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Qui - Calcio a 5 Live

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cARLISPORT // SeRIe B // gIRONe e cARLISPORT // gIOvANILI<br />

Articolo a cura di Francesco Dragonetti<br />

l’altra CarlispOrt primi CalCi, passiONe iNFiNita<br />

GiOcA in serie d e, nel GirOne e, è vicinO Alle prime: è il città di AricciA BOrsAtO: “Questi BAmBini, che sOddisFAziOne!”<br />

Serie D e Innova Carlisport. A primo impatto, sembrano<br />

due realtà separate, ma non è così. La scorsa estate<br />

la società del presidente Carliseppe, ha avviato una<br />

collaborazione con il Città di Ariccia, società militante<br />

nella categoria regionale e “satellite” della Carlisport. Un<br />

“satellite” molto vicino, perché, come spiega il presidente del<br />

Città di Ariccia, Simone Tittarelli, “è una collaborazione che ci<br />

ha permesso di entrare nel mondo del calcio a 5 dalla porta<br />

principale, grazie ad una delle società più importante a livello<br />

regionale e nazionale. Siamo l’unica squadra di Serie D del<br />

girone E ad avere il palazzetto, ma soprattutto disponiamo<br />

della competenza di grandi dirigenti, che ci sono sempre<br />

molto vicino”. Una vera e propria accoppiata, che sta dando<br />

i suoi frutti anche in campionato: “Siamo a cinque punti dalle<br />

prime due, quindi siamo molto soddisfatti. Dopo un inizio<br />

brillante, c’è stato un piccolo calo, poi nelle ultime quattro<br />

gare abbiamo ottenuto un pareggio e tre vittorie. Ora ci<br />

aspetta la sfida con il Gallicano; vincendola, successivamente<br />

andremmo a giocare due scontri diretti. I nostri prossimi<br />

avversari non sono da sottovalutare; la classifica sembra<br />

parlar chiaro, ma non si può dare nulla per scontato. Anche<br />

perché c’è stato il mercato di riparazione e non possiamo<br />

sapere quanto, rispetto all’andata, la loro formazione sia<br />

migliorata”.<br />

Il girone più difficile - Il merito di tutto questo va ad una<br />

squadra quadrata e piena di grinta, “ma un ringraziamento<br />

particolare lo vorrei rivolgere ad Ivo Zazza, che era il nostro<br />

tecnico prima che rassegnasse le dimissioni per motivi<br />

personali. Ora la guida è affidata al capitano Roberto Verdini,<br />

C5 LIVE<br />

molto bravo a prendere in mano la situazione e gestirla nel<br />

modo migliore possibile. I ragazzi, poi, ci stanno dando tanto”.<br />

E dovranno continuare su questa strada, perché il gruppo E<br />

non per nulla facile anzi, “a mio parere – continua Tittarelli<br />

– è il più complicato della categoria. Molte squadre sono<br />

attrezzate per la promozione in C2 (Albula, Nazareth, San<br />

Francesco e Tor Vergata sono alcuni esempi) e la difficoltà<br />

del raggruppamento è confermata dal fatto che ci sono sei<br />

squadre in cinque punti”.<br />

Simone Tittarelli<br />

Henrique Borsato è da inizio stagione, insieme<br />

a Tiziano Peroni, l’allenatore dei Primi Calci<br />

dell’Innova Carlisport e, proprio con il suo collega,<br />

sta vivendo un’esperienza importante: “In questo<br />

ruolo mi trovo benissimo, rispetto all’inizio dell’anno sono<br />

ancora più appassionato. Provo molto affetto verso i miei<br />

ragazzi, vista la loro età non potrebbe essere diversamente.<br />

Dal canto mio, cerco di fargli imparare di calcio a cinque,<br />

mettendo il divertimento al primo posto. Gli allenamenti?<br />

Due volte a settimana per tre ore complessive, e sono sia col<br />

pallone che senza. Devono imparare i movimenti, per questo ci<br />

concentriamo anche su esercizi di equilibrio e coordinazione.<br />

Ma se ci limitassimo a questo, si annoierebbero, quindi<br />

appena possibile mettiamo i palloni a disposizione<br />

e facciamo in modo da unire l’aspetto fisico a<br />

quello tecnico”. Ma l’essere un pivot in Serie<br />

B, in qualche modo “condiziona” gli allenamenti<br />

del mister brasiliano? “Beh – ride – appena i<br />

ragazzi tirano e segnano, non perdo<br />

Articolo a cura di Francesco Dragonetti<br />

occasione per chiamarli “bomber”.<br />

Felicità - In questi mesi, Borsato ha dato e ricevuto molto.<br />

“Con i bambini così piccoli, secondo me ho imparato più<br />

ad essere un padre che un allenatore. Cerco di mettere a<br />

frutto quello che ho appreso io in tutti i miei anni di calcio<br />

a cinque, magari ricordandomi gli allenamenti di quando ero<br />

piccolo”. E alla fine, il sorriso dei bambini arriva sempre. “La<br />

soddisfazione più grande è quando, felici, vengono a dirti che<br />

sono riusciti a far qualcosa che avevi chiesto. Ad oggi cerco<br />

di insegnare gli stop e l’uso di entrambi i piedi. Insomma,<br />

le basi. E poi Tiziano ed io lavoriamo su tutte le situazioni:<br />

dall’attacco, alla difesa, passando per l’estremo difensore.<br />

Già, perché di “portiere fisso” ne abbiamo solo uno, quindi<br />

i ragazzi devono cimentarsi in questo ruolo di volta in<br />

volta. Un meccanismo utile, anche perché a quattro,<br />

cinque anni un bambino non può avere già un ruolo<br />

definito e definitivo”. Magari lo avranno più in là quando,<br />

guardandosi indietro, si ricorderanno, col sorriso sulle<br />

labbra, degli allenamenti con Borsato e Peroni.<br />

C5 LIVE<br />

22 m a g a z i n e<br />

24/01/13 calcioa5live.com m a g a z i n e 23<br />

Henrique Borsato

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