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Come ogni borgo<br />
e/o palazzo<br />
storico che si<br />
rispetti, anche Bassano<br />
gode della presenza di<br />
fantasmi. I più conosciuti<br />
hanno l'appellativo di:<br />
pretino e riccetto.<br />
E' del primo che vorremmo<br />
parlarvi, viste le<br />
testimonianze che siamo<br />
riusciti a rintracciare. Per<br />
quale motivo l'appellativo<br />
Pretino? Probabilmente<br />
era un sacerdote? Un<br />
sacrestano? Un adepto<br />
della chiesa? Non lo sappiamo,<br />
supponiamo un<br />
personaggio vicino all'ambiente<br />
ecclesiastico.<br />
<strong>La</strong> prima testimonianza<br />
viene da un giovane<br />
(un trentenne) che ricorda<br />
un episodio avvenuto nel<br />
periodo dell'infanzia.<br />
"Mi trovavo - riferisce il<br />
giovane - in visita a Palazzo<br />
Giustiniani con i miei<br />
genitori e mentre percorrevamo<br />
i viali del giardino all'italiana,<br />
intravidi, lungo il<br />
viale centrale del parco,<br />
una figura alta, snella e<br />
con una sorta di tunica<br />
nera che camminava, porgendomi<br />
le spalle, in direzione<br />
della <strong>Rocca</strong>. A<br />
quel punto chiesi a mia<br />
madre chi fosse quel personaggio.<br />
Lei guardò verso<br />
il punto che le indicavo<br />
e mi rispose che non<br />
vedeva nessuno. Stupito<br />
della risposta, continuai a<br />
guardare l'anonimo che<br />
12<br />
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
nel frattempo scompariva<br />
verso la discesa che porta<br />
all'uscita di via Oriolo,<br />
dove c'è quel bel portone<br />
davanti alle ex scuderie.<br />
L'ho seguito, ma lo stupore<br />
più grande è stato trovare<br />
il portone serrato, nessun'altra<br />
via di uscita in<br />
quanto ai lati del portone<br />
c'è il muro, e nessuno in<br />
quella sorta di atrio. Ancora<br />
mi passano i brividi! Anni<br />
più tardi - continua il giovane<br />
- mia madre, mentre<br />
si parlava delle bellezze<br />
del nostro palazzo e del<br />
parco, mi rammentò quell'episodio,<br />
chiedendomi se<br />
lo ricordassi.<br />
Prontamente risposi<br />
positivamente alla domanda,<br />
visto che mi era rimasto<br />
ben impresso nella<br />
memoria. Lei, a quel punto,<br />
considerando che ormai<br />
ero un adulto, mi svelò<br />
che si ere accorta della<br />
figura spettrale che le avevo<br />
segnalato e che<br />
conosceva il personaggio.<br />
Si trattava del fantasma<br />
del Pretino. Fantasma che<br />
si aggira nei meandri del<br />
parco e che non crea<br />
problemi ai viventi. Non<br />
chiarendomi nulla sulla<br />
storia del fantasma, l'unica<br />
cosa che mi disse è che a<br />
Bassano è molto conosciuto.<br />
Dopo aver appreso<br />
tale incredibile notizia -<br />
prosegue ancora il giovane<br />
- la sera andando a<br />
letto, rivedendo quel momento,<br />
ho avuto una di<br />
quelle paure che<br />
preferisco proprio non ricordare".<br />
Altra testimonianza,<br />
sempre sul Pretino, è<br />
venuta da un signore che<br />
oggi ha superato gli ottant'anni,<br />
il quale ricorda che<br />
da giovane, quando tornava<br />
dal lavoro spesso si fermava<br />
con la sua lambretta<br />
in prossimità del suo terreno<br />
dove aveva gli animali<br />
da cortile da governare.<br />
Tale terreno era<br />
nelle adiacenze del parco<br />
Giustiniani. Spesso, dopo<br />
aver rifocillato i propri animali<br />
e mentre se ne tornava<br />
sulla strada principale,<br />
dove aveva parcheggiato il<br />
motoveicolo, trovava, seduto<br />
su di esso, il famigerato<br />
spettro in tunica nera.<br />
Anche se colmo di paura,<br />
aspettava silenzioso che il<br />
misterioso ospite se ne andasse.<br />
Appena questi liberava<br />
il posto, di soppiatto<br />
si avvicinava al mezzo e<br />
via a tutto gas correva verso<br />
a casa. Questo accade-<br />
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
IL PRETINO<br />
In un documento del 1706 si racconta un episodio di sangue nella parrocchia<br />
Anche Bassano<br />
ha i suoi fantasmi<br />
va abbastanza spesso.<br />
Altre testimonianze di<br />
cittadini bassanesi, che<br />
negli anni passati sono<br />
stati vicini all'allora parroco,<br />
don Carlo Moretti, raccontano<br />
che il sacerdote,<br />
quando la sera doveva<br />
lasciare la chiesa e tornare<br />
a casa, si faceva accompagnare<br />
dai ragazzi per<br />
evitare di incontrare il<br />
famigerato Pretino, visto<br />
che la propria abitazione<br />
era vicinissima al parco.<br />
Insomma, una storia<br />
affascinante, avvolta,<br />
come è consuetudine, nel<br />
mistero che si perde nella<br />
notte dei tempi, e che,<br />
volendo, potrebbe agganciarsi<br />
a episodi che hanno<br />
fondamenta nella storia<br />
del nostro paese.<br />
Per esempio alcuni anni<br />
fa, durante alcune<br />
ricerche presso l'archivio<br />
storico della parrocchia, è<br />
rinvenuto un documento<br />
del 1706 nel quale si fa<br />
menzione di un episodio di<br />
sangue avvenuto in parrocchia<br />
e proprio per<br />
questo la chiesa dovette<br />
essere riconsacrata con<br />
cerimonia del vescovo ed<br />
alla presenza dei principi<br />
Giustiniani e della popolazione<br />
tutta.<br />
Sarà stato quel delitto<br />
di sangue a generare il<br />
fantasma del Pretino?