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Programma Pastorale 2010 - Amalfi - Cava De' Tirreni

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Arcidiocesi di <strong>Amalfi</strong> - <strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong><br />

Solidali come il Buon Samaritano...<br />

... condividiamo la vita e i suoi doni<br />

<strong>Programma</strong> <strong>Pastorale</strong><br />

<strong>2010</strong> - 2011<br />

Settembre <strong>2010</strong><br />

www.diocesiamalficava.it


Grafica ed impaginazione a cura dell’Ufficio Comunicazioni Sociali<br />

Stampa Tipolitografia Tirrena - <strong>Cava</strong> - Tel. 089.468555<br />

Settembre <strong>2010</strong><br />

Copertina: Buon Samaritano, foto attività e luoghi di solidarietà<br />

Retro: Beato Gerardo Sasso di Scala (Rodolfo Papa)


PRESENTAZIONE DELL’ARCIVESCOVO<br />

Nella felice coincidenza con il decimo anniversario del mio ingresso in<br />

questa Arcidiocesi di <strong>Amalfi</strong>-<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>, la Provvidenza mi concede di<br />

consegnare il <strong>Programma</strong> <strong>Pastorale</strong> <strong>2010</strong>/2011 che segna l’avvio di un nuovo<br />

triennio di pianificazione pastorale.<br />

Esso viene significativamente contrassegnato da questo titolo:<br />

“Solidali come il Buon Samaritano… condividiamo la vita e i suoi doni”<br />

Si è in continuità con la precedente programmazione intitolata “Camminiamo<br />

insieme” che ci ha visto muovere i primi passi in un sinergico impegno<br />

pastorale teso a dare concretezza a un volto di Chiesa accogliente e quanto mai<br />

vicino alle attese e alle speranze della gente che incontra sui suoi passi e in sintonia<br />

con la felice intuizione del servo di Dio Giovanni Paolo II che indicava<br />

la rotta da intraprendere e mantenere con l’avvento del nuovo millennio: “fare<br />

della Chiesa la casa e la scuola della comunione: ecco la grande sfida che ci sta<br />

davanti nel millennio che inizia” (NMI, 43), unico espediente per “essere fedeli<br />

al disegno di Dio e rispondere anche alle attese profonde del mondo”.<br />

Ricordiamo le ragioni della scelta di un progetto pastorale<br />

La logica della continuità non sta tanto nell’aver adottato un progetto<br />

pastorale globale, organico e dinamico, poiché sappiamo bene che anche attraverso<br />

altre vie una Chiesa particolare può predisporre i passi del cammino di<br />

fede del proprio popolo. Tuttavia, la nostra scelta fin dall’inizio è stata motivata<br />

dalla convinzione che il rapido mutamento socioculturale della realtà italiana in<br />

genere e della nostra arcidiocesi in particolare, innescando un profondo mutamento<br />

anche nel tipo di sentimento religioso vissuto dalla nostra gente, esigeva<br />

una risposta che non poteva più essere fondata su scelte pastorali parziali, isolate<br />

e sconnesse fra loro, come in una pastorale “a compartimenti stagno” e che si<br />

rendeva urgente una prassi pastorale globalmente rinnovata ripensata fin dalle<br />

sue fondamenta nei suoi linguaggi, dei suoi stili e nei suoi metodi.<br />

3


Progetto pastorale e magistero della Chiesa<br />

Tale era l’intenzione di Giovanni Paolo II quando nella Christifideles<br />

Laici (n. 4) affermava : “Più volte io stesso ho ricordato il fenomeno della scristianizzazione<br />

che colpisce i popoli cristiani di vecchia data e che reclama, senza<br />

alcuna dilazione, una nuova evangelizzazione”.<br />

In un’altra occasione, precisamente nel discorso alla XIX Assemblea<br />

CELAM (Conferenza episcopale dell’America Latina), lo stesso papa precisava<br />

che la nuova evangelizzazione non consisteva nella proclamazione di un annuncio<br />

diverso nei contenuti da quello che era stato da sempre proclamato dalla<br />

Chiesa, ma che, piuttosto intendeva una “evangelizzazione nuova nel suo ardore,<br />

nei suoi metodi, nella sua espressione”.<br />

Continua il Santo Padre:<br />

“Di singolare importanza è la coscienza che l’opera formativa, mentre<br />

ricorre con intelligenza ai mezzi e ai metodi delle scienze umane, è tanto più<br />

efficace quanto più è disponibile alla azione di Dio: solo il tralcio che non teme<br />

di lasciarsi potare dal vignaiolo produce più frutto per sé e per gli altri”.<br />

Il card. Joseph Ratzinger, a proposito del modo in cui concepire una pastorale<br />

progettata e pianificata, afferma in modo deciso:<br />

“Ma occorre che si dica chiaramente anche alle chiese locali, anche ai vescovi,<br />

che non è loro consentito indulgere ad alcuna pretesa d’uniformità assoluta nelle<br />

organizzazioni e programmazioni pastorali. Non possono far assurgere i loro<br />

progetti pastorali a pietra di paragone di quel che allo Spirito Santo è consentito<br />

operare: di fronte a mere progettazioni umane può accadere che le chiese si rendano<br />

impenetrabili allo Spirito di Dio, alla forza di cui esse vivono.<br />

Non è lecito pretendere che tutto debba inserirsi in una determinata organizzazione<br />

dell’unità; meglio meno organizzazione e più Spirito Santo!” 1<br />

Una lettura attenta e profonda degli interventi dei due pontefici ci permette<br />

di focalizzare quattro esigenze complementari:<br />

a) Al processo di scristianizzazione della nostra terra corrisponde l’urgenza di<br />

una rinvigorita e rinnovata missione di evangelizzazione;<br />

b) Tale processo di evangelizzazione si fonda primariamente e fondamentalmente<br />

sulla testimonianza del Risorto nella vita dei singoli credenti come di<br />

tutta la comunità cristiana;<br />

c) Tuttavia, la complessità del nostro tempo esige una pastorale che non può più<br />

permettersi di “navigare a vista”, di mantenere il quotidiano o il già acquisito,<br />

né di servire semplicemente quelli che nel linguaggio parrocchiale chiamia-<br />

1 J. Ratzinger, Conferenza “I Movimenti ecclesiali e la loro collocazione teologica” all’apertura del I<br />

Congresso Mondiale dei Movimenti ecclesiali tenutosi nel 1998 e pubblicato da San Paolo (2006)<br />

4


mo impropriamente “i vicini”, ma deve essere organicamente pensata anche<br />

con l’aiuto delle scienze umane che, con le loro acquisizioni, soprattutto nel<br />

20º secolo, hanno dato nuove chiarezze e nuovi impulsi sulle modalità cui<br />

annunciare Cristo all’uomo di oggi;<br />

d) Al di là di ogni programmazione e prima di ogni cosa vi è il primato assoluto<br />

dello Spirito Santo. È lui che guida la Chiesa lungo le strade della<br />

storia. È lui l’anima della testimonianza cristiana. È lui la forza di propulsione<br />

dell’azione pastorale della Chiesa. Pertanto, nessuna programmazione<br />

pastorale può autenticamente servire la missione di evangelizzazione della<br />

Chiesa se essa è concepita esclusivamente come organizzazione tecnica della<br />

pastorale di una diocesi.<br />

La vera natura di certe resistenze al cambiamento<br />

Nell’arco del quadriennio che si è appena concluso molte e diverse sono<br />

state le reazioni alla novità rappresentata dall’adozione di un progetto pastorale<br />

di carattere globale e organico. Pur rispettando le diverse reazioni di chi, in maniera<br />

appassionata partecipa al cammino ecclesiale intrapreso, ritengo che non<br />

sia opportuno svalutare i passi fatti ma di continuare a discernere quei percorsi<br />

che lo Spirito indicherà come decisivi e inappellabili per veleggiare verso l’orizzonte<br />

della comunione, fedeli alla Parola e al Magistero. E’ necessario, anche,<br />

considerare i ritmi propri di ogni comunità parrocchiale: sia quelli più incalzanti,<br />

sia quelli più restii, senza perdere la rotta che stiamo seguendo.<br />

Come Pastore di questa amata Chiesa amalfitana – cavese sempre incoraggerò<br />

tutti alla missionarietà e alla corresponsabilità in seno alla Chiesa: ne va della<br />

nostra identità di credenti di fronte al mondo che reclama quei valori evangelici<br />

che danno senso ad ogni passo esistenziale. Amare davvero la Chiesa significa<br />

prendere le distanze dalla sedentarietà e dalla pigrizia spirituale e assumere,<br />

come bussola di orientamento, la duplice fedeltà a Dio e all’uomo: questo ci<br />

renderà tutti capaci di riattivare e maggiormente qualificare ogni settore della<br />

pastorale, il senso di appartenenza e di amore alla Chiesa particolare, la passione<br />

per il bene e la salvezza delle anime, soprattutto di coloro che hanno perso il senso<br />

della fede o che non l’hanno mai avuto, dato che ci troviamo ormai davanti a<br />

generazioni intere cui il patrimonio della fede cristiana non è stato più trasmesso<br />

o sostituito con la cultura del godimento e del consumo.<br />

Solidarietà e condivisione e la continuità con il precedente piano triennale<br />

Dopo aver sensibilizzato per quattro anni (2006/<strong>2010</strong>) sulla necessità di<br />

“camminare insieme”, sottintendendo la necessità di uscire dalle proprie chiusure<br />

e dai propri campanilismi per unire le forze e creare non solo la coscienza<br />

ma anche l’amore verso la Chiesa particolare come soggetto proprio di missione,<br />

sappiamo che la strada è ancora lunga. Molti hanno scelto di ignorare l’appello<br />

di camminare insieme.<br />

5


Altri hanno manifestato con sincerità la loro fatica.<br />

Altri ancora hanno fatto del loro meglio per riorganizzare le loro forze e<br />

cominciare un’esperienza ecclesiale di cammino unitario (ma non uniformato) a<br />

cui chiaramente non si era abituati.<br />

Per questo sentiamo che l’obiettivo del primo quadriennio è stato raggiunto,<br />

sì, per lo sforzo compiuto da quelli che hanno creduto che camminare<br />

insieme è meglio che camminare da soli, ma è stato raggiunto parzialmente in<br />

quanto molta parte della nostra Chiesa Locale ha ancora bisogno di aiuto per<br />

entrare dentro una visione di comunione ecclesiale che veda il soggetto proprio<br />

nella diocesi, superando quella che vede l’assolutizzazione della parrocchia<br />

come soggetto autoreferenziale e chiuso in sé stesso e giungere, così, a<br />

ricomprenderne la sua specifica identità come spazio dove l’esperienza di fede e<br />

la testimonianza della carità nella fraternità sono espressioni dell’appartenenza<br />

ecclesiale all’unico soggetto “diocesi “.<br />

A questo punto sentiamo il bisogno di continuare il cammino, nella fiducia<br />

che i problemi da affrontare si possono risolvere se nel cuore di ciascuno c’è<br />

quell’amore sincero e pieno alla propria Chiesa, consapevoli che occorre spesso<br />

molto tempo per cambiare una mentalità di frammentazione e di autosufficienza<br />

radicata da secoli nel vissuto della gente e delle parrocchie.<br />

Non ci fa paura se i risultati ottenuti sembrano minimi poiché la Chiesa è<br />

una realtà straordinaria e ricca di un patrimonio spirituale tanto grande da esigere<br />

tempi lunghi di rielaborazione e riespressi in contesti culturali nuovi inediti.<br />

Il problema, semmai, è che non vi è più tempo da perdere perché i ritmi di cambiamento<br />

del mondo con il conseguente abbandono della fede di molti si è reso<br />

molto più veloce nel tempo presente di quanto non lo sia stato mai tutta la storia<br />

della Chiesa.<br />

Per questo nessuna devozione popolare, nessuna processione o triduo o<br />

novena, da soli, saranno sufficienti a reagire a queste sfide ma, mentre si tenta di<br />

rievangelizzare tutte queste espressioni della religiosità popolare ci apriamo al<br />

nuovo con la fiducia che lo Spirito sta conducendo la nostra Chiesa lungo le vie<br />

della storia per edificare sempre meglio il Regno di Dio.<br />

La necessità di camminare insieme resterà sempre attuale, ma apriamo<br />

adesso un nuovo triennio cui gettiamo lo sguardo su un altro dei valori fondamentali<br />

che caratterizzano il vissuto e la testimonianza cristiani: la solidarietà e<br />

la condivisione.<br />

Non si tratta solo di orientare l’attenzione a tali valori per suscitare un<br />

mero slancio emotivo verso il bisogno delle varie povertà presenti sul nostro<br />

6


territorio. Si tratta invece di compiere un cammino di approfondimento della<br />

fede cristiana che vede nella testimonianza della carità, e quindi nella solidarietà<br />

e condivisione, una forma specifica di testimoniare la propria adesione a Cristo.<br />

Solidarietà e condivisione sono radicate nella carità, la quale è l’Amore stesso<br />

di Dio, ossia, Dio stesso che è Amore.<br />

Conclusione<br />

Auguro a tutti i fedeli della nostra Chiesa di <strong>Amalfi</strong>-<strong>Cava</strong>, e specialmente<br />

ai presbiteri, miei più stretti collaboratori, il dono di una rinnovata effusione<br />

dello Spirito e di uno slancio nuovo di amore verso il bene della nostra Chiesa<br />

amalfitana - cavese, gregge che il Pastore dei pastori, dieci anni fa, attraverso il<br />

ministero petrino di Giovanni Paolo II, mi ha affidato per sospingerlo sui pascoli<br />

della comunione e della solidarietà, alimenti unici per rinvigorire i suoi passi<br />

sulle orme di Cristo e tonalizzare il suo volto nelle tinte della speranza, della<br />

familiarità e del dialogo con chiunque incrocia sui percorsi esistenziali di questo<br />

tempo.<br />

Buon lavoro a tutti e pace dal Signore Gesù.<br />

<strong>Amalfi</strong>, 23 Settembre <strong>2010</strong><br />

+ Orazio Soricelli<br />

Arcivescovo di <strong>Amalfi</strong> – <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />

7


INTRODUZIONE<br />

ALL’OBIETTIVO GENERALE<br />

<strong>2010</strong>-2011<br />

Luci e ombre che permangono nella cultura del nostro popolo<br />

Rileggere questi passi del magistero universale della Chiesa, che l’Arcivescovo<br />

nella sua presentazione ci ha riproposto, insieme a tanti altri passi che qui, per<br />

ragioni di spazio, non possiamo citare, ci aiuta a collocare nella giusta dimensione le<br />

ragioni per cui abbiamo scelto di predisporre i passi del cammino del nostro popolo,<br />

dentro questo tempo così complesso, con l’aiuto di un progetto pastorale.<br />

Si dice che nella nostra realtà diocesana permane ancora un ricco sentimento<br />

religioso alla base è che la gente conserva ancora molti riferimenti al<br />

patrimonio cristiano che i secoli ci hanno tramandato.<br />

Mentre si conferma questa convinzione non possiamo negare che il processo di<br />

scristianizzazione, il diffondersi di una mentalità edonistica e consumistica, l’individualismo<br />

culturale e sociale e il conseguente indebolimento, se non addirittura<br />

svuotamento, della vita interiore della gente del nostro territorio è un dato di fatto.<br />

Negarlo sarebbe solo mentire a noi stessi e compiere un torto alla gente che ne<br />

soffre è che nonostante tutto, conserva nel cuore dei più grandi domande circa<br />

l’esistenza umana e il suo significato non che il bisogno insopprimibile di sentire<br />

la presenza di Dio nella loro vita.<br />

Inadeguatezza della pastorale tradizionale di mantenimento e conservazione<br />

Così, mentre la pastorale tradizionale annaspa nel districarsi tra l’indefinibile<br />

confine tra sacro e profano, tra devozione autentica e vago sentimento<br />

religioso, tra fede e superstizione, riconosciamo, allo stesso tempo, che con il<br />

piano pastorale “Camminiamo insieme…”, ed ora con il nuovo piano triennale<br />

che viene consegnato, stiamo cercando di dare una risposta non più debole e<br />

parziale alla grandezza delle sfide che oggi sono arrivate non solo alle porte della<br />

nostra Chiesa particolare ma fin dentro le case del nostro popolo ridefinendo<br />

profondamente il loro rapporto con la fede e con la Chiesa e la loro visione del<br />

mondo e del significato dell’esistenza.<br />

Un progetto organico, globale e diversificato<br />

La valutazione globale del triennio (quadriennio) pastorale appena conclusosi<br />

ha reso evidente, attraverso dati concreti, problemi annosi e che già erano<br />

a conoscenza di molti di noi: la chiusura nel recinto delle proprie parrocchie<br />

come se la diocesi fosse una sovrastruttura o perfino un elemento di disturbo alla<br />

loro autonomia, la quasi totale assenza o l’indifferenza ad iniziative di carattere<br />

9


diocesano proposte dai vari settori della pastorale (vedessi la pastorale familiare,<br />

la pastorale giovanile, ecc.).<br />

Per affrontare questi problemi abbiamo voluto uno strumento pastorale<br />

capace di rispettare sia la libertà e la legittima autonomia non solo delle parrocchie<br />

ma anche di tutte le forme aggregative presenti sul territorio e, allo stesso tempo,<br />

abbiamo voluto cominciare uno stile pastorale nuovo per offrire a tutte le parrocchie<br />

e realtà aggregative alcuni punti di riferimento per rendere ragione dell’unità<br />

della Chiesa particolare e manifestarne la visibilità concreta sul territorio.<br />

Il progetto pastorale, dunque, lo ripetiamo ancora, si intende organico in<br />

quanto preoccupato di raccogliere tutte le diversità suscitate dallo spirito, di creare<br />

loro lo spazio di espressione loro dovuto ma anche di fare in modo che queste<br />

lavorino in sinergia tra loro per edificare l’unità della Chiesa particolare... un’unità<br />

che rispetti e promuova le diversità... le diversità che si esprimono ed agiscono<br />

per il rinnovamento della Chiesa e la sua crescita nello spazio e nel tempo.<br />

Il progetto si intende globale in quanto orientato a sostenere e ad illuminare,<br />

con valori condivisi e scelti annualmente a partire dalla lettura della<br />

situazione della nostra diocesi, il cammino specifico dei vari soggetti ecclesiali<br />

che compongono la diocesi. In tal modo si intende suscitare un cammino per il<br />

popolo di Dio che è in <strong>Amalfi</strong>-<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>… un unico popolo che cammina<br />

insieme, ognuno con il passo che gli è proprio o possibile… ma che cammina, lo<br />

ripetiamo ancora, insieme.<br />

Un progetto che non uniforma ma piuttosto crea gli spazi perché tutte le<br />

diversità possano esprimersi dentro l’unità ecclesiale è in funzione di essa.<br />

Il progetto pastorale non ha né l’intenzione né la funzione di imporre un<br />

appiattimento o uniformazione dell’azione pastorale delle singole parrocchie e<br />

realtà ecclesiali né di dettare norme universali su come condurre ognuno il cammino<br />

della propria vita cristiana.<br />

Esso appare, come in altre occasioni abbiamo sottolineato, come lo scheletro<br />

o l’impalcatura di un edificio diviso in piani diversi e che serve a tenere<br />

insieme in piedi.<br />

Ma l’edificio rimane rustico in quanto il progetto ha solo la funzione di<br />

creare l’impalcatura dentro la quale si creano gli spazi dove tutti, battezzati e<br />

persone di buona volontà, possono fare esperienza di relazioni umane radicate<br />

nella fede e quindi esperienza dell’amore di Dio.<br />

Mentre il progetto si occupa di costruire l’impalcatura generale, riempire e<br />

arredare i vari piani è compito proprio delle singole parrocchie e aggregazioni ecclesiali,<br />

con i doni loro propri e con le risorse suscitate per loro dallo Spirito Santo.<br />

10


Il progetto offre solo poche indicazioni, del valore annuale come fonte<br />

ispiratrice, nei valori proposti durante l’anno pastorale insieme a poche iniziative<br />

che sono intese a raggiungere coloro che o stanno ai margini della vita di fede<br />

o sono lontani.<br />

E per poter realizzare queste iniziative e raggiungere tutti lo stesso progetto<br />

propone degli organismi di base quali l’equipe parrocchiale di animazione pastorale,<br />

Epap, la corrispettiva Parrocchia, la rete dei messaggeri, la lettera dell’arcivescovo<br />

alle famiglie della diocesi ed i vari uffici di pastorale diocesana…<br />

Oltre questo tutto il resto spetta alla libertà e alla creatività di ciascuno e<br />

non vi è limite a ciò che lo Spirito può suscitare nel cuore di chi sente l’urgenza<br />

di reagire alle sfide e proporre un’azione pastorale che corrisponda effettivamente<br />

ad una nuova evangelizzazione… cosa che comporta il deciso superamento di<br />

una pastorale ormai inadeguata se non diventa pienamente missionaria.<br />

Detto questo diventa evidente che i risultati non raggiunti non dipendono<br />

dal progetto o dagli spazi che esso crea ma dalla reale volontà di chi se ne deve<br />

servire per dare libero sfogo alla potenza dello Spirito che chiede alla nostra<br />

Chiesa di rinnovarsi permanentemente, nel rispetto della Tradizione ecclesiale<br />

ma anche in risposta all’urgenza del cambiamento globale in atto.<br />

L’attuale “<strong>Programma</strong> <strong>Pastorale</strong> Triennale <strong>2010</strong>-2013”, che rimane un<br />

documento interno all’EDAP affinchè possa essere il riferimento programmatico<br />

di tutto il triennio stesso, quasi un binario che ci guida nelle scelte fatte, consente<br />

di sviluppare il <strong>Programma</strong> <strong>Pastorale</strong> per l’anno <strong>2010</strong>-2011, caratterizzato da<br />

una evidente continuità di contenuti sul fatto che camminando insieme, la Chiesa<br />

approfondisce la propria appartenenza a Cristo, raffina la sua capacità di vedere<br />

le cose con gli occhi di Dio, diventa capace di individuare le vecchie e nuove<br />

forme di povertà presenti sul territorio e decide di esprimere la propria appartenenza<br />

a Cristo mediante la testimonianza della carità, attraverso gesti e iniziative<br />

di solidarietà e condivisione.<br />

Tali gesti non possono più essere solo frutto di uno slancio emotivo<br />

estemporaneo ma devono diventare programma di vita della nostra Chiesa.<br />

Per questo, il nuovo triennio pastorale sarà scandito dai seguenti valori,<br />

ognuno dei quali declina in modo particolare il valore generale del triennio “Solidarietà<br />

e Condivisione”:<br />

Per l’anno <strong>2010</strong>-2011: avvicinarsi, riconoscere, comprendere, rispettare,<br />

aderire.<br />

Valore generale per l’anno: EDUCARSI ALLA SOLIDARIETÀ E ALLA<br />

CONDIVISIONE<br />

11


Per l’anno 2011-2012: essere tra, farsi carico, sostenersi, essere con, spirito<br />

di corpo.<br />

Valore generale per l’anno: RIPARTIRE DAI POVERI OSSIA DALLE<br />

VECCHIE E NUOVE POVERTÀ.<br />

Per l’anno 2012-2013: comprendere il bene, scambiarsi esperienze, partecipazione,<br />

accompagnamento, volontariato.<br />

Valore generale per l’anno: FARE DEL BENE COMUNE E DEL RI-<br />

SCATTO DEI POVERI UN PROGETTO DI VITA.<br />

Modalità generali di leggere il testo<br />

Anche quest’anno si è cercato di elaborare il testo della meta e delle sue<br />

motivazioni con un linguaggio molto semplice, a portata di mano della gente<br />

comune, rinunciando alla loro elaborazione in chiave metodologica. La ragione<br />

è semplice: vogliamo arrivare a tutti e per arrivare tutti bisogna essere comprensibili,<br />

a tutto vantaggio della semplicità e pensando soprattutto alle persone, al<br />

loro bene e alla loro capacità ricettiva.<br />

In ogni caso la Chiesa deve pensare razionalmente e organicamente i<br />

passi del suo cammino verso un ideale che essa vuole raggiungere; la comunità<br />

è chiamata ad esercitare la mente ad una forma di ascesi, per uscire da un modo<br />

di pensare e di fare, troppo improntato all’improvvisazione, spinti da una falsa<br />

convinzione che la vera spiritualità è vivere alla giornata. Speriamo che questa<br />

esemplificazione linguistica sia di aiuto ai parroci, a tutti i laici impegnati e a<br />

tutta la gente desiderosa di vivere coscientemente la propria cristianità.<br />

Altra conferma di quanto fatto lo scorso anno è la riduzione del numero<br />

dei gesti moltitudinari proposti alle parrocchie. L’obiettivo è quella di renderli<br />

più facilmente programmabili e realizzabili da parte dell’Epap dando poi il giusto<br />

tempo per evidenziarne il significato e farlo acquisire dalla comunità.<br />

Ove possibile inoltre, i gesti moltitudinari devono tendere non solo ad<br />

essere realizzati in Chiesa e quasi sempre legati alla celebrazione eucaristica e<br />

quindi offerti a coloro che già “vengono in chiesa”, ma devono avere il senso di<br />

una pastorale fuori dalla Chiesa e raggiungere il maggior numero di persone con<br />

quelle “provocazioni”, che sono proprio i gesti e gli slogan, che altro non sono<br />

se non uno strumento per comunicare frammenti di Vangelo alla gente.<br />

In diverse parrocchie si è fatto lo sforzo di creare in qualche modo i primi<br />

organismi di partecipazione (messaggeri parrocchiali ed Epap), ma questi hanno<br />

bisogno di consolidamento e soprattutto di accompagnamento per capire il loro<br />

ruolo nel contesto del cammino diocesano, anche per non scoraggiarsi.<br />

12


Allo stesso tempo vi è la necessità di creare questi organismi là dove non<br />

ci sono ancora. Allora anche questo anno si impegnerà il nuovo corso pastorale<br />

in questo sforzo. Sarà compito del vicario della pastorale e dell’EDAP aiutare<br />

le parrocchie sia a creare questi organismi sia a farli funzionare in modo tale<br />

che siano al servizio delle parrocchie della diocesi, sotto la guida dei parroci e<br />

soprattutto del vescovo.<br />

La speranza è che la leggibilità del testo sia un motivo in più per generare<br />

coesione anche in chi finora ha avuto difficoltà a comprendere la natura e il fine<br />

del cammino che si è intrapreso, per dare un segno di credibilità di una Diocesi<br />

e del suo Pastore uniti nella Chiesa e davanti alla società.<br />

13


14<br />

VERSO LA META GENERALE DELL’ANNO <strong>2010</strong>-2011<br />

Il percorso fatto per elaborare la Meta (o Obiettivo) generale per il <strong>2010</strong>-<br />

11, si allinea abbastanza strettamente al percorso metodologico fatto per l’elaborazione<br />

della Meta Generale del triennio <strong>2010</strong>-2013, infatti, i passi sono uguali,<br />

con la differenza che invece di pensare in termini di “triennio” si guarda a come<br />

attualizzare la Meta Triennale nell’anno specifico da programmare.<br />

E’ forse bene ricordare quale siano stati i passi del percorso sviluppato.<br />

Dopo la verifica di quanto fatto ed ottenuto nell’anno precedente (in questo<br />

caso quadriennio), si è riletto il Problema Fondamentale, elaborato all’inizio<br />

del progetto (vedi testo della Diagnosi), per ricordarci “da dove” siamo partiti,<br />

ossia da quale problema vogliamo uscire e per il quale abbiamo scelto un piano<br />

e in che misura la meta generale precedente è stata raggiunta.<br />

E’ stato quindi fatto un elenco di problemi emersi, in ordine al raggiungimento<br />

della meta (e non partendo dalle difficoltà o dai singoli pareri).<br />

Alla luce del confronto tra i primi due passi è stato riformulato il Problema Fondamentale<br />

ed infine elaborata la Meta Triennale.<br />

Ecco quindi che, analogamente, il risultato di questa metodologia ci ha<br />

portato ad elaborare anche la Meta (o Obiettivo) Generale per il <strong>2010</strong>-2011, che<br />

viene espressa di seguito e sarà la guida per questo anno in tutte le azioni di pastorali<br />

che andranno a svilupparsi.<br />

Cosa vogliamo raggiungere….<br />

LA GENTE DELLA NOSTRA DIOCESI VIENE SENSIBILIZZATA E FA<br />

ESPERIENZA DI UN PROCESSO EDUCATIVO AI VALORI DELLA SOLI-<br />

DARIETA’ E CONDIVISIONE.<br />

I DIVERSI CAMPI DELL’AZIONE PASTORALE NEI QUALI SI OPERA<br />

CONTRIBUISCONO A TALE SENSIBILIZZAZIONE CON INIZIATIVE<br />

ADATTE, NEL CONTESTO DEI LORO PROGRAMMI SPECIFICI, IN SI-<br />

NERGIA TRA LORO.<br />

IN PARTICOLARE GLI UFFICI DIOCESANI COMINCIANO IN MODO<br />

PIU’ SISTEMATICO AD ASSUMERE IL PIANO DIOCESANO E ARTICO-<br />

LANO, COME DI CONSUETO, I LORO PROGRAMMI SECONDO LA NA-<br />

TURA DI CIASCUN UFFICIO.<br />

L’ARCIDIOCESI INFINE CONTINUA NEL RAFFORZAMENTO DELLE<br />

STRUTTURE DI BASE GIA’ CREATE E NELLA FORMAZIONE DI QUEL-<br />

LE CHE NON ESISTONO ANCORA.


Alcuni chiarimenti sui termini dell’Obiettivo:<br />

Cosa intendono dire le seguenti affermazioni riportate nel testo:<br />

1. Viene sensibilizzata: intendiamo: si sente interpellata, coinvolta, toccata, interessata,<br />

reagisce, percepisce, si accorge, riflette.<br />

2. Fa esperienza: tali valori vanno sentiti, assaporati, provati, verificati, partecipati.<br />

3. Un processo educativo alla solidarietà e condivisione: il valore della solidarietà<br />

e condivisione va recuperato e sviluppato, secondo la diagnosi sulla<br />

realtà diocesana, nella nostra cultura e nel nostro agire.<br />

4. I diversi campi dell’azione pastorale: ogni settore pastorale si organizza<br />

in coerenza con le necessità interne ai propri cammini specifici e, allo stesso<br />

modo, trova le modalità adatte per esprimere al proprio livello il valore<br />

dell’anno, per evidenziare che il cammino diocesano deve procedere unitariamente<br />

ed organicamente, pur nelle specificità dei vari livelli.<br />

5. Rafforzamento delle strutture di base: vengono consolidate e accompagnate<br />

le strutture per la comunicazione e la partecipazione che sono state già create,<br />

mentre si promuove la creazione di quelle che non esistono ancora o si<br />

integrano quelle in formazione.<br />

Ragioni che hanno giustificato la scelta di questo Obiettivo generale:<br />

1. La realtà che viviamo<br />

Il primato dei criteri economici nella gestione della vita, l’indebolimento della<br />

dimensione interiore e la perdita del senso del bene comune sono diffusi<br />

anche nel nostro territorio mentre permane ancora la necessità di reagire alle<br />

forme di individualismo e campanilismo che il Piano ha cercato di affrontare<br />

nello scorso triennio.<br />

2. L’ideale che vogliamo<br />

Come insegna S. Giovanni, Dio è amore. La carità diventa espressione autentica<br />

di umanità ed elemento fondamentale nelle relazioni umane. Si ama<br />

tanto più efficacemente il prossimo, quanto più ci si adopera per una società a<br />

misura dell’uomo, della sua dignità, della sua vocazione.<br />

La prospettiva trinitaria, modello del cristiano, invita a costruire la famiglia<br />

umana nella solidarietà e nella comunione.<br />

3. La conversione che ci viene chiesta<br />

Occorre superare la chiusura egoistica in se stessi e la visione solo produttivistica<br />

e utilitaristica dell’esistenza riconoscendo che la gratuità è presente in<br />

molteplici forme nella vita e che tutti i processi naturali e umani, anche quelli<br />

di sviluppo economico e la stessa “salvezza”, sono basati sull’interdipendenza<br />

e sulla attuazione tangibile delle relazioni.<br />

15


PIANI SPECIFICI<br />

Ogni livello della pastorale cercherà, secondo le indicazioni riportate, di raggiungere<br />

l’OBIETTIVO GENERALE ANNUALE <strong>2010</strong>-11, adattandolo alla<br />

propria situazione, secondo quanto sarà riportato negli obiettivi specifici.<br />

1° livello:<br />

PASTORALE COMUNITARIA<br />

E’ il livello che comprende le espressioni “comunitarie” della pastorale, suddivisa,<br />

per ora, in due sotto-livelli:<br />

a) <strong>Pastorale</strong> delle Moltitudini (in cui il popolo si ritrova in quanto tale attraverso<br />

le espressioni della religiosità popolare – feste, processioni, ecc.)<br />

b) <strong>Pastorale</strong> familiare (quella che ha come soggetto la famiglia in sé stessa,<br />

nel suo vivere quotidianamente la propria vocazione, e non, semplicemente,<br />

le attività svolte a favore della famiglia).<br />

Ecco di seguito i due sotto-livelli in cui intendiamo operare per realizzare<br />

questa meta:<br />

PASTORALE DELLE MOLTITUDINI<br />

Meta:<br />

….CHE LA GENTE DELLA NOSTRA DIOCESI, IN ACCORDO CON<br />

L’OBIETTIVO GENERALE DELL’ANNO <strong>2010</strong>-11, SPERIMENTA L’EDU-<br />

CARSI ALLA SOLIDARIETÀ E ALLA CONDIVISIONE COME VALO-<br />

RE PRINCIPALE DELL’ANNO.<br />

Come si intende raggiungere la meta:<br />

Le azioni che si intendono compiere per raggiungere l’obiettivo sono di<br />

seguito descritte nel dettaglio, a partire dalle date previste.<br />

Sono stati identificati cinque Valori da sviluppare nell’anno pastorale <strong>2010</strong>-2011<br />

che percorrono in modo riassuntivo il percorso mirato all’Obiettivo proposto.<br />

Sono state individuate quindi alcune occasioni comuni a tutta la Diocesi, sia<br />

religiose che culturali che permettono di corrispondere ad affinità con i Valori<br />

proposti, non necessariamente nell’ordine di seguito indicato.<br />

Valori proposti:<br />

1. Avvicinarsi<br />

2. Riconoscere<br />

3. Comprendere<br />

4. Rispettare<br />

5. Aderire<br />

17


Per facilitare tale compito è proposta in allegato la Scheda S5 (a/b) che,<br />

ogni Epap potrà utilizzare per la preparazione e consuntivazione delle attività a<br />

fronte del gesto da sviluppare.<br />

La Scheda viene fotocopiata fronte-retro, si compilerà nel lato S5a nelle<br />

parti ripetitive preimpostate, poi si personalizza per ogni diverso evento previsto,<br />

e successivamente potrà essere utilizzata per il lato-retro S5b per riportare<br />

informazioni di verifica sull’evento attuato.<br />

Per le occasioni di celebrazioni o festive individuate e comuni per tutta<br />

la Diocesi, sono state predisposte delle Schede nelle quali sono riportati gli elementi,<br />

opportunamente elaborati, che saranno origine e attuazione della <strong>Pastorale</strong><br />

stessa, e cioè:<br />

• Il Valore<br />

• Lo Slogan del mese<br />

• Cosa si vuole raggiungere<br />

• Le Motivazioni<br />

• Gesto con cui si vuole far passare il valore<br />

• Proposte su come realizzare il gesto<br />

Anche quest’anno sono stati ipotizzati n° 3 ambiti specifici nei quali si<br />

muoverà con più attenzione la <strong>Pastorale</strong> delle Moltitudini, essi sono di seguito<br />

indicati con il riferimento al responsabile ed eventuali annotazioni generali:<br />

1. Ambito Liturgico – don Pasquale Gargano<br />

2. Ambito Catechistico – don Angelo Mansi<br />

3. Ambito Caritas – Rosario Pellegrino<br />

18<br />

Per quanto riguarda la Caritas si raccomandano le seguenti indicazioni:<br />

N. B.: L’obiettivo trasversale dei diversi segni, per l’anno pastorale in<br />

corso, resta la nascita o la promozione di un gruppo Caritas in ogni<br />

parrocchia, per cui i requisiti per l’attuazione del segno risultano:<br />

• l’individuazione di almeno un referente per ogni parrocchia;<br />

• la lettura dei bisogni e delle risorse sul territorio;<br />

• un primo piano operativo e l’eventuale stesura dello Statuto della Caritas<br />

parrocchiale.<br />

Nel corso del triennio si auspica la realizzazione di un’opera-segno (sul<br />

territorio diocesano e/o in un contesto problematico) a testimonianza del<br />

cammino comune percorso dalla nostra realtà ecclesiale all’insegna del<br />

tema “Educare… alla solidarietà”.


2 OTTOBRE <strong>2010</strong><br />

FESTA DEGLI ANGELI<br />

Valore: Avvicinarsi<br />

Slogan del mese: AVVICINIAMOCI E … CONDIVIDIAMO<br />

Cosa si vuole raggiungere:<br />

Dobbiamo prendere coscienza del fatto che intorno a noi c’è purtroppo<br />

ancora una realtà fatta di miserie materiali e spirituali e che solo se ci stringiamo<br />

attorno a valori comuni possiamo sostenere chi è in difficoltà.<br />

Motivazioni:<br />

Lettura della realtà: Attorno a noi sono presenti situazioni di grande difficoltà,<br />

sebbene la nostra società vanti benessere e progresso.<br />

L’ideale che vogliamo: Vogliamo superare la chiusura e la sicurezza per aprirci<br />

alle necessità di chi vive vicino a noi e del quale sempre più spesso neanche ci<br />

accorgiamo.<br />

La conversione che ci viene chiesta: cerchiamo di superare la convinzione,<br />

sempre più forte, che solo ciò che ci riguarda direttamente e da vicino conta,<br />

per aprirsi ai bisogni dell’altro del quale ognuno, in maniera diretta o indiretta,<br />

è responsabile.<br />

Gesto con cui si vuole far passare il valore:<br />

Celebrazione liturgica con la partecipazione delle varie realtà parrocchiali per la<br />

presentazione delle attività pastorali del nuovo anno <strong>2010</strong>-2011, seguita da un<br />

momento di festa e di condivisione (con una particolare attenzione per gli operatori<br />

pastorali anziani o ammalati).<br />

Altre iniziative (vedi di seguito) degli ambiti liturgico, catechistico, caritas.<br />

Proposte su come realizzare il gesto:<br />

La sensibilizzazione al valore avverrà nel giorno del 02 Ottobre, come momento<br />

liturgico parrocchiale, ma il valore e lo slogan saranno mantenuti evidenti in<br />

parrocchia attraverso striscioni, tabelloni grafici volantini, etc. fino al valore/<br />

segno successivo.<br />

Le occasioni di espressione del valore mensile vanno fatte a discrezione del Parroco<br />

e/o dei responsabili dei tre ambiti di seguito riportati con le relative iniziative<br />

di dettaglio così proposte:<br />

19


In ambito liturgico:<br />

Confessione con il II schema (celebrazione comunitaria) e celebrazione<br />

eucaristica per Condividere il Pane della Vita.<br />

In ambito catechistico:<br />

Avvicinarsi significa farsi vicino, farsi prossimo a chi si incrocia sul proprio<br />

cammino. La vicinanza è una qualità propria dell’essere umano, dotato di<br />

intelligenza e di amore e capace, quindi, di comprendere chi gli è vicino.<br />

“Se tu squarciassi i cieli e scendessi!: è l’invocazione forte, calda del popolo<br />

ebraico che nel Libro di Isaia (63,19) reclama la vicinanza di Dio a sé, per trovare<br />

sicurezza e condiscendenza nel suo cammino di popolo eletto.<br />

La fragilità, le innumerevoli ed impreviste incombenze, i disaccordi interni<br />

e tanti altri limiti si coagulano in quella invocazione legittima per una richiesta<br />

legittima: quella di poter contare su un Dio che in tali momenti non si<br />

eclissa dalle problematiche umane, dai molteplici bisogni che si innescano nella<br />

ferialità dell’avventura esistenziale terrena, ma divenga l’Emmanuele, il Dio<br />

sempre con noi.<br />

Un grido che viene appagato nella pienezza dei tempi con l’incarnazione<br />

di Cristo nella nostra storia: mai nessuno tra gli uomini che hanno conosciuto<br />

Cristo potrà più avanzare una simile richiesta, perché Dio in Cristo è sempre nella<br />

storia, sempre vicino all’uomo, in qualunque latitudine egli si trova a vivere:<br />

“ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28,20).<br />

Un dato è certo: prima che l’uomo si accosti a Dio, è Dio che si accosta all’uomo:<br />

Dio sa bene che l’uomo, con la sua semplice intelligenza, con i suoi artificiosi<br />

e compositi ragionamenti, mai potrà avvicinarsi a Lui, in quanto risente della<br />

fragilità creaturale. E’ Dio per primo che si avvicina all’uomo e non il contrario:<br />

Dio è Amore, un Amore che precede quello umano, capace di portarsi vicino ad<br />

ogni uomo e divenirne sostegno e aiuto.<br />

Il cristiano, divenuto figlio di Dio col Battesimo, porta nel suo DNA spirituale<br />

questi tratti di somiglianza con il suo Creatore: capace di superare la chiusura e<br />

la sicurezza per aprirsi alle necessità di chi vive vicino a lui e del quale sempre<br />

più spesso neanche ci si accorge.<br />

In questo è dimostrato al massimo la volontà di sequela del Maestro che<br />

incessantemente ammonisce:“Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli<br />

uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da<br />

questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli<br />

altri”(Gv 13,34-35).<br />

Viviamo in un’epoca dove la crisi dei valori umani ha generato la crisi<br />

economica, dove l’opulenza di pochi segna nettamente le diversità fra le persone.<br />

A tutto questo si aggiunge il vivere frenetico della società moderna che di<br />

certo non facilita le relazioni fra le persone.<br />

20


Molte ricerche condotte nell’ambito della psicologia sociale hanno evidenziato<br />

che chi ha una vita affettiva e relazionale soddisfacente, non solo è molto<br />

più felice, ma ha anche una salute migliore e vive più a lungo. La solitudine,<br />

quando non è una scelta volontaria, incide molto negativamente sul nostro benessere<br />

psicologico più di quanto possiamo immaginare. La sensazione di non essere<br />

importanti per nessuno è la causa di molte depressioni e persino di molti suicidi.<br />

Eppure, triste a dirsi, la solitudine è una condizione che si sta diffondendo sempre<br />

di più, complici le modalità relazionali superficiali, l’incapacità di molte persone<br />

di sapere esprimere le proprie emozioni e la sfiducia verso gli altri.<br />

Occorre equipaggiarsi, dunque, di capacità empatica, per saper percepire<br />

tante inespresse esigenze di persone che ci attorniano e attestano, nei modi più<br />

svariati, desiderio di attenzione ai loro bisogni essenziali.<br />

La solidarietà resta la testimonianza più immediata di vicinanza e condivisione:<br />

essa spezza la logica dell’agire in nome dell’interesse e prepara a quella<br />

della gratuità, in nome della carità, anima vera delle relazioni cristiane. La solidarietà<br />

dà senso ai giorni della vita, aprendo agli altri e… a sé stessi.<br />

I catechisti, aiutati dalla Caritas parrocchiale o diocesana, possono<br />

creare, nella programmazione mensile, occasioni di incontro tra il loro gruppo<br />

e quelli più vicini alla parrocchia che curano l’assistenza a malati, disabili,<br />

bisognosi, per essere informati sulle reali esigenze di povertà presenti sul territorio<br />

e sulle concrete azioni di intervento in atto. I catechisti possono concordare,<br />

poi, visite con i ragazzi o giovani del loro gruppo catechistico presso i<br />

luoghi dove è fattivamente praticata la carità e la vicinanza ai bisognosi.<br />

In ambito Caritas:<br />

A servizio dei vicini<br />

Per ricordare la festa degli angeli ci dobbiamo interrogare su: come aiutare<br />

chi ci è accanto? Come incoraggiarlo? Come essere per il prossimo l’angelo custode<br />

che, soprattutto nei momenti di difficoltà, resta sempre accanto al fratello?<br />

“…non basta saper volare con te, Signore, tu mi hai dato il compito di abbracciare<br />

anche il fratello ed aiutarlo a volare…” (Don Tonino Bello)<br />

Il gruppo Caritas Parrocchiale (o in alternativa alcune persone designate<br />

dal parroco) è invitato a promuovere un progetto di “Adozioni di vicinanza” per<br />

sostenere famiglie bisognose appartenenti alla propria comunità parrocchiale. Il<br />

progetto potrebbe prevedere che gruppi di famiglie si rendano disponibili per<br />

altri nuclei familiari bisognosi per sostenerli attraverso varie tipologie di aiuto in<br />

base alle loro richieste ed esigenze, esempio:<br />

• accoglienza<br />

• ascolto<br />

• accompagnamento<br />

21


ed eventualmente contributi per:<br />

• spese<br />

• utenze (bollette e fitti)<br />

• vestiario e prodotti per l’infanzia.<br />

La dimensione dell’ascolto, fondamentale nell’esperienza pastorale, favorisce<br />

relazioni con i poveri, maestri e pulpito del parlare e dell’agire di ogni comunità<br />

parrocchiale e di ogni gruppo Caritas in particolare. Dall’ascolto e dall’accoglienza<br />

di chi vive disagi possono scaturire altre funzioni quali la presa in carico,<br />

l’orientamento, l’accompagnamento, la prima risposta ai bisogni della persona.<br />

Il Centro di Ascolto diocesano, che non è sostitutivo di quello parrocchiale,<br />

potrebbe su richiesta, segnalare alcune famiglie in difficoltà da sostenere.<br />

Da una lettura delle richieste degli utenti che si sono rivolti ai centri di ascolto<br />

(diocesano e parrocchiali) da gennaio ad agosto <strong>2010</strong> risultano i seguenti dati :<br />

22<br />

RICHIESTE UTENTI n°<br />

lavoro (richieste) 75<br />

lavoro (offerte) 20<br />

pagamento utenze luce e gas 30<br />

spesa 89<br />

microcredito 7<br />

sportello giuridico 20<br />

sportello immigrati 30<br />

consulenza psicologa 6<br />

consulenza familiare 9<br />

accoglienza 10<br />

TOTALE 296<br />

L’obiettivo delle “adozioni di vicinanza” è favorire il farsi prossimo delle<br />

famiglie in difficoltà, educandole ed educandosi a stili di sobrietà, cammini di<br />

“liberazione” e, perciò, di promozione umana e comunitaria.<br />

Lo scenario globale<br />

“La terra ha abbastanza per le necessità di tutti, non per l’avidità di pochi.”<br />

(Gandhi)<br />

La situazione nel Congo, purtroppo, è davvero drammatica. Quest’anno,<br />

a causa della crisi socio-economica, è caos nelle scuole. A causa di ciò, molti<br />

stanno abbandonando la scuola, mentre continuano gli scontri tra Stato, insegnanti<br />

e genitori, i quali fanno fatica a garantire il diritto allo studio ai loro figli.


Come contribuire:<br />

• 80 euro per sostegno scolastico di un anno medio/superiori<br />

• 50 euro per sostegno scolastico di un anno alle elementari<br />

• 75 euro per sostegno di un anno di una famiglia<br />

- le quote possono essere versate anche mensilmente -<br />

Rendiamo vicini i “lontani”: facciamoci prossimo dei ragazzi del Congo, offrendo<br />

loro la possibilità di frequentare la scuola.<br />

Tutte le iniziative devono essere predisposte come calendario, modalità e diffusione,<br />

con sufficiente anticipo attraverso volantini e cartelloni e striscioni, da<br />

predisporre dall’Epap e/o dai collaboratori degli ambiti suddetti, e attraverso<br />

i Messaggeri e gli operatori coinvolti (parroco e diaconi, catechisti, operatori<br />

caritas, etc..).<br />

Commento:<br />

Il Parroco e/o i responsabili dei tre ambiti, preparano un commento esplicativo<br />

del valore, gesto e slogan che sarà ripetutamente diffuso con sufficiente anticipo<br />

e nel corso della realizzazione del segno.<br />

23


24<br />

1-2 NOVEMBRE <strong>2010</strong><br />

FESTA DEI SANTI<br />

E COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI<br />

Valore: Riconoscere<br />

Slogan del mese: TESTIMONI FEDELI<br />

Cosa si vuole raggiungere:<br />

Fare memoria delle nostre radici cristiane, grazie alla testimonianza di Santi o di<br />

coloro che ci hanno preceduto.<br />

Motivazioni:<br />

Lettura della realtà: Oggi rimuoviamo facilmente le nostre radici, per vivere<br />

ancorati esclusivamente al presente.<br />

L’ideale che vogliamo: Con lo sguardo rivolto alla testimonianza di chi ci ha<br />

preceduto, costruire il nostro presente e quello della comunità in cui viviamo.<br />

La conversione che ci viene chiesta: L’umiltà e il coraggio di farsi discepoli.<br />

Gesto con cui si vuole far passare il valore:<br />

Realizzare un cartellone con la foto del Santo patrono con al seguito foto<br />

di altri santi e testimoni di fede. Invitare la comunità ad incontrarsi in un punto<br />

della Parrocchia per una Fiaccolata attraverso le vie principali del territorio, che<br />

si concluderà, a scelta, con la Celebrazione Eucaristica o con un momento di<br />

preghiera.<br />

Proposte su come realizzare il gesto:<br />

La sensibilizzazione al valore avverrà nei giorni 01 e/o 02 Novembre, come momento<br />

liturgico parrocchiale, ma il valore e lo slogan saranno mantenuti evidenti<br />

in parrocchia attraverso striscioni, tabelloni grafici volantini, etc. fino al valore/<br />

segno successivo.<br />

Le occasioni di espressione del valore mensile vanno fatte a discrezione del Parroco<br />

e/o dei responsabili dei tre ambiti di seguito riportati con le relative iniziative<br />

di dettaglio così proposte:<br />

In ambito liturgico:<br />

Nella celebrazione Eucaristica comunitaria si scelgano 3 persone che diano la<br />

propria testimonianza di fede (es: catechista, ministri straordinario, lettore, coppia,<br />

seminarista, sacerdote).


In ambito catechistico:<br />

Soprattutto i più giovani, nella vita hanno lo sguardo rivolto costantemente<br />

al futuro: sognano e progettano in grande; quando questo accade è significativo!<br />

Ma analizzando più approfonditamente la nostra realtà dobbiamo, con<br />

una certa tristezza, notare che tale prospettiva rischia di andare a discapito di<br />

quella attenzione che non dovrebbe mancare nel nostro bagaglio di viaggio: il<br />

ricordo di chi ci ha preceduto ed ha operato con frutto ed impegno nei nostri<br />

territori.<br />

Dobbiamo crescere nella consapevolezza cioè, che il presente ed il futuro<br />

non nascono con noi e non sono generati soltanto dalla nostra generosità di lavoro.<br />

“Siamo dei nani sulle spalle dei giganti”, sosteneva qualcuno ed in effetti<br />

in questa espressione è nascosta una grande verità: il bene che hanno già compiuto<br />

nei nostri ambienti di vita quelli che ci hanno preceduto nel cammino di fede!<br />

Se noi cioè apriamo gli occhi e conosciamo un po’ più da vicino le loro<br />

testimonianze di vita scopriamo quanta ricchezza di significati e valori è nascosta<br />

sotto la coltre dei loro esempi.<br />

Per potere fare questo occorre tanta umiltà perché dobbiamo saper dire a<br />

noi stessi che in effetti noi non sappiamo e non sappiamo fare tutto e che perciò<br />

abbiamo ancora tanto da imparare e da crescere; tutto questo avviene non da soli<br />

ma se ci sentiamo sostenuti anche dagli esempi dei nostri padri, che in maniera<br />

diversa fanno ancora parte della comunità.<br />

Per intenderci meglio possiamo far riferimento al testo degli Atti degli<br />

Apostoli: con l’ausilio degli studiosi scopriamo che in questo libro del Nuovo<br />

Testamento i protagonisti principali non sono gli Apostoli, che pur tanto si impegnano<br />

e soffrono per annunciare il Signore Risorto, ma la Parola di Dio che<br />

“cresce e si diffonde”, “come, l’agricoltore non lo conosce neppure” nota d’altro<br />

canto l’evangelista Marco; essa ha bisogno solo di piedi, di mani e di bocche che<br />

la annuncino.<br />

Gli Apostoli scoprono cioè che la loro opera è quella di essere costituiti<br />

semplici strumenti nelle mani di Dio, opera paragonabile a quella dei corridori<br />

della staffetta nello sport, i quali portano un testimone che passa da mano in<br />

mano, per gli Apostoli da generazione in generazione.<br />

Anche nei nostri ambienti e nel nostro tempo riconosciamo di aver<br />

ricevuto un testimone e ci impegniamo a trasmetterlo alle nuove generazioni.<br />

Significativo è anche valorizzare un gesto: quello della preghiera nella casa<br />

del defunto ed in chiesa; intorno al feretro in quel momento ci sono tutti i<br />

parenti stretti, ai quali è bello ricordare che la persona deceduta ci lascia un<br />

testimone ed un patrimonio di valori dati con l’esempio e gli insegnamenti da<br />

continuare a trasmettere.<br />

25


Qui ci troviamo di fonte ad un punto nevralgico ed un anello debole della<br />

nostra società, perché notiamo che “alcune corse si interrompono o vanno molto<br />

più a rilento” nel passaggio intergenerazionale: gli esempi luminosi di fede lasciati<br />

dai padri non sono seguiti con lo stesso fervore dai figli e questo certamente<br />

peggiora il quadro della società, che non conta più su membri esigenti con se stessi<br />

nel dare gli esempi necessari. Forse proprio per questo i nostri vescovi hanno<br />

messo al centro dell’attenzione per questo decennio la questione educativa.<br />

Il tipo di atteggiamento proposto da una parte ci facilita il compito, perché<br />

non dobbiamo impiantare ex novo nulla, ma solo aver l’umiltà di continuare<br />

l’opera di seminagione svolta fino a noi, ma dall’altra parte esalta la nostra fantasia,<br />

perché saremmo molto ingenui se pensassimo di continuare a vivere quei<br />

valori con le stesse modalità di chi ci ha preceduto.<br />

C’è bisogno quindi di mettere in campo tutta la nostra creatività per essere<br />

fedeli ai principi, ma adattarli ai linguaggi e alla cultura contemporanei che<br />

cambiano velocemente, come ricordavano i nostri vescovi nel decennio scorso.<br />

Anche quanto scrive San Paolo nella prima lettera ai Corinti può essere<br />

d’esempio: “Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma è Dio che ha fatto crescere”.<br />

Per i sacerdoti infine possiamo fare riferimento all’esempio lasciato dal<br />

Santo Curato: impegni e sacrifici hanno caratterizzato la sua esistenza di parroco,<br />

che nelle modalità vanno, con equilibrio e saggezza, adattati ai tempi di oggi.<br />

Abbiamo fiducia: quell’opera di santità compiuta da Dio nei nostri padri,<br />

continuerà ad attuarla oggi, se noi ci rendiamo docili nelle sue mani.<br />

In ambito Caritas:<br />

A servizio dei vicini<br />

Il gruppo Caritas Parrocchiale, (o in alternativa alcune persone designate<br />

dal parroco) partendo dall’esempio di un sacerdote, un/a religioso/a oppure di<br />

un/a laico/a che ha testimoniato l’amore di Dio ai fratelli, promuove un incontro/<br />

manifestazione su come vive la comunità il presente testimoniando i valori cristiani,<br />

tenendo desta l’attenzione agli “ultimi” in un’ottica educativa.<br />

La figura di riferimento potrebbe essere quella di S. Giuseppe Moscati.<br />

L’incontro potrebbe essere un’occasione di confronto tra diverse generazioni<br />

(es. anziani e giovani) durante la quale, partendo dall’esempio dell’operato<br />

della figura prescelta, riconoscere i “vecchi” e i “nuovi” testimoni fedeli e, attraverso<br />

il loro operato, riflettere su come diventare a propria volta testimoni fedeli<br />

all’interno della comunità parrocchiale di appartenenza.<br />

“Non la scienza, ma la carità ha trasformato il mondo,e solo pochissimi<br />

sono passati alla storia per la scienza; ma tutti potranno rimanere imperituri,<br />

simbolo dell’eternità della vita, in cui la morte non è che una tappa, una metamorfosi<br />

per più alto ascenso, se si dedicheranno al bene.”<br />

(S. Giuseppe Moscati)<br />

26


A livello operativo, si suggerisce di predisporre a vista una foto del testimone<br />

prescelto, fornire una breve scheda biografica e, su un cartellone diviso in<br />

due parti, annotare quanto riferito dai presenti e quanto oggi c’è da fare in ambito<br />

caritativo per costruire una comunità fondata su valori cristiani autentici.<br />

Dall’incontro deve emergere un impegno comune a favore del dialogo fra<br />

gli operatori parrocchiali, del confronto su azioni comuni da intraprendere per superare<br />

particolarismi e promuovere coinvolgimento nel servizio a favore degli ultimi.<br />

Per la scheda biografica di S. Giuseppe Moscati, ci si può rivolgere alla<br />

Caritas Diocesana.<br />

Lo scenario globale<br />

Riconoscere i testimoni fedeli del nostro tempo significa rendere omaggio<br />

a quanti hanno deciso di lasciare tutto per seguire Cristo servendolo nei poveri<br />

anche a costo del martirio come don Andrea Santoro (ucciso in Turchia).<br />

“Si deve diventare così semplici senza parole come il grano che cresce e la pioggia<br />

che cade; si deve semplicemente essere…” (Etty Hillesum)<br />

Una proposta operativa potrebbe essere quella di: mettersi in contatto<br />

con i missionari provenienti dalla nostra Arcidiocesi, testimoni fedeli in paesi<br />

lontani, scrivendo loro una lettera o una e-mail nella quale mostrare la vicinanza,<br />

l’affetto e l’apprezzamento per la loro diakonìa.<br />

Un aiuto concreto può essere offerto alla MISSIONE ANKILILOAKA, in<br />

cui opera don Salvatore Avallone (sacerdote salesiano originario di Vietri sul Mare).<br />

Ankiloloaka è un villaggio nel grande Sud del Madagascar. La zona è<br />

arida e si cerca, tra l’altro, così di costruire dei pozzi per agevolare la vita del<br />

villaggio e di quelli limitrofi.<br />

Il costo per la costruzione di un pozzo è di € 500 circa.<br />

“Tre sono le chiavi che Dio ha riservato nelle su mani:la nascita, la resurrezione,<br />

l’acqua che è dono supremo.” (dal Talmud)<br />

Tutte le iniziative devono essere predisposte come calendario, modalità<br />

e diffusione, con sufficiente anticipo attraverso volantini e cartelloni e striscioni,<br />

da predisporre dall’Epap e/o dai collaboratori degli ambiti suddetti, e attraverso<br />

i Messaggeri e gli operatori coinvolti (parroco e diaconi, catechisti, operatori<br />

caritas, etc..).<br />

Commento:<br />

Il Parroco e/o i responsabili dei tre ambiti, preparano un commento esplicativo<br />

del valore, gesto e slogan che sarà ripetutamente diffuso con sufficiente<br />

anticipo e nel corso della realizzazione del segno.<br />

27


28<br />

2 FEBBRAIO<br />

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE<br />

(Candelora)<br />

Valore: Comprendere<br />

Slogan del mese: METTI IN LUCE LA VITA<br />

Cosa si vuole raggiungere:<br />

Riconoscere e comprendere pienamente che la vita è dono e che dobbiamo<br />

metterci a servizio di essa, sempre.<br />

Motivazioni:<br />

Lettura della realtà: Nella società in cui viviamo la vita non è più considerata<br />

come dono, ma come un qualcosa da programmare e poter gestire a proprio piacimento.<br />

L’ideale che vogliamo: Mettere in luce il valore di inviolabilità ed intangibilità<br />

della vita.<br />

La conversione che ci viene chiesta: Accettare la vita totalmente, viverla in<br />

pienezza, apprezzare le diversità.<br />

Gesto con cui si vuole far passare il valore:<br />

Attraverso i messaggeri far giungere a tutte le famiglie la candela, segno<br />

di luce e di fede, da riportare in Chiesa durante la Celebrazione.<br />

Proposte su come realizzare il gesto:<br />

La sensibilizzazione al valore avverrà nel giorno 02 Febbraio, come momento<br />

liturgico parrocchiale, ma il valore e lo slogan saranno mantenuti evidenti<br />

in parrocchia attraverso striscioni, tabelloni grafici volantini, etc. fino al valore/<br />

segno successivo.<br />

Le occasioni di espressione del valore mensile vanno fatte a discrezione<br />

del Parroco e/o dei responsabili dei tre ambiti di seguito riportati con le relative<br />

iniziative di dettaglio così proposte:<br />

In ambito liturgico:<br />

Adorazione Eucaristica: “Gesù, luce e vita dell’uomo”.<br />

In ambito catechistico:<br />

“La vita è un dono legato a un respiro… dovrebbe ringraziare chi si<br />

sente vivo… ogni emozione, ogni cosa è grazia… è un dono che si deve accettare,<br />

condividere poi restituire!”: così il famoso cantante italiano Renato Zero


si esprime in una sua canzone “La vita è un dono”, per annotare la sorpresa che<br />

incessantemente sorprende l’uomo che riflette e mai si appaga di cercare e di<br />

ricercare il mistero del suo esistere, del suo quotidiano vivere.<br />

E’ un’epoca la nostra in cui primeggia la legge dell’economia che ha<br />

sempre l’ultima parola da dire… persino sulla vita, considerata non per il valore<br />

in sé, ma per quello che essa può dare all’incremento produttivo in tutti i campi<br />

del lavoro umano. Essa non scende nella profondità del mistero della vita, ma si<br />

ferma all’elemento forza del redditizio: è considerato in primo piano chi possiede<br />

salute, capacità, ma arretra, nei suoi parametri riflessivi, chi è anziano, chi è<br />

portatore di handicap, chi è debole in salute …<br />

Anche la cultura del relativismo e del materialismo concorrono nell’eclissare il<br />

valore della vita.<br />

Per molti si nasce per caso, si vive per caso, si muore per caso, senza un filo<br />

logico, né un nesso sui cui rapportarsi. La cultura soggettivistica di questa epoca<br />

post-modernista accentua tangibilmente questi riflessi che incidono nelle scelte<br />

personali, che portano non a vivere, ma a vivacchiare, vivendo alla giornata…<br />

così come capita, senza un senso, senza un orizzonte.<br />

Ecco allora ciò che ne deriva: non si apprezza la propria vita fino in<br />

fondo, né quella degli altri, fino a suscitare la cultura del sospetto, della diffidenza,<br />

dell’indifferenza più totale, come spesso registra la cronaca in generale.<br />

“Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu<br />

uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni”(Ger 1,<br />

5): occorre possedere l’ispirato intuito del profeta Geremia per dare valore alla<br />

vita risalendo alla sua vera Sorgente: il Creatore.<br />

Solo dall’Artefice della vita si riscopre il senso del fluire della vita, in<br />

qualsiasi epoca essa viene declinata. In Lui tutto è verità anche la vita, intesa<br />

come sua vocazione a farne occasione di amore nel pellegrinaggio lungo le vie<br />

di questa terra. Una vita giudicata non dalla quantità degli anni, ma dalla qualità<br />

del suo evolversi come occasione di solidarietà e condivisione nelle molteplici<br />

esperienze esistenziali nelle quali essa si trova incarnata. Ogni vita è sacra, inviolabile,<br />

proprio perché è un dono che viene dall’Alto, con un progetto che l’accompagna,<br />

capace di andare al di là delle apparenze, di ogni forma di razzismo<br />

o particolarità.<br />

L’ultimo Convegno Regionale di <strong>Pastorale</strong> del Turismo organizzato<br />

dalla Conferenza Episcopale Campana nella persona del nostro Arcivescovo,<br />

suo delegato, svoltosi ad <strong>Amalfi</strong> il 12 Giugno <strong>2010</strong> ha evidenziato come anche<br />

il turismo, così presente sul nostro territorio diocesano, è una via privilegiata di<br />

apertura e di accoglienza delle diversità che vi affluiscono. Quanto appaiono appropriate<br />

le parole di papa Benedetto XVI quando afferma: “Senza verità si cade<br />

in una visione empiristica e scettica della vita, incapace di elevarsi sulla prassi,<br />

perché non interessata a cogliere i valori — talora nemmeno i significati — con<br />

cui giudicarla e orientarla” (Caritas in veritate, n. 9), e ancora : “Non vi è dunque<br />

29


umanesimo vero se non aperto verso l’Assoluto, nel riconoscimento d’una vocazione,<br />

che offre l’idea vera della vita umana” (n.16).<br />

E’ lodevole la tradizione così consolidata tra i ragazzi d’oggi nell’invitarsi<br />

reciprocamente alle feste dei compleanni, per il taglio della torta e lo<br />

scambio dei regali. Occorre che i parroci, i catechisti insistano sulla valorizzazione<br />

di tali momenti, per sottolineare ulteriormente il valore della vita tra i<br />

giovanissimi, richiamando loro la sua Sorgente e il suo senso. Quanti ragazzi<br />

sono capaci nel giorno del loro compleanno di elevare una preghiera di lode<br />

all’Autore della vita? Non si insisterà mai abbastanza, coi tempi che corrono,<br />

al richiamo del valore della vita e al senso da dare ad essa.<br />

Con l’aiuto della Caritas Parrocchiale i catechisti possono, con il<br />

gruppo dei ragazzi organizzare la festa di compleanno per un anziano, per un<br />

portatore di handicap, per un emarginato, a casa loro o negli ambienti parrocchiali:<br />

per confermare nelle giovani coscienze che la vita è bella quando ci si<br />

apre a tutti, soprattutto a chi è più fragile e più bisognoso di tenerezza umana<br />

e spirituale. Ogni vita è dono di Dio!<br />

In ambito Caritas:<br />

A servizio dei vicini<br />

“Quegli occhi che hanno visto nascere una vita non invecchiano mai.” (T. S. Eliot)<br />

Lo slogan del mese ci suggerisce di mettere in luce la vita, per comprendere<br />

che essa è un dono e che occorre porsi sempre al suo servizio: dal concepimento<br />

alla conclusione.<br />

Una proposta concreta è il sostegno al PROGETTO GEMMA.<br />

Un’idea per salvare la vita, offrendo ad una madre il sostegno economico<br />

che le consenta di portare a termine, con serenità, il periodo di gestazione e l’aiuti<br />

nel primo anno di vita del bambino.<br />

Il contributo mensile minimo da versare direttamente al CAV (Centro di<br />

Aiuto alla Vita) è di € 160, cifra condivisibile con altre parrocchie.<br />

Un’alternativa al “Progetto Gemma” è rappresentata dal sostegno<br />

del”Progetto Santa Gianna” che consiste nel versamento di una somma di €<br />

800,00 (o parte di essa) a favore di una donna della nostra Chiesa locale che attende<br />

un bambino.<br />

La cifra viene utilizzata in questo modo:<br />

€ 100,00 per acquisto tutine o altro occorrente prima della nascita, verso<br />

il sesto o settimo mese;<br />

€ 200,00 da consegnare alla mamma come “premio nascita“ al momento<br />

del parto;<br />

€ 50,00 per mesi dieci per contributo spese per pannolini.<br />

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Alla mamma verranno consegnate ulteriori € 300,00 in caso di necessità<br />

di acquisto di latte in polvere. Per maggiori informazioni, rivolgersi all’ufficio<br />

Movimento per la vita (presso il palazzo Vescovile di <strong>Cava</strong>).<br />

Lo scenario globale<br />

“Noi crediamo che possiamo e dobbiamo sperare perché c’è il buio..ma c’è<br />

anche la luce ed essa invade l’oscurità non facendo venir mai meno l’amore.”<br />

(Anonimo Africano)<br />

Gesù ha bisogno di noi per offrire parole e gesti d’accoglienza, ha bisogno<br />

delle povere parole di speranza che sappiamo pronunciare. Gesù continua ancora<br />

oggi a moltiplicare il pane della vita e chiede la nostra disponibilità per distribuirlo<br />

alla folla, in modo particolare ai poveri, ai diseredati ed ai lontani… Egli ci<br />

chiede, perciò, una testimonianza autentica e coerente dell’essere cristiani.<br />

In occasione del segno a sostegno della vita, la Caritas diocesana rilancia<br />

le bomboniere della solidarietà, un piccolo gesto, che non costa nulla, per regalare<br />

un sorriso, trasformando la gioia di un momento importante (un sacramento, un<br />

compleanno, ..) in rendimento di grazie a favore di chi, in questo modo, può fare<br />

esperienza dell’Amore di Dio. Basta scegliere di devolvere il corrispettivo delle<br />

bomboniere, o una piccola parte di esso, a uno dei progetti Caritas (Albania, Brasile,<br />

Congo, India, Madagascar, Romania), permettendo a famiglie e bambini di<br />

ricevere un aiuto concreto senza essere “sradicati” dal proprio ambiente naturale.<br />

E’ possibile scegliere tra:<br />

• pergamena personalizzata con timbro Caritas<br />

• sacchetto o scatolina porta confetti.<br />

Un’ulteriore iniziativa a favore della vita è rappresentata dall’eventuale accoglienza<br />

di un bambino rumeno della diocesi di Cluj nel periodo estivo. Lo stile<br />

dell’accoglienza è caratteristica fondamentale di Gesù, riassunta nella parabola<br />

del Samaritano, che manifesta la misericordiosa bontà dell’uomo nell’incontro<br />

con il suo prossimo, sebbene questi appartenga ad altra etnia o si identifichi in<br />

differenti tradizioni socio-culturali. Per tutte le proposte ci si può rivolgere alla<br />

Caritas diocesana. Tutte le iniziative devono essere predisposte come calendario,<br />

modalità e diffusione, con sufficiente anticipo attraverso volantini e cartelloni e<br />

striscioni, da predisporre dall’Epap e/o dai collaboratori degli ambiti suddetti, e<br />

attraverso i Messaggeri e gli operatori coinvolti (parroco e diaconi, catechisti,<br />

operatori caritas, etc..).<br />

Commento:<br />

Il Parroco e/o i responsabili dei tre ambiti, preparano un commento esplicativo<br />

del valore, gesto e slogan che sarà ripetutamente diffuso con sufficiente<br />

anticipo e nel corso della realizzazione del segno.<br />

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32<br />

MARZO - APRILE<br />

QUARESIMA <strong>2010</strong><br />

Valore: Rispettare<br />

Slogan del mese: UMILIÒ SE STESSO… (Fil 2,8)<br />

Cosa si vuole raggiungere:<br />

Guardando a Gesù in Croce, maturare l’accettazione e il rispetto per la<br />

vita che appare diversa.<br />

Motivazioni:<br />

Lettura della realtà: Abituati, oggi, alla ricerca del ‘bello’ e del ‘perfetto’, ci<br />

siamo convinti che tutto ciò che è diverso ci è di ostacolo e, quindi, lo rifiutiamo.<br />

L’ideale che vogliamo: Piena accettazione della diversità e della sofferenza<br />

come parte integrante della vita di ciascuno.<br />

La conversione che ci viene chiesta: Vincere (superare) la visione della sofferenza<br />

e della diversità come limiti.<br />

Gesto con cui si vuole far passare il valore:<br />

Invitare la Comunità a partecipare ad una Via Crucis per le strade della<br />

città. Avremo, inoltre, una particolare attenzione per le persone diversamente<br />

abili, se possibile coinvolgere giovani e adulti a fornire supporto per far partecipare<br />

chi non è autonomo, secondo la sensibilità dei Parroci e delle Comunità.<br />

Proposte su come realizzare il gesto:<br />

La sensibilizzazione al valore avverrà nei giorni predisposti dalle singole<br />

Parrocchie durante la Quaresima, come momento liturgico parrocchiale, ma il<br />

valore e lo slogan saranno mantenuti evidenti in parrocchia attraverso striscioni,<br />

tabelloni grafici volantini, etc. fino al valore/segno successivo.<br />

Le occasioni di espressione del valore mensile vanno fatte a discrezione<br />

del Parroco e/o dei responsabili dei tre ambiti di seguito riportati con le relative<br />

iniziative di dettaglio così proposte:<br />

In ambito liturgico:<br />

Tema della Conversione. Gesto di solidarietà facendosi vicino<br />

al prossimo. Impegno quaresimale: aiutare una persona in difficoltà fisiche,<br />

accompagnandola a Messa, offrendo così un servizio del tutto evangelico<br />

e sperimentando il servizio speciale nell’amore predicato da Gesù.<br />

In ambito catechistico:


Come cristiani siamo invitati da Gesù a saper guardare e soprattutto a<br />

leggere i segni dei tempi: viviamo in una cultura che esalta la bellezza e la prestanza<br />

fisica del corpo umano; infatti se solo per un attimo diamo uno sguardo<br />

ai manifesti pubblicitari che riempiono i muri delle nostre città, ci accorgiamo<br />

come in tante forme l’aspetto fisico e la sua cura è esaltato. Se da una parte non<br />

condanniamo, per posizione presa, tutto ciò che è del mondo, dall’altra dobbiamo<br />

saper riconoscere anche i limiti di questo pensiero oggi dominante.<br />

Infatti se poi con la fantasia pastorale che deve caratterizzarci proviamo<br />

ad entrare discretamente nelle case della nostra gente e dei nostri paesi, ci accorgiamo<br />

subito di quanti segni negativi questo corpo è caratterizzato e quante<br />

negatività e disagi sono impressi sui corpi dei nostri fratelli e delle nostre sorelle<br />

che abitano proprio vicino a noi! Approfondendo ancora di più l’analisi e rivolgendoci<br />

direttamente alla nostra persona analizziamo che in tante forme e in tanti<br />

episodi questi limiti hanno segnato la nostra vita e i nostri giorni.<br />

Eppure sentiamo di essere fatti per qualcosa che abbia il sapore dell’Infinito<br />

e dell’Eterno! E allora come facciamo ad accettare questi limiti che sembrano<br />

umiliare e mortificare la nostra persona, le nostre più nobili aspirazioni e<br />

la nostra più alta vocazione?<br />

E’ importante a questo punto della ricerca volgere lo sguardo in alto o<br />

anche in basso, verso cioè Colui che si è umiliato fino ad accettare la nostra condizione<br />

umana ed i suoi limiti, fino a raggiungere la situazione del Servo Sofferente.<br />

Il Vangelo della vita tante volte ci mostra i disagi anche del suo corpo<br />

di uomo: Egli ha pianto per l’amico morto e per l’ unico figlio, giovane, morto<br />

alla vedova di Nain, ha provato stanchezza nella predicazione, tanto da portarlo<br />

a cercare oasi di silenzio insieme ai discepoli, ha avvertito fino in fondo l’amarezza<br />

del tradimento dell’amico, ha sofferto nel suo corpo la Passione redentrice.<br />

A questo corpo, che noi ancora contempliamo nei suoi limiti e attraverso<br />

cui scopriamo l’Amore di Dio, noi siamo misticamente uniti attraverso il nostro<br />

Battesimo ed è con questo corpo che siamo chiamati a confrontarci quando nel<br />

nostro avvertiamo i limiti; al Crocifisso per amore dell’uomo offriamo e doniamo<br />

le nostre sofferenze di ogni tipo, perché possiamo anche noi completare ciò<br />

che manca ai suoi patimenti per la salvezza del mondo: è San Paolo che ci dona<br />

questa visione e questa spiritualità nella lettera ai Colossesi. Egli, infatti, nel suo<br />

corpo ha sperimentato tanti limiti (forse era epilettico), tanto da chiedere a Dio<br />

di esserne liberato, ma si è sentito rispondere che gli bastava la Grazia sua.<br />

Inoltre facendo attenzione alle cronache positive che purtroppo poche<br />

volte sono riportate dai giornali apprendiamo di persone che, pur segnate da<br />

grandi limiti fisici, fanno enormi progressi in campo spirituale e riescono pure<br />

in quelle condizioni ad apprezzare e far apprezzare la vita.<br />

Ma se soltanto domandiamo ai nostri parroci o anche ai ministri straordinari,<br />

che servono con amore i nostri ammalati, certamente avremo modo di venire a<br />

conoscenza di tante belle esperienze che mai diversamente verranno alla luce.<br />

33


Da tutto ciò possiamo capire come è vera ed efficace nella Chiesa del<br />

Signore la Comunione dei santi, che porta ad offrire per gli altri le proprie pene.<br />

Santa Teresa del Bambino Gesù ha addirittura adottato con le sue sofferenze<br />

fisiche alcuni sacerdoti, missionari del Vangelo in terre lontane: la Chiesa l’ ha<br />

proclamata perciò patrona delle missioni.<br />

Nella vita di tanti Santi questi limiti emergono in maniera misteriosa ed<br />

inspiegabile, quasi a manifestarci un superiore disegno mistico. Pensiamo solo<br />

a Santa Bernadetta o anche a San Gregorio Magno che proprio quando scrive su<br />

Giobbe, provato fin nelle midolla delle sue ossa, vive una lunga esperienza di<br />

malattia.<br />

Certo il corpo continuerà a far sentire i suoi pesi, ma ci accorgeremo<br />

che quell’esperienza di limite non è stata inutile ed anche ad là di quello che<br />

noi riusciamo a pensare, abbiamo contribuito alla salvezza del mondo.<br />

In ambito Caritas:<br />

A servizio dei vicini<br />

“Dio non è venuto a spiegare la sofferenza ma a riempirla della Sua presenza.”<br />

(P. Claudel)<br />

La Caritas, organismo pastorale della CEI, è stata istituita per animare<br />

la comunità, con l’obiettivo di aiutarla a vivere la testimonianza della carità non<br />

solo come fatto privato, ma come esperienza comunitaria costitutiva della Chiesa.<br />

La Caritas diocesana da tempo si sta interrogando sulle cosiddette nuove<br />

povertà nei singoli contesti. Dalle comunità parrocchiali, dalle numerose persone<br />

che si rivolgono ai Centri di Ascolto in diocesi emerge sempre più che, oltre<br />

alle forme di povertà più estreme, ci sono disagi nascosti causati principalmente<br />

dalla solitudine.<br />

Per questo motivo, la Caritas diocesana propone come segno alle Caritas<br />

Parrocchiali (o persone designate dal parroco) di attivare un nuovo servizio di assistenza<br />

domiciliare rivolto a persone malate, anziane, sole e famiglie in difficoltà.<br />

Questo servizio ha l’intento di alleviare le sofferenze delle persone fragili<br />

attraverso un intervento che privilegi l’ascolto e la condivisione. Esso ha come<br />

obiettivo quello di supportare, affiancare, essere prossimo attraverso l’incontro<br />

con le persone nel loro spazio di vita: la casa. Tutto ciò per stabilire una relazione<br />

che possa dare sollievo, far sentire le persone meno sole e meglio sostenute da<br />

una rete territoriale solidale. Per le Caritas Parrocchiali e per quanti sono impegnati<br />

nel volontariato si fa strada un “nuovo” modo di operare, la prossimità.<br />

Con ciò si intende raggiungere la costruzione di una comunità solidale<br />

attraverso una presenza capillare sul territorio di testimonianza, che si fa costruzione<br />

di relazioni e solidarietà. Prossimità vuol dire emancipare le persone fra-<br />

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gili con la riduzione dei percorsi basati sul solo assistenzialismo sostituiti dalla<br />

vicinanza affettiva, dall’accoglienza e dalla presa in carico. Il Vangelo ci ricorda<br />

continuamente l’incontro di Gesù con gli ammalati, è evidente che sono proprio<br />

loro, insieme ai bambini, i suoi prediletti. La visita domiciliare ai malati, agli<br />

anziani e ai familiari, fatta a nome della comunità, è sorgente di gioia e fraternità,<br />

li fa sentire membri attivi della stessa comunità ed è segno della vicinanza e<br />

dell’accoglienza di Dio. E’ fondamentale sollevare l’ammalato o l’anziano dalla<br />

solitudine riservandogli le opportune attenzioni in modo da riscrivere la Parabola<br />

evangelica del “Buon Samaritano” che si fa prossimo a chi soffre attualizzando,<br />

così, la “Carità di Cristo” il quale si fa presente nel fratello che soffre.<br />

Lo scenario globale<br />

La nostra fine oltre i confini… Facciamo visita “virtualmente” ai disabili<br />

del progetto “Dharmapuri” (India) interessandoci alla loro condizione e sostenendoli<br />

nei loro tanti bisogni quotidiani.<br />

Sono volti di tanti bambini diversamente abili dell’India che, inducendoci<br />

a varcare la soglia dell’accoglienza e della solidarietà autentiche, ci aiutano a<br />

riscoprire l’essenza della nostra vita.<br />

Con un piccolo gesto si può dare loro una mano per tutelare il loro diritto alla<br />

salute, per dare loro la possibilità di studiare per poi inserirsi nel mondo del<br />

lavoro.<br />

Con soli 4 euro si può garantire ad un ragazzo terapie per un mese (48<br />

euro), con soli 10 euro coprire le sue spese di vitto e trasporto (120 euro per un<br />

anno) nelle strutture del centro, con soli 5 euro si permette ad un ragazzo di stare<br />

tra i banchi di scuola per un mese (50 euro per un anno).<br />

Tutte le iniziative devono essere predisposte come calendario, modalità e<br />

diffusione, con sufficiente anticipo attraverso volantini e cartelloni e striscioni,<br />

da predisporre dall’Epap e/o dai collaboratori degli ambiti suddetti, e attraverso<br />

i Messaggeri e gli operatori coinvolti (parroco e diaconi, catechisti, operatori<br />

caritas, etc..).<br />

Commento:<br />

Il Parroco e/o i responsabili dei tre ambiti, preparano un commento esplicativo<br />

del valore, gesto e slogan che sarà ripetutamente diffuso con sufficiente<br />

anticipo e nel corso della realizzazione del segno.<br />

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36<br />

31 MAGGIO<br />

VISITA DI MARIA A SANTA ELISABETTA<br />

Valore: Aderire<br />

Slogan del mese: COSÌ SIA!<br />

Cosa si vuole raggiungere:<br />

Aderendo ad una chiamata, sull’esempio di Maria che si mette in cammino<br />

e va incontro alle necessità di Elisabetta (di chi ha bisogno), vogliamo essere<br />

più disponibili e generosi verso l’altro.<br />

Motivazioni:<br />

Lettura della realtà: La vita frenetica che stiamo vivendo ci porta ad essere e a<br />

sentirci protagonisti e a dimenticarci dell’altro.<br />

L’ideale che vogliamo: Vivere il tempo come momento di Grazia nel quale<br />

l’altro diventa protagonista.<br />

La conversione che ci viene chiesta: Superamento dell’egocentrismo e orientamento<br />

verso l’esterno.<br />

Gesto con cui si vuole far passare il valore:<br />

Organizzare e far partecipare la comunità parrocchiale (o di più parrocchie<br />

limitrofe insieme) alla Via Matris per le strade del proprio quartiere, portando<br />

la Croce della speranza. Al termine, dopo la benedizione finale, sarebbe bene<br />

consegnare a tutti i presenti un oggetto sacro (medaglina con l’immagine della<br />

Madonna, una piccola croce, ecc.), secondo la disponibilità e la creatività della<br />

Parrocchia.<br />

Per la Via Matris esiste un sussidio ben fatto per la sua esecuzione<br />

che può essere richiesto a Don Angelo Mansi.<br />

Proposte su come realizzare il gesto:<br />

La sensibilizzazione al valore avverrà nel giorno 31 Maggio, come momento<br />

liturgico parrocchiale, ma il valore e lo slogan saranno mantenuti evidenti<br />

in parrocchia attraverso striscioni, tabelloni grafici volantini, etc. fino al valore/<br />

segno successivo.<br />

Le occasioni di espressione del valore mensile vanno fatte a discrezione<br />

del Parroco e/o dei responsabili dei tre ambiti di seguito riportati con le relative<br />

iniziative di dettaglio così proposte:


In ambito liturgico:<br />

Sensibilizzare nella catechesi liturgica il significato del termine “così<br />

sia”: atto e dono della propria esistenza come Maria, la donna del sì.<br />

In ambito catechistico:<br />

Lo scrittore indiano e maestro spirituale Eknath Easwaran (1910-1999)<br />

in una sua opera annota: “quando hai fretta cammina lentamente”.<br />

La vita frenetica di oggi costringe a essere sempre in movimento, a svolgere<br />

mille attività diverse contemporaneamente e a fare tutto nel più breve tempo<br />

possibile. In questa accelerazione senza fine è sin troppo facile dimenticare i propri<br />

ideali, perdendo per strada sogni, speranze e desideri. Si avverte sempre più<br />

l’esigenza di rallentare il ritmo di vita, senza sacrificare efficienza e operosità; di<br />

liberarsi dai cicli di frenesia e inerzia e dalle reazioni automatiche; di migliorare<br />

e approfondire i rapporti con gli altri.<br />

Si pensi, ad esempio, a quello che avviene in Costiera <strong>Amalfi</strong>tana nel<br />

corso del periodo estivo, quando turni di lavoro stressanti nei luoghi di ricezione<br />

turistica costringono entrambi i genitori ad essere poco presenti nel nido familiare,<br />

accanto ai figli o ad anziani conviventi, o anche alla mancanza di dialogo<br />

frequente e sereno tra gli stessi coniugi.<br />

C’è il vantaggio di incrementare il bilancio economico familiare per<br />

fronteggiare le necessarie spese i questo tempo di marcata crisi economica, ma<br />

lo svantaggio conseguente di latitanza accanto a chi pur legittimamente attende<br />

attenzione e disponibilità.<br />

Occorre riconsiderare il proprio tempo come occasione di grazia in cui<br />

trovi posto l’alterità di chi ci vive accanto. E’ necessario equilibrare la gestione<br />

del proprio tempo per rispettare il vissuto proprio e quello degli altri. Certi ritmi<br />

rendono l’uomo schiavo, pezzo di un macchinario che ti avvolge senza sconti e<br />

distogliendolo dai valori semplici, ma necessari, da esternare all’altro. Se l’amore<br />

è il senso vero della realizzazione piena di una vita bisogna rivisitare certe<br />

programmazioni esistenziali così decisamente innescate nell’unico flusso della<br />

produttività economica.<br />

Anche nelle parrocchie ci può essere la tentazione e il vero pericolo della<br />

frenesia per tante cose da organizzare, dimenticando la carità da recare a chi vive<br />

emarginato o bisognoso di sfogare i suoi limiti, o nella malattia, o nella solitudine<br />

di delusioni accumulate, o in qualsiasi forma delle attuali povertà: è questa<br />

attenzione che attesta la vitalità della Chiesa di ogni epoca storica.<br />

E’ nel dare spazio all’altro, rendendolo protagonista del suo vivere, al di là<br />

delle fragilità in lui riscontrate che si staglia lo spessore della nostra fede, ben sapendo<br />

che saremo giudicati sull’amore donato e l’amore è il vero motore della storia!<br />

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Tra i catechisti ci sia questa attenzione reciproca nel proprio gruppo<br />

parrocchiale e sempre pronti a lasciare il tempo per sé e dedicarlo a un/una<br />

catechista che sta vivendo una situazione difficile per i più svariati motivi, con<br />

tatto e discrezione.<br />

In accordo col Parroco o con i Ministri straordinari dell’Eucaristia<br />

creare occasioni di incontro, di visita con i propri ragazzi o giovani del gruppo<br />

catechistico ad anziani non più autosufficienti, facendoli sentire protagonisti<br />

nel corso della visita: incoraggiandoli a raccontare qualche esperienza da loro<br />

vissuta, stimolandoli a cantare una canzone da essi conosciuti … e mostrando<br />

loro interesse e plauso per quello che esibiscono come capacità e vissuto.<br />

In ambito Caritas:<br />

A servizio dei vicini<br />

“Io nasco ogni volta più grande quando accetto lo sguardo dell’altro, esco un<br />

po’ di più dal limbo e dai sogni.” (P. Drevet)<br />

Partendo dal presupposto che ogni comunità parrocchiale (e ogni gruppo<br />

Caritas in particolare) debba essere: intelligente (capace di leggere le povertà di<br />

oggi e riconoscere quelle tradizionali), preveniente (capace di prevenire l’esplosione<br />

delle povertà attraverso un impegno educativo costante) e coinvolgente<br />

(suscitando servizio nella comunità senza sostituirsi né monopolizzare l’attenzione),<br />

il segno prevede che ci si impegni a individuare sul proprio territorio i<br />

cosiddetti “invisibili”, avvicinandosi a loro, mostrandosi accoglienti ed eventualmente<br />

facendosene carico.<br />

Si tratta di quelle persone per le quali non ci sono feste, né giorni diversi<br />

dagli altri, né sorrisi, né doni. A loro la comunità si rivolge per accendere un po’<br />

di luce nella quotidianità, portare la gioia del Risorto, alleviare il peso della vita.<br />

La chiamata di Maria che si muove e va verso le necessità di Elisabetta<br />

ci invita a superare l’individualismo e le chiusure all’altro, a pensare a momenti<br />

di individuazione delle persone “invisibili”, a informare la comunità del loro disagio,<br />

a pensare a momenti di condivisione con queste persone facendole sentire<br />

parte attiva della comunità.<br />

Ma chi sono gli invisibili? Spesso sono persone diversamente abili non<br />

integrate nella società, donne in difficoltà, minori con situazioni di disagio, genitori<br />

in crisi, anziani soli. A questi la comunità parrocchiale è chiamata a dare<br />

attenzione per giustizia laddove per giustizia si intende, con la dottrina sociale<br />

della Chiesa, “la costante e ferma volontà di dare a Dio e al prossimo ciò che è<br />

a loro dovuto”.<br />

Da qui deriva il riconoscimento dell’altro come persona. Risulta fondamentale<br />

che la comunità istituisca luoghi e momenti di ascolto dei poveri, degli<br />

invisibili, li individui, li affianchi, se ne faccia carico. L’esclusione è spesso na-<br />

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scosta e va letta con ponderazione e attenzione. È opportuno che si crei una sorta<br />

di mappa delle esclusioni sociali insieme a tutti gli operatori pastorali e che si<br />

preghi e pensi insieme per offrire a tutti la possibilità di essere prima fruitori e<br />

poi con-cittadini del territorio.<br />

I poveri restano in carico alla parrocchia e la solitudine e l’esclusione<br />

restano un grave freno al decollo di una comunità cristiana. Ricordarsi che<br />

spesso queste persone restano invisibili anche per le istituzioni pubbliche e non<br />

rientrano nella programmazione sociale può risultare utile per comprendere l’urgenza<br />

di fare qualcosa per e con loro.<br />

Categorie di invisibili:<br />

a. disgregazione familiare: morte dei genitori, separazioni, divorzi, espulsioni<br />

per comportamento deviante, abbandono, genitori senza dimora, maternità<br />

indesiderata...<br />

b. fattori relazionali: delusioni affettive, violenze fisico-morali, tradimenti, abbandoni...<br />

c. fattori materiali: disoccupazione, fallimento economico, sfratto…<br />

d. fattori sociali: detenzione, insuccesso scolastico, istituzionalizzazione di minori,<br />

ricovero psichiatrico, prostituzione, immigrazione irregolare.<br />

Queste persone si sentono spesso “senza futuro”, senza capacità o volontà<br />

di fare progetti, rifugiandosi in una solitudine esasperante.<br />

I servizi di prossimità, che il segno mensile propone sulla scia della visita<br />

di Maria a Elisabetta, si pongono come segno di attenzione a quanti vivono<br />

disagi e richiedono un lavoro comune per essere pensati e realizzati (es. centro di<br />

ascolto, momenti periodici di condivisione, visite domiciliari, eventuale distribuzione<br />

di beni…).<br />

Per ulteriori spunti di riflessione sul disagio degli invisibili si possono<br />

contattare realtà di promozione di invisibili come Scarp de’ tenis, rivista dei<br />

cosiddetti barboni, e il commercio equo e solidale che garantisce un lavoro e un<br />

compenso onesti a chi non ha prospettive di un futuro nei paesi in via di sviluppo<br />

e previene spesso il triste fenomeno dell’emigrazione.<br />

Lo scenario globale<br />

“Noi non crediamo che la nostra testarda speranza sia un’illusione… Siamo<br />

chiamati a superare la logica dell’adozione del “singolo” per adottare il “gruppo”!”.<br />

(p. Giovanni Peragine)<br />

La Caritas propone di farsi carico di persone “invisibili” in Albania che, a<br />

causa di situazioni socio-economiche disagiate, rischiano di non poter vivere la<br />

propria cittadinanza.<br />

39


La situazione attuale a Milot<br />

L’istruzione rimane caratterizzata da una bassa qualità, per carenze infrastrutturali<br />

(edifici scolastici non a norma, dove mancano luce, riscaldamento<br />

e adeguate condizioni igieniche), per la mancanza di attrezzature e libri di testo,<br />

per la scarsa qualificazione degli insegnanti e l’utilizzo di programmi poveri ed<br />

inadeguati alle mutate esigenze del mercato del lavoro e di una società in continua<br />

evoluzione.<br />

Il problema principale risiede nell’abbandono scolastico a cui i giovani<br />

ricorrono per aiutare le famiglie a sostenersi economicamente. Tale fenomeno<br />

riguarda anche le esclusioni di genere (le donne spesso vengono relegate ai ruoli<br />

tradizionali e quindi escluse dall’istruzione) e di razza (intere popolazioni di<br />

Rom e Magyup non hanno accesso alla scuola). Sono questi e molti altri i disagi<br />

che i padri e le suore missionarie cercano di affrontare ogni giorno proponendo<br />

il progetto delle borse di studio.<br />

Il sostegno a distanza del gruppo di bambini garantisce a ciascuno l’uscita<br />

dall’anonimato.<br />

Il sostegno medio è di € 250 annui.<br />

Tutte le iniziative devono essere predisposte come calendario, modalità<br />

e diffusione, con sufficiente anticipo attraverso volantini e cartelloni e striscioni,<br />

da predisporre dall’Epap e/o dai collaboratori degli ambiti suddetti, e attraverso<br />

i Messaggeri e gli operatori coinvolti (parroco e diaconi, catechisti, operatori<br />

caritas, etc..).<br />

Commento:<br />

Il Parroco e/o i responsabili dei tre ambiti, preparano un commento esplicativo<br />

del valore, gesto e slogan che sarà ripetutamente diffuso con sufficiente<br />

anticipo e nel corso della realizzazione del segno.<br />

40


NEL CORSO DI TUTTO L’ANNO<br />

SCAMBIO DI PARTECIPAZIONE ALLA FESTA<br />

DEL PATRONO DI OGNI PARROCCHIA<br />

(Date variabili nel corso dell’anno liturgico)<br />

Valore: Associarsi<br />

Slogan del mese: INSIEME È PIÙ BELLO….<br />

Cosa si vuole raggiungere:<br />

Rafforzare e consolidare legami tra comunità parrocchiali della Diocesi<br />

attraverso scambi di tradizioni e di valori.<br />

Motivazioni:<br />

Lettura della realtà: Siamo, purtroppo, chiusi nelle nostre sicurezze e anche<br />

poco disponibili al confronto e allo scambio .<br />

L’ideale che vogliamo: Comprendere che ognuno è dono per l’altro e che solo<br />

‘insieme’ è possibile crescere.<br />

La conversione che ci viene chiesta: Superare la chiusura e l’autosufficienza e<br />

tendere la mano.<br />

Gesto con cui si vuole far passare il valore:<br />

Invitare Parrocchie magari un po’ più lontane dalla nostra a partecipare<br />

alla propria festa patronale in modo attivo.<br />

Proposte su come realizzare il gesto:<br />

La sensibilizzazione al valore avverrà nei giorni in cui si festeggia il<br />

Patrono di una Parrocchia della Diocesi, come momento liturgico parrocchiale,<br />

ma il valore e lo slogan saranno mantenuti evidenti in parrocchia attraverso striscioni,<br />

tabelloni grafici volantini, etc. fino al valore/segno successivo.<br />

Le occasioni di espressione del valore mensile vanno fatte a discrezione<br />

del Parroco e/o dei responsabili dei tre ambiti di seguito riportati con le relative<br />

iniziative di dettaglio così proposte:<br />

In ambito liturgico:<br />

Condividere un momento di preghiera con alcune persone. Fare esperienza<br />

della preghiera insieme, a piccoli gruppi. (Rosario, riflessione sulla Parola<br />

di Dio ascoltata, momenti di adorazione Eucaristica con brevi interventi litanici).<br />

41


In ambito catechistico:<br />

La cultura nella quale viviamo dal punto di vista dell’associazione delle<br />

persone presenta una grossa contraddizione: da una parte ormai si viaggia in internet<br />

e quindi il mondo sembra che si sia fatto molto piccolo; le distanze si sono<br />

notevolmente accorciate ed in tempo reale ed in tutti i modi possibili si può agevolmente<br />

comunicare con persone da noi distanti chilometri e chilometri. Questo<br />

dovrebbe favorire anche l’apertura mentale, nonché la disponibilità al dialogo.<br />

Ma d’altro canto dobbiamo registrare una inaspettata chiusura, a seguito<br />

della paura del diverso e della sfiducia verso il prossimo, che sta portando anche<br />

la nostra gente a arroccarsi sempre di più intorno “al campanile” ed essere restia<br />

alle aperture sociali.<br />

La Chiesa sta in mezzo a questo mondo per amarlo ma anche per criticare<br />

le tendenze e valutarle alla luce del vangelo.<br />

Quindi non possiamo che gioire per questa facilità di apertura che il progresso<br />

scientifico ha notevolmente accentuato, come non possiamo non aiutare<br />

la nostra gente a uscire dal suo guscio.<br />

Alcuni progetti che prevedono l’unità pastorale tra le parrocchie stanno favorendo<br />

questo processo , ma sono ancora timidi e, in tutti i sensi, isolati tentativi.<br />

C’è bisogno di puntare con più decisione sul nuovo che è all’orizzonte e che ci porta<br />

a guardare la parrocchia a fianco alla nostra nei suoi aspetti positivi, arricchenti<br />

per la nostra e perciò stimolanti per la crescita reciproca nello stesso tempo.<br />

Il Cardinale di Milano mons. Dionigi Tettamanzi nell’intervento al Convegno<br />

della Chiesa italiana a Verona così si espresse nella sua prolusione d’apertura:<br />

“dopo aver declinato il riferimento alla comunione ecclesiale in termini di<br />

universalità, avverto che tale riferimento si fa subito anche estremamente “domestico”,<br />

perché ci tocca nella concreta comunione che di fatto esiste –o non<br />

esiste- nelle e tra le nostre Chiese, nelle e tra le diverse realtà ecclesiali. Da parte<br />

mia ritengo quanto mai appropriata e stimolante la rilettura ecclesiologica del comandamento<br />

biblico “dell’ama il prossimo tuo come te stesso”, che con rigorosa<br />

logica si declina così: ”ama la parrocchia altrui come la tua, la diocesi altrui come<br />

la tua, la Chiesa di altri paesi come la tua, l’aggregazione altrui come la tua, ecc..”<br />

Sto forse esagerando rifugiandomi in una specie di sogno, o non piuttosto<br />

confessando la bellezza e l’audacia della nostra fede?<br />

Non ci sono dubbi: nel Mysterium Ecclesiae ciò è possibile, ciò è doveroso: non<br />

solo nell’intenzione e nella preghiera, ma anche nella concretezza dell’azione.”<br />

Ogni parrocchia infatti ha la sua storia e la sua ricchezza da offrire<br />

alle altre, che perciò da questa comunione non possono che giovarsene.<br />

E’ importante però che si perda la propria gelosia ed il proprio arroccamento.<br />

Per fare questo cammino che rappresenta la novità dello Spirito c’è<br />

bisogno di formazione continua, nella preghiera e nell’esercizio disciplinato,<br />

ai valori cristiani dell’unità e della comunione ecclesiale, a come anche, dobbiamo<br />

ammetterlo, di dedicare tanto tempo ancora.<br />

42


Questi tentativi di prossimità aprono il campo e preparano la coscienza<br />

cristiana delle nuove generazioni, con le quali bisogna particolarmente insistere,<br />

senza dare nulla per scontato, perché proprio loro, che dovrebbero essere<br />

più disponibili, manifestano i segni di quella debolezza psicologica, che li porta<br />

all’incertezza nell’apertura al dialogo con le altre parrocchie.<br />

E’ importante che non ci si arrenda di fronte anche alle inevitabili crisi,<br />

fallimenti o disagi che questo nuovo cammino ecclesiale comporta e che si perseveri,<br />

avendo davanti il tempo necessario perché questa nuova mentalità nasca.<br />

Aiutiamo perciò la nostra gente a porsi la domanda: cosa di buono ha<br />

da insegnarmi l’altra parrocchia? Cosa di bello lo Spirito mi sta dicendo attraverso<br />

la comunità a fianco? Cosa ho da imparare grazie alla presenza della<br />

parrocchia a me prossima? Se ci si mette in atteggiamento di umiltà, quanta<br />

ricchezza ne verrà per le comunità.<br />

Il tutto attraverso il sacrificio di chi è disposto a pagare di persona, perché<br />

il fiore nuovo nasca nella Chiesa del Signore.<br />

In ambito Caritas:<br />

A servizio dei vicini<br />

“ La Caritas assume una prevalente funzione pedagogica: il suo aspetto spirituale<br />

non si misura con cifre e bilanci, ma con la capacità che essa ha di sensibilizzare<br />

la Chiesa locale e i singoli fedeli al senso e al dovere della carità in<br />

forme consone ai bisogni e ai tempi, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo,<br />

della giustizia sociale e della pace.” (Paolo VI)<br />

La festa patronale è partecipazione dell’uomo alla signoria di Dio sulla<br />

Creazione e al suo “riposo” attivo, perciò non è ozio sterile; è manifestazione<br />

di gioia semplice e comunicabile, non sete di piacere egoistico; è espressione di<br />

vera libertà, non ricerca di forme di divertimento ambiguo.<br />

Attraverso manifestazioni di gioia, essa è perciò affermazione della vita e<br />

della creazione. In quanto momento di socializzazione, la festa patronale è occasione<br />

di apertura a nuove relazioni; in quanto testimonianza culturale, essa mette<br />

in luce il genio peculiare della comunità, i suoi valori caratteristici, le espressioni<br />

più genuine del suo folklore.<br />

La festa patronale costituisce un momento centrale nella vita della comunità;<br />

gli sprechi e i fuochi eccessivi, talvolta, compromettono la genuinità della<br />

festa stessa.<br />

Obiettivi in ambito Caritas: rinunciare ad un fuoco o ad un arco di festa<br />

per un gesto di solidarietà.<br />

Realizzazione dell’obiettivo: due o più parrocchie limitrofe si incontrano<br />

e decidono a cosa rinunciare in occasione della festa patronale (es. un arco<br />

di festa o un fuoco pirotecnico), realizzando un gesto solidale, al fine di evitare<br />

43


che la festa, ove sia resa vuota del significato specificamente cristiano che ne<br />

era all’origine, appaia trasformata in una manifestazione meramente sociale o<br />

folkloristica e/o, nel migliore dei casi, in un’occasione favorevole di incontro e<br />

dialogo tra i membri di una stessa comunità; e che la festa diventi sempre più<br />

anacronistica ed immobile.<br />

Tra le iniziative da promuovere, coinvolgendo le diverse realtà ecclesiali<br />

e civili, la Caritas propone mercatini dell’usato, festa del dolce fatto in casa,<br />

vendita di fiori o drappi da esporre sui balconi nel giorno della festa patronale.<br />

Ogni scelta a favore dei meno abbienti si presenta quale gesto educativo<br />

e marcatamente evangelizzante per l’intera comunità cristiana.<br />

Lo scenario globale<br />

“Signore, facci ricordare che il tuo primo miracolo lo facesti per aiutare alcuni<br />

a far festa alle nozze di Cana. Facci ricordare che chi ama gli uomini ama anche<br />

la loro gioia, che senza gioia non si può vivere,che tutto ciò che è vero e bello è<br />

sempre pieno della tua misericordia infinita.” (Dostoevskij)<br />

Con il nostro gesto solidale possiamo sostenere le tante attività promosse<br />

da Manina Consiglio per donare gioia alla popolazione malgascia vittima di una<br />

sanità precaria causata dalle malattie presenti (malaria, bilharziosi, tubercolosi,<br />

scabbia, rabbia, sifilide, gonorrea oltre sporadici casi di colera). A Nosy Be, in<br />

Madagascar, la prospettiva di vita alla nascita è di 55 anni per gli uomini e di 58<br />

per le donne.<br />

Il dispensario prevede una spesa mensile di € 500,00 così ripartita:<br />

• € 300 per i medicinali;<br />

• € 120 per il salario del medico;<br />

• € 80 per il salario dell’infermiere;<br />

• “Il contributo per garantire i medicinali ad una persona è di circa 1 € al giorno”.<br />

Tutte le iniziative devono essere predisposte come calendario, modalità<br />

e diffusione, con sufficiente anticipo attraverso volantini e cartelloni e striscioni,<br />

da predisporre dall’Epap e/o dai collaboratori degli ambiti suddetti, e attraverso<br />

i Messaggeri e gli operatori coinvolti (parroco e diaconi, catechisti, operatori<br />

caritas, etc..).<br />

Commento:<br />

Il Parroco e/o i responsabili dei tre ambiti, preparano un commento esplicativo<br />

del valore, gesto e slogan che sarà ripetutamente diffuso con sufficiente<br />

anticipo e nel corso della realizzazione del segno.<br />

44


2° livello:<br />

PASTORALE SETTORIALE<br />

Per altri livelli non dettagliati di seguito si mantiene e si promuove ciò<br />

che già esiste e i responsabili dei diversi sottolivelli (soprattutto per la pastorale<br />

specializzata) hanno dato i loro programmi che potrebbero essere attuati in sintonia<br />

con il valore dell’anno in corso.<br />

Parte di questo livello sono:<br />

PASTORALE FAMILIARE<br />

Cosa vogliamo raggiungere (obiettivo <strong>2010</strong>-2011):<br />

Le famiglie della diocesi, con il sostegno dell’Ufficio diocesano di pastorale<br />

familiare, vengono invitate a partecipare a qualche incontro realizzato per<br />

fare esperienza di vita cristiana - in quanto famiglie - e, per mezzo di tali incontri,<br />

fanno esperienza dell’obiettivo generale per il triennio <strong>2010</strong>-2013 (solidarietà<br />

e condivisione. Allo stesso tempo, l’ufficio di pastorale familiare fa un primo<br />

approccio a un servzio di aiuto alle famiglie mediante l’aiuto dell’Associazione<br />

Aiuto Famiglia.<br />

Ragioni che hanno motivato la scelta del presente obiettivo:<br />

1. La frammentazione e l’individualismo, come anche la chiusura campanilistica<br />

all’interno dei confini delle proprie realtà, uniti a un crescente disinteresse<br />

della gente a tutto ciò che riguarda iniziative che comportano impegno e continuità,<br />

rendono difficile, se non impossibile, un servizio di accompagnamento<br />

e di sostegno alle famiglie sia nel loro vissuto familiare sia nel cammino<br />

di fede.<br />

2. La famiglia resta, nel progetto di Dio, nonostante tutti i processi di disgregazione<br />

che la minacciano, il nucleo fondamentale della società e Chiesa domestica<br />

dove ogni persona sperimenta l’accoglienza di sé nell’amore, le relazioni<br />

umane autentiche e l’amore oblativo e reciproco che è capace di condurre<br />

le persone alla piena maturità.<br />

3. Occorre che tutti i battezzati della diocesi, soprattutto le parrocchie e i loro<br />

operatori, attuino una conversione spirituale e pastorale che faccia scoprire<br />

che senza la famiglia la stessa società si disgrega. Tale conversione deve rendere<br />

possibile un’azione verso le famiglie che sia frutto di un nuovo rapporto<br />

delle parrocchie con loro e della coscienza di un sostegno necessario, soprattutto<br />

in un tempo di dispersione come quello che viviamo.<br />

45


Di seguito sono riportate, a cura dell’Ufficio Famiglia e della Commissione<br />

Diocesana di <strong>Pastorale</strong> Familiare le proposte relative alla programmazione<br />

delle attività previste.<br />

L’Ufficio Diocesano per la <strong>Pastorale</strong> Familiare, anche per l’anno <strong>2010</strong>-11<br />

è composto da:<br />

- Direttore Assistente: Don Nello Russo<br />

- Coppie Responsabili Diocesane: Pietro Paolo ed Emilia Speranza<br />

Paolo e Beatrice Paolucci<br />

E’ in fase di completamento la Commissione Diocesana delle Coppie Responsabili<br />

Foraniali relative alle seguenti foranie:<br />

• Forania di <strong>Amalfi</strong>-Atrani-Ravello-Scala<br />

• Forania di Positano-Conca dei Marini-Praiano<br />

• Forania di Agerola-Furore<br />

• Forania di Maiori-Minori-Tramonti<br />

• Forania di <strong>Cava</strong> Centro-Ovest<br />

• Forania di <strong>Cava</strong> Est e di Vietri s/mare e Cetara<br />

Della stessa Commissione fa parte di diritto la Responsabile del Movimento per<br />

la Vita e del Centro di Aiuto alla Vita: Dott.ssa Angela Pappalardo - sociologa.<br />

46<br />

Linee programmatiche dell’Ufficio Diocesano “Famiglia e Vita” - <strong>2010</strong>/11<br />

1. N° 6 incontri mensili di spiritualità coniugale e familiare, condotti da Don<br />

Nello Russo.<br />

Destinatari: tutte le coppie di <strong>Pastorale</strong> Familiare.<br />

Gli incontri si svolgeranno il sabato alle ore 16:00 presso il Convento di S.<br />

Francesco di Maiori, nei seguenti giorni e mesi: 13 novembre e 11 dicembre<br />

<strong>2010</strong>; 15 gennaio, 12 marzo, 9 aprile e 14 maggio del 2011.<br />

2. Convegno Diocesano di <strong>Pastorale</strong> Familiare “Sfide educative”.<br />

Il 30 aprile 2011, ore 19:00 presso la Curia Diocesana di <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>.<br />

3. N° 3 incontri della Commissione Diocesana di <strong>Pastorale</strong> Familiare: programmazione<br />

anno <strong>2010</strong>/2011(ottobre), verifica del lavoro svolto nelle<br />

Parrocchie (febbraio), relazioni sulle attività pastorali svolte nelle singole<br />

foranie (giugno).<br />

4. N° 7 incontri mensili dell’Ufficio Famiglia con le singole Foranie (a partire<br />

da novembre c.a.) sull’animazione della <strong>Pastorale</strong> Familiare nelle singole<br />

Parrocchie e costituzione di un gruppo famiglia parrocchiale.


5. Partecipazione diocesana al Pellegrinaggio Nazionale della Famiglia per la<br />

Famiglia, da Scafati a Pompei, 11 settembre alle ore 15.30.<br />

6. Distribuzione in tutte le Parrocchie di sussidi a schede per le coppie animatrici<br />

impegnate nei “cammini di fede” parrocchiali o interparrocchiali<br />

dei fidanzati prossimi al matrimonio.<br />

7. Distribuzione in tutte le Parrocchie di N° 6 sussidi a schede sul tema dell’<br />

”Educazione in famiglia”. Gli incontri parrocchiali o interparrocchiali (novembre<br />

<strong>2010</strong> – maggio 2011) sono mensili e sono rivolti a tutti i genitori che<br />

desiderano fare un percorso di fede e riflettere insieme, con l’aiuto dei Parroci e<br />

dei genitori più sensibili, sulle problematiche relazionali nei rapporti con i figli.<br />

8. Preparazione di una mappa diocesana di individuazione “famiglie in difficoltà”<br />

per un servizio di solidarietà e condivisione, in collaborazione con<br />

l’Associazione Aiuto Famiglia.<br />

“L’uomo è veramente perduto allorché perde il senso di solidarietà<br />

con gli altri uomini che soffrono”. (Alexander Solzenicyn)<br />

47


Calendario completo delle attività dell’Ufficio Diocesano “Famiglia e Vita”<br />

<strong>2010</strong>/11<br />

48<br />

Iniziativa Destinatari Luogo Giorno Mese Anno Ora<br />

Pellegrinaggio Nazionale<br />

delle Famiglie<br />

per la Famiglia<br />

<strong>Programma</strong>zione<br />

annuale<br />

Visita Forania<br />

Agerola-Furore<br />

Incontro di spiritualità<br />

Visita Forania<br />

<strong>Cava</strong> Centro-Ov.<br />

Incontro di spiritualità<br />

Visita Forania<br />

Positano-Praiano-<br />

Conca de’ Marini<br />

Incontro di spiritualità<br />

Visita Forania<br />

Maiori-Minori-<br />

Tramonti<br />

Verifica delle attività<br />

per forania<br />

Incontro di spiritualità<br />

Visita Forania <strong>Amalfi</strong>-<br />

Atrani-Ravello-Scala<br />

Incontro di spiritualità<br />

Visita Forania<br />

<strong>Cava</strong> Est<br />

Convegno diocesano<br />

“Sfide educative”<br />

Incontro di spiritualità<br />

Visita Forania<br />

Cetara-Vietri SM<br />

Relazioni sulle attività<br />

svolte per forania<br />

Preparazione al Sacramento<br />

del Matrimonio<br />

Preparazione sulle<br />

“Sfide educative”<br />

Famiglie e Pre-<br />

sbiteri<br />

Commissione<br />

diocesana<br />

Coppie responsabili<br />

di PF<br />

Coppie responsabili<br />

di PF<br />

Coppie responsabili<br />

di PF<br />

Coppie responsabili<br />

di PF<br />

Coppie responsabili<br />

di PF<br />

Coppie responsabili<br />

di PF<br />

Coppie responsabili<br />

di PF<br />

Commissione diocesana<br />

Coppie responsabili<br />

di PF<br />

Coppie responsabili<br />

di PF<br />

Coppie responsabili<br />

di PF<br />

Coppie responsabili<br />

di PF<br />

Famiglie e presbiteri<br />

Coppie responsabili<br />

di PF<br />

Coppie responsabili<br />

di PF<br />

Commissione<br />

diocesana<br />

Fidanzati prossimi<br />

al matrimonio<br />

Genitori<br />

Safati - Pompei 11 settembre <strong>2010</strong> 15:30<br />

Maiori<br />

Convento<br />

S.Francesco<br />

16 ottobre <strong>2010</strong> 16:00<br />

Agerola 30 ottobre <strong>2010</strong> 19:00<br />

Maiori<br />

Convento<br />

S.Francesco<br />

<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />

Parrocchia S. Adiutore<br />

Maiori<br />

Convento S.Francesco<br />

Positano<br />

Parrocchia S. Maria<br />

Assunta<br />

Maiori<br />

Convento S.Francesco<br />

Maiori<br />

Parrocchia S. Maria<br />

a Mare<br />

Maiori<br />

Convento S.Francesco<br />

Maiori<br />

Convento S.Francesco<br />

<strong>Amalfi</strong><br />

Parrocchia<br />

S.Andrea<br />

Maiori<br />

Convento S.Francesco<br />

<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />

Parrocchia S. Lucia<br />

<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />

Curia diocesana<br />

Maiori<br />

Convento S.Francesco<br />

Cetara<br />

Parrocchia S.Pietro A.<br />

Maiori<br />

Convento S.Francesco<br />

Parrocchia o<br />

inter-Parrocchie<br />

Parrocchia o<br />

inter-Parrocchie<br />

13 novembre <strong>2010</strong> 16:00<br />

27 novembre <strong>2010</strong> 19:00<br />

11 dicembre <strong>2010</strong> 16:00<br />

18 dicembre <strong>2010</strong> 19:00<br />

15 gennaio 2011 16:00<br />

29 gennaio 2011 19:00<br />

26 febbraio 2011 16:00<br />

12 marzo 2011 16:00<br />

26 marzo 2011 19:00<br />

9 aprile 2011 16:00<br />

16 aprile 2011 19:00<br />

30 aprile 2011 19:00<br />

14 maggio 2011 16:00<br />

28 maggio 2011 19:00<br />

11 giugno 2011 16:00<br />

= = <strong>2010</strong>/11 =<br />

= = <strong>2010</strong>/11 =


PASTORALE GIOVANILE<br />

SERVIZIO DIOCESANO DI PASTORALE GIOVANILE<br />

(Direttore: don Giovanni Pisacane)<br />

<strong>Programma</strong>zione Anno <strong>Pastorale</strong> <strong>2010</strong>-2011<br />

La programmazione annuale per la <strong>Pastorale</strong> Giovanile a livello diocesano sarà<br />

doverosamente sintonizzata:<br />

• con gli Orientamenti Pastorali della CEI pubblicati prossimamente e<br />

punto di riferimento per la pastorale globale del nuovo decennio che inizia<br />

con questo anno pastorale.<br />

“Non possiamo dunque non essere solleciti per la formazione delle nuove generazioni,<br />

per la loro capacità di orientarsi nella vita e di discernere il bene dal<br />

male, per la loro salute non soltanto fisica ma anche morale. Educare però non è<br />

mai stato facile, e oggi sembra diventare sempre più difficile ...” (cfr. Benedetto<br />

XVI, Lettera alla Diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell’educazione,<br />

21 gennaio 2008). L’Ufficio sarà impegnato nel promuovere valide iniziative<br />

formative, calibrate al vissuto dei giovani della nostra terra, con la presenza<br />

di autorevoli figure di adulti, capaci di suscitare in essi motivazioni profonde e,<br />

di conseguenza, impegno attivo e corresponsabile nella Chiesa e nel sociale in<br />

genere. Questi interventi saranno programmati nell’orizzonte di un’azione educativa<br />

come atto di amore verso le giovani coscienze, con la chiara prerogativa<br />

di provocare in esse una visione di fede che dia fondamento e orizzonte alla loro<br />

ricerca di senso nel vissuto ordinario.<br />

• con il Piano <strong>Pastorale</strong> Diocesano che nel prossimo triennio <strong>2010</strong>/2013<br />

insisterà sul valore fondamentale della solidarietà e della condivisione.<br />

Sarà un triennio che lascia presagire con immediatezza un coinvolgimento dei<br />

giovani in attività a livello caritativo, assistenziale sia a livello locale che internazionale:<br />

l’esperienza, infatti, insegna, che nei giovani vi è sensibilità, emotività,<br />

e anche volontà operativa di fronte a eventi che richiedono vicinanza e<br />

disponibilità di servizio. Questo Ufficio intende, perciò, programmare interventi<br />

mirati, concreti e essenziali mantenendo una necessaria sinergia con l’Ufficio<br />

della Caritas Diocesana, quasi a creare una sorta di alleanza educativa nel settore<br />

e intervenendo armonicamente verso uno stesso fine .<br />

Occorre che i giovani della nostra Arcidiocesi imparino a cogliere il senso autentico<br />

della carità cristiana: questo li aiuterà a testimoniare la comunione, ad<br />

aprirsi al servizio, a mettersi alla scuola dei poveri e degli ultimi, imparando a riconoscere<br />

la presenza di Dio nell’affamato e nell’assetato, nel turista e nel vicino<br />

di casa, nell’ammalato, nell’anziano e nel povero, pronti ad accogliere e valoriz-<br />

49


zare le persone disabili o comunque svantaggiate. I Parroci, perciò, avranno loro<br />

stessi la possibilità, che in questi ultimi tempi sembra eclissata, di stemperare<br />

nell’animo dei giovani, una spiritualità adatta al loro temperamento e capace di<br />

dare significato umano e cristiano al loro entusiastico ed impetuoso agire.<br />

50<br />

• con la Giornata Mondiale della Gioventù “Radicati e fondati in Cristo,<br />

saldi nella fede”(cfr. Col 2,7) che sarà celebrata a Madrid dal 16 al 21 Agosto<br />

del 2011.<br />

L’Ufficio sarà particolarmente impegnato per promuovere una folta partecipazione<br />

dei giovani dell’Arcidiocesi a questo evento, sia dal punto di vista pratico<br />

(prenotazione, viaggio, informazioni …), sia dal punto di vista spirituale, per<br />

offrire loro l’equipaggiamento morale ad una partecipazione viva, intensa alle<br />

giornate spagnole che li vedrà accanto ai coetanei provenienti da ogni latitudine<br />

della Terra, e pronti ad accogliere la parola del Santo Padre che siglerà il loro<br />

stare insieme e coinvolgimento.


CENTRO DIOCESANO VOCAZIONI<br />

SERVIZIO DI PASTORALE GIOVANILE - AZIONE CATTOLICA GIOVANI<br />

“Quanti pani avete? Andate a vedere!” (Mc 6,38)<br />

Proposte per l’evangelizzazione vocazionale per l’anno pastorale <strong>2010</strong>-2011<br />

1) Sussidio per l’Adorazione Eucaristica<br />

Ogni mese sarà distribuito in occasione del ritiro del clero un sussidio per la preghiera<br />

a beneficio della vocazioni da poter utilizzare nell’adorazione eucaristica<br />

il II giovedì del mese nelle singole parrocchie.<br />

2) Adorazione vocazionale nelle parrocchie<br />

In collaborazione con le Suore “Figlie di Nostra Signora dell’Eucaristia”, il Centro<br />

Diocesano Vocazioni proporrà in alcune Parrocchie della Diocesi incontri di<br />

preghiera sul tema vocazionale. È auspicabile che ogni Forania indichi una parrocchia<br />

o una chiesa dove poter convocare ragazzi, giovani e adulti per pregare<br />

insieme.<br />

Calendario foraniale:<br />

1) Giovedì 11 novembre <strong>2010</strong>: Forania di Agerola - Furore<br />

2) Giovedì 9 dicembre <strong>2010</strong>: Forania di Conca dei Marini - Positano - Praiano<br />

3) Giovedì 13 gennaio 2011: Forania di <strong>Amalfi</strong> - Atrani - Ravello - Scala<br />

4) Giovedì 10 febbraio 2011: Forania di Maiori - Minori - Tramonti<br />

5) Giovedì 10 marzo 2011: Forania di Vietri - Cetara<br />

6) Giovedì 14 aprile 2011: Forania di <strong>Cava</strong> centro<br />

7) Giovedì 12 maggio 2011: Forania di <strong>Cava</strong> est<br />

3) Incontri con i gruppi giovanili, ministranti e cresimandi<br />

Saranno contattati i singoli parroci.<br />

4) Proposte in collaborazione con la <strong>Pastorale</strong> Giovanile e con l’Azione Cattolica<br />

Giovani<br />

Si propongono tre incontri formativi in preparazione alla prossima Giornata<br />

Mondiale della Gioventù (Madrid, 16-21 agosto 2011) da svolgere in tutte le<br />

foranie e un pellegrinaggio.<br />

• Incontri formativi: Novembre - Gennaio - Marzo (si prega i vicari foranei<br />

di individuare la parrocchia, l’oratorio, o la chiesa dove poter svolgere<br />

gli incontri e di indicare le date riferendosi ai mesi indicati).<br />

• 9 aprile 2011 Pellegrinaggio: raduno a Piazza Duomo (<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>);<br />

pellegrinaggio itinerante con sosta alla Chiesa di Sant’Arcangelo per<br />

l’adorazione eucaristica e proseguimento per l’Abbazia Benedettina, in<br />

occasione del Millenario.<br />

Per ogni chiarimento, è possibile rivolgersi a:<br />

d. Antonio Landi (333/9197776; landanto@yahoo.it);<br />

d. Giovanni Pisacane (339/6470194; gpisacane@virgilio.it);<br />

d. Mario Masullo (328/4161745; dmariomasullo@libero.it)<br />

51


CENTRO DIOCESANO VOCAZIONI<br />

(Direttore: don Antonio Landi)<br />

52<br />

<strong>Programma</strong>zione Anno <strong>Pastorale</strong> <strong>2010</strong>-2011<br />

Obiettivi<br />

Il Centro Diocesano Vocazioni si prefigge l’obiettivo di promuovere e suscitare<br />

le vocazioni alla vita sacerdotale e alla vita consacrata. Destinatari della proposta<br />

vocazionale sono in primo luogo i ragazzi e i giovani alla ricerca di un senso<br />

profondo per la propria vita. Inoltre, si intende contribuire a diffondere all’interno<br />

delle comunità ecclesiali l’impegno a prendere coscienza dell’impegno a<br />

pregare per il dono delle vocazioni.<br />

Tema dell’anno pastorale<br />

Il Centro Nazionale Vocazioni ha scelto come slogan annuale una richiesta formulata<br />

da Gesù ai suoi discepoli: “Quanti pani avete? Andate a vedere!” (Mc<br />

6,38).<br />

Incontri e iniziative<br />

Fedeli all’impegno di pregare “il padrone della messe affinché mandi operai alla<br />

sua messe” (Mt 9,38), sarà preparato mensilmente un sussidio di preghiera che<br />

potrà essere utilizzato ogni 2° giovedì del mese per pregare comunitariamente<br />

il Signore.<br />

L’Équipe di <strong>Pastorale</strong> Vocazionale incontrerà le realtà giovanili, parrocchiali e<br />

associative, comunicando date e modalità ai vicari foranei e ai parroci.<br />

Gli appuntamenti saranno aggiornati sul sito diocesano e comunicati, trimestralmente,<br />

ai ritiri per il clero.


PASTORALE SPECIALIZZATA<br />

Questi settori pastorali ancora non sono tutti attivi ed integrati nel Piano<br />

<strong>Pastorale</strong>, ma è vivo il desiderio, così come emerge da una attenta lettura del<br />

lavoro di analisi e diagnosi, che essi siano resi concreti e operativi non appena<br />

possibile.<br />

I settori della <strong>Pastorale</strong> specializzata sono relativi a:<br />

• <strong>Pastorale</strong> educativa<br />

• <strong>Pastorale</strong> operaia<br />

• <strong>Pastorale</strong> per gli impiegati pubblici<br />

• <strong>Pastorale</strong> per gli imprenditori<br />

• <strong>Pastorale</strong> per i politici<br />

• <strong>Pastorale</strong> per i problemi sociali e lavoro<br />

• <strong>Pastorale</strong> del turismo<br />

• <strong>Pastorale</strong> per i bancari<br />

• <strong>Pastorale</strong> per gli addetti ai mezzi di comunicazione<br />

Nell’ambito della <strong>Pastorale</strong> specializzata, comunque si riportano relazioni<br />

e programmi attualmente in fase di graduale integrazione nelle motivazioni,<br />

obiettivi, metodologie, responsabilità, etc. .<br />

UFFICIO DIOCESANO PATORALE<br />

PER I PROBLEMI SOCIALI ED IL LAVORO<br />

(Piazza Duomo, 9 – 84013 <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong> (Sa) Tel./Fax 089442524<br />

email pslamalficava@libero.it (Direttore Avv. Cristoforo Senatore)<br />

La <strong>Pastorale</strong> Sociale e del lavoro coordina in sé diversi ambiti che, accanto<br />

ai problemi sociali ed a quelli del lavoro, affrontano la tematica della<br />

salvaguardia del creato e della giustizia e pace. Una pastorale, in sostanza, che<br />

guarda all’uomo ed alla sua promozione nella realtà in cui vive ed in relazione<br />

con essa.<br />

L’anno pastorale 2009-<strong>2010</strong> è stato caratterizzato da una forte crisi occupazionale<br />

del territorio, soprattutto della realtà cavese, infatti, si è acuita la<br />

congiuntura negativa dell’anno precedente con il fallimento di un’importante<br />

società cittadina.<br />

E’ iniziato un primo contatto con le realtà parrocchiali diocesane, invero<br />

essenziale, che si prospetta di integrare e rilanciare nell’anno in corso. La<br />

sensibilità alle tematiche che coinvolgono la pastorale è ancora ridotta, ma l’occasione<br />

per il suo sviluppo sarà proprio la 46° Settimana Sociale dei cattolici<br />

53


che si svolgerà il prossimo 14-17 ottobre a Reggio Calabria. La tematica della<br />

settimana, che sarà quella dell’anno pastorale alle porte, ha per titolo Cattolici<br />

nell’Italia di oggi - un’agenda di speranza per il futuro del paese.<br />

Prosegue il rapporto collaborativo con l’Ufficio Caritas nella gestione<br />

di uno sportello per i problemi di carattere legale, sorto nel 2006. Lo sportello<br />

ha una duplice valenza. In primo luogo, quella di dare un servizio, un sostegno<br />

seppur essenziale ed iniziale alle difficoltà degli utenti sulle questioni giuridiche<br />

e legali; di poi è il luogo fisico dell’accoglienza e dell’ascolto, soprattutto perché<br />

strutturato in collaborazione con il Centro d’Ascolto della Caritas ed in essa integrato.<br />

Inoltre, nel segno tracciato dal CdA, permette di avere un monitoraggio,<br />

seppure essenziale, della condizione territoriale in merito alle questioni ed ai<br />

problemi di cui si occupa la pastorale sociale.<br />

Ancora, con riferimento alle collaborazioni intessute, si è coordinato in<br />

uno all’Ufficio Caritas il Progetto CEI Prestito della speranza, che ha inteso<br />

sostenere le famiglie in difficoltà attraverso la valutazione dei casi di disagio<br />

transitorio e l’erogazione di prestiti di sostegno effettuati per il tramite degli<br />

istituti bancari convenzionati con il progetto.<br />

Sempre in collaborazione con l’Ufficio Caritas si intende focalizzare<br />

nuovamente l’attenzione sul Progetto Policoro, sospeso l’anno scorso. E’ stato<br />

identificato l’animatore del progetto ed è ferma intenzione delle due pastorali di<br />

riproporre un percorso formativo che potrebbe essere particolarmente stimolante<br />

alla luce dell’attuale condizione occupazionale.<br />

Il progetto può essere l’occasione concreta di avvicinare le realtà più sensibili<br />

ad un discorso collaborativo sulle tematiche che coinvolgono la pastorale<br />

per prospettare una èquipe di lavoro attualmente assente. L’èquipe può essere da<br />

stimolo all’ufficio e può dare maggior impulso alle attività parrocchiali, creando<br />

una rete efficace sul territorio.<br />

Calendario delle Attività:<br />

• Ogni giovedì dalle 16.30 alle 18.30 Sportello Legale.<br />

• 1 settembre promozione della Giornata per la salvaguardia del creato.<br />

• 14-17 ottobre <strong>2010</strong> Partecipazione alla 46° Settimana Sociale in Reggio Calabria.<br />

• Novembre - dicembre <strong>2010</strong> incontro con le parrocchie della forania Maiori-<br />

Minori-Tramonti e della forania di Agevola-Furore<br />

• Dicembre <strong>2010</strong> - gennaio 2011 incontro con le parrocchie della forania Cetara<br />

- Vietri s/m e della forania di Conca-Positano<br />

• Febbraio-marzo 2011 incontro con le parrocchie della forania di <strong>Cava</strong> Centro<br />

• Marzo- aprile 2011 incontro con le parrocchie della forania di <strong>Cava</strong> Est<br />

• Maggio 2011 incontro con le parrocchie della forania di <strong>Amalfi</strong>-Ravello<br />

• Data da stabilirsi: Convegno-Dibattito sulle tematiche sociali (Bene comune<br />

ed amministrazione del territorio).<br />

54


UFFICIO DIOCESANO PASTORALE<br />

DEL TURISMO E DEL TEMPO LIBERO<br />

(Resp. Prof.ssa Antonietta Falcone)<br />

Attività pastorali svolte nel 2009/<strong>2010</strong>.<br />

In relazione al programma pastorale presentato da questo ufficio per il<br />

2009/10, si sono svolte le seguenti attività:<br />

• Diffusione del messaggio per la “giornata mondiale del turismo.”<br />

• Incontri con la consulta diocesana .<br />

• Elaborazione e costruzione del nuovo sito dell’ufficio.<br />

• Partecipazione alla B.I.T. di Milano.<br />

• Celebrazione della giornata mondiale del turismo: incontro diocesano presso<br />

la chiesa di S. Maria Assunta- Positano. Celebrazione Eucaristica e performans<br />

musicale con gruppi folk.<br />

• Corso di formazione per “accompagnatori e collaboratori pastorali turistici”.<br />

• Messa di ringraziamento in Cattedrale per gli operatori turistici.<br />

• Convegno regionale “il turismo celebra la diversità”, tenutosi ad <strong>Amalfi</strong>.<br />

• Saluto ai turisti di Sua Ecc. Mons. Orazio Soricelli, tradotto in più lingue.<br />

• Da luglio a settembre Messa in lingua inglese.<br />

• Divulgazione di sussidi liturgici internazionali per turisti stranieri.<br />

Per quanto programmato per la pastorale del tempo libero ci proponiamo<br />

la realizzazione di una parte delle attività nei prossimi mesi.<br />

<strong>Programma</strong> <strong>2010</strong> /2011:<br />

Questo programma va “collocato “in continuità con il precedente ed è<br />

in sintonia con gli obiettivi e i valori della Chiesa locale, gli orientamenti della<br />

Conferenza Episcopale Italiana e il messaggio del Pontificio consiglio della pastorale<br />

per i Migranti e gli Itineranti in occasione della “Giornata Mondiale” del<br />

turismo <strong>2010</strong>.<br />

Finalità:<br />

• Educare a una nuova cultura del turismo per una fruizione degna dell’uomo,<br />

con particolare riferimento ai valori della solidarietà e della condivisione.<br />

• Accogliere i turisti con spirito evangelico.<br />

• Veicolare il valore della “bellezza ” non solo come qualità estetica ma come<br />

linguaggio del Dio Creatore.<br />

55


Il turismo oggi:<br />

Dopo un lungo periodo di lavoro l’uomo moderno sente l’esigenza di un<br />

periodo di riposo, di pace e tranquillità per scaricare le proprie tensioni, recuperare<br />

le proprie energie e il gusto della vita.<br />

Il turista manifesta sempre più spesso il bisogno di intraprendere itinerari<br />

di “Arte e Fede”, di far memoria dei luoghi visitati, di conoscere la storia, le tradizioni<br />

locali, gli stili di vita di realtà diverse da quelle da cui proviene.<br />

Si tratta di un’enorme risorsa pastorale cui la Chiesa locale, che abita un<br />

territorio altamente turistico, deve far riferimento per accogliere come la tradizione<br />

cristiana ci insegna, per offrire”spazi di senso e di significato” al fine di<br />

immergere il visitatore nella realtà socio-culturale e ambientale che visita.<br />

Per questo è necessario che i soggetti che operano in ambito turistico<br />

pastorale siano adeguatamente preparati ad accogliere, guidare i turisti e a far<br />

scoprire il valore della “bellezza”, intesa come” meraviglia, stupore e contemplazione”.<br />

Le attività:<br />

Settembre <strong>2010</strong><br />

• Diffusione del messaggio pastorale per la “Giornata Mondiale del turismo”<strong>2010</strong><br />

a tutte le parrocchie.<br />

• Sussidio “educare alla biodiversità attraverso il turismo.”<br />

56<br />

Ottobre <strong>2010</strong>-Marzo2011<br />

• Incontri di formazione rivolti alla consulta diocesana.<br />

• Celebrazione di una Messa di ringraziamento con gli operatori turistici e momento<br />

di valutazione della stagione turistica sul piano dell’accoglienza, della<br />

vivibilità e delle iniziative proposte.<br />

• Raccordo con l’ufficio diocesano per la Salvaguardia del Creato per iniziative<br />

congiunte.<br />

• Incontro diocesano presieduto da Sua Ecc. Mons. Orazio Soricelli per la<br />

“Giornata Mondiale del turismo. Cattedrale di <strong>Amalfi</strong>. Tema: TURISMO E<br />

BIODIVERSITA’.<br />

• Corso di formazione per accompagnatori e collaboratori pastorali: seconda fase.<br />

• Corso di formazione per accompagnatori e collaboratori pastorali: approfondimenti.<br />

• Corso di conversazione inglese.<br />

• Incontri con gli operatori turistici.


Aprile -Maggio 2011<br />

• Giornata di studio sul tema”Turismo e Biodiversità”.<br />

• Il messaggio di Sua Ecc. Mons. Orazio Soricelli ai turisti.<br />

Giugno-Agosto 2011<br />

• Informazione religiosa sugli orari delle S.S.Messe e sulle Chiese del territorio<br />

attraverso il sito diocesano.<br />

• Messe in lingua inglese per la presenza di turisti stranieri.<br />

• Giornata dell’accoglienza rivolta ai turisti.<br />

• Sussidi liturgici internazionali<br />

• Itinerari di arte e fede, concerti, spettacoli musicali.<br />

Il Tempo libero:<br />

In relazione al tema della biodiversità, l’ufficio intende promuovere incontri<br />

che coinvolgano bambini, fanciulli, giovani e adulti al fine di educare alla<br />

conservazione dell’ambiente, dei paesaggi, delle culture, delle specie animali e<br />

vegetali, alla solidarietà, alla comprensione per migliorare la qualità della vita e<br />

combattere il degrado ambientale.<br />

Le attività:<br />

Ottobre <strong>2010</strong>-Gennaio 2011<br />

Incontri sui seguenti temi:<br />

• il significato del termine diversità;<br />

• l’importanza della “Biodiversità”, dal punto di vista dell’uomo e dal punto di<br />

vista biologico;<br />

• le tracce di Dio nel creato;<br />

• la salvaguardia dell’ambiente;<br />

Febbraio _Giugno 2011<br />

• Il W.W.F. incontra i giovani;<br />

• concorso rivolto agli studenti di ogni ordine e grado sul tema:”Ogni vita deve<br />

essere rispettata”.<br />

Luglio –Agosto 2011<br />

• Imparare ad amare il creato: la figura di San Francesco.<br />

• Fare teatro e musica<br />

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58<br />

PASTORALE SANITARIA- UNITALSI<br />

(Resp. dott. Vincenzo Prisco)<br />

Obiettivi:<br />

Gli obiettivi dell’Ufficio Diocesano per la pastorale della salute saranno,<br />

in linea con il progetto pastorale Diocesano e con l’impostazione dell’Arcivescovo,<br />

fondamentalmente due:<br />

1. Suscitare in tutti i fedeli dell’Arcidiocesi, in tutte le comunità parrocchiali<br />

l’attenzione e l’accoglienza agli ultimi (in particolare agli ammalati, ai<br />

diversamente abili, agli anziani cronici spesso soli). La Parola di Dio che<br />

ascoltiamo e incontriamo con la Catechesi, che preghiamo e celebriamo con<br />

la Liturgia, deve attuarsi e contestualizzarsi nel dono dell’Amore agli altri:<br />

altrimenti non è la risposta piena all’invito di Cristo!<br />

Nelle parrocchie più grandi e, nelle altre, a livello foraniale, suscitare<br />

l’individuazione e la formazione di operatori della pastorale delle salute che aiutino<br />

i parroci a ribaltare completamente l’approccio alle persone che soffrono:<br />

il malato non come oggetto di pietà e di un’attenzione sporadica, occasionale,<br />

ma come oggetto che riscoprendo e dando dignità al proprio dolore, diventi il<br />

centro, il punto di riferimento della comunità nella piena accettazione di Gesù<br />

sofferente e morto in croce, ma risorto nella Gloria.<br />

I corsi di formazione si svolgeranno dal mese di ottobre ad aprile e riguarderanno<br />

i principali argomenti della pastorale della vita (bioetica, difesa della<br />

vita, l’approccio al malato, l’accompagnamento nella fase terminale, il supporto<br />

alla famiglia e la gestione del dolore, il rapporto con i diversamente abili, ….).<br />

In ogni parrocchia si stimolerà la partecipazione dei professionisti della<br />

salute (medici, farmacisti, biologi, psicologi, infermieri) residenti nel territorio<br />

alla vita catechetica, sacramentale ed operativi della comunità, affinchè con la<br />

propria specificità contribuiscano ad impostare dei veri e propri percorsi di condivisione,<br />

di ADOZIONE verso gli ammalati ed i diversamente abili.<br />

2. Il secondo obiettivo che si cercherà di sviluppare è la diocesanità delle<br />

iniziative portate avanti e la partecipazione di tutte le parrocchie a tale<br />

percorso.<br />

In questo modo si potrà realizzare uno scambio di esperienze tra le varie<br />

comunità e la realizzazione di iniziative forti, importanti tese a creare nella Chiesa<br />

locale il miglior clima di attenzione ed accoglienza agli ultimi.


Ad esempio si realizzerà un’integrazione degli operatori di parrocchie<br />

vicine per realizzare un supporto a situazioni di particolare difficoltà quali alcune<br />

case di accoglienza per anziani e malati cronici.<br />

Per quanto riguareda i Pellegrinaggi ai luoghi sacri, essi non dovranno<br />

essere più occasioni di viaggi turistici frammentati per ogni parrocchia. Tutta la<br />

Chiesa diocesana effettuerà l’unica esperienza di fede e di servizio sotto la guida<br />

dell’Arcivescovo.<br />

<strong>Programma</strong> dell’UNITALSI per il <strong>2010</strong>-2011<br />

• Incontro mensile della Consulta Diocesana per la pastorale del malato.<br />

• Da ottobre a maggio: Svolgimento dei corsi foraniali di<br />

formazione per gli operatori sanitari e<br />

per i volontari delle singole parrocchie.<br />

• Nel periodo Natalizio e Pasquale: Celebrazione del Natale e della<br />

Pasqua in ospedale da parte di Mons.<br />

Arcivescovo; incontro di preghiera e<br />

di festa organizzato dall’UNITALSI.<br />

• Giornata Mondiale del malato: Celebrazione in Ospedale ed in ogni<br />

Parrocchia, con il supporto dell’Ufficio.<br />

• Ultima domenica di maggio: Pellegrinaggio alla Piccola Lourdes dei<br />

giovani dell’UNITALSI provenienti<br />

da tutta la Campania con processione<br />

au Flambeaux per il Corso di <strong>Cava</strong>.<br />

• Mese di luglio (data da definire): Pellegrinaggio Diocesano a Lourdes<br />

presieduto dall’Arcivescovo.<br />

• Mese di Agosto (ultima settimana): Soggiorno estivo per i diversamente<br />

abili organizzato dall’UNITALSI<br />

presso il Convento dei Cappuccini di<br />

<strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong>.<br />

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3° livello:<br />

SERVIZI PASTORALI<br />

Si mantiene e si promuove ciò che già esiste e i responsabili dei diversi<br />

sotto-livelli daranno suggerimenti su come organizzare gesti occasionali in sintonia<br />

con il valore dell’anno in corso (vedi il paragrafo OBIETTIVO GENERALE<br />

DELL’ANNO <strong>2010</strong>-2011).<br />

Si tratta di inserire, nel contesto di quanto si fa già, dei gesti (celebrazioni,<br />

momenti di festa/incontro, ecc.) che aiutino le persone a fare esperienza del<br />

valore che la Chiesa particolare (diocesana) sta promuovendo in questo anno e<br />

di diffondere la coscienza di appartenenza a una Chiesa in cammino.<br />

Parte di questo livello sono:<br />

• Catechesi per bambini e adolescenti<br />

• Catechesi pre-sacramentale per adulti e per il RICA<br />

• Insegnamento della religione nelle scuole dello stato<br />

• <strong>Pastorale</strong> dei Mezzi di Comunicazione Sociale-MCS<br />

• <strong>Pastorale</strong> per le scuole cattoliche<br />

• <strong>Pastorale</strong> liturgica<br />

a. Celebrazioni domenicali e festive (escluse quelle della pastorale delle<br />

moltitudini)<br />

b. Musica sacra<br />

c. Arte sacra<br />

• Promozione della spiritualità<br />

In questo livello sono collocati tutti i Gruppi, Movimenti ed Associazioni. Il<br />

responsabile diocesano terrà tre ritiri spirituali per loro e organizzerà la veglia di<br />

Pentecoste a livello diocesano.<br />

• Caritas<br />

• assistenza ai poveri, deboli e malati<br />

• promozione umana<br />

• promozione della salute<br />

• Giustizia e pace<br />

Missioni ad “extra” o collaborazione tra le chiese<br />

Nell’ambito dei Servizi Pastorali, sono comunque di seguito riportati,<br />

come per gli scorsi anni, i programmi esistenti e previsti nella nostra diocesi<br />

per alcuni settori, che in ogni caso sono realtà operanti, che lentamente si stanno<br />

integrando nelle motivazioni, obiettivi, metodologie, responsabilità, etc. del<br />

Progetto <strong>Pastorale</strong> Diocesano.<br />

61


62<br />

UFFICIO CATECHISTICO DIOCESANO<br />

(Direttore: don Luigi Avitabile)<br />

Cosa vogliamo raggiungere (obiettivo <strong>2010</strong>-2011):<br />

La catechesi, a tutti i suoi livelli, dai bambini fino agli adulti, coordinata<br />

dall’Ufficio catechistico della diocesi, assume l’obiettivo generale per l’anno<br />

<strong>2010</strong>-2011 (Educare alla solidarietà e condivisione) e, mentre continua l’organizzazione<br />

e la promozione delle proprie iniziative secondo consuetudine, comincia<br />

ad individuare modalità attraverso cui far passare la conoscenza e l’esperienza<br />

di tali valori nel contesto della catechesi offerta alle varie fasce di età.<br />

Allo stesso tempo l’Ufficio Catechistico Diocesano propone, in via sperimentale,<br />

alcune iniziative di catechesi rispondenti a nuove logiche per trasmettere<br />

la fede valorizzando il canale delle relazioni umane più che della trasmissione<br />

intellettuale di contenuti dottrinali. Tali iniziative, essendo sperimentali, saranno<br />

proposte a tutte le parrocchie ma lasciate alla libertà ci sente di poterle attuare in<br />

qualche forma.<br />

Ragioni che hanno motivato la scelta del presente obiettivo:<br />

1. I recenti documenti della Chiesa italiana, nonché gli studi degli esperti di catechesi<br />

confermano l’inadeguatezza del sistema catechistico vigente, ancora<br />

troppo legato a percorsi tradizionali non più adatti all’uomo di oggi e lontano,<br />

nei linguaggi, da quelli della società di oggi. Tale inadeguatezza, nella misura<br />

in cui permane e non viene sottoposta a rinnovamento, vede solo l’acutizzarsi<br />

della frattura fra vita e fede, fra appartenenza ecclesiale e vita reale della<br />

gente.<br />

2. La trasmissione della fede avviene primariamente e in modo fondamentale<br />

attraverso la testimonianza dell’amore in nome di Cristo in un contesto di<br />

relazioni umane. L’organizzazione e la trasmissione della dottrina della fede<br />

e della morale non sono di importanza secondaria ma non possono sostituirsi<br />

alla testimonianza mediante le relazioni umane.<br />

3. Occorre iniziare un processo di rinnovamento della catechesi, attraverso passi<br />

iniziali e con una pedagogia progressiva, in modo tale da transitare da un<br />

sistema catechistico dottrinale e teorico ad uno basato sull’esperienza e sulla<br />

testimonianza nel contesto di relazioni umane autentiche.<br />

Come si intende raggiungere l’obiettivo proposto:<br />

Di seguito sono riportate, a cura dell’Ufficio Famiglia e della Commissione<br />

Diocesana di <strong>Pastorale</strong> Familiare le proposte relative alla programmazione<br />

di iniziative ed attività previste per il <strong>2010</strong>-2011.


A. Incontri Formativi per Catechisti:<br />

* Gli incontri, curati dall’Ufficio Catechistico Diocesano saranno svolti a livello<br />

zonale:<br />

a) a Maiori, presso il Convento di San Francesco, per i catechisti delle foranie<br />

della zona Costiera<br />

b) a <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>, presso le parrocchie di S. Adiutore e di S. Lucia, per i<br />

catechisti delle foranie della zona <strong>Cava</strong>/Vietri/Cetara<br />

* Gli incontri saranno animati da Suor Mariangela Tassielli, paolina, esperta<br />

di catechesi e comunicazione multimediale.<br />

Calendario degli Incontri:<br />

1) Catechesi oggi: tra annuncio, condivisione e solidarietà, le opportunità<br />

e le sfide pastorali alla luce del documento “Annuncio e catechesi e la<br />

Sfida Educativa”<br />

* Domenica 14 Novembre <strong>2010</strong> - dalle 16:00 alle 18:30 – Sala Paolo VI / Parr.<br />

S. Adiutore – <strong>Cava</strong> de’ T.<br />

> per i Catechisti foranie di <strong>Cava</strong>/Vietri<br />

* Lunedì 15 Novembre <strong>2010</strong>, dalle 18:00 alle 20:30 – Convento S. Francesco<br />

– Maiori<br />

> per i Catechisti forania Costiera <strong>Amalfi</strong>tana<br />

La sfida del primo annuncio nella catechesi: scoprirsi fratelli, nel condividere<br />

la stessa fede<br />

* Domenica 16 Gennaio 2011, dalle 16:00 alle 18:30 – Parrocchia S. Lucia –<br />

<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />

> Catechisti foranie di <strong>Cava</strong>/Vietri<br />

* Lunedì 17 Gennaio 2011, dalle 18:00 alle 20:30 – Convento S. Francesco –<br />

Maiori<br />

> Catechisti forania Costiera <strong>Amalfi</strong>tana<br />

2)La Chiesa: una comunità chiamata a costruire percorsi concreti di condivisione.<br />

Valorizzare la comunità nell’azione catechistica<br />

* Domenica 20 Febbraio 2011, dalle 16:00 alle 18:30 – Sala Paolo VI / Parr. S.<br />

Adiutore – <strong>Cava</strong> de’ T.<br />

> per i Catechisti foranie di <strong>Cava</strong>/Vietri<br />

* Lunedì 21 Febbraio 2011, dalle 18:00 alle 20:30 – Convento S. Francesco –<br />

Maiori<br />

> per i Catechisti forania Costiera <strong>Amalfi</strong>tana<br />

3)Testimoni da carità. Testimonianza, comunicazione e solidarietà: l’efficacia<br />

in catechesi<br />

* Domenica 03 Aprile 2011, dalle 16:00 alle 18:30 – Sala Paolo VI / Parrocchia S.<br />

Lucia – <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />

> per i Catechisti foranie di <strong>Cava</strong>/Vietri<br />

63


64<br />

* Lunedì 04 Aprile 2011, dalle 18:00 alle 20:30 – Convento S. Francesco – Maiori<br />

> per i Catechisti forania Costiera <strong>Amalfi</strong>tana<br />

B. Convegno unitario degli uffici Catechistico – Liturgico – Caritas<br />

Annunciare la Parola, solidali con Cristo<br />

Convento San Francesco – <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />

Sabato, 5 Marzo 2011 – dalle 8:30 alle 18:30<br />

Quest’anno il 9° Convegno Catechistico Diocesano è inglobato in quello<br />

unitario degli Uffici Diocesani Catechistico, Liturgico e Caritas per riflettere<br />

sulla solidarietà, in sintonia con il valore triennale del Piano <strong>Pastorale</strong> Diocesano.<br />

Sarà un Convegno destinato a stimolare quella conclamata sinergia che deve<br />

sussistere non solo tra gli Uffici di Curia, ma anche tra gli stessi operatori<br />

pastorali dei tre specifici settori. Questo permetterà, col tempo, di qualificare<br />

sempre più il lavoro di Iniziazione Cristiana che, sulla base dei precedenti annuali<br />

Convegni Catechistici, vede richiedere non solo l’opera dei catechisti,<br />

ma anche quella della comunità parrocchiale e degli altri operatori pastorali,<br />

soprattutto quelli che sono impegnati nel campo liturgico e della Caritas, al<br />

fine di costruire le coscienze dei futuri cristiani in maniera non approssimativa<br />

e frammentata, ma quanto mai integre e capaci di diventare adulte nella<br />

fede e di dare ragione, nel futuro, della speranza che è in esse.<br />

C. Proposta dell’Ufficio Catechistico Diocesano:<br />

Iniziare un percorso sperimentale, anche con pochissime persone, di catechesi<br />

realizzata all’interno di nuclei familiari (due o tre famiglie che accettano di<br />

mettersi insieme e di fare la catechesi ai propri figli in età prescolare o anche<br />

ad altri bambini, con il consenso dei loro genitori).<br />

B. Interventi dell’Ufficio Catechistico Diocesano:<br />

L’Ufficio è disponibile ad incontri di verifica o di formazione, a livello foraniale<br />

o delle singole parrocchie, dietro richiesta del Vicario Foraneo o dei<br />

Parroci. La richiesta sia fatta con largo anticipo per permettere all’Ufficio di<br />

programmare e organizzare ogni incontro.<br />

C. Momenti di spiritualità:<br />

L’Ufficio Catechistico promuove nel corso di quest’anno pastorale due momenti<br />

di spiritualità per i catechisti dell’Arcidiocesi, in due momenti forti<br />

dell’anno liturgico: Avvento e Quaresima.<br />

Essi saranno svolti a livello zonale: zona Costiera e zona <strong>Cava</strong>/Vietri. Per le<br />

date e il luogo ne sarà data comunicazione ai Parroci con largo anticipo.


UFFICIO LITURGICO DIOCESANO<br />

(don Pasquale Gargano)<br />

Cosa vogliamo raggiungere (obiettivo per l’anno pastorale <strong>2010</strong>-2011):<br />

I servizi liturgici, coordinati dall’Ufficio liturgico della diocesi, assumono<br />

l’obiettivo generale per l’anno <strong>2010</strong>-2011 (educare ai valori della solidarietà<br />

e condivisione), attuano le consuete iniziative di formazione, accompagnamento<br />

e animazione relative alla propria competenza, promuovono un sussidio liturgico<br />

per evidenziare il rapporto fra anno liturgico e cammino della diocesi.<br />

Ragioni che hanno motivato la scelta del presente obiettivo:<br />

1. La vita liturgica è pensata unicamente o in funzione delle espressioni devozionali<br />

della gente o, nel caso di persone più sensibili, solo in funzione<br />

dell’anno liturgico, sganciando, così, la vita della diocesi (la quale non è<br />

solo celebrazione liturgica dei misteri di Cristo) dal culto liturgico.<br />

2. “Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi<br />

come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale.<br />

Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi<br />

rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è<br />

buono, a lui gradito e perfetto” (Rom 12 1-2).<br />

3. Occorre continuare, la dove si è cominciato, o cominciare, una vasta opera<br />

di evangelizzazione della religiosità popolare per riscoprire la liturgia come<br />

celebrazione dei misteri della vita di Cristo e come questi misteri siano intimamente<br />

legati alla vita della Comunità e dei singoli credenti di ogni tempo.<br />

Finalità e compiti dell’Ufficio Liturgico Diocesano:<br />

• Curare la formazione di tutti gli operatori pastorali (corsi per animatori di<br />

assemblea liturgica, ministri straordinari della comunione, lettori, ministranti,<br />

cantori, corali, sacristi, fotografi, fiorai…) attraverso percorsi formativi specifici<br />

che tengano conto della conoscenza dei libri liturgici e della applicazione<br />

della normativa ecclesiale;<br />

• Vigilare sull’osservanza delle norme prescritte per le celebrazioni liturgiche e<br />

sulla disciplina dei sacramenti;<br />

• Elaborazione sussidi liturgico-pastorali per i tempi forti e per gli eventi più<br />

significativi dell’anno liturgico;<br />

• <strong>Programma</strong>zione e preparazione delle celebrazioni diocesane e arcivescovili;<br />

• Consulenza ai parroci circa le celebrazioni liturgiche e la disciplina dei sacramenti;<br />

• Preparazione del Calendario Liturgico Diocesano;<br />

• Rilascio approvazioni programmi e manifesti di feste parrocchiali;<br />

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• Rilascio Decreti per dedicazione Chiese e Altari e per celebrazioni liturgiche<br />

straordinarie o teletrasmesse;<br />

• Vigilare sul culto e sulla custodia delle Reliquie.<br />

La commissione di liturgia riflette su alcune problematiche e realtà della<br />

nostra diocesi, promuovendo iniziative e soprattutto convegni che in questi<br />

ultimi due anni hanno dato maggior rilievo e spessore alla pastorale liturgica.<br />

Iniziative e realizzazioni:<br />

Oltre a iniziative di informazione e formazione durante l’anno liturgico,<br />

nei modi e con gli strumenti adatti l’ULD organizza con periodicità regolare<br />

Corsi Diocesani, abitualmente decentrati (<strong>Amalfi</strong> e <strong>Cava</strong>)<br />

• “Corso per Ministri straordinari della Comunione” (annuale) [SERVIZIO<br />

DELL’EUCARISTIA]<br />

• “Corso per Lettori” (triennale) [SERVIZIO DELLA PAROLA]<br />

• “Corso per Animatori liturgico musicali” (triennale) [MUSICA E CANTO]<br />

• “Corso per fotografi (quinquennale) [ARTE VISIVA]<br />

• “Corso per fiorai (quinquennale) [ARTE FLOREALE]<br />

SETTIMANA LITURGICA DIOCESANA .<br />

Un momento forte di ecclesialità è stata la settimana liturgica celebratasi<br />

il 16/21 febbraio 2009.<br />

Approfondimenti e riflessioni sul tema Ars Celebrandi (arte del celebrare)<br />

hanno caratterizzato gli incontri e interessato enormemente i partecipanti.<br />

Le relazioni sono state tenute dal Rev.mo P. Abate Idelbrando Scicolone<br />

OSB del Collegio S. Anselmo in Roma. Interessanti i punti trattati riguardanti<br />

la celebrazione della Messa e il mistero Pasquale di Cristo. Numerosissimi e<br />

qualificati riferimenti sul Concilio Ec. Vat. II hanno allargato gli orizzonti della<br />

riflessione calando nel concreto, con appropriati esempi, quanto si presentava<br />

nelle tematiche offerte all’attenzione dei numerosissimi partecipanti.<br />

CONVEGNO DIOCESANO.<br />

Nell’Aprile <strong>2010</strong> si è invece celebrato il Convegno dal tema “Riscoprire<br />

la misericordia di Dio Padre”. (Il Sacramento della Riconciliazione): tema<br />

trattato magistralmente dal relatore invitato Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Felice Di<br />

Molfetta, Vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano, Presidente della Commissione<br />

Episcopale della CEI e del Centro Azione Liturgica (CAL).<br />

La riflessione è iniziata con l’analisi approfondita del Prefazio della Penitenza<br />

(dal Messale Romano in uso) dove viene posto in risalto l’uomo “naufrago”<br />

del peccato e la misericordia di Dio. La parabola del Padre misericordioso<br />

ha poi dominato un po’ tutto il proseguo della relazione di Mons. Di Molfetta.<br />

Le immagini presenti in essa (l’abito nuovo, l’anello al dito, i calzari ai<br />

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piedi, il vitello grasso, la festa) significate e spiegate in modo chiaro e singolare,<br />

hanno suscitato grande emozione nell’assemblea. “La parabola – ha affermato il<br />

presule – deve essere letta anche in chiave penitenziale, là dove si scopre la<br />

misericordia di Dio Padre. Nei verbi, presenti nella parabola, c’è una dinamica,<br />

un’attesa, un presto.<br />

Nel ritorno del figlio e nell’abbraccio del Padre avviene un processo di<br />

ricostruzione, di riabilitazione, di una vita nuova…”. Moltissime le citazioni<br />

patristiche segnalate dal Presule, circa il peccato, la misericordia, l’amore del<br />

Padre che ci viene incontro. “Il Sacramento della riconciliazione ci ricorda che<br />

è Dio che si converte a noi, e noi siamo ricreati……”. “Il peccato è tradimento<br />

all’amore, è interruzione, è rifiuto d’amore, è abbandono della casa paterna”.<br />

Una giornata qualificata da numerosi interventi e da proposte concrete<br />

circa il Sacramento della Riconciliazione, con indicazioni finali dettate dall’Arcivescovo.<br />

PUBBLICAZIONI<br />

Sussidiazione dei Corsi Diocesani. L’ULD per ciascun corso e per le relative<br />

categorie pubblica e fornisce l’apposita sussidiazione con opuscoli per la<br />

formazione all’incarico.<br />

Editi, dall’Uld, gli annuali sussidi per la celebrazione della Messa Crismale,<br />

arricchiti di schemi per l’adorazione eucaristica del Giovedì Santo e preghiere<br />

per il Triduo Pasquale.<br />

Negli ultimi due anni, a cura dell’ULD, si è formata una Corale per la<br />

Città di <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>, composta da membri di corali parrocchiali della zona<br />

pastorale di <strong>Cava</strong>-Vietri-Cetara.<br />

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CARITAS DIOCESANA<br />

(Direttore Prof. Rosario Pellegrino)<br />

Relazione Caritas delle attività svolte nell’anno pastorale 2008/09<br />

L’anno pastorale conclusosi ha visto la Caritas impegnata, come è ormai<br />

consuetudine, su tre fronti: l’area formazione e promozione umana, l’area<br />

locale e quella internazionale.<br />

Riguardo all’area formazione e promozione umana si sono tenuti momenti<br />

di spiritualità e formazione per i componenti dell’équipe diocesana, corsi<br />

di formazione destinati agli animatori della carità, a giovani ed operatori pastorali<br />

in genere per la promozione del volontariato soprattutto al servizio di minori<br />

e anziani. I corsi di formazione per le Caritas parrocchiali sono stati improntati<br />

al piano pastorale e alla realizzazione dei segni mensili (per ogni segno è stata<br />

predisposta una scheda e materiale specifico, oltre ad incontri interattivi).<br />

Esperti a livello regionale e animatori della formazione si sono avvicendati negli<br />

otto incontri previsti (quattro per zona pastorale). Le simulate hanno incontrato<br />

l’interesse dei partecipanti.<br />

Il Laboratorio per la promozione e l’accompagnamento delle Caritas<br />

parrocchiali, al suo quarto anno di lavoro, ha predisposto nuovi sussidi, materiale<br />

e visite alle singole parrocchie. Dopo la visita di 35 realtà lo scorso anno,<br />

quest’anno il laboratorio ha continuato a contattare le realtà parrocchiali ed è riuscito<br />

a completare un elenco, non senza fatica, dei referenti di 49 parrocchie su<br />

76. La presenza ai corsi e la fattiva collaborazione tra parrocchie e diocesi resta<br />

un obiettivo per numerose realtà, per altre è una consolidata esperienza, per altre<br />

ancora è in fase di avvio.<br />

Lo scorso novembre si è tenuto un incontro dibattito in occasione della<br />

conclusione del progetto finanziato da Caritas Italiana “Presi nella rete”, che<br />

ha illustrato le attività realizzate nel corso dell’estate e dell’autunno nonché le<br />

prospettive del nuovo progetto che coinvolge anziani, minori e famiglie utenti<br />

del Centro di Ascolto.<br />

Il Corso di formazione per operatori con immigrati “In varietate concordia”,<br />

inaugurato da Mons. Arcivescovo e dal Questore di Salerno, ha visto<br />

la partecipazione di 48 stagisti e la collaborazione dell’Ufficio Migrantes, del<br />

Piano di Zona Ambito S3 e dell’Associazione Rossetto ONLUS .<br />

I due corsi per operatori con anziani e minori “Vedere con il cuore” hanno<br />

visto la presenza di 40 stagisti che si sono impegnati sia dal punto di vista teorico<br />

che in un tirocinio estivo nell’ambito delle attività promosse dalla Caritas.<br />

Quest’ultima è convenzionata con la Regione Campania che rilascia l’attestato<br />

ai partecipanti<br />

In questa prima area rientrano le attività di promozione umana, di prevenzione<br />

al disagio di circa 80 anziani e di 50 minori coinvolti nelle attività


previste dal progetto “Nuovi percorsi di animazione” approvato e finanziato da<br />

Caritas Italiana.<br />

L’area Locale non poteva non partire dall’ascolto dei poveri. Mai come<br />

in questo anno pastorale, la richiesta di ascolto, accompagnamento e interventi si<br />

è fatta avvertire così forte. I fondi dell’8 per mille, messi a disposizione dall’Arcidiocesi,<br />

il contributo di qualche parrocchia in occasione della Quaresima di<br />

Carità <strong>2010</strong> hanno sostenuto i numerosi interventi destinati a restituire dignità a<br />

famiglie indebitate o con notevoli disagi economici.<br />

L’équipe del Centro di Ascolto, vero motore dell’organismo diocesano,<br />

si è avvalsa degli altri servizi ad esso correlati quali lo sportello legale tenuto<br />

dall’avv. Cristoforo Senatore, quello specifico per immigrati gestito dall’avv.<br />

Alessandro La Torraca, inaugurato lo scorso 11 novembre, i servizi offerti dalla<br />

psicologa e dalla consulente familiare.<br />

Tantissimi gli interventi effettuati, alcuni dei quali completati da una vera<br />

presa in carico dei disagi del singolo o del nucleo familiare. I dati raccolti sono<br />

stati costantemente pubblicati e divulgati sia a livello diocesano che inseriti nel<br />

circuito della rete nazionale Centri di Ascolto-Osservatori delle Povertà e risorse.<br />

L’Osservatorio diocesano ha curato la raccolta di dati relativi a anziani e<br />

minori con apposite pubblicazioni e video.<br />

La crisi attuale, che ha spinto la CEI a promuovere il Prestito della Speranza<br />

cui la Caritas ha dedicato ampio spazio lo scorso autunno, impone che la<br />

prerogativa educativa della Chiesa elabori modelli forti che non indulgano alla<br />

sola logica assistenziale assumendo stili alternativi. Lo spreco, persino quello<br />

che caratterizza alcune espressioni di religiosità popolare, potrebbe e dovrebbe<br />

essere edulcorato e finalizzato ad un’attenzione maggiore al territorio e alle necessità<br />

educando al bene comune.<br />

Occasioni di grazia si sono rivelate le numerose esperienze (visite guidate,<br />

spettacoli teatrali, giornate comunitarie..) destinate al nutrito gruppo di persone<br />

della terza età (circa 80) che durante l’anno hanno ricevuto ascolto, attenzione,<br />

accompagnamento nonché le intense esperienze estive con i minori che<br />

hanno sostenuto le famiglie offrendo opportunità di svago a sfondo educativo.<br />

Queste ultime sono scaturite dai risultati del dossier “Guardiamoci dentro”<br />

presentato lo scorso marzo, frutto del lavoro congiunto di Caritas e altre<br />

realtà cavesi che operano a favore dei minori.<br />

L’anno pastorale si è concluso con il Censimento Nazionale dei servizi<br />

sanitari e socio-sanitari ecclesiali voluto dalla CEI. La Caritas diocesana ha<br />

censito 60 servizi locali.<br />

Merita una nota a parte l’impegno per l’area internazionale. L’accompagnamento<br />

ai progetti di sostegno, in collaborazione con l’Associazione “Ubi<br />

Caritas…ONLUS” ha garantito la continuazione di piccoli segni di solidarietà in<br />

Albania, Romania, India, Congo, Madagascar e Brasile. Malgrado la crisi economica,<br />

ancora tante persone affidano alla Caritas le proprie offerte per garantire<br />

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ai nostri fratelli la condivisione, l’affetto, il sostegno e la tutela dei diritti sacri a<br />

ogni uomo.<br />

Nel corso di quest’ultimo anno si è teso a favorire la solidarietà a favore<br />

di gruppi di persone che vivono disagi e non di singoli. I risultati sono stati soddisfacenti<br />

perché molti hanno bene inteso il messaggio della comunità ecclesiale<br />

che sostiene alcuni fratelli lontani.<br />

Anche l’iniziativa delle bomboniere della solidarietà (che ha avuto un riscontro<br />

minimo rispetto al passato) e la raccolta di cellulari usati (circa 3000 in<br />

18 mesi) hanno rappresentato momenti di sensibilizzazione alle sofferenze e un<br />

nuovo approccio alla cittadinanza attiva e responsabile. Incontri di informazione<br />

nelle scuole e con gruppi di cresimandi sono stati dedicati ai temi della mondialità.<br />

I giornalini Caritas hanno dedicato ampio spazio alle opere realizzate, alle<br />

tematiche della povertà e ai bisogni di tante comunità.<br />

La Caritas, a nome della Chiesa locale, ha aderito alle collette indette<br />

dalla CEI in occasione di calamità naturali fornendo, successivamente, informazioni<br />

puntuali su cosa è stato realizzato con le cifre raccolte. Ne è un esempio<br />

l’inaugurazione lo scorso giugno dei due centri a L’Aquila finanziati dalle diocesi<br />

campane e del Triveneto a cui ha preso parte una delegazione della nostra<br />

Caritas diocesana.<br />

Il 1° giugno scorso si è tenuto un incontro-dibattito sull’Area internazionale<br />

alla presenza di Mons. Arcivescovo nel corso del quale si sono illustrate gli<br />

interventi realizzati nei diversi paesi con cui la Caritas è in contatto, in particolare<br />

la realizzazione di un pozzo a Moaga (Burkina Faso) finanziato interamente<br />

dai fondi del 5 per mille (anno 2007).<br />

Il luogo era stato visitato da due sacerdoti della nostra diocesi lo scorso gennaio.<br />

La visione di un dvd, donato a numerosi benefattori, ha reso l’incontro significativo<br />

promuovendo scelte consapevoli e mature di vicinanza a chiunque soffra.<br />

<strong>Programma</strong>zione Caritas per l’anno pastorale <strong>2010</strong>/11<br />

Cosa vogliamo raggiungere (obiettivo per l’anno pastorale <strong>2010</strong>-2011):<br />

I servizi di carità, coordinati dall’Ufficio Caritas della diocesi, assumono<br />

l’obiettivo generale per l’anno pastorale <strong>2010</strong>-1011 (educare, per via esperienziale,<br />

ai valori della solidarietà e della condivisione) e organizzano una serie di<br />

iniziative e gesti per la costituzione di un gruppo caritas in ogni parrocchia.<br />

Ragioni che hanno motivato la scelta del presente obiettivo:<br />

1. L’ufficio Caritas della diocesi è un organismo di supporto ai servizi di carità<br />

che vedono come soggetto tutta la chiesa diocesana, le comunità parrocchiali<br />

e i battezzati. Permangono molti ambiti di assenza o di vera indifferenza circa<br />

questa necessità e la diocesi appare come una realtà dove la carità è promossa<br />

solo da un ufficio e vissuto solo da chi è in relazione con tale ufficio.<br />

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2. Ogni comunità parrocchiale deve dare prova della propria fede in Cristo e<br />

dell’appartenenza alla Chiesa mediante la testimonianza concreta della carità…<br />

“E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi<br />

piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa»<br />

(Mt 10,42).<br />

3. Occorre che tutte le parrocchie e le altre realtà ecclesiali (anche i movimenti<br />

e le aggregazioni laicali) si convertano alla necessità di assumere la testimonianza<br />

della carità mediante l’aiuto ai poveri e che lo facciano in nome della<br />

loro appartenenza ecclesiale e non solo alla loro realtà particolare.<br />

AREA FORMAZIONE E PROMOZIONE UMANA<br />

• Corsi di formazione per animatori Caritas parrocchiali:<br />

“Educarsi alla solidarietà e alla condivisione” (dal Piano <strong>Pastorale</strong>)<br />

• Corsi di formazione al volontariato (in collaborazione con la Regione<br />

Campania):<br />

1) Per italiani e immigrati sull’assistenza domiciliare alla persona.<br />

2) Per giovani sull’orientamento al lavoro.<br />

3) Per volontari che operano a favore di minori e di anziani.<br />

AREA LOCALE<br />

• Centro di ascolto diocesano (Palazzo Vescovile <strong>Cava</strong>: lunedì – mercoledì –<br />

venerdì ore 10 – 12; giovedì ore 16 – 18).<br />

Oltre alle attività proprie del CdA, questo promuove i seguenti servizi:<br />

• Sportello giuridico (Palazzo Vescovile <strong>Cava</strong>: giovedì ore 16,00 – 18,00)<br />

• Sportello Immigrati (Palazzo Vescovile <strong>Cava</strong>: mercoledì ore 11,00 – 12,00)<br />

• Consulenza psicologica (Palazzo Vescovile <strong>Cava</strong>: lunedì ore 9,00 – 11,00)<br />

• Osservatorio delle Povertà e delle Risorse: analisi, elaborazione e pubblicazione<br />

dati relativi agli utenti del centro di ascolto anno <strong>2010</strong> con particolare<br />

attenzione agli anziani, ai minori e agli extracomunitari.<br />

• Progetto Policoro: L’Animatrice di Comunità opererà in collaborazione con<br />

l’équipe per sensibilizzare le diverse pastorali/parrocchie/associazioni laicali<br />

sulle tematiche del mondo del lavoro.<br />

• Attività a favore di anziani e minori e interi nuclei familiari che vivono<br />

disagi attraverso il Progetto “Nuovi percorsi di animazione” Caritas Italiana<br />

Fondi CEI 8 x mille.<br />

AREA INTERNAZIONALE<br />

• Accompagnamento ai progetti di sostegno a distanza in: Europa (Albania<br />

e Romania), Asia (India), Africa (Congo, Madagascar), America (Brasi-<br />

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le). Azioni miranti a facilitare una cultura di solidarietà a favore di gruppo e<br />

non dell’ “adozione” di singoli.<br />

• Bomboniere della solidarietà: proposta di destinare il corrispettivo delle<br />

bomboniere per battesimo, prima comunione, matrimonio… a favore di situazioni<br />

di disagio nel mondo come segno di condivisione della gioia e della<br />

grazia ricevute.<br />

• Avvento di Fraternità – Quaresima di Carità sostegno di un micro-progetto<br />

in diocesi o in un paese in via di sviluppo in linea con il Piano <strong>Pastorale</strong><br />

Diocesano.<br />

• Raccolta telefonini in collaborazione con il Magis denominato “Abbiamo<br />

tanti progetti appesi a un filo” finalizzato alla realizzazione di 2 progetti in<br />

Africa (Ciad e Kenya).<br />

Nel corso di quest’anno, in linea con il Piano <strong>Pastorale</strong>, si auspica la nascita<br />

di un gruppo Caritas in ogni singola parrocchia e, nel corso del triennio, la<br />

realizzazione di un’opera-segno(sul territorio diocesano e/o in un contesto<br />

problematico all’estero) a testimonianza del cammino comune percorso dalla<br />

nostra realtà ecclesiale all’insegna del tema: “Educarsi alla solidarietà e<br />

alla condivisione”.<br />

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CALENDARIO CORSO FORMAZIONE ANIMATORI<br />

CARITAS PARROCCHIALI<br />

(le date potrebbero subire variazioni)<br />

22-23 Ottobre <strong>2010</strong> Convegno diocesano con la presenza di mons. Vittorio<br />

NOZZA, direttore Caritas Italiana<br />

15 Novembre <strong>2010</strong> <strong>Amalfi</strong> (Salone Azione Cattolica) incontro di formazione<br />

per animatori Caritas parrocchiali<br />

16 Novembre <strong>2010</strong> <strong>Cava</strong> (Palazzo Vescovile) incontro di formazione per animatori<br />

Caritas parrocchiali<br />

31 Gennaio 2011 <strong>Amalfi</strong> (Salone Azione Cattolica) incontro di formazione<br />

per animatori Caritas parrocchiali<br />

1 Febbraio 2011 <strong>Cava</strong> (Palazzo Vescovile) incontro di formazione per animatori<br />

Caritas parrocchiali<br />

5 marzo 2011 Convegno unitario Catechesi-Liturgia-Carità<br />

2 Maggio 2011 <strong>Amalfi</strong> (Salone Azione Cattolica) incontro di formazione per<br />

animatori Caritas parrocchiali<br />

3 Maggio 2011 <strong>Cava</strong> (Palazzo Vescovile) incontro di formazione per animatori<br />

Caritas parrocchiali.


UFFICIO DELLA PASTORALE MISSIONARIA<br />

(Direttore: Don Catello Coppola; vice direttore: don Giovanni Pisacane)<br />

L’Ufficio della <strong>Pastorale</strong> Missionaria Diocesana nella sua programmazione fa<br />

riferimento al Piano pastorale diocesano, alle indicazioni dell’Ufficio Cooperazione<br />

Missionaria fra le Chiese della CEI e delle Pontificie Opere Missionarie.<br />

Svolge attività di promozione, animazione, sensibilizzazione, formazione<br />

e raccolta di fondi per sostenere le iniziative missionarie.<br />

SETTEMBRE<br />

Incontri con gli animatori parrocchiali delle due zone pastorali per preparare<br />

l’ottobre missionario e consegnare i sussidi per l’animazione.<br />

OTTOBRE<br />

1 Memoria di Santa Teresa di Gesù Bambino: Giornata missionaria delle Religiose.<br />

12 MAIORI – Convento: Ritiro del clero animato da P. Alex Brai sx (ore 9,00 – 15,00).<br />

14 CAVA – Concattedrale: Veglia missionaria presieduta dall’Arcivescovo<br />

ed animata dai gruppi missionari e dalle corali della città (ore 19,30).<br />

16 AMALFI – Cattedrale: Veglia missionaria presieduta dall’Arcivescovo<br />

ed animata dai gruppi missionari e dalle corali della Costiera (ore 19).<br />

24 GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE (colletta obbligatoria)<br />

DICEMBRE<br />

3 Memoria di S. Francesco Saverio: Giornata missionaria dei sacerdoti.<br />

Avvento missionario con i ragazzi: Seminatori di stelle, Cantori della<br />

stella, novena di Natale ai fanciulli.<br />

GENNAIO<br />

6 GIORNATA MISSIONARIA DEI RAGAZZI (Raccolta per l’Infanzia missionaria)<br />

28 Giornata mondiale per malati di lebbra.<br />

FEBBRAIO<br />

11 Giornata mondiale del Malato (adozione spirituale di un missionario)<br />

MARZO<br />

Organizzazione della Quaresima missionaria<br />

24 Giornata di preghiera e di digiuno per i missionari martiri<br />

MAGGIO<br />

24 Giornata di preghiera per la Cina.<br />

LUGLIO – AGOSTO<br />

- Partecipazione a convegni e a campi di lavoro e di formazione missionaria.<br />

- Visite alle missioni di presbiteri, diaconi, seminaristi e laici.<br />

• Per informazioni e richiesta sussidi di animazione rivolgersi al Centro missionario<br />

di <strong>Amalfi</strong> (Maria Fronda tel. 089 87 24 29 ; 328 97 27 923) oppure<br />

al Centro missionario di <strong>Cava</strong> (Missionarie saveriane tel. 089 44 37 59).<br />

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UFFICIO DIOCESANO DI PASTORALE SCOLASTICA<br />

(Direttore: Prof. Pellegrino Gambardella)<br />

In profonda comunione e con sentita convinzione con la C.E.I. e con il<br />

Piano <strong>Pastorale</strong> diocesano dell’Arcidiocesi di <strong>Amalfi</strong>-<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>, che si<br />

aderisce agli Orientamenti Pastorali per il decennio <strong>2010</strong>-2020.<br />

La riflessione che ha accompagnato l’avvio del nuovo tratto di cammino<br />

ha messo in evidenza la necessità che si affermi una generazione di adulti disposti<br />

a mettersi in gioco nell’educazione, superando -come ha ricordato Benedetto XVI<br />

nel suo discorso ai Vescovi italiani- “ un falso concetto di autonomia”, in virtù<br />

del quale, ”l’uomo dovrebbe svilupparsi solo da se stesso, senza imposizioni da<br />

parte di altri, i quali potrebbero assistere il suo autosviluppo, ma non entrare in<br />

questo sviluppo”.<br />

Al riguardo -ha ribadito il Papa- “ solo l’incontro con il tu e con il noi<br />

apre l’io a se stesso”, per cui “ la cosiddetta educazione antiautoritaria non è<br />

educazione, ma rinuncia all’educazione”.<br />

L’ufficio si fa interprete di questa missione educativa proponendo la<br />

riflessione – per tutti gli operatori pastorali e scolastici- con la presentazione del<br />

Rapporto-Proposta sull’educazione:<br />

“La sfida educativa”, nel mese di Novembre <strong>2010</strong>.<br />

Tale rapporto è la sintesi organica di uno studio di alto profilo scientifico<br />

voluto dalla Presidenza del Comitato del Progetto culturale italiano.<br />

Sulla stessa linea interpretativa, vogliamo presentare l’evento<br />

internazionale:<br />

“Dio oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto”, nel mese di Marzo 2011.<br />

Atti del convegno romano, dal 10 al 12 dicembre 2009, promosso dal<br />

Comitato per il Progetto culturale italiano. La questione di Dio è centrale anche<br />

per la nostra epoca, nella quale spesso si tende a ridurre l’uomo a una sola<br />

dimensione, quella “ orizzontale”, ritenendo irrilevante per la sua vita l’apertura<br />

al trascendente. La relazione con Dio, invece, è essenziale per il cammino<br />

dell’umanità.<br />

“La fede in Dio apre all’uomo l’orizzonte di una speranza certa, che<br />

non delude; indica un solido fondamento su cui poter poggiare senza timore la<br />

vita; chiede di abbandonarsi con fiducia nelle mani dell’Amore che sostiene il<br />

mondo” (Benedetto XVI).


UFFICIO COMUNICAZIONI SOCIALI<br />

(Direttore: don Gioacchino Lanzillo - ucsamalficava@hotmail.it)<br />

Un Piano Integrato e adeguato alla situazione pastorale:<br />

L’idea da sviluppare è quella di un piano “integrato” per le comunicazioni<br />

sociali, a partire dal quale realizzare un ponte di collegamento con la programmazione<br />

pastorale non limitata al solo ufficio diocesano per le comunicazioni<br />

sociali o ai media, ma capace di coinvolgere tutti gli ambiti pastorali. Il piano<br />

deve essere adeguato al contesto specifico della diocesi, tenuto conto che «le<br />

condizioni dei media e le opportunità che si offrono alla Chiesa nel campo delle<br />

comunicazioni sociali sono differenti da nazione a nazione e anche da diocesi a<br />

diocesi di uno stesso Paese».<br />

È importante quindi calibrare il progetto sulle questioni più rilevanti,<br />

destinate a determinare il successo o il fallimento del piano stesso, individuando<br />

obiettivi realistici e realizzabili.<br />

Principali obiettivi del piano pastorale:<br />

L’obiettivo principale del piano pastorale per le Comunicazioni Sociali è<br />

il cambiamento di mentalità di tutti i membri della comunità ecclesiale, coinvolgendo<br />

da più angolature la vita stessa della Chiesa e nel rispetto della specificità<br />

di ogni realtà diocesana. Indichiamo alcuni ambiti di specifica attenzione:<br />

• coniugare fede e cultura - rendere tutti capaci di coniugare l’esperienza di<br />

fede con la nuova cultura mediale, per dare piena attuazione al mandato di<br />

Gesù che ha donato lo Spirito Santo affinché in ogni tempo e secondo il linguaggio<br />

di ciascuna epoca sia annunciato il Vangelo;<br />

• capire e parlare i nuovi linguaggi mediatici - far sì che quanti hanno responsabilità<br />

nella Chiesa, i ministri, i catechisti e tutti i fedeli siano in grado<br />

di capire, interpretare e parlare il “nuovo linguaggio” dei media e non si sottraggano<br />

al compito di usarli, assieme alle nuove tecnologie informatiche, per<br />

rimuovere gli ostacoli al progresso umano e alla proclamazione del Vangelo,<br />

con particolare attenzione alle persone più lontane e in difficoltà;<br />

• integrare i media con la pastorale - operare perché i media siano utilizzati<br />

per fornire informazioni, ma anche per sviluppare la crescita e la maturazione<br />

della fede. Ciò accade solo quando una diocesi, oltre a possedere una visione<br />

nuova e organica della comunicazione della fede, investe sui media impiegandoli<br />

non in maniera isolata, ma all’interno di una strategia pastorale;<br />

• formare gli operatori pastorali - sviluppare il senso critico, necessario per<br />

una sincera ricerca della verità. In generale, la capacità dei media di generare<br />

idee e aprire al confronto va incoraggiata anche sul piano religioso, pur<br />

vigilando perché i contenuti della fede non siano banalizzati, manipolati e<br />

spettacolarizzati;<br />

75


• favorire la ricerca della verità - formare comunicatori non più isolati, né<br />

operatori pastorali dispersi, per un impulso deciso a un piano integrato delle<br />

comunicazioni, nella consapevolezza che il comunicare è una dimensione imprescindibile<br />

d’ogni attività o progetto pastorale;<br />

• condividere le risorse e creare sinergie - condividere le risorse favorendo<br />

una sapiente sinergia tra le molte iniziative mediali. Il patrimonio dei media<br />

presenti nella diocesi va integrato con le diverse realtà esistenti a livello locale,<br />

interdiocesano, regionale, nazionale e in alcuni casi anche internazionale;<br />

• partecipare al progresso dei popoli - favorire una comprensione del significato<br />

della nuova era dei media e del loro impatto sullo sviluppo dei popoli<br />

e delle culture, per una comunità ecclesiale capace di responsabilità nei processi<br />

culturali, con compiti di vigilanza e di reale partecipazione al progresso<br />

dei popoli;<br />

• investire risorse umane ed economiche - garantire le risorse umane ed economiche<br />

necessarie al pieno sviluppo dei progetti, promuovendo la formazione<br />

qualificata degli operatori, anche presbiteri, e facendo crescere una sana<br />

cultura d’impresa in grado di offrire efficienza e adeguati profili economici<br />

nella gestione dei media.<br />

Una curiosità:<br />

Interessante è il Progetto di Avvenire “Portaparola”.<br />

Esso ha preso avvio nel 2002 sullo slancio impresso dal convegno nazionale<br />

“Parabole madiatiche. Fare cultura nel tempo della comunicazione”, organizzato<br />

dall’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali della CEI.<br />

Da allora Avvenire, il quotidiano dei cattolici, si è fatto interprete e organizzatore<br />

di questo progetto comunicativo: diffondere nelle comunità cristiane<br />

un’attenzione e una sensibilità nuove verso i mass media, all’altezza cioè del<br />

loro crescente impatto sulla coscienza della gente. Cattolici inclusi. Passaggio<br />

indispensabile per svegliare questa coscienza è la creazione in ognuna delle 26<br />

mila parrocchie italiane di almeno un animatore della cultura e delle comunicazioni<br />

sociali: il Portaparola, da mettere in rete con gli altri nella sua diocesi.<br />

A questo Portaparola spetta di adoperarsi per una vera e propria pastorale<br />

delle comunicazioni sociali e della cultura e di allearsi con operatori e iniziative<br />

messe a punto per risvegliare lo spirito critico dei credenti, la loro intelligenza<br />

ispirata dalla fede, la loro capacità di maturare giudizi autonomi e originali e il<br />

loro pensiero illuminato dal Vangelo più che dal pensiero mediatico corrente.<br />

Strumenti per l’attività del Portaparola sono tutti i media cattolici: il<br />

quotidiano nazionale Avvenire, il settimanale diocesano, le riviste cattoliche, Tv<br />

e radio, locali e nazionali o anche solo la Messa domenicale, avendo coscienza<br />

che la scelta di un programma televisivo o di un giornale non è ininfluente sulla<br />

formazione della coscienza.<br />

76


Un nuovo impulso ai compiti che spettano al Portaparola viene dato dal “ Direttorio<br />

sulle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa – Comunicazione e<br />

missione” – presentato nell’autunno 2004.<br />

È il testo di riferimento per il tema della pastorale della comunicazione della<br />

Chiesa italiana (al capitolo VI sono definiti il profilo e le finalità di questa nuova<br />

figura pastorale che si impegna a diffondere Avvenire e i media cattolici, sensibilizza<br />

la comunità parrocchiale sull’importanza di un uso critico dei mezzi di<br />

comunicazione sociale e sperimenta nuovi percorsi di evangelizzazione attraverso<br />

l’uso di tutti i media).<br />

Cosa può fare il Portaparola?<br />

a. Organizza il programma culturale della parrocchia con il gruppo degli animatori<br />

(conferenze, mostre, dibattiti, concerti, spettacoli, cineforum..), in sintonia<br />

con il parroco e il piano pastorale della diocesi;<br />

b. Promuove la conoscenza della stampa cattolica nazionale e diocesana e la<br />

diffonde organizzando un’equipe per animare il Punto Portaparola alle Messe<br />

domenicali;<br />

c. Usa articoli della stampa cattolica per aiutare a riflettere da cristiani sull’attualità;<br />

d. Incoraggia le letture tra i parrocchiani. Si aggiorna sulle novità bibliografiche<br />

e offre consigli per letture intelligenti a laici adulti, famiglie e adolescenti;<br />

e. Cura la propria formazione culturale e la capacità di analisi critica dei programmi<br />

tv. Diffonde la conoscenza della radio diocesana;<br />

f. Realizza il bollettino parrocchiale, vi collabora curandone una sezione su<br />

cultura e mass media, oppure confeziona un vero e proprio notiziario sulle<br />

attività del Portaparola;<br />

g. Monitora i palinsesti delle televisioni nazionali e locali e consiglia ai parrocchiani<br />

i programmi che vale la pena vedere in famiglia, diffondendo la conoscenza<br />

di tv cattoliche nazionali e locali;<br />

h. Organizza la biblioteca e la videoteca della parrocchia. Allestisce e coordina<br />

la libreria parrocchiale;<br />

i. Segue il calendario di concerti, spettacoli teatrali, mostre e convegni in città e<br />

nei dintorni e ne propone una selezione;<br />

j. Si interessa del sito internet della parrocchia, coordina chi lo realizza, si occupa<br />

dei contenuti.<br />

77


Iniziative Anno <strong>2010</strong>-2011:<br />

• Sabato 22 gennaio 2011 ore 20,00<br />

Oratorio S. Alfonso - Via Filangieri - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>:<br />

Comunicare la Chiesa. Una, santa, cattolica<br />

• Lunedì 24 gennaio 2011 ore 19,00<br />

Rettoria di S. Vincenzo - Viale Crispi - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>:<br />

S. Messa nella festa di S. Francesco di Sales<br />

• Dal 5 febbraio 2011 (tutti i sabati di febbraio)<br />

Curia Arcivescovile - Piazza Duomo - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>:<br />

Per fare un sito internet ci vuole...<br />

• Sabato 26 marzo 2011<br />

Centro <strong>Pastorale</strong> S. Vito - Via Salvo d’Acquisto - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>:<br />

Siti internet parrocchiali e degli oratori<br />

• 8 – 9 – 10 luglio 2011<br />

Oratorio S. Alfonso - Via Filangieri - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>:<br />

Laboratorio e Campo scuola degli Operatori della Comunicazione<br />

Ieri bollettino parrocchiale, domani giornale della comunità.<br />

78


UFFICIO PER L’ECUMENISMO<br />

E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO<br />

(Direttore: Don Antonio Porpora)<br />

Il tema per la Settimana di Preghiera per l’Unità de Cristiani inviterà<br />

quest’anno le Chiese cristiane a volgere lo sguardo a Gerusalemme. L’argomento<br />

proposto per quest’anno è stato infatti scelto dai capi delle Chiese e Comunità<br />

ecclesiali cristiane presenti in quella che a giusto titolo può essere considerata la<br />

Chiesa madre. Il tema riecheggia gli Atti degli Apostoli dove della prima comunità<br />

cristiana si dice: ‘Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli<br />

e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere’. L’intenzione<br />

che soggiace alla duplice scelta è quella di invitare ‘ a volgere lo sguardo a ciò<br />

che nelle fede è essenziale e a ricordare il tempo in cui la Chiesa era una’. Dal<br />

18 al 25 gennaio 2011 come di consueto saremo invitati a rendere partecipi le<br />

nostre Comunità parrocchiale dell’impegno di preghiera che coinvolgerà tutte<br />

le Chiese cristiane, valorizzando il sussidio che come di consueto verrà posto a<br />

disposizione.<br />

Lo sviluppo della dimensione ecumenica conosciuto dalla nostra Arcidiocesi<br />

nel decennio trascorso richiede uno sforzo di maggiore conoscenza per<br />

essere sempre meno spettatori e ancor più coprotagonisti. Per favorire la formazione<br />

ecumenica si svolgerà in <strong>Amalfi</strong>, presso la Chiesa di S. Maria Maggiore,<br />

nel corso dell’anno pastorale, secondo date e programmi che verranno resi noti,<br />

un corso di formazione ecumenica che si proporrà di far conoscere il decreto<br />

conciliare sull’ecumenismo Unitatis Redintegratio, la storia del Movimento ecumenico<br />

e la fisionomia delle Chiese e Comunità ecclesiali cristiane. Uno spazio<br />

sarà anche dedicato alla conoscenza degli elementi fondamentali dell’Ebraismo.<br />

MOVIMENTI ED AGGREGAZIONI LAICALI<br />

(Coordinatori: Beatrice e Paolo Paolucci carlettone@inwind.it)<br />

Cosa vogliamo raggiungere (obiettivo per l’anno pastorale <strong>2010</strong>-2011):<br />

I Movimenti e le aggregazioni laicali della diocesi valorizzano la consulta loro<br />

dedicata, riflettono per delineare una “loro” via su come sperimentare la comunione<br />

dei carismi iniziano a proporre - secondo modalità stabilite di volta in volta<br />

in sede di consulta e nel pieno rispetto dei carismi e degli itinerari propri di<br />

ciascuna realtà – alcuni gesti o iniziative per promuovere l’esperienza dei valori<br />

della solidarietà e condivisione sia all’interno della Chiesa diocesana che negli<br />

ambienti della società che non sentono il legame con la Chiesa o con la fede.<br />

79


Ragioni che hanno motivato la scelta del presente obiettivo:<br />

1. In questa fase la Consulta diocesana dei movimenti e aggregazioni laicali<br />

manca di una guida per orientare i passi e le coscienze allo sviluppo di una<br />

appartenenza pienamente diocesana. I movimenti e aggregazioni stanno crescendo<br />

verso una maturità di fede “ecclesiale” ma permangono ancora atteggiamenti<br />

e resistenze a confrontarsi e riflettere su come essi possono e<br />

debbono servire la creascita di tutta la Chiesa diocesana. Ci sono ancora qua<br />

e là tendenze a camminare nella fede ma senza alcun legame reale col resto<br />

della Chiesa.<br />

2. In un momento in cui emergono fatiche e contraddizioni circa la necesità di<br />

camminare insieme come Chiesa particolare e a superare i particolarismi e<br />

campanilismi di vario genere, i Movimenti e aggregazioni laicali hanno un<br />

compito fondamentale di creare sensibilità ecclesiale e di testimoniare loro<br />

stessi per primi che i doni suscitati dallo Spirito sono per tutta la Chiesa e per<br />

il suo rinnovamento (LG 12).<br />

3. Occorre superare pienamente ciò che ancora permane delle logiche autonomistiche<br />

tra i Movimenti e aggregazioni laicali e operare una vera conversione<br />

alla consapevolezza che la loro stessa esistenza e i doni ricevuti sono un<br />

bene per il bene di tutta la Chiesa.<br />

80<br />

Attività previste per il <strong>2010</strong>-11<br />

I gruppi, le associazioni e i movimenti hanno accolto benevolmente la<br />

proposta di incontrarsi ogni due mesi, aprendo le porte a tutti coloro che desiderano<br />

conoscere il carisma. Di volta in volta un gruppo di spiritualità secondo<br />

il proprio carisma animerà l’incontro.<br />

Ogni movimento o aggregazione organizza una iniziativa per promuovere,<br />

fuori dalla propria realtà e rivolto verso tutti, qualche gesto o iniziativa<br />

centrato sul valore dell’anno.<br />

Animare la veglia di Pentecoste inserendo un momento speciale sul<br />

tema dello “educarsi alla solidarietà e alla condivisione”.<br />

Ecco i prossimi appuntamenti:<br />

• 11 settembre <strong>2010</strong> - Pellegrinaggio delle famiglie a Pompei promosso dal<br />

Rinnovamento nello Spirito.<br />

• 13 novembre <strong>2010</strong> – Conosciamo la spiritualità di Padre Pio a cura del<br />

Gruppo di preghiera di Padre Pio.<br />

• 12 febbraio 2011 – L’oratorio di san Giovanni Bosco a cura del gruppo dei<br />

Salesiani.


• 9 aprile 2011 – S.O.S. evangelizzazione a cura del Movimento dei focolari<br />

• 11 giugno 2011 - Veglia di Pentecoste.<br />

Ogni gruppo provvederà a diffondere e propagandare l’incontro, scegliendo<br />

anche la sede che sembrerà più consona.<br />

Sarà impegno di ciascun gruppo e movimento, di quelli che hanno desiderio<br />

di iniziare questo nuovo percorso, far sì che questo progetto sia arricchente<br />

per tutti.<br />

Dobbiamo essere locomotive, e non zavorra, che trainano la Chiesa in<br />

questo decennio, di”sfida educativa” come propone la CEI, perché siamo noi i<br />

protagonisti in prima persona.<br />

Non è più tempo di guardarsi indietro di soffermarsi, su quello che poteva<br />

essere stato ma che non è stato, perché questo ci fa diventare statici, morti.<br />

Bisogna trovare la forza di andare avanti.<br />

In ogni momento della vita bisogna cercare e seguire il soffio dello Spirito<br />

Santo che ci guida nella via del Signore, trasformando e rinnovando continuamente<br />

la faccia della terra.<br />

Restando uniti nella preghiera, auguro Buon Lavoro.<br />

ALTRI ORGANISMI OPERANTI NELL’ARCIDIOCESI<br />

CENTRO DI AIUTO ALLA VITA “GIANNA BERETTA”<br />

(Piazza Duomo,9 c/o Pal.Vescovile <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong> tel. 338.5893266<br />

Presidente Dr.ssa Angela Pappalardo)<br />

IL “ MOVIMENTO PER LA VITA” operante a <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong> già<br />

dal febbraio 1987, iscritto alla relativa Federazione nazionale, si è unito nel<br />

dicembre del 2007 al CENTRO DI AIUTO ALLA VITA “Santa GIANNA BE-<br />

RETTA”. Si è scelto di intitolarlo ad una santa contemporanea, medico-pediatra-<br />

sposa e madre di quattro figli, impegnata nell’aiuto sociale ed amante della<br />

vita, che non esitò a sacrificare la sua vita per far nascere il quarto figlio.<br />

Il Movimento ed il Centro, come in tantissime altre Città italiane, operano<br />

su due fronti: rispettivamente per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica<br />

verso l’alta dignità di ogni essere umano, in ogni fase della sua vita e fin dal concepimento,<br />

da una parte (Movimento), e dall’altra per il supporto psicologico<br />

ma anche materiale ed economico alle madri in difficoltà per la propria gravidanza<br />

e che sono propense per l’aborto, affinché possano dire di sì alla vita che<br />

sta sbocciando in loro (Centro).<br />

Grazie a Dio, tanti bambini in questi anni sono stati strappati dall’aborto<br />

dopo che ne abbiamo avuta segnalazione (anche attraverso il numero verde<br />

81


S.O.S. Vita 8008.13000), anche anonima, o dopo che abbiamo”scoperto” noi<br />

stessi che quella vita nel grembo materno era in serio pericolo.<br />

Dopo i nostri “colloqui per la vita” le mamme hanno capito che non potevano<br />

rinunciare al figlio già presente e , se in difficoltà economiche, si sono<br />

tranquillizzate con la promessa di aiuti concreti e di lungo periodo.<br />

Fortunatamente abbiamo la possibilità di aiutare le mamme attraverso<br />

il “Progetto Gemma” che consiste nell’ “adottare” con un contributo economico<br />

mensile, una mamma dal terzo mese di gravidanza fino al primo anno di<br />

vita del bambino, da parte di parrocchie, gruppi di amici e singole persone e le<br />

cui somme raccolte ci vengono versate, in seguito a nostra segnalazione, dalla<br />

Fondazione Vita Nova, per devolverle poi interamente alla mamma in difficoltà,<br />

per i 18 mesi.<br />

Quando però non riteniamo opportuno richiedere il “Progetto Gemma<br />

”, o quando non ci viene concesso, abbiamo la necessità di mettere insieme una<br />

somma (naturalmente ci autofinanziamo) che ci metta in condizione di acquistare<br />

tutine, pannolini, latte in polvere e generi alimentari vari, (quello che noi<br />

abbiamo denominato”Progetto Santa Gianna”)<br />

In ogni caso, specialmente in questi ultimi anni ci siamo resi conto che<br />

diventa davvero difficile (ma non per questo possiamo rinunciare a tentare!)<br />

evitare quegli aborti già programmati e quindi diventa sempre più urgente agire<br />

preventivamente diffondendo una sensibilizzazione culturale sul tema della<br />

difesa per la vita.<br />

Pertanto, per diffondere questa urgente ed improcrastinabile educazione<br />

al rispetto alla vita fin dai suoi primi albori, intendiamo promuovere in particolare,<br />

tra l’altro, le seguenti iniziative:<br />

Introduzione di una lezione sul rispetto alla vita (con utilizzo di video ed<br />

opuscoli) nell’ambito dei corsi di preparazione al matrimonio foraniali o parrocchiali<br />

Corso di bioetica ed educazione al rispetto per la vita, che si terrà presumibilmente<br />

nei mesi di ottobre-novembre <strong>2010</strong> (potrà poi essere replicato nei mesi<br />

di marzo-aprile 2011) e che potrà essere organizzato anche in collaborazione<br />

con la Caritas Diocesana - come si vede nel seguente programma di massima,<br />

prevede 5 incontri – con l’intervento di esperti del settore, ed è rivolto<br />

soprattutto agli studenti, ai giovani e alle giovani coppie ma anche a quanti<br />

intendono fare chiarezza su questi temi tante volte mistificati dai mass media:<br />

I. Incontro: “la vita umana prima meraviglia”<br />

II. Incontro: La Legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza<br />

dal 1978 ad oggi<br />

III. Fecondazione in vitro. La Legge 40<br />

IV. Le problematiche del fine-vita<br />

V. Storia del Movimento per la vita e dei Centri di Aiuto alla vita in<br />

Italia.<br />

82


Pubblicazione del testo (attualmente il manoscritto è già quasi pronto) “Abbiamo<br />

detto sì alla vita” : raccolta di storie vere di mamme che hanno scelto<br />

la vita dopo aver incontrato i volontari per la vita di <strong>Cava</strong>.<br />

Presentazione dello stesso testo durante un convegno indetto in occasione<br />

della Giornata per la vita del 6 febbraio 2011 che vedrà tra gli altri partecipanti<br />

l’on. Carlo Casini, resp. Nazionale del Movimento per la vita.<br />

Le suddette iniziative si intendono pertanto realizzare nell’ambito della programmazione<br />

delle attività diocesane.<br />

Contatti: Presidente del M.P.V e CAV. “Gianna Beretta” di ”<strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong>:<br />

Dr.ssa Angela Pappalardo - Piazza Duomo, 9 c/o Pal.Vescovile - tel.<br />

338.5893266<br />

AMCI<br />

(Consigliere Nazionale dott. Giuseppe Battimelli)<br />

L’Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI), è una gloriosa ed<br />

antica associazione di professionisti della Chiesa cattolica che “trova in Gesù<br />

Cristo “medico del corpo e dello spirito” il fondamento della propria spiritualità;<br />

coltiva una devozione particolare a Maria Santissima Salute degli infermi;<br />

ha come patrono San Luca Evangelista e Medico, nella cui festa (18 ottobre)<br />

inaugura l’anno sociale” (Art.2 dello Statuto) ed è “riconosciuta dalla Conferenza<br />

Episcopale Italiana; aderisce alla Consulta Nazionale delle Aggregazioni<br />

Laicali; collabora con il Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la<br />

<strong>Pastorale</strong> della Salute) e con la Pontificia Accademia per la Vita (Art.3).<br />

Relativamente a quanto svolto nello scorso anno sociale:<br />

L’anno sociale della sezione “s. Giuseppe Moscati” dell’arcidiocesi<br />

di <strong>Amalfi</strong>-<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong> appena conclusosi, è stato come al solito intenso<br />

e proficuo, contribuendo alla formazione permanente dei medici in ambito<br />

spirituale, etico e morale in particolare su temi scientifici e professionali.<br />

Sono intervenute personalità di rilievo, come il Prof. Lucio Romano, co-Presidente<br />

Nazionale di Scienza & Vita, che ha rilanciato proprio da <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />

nell’ottobre scorso, la campagna “Liberi per Vivere”, indetta per riaffermare<br />

l’inviolabilità della vita umana dal concepimento al suo termine naturale.<br />

E’da ricordare anche la celebrazione della festa liturgica di S. Giuseppe<br />

Moscati (16 novembre), avvenuta con un importante convegno presso la Chiesa<br />

parrocchiale di S.Vito Martire di <strong>Cava</strong>, e con il dono da parte della sezione di<br />

83


una effige del santo medico, apposta nei locali, sottostanti la chiesa e adibiti a<br />

laboratorio a lui intitolato.<br />

Significativa poi è stato nel gennaio scorso l’incontro di preghiera con<br />

l’Associazione Onlus di Volontariato Missionario “E ti porto in Africa…”<br />

che svolge la sua attività di solidarietà per i popoli del continente nero, perché<br />

per l’occasione, è stata esposta una preziosa reliquia “ex ossibus”, cioè un frammento<br />

di osso di s. Giuseppe Moscati, che la suddetta associazione di volontariato<br />

ha poi portato per lasciarla per sempre, in una chiesetta nel Villaggio di Koun<br />

Fao (Costa d’Avorio), dedicata al santo medico. A tal fine, i medici cattolici di<br />

<strong>Amalfi</strong>-<strong>Cava</strong> hanno donato un artistico pannello in ceramica raffigurante il santo,<br />

da apporre all’esterno della predetta chiesa africana.<br />

Nel maggio scorso infine, s’è svolto il pellegrinaggio nazionale<br />

dell’AMCI a Lourdes, in occasione del Congresso Mondiale della FIAMC (Federazione<br />

Internazionale Associazioni Medici Cattolici).<br />

84<br />

<strong>Programma</strong>zione per il <strong>2010</strong>-2011:<br />

Anche l’anno sociale <strong>2010</strong>-2011 della sezione diocesana, guidata<br />

dal Presidente nonché Consigliere Nazionale, dott. Giuseppe Battimelli e<br />

dall’assistente ecclesiastico Mons. Carlo Papa, si presenta particolarmente<br />

importante e denso di eventi di grande rilievo.<br />

Inserendola nelle manifestazioni per le celebrazioni dell’apertura della<br />

nuova Chiesa di S. Alfonso, il presidente Battimelli, ha fortemente voluto<br />

che l’inaugurazione ufficiale dell’anno sociale dell’AMCI avvenga presso il<br />

costruendo complesso parrocchiale di via Filangieri di <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>, con un<br />

importantissimo convegno per rendere omaggio alla figura e alla teologia morale<br />

del grande dottore della chiesa e patrono dei moralisti.<br />

L’evento avrà luogo il 30 ottobre <strong>2010</strong> sul tema “FEDE E MORA-<br />

LE” e vedrà la partecipazione di due teologi di grande rilievo nazionale: il<br />

Prof. P. Sabatino Majorano C.SS.R., ordinario di Teologia Morale e già preside<br />

all’Accademia Alfonsiana di Roma ed il Prof. P. Mauro Cozzoli, ordinario<br />

di Teologia Morale all’Università Lateranense di Roma e vice assistente ecclesiastico<br />

nazionale dell’AMCI. Invitato per l’occasione anche il Prof. P. Giovanni<br />

Vicidomini C.SS.R., Superiore della Casa dei Redentoristi di Pagani, che è<br />

stato parroco negli anni ‘70 della parrocchia di S. Alfonso a <strong>Cava</strong>.<br />

Successivamente sarà ricordata con particolare devozione la data del<br />

16 novembre, memoria liturgica di S. Giuseppe Moscati, a cui i medici cattolici<br />

cercano di ispirare la loro vita e al quale la sezione AMCI diocesana è<br />

dedicata.<br />

Grande rilevanza si darà anche alla celebrazione della XIX Giornata<br />

Mondiale del Malato (11 febbrio 2011), perché, grazie alla personale amicizia<br />

con il dr. Battimelli, sarà presente a <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>, don Andrea Manto,


Direttore dell’Ufficio Nazionale per la <strong>Pastorale</strong> della Sanità della C.E.I.<br />

(Conferenza Episcopale Italiana) e medico-geriatra egli stesso.<br />

Naturalmente sarà curato particolarmente anche l’approfondimento<br />

spirituale, con i consueti ritiri spirituali nei tempi liturgici “forti” dell’Avvento e<br />

della Quaresima, predicati da Mons. Carlo Papa.<br />

Per la realizzazione dell’impegnativo programma, i medici cattolici<br />

sanno di essere sostenuti ed incoraggiati, come sempre, dall’Arcivescovo,<br />

Mons. Orazio Soricelli, a cui essi sono particolarmente legati da sentimenti<br />

di affetto e di devozione, perseguendo lo scopo di inserirsi nel piano pastorale<br />

diocesano “camminiamo insieme” (nella prospettiva concreta proposta per<br />

quest’anno che consiste nel fare esperienza di un processo educativo ai valori<br />

della solidarietà e della condivisione), che con l’aiuto dello Spirito e la buona<br />

volontà di tutti, ed ad onta di difficoltà e ritardi, sta dando copiosi frutti spirituali<br />

anche nel “favorire l’evangelizzazione del mondo sanitario per la realizzazione,<br />

unitamente agli ammalati e agli altri operatori sanitari, di un’autentica comunità<br />

che testimoni i valori cristiani della vita” (Art. 4 dello Statuto Amci).<br />

85


4° livello:<br />

PASTORALE MINISTERIALE<br />

La formazione ministeriale per la Chiesa attua il suo compito di evangelizzazione,<br />

che conosce tempi e modalità diversi. Essa, infatti, si esplica ora<br />

come primo annuncio o scoperta della fede, ora come catechesi o approfondimento<br />

della fede stessa, ora come riscoperta o ricominciamento del cammino<br />

di fede per chi, per qualsiasi motivo, non ha coltivato tale valore, ora come formazione<br />

permanente, per ravvivare, tenere sempre viva la fiaccola della fede. In<br />

questo senso la formazione è una esigenza sempre attuale a tutti i livelli di ministerialità<br />

nella Chiesa: dai presbiteri ai consacrati, ai diaconi, a tutti gli operatori<br />

pastorali. Nel piano è previsto ormai in modo costante lo svolgimento annuale di<br />

un Convegno <strong>Pastorale</strong> Diocesano per creare uno spazio di dialogo e studio su<br />

tematiche pastorali attuali.<br />

Il Convegno Diocesano per il 2011 è fissato per il 22-23 Settembre, presso<br />

il Convento S. Francesco di <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>. Il Convegno anche se non di grandi<br />

dimensioni, è un momento utile a far crescere la coscienza della Chiesa locale.<br />

Il tema di questo anno è: “Educare… alla solidarietà e alla condivisione”.<br />

NOTA: Per il Calendario delle attività, ad oggi definibile, vedi le sezioni in<br />

fondo al volume<br />

a. Presbiteri.<br />

La Commissione presbiterale programma i ritiri mensili e gli esercizi spirituali<br />

annuali per il Clero. Nulla vieta, dopo esperienze precedenti in cui i ritiri<br />

mensili sono stati autogestiti, che il tema venga trattato per tutto l’anno da<br />

uno o due esperti, lasciando sempre ampio spazio al confronto tra i presbiteri.<br />

Per gli esercizi annuali, verificare tra gli stessi sacerdoti la validità della formula<br />

sperimentata.<br />

b. Ritiri mensili del clero (compresi i presbiteri religiosi).<br />

Struttura degli incontri:<br />

Esposizione e adorazione eucaristica<br />

Ora Media con breve meditazione spirituale<br />

Tempo di riflessione personale con tempo per le confessioni<br />

Benedizione eucaristica<br />

Pausa caffé<br />

Riflessione su un tema riguardante la spiritualità di comunione<br />

Assemblea finale con interventi liberi circa le implicazioni del tema nella vita<br />

dei presbiteri<br />

Comunicazioni finali<br />

Pranzo<br />

87


c. Esercizi spirituali del clero<br />

Si svolgono in due turni, estivo ed autunnale per consentire la più ampia<br />

partecipazione dei presbiteri.<br />

d. Diaconi Permanenti<br />

Continuare i ritiri mensili sullo stesso tema dei presbiteri, cercando di coinvolgerli<br />

di più nel Piano pastorale (nelle parrocchie, dove sono presenti, i<br />

diaconi sono membri di diritto della EPAP). Nella seconda parte del ritiro si<br />

possono trattare sempre argomenti di attualità.<br />

e. Consacrati<br />

Il vescovo proporrà all’USMI che uno o due ritiri all’anno siano tenuti sulla<br />

spiritualità di comunione che sottostà al piano pastorale diocesano. Potrebbe<br />

tenerli il vicario per l’azione pastorale.<br />

f. Laici<br />

A) Dagli anni passati abbiamo l’esperienza positiva della SFOP (scuola di<br />

formazione operatori pastorali). Da ciò traiamo la convinzione che essa<br />

è da rivalutare e riproporre, raccordandola, però, con il Piano pastorale.<br />

Si intenderebbe, perciò, di riprendere la struttura triennale della stessa<br />

incentrata sul “Credo”, con riferimento alla nota pastorale della CEI per<br />

il dopo-Verona.<br />

Dopo un biennio di base per tutti, al terzo anno si prevede la specializzazione<br />

per la catechesi, la carità, la liturgia. Si terranno, inoltre, incontri<br />

formativi sul Piano pastorale, con approfondimenti specifici per il membri<br />

delle EPAP.<br />

E’ necessario coinvolgere gli uffici pastorali diocesani di catechesi, liturgia,<br />

carità nella formazione specifica degli operatori e per una sinergia in<br />

ordine al Piano pastorale. La SFOP deve riprendere a livello foraniale. Le<br />

giornate di spiritualità, a cui possono unirsi anche altri laici, vanno a scandire<br />

i vari momenti dell’anno. La SFOP deve avere una durata di alcuni<br />

mesi (un semestre); è preferibile che si tenga a livello foraniale, perché la<br />

forania offre maggiori ricchezze di risorse e di confronti tra realtà diverse.<br />

Lo svolgimento può realizzarsi a partire dal mese di Novembre a tutta la<br />

Quaresima.<br />

Rispetto a questa volontà di avviare la SFOP, non si nascondono però<br />

diverse difficoltà in ambito organizzativo e di risorse si rimanda a valutazioni<br />

successive alla pubblicazione di questo programma la effettiva<br />

realizzabilità della formazione SFOP.<br />

88<br />

B) Durante questo anno pastorale l’Arcidiocesi offre ulteriori possibilità di<br />

aggiornamento per tutti i laici con la programmazione di corsi di forma-


zione a sfondo biblico, ecumenico, bioetico, con trattazioni monotematiche.<br />

Essi si svolgeranno in vari punti della diocesi, ma aperti a tutti, per<br />

dare la possibilità di scegliere la partecipazione alla tematica preferita.<br />

<strong>Programma</strong>, date, luogo di svolgimento sanno comunicati in tempo utile<br />

per l’iscrizione e l’inizio stesso dei corsi.<br />

g. Formazione EDAP<br />

Sulla base di esigenze emerse all’interno all’EDAP di rafforzare le motivazioni<br />

e le capacità di svolgimento del proprio ruolo, al di la di attività meramente<br />

organizzative, si è concordato di attuare varie sessioni formative, metodologiche<br />

e di motivazioni spirituali, del gruppo EDAP della diocesi impegnato nei<br />

Progetti Pastorali. Rimane importante per tale attività il supporto di Mondo<br />

Migliore in una ottica non eccessivamente teorica-didattica ma di reale trasfusione<br />

nel gruppo di stimoli rafforzativi e chiarificatori della missione del<br />

Progetto <strong>Pastorale</strong> Diocesano e sua attuazione (vedi dettagli nel paragrafo 5.).<br />

h. Formazione <strong>Pastorale</strong> dei Seminaristi<br />

• Incontri informali con il Vescovo<br />

L’Arcivescovo convocherà, nei momenti opportuni, i seminaristi, singolarmente<br />

e insieme, per incontri informali.<br />

• Incontri di abilitazione alla comprensione/conduzione del piano pastorale<br />

diocesano<br />

Nel periodo natalizio e d’estate il vicario per l’azione pastorale (o chi per<br />

lui) terrà un incontro di mezza giornata sulla comprensione del piano pastorale<br />

diocesano.<br />

89


90<br />

SEGRETERIA DIOCESANA USMI<br />

(Suor Carmela Navarra)<br />

<strong>Programma</strong>zione Anno <strong>Pastorale</strong> <strong>2010</strong>-2011<br />

TEMA: “Confessare la fede narrando l’amore”.<br />

OBIETTIVO GENERALE: “Affidate alla Parola di Dio vogliamo essere segno<br />

e testimonianza del Vangelo nella storia degli uomini del nostro tempo e della<br />

Chiesa diocesana che è in <strong>Amalfi</strong> – <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>”<br />

OBIETTIVI OPERATIVI:<br />

• Riscoprire la vocazione come luogo della teofania dell’amore fedele di Dio,<br />

che ci affida il compito di essere testimoni di umanizzazione e di speranza<br />

nella cultura odierna.<br />

• Offrire percorsi formativi per risvegliare la passione educativa… la sete<br />

che ognuno porta nel cuore; sete di significato e di rapporti umani autentici<br />

(Orientamenti Pastorali <strong>2010</strong>/2020)<br />

• Accompagnare le Comunità locali presenti in Diocesi nel loro percorso di<br />

formazione permanente<br />

• Continuare a tessere reti di relazione, di comunione e di collaborazione tra<br />

le varie realtà di vita consacrata presenti sul territorio diocesano e di collaborazione<br />

con gli Organismi ecclesiali diocesani, avendo come punto di riferimento<br />

il Progetto <strong>Pastorale</strong> Diocesano.<br />

SEGRETERIA:<br />

Assemblea Regionale USMI – CISM<br />

Data: 16 ottobre <strong>2010</strong><br />

Sede: Centro Ed. “Beata Vergine di Pompei” – Pompei<br />

Relatore: d. Adolfo Russo<br />

Tema: “La vita consacrata in Campania di fronte alla sfida educativa”<br />

Assemblea Regionale USMI<br />

Data: 6 maggio 2011<br />

Sede: Centro Ed. “Beata Vergine di Pompei” – Pompei<br />

Relatore: Prof.ssa Antonietta Augruso<br />

Tema: “La Parola rinnova la nostra passione educativa e ci rende capaci di<br />

vivere relazioni d’amore”<br />

AREA della FORMAZIONE:<br />

Incontri Juniores:<br />

Data: 5/7 novembre <strong>2010</strong><br />

Sede: Cappella Cangiani – Napoli<br />

Relatore: Sr. Marcella Farina<br />

Tema: “Gesù Cristo, misura del nuovo umanesimo”


Data: 4/6 marzo 2011<br />

Sede: Cappella Cangiani – Napoli<br />

Relatore: Sr. Marcella Farina<br />

Tema: “La Chiesa, sacramento della nuova Umanità”<br />

Convegno Superiore Locali e loro Consigli:<br />

Data: 29 aprile/1 maggio 2011<br />

Sede: Cappella Cangiani – Napoli<br />

Relatore: Sr. Alessandra Smerilli – Docente di Economia Politica<br />

Tema: “Una festione innovativa per la vitalità del carisma”<br />

AREA DELLA PASTORALE ORDINARIA:<br />

Data: 28 novembre <strong>2010</strong> – 1 domenica di Avvento<br />

Sede: Cappella Cangiani – Napoli<br />

Relatore: dott.ssa Antonietta Augruso<br />

Tema: “Verso il Natale: la spiritualità del vegliare.”<br />

Data: 13 marzo 2011 – 1 domenica di Quaresima<br />

Sede: Cappella Cangiani – Napoli<br />

Relatore: dott.ssa Antonietta Augruso<br />

Tema: “Verso la Pasqua: la spiritualità del vegliare”<br />

INCONTRI DIOCESANI:<br />

Relatore: P. Giuseppe Celli – Vicario per la vita consacrata<br />

Data: 3 ottobre <strong>2010</strong><br />

Sede: Suore della Carità di S. Giovanna Antida Thouret - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />

Data: 7 novembre <strong>2010</strong><br />

Sede: Suore Domenicane del S. Rosario - Maiori<br />

Data: 5 dicembre <strong>2010</strong><br />

Sede: Suore della Carità di S. Giovanna Antida Thouret - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />

Data: 9 gennaio 2011<br />

Sede: Suore Domenicane del S. Rosario - Maiori<br />

Data: 1 febbraio 2011 – ore 17,30<br />

Sede: Protomonastero Monache Redentoriste - Scala<br />

Celebrazione Eucaristica nella Festa della Presentazione del Signore<br />

Data: 6 marzo 2011<br />

Sede: Suore della Carità di S. Giovanna Antida Thouret - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />

Data: 3 aprile 2011<br />

Sede: Suore Domenicane del S. Rosario - Maiori<br />

91


Obiettivo:<br />

5° livello:<br />

STRUTTURE DIOCESANE E PARROCCHIALI<br />

si verifica l’esistenza e il funzionamento delle strutture di comunicazione,<br />

partecipazione e consultazione, e si comincia un accompagnamento piu’ sistematico<br />

di esse.<br />

Motivazioni:<br />

1. Non sono in parte o del tutto presenti e/o operative le strutture che consentono<br />

un coinvolgimento ed una reale partecipazione nei diversi campi dell’azione<br />

pastorale.<br />

2. Il battesimo che ha incorporato a Cristo il popolo, genera il diritto/dovere alla<br />

partecipazione nella vita e missione della chiesa attraverso strutture funzionali.<br />

3. Bisogna crescere nel senso di responsabilità e nella coscienza che tutti possono<br />

e devono avere un posto per esprimere la propria parola e che si devono<br />

creare le strutture perché questo avvenga.<br />

Come si intende raggiungere l’obiettivo:<br />

In considerazione dei risultati già raggiunti a questo livello nel quadriennio<br />

2006-10 da una discreta percentuale di Parrocchie, di seguito sono indicate,<br />

per ogni ambito, ed a continuazione e raggiungimento dell’obiettivo su riportato,<br />

le attività operative e formative previste per il <strong>2010</strong>-11.<br />

Attività dell’EDAP:<br />

Come consuntivo globale di quanto svolto nel 2009-10 e relativa programmazione<br />

del prossimo triennio <strong>2010</strong>-2013 (in particolare del primo anno<br />

<strong>2010</strong>-2011), si veda quanto riportato all’inizio di questo volume nel paragrafo:<br />

INTRODUZIONE ALL’OBIETTIVO GENERALE <strong>2010</strong>-2011.<br />

Spesso si è sentita la diffidenza di alcune persone a tutti i gradi di coinvolgimento<br />

(operatori pastorali, responsabili di uffici diocesani e di associazioni,<br />

clero, laici, gente comune, etc.) circa la efficacia di attuazione dei vari Piani<br />

Pastorali emessi annualmente, da cui emerge anche una facile critica, spesso<br />

solo distruttiva o denigratoria, sia “di quello” che si richiede di attuare nella<br />

programmazione, sia “verso quelli” che sono impegnati in questo progetto<br />

credendo nella forza dello Spirito Santo e nei risultati che lentamente si stanno<br />

ottenendo.<br />

Ci è sembrato quindi utile in questa edizione del <strong>Programma</strong> <strong>Pastorale</strong><br />

<strong>2010</strong>-2011, al termine di un primo quadriennio di pastorale diocesana svolta<br />

secondo la volontà dell’Arcivescovo e le metodologie del Movimento Mondo<br />

93


Migliore di Roma, di riportare i risultati di una analisi fatta a Giugno <strong>2010</strong> su tutte<br />

le Parrocchie della Diocesi, sulla base di una indagine mirata proprio ad avere<br />

una valutazione concreta dello stato di diffusione, conoscenza e raggiungimento<br />

obiettivi del Progetto <strong>Pastorale</strong>.<br />

Tali risultati sono quindi frutto di una analisi di dati e informazioni richieste<br />

(Schede di Verifica) e poi ricevute direttamente dalle Parrocchie, una sorta<br />

quindi di “discernimento” statistico ma anche integrato da commenti, problemi,<br />

segni di crescita e volontà di proseguire nel raggiungimento della meta, ancora<br />

ideale, di una Diocesi più consapevole della propria unità, umanità e cristianità.<br />

La logica di sviluppo del Progetto <strong>Pastorale</strong> Diocesano presuppone, come<br />

metodologia, che alla programmazione ed attuazione delle iniziative pastorali<br />

debba seguire una verifica sui risultati che esse hanno prodotto per motivare poi<br />

la continuazione del progetto, per cui sia lo scorso anno che a Giugno del <strong>2010</strong><br />

è stata fatta tale verifica. Di seguito si riporta sinteticamente quanto è risultato<br />

ovviamente dall’ultima verifica essendo quella più importante per la programmazione<br />

di un successivo triennio.<br />

E’ stata diffusa a tutte le Parrocchie una Scheda di Verifica contenente una<br />

serie di domande con n° 4 relative risposte preimpostate (A, B, C e D), nonché<br />

dei campi per annotazioni libere.<br />

Sono ritornate n° 22 Schede compilate (che in alcuni casi rappresentavano il<br />

giudizio comune di più Parrocchie di piccole dimensioni), che in totale hanno<br />

rappresentato il 60 % delle circa 70 Parrocchie totali della Diocesi. Quindi un<br />

campione statistico molto elevato.<br />

La compilazione delle schede ricevute a volte è risultata scarna, ma in<br />

gran parte dei casi molto dettagliata, evidenziando comunque l’interesse dei parroci<br />

degli operatori.<br />

Dalle Schede complessivamente ricevute, strutturate con una tecnica di<br />

risposte preimpostate o campi da compilare con informazioni specifiche, è stato<br />

possibile estrarre di valori numerici totali e/o percentuali così distribuiti:<br />

94<br />

n° parrocchie n° famiglie<br />

42<br />

(pari al 60%)<br />

n° zone<br />

parr.<br />

n° resp.<br />

zona<br />

n° membri<br />

Epap<br />

n° messaggeri<br />

n° lettere distribuite<br />

alle<br />

famiglie<br />

14201 120 98 108 379 8460<br />

Ricordando in modo semplificato le possibili risposte alle domande (il cui<br />

dettaglio è nelle Schede di Valutazione diffuse a tutte le parrocchie/operatoti):<br />

• Domande A: “Pieno raggiungimento di interesse e/o obiettivi”<br />

• Domande B: “Medio-alto raggiungimento di interesse e/o obiettivi”<br />

• Domande C: “Medio-basso raggiungimento di interesse e/o obiettivi”<br />

• Domande D: “Basso o nessun raggiungimento di interesse e/o obiettivi”


di seguito si riportano i risultati ottenuti, con particolare evidenza al dato finale<br />

di “Valutazione Piena e Medio-alta” che esprime il livello ben superiore<br />

alla metà (64,39) di: adesione, partecipazione, coinvolgimento, segni di crescita,<br />

problematiche presenti ma risolvibili e valutazione generale, rispetto alla totalità<br />

delle parrocchie, operatori, clero e laici della Diocesi:<br />

% di risposte alle<br />

domande A<br />

% di risposte alle<br />

domande B<br />

% di risposte alle<br />

domande C<br />

% di risposte alle<br />

domande D<br />

% Valutazione<br />

Piena e Medioalta<br />

(risposte A+B)<br />

14,39 50,00 28,03 7,58 64,39<br />

Naturalmente oltre a questi dati numerici è stata fatta anche una valutazione<br />

di tutte le risposte date in forma di commenti (non presenti su tutte le<br />

Schede), ottenendo dei risultati che sono riportati di seguito, che esprimono le<br />

sensazioni oggettive dei parroci e degli operatori sui segni di crescita, le reazioni<br />

della gente ed i problemi più significativi attualmente ancora riscontrati e relative<br />

cause, determinando quindi una valutazione finale sul raggiungimento della<br />

meta del primo triennio (quadriennio):<br />

Segni di crescita:<br />

• Maggiore interesse e partecipazione;<br />

• Discreta partecipazione ai centri di ascolto e preghiera in cui i fedeli si sono<br />

sentiti protagonisti, nel loro condominio, di un momento di accoglienza e<br />

condivisione;<br />

• Coinvolgimento e impegno dei responsabili di zona e messaggeri;<br />

• Interesse e partecipazione delle persone che hanno dimostrato già in passato<br />

sensibilità verso proposte spirituali e/o culturali.<br />

Problemi più significativi (Reazioni della gente):<br />

• Esiguo numero e scarso impegno e disponibilità degli operatori;<br />

• Scarsa vivacità della fede e paura del confronto specie nei gruppi di ascolto<br />

della Parola;<br />

• Difficoltà a stimolare e aggregare chi è distratto da altro o non vuol essere<br />

coinvolto;<br />

• I fedeli si lasciano poco coinvolgere da iniziative ecclesiali;<br />

• Problemi di tempo dovuti al lavoro;<br />

• Più partecipazione solo nelle celebrazioni liturgiche di Natale, Pasqua o delle<br />

Prime Comunioni;<br />

• La parrocchia è considerata ancora un “ufficio di rilascio” certificati o sacramenti;<br />

• Dimensioni contenute della chiesa rispetto al territorio parrocchiale e confini<br />

da rivedere.<br />

95


• Alcune indifferenze al Piano per una non piena partecipazione di tutte le<br />

Parrocchie.<br />

Conclusioni:<br />

Innanzitutto si rileva che le schede pervenute rappresentano più della<br />

metà delle parrocchie della diocesi (il 60 %).<br />

Alla domanda su come ha reagito la gente alle iniziative le risposte B<br />

(discreto interesse e partecipazione) e C (poco interesse e partecipazione) sono<br />

in numero prevalente sulle altre domande, con una discreta prevalenza delle risposta<br />

B (discreto incremento di presenza e di attenzione)<br />

I problemi relativi all’avvio e alla realizzazione del progetto sono collegati<br />

innanzitutto alla difficoltà di creare strutture di comunicazione e collegamento.<br />

Nelle risposte sintetiche preimpostate alla domanda 4 prevalgono i problemi<br />

organizzativi (risposta B) e di disponibilità e impegno di operatori (risposta<br />

C), mentre solo una risposta fa riferimento a problemi di poca fede vissuta,<br />

indifferenza e individualismo, pur comparendo questo problema nei commenti.<br />

Dai commenti emerge la difficoltà di superare una prassi di tradizione, di<br />

raggiungere la maggioranza del popolo di Dio e di camminare insieme a livello<br />

diocesano.<br />

La meta quindi si ritiene raggiunta parzialmente sia in relativamente<br />

alle due zone diocesane sia per ogni zona stessa. Si può quindi ipotizzare che<br />

il progetto pastorale diocesano, pur essendosi avviato in parte e con difficoltà,<br />

dove è stato possibile comprenderlo e realizzarlo con una certa continuità, ha<br />

determinato reazioni positive.<br />

Le attività EDAP per il <strong>2010</strong>-11 sono di seguito definite:<br />

1. Settembre ‘10: completamento documento di <strong>Programma</strong>zione <strong>2010</strong>-11 con<br />

consegna delle copie simboliche alla Celebrazione del 23 Settembre <strong>2010</strong> al<br />

Duomo di <strong>Amalfi</strong> per il decennale dell’ingresso in Diocesi dell’Arcivescovo<br />

S.E. Mons. Orazio Soricelli.<br />

2. Si attuerà inoltre il seguente calendario delle attività dell’EDAP:<br />

⇒ Incontro il 14 Dicembre <strong>2010</strong> dalle 15:00 alle 19:00, della Commissione<br />

per la <strong>Pastorale</strong> delle Moltitudini, presso il Convento di Maiori, con la<br />

presenza di don Enzo Caruso, per la prima attività formativa di abilitazione<br />

e sviluppo del metodo per la pastorale delle moltitudini, orientata<br />

operativamente ai valori/segni del prossimo anno 2011-12.<br />

⇒ Incontro il 17 Gennaio 2011 dell’EDAP generale, presso il Convento di<br />

Maiori dalle 15:00 alle 19:00, con la presenza di don Enzo Caruso, per<br />

attuare un momento di verifica dell’andamento del Progetto <strong>Pastorale</strong>:<br />

difficoltà, motivazioni spirituali e azioni.<br />

96


⇒ Incontro il 18 Gennaio2011 dalle 15:00 alle 18:30, della Commissione<br />

per la <strong>Pastorale</strong> delle Moltitudini presso l’Istituto VOZZI in Via Diego<br />

Taiano, 89 a Vietri sul Mare, con la presenza di don Enzo Caruso, per la<br />

seconda attività formativa di abilitazione e sviluppo del metodo per la<br />

pastorale delle moltitudini, orientata operativamente ai valori/segni del<br />

prossimo anno 2011-12.<br />

⇒ Incontro il 25, 26 e 27 Febbraio 2011 per il Convegno Interdiocesano<br />

EDAP 2011, con le EDAP di altre diocesi italiane, con don Enzo Caruso<br />

c/o Colonia San Benedetto - Cetraro Marina (CS) sul tema “L’Interiorità”.<br />

⇒ Incontro dell’EDAP generale il 29 Marzo 2011, nel pomeriggio dalle<br />

16:00 alle 19:00 presso il Convento di Maiori, dedicato ad un momento<br />

di spiritualità dei membri EDAP, sullo sviluppo del Progetto, curato da<br />

don Angelo Mansi.<br />

⇒ Distribuzione e raccolta da parte di don Angelo Mansi e/o da Ragucci<br />

Marcello, entro Aprile 2011 delle Schede di Verifica delle Epap per registrare<br />

quanto ottenuto nel <strong>2010</strong>-11 (anche se non sarà compresa l’iniziativa<br />

di Maggio). Durante la ricezione delle Schede si inizia la raccolta ed<br />

analisi dei dati anche attraverso comunicazioni via e-mail/telefoniche tra<br />

i membri EDAP.<br />

⇒ Incontro il 03 Maggio 2011 dell’EDAP generale, presso il Convento di<br />

Maiori dalle 15:00 alle 19:00, per analizzare i dati di verifica dell’anno<br />

<strong>2010</strong>-11, secondo le Schede di Verifica delle Epap (che devono essere già<br />

state recapitate entro fine Aprile). I risultati della analisi dovranno essere<br />

disponibili per la Settimana di <strong>Programma</strong>zione.<br />

⇒ Dal 23 al 27 Maggio 2011: Settimana di <strong>Programma</strong>zione per il prossimo<br />

anno 2011-12 dell’EDAP generale, presso il Convento di Maiori, con la<br />

presenza di don Enzo Caruso.<br />

I vari membri EDAP di zona (<strong>Amalfi</strong> e <strong>Cava</strong>), sono comunque disponibili,<br />

previo accordi di data e ora, ad incontrare le Parrocchie più deboli per dare<br />

supporto alla lettura del documento di <strong>Programma</strong>zione <strong>2010</strong>-11 e per la realizzazione<br />

delle strutture (Epap, messaggeri, etc.).<br />

Tali incontri devono essere richiesti dai Vicari foraniali e/o dai Parroci interessati<br />

attraverso don Angelo Mansi.<br />

Le attività Epap per il <strong>2010</strong>-11 sono di seguito definite:<br />

1. N° 2 Incontri: 24 Novembre (con le Epap della zona Costiera) e 3 Dicembre<br />

(con le Epap della zona <strong>Cava</strong>/Vietri/Cetara) in cui don Angelo Mansi ed eventuali<br />

membri EDAP si incontrerà con le strutture Epap e/o suoi referenti, per<br />

un momento di spiritualità e di supporto operativo alle attività programmate<br />

per il <strong>2010</strong>-11 (vedi calendario in appendice)<br />

97


2. Le Epap sviluppano nel corso dell’anno pastorale le attività specifiche:<br />

⇒ Redazione mensile delle Lettere ai Fedeli, secondo il messaggio del Vescovo<br />

e le informazioni del Parroco.<br />

⇒ Incontri con responsabili di zona e messaggeri più presenti (definire un<br />

giorno fisso al mese) per sensibilizzarli e consegnare loro la Lettera ai<br />

Fedeli e avere riscontri sulla distribuzione del mese precedente.<br />

⇒ Diffusione mensile delle Lettere attraverso i responsabili di zona e Messaggeri<br />

nelle varie zone identificate.<br />

⇒ Organizzazione delle attività relative alle celebrazioni e /o eventi, nei<br />

quali saranno sviluppati i segni e gli slogan identificati per la pastorale<br />

delle moltitudini.<br />

⇒ Effettuare la verifica delle iniziative proposte dal programma.<br />

3. Entro Aprile 2011, le Epap compileranno e consegneranno a don Angelo<br />

Mansi o al coordinatore EDAP (Marcello Ragucci), le Schede di Verifica<br />

(quelle già distribuite lo scorso anno o una nuova versione da definire).<br />

Di seguito è riportata la struttura dell’EDAP con i relativi recapiti,<br />

nonché i riferimenti zonali foraniali dei membri EDAP ed Epap, in modo da<br />

consentire la massima possibilità di entrare in contatto con tali strutture per tutte<br />

le informazioni relativi al Progetto <strong>Pastorale</strong>.<br />

Per le Parrocchie che non hanno iniziato e/o completato quanto previsto<br />

nei programmi già dal 2006, vengono riproposte le schede S1, S2, S3,<br />

S4 di sussidio per la determinazione delle strutture di base: Epap, Zone<br />

Pastorali, Rete di Messaggeri, Redattori Lettera alle famiglie.<br />

Si allega anche la Scheda S5 con lo schema di preparazione e verifica<br />

delle iniziative mensili.<br />

98


ORGANIGRAMMA GRUPPO EDAP<br />

ARCIDIOCESI AMALFI - CAVA DE’ TIRRENI<br />

Sua Eccellenza Arcivescovo di <strong>Amalfi</strong> <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />

Don Angelo Mansi (333 3190494 - donangelo@alice.it): Responsabile operativo<br />

Marcello Ragucci (335 8294819 - mragucci@tin.it ): Segretario Generale<br />

Gruppo zonale di <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>:<br />

Adele Di Mauro (338 6954153 - adele.dimauro@virgilio.it): (coordinatore di zona)<br />

Paola Botteri (347 8967583 - paolabotteri@alice.it) don Rosario Sessa<br />

(335 477258 - don.rosario@virgilio.it)<br />

Marcello Ragucci<br />

Suor Maria Carmela Navarra (089 210073 - c.navarra@hotmail.it)<br />

Ada Viscito (089 461479 - adaviscito@alice.it)<br />

Gruppo zonale di <strong>Amalfi</strong>:<br />

Aldo Del Pizzo (329 6505147 - frdelpiz@tin.it): (coordinatore di zona)<br />

don Angelo Mansi<br />

don Nicola Mammato (338 3160263 - sac.nicola.mammato@davide.it)<br />

Suor Eufemia Bartolotta (089 876305 - suore.tramonti@tiscali.it)<br />

Eugenia Apicella (339 2715266 - eugeniaapicella@alice.it)<br />

Antonio Naclerio (339 1825091 - naclerioantonio@libero.it)<br />

fra Mario Luciani (333 6957591)<br />

Maria Grazia Savino (089 875076 - dani.mary@aliceposta.it)<br />

REFERENTI ZONALI (possibili variazioni saranno definite nelle prossime<br />

riunioni EDAP):<br />

Referente EDAP per ogni Forania:<br />

<strong>Cava</strong> Centro-Ovest: Marcello Ragucci<br />

<strong>Cava</strong> –Est: Ada Viscito<br />

Vietri-Cetara: Paola Botteri<br />

Maiori-Minori-Tramonti: Aldo del Pizzo /Gino Amatruda<br />

<strong>Amalfi</strong>-Atrani-Ravello-Scala: Eugenia Apicella<br />

Positano-Praiano-Conca dei Marini: Maria Grazia Savino<br />

Agerola-Furore: Antonio Naclerio<br />

Referente EPAP per ogni Forania:<br />

<strong>Cava</strong> Centro-Ovest:<br />

<strong>Cava</strong> –Est:<br />

Vietri-Cetara:<br />

Maiori-Minori-Tramonti:<br />

<strong>Amalfi</strong>-Atrani-Ravello-Scala:<br />

Positano-Praiano-Conca dei Marini:<br />

Agerola-Furore:<br />

99


AMALFI - PINETA - 5 SETTEMBRE <strong>2010</strong> - ORE 10.00


Scheda S 1<br />

EQUIPE PARROCCHIALE DI ANIMAZIONE PASTORALE (EPAP)<br />

1. Che cosa è<br />

Una equipe tecnica del Consiglio <strong>Pastorale</strong> che attua nelle parrocchie il <strong>Programma</strong><br />

<strong>Pastorale</strong>.<br />

2. Funzioni<br />

• Fare l’analisi e la diagnosi della parrocchia.<br />

• Elaborare tecnicamente il programma annuale della parrocchia e i suoi<br />

programmi specifici, secondo le indicazioni del Consiglio <strong>Pastorale</strong> (CPP) e gli<br />

elementi che offrono le diverse Commissioni Pastorali, a servizio dell’attuazione<br />

del piano diocesano.<br />

• Aiutare le varie Commissioni Pastorali a elaborare la propria proposta di<br />

programma, da presentare al CPP.<br />

• Promuovere la spiritualità comunitaria che fonda e sostiene il piano, dà senso a<br />

tutto il rinnovamento parrocchiale e diocesano; spiritualità della quale lo stesso<br />

piano è a servizio.<br />

• Promuovere la formazione dottrinale, spirituale e pastorale degli operatori<br />

pastorali.<br />

• Aiutare il parroco, nelle responsabilità per le quali non ha altri aiuti.<br />

• Assicurare lo svolgimento armonico dell’insieme, supplendo alle carenze e<br />

provvedendo a colmarle, sempre in accordo con il parroco.<br />

3. Composizione<br />

Il parroco che la presiede, i vicari parrocchiali.<br />

Almeno un diacono, se ce ne sono in parrocchia, e altri 3-5 laici, con buona<br />

formazione spirituale e dottrinale, e con attitudine a promuovere l’itinerario di<br />

rinnovamento.<br />

Almeno un/a religioso/a, se in parrocchia ce ne sono impegnati nella pastorale a<br />

tempo pieno.<br />

4. Nomina<br />

I membri, eventualmente proposti dal CPP, vengono scelti e nominati dal parroco.<br />

5. Durata<br />

Ciascun membro resta in questo servizio per il tempo in cui può esercitarlo<br />

con efficacia; il servizio tuttavia viene valutato periodicamente, quando si fa la<br />

valutazione del piano diocesano.<br />

101


6. Funzionamento<br />

L’EPAP è presieduta dal parroco che la convoca.<br />

Ha un coordinatore, eletto dall’equipe stessa, che normalmente guida le riunioni e<br />

col parroco ne prepara l’ordine del giorno.<br />

Nomina, tra i suoi membri, un segretario.<br />

Si riunisce periodicamente, almeno una volta al mese, e ogni qualvolta lo richieda<br />

il compimento della sua funzione.<br />

7. Relazioni<br />

L’EPAP fa parte del Consiglio <strong>Pastorale</strong>, operando, a suo servizio, come sua equipe<br />

tecnica.<br />

Fa parte dell’Assemblea Parrocchiale; prepara metodi e procedimenti con cui<br />

questa lavora e attua i compiti che essa può affidarle.<br />

Si rapporta con l’EDAP di cui è il prolungamento nelle parrocchie; perciò la sua<br />

relazione è di complementarità con l’EDAP e, allo stesso tempo, di dipendenza dal<br />

Vicario Episcopale per l’Azione <strong>Pastorale</strong>.<br />

Si rapporta con il parroco in termini di amicizia e di collaborazione dialogale e<br />

propositiva.<br />

102


Scheda S 2<br />

ZONE PASTORALI PARROCCHIALI<br />

1. Che cosa sono<br />

Parte del territorio di una parrocchia, suddivisa per questi motivi:<br />

• notevole numero di abitanti (più di 1000-1500);<br />

• estensione geografica;<br />

• presenza di agglomerati abitativi distinti (quartieri, frazioni...).<br />

2. Funzioni<br />

• Essere uno spazio, sia di decentramento della parrocchia, sia di partecipazione<br />

diretta di tutti i battezzati alla vita e alla missione della Chiesa.<br />

• Essere un centro pastorale, che promuove e armonizza la vita e la missione dei<br />

battezzati, come realtà personale e familiare, e come insieme (o porzione) del<br />

popolo di Dio.<br />

• Essere una “ quasi parrocchia ” più ridotta, cioè di dimensioni umane, non<br />

anonime.<br />

3. Composizione<br />

L’EPAP individua e delimita le zone pastorali della parrocchia, tenendo conto dei<br />

seguenti criteri:<br />

• i confini naturali (strade con molto traffico, fiumi o canali, ferrovie, zone<br />

abbandonate);<br />

• luoghi abituali di convergenza della gente (ospedali, centri commerciali, scuole,<br />

centri sportivi...);<br />

• gruppi etnici o socioculturali omogenei;<br />

• unità sociologiche: quartieri, frazioni...;<br />

• numero di abitanti per ogni zona (non più di 800-1000 circa, così che si possano<br />

raggiungere tutti personalmente e si sia vicini ai luoghi dove la gente vive).<br />

4. Organizzazione<br />

Ogni Zona pastorale ha un Responsabile di zona che coordina possibili assemblee<br />

di zona allo scopo di informare, proporre i servizi pastorali, nonché raccogliere<br />

proposte ed aspettative dai battezzati.<br />

Il diacono presiede nella carità queste attività e la comunità zonale.<br />

5. Funzionamento<br />

Il responsabile zonale convoca l’assemblea zonale almeno 2 volte l’anno per<br />

ascoltare il popolo sui vari problemi parrocchiali, per trattare questioni specifiche<br />

della zona e per fare la valutazione della vita e dell’azione ecclesiale della zona.<br />

Il responsabile zonale si rapporta con il Consiglio <strong>Pastorale</strong> Parrocchiale per:<br />

103


• coordinare le azioni ed i servizi che la parrocchia attua a livello zonale;<br />

• assicurare attraverso la rete dei messaggeri che tutti i battezzati si sentano<br />

chiamati alla partecipazione, si integrino nel cammino di evangelizzazione e<br />

partecipino efficacemente alla vita e alla missione della chiesa.<br />

6. Procedimento per determinare le zone pastorali:<br />

• si prepara una pianta della parrocchia, piuttosto grande, che renda visibili gli<br />

aspetti indicati nei criteri;<br />

• in una riunione dell’EPAP si avanzano proposte;<br />

• in base a queste, si fa un primo abbozzo della configurazione delle zone;<br />

• si delimitano e si determinano le zone, di cui dopo un periodo di esperienza si fa<br />

la verifica e un’eventuale ridefinizione.<br />

104


Scheda S 3<br />

RETE DEI MESSAGGERI<br />

1. Che cosa è<br />

Un insieme di persone che periodicamente visitano le famiglie della parrocchia.<br />

2. Funzioni<br />

• Visitare le famiglie e stabilire con esse relazioni di amicizia.<br />

• Consegnare “ personalmente ” alle famiglie le comunicazioni della parrocchia o<br />

della diocesi e aiutarle a comprendere e ad accettare i loro messaggi.<br />

• Fare da “ ponte ” tra le famiglie e il centro parrocchiale.<br />

• Informare il parroco delle eventuali necessità delle persone e delle famiglie.<br />

• Promuovere relazioni di amicizia tra le famiglie stesse.<br />

3. Componenti<br />

Persone adulte, di buona volontà, non necessariamente praticanti, discrete, capaci<br />

di stabilire buone relazioni con le persone, disponibili ad offrire questo servizio con<br />

onestà e lealtà.<br />

4. Selezione<br />

I messaggeri vengono scelti dal Responsabile zonale, in accordo con l’Equipe<br />

Parrocchiale di Animazione <strong>Pastorale</strong> (EPAP).<br />

5. Durata<br />

Il servizio non prevede limiti di tempo, ma il suo esercizio è subordinato alla<br />

valutazione della comunità, quindi ai cambiamenti che essa può richiedere.<br />

6. Organizzazione<br />

I messaggeri di ogni zona pastorale parrocchiale hanno un responsabile dei messaggeri<br />

e un sostituto. La funzione dei responsabili è quella di assicurare il funzionamento<br />

e l’efficacia della rete dei messaggeri e di distribuire le comunicazioni agli altri<br />

messaggeri. L’insieme dei responsabili di tutte le zone forma la Commissione<br />

parrocchiale per i messaggeri che ha la funzione di assicurare l’organizzazione e il<br />

funzionamento della rete dei messaggeri, nonché di promuovere gli incontri che si<br />

rendono necessari.<br />

7. Funzionamento<br />

• Ogni dieci o quindici famiglie c’è un messaggero che regolarmente li visita.<br />

• I messaggeri di ciascuna zona pastorale parrocchiale si incontrano ogni due o<br />

tre mesi, per scambiarsi le esperienze, vedere come rispondere alle difficoltà,<br />

programmare le attività da realizzare, studiare aspetti che riguardano le tecniche<br />

105


di comunicazione e dei rapporti interpersonali, come pure quelle del senso<br />

cristiano del servizio che prestano.<br />

• Con lo stesso scopo i messaggeri si incontrano tutti insieme a livello parrocchiale,<br />

alcune volte all’anno.<br />

• La Commissione Diocesana per <strong>Pastorale</strong> della Moltitudine organizza ogni anno<br />

un incontro diocesano per i responsabili parrocchiali della rete dei messaggeri,<br />

per abilitarli all’assolvimento del loro compito e anche perché approfondiscano<br />

la spiritualità del loro servizio.<br />

8. Come si crea<br />

• I vari responsabili zonali, con un membro dell’EPAP, fanno un elenco dei<br />

possibili candidati per questo servizio.<br />

• I responsabili zonali, con una modalità opportuna, prendono contatto con i<br />

candidati e propongono loro il servizio da prestare; se occorre, si chiedono altri<br />

nominativi.<br />

• Decisi i messaggeri, il responsabile di zona sceglie, sempre con un membro<br />

dell’EPAP, il responsabile dei messaggeri e il suo sostituto, e li presenta agli altri<br />

messaggeri o, se lo crede opportuno, lascia che li scelgano i messaggeri stessi.<br />

• La rete dei messaggeri comincia a operare con la consegna della prima “ Lettera<br />

alle famiglie ”.<br />

106


Scheda S 4<br />

REDATTORI LETTERE ALLE FAMIGLIE<br />

1. Che cosa è<br />

Un insieme di persone che periodicamente preparano la Lettera alle Famiglie della<br />

parrocchia.<br />

2. Funzioni<br />

• Coordinarsi nella preparazione della lettera<br />

• Informarsi presso il parroco del messaggio da inserire e raccogliere testimonianze<br />

o riflessioni, nonché le notizie della Diocesi e della Parrocchia.<br />

• Allestirla graficamente e consegnarla ai messaggeri.<br />

3. Componenti<br />

Un numero di 2-3 persone possibilmente giovani, di buona volontà, discrete e<br />

capaci di allestire graficamente con l’ausilio di mezzi grafici ed informatici e sulla<br />

base di contenuti specifici una comunicazione per le famiglie della parrocchia.<br />

4. Selezione<br />

I redattori vengono scelti dall’EPAP.<br />

5. Durata<br />

Il servizio non prevede limiti di tempo, ma il suo esercizio è subordinato alla<br />

valutazione della comunità, quindi ai cambiamenti che essa può richiedere.<br />

6. Funzionamento<br />

• La Lettera si scrive circa dieci giorni prima di essere portata alle famiglie.<br />

• Si stampano le copie in numero sufficiente a coprire il numero di famiglie della<br />

parrocchia e si fascicolano, in funzione delle zone e dei messaggeri, durante la<br />

settimana precedente a quella di consegna.<br />

• Si consegnano ai responsabili di zona che a loro volta le consegnano ai<br />

messaggeri 3-4 giorni prima di essere recapitate alle famiglie.<br />

8. Come si crea la Lettera<br />

• Natura della lettera. Si tratta di un foglio di evangelizzazione, semplice e di<br />

veloce lettura. Deve essere leggibile in pochi minuti e non deve presentare<br />

contenuti dottrinali. La sua funzione è di costituire un punto di contatto personale<br />

e immediato tra il Vescovo e tutte le famiglie della diocesi, passando<br />

attraverso le parrocchie.<br />

• Struttura della Lettera. La lettera è costituita da un foglio formato A4 piegato<br />

in due, a forma di libretto. Lo schema è come segue:<br />

107


108<br />

PRIMA PAGINA<br />

Titolo (Es. “Lettera alle Famiglie”;<br />

Intestazione: “Diocesi di..”;<br />

Breve messaggio personale del Vescovo<br />

alle famiglie;<br />

Una immagine;<br />

TERZA PAGINA<br />

Notizie Utili diocesane e parrocchiali;<br />

Richieste di aiuto per i bisognosi o per la<br />

Comunità;<br />

SECONDA PAGINA<br />

Testimonianze del Mese o riflessione<br />

(sull’iniziativa del mese precedente o<br />

altro);<br />

QUARTA PAGINA<br />

Avvisi Diocesani<br />

e Parrocchiali<br />

• La prima pagina è preparata a livello diocesano.<br />

• La seconda può contenere testimonianze diocesane ed è preparata dalla<br />

diocesi o parrocchiali ed è preparata dalla parrocchia.<br />

• La terza e quarta pagina vanno preparate in parte dalla diocesi e, per la parte<br />

mancante, dalla parrocchia.<br />

• La matrice della lettera va preparata dalla redazione poi inviata sia ai responsabili<br />

dell’EPAP sia al parroco (se possibile in formato digitale e anche<br />

cartaceo) per la verifica finale prima della stampa delle copie.<br />

• Pur conservando la struttura fondamentale, è possibile “personalizzare” la<br />

lettera a livello parrocchiale.


Scheda S 5 (lato a)<br />

QUADRO DELLE ATTIVITÀ E RESPONSABILITÀ<br />

Da compilare almeno una settimana prima dell’evento di <strong>Pastorale</strong> della Moltitudine<br />

Mese/data: Iniziativa:<br />

Responsabile iniziativa: EPAP e/o:<br />

Preparazione<br />

Cosa Chi Dove Quando Come<br />

Preparare e posizionare<br />

Cartellone e/o Striscione con<br />

lo slogan del mese, nel luogo<br />

prescelto.<br />

Preparazione manifesti e volantini<br />

di invito per la data<br />

dell’evento.<br />

Affissione e distribuzione di<br />

manifesti e volantini.<br />

Accoglienza e diffusione del<br />

foglietto preparato dal Parroco<br />

che spiega il valore, slogan<br />

e segno.<br />

Richiesta permessi alle autorità<br />

cittadine.<br />

Scelta e preparazione di servizi<br />

di liturgia come celebranti,<br />

ministranti, lettori, processioni,<br />

canti, e fisicamente i<br />

segni scelti.<br />

Scelta e preparazione attrezzature<br />

particolari (audio, video,<br />

luci, percorsi, etc.).<br />

Scelta e preparazione di bevande<br />

e dolcetti per un momento<br />

di festa e comunione.<br />

109


110<br />

Scheda S 5 (lato b)<br />

VALUTAZIONE DELL’INIZIATIVA<br />

Da compilare dopo l’attuazione dell’evento di <strong>Pastorale</strong> della Moltitudine<br />

Nel primo incontro dell’EPAP, dopo l’evento, si fa la valutazione dell’evento svolto,<br />

riportando brevemente le informazioni nella tabella di seguito predisposta:<br />

Le attività si sono svolte come programmato (SI-NO- Altre informazioni di quanto realizzato):<br />

Caratteristiche di partecipazione della gente (numerosità, reazioni, commenti, etc.):<br />

Problemi emersi (sulle modalità, sulla comunicazione, sui risultati, etc.):<br />

Possibili suggerimenti per le prossime iniziative (cosa fare diversamente, altre cose da fare, etc.):


ANNO PASTORALE <strong>2010</strong>-2011<br />

CALENDARIO DEI PRINCIPALI EVENTI DIOCESANI<br />

Relativo alla <strong>Pastorale</strong> Ministeriale<br />

RITIRI del CLERO<br />

Si svolgono presso il Convento di San Francesco in Maiori, dalle ore 9:00<br />

alle ore 15:00<br />

12 Ottobre <strong>2010</strong><br />

19 Novembre <strong>2010</strong> (presso Villa San Pietro – Mugnano del Cardinale (AV)<br />

per i presbiteri che hanno partecipato al 1° turno di<br />

Esercizi Spirituali)<br />

14 Dicembre <strong>2010</strong><br />

11 Gennaio 2011<br />

8 Febbraio<br />

1° Marzo<br />

ESERCIZI SPIRITUALI del CLERO<br />

15 – 19 Novembre <strong>2010</strong><br />

Mugnano del Cardinale (AV) – Villa San Pietro<br />

Tema: “Identità presbiterale e ministero della comunità nella società degli individui”<br />

Predicatore: S. E. Mons. Francesco Zerrillo, Vescovo Emerito di Lucera – Troia<br />

4 – 8 Luglio 2011<br />

Badia di <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />

Tema: “Fisionomia del Vescovo e progetto di rinnovamento diocesano alla<br />

luce del dinamismo dell’Eucaristia”<br />

Predicatore: ………<br />

19 Ottobre <strong>2010</strong><br />

23 Novembre<br />

21 Dicembre<br />

5 Aprile (dalle 9:00 alle 12:30)<br />

10 Maggio<br />

14 Giugno (presso la Badia di <strong>Cava</strong>)<br />

INCONTRI FORANIALI dei PRESBITERI<br />

18 Gennaio 2011<br />

15 Febbraio<br />

15 Marzo<br />

17 Maggio<br />

111


29 Ottobre <strong>2010</strong><br />

26 Novembre<br />

28 Dicembre<br />

112<br />

INCONTRI dei PRESBITERI GIOVANI<br />

1° decennale<br />

28 Gennaio 2011<br />

25 Febbraio<br />

25 Marzo<br />

29 Aprile<br />

20 Maggio<br />

INCONTRI dei DIACONI PERMANENTI e ASPIRANTI<br />

Gli incontri si svolgono presso la Parrocchia di Santa Lucia in <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />

(dalle ore 9:00 alle ore 15:00 se svolti di Domenica; dalle ore 17:00 alle<br />

ore 19:00 se svolti di Sabato)<br />

Dom. 17 Ottobre <strong>2010</strong><br />

Sab. 20 Novembre<br />

Dom. 19 Dicembre<br />

Sab. 15 Gennaio 2011<br />

Dom. 20 Febbraio<br />

Sab. 19 Marzo<br />

Dom. 22 Maggio<br />

Sab. 18 Giugno<br />

INCONTRI del CONSIGLIO PRESBITERALE<br />

Gli incontri si svolgono presso il Convento di San Francesco in Maiori, dalle<br />

ore 9:30 alle ore 12:30<br />

12 Novembre <strong>2010</strong><br />

22 Febbraio 2011<br />

21 Giugno 2011<br />

INCONTRI del CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO<br />

Gli incontri si svolgono presso il Convento di San Francesco in Maiori.<br />

5 Novembre <strong>2010</strong> (ore 19:00)<br />

21 Marzo 2011 (ore 19:00)<br />

1° Giugno 2011 (ore 19:00)


INCONTRI dei VICARI FORANEI<br />

Gli incontri si svolgono presso il Convento di San Francesco in Maiori, dalle<br />

ore 10:00 alle ore 12:00<br />

17 Settembre <strong>2010</strong><br />

25 Gennaio 2011<br />

12 Aprile 2011<br />

INCONTRI CONSIGLIO DIOCESANO<br />

per gli AFFARI ECONOMICI<br />

Gli incontri si svolgono presso l’Episcopio di <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />

11 Ottobre <strong>2010</strong> (ore 15:30)<br />

10 Gennaio 2011 (ore 16:00)<br />

11 Aprile 2011 (ore 16:30)<br />

INCONTRI della COMMISSIONE PRESBITERALE<br />

21 Settembre <strong>2010</strong> (<strong>Cava</strong> – Episcopio, dalle ore 10:00 alle ore 12:00)<br />

17 Gennaio 2011 (Maiori – S. Francesco, dalle ore 10:00 alle ore 12:00)<br />

3 Maggio 2011 (<strong>Cava</strong> – Episcopio, dalle ore 10:00 alle ore 12:00)<br />

113


14° CONVEGNO ECCLESIALE DIOCESANO<br />

“Educare … alla solidarietà e alla condivisione”<br />

<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong> - Convento San Francesco, 22-23 ottobre <strong>2010</strong><br />

Venerdì 22 Ottobre<br />

114<br />

<strong>Programma</strong><br />

15:30 Accoglienza – Iscrizione<br />

16:00 Saluto dell’ Arcivescovo – Preghiera Iniziale<br />

16:30 Introduzione (don Angelo Mansi, Vic. Ep. per la <strong>Pastorale</strong>)<br />

16:45 Prima Relazione: “Orientamenti CEI e l’educazione alla solidarietà”<br />

(Mons. Vittorio Nozza, Direttore Nazionale della Caritas Italiana)<br />

17:30 Pausa<br />

18:00 Seconda Relazione: “La carità come pedagogia di evangelizzazione”<br />

(Mons. Vittorio Nozza, Direttore Nazionale della Caritas Italiana)<br />

18:45 Interventi in Assemblea – Proposte della Caritas Diocesana<br />

19:15 Preghiera conclusiva della giornata<br />

Sabato 23 Ottobre<br />

8:30 Ritrovo<br />

9:00 Lodi – Meditazione (don Raffaele Conte, Parroco di S. Lorenzo in<br />

<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>)<br />

9:30 Breve Presentazione del Documento CEI sugli Orientamenti Pastorali<br />

<strong>2010</strong>/2020<br />

10:00 Prima Relazione: “Come riscoprire la capacità educativa”<br />

(don Giuseppe Roggia, salesiano, docente di Metodologia dell’Educazione<br />

presso la Pontificia Università Salesiana).<br />

10:45 Pausa<br />

11:15 Seconda Relazione: “La Chiesa e il suo compito educativo”<br />

(don Giuseppe Roggia, salesiano, docente di Metodologia dell’Educazione<br />

presso la Pontificia Università Salesiana).<br />

12:00 Preghiera dell’Angelus - Interventi in Assemblea<br />

12:30 Presentazione lavoro pomeridiano<br />

13:00 Pranzo<br />

15:00 Modelli di solidarietà e di condivisione sul nostro territorio (Testimonianze)<br />

16:00 Introduzione ai Laboratori<br />

17:30 Relazione dei Laboratori<br />

18:00 Presentazione <strong>Programma</strong> <strong>Pastorale</strong> Diocesano <strong>2010</strong>/2011<br />

18:30 Conclusioni


CALENDARIO PRINCIPALI<br />

EVENTI DIOCESANI<br />

SETTEMBRE <strong>2010</strong><br />

1 M 5.a Giornata per la Salvaguardia del Creato<br />

2 G<br />

3 V<br />

4 S<br />

5 D AMALFI – Pineta: Celebrazione (ore 10:00)<br />

6 L<br />

CAVA – Basilica dell’Olmo: Veglia Mariana presieduta dall’Arcivescovo<br />

7 M<br />

(ore 22:30)<br />

8 M CAVA – Basilica dell’Olmo: Pontificale presieduto dall’Arcivescovo (ore 19:00)<br />

9 G<br />

10 V<br />

34° anniversario Ordinazione Sacerdotale dell’Arcivescovo<br />

11 S<br />

12 D<br />

13 L<br />

14 M<br />

15 M<br />

16 G<br />

17 V MAIORI – S. Francesco: Riunione Vicari Foranei (ore 10/12:00)<br />

18 S<br />

19 D<br />

20 L<br />

21 M CAVA – Episcopio: Riunione Commissione Presbiterale (ore 10:00/12:00)<br />

22 M<br />

10° anniversario del servizio pastorale dell’Arcivescovo nell’Arcidiocesi<br />

23 G AMALFI - Cattedrale / ore 19:00 Pontificale presieduto da S. E. l’Arcivescovo<br />

Consegna del <strong>Programma</strong> <strong>Pastorale</strong> <strong>2010</strong>/2011<br />

24 V<br />

25 S<br />

26 D<br />

Giornata Mondiale del Turismo – “Turismo e biodiversità”<br />

27 L<br />

27 Settembre/8 Ottobre: Viaggio Diocesano in Russia<br />

28 M<br />

29 M<br />

30 G<br />

115


116<br />

OTTOBRE <strong>2010</strong><br />

1 V<br />

2 S<br />

Supplica alla B. V. del Rosario<br />

3 D * Giornata Diocesana di Sensibilizzazione al Diaconato Permanente<br />

* CAVA – Suore della Carità: Incontro Diocesano USMI<br />

4 L<br />

5 M 5-6 MONTEVERGINE (AV): Conferenza Episcopale Campana<br />

6 M<br />

7 G<br />

8 V<br />

9 S<br />

10 D AMALFI – Cattedrale: Dedicazione della Cattedrale / S. Messa (ore 19,00)<br />

CAVA- Episcopio: Riunione Consiglio Diocesano per gli Affari Economici<br />

11 L<br />

(ore 15:30)<br />

12 M MAIORI – Convento S. Francesco: Ritiro mensile del Clero (ore 9:00/15:00)<br />

13 M<br />

CAVA - Concattedrale: Veglia Missionaria presieduta dall’Arcivescovo (ore<br />

14 G<br />

19:30)<br />

15 V<br />

MAIORI – S. Francesco: Commissione Diocesana Ufficio Famiglia e Vita<br />

(ore 16:00)<br />

16 S<br />

AMALFI – Cattedrale: Veglia Missionaria presieduta dall’Arcivescovo<br />

(ore 19:00)<br />

17 D CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 9:00/15:00)<br />

18 L<br />

19 M Incontro Foraniale del Clero<br />

20 M<br />

21 G<br />

CAVA – Convento S. Francesco / XIV Convegno Ecclesiale Diocesano:<br />

22 V<br />

“Educare alla solidarietà e alla condivisione”.<br />

Relatore: Mons. Vittorio Nozza (ore 15:30/19:30)<br />

CAVA – Convento S. Francesco / XIV Convegno Ecclesiale Diocesano:<br />

23 S<br />

“Educare alla solidarietà e alla condivisione”. Relatore: Don Giuseppe<br />

Roggia sdb (ore 9:00/18:00)<br />

24 D Giornata Missionaria Mondiale (colletta obbligatoria)<br />

25 L<br />

26 M<br />

27 M<br />

28 G<br />

29 V Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />

AGEROLA – Bomerano: Incontro Commissione Diocesana Ufficio Famiglia<br />

e Vita con le Coppie<br />

30 S<br />

Responsabili di <strong>Pastorale</strong> Familiare nella forania di Agerola-<br />

Furore (ore 19:00)<br />

31 D


NOVEMBRE <strong>2010</strong><br />

1 L Solennità di Tutti i Santi - Giornata della Santificazione Universale<br />

2 M Commemorazione dei Fedeli Defunti<br />

3 M<br />

4 G<br />

5 V MAIORI – S. Francesco: Consiglio <strong>Pastorale</strong> Diocesano (ore 19:00)<br />

6 S<br />

7 D MAIORI – Suore Domenicane: Incontro Diocesano USMI<br />

8 L 8-11 ASSISI: Assemblea Generale Straordinaria della Conferenza Episcopale Italiana<br />

9 M<br />

10 M<br />

11 G<br />

MAIORI – Convento S. Francesco: Consiglio Presbiterale Diocesano (ore 9:00/12:30)<br />

12 V<br />

Mugnano del Cardinale: Ritiro del Clero<br />

(per i presbiteri che hanno partecipato al 1° turno di Esercizi Spirituali)<br />

MAIORI – S. Francesco: Incontro di Spiritualità della Coppie responsabili di<br />

13 S<br />

<strong>Pastorale</strong> Familiare nelle sette foranie dell’Arcidiocesi (ore 16:00)<br />

Giornata del Ringraziamento<br />

14 D CAVA – S. Adiutore: Incontro Formativo dei catechisti zona <strong>Cava</strong>/Vietri/<br />

Cetara (ore 16:00/18:30)<br />

15/19 MUGNANO DEL CARDINALE (AV) - 2° turno Esercizi Spirituali del Clero<br />

Predicatore: S. E. Mons. Francesco Zerrillo, Vescovo Em. di Lucera – Troia<br />

MAIORI – S. Francesco: Incontro Formativo dei Catechisti zona Costiera<br />

15 L<br />

(ore 18:00/20:30)<br />

AMALFI – Sala AC: Incontro Formativo per gli Animatori delle Caritas Parrocchiali<br />

della zona Costiera (ore 18:30)<br />

CAVA – Palazzo Vescovile: Incontro Formativo per gli Animatori delle Caritas<br />

16 M<br />

Parrocchiali della zona <strong>Cava</strong>-Vietri-Cetara (ore 18:30)<br />

17 M<br />

18 G<br />

MUGNANO DEL CARDINALE: Ritiro Mensile del Clero (ore 9:30/15:00<br />

19 V<br />

(per i presbiteri che hanno partecipato al 1° turno di Esercizi Spirituali)<br />

20 S CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 17:00/19:00)<br />

Giornata delle Claustrali<br />

21 D<br />

Giornata di sensibilizzazione per il Sostentamento del Clero<br />

22 L<br />

23 M<br />

MAIORI – S. Francesco: Incontro Formativo delle EPAP zona Costiera con il<br />

24 M<br />

Vicario Episcopale per la <strong>Pastorale</strong> (ore 18:00/20:30)<br />

25 G<br />

26 V Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />

CAVA – S. Adiutore: Incontro Commiss. Dioc. Ufficio Famiglia e Vita con<br />

27 S<br />

le Coppie Responsabili di <strong>Pastorale</strong> Familiare nella<br />

forania di <strong>Cava</strong> Centro - Ovest (ore 19:00)<br />

28 D I Domenica di Avvento<br />

AMALFI – Cattedrale: Vespri con “lectio divina” di S. Em. il Cardinale<br />

29 L<br />

Dionigi Tettamanzi (18,30)<br />

Solennità di S. ANDREA Apostolo – Patrono Principale dell’Arcidiocesi So-<br />

30 M<br />

lenne Pontificale presieduto da S. Em. il Cardinale Dionigi Tettamanzi (ore 10)<br />

117


118<br />

1 M<br />

DICEMBRE <strong>2010</strong><br />

2 G ROMA – Pontificio Istituto Orientale: Dies Amalphitana<br />

CAVA – Palazzo Vescovile: Incontro Formativo delle EPAP zona Costiera con il<br />

3 V<br />

Vicario Episcopale per la <strong>Pastorale</strong> (ore 18:30/21:00)<br />

4 S<br />

II Domenica di Avvento<br />

5 D<br />

CAVA – Suore della Carità: Incontro Diocesano USMI<br />

6 L<br />

7 M<br />

8 M Solennità dell’Immacolata Concezione della B. V. Maria<br />

9 G<br />

10 V<br />

MAIORI – S. Francesco: Incontro di Spiritualità della Coppie responsabili di Pasto-<br />

11 S<br />

rale Familiare nelle sette foranie dell’Arcidiocesi (ore 16:00)<br />

12 D III Domenica di Avvento<br />

13 L<br />

MAIORI – S. Francesco: Ritiro Mensile del Clero (ore 9:00/15:00)<br />

MAIORI – S. Francesco: Incontro formativo della Commissione Per la<br />

14 M<br />

<strong>Pastorale</strong> delle Moltitudini con don Enzo Caruso<br />

(ore 15:00/19:00)<br />

15 M<br />

16 G<br />

17 V<br />

POSITANO – S. M. Assunta: Incontro Comm. Dioc. Uff. Famiglia con le<br />

18 S<br />

Coppie Responsabili di <strong>Pastorale</strong> Familiare nella forania di<br />

Positano-Praiano-Conca (ore 19)<br />

IV Domenica di Avvento<br />

19 D<br />

CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 9:00/15:00)<br />

20 L<br />

21 M Incontro Foraniale del Clero<br />

22 M<br />

23 G<br />

24 V<br />

25 S Santo Natale del Signore<br />

26 D I Domenica dopo Natale – Festa della Sacra Famiglia<br />

27 L<br />

28 M Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />

29 M<br />

30 G<br />

31 V a sera: Te Deum di ringraziamento


GENNAIO 2011<br />

1 S<br />

Solennità Santa Madre di Dio<br />

44.a Giornata Mondiale della Pace: «Libertà religiosa, via per la pace».<br />

2 D II Domenica dopo Natale<br />

3 L<br />

4 M<br />

5 M<br />

Solennità dell’Epifania del Signore<br />

6 G<br />

Giornata Mondiale dell’Infanzia Missionaria<br />

7 V<br />

8 S AMALFI – Cattedrale: Veglia Diocesana per la PACE (ore 18:00)<br />

Festa del Battesimo del Signore<br />

9 D<br />

MAIORI – Suore Domenicane: Incontro Diocesano USMI<br />

10 L CAVA: Riunione Consiglio Diocesano per gli Affari Economici (ore 16:00)<br />

11 M MAIORI – S. Francesco: Ritiro Mensile del Clero (ore 9:00/15:00)<br />

12 M<br />

13 G<br />

14 V<br />

* MAIORI – S. Francesco: Incontro di Spiritualità della Coppie responsabili di<br />

15 S <strong>Pastorale</strong> Familiare nelle sette foranie dell’Arcidiocesi (ore 16:00)<br />

* CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 17:00/19:00)<br />

97.a Giornata Mondiale delle Migrazioni (colletta obbligatoria)<br />

16 D CAVA – S. Lucia: Incontro Formativo dei catechisti zona <strong>Cava</strong>/Vietri/Cetara<br />

(ore 16:00/18:30)<br />

22.a Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra Cattolici ed Ebrei<br />

* MAIORI – S. Francesco: Riunione Commissione Presbiterale (ore 10:00/12:00)<br />

17 L<br />

* MAIORI – S. Francesco: Incontro dell’EDAP con don Enzo Caruso (ore 16:00/19:00)<br />

* MAIORI – S. Francesco: Incontro Formativo dei Catechisti zona Costiera (ore 18:00/20:30)<br />

18-25 Gennaio: Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani<br />

Incontro Foraniale del Clero<br />

18 M<br />

VIETRI – Istituto Vozzi: Incontro Formativo della Commissione per la <strong>Pastorale</strong><br />

delle Moltitudini con don Enzo Caruso (ore 15:00/18:30)<br />

19 M<br />

20 G<br />

21 V<br />

CAVA – Oratorio S. Alfonso - Via Filangieri:<br />

22 S<br />

Comunicare la Chiesa. Una, santa, cattolica (ore 20:00)<br />

23 D<br />

CAVA – Rettoria di S. Vincenzo - Viale Crispi: S. Messa nella Festa di S. Francesco di<br />

24 L<br />

Sales (ore 19:00)<br />

25 M MAIORI – S. Francesco: Riunione Vicari Foranei (ore 10/12:00)<br />

26 M<br />

27 G<br />

28 V Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />

MAIORI – S. M. a Mare: Incontro Comm. Dioc. Ufficio Famiglia e Vita con<br />

29 S<br />

le Coppie Responsabili di <strong>Pastorale</strong> Familiare nella<br />

forania di Maiori-Minori-Tramonti (ore 19)<br />

30 D 58.a Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra (colletta obbligatoria)<br />

AMALFI – Sala AC: Incontro Formativo per gli Animatori delle Caritas Par-<br />

31 L<br />

rocchiali della zona Costiera (ore 18:30)<br />

119


120<br />

1 M<br />

FEBBRAIO 2011<br />

* SCALA – Protomonastero Redentoriste: Celebrazione Eucaristica con i/<br />

le religiosi/e della Diocesi a cura dell’USMI (ore 17:30)<br />

* CAVA – Palazzo Vescovile: Incontro Formativo per gli Animatori delle<br />

Caritas Parrocchiali della zona <strong>Cava</strong>-Vietri-Cetara (ore 18:30)<br />

Festa della Presentazione del Signore<br />

2 M<br />

15.a Giornata della Vita Consacrata<br />

3 G<br />

4 V<br />

5 S CAVA - Curia Vescovile: Per fare un siti internet ci vuole<br />

6 D 33.a Giornata Nazionale per la Vita<br />

7 L<br />

8 M MAIORI – S. Francesco: Ritiro Mensile del Clero (ore 9:00/15:00)<br />

9 M<br />

10 G<br />

11 V 19.a Giornata Mondiale del Malato<br />

12 S CAVA - Curia Vescovile: Per fare un siti internet ci vuole<br />

13 D<br />

14 L<br />

15 M Incontro Foraniale del Clero<br />

16 M<br />

17 G<br />

18 V<br />

19 S CAVA - Curia Vescovile: Per fare un siti internet ci vuole<br />

CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 9:00/15:00)<br />

20 D CAVA – S. Adiutore: Incontro Formativo dei catechisti zona <strong>Cava</strong>/Vietri/<br />

Cetara (ore 16:00/18:30)<br />

MAIORI – S. Francesco: Incontro Formativo dei Catechisti zona Costiera<br />

21 L<br />

(ore 18:00/20:30)<br />

22 M MAIORI – S. Francesco: Consiglio Presbiterale Diocesano (ore 9:30/12:30)<br />

23 M<br />

24 G<br />

25-27 CETRARO MARINA (CS)<br />

25 V Incontro Interdiocesano EDAP presso la Colonia San Benedetto<br />

26 S<br />

27 D<br />

28 L<br />

Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />

MAIORI – S. Francesco: Incontro di Verifica della Comm. Dioc. Ufficio<br />

Famiglia e Vita (ore 16:00)<br />

CAVA - Curia Vescovile: Per fare un siti internet ci vuole


MARZO 2011<br />

1 M MAIORI – S. Francesco: Ritiro Mensile del Clero (ore 9:00/15:00)<br />

2 M<br />

3 G<br />

4 V<br />

CAVA – S. Francesco: CONVEGNO UNITARIO Uffici Catechistico, Liturgico e Caritas<br />

5 S<br />

“Annunciare la Parola, solidali con Cristo” (ore 8:30/18:30)<br />

6 D CAVA – Suore della Carità: Incontro Diocesano USMI<br />

7 L<br />

8 M<br />

9 M Mercoledì delle Ceneri – Inizio della Quaresima<br />

10 G<br />

11 V<br />

MAIORI – S. Francesco: Incontro di Spiritualità della Coppie responsabili di<br />

12 S<br />

<strong>Pastorale</strong> Familiare nelle sette foranie dell’Arcidiocesi (ore 16:00)<br />

13 D I Domenica di Quaresima<br />

14-18 MUGNANO DEL CARDINALE (AV):<br />

14 L<br />

Esercizi Spirituali della Conferenza Episcopale Campana<br />

15 M Incontro Foraniale del Clero<br />

16 M<br />

17 G<br />

18 V<br />

19 S CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 17:00/19:00)<br />

20 D II Domenica di Quaresima<br />

21 L MAIORI – S. Francesco: Consiglio <strong>Pastorale</strong> Diocesano (ore 19:00)<br />

22 M<br />

23 M<br />

24 G 19.a Giornata di preghiera in memoria dei Missionari Martiri<br />

25 V Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />

* CAVA – S. Andrea: Incontro Comm. Dioc. Ufficio Famiglia e Vita con<br />

le Coppie Responsabili di <strong>Pastorale</strong> Familiare nella forania di<br />

26 S<br />

<strong>Amalfi</strong>-Atrani-Ravello-Scala (ore 19)<br />

* CAVA – Centro <strong>Pastorale</strong> S. Vito - Via S. D’Acquisto:<br />

Siti interparrocchiali e degli oratori” (ore 19:00)<br />

27 D III Domenica di Quaresima<br />

28 L<br />

29 M MAIORI – S. Francesco: Incontro di Spiritualità dell’EDAP (ore 16:00/19:00)<br />

30 M<br />

31 G<br />

121


122<br />

1 V<br />

2 S<br />

3 D<br />

4 L<br />

APRILE 2011<br />

IV Domenica di Quaresima<br />

* MAIORI – Suore Domenicane: Incontro Diocesano USMI<br />

* CAVA – S. Lucia: Incontro Formativo dei catechisti zona <strong>Cava</strong>/Vietri/<br />

Cetara (ore 16:00/18:30)<br />

POMPEI: Conferenza Episcopale Campana (ore 10:00)<br />

MAIORI – S. Francesco: Incontro Formativo dei Catechisti zona Costiera<br />

(ore 18:00/20:30)<br />

MAIORI – S. Francesco: Incontro di aggiornamento del Clero Diocesano<br />

5 M<br />

(ore 9:00/12:30)<br />

6 M<br />

7 G<br />

8 V<br />

MAIORI – S. Francesco: Incontro di Spiritualità della Coppie responsabili di<br />

9 S<br />

<strong>Pastorale</strong> Familiare nelle sette foranie dell’Arcidiocesi (ore 16:00)<br />

10 D V Domenica di Quaresima<br />

11 L CAVA: Riunione Consiglio Diocesano per gli Affari Economici (ore 16:30)<br />

12 M MAIORI – S. Francesco: Riunione Vicari Foranei (ore 10/12:00)<br />

13 M<br />

14 G<br />

15 V<br />

CAVA – S. Lucia: Incontro Comm. Dioc. Ufficio Famiglia e Vita con le Coppie<br />

16 S<br />

Responsabili di <strong>Pastorale</strong> Familiare nella forania di <strong>Cava</strong> Est (ore 19)<br />

17 D<br />

Domenica delle Palme<br />

26.a Giornata Mondiale della Gioventù<br />

18 L Lunedì Santo<br />

19 M Martedì Santo<br />

20 M Mercoledì Santo AMALFI – Cattedrale: S. Messa Crismale (ore 18:00)<br />

21 G Giovedì Santo<br />

22 V<br />

Venerdì Santo<br />

Giornata per le Opere della Terra Santa (colletta obbligatoria)<br />

23 S Sabato Santo<br />

24 D Pasqua di Risurrezione<br />

25 L<br />

26 M<br />

27 M<br />

28 G<br />

Lunedì dell’Angelo<br />

29 V Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />

CAVA – Curia: Convegno Diocesano dell’Ufficio Diocesano famiglia e Vita<br />

30 S<br />

“Sfide Educative”<br />

Partecipazione delle Famiglie e dei Presbiteri (ore 19:00)


MAGGIO 2011<br />

II Domenica di Pasqua<br />

1 D<br />

Giornata di sensibilizzazione per il Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica<br />

AMALFI – Sala AC: Incontro Formativo per gli Animatori delle Caritas<br />

2 L<br />

Parrocchiali della zona Costiera (ore 18:30)<br />

CAVA – Riunione Commissione Presbiterale (ore 10:00/12:00)<br />

MAIORI – S. Francesco: Riunione EDAP per Analisi Schede di Verifica EPAP (ore 16:00/19:00)<br />

3 M<br />

CAVA – Palazzo Vescovile: Incontro Formativo per gli Animatori delle Caritas<br />

Parrocchiali della zona <strong>Cava</strong>-Vietri-Cetara (ore 18:30)<br />

4 M<br />

5 G<br />

6 V<br />

7 S NAPOLI – Mostra d’Oltremare: Beatificazione del ven. Don Giustino Maria Russolillo<br />

III Domenica di Pasqua Supplica alla B. V. del Rosario<br />

87.a Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore (colletta obbligatoria)<br />

8 D AMALFI – Cattedrale: 803° anniversario della traslazione delle reliquie dell’Apostolo<br />

S. Andrea da Costantinopoli ad <strong>Amalfi</strong> – S. Messa presieduta<br />

dall’Arcivescovo (ore 19:00)<br />

9 L<br />

10 M MAIORI – S. Francesco: Ritiro Mensile del Clero (ore 9:00/15:00)<br />

11 M<br />

12 G<br />

13 V<br />

MAIORI – S. Francesco: Incontro di Spiritualità della Coppie responsabili<br />

14 S<br />

di <strong>Pastorale</strong> Familiare nelle sette foranie dell’Arcidiocesi (ore 16:00)<br />

IV Domenica di Pasqua 48.a Giornata di preghiera per le Vocazioni<br />

15 D<br />

Festa di S. ADIUTORE, compatrono dell’Arcidiocesi<br />

16 L<br />

17 M Incontro Foraniale del Clero<br />

18 M<br />

19 G<br />

20 V Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />

21 S<br />

V Domenica di Pasqua<br />

22 D<br />

CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 9:00/15:00)<br />

23-27 ROMA: Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana<br />

23 L 23-27 MAIORI – S. Francesco: Settimana di <strong>Programma</strong>zione <strong>2010</strong>-2011<br />

a cura dell’EDAP con la presenza di don Enzo Caruso<br />

24 M<br />

25 M<br />

26 G<br />

27 V<br />

CETARA – S. Pietro: Incontro Comm. Dioc. Ufficio Famiglia e Vita con<br />

28 S<br />

le Coppie Responsabili di <strong>Pastorale</strong> Familiare nella forania di<br />

Vietri-Cetara (ore 19)<br />

VI Domenica di Pasqua<br />

29 D CAVA – Piccola Lourdes: Pellegrinaggio dei Giovani dell’UNITALSI provenienti<br />

da tutta la Campania<br />

30 L<br />

31 M<br />

123


124<br />

GIUGNO 2011<br />

1 M MAIORI – S. Francesco: Consiglio <strong>Pastorale</strong> Diocesano (ore 19:00)<br />

2 G<br />

3 V<br />

4 S<br />

Ascensione del Signore<br />

5 D<br />

45.a Giornata Mondiale per le Comunicazioni Sociali<br />

6 L 6-7 BADIA di CAVA: Conferenza Episcopale Campana<br />

7 M<br />

8 M<br />

9 G<br />

10 V<br />

* MAIORI – S. Francesco: Incontro Comm. Dioc. Ufficio Famiglia e Vita -<br />

11 S<br />

Verifica (ore 16)<br />

* Veglia Diocesana di Pentecoste animata dalle Aggregazioni Laicali (ore 19:30)<br />

12 D Pentecoste<br />

13 L<br />

14 M BADIA di CAVA: Ritiro Mensile del Clero (ore 9:00/15:00)<br />

15 M<br />

16 G<br />

17 V<br />

18 S CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 17:00/19:00)<br />

19 D SS. Trinità<br />

20 L Pellegrinaggio all’Avvocata<br />

21 M MAIORI – S. Francesco: Consiglio Presbiterale Diocesano (ore 9:30/12:30)<br />

22 M<br />

23 G AMALFI – Cattedrale: S. Messa e Processione del Corpus Domini (ore 19:00)<br />

24 V<br />

25 S<br />

Corpus Domini<br />

26 D Giornata Mondiale per la Carità del Papa (colletta obbligatoria)<br />

CAVA – Concattedrale: S. Messa e Processione del Corpus Domini (ore 19:30)<br />

27 L AMALFI: Festa del Patrocino dell’Apostolo S. Andrea<br />

28 M<br />

29 M<br />

30 G 11° anniversario dell’Ordinazione Episcopale dell’Arcivescovo


LUGLIO 2011<br />

Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù<br />

1 V Giornata di Santificazione Sacerdotale<br />

2 S Onomastico dell’Arcivescovo – Giornata Diocesana pro Episcopo<br />

3 D<br />

4 L 4-8 BADIA di CAVA: Esercizi Spirituali del Clero (1° Turno)<br />

5 M<br />

6 M<br />

7 G<br />

8-9-10 CAVA – Oratorio S. Alfonso - Via Filangieri: Laboratorio e<br />

8 V<br />

Campo Scuola degli operatori della Comunicazione<br />

“Ieri bollettino parrocchiale, domani giornale della Comunità”<br />

9 S Festa del 59° Compleanno dell’Arcivescovo<br />

10 D<br />

11 L<br />

12 M<br />

13 M<br />

14 G<br />

15 V<br />

16 S<br />

17 D<br />

18 L<br />

19 M<br />

20 M<br />

21 G 21-27 Pellegrinaggio UNITALSI a Lourdes<br />

22 V<br />

23 S<br />

24 D<br />

25 L<br />

26 M<br />

27 M<br />

28 G<br />

29 V<br />

30 S<br />

31 D<br />

125


126<br />

AGOSTO 2011<br />

1 L<br />

2 M<br />

3 M<br />

4 G<br />

5 V<br />

6 S<br />

7 D<br />

8 L<br />

9 M<br />

10 M<br />

11 G<br />

12 V<br />

13 S<br />

14 D<br />

15 L Assunzione della B. V. Maria<br />

16-21 MADRID<br />

16 M 26.a Giornata della Gioventù (incontro mondiale)<br />

“Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”<br />

17 M<br />

18 G<br />

19 V<br />

20 S<br />

21 D<br />

22 L<br />

23 M<br />

24 M<br />

25 G<br />

26 G<br />

27 S<br />

28 D<br />

29 L<br />

30 M<br />

31 M


SETTEMBRE 2011<br />

1 G 6.a Giornata per la salvaguardia del Creato<br />

2 V<br />

3 S<br />

4 D<br />

5 L<br />

6 M<br />

7 M<br />

8 G<br />

9 V<br />

10 S<br />

11 D 35° anniversario dell’Ordinazione Presbiterale dell’Arcivescovo<br />

12 L<br />

13 M<br />

14 M<br />

15 G<br />

16 V<br />

17 S<br />

18 D<br />

19 L<br />

20 M<br />

21 M<br />

22 G<br />

23 V 11° anniversario dell’inizio del servizio pastorale dell’Arcivescovo nell’Arcidiocesi<br />

24 S<br />

25 D<br />

26 L<br />

27 M<br />

28 M<br />

29 G<br />

30 V<br />

127


128<br />

INDICE<br />

PRESENTAZIONE DELL’ARCIVESCOVO pag. 9<br />

PIANI SPECIFICI pag. 17<br />

1° livello: pag. 17<br />

PASTORALE COMUNITARIA pag. 17<br />

PASTORALE DELLE MOLTITUDINI pag. 17<br />

2° livello: pag. 45<br />

PASTORALE SETTORIALE pag. 45<br />

PASTORALE FAMILIARE pag. 45<br />

PASTORALE GIOVANILE pag. 49<br />

PASTORALE SPECIALIZZATA pag. 53<br />

3° livello: pag. 61<br />

SERVIZI PASTORALI pag. 61<br />

4° livello: pag. 87<br />

PASTORALE MINISTERIALE pag. 87<br />

5° livello: pag. 93<br />

STRUTTURE DIOCESANE E PARROCCHIALI pag. 93<br />

Allegati:<br />

Scheda S1: EQUIPE PARROCCHIALE DI ANIMAZIONE PASTORALE (EPAP).<br />

Scheda S2: ZONE PASTORALI PARROCCHIALI.<br />

Scheda S3: RETE DEI MESSAGGERI.<br />

Scheda S4: REDATTORI LETTERA ALLE FAMIGLIE.<br />

Scheda S5: QUADRO DELLE ATTIVITA’, RESPONSABILITA’ E VERIFICHE<br />

CALENDARIO DEI PRINCIPALI EVENTI DIOCESANI pag. 115

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