2006 progetto teatro classico Medea.pdf - Istituto Decio Celeri
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Via Nazario Sauro, 2 – 24065 Lovere (BG) – Tel 035 983177 – fax .35 964022 – www.istitutoceleri.191.it – e-mai: info@istitutoceleri.191.it – C.F. 81004920161<br />
<strong>Istituto</strong><br />
di Istruzione<br />
Superiore “<strong>Decio</strong> <strong>Celeri</strong>”<br />
Lovere (BG)<br />
Liceo Classico – Scientifico – Artistico __________________________________________<br />
Breve presentazione dello spettacolo “<strong>Medea</strong>” riduzione da Euripide<br />
La realizzazione dello spettacolo “<strong>Medea</strong>” nasce nell’ambito di un <strong>progetto</strong> interdisciplinare e<br />
curricolare che da tre anni, coinvolge le classi del triennio del nostro liceo <strong>classico</strong>:<br />
-- per la I liceo, laboratorio finalizzato alla conoscenza di sé e all’espressione delle emozioni;<br />
-- per la III liceo laboratorio di scrittura;<br />
-- per la II liceo, laboratorio di drammaturgia per la rappresentazione del testo elaborato dagli<br />
allievi di III.<br />
Il nostro lavoro si caratterizza per uno stretto rapporto con il mondo <strong>classico</strong> e con quanto<br />
studiato in modo curricolare (due anni fa ci siamo occupati di Alcesti di Euripide, con la quale<br />
abbiamo partecipato al Vostro Festival, e l’anno scorso del mito di Edipo con una riscrittura<br />
drammaturgia de “La morte della Pizia” di F. Dürrenmatt).<br />
Quest’anno scolastico 2005 – 6 con la classe III, dopo un approfondimento sul mito di <strong>Medea</strong> in<br />
Euripide e nelle principali rivisitazioni antiche e moderne (lavoro interdisciplinare di greco,<br />
latino, italiano), ci siamo concentrati sul testo euripideo per elaborare una riduzione ed una<br />
traduzione accessibili e adeguate ad un linguaggio moderno.<br />
Con la classe II A e in collaborazione con Nadia Savoldelli e Laila Figaroli, esperte di<br />
educazione alla teatralità dell’Associazione bergamasca “Il cerchio di gesso”, abbiamo iniziato<br />
lo studio drammaturgico, la costruzione delle scenografie e la preparazione dei costumi, la<br />
scelta delle musiche (dagli album Works e Echoes dei Pink Floyd, da Ethnic’s origin di Ferracini<br />
– Giuliano – Russo, da Odissea di Vangelis)<br />
Nel lavoro è impegnata tutta la classe: direttamente nella recitazione (nelle parti dei personaggi<br />
e del coro) o con mansioni di tipo tecnico e organizzativo (suoni, luci, costumi, scenografie).<br />
Il Consiglio di Classe ha impostato così il lavoro del laboratorio teatrale perché assumesse una<br />
valenza didattica specifica e curricolare e diventasse una esperienza della classe e non solo<br />
dei singoli. Per questo, proprio perché vogliamo lavorare non solo con chi si sente già portato<br />
per questa attività, ma permettere a tutti di farne esperienza, il nostro obiettivo è la produzione<br />
di uno spettacolo apprezzabile forse non tanto da un punto di vista professionale, ma perché è<br />
coinvolgente e costituisce uno spazio nel quale ognuno può esprimere le proprie emozioni e si<br />
impegna a dare un contributo, con serietà e con partecipazione, secondo le proprie possibilità e<br />
capacità.<br />
E’ nato così il nostro lavoro che parte da un’ idea – guida, cioè che nel personaggio di <strong>Medea</strong> si<br />
manifestino tante facce quanti sono i personaggi con cui entra in relazione e le situazioni che<br />
deve affrontare.<br />
Il senso educativo della scelta testuale sta nell’approfondimento dei temi dell’ambiguità, del<br />
doppio volto di ogni situazione comunicativa, della dialettica e dello scambio tra vittima e<br />
carnefice, tra intenzione espressa e sottesa, consapevole o inconscia…<br />
La ricerca espressiva si esplica soprattutto nella duplicità di simboli e, in particolare, dello<br />
specchio: rivelatore o maschera, immagine che si vuole presentare o che invece rivela ciò che<br />
vorremmo nascondere. Lo specchio è anche ciò che ognuno vuole o può leggere di sé, come<br />
l’immagine è ciò che gli altri possono o vogliono leggere di noi.<br />
Abbiamo cercato di sottolineare anche la situazione sociale e psicologica della donna, per<br />
offrire ad attori e spettatori la possibilità di “rispecchiarsi” e rapportarsi ad emozioni e sentimenti
sempre attuali. Centrali sono, quindi, il tema del viaggio e della condizione di estraneità e la<br />
contrapposizione tra bene e male, tra affetti dolci e furori incontenibili, tra bianco e nero<br />
Per questo sono quattro le “attrici” che interpretano <strong>Medea</strong> e che si alternano in questo ruolo e<br />
gli specchi sono un motivo scenografico ricorrente a suggerire una scomposizione e una<br />
moltiplicazione della realtà.<br />
Grazie alla collaborazione tra la Provincia di Bergamo, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di<br />
Brescia e il nostro Liceo “D. <strong>Celeri</strong>”, nel mese di maggio lo spettacolo sarà uno dei momenti di<br />
una riflessione dedicata al mito di <strong>Medea</strong> e all’incontro – scontro tra culture diverse. A Lovere<br />
saranno organizzate dal nostro liceo lezioni per gli allievi e una tavola rotonda aperta anche<br />
alla cittadinanza con la collaborazione di docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di<br />
Brescia (prof. M. Pia Pattoni, prof Gazich, prof M. Treu) e dell’Università degli studi di Milano<br />
(prof R. Pettoello).<br />
Grati per l’attenzione e a disposizione per ogni chiarimento, ringraziamo e porgiamo cordiali<br />
saluti.<br />
Docente responsabile: Bardelli Onelia, insegnante di lettere nel triennio<br />
Telefono della scuola: 035 – 983704<br />
Telefono del docente: 035 – 967702 / 339 – 1093759<br />
Fax scuola: 035 – 964022<br />
e/mail docente: ingmondini@libero.it<br />
Per il Consiglio di Classe<br />
la docente responsabile del <strong>progetto</strong><br />
Bardelli Onelia