di</strong>:<br />

(a) Dal menu a ten<strong>di</strong>na attivare <strong>un</strong>o dei coman<strong>di</strong> <strong>di</strong> verifica, ad esempio S.L.U. ► Verif. N/M;<br />

(b) Premere il comando ;<br />

(c) Fare clic con il mouse su <strong>un</strong> elemento D2 <strong>di</strong> interesse. Verrà quin<strong>di</strong> visualizzata la Finestra <strong>di</strong><br />

controllo generale che permette <strong>di</strong> effettuare il controllo dei risultati della progettazione.<br />

Immagine relativa ad <strong>un</strong>a trave. Premere il tasto per uscire dalla Finestra <strong>di</strong> controllo generale.<br />

Immagine relativa ad <strong>un</strong> pilastro. Premere il tasto per uscire dalla Finestra <strong>di</strong> controllo generale.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 24


11. Generazione della relazione <strong>di</strong> calcolo<br />

Di seguito viene mostrata la procedura per la generazione della relazione <strong>di</strong> calcolo.<br />

►<br />

Viene visualizzata la finestra Opzioni <strong>di</strong> stampa che contiene le<br />

opzioni <strong>di</strong> scelta dei dati e dei risultati che è possibile inserire<br />

nella relazione; per l’esempio impostare le opzioni come nella<br />

immagine seguente. L’opzione Mostra stesura permette la<br />

visualizzazione della stesura della relazione da parte <strong>di</strong> Microsoft<br />

Word. Sp<strong>un</strong>tare anche l’opzione <strong>Progetto</strong> D2 (completa).<br />

Premere .<br />

Nella finestra Salva con nome assegnare il nome al file <strong>di</strong><br />

relazione (es. Relazione) e la cartella <strong>di</strong> salvataggio; premere<br />

Salva. La relazione verrà redatta automaticamente.<br />

Per la produzione <strong>di</strong> immagini e schemi strutturali usare il<br />

comando File ► Stampa ► Esporta immagine (per generare<br />

l’immagine della visualizzazione corrente). Le immagini salvate<br />

nella cartella <strong>Esempio</strong>2_data possono essere inserite in modo<br />

automatico nella relazione <strong>di</strong> calcolo utilizzando, prima della<br />

generazione, il comando .<br />

12. Generazione degli esecutivi<br />

Di seguito viene mostrata la procedura per la generazione degli esecutivi <strong>di</strong> piani, <strong>di</strong> <strong>un</strong>a travata e <strong>di</strong> <strong>un</strong>a<br />

pilastrata.<br />

►Generazione esecutivi ► Esecutivi carpenterie. Viene visualizzata la finestra rappresentata<br />

nella figura sottostante <strong>di</strong> sinistra. Premere il comando . Verrà visualizzata <strong>un</strong>a nuova finestra<br />

rappresentata nella figura sottostante <strong>di</strong> destra. Premere i coman<strong>di</strong> e<br />

.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 25


Verrà visualizzata l’immagine seguente.<br />

È possibile eseguire la generazione dei <strong>di</strong>segni esecutivi <strong>di</strong> <strong>un</strong>a travata della struttura seguendo la<br />

procedura descritta nel seguito:<br />

(a) Premere il comando controlla e fare clic con il mouse sull’elemento <strong>di</strong> cui si desidera<br />

l’esecutivo;<br />

(b) Nella Finestra <strong>di</strong> controllo generale fare clic con il tasto destro del mouse in corrispondenza della<br />

cornice bianca dove è riportata l’immagine dell’elemento e premere il comando ► Esecutivo travata.<br />

Viene attivato il modulo PRO_CAD Travi;<br />

(c) Attivare il comando Genera Armatura per definire i parametri <strong>di</strong> generazione delle armature.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 26


File ►Salva con nome<br />

Permette <strong>di</strong> salvare il file con estensione .TRV nel percorso <strong>di</strong> salvataggio. La cartella <strong>di</strong> default è<br />

…/<strong>Esempio</strong>2_data/<strong>di</strong>segno. Premere il tasto per uscire da PRO_CAD Travi.<br />

È possibile eseguire la generazione dei <strong>di</strong>segni esecutivi <strong>di</strong> <strong>un</strong>a pilastrata della struttura seguendo la<br />

procedura descritta nel seguito:<br />

(a) Premere il comando controlla e fare clic con il mouse sull’elemento <strong>di</strong> cui si desidera<br />

l’esecutivo;<br />

(b) Nella Finestra <strong>di</strong> controllo generale fare clic con il tasto destro del mouse in corrispondenza della<br />

cornice bianca dove è riportata l’immagine dell’elemento e premere il comando ► Esecutivo pilastrata.<br />

Viene attivato il modulo PRO_CAD Travi;<br />

(c) Attivare il comando Genera Armatura per definire i parametri <strong>di</strong> generazione delle armature. Lasciando<br />

quelli <strong>di</strong> default si ottiene la figura sottostante:<br />

File ►Salva con nome<br />

Permette <strong>di</strong> salvare il file con estensione .PIL nel percorso <strong>di</strong> salvataggio. La cartella <strong>di</strong> default è<br />

…/<strong>Esempio</strong>2_data/<strong>di</strong>segno. Premere il tasto per uscire da PRO_CAD Pilastri.<br />

Salva<br />

Permette <strong>di</strong> assegnare il nome desiderato al file e il percorso <strong>di</strong> salvataggio.<br />

<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 27


<strong>Esempio</strong> <strong>guidato</strong> 2 Pag. 28

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