15.06.2013 Views

Il Brentella - Consorzio di Bonifica Piave

Il Brentella - Consorzio di Bonifica Piave

Il Brentella - Consorzio di Bonifica Piave

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

degli aspetti ambientali ad esso connessi.<br />

Tutte finalità generali <strong>di</strong> carattere<br />

eminentemente pubblico, che,<br />

come affermato dalla Corte Costituzionale<br />

nel 1992, rientrano nell’ambito<br />

più generale della programmazione<br />

del territorio, ma che si devono<br />

necessariamente conciliare con gli<br />

interessi privati dei singoli citta<strong>di</strong>ni,<br />

tutti coinvolti e tutti beneficiati, <strong>di</strong>rettamente<br />

o in<strong>di</strong>rettamente, dall’attività<br />

dei Consorzi.<br />

Per questo i Consorzi sono stati concepiti<br />

sin dall’origine come “organi <strong>di</strong><br />

decentramento funzionale dello<br />

Stato” (cosa che rimane attuale anche<br />

ora che la competenza in materia è<br />

totalmente <strong>di</strong> carattere regionale),<br />

attraverso i quali realizzare una vera e<br />

propria integrazione tra interesse<br />

pubblico ed interesse privato.<br />

Particolarità dei Consorzi è proprio<br />

quella <strong>di</strong> avere una qualificazione<br />

pubblica, per le finalità e le attività<br />

svolte, ma una struttura associativa<br />

privatistica, che si esprime nell’autogoverno<br />

dei consorziati.<br />

In questo contesto il legislatore,<br />

seguendo il principio, che in Veneto è<br />

consolidato da secoli, <strong>di</strong> coinvolgere i<br />

proprietari nella gestione del territorio,<br />

ha chiamato i proprietari d’immobili<br />

a partecipare alle spese per la realizzazione<br />

delle opere <strong>di</strong> bonifica e,<br />

A SAN BENEDETTO LA RONDINE SOTTO IL TETTO<br />

LE PRINCIPALI NOVITÀ<br />

DEL PIANO DI CLASSIFICA 2002<br />

soprattutto, a quelle per la loro<br />

gestione e manutenzione.<br />

Così, se in passato si istituivano le<br />

corvée per realizzare e mantenere in<br />

efficienza le opere pubbliche, in tempi<br />

più recenti, per assicurare ai Consorzi<br />

la <strong>di</strong>sponibilità finanziaria necessaria<br />

a far fronte alle spese, il legislatore ha<br />

previsto che potessero essere imposti<br />

dei contributi e che tali contributi fossero<br />

esigibili come l’imposta fon<strong>di</strong>aria<br />

(Co<strong>di</strong>ce Civile, art. 864).<br />

Va sottolineato che questa potestà <strong>di</strong><br />

imporre un contributo sugli immobili,<br />

assegnata per legge ai Consorzi, non è<br />

facoltativa, ma ha carattere <strong>di</strong> atto<br />

dovuto, tant’è vero che anche gli<br />

immobili demaniali sono soggetti agli<br />

stessi contributi: non è quin<strong>di</strong> un<br />

potere <strong>di</strong>screzionale dei Consorzi;<br />

anche volendolo, non potrebbero fare<br />

a meno <strong>di</strong> esigere i contributi dai proprietari<br />

<strong>di</strong> immobili che ricadono nel<br />

territorio <strong>di</strong> rispettiva competenza.<br />

<strong>Il</strong> legislatore ha stabilito l’obbligo<br />

della contribuzione, ma non ha dato<br />

in<strong>di</strong>cazioni su quanto far pagare ai<br />

contribuenti, limitandosi a stabilire<br />

un unico, fondamentale criterio: quello<br />

che il contributo deve essere rapportato<br />

ai benefici conseguiti o conseguibili<br />

dall’immobile per effetto<br />

dell’attività del <strong>Consorzio</strong>.<br />

È per sod<strong>di</strong>sfare questo principio che<br />

<strong>Il</strong> <strong>Brentella</strong> 7<br />

• I contributi sono calcolati sulla base delle spese <strong>di</strong>rette e in<strong>di</strong>rette effettivamente sostenute<br />

dal <strong>Consorzio</strong> per ogni servizio erogato e per bacino <strong>di</strong> appartenenza<br />

• Chi paga: tutti i proprietari <strong>di</strong> immobili nell’ambito del comprensorio e del perimetro <strong>di</strong> contribuenza<br />

• <strong>Il</strong> contributo varia in funzione del tipo <strong>di</strong> servizio <strong>di</strong> cui si beneficia:<br />

- adduzione (a beneficio degli opifici e dei terreni irrigati)<br />

- bonifica - scolo delle acque (a beneficio <strong>di</strong> tutti gli immobili, urbani e agricoli)<br />

• <strong>Il</strong> contributo per la bonifica è legato al bacino idraulico <strong>di</strong> appartenenza:<br />

bacino del <strong>Piave</strong>, bacino del Muson e bacino del Sile<br />

• <strong>Il</strong> contributo si calcola:<br />

- sulla base delle superfici, per il servizio irriguo<br />

- sulla base del valore imponibile ai fini ICI, per la bonifica<br />

• La quota fissa è stata eliminata<br />

• Non esiste più la quota minima<br />

• Non si devono più pagare le spese <strong>di</strong> voltura<br />

è stato previsto che i Consorzi adottino<br />

un Piano <strong>di</strong> Classifica, con lo<br />

scopo <strong>di</strong> rapportare il beneficio tra i<br />

vari immobili ricadenti nel proprio<br />

comprensorio. <strong>Il</strong> Piano, quin<strong>di</strong>, non<br />

quantifica il beneficio <strong>di</strong> per sè stesso,<br />

ma fissa, tramite degli opportuni<br />

in<strong>di</strong>ci economici, dei rapporti sulla<br />

base dei quali determinare l’incidenza<br />

e la <strong>di</strong>stribuzione del beneficio.<br />

Altro punto fermo stabilito dal legislatore<br />

è che i contributi imposti non<br />

devono essere pari ai benefici corrisposti<br />

dall’attività del <strong>Consorzio</strong>,<br />

bensì pari alla spesa sostenuta per<br />

garantire questi benefici.<br />

Lavori <strong>di</strong> espurgo <strong>di</strong> un canale <strong>di</strong> bonifica<br />

NUMERO 1 · GIUGNO 2002

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!