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DICEMBRE 2012 - Amalfi - Cava De' Tirreni

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Euro 1,50 - Spediz. Spediz. in A.P. - 45% 45% - Art. 2 comma 20/b legge 662/96 Direz Commerciale Reg. Campania Campania - Salerno<br />

In caso di mancato mancato recapito inviare al CPO di di Salerno per la restituzione al mittente previo pagamento pagamento resi.<br />

FERMENT ERMENTO<br />

Mensile dell’Arcidiocesi di <strong>Amalfi</strong> - <strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong><br />

Anno XIX n.11 - <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>


SommariO<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />

3 Messaggio di Natale<br />

4 La fede e il desiderio<br />

di Dio<br />

5 Che cosa è stato il<br />

Concilio (3)<br />

6 L’attività caritativa<br />

della Chiesa<br />

7 Incontri con gli operatori<br />

8 Una nuova pentecoste<br />

9 “Con Gesù imparo a<br />

credere”<br />

10 Un dono straordinario<br />

11 Due volti di un’unica gioia<br />

12 Anniversari<br />

13 Giornata del<br />

Ringraziamento<br />

14 Malta nel cuore<br />

15 Culture che si incontrano<br />

16 Tesseramento AC<br />

17 Congresso<br />

AMCI-FEAMC<br />

18-21 Fermento<br />

Notizie<br />

22 Agenda<br />

23 Nomine e<br />

Anniversario<br />

In copertina: Cefalù - Cristo Pantocratore<br />

Associato all’Associazione Giornalisti<br />

<strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong> - Costa<br />

d’<strong>Amalfi</strong> “Lucio Barone”<br />

Fermento è online su: www.diocesiamalfi cava.it<br />

Direttore responsabile<br />

Antonio De Caro<br />

Redattore capo<br />

don Francesco Della Monica<br />

Redazione<br />

Vincenzo Ronca<br />

don Antonio Landi<br />

don Angelo Mansi<br />

Enzo Alfi eri<br />

Proprietà editoriale<br />

Associazione Culturale<br />

“S. Francesco Sales”<br />

Presidente<br />

Luciano D’Amato<br />

Segretaria<br />

Gerarda Carratù<br />

Direzione, Redazione,<br />

Amministrazione<br />

Piazza Duomo, 9<br />

84013 <strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong> (SA)<br />

Tel. e Fax 089 4454973<br />

e-mail: andecaro@libero.it<br />

Responsabile abbonamenti<br />

Aldo Di Gennaro<br />

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intestato a Luciano D’Amato<br />

Hanno inoltre collaborato:<br />

don Antonio Landi, mons.<br />

Osvaldo Masullo, Rosario<br />

Pellegrino, don Angelo Mansi,<br />

don Pasquale Imperati,<br />

don Danilo Mansi, Raffaele<br />

Ferrigno, don Luigi Colavolpe,<br />

Rossella Luciano, don<br />

Antonio Porpora, Serena<br />

Di Domenico, Maria Carla<br />

Sorrentino, Aniello Tesauro,<br />

Franco Bruno Vitolo<br />

Impaginazione:<br />

Mariangela Lodato<br />

Stampa<br />

Tipografi a Tirrena<br />

Inviare gli articoli al<br />

seguente indirizzo mail:<br />

absilves@me.com<br />

andecaro@libero.it


Messaggio di Natale<br />

A Betlemme nasce la luce,<br />

la gioia e la speranza<br />

In un momento storico rivolgo l’auspicio na nata-<br />

in cui sembra affi evolirsi<br />

lizio del Bimbo di Bet-<br />

la fi ducia e la speranza,<br />

lemme, Luce da Luce,<br />

l’evento del Natale, con la<br />

Dio vero da Dio vero,<br />

multiforme varietà di tra-<br />

capace di consolidare in<br />

dizioni, provoca profonde<br />

Lui uno sguardo non più<br />

emozioni e riaccende nuo-<br />

miope, ma che si spinga<br />

ve prospettive.<br />

oltre gli orizzonti del<br />

Dinanzi al Bimbo nato<br />

pessimismo, e contagiati<br />

a Betlemme, cade ogni<br />

dalla Sua carità, pronti<br />

turbamento, incertezza e<br />

ad esprimere vicinanza,<br />

scoraggiamento. Con la<br />

solidarietà con chi è tra-<br />

semplicità dei pastori acvolto<br />

dai disagi del mocorsi<br />

alla grotta di Betlemmento.me<br />

e come i Magi venuti<br />

Natale instauri non<br />

da lontano, con lo spirito<br />

solo una nuova relazione<br />

affascinato dalla passione<br />

con Dio, ma anche con<br />

della ricerca, ci accostia-<br />

il prossimo, suscitando<br />

mo a Colui che “per noi<br />

atteggiamenti di amore,<br />

uomini e per la nostra sal-<br />

di solidarietà e di condivezza<br />

discese dal Cielo” e<br />

visione.<br />

trovare in Lui, e solamente<br />

Saremo capaci, affer-<br />

in Lui, la luce, la gioia e la<br />

rati dalla luce del Suo<br />

speranza.<br />

nella nostra vita, chiedendo la no- discernimento divino, di<br />

Davvero hanno ragione i Padri stra amicizia che diventa fede e, dare spazio alla cultura dell’es-<br />

della Chiesa nel considerare il Na- quindi sequela.<br />

senzialità che ci faccia mettere da<br />

tale come una festa nuziale: Gesù, A Voi, cari fratelli e sorelle, che parte lo spreco inutile di sostanze<br />

l’Amato dal Padre, nella carne as- insieme a me, sperimentate il pe- o risorse personali e rigettare la<br />

sunta dalla Vergine per opera delregrinare quotidiano lungo le vie cultura dell’apparenza. In me e<br />

lo Spirito Santo, diventa lo Sposo dei luoghi incantevoli della Costa in Voi vorrei che risuonasse l’am-<br />

dell’umanità; in Lui e per Lui il d’<strong>Amalfi</strong> e della valle Metelliana, monimento ispirato del Vescovo<br />

Cielo si congiunge alla Terra. Le giunga il mio personale augurio, S. Agostino: “Osserva, uomo, che<br />

distanze sono azzerate tra l’Onni- non diplomatico o semplicemen- cosa è diventato per te Dio: sappotente<br />

e l’uomo pellegrino con te d’occasione, ma che esprime pi accogliere l’insegnamento di<br />

le sue fragilità e necessità: mai il desiderio di vedervi rinnovati tanta umiltà, anche in un Maestro<br />

come a Natale l’umanità sente la nella fede e nell’accoglienza del che ancora non parla” (Sermo<br />

vicinanza dell’Amato, che viene Bambino che ci è stato donato e 188,3).<br />

a ri-orientare il percorso della che a Natale desidera riconquista- Protesi a Lui la vita acqui-<br />

storia nel suo Vangelo. Occorre re quegli spazi della nostro vivere sta un senso: Egli è il Senso, per-<br />

ritrovare, in questo particolare sottomessi alla mediocrità, ai vizi, ché Egli è la Vita! Auguri per una<br />

Anno della Fede, lo stupore e la ed a un vivere appartato. vita abbondante della Sua celeste<br />

meraviglia dello sguardo interio- A Voi tutti che sperimentate presenza.<br />

re per contemplare l’Emmanuele questa fase così diffi cile, causa-<br />

+ Orazio Soricelli,<br />

che ogni giorno nasce e rinasce ta dalla crisi economica in atto,<br />

Arcivescovo<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />

FERMENTO<br />

3


FERMENTO<br />

C’è ancora posto per Dio nel<br />

cuore dell’uomo? La domanda<br />

potrebbe sembrare irriverente e<br />

urtare la suscettibilità di quanti<br />

hanno fatto del politically (o, meglio,<br />

theologically) correct una<br />

bandiera ideologica.<br />

L’intenzione della questione<br />

posta in capo al nostro articolo<br />

intende esattamente scuotere quel<br />

pericoloso atteggiamento d’ignavia<br />

spirituale che affl igge un gran<br />

numero di credenti, poco inclini a<br />

pensare e a rifl ettere sul dono della<br />

fede e la responsabilità che essa<br />

comporta.<br />

Prendo spunto da una dichiarazione<br />

del Catechismo della<br />

Chiesa Cattolica, in cui si legge:<br />

«Il desiderio di Dio è inscritto nel<br />

cuore dell’uomo, perché l’uomo<br />

è stato creato da Dio e per Dio;<br />

e Dio non cessa di attirare a sé<br />

l’uomo e soltanto in Dio l’uomo<br />

troverà la verità e la felicità che<br />

cerca senza posa» (n. 27).<br />

Che senso ha quest’affermazione<br />

per l’uomo dei nostri giorni,<br />

sempre più disposto a fare a<br />

meno di Dio, considerato come<br />

un serio ostacolo al raggiungimento<br />

dei suoi obiettivi? Tuttavia,<br />

non bisogna cedere alla tentazione<br />

di esagerare con le tinte<br />

fosche; il quadro dell’umanità<br />

contemporanea brilla anche di<br />

colori e tonalità vivaci che lasciano<br />

ben sperare! Esperienze come<br />

la ricerca dell’amore, dell’amicizia,<br />

della verità, della bellezza,<br />

della giustizia fanno dell’uomo<br />

un cercatore dell’assoluto.<br />

Anno della Fede<br />

La fede e il desiderio di Dio<br />

PParafrasando f d sant’Agostino, ’A i<br />

possiamo costatare che il cuore<br />

umano è inquieto e trova pace<br />

solo quando la sua ricerca è appagata;<br />

tuttavia, è proprio allora<br />

che la ricerca dell’uomo può<br />

sperimentare la presenza di un<br />

Dio che, precedendo il suo<br />

desiderio, si dona a lui e, nel<br />

segno della fede, lo invita a<br />

un rapporto di profonda e<br />

intima comunione.<br />

L’interiorità è la via maestra<br />

attraverso la quale può<br />

scoprire la presenza di Dio:<br />

l’assoluto che l’uomo cerca<br />

fuori di sé, in realtà abita<br />

nel suo cuore, così come si<br />

rifl ette nell’esperienza personale<br />

vissuta dal santo vescovo<br />

Agostino prima della<br />

sua conversione: «Tu eri<br />

dentro di me ed io fuori di<br />

me ti cercavo».<br />

Nell’Anno della fede ogni<br />

cristiano è invitato a riappropriarsi<br />

della sua interiorità,<br />

purifi cando i desideri<br />

e gli affetti per fare spazio<br />

all’incontro con Dio.<br />

don Antonio Landi<br />

4 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>


50° Anniversario Concilio Vaticano II<br />

“ Cristo è la luce delle<br />

genti” (LG.1), è Lui<br />

il Salvatore dell’uomo<br />

ed è a Lui che bisogna<br />

guardare in ogni<br />

tempo per ritrovare<br />

fi ducia e speranza. E’<br />

l’affermazione decisa,<br />

convinta e previa che il<br />

Concilio Vaticano II fa<br />

nel momento in cui si<br />

interroga sull’identità<br />

della Chiesa e sulla sua<br />

funzione. La rifl essione<br />

dei Padri Conciliari<br />

sulla natura, il compito,<br />

i rapporti con il mondo<br />

e tra i suoi membri, nonché sulla<br />

meta dell’essere e dell’agire della<br />

Chiesa, può essere raccolta intorno<br />

a tre domande. 1. Da dove<br />

viene la Chiesa? 2. Che cos’è la<br />

Chiesa? 3. Dove va la Chiesa?<br />

Da dove viene la Chiesa. (LG.<br />

cap.I)<br />

La Chiesa della Lumen Gentium<br />

è mistero di comunione.<br />

Essa afferma con ardore di essere<br />

chiamata a raccogliere l’umanità<br />

intorno a progetti di pace, di solidarietà,<br />

di concordia. Non per<br />

sua iniziativa però. La Chiesa si<br />

riscopre come manifestazione del<br />

progetto di Dio nella storia: essa<br />

“è in Cristo come sacramento,<br />

cioè segno e strumento dell’intima<br />

unione con Dio e dell’unità<br />

di tutto il genere umano” (LG.1).<br />

La sua origine è in Dio, nella SS<br />

Trinità, e rifl ette la luce di Dio<br />

nel tempo degli uomini. E perciò<br />

si riconosce – come diceva<br />

S. Cipriano - un “Popolo adunato<br />

dall’unità del Padre, del Figlio e<br />

dello Spirito santo” (LG. 4).<br />

Si entra a far parte del Popolo di<br />

Dio (LG. cap.II) con il Battesimo<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />

che dà a tutti i fedeli uguale dignità,<br />

abilita a diffondere il Vangelo,<br />

mentre chiama al cammino verso<br />

la santità. L’unità è assicurata dalla<br />

guida del Successore di Pietro e<br />

dalla Collegialità episcopale (LG.<br />

cap.III). I vescovi, successori degli<br />

Apostoli, hanno la pienezza del<br />

sacramento dell’Ordine (LG.21) e<br />

assistono il Pontefi ce nel governo<br />

di tutta la Chiesa, non soltanto<br />

durante il Concilio, ma anche in<br />

altre forme; in particolare i Sinodi<br />

dei Vescovi, che ne esprimono in<br />

rappresentanza l’universalità.<br />

Che cos’è la Chiesa.<br />

La famosa espressione di Giovanni<br />

XXIII: “La Chiesa è come<br />

la vecchia fontana del villaggio,<br />

che disseta le varie generazioni.<br />

Noi cambiamo, la fontana resta”,<br />

rende molto bene l’idea di servizio,<br />

materno e amoroso, che la<br />

Chiesa svolge per i suoi fi gli e<br />

per l’intera umanità. Pertanto, la<br />

Chiesa: Popolo di Dio che cammina<br />

nel tempo vive ‘la comunione<br />

dei Santi’. Essa cioè, non solo<br />

è guidata e animata dallo Spirito<br />

Santo, che suscita in tutti i battezzati<br />

doni e carismi, espressione<br />

FERMENTO<br />

Che cosa è stato il Concilio (3)<br />

dell’unica vocazione<br />

alla santità (LG.<br />

cap.V); ancor più<br />

essa si nutre delle<br />

‘cose sante’: la Parola<br />

di Dio e i sacramenti,lasciandosi<br />

trasformare<br />

da essi, per andare<br />

incontro al Regno<br />

che viene. La Comunità<br />

di Cristo<br />

poi, non deve mai<br />

dimenticare di essere<br />

santa e peccatrice,<br />

e quindi<br />

sempre bisognosa<br />

di purifi cazione.<br />

Dove va la Chiesa.<br />

La Chiesa viene da Dio e va<br />

verso Dio. (LG. cap.VII). Il Popolo<br />

di Dio pellegrino nella storia<br />

è sempre proteso alla patria<br />

promessa, e perciò non si lascia<br />

abbagliare dai successi temporali,<br />

ma vive nell’attesa di un compimento,<br />

di cui essa stessa è anticipo<br />

e primizia. La Chiesa povera<br />

e serva, che guarda alla patria del<br />

cielo, relativizza se stessa e tutte<br />

le grandezze di questo mondo, ricordando<br />

sempre all’uomo il suo<br />

destino eterno.<br />

La comunità credente riconosce<br />

Maria (LG. cap.VIII) come<br />

suo membro eminente, e con affetto<br />

fi liale, la venera come madre<br />

amatissima (LG. 53). Maria è<br />

simbolo e modello della Chiesa,<br />

chiamata come Lei ad essere madre,<br />

per coloro che genera nella<br />

fede, e la contempla e invoca,<br />

perché in Lei vede già realizzato<br />

ciò che sarà il premio e la gloria<br />

per tutti i suoi fi gli.<br />

mons. Osvaldo Masullo<br />

5


FERMENTO<br />

Attenzione per la persona<br />

Nel suo ultimo motu proprio<br />

De caritate ministranda, entrato<br />

in vigore il 10 dicembre, Benedetto<br />

XVI ricorda che annuncio<br />

della Parola, celebrazione dei<br />

Sacramenti e servizio della carità<br />

sono “compiti che si presuppongono<br />

a vicenda e non possono<br />

essere separati l’uno dall’altro”.<br />

Il Santo Padre precisa che “Tutti i<br />

fedeli hanno il diritto e il d overe<br />

d’impegnarsi personalmente per<br />

vivere il comandamento nuovo<br />

che Cristo ci ha lasciato”, “offrendo<br />

all’uomo contemporaneo<br />

non solo aiuto materiale, ma anche<br />

ristoro e cura dell’anima”.<br />

Scopo del documento papale è,<br />

dunque, “fornire un quadro normativo<br />

organico che serva meglio<br />

ad ordinare, nei loro tratti generali,<br />

le diverse forme ecclesiali<br />

organizzate del servizio della carità,<br />

che è strettamente collegata<br />

alla natura diaconale della Chiesa<br />

e del ministero episcopale”.<br />

Il documento è frutto di circa<br />

L’attività caritativa della Chiesa<br />

due anni di lavoro e si sofferma,<br />

tra l’altro, sulla trasparenza<br />

nell’uso dei fondi, sul ruolo rafforzato<br />

dei vescovi nell’organizzare<br />

e stimolare le attività<br />

caritative, per garantirne effi cacia<br />

e operatività. Il motu proprio<br />

chiede ai vescovi di “impedire<br />

che attraverso le strutture parrocchiali<br />

o diocesane vengano<br />

pubblicizzate iniziative che, pur<br />

presentandosi con fi nalità di carità,<br />

proponessero scelte o metodi<br />

contrari all’insegnamento della<br />

Chiesa”.<br />

Il Santo Padre contempla tre<br />

grandi soggetti dell’attività<br />

caritativa esplicitandone<br />

diritti e doveri: il vescovo, i<br />

fedeli e gli organismi di carità,<br />

che rappresentano un<br />

presupposto per un servizio<br />

comunitario ordinato.<br />

“L’attività caritativa della<br />

Chiesa”, sottolinea il Pontefi<br />

ce, “deve evitare il rischio<br />

di dissolversi nella comune<br />

organizzazione assistenziale,<br />

divenendone una semplice<br />

variante”. “Pertanto,<br />

nell’attività caritativa, le<br />

tante organizzazioni cattoliche<br />

non devono limitarsi a<br />

una mera raccolta o distribuzione<br />

di fondi, ma devono<br />

sempre avere una speciale<br />

attenzione per la persona che è<br />

nel bisogno”.<br />

Un compito al quale già rispondono<br />

differenti “iniziative<br />

organizzate”, in primo luogo la<br />

Caritas, “che si è giustamente<br />

guadagnata l’apprezzamento e<br />

la fi ducia dei fedeli e di tante altre<br />

persone in tutto il mondo per<br />

la generosa e coerente testimonianza<br />

di fede, come pure per la<br />

concretezza nel venire incontro<br />

alle richieste dei bisognosi”. Al<br />

vescovo diocesano spetta il compito<br />

di “vigilare” affi nché “siano<br />

sempre osservate le norme del<br />

diritto universale e particolare<br />

della Chiesa”, e di “coordinare<br />

nella propria circoscrizione le diverse<br />

opere di servizio di carità”,<br />

curando che quanti vi operano<br />

“diano esempio di vita cristiana<br />

e testimonino una formazione del<br />

cuore che documenti una fede<br />

all’opera nella carità”.<br />

Il vescovo è invitato a favorire<br />

“la creazione, in ogni parrocchia<br />

della sua circoscrizione, di un<br />

servizio di Caritas parrocchiale<br />

o analogo, che promuova anche<br />

un’azione pedagogica nell’ambito<br />

dell’intera comunità per educare<br />

allo spirito di condivisione e<br />

di autentica carità”.<br />

Rosario Pellegrino<br />

6 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>


Programma Pastorale Diocesano<br />

Incontri con gli operatori<br />

Sono ben tredici gli incontri,<br />

che l’Arcivescovo, da fi ne Ottobre<br />

e fi no al 20 Dicembre, sta riservando<br />

agli Operatori Pastorali<br />

delle Parrocchie della zona Costiera.<br />

Accompagnato dai membri<br />

dell’EDAP (Equipe Diocesana<br />

per l’Animazione Pastorale),<br />

Mons. Soricelli dà inizio a ciascun<br />

incontro sottolineandone, in<br />

maniera incisiva, la motivazione:<br />

non è un momento ispettivo, ma<br />

fortemente espressivo della sua<br />

missione episcopale, che lo porta<br />

ad esprimere vicinanza, incoraggiamento<br />

presso chi – presbiteri,<br />

diaconi, religiosi o laici – condivide<br />

con lui stesso, nella corresponsabilità,<br />

la fatica pastorale per una<br />

nuova evangelizzazione nelle singole<br />

parrocchie che confi gurano il<br />

territorio dell’Arcidiocesi.<br />

Con semplicità ed immediatezza<br />

discorsiva, illustra la genesi<br />

della pianifi cazione pastorale globale<br />

che, di anno in anno, sfocia<br />

nella defi nizione del programma<br />

pastorale diocesano capace<br />

di reclamare ampiamente il suo<br />

ancoraggio nella spiritualità di<br />

comunione: tale pianifi cazione,<br />

svolta con il qualifi cato accompagnamento<br />

del Movimento Mondo<br />

Migliore di Roma, è frutto della<br />

decisione susseguita al discernimento<br />

comunitario effettuato<br />

nella primavera del 2006 tra le<br />

diverse categorie di operatori pastorali,<br />

dopo il mirato lavoro di<br />

analisi e diagnosi della situazione<br />

socio-religiosa del nostro ambiente<br />

vitale e spirituale.<br />

L’Arcivescovo insiste, poi, sul<br />

senso proprio di questo camminare<br />

insieme, insito come radice in<br />

questa progettualità: dare un volto<br />

nuovo, accogliente, ospitale,<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />

familiare… insomma conciliare<br />

alla Chiesa di <strong>Amalfi</strong> – <strong>Cava</strong> de’<br />

<strong>Tirreni</strong> ove, banditi l’autoreferenzialità,<br />

l’individualismo e il campanilismo,<br />

ci sia il rispetto per<br />

l’identità di ciascun battezzato,<br />

per i carismi di ognuno, e la promozione<br />

incessante della sinergia<br />

tra parrocchie viciniori e tra gli<br />

stessi Uffi ci Diocesani, per un<br />

lavoro pastorale unitario simile a<br />

quello di un’orchestra nella esecuzione<br />

di una unica sinfonia, la<br />

cui melodia è attinta da un unico<br />

spartito. Il sogno sviluppato da<br />

Mons. Soricelli in tutti gli incontri<br />

fi nora realizzati è quello di poter<br />

annoverare parrocchie dove vige<br />

questa conversione di fondo: da<br />

pochi che fanno tutto a molti che<br />

fanno un poco!<br />

Il Presule non manca di spronare<br />

le EPAP ad un fattivo contributo<br />

operativo nelle singole parrocchie<br />

e all’incremento dei messaggeri,<br />

nuova fi gura di operatore<br />

pastorale in simile progettazione,<br />

per il recapito della sua lettera periodica<br />

a tutte le famiglie di ciascuna<br />

comunità parrocchiale: non<br />

FERMENTO<br />

Agerola - Pianillo<br />

ruolo di “postino” , ma di vero<br />

ponte tra il cuore dell’Arcivescovo<br />

e quello di ciascuna famiglia,<br />

e capace, peraltro, di captare<br />

esigenze inespresse e diventarne<br />

portavoce al centro parrocchia,<br />

da dove si dirama la rete di solidarietà<br />

e condivisione, tematiche<br />

fulcro del triennio programmatico<br />

in corso. Da parte loro, gli operatori<br />

pastorali apprezzano questi<br />

incontri del Pastore della Chiesa<br />

Locale, chiedendone altri con una<br />

certa periodicità; essi stessi gli<br />

stanno esprimendo soddisfazione<br />

per i risultati raggiunti, ma anche<br />

il disagio, più o meno comune,<br />

per la mancanza di forze nuove in<br />

questo cammino di rinnovamento<br />

pastorale: l’Arcivescovo, con<br />

costanza, raccomanda la testimonianza<br />

dei pochi attualmente impegnati<br />

come testimonianza per<br />

la moltitudine, chiamata ad uscire<br />

dall’anonimato e divenire popolo,<br />

dove nessuno è estraneo o passivo<br />

al suo percorso di crescita nella<br />

fede, nella speranza e, soprattutto,<br />

nella carità.<br />

Don Angelo Mansi<br />

7


FERMENTO<br />

Una nuova pentecoste<br />

Tra le iniziative per l’Anno<br />

della Fede, certamente un posto<br />

importante è occupato dalla formazione,<br />

per conoscere meglio<br />

il cristianesimo e la Chiesa. Ad<br />

aprire gli incontri formativi di<br />

quest’anno per la zona di <strong>Cava</strong><br />

il 27 novembre, per la zona di<br />

<strong>Amalfi</strong> , lo scorso 28 novembre<br />

è stato invitato il prof. Andrea<br />

Milano, docente originario della<br />

diocesi di Napoli. E, siccome il<br />

volto della Chiesa contemporanea<br />

ha origine dal Concilio Vaticano<br />

II (1962-65), egli ci ha presentato<br />

i temi portanti di questo grande<br />

evento, facendoci notare il coraggioso<br />

spirito di rinnovamento che<br />

lo animò e diresse.<br />

Il professore ha inteso entusiasmare,<br />

facendo riferimento anche<br />

ad episodi tratti dalla sua personale<br />

esperienza, sugli ampi orizzonti<br />

a cui il Concilio apriva l’intera<br />

comunità cristiana. Giovanni<br />

XXIII, il papa che lo indisse, nutrì<br />

per primo la speranza che l’evento<br />

signifi casse una nuova Pentecoste<br />

per la Chiesa. Il Concilio,<br />

infatti, non nasceva dall’esigenza<br />

di dirimere questioni dottrinali,<br />

ma dal proposito di imprimere<br />

alla Chiesa un sereno cammino<br />

di chiarifi cazione e rinnovamento,<br />

che il papa stesso defi nì «aggiornamento».<br />

Se una necessità<br />

immediata era all’origine del<br />

Concilio, fu quella di riavvicinare<br />

la Chiesa al mondo, avviando<br />

tra loro un dialogo più fecondo. Il<br />

progresso che il Papa desiderava<br />

aveva per obiettivo una Chiesa<br />

che, con stile e linguaggio nuovi,<br />

potesse comunicare più effi cacemente<br />

al mondo contemporaneo<br />

le verità eterne della fede.<br />

Entrando nel merito del Con-<br />

cilio, il professore ha toccato il<br />

delicato tema del rinnovamento<br />

liturgico. Iniziata da tempo in ambiente<br />

francese ed elaborata dal<br />

Movimento Liturgico, la nuova<br />

idea di liturgia confl uì nella Costituzione<br />

Sacrosanctum Concilium<br />

che ebbe al suo centro la partecipazione<br />

più consapevole e fruttuosa<br />

di tutta l’assemblea, messa<br />

in grado di comprendere meglio<br />

la celebrazione e di intervenire<br />

attivamente nell’unica azione di<br />

preghiera.<br />

Una partecipazione più organica<br />

alla liturgia è, infatti, sicuro<br />

motivo di crescita spirituale. La<br />

liturgia delineata dal Vaticano II<br />

fu all’insegna del riavvicinamento<br />

del clero al popolo (necessità avvertita<br />

fi n da Rosmini nel 1830).<br />

E a questo proposito, il professore<br />

ha evidenziato come il Concilio<br />

ha inteso valorizzare radicalmente<br />

il laicato – come emerge dalla<br />

Costituzione Lumen Gentium –<br />

riconoscendogli ruoli e ministeri<br />

propri, non solo nella liturgia ma<br />

nell’intera vita della Chiesa.<br />

Il relatore ha toccato anche il<br />

problema del rapporto Chiesa-<br />

Lo stupore del Concilio<br />

Mondo, trattato nella costituzione<br />

Gaudium et Spes, in cui è chiara la<br />

speranza di una Chiesa più aperta<br />

e incisiva nella società contemporanea.<br />

L’altro grande problema affrontato<br />

è stato quello dell’apertura<br />

dei tesori delle Scritture, offerti<br />

fi nalmente a tutto il popolo. La<br />

Costituzione conciliare Dei Verbum<br />

ha messo in chiaro che le Sacre<br />

Scritture sono l’unico fondamento<br />

di una fede autentica e ha<br />

posto le basi perché la Parola di<br />

Dio divenisse veramente centrale<br />

nella prassi e nell’insegnamento<br />

della Chiesa, dandole un posto<br />

rilevante nella stessa celebrazione<br />

eucaristica, in cui essa ha un valore<br />

attivo e creativo.<br />

Mons. Andrea Milano ha concluso<br />

affermando che, col crescere<br />

della complessità del mondo<br />

contemporaneo, si rende necessario<br />

rinsaldare le ragioni della fede<br />

e ha indicato i documenti del Vaticano<br />

II come strumento adatto a<br />

tale scopo.<br />

don Pasquale Imperati<br />

8 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>


Giornata missionaria dei ragazzi<br />

“Con Gesù imparo a credere”<br />

Risuona come un richiamo<br />

forte, durante le festività natalizie,<br />

la Giornata Missionaria dei<br />

Ragazzi, affi nché, nel celebrare<br />

l’evento del Dio fatto Bambino,<br />

non ci si dimentichi dei tanti bambini<br />

del mondo che, ancora oggi,<br />

dopo duemila anni, non hanno<br />

una casa, il calore di una famiglia,<br />

la certezza del domani. Allo stesso<br />

tempo, la Giornata costituisce<br />

un importante insegnamento per<br />

i nostri ragazzi “più fortunati” affi<br />

nché stringano rapporti spirituali<br />

di amicizia con tanti coetanei lontani,<br />

con gesti concreti di solidarietà<br />

e sobrietà nell’utilizzo delle<br />

proprie risorse.<br />

“Con Gesù imparo a credere”<br />

è lo slogan che anima la Giornata<br />

Missionaria dei Ragazzi 2013,<br />

prendendo spunto dalla celebrazione<br />

dell’Anno della Fede indetto<br />

da Benedetto XVI.<br />

Come piccoli discepoli i ragazzi<br />

sono chiamati a mettersi<br />

alla scuola dell’unico Maestro<br />

per essere guidati alla pienezza<br />

della fede e, allo stesso, Egli si fa<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />

loro compagno<br />

di banco perché<br />

la fede più che<br />

essere un insegnamento<br />

è una<br />

relazione, un’esperienza<br />

di vita.<br />

Con Gesù Bambino,<br />

il quale<br />

cresceva “in età,<br />

sapienza e grazia”,<br />

si impara a<br />

credere attraverso<br />

il suo modo<br />

di esprimersi e<br />

di relazionarsi<br />

con il Padre<br />

come quando<br />

nel Tempio, dodicenne,<br />

ascolta<br />

e interroga i dottori<br />

suscitando<br />

lo stupore negli<br />

ascoltatori per la<br />

sua intelligenza e<br />

le sue risposte; ma anche attraverso<br />

la sua obbedienza ai genitori<br />

restando loro sottomesso e costringendo<br />

la Madre ad una medi-<br />

FERMENTO<br />

tazione intima sul mistero stesso<br />

del Figlio (Lc2).<br />

La Famiglia di Nazaret, dunque,<br />

diventa il modello di ogni<br />

famiglia cristiana, dove i ragazzi<br />

sono educati alla fede con l’esempio<br />

e l’insegnamento degli adulti<br />

primi catechisti e responsabili<br />

nella trasmissione della fede.<br />

Il Centro Missionario Diocesano<br />

invita, pertanto, sacerdoti, animatori<br />

missionari, catechisti e genitori<br />

a celebrare la Giornata Missionaria<br />

dei Ragazzi il prossimo 6<br />

gennaio 2013, solennità dell’Epifania<br />

del Signore, secondo le indicazioni<br />

e il materiale preparato<br />

dall’organismo nazionale Missio<br />

Ragazzi con l’augurio che tutti<br />

insieme possiamo imparare a credere<br />

con e come Gesù.<br />

don Danilo Mansi<br />

9


FERMENTO Esercizi spirituali del clero<br />

Un dono straordinario<br />

“La secolarizzazione,<br />

che spesso si<br />

muta in secolarismoabbandonando<br />

l’accezione positiva<br />

di secolarità,<br />

mette a dura prova<br />

la vita cristiana<br />

dei fedeli e dei<br />

pastori… è oggi<br />

una sfi da provvidenziale<br />

così da<br />

proporre risposte<br />

convincenti ai quesiti<br />

e alle speranze<br />

dell’uomo” (Benedetto<br />

XVI).<br />

Gli Esercizi<br />

spirituali, in quanto<br />

ascolto della<br />

Parola di Dio a lungo ruminata,<br />

consentono a chi desidera vivere<br />

profondamente l’esperienza di<br />

ritirarsi con il maestro la capacità<br />

di discernere la volontà di Dio e,<br />

uniformandosi ad essa, supera la<br />

mentalità in cui Dio è assente e,<br />

allo stesso tempo, s’impegna a vivere<br />

in comunione con Dio e con<br />

i fratelli.<br />

Sono, quindi, una richiesta insistente,<br />

che la Chiesa rivolge non<br />

solo ai suoi consacrati ma anche a<br />

coloro che amano rientrare in se<br />

stessi, dedicando a Dio del tempo<br />

con l’animo aperto alla speranza<br />

di incontrarlo sul proprio cammino,<br />

per amarlo e seguirlo di più.<br />

Paolo VI, a tal riguardo, si esprimeva:<br />

“La pratica degli Esercizi<br />

costituisce non solo una pausa<br />

tonifi cante e corroborante per lo<br />

spirito, in mezzo alle dissipazioni<br />

della chiassosa vita moderna, ma<br />

altresì una scuola ancora oggi<br />

insostituibile per introdurre le<br />

anime ad una maggiore intimità<br />

con Dio, all’amore della virtù e<br />

alla scienza vera della vita, come<br />

dono di Dio e come risposta alla<br />

sua chiamata”. Con questi sentimenti<br />

si è svolto, presso la Casa<br />

dei Redentoristi sul Colle S.<br />

Alfonso di Torre Annunziata,<br />

il secondo turno di Esercizi Spirituali<br />

dei presbiteri della nostra<br />

Arcidiocesi.<br />

Quest’anno S. E. mons. Armando<br />

Dini, Arcivescovo emerito<br />

di Campobasso-Boiano, ha<br />

tenuto le varie rifl essioni susseguitesi<br />

nell’arco della settimana.<br />

Come sempre presente il nostro<br />

Arcivescovo e parte dei presbiteri<br />

della Diocesi.<br />

Oltre la competente e saggia<br />

guida di mons. Dini il vero protagonista<br />

è stato lo Spirito Santo<br />

che, mediante gli scritti di san<br />

Paolo ai Corinzi, ha ridestato l’affl<br />

ato di ogni pastore per il servizio<br />

alla sua Comunità. Oggi come ieri<br />

sono sempre più le insidie e le diffi<br />

coltà nel concreto annuncio del<br />

Vangelo e nessuno si può sentire<br />

estromesso da questa responsabilità.<br />

L’anno della Fede è un dono<br />

straordinario per comprendere la<br />

nostra capacità di aiutare a scoprire<br />

i carismi presenti in ogni persona.<br />

Bisogna, sottolineva mons. Dini,<br />

“spostare l’attenzione dall’uomo<br />

a Dio, senza fare sfoggi di eloquenze<br />

particolari”, perchè “La<br />

sapienza umana è importante ma<br />

la Sapienza che viene dall’alto è<br />

ben altra cosa”. “Le divisioni e le<br />

incoerenze portano solo all’oblio<br />

dei sensi e delle vanità”.<br />

Non si deve vivere all’insegna<br />

dello straordinario ma rendere<br />

straordinaria la vita di ogni giorno<br />

esercitando il sacerdozio ministeriale<br />

e laicale concretamente e<br />

vivere la fede ricevuta come perla<br />

preziosa. Gli Esercizi Spirituali<br />

siano quindi: “la porta aperta del<br />

cuore tramite cui passa la Grazia<br />

per condurre tutti alla Verità della<br />

Fede”.<br />

don Francesco Della Monica<br />

10 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>


Diaconato e ammissione agli ordini<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />

FERMENTO<br />

Due volti di un’unica gioia<br />

La nostra chiesa diocesana è<br />

in festa perché in pochi giorni ha<br />

vissuto due momenti di forte intensità<br />

spirituale: alla vigilia della<br />

XXXIII domenica del tempo<br />

ordinario, il 17 novembre, nella<br />

Concattedrale di <strong>Cava</strong> il seminarista<br />

accolito Andrea Caputo<br />

per l’imposizione delle mani del<br />

nostro arcivescovo mons. Orazio<br />

Soricelli è stato consacrato diacono<br />

transeunte. Inizia per Andrea<br />

un tempo di profondo impegno<br />

nella preghiera e nel servizio ai<br />

fratelli: esercizio del ministero<br />

con umiltà e carità, custodia del<br />

mistero della fede e del celibato,<br />

conformazione a Cristo di tutta<br />

la vita, l’aiuto ai presbiteri nella<br />

liturgia, la distribuzione dell’eucaristia<br />

ai malati, la predicazione<br />

omiletica.<br />

Qualche giorno più tardi, il<br />

30 novembre nella Cattedrale<br />

di <strong>Amalfi</strong> , nella solennità di<br />

sant’Andrea Apostolo, cinque<br />

seminaristi - Andrea Alfi eri,<br />

Gianfranco Crisconio, Ciro<br />

D’aniello, Ennio di Maio e<br />

Christian Ruocco - hanno uffi -<br />

cializzato il loro personale “Si”<br />

al cammino verso il sacerdozio<br />

attraverso l’Ammissione al Sacro<br />

Ordine del Diaconato e<br />

del Presbiterato. Dinanzi ad un<br />

nutrito numero di fedeli che si<br />

sono stretti intorno a loro, hanno<br />

espresso la loro intenzione di<br />

continuare e portare a termine la<br />

loro preparazione e formazione<br />

spirituale per divenire fedeli ministri<br />

di Cristo a servizio della<br />

nostra Chiesa locale.<br />

La nostra preghiera conforti<br />

e sostenga nel loro cammino<br />

intenso di fede questi nostri fratelli<br />

che si stanno formando a<br />

ripresentare Cristo in mezzo al<br />

popolo santo di Dio.<br />

Raffaele Ferrigno<br />

11


FERMENTO<br />

Il Centro di Solidarietà Mons.<br />

Marini si è costituito in <strong>Amalfi</strong><br />

allo scopo di “svolgere un lavoro<br />

di prevenzione di ogni forma di<br />

disagio<br />

Lo scorso 16 novembre abbiamo<br />

celebrato il XXV della fondazione<br />

e per l’occasione è stato<br />

presentato il libro della sua storia.<br />

L’abbiamo intitolato “Il testimone”,<br />

perché abbiamo immaginato<br />

una corsa a staffetta<br />

incominciata quasi un secolo fa<br />

da Mons. Marini, che raccolse i<br />

ragazzi orfani di guerra per aiutarli<br />

a diventare dei “signori nella<br />

società”. Dopo anni di infi nite<br />

vicissitudini “il testimone” è passato<br />

nelle mani del Centro, che<br />

tuttora svolge un’intensa attività<br />

formativa, proponendo attività<br />

diverse, che vanno dallo sport al<br />

gioco, dalle iniziative dell’Oratorio<br />

a quelle della FGCI, dal teatro<br />

alla danza , dall’apprendimento di<br />

un mestiere al gusto della musi-<br />

12<br />

ca: il tutto in una bella struttura<br />

con due campi, giardino, e ampio<br />

fabbricato.<br />

Il Centro si è dotato anche di un<br />

progetto formativo, signifi cativamente<br />

denominato “Nel tuo nome<br />

getterò la rete”. Esso è proposto a<br />

tutti i soci ed è scandito dalle tappe<br />

liturgiche dell’anno.<br />

Ciò, perché oggi dobbiamo<br />

avere il coraggio di “gettare la<br />

rete” nel mare dei ragazzi, soprattutto<br />

tra gli adolescenti, certi che,<br />

se li si vuole bene, si faranno facilmente<br />

pescare: sono gli adulti<br />

di domani.<br />

In esso gli educatori sono “la<br />

rete” che accoglie i ragazzi e i<br />

giovani: ne sono più di quaranta<br />

tra catechisti ed alleneducatori,<br />

che gratuitamente prestano la loro<br />

opera. Il catechismo è incentrato<br />

sul Vangelo della domenica. Qualche<br />

sogno? Un gemellaggio con le<br />

parrocchie della Diocesi, per arricchirci<br />

a vicenda con confronti<br />

Anniversari<br />

XXV° del Centro di Solidarietà<br />

Mons. Ercolano Marini<br />

diretti, non solo calcistici. Urge,<br />

però, dare più forza al Comitato<br />

territoriale CSI di <strong>Cava</strong>, l’unica<br />

realtà diocesana che può venire<br />

incontro alle nostre esigenze. Ed<br />

infi ne “un laboratorio della fede”<br />

per gli adolescenti del dopocresima<br />

per accompagnarli fi no alle<br />

soglie dell’università. Ci riusciremo?<br />

Se non si sogna, nulla si<br />

realizza.<br />

don Luigi Colavolpe<br />

AMALFI: festa della “Virgo Fidelis”<br />

AMALFI: festa della “Virgo Fidelis”<br />

In occasione della festa della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri,<br />

il 21 Novembre don Angelo Mansi ha celebrato la Santa Messa presso il locale<br />

Comando di <strong>Amalfi</strong> , assente il Parroco per motivi pastorali. Accolto benevolmente<br />

dal Capitano Alberto Sabba, dal Maresciallo e dai Militari in servizio al centro della<br />

Costiera, nonché da colleghi delle vicine Stazioni dei vari Comuni costieri e da<br />

anziani Carabinieri in congedo, ha avuto modo, nell’omelia, di accostare la fedeltà<br />

militare, nel servizio responsabile e qualifi cato alla nazione italiana, a quella della<br />

Vergine Maria, fedele alle istanze evangeliche proclamate dal Figlio Gesù Cristo,<br />

ma anche nella protezione continua di ciascun uomo pellegrino lungo il percorso<br />

terreno. Ad ogni Carabiniere è dato di assumere lo stile della loro celeste Patrona, contornando la loro<br />

missione in quella incessante fedeltà a quei valori umani e spirituali che rendono vera e buona la vita.<br />

Non ha mancato di esprimere, anche a nome dell’Arcivescovo, il plauso e la vicinanza della Chiesa per<br />

la quotidiana missione dell’Arma che si premura, con passione e zelo, a bandire il male che, in forme diverse,<br />

deturpa il volto esistenziale. Ha apprezzato molto la decisione del Capitano di volere quest’anno<br />

una celebrazione assai sentita e vissuta, ma sobria, come testimonianza di prossimità a chi vive disagi<br />

vari in questo momento di crisi economica.<br />

La Redazione<br />

<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>


Comunità S. Anna all ’Oliveto<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />

FERMENTO<br />

Giornata del Ringraziamento<br />

Lo scorso 11 novembre, ad un<br />

mese esatto dall’inizio dell’Anno<br />

della Fede, la Comunità di S.<br />

Anna all’Oliveto durante la S.<br />

Messa comunitaria delle 10.30<br />

ha festeggiato, insieme a Sua Eccellenza<br />

Mons. Orazio Soricelli,<br />

la 62 ª Giornata Nazionale del<br />

Ringraziamento.<br />

«Confi da nel Signore e fa’ il<br />

bene: abiterai la terra» (Sal 37,3)<br />

Questo il tema della celebrazione<br />

di quest’anno, un’occasione<br />

per ringraziare il Signore per gli<br />

innumerevoli benefi ci e per le primizie<br />

della terra, attraverso i quali<br />

impariamo a volgere sempre il<br />

nostro sguardo alla Gloria di Dio<br />

che mai tramonterà, un’occasione<br />

per fare festa e stringersi intorno<br />

al nostro pastore.<br />

La giornata del Ringraziamento<br />

è da sempre particolarmente<br />

sentita dall’intera comunità, proprio<br />

per il suo forte attaccamento<br />

alla vita rurale. E proprio da “uno<br />

stile di vita radicato nella fede”<br />

la Commissione episcopale per i<br />

problemi sociali e il lavoro, la giustizia<br />

e la pace, inizia il messaggio<br />

per la Giornata, ricordando come<br />

“a quanti sono immersi nella bel-<br />

lezza e nell’operosità del lavoro<br />

rurale” appare in modo speciale<br />

che “nella fede riconosciamo la<br />

mano creatrice e provvidenziale<br />

di Dio che nutre i suoi fi gli”.<br />

È stata una grande festa che ha<br />

coinvolto grandi e piccini, tutti<br />

insieme per ringraziare quanti<br />

operano nei campi, investendovi i<br />

propri sacrifi ci e svolgendo un atto<br />

di fede ogni qualvolta si accingono<br />

a seminare: fede nel Signore<br />

che sicuramente saprà ripagare il<br />

loro lavoro con un raccolto abbondante<br />

e rigoglioso. Così come<br />

l’agricoltore si prende cura delle<br />

proprie colture, le segue e<br />

le fa crescere fi no alla maturazione<br />

con un atto di<br />

fi ducia in quello che sarà<br />

il raccolto fi nale, al fedele<br />

è richiesto di coltivare la<br />

propria fede con un atto di<br />

fi ducia verso Dio.<br />

Come ogni anno due<br />

agricoltori, in abiti rurali,<br />

hanno “presidiato” l’altare<br />

durante la celebrazione,<br />

scambiandosi la pace con<br />

il tradizionale incrocio<br />

degli strumenti da lavoro.<br />

Tanti i cesti ricolmi di ogni prodotto<br />

della terra, portati all’altare<br />

all’offertorio, insieme al Pane ed<br />

al Vino.<br />

È stato poi rinnovato ancora<br />

una volta il tradizionale dono a<br />

Sua Eccellenza Mons. Orazio Soricelli<br />

della corona di castagne,<br />

simbolo, ormai da anni, per l’intera<br />

comunità della celebrazione<br />

della Giornata Nazionale del Ringraziamento.<br />

Grande festa anche per Nicola<br />

e Maria che hanno festeggiato,<br />

in questo giorno speciale, il loro<br />

venticinquesimo anno di matrimonio<br />

insieme alla famiglia e<br />

all’intera comunità parrocchiale,<br />

rinnovando gli impegni di fedeltà<br />

e reciproco amore davanti al Signore,<br />

alla presenza del Vescovo,<br />

del parroco Don Attilio Razzano e<br />

del vice-parroco Don Alessandro<br />

Buono.<br />

Un’occasione, quella della<br />

Giornata del Ringraziamento, per<br />

fare festa al nostro pastore e per<br />

ringraziarlo di aver celebrato insieme<br />

a noi l’Eucarestia.<br />

Rossella Luciano<br />

13


FERMENTO<br />

La Dies Amalphitana va all’estero.<br />

L’iniziativa che ormai da<br />

quattro anni si celebra come frutto<br />

della collaborazione tra il Pontifi<br />

cio Istituto Orientale, la nostra<br />

Arcidiocesi e il Centro di Cultura<br />

e Storia <strong>Amalfi</strong> tana, per la prima<br />

volta ha varcato i confi ni e si è<br />

recata a Malta dove si è svolta il<br />

22 novembre presso il Seminario<br />

Arcivescovile de La Valletta, situato<br />

sulla collina della località di<br />

Rabat, vicina alla storica città di<br />

Mdina, antica capitale della piccola<br />

nazione quando era sotto il<br />

governo del Sovrano Ordine Militare<br />

di Malta.<br />

La scelta di Malta, oltre a<br />

voler onorare la patria dell’ideatore<br />

della ‘Dies’ il padre Edward<br />

Farrugia s.j., ha voluto sottolineare<br />

che quando si parla di <strong>Amalfi</strong><br />

e della sua storia è inevitabile<br />

pensare a Malta. Le due piccole<br />

terre del Mediterraneo sono unite<br />

dalla persona del beato Gerardo<br />

Sasso che, nativo di Scala e originario<br />

– secondo i più recenti<br />

studi – da una famiglia di antica<br />

provenienza nord-europea, fondò<br />

quei <strong>Cava</strong>lieri di S. Giovanni per<br />

14<br />

Malta nel cuore<br />

assistere i pellegrini che si recavano<br />

in Terra santa e che dopo essere<br />

stati costretti a riparare a Rodi<br />

sotto l’incalzare dell’espansione<br />

araba, grazie all’imperatore Carlo<br />

V di Asburgo trovarono infi ne a<br />

Malta la loro casa da abitare e una<br />

terra da governare. La permanenza<br />

a Malta si è svolta sotto l’attenta<br />

disponibilità di Claire e Alina,<br />

membri della Fondation de Malte,<br />

fondata dal prof. Silvano BusuttilI<br />

che si è fatta carico degli aspetti<br />

logistici.<br />

Il Simposio - dopo i saluti di<br />

rito dell’Arcivescovo, di p. James<br />

Mc Cann, rettore del PIO e di chi<br />

vi parla - si è aperto con l’intervento<br />

di due qualifi cati esponenti<br />

del mondo universitario maltese<br />

che hanno messo in evidenza<br />

alcuni aspetti dei rapporti tra i<br />

<strong>Cava</strong>lieri e le città marinare sorelle,<br />

Genova e Venezia, il prof.<br />

Stanley Fiorini e il prof. Victor<br />

Mallia Milanes. La relazione di p.<br />

Giovanni Scarabelli ha colto gli<br />

elementi orientali presenti nella<br />

spiritualità dell’Ordine di Malta.<br />

Il Centro di Cultura e Storia<br />

<strong>Amalfi</strong> tana si è reso presente con<br />

Dies Amalphitana<br />

la vice-presidente, prof.ssa Ermelinda<br />

Di Lieto, che ha letto la<br />

relazione del prof. Giuseppe Gargano<br />

sull’amalfi tanità di Gerardo<br />

Sasso e con la prof..sa Maria<br />

Archetta Ruso che con dovizia di<br />

particolari iconografi ci ha descritto<br />

l’antico presidio dei <strong>Cava</strong>lieri<br />

di Cicciano. L’ultimo intervento,<br />

quello di p. Edward Farrugia, ha<br />

inteso offrire delle motivazioni<br />

che possano rendere ancora attuale<br />

il legame tra <strong>Amalfi</strong> e Malta: la<br />

loro antica vocazione, oggi ancor<br />

più consolidata a essere punto di<br />

incontro di diversi popoli e culture<br />

e che può favorire la costruzione<br />

della pace nello spazio del Mar<br />

Mediterraneo.<br />

Malta è nel cuore di ogni<br />

amalfi tano. Dei tre emblemi che<br />

campeggiano sullo stemma della<br />

nostra città, è indubbio che la<br />

croce dei <strong>Cava</strong>lieri sia stato quello<br />

scelto quasi istintivamente dal<br />

nostro popolo per rappresentare<br />

dinanzi al mondo la propria identità.<br />

Non è esagerato dire che ogni<br />

amalfi tano nasce, cresce e muore<br />

con un po’ di Malta nel cuore.<br />

don Antonio Porpora<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>


Caritas<br />

FERMENTO<br />

Culture che si incontrano<br />

Il 14 e il 15 novembre si è tenuto<br />

a Roma il Forum “Mondialità e<br />

Pedagogia dei fatti in tempo di<br />

crisi”, momento di formazione<br />

e di rifl essione promosso da<br />

Caritas Italiana, in linea con<br />

gli Orientamenti pastorali<br />

dell’episcopato italiano per il<br />

decennio 2010-2020 Educare<br />

alla vita buona del Vangelo.<br />

L’iniziativa ha visto coinvolte<br />

numerose Caritas diocesane<br />

nel tentativo di promuovere<br />

la mondialità, l’educazione<br />

alla cittadinanza globale e<br />

all’interculturalità. In tale<br />

occasione sono state, inoltre,<br />

individuate alcune esperienze<br />

signifi cative e innovative delle<br />

singole Caritas che operano già<br />

su questi temi, al fi ne di poterne<br />

condividere la progettualità locale<br />

e gli stili di intervento.<br />

Tra le varie esperienze la nostra<br />

Caritas diocesana, unica<br />

in Campania, ha presentato<br />

il Progetto “Culture che si<br />

incontrano”, realizzato in<br />

collaborazione con l’Uffi cio<br />

Diocesano Migrantes, che<br />

propone un percorso strutturato<br />

di accompagnamento per i minori<br />

stranieri tra i 6 e i 18 anni e per le<br />

loro famiglie, al fi ne di sostenere<br />

la loro piena integrazione nel<br />

nostro Paese.<br />

Due operatrici del progetto,<br />

Serena e Rossella, hanno preso<br />

parte al Forum Mondialità per<br />

condividere l’azione svolta<br />

nella nostra realtà locale<br />

illustrandola con il supporto di<br />

alcuni materiali signifi cativi:<br />

foto delle attività laboratoriali,<br />

materiale informativo, alcuni<br />

disegni realizzati dai bambini e<br />

la storia di vita raccontata da uno<br />

di loro. All’interno del progetto<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />

è previsto, infatti, un laboratorio<br />

autobiografi co inteso come<br />

momento di ri-costruzione della<br />

propria vita e di traduzione in<br />

parole della propria esperienza di<br />

migrazione. I disegni presentati<br />

al Forum, invece, sono stati<br />

realizzati da bambini italiani<br />

e di origine straniera, raccolti<br />

in ambiente scolastico allo<br />

scopo di comprendere come<br />

essi raccontano gli altri, come<br />

li vedono e li vivono, come si<br />

rappresentano, dunque, la “loro”<br />

realtà, che è sempre connotata<br />

socialmente, arricchita del senso<br />

che la cultura le dona.<br />

Serena Di Domenico<br />

AVVENTO DI<br />

FRATERNITA’ <strong>2012</strong><br />

L’Avvento che stiamo vivendo è<br />

momento di attesa, di rifl essione<br />

e di speranza. In tempo di crisi<br />

questi sentimenti si fanno più<br />

intensi e ci possono aiutare<br />

a vedere la luce oltre il buio.<br />

Il salmo 72, che accompagna<br />

la preghiera in questo tempo<br />

forte, ci ricorda che “Fiorirà la<br />

giustizia e abbonderà la pace”.<br />

Con questa prospettiva la Caritas<br />

diocesana, la Pastorale Familiare<br />

e vita e la Pastorale Sociale e del<br />

Lavoro hanno scelto di dedicare<br />

l’Avvento di fraternità alle<br />

famiglie in diffi coltà in linea con<br />

le indicazioni del Piano Pastorale.<br />

Il 16 dicembre, III domenica<br />

di Avvento, sarà la giornata<br />

diocesana di sensibilizzazione e<br />

di raccolta per la realizzazione<br />

di un fondo diocesano di<br />

microcredito. Soprattutto nel<br />

corso dell’ultimo anno, la nostra<br />

Chiesa locale ha sostenuto un<br />

numero crescente di famiglie che,<br />

per mancanza o perdita di lavoro,<br />

eventi straordinari o per gli effetti<br />

della crisi, hanno vissuto e vivono<br />

in condizioni di particolare<br />

fragilità. In particolare, lo<br />

sportello microcredito della<br />

Caritas è riuscito a sostenere<br />

alcune famiglie della nostra<br />

Diocesi che hanno fatto richiesta<br />

di piccoli prestiti per far fronte ad<br />

emergenze economiche di diversa<br />

natura. Quello del microcredito,<br />

in tempo di crisi economica, si<br />

è rivelato spesso uno strumento<br />

di grande effi cacia, in grado<br />

di offrire un aiuto concreto<br />

in situazioni di reale disagio<br />

economico, attraverso strumenti<br />

quali l’accoglienza, l’ascolto e<br />

l’accompagnamento. Molte delle<br />

famiglie sostenute, infatti, con<br />

grande dignità sono riuscite ad<br />

emergere dalla propria condizione<br />

di disagio impegnandosi a<br />

restituire il prestito. Per il futuro<br />

si pensa di costruire, anche con<br />

il sostegno delle parrocchie, un<br />

fondo di garanzia stabile per<br />

il microcredito, e di affi dare la<br />

gestione e l’erogazione del credito<br />

a fondazioni o istituti bancari del<br />

territorio che ne condividano i<br />

principi e lo spirito solidaristico.<br />

15


FERMENTO<br />

Laici nella Chiesa del Concilio<br />

L’annuale appuntamento del<br />

Rinnovo dell’impegno di adesione<br />

all’AC ha avuto quest’anno<br />

una cornice formativa speciale.<br />

Nel Salone degli Stemmi, ad<br />

<strong>Amalfi</strong> , infatti, sabato 1° dicembre<br />

gli iscritti all’AC da tutta la<br />

Diocesi si sono ritrovati per l’incontro<br />

con Don Vito Piccinonna,<br />

Assistente nazionale del settore<br />

“giovani” di AC. Don Vito ha ripercorso<br />

la storia dell’AC prima<br />

e dopo il Concilio Vaticano II,<br />

soprattutto evidenziando quanto<br />

dell’esperienza associativa è stata<br />

accolta dai documenti conciliari e<br />

ora costituisce le fondamenta di<br />

questo nuovo modo di vivere la<br />

Chiesa, così come è venuta fuori<br />

dal Concilio stesso.<br />

Una Chiesa quella post conciliare<br />

che non rinuncia ad essere<br />

maestra ma coniuga a questo<br />

compito quello propedeutico di<br />

essere madre valorizzando la dignità<br />

sacerdotale, profetica e regale<br />

che è fatta dono dalla grazia<br />

del Battesimo. Questa dignità era<br />

già sentita e valorizzata prima del<br />

Concilio dall’AC, che, nata dalla<br />

volontà di due giovani a metà<br />

Ottocento, si era data l’impegno<br />

di costruire una società cristiana<br />

operando dentro e fuori la Chiesa.<br />

Nel decreto Apostolicam Actuositatem,<br />

al numero 20 viene citata<br />

l’AC, a cui i Padri conciliari riservano<br />

lo stesso fi ne apostolico<br />

della Chiesa che è “l’evangelizzazione<br />

e la santifi cazione degli<br />

uomini e la formazione cristiana<br />

della loro coscienza, in modo che<br />

riescano ad impregnare dello spirito<br />

evangelico le varie comunità<br />

e i vari ambienti”.<br />

Don Vito ha affi dato ai presenti,<br />

alla conclusione dell’incontro,<br />

una serie di impegni che costitu-<br />

Don Vito Piccinonna<br />

Azione Cattolica<br />

iscono i veri strumenti per crescere<br />

spiritualmente nell’Associazione<br />

e fare sì che l’AC sia in<br />

parrocchia lievito di comunione e<br />

spiritualità. Innanzitutto occorre<br />

conoscere i documenti del Concilio<br />

poi occorre vivere una profonda<br />

spiritualità e una formazione<br />

integrale fatta di catechesi, liturgia<br />

ma anche di carità, proporre<br />

da parte degli educatori la misura<br />

alta della vita cristiana che è la<br />

santità, infi ne, recuperare e valorizzare<br />

la missione laicale della<br />

Chiesa nel mondo accrescendo il<br />

volto comunionale della Chiesa.<br />

A conclusione di questo momento<br />

nella cripta della Cattedrale,<br />

all’ombra dell’Apostolo<br />

Andrea, il vescovo nel benedire<br />

le tessere ha sottolineato l’importanza<br />

della formazione alla luce<br />

dei documenti conciliari e delle<br />

tante occasioni che la Diocesi, in<br />

quest’anno dedicato alla riscoperta<br />

della nostra fede, ha defi nito nel<br />

Programma Pastorale <strong>2012</strong>-2013<br />

Maria Carla Sorrentino<br />

16 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>


AMCI<br />

Roma: Congresso AMCI-FEAMC<br />

Dal 15 al 18 novembre<br />

<strong>2012</strong> nell’Aula Magna<br />

dell’Universita’ Cattolica<br />

del Sacro Cuore in Roma<br />

si e’ svolto il Congresso<br />

dell’Associazione italiana<br />

dei Medici Cattolici e della<br />

Federazione Europea delle<br />

Associazioni Medici Cattolici,<br />

che ha avuto per tema:<br />

Bioetica ed Europa Cristiana.<br />

Dalla nostra arcidiocesi hanno<br />

partecipato il Presidente diocesano<br />

e consigliere nazionale dott.<br />

Giuseppe Battimeli e mons. Carlo<br />

Papa, assistente diocesano.<br />

Durante l’importante Assise, il<br />

Dott. Giuseppe Battimelli e’ stato<br />

eletto vice presidente nazionale<br />

per il sud-Italia. A lui i nostri<br />

auguri e grande soddisfazione da<br />

parte dell’arcivescovo, dell’assistente<br />

e della nostra diocesi.<br />

Nell’ambito, poi, delle celebrazioni<br />

dell’anno della fede indetto<br />

dal Santo Padre Benedetto XVI<br />

la sezione “S. Giuseppe Moscati”<br />

dell’Associazione Medici Cattolici<br />

Italiani (AMCI) dell’Arcidiocesi<br />

di <strong>Amalfi</strong> e <strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong>,<br />

ha programmato un incontro di<br />

grande importanza tenutosi il 2<br />

dicembre preso la Chiesa parroc-<br />

Il dott. Battimelli con il<br />

card. Tettamanzi<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />

chiale di S. Vito Martire a <strong>Cava</strong><br />

de’ <strong>Tirreni</strong>, alla presenza dell’arcivescovo<br />

Mons. Orazio Soricelli.<br />

Al centro della rifl essione dei<br />

medici cattolici è stata la lettera<br />

apostolica di Papa Benedetto<br />

XVI “Porta Fidei”, nella quale<br />

tra l’altro si sottolinea come “professare<br />

con la bocca indica che la<br />

fede implica una testimonianza<br />

ed un impegno pubblici.<br />

Il cristiano non può mai pensare<br />

che credere sia un fatto privato.<br />

La fede è decidere di stare con il<br />

Signore per vivere con Lui ”. Ma<br />

soprattutto hanno voluto analizzare<br />

ciò che riguarda tutti i battezzati<br />

riferendosi sempre al suddetto<br />

documento pontifi cio, dove<br />

si legge che “ per fede tanti cristiani<br />

hanno promosso un’azione<br />

a favore della giustizia per rendere<br />

concreta la parola del Signore,<br />

venuto ad annunciare la liberazione<br />

dall’oppressione<br />

e un anno di grazia per tutti<br />

(cfr Lc 4,18-19)”. Il dott.<br />

Giuseppe Battimelli, neo<br />

vice presidente nazionale,<br />

è stato felicissimo di iniziare<br />

il suo nuovo incarico<br />

con questo momento associativo<br />

e soprattutto con un<br />

amico personale, come don<br />

Tonino Palmese, sacerdote<br />

napoletano, che è stato re-<br />

FERMENTO<br />

latore su un tema sempre attuale<br />

ed ineludibile “Da una vita professata<br />

ad una vita vissuta nella<br />

vita quotidiana”.<br />

L’illustre e stimatissimo sacerdote<br />

salesiano, ha svolto una<br />

dotta e profonda relazione mettendo<br />

bene in luce i signifi cati,<br />

gli aspetti, l’importanza, le diffi<br />

coltà, la necessità, la bellezza<br />

di vivere la fede oggi alla luce<br />

del Vangelo, del Magistero e del<br />

Concilio Vaticano II. Il prof. don<br />

Tonino Palmese (nella foto in<br />

alto), uomo di fi ducia del Cardinale<br />

Crescenzio Sepe che l’ha nominato<br />

di recente vicario episcopale<br />

dell’arcidiocesi di Napoli,<br />

settore Carità e Pastorale Sociale,<br />

è docente di Ecclesiologia alla<br />

Facoltà di Scienze della Comunicazione<br />

sociale presso la Pontifi -<br />

cia Università Salesiana di Roma.<br />

Ma don Tonino, fi gura carismatica,<br />

consulente della Commissione<br />

Parlamentare Antimafi a, è<br />

conosciuto anche come referente<br />

campano della associazione “LI-<br />

BERA”, da sempre impegnato<br />

in prima linea a promuovere la<br />

cultura della legalità e nella lotta<br />

contro le mafi e, nell’azione concreta<br />

a favore dei giovani e delle<br />

famiglie vittime innocenti della<br />

camorra.<br />

La Redazione<br />

17


FERMENTO Notizie<br />

VIETRI: intitolata a Prezzolini la scuola primaria<br />

Mercoledì 21 novembre ha avuto luogo la cerimonia<br />

di intitolazione della scuola elementare di<br />

Vietri capoluogo al giornalista e scrittore Giuseppe<br />

Prezzolini (1882–1982), già cittadino onorario<br />

di Vietri sul Mare, dove ha soggiornato dal 1962 al<br />

1968.<br />

Il Comune ha accolto il suggerimento di Pietro Filoselli<br />

e del sottoscritto, membri della Commissione<br />

Toponomastica, e l’auspicio della stessa di intestare<br />

luoghi di carattere pubblico e culturale a personalità<br />

alle quali non sono state ancora dedicate strade o<br />

piazze.<br />

La nomina della scuola a Prezzolini ha colmato<br />

così un vuoto non più giustifi cabile, sia per la scuola<br />

che per Prezzolini.<br />

La manifestazione è stata introdotta dalla Dirigente<br />

scolastica Fausta Gerbasio; hanno preso la parola<br />

il Sindaco Francesco Benincasa, gli assessori Antonella<br />

Raimondi e Giovanni De Simone. Il nostro<br />

Arcivescovo ha benedetto la targa, i fanciulli ed i<br />

numerosi presenti; ha letto la prolusione il giornalista<br />

Vito Pinto.<br />

Il Centro di Cultura e Storia<br />

<strong>Amalfi</strong> tana, in collaborazione<br />

con docenti universitari italiani<br />

e stranieri ha condotto una sistematica<br />

e rilevante campagna di<br />

ricerca storico-artistica vertente<br />

principalmente sulle grandi attestazioni<br />

della cultura russa, mediate<br />

dalla presenza in Costiera<br />

<strong>Amalfi</strong> tana di artisti e scrittori di<br />

origine russa e sulle loro opere.<br />

Nel contesto dei festeggiamenti<br />

in onore dell’Apostolo Andrea,<br />

18<br />

Patrono della Chiesa russa e della<br />

città di <strong>Amalfi</strong> , dal 28 novembre<br />

al 1 dicembre <strong>2012</strong>, si è svolto,<br />

promosso dal Centro, un primo<br />

Special Meeting d’Interscambio<br />

Culturale italo-russo Winter<br />

Memorial Costa d’<strong>Amalfi</strong> :<br />

arte, feste, odeporica. La festa<br />

di S.Andrea Apostolo ad <strong>Amalfi</strong> .<br />

Nel corso dell’incontro vi sono<br />

state una serie di manifestazioni<br />

convegnistiche, espositive, celebrative<br />

ed editoriali, con l’obiet-<br />

Le classi si erano preparate con ricerche e produzione<br />

di cartelloni, ed una loro rappresentanza,<br />

riscuotendo il giusto plauso, ha letto o declamato<br />

brani sulla fi gura di Prezzolini e sul suo rapporto col<br />

territorio.<br />

Aniello Tesauro<br />

AMALFI: interscambio culturale Italo-Russo<br />

tivo di fondo di porre le premesse<br />

di base per una “duratura serie di<br />

iniziative di interscambio culturale<br />

fra alcune Istituzioni e Comunità<br />

scientifi che della grande Russia<br />

da una parte, e dall’altra <strong>Amalfi</strong><br />

e le Repubbliche Marinare italiane”.<br />

Momento centrale del Meeting<br />

è stata la mostra “Il Piccolo<br />

Ermitage di Vasilij Necitajlov tra<br />

<strong>Amalfi</strong> , Positano e Ravello”, con<br />

la riscoperta della fi gura dell’artista,<br />

nato a Rostov sul fi ume Don il<br />

2 agosto 1888 e morto ad <strong>Amalfi</strong><br />

il 12 agosto 1980. Nelle sue opere<br />

il ricordo della gente della sua<br />

Russia si rivede e trasfonde nei<br />

volti del popolo e dei pescatori<br />

di <strong>Amalfi</strong> , Ravello e Positano<br />

raffi gurati nelle sue grandi tele<br />

presenti nei Duomi di <strong>Amalfi</strong> e<br />

Positano ed in alcune collezioni<br />

di privati cittadini della Costa.<br />

La Redazione<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>


Notizie<br />

CAVA: Lectura Dantis<br />

Chiusura alla grande della Lectura Dantis Metelliana<br />

<strong>2012</strong>. L’ultima relazione è stata affi data al<br />

Prof. Alberto Granese, che ha completato la trilogia<br />

dei canti del Paradiso sulle tre virtù teologali<br />

(XXIV, XXV e XXVI). Ha dissertato sulla Carità<br />

e sull’incontro di Dante con San Giovanni e Adamo<br />

con la sua abituale abilità di “polipo culturale<br />

di acque chiare”. Infatti, parlando con una dizione<br />

forte e netta e con un linguaggio accessibile senza<br />

superfl ue esibizioni tecnicistiche o nozionistiche,<br />

ha trattato il canto con l’elastico teso tra le singole<br />

sequenze, l’inquadramento nella Commedia, la<br />

contestualizzazione storica e richiami alla cultura<br />

contemporanea. E i suoi quarantacinque minuti di<br />

relazione sono volati.<br />

Così come erano volati anche quelli del primo<br />

relatore, il prof. Carlo Vecce che era riuscito ad<br />

alleggerire l’ argomento ben ponderoso del Canto<br />

XXIII con fascinose illustrazioni e riferimenti ad<br />

hoc. Di alto livello la cornice, adeguato “il quadro”.<br />

Nobilitante la presenza di una fi gura come Vincenzo<br />

Guarracino, presidente della Dante Alighieri<br />

di Como e critico di fama nazionale, che con la<br />

chiarezza e la lineare profondità di chi è abituato al<br />

dialogo con gli studenti ha affrontato il canto XXV,<br />

l’incontro con San Giacomo ed il tema della Speranza;<br />

stimolante e di alto profi lo l’ “arco poetico” del<br />

prof. Sergio Cristaldi tra Pascoli e Dante, qualifi -<br />

cante l’intervento del prof. Corrado Calenda, che<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />

FERMENTO<br />

ha trattato l’esame di Fede di San Pietro a Dante (c.<br />

XXIV).<br />

Ciliegina sulla torta, la Lectura ha indetto un concorso<br />

per la migliore laurea con tesi su Dante (vedi<br />

il bando sul sito). Ma un’altra ciliegina l’ha preparata<br />

già quest’anno, con la presentazione contestuale<br />

di un artista del territorio. Dopo Mario Apuzzo, è<br />

stata la volta di Carlo Catuogno, l’aereo pittore delle<br />

“sculture uccelle” alla Stazione di <strong>Cava</strong>, che ha<br />

presentato un dittico “dantesco”: un passaggio dai<br />

regni inferiori al Paradiso raccontato in informale<br />

con le sue classiche tonalità a taglio, stavolta con<br />

un rosso e dei chiari di energetico slancio spirituale<br />

emergente dalle scale dell’oscurità.<br />

Insomma, un aperitivo di qualità che rende ancora<br />

più appetitosa l’attesa della festa del quarantennale,<br />

prevista per il 2013.<br />

Franco Bruno Vitolo<br />

CAVA: 16 ª Giornata della “Colletta Alimentare”<br />

Sabato 24 novembre si è svolta la 16^ Giornata della “Colletta Alimentare” an-<br />

cche<br />

nella città metelliana, con la collaborazione dell’Associazione socio-culturale<br />

“ “Agorà” per aiutare le famiglie locali, sempre più in diffi coltà, per la grave crisi<br />

eeconomica<br />

che ha colpito il nostro Paese. I volontari dell’Associazione hanno rac-<br />

ccolto,<br />

davanti ai principali centri commerciali, i prodotti alimentari che i cittadini<br />

hhanno<br />

voluto donare. Una iniziativa, come ci dice il presidente dell’Associazione,<br />

ddott.<br />

Mario Polverino, nata nel 2009 e sostenuta dal Comune di <strong>Cava</strong> dé <strong>Tirreni</strong>,<br />

cche<br />

ha fi rmato il protocollo d’intesa con il Banco Alimentare di Fisciano, dove<br />

vvengono<br />

raccolti i prodotti alimentari raccolti e, poi, distribuiti nelle varie città. “Il<br />

rrecupero<br />

di cibo integro che può essere ridistribuito ai bisognosi – ci dice il presi-<br />

ddente<br />

di Agorà, dott. Mario Polverino – è un atto di vera solidarietà, ma anche di<br />

rresponsabilità<br />

civile per cui ringrazio quanti rendono possibile questa operazione e<br />

tu tutte le associazioni che hanno contribuito anche alla logistica del trasporto, dello<br />

sstoccaggio<br />

ed infi ne della distribuzione delle derrate “. Solo nel corso di quest’an-<br />

nno,<br />

nella città metelliana, sono stati forniti pacchi di generi di prima necessità a<br />

ccirca<br />

1500 persone, con un aumento di richieste di aiuto, rispetto allo scorso anno,<br />

ddel<br />

20%, da parte di persone che non riescono a fare la spesa tutti i giorni.<br />

La redazione<br />

19


FERMENTO Notizie<br />

CAVA: 2° volume di “Lady <strong>Cava</strong>”<br />

Nella sala Congressi dell’Hotel Victoria Maiorino è stato presentato dal Rotary<br />

CClub<br />

<strong>Cava</strong> dé <strong>Tirreni</strong> il secondo volume della pubblicazione “Lady <strong>Cava</strong> in car-<br />

ttolina”.<br />

Un volume di 240 pagine e 407 cartoline ed un’inedita raccolta di brani<br />

mmusicali.<br />

Gli onori di casa sono stati del presidente, dott. Emilio Franzese, che<br />

hha<br />

ribadito l’impegno dei rotariani cavesi per il proprio territorio ed ha, quindi,<br />

cceduto<br />

la parola ai protagonisti dell’opera, dal curatore e principale protagonista,<br />

iil<br />

past presidente dott. Alfonso Prisco, alla preziosa collaboratrice, prof.ssa Lucia<br />

AAvigliano,<br />

al giudice dott. Felice Scermino, che ha svolto un prezioso lavoro di<br />

ricerca e raccolta di brani musicali dedicati alla città metelliana da cittadini cavesi. Una novità rispetto al<br />

precedente volume. La pubblicazione è in vendita presso le principali edicole, librerie e negozi specializzati<br />

cavesi ed i cui proventi saranno destinati ad un intervento per il territorio, che sarà realizzato entro<br />

la fi ne del triennio progettuale, il quale si concluderà il prossimo anno con il terzo volume “Lady <strong>Cava</strong><br />

in fotografi a”. Questo secondo volume è composto da un primo capitolo che ha completato “il Borgo”,<br />

iniziato nel volume precedente; nel secondo capitolo possiamo parlare di una meravigliosa passeggiata fra<br />

i Villaggi ed i Casali, mentre nel terzo capitolo sono mostrati “scorci” e “vedute” della città metelliana.<br />

Da aggiungere, infi ne, un quarto capitolo che, come dicevamo, è la novità assoluta del pregevole volume:<br />

l’esclusiva raccolta di 15 brani musicali, contenuti in un CD, allegato ad ogni volume.<br />

Antonio De Caro<br />

20<br />

CAVA: ricordo di Padre Giuseppe Lando<br />

P. Giuseppe Lando, sacerdote<br />

della Congregazione dell’Oratorio<br />

di San Filippo Neri, è nato a Messignadi,<br />

frazione di Oppido Mamertina<br />

(RC) il 1° agosto 1916. Nel 1937<br />

fu indirizzato al Collegio “San Michele”<br />

di Acireale (CT), dove completò<br />

gli studi fi losofi ci e teologici<br />

nel Seminario Vescovile. Membro<br />

della Congregazio ne dell’Oratorio<br />

di S. Filippo Neri dal 1938, sfollato<br />

per la guerra 1939-45, fu ordinato<br />

sacerdote nella chiesa parrocchiale<br />

del paese natale il giorno 11-07-<br />

1943. Ha insegnato in diversi gradi<br />

di Scuola e, dal 1970, è iscritto<br />

nell’Albo Speciale dell’Ordine dei Giornalisti della<br />

Campania come direttore responsa bile del periodico<br />

“Santuario dell’Assunta” di Guardia Sanframondi<br />

(BN), di cui è stato confondatore. Scrittore, poeta<br />

pluripremiato ed accademico di Me rito di diversi<br />

Enti del Mezzogiorno d’Italia. Il 21 giugno 1998,<br />

dall’Associazione Premio Internazionale Prometeus<br />

di Massa Marittima, come socio di quella Accademia,<br />

gli è stato conferito il titolo di <strong>Cava</strong>liere al Merito<br />

dell’Ordine imperiale “Karl der Gross 800, Gran<br />

Prio rato d’Italia, registrato presso la Cancelleria<br />

dell’Ordine” (Menimelsford-Bamberg-Germania).<br />

Dal 1947 al 2001 è stato membro<br />

della Comunità Filippi na di Guardia<br />

Sanframondi (BN), e dal 2001<br />

è mem bro dell’attuale Comunità di<br />

<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong> (SA).<br />

Padre Giuseppe durante la sua<br />

permanenza a <strong>Cava</strong>, è stato un confessore<br />

e guida spirituale per tante<br />

persone che hanno avuto la fortuna<br />

di incontrarlo. Era una persona fantasiosa,<br />

da qualsiasi oggetto inutilizzato<br />

sapeva fare nascere qualcosa di<br />

bello. Amava scrivere, la sua vasta<br />

biografi a lo conferma, amava comporre<br />

poesie per qualsiasi occasione.<br />

Ha lasciato questa terra serenamente<br />

per congiungersi a quel Dio che ha tanto testimoniato.<br />

Ha scritto moltissimo su Padre Giulio Castelli<br />

che ora fi nalmente contempla faccia a faccia nel regno<br />

della luce.<br />

Le esequie di Padre Giuseppe sono stati un trionfo,<br />

ha partecipato un nutrito gruppo di popolo, è<br />

venuta anche una delegazione numerosa da Guardia<br />

Sanframondi. La Santa messa esequiale è stata<br />

offi ciata da Mons. Orazio Soricelli. Alla fi ne della<br />

Santa Messa attestati di stima sono stati letti per tutto<br />

l’operato che Egli ha fatto.<br />

Padre Giuseppe Ragalmuto<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>


Campagna abbonamenti<br />

L’impegno di tutti<br />

Nel 2013 ricorre il ventesimo<br />

anniversario di Fermento ed d<br />

è, quindi, una tappa importante<br />

per il nostro mensile diocesano<br />

che, in questi anni, ha vissuto<br />

momenti favorevoli e momenti<br />

bui. Ricordo, infatti, che soltanto<br />

con l’arrivo di mons. Orazio<br />

Soricelli, alla guida dell’Arcidiocesi<br />

<strong>Amalfi</strong> e <strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong>, è<br />

ripresa la pubblicazione di Fermento,<br />

nato nel 1993 per volontà<br />

dell’allora arcivescovo, mons.<br />

Beniamino Depalma. E, grazie<br />

a mons. Orazio Soricelli, principale<br />

sostenitore e costante guida,<br />

Fermento ha avuto, soprattutto<br />

in questi anni, che ho avuto l’onore<br />

e l’onere della direzione, un<br />

cammino regolare, abbastanza<br />

puntuale ed uno spazio rappresentativo<br />

anche a livello nazionale,<br />

con l’adesione alla Fisc (Federazione<br />

Italiana Settimanali Cattolici),<br />

che raccoglie 187 testate<br />

giornalistiche, con 5.000.000 di<br />

lettori. In questi anni, grazie alla<br />

costante presenza del sottoscritto,<br />

come direttore, dell’avv. Luciano<br />

D’Amato, editore e della<br />

segretaria, avv. Gerarda Carratù,<br />

alla vita associativa della Fisc,<br />

diversi sono stati gli attestati di<br />

stima ricevuti, come stretti rapporti<br />

di amicizia si sono creati<br />

con i direttori e gli editori di altre<br />

testate giornalistiche cattoliche.<br />

Da ricordare, che l’avv. Gerarda<br />

Carratù è stata eletta membro del<br />

Comitato Tecnico Consultivo della<br />

Fisc e l’avv. Luciano D’Amato<br />

è costantemente consultato per<br />

le varie questioni giuridiche che<br />

sorgono.<br />

In occasione di una prevista<br />

cerimonia di celebrazione dei 20<br />

anni di pubblicazione, nel pros-<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />

simo i anno, hho già i avuto assicu- i<br />

razione della presenza del Presidente<br />

della Fisc, dott. Francesco<br />

Zanotti, e di altri autorevoli rappresentanti<br />

del mondo giornalistico<br />

cattolico. Quindi ci attende un<br />

anno particolarmente impegnativo<br />

e signifi cativo per Fermento<br />

e dobbiamo viverlo tutti insieme,<br />

lavorando per un numero di lettori<br />

sempre maggiore. Ciò, però, ha<br />

bisogno soprattutto di un migliore<br />

impegno dei nostri sacerdoti.<br />

Ho spesso detto come sarebbero<br />

suffi cienti una diecina di abbonamenti,<br />

in media, nelle nostre<br />

parrocchie per ottenere un numero<br />

concreto di abbonati. Sarebbe<br />

suffi ciente, poi, un paio di abbonamenti<br />

tra i vari uffi ci pastorali<br />

parrocchiali per raccogliere molto<br />

di più. Non mi spiego questo mancato<br />

impegno, se non presumere<br />

che Fermento non raccoglie, forse,<br />

i favori di quei sacerdoti portati<br />

ad una comunicazione diversa,<br />

ad un coinvolgimento dei fedeli<br />

con mezzi differenti. Posso com-<br />

FERMENTO<br />

pprendere<br />

possibili nostri limiti,<br />

la non condivisione dell’impostazione<br />

di Fermento, ma si deve<br />

ammettere che il nostro mensile<br />

ha la sola pretesa di portare nelle<br />

famiglie del nostro territorio una<br />

comunicazione su quanto avviene<br />

nel territorio diocesano ed uno<br />

sguardo, seppure minimo, sulla<br />

vita della Chiesa. Quanti fedeli<br />

hanno modo di ascoltare o leggere<br />

omelie o discorsi del Santo Padre?<br />

Attività della CEI? Iniziative<br />

pparticolari<br />

della Chiesa? Quanti<br />

fedeli possono conoscere le attività,<br />

che pure sono tante, delle<br />

nostre parrocchie? Fermento, in<br />

modo anche se non completo,<br />

cerca di fare ciò.<br />

L’invito è a tutti, presbiteri,<br />

diaconi e fedeli, di impegnarsi per<br />

una maggiore diffusione di Fermento.<br />

Qualsiasi suggerimento,<br />

poi, per migliorarlo sarà accolto<br />

con la massima attenzione, ogni<br />

forma di collaborazione verrà accolta<br />

con gratitudine. Mi sia consentito<br />

ringraziare pubblicamente,<br />

per primo, il nostro Arcivescovo<br />

che ci è costantemente vicino<br />

ed il suo contributo è concreto per<br />

pubblicazione di Fermento, poi<br />

tutti gli altri collaboratori abituali<br />

o saltuari che ci consentono di<br />

realizzarlo, sacrifi cando, spesso,<br />

il loro tempo libero. Il mio invito<br />

è quello di lavorare insieme, con<br />

l’unico obiettivo di contribuire<br />

alla diffusione del Vangelo ed alla<br />

difesa della Chiesa, soprattutto<br />

in questo momento storico che la<br />

vede attaccata da più parte.<br />

Auguri di Buon Natale ed un<br />

felice Anno Nuovo in cui il cammino<br />

di Fermento possa continuare,<br />

con il contributo di tutti noi.<br />

Antonio De Caro<br />

21


FERMENTO<br />

Agenda dell ’Arcivescovo<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />

1 AMALFI - Cattedrale: Festa del tesseramento ACI (ore 18,30).<br />

2 TRAMONTI - Capitignano: S. Messa e presentazione don Pietro Wojciechowski (ore 10).<br />

CAVA - S. Vito: Convegno AMCI con don Tonino Palmese (ore 19,00).<br />

3 POMPEI: Assemblea CEC (ore 10 -. 13).<br />

4 MAIORI - Madonna delle Grazie: S. Messa per la festa di S. Barbara (ore 11.00).<br />

S. Giacomo: Incontro operatori pastorali di Maiori e dei villaggi (ore 19,00).<br />

5 VETTICA DI PRAIANO - Tramonto d’oro: Incontro operatori pastorali (ore 18,30).<br />

6 SCALA - Campidoglio: Presentazione impianto sportivo con Gianni Rivera (ore 16).<br />

CAVA - Pregiato: S. Messa per la festa di S. Nicola (ore 19.00).<br />

7 AMALFI - Cattedrale: I Vespri dell’Immacolata e manna (ore 18,30).<br />

8 RAVELLO - Lacco: S. Messa e Cresime (ore 10,30).<br />

AMALFI - Cattedrale: Pontifi cale e processione (ore 18,30).<br />

9 CAVA - Basilica Olmo: S. Messa e benedizione presepe (ore 10,15)<br />

Concattedrale: S. Messa per il 60° di Mons. Carlo Papa (ore 19,00).<br />

10 CAVA - Episcopio: Consiglio degli Affari Economici Diocesano (ore 9,30).<br />

11 MAIORI - Convento: Ritiro del Clero animato da don Orazio Piazza (ore 9 - 15).<br />

CAVA - Basilica Olmo: S. Messa esequiale per P. Giuseppe Lando d.O (ore 16).<br />

POSITANO - Chiesa del S. Rosario: Incontro operatori pastorali (ore 19,00).<br />

12 SCALA - S. Caterina : conclusione del corso prematrimoniale (ore 19,30).<br />

13 POSITANO - Chiesa nuova: festa di S. Lucia e benedizione altare (ore 18,30).<br />

14 CAVA - Via della Repubblica: Inizio anno accademico UTE (ore 17)<br />

15 CAVA - S. Lucia: S. Messa e Cresime (ore 19,00).<br />

16 CAVA - Concattedrale: S. Messa con Pastorale sanitaria e osservatorio disabili (ore 11,30).<br />

VIETRI - Raito: S. Messa e Cresime (ore 18,30).<br />

17 CAVA - S. Lucia: S. Messa CSTP (ore 17,30)<br />

18 BENEVENTO - Cattedrale: Inaugurazione nuove porte di Bronzo (ore 17).<br />

19 CAVA - S. Maria del Rovo: S. Messa scuola primaria (ore 10,30).<br />

RAVELLO - Pinacoteca: Incontro con gli operatori pastorali (ore 18,30).<br />

20 CAVA - Ospedale dell’Olmo: S. Messa con ammalati ed operatori sanitari (ore 11).<br />

Concattedrale: S. Messa con i giovani della città (ore19).<br />

21 CAVA - Pregiato: Incontro natalizio UOSM (ore 10,30).<br />

“Domus caritatis” incontro natalizio operatori caritas diocesana (ore 17,30).<br />

Chiesa del Purgatorio: S. Messa (ore 20).<br />

22 CAVA - Pregiato, Ex Ompi: S. Messa con gli anziani (ore 17).<br />

Passiano: S. Messa con le comunità neocatecumenali della diocesi (ore 20).<br />

23 TRAMONTI - Gete: Presentazione di don Giovanni Jayaraj (ore 10,30).<br />

24 AMALFI Cattedrale: Uffi cio letture e Pontifi cale della Natività del Signore (ore 23,15).<br />

25 CAVA - Concattedrale: Pontifi cale (ore 10).<br />

27 AMALFI - Palestra scuola primaria: S. Messa con gli anziani (ore 12).<br />

28 CAVA - Episcopio: Ritiro spirituale IRC (ore 9 - 12,30).<br />

AMALFI - Cattedrale: Concerto dei cori “<strong>Amalfi</strong> canta Natale” (ore 19).<br />

29 AMALFI - Salone Morelli: Convegno (ore 9,30).<br />

CAVA - Sant’Alfonso: S. Messa (ore 19).<br />

30 CETARA: S. Messa con gli sposi del 25° e 50° di matrimonio (ore 11).<br />

AGEROLA - Campora: presepe vivente (ore 17).<br />

31 AMALFI - Cattedrale: I Vespri e Te Deum di ringraziamento (ore 18).<br />

22 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>


Notizie<br />

Nella Concattedrale di <strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong> si è celebrata<br />

una S. Messa, presieduta da S. E. Mons.<br />

Orazio Soricelli, in ringraziamento al Signore per il<br />

60° anniversario di sacerdozio di Mons. Carlo Papa.<br />

Hanno concelebrato S. E. Mons. Gerardo Pierro, arcivescovo<br />

emerito di Salerno e S. E. Mons. Antonio<br />

De Luca, vescovo di Teggiano-Policastro, nonché<br />

diversi sacerdoti e diaconi della diocesi <strong>Amalfi</strong> -<br />

<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>. Numerosi i fedeli presenti per<br />

ringraziare il Signore del dono di aver dato a mons.<br />

Carlo Papa la possibilità di svolgere il suo mandato<br />

in tante comunità parrocchiali, dove il ricordo è<br />

sempre vivo, iniziando dai lunghi anni nella popolosa<br />

parrocchia di Santa Lucia a quella di S.Pietro<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />

FERMENTO<br />

CAVA: 60° DI SACERDOZIO DI MONSIGNOR CARLO PAPA<br />

NOMINE A TRAMONTI<br />

Don Giovanni Jayaraj<br />

parroco di Gete e Ponte<br />

a Siepi. Attualmente è rettore della Chiesa di San<br />

Vincenzo in Viale Crispi di <strong>Cava</strong> dé <strong>Tirreni</strong>, che ha<br />

fortemente contribuito al suo restauro.<br />

Numerosi sono stati gli incarichi, in questi lunghi<br />

anni al servizio della Chiesa, da citare quello<br />

di Vicario Generale dell’Arcidiocesi <strong>Amalfi</strong> - <strong>Cava</strong><br />

de’<strong>Tirreni</strong>, lasciato per limiti di età, ultimamente.<br />

Affettuoso è stato, nel corso dell’omelia, il ringraziamento<br />

dell’Arcivescovo Soricelli ed il ricordo<br />

delle principali tappe dell’attività pastorale del festeggiato,<br />

il quale ha ringraziato, a sua volta, prima<br />

di tutto il Signore, i suoi genitori per la vocazione e<br />

la fede ricevuta e tutti i presenti.<br />

La Redazione<br />

Don Pietro Wojciechowski<br />

parroco di Capitignano<br />

23


effettuando il<br />

versamento di €15,00 presso la tua<br />

parrocchia o C/C POSTALE<br />

n. 66608613 intestato ad avv.<br />

Luciano D’Amato, Presidente<br />

Associazione Culturale<br />

“S.Francesco di Sales”.<br />

Festa parrocchiale<br />

delle famiglie<br />

30 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />

<br />

Ufficio Diocesano di Pastorale Familiare<br />

La famiglia<br />

accoglie Gesù<br />

nella propria vita <br />

<br />

<br />

Domenica 16 dicembre<br />

<br />

Programma<br />

Ore 9,30 Accoglienza<br />

Ore 10,00 Relazione di Mons. Marcello De Maio<br />

Delegato ad omnia della Diocesi di Salerno<br />

Ore 11,00 Santa Messa<br />

Ore 12,00 Visita guidata dell'Abbazia Benedettina<br />

Ore 13,00 Pranzo comunitario<br />

Si prega di dare adesione entro il 10 dicembre<br />

Quota Pranzo e Visita guidata € 15,00<br />

X info e prenotazioni, don Nello: 3929792182, 089261282,<br />

donagnus@libero.it

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