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2<br />
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
Centro assistenza<br />
autorizzato BIASI<br />
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong>
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
QUESTO NUMERO<br />
Sgambetto della Giunta Polverini all’Amministrazione Comunale<br />
Il Piano di Assestamento<br />
Forestale con<br />
i relativi tagli della<br />
faggeta bassanese ha<br />
ripreso il suo cammino.<br />
Dopo lo stop del Parco<br />
Naturale Bracciano-Martignano<br />
per ulteriori verifiche<br />
di conformità, infatti, le operazioni<br />
di taglio sono<br />
riprese, senza però<br />
smorzare le polemiche che<br />
si sono aperte proprio sul<br />
Piano di Assestamento<br />
Forestale. Spazio allora al<br />
presidente dell’Università<br />
Agraria, Trento Quaglia,<br />
che spiega le ragioni ed il<br />
punto di vista dell’ente<br />
bassanese. Dall’altra<br />
parte, Enza Ferri, una<br />
delle Sentinelle del bosco<br />
che ha manifestato da<br />
sempre la propria contrarietà<br />
alla bontà del Piano di<br />
Assestamento Forestale,<br />
risponde alle dichiarazioni<br />
di Carlo Mascioli, responsabile<br />
del Piano stesso, ap-<br />
parse su queste pagine nel<br />
numero passato.<br />
Dalla faggeta alla Casa<br />
di riposo “G. Altobelli”,<br />
dove il presidente della<br />
Regione <strong>La</strong>zio è entrata a<br />
gambe tese sulle nomine<br />
per il nuovo consiglio di<br />
amministrazione segnalate<br />
dall’Amministrazione Comunale<br />
del Sindaco Angela<br />
Bettucci.<br />
A quanto pare, al numero<br />
uno della Regione<br />
non è andata proprio giù la<br />
sconfitta rimediata alle ultime<br />
elezioni comunali<br />
dove sosteneva la lista<br />
dell’Associazione Orgoglio<br />
Bassanese, capeggiata da<br />
Carlo Pellegrini. E alla prima<br />
occasione si è presa<br />
subito la rivincita, mettendo<br />
da parte i tre nomi inviati<br />
dal paese.<br />
<strong>La</strong> politica è anche<br />
questo. Imboccata probabilmente<br />
da alcuni politici<br />
locali, la giunta Polverini<br />
di Yuri Gori<br />
Dopo lo stop dell’Ente Parco,<br />
riprendono i tagli della faggeta<br />
ha scartato Patrizia<br />
Guardarelli, Enza Ferri e<br />
Vincenzo Sgarra (questi i<br />
nomi segnalati dall’Amministrazione<br />
Comunale e<br />
fuori dalle logiche di partito)<br />
ed ha nominato Tamara<br />
Sernacchioli (presidente),<br />
Alvaro Marchetti e<br />
Gioacchino Mastrogiovanni.<br />
Non entriamo nel merito<br />
delle capacità delle persone,<br />
ma si tratta di una<br />
decisione che porta di nuovo<br />
a galla i soliti giochi di<br />
bassa politica per conquistare<br />
spazi di potere locale<br />
e che non rispetta la<br />
volontà della maggioranza<br />
di un paese.<br />
Per carità niente di<br />
sbagliato dal punto di vista<br />
legislativo, considerato che<br />
le nomine sono di competenza<br />
della Regione <strong>La</strong>zio<br />
e che l’Amministrazione<br />
Comunale ha il compito di<br />
CURIOSITA’<br />
Dalla "fontana dell'acqua<br />
leggera" la media di prelevamento<br />
quotidiano è<br />
circa 750 litri di acqua;<br />
questo significa che 500<br />
bottiglie di plastica ogni<br />
giorno (15.000 al mese)<br />
non sono andate nei cassonetti<br />
o nelle campane.<br />
segnalare. Sembra, però,<br />
che non sia mai successo<br />
che l’ente regionale decidesse<br />
senza tener conto<br />
della comunicazione ufficiale<br />
dell’Amministrazione<br />
Comunale che, per la prima<br />
volta, aveva scelto<br />
senza pressioni dei partiti.<br />
Qualcuno a Bassano Romano<br />
sarà soddisfatto.<br />
Intanto, in questo numero,<br />
Riccardo Moroni riporta<br />
alla cronaca Luigi<br />
Pellegrini, medaglia d’argento<br />
al valor militare, a<br />
settanta anni dalla sua<br />
morte e ripercorre la storia<br />
di un personaggio poco<br />
conosciuto che onoriamo<br />
con il nome della scuola<br />
media e di una via.<br />
Dall’altra parte,<br />
Francesco Leo onora 56<br />
anni di presenza nella banda<br />
musicale di Valentino<br />
Fabretti che ha deciso,<br />
dopo la lunga carriera, di<br />
appendere al chiodo il suo<br />
clarinetto.<br />
Infine, lo sport con il<br />
racconto dell’avventura internazionale<br />
in Danimarca<br />
degli Amatori Calcio e le<br />
interviste al presidente della<br />
Polisportiva Santa Maria<br />
Assunta, Roberto Zibellini,<br />
e al nuovo tecnico del Bassano<br />
Romano Calcio,<br />
Claudio Mele.<br />
3
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
UNIVERSITA’ AGRARIA<br />
Enza Ferri era firmato<br />
il "comunicato<br />
apparso su<br />
alcuni siti di informazione<br />
provinciale", per questo<br />
rispondo al dott. Mascioli<br />
su quella che lui chiama:<br />
"polemica che deriva dall'attaccamentosentimentale<br />
al bosco intorno agli interventi<br />
di diradamento della<br />
Faggeta di Bassano Romano"<br />
Non è "diradamento",<br />
ma taglio vero e proprio<br />
quando si tagliano percentuali<br />
che vanno dal 25%<br />
al 40%, quando si tagliano<br />
le piante di faggio e di cerro<br />
più alte, con oltre 105 cm.<br />
di diametro, quando si<br />
trascinano tronchi e si devasta<br />
il soprassuolo e quando,<br />
dopo i "diradamenti" rimane<br />
un bosco con piante<br />
di 30 - 40 cm. di diametro.<br />
Che dire delle "Note a<br />
parte" per le "Buche di<br />
rigenerazione" nelle quali,<br />
come "Buchi neri", vengono<br />
inghiottiti in nostri alberi<br />
secolari? Come potremo<br />
garantire che, in queste<br />
enormi zone assolate, si<br />
manterrà lo stesso clima<br />
che sostiene la Faggeta?<br />
Come verranno preservate<br />
le eventuali giovani piantine<br />
quando, per ferragosto,<br />
tante macchine autorizzate<br />
entreranno nell'area attrezzata<br />
per scaricare il pic-nic<br />
e le persone? E'paradossale<br />
abbattere alberi centenari<br />
per fare in modo che<br />
altri prendano, probabilmente,<br />
il loro posto tra cen-<br />
4<br />
to anni… Il Bosco è Proprietà<br />
Collettiva di tutti i Bassanesi<br />
residenti e, la sfilza<br />
di esperti riportata per giustificare<br />
la perdita della spettacolarità<br />
secolare della<br />
nostra Faggeta, contrasta<br />
con l'opinione di una moltitudine<br />
di cittadini residenti.<br />
I veri "aventi diritto" a decidere<br />
del proprio bene collettivo,<br />
ritengono valido il<br />
vecchio sistema di taglio,<br />
che prevedeva la "martellatura"<br />
con la numerazione<br />
delle piante da sfollare<br />
dove, per ogni pianta abbattuta,<br />
si stimava la quantità<br />
di legno. Oggi non c'è<br />
nessuno a stimare<br />
neanche quanti tir al giorno<br />
partono con la nostra legna.<br />
I Responsabili dell'Ente<br />
Parco, della Regione<br />
e dell'Ispettorato Forestale,<br />
nel fermo dei tagli effettuato<br />
per controllo, hanno rilevato<br />
che i tagli sono stati<br />
eccessivi, che il Bosco è<br />
stato danneggiato durante<br />
il taglio e Mascioli stesso<br />
ha dovuto ricoprire con la<br />
vernice bianca circa quaranta<br />
alberi, già destinati all'abbattimento,<br />
nella zona<br />
di Stracciacappello. Questo<br />
significa che il nostro<br />
Bosco secolare non è stato<br />
adeguatamente salvaguardato<br />
per il valore ambi-<br />
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
Riceviamo e pubblichiamo. Taglio alla faggeta bassenese<br />
Risposta all’articolo apparso sulla Gazzetta Bassanese di ottobre <strong>2011</strong> “Mascioli: U<br />
Soltanto danni e poco rispetto p<br />
entale ulteriore che rappresenta,<br />
rispetto al semplice<br />
legno che produce. Il nostro<br />
Bosco, parte del Parco<br />
Naturale Regionale Bracciano<br />
Martignano, Sito di<br />
Interesse Comunitario e<br />
Zona a Protezione Speciale,<br />
è un Monumento Ambientale<br />
per il livello in cui<br />
si trova, terzo in Italia dopo<br />
quello di Maggese - Pozzillo<br />
a 375 m. s.l.m e del<br />
"Bosco di Ischitella" a 270<br />
m. In queste località le<br />
Faggete hanno lo stesso<br />
valore della "Grotta azzurra"<br />
a Capri o dei monti innevati<br />
di Courmayeur.<br />
E' vero che, nell'agosto<br />
2010 c'è stato un incontro<br />
tra le Sentinelle del Bosco<br />
e Mascioli, ma lì si parlava:<br />
"Nel bosco si entra in punta<br />
di piedi… I prelievi devono
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
na polemica sentimentale"<br />
er il bosco<br />
essere cauti e capillari…<br />
Va rispettato<br />
l'ambiente anche dal<br />
punto di vista estetico-paesaggistico…".<br />
Questa di oggi è<br />
un'altra musica! Il<br />
Dott. Mascioli è la<br />
persona meno<br />
idonea a stabilire la<br />
sorte del nostro<br />
Bosco, semplicemente<br />
perché è una<br />
delle tre parti a trarre<br />
profitto economico<br />
dal taglio stesso del<br />
bosco, le altre due<br />
sono: il vincitore della gara<br />
d'appalto per il taglio (unico<br />
concorrente) e l'Università<br />
Agraria.<br />
L'Università Agraria,<br />
come Ente preposto a gestire<br />
l'uso promiscuo dei<br />
beni collettivi dei Bassane-<br />
si, in realtà gestisce questo<br />
bene collettivo in funzione<br />
dell'Ente stesso, quindi non<br />
risponde allo scopo per cui<br />
è preposto perché sottrae<br />
beni alla comunità, in più<br />
non tutela adeguatamente<br />
la ricchezza della popolazione<br />
residente. Diverso<br />
sarebbe stato se Cooperative<br />
locali si fossero occupate<br />
del taglio del bosco ed<br />
i circa 1200 capi famiglia<br />
Bassanesi aventi diritto,<br />
avessero dovuto pagare<br />
solo il trasporto a casa della<br />
legna spettante.<br />
Dove andranno i cittadini<br />
Bassanesi a far valere<br />
il loro diritto alla raccolta di<br />
legna secca da terra e<br />
qualche piccolo albero secco<br />
in piedi, quando sono<br />
stati marcati per l'abbattimento<br />
sia piccoli fusti che<br />
alberi di cento anni?<br />
Questo non è sentimentalismo,<br />
ma una realtà sotto<br />
gli occhi di tutti.<br />
Enza Ferri<br />
Qualità e convenienza<br />
SUPERMERCATI MARINO<br />
Via Aldo Moro, 2 - Bassano Romano (VT)<br />
Tel. 0761635590<br />
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domenica: 7.30 - 13.00<br />
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
UNIVERSITA’ AGRARIA<br />
I Piani di Assestamento<br />
Forestale<br />
IPiani di Assestamento Forestale hanno come<br />
obiettivo l'esame dell'ambiente boschivo e la<br />
definizione degli interventi per la sua corretta<br />
gestione. Un bosco è un ecosistema naturale in continua<br />
trasformazione, sensibile sia agli interventi umani,<br />
sia ai fattori climatici difficilmente gestibili dall'uomo. Gli<br />
alberi diventano così oggetto di studio, per assicurare il<br />
miglioramento del bosco.<br />
Il Piano di Assestamento Forestale dell'Università<br />
Agraria di Bassano Romano redatto dal dottor Carlo<br />
Mascioli ed approvato dalla Regione <strong>La</strong>zio ha durata<br />
decennale (2005 - 2014), ed è costato circa 30.000 euro.<br />
L'Ente Parco con ordinanza n. 4/<strong>2011</strong> protocollo n.<br />
2673 del 28.9.<strong>2011</strong>, sospendeva i tagli per accertamenti<br />
di conformità degli interventi forestali sui terreni<br />
dell'Università Agraria di Bassano Romano.<br />
Dopo sopralluogo congiunto concordato tra Ente<br />
Parco, Università Agraria e i competenti uffici della Regione<br />
<strong>La</strong>zio, vista la relazione redatta dal tecnico del<br />
Parco, dott. for. Salvatore Mineo e concordati alcuni interventi,<br />
con provvedimento prot. n. 2810 del<br />
12.10.<strong>2011</strong> si disponeva la revoca di ordinanza di<br />
sospensione dei tagli.<br />
5
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
UNIVERSITA’ AGRARIA<br />
Dopo l’intervento<br />
del dottor Carlo<br />
Mascioli nel numero<br />
di ottobre della<br />
Gazzetta Bassanese, abbiamo<br />
raccolto anche il<br />
punto di vista riguardo al<br />
taglio della faggeta del<br />
presidente dell’Università<br />
Agraria, Trento Quaglia<br />
(nella foto).<br />
"Innanzitutto - inizia<br />
subito il presidente dell’ente<br />
agrario bassanese -<br />
vorrei fare delle precisazioni.<br />
Questo benedetto<br />
P.A.F., ossia il Piano di<br />
Assestamento Forestale,<br />
che ha durata decennale<br />
dal 2005 al 2014, è stato<br />
messo a punto dalle Amministrazioni<br />
precedenti ed<br />
esaminato e vagliato dalla<br />
vecchia giunta regionale<br />
Marrazzo, questo tanto per<br />
mettere i puntini sulle "ì",<br />
perché anche da una certa<br />
parte politica arriva<br />
qualche critica, cioè le<br />
stesse persone che ieri<br />
hanno voluto ed approvato<br />
questo Piano, oggi forse<br />
per opportunità si dimostrano<br />
contro i tagli previsti.<br />
Ho fatto questa premessa<br />
per sgombrare il<br />
campo dalla solita ipocrisia<br />
dei soliti opportunisti pronti<br />
a cavalcare un malcontento,<br />
ma detto questo,<br />
come Presidente dell'Ente<br />
ho il diritto ed il dovere di<br />
difendere la bontà di quel<br />
Piano che è l'unico strumento,<br />
come spiegato<br />
chiaramente sulla<br />
Gazzetta lo scorso mese<br />
dal dottor Carlo Mascioli,<br />
che permette all'Università<br />
Agraria di programmare i<br />
tagli e la "salute" dei nostri<br />
boschi.<br />
Pensate a cosa rappresenta<br />
il Piano Regolatore<br />
per una Amministrazione<br />
Comunale, regole<br />
edilizie precise, le case<br />
devono essere fatte in un<br />
certo modo… lì deve passare<br />
una strada… là<br />
bisogna fare un asilo nido<br />
e tutto quello che con-<br />
6<br />
cerne l'urbanizzazione e la<br />
crescita di una paese è regolamentato…<br />
e per legge<br />
va rispettato.<br />
Ecco il Piano di Assestamento<br />
Forestale (P.A.F.)<br />
è per l'Università Agraria<br />
ciò che il Piano Regolatore<br />
rappresenta per un Comune.<br />
Il P.A.F. che è un librone<br />
fatto di mappe, regole,<br />
numeri, tabelle e<br />
norme, che ha avuto un<br />
iter lunghissimo di anni,<br />
che è stato redatto, valutato,<br />
studiato, esaminato da<br />
decine e decine di professionisti<br />
ed infine approvato<br />
da commissioni specifiche,<br />
stabilisce sulla base di criteri<br />
scientifici cosa si può e<br />
si deve tagliare e cosa no.<br />
E' la legge che impone agli<br />
Enti di tutta Italia di dotarsi<br />
di un Piano di Assestamento<br />
Forestale, e solo gli<br />
sprovveduti possono pensare<br />
che i tagli vengano<br />
effettuati da banditi con la<br />
motosega al dì fuori delle<br />
regole e senza controllo.<br />
Tutta l'attività in Macchia<br />
viene attentamente seguita,<br />
monitorata e si attiene<br />
precisamente e<br />
scrupolosamente a quanto<br />
previsto dal Piano di<br />
Assestamento Forestale<br />
2005 - 2014 di questo<br />
Ente, i tagli riguardano so-<br />
lo piante accuratamente<br />
identificate, numerate e<br />
martellate, non un albero<br />
di meno e non un albero di<br />
più. Il resto sono solo chiacchiere,<br />
come le continue<br />
denunce di qualcuno che<br />
continuano a creare solo<br />
confusione tra la popolazione.<br />
Il fermo ai tagli (60<br />
giorni), di cui la Gazzetta<br />
Bassanese ha parlato nel<br />
numero di ottobre, in realtà<br />
è stato revocato dopo<br />
pochi giorni, precisamente<br />
il 7 ottobre con ord. prot.<br />
N.2830, il tempo necessario<br />
all'Ente Parco e agli<br />
uffici competenti Regionali,<br />
di verificare che tutto si<br />
stava svolgendo secondo<br />
le regole. Mi dispiace dirlo<br />
ma purtroppo è uno dei<br />
mali dell'Italia, bastano<br />
poche persone a bloccare<br />
il passaggio di un'autostrada<br />
o qualsiasi altra opera<br />
anche se questa è autorizzata<br />
dalla legge o da decisioni<br />
amministrative inoppugnabili.<br />
Voglio aggiungere<br />
che iniziative, come<br />
destinare Fonte Vitabbia a<br />
riserva integrale, sono da<br />
attribuire solo all'Università<br />
Agraria, perché solo<br />
questo Ente può decidere<br />
di fare cose non contemplate<br />
dal Piano di Assesta-<br />
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
Intervento del presidente dell’Università Agraria Trento Quaglia<br />
“Un Piano per programmare i tagli<br />
e la salute dei nostri boschi”<br />
Revocato il fermo ai tagli dell’Ente Parco<br />
mento Forestale. Non so<br />
più cosa pensare… è solo<br />
da matti credere che<br />
potremmo commettere<br />
azioni contro il nostro patrimonio…<br />
questa Amministrazione<br />
Agraria che ho<br />
l'onore di presiedere, è assai<br />
consapevole del bene<br />
straordinario che la "Macchia"<br />
rappresenta per Bassano<br />
Romano e le tante<br />
attività ed azioni intraprese<br />
in questi due anni stanno a<br />
dimostrarlo, quindi tutte<br />
queste notizie campate<br />
per aria non fanno altro<br />
che alimentare un clima insopportabile<br />
di sospetto…<br />
e da diverso tempo stiamo<br />
cercando di essere<br />
disponibili e collaborativi<br />
anche verso la Scuola, le<br />
Associazioni, il Comune,<br />
consapevoli che la valorizzazione<br />
dei beni dell'U.A.<br />
passi anche attraverso<br />
questo tipo di relazioni…<br />
credo sinceramente che<br />
questo chiacchiericcio fastidioso<br />
non ce lo meritiamo<br />
affatto!<br />
Comunque al di la dello<br />
sfogo, come Presidente<br />
e come faccio di solito, rinnovo<br />
la mia completa<br />
disponibilità verso quanti<br />
vogliano spiegazioni, magari<br />
direttamente in Faggeta<br />
con documenti alla mano".<br />
MASSIMO VOLPI<br />
Acconciature<br />
SAUNA<br />
DOCCIA<br />
SOLARE<br />
Via IV <strong>Novembre</strong>, 8<br />
Bassano Romano<br />
Cell. 348.7435930
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
Comasia Campanella, sarta-stilista di casa nostra<br />
di Ambra Del Popolo<br />
Durante la sfilata del 4 settembre<br />
non abbiamo avuto<br />
occasione di ammirarle,<br />
a causa del rinvio per pioggia che<br />
non ha consentito di mettere in scena<br />
una presentazione preparata con<br />
cura, dalla scelta delle modelle alle<br />
acconciature studiate meticolosamente:<br />
con un giorno di posticipo<br />
sarebbe stata un'improvvisazione e<br />
quindi la scelta è stata di rinunciare<br />
sul momento allo spazio concesso.<br />
Sono le creazioni sartoriali di Comasia<br />
Campanella (nella foto un<br />
abito da sposa creato dalla sartastilista<br />
bassanese).<br />
Anticipata anche da un po' di<br />
pubblicità, l'apertura di un laboratorio<br />
sartoriale dove trovare abiti e accessori<br />
unici, originali, artistici e molto<br />
belli sarà per Bassano una piacevole<br />
novità, visionabile naturalmente anche<br />
sul web, che non precluderà la<br />
collaborazione con altri ateliers locali<br />
ma punterà su un progetto completamente<br />
innovativo per la nostra piccola<br />
comunità.<br />
A dispetto di chi pensa che ci sia<br />
un tempo limite per lanciarsi nella realizzazione<br />
dei propri sogni, Comasia,<br />
dopo dieci anni di stallo e all'età<br />
di 45 anni riprende il filo della sua<br />
grande passione di sempre con<br />
l'ausilio di un innato e palese talento<br />
e taglia, cuce, lavora a maglia e all'uncinetto<br />
plasmando abiti, cappotti,<br />
cappelli e bustini di grande impatto,<br />
molto originali, gradevoli anche al<br />
tatto e che non seguono una linea<br />
stilistica rigida: alternando colori,<br />
sete, merletti prendono forma capolavori<br />
artigianali fuori dalle mode e<br />
dal tempo, particolari ed estrosi o<br />
dai tratti morbidi e semplici. Semplici<br />
all'apparenza, perché dietro ad ogni<br />
creazione c'è un lavoro attento e curato<br />
che impiega tempo e dedizione.<br />
<strong>La</strong> "stilista di casa nostra", che<br />
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
COSTUME<br />
<strong>La</strong>boratorio di sartoria<br />
molti già conoscono e apprezzano,<br />
ha intrapreso questo progetto con<br />
l'intento di prendere coscienza di sé<br />
e delle proprie capacità, credere<br />
nelle cose in un momento della vita<br />
in cui non si vive più di sogni, poiché<br />
la vita di una donna adulta, mamma,<br />
moglie corre irrequieta sui binari della<br />
realtà. Perché però non tentare di<br />
fare ciò che si ama e per cui si è portati?<br />
Oltretutto, aspetto tutt'altro che<br />
trascurabile, a Comasia piacerebbe,<br />
dopo aver saldamente avviato l'attività,<br />
offrire in questo modo anche<br />
nuove opportunità di lavoro, estendendo<br />
la produzione anche ad una<br />
eventuale linea "prèt à porter", improntata<br />
comunque sull'originalità e<br />
l'effetto estetico.<br />
Per poter lavorare con lei, dice,<br />
bisognerebbe essere dotati di<br />
pazienza soprattutto, precisione e<br />
disponibilità, si sa che le cose ben<br />
fatte scaturiscono dal lavoro ben<br />
svolto.<br />
È già possibile, contattandola,<br />
fare un giro tra i suoi abiti, spettacolo<br />
piacevole per gli occhi, davvero.<br />
Sono molti ed interessanti anche i<br />
modelli non ancora realizzati, disegnati<br />
con grande maestria e vero senso<br />
artistico. Nell'attesa che tutto ingrani<br />
a meraviglia, un ringraziamento<br />
da parte di Comasia a tutti coloro<br />
che credono nel suo progetto e la<br />
sostengono, un grande augurio da<br />
parte nostra per la riuscita e l'invito a<br />
tutti, forse soprattutto a tutte, ad andare<br />
a dare almeno una sbirciata,<br />
per risvegliare in sé il piacere delle<br />
cose belle!<br />
7
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
RICORDI E STORIA LOCALE<br />
8<br />
Un eroe dimenticato,<br />
di una guerra dimenticata<br />
di Riccardo Moroni<br />
Asettant'anni<br />
esatti dalla sua<br />
morte sembrava<br />
finito nel dimenticatoio,<br />
sembrava che non esistesse<br />
più traccia della<br />
sua storia e tutto questo<br />
nonostante gli siano state<br />
dedicate a Bassano Romano<br />
una Via e la Scuola<br />
Media Statale.<br />
Parliamo di Luigi Pellegrini,<br />
medaglia d'argento al<br />
valor militare. Sembrava!<br />
Sino al ritrovamento da<br />
parte di un'artista, Mario<br />
Giancola, che acquistando<br />
una cantina, proprio in via<br />
Luigi Pellegrini, ha riportato<br />
alla luce dei carteggi<br />
che raccontano di questo<br />
Alpino ma soprattutto di<br />
questo giovane uomo. Uno<br />
di questi fogli riporta: "Motivazione<br />
della proposta per<br />
Medaglia d'Oro al Valor<br />
Militare, inoltrata con<br />
parere favorevole dal comando<br />
Divisione Pusteria,<br />
alla memoria del S.Ten. Dr.<br />
Luigi Pellegrini".<br />
Le altre sono lettere di<br />
commilitoni amici e del<br />
cappellano militare alla<br />
madre di Luigi Pellegrini,<br />
Maria. Per ribadirle l'eroicità<br />
del figlio e per cercare<br />
di alleviare il dolore di una<br />
mamma, rimasta presto<br />
vedova, raccontandole alcuni<br />
frammenti di vita, a<br />
volte banali a volte allegri,<br />
ma spesso molto commoventi<br />
e drammatici vissuti<br />
dal figlio insieme a<br />
loro.<br />
Tra l'altro una di queste<br />
lettere, racconta nei dettagli<br />
come sono andati i<br />
fatti di quella tragica notte<br />
delle prime ore del 1°<br />
dicembre, nel quale il<br />
S.Ten. Pellegrini, dopo<br />
aver visto le tante perdite<br />
Luigi Pellegrini: nato a Bassano<br />
Romano il 20 marzo 1915,<br />
morto a Pljevlja il 1 dicembre 1941<br />
di uomini del suo reparto,<br />
decise volontariamente di<br />
lanciarsi verso l'edificio<br />
dove i nemici facevano<br />
fuoco, cercando di aprire il<br />
portone con una bomba a<br />
mano; benché colpito da<br />
una fucilata riuscì a portare<br />
a termine la sua missione,<br />
ma alle 19,30 di quello<br />
stesso giorno, per la grave<br />
perdita di sangue, raggiunse<br />
il "Paradiso di Cantore"<br />
(espressione con la<br />
quale si indica la morte di<br />
un Alpino, n.d.r.).<br />
Partendo da queste lettere,<br />
cerco di raccogliere<br />
più informazioni possibili<br />
per richiamare alla memoria<br />
questo "Eroe dimenticato"<br />
a 70 anni esatti dalla<br />
sua morte.<br />
Vado in biblioteca nella<br />
speranza di trovare scritti o<br />
documenti che<br />
parlino di Lui, ma<br />
nulla, solo nell'archivio<br />
storico<br />
trovo uno dei tanti<br />
fogliettini di bassanesi<br />
partiti in<br />
guerra con su<br />
scritta la data di<br />
nascita:1915. E un<br />
foglio che riporta la<br />
notifica per la pensione<br />
di guerra<br />
spedita alla mamma.<br />
Cerco allora di<br />
saperne di più partendo<br />
dal nome<br />
della città scritta<br />
sulle lettere<br />
ritrovate: Pljevlja.<br />
Si tratta della<br />
guerra in Montenegro<br />
del 1941. Una<br />
guerra di cui<br />
conosco poco, visto<br />
che anche i libri di storia<br />
ne parlano sommariamente.<br />
Decido di fare una<br />
ricerca su internet anche<br />
per ricordare alle giovani<br />
generazioni gli orrori della<br />
guerra. (Nella colonna di<br />
lato troverete dei frammenti<br />
di testimonianze raccolte<br />
da libri e dal sito dell'Associazione<br />
Nazionale Alpini,<br />
di chi ha vissuto quella<br />
drammatica esperienza).<br />
Conoscendo meglio i<br />
fatti, non mi è rimasto che<br />
andare dal nipote, omonimo<br />
dello zio, il signor Luigi<br />
Pellegrini, per avere notizie<br />
meno generiche e più personali.<br />
Appena gli chiarisco<br />
il motivo della visita mi accoglie<br />
in casa molto<br />
cortesemente e insieme alla<br />
moglie mi mostrano con<br />
entusiasmo tutto il materi-<br />
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
ale che hanno a disposizione<br />
che ricordi lo zio<br />
Alpino.<br />
Anche qui ritrovo le<br />
stesse lettere trovate nella<br />
cantina, probabilmente ne<br />
sono state fatte più copie<br />
dattiloscritte, poi un<br />
quadretto con la medaglia<br />
d'argento al valore e ancora,<br />
documenti vari, tra cui<br />
una lettera del preside della<br />
Scuola Media Statale<br />
che in data 2/9/1967 comunica<br />
che : "il Ministero<br />
della P.I. ha approvato la<br />
deliberazione del collegio<br />
dei professori con la quale<br />
questa scuola è stata intitolata<br />
al S.Tenente degli<br />
Alpini Luigi Pellegrini"[...].<br />
Due fogli del giornale<br />
"Il Popolo di Roma" di mercoledì<br />
21 gennaio 1942,<br />
dove tra l'altro, riporta la<br />
foto e la notizia dello svolgimento<br />
del rito funebre in<br />
suffragio: "al sacro rito ha<br />
assistito tutta la popolazione<br />
con a capo le autorità<br />
del Regime"[...].<br />
Poi molte foto tra cui<br />
quelle della tomba dove<br />
era stato sepolto in Montenegro<br />
e le foto del corteo<br />
funebre accompagnato<br />
dalle autorità militari del<br />
luglio 1965, cioè, quando i<br />
resti del suo corpo furono<br />
riportati in una cassetta nel<br />
cimitero di Bassano Romano.(vedi<br />
foto a lato) Mi<br />
mostrano poi gli sci di legno<br />
e la piccozza appesi alla<br />
parete, libri, il diploma,<br />
la laurea in economia e<br />
commercio e un mobile.<br />
Tutti appartenuti allo zio.<br />
Prima dei saluti ci facciamo<br />
una breve e cordiale<br />
chiacchierata e, ci lasciamo<br />
entrambi consapevoli<br />
che quella guerra fu ingiusta,<br />
come del resto tutte le<br />
guerre e come ingiusta è<br />
stata la morte di tanti giovani<br />
spinti all'estremo Atto<br />
dall'Amor Patrio.
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
[…] <strong>La</strong> dura campagna<br />
costò oltre cinquemila tra<br />
caduti e dispersi, più<br />
decine di migliaia di morti e<br />
invalidi fra i partigiani e i<br />
civili montenegrini. L'intero<br />
paese occupato fu devastato.<br />
Mussolini voleva resuscitare<br />
in Montenegro<br />
quel regno che era stato<br />
del padre della regina Elena,<br />
sottoponendolo al protettorato<br />
italiano, e i nostri<br />
soldati avevano creduto di<br />
andare a presidiare un<br />
paese amico "restituito alla<br />
pace" all'ombra delle<br />
baionette. Scoppiò invece<br />
una delle più sanguinose<br />
insurrezioni popolari mai<br />
conosciute dall'Europa<br />
moderna, con splendidi atti<br />
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
RICORDI E STORIA LOCALE<br />
Per saperne di più<br />
Ecco alcune testimonianze sulla guerra in Montenegro<br />
di eroismo dall'una e dall'altra<br />
parte […].<br />
Tratto dal libro "Occupazione<br />
e guerra Italiana in<br />
Montenegro. Le Aquile<br />
delle montagne nere"<br />
(1941-1943) Luciano Viazzi<br />
- Giacomo Scotti.<br />
Il libro "Diario di Guerra,<br />
con gli alpini in Montenegro<br />
1941-1943" riporta gli<br />
appunti annotati su un taccuino<br />
giorno per giorno da<br />
Vito Mantia, alpino del<br />
battaglione Feltre della divisione<br />
Pusteria, appunti<br />
che testimoniano lunghi<br />
mesi di sofferenza in una<br />
guerriglia infida ed atroce.<br />
Egli scrive mosso dal<br />
desiderio di dimostrare il<br />
grande senso del dovere e<br />
l'amor patrio dei nostri alpini.<br />
Il libro termina con una<br />
nota storica sul Montenegro<br />
e sulla guerra fra i partigiani<br />
comunisti e i nostri<br />
soldati, costellata da ogni<br />
tipo di violenze. I montenegrini<br />
non accettarono la<br />
presenza italiana e molti di<br />
loro si organizzarono sui<br />
monti. L'insurrezione vera<br />
e propria, organizzata dai<br />
partigiani comunisti di Tito,<br />
ebbe inizio il 12 luglio<br />
1941. Le battaglie più dure<br />
vennero combattute nel<br />
vallone di Male Rijeka,<br />
dove le nostre truppe<br />
subirono pesanti perdite e<br />
si lasciarono poi andare a<br />
violente rappresaglie a<br />
Pljevlja, una piccola<br />
cittadina nella quale<br />
si era insediato il comando<br />
della Pusteria.<br />
Qui un grosso<br />
concentramento di<br />
partigiani sferrò un<br />
poderoso attacco l'1<br />
e 2 dicembre 1941,<br />
l'attacco venne<br />
respinto al prezzo di<br />
molte perdite fra i<br />
soldati italiani. Sul<br />
sito dell'Associazione<br />
Nazionale<br />
Alpini troviamo un'altra<br />
testimonianza, di<br />
Vitaliano Peduzzi,<br />
"Sporadici fatti d'armi<br />
sul fronte balcanico":<br />
[...]<br />
<strong>La</strong> battaglia di<br />
Pljevlja fu certamente<br />
il più importante<br />
evento bellico del periodo<br />
che va dal luglio '41<br />
al luglio '42, sul fronte balcanico.<br />
Di quella battaglia,<br />
allora, se ne parlò ben<br />
poco. <strong>La</strong> velina che veniva<br />
dall'alto del regime a<br />
proposito di quanto accadeva<br />
su quel fronte prescriveva<br />
di minimizzare.<br />
Così, ogni tanto appariva<br />
nei comunicati ufficiali la<br />
frasetta: sporadici fatti d'armi<br />
sul fronte balcanico.<br />
[…].<br />
Il 17 luglio 1941 la divisione<br />
Pusteria fu inviata in<br />
fretta e furia in Montenegro<br />
per contrastare una fulminea<br />
e impensata insurrezione<br />
dei partigiani di<br />
Tito, che avevano eliminato<br />
o bloccato i non robusti<br />
presidi di una divisione di<br />
fanteria. […] Notte sul 1º<br />
dicembre: notte gelida,<br />
quel gelo che sbeffeggia la<br />
mantellina e il passamontagna<br />
dei nostri soldati (ai<br />
quali l'Italia dava regolarmente<br />
il peggio della propria<br />
produzione industriale).<br />
Notte senza luna, ideale<br />
per chi attacca. Poco<br />
dopo la mezzanotte<br />
qualche sparatoria qua e<br />
là, per saggiare la nostra<br />
reazione. L'attacco vero e<br />
proprio iniziò verso la una<br />
e trenta e raggiunse la<br />
massima violenza entro<br />
un'ora. Lo scontro durò all'incirca<br />
16 ore, violentissimo.[...].<br />
L'ordine del giorno del<br />
30 dicembre 1941 del comando<br />
di divisione dice:<br />
Alpino, scrivi a lettere d'oro<br />
nel libro della tua vita la<br />
data del primo dicembre.<br />
In quel giorno abbiamo veramente<br />
combattuto per la<br />
vita e per la morte e si<br />
deve soltanto al tuo valore,<br />
alpino, se oggi non siamo<br />
tutti, generali e soldati, con<br />
le scarpe al sole. Quanti,<br />
tra coloro che mi leggono,<br />
sanno di Pljevlja? Quanti la<br />
ricordano? Pochi. Ma<br />
questa rievocazione vuole<br />
essere anzitutto un affettuoso,<br />
devoto omaggio a<br />
quegli alpini della Pusteria<br />
che il primo dicembre<br />
1941, fedeli all'impegno del<br />
dovere, scrissero questa<br />
storia con la loro vita e non<br />
la possono leggere.<br />
9
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
ANNIVERSARI<br />
Abbiamo avuto tanta<br />
partecipazione per<br />
il nostro settantesimo<br />
anniversario nei giorni 1 e<br />
2 ottobre.<br />
In questa occasione i<br />
bassanesi hanno preso ulteriormente<br />
coscienza che la<br />
loro storia recente è fortemente<br />
legata alla nostra per<br />
ragioni che nessuno può ignorare.<br />
<strong>La</strong> Celebrazione da<br />
parte dei monaci ha voluto<br />
significare innanzitutto la<br />
dovuta gratitudine al buon<br />
Dio e poi a tutti coloro che<br />
hanno offerto in modi e in<br />
tempi diversi la propria collaborazione.<br />
Da parte dei bassanesi e<br />
non solo da loro, sono sgorgati<br />
graditi segni di riconoscenza<br />
e di ammirazione<br />
per quanto è stato<br />
fatto da noi monaci in questi<br />
ultimi settanta anni. Particolarmente<br />
significativo ed eloquente,<br />
e non solo per il ruolo<br />
di primo cittadino, è stato il<br />
saluto augurale che ci ha rivolto<br />
l'Onorevole Sindaco.<br />
Ci sembra doveroso esprimerle<br />
il nostro sentito grazie<br />
e riportarlo integralmente<br />
anche perché riteniamo abbia<br />
saputo interpretare ammirevolmente<br />
i sentimenti<br />
migliori della gran parte degli<br />
abitanti di Bassano.<br />
10<br />
Il Priore e i monaci<br />
di San Vincenzo<br />
Monastero S. Vincenzo. 1 e 2 ottobre <strong>2011</strong><br />
Un grazie del tutto speciale<br />
Carissimo Don Cleto,<br />
desidero ringraziarla per il corposo<br />
documento che mi ha fatto pervenire in<br />
merito all'imminente evento sul 70° del<br />
Monastero di San Vincenzo M.<br />
Ho letto con attenzione l'analisi storico-religiosa<br />
che ha così egregiamente riportato<br />
sul documento citato. Mi ha dato<br />
l'opportunità di scoprire notizie a me<br />
sconosciute attraverso un excursus ben<br />
dettagliato della storia della chiesa e in<br />
primis del Monastero.<br />
Dalle condizioni disastrose di un<br />
monumento religioso, che grazie alla<br />
magnanimità del principe Odescalchi<br />
venne donato alla Congregazione<br />
Benedettina Silvestrina e che, attraverso<br />
l'opera del rev.mo Padre Ildebrando Gregori<br />
divenne luogo per l'accoglienza di<br />
orfani di guerra e ragazzi abbandonati, si<br />
è arrivato oggi ad avere un luogo affascinante<br />
colmo di spiritualità e di storia che<br />
ha caratterizzato il nostro Comune, contribuendo<br />
alla formazione culturale, professionale<br />
e morale dello stesso.<br />
Culturale e professionale grazie alle<br />
scuole, ancora oggi attive e ai cantieri all'epoca<br />
aperti per la costruzione del<br />
Monastero. Morale, perché per il credente<br />
l'insegnamento religioso è sinonimo<br />
di sani principi.<br />
Bassano sa cosa ha dato e ricevuto<br />
dal Monastero, le contrapposizione, se a<br />
volte ci sono state in passato, sono<br />
paragonabili ai diverbi in famiglia di due<br />
fratelli che sanno di dover dormire nella<br />
stessa camera da letto e quindi pronti a<br />
riappacificarsi prima di sera. Proprio per<br />
questo le formulo il più vivo augurio per il<br />
raggiungimento di questi 70 anni di attiv-<br />
<strong>La</strong> lettera del Sindaco<br />
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
ità e presenza sul territorio di Bassano<br />
Romano che da pochi mesi mi onoro di<br />
rappresentare.<br />
Mi permetta inoltre di soffermarmi anche<br />
sull'aspetto storico del monumento<br />
che riveste particolare importanza per il<br />
nostro Comune e al quale questa Amministrazione<br />
guarda con estrema attenzione:<br />
luogo sì di culto ma anche esempio<br />
di architettura che rappresenta un<br />
modello di rara bellezza nella nostra<br />
provincia e non solo.<br />
Per non parlare poi della presenza di<br />
un'opera d'arte, il "Cristo porta croce" di<br />
Michelangelo, alla quale dobbiamo dare<br />
massimo risalto e per la quale ci stiamo<br />
adoperando.<br />
Certa che il futuro vedrà i due "fratelli"<br />
crescere e lavorare insieme per la<br />
stessa famiglia, con sincera stima.<br />
Il Sindaco<br />
Angela Bettucci
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
Considerazioni sull’articolo “Evviva Stefano”<br />
del numero passato della Gazzetta Bassanese<br />
Il passato non è tutto da buttare<br />
Condivido buona parte<br />
dell'articolo, “Evviva<br />
Stefano”, firmato da<br />
Massimo Andreotti, apparso sul<br />
numero passato della Gazzetta<br />
Bassanese. Dove non mi trovo<br />
d'accordo con lui ve lo spiego<br />
subito. Non possiamo sempre addossare<br />
le colpe del declino del<br />
nostro paese alla nostra generazione<br />
e soprattutto alla nostra<br />
condizione sociale. Non sono d'accordo<br />
perché, non tutti si sono impegnati<br />
o espressi poco e male. Ci<br />
sono persone che negli anni passati,<br />
hanno fatto parte di associazioni<br />
e svolto incarichi in seno all'Amministrazione<br />
Comunale raggiungendo<br />
ottimi risultati. Non<br />
viene mai messo in risalto il fatto<br />
che negli ultimi venti anni le Amministrazioni<br />
che si sono avvicendate<br />
non sono mai state riconfermate<br />
e pertanto molti progetti soprattutto<br />
quelli volti a valorizzare le<br />
risorse del nostro paese abbandonati.<br />
Ci sono esempi di sviluppo in<br />
paesi limitrofi dove per più mandati<br />
hanno governato le stesse compagini<br />
politiche segno che la continuità<br />
paga. Bisogna solo saper<br />
scegliere e loro hanno capito quando<br />
era il momento di dare fiducia<br />
alle persone giuste. Noi abbiamo<br />
sempre avuto paura di intraprendere<br />
un processo di continuità perdendo<br />
occasioni che avrebbero potuto<br />
dare una svolta al nostro amato<br />
paese. Nelle ultime elezioni<br />
sembra che il popolo bassanese<br />
abbia abbandonato i vecchi sistemi<br />
(non escludo la possibilità di essere<br />
smentito fra cinque anni) del<br />
fare politica e abbia premiato giovani<br />
vogliosi di cambiare e riportare<br />
Bassano Romano agli antichi<br />
splendori. Non ho nessuna intenzione<br />
di fare polemica, quello<br />
che ho scritto è un mio semplice<br />
pensiero, ma penso di aver dato<br />
voce a tutte quelle persone che,<br />
fiere di essere militari e bidelli,<br />
hanno sempre lavorato con onestà<br />
e passione, senza cercare glorie<br />
personali, per il bene del paese.<br />
Eliseo Fabretti<br />
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
RIFLESSIONI<br />
Un viaggio di duemila<br />
anni nella storia<br />
Quest'anno, la Pro Loco, avvalendosi<br />
anche dell'aiuto della Parrocchia,<br />
di altri gruppi e associazioni presenti<br />
sul territorio, vuole riproporre la rappresentazione<br />
del presepio vivente, per<br />
dare un significato diverso alle festività<br />
natalizie. Una iniziativa, dove spettacolo<br />
e spiritualità si fondono insieme. L'allestimento<br />
si svilupperà all'interno del Centro<br />
Storico, da via M. Giustiniani a via Borgo<br />
S. Filippo, per ricostruire uno spaccato<br />
della Palestina di oltre 2000 anni fa e per<br />
rivivere con attualità e riflessione il<br />
grande evento di Betlemme. Per la realizzazione<br />
di questo evento, che sicuramente<br />
richiederà grandi sforzi, occorre<br />
una collaborazione corale di tutto il<br />
paese. Partecipiamo dunque, mettendo a<br />
disposizione il nostro tempo libero, le<br />
nostre qualità e talenti e anche materiale<br />
che riteniamo possa essere utile, perché<br />
questa rappresentazione, programmata<br />
per i giorni 25 e 26 dicembre e 6 gennaio,<br />
possa diventare una manifestazione<br />
significativa sia sotto l'aspetto<br />
culturale, sia sotto l'aspetto religioso, valorizzando<br />
le capacità della nostra gente<br />
e la bellezza del nostro patrimonio.<br />
Rita Ferri<br />
11
Come ogni borgo<br />
e/o palazzo<br />
storico che si<br />
rispetti, anche Bassano<br />
gode della presenza di<br />
fantasmi. I più conosciuti<br />
hanno l'appellativo di:<br />
pretino e riccetto.<br />
E' del primo che vorremmo<br />
parlarvi, viste le<br />
testimonianze che siamo<br />
riusciti a rintracciare. Per<br />
quale motivo l'appellativo<br />
Pretino? Probabilmente<br />
era un sacerdote? Un<br />
sacrestano? Un adepto<br />
della chiesa? Non lo sappiamo,<br />
supponiamo un<br />
personaggio vicino all'ambiente<br />
ecclesiastico.<br />
<strong>La</strong> prima testimonianza<br />
viene da un giovane<br />
(un trentenne) che ricorda<br />
un episodio avvenuto nel<br />
periodo dell'infanzia.<br />
"Mi trovavo - riferisce il<br />
giovane - in visita a Palazzo<br />
Giustiniani con i miei<br />
genitori e mentre percorrevamo<br />
i viali del giardino all'italiana,<br />
intravidi, lungo il<br />
viale centrale del parco,<br />
una figura alta, snella e<br />
con una sorta di tunica<br />
nera che camminava, porgendomi<br />
le spalle, in direzione<br />
della <strong>Rocca</strong>. A<br />
quel punto chiesi a mia<br />
madre chi fosse quel personaggio.<br />
Lei guardò verso<br />
il punto che le indicavo<br />
e mi rispose che non<br />
vedeva nessuno. Stupito<br />
della risposta, continuai a<br />
guardare l'anonimo che<br />
12<br />
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
nel frattempo scompariva<br />
verso la discesa che porta<br />
all'uscita di via Oriolo,<br />
dove c'è quel bel portone<br />
davanti alle ex scuderie.<br />
L'ho seguito, ma lo stupore<br />
più grande è stato trovare<br />
il portone serrato, nessun'altra<br />
via di uscita in<br />
quanto ai lati del portone<br />
c'è il muro, e nessuno in<br />
quella sorta di atrio. Ancora<br />
mi passano i brividi! Anni<br />
più tardi - continua il giovane<br />
- mia madre, mentre<br />
si parlava delle bellezze<br />
del nostro palazzo e del<br />
parco, mi rammentò quell'episodio,<br />
chiedendomi se<br />
lo ricordassi.<br />
Prontamente risposi<br />
positivamente alla domanda,<br />
visto che mi era rimasto<br />
ben impresso nella<br />
memoria. Lei, a quel punto,<br />
considerando che ormai<br />
ero un adulto, mi svelò<br />
che si ere accorta della<br />
figura spettrale che le avevo<br />
segnalato e che<br />
conosceva il personaggio.<br />
Si trattava del fantasma<br />
del Pretino. Fantasma che<br />
si aggira nei meandri del<br />
parco e che non crea<br />
problemi ai viventi. Non<br />
chiarendomi nulla sulla<br />
storia del fantasma, l'unica<br />
cosa che mi disse è che a<br />
Bassano è molto conosciuto.<br />
Dopo aver appreso<br />
tale incredibile notizia -<br />
prosegue ancora il giovane<br />
- la sera andando a<br />
letto, rivedendo quel momento,<br />
ho avuto una di<br />
quelle paure che<br />
preferisco proprio non ricordare".<br />
Altra testimonianza,<br />
sempre sul Pretino, è<br />
venuta da un signore che<br />
oggi ha superato gli ottant'anni,<br />
il quale ricorda che<br />
da giovane, quando tornava<br />
dal lavoro spesso si fermava<br />
con la sua lambretta<br />
in prossimità del suo terreno<br />
dove aveva gli animali<br />
da cortile da governare.<br />
Tale terreno era<br />
nelle adiacenze del parco<br />
Giustiniani. Spesso, dopo<br />
aver rifocillato i propri animali<br />
e mentre se ne tornava<br />
sulla strada principale,<br />
dove aveva parcheggiato il<br />
motoveicolo, trovava, seduto<br />
su di esso, il famigerato<br />
spettro in tunica nera.<br />
Anche se colmo di paura,<br />
aspettava silenzioso che il<br />
misterioso ospite se ne andasse.<br />
Appena questi liberava<br />
il posto, di soppiatto<br />
si avvicinava al mezzo e<br />
via a tutto gas correva verso<br />
a casa. Questo accade-<br />
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
IL PRETINO<br />
In un documento del 1706 si racconta un episodio di sangue nella parrocchia<br />
Anche Bassano<br />
ha i suoi fantasmi<br />
va abbastanza spesso.<br />
Altre testimonianze di<br />
cittadini bassanesi, che<br />
negli anni passati sono<br />
stati vicini all'allora parroco,<br />
don Carlo Moretti, raccontano<br />
che il sacerdote,<br />
quando la sera doveva<br />
lasciare la chiesa e tornare<br />
a casa, si faceva accompagnare<br />
dai ragazzi per<br />
evitare di incontrare il<br />
famigerato Pretino, visto<br />
che la propria abitazione<br />
era vicinissima al parco.<br />
Insomma, una storia<br />
affascinante, avvolta,<br />
come è consuetudine, nel<br />
mistero che si perde nella<br />
notte dei tempi, e che,<br />
volendo, potrebbe agganciarsi<br />
a episodi che hanno<br />
fondamenta nella storia<br />
del nostro paese.<br />
Per esempio alcuni anni<br />
fa, durante alcune<br />
ricerche presso l'archivio<br />
storico della parrocchia, è<br />
rinvenuto un documento<br />
del 1706 nel quale si fa<br />
menzione di un episodio di<br />
sangue avvenuto in parrocchia<br />
e proprio per<br />
questo la chiesa dovette<br />
essere riconsacrata con<br />
cerimonia del vescovo ed<br />
alla presenza dei principi<br />
Giustiniani e della popolazione<br />
tutta.<br />
Sarà stato quel delitto<br />
di sangue a generare il<br />
fantasma del Pretino?
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
PUNTI DI INCONTRO<br />
<strong>La</strong> nuova fontana, dove sgorga acqua e contatto umano<br />
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
In questi primi giorni<br />
dall'apertura della<br />
"fontana leggera" si<br />
nota con piacere che si sta<br />
creando un nuovo punto<br />
d'incontro della popolazione.<br />
Mentre si aspetta il<br />
turno per riempire le proprie<br />
bottiglie, si approfitta<br />
per fare due chiacchiere,<br />
iniziando a parlare di acqua<br />
e finendo magari inesorabilmente<br />
a parlare<br />
del tempo.<br />
Insomma, un<br />
ritorno al passato,<br />
di quando le varie<br />
fontane del paese<br />
erano le uniche<br />
fonti di approvvigionamento<br />
e a<br />
volte le uniche opportunità<br />
per i<br />
ragazzi per<br />
dichiararsi alla<br />
propria amata, visto<br />
che per molte<br />
ragazze andare a<br />
prendere l'acqua<br />
era uno dei rari momenti<br />
concessi dai genitori per<br />
uscire. O quando nonostante<br />
l'acqua corrente fosse<br />
arrivata ormai da tempo<br />
in tutte le case, si continuava<br />
a rifornirsi dell'acqua<br />
"do Pojo" che era l'unica<br />
"minerale" del paese.<br />
Insomma, un ritorno al<br />
passato che se usato<br />
bene, potrebbe essere un<br />
salto indietro senz'altro<br />
positivo, perché nonos-<br />
tante i social network<br />
come Facebook impazzano<br />
su internet, le banche<br />
ci invitano a fare le nostre<br />
operazioni comodamente<br />
da casa e le vendite online<br />
crescono, la gente og-<br />
gi come non mai ha bisogno<br />
di socializzare, riappropriandosi<br />
delle code e di<br />
tutto ciò che serve per ritornare<br />
al reale contatto<br />
umano.<br />
R. M.<br />
DAL COMUNE<br />
BassanoInFoto per la promozione turistica<br />
Il 17 ottobre è partito il corso fotografico organizzato<br />
dalla locale associazione Bassanoinfoto, dove<br />
ha visto la partecipazione di numerosissimi appassionati<br />
provenienti anche da paesi limitrofi. L'Amministrazione<br />
comunale che ha dato il suo appoggio all'iniziativa, si<br />
sente in dovere di ringraziare gli organizzatori perché<br />
con le loro proposte sostengono la vivacità culturale di<br />
Bassano Romano.<br />
Come delegato al Turismo plaudo al loro operato<br />
anche per il contributo che forniscono alla divulgazione,<br />
ad ampio raggio, del buon nome di Bassano che, turisticamente<br />
parlando, è di notevole aiuto. Auguro ai componenti<br />
dell'Associazione Bassanoinfoto di poter continuare<br />
il percorso intrapreso con l'umiltà e la professionalità<br />
che li contraddistingue e li fa apprezzare in loco e non<br />
solo.<br />
Domenico Vittorini<br />
13
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
14<br />
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong>
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
Rispondiamo all'articoloapparso<br />
sulla<br />
Gazzetta Bassanese n.<br />
176 - Ottobre <strong>2011</strong> "<strong>La</strong><br />
moda del copyright" per<br />
chiarirne alcuni aspetti.<br />
Come citato nel predetto<br />
articolo esiste una<br />
legge che regola il copyright<br />
a seconda dei casi,<br />
ma vogliamo focalizzare<br />
l'attenzione su un punto<br />
della legge nella quale è<br />
previsto che […] "l'autore<br />
si opponga a qualsiasi deformazione,<br />
mutilazione od<br />
altra modificazione e ad<br />
ogni atto a danno dell'opera<br />
stessa che possa<br />
essere di pregiudizio al<br />
suo onore e alla sua reputazione<br />
[..].<br />
Nel caso specifico riteniamo<br />
di poter dire che un<br />
fotografo quando appone il<br />
proprio copyright, se da un<br />
lato è vero che rivendica la<br />
Piano Regolatore Generale<br />
Arriva l’ok<br />
dalla Regione <strong>La</strong>zio<br />
Con la deliberazione<br />
nr. 438,<br />
la Regione<br />
<strong>La</strong>zio il 30 settembre scorso<br />
ha approvato il Piano<br />
Regolatore Generale del<br />
Comune di Bassano Romano,<br />
adottato con deliberazione<br />
del Consiglio Comunale<br />
nr. 98 del 11<br />
dicembre del 2000 e nr. 62<br />
del 15 dicembre del 2005.<br />
Il Piano Regolatore<br />
Generale è stato approvato<br />
con le modifiche e le<br />
prescrizioni contenute nel<br />
parere del Comitato Regionale<br />
del Territorio reso<br />
con il voto del 30 ottobre<br />
del 2008.<br />
Dopo quasi undici anni,<br />
quindi, anche Bassano<br />
Romano ha il suo strumento<br />
urbanistico da più parti<br />
invocato da diverso tempo.<br />
Uno strumento che<br />
dovrebbe permettere uno<br />
sviluppo con regole certe e<br />
approvate.<br />
Per quanto riguarda il<br />
centro storico, però, il<br />
parere definitivo da parte<br />
della Regione <strong>La</strong>zio sarà<br />
rimesso a seguito di presentazione<br />
del Piano Particolareggiato<br />
in quanto non<br />
Riceviamo e pubblichiamo<br />
Il copyright tutela<br />
il fotografo e le persone<br />
è possibile valutare le<br />
caratteristiche geomorfologiche.<br />
In via preliminare<br />
l’Ente regionale ha prescritto<br />
la verifica per gli edifici,<br />
lo stato fondazionale e<br />
le modalità costruttive e<br />
l’eventuale presenza di<br />
cavità sotterranee, attraverso<br />
indagini dirette e indirette,<br />
e successivamente<br />
si realizzino gli eventuali<br />
adeguati interventi di consolidamento.<br />
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
LETTERE IN REDAZIONE E PRG<br />
paternità della foto, dall'altro<br />
ne tutela ogni utilizzo<br />
improprio sia per la tutela<br />
del suo operato, sia per la<br />
tutela dei soggetti ripresi<br />
nella foto.<br />
A nostro avviso l'apposizione<br />
del copyright tutela<br />
sia chi ha realizzato la foto<br />
sia chi è ripreso nella stessa<br />
nel rispetto e nella<br />
tutela della privacy del<br />
soggetto stesso.<br />
Inoltre, facciamo presente<br />
che sempre per la<br />
legge, non c'è nessun divieto<br />
che impedisca di<br />
scattare fotografie durante<br />
lo svolgimento di eventi e<br />
manifestazioni pubbliche<br />
e, non occorre per questo<br />
nessuna autorizzazione.<br />
Il fatto che le foto<br />
vengano protette dal copyright<br />
non ne preclude la visualizzazione<br />
ed il salvataggio<br />
da parte di tutta<br />
la comunità, ma serve a<br />
far si che le foto non<br />
vengano modificate senza<br />
alcun tipo di autorizzazione,<br />
con lo scopo, ribadiamo,<br />
di tutelare la dignità<br />
ed il decoro della persona<br />
fotografata. Inoltre<br />
come è avvenuto di recente<br />
i fotografi si sono resi<br />
disponibili nel inviare i<br />
propri scatti (senza copy-<br />
right) a tutti i soggetti, che<br />
ripresi nelle foto, ne hanno<br />
fatto richiesta.<br />
Tutto questo non sembra<br />
impedire alle persone<br />
di poter in ogni caso apprezzare<br />
e rivivere attraverso<br />
le foto i momenti vissuti<br />
durante lo svolgimento<br />
dei vari eventi.<br />
Non ci sembra che in<br />
questo modo ci si appropri<br />
dei bassanesi o di Bassano<br />
Romano in festa ma,<br />
si rende in ogni caso un<br />
servizio a tutto il paese<br />
che può in qualsiasi momento<br />
guadare le foto, rivivere<br />
i momenti di un determinato<br />
evento ed in ogni<br />
caso può chiedere direttamente<br />
all'autore una copia<br />
delle foto.<br />
Infine, ci teniamo a<br />
puntualizzare che i fotografi<br />
(amatoriali) che realizzano<br />
le foto e le pubblicano<br />
dove chiunque può<br />
andarle a vedere lo hanno<br />
fatto e lo fanno tutt'ora solo<br />
per la passione che hanno<br />
per questa forma d'arte<br />
non pretendendo nessun<br />
tipo di compenso.<br />
I fotografi hanno sempre<br />
messo a disposizione<br />
di tutti le proprie foto senza<br />
"nulla chiedere" "solo per il<br />
piacere di dare una mano<br />
come fanno tanti" che si<br />
adoperano nell'organizzazione<br />
dei vari eventi nel<br />
nostro paese.<br />
Associazione<br />
Bassano in foto<br />
15
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
IL PERSONAGGIO<br />
16<br />
di Francesco Leo<br />
Quanto è difficile<br />
udire il rumore<br />
di una piantina<br />
che rompe il suo seme per<br />
affermare la sua presenza<br />
nel mondo? Come è possibile<br />
non amare la terra con<br />
cui hai diviso il freddo, la<br />
fame e la siccità? Quanto<br />
è arduo vedere la poesia<br />
nella vita di una persona<br />
umile e genuina che da<br />
sempre ama la famiglia, la<br />
musica e la sua terra?<br />
Tutto ciò è complesso<br />
e impegnativo ma possibile<br />
per il lettore più<br />
scrupoloso. Valentino<br />
nasce in pace, il 30 ottobre<br />
del 1936, secondo di quattro<br />
figli (due maschi e due<br />
femmine) da sempre è il<br />
più legato al padre<br />
Giuseppe: il profondo rapporto<br />
tra i due scaturisce<br />
dal desiderio di Valentino<br />
di non lasciare mai il padre<br />
da solo e seguirlo durante<br />
le sue giornate in cam-<br />
pagna.<br />
<strong>La</strong> passione del padre<br />
per la banda, dimostrata<br />
da 44 anni di carriera al fianco<br />
del suo Flicorno<br />
Tenore, lo porta a seguire<br />
le impronte del genitore<br />
che, anche se non lo ha<br />
mai spinto verso la musica,<br />
lo ha contagiato con la sua<br />
entusiasmante passione.<br />
Dopo la fine della<br />
scuola di avviamento a<br />
San Vincenzo, intorno alla<br />
fine del 1953 inizia a frequentare<br />
la scuola di musica<br />
e chi poteva essere, se<br />
non il padre, a donargli il<br />
primo strumento? Il 22 no-<br />
vembre del 1955, per la<br />
festa di Santa Cecilia,<br />
Valentino fa il suo esordio<br />
con la banda musicale<br />
suonando con l'amato clarinetto<br />
la sua prima marcia,<br />
la Quarona, diretto dall'indimenticato<br />
Maestro<br />
Antonio "Toto" Orsini e affiancato<br />
dai suoi compagni<br />
di strumento Re Maggiore,<br />
Franco Orsini, Carlo Campanella<br />
ed Alvaro Venturini.<br />
L'unico periodo nel<br />
quale non ha suonato per<br />
la banda di Bassano è stato<br />
nel 1959 anno in cui ha<br />
svolto il servizio militare,<br />
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
Dopo 56 anni di onorata carriera l'ad<br />
Mio padre,<br />
la mia campagna,<br />
il mio clarinetto<br />
durante il quale ha però<br />
suonato nella banda militare<br />
di Lecce.<br />
Ci ha raccontato<br />
Valentino che ha anche<br />
suonato per la madonna di<br />
Loreto che si festeggiava<br />
nella chiesa della scomparsa<br />
Madonna delle Capanne:<br />
durante questa festività<br />
si suonava per le<br />
strade di Bassano alle tre<br />
del mattino, e non essendoci<br />
le sveglie tecnologiche<br />
che abbiamo oggi,<br />
si passava porta a porta a<br />
bussare per svegliare e far<br />
riversare i fedeli in strada:<br />
il bello è che la festa si
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
dio di Valentino Fabretti alla banda<br />
svolgeva il 10 dicembre<br />
ma la fede e l'attaccamento<br />
all'atavica tradizione<br />
avevano la meglio sul freddo<br />
e il ghiaccio. Valentino<br />
dunque ha visto intere<br />
generazioni passare per<br />
la scuola di musica ed ha<br />
fatto prima da fratello maggiore,<br />
poi da padre ed infine<br />
da nonno a tanti giovani,<br />
ed ha avuto la fortuna<br />
di essere diretto da tanti<br />
maestri storici della banda<br />
tra cui Giovanni Montecolle,<br />
Don Antonio Spinucci<br />
e Angelo Moroni. Il<br />
suo carattere mite l'ha fatto<br />
amare da tutti coloro<br />
che hanno frequentato la<br />
banda ed in questa ha<br />
trovato numerosi e preziosi<br />
amici tra cui Alberto Sernacchioli,<br />
soprannominato<br />
Cartoccio, che suonava il<br />
tamburo.<br />
Il giorno di Sant'Antonio<br />
del 2005 Valentino fu<br />
accompagnato da Cartoccio<br />
davanti alla tomba della<br />
moglie di quest'ultimo<br />
che gli disse: "quando<br />
morirò andrò a dormire so-<br />
pra di lei".<br />
Ricordando queste parole<br />
Valentino ci dice che<br />
Cartoccio sapeva dove<br />
sarebbe andato a finire,<br />
ma non che si sarebbe addormentato<br />
proprio il<br />
giorno seguente. Tante<br />
storie escono dalle sue<br />
labbra e toccano il nostro<br />
cuore, da 56 anni a questa<br />
parte tante note sono<br />
uscite dai suoi polmoni,<br />
trasformate dalla magia<br />
del suo clarinetto, e sono<br />
arrivate alle nostre orecchie<br />
inconsapevoli di così<br />
tanta storia; ma ogni sua<br />
parola, ogni sua nota ci ha<br />
fatto capire il suo amore<br />
per la terra del padre, motivo<br />
di libertà e pace interiore.<br />
Valentino ci ha insegnato<br />
che una pianta che<br />
sboccia fa il rumore delle<br />
risa di una famiglia affamata<br />
che aspetta la maturazione<br />
dei suoi frutti;<br />
Valentino ci ha insegnato<br />
anche che la poesia non<br />
risiede solo nel manuale di<br />
letteratura italiana ma anche<br />
in una vita vissuta nell'ammirazione<br />
del padre,<br />
nella gioia di suonare un<br />
clarinetto, onorando la sua<br />
banda, onorando le festività<br />
sacre e onorando il suo<br />
paese.<br />
Valentino ha deciso<br />
che il 22 novembre <strong>2011</strong><br />
"appenderà il clarinetto al<br />
chiodo" e lo farà lo stesso<br />
giorno in cui ha iniziato<br />
ben 56 anni fa.<br />
In qualità di Maestro<br />
del Complesso bandistico<br />
"Città di Bassano<br />
Romano" con piacere<br />
mi sento di<br />
ringraziare ed elogiare<br />
Valentino Fabretti in quanto<br />
per la ricorrenza del 22<br />
novembre di Santa Cecilia,<br />
santa patrona dei musicisti,<br />
lascerà il suo hobby<br />
preferito, servire la<br />
Banda del suo paese.<br />
Lo ha fatto per più di<br />
50 anni dal dopo guerra<br />
ad oggi, senza mai<br />
mostrare segni di cedimento.<br />
Ritengo Valentino<br />
una delle poche persone<br />
da prendere veramente<br />
come esempio e non solo<br />
nella nostra Associazione,<br />
ma in tutte le realtà del<br />
paese.<br />
Anche se è caratterialmente<br />
taciturno, sempre<br />
in ombra, fa comunque<br />
sentire sempre la sua pre-<br />
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
IL PERSONAGGIO<br />
IL SALUTO DEL MAESTRO<br />
Grazie Valentino!<br />
senza, la sua grande personalità,<br />
con la sua abnegazione<br />
ed il suo amore<br />
per la musica.<br />
In tutti questi anni nell'attività<br />
continua che la<br />
Banda svolge, prove o<br />
servizi di qualsiasi genere,<br />
il suo nome compare raramente<br />
nel registro delle<br />
assenze.<br />
E' stato un grande esempio<br />
di serietà, attaccamento<br />
ed impegno per<br />
tutte le generazioni di musicisti<br />
che negli anni sono<br />
entrati a far parte della<br />
nostra Associazione.<br />
Mi sento di ringraziarlo<br />
pubblicamente a nome<br />
mio e di tutti i componenti<br />
della Banda, presenti e<br />
passati.<br />
Grazie Valentino.<br />
Angelo Moroni<br />
17
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
SPORT<br />
Dopo sette mesi di lavoro,<br />
la Polisportiva Santa<br />
Maria Assunta <strong>2011</strong> finalmente<br />
ad ottobre ha aperto le porte<br />
dello sport. Intervistiamo il Presidente<br />
Roberto Zibellini.<br />
Quali sono le attività che la<br />
Polisportiva perseguirà nella stagione<br />
sportiva che si sta aprendo?<br />
Le attività che abbiamo messo in<br />
campo sono molteplici e accolte con<br />
molto entusiasmo dai bassanesi.<br />
Basti pensare che ad oggi il campionato<br />
di terza categoria, il campionato<br />
giovanissimi, i pulcini e piccoli amici,<br />
la pallavolo femminile (adulti e<br />
bambini) hanno avuto un'adesione<br />
di circa ottanta soci-praticanti. A<br />
metà del mese di ottobre c’è stato un<br />
incontro proprio a Bassano con il<br />
Presidente Provinciale della UISP,<br />
Massimo Maietto, per definire e programmare<br />
un campionato di basket<br />
e calcetto organizzato con l'Ente promozionale<br />
dello sport e per discutere,<br />
non per ultimo, sulla pro-<br />
18<br />
grammazione della seconda edizione<br />
della maratonina di Bassano<br />
Romano da inserire nel Corrintuscia<br />
(evento quest'ultimo del prossimo<br />
anno).<br />
Meglio vincere o partecipare?<br />
Come diceva Decuberten: "l'importante<br />
è partecipare, ma se poi si<br />
vince è meglio per tutti!"<br />
In giro si sentono pareri discordanti.<br />
Ci sono persone che danno<br />
alla Polisportiva piena fiducia e<br />
gratitudine per aver dato la possibilità<br />
ai bassanesi di praticare<br />
sport nel territorio, altre invece<br />
che immaginano la fine prima dell'inizio.<br />
Cosa si sente di dire a<br />
proposito?<br />
Beh, penso di aver già in parte<br />
risposto alla prima domanda. Siamo<br />
rimasti positivamente colpiti dal<br />
risultato ottenuto e dalle richieste<br />
che ancora oggi continuano ad arrivare<br />
da più parti e sono sicuro che<br />
anche la vena scettica, di fronte al<br />
servizio che forniremo, andrà scemandosi.<br />
Certamente, sono anni<br />
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
Polisportiva Santa Maria Assunta <strong>2011</strong>. Intervista al presidente Roberto Zibellini<br />
E adesso tutti in campo<br />
L’avventura è iniziata con ottanta adesioni alle varie attività messe in piedi dalla nuova realtà sportiva<br />
che a Bassano Romano si concepiscono<br />
le discipline sportive soltanto<br />
pensandole al di fuori del nostro territorio;<br />
ma questo non è certamente<br />
colpa del bassanese. Al contrario<br />
penso che il tutto dipenda dalla<br />
carenza di strutture sportive. Comunque,<br />
ci auguriamo e auspichiamo<br />
che l'Amministrazione Comunale<br />
possa nel tempo aiutarci in<br />
questo senso: d'altro canto, se i<br />
"cugini" di Vejano hanno accettato di<br />
buon cuore di realizzare con noi la<br />
squadra dei giovanissimi, è perché<br />
si sono resi conto che il progetto<br />
prospettato loro è serio, efficiente e<br />
di programmazione.<br />
Progetti per il futuro?<br />
E' intenzione dell'Associazione<br />
crescere e portare alla pratica dello<br />
sport il maggior numero di ragazzi di<br />
Bassano Romano e non solo, senza<br />
perdere di vista e con i piedi saldamente<br />
ancorati a terra, tutto ciò che<br />
ci verrà richiesto di proporre come<br />
attività da realizzare.
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
Domenica 2 ottobre<br />
gli Amatori<br />
di Bassano<br />
sono tornati a casa dopo<br />
quattro giorni vissuti a<br />
Fredericks, Danimarca,<br />
per un’esperienza a detta<br />
di tutti i partecipanti indimenticabile.<br />
Quattro giorni da prendere<br />
e fissare nel cuore e<br />
nella mente, dove nessuno<br />
li può toccare.<br />
Chi, essendo appassionato<br />
di calcio, non vorrebbe<br />
provare queste sensazioni?<br />
Le sensazioni di partire<br />
"in trasferta", per una sfida<br />
continentale, l'arrivo all'aeroporto,<br />
veder muoversi<br />
questo grande gruppo<br />
unito, tutti vestiti con la tuta<br />
di rappresentanza, creando<br />
anche curiosità tra le<br />
persone presenti e poi l'attesa<br />
del decollo, il viaggio<br />
in aereo, l'arrivo in quel<br />
paese straniero, tutto vissuto<br />
con un gusto diverso,<br />
perché senti che stai condividendo<br />
tutto quello che<br />
c'è dentro te con altre venti<br />
persone.<br />
Quattro giorni vissuti in<br />
piena armonia, sempre insieme,<br />
in qualsiasi posto;<br />
l'organizzazione<br />
puntigliosa e precisa della<br />
dirigenza ha garantito che<br />
ci fosse il giusto spazio per<br />
tutto. Poter visitare città lo-<br />
cali come Viborg o Aarhus,<br />
svolgere gli allenamenti,<br />
giocare contro una<br />
squadra locale, mangiare<br />
insieme a loro dopo la partita.<br />
Una bella sensazione.<br />
Rimarranno impressi<br />
nella testa di questi<br />
ragazzi i paesaggi onirici, i<br />
profumi della notte, gli<br />
sguardi di chi aveva la<br />
consapevolezza di dover<br />
tornare nel mondo reale,<br />
nella quotidianità occupata<br />
da impegni e lavoro, ma<br />
con la felicità di chi sta<br />
vivendo un sogno.<br />
Ventitre persone, dai<br />
20 ai 55 anni, che riescono<br />
a star bene insieme e a<br />
condividere del tempo non<br />
è facile da costruire, eppure<br />
questo gruppo ci è<br />
riuscito.<br />
E tutta questa condivisione<br />
ha fatto benissimo<br />
alla squadre di Mister<br />
Bruno Leo, poiché ha cementificato<br />
un unione di<br />
gruppo già forte prima di<br />
questa esperienza.<br />
A prova di questo, il<br />
convincente inizio di stagione,<br />
il 16 Ottobre, della<br />
squadre bassanese che<br />
nel proprio campo ha<br />
sconfitto per 2-1 la Stella<br />
Azzurra di Viterbo.<br />
Da notare la buona<br />
cornice di pubblico presente<br />
allo stadio, che ha<br />
aiutato la squadra a<br />
portare a casa questa prima<br />
vittoria.<br />
Se volete continuare a<br />
seguire gli Amatori, per<br />
quanto riguarda le loro vicende<br />
calcistiche e non<br />
(tra cui le foto della trasferta<br />
Danese), vi rimandiamo<br />
naturalmente al prossimo<br />
mese della Gazzetta Bassanese<br />
e al sito della<br />
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
SPORT<br />
Amatori Calcio, il racconto di un sogno<br />
Finita l'esperienza della squadra del presidente Nicosia in terra danese<br />
squadra, www.amabassano.altervista.org,<br />
uno<br />
splendido sito per il quale<br />
si ringraziano Marcello<br />
Pallini e Paolo Baldassarre.<br />
Un grande ringraziamento<br />
lo facciamo a tutti<br />
gli sponsor che ci hanno<br />
permesso di acquistare il<br />
materiale sportivo per<br />
questa trasferta, e nello<br />
specifico - Edil Lo.Ma. -<br />
Casina di Poggio della Rota<br />
- Autolavaggio Flavio<br />
Amadio - Colorificio Esposito<br />
- Supermercato<br />
SIGMA - Trattoria Ciucci -<br />
Montecolle Salvatore - Bar<br />
Flea Fly - Total Carburanti<br />
- Gruppo SAI Fondiaria -<br />
Pica Aurelio - Simone Gjegi.<br />
Amatori Calcio<br />
Bassano Romano<br />
19
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
SPORT<br />
20<br />
di Dino Manoni<br />
per chi ancora<br />
non lo<br />
E'lui,<br />
conoscesse, la<br />
nuova guida del Bassano<br />
Romano Calcio. Claudio<br />
Mele, 27enne di Bracciano,<br />
degno successore<br />
di Santino Marchetti sulla<br />
panchina rossoblù.<br />
Una breve presentazione<br />
personale per i tifosi<br />
bassanesi che ancora<br />
non la conoscono.<br />
Sono laureato in infermieristica<br />
e lavoro attualmente<br />
da infermiere professionale<br />
presso la ASL<br />
Roma A. Calcisticamente<br />
sono cresciuto a Bracciano,<br />
dove ho giocato per<br />
15 anni vincendo 3 campionati.<br />
Aggregato in Prima<br />
Squadra all'età di 16 anni,<br />
ho giocato nel ruolo di centrocampista<br />
in Promozione,<br />
I Categoria e una<br />
stagione in II Categoria.<br />
Ho iniziato a ricoprire l'attuale<br />
ruolo a 17 anni nel<br />
Settore Giovanile del Bracciano<br />
e, dopo aver ricoperto<br />
il ruolo di istruttore/allenatore<br />
in tutte le categorie<br />
del Settore Giovanile<br />
dell'A.S. Bracciano, nel<br />
2008/2009 inizio a lavorare<br />
nel Settore Giovanile dell'Etrusca<br />
Calcio del Presidente<br />
Paolo Tagliolini. Nella<br />
scorsa stagione ho affiancato<br />
Claudio Fazzini alla<br />
guida del Bracciano e all'inizio<br />
dell'attuale stagione<br />
mi è stato dato l'incarico di<br />
Direttore Sportivo dell'Etrusca<br />
Calcio. Oltre ai tanti<br />
corsi di aggiornamento, ho<br />
ottenuto la qualifica di<br />
"Coach" specializzato in<br />
PNL, Osservatore di Calcio.<br />
Come e quando è stato<br />
contattato dal Presidente<br />
Boldorini? E quali sono<br />
state le motivazioni che<br />
l'hanno portata ad accettare<br />
l'incarico?<br />
Tutto è iniziato la sera del<br />
20 settembre, da una chiamata<br />
del presidente<br />
Boldorini che mi chiedeva<br />
se c'era la volontà e la<br />
possibilità di collaborare<br />
con il Bassano Romano.<br />
<strong>La</strong> proposta mi ha colto del<br />
tutto di sorpresa, poiché<br />
era al di fuori delle mie aspettative.<br />
Tuttavia, dubbi<br />
non ne ho mai avuti.<br />
Subito dopo aver informato<br />
la Presidenza dell'Etrusca<br />
Calcio, ho dato la mia<br />
disponibilità. Ufficialmente<br />
ho iniziato questo incarico<br />
martedì 27 settembre, a<br />
soli 5 giorni dall'inizio del<br />
campionato. Le motivazioni<br />
per cui ho accettato<br />
l'incarico sono diverse:<br />
la più forte è legata ad un<br />
percorso che mi ero prefissato<br />
due anni fa. Questa<br />
proposta era il raggiungimento<br />
di un obiettivo professionale<br />
prestabilito e<br />
pertanto non potevo ignorarla.<br />
Le altre sono legate<br />
alla condivisione dei valori<br />
portati avanti dal presidente<br />
Boldorini e dal suo<br />
staff dirigenziale.<br />
Quali conoscenze aveva<br />
della piazza prima dell'incarico?<br />
Ed ora che ne fa<br />
parte, quali sono le sue<br />
sensazioni su come è<br />
vissuto il calcio a Bassano<br />
Romano?<br />
Le informazioni raccolte<br />
prima di iniziare questo<br />
cammino mi parlavano di<br />
una buona piazza, di un<br />
gruppo di persone coeso,<br />
che voleva mantenere l'identità<br />
del proprio paese<br />
anche nel calcio, offrendo<br />
più spazio possibile ai<br />
ragazzi del posto. Il tutto<br />
con la giusta dose di competizione<br />
e vita sociale.<br />
Oggi, facendone parte,<br />
posso soltanto confermare<br />
e condividere quanto percepito<br />
inizialmente.<br />
Come ha trovato il gruppo<br />
al suo arrivo? E come<br />
si è evoluto in questo<br />
breve periodo il rapporto<br />
con i ragazzi e con la società?<br />
Per quanto riguarda il<br />
gruppo, mi ha colpito<br />
subito la grande voglia e la<br />
disponibilità di ripartire e<br />
lavorare. Lo spogliatoio sa<br />
benissimo che questo atteggiamento<br />
deve essere<br />
mantenuto ogni settimana<br />
perché nel calcio c'è sempre<br />
da rimettersi in discussione,<br />
ripartire e vivere al<br />
meglio il presente per<br />
preparare un buon futuro.<br />
Il rapporto con i ragazzi,<br />
per quanto mi riguarda, diventa<br />
sempre più importante<br />
giorno dopo giorno, e<br />
altrettanto sta accadendo<br />
anche con la società. Un<br />
riconoscimento particolare<br />
va al capitano Giulio Pozzoli,<br />
il quale riesce sempre<br />
a fare il bene del gruppo e<br />
ai "grandi" Raimondo Venturini,<br />
Angelo Sernacchioli,<br />
Francesco Fravolini e Ugo<br />
Moroni, che con il loro spirito<br />
di sacrificio sono sempre<br />
di buon esempio per<br />
tutti i giovani dello spogliatoio.<br />
Faccia una panoramica<br />
su questo primo scorcio<br />
di campionato.<br />
Abbiamo iniziato il campionato<br />
con grosse difficoltà<br />
rispetto alle altre compagini,<br />
dovute soprattutto alla<br />
mancanza di una<br />
preparazione vera e propria.<br />
Stiamo pian piano coprendo<br />
questi vuoti grazie<br />
ai sacrifici di tutto lo<br />
spogliatoio. <strong>La</strong> vittoria di<br />
Fabrica giunta alla terza<br />
giornata è stato un premio<br />
per tutta la squadra e una<br />
dimostrazione di riconoscenza<br />
alla società,<br />
che si fa sempre vedere e<br />
sentire sempre molto vicina.<br />
I 4 punti raccolti finora<br />
in altrettante partite sono il<br />
risultato di quanto abbiamo<br />
meritato finora. Nelle ultime<br />
due giornate abbiamo<br />
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
Bassano Calcio. Mister Claudio Mele si presenta<br />
“Inizio non facile, ma stiamo recuperando”<br />
fatto vedere<br />
un buon<br />
calcio e abb<br />
i a m o<br />
trovato<br />
d e l l e<br />
soluzioni a<br />
dei problemi<br />
che inizialmentesembravano<br />
insormontabili. Analizzando<br />
poi l'intero girone,<br />
posso dire che la classifica<br />
inizia a confermare le aspettative<br />
e gli obiettivi iniziali<br />
di ogni squadra. Probabilmente<br />
il Sabazia ed il<br />
Ronciglione United sono le<br />
due squadre che hanno<br />
degli organici superiori a<br />
quello che di norma può<br />
offrire un campionato di II<br />
categoria e come tali si<br />
contenderanno i primi due<br />
posti. Pur non conoscendo<br />
in modo dettagliato tutte le<br />
restanti realtà credo tuttavia<br />
che non ci sarà nessuna<br />
squadra con cui sarà<br />
facile fare punti.<br />
Quali sono le ambizioni<br />
di questo Bassano?<br />
Dove potrà arrivare?<br />
L'ambizione del Bassano è<br />
quella di fare un campionato<br />
dignitoso. Non ci siamo<br />
ancora posti un obiettivo<br />
specifico a lungo termine.<br />
Andiamo in campo partita<br />
per partita per raccogliere<br />
più punti possibile, solo a<br />
metà cammino capiremo<br />
meglio dove effettivamente<br />
potremo arrivare. Non mi<br />
piace creare illusioni e allo<br />
stesso modo nascondere<br />
quello che di buono ha fatto<br />
finora questo gruppo di<br />
giocatori e di dirigenti. E' il<br />
campo che decide e non<br />
sempre ciò corrisponde a<br />
quello che si era detto all'inizio<br />
della stagione; nel<br />
calcio ci sono già troppe<br />
variabili e nelle categorie<br />
dilettantistiche queste sono<br />
anche più incidenti.
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong> <strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
A TAVOLA<br />
di Bruno Leo<br />
Anche questo<br />
mese ho il piacere<br />
di pubblicare<br />
una ricetta non mia.<br />
Dico piacere in quanto,<br />
scusate il gioco di parole,<br />
è un piacere che voi lettrici/lettori<br />
mi inviate le vostre<br />
ricette. Lo scorso mese la<br />
ricetta mi è stata inviata da<br />
Salvatore, invece questo<br />
mese mi è stata raccontata<br />
per filo e per segno dalla<br />
comare Marisa Fabretti.<br />
Vi racconto com'è andata.<br />
Ogni volta che vado<br />
da mia suocera, trovo<br />
sempre un nutrito gruppo<br />
di amiche che passano i<br />
pomeriggi "facendo due<br />
chiacchiere". Agata, Zi<br />
Egle, Maria, Ester, Firminia<br />
e la comare Marisa. Tra<br />
l'altro, piccola considerazione<br />
personale, trovo<br />
molto più costruttivo e<br />
sano fare due chiacchiere<br />
tra amiche che perdersi tra<br />
varie Marie De Filippi, Vite<br />
in Diretta e trasmissioni<br />
<strong>La</strong> zuppa di baccalà di Rifeo Fabretti<br />
varie. Loro, invece di<br />
vedere queste trasmissioni,<br />
si confrontano e si<br />
confidano su problemi di<br />
vita vera quotidiana.<br />
E' un piacere sentirle.<br />
Credo che se ci mettessimo<br />
seduti con loro e le ascoltassimo,<br />
potremmo imparare<br />
tanto. Filosofia pura.<br />
Ritornando a noi,<br />
qualche giorno fa mi hanno<br />
rimproverato che lo<br />
scorso mese ho pubblicato<br />
una ricetta non mia. Allora<br />
gli ho spiegato che io aspetto<br />
con piacere che<br />
qualcuno mi scriva la propria<br />
ricetta. E se poi è una<br />
ricetta storica è ancora<br />
meglio. E così la commà<br />
Marisa, come dice mia<br />
suocera, mi ha detto “Se è<br />
così, ti do la ricetta della<br />
zuppa di baccalà di papà<br />
Rifeo”.<br />
Per me è stato come<br />
toccare il cielo, scrivere<br />
una ricetta e fare un poco<br />
di storia bassanese allo<br />
stesso tempo: è il massimo.<br />
Così ho preso carta e<br />
penna e mi sono messo a<br />
scrivere. Si parla di circa<br />
70 anni fa, tra febbraio e<br />
marzo, papà Rifeo (nella<br />
foto), Eliseo Fabretti per i<br />
pochi che non lo sanno,<br />
portava i suoi cinque figli,<br />
Gratigliano, Salvatore, Giacomo,<br />
Ascenzio e la comare<br />
Marisa, in campagna<br />
a raccogliere le viti. Se per<br />
caso tirava tramontana<br />
pensate che freddo faceva.<br />
E così papà Rifeo, con<br />
tanto amore, per far mangiare<br />
bene e soprattutto<br />
per scaldare i figli, cucina<br />
spesso e volentieri la zuppa<br />
di baccalà.<br />
A dir la verità credo<br />
che in tanti facevano questa<br />
ricetta, il baccalà non<br />
costava tantissimo, gli altri<br />
ingredienti si trovavano nel<br />
proprio orto e quindi le<br />
spese erano molto contenute.<br />
Il procedimento, tra<br />
l'altro molto semplice, era<br />
questo. Prima si doveva<br />
preparare il fuoco, in quanto<br />
in campagna non c'era il<br />
gas. Si prendevano due<br />
pezzi di legno a forma di<br />
forcina si incrociavano in<br />
alto e si fissavano bene<br />
per terra, ci si attaccava la<br />
"callarozzetta de rame" e<br />
sotto si accendeva il fuoco.<br />
Nella callarozzetta si metteva<br />
un poco di acqua,<br />
aglio, cipolla, patate,<br />
qualche pomodoro, cicorione,<br />
baccalà, pepe, un filo<br />
di olio e mentuccia di campo.<br />
Il sale no, in quanto il<br />
baccalà era già salato di<br />
suo (non si metteva a bagno<br />
per tanti giorni come si<br />
fa oggi). Si faceva bollire il<br />
tutto per una mezz'ora circa<br />
e poi si metteva nelle<br />
ciotole con pane rigorosamente<br />
casereccio.<br />
Mentre Rifeo cucinava<br />
questa ricetta, amava canticchiare<br />
questi versi : "fior<br />
de mentuccia quanto vojo<br />
be a sta callarozzetta che<br />
co 5 menuti fo l'acqua cotta".<br />
Che bella questa immagine<br />
di papà Rifeo che<br />
cucinava sereno canticchiando,<br />
mentre i figli, tra una<br />
vite e l'altra, giocavano tra<br />
di loro. Io non ho mai fatto<br />
questa ricetta ma credo di<br />
farla alla prima occasione.<br />
Tra l'altro la voglio fare<br />
come la faceva Rifeo, in<br />
campagna con le forcine di<br />
legno, la callarozzetta de<br />
rame, quando fa freddo<br />
freddo, ma soprattutto in<br />
compagnia.<br />
Solo così potrò gustare<br />
il vero sapore di questa<br />
fantastica ricetta. Grazie<br />
alla "commà Marisa" per<br />
questo stupendo ricordo<br />
storico.<br />
Un saluto a tutte/i.<br />
21
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
TANTI AUGURI A...<br />
Samantha Puccica<br />
che festeggia il<br />
compleanno il<br />
29 novembre<br />
da mamma,<br />
papà, dal<br />
fratellino<br />
THOMAS, dai<br />
nonni e dalla<br />
zia Simona;<br />
Alla nostra mamma<br />
che il 23 novembre festeggia<br />
il suo compleanno<br />
dalle sue figlie Clorinda e<br />
Marina… Auguri! Ti<br />
vogliamo bene;<br />
Sonia che il giorno 8<br />
novembre compie 5 anni<br />
tanti auguri di buon compleanno<br />
dalla mamma Ilenia,<br />
dal papà Fabrizio dai<br />
nonni e zii;<br />
Giacomina che il 25<br />
novembre compie gli anni<br />
un mucchio di auguri dal<br />
marito Eliseo e le figlie<br />
Sara e Cristina;<br />
Nonno Silvano che il<br />
28 novembre compie 76<br />
anni, dai figli e dai nipoti<br />
Silvano, Sara e Luca;<br />
Anna che festeggia il<br />
22<br />
suo compleanno il 23 novembre<br />
dal marito, il figlio<br />
e dai "parenti"!<br />
il 3 novembre tantissimi<br />
auguri a nonno Checco,<br />
un nonno speciale, dai<br />
suoi nipoti Alfonso e<br />
Francesco: "ti vogliamo un<br />
sacco di bene!";<br />
Enzo che il 20 novembre<br />
compi 56 anni Bruno,<br />
Angela, Francesco e Marco;<br />
Mariano Moroni che il<br />
3 novembre ha compiuto<br />
gli anni da tutti gli amici e<br />
dalla sua famiglia;<br />
Giuseppe per il suo<br />
compleanno che festeggia<br />
il giorno 10 novembre<br />
dagli amici e dai parenti;<br />
Giulia che il giorno 13<br />
novembre compie gli anni<br />
dai suoi amici e parenti;<br />
Fabio che il giorno 20<br />
novembre festeggia il suo<br />
compleanno dai suoi familiari<br />
e amici;<br />
Valeria per il suo compleanno<br />
il 28 novembre da<br />
tutti i suoi amici;<br />
Ignazio per il suo<br />
compleanno che festeggia<br />
il 23 novembre dalla<br />
famiglia e da tutti gli amici;<br />
Anna che il 23 novembre<br />
festeggia il suo compleanno<br />
dagli amici e dalla<br />
famiglia;<br />
Giorgia che festeggia<br />
gli anni il 25 novembre<br />
dalla sua famiglia e dagli<br />
amici;<br />
Enrico per il suo compleanno<br />
il 22 novembre da<br />
tutti gli amici;<br />
Maria che festeggia gli<br />
anni il 27 novembre dagli<br />
amici;<br />
Elisa che il 19 novembre<br />
compie gli anni da tutta<br />
la sua famiglia e dagli<br />
amici;<br />
Angelo che festeggia il<br />
suo compleanno il 21<br />
novembre da tutti i suoi<br />
parenti;<br />
Silvia Sgarra per il suo<br />
compleanno il 21 ottobre<br />
dalle amiche di scuola,<br />
dalla mamma, dal papà,<br />
dal fratello e da Elda.<br />
Vuoi fare gli auguri<br />
ai tuoi amici<br />
o parenti?<br />
Invia una mail<br />
all’indirizzo<br />
gazzettabassanese<br />
@assolarocca.it<br />
entro il giorno 15<br />
del mese precedente<br />
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong><br />
<strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
Periodico mensile<br />
di informazione<br />
di Bassano Romano<br />
Iscritto al Registro<br />
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Anno XV - N° 177<br />
NOVEMBRE <strong>2011</strong><br />
Foto di copertina:<br />
Operazioni di taglio<br />
alla Faggeta di Bassano<br />
Questo numero è stato<br />
chiuso in redazione<br />
il giorno 29 ottobre <strong>2011</strong>.
N. 177 - <strong>Novembre</strong> <strong>2011</strong> <strong>La</strong> Gazzetta Bassanese<br />
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