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FORME GRAVI DI CONGIUNTIVITE ALLERGICA - ASL n. 4 ...

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<strong>FORME</strong> <strong>GRAVI</strong> <strong>DI</strong><br />

<strong>CONGIUNTIVITE</strong><br />

<strong>ALLERGICA</strong>:<br />

dalla diagnosi alla terapia<br />

Ospedale di<br />

Lavagna<br />

Ambulatorio per<br />

Diagnosi e Terapia<br />

delle Congiuntiviti<br />

Allergiche<br />

Ospedale di Lavagna<br />

(GE)<br />

S.C. Oculistica<br />

Amb. Allergologia Pediatrica


INTRODUZIONE ed EPIDEMIOLOGIA<br />

La congiuntivite allergica (CA) è l’infiammazione della superficie<br />

oculare (includente congiuntiva bulbare e sub-palpebrale e cornea)<br />

con attivazione di IgE, cellule, citochine e mediatori. Dalle statistiche<br />

della letteratura internazionale si evince che il 5-10 % della<br />

popolazione mondiale, il 5-22% della popolazione USA ed il 3-15%<br />

della popolazione italiana è allergica. La CA in giovani di età<br />

compresa tra 3 e 15 anni incide per il 38% degli abitanti nelle città<br />

industrializzate del nord e per il 15-18% degli abitanti nelle<br />

campagne, ma non vi è età anche più tardiva in cui un soggetto possa<br />

presentare forme di CA, talora croniche ed invalidanti.<br />

Le caratteristiche cliniche comuni più frequenti sono: prurito oculare,<br />

iperemia e chemosi (rigonfiamento) congiuntivale. Questi sintomi sono<br />

direttamente correlati alle caratteristiche peculiari dell’occhio, che è<br />

l’unica mucosa a diretto contatto con l’ambiente esterno; inoltre, la<br />

congiuntiva possiede una notevole vascolarizzazione ed ha una<br />

particolare sensibilità agli stimoli esogeni.<br />

Particolare importanza ha la diagnosi di allergia, che ha 2 obiettivi<br />

fondamentali:<br />

1 - dimostrazione di anticorpi IgE verso allergeni ambientali o di<br />

cellule T sensibilizzate ad allergeni da contatto;<br />

2 - dimostrazione di un rapporto causa – effetto tra esposizione<br />

all’allergene e sintomatologia.<br />

Con la formulazione di una diagnosi di certezza fornita da specifiche<br />

indagini allergologiche, si potrà procedere alla prescrizione di una<br />

terapia specifica e personalizzata a quel determinato paziente.<br />

QUADRI CLINICI<br />

Secondo la più recente classificazione della Società Internazionale<br />

dell’Infiammazione Oculare (I.O.I.S. - International Ocular<br />

Inflammation Society) le 3 principali forme di CA sono in ordine di<br />

frequenza: Rino Congiuntivite Allergica (Allergic Rhino-Conjunctivitis,<br />

ARC degli Anglosassoni) che incide nei paesi industrializzati per il 60-<br />

70% di tutte le CA, Cherato-congiuntivite primaverile (Vernal Kerato-<br />

Conjunctivitis, VKC) 24-25% di forme di CA, Cherato-Congiuntivite<br />

Atopica (Atopic Kerato-Conjunctivitis) 15-16% di CA. Ovviamente<br />

queste ultime 2 forme sono quelle con sintomi più esacerbati quali<br />

prurito intenso, epifora, bruciore, fotofobia, senso di corpo estraneo e


che hanno complicanze talora gravi, frequentemente invalidanti e<br />

raramente potenzialmente cecizzanti.<br />

Rino Congiuntivite Allergica Allergica<br />

Ha tipico esordio in giovani adulti (20-40 anni), colpendo in ugual<br />

misura entrambi i sessi. E’ frequentemente associata a malattie<br />

atopiche, specialmente alla rinite (oltre 70% dei casi). Riconosce una<br />

genesi da ipersensibilità IgE mediata ad allergeni ambientali. Se ne<br />

distinguono 2 forme principali :<br />

1 stagionale (Seasonal Allergic Conjunctivitis, SAC) da<br />

ipersensibilità ai pollini di alberi o erbe, con andamento acutostagionale;<br />

a comparsa precoce primaverile (da piante arboree), in<br />

primavera – estate (da graminacee, parietaria, oleacee), estateautunno<br />

(da composite ed alternaria)<br />

2 perenne (Perennial Allergic Conjunctivitis, PAC) da allergia ad<br />

acari, muffe, animali o farmaci.<br />

Il test di provocazione congiuntivale con allergeni specifici, in queste<br />

forme, ha notevole utilità pratica.<br />

La prognosi è benigna pur essendo, nei periodi critici, una delle<br />

principali cause di assenza da scuola o dal lavoro; solitamente con il<br />

passare del tempo si attenua.<br />

Può essere trattata, escludendo le rare forme maggiori, sia<br />

dall’allergologo che dall’oftalmologo di base, dopo che il paziente ha<br />

eseguito inquadramento specifico presso centri attrezzati.<br />

Cherato Congiuntivite Primaverile<br />

(“Vernal” Cheratocongiuntivite)<br />

Ha esordio più precoce rispetto alla precedente (3-20 anni) colpendo<br />

più di frequente giovani maschi che vivono nei climi caldo-umidi (il<br />

rapporto maschi/femmine è di 3 a 1).<br />

Ha genesi multifattoriale in cui sono coinvolte sia le IgE che l’immunità<br />

umorale e cellulare.<br />

Ha un andamento cronico con riesacerbazioni in un periodo compreso<br />

tra la precoce primavera e la tarda estate, risolvendosi o attenuandosi<br />

per lo più nel periodo post-puberale. Raramente ha durata superiore<br />

ai 10 anni.<br />

In oltre il 50 % dei soggetti affetti l’anamnesi personale e/o familiare è<br />

positiva per atopia.


Sintomi e segni sono comuni alle altre forme ma molto più accentuati.<br />

La prognosi è grave per le possibili e frequenti complicanze quali<br />

l’ulcera “a scudo” corneale ed il conseguente cheratocono ed il panno<br />

corneale.<br />

E’ necessario che venga inquadrata e trattata presso centri specifici di<br />

riferimento, a causa delle potenziali e gravi complicanze e delle<br />

specifiche terapie (quali ad esempio, con la Cyclosporina A in collirio<br />

galenico) che sono di pertinenza ospedaliera.<br />

Cherato Congiuntivite Atopica<br />

Colpisce soggetti nelle varie età (da 15 ai 60 anni, ma sono note anche<br />

forme della prima infanzia), per lo più maschi (rapporto maschi/femmine<br />

di 2.4 a 1).<br />

I sintomi tipici sono una blefarite cronica associata ad una congiuntivite<br />

cronica a tendenza fibrotizzante con sindrome dell’occhio secco<br />

correlata.<br />

E’ spesso associata a dermatite atopica e ad allergia alimentare (in oltre<br />

il 40% dei soggetti affetti).<br />

Non ha stagionalità essendo una forma cronica, pur potendosi<br />

riesacerbare nel periodo primavera-estate.<br />

Riconosce un substrato famigliare multigenico ereditario (storia<br />

famigliare o personale di atopia infantile).<br />

La genesi è una combinazione di ipersensibilità di tipo 1 e di tipo 4.<br />

Tutte le indagini allergologiche ed oftalmologiche sono utili ad indirizzare<br />

il trattamento.<br />

La prognosi è grave per le frequenti complicanze quali il panno corneale<br />

e l’ulcera settica, oltrechè la cheratite limbica ulcerativa ed il<br />

cheratocono.<br />

Va pertanto seguita e trattata presso centri ospedalieri specializzati.


ATTIVITA’ DEL CENTRO ALLERGIE OCULARI<br />

DELL’OSPEDALE <strong>DI</strong> LAVAGNA<br />

Il recente ed aumentato interesse per le patologie allergiche<br />

suggerisce l’ipotesi che nuovi stili di vita inducano anche nuove<br />

malattie allergiche, le cui manifestazioni possono insorgere sia<br />

isolatamente o più frequentemente in variabile combinazione tra loro,<br />

pertanto, vari settori medici ne vengono coinvolti.<br />

In rapporto ad una “globalizzazione” degli allergeni si assiste ad una<br />

crescente incidenza di malattie allergiche tra cui di primaria<br />

importanza le congiuntiviti allergiche nelle giovani popolazioni dei<br />

grandi centri urbani.<br />

Proprio per questa crescente richiesta di consulto sia in ambito<br />

oftalmologico che allergologico, dal gennaio 2000 abbiamo iniziato la<br />

collaborazione contemporanea tra Pediatra-Allergologo ed<br />

Oftalmologo unificando l’Ambulatorio con il termine “delle Congiuntiviti<br />

Allergiche” per potere così fornire nella stessa seduta sia un check-up<br />

allergologico che oftalmologico, ottenendo così un completo<br />

inquadramento ai fini diagnostici e terapeutici.<br />

In tal modo è stato possibile valutare a tutto Giugno 2008 (oltre 8 anni<br />

di attività) una popolazione costituita da quasi 500 pazienti, dai quali,<br />

dopo un primo inquadramento, ne venne escluso circa un 10%,<br />

perché affetti da altre patologie (blefariti, congiuntiviti infettive,<br />

sindrome dell’occhio secco …) o perchè persi ai successivi follow-up.<br />

I pazienti attualmente seguiti sono per la maggior parte (circa 2/3)<br />

maschi.<br />

Durante i primi 4 anni di attività dell’Ambulatorio l’età dei pazienti era<br />

compresa tra 2 e 18 anni (media 7.6 anni); nei successivi 4 anni, vista<br />

la notevole richiesta sono stati inclusi anche gli adulti, per cui l’età<br />

risulta attualmente compresa tra 2 e 65 anni (media 15.3 anni).<br />

Nell’arco di un mese l’attività del nostro Centro include un numero<br />

complessivo di visite variabile da un minimo di 47 a un massimo di 65,<br />

ripartite in 4 pomeriggi e così distribuite: 12-15 nuovi accessi, 25-30<br />

controlli programmati; 5-10 controlli urgenti e 5-10 day-hospital.<br />

Il nostro Ambulatorio si avvale di una diagnostica avanzata: è, infatti,<br />

uno dei principali centri in Italia in cui vengono eseguiti, oltre ai test di<br />

routine, le stimolazioni congiuntivali specifiche e il dosaggio di ECP<br />

(Proteina Cationica Eosinofila), Triptasi (enzima che si libera<br />

dall’attivazione dei mastociti) e IgE specifiche lacrimali (per i 7<br />

principali allergeni: Parietaria, Dermatophagoides, Graminacee,


Betulla, Cipresso, Ulivo, Gatto).<br />

L’organizzazione del nostro centro prevede:<br />

1. Prima Visita, comprendente: Inquadramento anamnestico generale<br />

e oculare - Esame obiettivo oculare - Prick-test - Programmazione<br />

dell’eventuale Day-Hospital (per lo più entro 1 mese)<br />

2. Day-Hospital con: prelievo di sangue venoso per: emocromo<br />

(eosinofilia assoluta), PRIST (dosaggio IgE totali), RAST (dosaggio IgE<br />

specifiche) - Test di stimolazione congiuntivale - Visita oculistica (se<br />

giustificata dalla sintomatologia acuta in atto)<br />

3. Controllo dopo un mese includente: Visita oculistica - Test specifici<br />

oculari (citologia lacrimale, scraping congiuntivale) - Esecuzione test per<br />

dosaggio Triptasi, ECP e IgE specifiche lacrimali - Impostazione della<br />

terapia sia allergologica che oftalmica - Consegna d’una relazione per il<br />

Curante sulle indagini eseguite e sulle conclusioni diagnostiche<br />

4. Controllo a 3 mesi ed a 6 mesi con: Visita allergologica e<br />

oftalmologica - Aggiustamento delle precedenti terapie<br />

5. Controllo a 12 mesi con individuazione di due gruppi di pazienti:<br />

A) pazienti con buona risposta terapeutica, che vengono inviati al<br />

Medico curante (Oftalmologo, Allergologo o Pediatra) con precise<br />

indicazioni diagnostiche e terapeutiche; questi pazienti (70% circa)<br />

eseguono eventuali successivi controlli presso il nostro ambulatorio ogni<br />

12 mesi solo su esplicita richiesta dello specialista di base (Pediatra od<br />

Oftalmologo).<br />

B) pazienti che soffrono di patologie e/o complicanze oculari ad esse<br />

correlate, potenzialmente invalidanti per la funzione visiva, che vengono<br />

inseriti in protocolli terapeutici e ricontrollati in base all’andamento<br />

clinico.<br />

Sulla base dell’esperienza ottenuta nei primi anni di attività del nostro<br />

Centro, s’è venuta delineando la necessità di standardizzazione<br />

terapeutica ed è stato studiato un protocollo terapeutico di base .<br />

La sua più recente elaborazione si basa su 4 principali fasi terapeutiche<br />

che vanno dalla terapia locale (antistaminica e steroidea) a quella con<br />

Cyclosporina A collirio galenico in varie formulazioni e concentrazioni<br />

(per la preparazione di questo collirio ci si avvale del prezioso aiuto<br />

della Dr.ssa Simona Peri della Farmacia Ospedaliera), alla terapia<br />

sistemica basata su ITS (Immuno Terapia Specifica), antistaminici,<br />

antileukotrienici, steroidi, ove l’allergologo ne ravveda l’utilità.<br />

Nella nostra esperienza, la collaborazione contemporanea di<br />

Allergologo e Oftalmologo ha, soprattutto nelle forme potenzialmente<br />

invalidanti, lo scopo d’impostare terapie mirate generali e locali


utilizzando anche nuovi approcci terapeutici.<br />

Infatti, per la nostra esperienza: il trattamento con ITS (Immuno Terapia<br />

Specifica) ove indicato, o con un particolare trattamento enzimatico<br />

iposensibilizzante con una miscela di allergeni (EPD) ha dato, nella<br />

maggior parte dei pazienti trattati, un’importante remissione dei sintomi<br />

e dei segni nelle forme importanti di RCA; la terapia combinata<br />

antistaminico-antileukotrienico, ha prodotto una regressione dei sintomi<br />

e dei segni oculari a lungo termine nel 77% dei pazienti affetti da VKC;il<br />

trattamento con Ciclosporina A collirio galenico ha prodotto la<br />

remissione della malattia in oltr il 90% dei pazienti attualmente in<br />

trattamento.<br />

CONCLUSIONI<br />

Dai nostri dati risulta che la distribuzione percentuale delle congiuntiviti<br />

allergiche (60% ARC, 24.5% VKC, 15.5% AKC) da noi analizzate<br />

concorda a grandi linee con i risultati percentuali della letteratura<br />

internazionale; in particolare, le forme gravi rappresentano, in un centro<br />

di riferimento come il nostro, oltre il 30% circa della casistica.<br />

Mentre per le forme di RCA la diagnosi e la terapia sono facilmente<br />

accessibili sia al pediatra sia all’oftalmologo di base, per le forme<br />

atopiche e primaverili, più complesse e a maggior rischio di complicanze<br />

oculari, la diagnosi è a tutt’oggi difficile e la terapia è più articolata,<br />

complessa e talora inefficace, per cui queste forme rappresentano una<br />

stimolante sfida medica.<br />

Secondo la nostra esperienza, la contemporanea collaborazione in<br />

ambiente ospedaliero tra allergologo e oculista risulta molto utile<br />

nell’inquadramento sistemico e locale, nel trattamento precoce del<br />

paziente, nel follow-up a lungo termine oltre che nello stimolare la<br />

ricerca di nuovi approcci diagnostici e terapeutici.


STAFF STAFF STAFF STAFF ME<strong>DI</strong>CO: ME<strong>DI</strong>CO:<br />

ME<strong>DI</strong>CO:<br />

ME<strong>DI</strong>CO:<br />

ME<strong>DI</strong>CO:<br />

Dr. ssa Pia ALLEGRI (S.C. Oculistica)<br />

E-mail: pallegri@asl4.liguria.it<br />

Dr. ssa Laura Callegarini (S.C. Pediatria)<br />

E-mail: lcallegarini@asl4.liguria.it<br />

Dr. ssa Caterina Musso (S.C. Oculistica)<br />

E-mail: cmusso@asl4.liguria.it<br />

Dr. Antonio Mastromarino<br />

(Medico Oculista frequentatore)<br />

PERSONALE PERSONALE PERSONALE PERSONALE PARAME<strong>DI</strong>CO:<br />

PARAME<strong>DI</strong>CO:<br />

PARAME<strong>DI</strong>CO:<br />

PARAME<strong>DI</strong>CO:<br />

Sig. ra Montanari Elisa IP<br />

Sig. ra Rotella Sabrina IP<br />

Sig. ra D’Isanto Simonetta IP<br />

PER PER PER PER CONTATTARCI:<br />

CONTATTARCI:<br />

CONTATTARCI:<br />

CONTATTARCI:<br />

Ospedale di Lavagna (GE)<br />

Corpo Centrale 2° piano<br />

Ambulatorio delle Congiuntiviti Allergiche<br />

(giovedì pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 16.00)<br />

Tel. 0185 329640<br />

Per prenotazioni della 1 a visita si richiedono 2 ricette del SSN<br />

(1 per visita oculistica e 1 per visita allergologica).<br />

Le prenotazioni sono eseguibili presso i CUPA aziendali oppure<br />

telefonando al Call Center 0185 329444 (ore 8.00 - 15.00)<br />

specificando Agenda Congiuntiviti Allergiche (Agenda LH0281 e<br />

Agenda LH0469) ed eseguendo le 2 prenotazioni (1 per visita<br />

oculistica ed 1 per visita allergologica) nella stessa data.<br />

Si i rammenta di presentarsi puntualmente alla visita forniti di<br />

richiesta del medico curante e<br />

di ricevuta di pagamento del ticket ticket<br />

sanitario.<br />

Elaborazione Progetto grafico e Stampa: Ufficio stampa <strong>ASL</strong> 4 Chiavarese<br />

Dati aggiornati al 28.08.2008

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