A.S. 2007-08 n. 3 - Scuolaspiritosanto.It
A.S. 2007-08 n. 3 - Scuolaspiritosanto.It
A.S. 2007-08 n. 3 - Scuolaspiritosanto.It
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
PERIODICO D’INFORMAZIONE SCOLASTICA - AUTOPRODOTTO DAGLI STUDENTI - Anno I numero 3<br />
Istituto Scolastico Paritario Canonico Annibale Maria Di Francia<br />
Scuola dell’Infanzia. Scuola Primaria. Scuola Secondaria di Primo Grado. Liceo Scientifico. Liceo Artistico.<br />
Via Santa Marta, 194 is. 165 - Tel. 090.717011 Fax 090.6783029 www.scuolaspiritosanto.it - e-mail: istscolamf@excite.it<br />
ilto allegro della Scuola<br />
“EVVIVA, LA SCUOLA È FINITA”<br />
Preside, compagni, famiglie e<br />
amici questo momento sembrava non<br />
arrivare mai. Abbiamo pregato perché<br />
arrivasse in fretta. Abbiamo segnato<br />
i giorni sul calendario, contato le ore,<br />
i minuti e i secondi che ci dividevano<br />
dalla spensieratezza e dalla libertà<br />
degli impegni scolastici.<br />
Questa scuola che un po’ si ama e<br />
un po’ si odia, ha colmato le nostre<br />
giornate con i sorrisi delle amicizie<br />
e degli amori scambiati durante<br />
le varie fatiche per raggiungere la<br />
sufficienza o durante una semplice<br />
partita di calcio, e allo stesso tempo<br />
ha riempito la nostra giornata di<br />
impegni. Questa scuola qualche<br />
volta ci ha fatto arrabbiare, perchè<br />
le cose apprese sui banchi di scuola<br />
spesso non ci aiutano ad affrontare le<br />
avversità della vita.<br />
So che quando percorrerò per<br />
l’ultima volta questi corridoi insieme ai<br />
miei compagni di classe, la nostalgia<br />
prenderà il sopravvento perché mi<br />
dispiacerà lasciare gli amici che mi<br />
hanno sostenuta, gli insegnanti che<br />
sono stati miei mentori e tante persone<br />
che hanno contribuito alla formazione<br />
della mia vita e di quella dei miei<br />
compagni. Tanti sono i ricordi, di<br />
questa lunga esperienza, che porterò<br />
con me. La scuola ci dà la possibilità<br />
di vivere contemporaneamente in due<br />
mondi. Con sapienza ci ha insegnato<br />
a viaggiare nel mondo dei libri e in<br />
quello reale.<br />
Quest’anno, ad esempio, con<br />
la mia classe ho viaggiato molto:<br />
siamo stati in Germania seguendo la<br />
deportazione degli ebrei e il delirio<br />
del superuomo incarnato in Hitler;<br />
siamo stati tra le stelle e sotto terra;<br />
siamo stati con donne e uomini di<br />
rispetto durante l’età vittoriana che<br />
di notte, però, davano libero sfogo<br />
alle loro passioni.<br />
Siamo stati in Africa, con gli inglesi,<br />
per colonizzare i cannibali in nome<br />
della Corona d’Inghilterra. Abbiamo<br />
ricalcato le orme di studiosi che con<br />
la scoperta di teoremi matematici e<br />
la realizzazione di invenzioni come<br />
la pila, hanno illuminato il nostro<br />
cammino.<br />
È un mondo che ci ha permesso di<br />
sognare ad occhi aperti, ma il mondo<br />
reale rispetto a quello libresco lo è<br />
di più. È pieno di personaggi meno<br />
eccentrici ma molto più veri, fatti<br />
di carne e ossa, pieni d’amore, veri<br />
modelli da cui trarre ispirazioni.<br />
Si chiude un capitolo della nostra<br />
vita, presto su un nuovo foglio bianco<br />
scriveremo tutte l’esperienze che<br />
faremo nel mondo degli adulti …<br />
Buone vacanze!!! Noemi Barresi<br />
“Abbiamo il piacere di invitarvi a ...”<br />
La Scuola rimborsa sino al 75% della retta scolastica. Chiedi in Segreteria!
Dalla Presidenza...<br />
Colgo ben volentieri l’occasione per<br />
esprimere sentimenti di gratitudine<br />
a tutti coloro che hanno collaborato,<br />
in vari modi, a rendere quest’anno<br />
scolastico sereno, costruttivo e dinamico.<br />
Protagonisti gli alunni, coloro i quali<br />
hanno dimostrato capacità di ascolto,<br />
di dialogo, di accettazione di sé<br />
e degli altri, coraggio nell’affrontare<br />
le difficoltà importanti per una vera<br />
crescita umana e spirituale.<br />
Un sincero grazie ai Docenti per il<br />
loro lavoro delicato e difficile, svolto<br />
con grande professionalità e passione,<br />
anche se non sempre riconosciuto<br />
e valorizzato.<br />
Grazie alle famiglie per la fiducia dimostrata<br />
nei confronti della scuola<br />
scelta per i loro figli.<br />
Famiglia e scuola, nel progetto educativo,<br />
sono un binomio inscindibile;<br />
il loro fecondo rapporto crea le<br />
condizioni per lo sviluppo consapevole<br />
ed armonico dei ragazzi.<br />
La scuola ha il compito di aiutare<br />
i ragazzi a diventare adulti: “come<br />
una ‘terra di mezzo’ in cui si passa<br />
Messina, via dei Millle 176-178 Tel. 090.712103<br />
poco alla volta da una condizione di<br />
tutela alle prime prove di autonomia,<br />
dalla cura che ti danno gli altri<br />
alla cura che impari ad avere degli<br />
altri, dall’ascolto delle parole degli<br />
insegnanti alla tua capacità di prendere<br />
la parola e di farti ascoltare,<br />
al pensiero libero, alla disponibilità<br />
a cambiare le proprie idee confrontandole<br />
con quelle degli altri. Una<br />
‘terra di mezzo’ tra la famiglia e la<br />
società, tra il proprio piccolo ambiente<br />
di appartenenza e i diritti e<br />
i doveri di un mondo più grande. E’<br />
così che si diventa cittadini. Sono<br />
queste capacità, e non solo quelle<br />
date dalle competenze professionali,<br />
che preparano al lavoro e alla<br />
vita”(dal Discorso del Ministro G.<br />
Fioroni per l’inizio della scuola anno<br />
<strong>2007</strong>/20<strong>08</strong>).<br />
E’ questo l’augurio: continuiamo a<br />
lavorare insieme per un futuro migliore<br />
personale, familiare e, quindi,<br />
sociale.<br />
Un augurio, poi, tutto speciale ai<br />
nostri giovani che affronteranno gli<br />
esami di Stato.<br />
La Preside Suor Teresa Sardelli<br />
Studio Dentistico<br />
Dott.ssa Annunziata Recupero<br />
Via Cesare Battisti, 229<br />
Tel. 090. 9431999<br />
Cell. 348.0039745<br />
Lavanderia<br />
Il Pinguino Lavasecco<br />
Via Corso Cavour 196<br />
090.47257<br />
2<br />
Dalla Redazione...<br />
La scuola è ormai agli sgoccioli e con essa anche il nostro giornale è alle<br />
ultime battute. Quest’anno abbiamo intrapreso una nuova esperienza che<br />
ci ha permesso di osservare,criticare e ammirare tutti gli aspetti più interessanti<br />
di questa società, ma soprattutto di questo mondo. Abbiamo provato<br />
a metterci in gioco cercando di diventare dei giornalisti di professione<br />
e per questo abbiamo ricevuto tanti complimenti sia dalla scuola che dalle<br />
redazioni giornalistiche nazionali e locali: Rai radio 1, il Giornale di Sicilia,<br />
Noi Magazine - supplemento della gazzetta del Sud, Reggio Tv Messina.<br />
Abbiamo sentito il bisogno di tirar fuori le nostre capacità e le nostre abilità,<br />
facendo sentire a tutti la nostra voce. È stata un’esperienza formativa<br />
anche sul piano personale, un impegno che ci ha permesso di raggiungere<br />
il nostro più grande obiettivo: far conoscere a tutti il nostro pensiero.<br />
Siamo diventati delle piccole pulci dalla grande voce.<br />
Alessandro Mirulla<br />
Le nostre sedi<br />
Messina Centro<br />
Via G. La Farina is. 278<br />
Tel. 090. 679787<br />
Messina Nord<br />
Via Consolare Pompea 5<br />
Paradiso<br />
Tel 090. 3501016<br />
Barcellona P.G.<br />
Via Matteotti 98<br />
Tel. 090. 9791<strong>08</strong>4<br />
Residence in TAORMINA<br />
via San Pancrazio, 25/ 27<br />
Tel. Fax 0942 625972
Intervista immaginaria<br />
a Leonardo Sciascia.<br />
Sceso dalla macchina, mi dirigo<br />
verso lo studio dello scrittore Leonardo<br />
Sciascia. Mi siedo ad aspettarlo.<br />
Tremo come un coniglio<br />
spaventato da una tigre. Questa è<br />
la mia prima intervista. Ma eccolo<br />
arrivare. Il suo sorriso cordiale<br />
Scioglie lentamente il ghiaccio.<br />
G.: Buon giorno Sig. Sciascia. La<br />
ringrazio per avermi concesso un<br />
pò del suo tempo. Vorrei iniziare<br />
da qualche curiosità biografica.<br />
Lei è nato a Racalmuto?<br />
S.: Sí, è un piccolo paese della<br />
provincia di Agrigento, ricco solo<br />
di miniere di zolfo e di sale.<br />
G.: Può raccontarmi come andava<br />
a scuola?<br />
S.: Ah…quei tempi! A 6 anni ho<br />
iniziato a frequentare la scuola<br />
elementare. Già allora manifestavo<br />
la mia passione per la lettura.<br />
Nel 1935 mi sono iscritto all’Istituto<br />
Magistrale di Caltanissetta, e<br />
lì ebbi la fortuna di incontrare Vitaliano<br />
Brancati, uomo di grande<br />
cultura e punto di riferimento per<br />
la mia carriera di scrittore.<br />
G.: Quali sono state le sue prime<br />
esperienze lavorative?<br />
S.: Nel 1941, appena conseguito<br />
il diploma magistrale, mi impiegai<br />
al consorzio agrario di Racalmuto.<br />
Quest’esperienza mi ha permesso<br />
CONTRO TUTTE LE MAFIE<br />
Per riflettere in occasione della “Giornata della Legalità”<br />
di conoscere le condizioni di vita<br />
estremamente disagiate dei contadini<br />
siciliani.<br />
G.: Vorrei rivolgerle adesso alcune<br />
domande relative al suo capolavoro.<br />
Come è nata l’idea di scrivere<br />
Il giorno della civetta?<br />
S.: Mi sono guardato intorno, ho<br />
visto l’orrore che mi circondava.<br />
Tutti ne percepivano l’entità<br />
e tutti rimanevano sottomessi,<br />
incapaci di ribellarsi e perfino di<br />
riuscire a parlarne. Erano tempi<br />
quelli, la fine degli anni ’50, in<br />
cui in Sicilia la parola mafia veniva<br />
pronunciata con difficoltà e<br />
intanto, grazie all’appoggio dei<br />
politici e all’omertà degli abitanti,<br />
il suo potere cresceva in maniera<br />
esponenziale. Mi sono sentito in<br />
dovere di dare il mio contributo.<br />
Sentivo di dover scrivere su tutto<br />
ciò che non andava, provando a<br />
scuotere le coscienze dei cittadini<br />
onesti per aiutarli ad aprire gli occhi<br />
su quanto succedeva intorno<br />
a loro.<br />
G.: Ci sono nel romanzo allusioni<br />
a fatti realmente accaduti?<br />
S.: Sì, l’omicidio di Accursio Miraglia,<br />
sindacalista ucciso a Sciacca<br />
nel 1947 dalla mafia.<br />
G.: Può spiegarmi brevemente<br />
cos’è, secondo lei, la mafia?<br />
S.: “La mafia era ed è un sistema<br />
che in Sicilia contiene e muove<br />
interessi economici e di potere di<br />
una classe che approssimativa-<br />
“LA BELLEZZA CI SALVERÀ“<br />
Antonio Presti è conosciuto<br />
per aver realizzato negli anni ‘80,<br />
nel territorio tra Tusa e Santo Stefano<br />
di Camastra, la Fiumara d’Arte,<br />
il più grande museo all’aperto d’arte<br />
contemporanea d’Europa. Negli ultimi<br />
anni si è interessato alla riqualificazione<br />
integrale di aree periferiche<br />
degradate di città siciliane, quali il<br />
quartiere Librino a Catania e il fiume<br />
Oreto a Palermo.<br />
Sulla base della sua esperienza<br />
su quali valori, secondo lei, bisogna<br />
far leva per promuovere la<br />
legalità e la lotta alla mafia?<br />
Nella nostra società in cui si avverte<br />
in modo forte la presenza della mafia<br />
e in cui diventa difficile attuare strategie<br />
per combatterla, bisogna riscoprire<br />
il valore della bellezza.<br />
Se c’è un fiume abbandonato o una<br />
fogna a cielo aperto, forse, solo partendo<br />
dal concetto di bello e dall’arte<br />
si può diffondere la cultura della rinascita.<br />
Nella nostra società è diffusa ancora<br />
l’idea che il fare mafioso abbia degli<br />
effetti benefici sulla collettività<br />
La criminalità conosce solo i soldi,<br />
soldi e soldi!<br />
Se la gente si accorgesse che la mafia<br />
serve solo all’arricchimento dei<br />
boss non penso che la mafia sarebbe<br />
un discorso bello e giusto come cercano<br />
di farlo passare in questa cultura.<br />
La mafia pensa per sé non per la<br />
collettività. Il capo mafia non è Robin<br />
Hood!<br />
Ha mai avuto problemi con la<br />
mafia?<br />
Sì,la mafia qui a Tusa ha fatto estorsioni,<br />
ha messo due bombe , ma io<br />
ho scelto di non fare il discorso della<br />
vittima, non e’ un sistema al quale<br />
appartengo e non ho ceduto.<br />
La condizione di essere vittima e’<br />
l’affermazione di un potere.<br />
Cosa la gratifica di più del suo lavoro?<br />
L’onestà e l’autenticità.<br />
Ha un modello a cui si ispira?<br />
Il modello a cui mi ispiro è quello della<br />
bellezza.<br />
Crede che il suo impegno in luoghi<br />
degradati come Librino a Catania<br />
possa bastare a farli rinascere?<br />
Sono impegni che ribaltano la condizione<br />
di periferia,ma che partono dal<br />
rispetto.<br />
Ci sono più di diecimila ragazzi che<br />
non devono essere recuperati ma<br />
rispettati,educati col valore della conoscenza<br />
e della cultura.<br />
Quali sono i suoi progetti per il<br />
futuro?<br />
Il sogno che ha come valore il desiderio.<br />
Cosa potrà salvare la Sicilia?<br />
Solo la cultura può sconfiggere la<br />
mafia.<br />
Roberto Garigale<br />
mente possiamo dire borghese; e<br />
non sorge e si sviluppa nel vuoto<br />
dello Stato ma dentro lo Stato. …<br />
insomma altro non è che una borghesia<br />
parassitaria, una borghesia<br />
che non imprende ma soltanto<br />
sfrutta”. Oggi si considera la mafia<br />
una complessa organizzazione<br />
criminale dedita ad attività illecite<br />
con un enorme giro di affari,<br />
ma l’aspetto più grave rimane<br />
senz’altro la fitta rete di alleanze<br />
e connivenze con funzionari dello<br />
Stato e il supporto da parte di<br />
certi strati della popolazione.<br />
G.: Pensa che questa piaga che<br />
affligge la nostra terra è destinata<br />
a scomparire?<br />
S.: Come sosteneva Falcone : “La<br />
mafia è un fenomeno umano, e<br />
come tutti i fenomeni umani ha<br />
un principio, una sua evoluzione e<br />
3<br />
avrà quindi anche una fine”.<br />
G.: La mafia può condizionare la<br />
vita dei cittadini? In che modo?<br />
S.: Una delle forme più gravi è<br />
il ‘pizzo’, sistema di estorsione<br />
comunemente usato dalla mafia<br />
per ottenere da commercianti e<br />
imprenditori una percentuale sull’incasso<br />
o una quota fissa in cambio<br />
di una fantomatica protezione<br />
dell’attività.<br />
G.: È favorevole alla fondazione<br />
di associazioni contro la mafia<br />
come “Addio pizzo”?<br />
S.: Certamente. Mi rallegra vedere<br />
che i fondatori sono ragazzi,<br />
mi fa sperare in un domani migliore.<br />
Condivido il loro slogan,<br />
“Un popolo che paga il pizzo è un<br />
popolo senza dignità“, e ritengo<br />
che solamente lottando insieme si<br />
possa sconfiggere un nemico così<br />
agguerrito. La realtà del pizzo va<br />
denunciata con fermezza, affinchè<br />
sia la mafia ad avere paura<br />
del popolo, non il contrario. Penso<br />
che se anche le istituzioni faranno<br />
la loro parte, opponendosi ad<br />
esempio con fermezza alla corruzione<br />
e all’infiltrazione mafiosa in<br />
politica, la Sicilia riuscirà a rialzarsi<br />
in piedi e gridare “noi non<br />
ci stiamo“.<br />
G.: Nel libro lei sottolinea il profondo<br />
radicamento dell’omertà<br />
tra la gente. Pensa che i suoi libri<br />
possano modificare lo stato delle<br />
SPIRO SCIMONE<br />
“Come dar voce ai diseredati”<br />
Il celebre Spiro Scimone è autore di due<br />
opere: “Bar” e “Il cortile”, recentemente<br />
rappresentate al Teatro V.Emanuele. Amichevolmente<br />
ci ha rilasciato un’intervista,<br />
dandoci anche qualche consiglio:<br />
A - Come hai iniziato?<br />
S - Al liceo, perché io e Francesco (Sframeni)<br />
siamo compagni di scuola e abbiamo<br />
cominciato nel 5° liceo con “ L’aria del<br />
continente”…<br />
C’è piaciuto e poi siamo andati all’Accademia<br />
d’Arte Drammatica di Milano. Abbiamo<br />
fatto dei provini e dopo la scuola<br />
siamo andati a Roma. Nel 1990 abbiamo<br />
cominciato come compagnia “Scimone e<br />
Sframeni” con alcune opere di S.Becket,<br />
Havel e altri contemporanei stranieri.<br />
A - Qual è stata la prima opera scritta<br />
da te?<br />
S - E’ stata “Nunzio”, nel 1994, che ha<br />
vinto il “Premio di drammaturgia under<br />
30” e dal quale, grazie alla regia di Carlo<br />
Cecchi, un importante regista italiano, è<br />
stato tratto il film “I due amici”, che ha<br />
vinto il premio “Leone d’oro” di Venezia<br />
nel 2002 come migliore opera prima. Sia<br />
l’opera teatrale che il film sono in “messinese”,<br />
il che è servito per far riscoprire<br />
ed apprezzare un dialetto che non fosse il<br />
“palermitano” o il “catanese”.<br />
A - Tu non ti limiti a recitare in <strong>It</strong>alia, ma<br />
so che sei stato anche all’estero...<br />
Ferramenta Mission<br />
- Scaffalature metalliche su misura<br />
- Idraulica ed elettricità<br />
- Riproduzione chiavi<br />
- Decoupage e Belle arti<br />
- Pitture (varie)<br />
cose?<br />
S.: Leggere può senz’altro aiutare<br />
a riflettere su cos’è realmente la<br />
mafia, su come condizioni pesantemente<br />
la vita e l’economia della<br />
Sicilia. Fermandomi a parlare<br />
con la gente comune, talvolta, mi<br />
sembra di scorgere qualche segnale<br />
di cambiamento che mi fa<br />
ben sperare, altre volte trovo che<br />
tutto sia uguale a prima, se non<br />
peggio.<br />
G.: Un’ultima domanda per concludere.<br />
Il capitano Bellodi viene<br />
sconfitto. Perchè ha scelto un finale<br />
così amaro?<br />
S.: Io credo che qualcosa di positivo<br />
nel finale ci sia. Bellodi, alla<br />
fine della sua avventura, manda<br />
al diavolo tutto e tutti, Sicilia<br />
compresa, ma si accorge che, pur<br />
non essendo siciliano, questa terra<br />
di sole e di mare la ama. Non<br />
riesce ad avere la meglio sulla<br />
mafia, come lui vorrebbe, probabilmente<br />
perchè è solo. Ma sente<br />
che presto tornerà nell’isola. “Mi ci<br />
romperò la testa” è la sua ultima<br />
frase, dunque seppur vinto non si<br />
è arreso. Bellodi rappresenta tutti<br />
quei coraggiosi e onesti servitori<br />
dello Stato, impegnati in prima<br />
linea nella lotta alla mafia, i cui<br />
meriti spesso sono stati riconosciuti<br />
solo quando ormai era troppo<br />
tardi.<br />
J.Sebastianella Calandra, M.Donato,<br />
M.Ingemi, S.Jeanando<br />
S - Sì, in Francia, in Spagna, in Portogallo<br />
e anche in Belgio. Recitavamo sempre<br />
in italiano ed in particolare in “messinese”,<br />
con la traduzione che passava sugli<br />
schermi; ma la soddisfazione è quando<br />
lo spettatore straniero ti dice “mi avete<br />
trasmesso l’emozione giusta anche senza<br />
leggere la traduzione”.<br />
A - Le tue opere sono sempre molto dirette<br />
e concise. Spesso il pubblico rimane un<br />
po’ turbato sia in positivo che in negativo,<br />
ad esempio ne “La busta”…<br />
S – L’arte del teatro è anche il conflitto,<br />
l’importante è che esprima qualcosa e noi<br />
ne “La busta” volevamo esprimere quasi<br />
una sensazione di sdegno, infastidire il<br />
pubblico, renderla pesante per mostrare<br />
quello che è chiaro a tutti, ma che in realtà<br />
non vogliamo vedere.<br />
A – Cosa ci dici dei tuoi lavori il “Bar” e<br />
“Il cortile”…<br />
S – Allora… il ”Bar” è stato il secondo testo<br />
che ho scritto ed è in “messinese”. I<br />
protagonisti sono due persone che raccontano<br />
la loro storia seduti nel retro di<br />
un bar di periferia.<br />
Ci sono aspetti comici, ma alla fine è un<br />
dramma. ”Il cortile”, invece è il quarto<br />
testo che ho scritto. I protagonisti sono<br />
tre persone che vivono in mezzo ai rifiuti,<br />
ai margini della società. Noi con questa<br />
opera abbiamo cercato di dare voce ai<br />
diseredati. Il teatro deve essere ascolto…<br />
l’ascolto è importante per il teatro, ma lo<br />
è anche nella vita. Se ci fosse più dialogo<br />
non accadrebbero molte cose brutte che<br />
invece accadono.<br />
A – Per concludere, cosa diresti ai ragazzi<br />
che vogliono intraprendere la tua stessa<br />
strada?<br />
S – Per i giovani il teatro è vita …non morirà<br />
mai ed ha bisogno dei giovani che<br />
hanno tanta vitalità…<br />
Devono sapere che per fare quest’arte bisogna<br />
studiare, faticare, crederci e farlo<br />
per una necessità propria, per dire qualcosa,<br />
non solo per mostrarsi.<br />
Per fare l’attore non ci si può improvvisare.<br />
Servono si capacità che predisposizione,<br />
ma bisogna essere colti attraverso<br />
studi e applicazione.<br />
Questa è un’arte meravigliosa.<br />
Adele Caminiti<br />
Telefono 090.9431717<br />
Messina, via Catania n° 93 (Pressi scuola Pirandello)
Spulciando in Libreria<br />
Omicidi, tradimenti, complotti,<br />
guerre e amore: tutto<br />
questo è “Le cronache del<br />
Ghiaccio e del Fuoco”.<br />
Questa saga fantasy, terribilmente<br />
coinvolgente è<br />
stata scritta da George R. R.<br />
Martin, vincitore dei premi<br />
Hugo,Nebula,Bram Stoker e<br />
Locus.<br />
Tale opera consta di quattro<br />
tomi ed è suddivisa in sezioni<br />
più piccole: Il trono di spade,<br />
Grande inverno, Il regno dei<br />
lupi , La regina dei draghi,<br />
Tempesta di spade, I fiumi<br />
della guerra, Il portale delle<br />
tenebre, Il dominio della regina<br />
e L’ombra della profezia.<br />
La mole può intimorire ma vi<br />
assicuro che vale la pena leggerla.<br />
La storia inizia con la morte di<br />
Robert Bartheon, re del trono<br />
di spade, sposato con Cersei<br />
Lannister, regina cinica, fredda,<br />
dal sorriso affilato e dai<br />
modi subdoli.<br />
Alla morte del re, tutte le nobili<br />
casate del regno si mobilitano,<br />
tentando di ottenere la<br />
corona. Si scatena una guerra<br />
terribile definita “Il banchetto<br />
dei corvi”.<br />
La nobile casa Lannister dei<br />
leoni, si troverà a combattere<br />
contro la casa dei meta-lupi<br />
Stark, possessori del nord.<br />
A loro si uniranno lord importanti<br />
o minori per il gioco<br />
Scuola, impegni, compiti,<br />
lavoro, famiglia, amici..<br />
la vita è uno stress continuo!<br />
Ogni giorno tante,<br />
troppe cose da fare e di<br />
cui occuparsi.. qual è il<br />
modo migliore per passare<br />
il tempo libero? Per me<br />
è ascoltando la musica..<br />
musica di ogni genere,<br />
musica in tutte le salse,<br />
musica “a palla”<br />
nello stereo (o nel<br />
computer coi nostri<br />
cari mp3 che<br />
scarichiamo ogni<br />
giorno..). Esprime<br />
sentimenti,<br />
diventa un’oasi<br />
in cui rifugiarsi<br />
quando la mente<br />
è affollata di problemi.<br />
La musica<br />
si sviluppa in note<br />
e melodie capaci<br />
di trasportarti in altri<br />
mondi e di farti cantare<br />
fino allo sfinimento..<br />
Negli ultimi tempi però la<br />
concezione vera e propria<br />
di musica è cambiata, i<br />
brani che si diffondono e<br />
che ascoltiamo, in continuazione,<br />
sono un insieme<br />
di suoni e rumori.<br />
Possono essere considerati<br />
canzoni ma in realtà<br />
delle alleanze, dando vita ad<br />
un conflitto che, prima ancora<br />
che sul campo, si svolgerà<br />
George R. R. Martin<br />
“Le cronache del<br />
Ghiaccio e del Fuoco” cap. I<br />
“Il Trono di Spade”<br />
Traduzione di<br />
Sergio Altieri<br />
Ed. Oscar Mondadori<br />
pp. 441 € 7,75<br />
a corte, tra intrighi, omicidi,<br />
complotti, amori celati e figli<br />
bastardi.<br />
Come se non bastasse,a questo<br />
punto entrerà in scena la<br />
figlia del vecchio re Targanigen<br />
esiliata da tempo, che con<br />
un esercito e tre draghi risorti<br />
al seguito, marcerà verso<br />
ovest, anelando al trono che<br />
le spettava di diritto.<br />
Da nord scende il popolo delle<br />
tenebre, esseri che provengono<br />
dagli abissi più neri cavalcando<br />
la morte.<br />
non lo sono. Per questo,<br />
con il tempo, sto cercando<br />
di educare il mio orecchio<br />
musicale. Recentemente<br />
ho avuto modo<br />
di apprezzare un gruppo<br />
musicale, i<br />
MY CHEMICAL ROMANCE.<br />
La loro band, nata qualche<br />
anno fa, è formata<br />
dal cantante, Gerard<br />
Way, e da un batterista,<br />
un bassista e due chitarristi.<br />
Il loro è un genere<br />
musicale duro e malinconico,<br />
nello stesso tempo<br />
Non è assolutamente un libro<br />
per soli uomini, infatti i personaggi<br />
principali sono donne<br />
abili nel saper sfruttare le loro<br />
doti migliori per soggiogare<br />
gli uomini, avvinti per amore,<br />
per desiderio o per cieca stupidità.<br />
Una volta che si entra a far<br />
parte del gioco del trono, sia<br />
che ci si schieri con i metalupi,<br />
sia con i leoni, sarà come<br />
trovarsi a corte, partecipando<br />
a congiure e banchetti.<br />
Esulterete per la vittoria dei<br />
vostri alleati, soffrirete per la<br />
perdita dei vostri compagni.<br />
Se adorate la guerra e i suoi<br />
inganni, se siete amanti dei<br />
fantasy e forti di stomaco<br />
(molto forti di stomaco) questo<br />
libro fa per voi.<br />
Descrizioni accurate e profili<br />
psicologici dei personaggi a regola<br />
d’arte. Martin padroneggia<br />
tutti i registri linguistici.<br />
Riesce realisticamente a farci<br />
sentire il sapore delle lacrime<br />
e l’odore del sangue. la lussuria,<br />
la pudicizia, la gola e la<br />
brama di potere ci sfiorano,ci<br />
pervadono, disgustano e ammaliano<br />
al contempo.<br />
Il ritmo è serrato, non esiste<br />
un solo momento di stasi, un<br />
continuum di intrighi e vendette.<br />
Eleonora Allegra<br />
Musica: “My Chemical Romance”<br />
potente e delicato. Non<br />
amano essere considerati<br />
come appartenenti<br />
al genere “punk-rock”, in<br />
quanto il loro è un rock<br />
più melodico. Nei brani<br />
dal sound spettacolare le<br />
note tristi in ogni ritornello<br />
sembrano ritrovare<br />
la felicità perduta. Anche<br />
se non sono in molti<br />
ad amare questo<br />
genere di musica.<br />
I My Chemical<br />
Romance, con<br />
il loro ultimo<br />
cd, “Welcome<br />
to the black<br />
parade”, sono<br />
riusciti a tenermicompagnia.<br />
Sono un<br />
gruppo che può<br />
piacere non solo<br />
agli appassionati<br />
del genere ma<br />
anche a chi di rock<br />
non ci capisce nulla..<br />
Adatti in ogni situazione.<br />
Dopo averli conosciuti<br />
non riesco più a farne a<br />
meno! Consiglio a tutti di<br />
ascoltarli specialmente i<br />
brani come “I don’t love<br />
you”, “The ghost of you”e<br />
“Helena”.<br />
Roberta Marchetta<br />
4<br />
Il dr. House<br />
e la Filosofia del microonde<br />
House lavora al Princeton Hospital.<br />
Alto, segaligno, zoppo, dal volto ispido e<br />
annoiato, vestito come un letto sfatto dopo<br />
una notte di ubriachezza. Una volta, al suo<br />
ingresso in ospedale si è messo a urlare:<br />
“Questo posto è pieno di malati: se mi<br />
sbrigo li evito!”. A uno che si presenta così<br />
viene spontaneo chiedere: “Mi scusi, ma<br />
lei è medico?”. Nonostante tutto, e a dispetto<br />
di un biglietto da visita così inquietante,<br />
House è un grande diagnosta. Le<br />
situazioni più impensabili – quelle che lui<br />
reputa “interessanti” - passano dalle sue<br />
mani. Sono casi impossibili, la cui trama si<br />
dipana sulla lavagna del suo studio in un<br />
puzzle di sintomi appositamente allestiti<br />
per metterne a dura prova l’intelligenza.<br />
Qui le innegabili capacità di House si esaltano.<br />
Ciò che si svolge<br />
sotto i suoi occhi<br />
attenti in filosofia si<br />
chiama “abduzione”:<br />
paziente costruzione<br />
indiziaria, inventiva,<br />
intuizione fulminea e<br />
soluzione finale del<br />
rompicapo. House,<br />
insomma, è un vero<br />
e proprio detective<br />
della sintomatologia.<br />
D’altra parte sir Arthur<br />
Conan Doyle - il<br />
papà di Sherlock Holmes<br />
- era un medico.<br />
E come questi, e come<br />
spesso accade agli uomini di rara intelligenza,<br />
i freddi lumi del genio non rischiarano<br />
umanità d’affetti. E così House non<br />
esita nel dire a un suo paziente: “Tu cosa<br />
preferisci? Un medico che ti tenga la mano<br />
mentre muori o un medico che ti ignori<br />
mentre migliori?!” Di fatto, per House non<br />
esistono malati da curare, ma casi da risolvere.<br />
E finchè non si trova la soluzione,<br />
tutti quelli che, volenti o nolenti, gli stanno<br />
vicino sono impietosamente massacrati<br />
dal suo sarcasmo. A farne le spese sono<br />
soprattutto i suoi più diretti collaboratori.<br />
A Foreman, assistente specializzato in<br />
neurologia e in critiche antiHouse: «Prendi<br />
nota: non devo mai dubitare di me»; alla<br />
giovane e tenera Cameron, che ne è inutilmente<br />
infatuata: “Sai quelli che dicono che<br />
non si può vivere senza amore? L’ossigeno<br />
è più importante!”; a Chase, assistente<br />
LA SCUOLA<br />
CHE VINCE!<br />
I Licei hanno partecipato al XXI<br />
Concorso Scolastico Europeo<br />
promosso dal Movimento per la<br />
Vita sul tema “Europa e diritti<br />
umani. Noi giovani protagonisti”.<br />
Ha vinto un viaggio a Strasburgo,<br />
con visita al Parlamento Europeo,<br />
Ilaria Romeo del IV Liceo Scientifico.<br />
All‛Istituto è stato assegnato<br />
anche il premio Fedeltà,<br />
per la partecipazione e la qualità<br />
degli elaborati.<br />
La premiazione si terrà il 27 maggio.<br />
bello, biondo, ricco e perciò stesso continuamente<br />
umiliato: “Mi dai un premio se<br />
fingo che la cosa m’interessi?”<br />
House è un misantropo, un solitario<br />
arrogante e narciso che ascolta solo se<br />
stesso. Ciononostante in questa sorta di<br />
autismo relazionale, in questa sordità di<br />
sentimenti, c’è una falla, uno spiraglio che<br />
sembra far luce su questa sua umbratile<br />
esistenza. Tra i suoi ‘casi’ – ‘casi’ e guai a<br />
chiamarli pazienti – se ne trova uno che<br />
stranamente sembra stargli a cuore. Lo<br />
segue personalmente, anziché delegare,<br />
come al solito, i suoi assistenti. Il ‘caso’ in<br />
questione è il famoso trombettista jazz,<br />
John Henry Giles. Giles è paralizzato da<br />
due anni e non riesce più a suonare. Non<br />
può rinunciare alla sua tromba, preferisce<br />
morire. House vuole<br />
salvarlo ad ogni<br />
costo, anche contro<br />
il volere del paziente<br />
che, firmando<br />
un DNR contro<br />
l’accanimento terapeutico,<br />
lo porta<br />
in tribunale.<br />
House: Lei è solo<br />
questo? Un musicista?<br />
Giles: Ho solo una<br />
cosa, proprio come<br />
lei.<br />
House: Davvero?<br />
Mi conosce meglio<br />
di quanto io non<br />
conosca lei.<br />
Giles: La vedo zoppicare e vedo il dito senza<br />
anello. E quella sua natura ossessiva<br />
parla chiaro. Non si rischia la galera e la<br />
professione solo per salvare qualcuno che<br />
non vuole se non si è spinti da una cosa,<br />
quella cosa. La ragione per cui la gente si<br />
sposa e fa figli è perché non hanno quella<br />
cosa che dà una sferzata al cuore. Io ho<br />
la musica, lei ha questo. Quella cosa a cui<br />
pensi per tutta la giornata, e che non ti<br />
mantiene nel giro dei normali. Oh sì, noi<br />
siamo grandi, siamo i migliori. Quello che<br />
ci manca è tutto il resto. Una donna che ci<br />
aspetta a casa con un drink e un bacio non<br />
l’avremo mai.<br />
House: Ecco perché Dio ha inventato il microonde.<br />
Prof. Fabio Cannavò<br />
RINGRAZIAMO<br />
MADRE<br />
M. DIODATA GUERRERA<br />
SUPERIORA GENERALE ISTITUTO<br />
FIGLIE DEL DIVINO ZELO<br />
E<br />
P.ANGELO SARDONE, RCJ<br />
POSTULATORE GENERALE<br />
PADRI ROGAZIONISTI<br />
PER LE AFFETTUOSE LETTERE DI STIMA<br />
Compleanni - Comunioni - Lauree - Matrimoni - Eventi<br />
www.igiardinidigiano.com<br />
Tel. 090.3266<strong>08</strong>
(R)Estate a Messina<br />
Idee e percorsi per una giornata particolare al mare o in montagna<br />
Messina è una provincia<br />
di grande<br />
interesse turistico.<br />
Rinomata per la<br />
sua costa ionica e per quella tirrenica.<br />
Consigliamo, per chi adora<br />
ritrovarsi in mezzo alla natura<br />
per un pic-nic, lontano dal caos<br />
cittadino, le aree attrezzate dei<br />
Monti Peloritani, detti anche il<br />
“Cervino di Sicilia”. Qui potrete<br />
anche vivere la natura con una<br />
lunghe passeggiate attraverso lo<br />
spettacolare percorso che conducono<br />
al santuario di Dinnamare<br />
E<br />
oltre. In provincia troviamo<br />
i monti Nebrodi,<br />
un’altra meraviglia<br />
del nostro entroterra. Il<br />
nome Nebrodi deriva dal greco<br />
“nebros” che significa cerbiatto.<br />
Un tempo, infatti, questi monti<br />
costituivano il regno di cerbiatti<br />
e daini. Oggi nonostante il progressivo<br />
impoverimento ambien-<br />
Etnaland: parco acquatico siciliano<br />
S<br />
E<br />
volete sperimentare il brivido<br />
di salire su uno scivolo<br />
lunghissimo e di notevole<br />
pendenza. Se desiderate<br />
provare innumerevoli giochi acquatici o<br />
se amate stare in compagnia di amici<br />
all’insegna del divertimento, allora non<br />
vi resta che recarvi in un parco acquatico.<br />
In<br />
Sicilia e dintorni sono numerosissimi<br />
gli Acquapark che potete<br />
visitare; i più importanti<br />
sono Etnaland, gli acquapark<br />
di Monreale e Mediglia ma anche di<br />
Zambrone (Calabria). Etnaland in particolare<br />
è il parco acquatico più grande<br />
della nostra regione, nonché, per gli interessati,<br />
sede della più grande<br />
tale sono<br />
a n c o r a<br />
p r e s e n t i<br />
e arricc<br />
h i s c o n o<br />
con la loro<br />
p r e s e n z a<br />
il nostro<br />
territorio,<br />
il più ricco<br />
di fauna<br />
della<br />
Sicilia. Il<br />
parco dei<br />
N e b r o d i<br />
è diviso<br />
in quattro<br />
zone<br />
ognuna delle quali è provvista di<br />
apposite strutture per l’informazione<br />
turistica e per il noleggio<br />
di attrezzature utili per effettuare<br />
escursioni tra i boschi. Un<br />
Telecabina a percorso pentagonale<br />
esistente in Europa: una<br />
funivia di 1800 metri di altezza.<br />
All’interno si trova, inoltre,<br />
un parco dinosauri ed un laser show.<br />
Numerose le attrazioni acquatiche che<br />
questo parco offre: scivoli di ogni tipo,<br />
piscine, aree di gioco per i bambini…<br />
Tra gli scivoli più “pericolosi” il gruppo<br />
Kamikaze, lo Stukas, il Twin Twister,<br />
ma anche il Rio<br />
Anaconda, il Niagara Falls ed il<br />
Wild River per divertirsi semplicemente<br />
senza eccessiva<br />
adrenalina…! Per rilassarsi, la<br />
“Laguna Blu”, piscina con idromassaggio<br />
centrale; altrimenti, per un maggiore<br />
movimento, la Piscina ad Onde.Altre<br />
importanti attrazioni sono le Coccadrile<br />
SLURP, è tempo di un buon gelato!<br />
L’Estate è alle porte e per combattere il caldo non c’è niente di meglio che un buon<br />
gelato. Voglio proporvi, quindi, una ricetta che rinfrescherà le vostre giornate<br />
estive, il GELATO AL MELONE.<br />
Ingredienti: 1 melone, 1/2 l di panna, 120 gr.<br />
di zucchero, 2 cucchiai di succo di limone, 4<br />
tuorli, 2 cucchiai di rum.<br />
Preparazione: Tagliate una calotta del melone,<br />
togliete tutti i semi ed estraete la polpa.<br />
Mescolate a quest’ultima lo zucchero e mettete<br />
tutto sul fuoco a fiamma bassa sino a che<br />
il composto non si addensa. Versate il tutto in<br />
una ciotola e lasciate raffredare. Dopo unite il<br />
rum, il succo di limone, la panna montata, mescolate<br />
bene e ricoprite la ciotola con un foglio<br />
d’alluminio. Mettete in frigo per trenta minuti,<br />
poi trasferite tutto in un contenitore che possa<br />
andare nel congelatore, coprite sempre con l’alluminio<br />
e mettete a congelare per tre ore (ogni<br />
tanto mescolate per non far formare grumi).<br />
Servite in coppe di vetro da gelato. Chiara Russo<br />
caratteristico centro da visitare<br />
è Santo Stefano di Camastra,<br />
famoso per la sue splendide ceramiche.<br />
5<br />
Indossare occhiali<br />
con lenti scure;<br />
Evitare di esporsi tra<br />
le 11 e le 16, perché<br />
anche sotto l‛ombrellone<br />
si riceve più del<br />
50% di raggi Uv;<br />
Importante usare<br />
creme solari per proteggere<br />
la pelle, anche<br />
perché non tutte le<br />
carnagioni reagiscono<br />
allo stesso modo dopo<br />
l‛esposizione al sole,<br />
tutto varia in base al<br />
colore delle pelle, dei<br />
capelli e tenendo<br />
Su l<br />
v e r s a n -<br />
te ionico,<br />
i n v e c e ,<br />
possiamo<br />
ricordare<br />
la sugg<br />
e s t i v a<br />
Taormina<br />
che offre<br />
v a c a n z e<br />
da sogno.<br />
Nella perla<br />
dello Jonio,<br />
sole e<br />
mare fanno<br />
da cornice<br />
alle<br />
b e l l e z z e<br />
architettoniche presenti<br />
In città.Sul versante tirrenico<br />
si erge Tindari, dalla<br />
forma di un drago placidamente<br />
addormentato. A<br />
conto della tendenza<br />
alle scottature;<br />
Mangiare cibi che nutrono,<br />
dissetano, reintegrano<br />
i sali minerali<br />
persi col sudore, riforniscono<br />
vitamine e<br />
favoriscono la produzione<br />
della melanina;<br />
Bere almeno 2 litri<br />
di acqua al giorno, limitando<br />
il consumo<br />
di alcolici e di bibite<br />
gassate o eccessivamente<br />
zuccherate.<br />
Valentina Pagliaro<br />
fargli da criniera il santuario, dal<br />
quale si possono ammirare i laghetti<br />
di Marinello. All’orizzonte<br />
si scorge l’arcipelago dell’ Eolie,<br />
formato da sette isole, “Le sette<br />
gemme del mediterraneo”. Chi<br />
Non conosce Panarea ,<br />
Vulcano, Lipari , Salina<br />
o Stromboli? Vulcano<br />
è famosa per gli effetti<br />
benefici dei suoi fanghi e Lipari<br />
per la presenza della pomice.<br />
Salina è stata il set del film “<br />
Il postino” di M. Troisi, mentre<br />
Stromboli è stata meta ambita<br />
per le affascinanti eruzioni vulcaniche.<br />
Alicudi e Filicudi sono<br />
le più antiche e le più<br />
incontaminate,perché<br />
poco conosciute. Siamo<br />
sicuri che con i nostri piccoli<br />
suggerimenti potrete vivere una<br />
vacanza da sogno anche a due<br />
passi da casa , contribuendo così<br />
allo sviluppo del turismo messinese.Chiara<br />
Aricò e Ilaria Coco<br />
Rapids: un ambiente ricreato secondo<br />
le caratteristiche della giungla, un<br />
“fiume” da attraversare a bordo di un<br />
battello nove posti e…sorprese lungo il<br />
percorso: grotte, vortici nascosti…<br />
Tutto questo e più ad Etnaland,<br />
aperto dagli ultimi di giugno ai<br />
primi di settembre. Per raggiungere<br />
il parco partendo dalla<br />
nostra città, prendere la A18 ME-CT<br />
e all’uscita dal casello proseguire dritto<br />
sulla tangenziale, arrivare all’uscita di<br />
Misterbianco<br />
E<br />
d imboccare la ss121 per poi<br />
uscire a Valcorrente. Per ulteriori<br />
informazioni su, ad esempio,<br />
costi e servizi, visitare il<br />
sito www.etnaland.eu. Martina Brach<br />
Consigli per un‛ottima abbronzatura
PENSIERI ELEMENTARI<br />
Suor Ausilia consiglia<br />
Chiedo un istante<br />
(...) Chiedo un istante di venia<br />
per sedermi accanto a Te, Signore.<br />
Il lavoro che sto facendo<br />
lo finirò più tardi.<br />
Lontano dal tuo cospetto,<br />
il mio cuore non conosce nè requie nè tregua<br />
e il mio lavoro diviene interminabile:<br />
un lavoro in un mare sconfinato di fatica.<br />
E’ questa l’ora di sedere immoti,<br />
davanti a Te, cantando. (R.Tagore)<br />
Fate dei fiori<br />
Fate dei fiori,<br />
il canto cessate.<br />
Ai campanelli l’orecchio prestate.<br />
Giunge da lungi<br />
una voce argentina:<br />
che vorrà dire<br />
la mia bianca fatina?.<br />
Giada Sciarrone IV A<br />
Filastrocca del riciclo<br />
Niente al mondo si distrugge<br />
Tutto sempre si trasforma<br />
Mentre il tempo gira e fugge<br />
Tutto il mondo cambia forma<br />
Questo tronco sarà terra<br />
Questo frutto sarà seme<br />
Dentro il caldo sotto terra<br />
Si trasformano insieme<br />
La natura è laboriosa<br />
Come un’ape vecchia e scaltra<br />
Da una cosa fa una cosa<br />
E poi un’altra, poi un’altra…<br />
(poi un’altra, poi un’altra)<br />
Federica Venuto IV A<br />
Mangiare che bontà!<br />
Mi alzo al mattino presto<br />
e di brioche e cornetti farei indigesto;<br />
a mezzogiorno<br />
mi vien voglia di un pollo al forno.<br />
E come spuntino<br />
andrebbe bene un risottino.<br />
Per concludere, la sera,<br />
prendo e mangio una bella pera.<br />
E’ proprio vero che mangiare è una bontà<br />
che trasmette a tutti felicità!<br />
Massimiliano Chillemi, Alessio ed Enzo Cianci V B<br />
Filastrocca per giocare<br />
Quanti giochi posso fare?<br />
Ballare, cantare e anche studiare.<br />
Con la fantasia<br />
immagino una fata che fa una magia.<br />
E poi con Sofia tanto Bernava coraggio V A<br />
vado con i pirati all’arrembaggio.<br />
Posso giocare a pallone<br />
o fare volare un aquilone.<br />
Tutti i bambini debbono giocare<br />
perché giocando si impara ad amare!.<br />
Giulia Caizzone IV A<br />
Le meraviglie della natura<br />
Quando la mattina a levar del sole, guardo il mare dal balcone<br />
di casa mia, vedo nell’aria dei colori scintillanti che si<br />
riflettono nell’acqua azzurra e penso di fronte a così tanto<br />
spettacolo quanto Dio per noi ha creato.<br />
Federica Chiara Leo V B<br />
Gabriele Mirulla<br />
I nostri compagni premiati al 1° CONCORSO LETTERARIO DI POESIA “POETA PER CASO”<br />
I premiati: Giulia, Cettina, Rosaria e Massimiliano<br />
IO SPERO<br />
di Giulia Cesareo<br />
Non posso pensare di svegliarmi al mattino<br />
senza speranza che qualcosa cambi,<br />
che io cambi…<br />
Anche tu sei mio fratello<br />
ma non abbiamo le stesse cose<br />
non giochiamo insieme<br />
non mangiamo allo stesso modo.<br />
Tu conosci la guerra io la serenità<br />
tu la povertà io l’abbondanza.<br />
A te fratello musulmano vorrei stringere la mano,<br />
vorrei donare un sorriso.<br />
Sorridi alla vita con la luce della speranza;<br />
non spegnere la sua fiamma<br />
che illumina il nostro cammino:<br />
ad ogni passo ti sono più vicino.<br />
LA SPERANZA<br />
di Cettina Orifici<br />
La speranza è qualcosa di profondo<br />
che purtroppo non esiste in tutto il mondo.<br />
La speranza è alzarsi la mattina<br />
ed avere fiducia in qualcosina.<br />
La speranza è andare a scuola<br />
senza poter dire: “che noia”!<br />
La speranza è credere in qualcosa<br />
che ti rende felice la vita.<br />
La speranza è gioire con gli altri<br />
per cercare di migliorarli.<br />
La speranza è amare,<br />
e non odiare;<br />
è giocare e parlare<br />
e tornare ad amare.<br />
La filastrocca delle bugie<br />
Se dico rosso è rosso. Se dico nero è nero, io ti vedo finchè posso.<br />
Chi ci perde non sono io, ma sei tu.<br />
Ti ho creduto una volta; e non ti credo più.<br />
Alessandra Massarotti IV A<br />
Rog-grest 20<strong>08</strong><br />
ROBOTDANCE GIORNALINO<br />
ORATORIO CREATIVITÀ<br />
MURALES CINEFORUM<br />
PITTURA SPORTROBOT<br />
DAL 16 GIUGNO AL 25 LUGLIO DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ<br />
DALLE 8.00 ALLE 13/14 PER BAMBINI/e E RAGAZZI/e<br />
DAI 6 AI 13 ANNI E DAL 30 GIUGNO AL 25 LUGLIO<br />
PER BAMBINI/e DAI 3 AI 5 ANNI<br />
Per informazioni rivolgersi a Suor Angela 090.717011<br />
PIUMA<br />
di Massimiliano Zumbo<br />
Vento che…sospinge le mie lacrime in un se,<br />
dubbio inganno imprigionato,<br />
come una candida piuma nell’oscura tempesta<br />
in un vortice di crudeltà mesta<br />
e poi… appari leggera come brezza,<br />
sospiri d’amore e di carezza,<br />
non ho più paura c’è ancora il vento…ci sei ancora Tu…<br />
Speranza come candida piuma…posso ancora volare.<br />
IL MIO PAESAGGIO<br />
di Rosaria Fogliani<br />
E quando scende il tramonto,<br />
il cielo diventa rosso scarlatto;<br />
e i prati diventano verde tenero.<br />
E quando scende la notte,<br />
è sempre più evidente, quel muro invisibile,<br />
che separa la speranza dalla realtà.<br />
E la gente siede sotto gli alberi di pino,<br />
ad aspettar, quel raggio di luce<br />
fra le nuvole cariche di pioggia;<br />
che si riflettano nell’immenso<br />
specchio silente.<br />
E solo quando spunterà l’alba,<br />
rimarrà sempre il dubbio:<br />
è sogno o realtà?<br />
6<br />
Sebastiano Romeo<br />
G. CARUSO srl<br />
- CALZATURE -<br />
Via A. Martino, 31 - 39 Tel. 090 717585<br />
Via dei Mille 85 - 87 Tel 090 6010197
A R T I S T I C A M E N T E<br />
La Foto del mese Dove vai saggezza?<br />
Roberto Garigale, 3° classifi cato al Concorso “Le Palme<br />
a Messina” , in occasione della “5a giornata del Giardino”<br />
Le leggendarie gallerie<br />
della Messina<br />
Cinquecentesca<br />
Due chiacchiere con<br />
l’Architetto Nino Principato.<br />
Studioso di storia patria.<br />
Architetto, quali erano le principali strutture<br />
di difesa nella Messina cinquecentesca?<br />
Senza dubbio, tra le costruzioni dedite<br />
alla difesa della città, la principale è il<br />
Castello Gonzaga che viene iniziato nel<br />
1537 quasi in contemporanea con la Cinta<br />
Muraria ad opera dell’architetto militare<br />
Ferramolino da Bergamo che, su<br />
ordine di Carlo V, giunto a Messina nell’ottobre<br />
del 1535, cominciò la costruzione<br />
di un apparrato fortifi catorio. In Sicilia<br />
troviamo le sue maggiori costruzioni, in<br />
particolare a Palermo, ad Augusta e a<br />
Messina. Nella nostra città, oltre la Cinta<br />
Muraria rinascimentale che circondava<br />
tutta la città e il Castello Gonzaga, troviamo<br />
anche Forte San Salvatore (chiamato<br />
agli inizi Forte Campana, a causa<br />
della presenza di una torre campanaria<br />
La mia è una piazza apocalittica,<br />
senza speranza, nella quale<br />
vediamo affacciarsi l’origine<br />
e la fi ne del nostro mondo. Il<br />
pericolo distruttivo dell’uomo<br />
e la perdita di ogni forma di<br />
buon senso sono rappresentati<br />
dal lupo (simbolo di saggezza)<br />
che, sullo sfondo, ci volta le<br />
spalle allontanandosi. Sancendo,<br />
così, la rottura tra uomo e<br />
natura. Da qui il titolo che diventa<br />
quasi un ultimo grido disperato:<br />
”Dove vai saggezza?”<br />
Paola Calanna<br />
medievale) ed il Castellaccio.<br />
In cosa consiste l’architettura Bastionata?<br />
L’Architettura Bastionata nasce in <strong>It</strong>alia<br />
agli inizi del ‘500 e sconvolge un po’ tutti<br />
i canoni delle architetture militari<br />
precedenti. Infatti, se l’architettura<br />
castellana medievale<br />
prevedeva l’uso di altissime<br />
torri quadrate dalle<br />
mura molto sottili, essendo<br />
i combattimenti<br />
all’arma bianca e con<br />
rudimentali catapulte<br />
dalla gittata parabolica,<br />
con l’avvento<br />
della polvere da<br />
sparo, si rese necessario<br />
modifi care<br />
l’intero impianto difensivo.<br />
Le mura dei<br />
castelli furono abbassate<br />
in quanto, le armi<br />
da fuoco, non avevano<br />
bisogno di essere posizionate<br />
in postazioni alte e<br />
soprattutto furono eliminate le<br />
merlature che, nel Medioevo, servivano<br />
da protezione agli arcieri. In più,<br />
si dovettero studiare delle costruzioni le<br />
cui caratteristiche si adattassero alla difesa<br />
da arma da fuoco e fu così che, nel<br />
‘500, dall’idea di architetti italiani, nasce<br />
l’architettura bastionata. Quindi, da<br />
“IL MIO IMPEGNO POLITICO”<br />
DecorArte<br />
Laboratorio artigianale di decorazione<br />
vetro, ceramica, legno<br />
interni, restauro oggetti<br />
Via M. Giurba, 31 Messina<br />
7<br />
questo momento, le fortezze verranno<br />
costruite con degli angoli massicci a punta<br />
di lancia, chiamati appunto bastioni,<br />
che avevano il preciso scopo di deviare i<br />
colpi delle artiglierie. Queste costruzioni<br />
erano tutte riempite di sabbia e pietre, il<br />
che le rendeva più resistenti ai tremendi<br />
colpi delle armi da fuoco. Inoltre, il<br />
bastione, ai lati, presentava delle<br />
feritoie nascoste, chiamate<br />
Bocche Traditrici dove venivano<br />
posizionati dei cannoni,<br />
che si azionavano<br />
quando il nemico tentava<br />
di agirare il forte,<br />
rendendo quest’ultimo<br />
praticamente inespugnabile.<br />
Infi ne, possiamo dire<br />
che la differenza tra<br />
l’architettura medievale<br />
e quella bastionata<br />
è molto evidente.<br />
Possiamo notare come<br />
le fortezze, dal ‘500 in<br />
poi, tengano ad assumere<br />
forme pentagonali, composte<br />
da mura più basse e solidi<br />
bastioni.<br />
Qual era, a Messina, la massima espressione<br />
di queste opere di difesa?<br />
Le costruzioni che sfoggiano questo tipo<br />
di architettura, sul territorio messinese,<br />
sono entrambe visibili ancora oggi. La<br />
prima, quella meglio conservata, è proprio<br />
il Castel Gonzaga. La seconda, purtroppo<br />
immersa nel totale degrado, è la<br />
cittadella spagnola di San Ranieri.<br />
Entrambe mostrano uno straordinario<br />
esempio di architettura bastionata rinascimentale.<br />
Architetto, per concludere, ci sveli i segreti<br />
delle famigerate gallerie sotterranee<br />
che collegherebbero, tra esse, le<br />
strutture di cui abbiamo trattato e che<br />
ancora oggi stimolano diverse leggende.<br />
Le gallerie sono delle strutture tipicamente<br />
usate nelle fortezze come vie di fuga<br />
e di comunicazione tra gli altri forti. Messina<br />
è piena di questi leggendari tunnel,<br />
sia sotto il Forte Gonzaga sia sotto la Cittadella<br />
Spagnola. Ci sono testimonianze<br />
che dicono che fi no a qualche secolo fa il<br />
Forte Gonzaga e la Zona Falcata fossero<br />
collegati da una di queste gallerie sotterranee<br />
che, addirittura, si pensa passasse<br />
sotto il livello del mare. Altre due gallerie<br />
dovrebbero trovarsi, una proprio sotto il<br />
Forte, che probabilmente va a collegarsi<br />
con il Castellaccio (altra fortezza che<br />
domina lo Stretto), e un’altra, questa di<br />
esistenza accertata, che formava il vecchio<br />
acquedotto messinese e serviva ad<br />
alimentare la fontana del Montorsoli in<br />
piazza del Duomo.<br />
La rivista della<br />
tua città ti aspetta<br />
in edicola il<br />
primo sabato di<br />
ogni mese<br />
redazione@marginesterno.it<br />
Giuseppe Gulletta<br />
Seguendo il messaggio di Beppe Grillo e nella volontà di diffondere un’informazione pulita<br />
esiste, anche a Messina, un meet up degli amici di Grillo. Un meet up è un gruppo di<br />
persone che si riuniscono per discutere e progettare iniziative a favore della città e della<br />
giustizia. Il gruppo si riunisce ogni mercoledì alle 21.30 in via Verdi n.54. Il G.G.M.O (Gruppo Giovani Messina Oggi) organizzazione<br />
giovanile fondata da me (Andrea Pistorio) e da Vincenzo La Fauci è parte attiva del gruppo dei “Grilli dello Stretto” e conta circa 15<br />
iscritti. La partecipazione è libera. Se volete contattarci: G.G.M.O@live.it o chiamateci al 340.9118480.<br />
Visti dai Banchi...<br />
Scuola Secondaria di Primo Grado (Media)<br />
Prof Rosanna Marino: L‛alunno Giuseppe Sturniolo: Prof, posso andare in bagno? Prof: Perché? Ho un effetto lassativo?<br />
Avete una testa di cemento armato: nemmeno una scossa del settimo grado della scala Mercalli può scuotervela!<br />
L‛alunno Giuseppe Sturniolo: - Prof, cosa sono i puntini di sospensione? - Prof: - … Dei puntini che si sono comportati male e che per questo sono stati sospesi!<br />
Guerre Puniche. – Roma-Cartagine: 3 a 0.<br />
L‛alunna Alessia Scoglio: - Il nome della capitale ce l‛avevo sulla punta della lingua, ma mi è scivolato! Prof: - Raccoglilo prima che lo calpesta qualcuno!<br />
Sei scaduto come la mozzarella!<br />
Prof. Teresa Spadaro: - All‛incontrario.<br />
Prof Alessandra Corona: - (Scherzando) Vi ammazzo veramente, ma non sul serio!<br />
Liceo Scientifi co e Artistico<br />
Prof. Fabio Cannavò: (durante una conferenza) Ragazzi mi raccomando seguite e non sgaiattolate via.<br />
Prof. Rosaria Cavallaro: -Differenziale di potenziale (differenza di potenziale) -Si stròfi na. Prof. Marco Costa: -Dalla coda della cometa si partono due code.
L’OROSCOPO<br />
Estate ‘<strong>08</strong><br />
a cura di Roberta Marchetta e Giulia Spoto<br />
disegni di Alessandro Cama e Antonio Mondello<br />
Ariete: Non arrabbiarti<br />
con gli altri, nessuno ce<br />
l’ha con te.<br />
Cancro: Le cose importanti<br />
sono gli affetti che<br />
ti circondano.<br />
Bilancia: Calma i bollenti<br />
spiriti, il tuo brutto<br />
carattere deve migliorare.<br />
Capricorno: Ricordati<br />
della tua unicità, non cercare<br />
di somigliare a nessuno.<br />
Toro: Non pensare al<br />
peggio, guarda sempre<br />
avanti.<br />
Leone: Ritorna alle<br />
vecchie abitudini, la<br />
malinconia si fa sentire.<br />
Ragazzi e ragazze questa rubrica è dedicata a tutti coloro<br />
che credono ciecamente nell’oroscopo... le nostre non<br />
sono solo previsioni, ma piccoli consigli che vanno bene<br />
in tutte le occasioni.<br />
Se non dovessero avverarsi, prendetela con una risata!<br />
Scorpione: Mantieni la<br />
calma, la pazienza è la<br />
virtù dei forti.<br />
Acquario: Non ti complicare<br />
la vita, è meglio<br />
accontentarsi di ciò che<br />
si ha.<br />
Gemelli: Risolvi un problema<br />
alla volta, cerca di<br />
ordinare i tuoi pensieri.<br />
Vergine: La vita può sembrare<br />
migliore se ti guardi<br />
bene intorno.<br />
Sagittario: Pensa un po’<br />
a te stesso, ti stai trascurando.<br />
Pesci: Pensa alle cose<br />
semplici della vita, sono le<br />
migliori.<br />
Invia i tuoi articoli e le tue foto a: redazione.lapulce@gmail<br />
Direttore: Roberta Marchetta. Vice direttore: Alessandro Mirulla. Capi Servizio: Eleonora Allegra, Alessandra Cucinotta, Andrea Pistorio, Giulia Spoto,<br />
Simona Calatozzo, Valentina Buemi. Redattori: Adriana Spoto, Noemi Barresi, Concetta Runci, Concetta Emanuela Orifici, Valentina Pagliaro, Fabio Olivo, Salvatore<br />
Merlino, Antonino Lembo, Adele Caminiti, Nino Magazzù, Alessandra Rigano, Chiara Aricò, Martina Brach, Johanna Ciraolo, Ilaria Coco, Antonio Massarotti,<br />
Giulia Paratore, Marco Ruggeri, Chiara Russo, Paola Arena, Valeria Briguglio, Lucia Chillemi, Chiara Ferraloro, Mariapia Irrera, Serena Piccione, Giulia Ruggeri,<br />
Noemi Lento. Disegni di: Adele Caminiti (Le Pulci), Federica Monteleone, Valeria Macatino, Monica Russo (La Testata). Fotografo: Roberto Garigale<br />
Capo Grafici: Antonino Gemma. Grafici: Alessandro Fiore, Antonio Aloisi, Giovanni Simone. Coordinatori: Prof. Nicola Costantino, Prof. Germana Quartarone.<br />
Si ringrazia la giornalista Laura La Greca di ReggioTV Messina. Stampa Tipolitografia Antonino Trischitta. Pubblicità ComunicAzione Spirito Santo.<br />
Novità su Internet: Ezmo.com<br />
Oggi le innovazioni di internet sono all‛ordine del giorno. Una che non può rimanere<br />
sconosciuta, soprattutto per gli amanti della musica, è Ezmo, il nuovo servizio web<br />
dedicato alla musica. Dopo aver effettuato una registrazione gratuita, questo programma<br />
ci permette di poter trasferire i nostri files audio in una sorta di libreria<br />
virtuale, in modo che si liberi spazio sul disco fisso del computer che spesso non<br />
basta a contenere tutti i files. Ezmo offre ai propri utenti uno spazio illimitato per<br />
caricare i files musicali completamente in formato flash. Fatto questo, possiamo<br />
ascoltarli da ogni computer connesso ad internet e condividerli con 10 amici che noi<br />
stessi indichiamo. La vera innovazione è che non avremo più bisogno di installare alcun<br />
player, infatti direttamente dal programma possiamo regolare volume, avanzamento e<br />
modalità di riproduzione. Caricare la musica è estremamente semplice e guidato da un<br />
QUANDO I LADRI FANNO RIDERE...<br />
INCREDIBILI CATTURE DEGNE DI MEMORIA<br />
Avete mai pensato a quanto possa essere<br />
difficile oggigiorno essere un ladro?<br />
La sua vita è costantemente martellata dalla<br />
necessità di trovare sempre cose nuove da<br />
arraffare. L’arte del furto non è per niente facile.<br />
Infrangere la legge<br />
senza cadere in errore<br />
non è cosa da poco!<br />
È anche vero, però, che<br />
esistono ladri che non si<br />
possono definire dei “geni<br />
della truffa”! È il caso di<br />
un taccheggiatore in un<br />
supermercato olandese,<br />
che scappa, una volta<br />
scoperto, ma che si lascia<br />
alle spalle una prova<br />
inconfutabile: il figlio dodicenne.<br />
Quest’ultimo si<br />
è visto costretto a fornire<br />
alla polizia le generalità<br />
del padre, che così è stato<br />
catturato.<br />
Altri due, in Germania,<br />
erano riusciti a svaligiare<br />
un negozio di macchine fotografiche. Hanno<br />
pensato poi di far perdere le proprie tracce<br />
fuggendo su un gokart e c’erano quasi riusciti,<br />
se non fosse stato per la segnalazione di<br />
un testimone che, notato per la strada l’in-<br />
solito veicolo, ha messo i poliziotti sulle loro<br />
tracce.<br />
A Terni un rapinatore si impossessa di una<br />
borsa contenente schedine del lotto vincenti,<br />
proprio quando sembrava averla fatta franca<br />
si fa beccare andando a riscuotere la vincita.<br />
Infine, è degna di nota l’impresa di un ladro,<br />
il quale ci lascia tutti sorprendentemente<br />
a bocca<br />
aperta. Prima, svaligia una<br />
casa, poi si mette a mangiare<br />
e a bere sul divano<br />
guardando la televisione<br />
e, nel più bello, si addormenta.<br />
I padroni di casa lo<br />
beccano a dormire a sonno<br />
pieno e poco dopo viene arrestato.<br />
Di certo questi ladri non<br />
fanno onore a quello che<br />
viene considerato il “re del<br />
furto”, il mitico Diabolik,<br />
però forse riescono ad avvicinarsi<br />
maggiormente allo<br />
sfortunato Cattivik.<br />
Entrambi protagonisti di fumetti,<br />
che ci affascinano o fanno sorridere e<br />
ricordare come forse, quella che viene raccontata<br />
nelle loro storie non è sempre frutto<br />
di sola e pura fantasia.<br />
Adele Caminiti<br />
8<br />
software installabile sul proprio pc. Ma le innovazioni non sono finite, infatti il<br />
“Music Uploader” permette l‛aggiunta di intere cartelle con un solo clic, oppure<br />
l‛interfacciamento con player noti quali Winamp, iTunes e Windows Media<br />
Player. Dal pannello associato al nostro profilo possiamo cambiare lo sfondo<br />
della testata e segnalare tramite audioscrobbling la musica in ascolto al<br />
famoso servizio di social music chiamato lastfm. Con Ezmo inoltre non c‛è<br />
bisogno di trasformare i file dal formato mp3 perché questo supporta anche<br />
i files Wma - Ogg vorbis - M4a – AAC.<br />
C‛hi l‛ha già testato ci garantisce che la qualità dell‛audio è ottima. Possiamo<br />
quindi dire che Ezmo è una vera innovazione, che ci facilita in una delle attività<br />
che più vengono sfruttate su internet e tutto a costo zero. E‛ proprio vero<br />
quindi che internet ci aiuta sempre più. Proprio per questo aspettiamo adesso un<br />
player per i telefoni cellulari connessi ad internet. Chiara Ferraloro