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Numero 9 - Gruppo trombini

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ATB SEMAT STEEL WORKS srl<br />

• Nuova Funivia del Monte Bianco a Courmayeur<br />

ATB RIVA CALZONI spa<br />

• Human Performance = Fattore Umano<br />

• Acquisita da Samsung un’importante commessa per gli UAE<br />

• ATB ed il progetto Small Modular Reactor (SMR)<br />

• Beaumont Monteux: una sfida al passato<br />

DG IMPIANTI INDUSTRIALI spa<br />

• Impianto di stabilizzazione condensati Saih Nihayda<br />

SEMAT spa<br />

• Bre.Be.Mi<br />

• Isola Dovarese - Centrale Idroelettrica<br />

• Nuove postazioni fuori forno impianto PMA<br />

• Corna di Darfo B. T. - Impianto Idroelettrico<br />

• Borno - Centralina Idroelettrica su Torrente Trobiolo<br />

www.gruppo<strong>trombini</strong>.it<br />

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newsletter n.9 - Mag 2013<br />

periodico di informazione del <strong>Gruppo</strong> Trombini<br />

ICT<br />

• Captive Portal & Hot Spot<br />

TERME DI BOARIO spa<br />

• Stagione 2013: un buon avvio<br />

• Nuovi orizzonti per il settore termale<br />

• Estaterme: dici estate, dici terme<br />

HOTEL RIZZI AQUACHARME<br />

• Carta vincente del 2013: fare squadra!


ATB SEMAT STEEL WORKS srl<br />

Nuova Funivia del Monte Bianco a Courmayeur<br />

Nel mese di marzo sono iniziati i lavori di montaggio della stazione di<br />

partenza della Nuova Funivia del Monte Bianco a Courmayeur.<br />

L’opera vede impegnata ATB Semat Steel Works come capofila di<br />

una associazione temporanea d’imprese assieme ad ATB Riva Calzoni<br />

S.p.A. e AZA Aghito Zambonini S.p.A. .<br />

ATB Semat Steel Works e ATB Riva Calzoni realizzeranno le strutture<br />

in carpenteria metallica, mentre AZA realizzerà le facciate e<br />

i serramenti. Il contratto d’appalto del valore complessivo di Euro<br />

9.250.000,00 di cui Euro 5.100.00 è la quota lavori delle due aziende<br />

del <strong>Gruppo</strong> Trombini.<br />

La Nuova Funivia del Monte Bianco, prevede la realizzazione di due<br />

tronconi che collegheranno la stazione di partenza di Pontal d’Entréves<br />

( 1.350 mt slm ) alla stazione di arrivo di Punta Helbronner<br />

( 3.462 mt slm ) passando per la stazione intermedia di Pavillon du<br />

Mont Frety ( 2400 mt slm ).<br />

Gli edifici che ospitano le tre stazioni sono stati progettati dall’Arch.<br />

Cillara Rossi che ne ha curato la parte architettonica e dallo Studio<br />

Holzner & Bertagnolli che ha sviluppato il progetto esecutivo utilizzando<br />

soluzioni architettoniche ed ingegneristiche d’avanguardia che,<br />

per le strutture, prevedono l’impiego prevalente di vetro e acciaio.<br />

La copertura della stazione di partenza di Pontal d’Entréves, che ha<br />

uno sviluppo di circa 2.000 mq ed è sorretta da 4 imponenti basamenti<br />

in acciaio da cui partono le 16 colonne scatolate in lamiera<br />

presso-piegata che la sostengono, è costituita da 4 travoni principali<br />

e da 12 travi reticolari in tubi d’acciaio di vari diametri che disegnano<br />

la curva sinusoidale della volta ( vedi foto ), che oltre ad avere<br />

una valenza estetica unica in un contesto naturale dei più apprezzati<br />

dell’arco alpino, ha una funzione strutturale in quanto la sua forma<br />

aerodinamica è in funzione del c.d. soffio della valanga.<br />

1<br />

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Carpenteria Metallica<br />

La produzione delle carpenterie strutturali della prima stazione, ultimata<br />

nel febbraio del 2013, è ora nella fase di montaggio in cantiere,<br />

che al momento è in piena attività nonostante le avverse condizioni<br />

metereologiche che hanno caratterizzato il mese di marzo.<br />

Le strutture della stazione intermedia di Pavillon sono in costruzione,<br />

la struttura principale è realizzata da travi composte alleggerite e da<br />

centine che insieme costituiscono l’ossatura portante della calotta di<br />

copertura dei piani di imbarco e della parte funiviaria. Oltre alla volta<br />

principale, la stazione di Pavillon è composta anche da un corpo di<br />

fabbrica per la struttura di accoglienza che prevede un ristorante e la<br />

sala cinema ed altri corpi di fabbrica minori, che assieme costituiscono<br />

una notevole complessità architettonica e costruttiva.<br />

A quota 3462 la stazione Punta Helbronner arroccata sullo sperone<br />

roccioso che separa l’Italia dalla Francia sarà realizzata con strutture<br />

in carpenteria che costituiscono i vari moduli della stazione, fra cui<br />

una terrazza panoramica di 14 metri di diametro, per offrire ai turisti<br />

una straordinaria vista del Monte Bianco a 360 gradi con in primo<br />

piano il Dente del Gigante, le Grandes Jorasses e sulla straordinaria<br />

Vallée Blanche.<br />

Al completamento delle opere, previsto per il 2015, dalla stazione<br />

di punta Helbronner si potrà raggiungere, mediante un ascensore, il<br />

Nuovo Rifugio Torino.<br />

La sfida più grande per noi sarà proprio qui, a quota 3462, per le<br />

avverse e imprevedibili condizioni in cui si svolgeranno i montaggi.<br />

Lo stato di avanzamento lavori di cantiere può essere monitorato<br />

anche tramite webcam sul sito del consorzio appaltante Cordèe Mont<br />

Blanc al seguente link : www.cordeemontblanc.eu<br />

Dr. Leonardo Cacitti


2<br />

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PONTAL – PROSPETTO SUD/EST<br />

PUNTA HELBRONNER – PROSPETTO EST<br />

PUNTA HELBRONNER – PROSPETTO SUD<br />

NUOVE FUNIVIE MONTE BIANCO - RENDER 2012 12/01/2012<br />

5<br />

NUOVE FUNIVIE MONTE BIANCO - RENDER 2012 12/01/2012<br />

29<br />

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HD VALLE 002 PONTAL – PROSPETTO NORD HD VALLE 003<br />

HD MONTE 002<br />

HD MONTE 004 PUNTA HELBRONNER – PROSPETTO OVEST HD MONTE 005<br />

3


PAVILLON – PROSPETTO OVEST<br />

4<br />

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HD INTERMEDIA 001


ATB RIVA CALZONI spa.<br />

Human Performance = Fattore Umano<br />

5<br />

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La prima volta che mi chiesero di occuparmi di Human Performance domandai: “ma che roba è?”<br />

“Semplice - mi risposero - pensa: tutti gli uomini comettono errori (bella scoperta!), ma gli errori sono prevedibili, prevenibili ed evitabili”.<br />

Beh, pensandoci bene era vero! Da allora ho imparato (ed insegnato) molte cose ma una sopra tutte: che evitare di commettere errori e quindi evitare gli<br />

incidenti che ne conseguono si può realizzare se questo diventa una “cultura” dell’ambiente del lavoro, un modo di pensare, di comportarsi di ciascuno<br />

nella società, nell’ambiente in cui lavora. L’Human Performance non e’ quindi solo un programma, ma una maniera di pensare, una “cultura” rivolta alla<br />

sicurezza, di cui viene permeato tutto il personale dell’industria: operatori, tecnici, addetti alla manutenzione, ingegneri…<br />

La cultura insomma di ogni industria che abbia la sicurezza come uno dei suoi valori essenziali.<br />

I 5 Principi dell’Human Performance<br />

L’Human Performance e’ basata su 5 principi che ne sono le fondamenta e ispirano i<br />

comportamenti degli individui:<br />

- Tutte le persone commettono errori:anche le migliori persone commettono errori<br />

- Le situazioni che inducono agli errori sono: prevedibili, gestibili, prevenibili<br />

- Il comportamento degli individui è influenzato dai processi e valori dell’Organizzazione<br />

- Le persone raggiungono alti livelli di prestazioni soprattutto grazie all’incoraggiamento e al rinforzo<br />

- Gli eventi possono essere evitati comprendendo le ragioni che hanno causato gli errori ed applicando la nozione di “apprendimento dagli errori”<br />

Gli Strumenti<br />

L’Human Performance fornisce quindi al personale degli<br />

“strumenti” da utilizzare nel loro lavoro che, se applicati,<br />

riducono la possibilità di commettere errori e causare incidenti.<br />

Gli strumenti sono in realtà attività o attitudini mentali relativamente<br />

semplici da applicare, come ad esempio la Valutazione<br />

della Sicurezza Personale (detta anche regola dei 2<br />

minuti): prendere 2 minuti prima di cominciare il lavoro per<br />

esaminare i potenziali pericoli o preoccupazioni.<br />

Oppure le Riunioni di Analisi Pre-lavoro, o il Rispetto delle<br />

Procedure.... strumenti che devono essere utilizzati per diventare<br />

un bagaglio di cultura individuale.<br />

Human Performance in ATB<br />

ATB e’ una delle poche società italiane, al momento, che ha deciso di far diventare<br />

questa “cultura della sicurezza”, un suo core business e un suo elemento<br />

di eccellenza.<br />

Tutto il personale, dal management agli operai, è stato formato alle pratiche<br />

dell’Human Performance e ha discusso e condiviso i principi e gli strumenti da<br />

utilizzare. I managers e i leaders hanno poi aiutato il loro personale a servirsi<br />

degli strumenti attraverso processi di Osservazione e Guida, utilizzando l’incoraggiamento<br />

e il rinforzo. Un esempio tipico è il processo di Investigazioni degli<br />

Eventi utilizzato dopo errori che abbiano causato incidenti (o “quasi” incidenti)<br />

che è utilizzato per imparare dagli errori in modo da evitarne in futuro.<br />

In conclusione, attraverso la Human Performance la sicurezza e la qualità sono<br />

divenute parte della “Cultura” di ATB.<br />

Paolo Gaio


Il contratto di ATB per un valore di 13,75 milioni di dollari sarà relativo<br />

alla fornitura di 7 reattori destinati alle unità di Slurry Hydrotreater e<br />

Distillate Hydrotreater realizzati in acciaio al Cromo Molibdeno Vanadio<br />

per un peso complessivo di 1700 tonnellate.<br />

L’impianto CBDC (Carbon Black & Delayed Coke) sarà realizzato da<br />

Samsung in ABU Dhabi entro il dicembre 2015 con un investimento<br />

complessivo di 2,5 miliardi di dollari.<br />

Il Cliente finale, Takreer, è una società del gruppo ADNOC per la quale<br />

ATB ha realizzato nel passato molte forniture.<br />

L’impianto è localizzato nel settore ovest della raffineria di Abu Dhabi<br />

e avrà una capacità di 40.000 ton di nero fumo anno (utilizzato come<br />

pigmento per i pneumatici e plastiche) e una capacità di trattamento<br />

di 30.000 barili al giorno per il delayed coker.<br />

Samsung ha ricevuto nel 2009 un contratto di 2,7 miliardi di dollari<br />

per un pacchetto di attività di costruzioni impiantistiche on shore e<br />

off shore e per il coordinamento dei prossimi investimenti previsti a<br />

Ruwais per un valore complessivo di 10 miliardi di dollari.<br />

ATB si conferma una delle aziende leader mondiali del settore per<br />

la fornitura di questi componenti.<br />

6<br />

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ATB RIVA CALZONI spa.<br />

Oil & Gas Division<br />

ATB Riva Calzoni acquisisce da Samsung un’importante<br />

commessa per gli UAE.<br />

Ing. Salvatore Poddighe<br />

Ing. Nicola Terlizzi


ATB RIVA CALZONI spa.<br />

ATB ed il progetto Small Modular Reactor (SMR)<br />

I reattori SMR rappresentano una evoluzione sia tecnica sia economica<br />

dei reattori nucleari di Generazione 3+ (AP1000). La potenza<br />

ridotta, inferiore ai 300MWe, inverte il trend alla crescita degli ultimi<br />

anni. Le ragioni di questa scelta in controtendenza sono: possibilità di<br />

servire comunità medio-piccole oppure grandi complessi industriali<br />

energivori in aree isolate; impegno finanziario ridotto e distribuito nel<br />

tempo rispetto ai reattori più grandi; nessun bisogno di grandi quantità<br />

di acqua; impatto ambientale minimo.<br />

A Gennaio 2012, il Department of Energy (DOE) pubblicava un bando<br />

di gara in cui si mettevano a disposizione 452M$ per le aziende USA<br />

interessate allo sviluppo di un SMR con entrata in funzione entro il<br />

2021. Condizioni principali da rispettare:<br />

Reattore del tipo Pressurized Light Water Reactor con Potenza <<br />

300MWe.<br />

Sicurezza passiva, in modo da evitare qualsiasi possibilità di inquinamento<br />

radioattivo anche in presenza di condizioni estreme di<br />

incidente (tipo Fukushima).<br />

Reattore installato al di sotto del livello del suolo per minimizzare<br />

impatto ambientale, anche visivo.<br />

Sistema modulare, in modo da poter assicurare flessibilità ed indipendenza<br />

alla centrale nucleare.<br />

Le Aziende USA che hanno aderito al bando sono state:<br />

Babcock & Wilcox, con il reattore mPower, 180 MWe. Partner:<br />

Bechtel (EPC Contractor), TVA (Utility), Tennessee State.<br />

Westinghouse, con il reattore W-SMR, 225 MWe. Partner: Ameren<br />

(Utility), Burns & McDonnell (EPC), Missouri State.<br />

NuScale, con il reattore NuScale, 45 MWe. Partner: Fluor (EPC)<br />

57<br />

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Nuclear Division<br />

Holtec, con il reattore SMR-160, 160 MWe. Partner: Areva, CBI<br />

(EPC), SCANA (Utility), South Carolina State.<br />

A novembre 2012, il DOE assegnava la prima tranche dei fondi<br />

(inferiore a 226M$) a B&W per finanziare il progetto mPower.<br />

A marzo 2013, il DOE ha emesso un nuovo bando per un minimo di<br />

226M$ per sponsorizzare un secondo progetto SMR oltre a mPower.<br />

Le Aziende interessate dovranno presentare la loro proposta al DOE<br />

entro il 1° luglio 2013. La scelta del vincitore della gara e la relativa<br />

assegnazione dei fondi dovrebbe avvenire entro settembre 2013.<br />

Per questa seconda tranche di fondi, la Westinghouse appare come<br />

la favorita d’obbligo, vista la sua esperienza nella progettazione di<br />

reattori nucleari e nell’ottenimento dell’approvazione del progetto da<br />

parte della Nuclear Regulatory Commission (NRC) degli USA.<br />

Ameren (Missouri) una delle Utility di media grandezza in USA (3<br />

milioni di clienti, 7.6 Mld$ di fatturato e 9.500 impiegati) ha firmato<br />

un accordo con WEC per la fornitura e la messa in opera di 5 SMR<br />

nel suo sito nucleare di Callaway in Missouri, per una potenza complessiva<br />

di 1.250 MWe.<br />

Foto di gruppo con Westinghouse, Ameren, Missouri State Managers, Resta, ATB.<br />

da sx a dx:<br />

• Bob Procopio, SMR Director, WEC<br />

• Jason Hall, Vice Governatore dello Stato del Missouri (USA)<br />

• Giovanni Ronchetto, Nuclear Business Development, ATB<br />

• Paolo D’Arcangelo, Direttore Generale, Officine L. Resta<br />

• Subash Alias, Managing Director, Missouri Partnership<br />

• Federico Maggioni, Divisione Nucleare, ATB<br />

• Mike Kearney, Business Development VP, Ameren<br />

• Francesco Perini, Chief Engineer, ATB


Tra WEC, ATB ed Ameren si stanno discutendo i termini e le condizioni<br />

per un accordo di cooperazione (da rendere operativo entro<br />

Giugno 2013) per la costruzione di almeno 5 SMR per la centrale<br />

di Callaway.<br />

ATB sarà responsabile della fabbricazione, esecuzione prove e dello<br />

stampo nucleare dei 5 SMR che verranno installati (dal 2021 al<br />

2027) nella centrale di Callaway negli USA.<br />

Ciascun SMR vale sui 50M€ per un valore totale della fornitura di<br />

250M€.<br />

Il reattore SMR è una solida opportunità per il futuro del nucleare<br />

soprattutto negli USA. La domanda del mercato mondiale, dai primi<br />

studi ed analisi di settore, si preannuncia piuttosto sostenuta nei<br />

prossimi anni. Nei soli Stati Uniti potranno essere ordinati entro il<br />

2030 tra 25 e 50 reattori SMR, per un valore complessivo della po-<br />

Ing. Floriana Renna<br />

58<br />

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tenza installata di 10GWe.<br />

Comunque, in parallelo al mercato USA, ATB è pronta a seguire gli<br />

sviluppi SMR in Europa per sfruttare eventuali sinergie tra i due<br />

mercati.<br />

Attualmente, sul mercato Italiano/Europeo, ATB sta sviluppando il<br />

progetto SPES3 per la costruzione di un circuito di prova per reattori<br />

SMR in cooperazione con altri soggetti industriali interessati (Resta,<br />

Morandini) più SIET (Centro Prove di Piacenza) più PoliMI (Ricotti).<br />

A breve (ri)presenteremo l’iniziativa del progetto, che aveva già ricevuto<br />

una prima approvazione e relativo finanziamento, al Ministero<br />

per lo Sviluppo Economico a Roma.<br />

• Riproduzione grafica reattore W-SMR<br />

Ing. Giovanni Ronchetto


ATB RIVA CALZONI spa.<br />

Beaumont Monteux: una sfida al passato<br />

Volge al termine la fase progettuale e di modellazione delle sei paratoie<br />

commissionate da EDF, Electricité de France, per la sostituzione<br />

di quelle esistenti, risalenti agli anni Venti dello scorso secolo.<br />

Lo sbarramento oggetto della commessa è quello di Beaumont Monteux,<br />

nel dipartimento della Drôme, regione del Rodano-Alpi, e fa<br />

parte di un sistema interconnesso sul fiume Isère, assieme agli sbarramenti<br />

di La Vannelle e Pizançon.<br />

Le paratoie permettono la regolazione fluviale delle piene, presidiando<br />

a monte la centrale idroelettrica omonima, ubicata 1.5 Km a valle,<br />

dotata di sette gruppi di turbine ad asse verticale per una produzione<br />

media di 240 GWh.<br />

La particolarità della commessa è rappresentata dalla ormai non più<br />

comune tipologia costruttiva della paratoia, denominata Stoney, che<br />

consiste in una paratoia che scorre su due treni laterali di ruote, uno<br />

per ogni gargame. Ogni rulliera è sospesa per un capo alla paratoia<br />

stessa, mente il capofisso è ammorsato nel cemento: in questo<br />

modo la rulliera percorre metà della corsa della paratoia e gli attriti<br />

di strisciamento e rotolamento risultano fortemente ridotti, se paragonati<br />

a quelli prodotti nelle altre tipologie di paratoie a sollevamento<br />

verticale.<br />

Il vantaggio di attriti ridotti non era certo cosa secondaria negli anni<br />

Venti, quando non ci si poteva avvalere di sollevamenti oleodinamici<br />

e bisognava, dunque, affidarsi agli argani e alle catene: qualsiasi riduzione<br />

del tiro era, per forza di cose, la benvenuta.<br />

La paratoia è, inoltre, sormontata da una ventola per la regolazione<br />

fine della portata e il mantenimento costante del battente sulle turbine.<br />

Il dimensionamento analitico, che ha rappresentato una bella sfida<br />

per l’Ufficio Tecnico sia per l’atipicità del funzionamento, sia per la<br />

meticolosità e l’approfondimento degli studi richiesto dal Cliente, è<br />

stata corroborata dalla verifica numerica della stabilità strutturale.<br />

9<br />

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Hydro Power Division<br />

Oltre al fronte della progettazione delle strutture metalliche, tuttavia,<br />

si è dovuto anche contemplare quello della vetustà dell’opera civile,<br />

fortemente ammalorata dal tempo e dagli agenti atmosferici, che ha<br />

imposto l’adozione di un trasferimento di carichi al calcestruzzo armato<br />

particolarmente cautelativo.<br />

Proprio su questo fronte è adesso impegnato l’Ufficio Tecnico di ATB,<br />

in sinergia con la DG Impianti Industriali S.p.A., che, oltre ad eseguire<br />

la verifica statica del civile, dovrà fornire una soluzione progettuale<br />

che permetta di recuperare, con buon margine di sicurezza, la funzionalità<br />

dello sbarramento.<br />

La fabbricazione delle paratoie è in corso mentre i lavori di montaggio<br />

in opera inizieranno entro l’estate del 2013.<br />

verifica numerica della paratoia Stoney e della ventola.<br />

Ing. Floriana Renna


DG IMPIANTI INDUSTRIALI s.p.a.<br />

Impianto di stabilizzazione<br />

condensati Saih Nihayda<br />

ABB ha assegnato a DG Impianti Industriali S.p.A. il contratto per<br />

l’ingegnerizzazione del nuovo impianto di processo dei condensati<br />

per la Compagnia Petroleum Development Oman (PDO) nel Sultanato<br />

dell’Oman.<br />

Il nuovo Impianto di Stabilizzazione dei Condensati di Saih Nihayda<br />

(SNCP) è collocato in prossimità dell’impianto di produzione e trattaemnto<br />

gas di Saih Nihayda nella parte settentrionale della concessione<br />

di PDO e avrà una capacità di trattamento di 4500 standard<br />

metri cubi di condensato per giorno.<br />

Il nuovo impianto sarà utilizzato come back-up delle facilities di trattamento<br />

dell’impianto esistente per garantire la continuità della produzione<br />

di PDO per distribuzione nazionale ed internazionale;<br />

10<br />

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Saih Nihayda condensate<br />

stabilization plant<br />

DG Impianti Industriali S.p.A. has won a contract from ABB to<br />

design a new gas condensate processing plant for Petroleum<br />

Development Oman (PDO) in the Sultanate of Oman.<br />

The new Saih Nihayda Condensate Stabilization Plant (SNCP)<br />

will be located near the Saih Nihayda gas plant in the north part<br />

of PDO concession area, and will have the capacity to process<br />

4,500 standard cubic meters of condensate per day. The new<br />

plant will be used as a backup for the existing central processing<br />

plant to ensure continued gas production for PDO’s domestic and<br />

export customers; the SNCP Project involves the installation of<br />

facilities to secure availability of gas in case the existing Saih<br />

Rawl CPP is out of operation to process all SNGP unstabilized<br />

condensate.<br />

In addition, it will process portion of Kauther Gas Plant (KGP)<br />

unstabilized condensate that will be fed to the plant via a two<br />

new 6”, approximately 18 km GRE pipelines branched from the<br />

existing 18” KGP-CPP condensate pipeline. The separated flash<br />

gases from the SNCP will be compressed and fed to the suction<br />

manifold of the Saih Nihayda depletion compressors or SNS. The<br />

associated produced water with unstabilized condensate will be<br />

separated and pumped to Saih Nihayda Oil Station (SNOS) through<br />

a new 6”, approximately 2.5 km pipeline. The separated off<br />

gases will be injected into the discharge line of the existing SNGP<br />

off gas compressor and routed in the existing 4” pipeline to the<br />

suction manifold of the lift gas compressors located within SNOS<br />

facilities.


il progetto SNCP include, pertanto, l’installazione di facilities indirizzate<br />

ad assicurare la continuità della produzione di gas nel caso in<br />

cui l’impianto esistente di Saih Rawl CPP sia in blocco. Inoltree, il<br />

nuovo impianto processerà una parte della produzione dei condensati<br />

instabilizzati di Kauther Gas Plant (KGP) tramite due linee in GRE da<br />

6”, con una lunghezza approssimativa pari a 18 km, che si staccheranno<br />

dal pipeline dei condensati da 18” KGP-CPP già in esercizio.<br />

I flesh gas separati dal nuovo impianto SNCP saranno compressi<br />

ed inviati al suction manifold dei compressori di Saih Nihayda (SNS).<br />

L’acqua di strato associata ai condensati instabilizzati sarà separata<br />

e pompata alla Saih Nihayda Oil Station (SNOS) tramite un nuovo pipeline<br />

da 6”, di circa 2.5 km. Il gas separato sarà iniettato nella linea<br />

di scarico del compressore esistente (SNGP) ed indirizzato, tramite il<br />

pipeline esistente da 4”, al suction manifold del compressore per il<br />

gas lift colloctato all’interno delle facilities della oil station.<br />

Tutte le utilities di impianto saranno sviluppate indipendentemente<br />

da quelle esistenti di SNGP/SNDC-1 al fine di garantire la massima<br />

flessibilità operativa del nuovo impianto.<br />

11<br />

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The plant utilities will be fully independent from SNGP/SNDC-1 facilities<br />

including the instrument air and Nitrogen Packages, fuel gas<br />

skid, flare system, closed/open drains, etc... The start-up fuel gas as<br />

well as the potable water will be tied into the SNGP/SNDC-1 systems.<br />

The SNCP will have several interfaces including, mechanical, electrical,<br />

control & automation, etc. with SNGP/SNDC-1 facilities.<br />

The SNCP Project consists of the following main sub-systems:<br />

• Kauther Slug Catcher<br />

• HP/LP Inlet Condensate Flash Vessel<br />

• Dry Condensate Flash Vessel<br />

• Water filters<br />

• Condensate Water Coalescer<br />

• Condensate Stabilizer System including side re-boilers.<br />

•Three stages of Flash Gas Compressors trains (including suction<br />

scrubbers, after coolers compressors packages and associated auxiliaries)<br />

• Condensate Export Pumps and Condensate Export air coolers<br />

• Produced Water System<br />

• Off-Spec System<br />

• On plot and Off plots Interconnection tie-ins and piping<br />

Utilities:<br />

• HP/AP Flare System<br />

• Closed/Open Drain System<br />

• IA and Nitrogen System<br />

• Emergency diesel generator<br />

• Hot Oil System<br />

Dante Fossati


SEMAT spa<br />

BRE.BE.MI<br />

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Settore Lavori Pubblici<br />

“ non è solo un’autostrada, ma un’opera di rete che connette tutta la viabilità che intercetta a Nord e Sud il suo tracciato...”<br />

Incontriamo Mariateresa Vivaldini, assessore provinciale dal 2010<br />

ai lavori pubblici della provincia di Brescia che ci parla del grande<br />

progetto Bre.Be.Mi, ma soprattutto dello stato dei lavori dell’opera<br />

complessiva più importante che la società Bre.Be.Mi realizza sul nostro<br />

territorio: la riqualificazione della tangenziale sud.<br />

Bre.Be.Mi non è solo un’autostrada, ma un’opera di rete che connette<br />

tutta la viabilità che intercetta a Nord e Sud il suo tracciato,<br />

risolvendo le criticità infrastrutturali che i vari comuni ma anche la<br />

provincia stessa che con le scarse risorse del momento e lo stringente<br />

“patto di stabilità” non sarebbero mai riusciti a realizzare, in<br />

particolare tra queste opere la riqualificazione della tangenziale<br />

sud da Brescia Ovest all’innesto con la ex. S.S. 510 Sebina.<br />

Il Progetto di questi lavori è in fase di esecuzione dal Consorzio Consortile<br />

Bresciana COINE 1 Brescia 2011 S.c.a.r.l. e come vediamo<br />

riportato dalla mappa dello stato avanzamento lavori lotti 0a-0b-0c-<br />

0d del cantiere Bre.Be.Mi, il lotto 0A raccorda la nuova Autostrada<br />

Bre.be.mi. con la Tangenziale Sud di Brescia e costituisce segmento<br />

fondamentale per la mobilità su gomma interregionale lungo la<br />

direttrice est/ovest, in quanto tratta di completamento del tracciato<br />

in totale variante della ex SS 11 “Padana Superiore”sul territorio<br />

provinciale, da Urago d’Oglio a Sirmione. Il nuovo raccordo stradale,<br />

senza soluzione di continuità con l’autostrada Bre. be.mi., si distacca<br />

dall’intersezione con la SP 19 nel territorio dei comuni di Travagliato<br />

e Cazzago San Martino e si innesta nella Tangenziale Sud di Brescia<br />

in corrispondenza dell’attuale sovrappasso della linea ferroviaria<br />

12<br />

Milano-Venezia nei comuni di Castegnato e Roncadelle, tramite svincolo<br />

a più livelli<br />

denominato “Seppiolone” per la sua conformazione e geometria che<br />

abbraccia l’attuale sedime stradale con numerosi rami di svincolo.<br />

Tali “tentacoli” confluiscono in uno svincolo de-livellato a circolazione<br />

rotatoria (testa del “Seppiolone”) il cui piano viabile è impostato a<br />

circa 8 metri sotto il piano campagna e che sottopassa la attuale<br />

piattaforma della Tangenziale Sud di Brescia.<br />

In oltre, per questa rotatoria si innesta anche il nuovo tracciato stradale<br />

costituente il lotto 0D, che collegherà la Tangenziale Sud con la<br />

ex SS 510 a sud della zona produttiva di Gussago , sottopassando le<br />

due linee ferroviarie Milano-Venezia e Brescia-Iseo nonché la piattaforma<br />

della ex SS11 storica. In questo lotto sono in avanzato stato di<br />

realizzazione gli scavi della trincea di collegamento del tratto Tangenziale<br />

Sud - linea ferroviaria Mi-Ve ed è in fase di ultimazione il sottopasso<br />

ferroviario di quest’ultima, a carico del Consorzio Alta Velocità<br />

Cepav Due. Nei prossimi mesi inizieranno le attività di costruzione del<br />

sottopasso della linea ferroviaria Brescia-Iseo.<br />

Per cui ad oggi, sul lotto 0A, sono stati pressoché ultimati i movimenti<br />

terra a nord dell’attuale Tangenziale ed è in corso la realizzazione dei<br />

muri di sostegno, la cui ultimazione è prevista per la fine del mese<br />

di aprile 2013.<br />

Accompagneranno quindi il rinterro dei manufatti, la rimozione delle<br />

opere provvisionali e l’esecuzione delle predisposizioni impiantistiche<br />

e della posa delle tubazioni di raccolta e scarico delle acque di pavi-


mentazione, fasi queste che verranno ultimate prima dell’esecuzione<br />

delle pavimentazioni, previste entro la prossima estate e che riguarderanno<br />

anche il tratto di ampliamento della Tangenziale Sud<br />

con la realizzazione della terza corsia e di quella di emergenza tra lo<br />

svincolo di Roncadelle ed il sopra richiamato sovrappasso della linea<br />

ferroviaria, Mentre nella fascia a Sud della Tangenziale, sono in<br />

corso di esecuzione la vasca di aggottamento delle acque di piattaforma<br />

dello svincolo “Seppiolone”, i sottopassi di intersezione dei<br />

vari rami di raccordo, i muri di sostegno nonché i rilevati stabilizzati a<br />

calce. L’impresa esecutrice ritiene di completare le opere ed i movimenti<br />

terra nella tratta fino al sottopasso della autostrada A4 (intervento<br />

quest’ultimo in carico a Cepav Due) entro la prossima estate; a<br />

seguire saranno realizzate le pavimentazioni con manto di usura drenante.<br />

Osservando ad Ovest dell’autostrada A4 sino a via Trepola in<br />

comune di Travagliato, a meno dello Svincolo de-livellato in comune<br />

di Castegnato e denominato di “Travagliato Est” (per il quale si<br />

stanno realizzando due cavalcavia di sovrappasso della via Pianera),<br />

sono pressoché ultimati i rilevati, a breve verrà stesa la fondazione<br />

della pavimentazione prima dell’estate. Sullo svincolo denominato di<br />

“Travagliato Ovest” sono in esecuzione i due cavalcavia della circolazione<br />

rotatoria “pensile” che scavalcherà il tracciato principale del<br />

lotto 0A e, nel mese di aprile, inizieranno i lavori di realizzazione dei<br />

diaframmi della galleria di via Mulini, intercomunale Travagliato /<br />

Ospitaletto.<br />

La conclusione dei lavori costituenti il lotto 0A è prevista entro l’estate<br />

del 2014. Osservando il Lotto 0B Per quanto riguarda lo svincolo<br />

di Roncadelle sulla Tangenziale Sud, ad oggi sono state eseguite le<br />

demolizioni delle rampe ed alcune opere minori; dal mese di maggio<br />

2013 inizieranno anche i lavori sui vari ponti di scavalco del torrente<br />

Mandolossa. Alla fine dello stesso mese è prevista la demolizione<br />

notturna del cavalcavia Ovest dello svincolo, così da evitare la chiusura<br />

al traffico della Tangenziale nel periodo diurno. L’avvio dei lavori<br />

in corrispondenza dello svincolo sulla Tangenziale Sud con il casello<br />

di BS Ovest della A4 è subordinato alla sottoscrizione della Convenzione<br />

tra Autostrade per l’Italia e Bre.Be.Mi, in corso di formalizzazione,<br />

documento che disciplina gli oneri e gli impegni a carico delle<br />

due società.<br />

13<br />

www.gruppo<strong>trombini</strong>.it<br />

Ad ultimo il Lotto 0C dove sono in corso verifiche progettuali di dettaglio<br />

per permettere una fasizzazione / un controllo dei cantieri che<br />

riduca la possibilità di eventuali fenomeni di congestione lungo la<br />

tratta di arteria, in conseguenza della ipotizzata riduzione della larghezza,<br />

ovvero del numero, delle attuali corsie di marcia. L’intervento<br />

consiste nell’allargamento dell’attuale piattaforma stradale per permettere<br />

l’installazione di una barriera new-Jersey centrale di separazione<br />

delle due carreggiate.<br />

Ritengo, continua l’Assessore Vivaldini, che lavorare ad un progetto<br />

così importante, attento alla viabilità, alla sicurezza, all’inquinamento<br />

acustico ed atmosferico, sia il solo modo per la salvaguardia della nostra<br />

identità, vivibilità e sostenibilità, ma soprattutto la spinta centrifuga<br />

commerciale e di comunicazione che parte dal locale. Un progetto<br />

ampio e di condivisione che parta dalla città di Brescia, verso modelli<br />

europei, dell’interculturalità e della grande coesione sociale. Un progetto<br />

che guarda con attenzione a quelli che sono problemi fondamentali<br />

per il nostro territorio e non solo; sarebbe riduttivo infatti parlare<br />

del territorio come Bresciano, penso al commercio ed al turismo,<br />

fondamentali per la nostra terra, parlo di uno sviluppo che veda al<br />

centro l’eco sostenibilità, ma parlo anche dell’energia, dei giovani,<br />

della ricerca: ogni euro che si investe in più nella viabilità, nel commercio<br />

e nel turismo, ritornerà di sicuro con gli interessi, in relazione<br />

anche all’Expo 2015. [........]<br />

per gentile concessione: Antonio Russo - BresciaUp


SEMAT spa<br />

Centrale Idroelettrica – Isola Dovarese (Cr)<br />

La costruzione della Centrale Idroelettrica è stata affidata alla SEMAT<br />

SPA da IDEA Energia srl di Padova, i lavori sono iniziati nell’aprile<br />

2012 e si sono conclusi alla fine di dicembre 2012, fatto salvo per<br />

marginali opere di finitura esterna ultimati il 31 marzo 2013; rimangono<br />

da eseguire la scala per la risalita pesci e parte della sistemazione<br />

dell’argine dx, operazioni realizzabili solamente nel periodo<br />

di secca del fiume (presumibilmente luglio/agosto 2013) e che non<br />

pregiudicano il funzionamento della Centrale.<br />

Le due turbine installate sono del tipo VHL (Very Low Head,) ed hanno<br />

una capacità produttiva totale di 1 MegaWatt.<br />

In data 28 dicembre 2012 è stato effettuato il parallelo con la rete<br />

Enel e sono stati prodotti i primi Kw con ampia soddisfazione da parte<br />

del cliente per il raggiungimento dell’obbiettivo principale, ovvero la<br />

messa in funzione dell’impianto entro la fine del 2012.<br />

Obbiettivo raggiunto, dopo le iniziali difficoltà tecniche nell’avvio del<br />

cantiere risolte nella seconda metà del 2012, grazie ad una instancabile<br />

impegno di tutte le maestranze impiegate che, nonostante le<br />

avverse e contrarie condizioni meteo ed ambientali, si sono prodigate<br />

per l’ultimazione dei lavori nei tempi stabiliti.<br />

Geom. Mauro Capassoni<br />

14<br />

Alcuni dati riepilogativi del cantiere<br />

www.gruppo<strong>trombini</strong>.it<br />

Cls Mc. 6.461,00<br />

Acciaio lavorato per c.a. Ton. 355,87<br />

Solai Predalles Mq. 939,00<br />

Scogliera Ton. 9.038,97<br />

Palancole metalliche Ton. 559,57<br />

Settore Lavori Pubblici


15<br />

www.gruppo<strong>trombini</strong>.it<br />

B.T.B. BAU GmbH<br />

Settore Edilizia Industriale<br />

Realizzazione nuove postazioni fuori forno impianto PMA<br />

Trattasi di un intervento acquisito dalla nostra azienda B.T.B. operante<br />

in Germania presso le Acciaierie Riva B.E.S. Brandenburg Elektrostahlwerke<br />

GmbH<br />

Importo lavori: € 857.641<br />

Le lavorazioni si effettueranno in tre fermate di impianto:<br />

Prima fase:<br />

Rialzo cabina elettrica esistente, con rinforzo delle strutture portanti,<br />

realizzazione di nuove travi, pilastri e murature, in cemento armato e<br />

strutture in carpenteria metallica, partendo dai locali scantinati, sino<br />

al nuovo sopralzo dove è prevista la postazione dei nuovi trasformatori<br />

dell’impianto.<br />

Seconda fase:<br />

Realizzazione della parte posteriore del primo fuori-forno, con demolizioni<br />

e scavi, deviazione del flusching di scarico esistente, taglio e<br />

rimozone delle palancole del vecchio idrociclone (eseguito sempre<br />

dalla nostra Società ormai 20 anni fà); realizzazione della fondazione,<br />

dei muri in elevazione e del solaio, successivamente, poi accoppiati<br />

con i muri da realizzarsi in terza fase. Questi due primi interventi si<br />

eseguiranno durante la normale produzione di stabilimento in quanto<br />

gli interventi sono possibili, senza creare situazioni di particolari<br />

interferenze.<br />

Terza fase:<br />

Il fulcro dell’intervento: in questo periodo saremo nel “cuore della fermata”,<br />

cioè le attività produttive dello stabilimento, saranno sospese:<br />

dovremo eseguire la maggior parte delle demolizioni e realizzare in<br />

contemporanea le seguenti attività:<br />

- Il completamento del primo fuori forno con rispettiva fondazione ;<br />

costruzione di pilastri e solaio, ove siederà la parte in carpenteria da<br />

annegare nel getto per il montaggio della struttura primaria del fuori<br />

forno.<br />

- costruzione di: secondo fuori forno; nuove fosse di sversamento;<br />

nuovo locale pompe e opere di finitura quali: montaggio delle porte<br />

e portoni, barriere e impianto elettrico; pavimentazioni flottanti e<br />

nuovo locale wc.<br />

Questa fase ci vedrà impegnati per un periodo di 16 giorni consecutivi,<br />

con maestranze che “copriranno”, con la turnazione, le 24<br />

ore lavorative 7 giorni su 7, con lo scopo di raggiungere l’obbiettivo<br />

richiesto.<br />

Questo è un impegno notevole che, pur avendo avuto tempi praticamente<br />

ridotti per l’organizzazione dell’intervento, siamo convinti di<br />

riuscire a raggiungere solo ed esclusivamente con la collaborazione<br />

di tutti gli uffici coinvolti.<br />

Geom. Oliviero Do


www.gruppo<strong>trombini</strong>.it<br />

SEMAT spa<br />

Settore Lavori Pubblici<br />

Impianto Idroelettrico di Corna di Darfo Boario Terme<br />

A fine dicembre 2012, con piena soddisfazione nostra e del committente<br />

LGH Rinnovabili s.r.l. la centrale idroelettrica ha iniziato a<br />

produrre Energia Elettrica. Sono stati installati due gruppi turbinaalternatore<br />

sincroni trifase con relative apparecchiature accessorie e<br />

quadri elettrici. Il nuovo impianto idroelettrico ha le seguenti capacità<br />

di esercizio:<br />

• Portata media di funzionamento pari a 4,53 mc/secondo<br />

• Salto utile di mt. 7,70<br />

• Potenza massima turbinabile pari a 9,50 mc/secondo<br />

• Potenza prodotta media pari a 284,0 kw.<br />

• Potenza massima producibile pari a 549,2 kw<br />

• Producibilità media annua prevista 2.628.000 kwh/anno.<br />

Funziona sfruttando le portate scaricate dalla centrale già esistente<br />

a Darfo.<br />

È stato realizzato il manufatto di presa in corrispondenza dell’esistente<br />

canale di scarico della centrale di Darfo.<br />

Le acque derivate dall’opera di presa sono state immesse nella<br />

nuova condotta in calcestruzzo di lunghezza di mt. 360 circa con<br />

diametro interno di mt 2,10 che transita sotto al canale di scarico<br />

della centrale esistente di Darfo (condotta realizzata per circa 180<br />

mt con tubi in calcestruzzo prefabbricati inseriti con la tecnologia<br />

del microtunnelling/spingi tubo e per i rimanenti 180 mt, sempre<br />

con l’avanzamento scavo con sistema microtunnelling ma con tubazione<br />

realizzata mediante posa di centine metalliche, armature e<br />

con rivestimento in calcestruzzo dello spessore di cm 15 realizzato<br />

col sistema spritz-beton. Immediatamente a monte dello sbocco nel<br />

fiume Oglio la condotta in calcestruzzo è stata intercettata e deviata<br />

con una condotta in ferro sempre di diametro interno di mt 2,10 che<br />

corre parallela al corso del fiume Oglio e si dirige verso la nuova<br />

16<br />

centrale idroelettrica interrata.<br />

La tubazione, prima di innestarsi nella centrale di produzione si divide<br />

in due condotte di diametro da mt. 1,60 che vanno ad alimentare le<br />

due turbine.<br />

La centrale idroelettrica è di forma rettangolare, con dimensioni<br />

esterne pari a mt. 11,60 x 16,30, ed è stata realizzata con l’impegno<br />

di diaframmi in c.a. dello spessore di cm. 80 con una quota di imposta<br />

della fondazione a circa mt 10 sotto il piano campagna.<br />

Adiacente alla centrale idroelettrica è stata realizzata una cabina Enel<br />

dove viene destinata l’energia prodotta.<br />

In uscita dalla centrale sono stati realizzati due diffusori di scarico<br />

che convogliano le acque turbinate in due canali in contropendenza<br />

che scaricano nel fiume Oglio.<br />

La centrale idroelettrica, la cabina Enel e la condotta sono completamente<br />

interrate, pertanto non comportano nessun tipo di impatto<br />

ambientale. Restano da completare la sistemazione del piazzale<br />

scuole dove è stata realizzata la nuova centrale, che verranno realizzati<br />

in concomitanza della chiusura estiva delle scuole.<br />

Geom. Damiano Isonni<br />

Geom. Mauro Piccinelli


SEMAT spa<br />

Borno – Centralina Idroelettrica su Torrente Trobiolo<br />

Il presente appalto privato è stato affidato nel settembre 2012 dal<br />

committente Borno Energia Pulita S.p.A alla SEMAT S.p.A. e, a seguito<br />

del progetto di scissione nel gennaio 2013, è stato trasferito alla<br />

SEMAT APPALTI S.p.A.<br />

Sono state realizzate opere in C.A. di costruzione di un’opera di presa<br />

a Q. 890,50 e di un edificio centralina a Q. 672,50 oltre a una condotta<br />

forzata del diametro 600 mm e una lunghezza di circa 2.800<br />

metri (parte in ghisa e parte in acciaio) che collega le due opere e si<br />

estende tra i comuni di Borno e di Ossimo.<br />

I lavori principali sono stati completati a fine febbraio permettendo<br />

l’avviamento della centrale e facendo cogliere l’obbiettivo dell’ottenimento<br />

degli incentivi alla Borno Energia Pulita S.p.A.<br />

La Semat Appalti S.p.A. ha impiegato, durante i mesi di gennaio e<br />

febbraio,<br />

• n° 22 persone<br />

• n° 4 escavatori<br />

• n° 1 kamo<br />

• n° 1 autogrù,<br />

• n° 1 muletto telescopico<br />

• n° 1 trattore<br />

e grazie a questo sforzo, nonostante le intemperie (neve, pioggia e<br />

freddo) e alcuni imprevisti, è riuscita a rispettare gli impegni assunti<br />

con il Committente.<br />

Sono ora in corso le opere di completamento e di finitura sia nella<br />

zona della presa che in centrale (sistemazioni esterne, scogliere,<br />

17<br />

www.gruppo<strong>trombini</strong>.it<br />

Settore Lavori Pubblici<br />

recinzioni, rivestimenti in pietra, pozzetti e tubazioni di regimazione<br />

delle acque). Questi lavori proseguiranno per almeno tutto il mese<br />

di maggio.<br />

Geom. Oreste Valentini


Information and Communications Technology<br />

Captive Portal & Hot Spot<br />

Il progetto “Captive Portal & Hot Spot” nasce dall’esigenza di fornire<br />

a clienti e consulenti la possibilità di collegarsi facilmente ad internet<br />

via wireless all’interno delle aziende di <strong>Gruppo</strong> Trombini.<br />

Si rendeva necessario mettere a disposizione dell’utente una connettività<br />

sicura, gestita e controllata che potesse salvaguardare la<br />

sicurezza della rete aziendale fornendo un accesso ad internet “separato<br />

dalla rete aziendale” con un sistema che fosse facile da usare<br />

e non richiedesse la presenza di personale tecnico per consentirne<br />

l’utilizzo.<br />

Attraverso attività di ricerca e sviluppo abbiamo individuato e scelto<br />

due diverse soluzioni atte a soddisfare i requisiti di questo progetto:<br />

la più conosciuta e commerciale “Hot Spot” e la “Captive Portal”<br />

sviluppata con tecnologia open source su piattaforma Linux e dunque<br />

a basso impatto economico anche da un punto di vista progettuale.<br />

La scelta di implementare almeno una soluzione a “costo zero” distribuita<br />

su piattaforma Linux chiamata Zeroshell è stata fortemente<br />

voluta e ci ha consentito sia di risparmiare che di dirottare l’investi-<br />

18<br />

www.gruppo<strong>trombini</strong>.it<br />

mento inizialmente messo a budget per l’acquisto del software, verso<br />

il solo acquisto delle apparecchiature hardware.<br />

Il Captive Portal & Hot Spot una volta configurati funzionano in questo<br />

modo: una persona incaricata dall’azienda, tramite l’accesso a<br />

un portale web, crea e stampa per il cliente/consulente un ticket di<br />

durata variabile scelto in base alla sua permanenza in azienda. L’utente<br />

che usufruisce di tale servizio riceverà il ticket su cui verranno<br />

riportati login e password, a questo punto non gli resta che collegarsi<br />

alla rete aziendale wireless e inserire le credenziali di accesso poter<br />

navigare in “sicurezza”. La sua navigazione risulterà essere separata<br />

dalla rete aziendale e i suoi dati di navigazione saranno inviati e<br />

salvati su un apposito server disponibili per consentire i controlli di<br />

sicurezza richiesti dalla legge.<br />

L’utilizzo di Captive Portal & Hot Spot è oggi possibile e disponibile<br />

presso la palazzina uffici di <strong>Gruppo</strong> Trombini ad Artogne e presso<br />

l’azienda ATB Riva Calzoni. Per maggiori informazioni riguardanti<br />

l’utilizzo del servizio o qualora il progetto risultasse essere d’interesse<br />

anche per altre aziende di <strong>Gruppo</strong>, vi invitiamo a contattarci.<br />

Ufficio ICT<br />

Sala Server <strong>Gruppo</strong> Trombini<br />

Cogliamo l’occasione e l’opportunità della newsletter per informare<br />

che nel mese di Maggio si darà corso al progetto di<br />

implementazione della nuova Sala Server di <strong>Gruppo</strong> Trombini<br />

di cui vi forniremo maggiori informazioni e dettagli nella prossima<br />

newsletter.


TERME DI BOARIO spa<br />

Stagione 2013: un buon avvio<br />

SETTORE SPA & WELLNESS<br />

Dopo i buoni risultati di vendita e di pubblico registrati negli ultimi 2<br />

mesi del 2012 l’attività del reparto Wellness&Beauty delle Terme di<br />

Boario apre il nuovo anno 2013 con ottime prospettive per il proseguo<br />

della stagione turistica. I dati raccolti nel primo trimestre dell’anno<br />

confermano un trend decisamente positivo per quanto riguarda<br />

tanto gli ingressi SPA (+14% sul medesimo periodo 2012) quanto i<br />

servizi Benessere (+9% sul medesimo periodo 2012).<br />

19<br />

www.gruppo<strong>trombini</strong>.it<br />

Obiettivo prioritario per il resto della stagione sarà dunque il mantenimento<br />

degli incoraggianti riscontri sin qui ottenuti, con l’ambizione<br />

di poter ulteriormente migliorare mettendo in campo azioni mirate ad<br />

allargare sempre più il bacino d’utenza.<br />

Si lavora in tal senso da alcune settimane su più fronti, con particolare<br />

attenzione alle possibilità offerte dai canali di vendita Web e<br />

dalle proposte relative ai cofanetti regalo ed affini. In funzione di un<br />

migliore approccio nei confronti del cliente è in corso il rinnovamento<br />

del listino, inteso non tanto in termini tariffari quanto di gamma servizi,<br />

con particolare attenzione verso miglioramenti e correzioni che<br />

ne garantiscano una maggiore fruibilità da parte dell’utente. Diversi<br />

studi sostengono l’importanza che tali accorgimenti rivestono in relazione<br />

al concretizzarsi o meno di una vendita, e una volta ultimato il<br />

lavoro anche TdB potrà valutarne i benefici.<br />

Accanto a queste, che rappresentano alcune delle novità per l’anno<br />

2013, procede poi la consueta programmazione stagionale in vista<br />

anche dell’apertura del Parco Termale e del vivacizzarsi delle presenze<br />

dei curandi all’interno del Centro Violati. Sono nello specifico in<br />

fase di definizione iniziative ad hoc tese a potenziare la sinergia tra i<br />

diversi ambiti in cui si struttura l’offerta turistica del <strong>Gruppo</strong>, in collaborazione<br />

oltre che con il Centro Cure e il Parco anche con L’Hotel<br />

Rizzi, premium partner alberghiero di TdB.<br />

Elena Trombini<br />

Antonio Sorlini


TERME DI BOARIO spa<br />

Nuovi orizzonti per il settore termale<br />

SETTORE CURE TERMALI<br />

Forse non tutti sanno che il 19 gennaio 2011 in sede Europea sono<br />

stati approvati una serie di provvedimenti riguardanti l’assistenza<br />

sanitaria transfrontaliera, in sostanza traducibili nella possibilità da<br />

parte dei cittadini dell’Unione di usufruire di prestazioni sanitarie indistintamente<br />

nei diversi Paesi membri. L’iter legislativo è quindi proseguito<br />

negli anni successivi, fino a chiarire la possibilità di estendere<br />

tali condizioni anche alle terapie cosiddette convenzionate e quindi<br />

alle stesse Cure Termali.<br />

Senza scendere nello specifico dei dettagli normativi è chiaro come<br />

ciò apra importanti prospettive per lo sviluppo del settore Termale<br />

rispetto alla clientela estera e nello specifico Europea. Come le stesse<br />

associazioni di categoria ribadiscono il mercato Termale curativo<br />

Italiano non vive un periodo di espansione ed anzi assistiamo negli<br />

ultimi anni ad una costante erosione del bacino d’utenza ed al conseguente<br />

permanere delle stazioni eroganti in situazioni economiche<br />

instabili.<br />

20<br />

www.gruppo<strong>trombini</strong>.it<br />

Le opportunità offerte dal mercato estero non possono quindi essere<br />

trascurate ed anzi, anche alla luce dei recenti sviluppi normativi<br />

è oggi più che mai indispensabile intraprendere ogni tentativo utile<br />

a diffondere l’offerta turistica di Boario ed in particolare delle sue<br />

Terme.<br />

Proprio in questo ambito ricade l’iniziativa che ha portato una trentina<br />

di tour-operator, provenienti dai maggiori Paesi “esportatori di<br />

turismo” Europei (Germania, Olanda ecc.), in visita presso le nostre<br />

strutture. L’iniziativa, promossa direttamente da Regione Lombardia,<br />

ha visto impegnate accanto a Terme di Boario tutte le maggiori<br />

stazioni Termali Lombarde, nonché i principali operatori turistici del<br />

territorio.<br />

Nella giornata di giovedi 18 aprile si sono pertanto aperte le porte<br />

di TdB per la visita delle varie rappresentanze estere, dimostratesi<br />

partecipi ed interessate a conoscere ed a tastare con mano la qualità<br />

dei servizi a disposizione nelle nostre strutture, tanto in termini curativi<br />

quanto in termini di benessere. Senza dimenticare inoltre l’offerta<br />

alberghiera di alto livello che L’Hotel Rizzi Aquacharme può garantire<br />

ad una clientela come quella estera, necessariamente orientata verso<br />

un termalismo di tipo stanziale.<br />

Tematiche queste, completezza e qualità dei servizi, rispetto alle quali<br />

non è pensabile prescindere, se si ha l’intenzione di competere con<br />

offerte appetibili e di livello non solo in ambito nazionale ma internazionale.<br />

Bianca Maggiori


Rizzi Aquacharme Hotel & Spa<br />

Carta vincente del 2013:<br />

fare squadra!<br />

A seguito di una conclusione 2012 stabile rispetto al 2011, l’inizio del<br />

2013 si è dimostrato sin da subito come un anno molto difficile e poco<br />

rassicurante. Tuttavia questo dato non ci ha scoraggiato, anzi è stato<br />

un nuovo e forte impulso atto ad unire maggiormente le nostre forze<br />

e fare squadra, intraprendendo sin da subito linee strategiche utili a<br />

contrastare il forte periodo di crisi che incombe sul nostro paese.<br />

I punti cardine sui quali si è fondata la nostra strategia sono:<br />

- Costi: ulteriormente ridotti e contenuti, particolarmente a seguito<br />

della riorganizzazione del personale che ha visto un forte taglio anche<br />

di figure professionali di un certo spessore;<br />

- Efficienza: grazie ad una notevole intensificazione ed unione delle<br />

sinergie sia operative, che strategico/commerciali di Terme-Rizzi, atte<br />

a proporsi sul mercato in forma sempre più unificata ed omogenea.<br />

- Pricing: strategia commerciale di vendita sempre più aggressiva<br />

ed elastica, grazie ad un’oculata strategia di revenue management,<br />

affiancata ad un booking engine sempre più elastico ed in linea con<br />

le richieste di mercato web, in costante evoluzione.<br />

Confidando negli sforzi della nostra squadra, continuiamo a fronteggiare<br />

la crisi, certi dell’esito positivo.<br />

Maurizio Borserini<br />

21<br />

www.gruppo<strong>trombini</strong>.it<br />

TERME DI BOARIO Spa<br />

ESTATERME:<br />

dici estate, dici terme<br />

Per la stagione 2013 le Terme di Boario continuano il loro impegno<br />

nel campo della prevenzione, della salute e del benessere, ancora<br />

protagoniste nella gestione di tutto il complesso termale. Il primo impegno<br />

è quello di continuare a garantire l’apertura del Parco termale,<br />

dal 1 maggio al 20 ottobre 2013, dopo il successo di visite nei giorni<br />

di Pasqua e Pasquetta. Il programma Estaterme non è mai stato così<br />

ricco e vario, in grado di soddisfare ogni aspettativa; il successo di<br />

tanti eventi inseriti nel calendario della scorsa stagione ha dato un<br />

grande impulso alla formazione di un team organizzativo che è riuscito<br />

a coinvolgere con il suo entusiasmo e le sue idee, molti giovani,<br />

associazioni, talent e artisti vari, proponendo formule di successo e<br />

sperimentando nuove potenzialità e prospettive.<br />

Stagione 2013: www.termediboario.it (pagina eventi)<br />

La partecipazione attiva di sponsor che hanno creduto nel team ha<br />

permesso che le manifestazioni proposte nel 2012, rimaste nel cuore<br />

di tante persone e di tanti ragazzi che hanno partecipato attivamente<br />

ai talent, potessero essere rivisitate secondo una nuova veste<br />

artistica più intrigante e originale. Le Amministrazioni Comunali della<br />

Valle Camonica e del Sebino hanno sottoscritto anche quest’anno le<br />

convenzioni per permettere l’ingresso diurno gratuito al Parco a tutti<br />

i loro cittadini e la possibilità di partecipare alle serate in programma<br />

a prezzi particolarmente convenienti.<br />

Adelino Ziliani, Direttore del Parco delle Terme di Boario, assumerà<br />

per tutto il 2013 anche la direzione artistica: una novità, questa, piacevolmente<br />

inattesa. Attraverso la sua nota competenza e professionalità,<br />

Adelino si occuperà della parte creativa e della comunicazione<br />

attraverso il coordinamento degli eventi, un ruolo da art-director assolutamente<br />

determinante per portare al successo anche la stagione<br />

che sta per cominciare.<br />

Adelino Ziliani


Cantiere chiuso, la Centrale è pronta<br />

Energia pulita dall’Oglio<br />

In riva al fiume Oglio ha chiuso i battenti il cantiere per la costruzione<br />

della nuova centrale idroelettrica di Isola Dovarese. L’impianto<br />

era entrato in funzione all’inizio dell’anno, ma i lavori sono andati<br />

avanti fino a pochi giorni fa per riqualificare completamente tutta<br />

l’area circostante.<br />

Intorno allo spazio occupato dalle turbine, così, sono state posate<br />

staccionate in legno, è stata sistemata una distesa di ghiaia e sono<br />

state installate delle telecamere per tenere sotto controllo tutta l’area<br />

della centrale.<br />

Un impatto visivo gradevole che migliorerà ancora di più quando<br />

cresceranno le essenze arboree seminate nel terreno.<br />

Rifiniture estetiche a parte, da tre mesi l’impianto da 8 milioni<br />

di euro sta producendo energia ‘pulita’ senza sosta, grazie alle due<br />

maxi turbine d’acciaio che sfruttano la cascata nei pressi del ponte<br />

Vecchio, progettate per produrre 6 milioni di kilowattora all’anno,<br />

che più o meno corrisponde al consumo medio di 2mila famiglie.<br />

I profitti per la vendita dell’elettricità vanno ai proprietari della<br />

centrale, la società ‘Idea Energia’ di Padova, ma qualche risorsa<br />

è destinata a finire anche nelle casse del Comune, che ogni anno<br />

guadagnerà tra i 50 e i 70mila euro, tutti soldi da reinvestire a favore<br />

della comunità. L’entrata in funzione dell’impianto era arrivata<br />

dopo mesi di lavoro intenso, da parte degli operai della ditta ‘Semat<br />

Spa’ di Artogne (Brescia) e dei responsabili del cantiere, che hanno<br />

lavorato a pieno ritmo in mezzo a mille difficoltà, tra la piena dell’Oglio,<br />

il gelo e la neve.<br />

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dicono di noi<br />

La Provincia PIU - Quotidiano di Cremona e Crema


Completata la vasca volano U2a Rho<br />

È giunta quasi a conclusione la realizazione dellaVascaVolano L2<br />

nel Comune di Rho, una delle importanti opere di salvaguardia<br />

idraulica del territorio inserito nel contesto di Expo 2015, finalizzata<br />

alla laminazione delle acque meteoriche raccolte dalle fognature<br />

della frazione Mazo di Rho, di Terrazano e della zona industriale<br />

sud di Arese particolarmente soggetta a frequenti esondazioni. La<br />

vasca volano L2 si colloca all’interno di un più ampio progetto di sistemazione<br />

idraulica del bacino del Cagnola finanziato da Regione<br />

Lombardia che ha affidato a I.ANo.Mi la progettazione e successiva<br />

realizzazione delle opere.<br />

La sistemazione idraulica complessiva del bacino prevedeva, in<br />

estrema sintesi, di affiancare al “vecchio” tracciato del fontanile<br />

Cagnola un nuovo sistema di collettori: un collettore per le acque<br />

nere che avvia i reflui all’impianto di depurazione di Pero, mentre un<br />

collettore per le acque meteoriche e di supero fognario ha recapito<br />

nel fiume Olona garantendo il limite imposto di 5 m3/s. Per garantire<br />

ciò, il sistema prevedeva inoltre la realizzazione di tre vasche<br />

volano (denominate rispettivamente L1, L2 e L3), necessarie per la<br />

corretta regimazione e limitazione delle pomate delle acque bianche<br />

scaricate nel fiume. Ad oggi, sono stati completati tutti i lavori relativi<br />

alla prima fase attuativa del progetto, che prevedeva opere più<br />

vicine al nuovo polo fieristico e maggiormente funzionali alla sua<br />

tutela idraulica, quali il nuovo sistema di collettori fognari e la vasca<br />

volano interrata denominata L3 da 11.000 metri cubi utili.<br />

Entro il 30 di settembre 20 I 2 sarà ultimata la Vasca Volano L2, con<br />

oltre due mesi di anticipo rispetto alla data di ultimazione delle opere<br />

prevista dal contratto entro il l2 novembre 2012. Tale successo si<br />

è potuto concretizzare grazie a un’ottima sinergia sviluppata tra i diversi<br />

soggetti interessati, ovvero I.ANo.Mi. come Committente, l’ATI<br />

Semat Spa Sagídep Spa Appaltatrice dei lavori, e la società SERING<br />

Srl quale Direzione Lavori e Coordinamento Sicurezza. Nel corso<br />

delle lavorazioni non sono occorsi infortuni e non si sono registrate<br />

particolari problematiche operative, grazie soprattutto a un’attenta<br />

attività di monitoraggio nelle varie fasi operative e alla fattiva collaborazione<br />

dell’impresa appaltatrice dei lavori. Durante l’esecu-<br />

23<br />

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Ianomi News<br />

zione delle opere I.A,No.Mi. a potuto toccare con mano I’incisività<br />

e l’efficacia dell’azione di controllo da parte degli Organismi dello<br />

Stato relativa alla vigilanza sugli appalti pubblici, in particolare sul<br />

lavoro nero, infiltrazioni mafiose nelle commesse pubbliche, nonché<br />

delle condizioni di sicurezza dei lavoratori, il cantiere infatti è stato<br />

oggetto di verifica della task force composta da Direzione investigativa<br />

Antimafia (DlA), Ispettorato Provinciale del Lavoro, INPS,<br />

lNAIL. Cassa Edile, ASL Milano I e Guardia di Finanza” Da tutte le<br />

verifiche effettuate non sono state riscontrate anomalie o difformità<br />

a quanto prescritto dalle normative vigenti e applicabili. Anzi, IA.No.<br />

Mi. ha ricevuto un esplicito plauso da parte della DIA circa la correttezza<br />

della propria modalità di gestione dell’appalto in ogni sua<br />

fase caratteristica.<br />

Tale attestazione non deve certo essere motivo di vanto in quanto<br />

I.A.No.Mi, ha semplicemente operato nel rispetto del proprio dovere<br />

con rigore e disciplina, ma deve essere invece un esempio di ineccepibile<br />

gestione generale dell’intero processo realizzativo dell’opera.<br />

Per portare a compimento l’intero progetto di regimazione idraulica<br />

del fonatile Cagnola resta ora solamente da realizzare la Vasca Volano<br />

denominata Ll nel Comune di Arese, opera che per una serie di<br />

problematiche tecnico-amministrative non ha ancora preso<br />

avvio, il nostro auspicio è che vengano presto superate le difficoltà e<br />

che si possa dare celermente inizio alla fase di appalto.<br />

Geom. Davide Spirito


Castellini, il nuovo sito entro fine anno<br />

Nasce un’impresa che dà vita a imprese<br />

CAZZAGO SAN MARTINO A proposito del curato don Abbondio,<br />

Manzoni scriveva che il coraggio uno non se lo può dare. Ma se<br />

si fanno due parole con Fiorenzo Castellini, si scopre che è vero<br />

anche il contrario: il coraggio, se lo si ha, non può essere nascosto<br />

in un cassetto. Ecco perché, con passione e lungimiranza (ma anche<br />

con un pizzico di follia), l’imprenditore che guida la Castellini spa<br />

(macchine per la siderurgia) e la TTM (tecnologia laser per taglio<br />

e saldatura) di Cazzago San Martino ha investito quasi 18 milioni<br />

per la realizzazione di un nuovo sito produttivo. Una scelta dettata<br />

dall’esigenza di sviluppo delle aziende del gruppo, ma non solo.<br />

I lavori sono iniziati lo scorso aprile e procedono secondo i programmi.<br />

Entro fine anno - dice Castellini con entusiasmo - «lo stabilimento<br />

sarà finito e potremo iniziare il trasloco». Ieri il cantiere<br />

è stato visitato dal prefetto di Brescia, Narcisa Brassesco Pace, che<br />

ha potuto complimentarsi con la famiglia Castellini per il contributo<br />

che sta dando al nostro territorio.<br />

Il sito produttivo sorge su un’area di57milamq, di cui 17 mila destinati<br />

al verde. La superficie coperta è di 21.500 mq: 18.500 produttivi,<br />

3miladi uffici. Il gruppo occupa oggi cento persone, nel 2011 ha<br />

fatturato 18 milioni, e i ricavi sono decisamente cresciuti lo scorso<br />

anno. Ma i numeri non raccontano fino in fondo alcuna realtà;e per<br />

Castellini questa regola vale due volte. Come il patron Fiorenzo ha<br />

spiegato al prefetto, il trasferimento nella nuova realtà è dovuto anche<br />

allo sviluppo di Teze Mechatronics, ultima società del gruppo,<br />

nata otto mesi fa con l’obiettivo di promuovere nuove realtà imprenditoriali.<br />

Ora l’azienda opera nell’attuale sito della Castellini spa ma, dopo<br />

la conclusione dei lavori, Teze occuperà una parte significativa dello<br />

stabilimento in costruzione.<br />

«Offriamo i servizi degli incubatori di impresa - ha detto ieri Fiorenzo<br />

Castellini - ma siamo anche pronti ad entrare con il nostro capitale<br />

nelle nuove società; crediamo che gli imprenditori già affermati<br />

debbano farsi carico di una responsabilità: dare vita a imprese che<br />

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Giornale di Brescia<br />

creano altre imprese».<br />

Naturalmente Castellini si augura di non restare solo: l’iniziativa è<br />

aperta all’intervento di altri gruppi industriali, del mondo finanziario<br />

e bancario. Nel progetto sono già coinvolti due dipendenti dell’azienda<br />

(Marcello Filippini e Andrea Guerra),oltre al professore Rodolfo<br />

Faglia, della facoltà di Ingegneria di Brescia.<br />

Alla Castellini sono attualmente «incubate» due imprese, e per altre<br />

due l’imprenditore si recherà dal notaio nei prossimi giorni: l’obiettivo<br />

è arrivare a dieci nuove aziende entro fine anno, al momento<br />

del trasloco. La prima start-up dovrebbe poi lasciare l’incubatore, e<br />

camminare con le proprie gambe, due anni dopo la fondazione. Oltre<br />

che funzionale, il nuovo stabilimento - progettato dall’architetto<br />

Paola Crescenti, moglie di Castellini - sarà anche bello. «Abbiamo<br />

dedicato grande attenzione ai materiali - ha spiegato Crescenti –ma<br />

anche al design e al rispetto dell’ambiente ». Nella visione filosofica<br />

(Ma non priva di concretezza) di Fiorenzo Castellini, «oggi la produzione<br />

non può essere scollegata dall’estetica».<br />

Gli obiettivi sono ambiziosi, ma il coraggio per raggiungerli davvero<br />

non manca.<br />

Guido Lombardi<br />

Il cantiere di Cazzago San Martino vede ATB Semat Steel Works impegnata<br />

nella fornitura e posa della carpenteria dei due nuovi capannoni<br />

Castellini. I lavori sono in buono stato di avanzamento, le<br />

colonne portanti e le vie di corsa per carroponte sono state consegnate<br />

e posate, ed è stata avviata la consegna delle travi porta tetto<br />

e delle capriate.<br />

Gianmario Stofler e Eugenio Carrara


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