ii trimestre 2009 - Anai-it
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RECENSIONI<br />
Cosimo Enrico Marseglia, Il Flagello Mil<strong>it</strong>are – L’arte della Guerra in Giovan Battista Martena, artigliere del XVII<br />
secolo. Ed<strong>it</strong> Santoro – Galatina (LE), <strong>2009</strong><br />
Verso la fine del XVII secolo, il salentino Giovan Battista Martena (nato a Maruggio nel 1608) dava alle stampe Il<br />
Flagello Mil<strong>it</strong>are, un trattato di Arte Mil<strong>it</strong>are frutto dell’esperienza acquis<strong>it</strong>a durante la Guerra dei Trent’Anni, al servizio<br />
del sovrano spagnolo. Si trattava del primo saggio relativo alle problematiche ed alle caratteristiche degli ordigni<br />
e delle artiglierie in uso all’epoca, sia terrestri che navali. La recensione è tratta dalla prefazione del Prof. Mario<br />
Spedicato, docente di Storia Moderna presso l’Univers<strong>it</strong>à del Salento. (L.B.)<br />
[...] Il libro di Cosimo Enrico Marseglia*<br />
è incentrato sul trattato teoricopratico<br />
“Il Flagello Mil<strong>it</strong>are” del salentino<br />
Giovan Battista Martena che ebbe la<br />
sua massima diffusione intorno agli<br />
anni '80-‘90 del XVII secolo, quando<br />
cioè “il massimo effetto delle artiglierie”<br />
si incrocia con la necess<strong>it</strong>à di mettere<br />
in campo una strategia che miri a tradurre<br />
in arte mil<strong>it</strong>are la predominante<br />
ideologia mercantilistica, praticata in<br />
maniera spregiudicata soprattutto dall’Inghilterra<br />
e dalla Francia quasi sempre<br />
a danno della Spagna e dell’Olanda.<br />
Il Martena, in qual<strong>it</strong>à di fedele serv<strong>it</strong>ore<br />
del governo spagnolo, non si lim<strong>it</strong>a<br />
a dare solo indicazioni teoriche, ma<br />
suggerisce anche soluzioni pratiche per<br />
affrontare con successo la tanto temuta<br />
superior<strong>it</strong>à mil<strong>it</strong>are delle forze inglesi e<br />
francesi.<br />
Ciò che sfuggiva al Martena, tuttavia,<br />
non era certamente la conoscenza<br />
dei nuovi mezzi di offesa e la preparazione<br />
di come condurre una guerra moderna,<br />
ma le ingenti risorse economiche<br />
necessarie per farvi fronte. Le<br />
grandi riserve che mancavano al compos<strong>it</strong>o<br />
eserc<strong>it</strong>o spagnolo per combattere<br />
in maniera efficace lo scontro<br />
mil<strong>it</strong>are in Europa e fuori dall’Europa<br />
erano riconducibili a problemi soprattutto<br />
di natura finanziaria per la progressiva<br />
perd<strong>it</strong>a dell’egemonia commerciale<br />
conquistata nel corso del Cinquecento.<br />
Nel corso del primo Seicento, infatti,<br />
sulla scena mondiale occupa un posto<br />
di assoluta primazia l’Olanda per l’imponenza<br />
delle sue forze mil<strong>it</strong>ari e l’abil<strong>it</strong>à<br />
nel governo dei traffici mar<strong>it</strong>timi.<br />
Nel secondo Seicento e buona<br />
parte del Settecento la guerra viene<br />
sempre più a caratterizzarsi come<br />
“guerra dei mercanti” ed il predominio<br />
commerciale resta l’unico elemento valido<br />
per misurare l’es<strong>it</strong>o dello scontro<br />
20 N. 2/<strong>2009</strong><br />
mil<strong>it</strong>are in atto. Volendo parafrasare un<br />
fortunato concetto di Clausew<strong>it</strong>z, si può<br />
dire che la guerra in questo frangente<br />
storico non è altro che la prosecuzione<br />
del commercio con l’impiego di mezzi<br />
diversi.<br />
[…] Una mirata selezione ed un rigoroso<br />
addestramento degli uomini<br />
chiamati alle armi non bastavano per<br />
formare un eserc<strong>it</strong>o vincente senza<br />
poter contare su risorse finanziarie adeguate.<br />
Uno Stato che non era nelle condizioni<br />
di trovare in misura maggiore<br />
degli altri il denaro occorrente per nutrire,<br />
vestire e pagare il proprio eserc<strong>it</strong>o<br />
non poteva aspirare a diventare una<br />
grande potenza mil<strong>it</strong>are.<br />
La felice espressione l'argent fa<strong>it</strong> la<br />
guerre messa in bocca al ministro delle<br />
Finanze di Luigi XIV, Jean Baptiste Colbert,<br />
è quanto di più icasticamente indovinato<br />
per descrivere un’epoca, ma<br />
anche per decifrare un lungo processo<br />
bellico che ha interessato l’Europa (e<br />
non solo l’Europa) dal Settecento fino<br />
ai nostri giorni.<br />
In questo quadro di riferimenti sto-<br />
rici il trattato “II Flagello Mil<strong>it</strong>are” di Giovan<br />
Battista Martena può apparire un<br />
puro esercizio teorico se slegato dal potere<br />
pol<strong>it</strong>ico che doveva dare ad esso<br />
concreta applicazione. Le innovative<br />
nozioni sul tiro di artiglieria potevano<br />
trovare riscontro pratico solo in presenza<br />
di una macchina mil<strong>it</strong>are perfettamente<br />
funzionante. In realtà la sperimentazione<br />
a cui andò incontro la dottrina<br />
elaborata dal Martena conobbe<br />
scenari di guerra molto lim<strong>it</strong>ati e non<br />
sempre sufficientemente adatti per misurarne<br />
l’efficacia: il declino economico-finanziario<br />
della Spagna non<br />
consentì all’eserc<strong>it</strong>o dislocato sul terr<strong>it</strong>orio<br />
<strong>it</strong>aliano di poter disporre di risorse<br />
adeguate per ammodernarsi e perfezionarsi<br />
in settori strategici particolarmente<br />
importanti, come appunto quelli<br />
riconducibili ai nuovi cannoni dell'artiglieria<br />
campale. Ancora a fine ‘600<br />
l’eserc<strong>it</strong>o spagnolo non appare in grado<br />
neppure lontanamente di competere<br />
con le innovazioni introdotte in precedenza<br />
da Gustavo Adolfo di Svezia e<br />
con quelle sperimentate successivamente<br />
da Federico Guglielmo di Prussia.<br />
Ma questo non toglie al trattato del<br />
Martena il suo alto valore documentario<br />
e l’ambizione strettamente mil<strong>it</strong>are a<br />
mutare le sorti delle guerre in atto.<br />
*Cosimo Enrico Marseglia è nato a<br />
Lecce nel 1960 ed ha frequentato l’Accademia<br />
Mil<strong>it</strong>are di Modena e la Scuola<br />
di Applicazione dell’Arma dei Trasporti<br />
e Materiali dell’Eserc<strong>it</strong>o. Dopo aver prestato<br />
servizio come ufficiale per otto<br />
anni, ha lasciato la carriera mil<strong>it</strong>are, dedicandosi<br />
alla musica jazz ed al teatro.<br />
Attualmente collabora con l’Univers<strong>it</strong>à<br />
del Salento come esperto di Storia Mil<strong>it</strong>are.<br />
Per la Ed<strong>it</strong> Santoro ha già pubblicato<br />
nel 2007 “Les enfants de la Patrie.<br />
La Rivoluzione Francese ed il Primo<br />
Impero vissuti sui campi di battaglia”.