La regina Cuordighiaccio - Iperedizioni.It

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Vedevano una donna alta, pallida e flessuosa, abbigliata di sete candide e di gioielli argentei. I suoi capelli grigi colore del ferro, stavano raccolti in una lunga e immobile treccia, i suoi occhi neri guizzavano senza pace, sembravano cercare in ogni dove un qualcosa, ma nessuno sapeva dire cosa fosse. Le mani della Regina erano sottili e affusolate, color di madreperla: si tormentava le nocche continuamente, soprattutto quando, sporgendosi dalla finestra dei suoi appartamenti, vedeva qualcosa che la turbava.
Nessuno aveva mai capito cosa la turbasse: chi diceva le giovani donne, chi i bimbi maleducati, chi le persone rozze. Ma nessuno desiderava seriamente capire quale fosse il tormento della Regina. <strong>La</strong> Regina si era abituata a parlare senza muovere il volto, che poteva stare immobile per giorni, senza alcuna espressione. <strong>La</strong> bocca della Regina non tradiva emozione. I movimenti erano impercettibili, le parole nette e scandite, ma come provenienti da un’altra stanza. Quando qualcosa la contrariava, si apriva un solco sulla fronte candida, che si divideva in due perfette metà. Il suo naso era immobile, come immobili erano le sue labbra. Se non fosse stato per gli occhi, le nocche tormentate e per quella ferita sulla fronte, si sarebbe detto che la Regina non percepisse alcunché. I più piccoli del paese la guardavano di sottecchi, gli uomini adulti la corteggiavano senza risposta alcuna, affascinati dalla sua apparente imperturbabilità, e i più anziani dicevano che era stato l’amore a ridurla così. «Quale amore può mai rovinare il cuore di una donna a tal punto?» si chiedevano le comari, stendendo il bucato. «Che razza di malattia deve essere, che ti prende e non ti lascia?» si chiedevano le giovani ragazze, guardando la Regina fuggire gli sguardi aprendo la sua ferita sulla fronte. «Come sarà stata la Regina, prima?» pensava una bambina, guardando il ritratto ufficiale della Regina esposto sulla porta del palazzo reale. In quel ritratto gli occhi della Regina parevano urlare, ma erano trattenuti dall’immobilità del volto. 7
Page 1 and 2: La regina Cuordighiaccio di Claudia
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