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Novembre 2011 - La Rocca

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Come ogni borgo<br />

e/o palazzo<br />

storico che si<br />

rispetti, anche Bassano<br />

gode della presenza di<br />

fantasmi. I più conosciuti<br />

hanno l'appellativo di:<br />

pretino e riccetto.<br />

E' del primo che vorremmo<br />

parlarvi, viste le<br />

testimonianze che siamo<br />

riusciti a rintracciare. Per<br />

quale motivo l'appellativo<br />

Pretino? Probabilmente<br />

era un sacerdote? Un<br />

sacrestano? Un adepto<br />

della chiesa? Non lo sappiamo,<br />

supponiamo un<br />

personaggio vicino all'ambiente<br />

ecclesiastico.<br />

<strong>La</strong> prima testimonianza<br />

viene da un giovane<br />

(un trentenne) che ricorda<br />

un episodio avvenuto nel<br />

periodo dell'infanzia.<br />

"Mi trovavo - riferisce il<br />

giovane - in visita a Palazzo<br />

Giustiniani con i miei<br />

genitori e mentre percorrevamo<br />

i viali del giardino all'italiana,<br />

intravidi, lungo il<br />

viale centrale del parco,<br />

una figura alta, snella e<br />

con una sorta di tunica<br />

nera che camminava, porgendomi<br />

le spalle, in direzione<br />

della <strong>Rocca</strong>. A<br />

quel punto chiesi a mia<br />

madre chi fosse quel personaggio.<br />

Lei guardò verso<br />

il punto che le indicavo<br />

e mi rispose che non<br />

vedeva nessuno. Stupito<br />

della risposta, continuai a<br />

guardare l'anonimo che<br />

12<br />

<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />

nel frattempo scompariva<br />

verso la discesa che porta<br />

all'uscita di via Oriolo,<br />

dove c'è quel bel portone<br />

davanti alle ex scuderie.<br />

L'ho seguito, ma lo stupore<br />

più grande è stato trovare<br />

il portone serrato, nessun'altra<br />

via di uscita in<br />

quanto ai lati del portone<br />

c'è il muro, e nessuno in<br />

quella sorta di atrio. Ancora<br />

mi passano i brividi! Anni<br />

più tardi - continua il giovane<br />

- mia madre, mentre<br />

si parlava delle bellezze<br />

del nostro palazzo e del<br />

parco, mi rammentò quell'episodio,<br />

chiedendomi se<br />

lo ricordassi.<br />

Prontamente risposi<br />

positivamente alla domanda,<br />

visto che mi era rimasto<br />

ben impresso nella<br />

memoria. Lei, a quel punto,<br />

considerando che ormai<br />

ero un adulto, mi svelò<br />

che si ere accorta della<br />

figura spettrale che le avevo<br />

segnalato e che<br />

conosceva il personaggio.<br />

Si trattava del fantasma<br />

del Pretino. Fantasma che<br />

si aggira nei meandri del<br />

parco e che non crea<br />

problemi ai viventi. Non<br />

chiarendomi nulla sulla<br />

storia del fantasma, l'unica<br />

cosa che mi disse è che a<br />

Bassano è molto conosciuto.<br />

Dopo aver appreso<br />

tale incredibile notizia -<br />

prosegue ancora il giovane<br />

- la sera andando a<br />

letto, rivedendo quel momento,<br />

ho avuto una di<br />

quelle paure che<br />

preferisco proprio non ricordare".<br />

Altra testimonianza,<br />

sempre sul Pretino, è<br />

venuta da un signore che<br />

oggi ha superato gli ottant'anni,<br />

il quale ricorda che<br />

da giovane, quando tornava<br />

dal lavoro spesso si fermava<br />

con la sua lambretta<br />

in prossimità del suo terreno<br />

dove aveva gli animali<br />

da cortile da governare.<br />

Tale terreno era<br />

nelle adiacenze del parco<br />

Giustiniani. Spesso, dopo<br />

aver rifocillato i propri animali<br />

e mentre se ne tornava<br />

sulla strada principale,<br />

dove aveva parcheggiato il<br />

motoveicolo, trovava, seduto<br />

su di esso, il famigerato<br />

spettro in tunica nera.<br />

Anche se colmo di paura,<br />

aspettava silenzioso che il<br />

misterioso ospite se ne andasse.<br />

Appena questi liberava<br />

il posto, di soppiatto<br />

si avvicinava al mezzo e<br />

via a tutto gas correva verso<br />

a casa. Questo accade-<br />

N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />

IL PRETINO<br />

In un documento del 1706 si racconta un episodio di sangue nella parrocchia<br />

Anche Bassano<br />

ha i suoi fantasmi<br />

va abbastanza spesso.<br />

Altre testimonianze di<br />

cittadini bassanesi, che<br />

negli anni passati sono<br />

stati vicini all'allora parroco,<br />

don Carlo Moretti, raccontano<br />

che il sacerdote,<br />

quando la sera doveva<br />

lasciare la chiesa e tornare<br />

a casa, si faceva accompagnare<br />

dai ragazzi per<br />

evitare di incontrare il<br />

famigerato Pretino, visto<br />

che la propria abitazione<br />

era vicinissima al parco.<br />

Insomma, una storia<br />

affascinante, avvolta,<br />

come è consuetudine, nel<br />

mistero che si perde nella<br />

notte dei tempi, e che,<br />

volendo, potrebbe agganciarsi<br />

a episodi che hanno<br />

fondamenta nella storia<br />

del nostro paese.<br />

Per esempio alcuni anni<br />

fa, durante alcune<br />

ricerche presso l'archivio<br />

storico della parrocchia, è<br />

rinvenuto un documento<br />

del 1706 nel quale si fa<br />

menzione di un episodio di<br />

sangue avvenuto in parrocchia<br />

e proprio per<br />

questo la chiesa dovette<br />

essere riconsacrata con<br />

cerimonia del vescovo ed<br />

alla presenza dei principi<br />

Giustiniani e della popolazione<br />

tutta.<br />

Sarà stato quel delitto<br />

di sangue a generare il<br />

fantasma del Pretino?

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