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BOLLETTINO DIOCESANO N. 2 2009.pdf - Diocesi Ugento

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<strong>BOLLETTINO</strong> DELLA DIOCESI<br />

DI<br />

UGENTO - SANTA MARIA DI LEUCA<br />

MAIOR CHARITAS<br />

Anno LXXII N. 2 Luglio-Dicembre 2009<br />

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4<br />

<strong>BOLLETTINO</strong> UFFICIALE PER GLI ATTI DELLA CURIA VESCOVILE<br />

Direttore Responsabile: Napoleone Di Seclì<br />

Redazione: Luca De Santis<br />

Direzione - Amministrazione - Redazione<br />

presso la Curia Vescovile - 73059 <strong>Ugento</strong> (Lecce)<br />

Tel. e Fax 0833555049<br />

ccp n. 12647731<br />

Abbonamento Annuo € 20,00<br />

www.diocesiugento.org - E-mail: segreteria@diocesiugento.org<br />

EDIZIONI VIVEREIN - 70043 Monopoli (Ba) - C.da Piangevino, 224/A - Tel. 0806907030 - Fax 0806907026<br />

www.edizioniviverein.it - E–mail: edizioniviverein@tin.it


MAGISTERO<br />

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INSEGNAMENTO DEL PAPA<br />

Concelebrazione Eucaristica<br />

OMELIA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI<br />

Cari fratelli e sorelle!<br />

Piazza Paolo VI - Brescia<br />

Domenica, 8 novembre 2009<br />

È grande la mia gioia nel poter spezzare con voi il pane della Parola di Dio e<br />

dell’Eucaristia, qui, nel cuore della <strong>Diocesi</strong> di Brescia, dove nacque ed ebbe la<br />

formazione giovanile il servo di Dio Giovanni Battista Montini, Papa Paolo VI.<br />

Vi saluto tutti con affetto e vi ringrazio per la vostra calorosa accoglienza! Ringrazio<br />

in particolare il Vescovo, Mons. Luciano Monari, per le espressioni che mi<br />

ha rivolto all’inizio della celebrazione, e con lui saluto i Cardinali, i Vescovi, i<br />

sacerdoti e i diaconi, i religiosi e le religiose, e tutti gli operatori pastorali. Ringrazio<br />

il Sindaco per le sue parole e per il suo dono, e le altre Autorità civili e militari.<br />

Un pensiero speciale rivolgo agli ammalati che si trovano all’interno del<br />

Duomo.<br />

Al centro della Liturgia della Parola di questa domenica – la 32.ma del Tempo<br />

Ordinario – troviamo il personaggio della vedova povera, o, più precisamente,<br />

troviamo il gesto che ella compie gettando nel tesoro del Tempio gli ultimi spiccioli<br />

che le rimangono. Un gesto che, grazie allo sguardo attento di Gesù, è diventato<br />

proverbiale: «l’obolo della vedova», infatti, è sinonimo della generosità di<br />

chi dà senza riserve il poco che possiede. Prima ancora, però, vorrei sottolineare<br />

l’importanza dell’ambiente in cui si svolge tale episodio evangelico, cioè il Tempio<br />

di Gerusalemme, centro religioso del popolo d’Israele e il cuore di tutta la sua<br />

vita. Il Tempio è il luogo del culto pubblico e solenne, ma anche del pellegrinaggio,<br />

dei riti tradizionali, e delle dispute rabbiniche, come quelle riportate nel Vangelo<br />

tra Gesù e i rabbini di quel tempo, nelle quali, però, Gesù insegna con una<br />

singolare autorevolezza, quella del Figlio di Dio. Egli pronuncia giudizi severi<br />

– come abbiamo sentito – nei confronti degli scribi, a motivo della loro ipocrisia:<br />

essi, infatti, mentre ostentano grande religiosità, sfruttano la povera gente imponendo<br />

obblighi che loro stessi non osservano. Gesù, insomma, si dimostra affe-<br />

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zionato al Tempio come casa di preghiera, ma proprio per questo lo vuole purificare<br />

da usanze improprie, anzi, vuole rivelarne il significato più profondo, legato<br />

al compimento del suo stesso Mistero, il Mistero della Sua morte e risurrezione,<br />

nella quale Egli stesso diventa il nuovo e definitivo Tempio, il luogo dove si incontrano<br />

Dio e l’uomo, il Creatore e la Sua creatura.<br />

L’episodio dell’obolo della vedova si inscrive in tale contesto e ci conduce, attraverso<br />

lo sguardo stesso di Gesù, a fissare l’attenzione su un particolare fuggevole<br />

ma decisivo: il gesto di una vedova, molto povera, che getta nel tesoro del<br />

Tempio due monetine. Anche a noi, come quel giorno ai discepoli, Gesù dice: Fate<br />

attenzione! Guardate bene che cosa fa quella vedova, perché il suo atto contiene<br />

un grande insegnamento; esso, infatti, esprime la caratteristica fondamentale di<br />

coloro che sono le «pietre vive» di questo nuovo Tempio, cioè il dono completo<br />

di sé al Signore e al prossimo; la vedova del Vangelo, come anche quella<br />

dell’Antico Testamento, dà tutto, dà se stessa, e si mette nelle mani di Dio, per<br />

gli altri. È questo il significato perenne dell’offerta della vedova povera, che<br />

Gesù esalta perché ha dato più dei ricchi, i quali offrono parte del loro superfluo,<br />

mentre lei ha dato tutto ciò che aveva per vivere (cfr Mc 12,44), e così ha<br />

dato se stessa.<br />

Cari amici! A partire da questa icona evangelica, desidero meditare brevemente<br />

sul mistero della Chiesa, del Tempio vivo di Dio, e così rendere omaggio alla<br />

memoria del grande Papa Paolo VI, che alla Chiesa ha consacrato tutta la sua vita.<br />

La Chiesa è un organismo spirituale concreto che prolunga nello spazio e nel<br />

tempo l’oblazione del Figlio di Dio, un sacrificio apparentemente insignificante<br />

rispetto alle dimensioni del mondo e della storia, ma decisivo agli occhi di Dio.<br />

Come dice la Lettera agli Ebrei – anche nel testo che abbiamo ascoltato – a Dio è<br />

bastato il sacrificio di Gesù, offerto «una volta sola», per salvare il mondo intero<br />

(cfr Eb 9,26.28), perché in quell’unica oblazione è condensato tutto l’Amore del<br />

Figlio di Dio fattosi uomo, come nel gesto della vedova è concentrato tutto<br />

l’amore di quella donna per Dio e per i fratelli: non manca niente e niente vi si<br />

potrebbe aggiungere. La Chiesa, che incessantemente nasce dall’Eucaristia,<br />

dall’autodonazione di Gesù, è la continuazione di questo dono, di questa sovrabbondanza<br />

che si esprime nella povertà, del tutto che si offre nel frammento. È il<br />

Corpo di Cristo che si dona interamente, Corpo spezzato e condiviso, in costante<br />

adesione alla volontà del suo Capo. Sono lieto che stiate approfondendo la natura<br />

eucaristica della Chiesa, guidati dalla Lettera pastorale del vostro Vescovo.<br />

È questa la Chiesa che il servo di Dio Paolo VI ha amato di amore appassionato<br />

e ha cercato con tutte le sue forze di far comprendere e amare. Rileggiamo il<br />

suo Pensiero alla morte, là dove, nella parte conclusiva, parla della Chiesa. «Potrei<br />

dire – scrive – che sempre l’ho amata… e che per essa, non per altro, mi pare<br />

d’aver vissuto. Ma vorrei che la Chiesa lo sapesse». Sono gli accenti di un cuore<br />

palpitante, che così prosegue: «Vorrei finalmente comprenderla tutta, nella sua<br />

storia, nel suo disegno divino, nel suo destino finale, nella sua complessa, totale e<br />

unitaria composizione, nella sua umana e imperfetta consistenza, nelle sue sciagu-<br />

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e e nelle sue sofferenze, nelle debolezze e nelle miserie di tanti suoi figli, nei<br />

suoi aspetti meno simpatici, e nel suo sforzo perenne di fedeltà, di amore, di perfezione<br />

e di carità. Corpo mistico di Cristo. Vorrei – continua il Papa – abbracciarla,<br />

salutarla, amarla, in ogni essere che la compone, in ogni Vescovo e sacerdote<br />

che la assiste e la guida, in ogni anima che la vive e la illustra; benedirla». E<br />

le ultime parole sono per lei, come alla sposa di tutta la vita: «E alla Chiesa, a<br />

cui tutto devo e che fu mia, che dirò? Le benedizioni di Dio siano sopra di te;<br />

abbi coscienza della tua natura e della tua missione; abbi il senso dei bisogni<br />

veri e profondi dell’umanità; e cammina povera, cioè libera, forte ed amorosa<br />

verso Cristo».<br />

Che cosa si può aggiungere a parole così alte ed intense? Soltanto vorrei sottolineare<br />

quest’ultima visione della Chiesa «povera e libera», che richiama la figura<br />

evangelica della vedova. Così dev’essere la Comunità ecclesiale, per riuscire a<br />

parlare all’umanità contemporanea. L’incontro e il dialogo della Chiesa con<br />

l’umanità di questo nostro tempo stavano particolarmente a cuore a Giovanni Battista<br />

Montini in tutte le stagioni della sua vita, dai primi anni di sacerdozio fino al<br />

Pontificato. Egli ha dedicato tutte le sue energie al servizio di una Chiesa il più<br />

possibile conforme al suo Signore Gesù Cristo, così che, incontrando lei, l’uomo<br />

contemporaneo possa incontrare Lui, Cristo, perché di Lui ha assoluto bisogno.<br />

Questo è l’anelito di fondo del Concilio Vaticano II, a cui corrisponde la riflessione<br />

del Papa Paolo VI sulla Chiesa. Egli volle esporne programmaticamente<br />

alcuni punti salienti nella sua prima Enciclica, Ecclesiam suam, del 6 agosto<br />

1964, quando ancora non avevano visto la luce le Costituzioni conciliari Lumen<br />

gentium e Gaudium et spes.<br />

Con quella prima Enciclica il Pontefice si proponeva di spiegare a tutti<br />

l’importanza della Chiesa per la salvezza dell’umanità e, al tempo stesso,<br />

l’esigenza che tra la Comunità ecclesiale e la società si stabilisca un rapporto di<br />

mutua conoscenza e di amore (cfr Enchiridion Vaticanum, 2, p. 199, n. 164).<br />

«Coscienza», «rinnovamento», «dialogo»: queste le tre parole scelte da Paolo VI<br />

per esprimere i suoi «pensieri» dominanti – come lui li definisce – all’inizio del<br />

ministero petrino, e tutt’e tre riguardano la Chiesa. Anzitutto, l’esigenza che essa<br />

approfondisca la coscienza di se stessa: origine, natura, missione, destino finale;<br />

in secondo luogo, il suo bisogno di rinnovarsi e purificarsi guardando al modello<br />

che è Cristo; infine, il problema delle sue relazioni con il mondo moderno (cfr<br />

ibid., pp. 203-205, nn. 166-168). Cari amici – e mi rivolgo in modo speciale ai<br />

Fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio –, come non vedere che la questione della<br />

Chiesa, della sua necessità nel disegno di salvezza e del suo rapporto con il<br />

mondo, rimane anche oggi assolutamente centrale? Che, anzi, gli sviluppi della<br />

secolarizzazione e della globalizzazione l’hanno resa ancora più radicale, nel confronto<br />

con l’oblio di Dio, da una parte, e con le religioni non cristiane, dall’altra?<br />

La riflessione di Papa Montini sulla Chiesa è più che mai attuale; e più ancora è<br />

prezioso l’esempio del suo amore per lei, inscindibile da quello per Cristo. «Il mistero<br />

della Chiesa – leggiamo sempre nell’Enciclica Ecclesiam suam – non è<br />

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semplice oggetto di conoscenza teologica, dev’essere un fatto vissuto, in cui ancora<br />

prima di una sua chiara nozione l’anima fedele può avere quasi connaturata<br />

esperienza» (ibid., p 229, n. 178). Questo presuppone una robusta vita interiore,<br />

che è – così continua il Papa – «la grande sorgente della spiritualità della Chiesa,<br />

modo suo proprio di ricevere le irradiazioni dello Spirito di Cristo, espressione<br />

radicale e insostituibile della sua attività religiosa e sociale, inviolabile difesa e<br />

risorgente energia nel suo difficile contatto col mondo profano» (ibid., p. 231, n.<br />

179). Proprio il cristiano aperto, la Chiesa aperta al mondo hanno bisogno di una<br />

robusta vita interiore.<br />

Carissimi, che dono inestimabile per la Chiesa la lezione del Servo di Dio<br />

Paolo VI! E com’è entusiasmante ogni volta rimettersi alla sua scuola! È una lezione<br />

che riguarda tutti e impegna tutti, secondo i diversi doni e ministeri di cui è<br />

ricco il Popolo di Dio, per l’azione dello Spirito Santo. In questo Anno Sacerdotale<br />

mi piace sottolineare come essa interessi e coinvolga in modo particolare i sacerdoti,<br />

ai quali Papa Montini riservò sempre un affetto e una sollecitudine speciali.<br />

Nell’Enciclica sul celibato sacerdotale egli scrisse: «Preso da Cristo Gesù»<br />

(Fil 3,12) fino all’abbandono di tutto se stesso a lui, il sacerdote si configura più<br />

perfettamente a Cristo anche nell’amore col quale l’eterno Sacerdote ha amato la<br />

Chiesa suo corpo, offrendo tutto se stesso per lei… La verginità consacrata dei<br />

sacri ministri manifesta infatti l’amore verginale di Cristo per la Chiesa e la verginale<br />

e soprannaturale fecondità di questo connubio» (Sacerdotalis caelibatus,<br />

26). Dedico queste parole del grande Papa ai numerosi sacerdoti della <strong>Diocesi</strong> di<br />

Brescia, qui ben rappresentati, come pure ai giovani che si stanno formando nel<br />

Seminario. E vorrei ricordare anche quelle che Paolo VI rivolse agli alunni del<br />

Seminario Lombardo il 7 dicembre 1968, mentre le difficoltà del post-Concilio si<br />

sommavano con i fermenti del mondo giovanile: «Tanti – disse – si aspettano dal<br />

Papa gesti clamorosi, interventi energici e decisivi. Il Papa non ritiene di dover<br />

seguire altra linea che non sia quella della confidenza in Gesù Cristo, a cui preme<br />

la sua Chiesa più che non a chiunque altro. Sarà Lui a sedare la tempesta… Non<br />

si tratta di un’attesa sterile o inerte: bensì di attesa vigile nella preghiera. È questa<br />

la condizione che Gesù ha scelto per noi, affinché Egli possa operare in pienezza.<br />

Anche il Papa ha bisogno di essere aiutato con la preghiera» (Insegnamenti VI,<br />

[1968], 1189). Cari fratelli, gli esempi sacerdotali del Servo di Dio Giovanni Battista<br />

Montini vi guidino sempre, e interceda per voi sant’Arcangelo Tadini, che ho<br />

poc’anzi venerato nella breve sosta a Botticino.<br />

Mentre saluto ed incoraggio i sacerdoti, non posso dimenticare, specialmente<br />

qui a Brescia, i fedeli laici, che in questa terra hanno dimostrato straordinaria vitalità<br />

di fede e di opere, nei vari campi dell’apostolato associato e dell’impegno<br />

sociale. Negli Insegnamenti di Paolo VI, cari amici bresciani, voi potete trovare<br />

indicazioni sempre preziose per affrontare le sfide del presente, quali, soprattutto,<br />

la crisi economica, l’immigrazione, l’educazione dei giovani. Al tempo stesso,<br />

Papa Montini non perdeva occasione per sottolineare il primato della dimensione<br />

contemplativa, cioè il primato di Dio nell’esperienza umana. E perciò non si stan-<br />

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cava mai di promuovere la vita consacrata, nella varietà dei suoi aspetti. Egli amò<br />

intensamente la multiforme bellezza della Chiesa, riconoscendovi il riflesso<br />

dell’infinita bellezza di Dio, che traspare sul volto di Cristo.<br />

Preghiamo perché il fulgore della bellezza divina risplenda in ogni nostra comunità<br />

e la Chiesa sia segno luminoso di speranza per l’umanità del terzo millennio.<br />

Ci ottenga questa grazia Maria, che Paolo VI volle proclamare, alla fine del<br />

Concilio Ecumenico Vaticano II, Madre della Chiesa. Amen!<br />

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Celebrazione dei Vespri<br />

con la partecipazione degli universitari romani<br />

OMELIA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI<br />

Signori Cardinali,<br />

venerati Fratelli nell’Episcopato,<br />

illustri Signori e Signore,<br />

cari fratelli e sorelle!<br />

Basilica Vaticana<br />

Giovedì, 17 dicembre 2009<br />

Quale sapienza nasce a Betlemme? Questa domanda vorrei porre a me e a voi<br />

in questo tradizionale incontro pre-natalizio con il mondo universitario romano.<br />

Oggi, invece della Santa Messa, celebriamo i Vespri, e la felice coincidenza con<br />

l’inizio della novena di Natale ci farà cantare tra poco la prima delle Antifone dette<br />

Maggiori:<br />

«O Sapienza, che esci dalla bocca dell’Altissimo,<br />

ti estendi ai confini del mondo,<br />

e tutto disponi con soavità e con forza:<br />

vieni, insegnaci la via della saggezza» (Liturgia delle Ore, Vespri del 17 dicembre).<br />

Questa stupenda invocazione è rivolta alla «Sapienza», figura centrale nei libri<br />

dei Proverbi, della Sapienza e del Siracide che da essa sono detti appunto «sapienziali»<br />

e nei quali la tradizione cristiana scorge una prefigurazione del Cristo.<br />

Tale invocazione diventa davvero stimolante e, anzi, provocante, quando ci<br />

poniamo di fronte al Presepe, cioè al paradosso di una Sapienza che, uscita<br />

«dalla bocca dell’altissimo», giace avvolta in fasce dentro una mangiatoia<br />

(cfr Lc 2,7.12.16).<br />

Possiamo già anticipare la risposta alla domanda iniziale: quella che nasce a<br />

Betlemme è la Sapienza di Dio. San Paolo, scrivendo ai Corinzi, usa questa espressione:<br />

«la sapienza di Dio, che è nel mistero» (1 Cor 2,7), cioè in un disegno<br />

divino, che è rimasto a lungo nascosto e che Dio stesso ha rivelato nella storia<br />

della salvezza. Nella pienezza dei tempi, questa Sapienza ha assunto un volto u-<br />

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mano, il volto di Gesù, il quale – come recita il Simbolo apostolico – «fu concepito<br />

di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso,<br />

morì e fu sepolto, discese agli inferi, il terzo giorno risuscitò da morte, salì al<br />

cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente, di là verrà a giudicare i vivi e i<br />

morti». Il paradosso cristiano consiste proprio nell’identificazione della Sapienza<br />

divina, cioè il Logos eterno, con l’uomo Gesù di Nazaret e con la sua storia. Non<br />

c’è soluzione a questo paradosso se non nella parola «Amore», che in questo caso<br />

va scritta naturalmente con la «A» maiuscola, trattandosi di un Amore che supera<br />

infinitamente le dimensioni umane e storiche. Dunque, la Sapienza che questa sera<br />

invochiamo è il Figlio di Dio, la seconda persona della Santissima Trinità; è il<br />

Verbo, che, come leggiamo nel Prologo di Giovanni, «era in principio presso<br />

Dio», anzi, «era Dio», che con il Padre e lo Spirito Santo ha creato tutte le cose e<br />

che «si è fatto carne» per rivelarci quel Dio che nessuno può vedere (cfr Gv 1,2-<br />

3.14.18).<br />

Cari amici, un professore cristiano, o un giovane studente cristiano, porta dentro<br />

di sé l’amore appassionato per questa Sapienza! Legge tutto alla sua luce; ne<br />

coglie le tracce nelle particelle elementari e nei versi dei poeti; nei codici giuridici<br />

e negli avvenimenti della storia; nelle opere artistiche e nelle espressioni matematiche.<br />

Senza di Lei niente è stato fatto di tutto ciò che esiste (cfr Gv 1,3) e dunque<br />

in ogni realtà creata se ne può intravedere un riflesso, evidentemente secondo<br />

gradi e modalità differenti. Tutto ciò che viene recepito dall’intelligenza umana<br />

può esserlo perché, in qualche modo e misura, partecipa della Sapienza creatrice.<br />

Qui, in ultima analisi, sta anche la possibilità stessa dello studio, della ricerca, del<br />

dialogo scientifico in ogni campo del sapere.<br />

A questo punto non posso evitare una riflessione forse un po’ scomoda ma utile<br />

per noi che siamo qui e che apparteniamo per lo più all’ambiente accademico.<br />

Domandiamoci: chi c’era – la notte di Natale – alla grotta di Betlemme? Chi ha<br />

accolto la Sapienza quando è nata? Chi è accorso per vederla, l’ha riconosciuta e<br />

adorata? Non dottori della legge, scribi o sapienti. C’erano Maria e Giuseppe, e<br />

poi i pastori. Che significa questo? Gesù un giorno dirà: «Sì, o Padre, perché così<br />

hai deciso nella tua benevolenza» (Mt 11,26): hai rivelato il tuo mistero ai piccoli<br />

(cfr Mt 11,25). Ma allora non serve studiare? O addirittura è nocivo, controproducente<br />

per conoscere la verità? La storia di duemila anni di cristianesimo esclude<br />

quest’ultima ipotesi, e ci suggerisce quella giusta: si tratta di studiare, di approfondire<br />

le conoscenze mantenendo un animo da «piccoli», uno spirito umile e<br />

semplice, come quello di Maria, la «Sede della Sapienza». Quante volte abbiamo<br />

avuto paura di avvicinarci alla Grotta di Betlemme perché preoccupati che ciò<br />

fosse di ostacolo alla nostra criticità e alla nostra «modernità»! Invece, in quella<br />

Grotta, ciascuno di noi può scoprire la verità su Dio e quella sull’uomo. In quel<br />

Bambino, nato dalla Vergine, esse si sono incontrate: l’anelito dell’uomo alla vita<br />

eterna ha intenerito il cuore di Dio, che non si è vergognato di assumere la condizione<br />

umana.<br />

Cari amici, aiutare gli altri a scoprire il vero volto di Dio è la prima forma di<br />

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carità, che per voi assume la qualifica di carità intellettuale. Ho appreso con piacere<br />

che il cammino di quest’anno della pastorale universitaria diocesana avrà per<br />

tema: «Eucaristia e carità intellettuale». Una scelta impegnativa ma appropriata.<br />

Infatti, in ogni Celebrazione eucaristica Dio viene nella storia in Gesù Cristo, nella<br />

sua Parola e nel suo Corpo, donandoci quella carità che ci permette di servire<br />

l’uomo nella sua concreta esistenza. Il progetto «Una cultura per la città», poi,<br />

offre una promettente proposta di presenza cristiana nell’ambito culturale. Mentre<br />

auspico che sia fruttuoso tale vostro itinerario, non posso non invitare tutti gli Atenei<br />

ad essere luoghi di formazione di autentici operatori della carità intellettuale.<br />

Da essi dipende largamente il futuro della società, soprattutto nell’elaborazione<br />

di una nuova sintesi umanistica e di una nuova capacità progettuale<br />

(cfr Enc. Caritas in veritate, 21). Incoraggio tutti i responsabili delle istituzioni<br />

accademiche a proseguire insieme, collaborando alla costruzione di comunità in<br />

cui tutti i giovani possano formarsi ad essere uomini maturi e responsabili per<br />

realizzare la «civiltà dell’amore».<br />

Al termine di questa Celebrazione, la delegazione universitaria australiana<br />

consegnerà a quella africana l’icona di Maria Sedes Sapientiae. Affidiamo alla<br />

Vergine Santa tutti gli universitari del continente africano e l’impegno di cooperazione<br />

che in questi mesi, dopo il Sinodo Speciale per l’Africa, si va sviluppando<br />

tra gli Atenei di Roma e quelli africani. Rinnovo il mio incoraggiamento a questa<br />

nuova prospettiva di cooperazione ed auguro che da essa possano nascere e crescere<br />

progetti culturali capaci di promuovere un vero sviluppo integrale dell’uomo.<br />

Possa, cari amici, il prossimo Natale portare gioia e speranza a voi, alle<br />

vostre famiglie e a tutto l’ambiente universitario, a Roma e nel mondo intero.<br />

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Visita Ufficiale del Santo Padre<br />

al Presidente della Repubblica Italiana<br />

S.E. il Signor Giorgio Napolitano<br />

DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI<br />

Signor Presidente,<br />

Palazzo del Quirinale<br />

Sabato, 4 ottobre 2008<br />

è con vero piacere che varco nuovamente la soglia di questo palazzo, dove sono<br />

stato accolto per la prima volta a poche settimane dall’inizio del mio ministero<br />

di Vescovo di Roma e di Pastore della Chiesa universale. Entro in questa Sua residenza<br />

ufficiale, Signor Presidente, simbolica casa di tutti gli italiani, con memore<br />

gratitudine per la cortese visita che Ella ha voluto rendermi nel novembre 2006<br />

in Vaticano, subito dopo la Sua elezione alla Suprema Magistratura della Repubblica<br />

Italiana. L’odierna circostanza mi è propizia per rinnovarLe i sentimenti della<br />

mia riconoscenza anche per il non dimenticato, e quanto mai gradito, dono del<br />

concerto musicale di alto valore artistico, che Ella ha voluto offrirmi il 24 aprile<br />

scorso. È pertanto con viva gratitudine che porgo a Lei, Signor Presidente, alla<br />

Sua gentile consorte e a tutti coloro che sono qui convenuti il mio deferente e<br />

cordiale saluto. Questo mio saluto è diretto in modo speciale alle distinte Autorità<br />

preposte alla guida dello Stato italiano, alle illustri Personalità qui presenti, e si<br />

estende all’intero Popolo d’Italia, a me molto caro, erede di una secolare tradizione<br />

di civiltà e di valori cristiani.<br />

Questa mia visita, la visita del Romano Pontefice al Quirinale, non è solo un<br />

atto che si inserisce nel contesto delle molteplici relazioni fra la Santa Sede e<br />

l’Italia, ma assume, potremmo dire, un valore ben più profondo e simbolico. Qui,<br />

infatti, vari miei Predecessori vissero e da qui governarono la Chiesa universale<br />

per oltre due secoli, sperimentando anche prove e persecuzioni, come fu per i<br />

Pontefici Pio VI e Pio VII, entrambi strappati con violenza alla loro sede episcopale<br />

e trascinati in esilio. Il Quirinale, che nel corso dei secoli è stato testimone di<br />

tante liete e di alcune tristi pagine di storia del Papato, conserva molti segni della<br />

promozione dell’arte e della cultura da parte dei Sommi Pontefici.<br />

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In un certo momento della storia questo palazzo diventò quasi un segno di contraddizione,<br />

quando, da una parte, l’Italia anelava a comporsi in uno Stato unitario<br />

e, dall’altra, la Santa Sede era preoccupata di conservare la propria indipendenza<br />

a garanzia della propria missione universale. Un contrasto durato alcuni<br />

decenni, che fu causa di sofferenza per coloro che sinceramente amavano e la Patria<br />

e la Chiesa. Mi riferisco alla complessa «questione romana», composta in<br />

modo definitivo e irrevocabile da parte della Santa Sede con la firma dei Patti Lateranensi,<br />

l’11 febbraio del 1929. Sul finire del 1939, a dieci anni dal Trattato Lateranense,<br />

avvenne la prima visita compiuta da un Pontefice al Quirinale dopo il<br />

1870. In quella circostanza, il mio venerato Predecessore, il Servo di Dio Pio XII,<br />

del quale ricordiamo in questo mese il 50° della morte, così ebbe ad esprimersi<br />

con immagini quasi poetiche: «Il Vaticano e il Quirinale, che il Tevere divide,<br />

sono riuniti dal vincolo della pace coi ricordi della religione dei padri e degli avi.<br />

Le onde tiberine hanno travolto e sepolto nei gorghi del Tirreno i torbidi flutti del<br />

passato e fatto rifiorire le sue sponde dei rami d’olivo» (Discorso del 28 dicembre<br />

1939).<br />

Davvero si può oggi affermare con soddisfazione che nella città di Roma convivono<br />

pacificamente e collaborano fruttuosamente lo Stato Italiano e la Sede<br />

Apostolica. Anche questa mia visita sta a confermare che il Quirinale e il Vaticano<br />

non sono colli che si ignorano o si fronteggiano astiosamente; sono piuttosto<br />

luoghi che simboleggiano il vicendevole rispetto della sovranità dello Stato e della<br />

Chiesa, pronti a cooperare insieme per promuovere e servire il bene integrale<br />

della persona umana e il pacifico svolgimento della convivenza sociale. È questa<br />

– mi piace ribadirlo – una positiva realtà verificabile quasi quotidianamente a diversi<br />

livelli, e alla quale anche altri Stati possono guardare per trarne utili insegnamenti.<br />

Signor Presidente, l’odierna mia visita ha luogo nel giorno in cui l’Italia celebra<br />

con grande solennità il suo speciale Protettore, San Francesco d’Assisi. Fra<br />

l’altro, proprio a San Francesco Pio XI fece riferimento nell’annunciare la firma<br />

dei Patti Lateranensi e soprattutto la costituzione dello Stato della Città del Vaticano:<br />

per quel Pontefice la nuova realtà sovrana era, come per il Poverello, «quel<br />

tanto di corpo che bastava per tenersi unita l’anima» (Discorso dell’11 febbraio<br />

1929). Insieme a Santa Caterina da Siena, San Francesco fu proposto dai Vescovi<br />

italiani e confermato dal Servo di Dio Pio XII come celeste Patrono d’Italia (cfr<br />

Litt. ap. Licet commissa del 18 giugno 1939; AAS XXXI [1939], 256-257). Alla<br />

protezione di questo grande santo ed illustre italiano Papa Pacelli volle affidare le<br />

sorti dell’Italia, in un momento in cui minacce di guerra si addensavano<br />

sull’Europa, coinvolgendo drammaticamente anche il vostro «bel Paese».<br />

La scelta di San Francesco come Patrono d’Italia trae, pertanto, le sue ragioni<br />

dalla profonda corrispondenza fra la personalità e l’azione del Poverello d’Assisi<br />

e la nobile Nazione italiana. Come ebbe a ricordare il Servo di Dio Giovanni Paolo<br />

II nella sua visita al Quirinale, compiuta in questo stesso giorno del 1985, «dif-<br />

16


ficilmente si potrebbe trovare un’altra figura che incarni in sé in modo altrettanto<br />

ricco e armonioso le caratteristiche proprie del genio italico». «In un tempo in cui<br />

l’affermarsi dei liberi Comuni andava suscitando fermenti di rinnovamento sociale,<br />

economico e politico, che sommuovevano dalle fondamenta il vecchio mondo<br />

feudale, – continuava Papa Wojtyła – Francesco seppe elevarsi tra le fazioni in<br />

lotta, predicando il Vangelo della pace e dell’amore, in piena fedeltà alla Chiesa<br />

di cui si sentiva figlio, e in totale adesione al popolo, di cui si riconosceva parte»<br />

(Discorso del 4 ottobre 1985).<br />

In questo Santo, la cui figura attrae credenti e non credenti, possiamo scorgere<br />

l’immagine di quella che è la perenne missione della Chiesa, pure nel suo rapporto<br />

con la società civile. La Chiesa, nell’epoca attuale di profonde e spesso sofferte<br />

mutazioni, continua a proporre a tutti il messaggio di salvezza del Vangelo e si<br />

impegna a contribuire all’edificazione di una società fondata sulla verità e la libertà,<br />

sul rispetto della vita e della dignità umana, sulla giustizia e sulla solidarietà<br />

sociale. Dunque, come ho ricordato in altre circostanze, «la Chiesa non si propone<br />

mire di potere, né pretende privilegi o aspira a posizioni di vantaggio<br />

economico e sociale. Suo solo scopo è servire l’uomo, ispirandosi, come norma<br />

suprema di condotta, alle parole e all’esempio di Gesù Cristo che «passò beneficando<br />

e risanando tutti» (At 10,38)» (Discorso del 4 ottobre 2007).<br />

Per portare a compimento questa sua missione, la Chiesa ovunque e sempre<br />

deve poter godere del diritto di libertà religiosa, considerato in tutta la sua ampiezza.<br />

All’Assemblea delle Nazioni Unite, in quest’anno che commemora il 60°<br />

della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, ho voluto ribadire che «non<br />

si può limitare la piena garanzia della libertà religiosa al libero esercizio del culto;<br />

al contrario, deve esser tenuta in giusta considerazione la dimensione pubblica<br />

della religione e quindi la possibilità dei credenti di fare la loro parte nella costruzione<br />

dell’ordine sociale» (Discorso del 18 aprile 2008). Questo contributo<br />

all’edificazione della società la Chiesa lo offre in maniera pluriforme, essendo un<br />

corpo con molte membra, una realtà al tempo stesso spirituale e visibile, nella<br />

quale i membri hanno vocazioni, compiti e ruoli diversificati. Particolare responsabilità<br />

essa avverte nei confronti delle nuove generazioni: con urgenza, infatti,<br />

emerge oggi il problema dell’educazione, chiave indispensabile per consentire<br />

l’accesso ad un futuro ispirato ai perenni valori dell’umanesimo cristiano. La<br />

formazione dei giovani è, pertanto, impresa nella quale anche la Chiesa si sente<br />

coinvolta, insieme con la famiglia e la scuola. Essa infatti è ben consapevole<br />

dell’importanza che l’educazione riveste nell’apprendimento della libertà autentica,<br />

presupposto necessario per un positivo servizio al bene comune. Solo un serio<br />

impegno educativo permetterà di costruire una società solidale, realmente animata<br />

dal senso della legalità.<br />

Signor Presidente, mi piace qui rinnovare l’auspicio che le comunità cristiane e<br />

le molteplici realtà ecclesiali italiane sappiano formare le persone, in modo speciale<br />

i giovani, anche come cittadini responsabili ed impegnati nella vita civile.<br />

17


Sono certo che i Pastori e i fedeli continueranno a dare il loro importante contributo<br />

per costruire, anche in questi momenti di incertezza economica e sociale, il<br />

bene comune del Paese, come pure dell’Europa e dell’intera famiglia umana, prestando<br />

particolare attenzione verso i poveri e gli emarginati, i giovani in cerca di<br />

occupazione e chi è senza lavoro, le famiglie e gli anziani che con fatica e impegno<br />

hanno costruito il nostro presente e meritano per questo la gratitudine di tutti.<br />

Mi auguro altresì che l’apporto della Comunità cattolica venga da tutti accolto<br />

con lo stesso spirito di disponibilità con il quale viene offerto. Non vi è ragione di<br />

temere una prevaricazione ai danni della libertà da parte della Chiesa e dei suoi<br />

membri, i quali peraltro si attendono che venga loro riconosciuta la libertà di non<br />

tradire la propria coscienza illuminata dal Vangelo. Ciò sarà ancor più agevole se<br />

mai verrà dimenticato che tutte le componenti della società devono impegnarsi,<br />

con rispetto reciproco, a conseguire nella comunità quel vero bene dell’uomo di<br />

cui i cuori e le menti della gente italiana, nutriti da venti secoli di cultura impregnata<br />

di Cristianesimo, sono ben consapevoli.<br />

Signor Presidente, da questo luogo così significativo, voglio rinnovare l’espressione<br />

del mio affetto, anzi della mia predilezione per questa amata Nazione. Per<br />

Lei e per tutti gli italiani e le italiane assicuro la mia preghiera, invocando la materna<br />

protezione di Maria, venerata con tanta devozione in ogni angolo della Penisola<br />

e delle Isole, dal nord al sud, come ho modo di costatare anche in occasione<br />

delle mie visite pastorali. Nel congedarmi, faccio mia l’esortazione che con<br />

accenti poetici il Beato Giovanni XXIII, pellegrino ad Assisi alla vigilia del Concilio<br />

Vaticano II, indirizzò all’Italia: «Tu, Italia diletta, alle cui sponde venne a<br />

fermarsi la barca di Pietro – e per questo motivo, primieramente, da tutti i lidi<br />

vengono a te, che sai accoglierle con sommo rispetto e amore, le genti tutte<br />

dell’universo – possa tu custodire il testamento sacro, che ti impegna in faccia al<br />

cielo e alla terra» (Discorso del 4 ottobre 1962).<br />

18<br />

Iddio protegga e benedica l’Italia e tutti i suoi abitanti!


Cari Amici!<br />

Pranzo di Benedetto XVI con i poveri<br />

assistiti dalla Comunità di Sant’Egidio<br />

nella sede romana di Trastevere<br />

Domenica, 27 dicembre 2009<br />

DISCORSO DEL SANTO PADRE<br />

AL TERMINE DEL PRANZO<br />

SALUTO FINALE<br />

È per me un’esperienza commovente essere con voi, essere qui nella famiglia<br />

della Comunità di Sant’Egidio, essere con gli amici di Gesù, perché Gesù ama<br />

specialmente le persone sofferenti, le persone con difficoltà, e vuole averli come i<br />

suoi fratelli e sorelle. Grazie per questa possibilità! Sono molto lieto e ringrazio<br />

quanti con amore e competenza hanno preparato il cibo – realmente ho sentito la<br />

competenza di questa cucina, complimenti! – e anche per quelli che lo hanno servito<br />

celermente così che in un’ora abbiamo fatto un grande pranzo. Grazie e complimenti!<br />

Rivolgo il mio cordiale pensiero al Vicegerente, Mons. Luigi Moretti, e<br />

a Mons. Vincenzo Paglia, Vescovo di Terni-Narni-Amelia. Saluto con affetto il<br />

Prof. Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità – amico da tanto tempo, come<br />

anche Mons. Paglia e Mons. Spreafico – ringraziandolo per le cortesi e profonde<br />

parole che ha voluto indirizzarmi. Con il prof. Riccardi saluto anche il Presidente<br />

Prof. Marco Impagliazzo, il Parroco di Santa Maria in Trastevere, Mons. Matteo<br />

Zuppi, Assistente ecclesiastico. Rivolgo infine un particolare pensiero a tutti gli<br />

amici di Sant’Egidio e a ciascuno dei presenti. Durante il pranzo ho potuto conoscere<br />

un po’ la storia di alcuni, come riflesso delle situazioni umane qui presenti,<br />

ho ascoltato vicende dolorose e cariche di umanità, anche storie di un amore ritrovato<br />

qui a Sant’Egidio: esperienze di anziani, emigrati, gente senza fissa dimora,<br />

zingari, disabili, persone con problemi economici o altre difficoltà, tutti, in un<br />

modo o nell’altro, provati dalla vita. Sono qui tra voi per dirvi che vi sono vicino<br />

e vi voglio bene e che le vostre persone e le vostre vicende non sono lontane dai<br />

miei pensieri, ma al centro e nel cuore della Comunità dei credenti e così anche<br />

nel mio cuore.<br />

19


Attraverso gesti di amore di quanti seguono Gesù diventa visibile la verità che<br />

«(Dio) per primo ci ha amati e continua ad amarci per primo; per questo anche<br />

noi possiamo rispondere con l’amore» (Enc. Deus caritas est, 17). Gesù dice: «ho<br />

avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere;<br />

ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato,<br />

ero in carcere e siete venuti a trovarmi» (Mt 25,35-36). E conclude: «tutto<br />

quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a<br />

me» (v. 40). Ascoltando queste parole, come non sentirsi davvero amici di quelli<br />

in cui il Signore si riconosce? E non solo amici, ma anche familiari. Sono venuto<br />

tra voi proprio nella Festa della Santa Famiglia, perché, in un certo senso, essa vi<br />

assomiglia. Infatti, anche la Famiglia di Gesù, fin dai suoi primi passi, ha incontrato<br />

difficoltà: ha vissuto il disagio di non trovare ospitalità, fu costretta ad emigrare<br />

in Egitto per la violenza del Re Erode. Voi sapete bene cosa significa difficoltà,<br />

ma avete qui qualcuno che vi vuole bene e vi aiuta, anzi, qualcuno qui ha<br />

trovato la sua famiglia grazie al servizio premuroso della Comunità di<br />

Sant’Egidio, che offre un segno dell’amore di Dio per i poveri.<br />

Qui oggi si realizza quanto avviene a casa: chi serve e aiuta si confonde con<br />

chi è aiutato e servito, e al primo posto si trova chi è maggiormente nel bisogno.<br />

Mi torna alla mente l’espressione del Salmo: «Ecco, come è bello e com’è dolce<br />

che i fratelli vivano insieme» (Sal 133,1). L’impegno di far sentire in famiglia chi<br />

è solo o nel bisogno, così lodevolmente portato avanti dalla Comunità di<br />

Sant’Egidio, nasce dall’ascolto attento della Parola di Dio e dalla preghiera. Desidero<br />

incoraggiare tutti a perseverare in questo cammino di fede. Con le parole di<br />

San Giovanni Crisostomo vorrei ricordare a ciascuno: «Pensa che diventi sacerdote<br />

di Cristo, dando con la tua propria mano non carne ma pane, non sangue ma<br />

un bicchiere d’acqua» (Omelie sul Vangelo di Matteo, 42,3). Quale ricchezza offre<br />

alla vita l’amore di Dio, che si esprime nel servizio concreto verso i fratelli<br />

che sono nella necessità! San Lorenzo, diacono della Chiesa di Roma, quando i<br />

Magistrati romani di quel tempo gli intimarono di consegnare i tesori della Chiesa,<br />

egli mostrò i poveri di Roma come il vero tesoro della Chiesa. Ricordando il<br />

gesto di san Lorenzo possiamo ben dire che anche per voi poveri siete il tesoro<br />

prezioso della Chiesa.<br />

Amare, servire dona la gioia del Signore, che dice: «Si è più beati nel dare che<br />

nel ricevere» (At 20,35). In questo tempo di particolari difficoltà economiche ciascuno<br />

sia segno di speranza e testimone di un mondo nuovo per chi, chiuso nel<br />

proprio egoismo e illuso di poter essere felice da solo, vive nella tristezza o in una<br />

gioia effimera che lascia il cuore vuoto.<br />

Sono trascorsi pochi giorni dal Santo Natale: Dio si è fatto Bambino, si è fatto<br />

vicino a noi per dirci che ci ama ed ha bisogno del nostro amore. A tutti auguro<br />

con affetto buone feste e la gioia di sperimentare sempre di più l’amore di Dio.<br />

Invoco la protezione della Vergine della Visitazione, Colei che ci insegna ad andare<br />

«in fretta» verso i bisogni dei fratelli, e con affetto vi benedico.<br />

20


* * *<br />

Prima di lasciare la Comunità il Santo Padre ha pronunciato le seguenti parole:<br />

Cari fratelli e sorelle,<br />

dopo aver partecipato al pranzo di festa nella Mensa della Comunità di<br />

Sant’Egidio e aver salutato alcuni studenti della Scuola di Lingua e di Cultura<br />

della Comunità, rivolgo i più calorosi auguri a voi che non siete potuti entrare, ma<br />

che avete preso parte a questo incontro dall’esterno, mi dicono già da un’ora o<br />

due. Grazie!<br />

Tante persone, provenienti da vari Paesi, segnate dal bisogno, si ritrovano qui<br />

per cercare una parola, un aiuto, una luce per un futuro migliore. Impegnatevi<br />

perché nessuno sia solo, nessuno sia emarginato, nessuno sia abbandonato.<br />

C’è una lingua, che al di là delle differenti lingue, tutto unisce: quella dell’amore.<br />

Come dice l’apostolo Paolo: «Se parlassi le lingue degli uomini e degli<br />

angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo<br />

che strepita» (1 Cor 13,1). È questa la lingua anche di questa Scuola, che dobbiamo<br />

apprendere e praticare sempre di più. Ce lo insegna il Bambino Gesù, Dio<br />

che per amore si è fatto uno di noi e parla innanzitutto con la sua presenza, con la<br />

sua umiltà di essere un Bambino che si fa dipendente dal nostro amore. Questa<br />

lingua renderà migliori la nostra città e il mondo.<br />

Vi benedico tutti con affetto e con riconoscenza per quanto fate per i poveri, in<br />

vista della costruzione della civiltà dell’amore. Grazie a tutti voi. Buone Feste e<br />

Buon Anno!<br />

21


CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA<br />

Messaggio per la Giornata del Ringraziamento<br />

8 novembre 2009<br />

Tu prepari il frumento per gli uomini (Sal 65,10)<br />

La Parola del Signore ci accompagna in questa riflessione annuale<br />

e guida il discernimento che come comunità ecclesiale siamo<br />

chiamati a fare per identificare percorsi e mezzi affinché la terra<br />

torni a essere il luogo in cui l’uomo vive la sua relazione con Dio,<br />

secondo lo stile auspicato dal salmista: «Tu visiti la terra e la disseti,<br />

la ricolmi di ricchezze… tu prepari il frumento per gli uomini.<br />

Così prepari la terra: ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle, la bagni<br />

con le piogge e benedici i suoi germogli. Coroni l’anno con i tuoi<br />

benefici, i tuoi solchi stillano abbondanza» (Sal 65,10-12).<br />

Già nella nota pastorale Frutto della terra e del lavoro dell’uomo<br />

si mettevano in evidenza la situazione del mondo rurale e la sua importanza:<br />

«I paesi rurali delle zone interne, pur non concorrenziali<br />

sul piano numerico in una prospettiva puramente economica, sono<br />

invece fondamentali sul piano qualitativo e dell’equilibrio territoriale<br />

complessivo, perché custodiscono vastissime zone, la cui sicurezza<br />

permette ad altre zone, più popolose, di vivere in dignità, ricchezza<br />

e bellezza. La conservazione del territorio, affidata alle<br />

talvolta povere comunità rurali della montagna e della collina, ha un<br />

ruolo vitale per la sicurezza dell’agricoltura di pianura e per le città,<br />

attraverso il delicato equilibrio dei complessi sistemi idrogeologici<br />

ed ecologici che caratterizzano il nostro Paese» (n. 23). Oggi sono<br />

sempre più numerosi i cosiddetti «neorurali», persone che abbandonano<br />

l’ambiente urbano per andare a vivere in campagna, pur continuando<br />

a lavorare in città. Quando la scelta dei nuovi venuti si incrocia<br />

con la positiva accoglienza da parte dei residenti, l’incontro<br />

diventa fecondo per tutti: chi già vive in campagna allarga i propri<br />

orizzonti e si confronta con culture diverse; chi arriva dalla città re-<br />

22


spira e fa propri i valori antichi del mondo rurale (cfr Frutto della<br />

terra, n. 16). La percezione di un simile incontro tra natura e uomo<br />

suppone la percezione della terra come dono di Dio, da accogliere e<br />

rendere produttivo, non da distruggere o abbandonare.<br />

Il lavoro agricolo consente all’uomo di realizzare un rapporto diretto<br />

e assiduo con la terra: fedele al progetto originario di Dio, egli<br />

offre alla terra le sue cure e la terra gli offre i suoi frutti. È una reciprocità<br />

nella quale si rivela e si compie un disegno finalizzato alla<br />

vita, all’essere e al benessere (bene-esse) dell’umanità, allo sviluppo<br />

di tutti e di ciascuno. Ecco perché risulta oltremodo urgente riconoscere<br />

la centralità del lavoro agricolo per recuperare quel processo<br />

virtuoso che ridona la dignità di persona al lavoratore della terra<br />

nella stessa misura che ai lavoratori dell’industria e dei servizi.<br />

Non possiamo dimenticare, insieme ad altri problemi emergenti,<br />

come il nostro Paese detenga un primato nel consumo di suolo, risorsa<br />

pregiata e di fatto non rinnovabile, non di rado oggetto di trasformazione<br />

senza una corretta pianificazione del territorio e senza<br />

controlli adeguati. Con la scomparsa del suolo e del suolo agricolo<br />

in particolare, scompaiono – per sempre – paesaggio agrario, biodiversità,<br />

imprenditorialità e aziende agricole, cultura e tradizioni rurali.<br />

Invitiamo, pertanto, i singoli cristiani e le comunità ecclesiali a<br />

vigilare in modo positivo e le istituzioni a intervenire con leggi e<br />

piani idonei alla gravità del fenomeno. Il rispetto per le «leggi» ecologiche<br />

è una sfida e un valore perché i mutati stili di vita, introducendo<br />

esigenze nuove e diverse opportunità, spesso relegano in secondo<br />

piano la programmazione per l’uso delle risorse energetiche e<br />

materiali e i controlli sullo smaltimento di rifiuti e scorie, mettendo<br />

a repentaglio l’equilibrio biologico e ambientale.<br />

Dalla libertà dell’uomo, come «segno altissimo dell’immagine<br />

divina» (Gaudium et spes, n. 17), discendono diritti che implicano<br />

una responsabilità personale che si estende a ciascuna famiglia, a<br />

ciascuna società e a ciascun Paese e che va esercitata nel rispetto del<br />

bene e dei diritti di tutti e di ciascuno. Facendosi interprete della<br />

Provvidenza divina, l’uomo è chiamato ad avere cura della creazione,<br />

perché questa serva e rimanga a disposizione di tutti.<br />

Ancora oggi non mancano, nei confronti del mondo agricolo,<br />

forme di ingiustizia. Le economie emergenti accaparrano terre nei<br />

Paesi poveri, specialmente in Africa, espropriandone le popolazioni<br />

con la complicità di dirigenti locali. Inoltre, recano danno all’ambiente<br />

e deturpano il creato che ispira la pace e il benessere e con<br />

23


cui le popolazioni vivono in armonia. Occorre anche denunciare lo<br />

sfruttamento del lavoro contadino e condizioni di mercato internazionale<br />

che portano a privilegiare colture destinate all’esportazione<br />

a danno delle colture destinate all’alimentazione locale. Queste e altre<br />

situazioni comportano effetti gravissimi di ingiustizia e di squilibri<br />

sociali, fame e malattie, analfabetismo e arretratezza, spargendo<br />

semi di discordia e di guerra e rendendo i poveri sempre più<br />

poveri e dipendenti da chi ha il potere di decidere per gli altri e sulla<br />

vita degli altri. È il trionfo dell’egoismo, con la negazione della solidarietà<br />

e della verità. Dobbiamo dire che queste situazioni di ingiustizia<br />

si verificano anche in Italia, sia con l’iniqua distribuzione<br />

del valore aggiunto a danno degli agricoltori lungo le filiere agroalimentari,<br />

sia con riferimento al lavoro nero. Di fronte all’infedeltà<br />

devastante dell’egoismo si pone la Parola divina, che rivendica la<br />

signoria di Dio sul mondo e l’universale destinazione dei beni della<br />

terra. Da questa solidarietà dovrà nascere, in particolare, un rapporto<br />

con i fratelli migranti che ne rispetti davvero la dignità personale.<br />

Tale disposizione interiore sa scorgere nel volto del fratello bisognoso<br />

l’immagine e la somiglianza divina e riconosce che molta<br />

ricchezza dei Paesi ricchi deriva dallo sfruttamento della terra e delle<br />

persone dei Paesi poveri.<br />

La solidarietà sarà monca, specialmente verso i popoli poveri, se<br />

non si riconosce che l’impatto dell’immigrazione extracomunitaria<br />

è oggi uno dei fattori importanti e decisivi per il mantenimento<br />

stesso del mondo agricolo. Questo fenomeno invita a un’apertura<br />

nuova alla mondialità, portando a misurarsi con il cammino ecumenico<br />

e con il dialogo interreligioso, in vista di una rispettosa integrazione<br />

sociale e culturale nelle nostre comunità (cfr Frutto della<br />

terra, n. 16).<br />

Assumiamo, come singoli e come comunità, la responsabilità di<br />

maturare in una mentalità rinnovata, che sappia fare del ringraziamento<br />

non solo il risultato delle nostre azioni, ma la base da cui partire<br />

per rendere giustizia all’opera straordinaria del Creatore, ma anche<br />

all’uomo stesso, secondo le parole dell’Enciclica di<br />

Benedetto XVI Caritas in veritate: «Le modalità con cui l’uomo<br />

tratta l’ambiente influiscono sulle modalità con cui tratta se stesso e<br />

viceversa» (n. 51).<br />

24<br />

Roma, 15 agosto 2009<br />

Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria


Nuove nomine del Consiglio Episcopale Permanente<br />

Sessione 21-24 settembre 2009<br />

Il Consiglio Episcopale Permanente, nella sessione del 21-24 settembre<br />

2009, ha proceduto ai seguenti adempimenti statutari:<br />

Commissione Episcopale per la liturgia<br />

– S.E. Mons. Alceste CATELLA, Vescovo di Casale Monferrato,<br />

eletto Membro<br />

Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo<br />

– S.E. Mons. Giovan Battista PICHIERRI, Vescovo di Trani-Barletta-Bisceglie,<br />

eletto Membro<br />

Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali<br />

– S.E. Mons. Antonio STAGLIANÒ, Vescovo di Noto, eletto<br />

Membro<br />

Segreteria Generale<br />

– Don Franco MAGNANI, della diocesi di Mantova, nominato Direttore<br />

dell’Ufficio Liturgico Nazionale.<br />

– Don Maurizio VIVIANI, della diocesi di Verona, nominato Direttore<br />

dell’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e<br />

l’università.<br />

– Don Paolo GENTILI, della diocesi di Grosseto, nominato Direttore<br />

dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia.<br />

25


– Mons. Adolfo ZAMBON, della diocesi di Vicenza, nominato Direttore<br />

dell’Ufficio Nazionale per i problemi giuridici.<br />

– Dott. Matteo CALABRESI, nominato Responsabile del Servizio<br />

per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica.<br />

Azione Cattolica Italiana (ACI)<br />

– Mons. Ugo UGHI, della diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-<br />

Pergola, nominato Vice Assistente Ecclesiastico Generale.<br />

– Don Giuseppe MASIERO, della diocesi di Padova, nominato Assistente<br />

Ecclesiastico Nazionale per il settore adulti.<br />

Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI)<br />

– Don Jean Paul LIEGGI, della diocesi di Bari-Bitonto, nominato<br />

Assistente Ecclesiastico Nazionale per la branca Rovers/Scolte.<br />

Associazione Guide e Scouts d’Europa Cattolici (AGESCI)<br />

– Don Stefano CAPRIO, della diocesi di Foggia-Bovino, nominato<br />

Assistente Ecclesiastico Generale.<br />

– Padre Edoardo RICEVUTI, O.Cist., nominato Assistente Ecclesiastico<br />

Nazionale per la branca Lupetti.<br />

– Don Giuseppe CAVOLI, della diocesi di Fano-Fossombrone-<br />

Cagli-Pergola, nominato Assistente Ecclesiastico Nazionale per<br />

la branca Esploratori.<br />

– Padre Gerardo PASQUINELLI, F.D.M., nominato Assistente Ecclesiastico<br />

Nazionale per la branca Coccinelle.<br />

– Don Fabio GOLLINUCCI, della diocesi di Trieste, nominato Assistente<br />

Ecclesiastico Nazionale per la branca Scolte.<br />

– Don Giovanni FACCHETTI, della diocesi di Bolzano-<br />

Bressanone, nominato Assistente Ecclesiastico Nazionale per la<br />

branca Guide.<br />

Il Consiglio Permanente ha espresso il gradimento della terna<br />

presentata dall’Associazione Cattolica Esercenti Cinema (ACEC)<br />

per la scelta del proprio presidente.<br />

26


* * *<br />

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, nella riunione<br />

di lunedì 21 settembre 2009, ha proceduto alle seguenti nomine:<br />

Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo<br />

– S.E. Mons. Eugenio RAVIGNANI, Amministratore Apostolico di<br />

Trieste, nominato Membro.<br />

Comitato per gli enti e i beni ecclesiastici<br />

– Mons. Adolfo ZAMBON, della diocesi di Vicenza, nominato<br />

Membro.<br />

Comitato per il progetto culturale<br />

– Prof. Gian Carlo BLANGIARDO nominato Membro.<br />

Comitato per la promozione del sostegno economico alla Chiesa<br />

Cattolica<br />

– Dott. Matteo CALABRESI nominato Membro.<br />

Collegio dei revisori dei conti della Fondazione Missio<br />

– Don Alfonso RAIMO, della diocesi di Salerno-Campagna-<br />

Acerno, nominato Membro.<br />

Università Cattolica del Sacro Cuore - sede di Roma<br />

– Don Angelo AULETTA della diocesi di Tricarico, don Paolo<br />

Angelo BONINI della diocesi di Albenga-Imperia, e don Bernardino<br />

PESSANI della diocesi di Milano, nominati Assistenti Spirituali.<br />

Consiglio Episcopale Permanente<br />

27


Comunicato finale<br />

del Consiglio Episcopale Permanente<br />

Sessione 21-24 settembre 2009<br />

Il Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale<br />

Italiana, presieduto dal Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo<br />

di Genova, si è riunito a Roma per la sessione autunnale dal 21 al<br />

24 settembre 2009:<br />

Tutti i partecipanti hanno ringraziato il Cardinale Presidente per i<br />

contenuti e il tono della sua prolusione, che ha offerto una lettura<br />

lucida e serena del momento presente. In particolare è stata apprezzata<br />

la scelta di fare della recente Enciclica papale Caritas in veritate<br />

la chiave interpretativa dell’attuale situazione economica e culturale,<br />

soggetta a veloci trasformazioni.<br />

Non è mancata l’attenzione all’Anno sacerdotale, indetto da Benedetto<br />

XVI, preziosa opportunità per approfondire il senso della<br />

figura del sacerdote, il cui profilo non cessa di attrarre e di creare<br />

aspettative proprio in una società anonima e segnata dal rarefarsi<br />

della prossimità e della gratuità. È stata esaminata una prima traccia<br />

degli Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020, che porranno<br />

al centro la questione educativa, perno di una rinnovata stagione<br />

di evangelizzazione. Non si tratterà di un semplice prontuario pedagogico<br />

a uso delle Chiese particolari, ma piuttosto di uno strumento<br />

che propizi una presa di coscienza plausibile e praticabile per reagire<br />

al diffuso nichilismo che pervade la vita di tanti, specie dei più<br />

giovani.<br />

Il Consiglio Permanente ha approvato l’ordine del giorno dell’Assemblea<br />

Generale, che si terrà ad Assisi dal 9 al 12 novembre,<br />

autorizzando l’invio a tutti i Vescovi della bozza di due documenti<br />

che dovranno essere vagliati in quella occasione. Il primo è la nuova<br />

28


edizione del Rito delle esequie; il secondo si concentra sulla presenza<br />

e l’azione della Chiesa nel Mezzogiorno. Specifica attenzione è<br />

stata dedicata anche all’approssimarsi della ricorrenza del centocinquantesimo<br />

dell’unità d’Italia.<br />

È stata autorizzata la preparazione di un vademecum per le parrocchie<br />

italiane, a cui sempre più spesso si accostano fedeli provenienti<br />

da Paesi dell’Est europeo e appartenenti all’ortodossia. È stata<br />

licenziata una Nota che recepisce le norme pubblicate dalla Santa<br />

Sede per gli Istituti superiori di scienze religiose e sono state assunte<br />

talune determinazioni in materia di sostentamento del clero.<br />

Infine, è stato approvato il Messaggio per la Giornata per la Vita<br />

del 2010.<br />

Consiglio Episcopale Permanente<br />

29


Messaggio per la 32 a Giornata Nazionale per la vita<br />

7 febbraio 2009<br />

Chi guarda al benessere economico alla luce del Vangelo sa che<br />

esso non è tutto, ma non per questo è indifferente. Infatti, può servire<br />

la vita, rendendola più bella e apprezzabile e perciò più umana.<br />

Fedele al messaggio di Gesù, venuto a salvare l’uomo nella sua<br />

interezza, la Chiesa si impegna per lo sviluppo umano integrale, che<br />

richiede anche il superamento dell’indigenza e del bisogno. La disponibilità<br />

di mezzi materiali, arginando la precarietà che è spesso<br />

fonte di ansia e paura, può concorrere a rendere ogni esistenza più<br />

serena e distesa. Consente, infatti, di provvedere a sé e ai propri cari<br />

una casa, il necessario sostentamento, cure mediche, istruzione. Una<br />

certa sicurezza economica costituisce un’opportunità per realizzare<br />

pienamente molte potenzialità di ordine culturale, lavorativo e artistico.<br />

Avvertiamo perciò tutta la drammaticità della crisi finanziaria<br />

che ha investito molte aree del pianeta: la povertà e la mancanza del<br />

lavoro che ne derivano possono avere effetti disumanizzanti. La povertà,<br />

infatti, può abbrutire e l’assenza di un lavoro sicuro può far<br />

perdere fiducia in se stessi e nella propria dignità. Si tratta, in ogni<br />

caso, di motivi di inquietudine per tante famiglie. Molti genitori sono<br />

umiliati dall’impossibilità di provvedere, con il proprio lavoro, al<br />

benessere dei loro figli e molti giovani sono tentati di guardare al<br />

futuro con crescente rassegnazione e sfiducia. Proprio perché conosciamo<br />

Cristo, la Vita vera, sappiamo riconoscere il valore della vita<br />

umana e quale minaccia sia insita in una crescente povertà di mezzi<br />

e risorse. Proprio perché ci sentiamo a servizio della vita donata da<br />

Cristo, abbiamo il dovere di denunciare quei meccanismi economici<br />

che, producendo povertà e creando forti disuguaglianze sociali, feriscono<br />

e offendono la vita, colpendo soprattutto i più deboli e indifesi.<br />

Il benessere economico, però, non è un fine ma un mezzo, il cui<br />

valore è determinato dall’uso che se ne fa: è a servizio della vita, ma<br />

30


non è la vita. Quando, anzi, pretende di sostituirsi alla vita e di diventarne<br />

la motivazione, si snatura e si perverte. Anche per questo<br />

Gesù ha proclamato beati i poveri e ci ha messo in guardia dal pericolo<br />

delle ricchezze (cfr Lc 6,20-25). Alla sua sequela e testimoniando<br />

la libertà del Vangelo, tutti siamo chiamati a uno stile di vita<br />

sobrio, che non confonde la ricchezza economica con la ricchezza di<br />

vita. Ogni vita, infatti, è degna di essere vissuta anche in situazioni<br />

di grande povertà. L’uso distorto dei beni e un dissennato consumismo<br />

possono, anzi, sfociare in una vita povera di senso e di ideali<br />

elevati, ignorando i bisogni di milioni di uomini e di donne e danneggiando<br />

irreparabilmente la terra, di cui siamo custodi e non padroni.<br />

Del resto, tutti conosciamo persone povere di mezzi, ma ricche<br />

di umanità e in grado di gustare la vita, perché capaci di<br />

disponibilità e di dono. Anche la crisi economica che stiamo attraversando<br />

può costituire un’occasione di crescita. Essa, infatti, ci<br />

spinge a riscoprire la bellezza della condivisione e della capacità di<br />

prenderci cura gli uni degli altri. Ci fa capire che non è la ricchezza<br />

economica a costituire la dignità della vita, perché la vita stessa è la<br />

prima radicale ricchezza, e perciò va strenuamente difesa in ogni<br />

suo stadio, denunciando ancora una volta, senza cedimenti sul piano<br />

del giudizio etico, il delitto dell’aborto. Sarebbe assai povera ed egoista<br />

una società che, sedotta dal benessere, dimenticasse che la vita<br />

è il bene più grande. Del resto, come insegna il Papa Benedetto<br />

XVI nella recente Enciclica Caritas in veritate, «rispondere alle<br />

esigenze morali più profonde della persona ha anche importanti e<br />

benefiche ricadute sul piano economico» (n. 45), in quanto «l’apertura<br />

moralmente responsabile alla vita è una ricchezza sociale ed<br />

economica» (n. 44).<br />

Proprio il momento che attraversiamo ci spinge a essere ancora<br />

più solidali con quelle madri che, spaventate dallo spettro della recessione<br />

economica, possono essere tentate di rinunciare o interrompere<br />

la gravidanza, e ci impegna a manifestare concretamente<br />

loro aiuto e vicinanza. Ci fa ricordare che, nella ricchezza o nella<br />

povertà, nessuno è padrone della propria vita e tutti siamo chiamati<br />

a custodirla e rispettarla come un tesoro prezioso dal momento del<br />

concepimento fino al suo spegnersi naturale.<br />

Roma, 7 ottobre 2009<br />

Memoria della Beata Vergine del Rosario<br />

Consiglio Episcopale Permanente<br />

31


Nuove nomine<br />

del Consiglio Episcopale Permanente<br />

9-12 novembre 2009<br />

Durante i lavori della 60ª Assemblea Generale, tenutasi nei giorni<br />

9-12 novembre 2009, si è proceduto alla seguente elezione:<br />

Vice Presidente della CEI per l’area centro<br />

- S.E. Mons. Gualtiero BASSETTI, Arcivescovo di Perugia - Città<br />

della<br />

Pieve.<br />

* * *<br />

La Presidenza della CEI, nella riunione del 9 novembre 2009, ha<br />

provveduto alle seguenti nomine:<br />

Università Cattolica del Sacro Cuore - sede di Piacenza<br />

– Don Mauro BIANCHI (Piacenza-Bobbio), nominato Assistente<br />

Ecclesiastico.<br />

Università Cattolica del Sacro Cuore - sede di Milano<br />

– Don Daniel BALDITARRA, (Compagnia di San Paolo); Don<br />

Giorgio BEGNI (Milano); Don Ambrogio PISONI (Milano), nominati<br />

Assistenti Ecclesiastici.<br />

* * *<br />

Il Consiglio Episcopale Permanente, riunitosi l’11 novembre<br />

2009, ha provveduto alle seguenti nomine:<br />

32


Fondazione Migrantes<br />

– Mons. Giancarlo PEREGO (Cremona), nominato Direttore Generale.<br />

Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano<br />

Consiglio di amministrazione: S.E. Mons. Mariano CROCIATA,<br />

Segretario Generale della CEI, nominato Rappresentante.<br />

Associazione Pax Christi<br />

Consiglio Nazionale: S.E. Mons. Giovanni GIUDICI, Vescovo di<br />

Pavia, nominato Presidente.<br />

Segreteria Generale<br />

33


Comunicato finale<br />

della 60 a Assemblea Generale<br />

Assisi 9-12 novembre 2009<br />

La 60 a Assemblea Generale dei Vescovi italiani si è svolta ad Assisi-Santa<br />

Maria degli Angeli dal 9 al 12 novembre 2009, con la<br />

partecipazione di duecentodue membri e otto Vescovi emeriti. Tra<br />

gli invitati, docenti ed esperti in ragione dei diversi punti all’ordine<br />

del giorno. È stato molto apprezzato il clima di condivisione, favorito<br />

dal carattere residenziale dell’incontro, che si è manifestato –<br />

oltre che nei lavori e nei momenti conviviali – nella preghiera liturgica.<br />

Particolarmente toccante è stata la Celebrazione Eucaristica,<br />

presieduta dal Cardinale Presidente, nel cinquantesimo anniversario<br />

della consacrazione dell’Italia al Cuore Immacolato di Maria.<br />

I Vescovi hanno approvato la nuova edizione del Rito delle Esequie,<br />

libro che sarà pubblicato una volta ottenuta la prescritta autorizzazione<br />

(recognitio) della Sede Apostolica. È stata pure approvata<br />

la bozza della nota su Chiesa e Mezzogiorno, stabilendo che il<br />

documento sarà reso pubblico dopo l’ultima lettura rimessa al Consiglio<br />

Episcopale Permanente, che si riunirà nel mese di gennaio.<br />

Durante i lavori si è proceduto all’elezione di un Vice Presidente<br />

della CEI per l’area centro, nella persona di S.E. Mons. Gualtiero<br />

Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.<br />

Sono state presentate le iniziative indette a livello nazionale e<br />

diocesano in occasione dell’Anno Sacerdotale ed è stata illustrata<br />

l’indagine per la rilevazione delle opere sanitarie e sociali di ispirazione<br />

ecclesiale in Italia. Sono state fornite informazioni puntuali<br />

in merito a due eventi di rilevante importanza previsti nei prossimi<br />

mesi, cioè l’Ostensione della Sindone (Torino, 10 aprile-23<br />

maggio 2010) e il convegno Testimoni digitali (Roma, 22-24 aprile<br />

2010).<br />

34


Unanime apprezzamento è stato espresso per gli spunti di approfondimento<br />

e di riflessione contenuti nelle due relazioni accademiche<br />

concernenti la questione antropologica, alla luce del nesso fra<br />

etica della vita ed etica sociale, e l’immagine della Chiesa in rapporto<br />

alla comunicazione mediatica.<br />

Assemblea Generale della CEI<br />

35


Messaggio per la 14 a Giornata Mondiale<br />

per la Vita Consacrata<br />

2 febbraio 2010<br />

UNA VITA INTAGLIATA NELL’ESSENZIALE<br />

Il Servo di Dio Giovanni Paolo II, nella Lettera Apostolica Novo<br />

millennio ineunte, si diceva lieto di aver potuto beatificare e canonizzare<br />

tanti cristiani che si sono santificati nelle condizioni più<br />

ordinarie della vita. Aggiungeva che «è ora di riproporre a tutti<br />

con convinzione questa misura alta della vita cristiana ordinaria»<br />

(n. 31). Nella stessa linea, il Santo Padre Benedetto XVI offre a tutta<br />

la Chiesa un Anno Sacerdotale, al cui centro ha posto il ricordo di<br />

un santo sacerdote, il Curato d’Ars. Questi, infatti, ha veramente<br />

vissuto i giorni ordinari in maniera straordinaria. A lui devono<br />

guardare anzitutto i sacerdoti. Ma la luce che promana dalla sua<br />

santità illumina i cuori cristiani e, in particolare, apre una finestra<br />

sul cielo alle anime di vita consacrata. A loro chiediamo di fare<br />

proprie le intenzioni che il Papa raccomanda a tutti in questo anno.<br />

La prima di esse riguarda i sacerdoti: occorre pregare perché siano<br />

immagine viva del Signore Gesù e portino l’amore di Dio alle<br />

comunità loro affidate. Una seconda intenzione tocca i giovani:<br />

siamo invitati a pregare perché possano apprendere dal Santo Curato<br />

d’Ars quanto sia necessario, umile e glorioso il ministero sacerdotale<br />

che Gesù affida a quanti accolgono la sua chiamata. La preghiera<br />

per le vocazioni si estende a tutta la comunità, affinché<br />

ciascuno accolga e valorizzi i carismi donati con abbondanza dallo<br />

Spirito Santo.<br />

In questa speciale Giornata vogliamo quest’anno lasciarci guidare<br />

da ciò che il santo Curato d’Ars ha ricevuto dall’incontro con la vita<br />

consacrata. Si possono ricordare in proposito almeno tre momenti:<br />

36


la Prima Comunione, la preparazione al sacerdozio, il desiderio costante<br />

di una vita contemplativa. Quanto alla Prima Comunione, a<br />

preparare Giovanni Maria Vianney furono due religiose il cui convento,<br />

negli anni della rivoluzione francese, era stato distrutto e la<br />

cui comunità era stata dispersa. Le chiese erano chiuse e per pregare<br />

ci si doveva nascondere. Per la celebrazione della Prima Comunione<br />

fu scelta una casa di campagna. Era il tempo della mietitura: per<br />

precauzione, davanti alle finestre erano stati allineati carri di fieno,<br />

che vennero scaricati durante la funzione. Le madri avevano portato,<br />

ben nascosti sotto i lunghi mantelli, il velo per le bambine e la<br />

fascia per i fanciulli. San Giovanni Maria Vianney non dimenticherà<br />

mai la grazia di quel giorno e anche dopo molti anni ne parlerà<br />

con commozione. Si sentì sempre debitore nei confronti delle due<br />

religiose che, con sprezzo del pericolo e fedeli alla loro consacrazione,<br />

lo accompagnarono a ricevere, per la prima volta, Gesù nel<br />

sacramento dell’Eucaristia.<br />

Anche la formazione al sacerdozio mise in contatto il Vianney<br />

con la vita consacrata. Figura assolutamente fondamentale per il<br />

suo cammino fu l’Abbé Charles Balley, Canonico Regolare di<br />

Sant’Agostino, un vero confessore della fede ai tempi della rivoluzione<br />

francese. Parroco di Ecully, gli venne presentato il giovane<br />

Vianney, ormai quasi ventenne, perché gli fornisse la formazione<br />

necessaria per diventare prete. Inizialmente cercò di sottrarsi a tale<br />

compito che gli pareva eccessivo, considerata l’età del giovane e il<br />

fatto che fosse quasi analfabeta. Ma poi ebbe un’improvvisa intuizione.<br />

Fissato lo sguardo su di lui, assunse il proposito di prenderlo<br />

con sé e di sacrificarsi per lui. Lo accompagnerà così fino al sacerdozio<br />

e lo terrà per due anni come vicario parrocchiale.<br />

Va infine ricordata l’aspirazione del Santo Curato d’Ars alla vita<br />

contemplativa. Dopo due anni di presenza ad Ars emerse il suo<br />

dramma interiore: si sentiva inadeguato alla cura pastorale, ritenendo<br />

di non avere scienza e virtù sufficiente. Giudicava un atto di presunzione<br />

l’aver accettato l’incarico. Si domandava se la sua vera<br />

vocazione non fosse piuttosto la solitudine e la contemplazione. Per<br />

tutta la vita proverà, come intimo tormento, la tentazione di lasciare<br />

il gregge per avere più tempo per la preghiera e la meditazione. Sarebbe<br />

andato volentieri in una trappa o in una certosa, ma i superiori<br />

non acconsentirono a tale aspirazione. Quanto a lui, il suo tormento<br />

interiore non ne intaccò l’impegno pastorale, a cui si dedicò con tut-<br />

37


te le forze, di giorno e anche di notte, per la vita intera. Fu un vero<br />

pastore con l’anima del contemplativo.<br />

Sono almeno due gli inviti diretti ai consacrati che ci sembra di<br />

poter cogliere dalla testimonianza del Santo Curato d’Ars. Il primo<br />

si lega al nucleo più intimo del suo essere: la sua vita personale e il<br />

suo ministero hanno sempre avuto al centro la ricerca di una pura e<br />

semplice essenzialità. La vita consacrata non è forse una chiamata a<br />

essere testimoni dell’essenziale? Vi è, poi, un secondo invito: quello<br />

di coltivare la compagnia dei santi. Le ricchezze a cui attingere conoscendo<br />

e approfondendo la storia della santità sono immense.<br />

Possiamo usufruirne ampiamente, ma possiamo anche trascurare tale<br />

opportunità lasciandola, in certo senso, sepolta. Se la conoscenza<br />

della storia della santità è fonte di grande illuminazione e conforto,<br />

l’ignoranza di questo tesoro ci rende poveri e spesso anche miopi<br />

nel discernere il presente e nell’affrontare le responsabilità che ci<br />

sono affidate. È dunque fondamentale nutrirci di ciò che ci immerge<br />

nelle profondità del Vangelo, reso visibile, udibile e palpabile dai<br />

grandi testimoni che ci precedono nel cammino della Chiesa. Se la<br />

nostra compagnia diventerà sempre più quella dei santi, saremo aiutati<br />

a comprendere la volontà di Dio per ciascuno di noi e saremo<br />

dolcemente sospinti a darvi una risposta positiva e generosa.<br />

Sorretti dall’esempio del Santo Curato d’Ars, facciamo nostra in<br />

questa giornata la preghiera della liturgia: «O Dio, che unisci in un<br />

unico volere le menti dei fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò<br />

che comandi, di desiderare ciò che prometti, perché tra le vicende<br />

del mondo là siano fissi i nostri cuori, dove è la vera gioia».<br />

Roma, 22 novembre 2009<br />

Solennità di Cristo Re dell’universo<br />

Commissione Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata<br />

INSEGNAMENTO PASTORALE DEL VESCOVO<br />

38


Omelia del Vescovo<br />

per l’Ordinazione Sacerdotale<br />

di don Marco Annesi<br />

Miggiano, 4 settembre 2009 ∗<br />

Nessuno di noi avrebbe mai osato dare la propria adesione di fede<br />

a Cristo Gesù, alla sua parola, se Gesù stesso non avesse pregato per<br />

noi, non avesse detto: Padre, erano Tuoi, li hai dati a me. Io per loro<br />

sono consacrato e li consacro nella verità. Questa preghiera di<br />

Gesù, dice quanto a Lui siamo cari, e come Lui ci tiene stretti a sé,<br />

come Lui sostiene continuamente la nostra adesione a Lui e alla volontà<br />

del Padre. È solo forti di questa certezza che ciascuno di noi,<br />

come credente, continua a dare la propria adesione al Signore, col<br />

proprio cuore, con la propria mente e la propria vita. Sì, carissimi.<br />

Gesù ha pregato per ciascuno di noi, Gesù si è consacrato al Padre<br />

per consacrare noi a Lui, Gesù ci ha resi strettamente uniti a sé perché<br />

noi potessimo essere fedeli a Lui e non appartenere al mondo,<br />

non essere del maligno, ma essere completamente Suoi.<br />

Questa certezza ha dato a ciascuno di noi la gioia di aderire alla<br />

scelta che è Sua e soltanto Sua, della gratuità del Suo cuore, senza il<br />

minimo merito da parte nostra come da parte di Marco. Nessun merito.<br />

La chiamata è solo e unicamente dono gratuito dell’amore di<br />

Dio per ciascuno di noi. Ed è a questo dono gratuito che noi rispondiamo<br />

con la generosità totale del nostro cuore e con l’impegno della<br />

nostra vita. A noi e quindi a te Marco sarà affidato il Vangelo, la<br />

predicazione. Ricordati sempre, e ricordiamo tutti ciò che ha detto<br />

l’apostolo Paolo: «Noi non predichiamo noi stessi. Noi predichiamo<br />

Cristo Gesù». Nessuno di noi porta se stesso, la propria gratificazione,<br />

i propri successi; noi predichiamo Cristo Gesù. È solo questo<br />

∗ Testo trascritto da registrazione.<br />

39


e sempre questo. Noi predichiamo e annunziamo Lui, che è la Verità,<br />

che è venuto a rivelare e ad annunciare. Perché sia via di salvezza<br />

per il mondo intero, come per ciascun uomo e ciascuna donna<br />

della terra. Predichiamo Lui, Gesù. Ricordalo sempre Marco. Ricordiamolo<br />

sempre, vescovi e presbiteri. Perché non abbiamo mai a<br />

lasciarci né abbindolare né illudere come nemmeno scoraggiarci<br />

davanti ai risultati o ai non risultati, perché sappiamo che il nostro<br />

compito è unicamente quello di annunciare Lui. Avendo come unica<br />

soddisfazione quella di essere fedeli a Lui. E quello di essere totalmente<br />

obbedienti a Lui. Ma anche, ha detto Paolo, «nei vostri confronti<br />

noi siamo servitori per amore di Gesù Cristo, non padroni,<br />

non spadroneggiando sul gregge ma facendoci servi dei fratelli»<br />

perché tutti voi, carissimi fratelli e tutti voi che siete affidati alle sue<br />

cure e saranno affidati alle tue cure, possano essere fedeli alla loro<br />

vocazione cristiana. Servi. Questa è la nostra dignità e il nostro onore.<br />

Essere servi dei fratelli per amore di Gesù Cristo. È questo il<br />

compito che ci viene affidato.<br />

Nell’ordinazione che tra poco riceverai e che abbiamo ricevuto, ti<br />

saranno fatte delle domande. Delle domande fondamentali che tracciano<br />

tutto l’itinerario del tuo cammino presbiterale. E nel giorno<br />

dell’anniversario dell’ordinazione, bisognerebbe riprendere quelle<br />

domande, e quindi riprendere quella risposta: «Sì, lo voglio». Per<br />

poter rinnovare continuamente l’adesione totale a Cristo, l’impegno<br />

di annunciarlo con entusiasmo senza mai tirarsi indietro, e l’impegno<br />

di essere servi del Suo popolo per amore Suo. Ritornare su<br />

quelle domande e sulla tua risposta che questa sera dai con tutto il<br />

tuo cuore e con tutta la tua generosità, con tutto l’impegno che hai<br />

preparato e con cui hai vissuto questi anni. Ma attento: il tempo potrebbe<br />

intiepidire la tua risposta al Signore. Quel «sì, lo voglio» potrebbe<br />

diventare: «sì, lo voglio, a condizione che…»; «sì, lo voglio,<br />

ma…»; «sì, lo voglio, se…». No. «Sì, lo voglio». Senza alcuna<br />

condizione. Senza né e senza ma. Ogni giorno. Per essere veramente<br />

fedele a colui che ti ha amato, ti ha chiamato, e questa sera ti consacra.<br />

E voglio ricordare quello che ricordo ad ogni ordinazione presbiterale,<br />

perché lo ritengo essenziale. Primo: tu vieni ordinato presbitero<br />

perché vieni inserito in un collegio di presbiteri. Ciò significa<br />

che la comunione presbiterale, la comunione coi presbiteri, è<br />

essenziale perché sacramentale. Una comunione da coltivare, vivere,<br />

costruire, giorno per giorno, a volte con fatica. Così come la tua<br />

40


comunione con il vescovo. Una comunione profonda e sacramentale.<br />

Quel «sì, prometto filiale rispetto e obbedienza» a me e ai miei<br />

successori non è una promessa di circostanza ma abbraccia tutta la<br />

vita presbiterale per assicurarne la vera fecondità e la vera adesione<br />

alla volontà di Dio. E sei ordinato presbitero, a servizio di tutta<br />

la Chiesa diocesana, di questa Chiesa di <strong>Ugento</strong>-Santa Maria di<br />

Leuca. Non sei ordinato presbitero per un incarico, per una parrocchia.<br />

Ma per lì dove il Signore ti manderà a servirLo, a servire Lui<br />

servendo i fratelli. Senza mai attaccarti a niente e a nessuno che non<br />

sia Cristo Gesù, il suo popolo, i fratelli che ti saranno affidati.<br />

È necessario e importante accogliere questo dono che il Signore ti<br />

fa. Accoglilo con tutta la tua generosità. La nostra Chiesa possa veramente<br />

gioire di te presbitero come di tutti i presbiteri della nostra<br />

Chiesa. La nostra Chiesa possa trovare e vedere in te uno stimolo<br />

affinché più intensamente tutti, cominciando da me, possiamo vivere<br />

la chiamata che Dio ha fatto a noi nella risposta sempre più generosa,<br />

più totale, più piena. Il Signore Gesù, Sommo Sacerdote, ti<br />

riempia dei suoi doni perché tu, fino all’ultimo istante della tua esistenza,<br />

possa dire: «Signore, ho predicato soltanto Te. Ho annunciato<br />

Te. Ho servito Te. Ho compiuto fedelmente la missione che mi<br />

avevi affidato».<br />

41


ATTIVITÀ GIURIDICO-PASTORALE<br />

43


Lettere scritte dal nostro Vescovo<br />

Gent.mo Sig. Questore<br />

Gent.mo Signor Prefetto,<br />

Gent.mo Presidente della Provincia<br />

LECCE<br />

Gent.mo Sindaco di Alessano<br />

Gent.mo Sindaco di Tricase<br />

Loro Sedi<br />

Mi pregio invitare la S.V. ill.ma all’inaugurazione del nuovo<br />

Auditorium costruito dalla <strong>Diocesi</strong> e intitolato a «Benedetto XVI»<br />

in ricordo della Sua indimenticabile visita a S. Maria di Leuca, situato<br />

sulla Statale 275 tra Lucugnano e Alessano (Km. 23/6) che si<br />

terrà giovedì 26 novembre alle ore 17.<br />

Alla Benedizione seguirà la presentazione e la Visita della struttura.<br />

L’Auditorium è dotato di 800 posti a sedere divisi tra la platea<br />

e la galleria ed è dotato di tutti i conforts e le attrezzature tecniche<br />

necessarie.<br />

Certo della sua gradita presenta, cordialmente saluto.<br />

<strong>Ugento</strong>, 15 novembre 2009<br />

Il vostro Vescovo<br />

† d. Vito<br />

45


Carissimi,<br />

Ai carissimi Sacerdoti e Diaconi<br />

Loro Sedi<br />

desidero esprimere la mia immensa gratitudine per la vicinanza e<br />

la preghiera vostra e delle comunità parrocchiali in questo periodo<br />

caratterizzato dalla mia degenza in Ospedale, all’inizio solo per pochi<br />

giorni per accertamenti e poi invece per complicazioni avvenute<br />

per quindici giorni.<br />

Da tutti gli esami effettuati sembra essersi presentata una recidiva<br />

del Linfoma maligno non Hodgkin diagnosticatomi nel 2002 e che<br />

ho tenuto sotto controllo in tutti questi anni con una adeguata terapia.<br />

Ora questa recidiva, con cura chemioterapica adeguata, dovrebbe<br />

rientrare e dovrà essere tenuta sotto controllo.<br />

Sono, come tutti, nelle mani di Dio e pronto sempre a fare la Sua<br />

Volontà per continuare, se così a Lui piacerà, a servire la nostra amata<br />

Chiesa. Continuo ad affidarmi alle vostre preghiere come tutti<br />

voi siete presenti ogni giorno nelle mie.<br />

Alcune comunicazioni<br />

Nella Riunione del Consiglio Presbiterale del 9 ottobre scorso sono<br />

state proposte delle iniziative per l’Anno Sacerdotale.<br />

– Venerdì 29 Gennaio in Seminario ore 9.30: Incontro di tutto il<br />

Clero.<br />

Don Franco Castellana si soffermerà sul tema «La Presbyterorum<br />

Ordinis a quarant’anni dal Concilio nel contesto dell’Anno Sacerdotale»<br />

– Nel mese di marzo o aprile o maggio un incontro con il prof.<br />

Vittorino Andreoli sulle attese del mondo di oggi nei riguardi dei<br />

Sacerdoti.<br />

In questi due giorni, secondo le possibilità dei relatori, si prevede<br />

per la sera anche l’incontro per i laici sul Sacerdozio comune e Sacerdozio<br />

ministeriale e il prete oggi.<br />

– A Febbraio da lunedì 8 a venerdì 12 febbraio (data scelta perché<br />

più possibile prima della Quaresima): Pellegrinaggio Diocesano ad<br />

Ars, Paray Le Monyal, Cluny, Taizè, Lione.<br />

Vi allego il programma. Stando al grande afflusso ad Ars e ai<br />

problemi dei voli aerei è necessario far conoscere al massimo entro<br />

46


la fine di novembre le eventuali adesioni di massima. Spero veramente<br />

che possiamo essere numerosi. Sarà una bella esperienza da<br />

vivere insieme. Come incoraggiamento la <strong>Diocesi</strong> contribuirà sulla<br />

quota di partecipazione con Euro 100 a testa.<br />

Allego alla presente fotocopia della lettera inviata a tutti gli Amministratori<br />

pubblici della <strong>Diocesi</strong> per il primo incontro sulla Dottrina<br />

sociale della Chiesa, come programmato. Rinnovando a tutti il<br />

mio grande affetto, vi abbraccio e vi saluto affettuosamente<br />

Il vostro Vescovo<br />

† d. Vito<br />

47


Carissime,<br />

A tutte le carissime Suore<br />

Loro Sedi<br />

desidero esprimere anche a voi, come ho fatto ai carissimi Sacerdoti,<br />

la mia immensa gratitudine per la vostra vicinanza e la vostra<br />

preghiera in questo periodo caratterizzato dalla mia degenza in Ospedale,<br />

all’inizio solo per pochi giorni per accertamenti e poi invece,<br />

per complicazioni avvenute, per quindici giorni. Da tutti gli esami<br />

effettuati sembra essersi presentata una recidiva del Linfoma<br />

maligno non Hodgkin diagnosticatomi nel 2002 e che ho tenuto sotto<br />

controllo in tutti questi anni con una adeguata terapia. Ora questa<br />

recidiva, con cura chemioterapica adeguata, dovrebbe rientrare e<br />

dovrà essere tenuta sotto controllo.<br />

Sono, come tutti, nelle mani di Dio e pronto sempre a fare la Sua<br />

Volontà per continuare, se così a Lui piacerà, a servire la nostra amata<br />

Chiesa. Continuo ad affidarmi alle vostre preghiere come tutte<br />

voi siete presenti ogni giorno nelle mie. Un cordialissimo saluto.<br />

<strong>Ugento</strong>, 21 novembre 2009<br />

Festa della Presentazione di Maria Vergine al Tempio<br />

48<br />

Il vostro Vescovo<br />

† d. Vito


Alle carissime Monache Clarisse<br />

Monastero SS. Trinità<br />

Alessano<br />

Desidero unirmi spiritualmente con la mia preghiera alla celebrazione<br />

eucaristica nella ricorrenza del decimo anniversario della presenza<br />

del Monastero delle Clarisse nella nostra <strong>Diocesi</strong>. Elevo al<br />

Signore dal profondo del cuore un inno di ringraziamento per questa<br />

presenza che in questi anni è stata ed è un punto di riferimento per<br />

tutta la <strong>Diocesi</strong>, richiamo al primato di Dio. Stimolo a dare importanza<br />

alla contemplazione nella vita cristiana e tesoro, costituito dalla<br />

vita e dalla preghiera costante delle Clarisse, a cui attinge continuamente<br />

tutta la nostra Chiesa.<br />

Un cordialissimo saluto e ringraziamento a tutte e singole le Monache<br />

che benedico di cuore.<br />

<strong>Ugento</strong>, 22 novembre 2009<br />

Il vostro Vescovo<br />

† d. Vito<br />

49


Ai catechisti riuniti in Convegno<br />

26-27 novembre 2009<br />

Carissimi,<br />

un cordialissimo saluto innanzitutto a Don Gianfranco, che ringrazio<br />

per aver accolto il nostro invito, a Don Quintino, che ha assunto<br />

il compito di Direttore dopo l’indimenticabile Don Salvatore,<br />

a don Elia, a tutta l’équipe dell’Ufficio e a tutti e ciascuno di voi,<br />

carissimi catechisti ed educatori.<br />

Il progetto pastorale di quest’anno «Testimoni di speranza nel<br />

mondo del lavoro e nella città degli uomini» intende aiutare tutti i<br />

fedeli laici, dai fanciulli, ai ragazzi, agli adolescenti, ai giovani e<br />

adulti a prendere coscienza della loro specifica vocazione e missione:<br />

«cercare il regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole<br />

secondo Dio e contribuire, come dall’interno, a modo di fermento,<br />

alla santificazione del mondo, mediante l’esercizio della loro<br />

specifica funzione e guidati dallo spirito evangelico» (Lumen gentium,<br />

21) e «assumere l’instaurazione dell’ordine temporale come<br />

compito proprio e in esso, guidati dalla luce del Vangelo e dal pensiero<br />

della Chiesa e mossi dalla carità cristiana operino direttamente<br />

e in modo concreto» (Apostolicam actuositatem, 7).<br />

Un aiuto essenziale ed indispensabile per rispondere a questa vocazione<br />

viene dalla conoscenza seria della Dottrina sociale della<br />

Chiesa. A questo proposito tengo a sottolineare con fermezza, fugando<br />

ogni incertezza e ogni dubbio circa la necessità di questa conoscenza<br />

nella catechesi ordinaria, ciò che afferma la Centesimus<br />

annus di Giovanni Paolo II «Per la Chiesa insegnare e diffondere la<br />

dottrina sociale della Chiesa appartiene alla sua missione evangelizzatrice<br />

e fa parte essenziale del messaggio cristiano, perché tale<br />

dottrina ne propone le dirette conseguenze nella vita della società ed<br />

inquadra il lavoro quotidiano e l’impegno per la giustizia nella te-<br />

50


stimonianza a Cristo Salvatore» (n. 30). Si tratta quindi di aiutare<br />

tutti, anche i ragazzi, come i giovani e gli adulti, a «vivere» la fede<br />

nel Signore Gesù e nel suo Vangelo, alimentata dalla preghiera e<br />

dall’Eucarestia domenicale, nella vita concreta, nella vita sociale<br />

(Famiglia, scuola, lavoro, città, politica, ambiente...) poiché non c’è<br />

per il credente, di qualunque età, una separazione (tanto meno una<br />

estraneità o contrapposizione) tra vita interiore («nel Tempio») e vita<br />

pubblica («fuori dal Tempio»).<br />

Ecco perché ho voluto che fossero preparati dei sussidi adatti, oltre<br />

che per gli adulti, anche per i fanciulli e i ragazzi e giovani con<br />

un linguaggio adatto a loro. Non si tratta assolutamente di «andare<br />

fuori» dalla catechesi ordinaria, ma di dare attuazione a quanto la<br />

Chiesa insegna e alle indicazioni date dal Vescovo, quale primo responsabile<br />

della catechesi nella <strong>Diocesi</strong>, per il cammino catechistico<br />

a tutti i livelli.<br />

Perciò negli incontri di Forania, tenuti nel mese di settembre, ho<br />

dato due possibilità di scelta dopo aver esaminato nel consiglio pastorale<br />

parrocchiale e nel consiglio dei catechisti, il progetto diocesano<br />

e i sussidi: primo usare i sussidi come testi ordinari di catechesi<br />

durante l’anno, ritagliando poi un tempo congruo per la<br />

preparazione immediata ai Sacramenti dell’iniziazione cristiana, secondo<br />

usare i testi della CEI cogliendo i collegamenti tra le varie<br />

unità e i temi della dottrina sociale e quindi ricorrere all’uso dei sussidi.<br />

Ambedue le opzioni sono pienamente legittime.<br />

Ringrazio sentitamente l’équipe che ha preparato i sussidi, da me<br />

rivisti e approvati, e ringrazio sentitamente l’équipe dell’Ufficio catechistico<br />

per il lavoro svolto per cogliere e suggerire i collegamenti<br />

tra le unità dei catechismi CEI e i temi dei sussidi.<br />

In questo contesto gli interventi di Don Gianfranco in queste due<br />

sere daranno certamente un aiuto validissimo e un contributo competente<br />

al vostro lavoro. E lo ringrazio di cuore.<br />

E ringrazio di cuore tutti voi per il vostro impegno, la vostra dedizione<br />

e generosità. Il Signore vi ricompensi. E grazie per le vostre<br />

preghiere.<br />

Vi abbraccio tutti e... buon lavoro!<br />

Il vostro Vescovo<br />

† d. Vito<br />

51


Ritrovo negli archivi<br />

della Penitenzieria Apostolica<br />

di una nota sul Santuario-Basilica di S. M. di Leuca<br />

Eccellenza Reverendissima<br />

Molfetta, 1 ottobre 2009<br />

Invio il testo della nota storica destinata al Bollettino diocesano,<br />

dopo l’intesa con P. Ubaldo Todeschini.<br />

Il testo è stato da lui visionato e approvato. Con P. Ubaldo si è<br />

stabilito un cordiale rapporto. Spero che possa essere pubblicato nel<br />

prossimo fascicolo.<br />

La ringrazio di cuore. L’editore Vivere In sa bene come regolarsi<br />

con tutti i miei testi: è oltre un ventennio di intensa e cordiale collaborazione.<br />

52<br />

Le sarò grato di buone notizie.<br />

Cordialmente<br />

Mons. Salvatore Palese


SALVATORE PALESE - UBALDO TODESCHINI<br />

UN ANTICO DOCUMENTO<br />

SUL SANTUARIO DI LEUCA<br />

Nell’archivio della Penitenzieria Apostolica, custodito nella sua<br />

sede attuale, nel Palazzo della Cancelleria, a Roma, si trova la raccolta<br />

delle suppliche, risalenti al 1550 primo anno del pontificato di<br />

Giulio III (1550-1555) 1 .<br />

Tra le 724 suppliche c’è quella del Vescovo di Alessano, Annibale<br />

Magalotto in base alla quale, il 28 agosto 1550, egli ottenne dal<br />

papa la facoltà di alienare alcuni beni ecclesiastici, al fine di migliorare<br />

la condizione dei pellegrini al Santuario di Leuca.<br />

Annibale Magalotto, nativo di Orvieto e canonico della Basilica<br />

Vaticana, era stato nominato vescovo della diocesi salentina da<br />

papa Paolo III, il 18 gennaio 1551 2 . Breve fu il suo episcopato,<br />

perché egli morì nel 1551. Pertanto la sua iniziativa per il santuario<br />

può considerarsi l’unica opera di cui è rimasta notizia documentata,<br />

grazie a p. Ubaldo Maria Todeschini che ce l’ha passata.<br />

Non si tratta del testo originale del vescovo, perché abitualmente<br />

non si conservava, ma della elaborazione «in forma» cui provvedevano<br />

i procuratori della stessa Penitenzieria. Si ha pure notizia<br />

indiretta che egli effettuò una visita pastorale nei paesi della dio-<br />

1 Cfr. U. TODESCHINI, Oltre 700 suppliche originali del 1550 ritrovate nell’Archivio<br />

della Penitenzieria Apostolica, di prossima pubblicazione nella «Rivista di scienze religiose».<br />

2 Cfr. C. EUBEL, Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, III, Monasterii 1923,<br />

p. 103; G. RUOTOLO, <strong>Ugento</strong>-Leuca-Alessano, Cenni storici e attualità, 3 ed., Siena,<br />

p. 168; A. CALORO, Alessano, in C. DELL’AQUILA (ed.), Cronotassi, iconografia e araldica<br />

dell’episcopato pugliese, Bari 1984, pp. 81-84.<br />

53


cesi, ma i verbali che erano nell’archivio vescovile di Alessano,<br />

non ci sono pervenuti 3 .<br />

Il santuario di Leuca, probabilmente, era stato seriamente danneggiato<br />

durante i mesi in cui il Salento fu in balia dei Turchi, dopo<br />

l’agosto del 1480. Nel 1507 il vescovo di Alessano, Giacomo del<br />

Balzo (1488-1512), lo aveva «riedificato», come sostiene Luigi<br />

Tasselli alla fine del Seicento 4 . Si tramanda pure che nel 1537 il<br />

santuario non sfuggì alle scorrerie che i Turchi fecero sbarcando ancora<br />

una volta a Castro e a <strong>Ugento</strong> 5 .<br />

È certo, come afferma il vescovo Magalotto nel 1550, che la<br />

chiesa di S. Maria di Leuca era meta di pellegrinaggi, ma era a rischio.<br />

Egli scrive che i fedeli, per giorni, sostavano nelle sue vicinanze,<br />

ma si trovavano in pericolo di vita, a causa dei pirati che<br />

oltre ad offendere il luogo sacro con ingiuriosi improperi e derubarlo,<br />

rapivano gli stessi fedeli facendoli loro schiavi.<br />

La chiesa, è detto nella supplica era stata arricchita di indulgenze<br />

dai papi e pertanto, dopo il saccheggio e l’abbattimento della città di<br />

Leuca, era divenuto un centro importante di devozione: molti fedeli<br />

vi accorrevano, spinti dal desiderio di ottenere le indulgenze. Era<br />

tradizione consolidata di cui mancano ancora i riscontri documentari;<br />

tradizione che diviene convinzione per gli autori che poi ne<br />

scrissero nel seicento, dal canonico alessanese Francesco Pirreca<br />

al francescano casaranese Luigi Tasselli. Ne parlerà pure due secoli<br />

dopo Giacomo Arditi e lo ripeterà il vescovo Giuseppe Ruotolo<br />

nel novecento 6 .<br />

Per porre fine a quello stato di cose e proteggere i pellegrini, resistere<br />

ai pirati e ricacciarli, si era deciso di munire la chiesa di mura.<br />

3 I fascicoli di questa visita sono segnalati nell’inventario dei beni lasciati nel palazzo<br />

vescovile da Mons. Giovanni Giannelli (f. 12v), redatto dal notaio P. Comi nel gennaio<br />

1743 (ARCHIVIO DI STATO DI LECCE, Sezione notarile; Not. P. Comi 1743). Ringrazio Antonio<br />

Caloro di Alessano per la segnalazione.<br />

4 Antichità di Leuca, Lecce 1693, pp. 258-258; cfr. RUOTOLO, <strong>Ugento</strong>, cit., p. 167.<br />

5 Per il saccheggio di Castro della fine del Luglio 1537, cfr. lettera di Fabio Arcella ad<br />

Ambrogio Recalcati, Napoli 2-3 agosto 1537, edita in P. VILLANI, Origine e carattere della<br />

nunziatura di Napoli (1523-1568), in «Annuario dell’Istituto storico italiano per l’età moderna<br />

e contemporanea» IX-X, 1957-1958, pp. 392-393, e le lettere seguenti dello stesso<br />

mese, ivi, pp. 393-397. Per <strong>Ugento</strong>, cfr. Lettera di Fabio Arcella ad Ambrogio Recalcati,<br />

Napoli, 13 agosto 1537, ivi, pp. 395-396.<br />

6 Cfr. F. PIRRECA, Historia della Madonna di Leuche, della S. M. de finibus terrae,<br />

Lecce 1643; Tasselli, Antichità di Leuca, cit.; G. ARDITI, La Leuca Salentina, Bologna<br />

1875; RUOTOLO, <strong>Ugento</strong>, cit., pp. 138-139.<br />

54


Il vescovo Magalotto riteneva che questo sistema di difesa doveva<br />

realizzarsi al più presto e gli erano necessari 800 scudi.<br />

Perciò egli chiese l’autorizzazione di vendere al migliore offerente<br />

alcuni beni meno utili della sua mensa vescovile per ricavare 200<br />

ducati d’oro che egli avrebbe impiegato allo scopo, insieme con altre<br />

somme e offerte.<br />

La sua richiesta trovò accoglienza e il reggente della Penitenzieria<br />

apostolica, P. Fabius, concesse l’autorizzazione il 28 agosto<br />

1550, affidandone l’attuazione all’arcidiacono e al cantore del Capitolo<br />

della cattedrale di Alessano che probabilmente si erano recati a<br />

Roma a portare la supplica del vescovo Annibale Magalotto.<br />

Il progetto di proteggere il santuario dalle incursioni piratesche<br />

tardò a realizzarsi e quella del 19 giugno del 1624 fu particolarmente<br />

disastrosa. Quel progetto fu realizzato nel secolo seguente dal vescovo<br />

Giovanni Giannelli (1718-1743) che ricostruì la chiesa dalle<br />

fondamenta, dotandola di alcuni locali per la comodità dei fedeli e<br />

di valide opere di difesa, come fortilizi e ponti levatoi. Di quelle opere<br />

è superstite la caditoia che sovrasta la porta maggiore del santuario<br />

7 .<br />

* * *<br />

In appendice a questa nota introduttiva viene edita la supplica<br />

nella trascrizione del p. Todeschini della Congregazione dei Servi di<br />

Maria in Roma. A lui va tutta la nostra gratitudine.<br />

Salvatore Palese<br />

7 Ne parla ampiamente lo stesso vescovo Giannelli nella relazione per la visita ad limina,<br />

del marzo 1739. Di essa l’originale è nell’ARCHIVIO SEGRETO VATICANO, relations ad<br />

limina, Alexanen; copia fotografica è consultabile nell’ARCHIVIO STORICO <strong>DIOCESANO</strong> DI<br />

UGENTO, Fondo relazioni ad limina. Sull’opera del Giannelli, cfr. RUOTOLO, <strong>Ugento</strong>, cit.,<br />

pp. 133-140.<br />

55


Alessano<br />

Si in evìdentem 21<br />

september 23<br />

XVIII 24<br />

Alexanensis 22<br />

Exponitur sanctìtati vestre 25 prò parte devote creature venerabìlis<br />

26 Episcopi Alexanensis quod cum ecclesia Beate Marie Leuchadensis<br />

ob innu/meras indulgentìarum gratias illi post Civitatis<br />

Leuchadensis eversionem et direptionem a diversis romanìs pontificibus<br />

con/cessas et quibus decorata et ornata existit in maxima<br />

veneratione habeatur diversique christìfideles prò iilarum consequutìone<br />

/ confluant ad eandem ipsique ecclesie ingentk vota offerantur<br />

utque devotìo eorumdem christifidelium augeatur in divini cultus<br />

augmentum / presbyteros qui inibì divina officia celebrare et dictam<br />

ecclesiam regere habeant deputali consueverit. Verum cum ipsi et<br />

ceteri christìfideles / circum circa moram trahentes in dies multa<br />

damna et incommoda patiantur et a piratìbus 27 ipsam ecclesiam<br />

iniuriis et ìmproperiis / afficientibus et bona auferentibus capiantur<br />

et in servitutem redigantur et propterea in eadem ecclesia<br />

et locis circumvicinis / absqae maxima scandalo et vite pericolo<br />

nisi eorum indemnitatì-bus consulatur permanere posse<br />

non sperent ut contumeliis ac scan/dalis et periculis huiusmodi<br />

obviatur 28 absque plurìbus hominibus seu comitatibus ut ecclesiam<br />

ipsam circum circa meniis quibus hostibus / obsisti et fllos<br />

repelli ac fugari possit muniatur decretum fuit. dunque prò confectkme<br />

meniorum 29 predictorum / octingenta scuta exponenda<br />

sint fructusque redditus et proventus mense episcopalis Alexanensis<br />

qui tricentos vigintì ducatos annuatìm / non excedunt et<br />

cui dieta ecclesia beate marie unita exsistìt prò eiusdem oratoris<br />

et sue familie sustentatione vix sufficiant cu/piatque ipse orator<br />

ne fabrica differatur sed cithis confici possit 30 aliqua sue mense<br />

episcopato bona minus utilia et vatorem ducentorum / ducatorum<br />

auri 31 similium non excedentia persone vel personis meliorem<br />

conditìonem offerentibus vendere et alienare / preciumque<br />

exinde proveniens in fabricam dictorum meniorum ex qua eidem<br />

mense non modica utilitas proveniet convertere et erogare /<br />

quod sibi pennitti dubitat inconsulta desuper apostolica sede.<br />

Quare supplicatur etc. quatenus bonorum sitoatìones confines valo-<br />

56


es quali/tates quantitates et circumstantias ac si etc. habentes si per<br />

diligentem infonnationem per iudices infrascriptos super premissis<br />

servatìs / servandis habendam 32 venditionem et alienationem predictas<br />

si flant in evidentem diete mense Episcopalis / utilitatem et necessitateci<br />

respective cedere reperietur. Super quibus eidem oratori<br />

bona prefàta ut prefertur vendendi et alienandi /ac precium exinde<br />

proveniens in fabricam eorumdem meniorum convertendi et erogandi<br />

ac omnia et singula in premissis et / circa ea necessaria et opportuna<br />

raciendi gerendi et exercendi apostolica auctoritate licentiam<br />

concedi et facultatem illasque postquam facte fìierint necnon /<br />

instrumentum seu instrumenta desuper conficienda approbari et<br />

confirmari eaque omnia valida et efficacia existere suosque<br />

ple/narios effectus sortìri et inviolabiliter observari debere decerni.<br />

Supplente etc. non obstante felicis recordationis Pauli pp. II etìam /<br />

de rebus etc. aliisque apostolici; constitutionibus et ordinatiooibus<br />

necnon diete ecclesie Alexanensis statutìs et consuetudinibus etiam<br />

iuramento etc. / roboratis ceterisque etc. Proviso etiam quod si venditio<br />

et alienatio huiusmodi fiat precium exinde proveuiens penes<br />

aliquam / edem sacram aut personam fide et facultatìbus idoneam<br />

deponatur donec in fabricam dictorum meniorum convertatur / et<br />

interini donec conversio huiusmodi fiat bona ipsa eìdem mense<br />

episcopali ypomecata remaneant mandare dìgnemini de grafia / speciali<br />

33 .<br />

Fiat de speciali P. Fabius Regens<br />

Et commitatur coniunctim Archidiacono et Cantori ecclesie<br />

Alexanensis.<br />

Fiat P. Regens<br />

Datum Romae apud Sanctum Petrum V Kalendas septembres<br />

Anno primo p. Ant. Chambellani 34<br />

A. Revisoi 35<br />

___________________________________________________<br />

21 Frase che indica l’argomento della supplica. In questo caso si tratta di alienazione di<br />

beni ecclesiastici che sarebbe avvenuta «In evideatem utilitatem» della sede episcopale di<br />

Alessano.<br />

22 Nome dell’antica diocesi di Alessano nelle Puglie.<br />

23 In margine sinistro. Mese della presentazione della supplica. Si tratta del mese di Agosto,<br />

cioè di un determinato giorno prima delle calende di Settembre. La supplica ha avuto<br />

il suo «datura» il «V kalendas septerabres», cioè il 28 Agosto.<br />

24 In margine sinistro, sotto il mese. Tassa da pagaie. In questo caso sono 18 toroesi<br />

(«turonenses» ) e mezzo.<br />

57


25<br />

Lacuna nel foglio, dove mancano le parole abbreviate «sanctìtatì vestre», che sono<br />

comuni a tutte le suppliche.<br />

26<br />

La parola «moderni» è cancellata.<br />

27<br />

Sic! Corretto: «a piratìs».<br />

28<br />

Sic! Corretto: «obvietur».<br />

29<br />

Sic! Corretto: «m(o)enium». Cancellato «eorumdem» dopo «meniorum». Era scritto<br />

«possint», ma la «n» è stata poi cancellata.<br />

31<br />

Dopo «ducatorum» è cancellato «de camera».<br />

32<br />

Dopo «habendam» sono cancellate le parole «locatìonem et concessionem», messe lì<br />

per errore, essendo proprie di altro formulario.<br />

33<br />

Alla fine del testo della supplica vi sono dei richiami che dicono: «in proprietate»,<br />

«Hannìbalis Magalotti» e «stabilia».<br />

34<br />

Al verso, al centro.<br />

35<br />

Al verso, sotto il nome «Chambellani».<br />

58<br />

Suppliche originali del ISSO alla Penitenzieria, pp. 23-24.


CONFERIMENTO NUOVE NOMINE<br />

Al carissimo don Franco Botrugno<br />

presbitero della diocesi di <strong>Ugento</strong> - Santa Maria di Leuca<br />

nato a Scorrano il 7 marzo 1957<br />

e ordinato sacerdote il 6 giugno 1982<br />

pace e benedizione dal Signore<br />

Fin dal 1996 guidi con zelo e dedizione la parrocchia «Madonna<br />

dell’Aiuto» in Torre San Giovanni. Ritengo ora utile affidarti una<br />

nuova comunità parrocchiale. Dopo aver pregato e chiesto luce al<br />

Signore, ho pensato di affidarti la Parrocchia di Ruggiano.<br />

Pertanto, con le mie facoltà ordinarie, a norma del cc. 522-524<br />

C.D.C. e della Delibera della C.E.I. del 6 settembre 1984 n. 17,<br />

TI NOMINO<br />

Parroco nella Parrocchia «Sant’Elia Profeta»<br />

in Ruggiano di Salve<br />

per nove anni, a partire dalla data odierna.<br />

Prenderai possesso canonico nel mese di settembre, dopo aver<br />

emesso davanti a me o a un mio delegato la professione di fede e il<br />

giuramento di fedeltà previsti dal Diritto Canonico. Dal momento in<br />

cui sarai immesso nel canonico possesso della predetta cura pastorale,<br />

ti competeranno diritti e doveri propri di ogni parroco, a norma<br />

delle leggi ecclesiastiche.<br />

Sull’esempio di Gesù Buon Pastore, mettiti accanto ai fedeli,<br />

che potrai seguire bene non essendo molto numerosi, per insegnare<br />

59


loro a cercare e ad amare il Signore, operando la sua volontà; guida<br />

tutti e in particolare le nuove generazioni a seguire Gesù con<br />

entusiasmo e generosità, dona fiducia e speranza a tutti, conforto<br />

ai sofferenti.<br />

Avrai poi una particolare cura del Santuario di Santa Marina, tanto<br />

caro non solo ai fedeli di Ruggiano ma a tutto il Salento.<br />

Il Profeta Elia e Santa Marina ottengano dal Signore tutte le grazie<br />

che sono necessarie per un fecondo apostolato e la protezione di<br />

Maria, nostra Madre, ti consoli.<br />

Ti saluto e benedico.<br />

Dalla Curia Vescovile<br />

<strong>Ugento</strong>, 19 giugno 2009<br />

Festa del Sacro Cuore di Gesù<br />

Boll. n. 1/2009<br />

Il Cancelliere Vescovile<br />

Mons. Agostino Bagnato<br />

60<br />

Il Vescovo<br />

† Vito De Grisantis


Al carissimo Don Carmine Peluso<br />

presbitero del clero della <strong>Diocesi</strong> di <strong>Ugento</strong> - S. Maria di Leuca<br />

nato a Tricase il 23 ottobre 1960<br />

e ordinato sacerdote il 29 giugno1995<br />

pace e benedizione dal Signore<br />

Hai terminato il tuo servizio umile e solerte alla comunità parrocchiale<br />

di Ruggiano che ti era stato affidato il 29 giugno 1999 per<br />

nove anni.<br />

Si è reso ora necessario provvedere ad un nuovo Parroco nella<br />

parrocchia «Santa Maria delle Grazie» in Tutino di Tricase, finora<br />

affidata al carissimo Don Rosario Stasi, trasferito a Montesardo.<br />

Dopo aver pregato e riflettuto, ho pensato a te che ti sei sempre dimostrato<br />

servo fedele nella vigna del Signore.<br />

Pertanto, con le mie facoltà ordinarie, a norma dei cc. 522-524<br />

del C.D.C. e della Delibera della C.E.I. del 6 settembre 1984 n. 17,<br />

TI NOMINO<br />

Parroco della Parrocchia «Santa Maria delle Grazie»<br />

in Tutino di Tricase<br />

per la durata di nove anni a partire dalla data odierna.<br />

Prenderai possesso canonico nel mese di settembre dopo aver<br />

emesso davanti a me la professione di fede e il giuramento di fedeltà<br />

previsti dal Diritto. Dal momento in cui sarai immesso nel<br />

canonico possesso della predetta cura pastorale, ti competeranno<br />

diritti e doveri propri di ogni parroco, a norma delle leggi ecclesiastiche<br />

vigenti.<br />

Ringrazio il Signore per la dedizione e la generosità con cui hai<br />

servito Cristo nei fratelli e per la docilità con cui hai accolto il<br />

nuovo incarico. Certamente ti prodigherai con sempre maggiore<br />

entusiasmo nella comunità parrocchiale che il Signore ti affida.<br />

Impegnati particolarmente nella formazione dei giovani e aiuta i fedeli<br />

a crescere sempre di più nella fede, nell’amore al Signore Gesù<br />

e nella comunione fraterna.<br />

61


Il Signore guidi sempre i tuoi passi e la Madonna delle Grazie ti<br />

protegga.<br />

Ti saluto e benedico.<br />

<strong>Ugento</strong>, 19 giugno 2009<br />

Festa del Sacro Cuore di Gesù<br />

Boll. 2/2009<br />

Il Cancelliere Vescovile<br />

Mons. Agostino Bagnato<br />

62<br />

Il Vescovo<br />

† Vito De Grisantis


Al carissimo don Rosario Stasi<br />

presbitero del clero della diocesi di <strong>Ugento</strong> - S. Maria di Leuca<br />

nato a Gagliano del Capo l’8 ottobre 1939<br />

e ordinato sacerdote il 1° aprile 1967<br />

salute e benedizione dal Signore<br />

Poiché si è resa vacante la Parrocchia di Montesardo per il trasferimento<br />

del carissimo Don Paolo Solidoro ad altro incarico, ritengo<br />

opportuno affidare a te, la cura pastorale di tale comunità, dopo aver<br />

servito con generosità e grande dedizione la comunità parrocchiale<br />

di S. Maria delle Grazie in Tutino di Tricase. Pertanto, ringraziandoti<br />

per la tua disponibilità, a norma dei cc. 522-524 C.D.C e della<br />

Delibera della C.E.I. del 6 settembre 1984 n. 17,<br />

TI NOMINO<br />

Parroco della Parrocchia «Presentazione della Beata Vergine<br />

Maria» in Montesardo<br />

per la durata di nove anni a partire dalla data odierna.<br />

Inizierai il tuo servizio nel mese di settembre. Prima di assumere<br />

l’incarico, presterai davanti a me o a un mio delegato il giuramento<br />

di fedeltà previsto dal Diritto.<br />

Ti dedicherai alla comunità di Montesardo con tutto il cuore,<br />

guardando sempre a Cristo Buon Pastore, mettendo le tue energie e<br />

la tua lunga esperienza pastorale, maturata in tanti anni di apostolato,<br />

a servizio di tutti, perché crescano nell’amore di Dio, nella comunione<br />

fraterna e nella concordia. Curerai in particolare l’Oratorio<br />

parrocchiale come luogo di accoglienza, di fraternità e di crescita<br />

nella fede e nella solidarietà per ragazzi, giovani e famiglie.<br />

La Vergine Maria e Sant’Antonio ti proteggano e ti accompagnino<br />

in questo nuovo campo di apostolato.<br />

Ti saluto e benedico.<br />

<strong>Ugento</strong>, 19 giugno 2009 - Festa del Sacro Cuore di Gesù.<br />

Boll. 3/2009<br />

Il Vescovo<br />

† Vito De Grisantis<br />

Il Cancelliere Vescovile<br />

Mons. Agostino Bagnato<br />

63


Al carissimo don Michele Morello<br />

presbitero del clero della diocesi di <strong>Ugento</strong> - Santa Maria di Leuca<br />

nato a Casarano il 28 settembre 1978<br />

e ordinato sacerdote il 7 settembre 2002<br />

salute e benedizione dal Signore<br />

Da oltre un Da oltre un anno tu guidi la Comunità di Sant’Eufemia<br />

come Amministratore Parrocchiale, dimostrando competenza,<br />

zelo e dedizione.<br />

Dopo aver a lungo riflettuto e pregato il Signore, guida del suo popolo,<br />

ho pensato di dare alla carissima Parrocchia un pastore stabile.<br />

Pertanto, con le mie facoltà ordinarie, a norma del cc. 522-524<br />

C.D.C. e della Delibera della C.E.I. del 6 settembre 1984 n. 17,<br />

TI NOMINO<br />

Parroco della Parrocchia «Sant’Eufemia» in Tricase<br />

Prenderai possesso canonico nel mese di novembre, dopo aver<br />

emesso davanti a me o a un mio delegato la professione di fede e il<br />

giuramento di fedeltà previsti dal Diritto Canonico. Dal momento in<br />

cui sarai immesso nel canonico possesso della predetta cura pastorale,<br />

ti competeranno diritti e doveri propri di ogni parroco, a norma<br />

delle leggi ecclesiastiche.<br />

Sull’esempio di Gesù Buon Pastore, accompagnerai tutti i fedeli a<br />

crescere nell’amore verso il Signore e tra di loro perché la Comunità<br />

affidata alla tua cura pastorale sia segno efficace dell’amore di<br />

Dio. Ti affido particolarmente le nuove generazioni alle quali certamente<br />

saprai trasmettere il tuo entusiasmo giovanile che sgorga<br />

dalla scoperta di Gesù amico di tutti. Come il Buon Samaritano,<br />

conforta gli afflitti e dona sollievo ai sofferenti.<br />

La Vergine Maria, Regina degli apostoli, e Sant’Eufemia ti sostengano<br />

nelle gioie e nelle inevitabili difficoltà che l’impegno pastorale<br />

comporta.<br />

Ti saluto e benedico.<br />

Dalla Curia Vescovile<br />

<strong>Ugento</strong>, 1° novembre 2009 - Solennità di Tutti i Santi<br />

Boll. 4/2009<br />

Il Vescovo<br />

† Vito De Grisantis<br />

Il Cancelliere Vescovile<br />

Mons. Agostino Bagnato<br />

64


Al carissimo don William Del Vecchio<br />

presbitero della diocesi di <strong>Ugento</strong> - Santa Maria di Leuca<br />

nato a Gagliano del Capo il 9 dicembre1978<br />

e ordinato sacerdote il 6 settembre 2003<br />

pace e benedizione dal Signore<br />

Poiché hai collaborato con impegno e dedizione come Vice Direttore<br />

con Mons. Gerardo Antonazzo, che ringrazio di cuore per il lavoro<br />

svolto in questi anni,<br />

a partire dalla data odierna.<br />

TI NOMINO<br />

Direttore dell’Ufficio Diocesano di<br />

Pastorale Giovanile<br />

Augurandoti buon lavoro, nella certezza che metterai a servizio<br />

dei giovani della <strong>Diocesi</strong> la tua ricca esperienza maturata in questi<br />

anni e il tuo entusiasmo, valorizzando anche il prezioso contributo<br />

della Commissione diocesana di pastorale giovanile, ti saluto e benedico<br />

di cuore.<br />

<strong>Ugento</strong>, 1 ottobre 2009<br />

B.N. 1/2009<br />

Il Cancelliere Vescovile<br />

Mons. Agostino Bagnato<br />

Il Vescovo<br />

† Vito De Grisantis<br />

65


Al carissimo don Gionatan De Marco<br />

presbitero della diocesi di <strong>Ugento</strong> - Santa Maria di Leuca<br />

nato a Tricase l’8 ottobre1981<br />

e ordinato sacerdote il 26 agosto 2006<br />

pace e benedizione dal Signore<br />

Dopo essermi consultato con Don Stefano Ancora, Assistente<br />

Diocesano unitario dell’Azione Cattolica,<br />

a partire dalla data odierna.<br />

TI NOMINO<br />

Assistente Diocesano dell’A.C.R.<br />

Augurandoti buon lavoro, nella certezza che metterai a servizio<br />

dei ragazzi il tuo entusiasmo e la tua esperienza maturata nella Parrocchia<br />

di Salve e che curerai molto la formazione degli educatori,<br />

ti saluto e benedico di cuore.<br />

<strong>Ugento</strong>, 1 ottobre 2009<br />

B.N. 2/2009<br />

Il Cancelliere Vescovile<br />

Mons. Agostino Bagnato<br />

66<br />

Il Vescovo<br />

† Vito De Grisantis


Al carissimo don Giuseppe Indino<br />

presbitero del clero della diocesi di <strong>Ugento</strong> - Santa Maria di Leuca<br />

nato a Lucugnano il 15 marzo 1963<br />

e ordinato sacerdote il 23 giugno 1990<br />

pace e benedizione dal Signore<br />

Dopo le dimissioni di Don Benedetto Serino, che per tanti anni ha<br />

diretto l’Ufficio liturgico diocesano con grande impegno e competenza,<br />

e che nuovamente ringrazio di cuore per il lavoro svolto, avevo<br />

affidato a te e a Don Rocco Frisullo la cura dell’Ufficio.<br />

Ora intendo nominarti ufficialmente e di fatto<br />

TI NOMINO<br />

Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano<br />

a partire dalla data odierna.<br />

Continuerai a lavorare con la consueta generosità e dedizione per<br />

l’animazione liturgica delle comunità parrocchiali della <strong>Diocesi</strong>,<br />

nella consapevolezza del ruolo essenziale della Liturgia, celebrata<br />

secondo le indicazioni del Magistero, per l’edificazione della Chiesa<br />

come Corpo di Cristo e Popolo sacerdotale in cammino nella storia<br />

e nel mondo «dedicato totalmente ad estendere il regno di Dio e<br />

ad informare e perfezionare con spirito cristiano l’ordine delle realtà<br />

temporali».<br />

Ti affido al Signore e alla Vergine Maria, ti saluto e benedico<br />

<strong>Ugento</strong>, 1 ottobre 2009<br />

B.N. 3/2009<br />

Il Cancelliere Vescovile<br />

Mons. Agostino Bagnato<br />

Il Vescovo<br />

† Vito De Grisantis<br />

67


Al carissimo don Antonio Turi<br />

presbitero del clero della diocesi di <strong>Ugento</strong> - Santa Maria di Leuca<br />

nato a Scorrano il 16 gennaio 1970<br />

e ordinato sacerdote il 16 aprile 2009<br />

pace e benedizione dal Signore<br />

Al fine di collaborare con Don Giuseppe Indino nell’Ufficio Liturgico<br />

Diocesano nell’ambito così importante della musica sacra e<br />

particolarmente del canto liturgico, ho pensato di nominarti come di<br />

fatto<br />

a partire dalla data odierna.<br />

TI NOMINO<br />

Responsabile del settore Musica sacra<br />

dell’Ufficio Liturgico Diocesano<br />

Avvalendoti anche dell’esperienza e competenza di Don Leonardo<br />

Salerno, che ha diretto finora questo settore e che ringrazio di<br />

cuore, curerai in modo particolare la formazione dei Direttori dei<br />

Cori parrocchiali mettendo a loro servizio la tua competenza e cercherai<br />

di incontrare anche i membri dei Cori parrocchiali, in accordo<br />

con i Parroci, per sostenere, incoraggiare e motivare sempre di<br />

più il loro servizio liturgico.<br />

Affidandoti alla preghiera e all’intercessione di S. Cecilia, ti saluto<br />

e benedico.<br />

<strong>Ugento</strong>, 1 ottobre 2009<br />

B.N. 4/2009<br />

Il Cancelliere Vescovile<br />

Mons. Agostino Bagnato<br />

68<br />

Il Vescovo<br />

† Vito De Grisantis


<strong>Ugento</strong>, 7 luglio 2009<br />

Dopo il ritorno alla Casa del Padre del compianto Don Salvatore<br />

Abaterusso, si rende necessaria la nomina di un nuovo Direttore<br />

dell’Ufficio Catechistico Diocesano, nella persona di un presbitero<br />

idoneo e competente.<br />

Comunico, pertanto, ai Sacerdoti, ai Diaconi, ai Religiosi, alle<br />

Religiose e a tutti i Catechisti che ho nominato<br />

DIRETTORE<br />

DEL PREDETTO UFFICIO CATECHISTICO <strong>DIOCESANO</strong><br />

DON QUINTINO PECORARO<br />

per la durata di due anni, a partire dalla data odierna.<br />

Sarà aiutato dal<br />

DIACONO DON ELIA CAZZATO CHE CONFERMO<br />

VICE DIRETTORE<br />

Lavoreranno in stretta collaborazione, avvalendosi dell’Équipe<br />

già costituita la quale ha offerto il suo valido e insostituibile contributo<br />

a don Salvatore che ha svolto in maniera encomiabile il suo lavoro<br />

pastorale che dev’essere proseguito.<br />

Prego la Beata Vergine Maria, Madre della Parola, San Vincenzo<br />

Levita e Martire, celeste Patrono della comunità diocesana, affinché<br />

la fede di ogni cristiano, attraverso l’insegnamento della dottrina e<br />

l’esercizio della vita cristiana, diventi sempre più viva ed operosa.<br />

D.V. 4/2009<br />

Il Cancelliere Vescovile<br />

Mons. Agostino Bagnato<br />

Il Vescovo<br />

† Vito De Grisantis<br />

69


Al carissimo don William Del Vecchio<br />

presbitero della diocesi di <strong>Ugento</strong> - Santa Maria di Leuca<br />

nato a Gagliano del Capo il 9 dicembre1978<br />

e ordinato sacerdote il 6 settembre 2003<br />

pace e benedizione dal Signore<br />

Con lettera del 18 marzo 2009 il carissimo Don Eugenio Licchetta<br />

ha rassegnato le dimissioni da Parroco della Parrocchia S. Andrea<br />

Apostolo in Caprarica di Tricase per motivi di salute. Dimisssioni<br />

che ho accettato ufficialmente in data odierna.<br />

Non si finirà mai di ringraziare il Signore per il ministero di Don<br />

Eugenio svolto con passione, generosità e somma dedizione per ben<br />

quarantuno anni a servizio della comunità. E in tutta la comunità<br />

rimarrà sempre vivo il senso di gratitudine e di stima per la sua persona<br />

e il suo ministero.<br />

Ora è necessario provvedere alla cura della Parrocchia. Dopo aver<br />

riflettuto e pregato ed essermi consultato con lo stesso Don Eugenio,<br />

ho pensato a te che dopo aver svolto il ministero come Vicario<br />

cooperatore nella Parrocchia S. Antonio in Tricase e nella Parrocchia<br />

di Corsano, dallo scorso settembre servi la comunità di Caprarica<br />

in stretta comunione con Don Eugenio e ho deciso di affidarti<br />

come Amministratore parrocchiale la cura della detta comunità.<br />

Pertanto con le mie facoltà ordinarie a norma dei canoni 539 e 540<br />

del C.D.C.<br />

TI NOMINO<br />

Amministratore Parrocchiale della suddetta parrocchia<br />

«S. Andrea Apostolo» in Caprarica di Tricase<br />

con tutti i diritti e doveri del Parroco a norma dei suddetti canoni,<br />

a partire dal prossimo mese di settembre.<br />

Sono certo che continuerai a donarti con entusiasmo e grande generosità<br />

a servizio di tutti in particolare dei ragazzi e dei giovani<br />

senza trascurare gli adulti, gli anziani, gli ammalati. A tutti annunzia<br />

Gesù Signore e aiuta tutti a seguirlo con coerenza e generosità,<br />

avvalendoti anche dell’esperienza pastorale di Don Eugenio.<br />

70


La Vergine Maria e S. Andrea ti custodiscano e ti proteggano<br />

sempre.<br />

Ti saluto e ti benedico di cuore<br />

<strong>Ugento</strong> 19 giugno 2009<br />

Festa del Sacro Cuore di Gesù<br />

D.V. 5/2009<br />

Il Cancelliere Vescovile<br />

Mons. Agostino Bagnato<br />

Il Vescovo<br />

† Vito De Grisantis<br />

71


Al carissimo don Paolo Vincenzo Zecca<br />

presbitero della diocesi di <strong>Ugento</strong> - Santa Maria di Leuca,<br />

nato a <strong>Ugento</strong> il 2 dicembre 1946<br />

e ordinato sacerdote il 27 agosto 2005<br />

pace e benedizione dal Signore<br />

La comunità parrocchiale di Torre San Giovanni si è resa vacante<br />

dopo il trasferimento a Ruggiano di don Franco Botrugno che ringrazio<br />

ancora di cuore per il suo generoso servizio reso alla comunità<br />

per tredici anni.<br />

Dopo aver riflettuto e pregato ho pensato a te, che hai collaborato<br />

per quattro anni con il Parroco di «San Giovanni Bosco» in <strong>Ugento</strong>,<br />

e ho deciso di affidarti come Amministratore parrocchiale, la cura<br />

della predetta comunità.<br />

Pertanto, con le mie facoltà ordinarie, a norma del cc. 539 e 540<br />

del C.D.C.<br />

TI NOMINO<br />

Amministratore Parrocchiale della suddetta parrocchia<br />

«Madonna dell’Aiuto» in Torre San Giovanni<br />

con tutti i diritti e doveri del Parroco a norma dei suddetti canoni.<br />

Inizierai il tuo servizio pastorale nel mese di settembre.<br />

La Beata Vergine Maria, Madre del Signore e di tutta la Chiesa, ti<br />

accompagni nel tuo nuovo campo di apostolato e ottenga dal Signore<br />

celesti favori per la comunità di Torre San Giovanni e per i tanti<br />

turisti che nei mesi estivi dovranno sentirsi accolti e amati perché<br />

fratelli e figli dello stesso Padre.<br />

Ti saluto e benedico di cuore.<br />

Dalla Curia Vescovile<br />

<strong>Ugento</strong> 19 giugno 2009 - Festa del Sacro Cuore di Gesù<br />

D.V. 6/2009<br />

Il Cancelliere Vescovile<br />

Mons. Agostino Bagnato<br />

72<br />

Il Vescovo<br />

† Vito De Grisantis


Al carissimo Monsignor Giuseppe Martella<br />

presbitero della <strong>Diocesi</strong> di <strong>Ugento</strong> - S. Maria di Leuca<br />

nato a Montesardo il 17 luglio 1934 e ordinato sacerdote il 7 luglio 1957<br />

Parroco della Parrocchia «Cristo Re» in S. Maria di Leuca<br />

pace e benedizione nel Signore<br />

In data 1° luglio scorso ti avevo affidato provvisoriamente la cura<br />

della Parrocchia S. Andrea Apostolo in Salignano per il disbrigo delle<br />

pratiche urgenti rimaste sospese per la morte improvvisa e prematura<br />

del carissimo Don Salvatore Abaterusso che, con grande amore ed esemplare<br />

generosità, ha curato come Parroco la comunità. Ora si tratta<br />

di provvedere in maniera stabile alla cura della suddetta comunità.<br />

Dopo aver pregato e riflettuto, ho deciso di affidare a te, come<br />

Amministratore parrocchiale, la cura della comunità di Salignano,<br />

mentre continuerai sempre ad occuparti della Parrocchia di Cristo Re<br />

in S. Maria di Leuca di cui sei Parroco, certo che anche la comunità di<br />

Salignano troverà in te un padre premuroso e un pastore generoso.<br />

Sarai coadiuvato dal carissimo Don Oronzo Cosi che ho nominato<br />

Vicario cooperatore per le due Parrocchie.<br />

Pertanto a norma dei cann. 539 e 540 del C.D.C.<br />

TI NOMINO<br />

Amministratore Parrocchiale della parrocchia<br />

«S. Andrea Apostolo» in Salignano<br />

«ad nutum episcopi» a partire dalla data odierna.<br />

La Beata Vergine Maria, Madre del Signore e di tutta la Chiesa, ti<br />

guidi, ti sostenga e ti protegga in questa nuova fatica pastorale. S. Andrea<br />

Apostolo ottenga per te dal Signore energia e frutti abbondanti a<br />

vantaggio della comunità di Salignano così duramente provata.<br />

Mentre ti ringrazio per aver accettato, nella tua grande disponibilità,<br />

con entusiasmo, anche se con trepidazione questo nuovo incarico,<br />

ti saluto e ti benedico di cuore assicurandoti la mia preghiera.<br />

Dalla Curia Vescovile<br />

<strong>Ugento</strong> 1° settembre 2009<br />

D.V. 9/2009<br />

Il Cancelliere Vescovile<br />

Mons. Agostino Bagnato<br />

Il Vescovo<br />

† Vito De Grisantis<br />

73


Al Carissimo don Antonio Morciano<br />

Presbitero della <strong>Diocesi</strong> di <strong>Ugento</strong> - S. Maria di Leuca<br />

nato ad Alessano il 29 agosto 1962<br />

e ordinato sacerdote il 17 agosto 2002<br />

salute e benedizione dal Signore<br />

Con il cambio del Parroco di Montesardo, al quale come Amministratore<br />

parrocchiale era affidata la comunità di San Dana, ritengo<br />

opportuno e utile affidare questa comunità ad un Pastore di una parrocchia<br />

più vicina e facente parte dello stesso Comune. Perciò ho<br />

pensato a te, certo che ti prenderai cura dei fedeli con amore paterno,<br />

come sempre hai fatto.<br />

Pertanto a norma dei cann. 539 e 540 del C.D.C.<br />

TI NOMINO<br />

Amministratore Parrocchiale della parrocchia «San Dana»<br />

a partire dal 1° settembre<br />

La Vergine Maria, madre del Signore e della Chiesa, ti accompagni<br />

sempre e San Dana ottenga per te dal Signore le grazie che sono<br />

necessarie per un proficuo apostolato.<br />

<strong>Ugento</strong> 1° settembre 2009<br />

D.V. 10/2009<br />

Il Cancelliere Vescovile<br />

Mons. Agostino Bagnato<br />

74<br />

Il Vescovo<br />

† Vito De Grisantis


Al Carissimo don Oronzo Cosi<br />

presbitero della <strong>Diocesi</strong> di <strong>Ugento</strong> - S. Maria di Leuca<br />

nato a Tricase il 21 aprile 1977<br />

e ordinato sacerdote Presbitero il 12 agosto 2006<br />

pace e benedizione dal Signore<br />

Hai servito la Parrocchia «S. Francesco d’Assisi» in Ruffano per<br />

cinque anni prima come Diacono e poi come Vicario cooperatore.<br />

Ritengo ora utile inviarti a servire un’altra comunità parrocchiale e<br />

allargare così la tua esperienza pastorale.<br />

Ho pensato di affiancarti, come Vicario parrocchiale, a Monsignor<br />

Giuseppe Martella che avrà la cura di due comunità: la Parrocchia<br />

«Cristo Re» in S. Maria di Leuca, di cui è Parroco, e la Parrocchia<br />

«S. Andrea Apostolo» in Salignano, di cui è Amministratore<br />

parrocchiale.<br />

Pertanto a norma dei cann. 545-548<br />

TI NOMINO<br />

Vicario parrocchiale della Parrocchia «Cristo Re»<br />

in S. Maria di Leuca e della Parrocchia «S. Andrea Apostolo»<br />

in Salignano a partire dal 1° settembre<br />

Collaborando in tutto con Don Giuseppe, metterai a servizio delle<br />

due comunità parrocchiali la tua esperienza, il tuo entusiasmo, il tuo<br />

impegno generoso in modo particolare nell’ambito della catechesi e<br />

nella pastorale giovanile.<br />

Nella preghiera costante attingerai dal Signore la forza e la gioia<br />

di servire il suo popolo in stretta comunione con Don Giuseppe col<br />

quale farai vita comune in spirito di fraternità.<br />

Ti accompagnerò con la mia preghiera e ti auguro un fecondo apostolato<br />

per il bene delle due comunità.<br />

<strong>Ugento</strong> 1° settembre 2009<br />

D.V. 11/2009<br />

Il Cancelliere Vescovile<br />

Mons. Agostino Bagnato<br />

Il Vescovo<br />

† Vito De Grisantis<br />

75


Al carissimo Don Marco Annesi<br />

Presbitero della <strong>Diocesi</strong> di <strong>Ugento</strong> - S. Maria di Leuca,<br />

nato a Tricase il 29 aprile 1984<br />

e ordinato sacerdote il 4 settembre 2009<br />

pace e benedizione dal Signore<br />

Ho constatato con gioia la generosità, l’impegno e la grande disponibilità<br />

con cui hai lavorato nel nostro Seminario lo scorso anno.<br />

Ho pensato perciò di nominarti<br />

Vice Rettore del Seminario Vescovile<br />

Sono certo che continuerai a collaborare generosamente col carissimo<br />

Don Giorgio Inguscio, sia nella conduzione del Seminario che<br />

nella Pastorale vocazionale, impegnando così con entusiasmo le<br />

primizie del tuo ministero presbiterale in uno dei settori più delicati<br />

e vitali della vita e della pastorale diocesana. Ti sarò vicino con il<br />

mio affetto e la mia preghiera.<br />

La Vergine Maria e San Vincenzo ti sostengano e ti proteggano.<br />

Ti saluto e benedico.<br />

<strong>Ugento</strong> 1° ottobre 2009<br />

D.V. 12/2009<br />

Il Cancelliere Vescovile<br />

Mons. Agostino Bagnato<br />

76<br />

Il Vescovo<br />

† Vito De Grisantis


COMUNICAZIONI DEGLI UFFICI DI CURIA<br />

Caritas Diocesana<br />

Pastorale sociale del lavoro<br />

OGGETTO: Prestito della speranza.<br />

Rev.mi Parroci<br />

E p.c. Mons. Vito De Grisantis - Vescovo<br />

Siete già a conoscenza del progetto attivato dalla CEI in collaborazione<br />

con ABI su tutto il territorio nazionale denominato «Prestito<br />

della speranza», è un segno che la Chiesa pone verso coloro che<br />

in questo periodo, a causa della crisi economica globale, hanno perso<br />

il lavoro e di conseguenza vivono in situazioni di indigenza.<br />

Il 30 maggio u.s. la Chiesa italiana ha promosso una raccolta da<br />

convogliare in un fondo nazionale e la nostra <strong>Diocesi</strong> ha raccolto<br />

nell’occasione Euro 7.002,00# (con l’adesione di 25 parrocchie). Inizialmente<br />

saranno coinvolte circa 30.000 famiglie che potranno<br />

accedere al prestito. Si tratta di un prestito che, avendo come garante<br />

la CEI, le banche concedono se le condizioni sono adeguate per<br />

essere erogato.<br />

Quanti usufruiranno del Prestito saranno coinvolti in un cammino<br />

di formazione per accedere nuovamente al lavoro dipendente o autonomo.<br />

Al «Prestito della Speranza» possono essere ammesse:<br />

– Le famiglie che abbiamo perso ogni fonte di reddito quale conseguenza<br />

diretta o indiretta dell’attuale crisi finanziaria ed economica<br />

ufficialmente certificata.<br />

– Con tre o più figli di età inferiore ai diciotto anni o, se di età superiore,<br />

regolarmente iscritti ad un corso scolastico di studi.<br />

77


– Non numerose ma con all’interno una malattia riconosciuta<br />

dai competenti uffici dell’INPS e/o con invalidità di un certo<br />

rilievo.<br />

Tali situazioni debbono essere presentate dal parroco o dai componenti<br />

della Caritas parrocchiale alla commissione della Caritas<br />

diocesana, che valuterà ogni caso, illustrandone la situazione reale e<br />

operando da primo filtro per l’accessibilità al prestito. In un secondo<br />

momento la commissione diocesana prenderà visione della situazione<br />

e avvierà tutte le procedure per accesso al «Prestito della speranza».<br />

L’istituto bancario, in seguito, definirà la reale fattibilità del<br />

prestito. Certamente nelle nostre comunità parrocchiali non mancano<br />

situazioni di difficoltà, valutate bene le persone che possono accedere<br />

al «Prestito della speranza» guardando sia alle reali necessità<br />

e sia alla volontà a tornare a lavorare. Ricordiamo che non è una<br />

contributo a fondo perduto ma un prestito che dovrà essere restituito<br />

secondo gli accordi presi con la Banca. Restiamo a disposizione per<br />

ulteriori chiarimenti vi salutiamo fraternamente.<br />

78<br />

<strong>Ugento</strong>, 27 ottobre 2009<br />

Direttore Caritas Direttore P.s.l.<br />

Don Gianni Leo Don Lucio Ciardo


Ufficio Economato<br />

QUADRO SINTETICO GIORNATE NAZIONALI, DIOCESANE E CONTRIBUTI VARI ANNO 2009*<br />

Parrocchia Inf. Miss. Migra- Lebbrosi G. x la Nuove L. Santi Univ. Com. Carità G. Miszioni<br />

Vita e Chiese<br />

Catt. Sociali Papa sionaria<br />

Acquarica 700 150 345 200 120 250 200 150 200 550<br />

Alessano 750parr. 15 300parr. 445parr. 50 15 100parr. 15 150 1.070parr.<br />

250capp.<br />

120capp. 80capp.<br />

500capp.<br />

Arigliano 83 82 104 191 86 49 24 78 44 129<br />

Barbarano 150 10 200 10 10 20 10 10 500<br />

Caprarica 35 45 40 27 15 20 30 28 25 195<br />

Castrignano 513 650 350 695<br />

Corsano 696,40 130 150 527,30 130 260 100 100 65 980<br />

Depressa 700 20 50 185 30 100 30 30 30 500<br />

Gagliano 650 110 450 350 160 120 100 130 200 800<br />

Gemini 85<br />

Giuliano 25 25 25 130 25 25 25 25 25 250<br />

Leuca Mar. 402 65 219 205 75 150 245 475 400 340<br />

Leuca Sant. 475 75 200 80 85 76 280 80 250 550<br />

Lucugnano 100 20 50 150 20 20 20 10 30 200<br />

Miggiano 500 45 200 335 50 50 150 50 50 300<br />

Montesano 200 100 150 250 100 100 150 200<br />

Montesardo 55 220<br />

Morciano 210<br />

Patù 50 40 40 120 50 60 50 50 40 200<br />

Presicce 230 100 160 286 100 170 144 85 170 370<br />

Ruffano Nat. 40 20 40 150 10 20 20 10 20 420<br />

Ruffano S.<br />

Francesco<br />

434 95 140 230 152 75 72 75 50 395<br />

Ruggiano 40 20 25 50 20 15 20 20 25<br />

Salignano 70 30 30 150 20 50 20 20 50 200<br />

Salve 105 20 110 200 20 20 20 20 20 710<br />

S. Dana 22<br />

S. Eufemia 125 55 135 190 74 100 96 20 86,40 89<br />

Specchia 670 50 150 350 50 190 100 50 80 535<br />

Supersano 550 95 200 350 80 180 65 56 105 510<br />

Taurisano<br />

Ausiliatrice<br />

100 30 100 175 30 30 50 100 200<br />

Taurisano<br />

SS. Apost.<br />

250 100 200 300 50 50 50 50 100 400<br />

Taurisano<br />

SS. Mart.<br />

100 70 100 100 80 70 60 100 150<br />

Taurisano Trasf. 600 200 200 200 200 200 800<br />

Tiggiano 199 300<br />

Torrepaduli 188 96 330<br />

T. S. Giovanni 60 150<br />

Casale<br />

90<br />

Tricase Nat. 300 200 50 235 50 50 50 50 50 810<br />

Tricase<br />

S. Antonio<br />

250 100 180 350 100 100 150 100 200 300<br />

Tricase P.to 40 15 30 10 15 20 15 15 60<br />

Tutino 357 25 200 70 65 80 60 70 400<br />

<strong>Ugento</strong> Cattedrale<br />

150 80 200 450 90 90 100 80 150 550<br />

<strong>Ugento</strong> S. Cuore 300 100 100 320 100 100 100 80 80 650<br />

<strong>Ugento</strong> S.G.<br />

Bosco<br />

129<br />

Ospedale<br />

Tricase<br />

900<br />

* Aggiornato al 28 febbraio 2010.<br />

79


QUADRO SINTETICO GIORNATE NAZIONALI, DIOCESANE E CONTRIBUTI VARI ANNO 2009*<br />

Parrocchia Claustrali Pro Seminario Adozioni Suffragi Battesimi 5% anno Terremoto Quaresima<br />

Missione Missione Missione 2003 Abruzzo del Papa<br />

Acquarica 150 570 400 1.857 1.400 400<br />

Alessano 20 600parr.<br />

350capp.<br />

1.145 6.088 405<br />

Arigliano 54 256 267,67 168 15<br />

Barbarano 10 100 198 300 10<br />

Caprarica 115 145 330 15 1.565 20<br />

Castrignano 575 1.908 763 1.225 257<br />

Corsano 200 900 3.000 2.538 1.750 300<br />

Depressa 50 500 975 1.300 300<br />

Gagliano 150 750 1053 1.300 120<br />

Gemini 488 52<br />

Giuliano 25 310 308 280 25<br />

Leuca Mar. 75 1.100 1.229 1.470 1.800<br />

Leuca Sant. 85 756 2.230 2.145 355<br />

Lucugnano 20 200 457 1.600 270<br />

Miggiano 50 800 1.700 400<br />

Montesano 200 520 500<br />

Montesardo 50 320 190<br />

Morciano 200Torre Vado 1.198 1.000<br />

Patù 40 150 330 420 50<br />

Presicce 150 669 1.230 650 140<br />

Ruffano Nat. 30 400 836 615 400<br />

Ruffano S. Francesco 105 450 875 375 70<br />

Ruggiano 248,50 150 30<br />

Salignano 50 280 443 1.000 100<br />

Salve 20 1350 736 1.200 20<br />

S. Dana 15 26 58<br />

S. Eufemia 50 349 812 850 100<br />

Specchia 54 475 1.270 1.411 2.050<br />

Supersano 54 404 336 350 260<br />

Taurisano Ausiliatrice 50 250 590 350<br />

Taurisano SS. Apost. 50 450 897 1.000 200<br />

Taurisano SS. Mart. 80 200 1.087 800 50<br />

Taurisano Trasf. 100 400 4.644 2.067 861 1.500<br />

Tiggiano 879 375<br />

Torrepaduli 389 351 670<br />

T. S. Giovanni 35 184 690 460<br />

Tricase Nat. 985 2.253 2.578 200<br />

Tricase S. Antonio 100 300 1.121 1.500 400<br />

Tricase P.to 15 143,56 195 170 15<br />

Tutino 300 643 800 170<br />

<strong>Ugento</strong> Cattedrale 80 800 500 555 110 1.136 2.000 600<br />

<strong>Ugento</strong> S. Cuore 100 400 605 1.000 120<br />

<strong>Ugento</strong> S. G. Bosco 15 700 1.120<br />

Altri 220<br />

* Aggiornato al 28 febbraio 2010.<br />

80


Carissimi catechisti,<br />

Ufficio Catechistico<br />

Agli animatori parrocchiali dei catechisti<br />

Ai catechisti<br />

p.c. a tutti i parroci<br />

solitamente era il nostro carissimo don Salvatore a scrivere lettere<br />

riguardanti le iniziative dell’ufficio catechistico diocesano e la sua<br />

morte improvvisa ha lasciato tutti con l’amaro nel cuore. In questa<br />

circostanza particolare di un presente impregnato di solitudine per<br />

l’assenza del nostro don che con grande creatività e competenza ha<br />

portato avanti l’ufficio non rimane altro da fare che pregare per lui<br />

perché possa già contemplare il volto del Signore e godere del suo<br />

amore. Sblocchiamo la memoria e facciamo germogliare in noi la<br />

certezza che da lassù continua a sostenerci. Ringraziamo il Signore,<br />

dunque, per la presenza di don Salvatore nella nostra vita e nello<br />

stesso tempo vi invito a trasformare la tristezza in gioia e vivere con<br />

serenità gli appuntamenti fissati da tempo.<br />

1. Il campo per i catechisti dal 23 al 29 agosto a Tiglieto (GE) di<br />

cui siete già ampiamente a conoscenza.<br />

2. La settimana metodologica che si terrà a Tricase dal 31 agosto<br />

al 3 settembre dalle ore 16.00 alle ore 20.00 presso la<br />

Scuola Materna «Tommaso Caputo», via Diaz 1, con la presenza<br />

di Suor Maria Rosaria Attanasio che ci aiuterà a riflettere<br />

sul tema: «Quali linguaggi per comunicare la fede oggi».<br />

Come Paolo comunicatori del Vangelo.<br />

81


Vi saluto e vi abbraccio nell’attesa di incontrarci presto e condividere<br />

con tutti voi questi appuntamenti. Pregate per me e per<br />

l’équipe diocesana perché possiamo continuare a rendere questo<br />

servizio con dedizione e semplicità.<br />

82<br />

<strong>Ugento</strong>, 13 luglio 2009<br />

don Quintino Pecoraro


Carissimi amici,<br />

A S.E. Rev.ma Mons. Vito De Grisantis<br />

Ai Rev. Presbiteri e Diaconi<br />

Ai Religiosi e Religiose<br />

Agli animatori parrocchiali dei catechisti<br />

Ai catechisti<br />

dopo la ritemprante pausa estiva, che ci ha visti impegnati con la<br />

bella esperienza del campo scuola a Tiglieto e il corso metodologico<br />

a Tricase, e a questo proposito ringrazio tutti coloro i quali con coraggio<br />

hanno sfidato il caldo afoso e il ritmo serrato di Suor Maria<br />

Rosaria Attanasio, sono ben lieto di presentarvi il calendario delle<br />

attività che riguardano tutti voi catechisti e operatori pastorali nella<br />

speranza che possiate prendere nota degli appuntamenti e garantire<br />

la vostra preziosa presenza.<br />

In<br />

particolare rendo presente:<br />

1. L’inizio del nuovo anno pastorale, in Cattedrale il 30 settembre<br />

2009 alle ore 19.30. È una occasione importante di incontro<br />

e di condivisione del comune cammino insieme al nostro Vescovo<br />

il quale, durante la celebrazione eucaristica, rinnoverà a<br />

tutti gli operatori pastorali il mandato per il nuovo anno pastorale.<br />

2. Il consueto Ritiro Spirituale all’inizio dell’anno pastorale, ad<br />

Alessano il 4 ottobre 2009 alle 16.00 presso il monastero SS.<br />

Trinità delle Clarisse Cappucine con la presenza del nostro carissimo<br />

don Giorgio Inguscio che ci offrirà il suo prezioso contributo<br />

spirituale.<br />

3. Il Convegno Catechistico Diocesano fissato per il 26 e 27 novembre<br />

2009 ad Acquarica del Capo. In seguito vi saranno date<br />

informazioni più dettagliate.<br />

A tutti un cordiale saluto da tutta l’Équipe diocesana dell’Ufficio<br />

Catechistico nell’attesa di incontrarvi nei vari appuntamenti.<br />

<strong>Ugento</strong>, 15 settembre 2009<br />

don Quintino Pecoraro<br />

83


Carissimi,<br />

A S.E. Rev.ma Mons. Vito De Grisantis<br />

Ai Rev. Presbiteri e Diaconi<br />

Ai Religiosi e Religiose<br />

Ai catechisti<br />

A tutti gli operatori pastorali<br />

dopo il coinvolgimento dei responsabili dei catechisti e degli operatori<br />

pastorali negli incontri di forania, durante i quali sono stati<br />

presentati i sussidi realizzati da don Gionatan e la programmazione,<br />

elaborata dal Team U.C.D., relativa alla modalità di attuazione<br />

dell’itinerario diocesano sulla Dottrina Sociale a partire dai catechismi<br />

dell’iniziazione cristiana, siamo ormai prossimi al Convegno<br />

Catechistico.<br />

Il Convegno Diocesano, che si terrà il 26-27 novembre dalle ore<br />

18.00 alle 20.00 presso l’Auditorium Benedetto XVI, ci permetterà<br />

di riflettere e approfondire quegli aspetti bisognosi di maggiore focalizzazione<br />

sul tema:<br />

I CATECHISMI<br />

DELLA INIZIAZIONE CRISTIANA<br />

E LA DOTTRINA SOCIALE<br />

con l’aiuto di Don Gianfranco Calabrese direttore dell’ufficio catechistico<br />

della diocesi di Genova.<br />

Inoltre il convegno diocesano sarà aperto il 26 novembre alle ore<br />

17.00 con l’inaugurazione<br />

dell’Auditorium Benedetto XVI<br />

Strada Statale 275 Lucugnano-Alessano (Km. 23,6) nei pressi<br />

della vecchia agenzia tabacchi.<br />

Il rito di benedizione sarà officiato da Sua Ecc. Mons. Vito De<br />

Grisantis.<br />

In attesa di incontrarci e condividere insieme questo appuntamento<br />

vi salutiamo e vi auguriamo ogni bene nel Signore.<br />

84<br />

L’équipe diocesana


Sacre Ordinazioni e Ministeri<br />

– Il Vescovo mons. Vito De Grisantis l’8 settembre 2009 ha conferito<br />

l’Ordine del presbiterato al diacono don Marco Annesi della<br />

Parrocchia «San Vincenzo L. e M.» in Miggiano.<br />

– Il Vescovo di Foligno mons. Sigismondi Gualtiero il 29 novembre<br />

2009 presso la Basilica di San Giovanni in Laterano ha istituito<br />

accolito il lettore Luigi Stendardo.<br />

85


Decreti Amministrativi<br />

– Con Decreto Vescovile del 7 marzo 2009 si autorizza il Legale<br />

Rappresentante della Confraternita «Buon Consiglio e SS. Sacramento»<br />

a vendere un terreno.<br />

– Con Decreto Vescovile del 1° settembre 2009 si autorizza il Legale<br />

Rappresentante della Parrocchia «S. Ippazio V. e M.» ad<br />

acquistare un terreno.<br />

– Con Decreto Vescovile del 13 ottobre 2009 si autorizza il Legale<br />

Rappresentante dell’I.S.D.C. ad alienare un terreno.<br />

– Con Decreto Vescovile del 15 ottobre 2009 si autorizza il Legale<br />

Rappresentante della Confraternita «SS. Rosario» in Salve ad<br />

acquistare un immobile urbano.<br />

86


CALENDARIO CRESIME<br />

Anno 2010<br />

DOMENICA 21 FEBBRAIO TIGGIANO 10.00<br />

DOMENICA 7 MARZO SPECCHIA 10.00<br />

SABATO 13 MARZO PRESICCE 18.00<br />

DOMENICA 14 MARZO (IVQ) TRICASE, NATIVITÀ 10.00<br />

DOMENICA 21 MARZO (VQ) PATÙ 10.00<br />

SABATO 10 APRILE TAURISANO, AUSILIATRICE 18.30<br />

DOMENICA 11 APRILE SUPERSANO 10.30<br />

DOMENICA 11 APRILE MONTESANO 18.00<br />

SABATO 17 APRILE MONTESARDO 18.00<br />

DOMENICA 18 APRILE CASTRIGNANO 10.30<br />

DOMENICA 18 APRILE UGENTO, S. GIOVANNI BOSCO 18.00<br />

SABATO 24 APRILE GEMINI 18.30<br />

DOMENICA 25 APRILE TRICASE, S. ANTONIO 10.00<br />

DOMENICA 25 APRILE TAURISANO, SS. APOSTOLI 18.30<br />

SABATO 1° MAGGIO MIGGIANO 10.30<br />

SABATO 1° MAGGIO ACQUARICA 18.30<br />

DOMENICA 2 MAGGIO LUCUGNANO<br />

10.30<br />

DOMENICA 2 MAGGIO ALESSANO<br />

18.00<br />

SABATO 8 MAGGIO GAGLIANO 18.30<br />

DOMENICA 9 MAGGIO UGENTO S. CUORE<br />

10.00<br />

DOMENICA 9 MAGGIO TAURISANO, SS. MARTIRI 18.30<br />

SABATO 15 MAGGIO ARIGLIANO 18.30<br />

DOMENICA 16 MAGGIO LEUCA, CRISTO RE<br />

10.00<br />

DOMENICA 16 MAGGIO SALIGNANO<br />

17.00<br />

SABATO 22 MAGGIO VIGILIA DI PENTECOSTE 18.30<br />

DOMENICA 23 MAGGIO CATTEDRALE<br />

10.30<br />

DOMENICA 23 MAGGIO RUFFANO, S. FRANCESCO 18,30<br />

SABATO 29 MAGGIO TRICASE, S. EUFEMIA 18.30<br />

DOMENICA 30 MAGGIO TRICASE, S.M. DELLE GRAZIE 10.00<br />

DOMENICA 30 MAGGIO DEPRESSA 18.00<br />

SABATO 5 GIUGNO SAN DANA 18.30<br />

DOMENICA 6 GIUGNO Corpus Domini 10,30<br />

SABATO 12 GIUGNO MORCIANO 18.30<br />

DOMENICA 13 GIUGNO TORRE SAN GIOVANNI 10.00<br />

VENERDÌ 6 AGOSTO TAURISANO, TRASFIGURAZIONE 19.00<br />

SABATO 7 AGOSTO ALESSANO 18.30<br />

DOMENICA 8 AGOSTO GIULIANO 10.30<br />

87


AGENDA PASTORALE DEL VESCOVO<br />

89


LUGLIO 2009<br />

2 Udienze<br />

Inizio Seminario estivo a Tricase Porto<br />

3 Tricase Porto<br />

4 Tricase Porto<br />

Leuca Cristo Re. Accoglienza immagine Madonna di Loreto. S. Messa<br />

5 S. Messa a Tricase Porto<br />

7 Udienze<br />

8 Tricase Porto<br />

Dal 10-31: Cure termali a Salsomaggiore e a Fiuggi<br />

AGOSTO<br />

2 Cresime ad Alessano<br />

3 S. Messa alle marine<br />

5 Udienze<br />

6 Montesano: S. Messa (S. Donato)<br />

Cresime a Taurisano, Trasfigurazione<br />

7 Udienze<br />

Cresime in Cattedrale<br />

10 Tricase: S. Messa (S. Vito)<br />

Torre San Giovanni: S. Messa (Madonna dell’aiuto)<br />

11 Alessano, Monastero delle Clarisse: S. Messa (S. Chiara)<br />

Torre Vado: S. Messa (Madonna del Mare)<br />

12 Udienze<br />

13 Tricase Porto: S. Messa (S. Nicola)<br />

14 Pellegrinaggio delle parrocchie al Santuario di Leuca: S. Messa<br />

Udienze<br />

Marina Serra: S. Messa<br />

15 Festa di Maria SS. Assunta: S. Messa al Santuario di Leuca<br />

Leuca marina: Processione e S. Messa<br />

16 Torrepaduli: S. Messa (S. Rocco)<br />

17 S. Messa alle marine<br />

18 Torre San Giovanni: Consacrazione dell’altare<br />

19 Udienze<br />

21 Non ci sono Udienze. Fino al 26 sono fuori sede<br />

28 Udienze<br />

91


SETTEMBRE<br />

1 Udienze<br />

2 In Seminario: Riunione Docenti Scuola Diocesana<br />

3 Incontro dei Vescovi Pugliesi a Leuca<br />

4 Miggiano: Ordinazione presbiterale di D. Marco Annesi<br />

5 16.30 alle 14.30 di Domenica: Week-end di spiritualità di tutti i coniugi della<br />

<strong>Diocesi</strong> a Casa S. Basilio-Marina serra<br />

6 Tricase, S.M. Grazie-Tutino: Inizio del servizio del nuovo Parroco D. Carmine<br />

Peluso<br />

7 Specchia: Riapertura al culto della Chiesa madre<br />

8 Udienze<br />

10 Non ci sono udienze<br />

12 Ruggiano: Inizio del servizio del nuovo Parroco D. Franco Botrugno<br />

13 Montesardo: Inizio del servizio del nuovo Parroco D. Rosario Stasi<br />

14 Ruffano, Cripta del Crocifisso: S. Messa<br />

15 Udienze<br />

16 Incontro Forania di <strong>Ugento</strong> a <strong>Ugento</strong>, Oratorio<br />

17 Udienze<br />

Incontro Forania di Leuca ad Arigliano<br />

18 Incontro Forania di Taurisano a Ruffano Città della Domenica<br />

19 <strong>Ugento</strong>, Seminario: Incontro di tutti i Priori delle Confraternite della <strong>Diocesi</strong><br />

20 Presso la Chiesa S. Giovanni Bosco: Raduno di tutte le Confraternite della<br />

<strong>Diocesi</strong>. Processione verso la Cattedrale, ore 11: S. Messa<br />

21 Incontro Forania di Tricase a Tiggiano<br />

22 Udienze<br />

24 Udienze<br />

26 <strong>Ugento</strong>: Processione nella festa dei Ss. Medici e S. Messa<br />

27 S. Messa al Santuario Ss. Medici.<br />

Convegno missionario diocesano a Leuca<br />

29 Udienze<br />

Castrignano, Festa S. Michele: S. Messa<br />

30 In Cattedrale: Inizio del nuovo anno pastorale.<br />

S. Messa e mandato agli operatori pastorali di tutte le parrocchie della <strong>Diocesi</strong><br />

OTTOBRE<br />

2 Udienze<br />

Presicce: riapertura Chiesa degli Angeli<br />

3 Alessano, Convento: S. Messa<br />

4 Ruffano, S. Francesco: S. Messa (festa di S. Francesco)<br />

92


5 Cresime ad Acquarica<br />

Castrignano: Inizio del servizio pastorale del nuovo Parroco D. Gino Morciano<br />

7 Udienze<br />

9 Udienze<br />

Dal 10 al 17: Esercizi spirituali dei Vescovi di Puglia in Siria sulle orme di<br />

S. Paolo<br />

10-17 Leuca: Ritiro spirituale del Clero. Guida un Padre Missionario<br />

19 Giornata Missionaria Mondiale<br />

Corsano, Giornata intersettoriale Équipe Notre Dame<br />

21 Udienze<br />

23 Udienze<br />

<strong>Ugento</strong>, Cattedrale: Veglia missionaria diocesana<br />

24 Alessano, Incontro Sacerdoti giovani<br />

25 <strong>Ugento</strong>, S. Giovanni Bosco: S. Messa<br />

26 Cresime a Corsano<br />

28 Udienze<br />

30 Udienze<br />

31 Leuca Santuario: Assemblea diocesana dell’Azione Cattolica. S. Messa<br />

NOVEMBRE<br />

1 <strong>Ugento</strong>, S. Giovanni Bosco: Inaugurazione Casa anziani<br />

2 <strong>Ugento</strong>, S. Messa al Cimitero<br />

3 Udienze<br />

4 Cattedrale: S. Messa per i caduti<br />

5 Molfetta, Chiusura del Centenario del Seminario<br />

8 Acquarica, S. Messa nella festa di S. Carlo<br />

9 Dal 9 al 12 : Assisi: Assemblea Generale della CEI<br />

13 Leuca, Ritiro spirituale del Clero<br />

15 Tricase, S. Eufemia: Inizio del servizio come Parroco di D. Michele Morello<br />

16 Dal 16 al 20: Roma: Aggiornamento residenziale del Clero<br />

21 Miggiano, Riapertura al culto della Chiesa Madre<br />

22 Alessano, Monastero SS. Trinità: S. Messa nel decimo anniversario della<br />

fondazione del Monastero<br />

Presicce: S. Messa e subito dopo<br />

Rassegna diocesana dei cori parrocchiali<br />

24 Udienze<br />

26 Udienze<br />

Convegno Diocesano Catechisti ed Educatori<br />

27 Alessano: Incontro Sacerdoti giovani<br />

Convegno Diocesano Catechisti ed Educatori<br />

29 Cursillios, Chiusura corso uomini<br />

93


DICEMBRE<br />

2 Udienze<br />

In Seminario: Consulta diocesana aggregazioni laicali<br />

3 Udienze<br />

In Episcopio: Consiglio diocesano affari economici e Collegio dei Consultori<br />

6 Depressa, Inaugurazione del nuovo Oratorio<br />

8 Festa dell’Immacolata: Miggiano, S. Messa<br />

9 Molfetta: Conferenza Episcopale Pugliese.<br />

10 Udienze<br />

11 Leuca, Ritiro Spirituale del Clero<br />

13 Montesardo: Ritiro Spirituale per tutti i coniugi della <strong>Diocesi</strong><br />

14 Auditorium «Benedetto XVI»: Incontro Amministratori pubblici<br />

15 Udienze<br />

Auditorium «Benedetto XVI»: Incontro Amministratori pubblici<br />

17 Alessano, Incontro Sacerdoti giovani<br />

20 Lucugnano, S. Messa ed inaugurazione del Presepe vivente di Tricase<br />

22 Udienze<br />

23 S. Messa in Seminario con tutti i Seminaristi e loro famiglie<br />

24 Tricase, S. Messa all’Hospice<br />

Seminario: Ritiro Spirituale dei Seminaristi teologi<br />

Cattedrale: Veglia e Messa della Notte<br />

25 Solennità del Natale del Signore: Pontificale in Cattedrale<br />

27 Cresime a Barbarano<br />

In Seminario: Ritiro spirituale per i Diaconi permanenti e aspiranti Diaconi<br />

con rispettive mogli<br />

29 Non ci sono udienze<br />

31 Udienze<br />

Cattedrale: S. Messa e Te Deum<br />

94


INDIRIZZARIO<br />

ANNO PASTORALE 2009-2010<br />

Ecc.za Rev.ma Mons. VITO DE GRISANTIS<br />

nato a Lecce il 20/08/1941 - Ordinato sacerdote il 27/06/65 - nominato Vescovo<br />

di <strong>Ugento</strong>-Santa Maria di Leuca il 13/05/2000 - consacrato il 26/06/2000<br />

ingresso in diocesi il 29/07/2000 - Piazza S. Vincenzo - 73059 UGENTO<br />

Tel. 0833/555030. vescovo@diocesiugento.org<br />

Ecc.za Rev.ma Mons. CARMELO CASSATI<br />

nato a Tricase il 06/04/24 - ordinato il 17/12/49 - consacrato Vescovo il 28/06/70<br />

Arcivescovo emerito di Trani-Barletta-Bisceglie<br />

Oasi Santa Marcellina - Ospedale<br />

Via S. Pio X, 4 - 73039 TRICASE (Le) - Tel. 0883/544104 - 388/0605167<br />

CURIA VESCOVILE<br />

Piazza S. Vincenzo - 73059 <strong>Ugento</strong> (Le) - Tel. e Fax 0833/555049<br />

È aperta dalle 9.30 alle 12.30 di ogni martedì e giovedì.<br />

curia@diocesiugento.org<br />

CARITAS DIOCESANA - Piazza S. Vincenzo - Tel. 0833/555567<br />

caritas.ugento@libero.it<br />

ISTITUTO <strong>DIOCESANO</strong> SOSTENTAMENTO CLERO - Tel. 0833/554506<br />

Via Principe d’Amore<br />

SEMINARIO VESCOVILE - Via Castello, 2 - Tel. 0833/555027<br />

seminario.bruni@libero.it<br />

SEMINARIO ESTIVO - Via S. Nicola - Tricase Porto - Tel. 0833/775091<br />

CENTRO SOCIO PASTORALE - Pescoluse (Salve) - Tel. 0833/711070<br />

CASA DI OSPITALITÀ «SAN BASILIO» - Via O. Martinelli - Marina Serra<br />

(Tricase) - Tel. e Fax 0833/775022 - 3356368641. info@casasanbasilio.it<br />

CONSULTORIO FAMILIARE - Via Tenente L. Ponzi, 9 - Tel. 0833/556400<br />

confamugento@libero.it<br />

UFFICIO MISSIONARIO - Piazza S. Vincenzo - Tel. 0833/554447<br />

95


PRESBITERIO <strong>DIOCESANO</strong><br />

ANCORA sac. STEFANO<br />

Assistente diocesano A.C.I.<br />

Parroco «Presentazione V.M.» - data di nomina il 23/08/98<br />

nato a Taurisano il 20/12/64 - ordinato il 09/12/89<br />

Piazza Umberto I - 73040 SPECCHIA<br />

Tel. 0833/535446 - 0833/535434 - 339/7354561<br />

ANNESI sac. MARCO<br />

Vice Rettore Seminario Vescovile<br />

ordinato il 04/09/09 - nato a Tricase il 29/04/84<br />

Via Castello, 2 - 73059 UGENTO<br />

Tel. 0833/555027 - 388/6519275<br />

marcoannesi84@hotmail.it<br />

ANTONAZZO mons. GERARDO<br />

Vicario Episcopale per la Pastorale<br />

Parroco «S. Andrea Apostolo» - data di nomina il 18/06/04<br />

nato a Supersano il 20/05/56 - ordinato il 12/09/81<br />

Via Cesi, 6 - 73054 PRESICCE<br />

Tel. e Fax 0833/727022 - 335/6460901<br />

dongerardo@sanandrea.org<br />

ATTANASIO sac. RENATO<br />

Parroco «Trasfigurazione» - data di nomina il 12/03/81<br />

nato a Ruffano il 06/11/42 - ordinato il 11/03/67<br />

Via Lopez, 3 - 73056 TAURISANO - Tel. 0833/621331<br />

BAGNATO mons. AGOSTINO<br />

Cancelliere Vescovile<br />

Parroco «S. Michele Arcangelo» - data di nomina il 19/09/98<br />

nato ad <strong>Ugento</strong> il 08/09/57 - ordinato il 28/03/81<br />

Via G. Romano - 73053 PATÙ - Tel. 0833/765244<br />

BARBA mons. MAURIZIO<br />

Nato a <strong>Ugento</strong> il 14/01/69 - ordinato il 09/04/94<br />

Via di Porta Angelica, 47 int. 7 - 00165 ROMA - 335/6763010<br />

Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti<br />

Piazza Pio XII, 10 - 00193 CITTÀ DEL VATICANO<br />

Tel. 06/69884205<br />

mauri.bar@libero.it<br />

96


BLEVE sac. DONATO<br />

Direttore ufficio diocesano della pastorale familiare<br />

Parroco «S. Antonio da Padova» - data di nomina il 15/11/71<br />

nato a Corsano il 05/03/42 - ordinato il 09/07/66<br />

Piazza Cappuccini - 73039 TRICASE - Tel. 0833/544298<br />

Tel. e Fax 0833/545907 - 347/7273242<br />

BOTRUGNO sac. FRANCO<br />

Parroco «S. Elia Profeta» - data di nomina 19/06/2009<br />

nato a Scorrano il 07/03/57 - ordinato il 06/06/82<br />

Via C. Sforza, 12- 73050 RUGGIANO<br />

Tel. 0833/742972 - 328/9688943. donbotrugno@libero.it<br />

CARBONE sac. ANDREA<br />

Presidente Istituto Diocesano Sostentamento Clero<br />

Parroco «Natività B.V.M.» - data di nomina il 22/09/2002<br />

nato a Miggiano il 12/11/67 - ordinato il 27/06/92<br />

Via P. Gallone - 73039 TRICASE<br />

Tel. 0833/544124 - 0833/544282 - 335/6368641. info@casasanbasilio.it<br />

CARLETTA sac. PASQUALE<br />

Vicario parrocchiale «S. Andrea Apostolo» - data di nomina il 03/09/06<br />

nato a Gagliano del Capo il 13/11/81 - ordinato il 02/09/2006<br />

Via Cesi, 6 - 73054 PRESICCE<br />

Tel. e Fax 0833/727022 - 340/1723804. pasqualecarletta@libero.it<br />

CARLUCCIO sac. PIETRO<br />

Parroco «Maria SS. Assunta in Cielo» - data di nomina il 29/06/00<br />

nato a Montesardo il 28/06/51 - ordinato il 30/07/77<br />

Piazza Duomo - 73059 UGENTO<br />

Tel. 0833/556284 - 338/2434787<br />

CAZZATO sac. FRANCESCO<br />

Parroco «S. Lorenzo Martire» - data di nomina il 01/11/78<br />

nato a Presicce il 15/04/51 - ordinato il 06/10/74<br />

Via di Mezzo, 15 - 73040 BARBARANO<br />

Tel. 0833/742538<br />

CAZZATO sac. POMPILIO<br />

Parroco «Maria SS. Immacolata» - data di nomina il 30/06/91<br />

nato a Specchia il 14/07/37 - ordinato il 04/07/65<br />

Via S. Donato - 73030 MONTESANO SALENTINO<br />

Tel. e Fax 0833/762098 - 0833/539180 - 333/3067373<br />

97


CHIARELLO sac. SALVATORE<br />

Vicario parrocchiale «Trasfigurazione» - data di nomina il 05/09/2005<br />

nato a Gagliano del Capo il 14/02/1979 - ordinato il 03/09/2005<br />

Via Lopez, 3 - 73056 TAURISANO<br />

Tel. 0833/621331 - 0833/533118 - 339/5729339. salvachiarello@libero.it<br />

CIARDO sac. LUCIO POMPEO<br />

Delegato per la Pastorale Sociale e del Lavoro, Giustizia e Pace,<br />

Salvaguardia del Creato.<br />

Parroco «S. Ippazio V.M.» - data di nomina il 18/06/2004<br />

nato ad Alessano il 12/12/62 - ordinato il 10/06/89<br />

Piazza Moro - 73030 TIGGIANO<br />

Tel. e Fax 0833/531072 - 0833/522193 - 335/228673. lucio.ciardo@tin.it<br />

CIARDO sac. LUIGI<br />

Parroco «SS. Salvatore» - data di nomina il 03/11/77<br />

nato ad Alessano il 06/01/48 - ordinato il 08/07/72<br />

Piazza Don Tonino Bello - 73040 ALESSANO<br />

Tel. 0833/781230 - 0833/522049 - 347/9543183. luigi.ciardo@libero.it<br />

CIULLO sac. MARIO<br />

Vice Cancellerie Vescovile<br />

Parroco «S. Cuore di Gesù» - data di nomina il 29/06/00<br />

nato a Taurisano il 10/05/57 - ordinato il 02/05/82<br />

Via Pascoli - 73059 UGENTO<br />

Tel. 0833/555037 - 0833/622269 - 339/8514099. sacrocuore2005@libero.it<br />

CIURLIA sac. ANTONIO<br />

Collaboratore dell’Archivio Diocesano<br />

Vicario parrocchiale «Ss. Martiri G. Battista e Maria Goretti»<br />

data di nomina il 22/02/07 - nato a Taurisano il 16/02/40 - ordinato il 05/02/72<br />

Viale Rimembranze - 73056 TAURISANO - Tel. 0833/758636<br />

CONGEDI sac. PAOLO<br />

Padre spirituale seminario diocesano<br />

Parroco «Ss. Apostoli Pietro e Paolo» in Taurisano - data di nomina il 29/06/98<br />

nato ad <strong>Ugento</strong> il 18/01/63 - ordinato il 06/01/90<br />

Via Acquarelli - 73059 UGENTO - Tel. 0833/555506 - 347/4554956<br />

COSI sac. ORONZO<br />

Vicario parrocchiale «Cristo Re» in Marina di Leuca<br />

e «S. Andrea Apostolo» in Salignano - data di nomina il 25/08/09<br />

Nato a Tricase il 21/04/77 - ordinato il 12/08/06<br />

Piazza Redentore - 73030 LEUCA MARINA - Tel. 0833/758035 - 338/8892677<br />

98


D’AMICO sac. ROCCO<br />

Economo Generale<br />

Parroco «Maria SS. Assunta» - data di nomina il 31/10/79<br />

nato a Caprarica il 18/10/46 - ordinato il 18/08/73<br />

Via XI Febbraio - 73030 LUCUGNANO<br />

Tel. 0833/784161 - 338/9138819. damico.rocco@tiscali.it<br />

DE GIORGI sac. ANTONIO<br />

Parroco «S. Giovanni Elemosiniere» - data di nomina il 31/08/03<br />

nato a Tricase il 27/11/69 - ordinato il 28/06/97<br />

Via Castromediano - 73040 MORCIANO DI LEUCA<br />

Tel 0833/743041 - 0833/743606 - 347/7704745<br />

DE GIORGI mons. DOMENICO<br />

nato a Montesardo il 01/02/31 - ordinato il 22/07/56<br />

Via Nazionale, 256 - 73030 MONTESARDO<br />

Tel. 0833/781721 - 339/8845380<br />

DEL VECCHIO sac. WILLIAM<br />

Direttore del Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile<br />

Amministratore parrocchiale «Sant’Andrea Apostolo» - data di nomina<br />

il 19/06/2009 - nato a Gagliano del Capo il 09/12/78 - ordinato il 06/09/03<br />

Piazza S. Andrea - 73039 TRICASE<br />

Tel. 0833/544129 - 0833/781414 - 347/3143619. widev@libero.it<br />

DE MARCO sac. GIONATAN<br />

Assistente diocesano A.C.R. - Vicario parrocchiale «S. Nicola Magno»<br />

data di nomina il 10/08/07 - nato a Tricase il 08/10/81 - ordinato il 26/08/06<br />

Piazza Concordia - 73050 SALVE<br />

Tel. e Fax. 0833/741378 - 349/1426501. dongiodemarco@libero.it<br />

DE SANTIS sac. LUCA<br />

Segretario Ufficio Amministrativo - Referente Comitato Diocesano Anti Usura<br />

Direttore Bollettino Diocesano<br />

Vicario Parrocchiale «S. Michele Arcangelo» - data di nomina il 10/08/07<br />

nato a Tricase il 11/03/78 - ordinato il 23/08/03<br />

Via Roma - 73040 SUPERSANO<br />

Tel. e Fax 0833/632282 - 338/9190810<br />

luca.miggiano@libero.it<br />

DE MEERENDRÈ sac. PIERRE KERVYN (fra Ruffino)<br />

Rettore della chiesa «S. Maria del Casale» - data di nomina il 13/11/07<br />

nato a Ucccle (Belgio) il 20/03/1953 - ordinato il 24/09/83<br />

Santuario «Madonna del Casale» - 73059 UGENTO<br />

99


DI SECLÌ mons. NAPOLEONE<br />

Vicario generale - Vicario Episcopale per il Diaconato Permanente<br />

Parroco «Ss. Martiri G. Battista e Maria Goretti» - data di nomina il 05/08/95<br />

nato a Taurisano il 16/01/38 - ordinato il 12/07/64<br />

Via Verdi, 5 - 73056 TAURISANO<br />

Tel. e Fax 0833/625900 - 0833/622532 - 338/2867965<br />

parrocchia.martiri@tiscalinet.it<br />

FERRARO sac. FLAVIO<br />

Delegato Vescovile per il laicato, Parroco «S. Antonio di Padova»<br />

data di nomina il 29/06/00 - nato a Salignano il 05/02/70 - ordinato il 13/04/96<br />

Via Brenta, 19 - 73039 DEPRESSA - Tel. 0833/771299 - 339/5873868<br />

ferraroflavio@libero.it - donflavio@parrocchiadepressa.it.<br />

FRISULLO sac. ROCCO ANTONIO<br />

Parrocchia «San Leone Magno»<br />

nato a Poggiardo il 21/02/1979 e ordinato sacerdote il 28/08/2004<br />

Via Prenestina, 104 - 00163 ROMA - Tel. 0621703321 - 339/2091877<br />

roccfrisul@libero.it<br />

GUALTIERI mons. PAOLO<br />

Consigliere di Nunziatura<br />

nato a Supersano il 01/02/61 - ordinato il 24/09/88<br />

Domus Sanctae Marthae - 00120 CITTÀ DEL VATICANO<br />

Tel. 06/69897420 - 06/69885748 (ufficio) - Fax 06/69885364 - 333/4001352<br />

guapaolo@yahoo.it<br />

INDINO sac. GIUSEPPE<br />

Vicareo Foraneo - Cerimoniere Vescovile - Direttore Ufficio Liturgico<br />

Vice Direttore Ufficio Beni Culturali<br />

Referente Amministrativo del Museo Diocesano<br />

Parroco «S. Michele Arcangelo» - data di nomina il 07/06/02<br />

nato a Lucugnano il 15/03/63 - ordinato il 23/06/90<br />

Via Roma - 73040 SUPERSANO<br />

Tel. e Fax 0833/632282 - 339/1755317. indinog@tin.it<br />

INGLETTO sac. ANTONIO<br />

nato ad Andrano il 01/06/29 - ordinato il 15/07/56<br />

Via P. Gallone - 73039 TRICASE - Tel. e Fax 0833/544577 - 339/7360111<br />

INGUSCIO sac. GIORGIO<br />

Direttore Ufficio Vocazioni<br />

Rettore Seminario Vescovile - data di nomina il 01/09/05<br />

nato a Galatina il 04/05/77 - ordinato il 24/08/02<br />

Via Castello, 2 - 73059 UGENTO<br />

Tel. 0833/555027 - 339/7360628. seminario.bruni@libero.it<br />

100


LEO sac. GIOVANNI<br />

Direttore Caritas diocesana - Parroco «S. Sofia» - data di nomina il 18/06/04<br />

nato a Lucugnano il 10/03/65 - ordinato il 23/09/89<br />

Piazza S. Biagio - 73033 CORSANO<br />

Tel. e Fax 0833/531022 - 335/283594. dongianni@wooow.it<br />

LICCHETTA sac. EUGENIO<br />

Nato a Corsano il 30/12/37 - ordinato il 08/07/62<br />

Piazza S. Andrea - 73039 CAPRARICA DI TRICASE<br />

Tel. 0833/544129 - 389/1797914<br />

MACCARELLI sac. MARINO SERGIO<br />

Vicario Giudiziale - data di nomina il 26/05/00<br />

nato a Roma il 23/10/29 - ordinato il 28/06/54<br />

Corso Roma, 21 - 73039 TRICASE - Tel. 0833/543089 - 338/1612231<br />

MAGLIE sac. ROCCO<br />

Direttore Ufficio Missionario - Parroco «S. Francesco d’Assisi»<br />

data di nomina il 19/04/80 - nato a Taurisano il 07/03/49 - ordinato il 14/06/75<br />

Piazza Libertà - 73049 RUFFANO<br />

Tel. 0833/691630 - 347/9107176. psfruffano@libero.it<br />

MARTELLA mons. GIUSEPPE<br />

Vicario Episcopale per i beni della diocesi - Direttore Ufficio Amministrativo<br />

Amministratore Parrocchiale «S. Andrea Apostolo» in Salignano<br />

Parroco «Cristo Re» - data di nomina il 15/09/99<br />

nato a Montesardo il 17/07/34 - ordinato il 07/07/57<br />

Piazza Redentore - 73030 LEUCA MARINA - Tel. 0833/758035 - 347/5471565<br />

MARZO sac. GIANLUIGI<br />

Assistente diocesano del M. G. Missionario<br />

Vicario parrocchiale «S. Sofia» - data di nomina 10/08/07<br />

nato a Gagliano del Capo il 22/10/1979 - ordinato il 21/08/2004<br />

Piazza S. Biagio - 73033 CORSANO - Tel. e Fax 0833/531022 - 328/6780976<br />

MELE sac. LUIGI<br />

Parroco «S. Nicola» - data di nomina il 06/11/82<br />

nato a Gagliano il 16/10/32 - ordinato il 30/11/58<br />

Via Matteo Ricci - 73039 TRICASE - Tel. 0833/775023 - 339/5268734<br />

MORCIANO sac. ANTONIO<br />

Vicareo Foraneo - Amministratore «San Dana»<br />

Parroco «S. Vincenzo L. e M.» - data di nomina il 08/12/06<br />

nato ad Alessano il 29/08/62 - ordinato il 17/08/02<br />

Via Salvo d’Acquisto - 73034 ARIGLIANO<br />

Tel. 0833/547173 - 328/2511133. morciano62@cheapnet.it<br />

101


MORCIANO sac. LUIGI<br />

Parroco «S. Michele Arc.» - data di nomina il 01/09/08<br />

nato ad Alessano il 02/12/56 - ordinato il 31/10/84<br />

Piazza S. Michele - 73040 CASTRIGNANO DEL CAPO<br />

Tel. 0833/751424 - 339/7433157. dongino.morciano@gmail.com<br />

MORELLO sac. MICHELE<br />

Parroco «Sant’Eufemia» - data di nomina il 01/09/2008<br />

nato a Casarano il 28/09/78 - ordinato il 07/09/02<br />

Via Campanella - 73039 TRICASE - Tel. 0833/545762 - 349/8135093<br />

donmix@libero.it<br />

NUCCIO sac. IPPAZIO<br />

Vicario parrocchiale «S. Carlo Borromeo» - data di nomina 16/09/07<br />

nato a Tricase il 12/02/81 - ordinato sacerdote il 13/09/08<br />

Via don Minzoni, 1 - 73040 ACQUARICA DEL CAPO<br />

Tel. e Fax 0833/722294 - 328/0872062<br />

NUZZO sac. BENIAMINO<br />

Vicario Episcopale per i Religiosi<br />

Parroco «S. Carlo Borromeo» - data di nomina il 22/08/98<br />

nato a Ruggiano il 01/03/60 - ordinato il 13/07/85<br />

Via don Minzoni, 1 - 73040 ACQUARICA DEL CAPO<br />

Tel. e Fax 0833/722294 - 335/6688848<br />

OZZA mons. COSIMO<br />

Parroco «S. Francesco d’Assisi» - data di nomina il 17/10/82<br />

nato ad <strong>Ugento</strong> il 04/07/46 - ordinato il 30/08/70<br />

Piazza regina Elena - 73050 GEMINI - Tel. 0833/958057 - 328/3624286<br />

PALESE mons. SALVATORE<br />

Preside della Facoltà Teologica Pugliese e Docente<br />

nato ad Acquarica del Capo il 12/10/39 - ordinato il 22/09/62<br />

Viale Pio XI - 70056 MOLFETTA (BA)<br />

Tel. 080/3353935 - 0833/721031 - 333/8470881<br />

PALMA sac. SALVATORE<br />

Cappellano Ospedale di Tricase - data di nomina il 10/08/07<br />

ordinato il 21/09/96 - Ospedale - 73039 TRICASE - Tel. 0833/54804 - 338/4575459<br />

PECORARO sac. QUINTINO<br />

Direttore Ufficio Catechistico<br />

Parroco «S. G. Crisostomo» - data di nomina il 31/08/03<br />

nato a Taurisano il 13/09/68 - ordinato il 15/05/99<br />

Via Corsica - 73040 GIULIANO DI LECCE - Tel. 0833/621042 - 347/5934986<br />

102


PELUSO sac. CARMINE<br />

Delegato e Direttore Diocesano per le Confraternite<br />

Parroco «S. M. delle Grazie» in Tutino - data di nomina il 19/06/09<br />

nato a Tricase il 23/10/60 - ordinato il 29/06/95<br />

Via M. Rizzo - 73039 TRICASE - Tel. 0833/545577 - 334/3414181<br />

POLITI sac. MARIO<br />

Parroco «S. Vincenzo Martire» - data di nomina il 08/09/00<br />

nato a Taurisano il 08/06/54 - ordinato il 24/06/79<br />

Via S. Vincenzo - 73035 MIGGIANO<br />

Tel. 0833/761949 - 0833/622639 - 320/0462412<br />

PROFICO sac. LORENZO<br />

Parroco «S. Nicola Magno» - data di nomina il 01/10/75<br />

nato a Barbarano il 02/03/45 - ordinato il 29/03/69<br />

Piazza Concordia - 73050 SALVE<br />

Tel. e Fax 0833/741378 - Tel. 0833/742694 - 347/4468629<br />

ROCCA sac. STEFANO<br />

Vicario Foraneo - Parroco «S. G. Bosco» - data di nomina il 31/08/03<br />

nato a Taurisano il 14/02/70 - ordinato il 10/02/96<br />

Piazza Mons. Leopoldo De Giorgi - 73059 UGENTO<br />

Tel. 0833/555083 - Fax 0833/554994 - 347/7672485<br />

RUSSO mons. ANTONIO<br />

nato a Ruffano il 25/01/15 - ordinato il 31/07/38<br />

Via M. di Savoia, 18 - 73049 RUFFANO - Tel. 0833/690656<br />

SALERNO sac. LEONARDO<br />

Parroco «Maria Ausiliatrice» - data di nomina il 23/05/80<br />

nato a Barbarano il 03/01/39 - ordinato il 02/07/66<br />

Via Rimembranze - 73056 TAURISANO<br />

Tel. 0833/622198 - 0833/742542 - 347/2985359. ausilium@alice.it<br />

SANTORO sac. NICOLA<br />

Direttore Ufficio Beni Culturali, Parroco «Natività B.V.M.»<br />

data di nomina il 31/10/82 - nato a Specchia il 17/05/49 - ordinato il 25/08/74<br />

Piazza del Popolo - 73049 RUFFANO<br />

Tel. 0833/691033 - 0833/539218 - 338/3739411. chiesamadreruffano@alice.it<br />

SERINO sac. BENEDETTO<br />

nato a <strong>Ugento</strong> il 08/02/32 - ordinato il 10/07/55<br />

Piazza S. Michele - 73040 CASTRIGNANO DEL CAPO<br />

Tel. 0833/751123<br />

103


SOLIDORO sac. PAOLO<br />

Cappellano Militare - Comando Militare Regionale Abruzzo<br />

IX Reggimento Alpini, XXXIII Reggimento Alpini Campale Semovente Acqui<br />

nato a Scorrano il 22/06/74 - ordinato presbitero il 02/10/99<br />

Via Parrozzani n. 1 - 67100 L’AQUILA<br />

Tel. e Fax 0862-25345 - Tel. 0862412552 - 338/3819913<br />

STASI sac. ROSARIO<br />

Parroco «Presentazione B.V.M.» - data di nomina il 19/06/09<br />

nato a Gagliano il 08/10/39 - ordinato il 01/04/67<br />

Piazza Chiesa - 73030 MONTESARDO<br />

Tel. 0833/781344 - 338/2601884<br />

STEFANO sac. GIOVANNI<br />

Nato a Casarano il 17/12/20 - ordinato il 27/06/48<br />

Via Trasimeno, 3 - 73042 CASARANO - Tel. 0833/512549<br />

STENDARDO mons. GIUSEPPE<br />

Rettore Basilica «S. Maria di Leuca» - data di nomina il 20/10/89<br />

nato a Ruggiano il 12/08/36 - ordinato il 02/07/61<br />

Piazza Giovanni XXIII - 73030 LEUCA<br />

Tel. 0833/758636 - 0833/758696 - 333/1818534<br />

TURI sac. ANTONIO<br />

Segretario Vescovile - Responsabile del settore musica sacra<br />

dell’Ufficio Liturgico - data di nomina il 01/10/09<br />

nato a Scorrano il 16/01/70 - ordinato il 16/04/09<br />

Via Castello, 2 - 73059 UGENTO<br />

Tel. 0833/555027 - 338/5631829. donantonioturi.m@libero.it<br />

ZECCA sac. PAOLO VINCENZO<br />

Economo del Seminario diocesano - Amministratore parrocchiale<br />

«Madonna dell’Aiuto» - data di nomina 19/06/09<br />

nato a <strong>Ugento</strong> il 02/12/1946 - ordinato sacerdote il 27/08/05<br />

Via Castello, 2 - 73059 UGENTO - Tel. 0833/555027 - 0833/555392 - 339/7528464<br />

73059 TORRE SAN GIOVANNI - Tel. e Fax 0833/931317<br />

paoloenzozecca@alice.it<br />

ZOCCO sac. ROCCO<br />

Direttore Ufficio Migrantes<br />

Parroco «Maria SS. Immacolata» - data di nomina il 07/06/02<br />

nato a Tricase il 09/11/62 - ordinato il 29/06/89<br />

Largo S. Rocco - 73040 TORREPADULI<br />

Tel. e Fax 0833/691259 - 338/3345405<br />

104


CLERO REGOLARE<br />

ALESSANO<br />

Frati Cappuccini Convento Padri Cappuccini<br />

5 Religiosi - via Cappuccini<br />

73031 ALESSANO<br />

Tel. 0833/781153<br />

GAGLIANO<br />

PP. Trinitari Convento S. Francesco<br />

5 Religiosi - via Leuca<br />

73034 GAGLIANO - Tel. 0833/548239<br />

Parrocchia S. Rocco - Parroco P. Gino Buccarello<br />

data di nomina il 01/05/02 - ordinato il 18/12/99<br />

Tel. 0833/548248 - 347/6674405<br />

105


DIACONI PERMANENTI<br />

CAZZATO ELIA<br />

Vice Direttore dell’U.C.D.<br />

cooperatore della Parrocchia «Natività B.V.M.» in Tricase<br />

data di nomina il 07/09/02 - nato a Tricase il 25/05/60 - ordinato il 22/01/00<br />

Via Pirandello, 15 - 73039 TRICASE<br />

Tel. 0833/542352 - Tel. e Fax 0833/545150 - 333/2786001. eliac@libero.it<br />

MACRÌ MARIO<br />

Responsabile diocesano della pastorale familiare<br />

Direttore dell’Ufficio Scuola - Cooperatore della Parrocchia di Miggiano<br />

data di nomina il 25/01/00<br />

nato a Montesano Salentino il 18/06/35 - ordinato il 22/01/00<br />

Via S. Angelo, 111 - 73030 MONTESANO SALENTINO<br />

Tel. 0833/762042 - 348/0572642 - 340/6065950. vima70@libero.it<br />

PICCINNI DONATO<br />

Vice Presidente I.D.S.C.<br />

Membro della Commissione Diocesana Arte Sacra e Beni Culturali - Cooperatore<br />

della Parrocchia «Natività Beata Vergine Maria» in Ruffano<br />

data di nomina il 11/09/03 - nato a Montesano Salentino il 17/04/53<br />

ordinato il 22/01/00<br />

Via Lecce, 30 - 73030 MONTESANO SALENTINO<br />

Tel. 0833/762108 - 349/6220377. dpiccinni@libero.it<br />

SCHIAVANO ORONZO<br />

Vice Direttore dell’Ufficio Missionario Diocesano<br />

Cooperatore della Parrocchia «Maria SS. Ausiliatrice» in Taurisano<br />

Data di nomina il 25/01/20 - nato a Gallipoli il 18/04/65 - ordinato il 22/01/00<br />

Via Eroi d’Italia, 118 - 73056 TAURISANO<br />

Tel. 0833/621776 - 338/5769949. oronzo.schiavano@libero.it<br />

VERGALLO CESARIO<br />

Segretario della Caritas Diocesana<br />

Cooperatore della Parrocchia «S. Michele Arc.» in Castrignano del Capo<br />

data di nomina il 25/01/00 - nato a S. Cesario di Lecce il 22/10/40<br />

ordinato il 22/01/00<br />

Via Mazzini, 23 - 73040 CASTRIGNANO DEL CAPO<br />

Tel. 0833/530801<br />

106


ISTITUTI RELIGIOSI FEMMINILI<br />

ACQUARICA DEL CAPO<br />

Suore Oblate di S. Benedetto Labre<br />

Scuola Materna - 3 religiose<br />

73040 ACQUARICA DEL CAPO - Tel. 0833/727701<br />

ALESSANO<br />

* Clarisse Cappuccine<br />

Monastero SS. Trinità - 11 religiose.<br />

Contrada Armino, 73031 ALESSANO - Tel. 0833/781623<br />

* Compassioniste Serve di Maria (Scuola d’Infanzia)<br />

5 religiose - Via Rimembranze, 21 - 73031 ALESSANO - Tel. 0833/781120<br />

* Compassioniste Serve di Maria (Casa d’accoglienza don Tonino Bello)<br />

5 religiose - Via La Nuova, 4 - 73031 ALESSANO - Tel. 0833/522919<br />

CASTRIGNANO DEL CAPO<br />

Adoratrici del Sangue di Cristo<br />

3 religiose - Via Trieste, 18 - 73040 CASTRIGNANO - Tel. 0833/751195<br />

CORSANO<br />

Figlie di S. Maria di Leuca<br />

10 religiose - Via Aldo Moro - 73033 CORSANO - Tel 0833/532384<br />

LEUCA Santuario<br />

* Compassioniste Serve di Maria (Casa di Riposo)<br />

7 religiose - Piazza Giovanni XXIII<br />

73030 LEUCA - Tel. 0833/758555<br />

* Figlie di S. Maria di Leuca<br />

3 religiose - Basilica - 73030 LEUCA - Tel. 0833/758758<br />

MARINA di LEUCA<br />

* Figlie di S. M. di Leuca<br />

* Casa di alloggio - 7 religiose<br />

Via Virgilio, 45 - 73030 MARINA di LEUCA - Tel. 0833/758544<br />

* Asilo nido permanente - 9 religiose<br />

Via Enea, 82 - 73030 MARINA di LEUCA - Tel. 0833/758003<br />

107


MIGGIANO<br />

Figlie di S. M. di Leuca<br />

5 religiose - Via S. Barbara, 3 - 73035 MIGGIANO - Tel. 0833/761223<br />

MORCIANO<br />

Adoratrici del Sangue di Cristo<br />

3 religiose - Via S. Giovanni B., 36 - 73040 MORCIANO - Tel. 0833/743008<br />

PRESICCE<br />

Discepole Gesù Eucaristico<br />

5 religiose - Via D. degli Abruzzi - 73054 PRESICCE - Tel. 0833/726054<br />

RUFFANO<br />

* Suore Compassioniste Serve di Maria<br />

3 religiose - Via Cavour, 20 - 73049 RUFFANO - Tel. 0833/690220<br />

* Suore missionarie della Consolata<br />

3 Religiose - Piazza Libertà - 73049 RUFFANO - Tel. 0833/691070<br />

SALVE<br />

Adoratrici del Sangue di Cristo<br />

3 religiose - Via C. Alberto, 49 - 73050 SALVE - Tel. 0833/740048<br />

SPECCHIA<br />

Suore Istituto Ravasco<br />

3 religiose - Vico De Giovanni - 73040 SPECCHIA - Tel. 0833/535289<br />

SUPERSANO<br />

Suore Vocazioniste<br />

4 religiose - Via Duca d’Aosta, 3 - 73035 SUPERSANO - Tel. 0833/631269<br />

TIGGIANO<br />

Suore Vocazioniste<br />

5 religiose - Via Vittorio Veneto - 73030 TIGGIANO - Tel. 0833/531088<br />

TRICASE<br />

* Suore Marcelline<br />

Ospedale - 24 religiose - 73039 TRICASE - Tel. 0833/544079<br />

* Suore di Ivrea<br />

3 religiose - Via Annibale, 19 c/o centro parrocchiale<br />

73039 TRICASE - Tel. 0833/543553<br />

108


* Domenicane del Sacramento<br />

Istituto Regina Pacis - 4 religiose<br />

Via Tommaseo, 8 - 73039 TRICASE - Tel. 0833/544023<br />

UGENTO<br />

* Figlie della carità<br />

6 religiose - Via U. Giannuzzi, 51 - 73059 UGENTO - Tel. 0833/555053<br />

Casa Torre San Giovanni 0833/931163<br />

* Ancelle dell’Amore Misericordioso<br />

3 religiose - C/o Parrocchia «S. Giovanni Bosco»<br />

Piazza Mons. Leopoldo De Giorgi - 73059 UGENTO - Tel. 0833/554994<br />

109


110


MAGISTERO<br />

INSEGNAMENTO DEL PAPA<br />

INDICE<br />

Omelia del Santo Padre a Brescia 7<br />

Celebrazione dei Vespri con la partecipazione degli universitari romani 12<br />

Discorso del Santo Padre in occasione<br />

della visita al Presidente della Repubblica 15<br />

Discorso del Santo Padre in occasione del pranzo con i poveri<br />

di Sant’Egidio 19<br />

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA<br />

Messaggio per la Giornata del Ringraziamento 22<br />

Nuove nomine del Consiglio Episcopale Permanente 21-24 settembre 25<br />

Comunicato finale del Consiglio Episcopale Permanente<br />

Sessione 21-24 settembre 2009 28<br />

Messaggio per la 32ª Giornata Nazionale per la vita 30<br />

Nuove nomine finale del Consiglio Episcopale Permanente 9-12 novembre 32<br />

Comunicato finale della 60ª Assemblea Generale<br />

Assisi, 9-12 novembre 2009 34<br />

Messaggio per la 14ª Giornata mondiale per la Vita Consacrata 36<br />

INSEGNAMENTO PASTORALE DEL VESCOVO<br />

Omelia del Vescovo per l’Ordinazione Sacerdotale<br />

di don Marco Annesi 39<br />

ATTIVITÀ GIURIDICO-PASTORALE<br />

Lettere scritte dal nostro Vescovo 45<br />

111


Ritrovo negli archivi della Penitenzieria Apostolica<br />

di una nota sul Santuario-Basilica di S. M. di Leuca 52<br />

Salvatore Palese - Ubaldo Todeschini,<br />

Un antico documento sul Santuario di Leuca 53<br />

CONFERIMENTO NUOVE NOMINE 59<br />

COMUNICAZIONI DEGLI UFFICI DI CURIA 77<br />

Ufficio Caritas e Pastorale sociale del lavoro 77<br />

Ufficio Economato 79<br />

Ufficio Catechistico 81<br />

SACRE ORDINAZIONI E MINISTERI 85<br />

DECRETI AMMINISTRATIVI 86<br />

CALENDARIO CRESIME ANNO 2010 87<br />

AGENDA PASTORALE DEL VESCOVO 89<br />

INDIRIZZARIO 2009-2010 95<br />

112


Stampa: EVI s.r.l. - aprile 2010<br />

70043 Monopoli (Ba) - C.da Piangevino, 224/B - E-mail: evimonopoli@gmail.com<br />

113


114

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