DICEMBRE 2012 - Amalfi - Cava De' Tirreni
DICEMBRE 2012 - Amalfi - Cava De' Tirreni
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FERMENT ERMENTO<br />
Mensile dell’Arcidiocesi di <strong>Amalfi</strong> - <strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong><br />
Anno XIX n.11 - <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>
SommariO<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />
3 Messaggio di Natale<br />
4 La fede e il desiderio<br />
di Dio<br />
5 Che cosa è stato il<br />
Concilio (3)<br />
6 L’attività caritativa<br />
della Chiesa<br />
7 Incontri con gli operatori<br />
8 Una nuova pentecoste<br />
9 “Con Gesù imparo a<br />
credere”<br />
10 Un dono straordinario<br />
11 Due volti di un’unica gioia<br />
12 Anniversari<br />
13 Giornata del<br />
Ringraziamento<br />
14 Malta nel cuore<br />
15 Culture che si incontrano<br />
16 Tesseramento AC<br />
17 Congresso<br />
AMCI-FEAMC<br />
18-21 Fermento<br />
Notizie<br />
22 Agenda<br />
23 Nomine e<br />
Anniversario<br />
In copertina: Cefalù - Cristo Pantocratore<br />
Associato all’Associazione Giornalisti<br />
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Messaggio di Natale<br />
A Betlemme nasce la luce,<br />
la gioia e la speranza<br />
In un momento storico rivolgo l’auspicio na nata-<br />
in cui sembra affi evolirsi<br />
lizio del Bimbo di Bet-<br />
la fi ducia e la speranza,<br />
lemme, Luce da Luce,<br />
l’evento del Natale, con la<br />
Dio vero da Dio vero,<br />
multiforme varietà di tra-<br />
capace di consolidare in<br />
dizioni, provoca profonde<br />
Lui uno sguardo non più<br />
emozioni e riaccende nuo-<br />
miope, ma che si spinga<br />
ve prospettive.<br />
oltre gli orizzonti del<br />
Dinanzi al Bimbo nato<br />
pessimismo, e contagiati<br />
a Betlemme, cade ogni<br />
dalla Sua carità, pronti<br />
turbamento, incertezza e<br />
ad esprimere vicinanza,<br />
scoraggiamento. Con la<br />
solidarietà con chi è tra-<br />
semplicità dei pastori acvolto<br />
dai disagi del mocorsi<br />
alla grotta di Betlemmento.me<br />
e come i Magi venuti<br />
Natale instauri non<br />
da lontano, con lo spirito<br />
solo una nuova relazione<br />
affascinato dalla passione<br />
con Dio, ma anche con<br />
della ricerca, ci accostia-<br />
il prossimo, suscitando<br />
mo a Colui che “per noi<br />
atteggiamenti di amore,<br />
uomini e per la nostra sal-<br />
di solidarietà e di condivezza<br />
discese dal Cielo” e<br />
visione.<br />
trovare in Lui, e solamente<br />
Saremo capaci, affer-<br />
in Lui, la luce, la gioia e la<br />
rati dalla luce del Suo<br />
speranza.<br />
nella nostra vita, chiedendo la no- discernimento divino, di<br />
Davvero hanno ragione i Padri stra amicizia che diventa fede e, dare spazio alla cultura dell’es-<br />
della Chiesa nel considerare il Na- quindi sequela.<br />
senzialità che ci faccia mettere da<br />
tale come una festa nuziale: Gesù, A Voi, cari fratelli e sorelle, che parte lo spreco inutile di sostanze<br />
l’Amato dal Padre, nella carne as- insieme a me, sperimentate il pe- o risorse personali e rigettare la<br />
sunta dalla Vergine per opera delregrinare quotidiano lungo le vie cultura dell’apparenza. In me e<br />
lo Spirito Santo, diventa lo Sposo dei luoghi incantevoli della Costa in Voi vorrei che risuonasse l’am-<br />
dell’umanità; in Lui e per Lui il d’<strong>Amalfi</strong> e della valle Metelliana, monimento ispirato del Vescovo<br />
Cielo si congiunge alla Terra. Le giunga il mio personale augurio, S. Agostino: “Osserva, uomo, che<br />
distanze sono azzerate tra l’Onni- non diplomatico o semplicemen- cosa è diventato per te Dio: sappotente<br />
e l’uomo pellegrino con te d’occasione, ma che esprime pi accogliere l’insegnamento di<br />
le sue fragilità e necessità: mai il desiderio di vedervi rinnovati tanta umiltà, anche in un Maestro<br />
come a Natale l’umanità sente la nella fede e nell’accoglienza del che ancora non parla” (Sermo<br />
vicinanza dell’Amato, che viene Bambino che ci è stato donato e 188,3).<br />
a ri-orientare il percorso della che a Natale desidera riconquista- Protesi a Lui la vita acqui-<br />
storia nel suo Vangelo. Occorre re quegli spazi della nostro vivere sta un senso: Egli è il Senso, per-<br />
ritrovare, in questo particolare sottomessi alla mediocrità, ai vizi, ché Egli è la Vita! Auguri per una<br />
Anno della Fede, lo stupore e la ed a un vivere appartato. vita abbondante della Sua celeste<br />
meraviglia dello sguardo interio- A Voi tutti che sperimentate presenza.<br />
re per contemplare l’Emmanuele questa fase così diffi cile, causa-<br />
+ Orazio Soricelli,<br />
che ogni giorno nasce e rinasce ta dalla crisi economica in atto,<br />
Arcivescovo<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />
FERMENTO<br />
3
FERMENTO<br />
C’è ancora posto per Dio nel<br />
cuore dell’uomo? La domanda<br />
potrebbe sembrare irriverente e<br />
urtare la suscettibilità di quanti<br />
hanno fatto del politically (o, meglio,<br />
theologically) correct una<br />
bandiera ideologica.<br />
L’intenzione della questione<br />
posta in capo al nostro articolo<br />
intende esattamente scuotere quel<br />
pericoloso atteggiamento d’ignavia<br />
spirituale che affl igge un gran<br />
numero di credenti, poco inclini a<br />
pensare e a rifl ettere sul dono della<br />
fede e la responsabilità che essa<br />
comporta.<br />
Prendo spunto da una dichiarazione<br />
del Catechismo della<br />
Chiesa Cattolica, in cui si legge:<br />
«Il desiderio di Dio è inscritto nel<br />
cuore dell’uomo, perché l’uomo<br />
è stato creato da Dio e per Dio;<br />
e Dio non cessa di attirare a sé<br />
l’uomo e soltanto in Dio l’uomo<br />
troverà la verità e la felicità che<br />
cerca senza posa» (n. 27).<br />
Che senso ha quest’affermazione<br />
per l’uomo dei nostri giorni,<br />
sempre più disposto a fare a<br />
meno di Dio, considerato come<br />
un serio ostacolo al raggiungimento<br />
dei suoi obiettivi? Tuttavia,<br />
non bisogna cedere alla tentazione<br />
di esagerare con le tinte<br />
fosche; il quadro dell’umanità<br />
contemporanea brilla anche di<br />
colori e tonalità vivaci che lasciano<br />
ben sperare! Esperienze come<br />
la ricerca dell’amore, dell’amicizia,<br />
della verità, della bellezza,<br />
della giustizia fanno dell’uomo<br />
un cercatore dell’assoluto.<br />
Anno della Fede<br />
La fede e il desiderio di Dio<br />
PParafrasando f d sant’Agostino, ’A i<br />
possiamo costatare che il cuore<br />
umano è inquieto e trova pace<br />
solo quando la sua ricerca è appagata;<br />
tuttavia, è proprio allora<br />
che la ricerca dell’uomo può<br />
sperimentare la presenza di un<br />
Dio che, precedendo il suo<br />
desiderio, si dona a lui e, nel<br />
segno della fede, lo invita a<br />
un rapporto di profonda e<br />
intima comunione.<br />
L’interiorità è la via maestra<br />
attraverso la quale può<br />
scoprire la presenza di Dio:<br />
l’assoluto che l’uomo cerca<br />
fuori di sé, in realtà abita<br />
nel suo cuore, così come si<br />
rifl ette nell’esperienza personale<br />
vissuta dal santo vescovo<br />
Agostino prima della<br />
sua conversione: «Tu eri<br />
dentro di me ed io fuori di<br />
me ti cercavo».<br />
Nell’Anno della fede ogni<br />
cristiano è invitato a riappropriarsi<br />
della sua interiorità,<br />
purifi cando i desideri<br />
e gli affetti per fare spazio<br />
all’incontro con Dio.<br />
don Antonio Landi<br />
4 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>
50° Anniversario Concilio Vaticano II<br />
“ Cristo è la luce delle<br />
genti” (LG.1), è Lui<br />
il Salvatore dell’uomo<br />
ed è a Lui che bisogna<br />
guardare in ogni<br />
tempo per ritrovare<br />
fi ducia e speranza. E’<br />
l’affermazione decisa,<br />
convinta e previa che il<br />
Concilio Vaticano II fa<br />
nel momento in cui si<br />
interroga sull’identità<br />
della Chiesa e sulla sua<br />
funzione. La rifl essione<br />
dei Padri Conciliari<br />
sulla natura, il compito,<br />
i rapporti con il mondo<br />
e tra i suoi membri, nonché sulla<br />
meta dell’essere e dell’agire della<br />
Chiesa, può essere raccolta intorno<br />
a tre domande. 1. Da dove<br />
viene la Chiesa? 2. Che cos’è la<br />
Chiesa? 3. Dove va la Chiesa?<br />
Da dove viene la Chiesa. (LG.<br />
cap.I)<br />
La Chiesa della Lumen Gentium<br />
è mistero di comunione.<br />
Essa afferma con ardore di essere<br />
chiamata a raccogliere l’umanità<br />
intorno a progetti di pace, di solidarietà,<br />
di concordia. Non per<br />
sua iniziativa però. La Chiesa si<br />
riscopre come manifestazione del<br />
progetto di Dio nella storia: essa<br />
“è in Cristo come sacramento,<br />
cioè segno e strumento dell’intima<br />
unione con Dio e dell’unità<br />
di tutto il genere umano” (LG.1).<br />
La sua origine è in Dio, nella SS<br />
Trinità, e rifl ette la luce di Dio<br />
nel tempo degli uomini. E perciò<br />
si riconosce – come diceva<br />
S. Cipriano - un “Popolo adunato<br />
dall’unità del Padre, del Figlio e<br />
dello Spirito santo” (LG. 4).<br />
Si entra a far parte del Popolo di<br />
Dio (LG. cap.II) con il Battesimo<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />
che dà a tutti i fedeli uguale dignità,<br />
abilita a diffondere il Vangelo,<br />
mentre chiama al cammino verso<br />
la santità. L’unità è assicurata dalla<br />
guida del Successore di Pietro e<br />
dalla Collegialità episcopale (LG.<br />
cap.III). I vescovi, successori degli<br />
Apostoli, hanno la pienezza del<br />
sacramento dell’Ordine (LG.21) e<br />
assistono il Pontefi ce nel governo<br />
di tutta la Chiesa, non soltanto<br />
durante il Concilio, ma anche in<br />
altre forme; in particolare i Sinodi<br />
dei Vescovi, che ne esprimono in<br />
rappresentanza l’universalità.<br />
Che cos’è la Chiesa.<br />
La famosa espressione di Giovanni<br />
XXIII: “La Chiesa è come<br />
la vecchia fontana del villaggio,<br />
che disseta le varie generazioni.<br />
Noi cambiamo, la fontana resta”,<br />
rende molto bene l’idea di servizio,<br />
materno e amoroso, che la<br />
Chiesa svolge per i suoi fi gli e<br />
per l’intera umanità. Pertanto, la<br />
Chiesa: Popolo di Dio che cammina<br />
nel tempo vive ‘la comunione<br />
dei Santi’. Essa cioè, non solo<br />
è guidata e animata dallo Spirito<br />
Santo, che suscita in tutti i battezzati<br />
doni e carismi, espressione<br />
FERMENTO<br />
Che cosa è stato il Concilio (3)<br />
dell’unica vocazione<br />
alla santità (LG.<br />
cap.V); ancor più<br />
essa si nutre delle<br />
‘cose sante’: la Parola<br />
di Dio e i sacramenti,lasciandosi<br />
trasformare<br />
da essi, per andare<br />
incontro al Regno<br />
che viene. La Comunità<br />
di Cristo<br />
poi, non deve mai<br />
dimenticare di essere<br />
santa e peccatrice,<br />
e quindi<br />
sempre bisognosa<br />
di purifi cazione.<br />
Dove va la Chiesa.<br />
La Chiesa viene da Dio e va<br />
verso Dio. (LG. cap.VII). Il Popolo<br />
di Dio pellegrino nella storia<br />
è sempre proteso alla patria<br />
promessa, e perciò non si lascia<br />
abbagliare dai successi temporali,<br />
ma vive nell’attesa di un compimento,<br />
di cui essa stessa è anticipo<br />
e primizia. La Chiesa povera<br />
e serva, che guarda alla patria del<br />
cielo, relativizza se stessa e tutte<br />
le grandezze di questo mondo, ricordando<br />
sempre all’uomo il suo<br />
destino eterno.<br />
La comunità credente riconosce<br />
Maria (LG. cap.VIII) come<br />
suo membro eminente, e con affetto<br />
fi liale, la venera come madre<br />
amatissima (LG. 53). Maria è<br />
simbolo e modello della Chiesa,<br />
chiamata come Lei ad essere madre,<br />
per coloro che genera nella<br />
fede, e la contempla e invoca,<br />
perché in Lei vede già realizzato<br />
ciò che sarà il premio e la gloria<br />
per tutti i suoi fi gli.<br />
mons. Osvaldo Masullo<br />
5
FERMENTO<br />
Attenzione per la persona<br />
Nel suo ultimo motu proprio<br />
De caritate ministranda, entrato<br />
in vigore il 10 dicembre, Benedetto<br />
XVI ricorda che annuncio<br />
della Parola, celebrazione dei<br />
Sacramenti e servizio della carità<br />
sono “compiti che si presuppongono<br />
a vicenda e non possono<br />
essere separati l’uno dall’altro”.<br />
Il Santo Padre precisa che “Tutti i<br />
fedeli hanno il diritto e il d overe<br />
d’impegnarsi personalmente per<br />
vivere il comandamento nuovo<br />
che Cristo ci ha lasciato”, “offrendo<br />
all’uomo contemporaneo<br />
non solo aiuto materiale, ma anche<br />
ristoro e cura dell’anima”.<br />
Scopo del documento papale è,<br />
dunque, “fornire un quadro normativo<br />
organico che serva meglio<br />
ad ordinare, nei loro tratti generali,<br />
le diverse forme ecclesiali<br />
organizzate del servizio della carità,<br />
che è strettamente collegata<br />
alla natura diaconale della Chiesa<br />
e del ministero episcopale”.<br />
Il documento è frutto di circa<br />
L’attività caritativa della Chiesa<br />
due anni di lavoro e si sofferma,<br />
tra l’altro, sulla trasparenza<br />
nell’uso dei fondi, sul ruolo rafforzato<br />
dei vescovi nell’organizzare<br />
e stimolare le attività<br />
caritative, per garantirne effi cacia<br />
e operatività. Il motu proprio<br />
chiede ai vescovi di “impedire<br />
che attraverso le strutture parrocchiali<br />
o diocesane vengano<br />
pubblicizzate iniziative che, pur<br />
presentandosi con fi nalità di carità,<br />
proponessero scelte o metodi<br />
contrari all’insegnamento della<br />
Chiesa”.<br />
Il Santo Padre contempla tre<br />
grandi soggetti dell’attività<br />
caritativa esplicitandone<br />
diritti e doveri: il vescovo, i<br />
fedeli e gli organismi di carità,<br />
che rappresentano un<br />
presupposto per un servizio<br />
comunitario ordinato.<br />
“L’attività caritativa della<br />
Chiesa”, sottolinea il Pontefi<br />
ce, “deve evitare il rischio<br />
di dissolversi nella comune<br />
organizzazione assistenziale,<br />
divenendone una semplice<br />
variante”. “Pertanto,<br />
nell’attività caritativa, le<br />
tante organizzazioni cattoliche<br />
non devono limitarsi a<br />
una mera raccolta o distribuzione<br />
di fondi, ma devono<br />
sempre avere una speciale<br />
attenzione per la persona che è<br />
nel bisogno”.<br />
Un compito al quale già rispondono<br />
differenti “iniziative<br />
organizzate”, in primo luogo la<br />
Caritas, “che si è giustamente<br />
guadagnata l’apprezzamento e<br />
la fi ducia dei fedeli e di tante altre<br />
persone in tutto il mondo per<br />
la generosa e coerente testimonianza<br />
di fede, come pure per la<br />
concretezza nel venire incontro<br />
alle richieste dei bisognosi”. Al<br />
vescovo diocesano spetta il compito<br />
di “vigilare” affi nché “siano<br />
sempre osservate le norme del<br />
diritto universale e particolare<br />
della Chiesa”, e di “coordinare<br />
nella propria circoscrizione le diverse<br />
opere di servizio di carità”,<br />
curando che quanti vi operano<br />
“diano esempio di vita cristiana<br />
e testimonino una formazione del<br />
cuore che documenti una fede<br />
all’opera nella carità”.<br />
Il vescovo è invitato a favorire<br />
“la creazione, in ogni parrocchia<br />
della sua circoscrizione, di un<br />
servizio di Caritas parrocchiale<br />
o analogo, che promuova anche<br />
un’azione pedagogica nell’ambito<br />
dell’intera comunità per educare<br />
allo spirito di condivisione e<br />
di autentica carità”.<br />
Rosario Pellegrino<br />
6 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>
Programma Pastorale Diocesano<br />
Incontri con gli operatori<br />
Sono ben tredici gli incontri,<br />
che l’Arcivescovo, da fi ne Ottobre<br />
e fi no al 20 Dicembre, sta riservando<br />
agli Operatori Pastorali<br />
delle Parrocchie della zona Costiera.<br />
Accompagnato dai membri<br />
dell’EDAP (Equipe Diocesana<br />
per l’Animazione Pastorale),<br />
Mons. Soricelli dà inizio a ciascun<br />
incontro sottolineandone, in<br />
maniera incisiva, la motivazione:<br />
non è un momento ispettivo, ma<br />
fortemente espressivo della sua<br />
missione episcopale, che lo porta<br />
ad esprimere vicinanza, incoraggiamento<br />
presso chi – presbiteri,<br />
diaconi, religiosi o laici – condivide<br />
con lui stesso, nella corresponsabilità,<br />
la fatica pastorale per una<br />
nuova evangelizzazione nelle singole<br />
parrocchie che confi gurano il<br />
territorio dell’Arcidiocesi.<br />
Con semplicità ed immediatezza<br />
discorsiva, illustra la genesi<br />
della pianifi cazione pastorale globale<br />
che, di anno in anno, sfocia<br />
nella defi nizione del programma<br />
pastorale diocesano capace<br />
di reclamare ampiamente il suo<br />
ancoraggio nella spiritualità di<br />
comunione: tale pianifi cazione,<br />
svolta con il qualifi cato accompagnamento<br />
del Movimento Mondo<br />
Migliore di Roma, è frutto della<br />
decisione susseguita al discernimento<br />
comunitario effettuato<br />
nella primavera del 2006 tra le<br />
diverse categorie di operatori pastorali,<br />
dopo il mirato lavoro di<br />
analisi e diagnosi della situazione<br />
socio-religiosa del nostro ambiente<br />
vitale e spirituale.<br />
L’Arcivescovo insiste, poi, sul<br />
senso proprio di questo camminare<br />
insieme, insito come radice in<br />
questa progettualità: dare un volto<br />
nuovo, accogliente, ospitale,<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />
familiare… insomma conciliare<br />
alla Chiesa di <strong>Amalfi</strong> – <strong>Cava</strong> de’<br />
<strong>Tirreni</strong> ove, banditi l’autoreferenzialità,<br />
l’individualismo e il campanilismo,<br />
ci sia il rispetto per<br />
l’identità di ciascun battezzato,<br />
per i carismi di ognuno, e la promozione<br />
incessante della sinergia<br />
tra parrocchie viciniori e tra gli<br />
stessi Uffi ci Diocesani, per un<br />
lavoro pastorale unitario simile a<br />
quello di un’orchestra nella esecuzione<br />
di una unica sinfonia, la<br />
cui melodia è attinta da un unico<br />
spartito. Il sogno sviluppato da<br />
Mons. Soricelli in tutti gli incontri<br />
fi nora realizzati è quello di poter<br />
annoverare parrocchie dove vige<br />
questa conversione di fondo: da<br />
pochi che fanno tutto a molti che<br />
fanno un poco!<br />
Il Presule non manca di spronare<br />
le EPAP ad un fattivo contributo<br />
operativo nelle singole parrocchie<br />
e all’incremento dei messaggeri,<br />
nuova fi gura di operatore<br />
pastorale in simile progettazione,<br />
per il recapito della sua lettera periodica<br />
a tutte le famiglie di ciascuna<br />
comunità parrocchiale: non<br />
FERMENTO<br />
Agerola - Pianillo<br />
ruolo di “postino” , ma di vero<br />
ponte tra il cuore dell’Arcivescovo<br />
e quello di ciascuna famiglia,<br />
e capace, peraltro, di captare<br />
esigenze inespresse e diventarne<br />
portavoce al centro parrocchia,<br />
da dove si dirama la rete di solidarietà<br />
e condivisione, tematiche<br />
fulcro del triennio programmatico<br />
in corso. Da parte loro, gli operatori<br />
pastorali apprezzano questi<br />
incontri del Pastore della Chiesa<br />
Locale, chiedendone altri con una<br />
certa periodicità; essi stessi gli<br />
stanno esprimendo soddisfazione<br />
per i risultati raggiunti, ma anche<br />
il disagio, più o meno comune,<br />
per la mancanza di forze nuove in<br />
questo cammino di rinnovamento<br />
pastorale: l’Arcivescovo, con<br />
costanza, raccomanda la testimonianza<br />
dei pochi attualmente impegnati<br />
come testimonianza per<br />
la moltitudine, chiamata ad uscire<br />
dall’anonimato e divenire popolo,<br />
dove nessuno è estraneo o passivo<br />
al suo percorso di crescita nella<br />
fede, nella speranza e, soprattutto,<br />
nella carità.<br />
Don Angelo Mansi<br />
7
FERMENTO<br />
Una nuova pentecoste<br />
Tra le iniziative per l’Anno<br />
della Fede, certamente un posto<br />
importante è occupato dalla formazione,<br />
per conoscere meglio<br />
il cristianesimo e la Chiesa. Ad<br />
aprire gli incontri formativi di<br />
quest’anno per la zona di <strong>Cava</strong><br />
il 27 novembre, per la zona di<br />
<strong>Amalfi</strong> , lo scorso 28 novembre<br />
è stato invitato il prof. Andrea<br />
Milano, docente originario della<br />
diocesi di Napoli. E, siccome il<br />
volto della Chiesa contemporanea<br />
ha origine dal Concilio Vaticano<br />
II (1962-65), egli ci ha presentato<br />
i temi portanti di questo grande<br />
evento, facendoci notare il coraggioso<br />
spirito di rinnovamento che<br />
lo animò e diresse.<br />
Il professore ha inteso entusiasmare,<br />
facendo riferimento anche<br />
ad episodi tratti dalla sua personale<br />
esperienza, sugli ampi orizzonti<br />
a cui il Concilio apriva l’intera<br />
comunità cristiana. Giovanni<br />
XXIII, il papa che lo indisse, nutrì<br />
per primo la speranza che l’evento<br />
signifi casse una nuova Pentecoste<br />
per la Chiesa. Il Concilio,<br />
infatti, non nasceva dall’esigenza<br />
di dirimere questioni dottrinali,<br />
ma dal proposito di imprimere<br />
alla Chiesa un sereno cammino<br />
di chiarifi cazione e rinnovamento,<br />
che il papa stesso defi nì «aggiornamento».<br />
Se una necessità<br />
immediata era all’origine del<br />
Concilio, fu quella di riavvicinare<br />
la Chiesa al mondo, avviando<br />
tra loro un dialogo più fecondo. Il<br />
progresso che il Papa desiderava<br />
aveva per obiettivo una Chiesa<br />
che, con stile e linguaggio nuovi,<br />
potesse comunicare più effi cacemente<br />
al mondo contemporaneo<br />
le verità eterne della fede.<br />
Entrando nel merito del Con-<br />
cilio, il professore ha toccato il<br />
delicato tema del rinnovamento<br />
liturgico. Iniziata da tempo in ambiente<br />
francese ed elaborata dal<br />
Movimento Liturgico, la nuova<br />
idea di liturgia confl uì nella Costituzione<br />
Sacrosanctum Concilium<br />
che ebbe al suo centro la partecipazione<br />
più consapevole e fruttuosa<br />
di tutta l’assemblea, messa<br />
in grado di comprendere meglio<br />
la celebrazione e di intervenire<br />
attivamente nell’unica azione di<br />
preghiera.<br />
Una partecipazione più organica<br />
alla liturgia è, infatti, sicuro<br />
motivo di crescita spirituale. La<br />
liturgia delineata dal Vaticano II<br />
fu all’insegna del riavvicinamento<br />
del clero al popolo (necessità avvertita<br />
fi n da Rosmini nel 1830).<br />
E a questo proposito, il professore<br />
ha evidenziato come il Concilio<br />
ha inteso valorizzare radicalmente<br />
il laicato – come emerge dalla<br />
Costituzione Lumen Gentium –<br />
riconoscendogli ruoli e ministeri<br />
propri, non solo nella liturgia ma<br />
nell’intera vita della Chiesa.<br />
Il relatore ha toccato anche il<br />
problema del rapporto Chiesa-<br />
Lo stupore del Concilio<br />
Mondo, trattato nella costituzione<br />
Gaudium et Spes, in cui è chiara la<br />
speranza di una Chiesa più aperta<br />
e incisiva nella società contemporanea.<br />
L’altro grande problema affrontato<br />
è stato quello dell’apertura<br />
dei tesori delle Scritture, offerti<br />
fi nalmente a tutto il popolo. La<br />
Costituzione conciliare Dei Verbum<br />
ha messo in chiaro che le Sacre<br />
Scritture sono l’unico fondamento<br />
di una fede autentica e ha<br />
posto le basi perché la Parola di<br />
Dio divenisse veramente centrale<br />
nella prassi e nell’insegnamento<br />
della Chiesa, dandole un posto<br />
rilevante nella stessa celebrazione<br />
eucaristica, in cui essa ha un valore<br />
attivo e creativo.<br />
Mons. Andrea Milano ha concluso<br />
affermando che, col crescere<br />
della complessità del mondo<br />
contemporaneo, si rende necessario<br />
rinsaldare le ragioni della fede<br />
e ha indicato i documenti del Vaticano<br />
II come strumento adatto a<br />
tale scopo.<br />
don Pasquale Imperati<br />
8 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>
Giornata missionaria dei ragazzi<br />
“Con Gesù imparo a credere”<br />
Risuona come un richiamo<br />
forte, durante le festività natalizie,<br />
la Giornata Missionaria dei<br />
Ragazzi, affi nché, nel celebrare<br />
l’evento del Dio fatto Bambino,<br />
non ci si dimentichi dei tanti bambini<br />
del mondo che, ancora oggi,<br />
dopo duemila anni, non hanno<br />
una casa, il calore di una famiglia,<br />
la certezza del domani. Allo stesso<br />
tempo, la Giornata costituisce<br />
un importante insegnamento per<br />
i nostri ragazzi “più fortunati” affi<br />
nché stringano rapporti spirituali<br />
di amicizia con tanti coetanei lontani,<br />
con gesti concreti di solidarietà<br />
e sobrietà nell’utilizzo delle<br />
proprie risorse.<br />
“Con Gesù imparo a credere”<br />
è lo slogan che anima la Giornata<br />
Missionaria dei Ragazzi 2013,<br />
prendendo spunto dalla celebrazione<br />
dell’Anno della Fede indetto<br />
da Benedetto XVI.<br />
Come piccoli discepoli i ragazzi<br />
sono chiamati a mettersi<br />
alla scuola dell’unico Maestro<br />
per essere guidati alla pienezza<br />
della fede e, allo stesso, Egli si fa<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />
loro compagno<br />
di banco perché<br />
la fede più che<br />
essere un insegnamento<br />
è una<br />
relazione, un’esperienza<br />
di vita.<br />
Con Gesù Bambino,<br />
il quale<br />
cresceva “in età,<br />
sapienza e grazia”,<br />
si impara a<br />
credere attraverso<br />
il suo modo<br />
di esprimersi e<br />
di relazionarsi<br />
con il Padre<br />
come quando<br />
nel Tempio, dodicenne,<br />
ascolta<br />
e interroga i dottori<br />
suscitando<br />
lo stupore negli<br />
ascoltatori per la<br />
sua intelligenza e<br />
le sue risposte; ma anche attraverso<br />
la sua obbedienza ai genitori<br />
restando loro sottomesso e costringendo<br />
la Madre ad una medi-<br />
FERMENTO<br />
tazione intima sul mistero stesso<br />
del Figlio (Lc2).<br />
La Famiglia di Nazaret, dunque,<br />
diventa il modello di ogni<br />
famiglia cristiana, dove i ragazzi<br />
sono educati alla fede con l’esempio<br />
e l’insegnamento degli adulti<br />
primi catechisti e responsabili<br />
nella trasmissione della fede.<br />
Il Centro Missionario Diocesano<br />
invita, pertanto, sacerdoti, animatori<br />
missionari, catechisti e genitori<br />
a celebrare la Giornata Missionaria<br />
dei Ragazzi il prossimo 6<br />
gennaio 2013, solennità dell’Epifania<br />
del Signore, secondo le indicazioni<br />
e il materiale preparato<br />
dall’organismo nazionale Missio<br />
Ragazzi con l’augurio che tutti<br />
insieme possiamo imparare a credere<br />
con e come Gesù.<br />
don Danilo Mansi<br />
9
FERMENTO Esercizi spirituali del clero<br />
Un dono straordinario<br />
“La secolarizzazione,<br />
che spesso si<br />
muta in secolarismoabbandonando<br />
l’accezione positiva<br />
di secolarità,<br />
mette a dura prova<br />
la vita cristiana<br />
dei fedeli e dei<br />
pastori… è oggi<br />
una sfi da provvidenziale<br />
così da<br />
proporre risposte<br />
convincenti ai quesiti<br />
e alle speranze<br />
dell’uomo” (Benedetto<br />
XVI).<br />
Gli Esercizi<br />
spirituali, in quanto<br />
ascolto della<br />
Parola di Dio a lungo ruminata,<br />
consentono a chi desidera vivere<br />
profondamente l’esperienza di<br />
ritirarsi con il maestro la capacità<br />
di discernere la volontà di Dio e,<br />
uniformandosi ad essa, supera la<br />
mentalità in cui Dio è assente e,<br />
allo stesso tempo, s’impegna a vivere<br />
in comunione con Dio e con<br />
i fratelli.<br />
Sono, quindi, una richiesta insistente,<br />
che la Chiesa rivolge non<br />
solo ai suoi consacrati ma anche a<br />
coloro che amano rientrare in se<br />
stessi, dedicando a Dio del tempo<br />
con l’animo aperto alla speranza<br />
di incontrarlo sul proprio cammino,<br />
per amarlo e seguirlo di più.<br />
Paolo VI, a tal riguardo, si esprimeva:<br />
“La pratica degli Esercizi<br />
costituisce non solo una pausa<br />
tonifi cante e corroborante per lo<br />
spirito, in mezzo alle dissipazioni<br />
della chiassosa vita moderna, ma<br />
altresì una scuola ancora oggi<br />
insostituibile per introdurre le<br />
anime ad una maggiore intimità<br />
con Dio, all’amore della virtù e<br />
alla scienza vera della vita, come<br />
dono di Dio e come risposta alla<br />
sua chiamata”. Con questi sentimenti<br />
si è svolto, presso la Casa<br />
dei Redentoristi sul Colle S.<br />
Alfonso di Torre Annunziata,<br />
il secondo turno di Esercizi Spirituali<br />
dei presbiteri della nostra<br />
Arcidiocesi.<br />
Quest’anno S. E. mons. Armando<br />
Dini, Arcivescovo emerito<br />
di Campobasso-Boiano, ha<br />
tenuto le varie rifl essioni susseguitesi<br />
nell’arco della settimana.<br />
Come sempre presente il nostro<br />
Arcivescovo e parte dei presbiteri<br />
della Diocesi.<br />
Oltre la competente e saggia<br />
guida di mons. Dini il vero protagonista<br />
è stato lo Spirito Santo<br />
che, mediante gli scritti di san<br />
Paolo ai Corinzi, ha ridestato l’affl<br />
ato di ogni pastore per il servizio<br />
alla sua Comunità. Oggi come ieri<br />
sono sempre più le insidie e le diffi<br />
coltà nel concreto annuncio del<br />
Vangelo e nessuno si può sentire<br />
estromesso da questa responsabilità.<br />
L’anno della Fede è un dono<br />
straordinario per comprendere la<br />
nostra capacità di aiutare a scoprire<br />
i carismi presenti in ogni persona.<br />
Bisogna, sottolineva mons. Dini,<br />
“spostare l’attenzione dall’uomo<br />
a Dio, senza fare sfoggi di eloquenze<br />
particolari”, perchè “La<br />
sapienza umana è importante ma<br />
la Sapienza che viene dall’alto è<br />
ben altra cosa”. “Le divisioni e le<br />
incoerenze portano solo all’oblio<br />
dei sensi e delle vanità”.<br />
Non si deve vivere all’insegna<br />
dello straordinario ma rendere<br />
straordinaria la vita di ogni giorno<br />
esercitando il sacerdozio ministeriale<br />
e laicale concretamente e<br />
vivere la fede ricevuta come perla<br />
preziosa. Gli Esercizi Spirituali<br />
siano quindi: “la porta aperta del<br />
cuore tramite cui passa la Grazia<br />
per condurre tutti alla Verità della<br />
Fede”.<br />
don Francesco Della Monica<br />
10 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>
Diaconato e ammissione agli ordini<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />
FERMENTO<br />
Due volti di un’unica gioia<br />
La nostra chiesa diocesana è<br />
in festa perché in pochi giorni ha<br />
vissuto due momenti di forte intensità<br />
spirituale: alla vigilia della<br />
XXXIII domenica del tempo<br />
ordinario, il 17 novembre, nella<br />
Concattedrale di <strong>Cava</strong> il seminarista<br />
accolito Andrea Caputo<br />
per l’imposizione delle mani del<br />
nostro arcivescovo mons. Orazio<br />
Soricelli è stato consacrato diacono<br />
transeunte. Inizia per Andrea<br />
un tempo di profondo impegno<br />
nella preghiera e nel servizio ai<br />
fratelli: esercizio del ministero<br />
con umiltà e carità, custodia del<br />
mistero della fede e del celibato,<br />
conformazione a Cristo di tutta<br />
la vita, l’aiuto ai presbiteri nella<br />
liturgia, la distribuzione dell’eucaristia<br />
ai malati, la predicazione<br />
omiletica.<br />
Qualche giorno più tardi, il<br />
30 novembre nella Cattedrale<br />
di <strong>Amalfi</strong> , nella solennità di<br />
sant’Andrea Apostolo, cinque<br />
seminaristi - Andrea Alfi eri,<br />
Gianfranco Crisconio, Ciro<br />
D’aniello, Ennio di Maio e<br />
Christian Ruocco - hanno uffi -<br />
cializzato il loro personale “Si”<br />
al cammino verso il sacerdozio<br />
attraverso l’Ammissione al Sacro<br />
Ordine del Diaconato e<br />
del Presbiterato. Dinanzi ad un<br />
nutrito numero di fedeli che si<br />
sono stretti intorno a loro, hanno<br />
espresso la loro intenzione di<br />
continuare e portare a termine la<br />
loro preparazione e formazione<br />
spirituale per divenire fedeli ministri<br />
di Cristo a servizio della<br />
nostra Chiesa locale.<br />
La nostra preghiera conforti<br />
e sostenga nel loro cammino<br />
intenso di fede questi nostri fratelli<br />
che si stanno formando a<br />
ripresentare Cristo in mezzo al<br />
popolo santo di Dio.<br />
Raffaele Ferrigno<br />
11
FERMENTO<br />
Il Centro di Solidarietà Mons.<br />
Marini si è costituito in <strong>Amalfi</strong><br />
allo scopo di “svolgere un lavoro<br />
di prevenzione di ogni forma di<br />
disagio<br />
Lo scorso 16 novembre abbiamo<br />
celebrato il XXV della fondazione<br />
e per l’occasione è stato<br />
presentato il libro della sua storia.<br />
L’abbiamo intitolato “Il testimone”,<br />
perché abbiamo immaginato<br />
una corsa a staffetta<br />
incominciata quasi un secolo fa<br />
da Mons. Marini, che raccolse i<br />
ragazzi orfani di guerra per aiutarli<br />
a diventare dei “signori nella<br />
società”. Dopo anni di infi nite<br />
vicissitudini “il testimone” è passato<br />
nelle mani del Centro, che<br />
tuttora svolge un’intensa attività<br />
formativa, proponendo attività<br />
diverse, che vanno dallo sport al<br />
gioco, dalle iniziative dell’Oratorio<br />
a quelle della FGCI, dal teatro<br />
alla danza , dall’apprendimento di<br />
un mestiere al gusto della musi-<br />
12<br />
ca: il tutto in una bella struttura<br />
con due campi, giardino, e ampio<br />
fabbricato.<br />
Il Centro si è dotato anche di un<br />
progetto formativo, signifi cativamente<br />
denominato “Nel tuo nome<br />
getterò la rete”. Esso è proposto a<br />
tutti i soci ed è scandito dalle tappe<br />
liturgiche dell’anno.<br />
Ciò, perché oggi dobbiamo<br />
avere il coraggio di “gettare la<br />
rete” nel mare dei ragazzi, soprattutto<br />
tra gli adolescenti, certi che,<br />
se li si vuole bene, si faranno facilmente<br />
pescare: sono gli adulti<br />
di domani.<br />
In esso gli educatori sono “la<br />
rete” che accoglie i ragazzi e i<br />
giovani: ne sono più di quaranta<br />
tra catechisti ed alleneducatori,<br />
che gratuitamente prestano la loro<br />
opera. Il catechismo è incentrato<br />
sul Vangelo della domenica. Qualche<br />
sogno? Un gemellaggio con le<br />
parrocchie della Diocesi, per arricchirci<br />
a vicenda con confronti<br />
Anniversari<br />
XXV° del Centro di Solidarietà<br />
Mons. Ercolano Marini<br />
diretti, non solo calcistici. Urge,<br />
però, dare più forza al Comitato<br />
territoriale CSI di <strong>Cava</strong>, l’unica<br />
realtà diocesana che può venire<br />
incontro alle nostre esigenze. Ed<br />
infi ne “un laboratorio della fede”<br />
per gli adolescenti del dopocresima<br />
per accompagnarli fi no alle<br />
soglie dell’università. Ci riusciremo?<br />
Se non si sogna, nulla si<br />
realizza.<br />
don Luigi Colavolpe<br />
AMALFI: festa della “Virgo Fidelis”<br />
AMALFI: festa della “Virgo Fidelis”<br />
In occasione della festa della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri,<br />
il 21 Novembre don Angelo Mansi ha celebrato la Santa Messa presso il locale<br />
Comando di <strong>Amalfi</strong> , assente il Parroco per motivi pastorali. Accolto benevolmente<br />
dal Capitano Alberto Sabba, dal Maresciallo e dai Militari in servizio al centro della<br />
Costiera, nonché da colleghi delle vicine Stazioni dei vari Comuni costieri e da<br />
anziani Carabinieri in congedo, ha avuto modo, nell’omelia, di accostare la fedeltà<br />
militare, nel servizio responsabile e qualifi cato alla nazione italiana, a quella della<br />
Vergine Maria, fedele alle istanze evangeliche proclamate dal Figlio Gesù Cristo,<br />
ma anche nella protezione continua di ciascun uomo pellegrino lungo il percorso<br />
terreno. Ad ogni Carabiniere è dato di assumere lo stile della loro celeste Patrona, contornando la loro<br />
missione in quella incessante fedeltà a quei valori umani e spirituali che rendono vera e buona la vita.<br />
Non ha mancato di esprimere, anche a nome dell’Arcivescovo, il plauso e la vicinanza della Chiesa per<br />
la quotidiana missione dell’Arma che si premura, con passione e zelo, a bandire il male che, in forme diverse,<br />
deturpa il volto esistenziale. Ha apprezzato molto la decisione del Capitano di volere quest’anno<br />
una celebrazione assai sentita e vissuta, ma sobria, come testimonianza di prossimità a chi vive disagi<br />
vari in questo momento di crisi economica.<br />
La Redazione<br />
<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>
Comunità S. Anna all ’Oliveto<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />
FERMENTO<br />
Giornata del Ringraziamento<br />
Lo scorso 11 novembre, ad un<br />
mese esatto dall’inizio dell’Anno<br />
della Fede, la Comunità di S.<br />
Anna all’Oliveto durante la S.<br />
Messa comunitaria delle 10.30<br />
ha festeggiato, insieme a Sua Eccellenza<br />
Mons. Orazio Soricelli,<br />
la 62 ª Giornata Nazionale del<br />
Ringraziamento.<br />
«Confi da nel Signore e fa’ il<br />
bene: abiterai la terra» (Sal 37,3)<br />
Questo il tema della celebrazione<br />
di quest’anno, un’occasione<br />
per ringraziare il Signore per gli<br />
innumerevoli benefi ci e per le primizie<br />
della terra, attraverso i quali<br />
impariamo a volgere sempre il<br />
nostro sguardo alla Gloria di Dio<br />
che mai tramonterà, un’occasione<br />
per fare festa e stringersi intorno<br />
al nostro pastore.<br />
La giornata del Ringraziamento<br />
è da sempre particolarmente<br />
sentita dall’intera comunità, proprio<br />
per il suo forte attaccamento<br />
alla vita rurale. E proprio da “uno<br />
stile di vita radicato nella fede”<br />
la Commissione episcopale per i<br />
problemi sociali e il lavoro, la giustizia<br />
e la pace, inizia il messaggio<br />
per la Giornata, ricordando come<br />
“a quanti sono immersi nella bel-<br />
lezza e nell’operosità del lavoro<br />
rurale” appare in modo speciale<br />
che “nella fede riconosciamo la<br />
mano creatrice e provvidenziale<br />
di Dio che nutre i suoi fi gli”.<br />
È stata una grande festa che ha<br />
coinvolto grandi e piccini, tutti<br />
insieme per ringraziare quanti<br />
operano nei campi, investendovi i<br />
propri sacrifi ci e svolgendo un atto<br />
di fede ogni qualvolta si accingono<br />
a seminare: fede nel Signore<br />
che sicuramente saprà ripagare il<br />
loro lavoro con un raccolto abbondante<br />
e rigoglioso. Così come<br />
l’agricoltore si prende cura delle<br />
proprie colture, le segue e<br />
le fa crescere fi no alla maturazione<br />
con un atto di<br />
fi ducia in quello che sarà<br />
il raccolto fi nale, al fedele<br />
è richiesto di coltivare la<br />
propria fede con un atto di<br />
fi ducia verso Dio.<br />
Come ogni anno due<br />
agricoltori, in abiti rurali,<br />
hanno “presidiato” l’altare<br />
durante la celebrazione,<br />
scambiandosi la pace con<br />
il tradizionale incrocio<br />
degli strumenti da lavoro.<br />
Tanti i cesti ricolmi di ogni prodotto<br />
della terra, portati all’altare<br />
all’offertorio, insieme al Pane ed<br />
al Vino.<br />
È stato poi rinnovato ancora<br />
una volta il tradizionale dono a<br />
Sua Eccellenza Mons. Orazio Soricelli<br />
della corona di castagne,<br />
simbolo, ormai da anni, per l’intera<br />
comunità della celebrazione<br />
della Giornata Nazionale del Ringraziamento.<br />
Grande festa anche per Nicola<br />
e Maria che hanno festeggiato,<br />
in questo giorno speciale, il loro<br />
venticinquesimo anno di matrimonio<br />
insieme alla famiglia e<br />
all’intera comunità parrocchiale,<br />
rinnovando gli impegni di fedeltà<br />
e reciproco amore davanti al Signore,<br />
alla presenza del Vescovo,<br />
del parroco Don Attilio Razzano e<br />
del vice-parroco Don Alessandro<br />
Buono.<br />
Un’occasione, quella della<br />
Giornata del Ringraziamento, per<br />
fare festa al nostro pastore e per<br />
ringraziarlo di aver celebrato insieme<br />
a noi l’Eucarestia.<br />
Rossella Luciano<br />
13
FERMENTO<br />
La Dies Amalphitana va all’estero.<br />
L’iniziativa che ormai da<br />
quattro anni si celebra come frutto<br />
della collaborazione tra il Pontifi<br />
cio Istituto Orientale, la nostra<br />
Arcidiocesi e il Centro di Cultura<br />
e Storia <strong>Amalfi</strong> tana, per la prima<br />
volta ha varcato i confi ni e si è<br />
recata a Malta dove si è svolta il<br />
22 novembre presso il Seminario<br />
Arcivescovile de La Valletta, situato<br />
sulla collina della località di<br />
Rabat, vicina alla storica città di<br />
Mdina, antica capitale della piccola<br />
nazione quando era sotto il<br />
governo del Sovrano Ordine Militare<br />
di Malta.<br />
La scelta di Malta, oltre a<br />
voler onorare la patria dell’ideatore<br />
della ‘Dies’ il padre Edward<br />
Farrugia s.j., ha voluto sottolineare<br />
che quando si parla di <strong>Amalfi</strong><br />
e della sua storia è inevitabile<br />
pensare a Malta. Le due piccole<br />
terre del Mediterraneo sono unite<br />
dalla persona del beato Gerardo<br />
Sasso che, nativo di Scala e originario<br />
– secondo i più recenti<br />
studi – da una famiglia di antica<br />
provenienza nord-europea, fondò<br />
quei <strong>Cava</strong>lieri di S. Giovanni per<br />
14<br />
Malta nel cuore<br />
assistere i pellegrini che si recavano<br />
in Terra santa e che dopo essere<br />
stati costretti a riparare a Rodi<br />
sotto l’incalzare dell’espansione<br />
araba, grazie all’imperatore Carlo<br />
V di Asburgo trovarono infi ne a<br />
Malta la loro casa da abitare e una<br />
terra da governare. La permanenza<br />
a Malta si è svolta sotto l’attenta<br />
disponibilità di Claire e Alina,<br />
membri della Fondation de Malte,<br />
fondata dal prof. Silvano BusuttilI<br />
che si è fatta carico degli aspetti<br />
logistici.<br />
Il Simposio - dopo i saluti di<br />
rito dell’Arcivescovo, di p. James<br />
Mc Cann, rettore del PIO e di chi<br />
vi parla - si è aperto con l’intervento<br />
di due qualifi cati esponenti<br />
del mondo universitario maltese<br />
che hanno messo in evidenza<br />
alcuni aspetti dei rapporti tra i<br />
<strong>Cava</strong>lieri e le città marinare sorelle,<br />
Genova e Venezia, il prof.<br />
Stanley Fiorini e il prof. Victor<br />
Mallia Milanes. La relazione di p.<br />
Giovanni Scarabelli ha colto gli<br />
elementi orientali presenti nella<br />
spiritualità dell’Ordine di Malta.<br />
Il Centro di Cultura e Storia<br />
<strong>Amalfi</strong> tana si è reso presente con<br />
Dies Amalphitana<br />
la vice-presidente, prof.ssa Ermelinda<br />
Di Lieto, che ha letto la<br />
relazione del prof. Giuseppe Gargano<br />
sull’amalfi tanità di Gerardo<br />
Sasso e con la prof..sa Maria<br />
Archetta Ruso che con dovizia di<br />
particolari iconografi ci ha descritto<br />
l’antico presidio dei <strong>Cava</strong>lieri<br />
di Cicciano. L’ultimo intervento,<br />
quello di p. Edward Farrugia, ha<br />
inteso offrire delle motivazioni<br />
che possano rendere ancora attuale<br />
il legame tra <strong>Amalfi</strong> e Malta: la<br />
loro antica vocazione, oggi ancor<br />
più consolidata a essere punto di<br />
incontro di diversi popoli e culture<br />
e che può favorire la costruzione<br />
della pace nello spazio del Mar<br />
Mediterraneo.<br />
Malta è nel cuore di ogni<br />
amalfi tano. Dei tre emblemi che<br />
campeggiano sullo stemma della<br />
nostra città, è indubbio che la<br />
croce dei <strong>Cava</strong>lieri sia stato quello<br />
scelto quasi istintivamente dal<br />
nostro popolo per rappresentare<br />
dinanzi al mondo la propria identità.<br />
Non è esagerato dire che ogni<br />
amalfi tano nasce, cresce e muore<br />
con un po’ di Malta nel cuore.<br />
don Antonio Porpora<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>
Caritas<br />
FERMENTO<br />
Culture che si incontrano<br />
Il 14 e il 15 novembre si è tenuto<br />
a Roma il Forum “Mondialità e<br />
Pedagogia dei fatti in tempo di<br />
crisi”, momento di formazione<br />
e di rifl essione promosso da<br />
Caritas Italiana, in linea con<br />
gli Orientamenti pastorali<br />
dell’episcopato italiano per il<br />
decennio 2010-2020 Educare<br />
alla vita buona del Vangelo.<br />
L’iniziativa ha visto coinvolte<br />
numerose Caritas diocesane<br />
nel tentativo di promuovere<br />
la mondialità, l’educazione<br />
alla cittadinanza globale e<br />
all’interculturalità. In tale<br />
occasione sono state, inoltre,<br />
individuate alcune esperienze<br />
signifi cative e innovative delle<br />
singole Caritas che operano già<br />
su questi temi, al fi ne di poterne<br />
condividere la progettualità locale<br />
e gli stili di intervento.<br />
Tra le varie esperienze la nostra<br />
Caritas diocesana, unica<br />
in Campania, ha presentato<br />
il Progetto “Culture che si<br />
incontrano”, realizzato in<br />
collaborazione con l’Uffi cio<br />
Diocesano Migrantes, che<br />
propone un percorso strutturato<br />
di accompagnamento per i minori<br />
stranieri tra i 6 e i 18 anni e per le<br />
loro famiglie, al fi ne di sostenere<br />
la loro piena integrazione nel<br />
nostro Paese.<br />
Due operatrici del progetto,<br />
Serena e Rossella, hanno preso<br />
parte al Forum Mondialità per<br />
condividere l’azione svolta<br />
nella nostra realtà locale<br />
illustrandola con il supporto di<br />
alcuni materiali signifi cativi:<br />
foto delle attività laboratoriali,<br />
materiale informativo, alcuni<br />
disegni realizzati dai bambini e<br />
la storia di vita raccontata da uno<br />
di loro. All’interno del progetto<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />
è previsto, infatti, un laboratorio<br />
autobiografi co inteso come<br />
momento di ri-costruzione della<br />
propria vita e di traduzione in<br />
parole della propria esperienza di<br />
migrazione. I disegni presentati<br />
al Forum, invece, sono stati<br />
realizzati da bambini italiani<br />
e di origine straniera, raccolti<br />
in ambiente scolastico allo<br />
scopo di comprendere come<br />
essi raccontano gli altri, come<br />
li vedono e li vivono, come si<br />
rappresentano, dunque, la “loro”<br />
realtà, che è sempre connotata<br />
socialmente, arricchita del senso<br />
che la cultura le dona.<br />
Serena Di Domenico<br />
AVVENTO DI<br />
FRATERNITA’ <strong>2012</strong><br />
L’Avvento che stiamo vivendo è<br />
momento di attesa, di rifl essione<br />
e di speranza. In tempo di crisi<br />
questi sentimenti si fanno più<br />
intensi e ci possono aiutare<br />
a vedere la luce oltre il buio.<br />
Il salmo 72, che accompagna<br />
la preghiera in questo tempo<br />
forte, ci ricorda che “Fiorirà la<br />
giustizia e abbonderà la pace”.<br />
Con questa prospettiva la Caritas<br />
diocesana, la Pastorale Familiare<br />
e vita e la Pastorale Sociale e del<br />
Lavoro hanno scelto di dedicare<br />
l’Avvento di fraternità alle<br />
famiglie in diffi coltà in linea con<br />
le indicazioni del Piano Pastorale.<br />
Il 16 dicembre, III domenica<br />
di Avvento, sarà la giornata<br />
diocesana di sensibilizzazione e<br />
di raccolta per la realizzazione<br />
di un fondo diocesano di<br />
microcredito. Soprattutto nel<br />
corso dell’ultimo anno, la nostra<br />
Chiesa locale ha sostenuto un<br />
numero crescente di famiglie che,<br />
per mancanza o perdita di lavoro,<br />
eventi straordinari o per gli effetti<br />
della crisi, hanno vissuto e vivono<br />
in condizioni di particolare<br />
fragilità. In particolare, lo<br />
sportello microcredito della<br />
Caritas è riuscito a sostenere<br />
alcune famiglie della nostra<br />
Diocesi che hanno fatto richiesta<br />
di piccoli prestiti per far fronte ad<br />
emergenze economiche di diversa<br />
natura. Quello del microcredito,<br />
in tempo di crisi economica, si<br />
è rivelato spesso uno strumento<br />
di grande effi cacia, in grado<br />
di offrire un aiuto concreto<br />
in situazioni di reale disagio<br />
economico, attraverso strumenti<br />
quali l’accoglienza, l’ascolto e<br />
l’accompagnamento. Molte delle<br />
famiglie sostenute, infatti, con<br />
grande dignità sono riuscite ad<br />
emergere dalla propria condizione<br />
di disagio impegnandosi a<br />
restituire il prestito. Per il futuro<br />
si pensa di costruire, anche con<br />
il sostegno delle parrocchie, un<br />
fondo di garanzia stabile per<br />
il microcredito, e di affi dare la<br />
gestione e l’erogazione del credito<br />
a fondazioni o istituti bancari del<br />
territorio che ne condividano i<br />
principi e lo spirito solidaristico.<br />
15
FERMENTO<br />
Laici nella Chiesa del Concilio<br />
L’annuale appuntamento del<br />
Rinnovo dell’impegno di adesione<br />
all’AC ha avuto quest’anno<br />
una cornice formativa speciale.<br />
Nel Salone degli Stemmi, ad<br />
<strong>Amalfi</strong> , infatti, sabato 1° dicembre<br />
gli iscritti all’AC da tutta la<br />
Diocesi si sono ritrovati per l’incontro<br />
con Don Vito Piccinonna,<br />
Assistente nazionale del settore<br />
“giovani” di AC. Don Vito ha ripercorso<br />
la storia dell’AC prima<br />
e dopo il Concilio Vaticano II,<br />
soprattutto evidenziando quanto<br />
dell’esperienza associativa è stata<br />
accolta dai documenti conciliari e<br />
ora costituisce le fondamenta di<br />
questo nuovo modo di vivere la<br />
Chiesa, così come è venuta fuori<br />
dal Concilio stesso.<br />
Una Chiesa quella post conciliare<br />
che non rinuncia ad essere<br />
maestra ma coniuga a questo<br />
compito quello propedeutico di<br />
essere madre valorizzando la dignità<br />
sacerdotale, profetica e regale<br />
che è fatta dono dalla grazia<br />
del Battesimo. Questa dignità era<br />
già sentita e valorizzata prima del<br />
Concilio dall’AC, che, nata dalla<br />
volontà di due giovani a metà<br />
Ottocento, si era data l’impegno<br />
di costruire una società cristiana<br />
operando dentro e fuori la Chiesa.<br />
Nel decreto Apostolicam Actuositatem,<br />
al numero 20 viene citata<br />
l’AC, a cui i Padri conciliari riservano<br />
lo stesso fi ne apostolico<br />
della Chiesa che è “l’evangelizzazione<br />
e la santifi cazione degli<br />
uomini e la formazione cristiana<br />
della loro coscienza, in modo che<br />
riescano ad impregnare dello spirito<br />
evangelico le varie comunità<br />
e i vari ambienti”.<br />
Don Vito ha affi dato ai presenti,<br />
alla conclusione dell’incontro,<br />
una serie di impegni che costitu-<br />
Don Vito Piccinonna<br />
Azione Cattolica<br />
iscono i veri strumenti per crescere<br />
spiritualmente nell’Associazione<br />
e fare sì che l’AC sia in<br />
parrocchia lievito di comunione e<br />
spiritualità. Innanzitutto occorre<br />
conoscere i documenti del Concilio<br />
poi occorre vivere una profonda<br />
spiritualità e una formazione<br />
integrale fatta di catechesi, liturgia<br />
ma anche di carità, proporre<br />
da parte degli educatori la misura<br />
alta della vita cristiana che è la<br />
santità, infi ne, recuperare e valorizzare<br />
la missione laicale della<br />
Chiesa nel mondo accrescendo il<br />
volto comunionale della Chiesa.<br />
A conclusione di questo momento<br />
nella cripta della Cattedrale,<br />
all’ombra dell’Apostolo<br />
Andrea, il vescovo nel benedire<br />
le tessere ha sottolineato l’importanza<br />
della formazione alla luce<br />
dei documenti conciliari e delle<br />
tante occasioni che la Diocesi, in<br />
quest’anno dedicato alla riscoperta<br />
della nostra fede, ha defi nito nel<br />
Programma Pastorale <strong>2012</strong>-2013<br />
Maria Carla Sorrentino<br />
16 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>
AMCI<br />
Roma: Congresso AMCI-FEAMC<br />
Dal 15 al 18 novembre<br />
<strong>2012</strong> nell’Aula Magna<br />
dell’Universita’ Cattolica<br />
del Sacro Cuore in Roma<br />
si e’ svolto il Congresso<br />
dell’Associazione italiana<br />
dei Medici Cattolici e della<br />
Federazione Europea delle<br />
Associazioni Medici Cattolici,<br />
che ha avuto per tema:<br />
Bioetica ed Europa Cristiana.<br />
Dalla nostra arcidiocesi hanno<br />
partecipato il Presidente diocesano<br />
e consigliere nazionale dott.<br />
Giuseppe Battimeli e mons. Carlo<br />
Papa, assistente diocesano.<br />
Durante l’importante Assise, il<br />
Dott. Giuseppe Battimelli e’ stato<br />
eletto vice presidente nazionale<br />
per il sud-Italia. A lui i nostri<br />
auguri e grande soddisfazione da<br />
parte dell’arcivescovo, dell’assistente<br />
e della nostra diocesi.<br />
Nell’ambito, poi, delle celebrazioni<br />
dell’anno della fede indetto<br />
dal Santo Padre Benedetto XVI<br />
la sezione “S. Giuseppe Moscati”<br />
dell’Associazione Medici Cattolici<br />
Italiani (AMCI) dell’Arcidiocesi<br />
di <strong>Amalfi</strong> e <strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong>,<br />
ha programmato un incontro di<br />
grande importanza tenutosi il 2<br />
dicembre preso la Chiesa parroc-<br />
Il dott. Battimelli con il<br />
card. Tettamanzi<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />
chiale di S. Vito Martire a <strong>Cava</strong><br />
de’ <strong>Tirreni</strong>, alla presenza dell’arcivescovo<br />
Mons. Orazio Soricelli.<br />
Al centro della rifl essione dei<br />
medici cattolici è stata la lettera<br />
apostolica di Papa Benedetto<br />
XVI “Porta Fidei”, nella quale<br />
tra l’altro si sottolinea come “professare<br />
con la bocca indica che la<br />
fede implica una testimonianza<br />
ed un impegno pubblici.<br />
Il cristiano non può mai pensare<br />
che credere sia un fatto privato.<br />
La fede è decidere di stare con il<br />
Signore per vivere con Lui ”. Ma<br />
soprattutto hanno voluto analizzare<br />
ciò che riguarda tutti i battezzati<br />
riferendosi sempre al suddetto<br />
documento pontifi cio, dove<br />
si legge che “ per fede tanti cristiani<br />
hanno promosso un’azione<br />
a favore della giustizia per rendere<br />
concreta la parola del Signore,<br />
venuto ad annunciare la liberazione<br />
dall’oppressione<br />
e un anno di grazia per tutti<br />
(cfr Lc 4,18-19)”. Il dott.<br />
Giuseppe Battimelli, neo<br />
vice presidente nazionale,<br />
è stato felicissimo di iniziare<br />
il suo nuovo incarico<br />
con questo momento associativo<br />
e soprattutto con un<br />
amico personale, come don<br />
Tonino Palmese, sacerdote<br />
napoletano, che è stato re-<br />
FERMENTO<br />
latore su un tema sempre attuale<br />
ed ineludibile “Da una vita professata<br />
ad una vita vissuta nella<br />
vita quotidiana”.<br />
L’illustre e stimatissimo sacerdote<br />
salesiano, ha svolto una<br />
dotta e profonda relazione mettendo<br />
bene in luce i signifi cati,<br />
gli aspetti, l’importanza, le diffi<br />
coltà, la necessità, la bellezza<br />
di vivere la fede oggi alla luce<br />
del Vangelo, del Magistero e del<br />
Concilio Vaticano II. Il prof. don<br />
Tonino Palmese (nella foto in<br />
alto), uomo di fi ducia del Cardinale<br />
Crescenzio Sepe che l’ha nominato<br />
di recente vicario episcopale<br />
dell’arcidiocesi di Napoli,<br />
settore Carità e Pastorale Sociale,<br />
è docente di Ecclesiologia alla<br />
Facoltà di Scienze della Comunicazione<br />
sociale presso la Pontifi -<br />
cia Università Salesiana di Roma.<br />
Ma don Tonino, fi gura carismatica,<br />
consulente della Commissione<br />
Parlamentare Antimafi a, è<br />
conosciuto anche come referente<br />
campano della associazione “LI-<br />
BERA”, da sempre impegnato<br />
in prima linea a promuovere la<br />
cultura della legalità e nella lotta<br />
contro le mafi e, nell’azione concreta<br />
a favore dei giovani e delle<br />
famiglie vittime innocenti della<br />
camorra.<br />
La Redazione<br />
17
FERMENTO Notizie<br />
VIETRI: intitolata a Prezzolini la scuola primaria<br />
Mercoledì 21 novembre ha avuto luogo la cerimonia<br />
di intitolazione della scuola elementare di<br />
Vietri capoluogo al giornalista e scrittore Giuseppe<br />
Prezzolini (1882–1982), già cittadino onorario<br />
di Vietri sul Mare, dove ha soggiornato dal 1962 al<br />
1968.<br />
Il Comune ha accolto il suggerimento di Pietro Filoselli<br />
e del sottoscritto, membri della Commissione<br />
Toponomastica, e l’auspicio della stessa di intestare<br />
luoghi di carattere pubblico e culturale a personalità<br />
alle quali non sono state ancora dedicate strade o<br />
piazze.<br />
La nomina della scuola a Prezzolini ha colmato<br />
così un vuoto non più giustifi cabile, sia per la scuola<br />
che per Prezzolini.<br />
La manifestazione è stata introdotta dalla Dirigente<br />
scolastica Fausta Gerbasio; hanno preso la parola<br />
il Sindaco Francesco Benincasa, gli assessori Antonella<br />
Raimondi e Giovanni De Simone. Il nostro<br />
Arcivescovo ha benedetto la targa, i fanciulli ed i<br />
numerosi presenti; ha letto la prolusione il giornalista<br />
Vito Pinto.<br />
Il Centro di Cultura e Storia<br />
<strong>Amalfi</strong> tana, in collaborazione<br />
con docenti universitari italiani<br />
e stranieri ha condotto una sistematica<br />
e rilevante campagna di<br />
ricerca storico-artistica vertente<br />
principalmente sulle grandi attestazioni<br />
della cultura russa, mediate<br />
dalla presenza in Costiera<br />
<strong>Amalfi</strong> tana di artisti e scrittori di<br />
origine russa e sulle loro opere.<br />
Nel contesto dei festeggiamenti<br />
in onore dell’Apostolo Andrea,<br />
18<br />
Patrono della Chiesa russa e della<br />
città di <strong>Amalfi</strong> , dal 28 novembre<br />
al 1 dicembre <strong>2012</strong>, si è svolto,<br />
promosso dal Centro, un primo<br />
Special Meeting d’Interscambio<br />
Culturale italo-russo Winter<br />
Memorial Costa d’<strong>Amalfi</strong> :<br />
arte, feste, odeporica. La festa<br />
di S.Andrea Apostolo ad <strong>Amalfi</strong> .<br />
Nel corso dell’incontro vi sono<br />
state una serie di manifestazioni<br />
convegnistiche, espositive, celebrative<br />
ed editoriali, con l’obiet-<br />
Le classi si erano preparate con ricerche e produzione<br />
di cartelloni, ed una loro rappresentanza,<br />
riscuotendo il giusto plauso, ha letto o declamato<br />
brani sulla fi gura di Prezzolini e sul suo rapporto col<br />
territorio.<br />
Aniello Tesauro<br />
AMALFI: interscambio culturale Italo-Russo<br />
tivo di fondo di porre le premesse<br />
di base per una “duratura serie di<br />
iniziative di interscambio culturale<br />
fra alcune Istituzioni e Comunità<br />
scientifi che della grande Russia<br />
da una parte, e dall’altra <strong>Amalfi</strong><br />
e le Repubbliche Marinare italiane”.<br />
Momento centrale del Meeting<br />
è stata la mostra “Il Piccolo<br />
Ermitage di Vasilij Necitajlov tra<br />
<strong>Amalfi</strong> , Positano e Ravello”, con<br />
la riscoperta della fi gura dell’artista,<br />
nato a Rostov sul fi ume Don il<br />
2 agosto 1888 e morto ad <strong>Amalfi</strong><br />
il 12 agosto 1980. Nelle sue opere<br />
il ricordo della gente della sua<br />
Russia si rivede e trasfonde nei<br />
volti del popolo e dei pescatori<br />
di <strong>Amalfi</strong> , Ravello e Positano<br />
raffi gurati nelle sue grandi tele<br />
presenti nei Duomi di <strong>Amalfi</strong> e<br />
Positano ed in alcune collezioni<br />
di privati cittadini della Costa.<br />
La Redazione<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>
Notizie<br />
CAVA: Lectura Dantis<br />
Chiusura alla grande della Lectura Dantis Metelliana<br />
<strong>2012</strong>. L’ultima relazione è stata affi data al<br />
Prof. Alberto Granese, che ha completato la trilogia<br />
dei canti del Paradiso sulle tre virtù teologali<br />
(XXIV, XXV e XXVI). Ha dissertato sulla Carità<br />
e sull’incontro di Dante con San Giovanni e Adamo<br />
con la sua abituale abilità di “polipo culturale<br />
di acque chiare”. Infatti, parlando con una dizione<br />
forte e netta e con un linguaggio accessibile senza<br />
superfl ue esibizioni tecnicistiche o nozionistiche,<br />
ha trattato il canto con l’elastico teso tra le singole<br />
sequenze, l’inquadramento nella Commedia, la<br />
contestualizzazione storica e richiami alla cultura<br />
contemporanea. E i suoi quarantacinque minuti di<br />
relazione sono volati.<br />
Così come erano volati anche quelli del primo<br />
relatore, il prof. Carlo Vecce che era riuscito ad<br />
alleggerire l’ argomento ben ponderoso del Canto<br />
XXIII con fascinose illustrazioni e riferimenti ad<br />
hoc. Di alto livello la cornice, adeguato “il quadro”.<br />
Nobilitante la presenza di una fi gura come Vincenzo<br />
Guarracino, presidente della Dante Alighieri<br />
di Como e critico di fama nazionale, che con la<br />
chiarezza e la lineare profondità di chi è abituato al<br />
dialogo con gli studenti ha affrontato il canto XXV,<br />
l’incontro con San Giacomo ed il tema della Speranza;<br />
stimolante e di alto profi lo l’ “arco poetico” del<br />
prof. Sergio Cristaldi tra Pascoli e Dante, qualifi -<br />
cante l’intervento del prof. Corrado Calenda, che<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />
FERMENTO<br />
ha trattato l’esame di Fede di San Pietro a Dante (c.<br />
XXIV).<br />
Ciliegina sulla torta, la Lectura ha indetto un concorso<br />
per la migliore laurea con tesi su Dante (vedi<br />
il bando sul sito). Ma un’altra ciliegina l’ha preparata<br />
già quest’anno, con la presentazione contestuale<br />
di un artista del territorio. Dopo Mario Apuzzo, è<br />
stata la volta di Carlo Catuogno, l’aereo pittore delle<br />
“sculture uccelle” alla Stazione di <strong>Cava</strong>, che ha<br />
presentato un dittico “dantesco”: un passaggio dai<br />
regni inferiori al Paradiso raccontato in informale<br />
con le sue classiche tonalità a taglio, stavolta con<br />
un rosso e dei chiari di energetico slancio spirituale<br />
emergente dalle scale dell’oscurità.<br />
Insomma, un aperitivo di qualità che rende ancora<br />
più appetitosa l’attesa della festa del quarantennale,<br />
prevista per il 2013.<br />
Franco Bruno Vitolo<br />
CAVA: 16 ª Giornata della “Colletta Alimentare”<br />
Sabato 24 novembre si è svolta la 16^ Giornata della “Colletta Alimentare” an-<br />
cche<br />
nella città metelliana, con la collaborazione dell’Associazione socio-culturale<br />
“ “Agorà” per aiutare le famiglie locali, sempre più in diffi coltà, per la grave crisi<br />
eeconomica<br />
che ha colpito il nostro Paese. I volontari dell’Associazione hanno rac-<br />
ccolto,<br />
davanti ai principali centri commerciali, i prodotti alimentari che i cittadini<br />
hhanno<br />
voluto donare. Una iniziativa, come ci dice il presidente dell’Associazione,<br />
ddott.<br />
Mario Polverino, nata nel 2009 e sostenuta dal Comune di <strong>Cava</strong> dé <strong>Tirreni</strong>,<br />
cche<br />
ha fi rmato il protocollo d’intesa con il Banco Alimentare di Fisciano, dove<br />
vvengono<br />
raccolti i prodotti alimentari raccolti e, poi, distribuiti nelle varie città. “Il<br />
rrecupero<br />
di cibo integro che può essere ridistribuito ai bisognosi – ci dice il presi-<br />
ddente<br />
di Agorà, dott. Mario Polverino – è un atto di vera solidarietà, ma anche di<br />
rresponsabilità<br />
civile per cui ringrazio quanti rendono possibile questa operazione e<br />
tu tutte le associazioni che hanno contribuito anche alla logistica del trasporto, dello<br />
sstoccaggio<br />
ed infi ne della distribuzione delle derrate “. Solo nel corso di quest’an-<br />
nno,<br />
nella città metelliana, sono stati forniti pacchi di generi di prima necessità a<br />
ccirca<br />
1500 persone, con un aumento di richieste di aiuto, rispetto allo scorso anno,<br />
ddel<br />
20%, da parte di persone che non riescono a fare la spesa tutti i giorni.<br />
La redazione<br />
19
FERMENTO Notizie<br />
CAVA: 2° volume di “Lady <strong>Cava</strong>”<br />
Nella sala Congressi dell’Hotel Victoria Maiorino è stato presentato dal Rotary<br />
CClub<br />
<strong>Cava</strong> dé <strong>Tirreni</strong> il secondo volume della pubblicazione “Lady <strong>Cava</strong> in car-<br />
ttolina”.<br />
Un volume di 240 pagine e 407 cartoline ed un’inedita raccolta di brani<br />
mmusicali.<br />
Gli onori di casa sono stati del presidente, dott. Emilio Franzese, che<br />
hha<br />
ribadito l’impegno dei rotariani cavesi per il proprio territorio ed ha, quindi,<br />
cceduto<br />
la parola ai protagonisti dell’opera, dal curatore e principale protagonista,<br />
iil<br />
past presidente dott. Alfonso Prisco, alla preziosa collaboratrice, prof.ssa Lucia<br />
AAvigliano,<br />
al giudice dott. Felice Scermino, che ha svolto un prezioso lavoro di<br />
ricerca e raccolta di brani musicali dedicati alla città metelliana da cittadini cavesi. Una novità rispetto al<br />
precedente volume. La pubblicazione è in vendita presso le principali edicole, librerie e negozi specializzati<br />
cavesi ed i cui proventi saranno destinati ad un intervento per il territorio, che sarà realizzato entro<br />
la fi ne del triennio progettuale, il quale si concluderà il prossimo anno con il terzo volume “Lady <strong>Cava</strong><br />
in fotografi a”. Questo secondo volume è composto da un primo capitolo che ha completato “il Borgo”,<br />
iniziato nel volume precedente; nel secondo capitolo possiamo parlare di una meravigliosa passeggiata fra<br />
i Villaggi ed i Casali, mentre nel terzo capitolo sono mostrati “scorci” e “vedute” della città metelliana.<br />
Da aggiungere, infi ne, un quarto capitolo che, come dicevamo, è la novità assoluta del pregevole volume:<br />
l’esclusiva raccolta di 15 brani musicali, contenuti in un CD, allegato ad ogni volume.<br />
Antonio De Caro<br />
20<br />
CAVA: ricordo di Padre Giuseppe Lando<br />
P. Giuseppe Lando, sacerdote<br />
della Congregazione dell’Oratorio<br />
di San Filippo Neri, è nato a Messignadi,<br />
frazione di Oppido Mamertina<br />
(RC) il 1° agosto 1916. Nel 1937<br />
fu indirizzato al Collegio “San Michele”<br />
di Acireale (CT), dove completò<br />
gli studi fi losofi ci e teologici<br />
nel Seminario Vescovile. Membro<br />
della Congregazio ne dell’Oratorio<br />
di S. Filippo Neri dal 1938, sfollato<br />
per la guerra 1939-45, fu ordinato<br />
sacerdote nella chiesa parrocchiale<br />
del paese natale il giorno 11-07-<br />
1943. Ha insegnato in diversi gradi<br />
di Scuola e, dal 1970, è iscritto<br />
nell’Albo Speciale dell’Ordine dei Giornalisti della<br />
Campania come direttore responsa bile del periodico<br />
“Santuario dell’Assunta” di Guardia Sanframondi<br />
(BN), di cui è stato confondatore. Scrittore, poeta<br />
pluripremiato ed accademico di Me rito di diversi<br />
Enti del Mezzogiorno d’Italia. Il 21 giugno 1998,<br />
dall’Associazione Premio Internazionale Prometeus<br />
di Massa Marittima, come socio di quella Accademia,<br />
gli è stato conferito il titolo di <strong>Cava</strong>liere al Merito<br />
dell’Ordine imperiale “Karl der Gross 800, Gran<br />
Prio rato d’Italia, registrato presso la Cancelleria<br />
dell’Ordine” (Menimelsford-Bamberg-Germania).<br />
Dal 1947 al 2001 è stato membro<br />
della Comunità Filippi na di Guardia<br />
Sanframondi (BN), e dal 2001<br />
è mem bro dell’attuale Comunità di<br />
<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong> (SA).<br />
Padre Giuseppe durante la sua<br />
permanenza a <strong>Cava</strong>, è stato un confessore<br />
e guida spirituale per tante<br />
persone che hanno avuto la fortuna<br />
di incontrarlo. Era una persona fantasiosa,<br />
da qualsiasi oggetto inutilizzato<br />
sapeva fare nascere qualcosa di<br />
bello. Amava scrivere, la sua vasta<br />
biografi a lo conferma, amava comporre<br />
poesie per qualsiasi occasione.<br />
Ha lasciato questa terra serenamente<br />
per congiungersi a quel Dio che ha tanto testimoniato.<br />
Ha scritto moltissimo su Padre Giulio Castelli<br />
che ora fi nalmente contempla faccia a faccia nel regno<br />
della luce.<br />
Le esequie di Padre Giuseppe sono stati un trionfo,<br />
ha partecipato un nutrito gruppo di popolo, è<br />
venuta anche una delegazione numerosa da Guardia<br />
Sanframondi. La Santa messa esequiale è stata<br />
offi ciata da Mons. Orazio Soricelli. Alla fi ne della<br />
Santa Messa attestati di stima sono stati letti per tutto<br />
l’operato che Egli ha fatto.<br />
Padre Giuseppe Ragalmuto<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>
Campagna abbonamenti<br />
L’impegno di tutti<br />
Nel 2013 ricorre il ventesimo<br />
anniversario di Fermento ed d<br />
è, quindi, una tappa importante<br />
per il nostro mensile diocesano<br />
che, in questi anni, ha vissuto<br />
momenti favorevoli e momenti<br />
bui. Ricordo, infatti, che soltanto<br />
con l’arrivo di mons. Orazio<br />
Soricelli, alla guida dell’Arcidiocesi<br />
<strong>Amalfi</strong> e <strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong>, è<br />
ripresa la pubblicazione di Fermento,<br />
nato nel 1993 per volontà<br />
dell’allora arcivescovo, mons.<br />
Beniamino Depalma. E, grazie<br />
a mons. Orazio Soricelli, principale<br />
sostenitore e costante guida,<br />
Fermento ha avuto, soprattutto<br />
in questi anni, che ho avuto l’onore<br />
e l’onere della direzione, un<br />
cammino regolare, abbastanza<br />
puntuale ed uno spazio rappresentativo<br />
anche a livello nazionale,<br />
con l’adesione alla Fisc (Federazione<br />
Italiana Settimanali Cattolici),<br />
che raccoglie 187 testate<br />
giornalistiche, con 5.000.000 di<br />
lettori. In questi anni, grazie alla<br />
costante presenza del sottoscritto,<br />
come direttore, dell’avv. Luciano<br />
D’Amato, editore e della<br />
segretaria, avv. Gerarda Carratù,<br />
alla vita associativa della Fisc,<br />
diversi sono stati gli attestati di<br />
stima ricevuti, come stretti rapporti<br />
di amicizia si sono creati<br />
con i direttori e gli editori di altre<br />
testate giornalistiche cattoliche.<br />
Da ricordare, che l’avv. Gerarda<br />
Carratù è stata eletta membro del<br />
Comitato Tecnico Consultivo della<br />
Fisc e l’avv. Luciano D’Amato<br />
è costantemente consultato per<br />
le varie questioni giuridiche che<br />
sorgono.<br />
In occasione di una prevista<br />
cerimonia di celebrazione dei 20<br />
anni di pubblicazione, nel pros-<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />
simo i anno, hho già i avuto assicu- i<br />
razione della presenza del Presidente<br />
della Fisc, dott. Francesco<br />
Zanotti, e di altri autorevoli rappresentanti<br />
del mondo giornalistico<br />
cattolico. Quindi ci attende un<br />
anno particolarmente impegnativo<br />
e signifi cativo per Fermento<br />
e dobbiamo viverlo tutti insieme,<br />
lavorando per un numero di lettori<br />
sempre maggiore. Ciò, però, ha<br />
bisogno soprattutto di un migliore<br />
impegno dei nostri sacerdoti.<br />
Ho spesso detto come sarebbero<br />
suffi cienti una diecina di abbonamenti,<br />
in media, nelle nostre<br />
parrocchie per ottenere un numero<br />
concreto di abbonati. Sarebbe<br />
suffi ciente, poi, un paio di abbonamenti<br />
tra i vari uffi ci pastorali<br />
parrocchiali per raccogliere molto<br />
di più. Non mi spiego questo mancato<br />
impegno, se non presumere<br />
che Fermento non raccoglie, forse,<br />
i favori di quei sacerdoti portati<br />
ad una comunicazione diversa,<br />
ad un coinvolgimento dei fedeli<br />
con mezzi differenti. Posso com-<br />
FERMENTO<br />
pprendere<br />
possibili nostri limiti,<br />
la non condivisione dell’impostazione<br />
di Fermento, ma si deve<br />
ammettere che il nostro mensile<br />
ha la sola pretesa di portare nelle<br />
famiglie del nostro territorio una<br />
comunicazione su quanto avviene<br />
nel territorio diocesano ed uno<br />
sguardo, seppure minimo, sulla<br />
vita della Chiesa. Quanti fedeli<br />
hanno modo di ascoltare o leggere<br />
omelie o discorsi del Santo Padre?<br />
Attività della CEI? Iniziative<br />
pparticolari<br />
della Chiesa? Quanti<br />
fedeli possono conoscere le attività,<br />
che pure sono tante, delle<br />
nostre parrocchie? Fermento, in<br />
modo anche se non completo,<br />
cerca di fare ciò.<br />
L’invito è a tutti, presbiteri,<br />
diaconi e fedeli, di impegnarsi per<br />
una maggiore diffusione di Fermento.<br />
Qualsiasi suggerimento,<br />
poi, per migliorarlo sarà accolto<br />
con la massima attenzione, ogni<br />
forma di collaborazione verrà accolta<br />
con gratitudine. Mi sia consentito<br />
ringraziare pubblicamente,<br />
per primo, il nostro Arcivescovo<br />
che ci è costantemente vicino<br />
ed il suo contributo è concreto per<br />
pubblicazione di Fermento, poi<br />
tutti gli altri collaboratori abituali<br />
o saltuari che ci consentono di<br />
realizzarlo, sacrifi cando, spesso,<br />
il loro tempo libero. Il mio invito<br />
è quello di lavorare insieme, con<br />
l’unico obiettivo di contribuire<br />
alla diffusione del Vangelo ed alla<br />
difesa della Chiesa, soprattutto<br />
in questo momento storico che la<br />
vede attaccata da più parte.<br />
Auguri di Buon Natale ed un<br />
felice Anno Nuovo in cui il cammino<br />
di Fermento possa continuare,<br />
con il contributo di tutti noi.<br />
Antonio De Caro<br />
21
FERMENTO<br />
Agenda dell ’Arcivescovo<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />
1 AMALFI - Cattedrale: Festa del tesseramento ACI (ore 18,30).<br />
2 TRAMONTI - Capitignano: S. Messa e presentazione don Pietro Wojciechowski (ore 10).<br />
CAVA - S. Vito: Convegno AMCI con don Tonino Palmese (ore 19,00).<br />
3 POMPEI: Assemblea CEC (ore 10 -. 13).<br />
4 MAIORI - Madonna delle Grazie: S. Messa per la festa di S. Barbara (ore 11.00).<br />
S. Giacomo: Incontro operatori pastorali di Maiori e dei villaggi (ore 19,00).<br />
5 VETTICA DI PRAIANO - Tramonto d’oro: Incontro operatori pastorali (ore 18,30).<br />
6 SCALA - Campidoglio: Presentazione impianto sportivo con Gianni Rivera (ore 16).<br />
CAVA - Pregiato: S. Messa per la festa di S. Nicola (ore 19.00).<br />
7 AMALFI - Cattedrale: I Vespri dell’Immacolata e manna (ore 18,30).<br />
8 RAVELLO - Lacco: S. Messa e Cresime (ore 10,30).<br />
AMALFI - Cattedrale: Pontifi cale e processione (ore 18,30).<br />
9 CAVA - Basilica Olmo: S. Messa e benedizione presepe (ore 10,15)<br />
Concattedrale: S. Messa per il 60° di Mons. Carlo Papa (ore 19,00).<br />
10 CAVA - Episcopio: Consiglio degli Affari Economici Diocesano (ore 9,30).<br />
11 MAIORI - Convento: Ritiro del Clero animato da don Orazio Piazza (ore 9 - 15).<br />
CAVA - Basilica Olmo: S. Messa esequiale per P. Giuseppe Lando d.O (ore 16).<br />
POSITANO - Chiesa del S. Rosario: Incontro operatori pastorali (ore 19,00).<br />
12 SCALA - S. Caterina : conclusione del corso prematrimoniale (ore 19,30).<br />
13 POSITANO - Chiesa nuova: festa di S. Lucia e benedizione altare (ore 18,30).<br />
14 CAVA - Via della Repubblica: Inizio anno accademico UTE (ore 17)<br />
15 CAVA - S. Lucia: S. Messa e Cresime (ore 19,00).<br />
16 CAVA - Concattedrale: S. Messa con Pastorale sanitaria e osservatorio disabili (ore 11,30).<br />
VIETRI - Raito: S. Messa e Cresime (ore 18,30).<br />
17 CAVA - S. Lucia: S. Messa CSTP (ore 17,30)<br />
18 BENEVENTO - Cattedrale: Inaugurazione nuove porte di Bronzo (ore 17).<br />
19 CAVA - S. Maria del Rovo: S. Messa scuola primaria (ore 10,30).<br />
RAVELLO - Pinacoteca: Incontro con gli operatori pastorali (ore 18,30).<br />
20 CAVA - Ospedale dell’Olmo: S. Messa con ammalati ed operatori sanitari (ore 11).<br />
Concattedrale: S. Messa con i giovani della città (ore19).<br />
21 CAVA - Pregiato: Incontro natalizio UOSM (ore 10,30).<br />
“Domus caritatis” incontro natalizio operatori caritas diocesana (ore 17,30).<br />
Chiesa del Purgatorio: S. Messa (ore 20).<br />
22 CAVA - Pregiato, Ex Ompi: S. Messa con gli anziani (ore 17).<br />
Passiano: S. Messa con le comunità neocatecumenali della diocesi (ore 20).<br />
23 TRAMONTI - Gete: Presentazione di don Giovanni Jayaraj (ore 10,30).<br />
24 AMALFI Cattedrale: Uffi cio letture e Pontifi cale della Natività del Signore (ore 23,15).<br />
25 CAVA - Concattedrale: Pontifi cale (ore 10).<br />
27 AMALFI - Palestra scuola primaria: S. Messa con gli anziani (ore 12).<br />
28 CAVA - Episcopio: Ritiro spirituale IRC (ore 9 - 12,30).<br />
AMALFI - Cattedrale: Concerto dei cori “<strong>Amalfi</strong> canta Natale” (ore 19).<br />
29 AMALFI - Salone Morelli: Convegno (ore 9,30).<br />
CAVA - Sant’Alfonso: S. Messa (ore 19).<br />
30 CETARA: S. Messa con gli sposi del 25° e 50° di matrimonio (ore 11).<br />
AGEROLA - Campora: presepe vivente (ore 17).<br />
31 AMALFI - Cattedrale: I Vespri e Te Deum di ringraziamento (ore 18).<br />
22 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong>
Notizie<br />
Nella Concattedrale di <strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong> si è celebrata<br />
una S. Messa, presieduta da S. E. Mons.<br />
Orazio Soricelli, in ringraziamento al Signore per il<br />
60° anniversario di sacerdozio di Mons. Carlo Papa.<br />
Hanno concelebrato S. E. Mons. Gerardo Pierro, arcivescovo<br />
emerito di Salerno e S. E. Mons. Antonio<br />
De Luca, vescovo di Teggiano-Policastro, nonché<br />
diversi sacerdoti e diaconi della diocesi <strong>Amalfi</strong> -<br />
<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>. Numerosi i fedeli presenti per<br />
ringraziare il Signore del dono di aver dato a mons.<br />
Carlo Papa la possibilità di svolgere il suo mandato<br />
in tante comunità parrocchiali, dove il ricordo è<br />
sempre vivo, iniziando dai lunghi anni nella popolosa<br />
parrocchia di Santa Lucia a quella di S.Pietro<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />
FERMENTO<br />
CAVA: 60° DI SACERDOZIO DI MONSIGNOR CARLO PAPA<br />
NOMINE A TRAMONTI<br />
Don Giovanni Jayaraj<br />
parroco di Gete e Ponte<br />
a Siepi. Attualmente è rettore della Chiesa di San<br />
Vincenzo in Viale Crispi di <strong>Cava</strong> dé <strong>Tirreni</strong>, che ha<br />
fortemente contribuito al suo restauro.<br />
Numerosi sono stati gli incarichi, in questi lunghi<br />
anni al servizio della Chiesa, da citare quello<br />
di Vicario Generale dell’Arcidiocesi <strong>Amalfi</strong> - <strong>Cava</strong><br />
de’<strong>Tirreni</strong>, lasciato per limiti di età, ultimamente.<br />
Affettuoso è stato, nel corso dell’omelia, il ringraziamento<br />
dell’Arcivescovo Soricelli ed il ricordo<br />
delle principali tappe dell’attività pastorale del festeggiato,<br />
il quale ha ringraziato, a sua volta, prima<br />
di tutto il Signore, i suoi genitori per la vocazione e<br />
la fede ricevuta e tutti i presenti.<br />
La Redazione<br />
Don Pietro Wojciechowski<br />
parroco di Capitignano<br />
23
effettuando il<br />
versamento di €15,00 presso la tua<br />
parrocchia o C/C POSTALE<br />
n. 66608613 intestato ad avv.<br />
Luciano D’Amato, Presidente<br />
Associazione Culturale<br />
“S.Francesco di Sales”.<br />
Festa parrocchiale<br />
delle famiglie<br />
30 <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2012</strong><br />
<br />
Ufficio Diocesano di Pastorale Familiare<br />
La famiglia<br />
accoglie Gesù<br />
nella propria vita <br />
<br />
<br />
Domenica 16 dicembre<br />
<br />
Programma<br />
Ore 9,30 Accoglienza<br />
Ore 10,00 Relazione di Mons. Marcello De Maio<br />
Delegato ad omnia della Diocesi di Salerno<br />
Ore 11,00 Santa Messa<br />
Ore 12,00 Visita guidata dell'Abbazia Benedettina<br />
Ore 13,00 Pranzo comunitario<br />
Si prega di dare adesione entro il 10 dicembre<br />
Quota Pranzo e Visita guidata € 15,00<br />
X info e prenotazioni, don Nello: 3929792182, 089261282,<br />
donagnus@libero.it