FOGLIO - marzo 2013 - I Siciliani giovani
FOGLIO - marzo 2013 - I Siciliani giovani
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4<br />
DISEGNI DI<br />
MAURO BIANI<br />
MOVIMENTI<br />
Più forza, più energia,<br />
più antimafia sociale<br />
E ora in tutta questa deflagrazione di bave e umori urlati dove finisce<br />
l’antimafia sociale? Dove può prendere radici un tema che già faticava<br />
nell’ordinaria attività istituzinale<br />
e oggi si ritrova a camminare<br />
sulle pareti irte dell’emergenza<br />
di un governo di scopo?<br />
Le domande sono importanti,<br />
dicono i bravi giornalisti, perché<br />
allenano il muscolo della<br />
curiosità e i tendini delle risposte<br />
non scontate, eppure in questo<br />
turbine di scenette e sceneggiate<br />
l’antimafia è sparita dall’agenda<br />
politica.<br />
Come se bastasse averne parlato<br />
in campagna elettorale per essere<br />
a posto con la coscienza e il<br />
proprio elettorato.<br />
PROMEMORIA<br />
Questo<br />
foglio<br />
In questi ultimi anni si è capito<br />
quanto sia fondamentale per un<br />
serio percorso di responsabilizzazione<br />
e alfabetizzazione antima-<br />
fiosa l’organicità dell’azione che<br />
non ha bisogno di personaggi o<br />
eventi straordinari ma del lavoro<br />
indefesso e continuo di narrazio-<br />
ne, istruzione e discussione come<br />
avviene nelle migliori famiglie a<br />
tavola durante la cena.<br />
Servirà più forza, servirà<br />
un’energia più vigorosa e unita<br />
per tenere il mento alto mentre ci<br />
diranno che la trattativa, le stragi<br />
CON I SICILIANI<br />
Tanti giornali liberi<br />
in rete e per le strade<br />
L’idea dei <strong>Siciliani</strong> <strong>giovani</strong> è nata (in quest’ultima versione) in una<br />
riunione a casa di Giambattista Scidà nell’estate del 2011: fare una rete<br />
di testate <strong>giovani</strong> di base, sia su carta che su web, sviluppare insieme<br />
un sito, una rivista pdf e una serie di ebook e, prima o poi, riportare in<br />
edicola un giornale ispirato ai <strong>Siciliani</strong> di Giuseppe Fava.<br />
Le testate che hanno aderito<br />
finora sono I Cordai, La<br />
Periferica e Ucuntu (Catania), Il<br />
Clandestino (Modica), Telejato<br />
(Partinico), Stampo Antimafioso<br />
(Milano), Diecieventicinque<br />
(Bologna), CtZen (Catania), La<br />
Domenica Settimanale (Napoli),<br />
Generazione Zero (Ragusa),<br />
Ancora questo non è I <strong>Siciliani</strong>, ma solo un foglio in cui<br />
si parla di loro. I <strong>Siciliani</strong> <strong>giovani</strong> è in rete da un anno,<br />
è presente in una decina di città con una rete di<br />
<strong>giovani</strong> giornalisti che ha pochi eguali in Italia.<br />
E allora, come mai non siamo ancora in edicola?<br />
Semplice: i soldi. La sottoscrizione è riuscita bene<br />
fra i lettori poveri, ma non fra gli amici più titolati:<br />
la maggior parte dei quali ci colma generosamente<br />
di auguri e lodi, che però tipografi e cartiere tendono<br />
a non accettare.<br />
Dopo oltre un anno di buon lavoro, sul livello professionale<br />
dei <strong>Siciliani</strong> <strong>giovani</strong> c’è poco -<br />
crediamo - da eccepire. In Lombardia<br />
come in Sicilia i nostri redattori<br />
fanno il loro dovere, scrivono, fanno inchieste, subiscono<br />
avvertimenti e querele. Vecchi colleghi e giornalisti<br />
nuovi lavorano tranquillamente a questo prodotto<br />
collettivo, che ha il suo baricentro nella rete ma che<br />
ha bisogno anche dell’edicola come fatto simbolico e di<br />
“ritorno in campo” pieno e totale.<br />
Perciò abbiamo poco da aggiungere. Sostenete<br />
I <strong>Siciliani</strong>, in quest’ennesima incarnazione<br />
della sua lunga storia. E’ un<br />
giornale di <strong>giovani</strong>, è un giornale<br />
di profondissime radici.<br />
Ne ha bisogno la Sicilia, ne ha<br />
bisogno il Paese. Non tradite<br />
con la vostra indifferenza<br />
coloro che stanno lottando<br />
anche per voi.<br />
e i rapporti tra mafia e politica<br />
sono cose del passato (e ce lo<br />
diranno, oggi più di ieri), mentre<br />
ci vorranno convincere che c’è<br />
altro da fare. Come è sempre<br />
successo un secondo prima di<br />
perdere. Di nuovo.<br />
Giulio Cavalli<br />
Radio Marsala.it (Marsala),<br />
DaSud (Calabria), Mamma!<br />
(Bologna), Antimafia Duemila,<br />
Liberainformazione, Agoravox.<br />
Il giornale è fatto da Gian Carlo<br />
Caselli, Nando dalla Chiesa,<br />
Giovanni Caruso, Giovanni<br />
Abbagnato, Francesco Appari,<br />
Lorenzo Baldo, Valerio Berra,<br />
Nando Benigno, Mauro Biani,<br />
Lello Bonaccorso, Paolo Brogi,<br />
Luciano Bruno, Anna Bucca,<br />
Elio Camilleri, Giulio Cavalli,<br />
Arnaldo Capezzuto, Ester<br />
Castano, Salvo Catalano,<br />
NAPOLI OCCHIELLO<br />
Un attentato politico<br />
Un attentato mafioso<br />
Per modalità, precisione e messaggio criptico più che un attacco della<br />
camorra sembra un'aggressione mafiosa quella sferrata contro Città della<br />
Scienza, gioiello sorto nel deserto dei suoli dell'ex acciaieria dell'Italsider<br />
del quartiere Bagnoli alla periferia Occidentale di Napoli. Era l'unica<br />
testimonianza materiale di un progetto di riconversione dell'area, che da<br />
vent'anni cerca disperatamente di chiudere la stagione legata al grande<br />
impianto produttivo siderurgico e costruire al suo posto un primo tassello<br />
di città post-industriale. Dopo il saccheggio della biblioteca dei Girolamini,<br />
il rogo di Città della Scienza, rappresenta ancora di più<br />
l'incenerimento della cultura, il dissiparsi di un luogo di conoscenza, di<br />
formazione per <strong>giovani</strong> e bambini.<br />
Sarà stata la camorra. E' colpa della camorra. Quanti alibi si nascondono<br />
dietro questa parola, per classi politiche, dirigenti e cittadini. La camorra<br />
è visibile, si combatte lo sanno bene i tanti magistrati e forze dell'ordine<br />
impegnati in prima linea. Contro le assenze, il mimetizzarsi, il nascondersi,<br />
il disinteressarsi, non si riesce proprio a combattere.<br />
Arnaldo Capezzuto<br />
La Domenica settimanale<br />
Carmelo Catania, Giulio Cavalli,<br />
Antonio Cimino, Giancarla<br />
Codrignani, Dario Costantino,<br />
Tano D’Amico, Fabio D’Urso,<br />
Jack Daniel, Riccardo De<br />
Gennaro, Giacomo Di Girolamo,<br />
Rosa Maria Di Natale, Francesco<br />
Feola, Norma Ferrara, Pino<br />
Finocchiaro, Paolo Fior, Enrica<br />
Frasca, Renato Galasso, Rino<br />
Giacalone, Marcella Giammusso,<br />
Giuseppe Giustolisi, Carlo<br />
Gubitosa, Sebastiano Gulisano,<br />
Bruna Iacopino, Massimiliano<br />
Nicosia, Max Guglielmino,<br />
Diego Gutkowski, Bruna<br />
Iacopino, Margherita Ingoglia,<br />
Kanjano, Gaetano Liardo,<br />
Sabina Longhitano, Luca<br />
Salici, Michela<br />
Mancini, Antonio<br />
Mazzeo,Martina<br />
Mazzeo,<br />
Emanuele<br />
Midoli,<br />
Lu-<br />
ciano<br />
Mirone, Pino<br />
Maniaci, Attilio<br />
Occhipinti, Salvo<br />
Ognibene, Antonello<br />
Oliva, Riccardo Orioles, Pietro<br />
Orsatti, Salvo Perrotta, Giulio<br />
Petrelli, Aaron Pettinari,<br />
Giuseppe Pipitone, Antonio<br />
Roccuzzo, Vincenzo Rosa, Luca<br />
Rossomando, Giorgio Ruta, Luca<br />
Salici, Daniela Sammito, Mario<br />
Spada, Sara Spartà, Giuseppe<br />
Spina, Miriana Squillaci,<br />
Giudrppe Teri, Marilena Teri,<br />
Fabio Vita, Salvo Vitale,<br />
Chiara Zappalà, Andrea<br />
Zolea.<br />
OCCHIELLO<br />
Riepilogando...<br />
Internet batte tivvù.<br />
Tolleranza batte autodafè.<br />
Acqua pubblica batte acqua<br />
privata. Emilia batte Brianza.<br />
Sorridere civilmente batte<br />
toccare il culo. Humphrey<br />
batte Rambo, e Totò batte<br />
on.Trombetta. Sono tutte<br />
maggioranze molto larghe,<br />
dal cinquanta per cento in su.<br />
Il fatto che nessuno se ne<br />
accorga (compreso chi ne fa<br />
parte) non vuol dire che<br />
questa maggioranza non<br />
faccia storia.<br />
I partiti reali, dell'Italia reale,<br />
ora come ora sono questi. Gli<br />
altri - tutti gli altri, compresi<br />
quelli più nuovi - cercano con<br />
fatica di corrergli appresso.<br />
DA’ UNA MANO<br />
A RIPORTARE IN EDICOLA<br />
I SICILIANI:<br />
IBAN Banca Etica<br />
IT 28 B 05018 04600<br />
000000148119<br />
(“Assoc.Culturale I <strong>Siciliani</strong> Giovani")<br />
oppure C/C 001008725614<br />
(Conto corrente postale Ass.Culturale<br />
I <strong>Siciliani</strong> Giovani,v.Cordai 47 Catania)<br />
I <strong>Siciliani</strong> <strong>giovani</strong>, registr.Tribunale<br />
Catania n.23/2011 del 20/09/2011,<br />
dir.responsabile Riccardo Orioles<br />
Progetto grafico di<br />
Piergiorgio Maoloni<br />
(da un inedito del 1993)