Programma Pastorale 2010 - Amalfi - Cava De' Tirreni
Programma Pastorale 2010 - Amalfi - Cava De' Tirreni
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Arcidiocesi di <strong>Amalfi</strong> - <strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong><br />
Solidali come il Buon Samaritano...<br />
... condividiamo la vita e i suoi doni<br />
<strong>Programma</strong> <strong>Pastorale</strong><br />
<strong>2010</strong> - 2011<br />
Settembre <strong>2010</strong><br />
www.diocesiamalficava.it
Grafica ed impaginazione a cura dell’Ufficio Comunicazioni Sociali<br />
Stampa Tipolitografia Tirrena - <strong>Cava</strong> - Tel. 089.468555<br />
Settembre <strong>2010</strong><br />
Copertina: Buon Samaritano, foto attività e luoghi di solidarietà<br />
Retro: Beato Gerardo Sasso di Scala (Rodolfo Papa)
PRESENTAZIONE DELL’ARCIVESCOVO<br />
Nella felice coincidenza con il decimo anniversario del mio ingresso in<br />
questa Arcidiocesi di <strong>Amalfi</strong>-<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>, la Provvidenza mi concede di<br />
consegnare il <strong>Programma</strong> <strong>Pastorale</strong> <strong>2010</strong>/2011 che segna l’avvio di un nuovo<br />
triennio di pianificazione pastorale.<br />
Esso viene significativamente contrassegnato da questo titolo:<br />
“Solidali come il Buon Samaritano… condividiamo la vita e i suoi doni”<br />
Si è in continuità con la precedente programmazione intitolata “Camminiamo<br />
insieme” che ci ha visto muovere i primi passi in un sinergico impegno<br />
pastorale teso a dare concretezza a un volto di Chiesa accogliente e quanto mai<br />
vicino alle attese e alle speranze della gente che incontra sui suoi passi e in sintonia<br />
con la felice intuizione del servo di Dio Giovanni Paolo II che indicava<br />
la rotta da intraprendere e mantenere con l’avvento del nuovo millennio: “fare<br />
della Chiesa la casa e la scuola della comunione: ecco la grande sfida che ci sta<br />
davanti nel millennio che inizia” (NMI, 43), unico espediente per “essere fedeli<br />
al disegno di Dio e rispondere anche alle attese profonde del mondo”.<br />
Ricordiamo le ragioni della scelta di un progetto pastorale<br />
La logica della continuità non sta tanto nell’aver adottato un progetto<br />
pastorale globale, organico e dinamico, poiché sappiamo bene che anche attraverso<br />
altre vie una Chiesa particolare può predisporre i passi del cammino di<br />
fede del proprio popolo. Tuttavia, la nostra scelta fin dall’inizio è stata motivata<br />
dalla convinzione che il rapido mutamento socioculturale della realtà italiana in<br />
genere e della nostra arcidiocesi in particolare, innescando un profondo mutamento<br />
anche nel tipo di sentimento religioso vissuto dalla nostra gente, esigeva<br />
una risposta che non poteva più essere fondata su scelte pastorali parziali, isolate<br />
e sconnesse fra loro, come in una pastorale “a compartimenti stagno” e che si<br />
rendeva urgente una prassi pastorale globalmente rinnovata ripensata fin dalle<br />
sue fondamenta nei suoi linguaggi, dei suoi stili e nei suoi metodi.<br />
3
Progetto pastorale e magistero della Chiesa<br />
Tale era l’intenzione di Giovanni Paolo II quando nella Christifideles<br />
Laici (n. 4) affermava : “Più volte io stesso ho ricordato il fenomeno della scristianizzazione<br />
che colpisce i popoli cristiani di vecchia data e che reclama, senza<br />
alcuna dilazione, una nuova evangelizzazione”.<br />
In un’altra occasione, precisamente nel discorso alla XIX Assemblea<br />
CELAM (Conferenza episcopale dell’America Latina), lo stesso papa precisava<br />
che la nuova evangelizzazione non consisteva nella proclamazione di un annuncio<br />
diverso nei contenuti da quello che era stato da sempre proclamato dalla<br />
Chiesa, ma che, piuttosto intendeva una “evangelizzazione nuova nel suo ardore,<br />
nei suoi metodi, nella sua espressione”.<br />
Continua il Santo Padre:<br />
“Di singolare importanza è la coscienza che l’opera formativa, mentre<br />
ricorre con intelligenza ai mezzi e ai metodi delle scienze umane, è tanto più<br />
efficace quanto più è disponibile alla azione di Dio: solo il tralcio che non teme<br />
di lasciarsi potare dal vignaiolo produce più frutto per sé e per gli altri”.<br />
Il card. Joseph Ratzinger, a proposito del modo in cui concepire una pastorale<br />
progettata e pianificata, afferma in modo deciso:<br />
“Ma occorre che si dica chiaramente anche alle chiese locali, anche ai vescovi,<br />
che non è loro consentito indulgere ad alcuna pretesa d’uniformità assoluta nelle<br />
organizzazioni e programmazioni pastorali. Non possono far assurgere i loro<br />
progetti pastorali a pietra di paragone di quel che allo Spirito Santo è consentito<br />
operare: di fronte a mere progettazioni umane può accadere che le chiese si rendano<br />
impenetrabili allo Spirito di Dio, alla forza di cui esse vivono.<br />
Non è lecito pretendere che tutto debba inserirsi in una determinata organizzazione<br />
dell’unità; meglio meno organizzazione e più Spirito Santo!” 1<br />
Una lettura attenta e profonda degli interventi dei due pontefici ci permette<br />
di focalizzare quattro esigenze complementari:<br />
a) Al processo di scristianizzazione della nostra terra corrisponde l’urgenza di<br />
una rinvigorita e rinnovata missione di evangelizzazione;<br />
b) Tale processo di evangelizzazione si fonda primariamente e fondamentalmente<br />
sulla testimonianza del Risorto nella vita dei singoli credenti come di<br />
tutta la comunità cristiana;<br />
c) Tuttavia, la complessità del nostro tempo esige una pastorale che non può più<br />
permettersi di “navigare a vista”, di mantenere il quotidiano o il già acquisito,<br />
né di servire semplicemente quelli che nel linguaggio parrocchiale chiamia-<br />
1 J. Ratzinger, Conferenza “I Movimenti ecclesiali e la loro collocazione teologica” all’apertura del I<br />
Congresso Mondiale dei Movimenti ecclesiali tenutosi nel 1998 e pubblicato da San Paolo (2006)<br />
4
mo impropriamente “i vicini”, ma deve essere organicamente pensata anche<br />
con l’aiuto delle scienze umane che, con le loro acquisizioni, soprattutto nel<br />
20º secolo, hanno dato nuove chiarezze e nuovi impulsi sulle modalità cui<br />
annunciare Cristo all’uomo di oggi;<br />
d) Al di là di ogni programmazione e prima di ogni cosa vi è il primato assoluto<br />
dello Spirito Santo. È lui che guida la Chiesa lungo le strade della<br />
storia. È lui l’anima della testimonianza cristiana. È lui la forza di propulsione<br />
dell’azione pastorale della Chiesa. Pertanto, nessuna programmazione<br />
pastorale può autenticamente servire la missione di evangelizzazione della<br />
Chiesa se essa è concepita esclusivamente come organizzazione tecnica della<br />
pastorale di una diocesi.<br />
La vera natura di certe resistenze al cambiamento<br />
Nell’arco del quadriennio che si è appena concluso molte e diverse sono<br />
state le reazioni alla novità rappresentata dall’adozione di un progetto pastorale<br />
di carattere globale e organico. Pur rispettando le diverse reazioni di chi, in maniera<br />
appassionata partecipa al cammino ecclesiale intrapreso, ritengo che non<br />
sia opportuno svalutare i passi fatti ma di continuare a discernere quei percorsi<br />
che lo Spirito indicherà come decisivi e inappellabili per veleggiare verso l’orizzonte<br />
della comunione, fedeli alla Parola e al Magistero. E’ necessario, anche,<br />
considerare i ritmi propri di ogni comunità parrocchiale: sia quelli più incalzanti,<br />
sia quelli più restii, senza perdere la rotta che stiamo seguendo.<br />
Come Pastore di questa amata Chiesa amalfitana – cavese sempre incoraggerò<br />
tutti alla missionarietà e alla corresponsabilità in seno alla Chiesa: ne va della<br />
nostra identità di credenti di fronte al mondo che reclama quei valori evangelici<br />
che danno senso ad ogni passo esistenziale. Amare davvero la Chiesa significa<br />
prendere le distanze dalla sedentarietà e dalla pigrizia spirituale e assumere,<br />
come bussola di orientamento, la duplice fedeltà a Dio e all’uomo: questo ci<br />
renderà tutti capaci di riattivare e maggiormente qualificare ogni settore della<br />
pastorale, il senso di appartenenza e di amore alla Chiesa particolare, la passione<br />
per il bene e la salvezza delle anime, soprattutto di coloro che hanno perso il senso<br />
della fede o che non l’hanno mai avuto, dato che ci troviamo ormai davanti a<br />
generazioni intere cui il patrimonio della fede cristiana non è stato più trasmesso<br />
o sostituito con la cultura del godimento e del consumo.<br />
Solidarietà e condivisione e la continuità con il precedente piano triennale<br />
Dopo aver sensibilizzato per quattro anni (2006/<strong>2010</strong>) sulla necessità di<br />
“camminare insieme”, sottintendendo la necessità di uscire dalle proprie chiusure<br />
e dai propri campanilismi per unire le forze e creare non solo la coscienza<br />
ma anche l’amore verso la Chiesa particolare come soggetto proprio di missione,<br />
sappiamo che la strada è ancora lunga. Molti hanno scelto di ignorare l’appello<br />
di camminare insieme.<br />
5
Altri hanno manifestato con sincerità la loro fatica.<br />
Altri ancora hanno fatto del loro meglio per riorganizzare le loro forze e<br />
cominciare un’esperienza ecclesiale di cammino unitario (ma non uniformato) a<br />
cui chiaramente non si era abituati.<br />
Per questo sentiamo che l’obiettivo del primo quadriennio è stato raggiunto,<br />
sì, per lo sforzo compiuto da quelli che hanno creduto che camminare<br />
insieme è meglio che camminare da soli, ma è stato raggiunto parzialmente in<br />
quanto molta parte della nostra Chiesa Locale ha ancora bisogno di aiuto per<br />
entrare dentro una visione di comunione ecclesiale che veda il soggetto proprio<br />
nella diocesi, superando quella che vede l’assolutizzazione della parrocchia<br />
come soggetto autoreferenziale e chiuso in sé stesso e giungere, così, a<br />
ricomprenderne la sua specifica identità come spazio dove l’esperienza di fede e<br />
la testimonianza della carità nella fraternità sono espressioni dell’appartenenza<br />
ecclesiale all’unico soggetto “diocesi “.<br />
A questo punto sentiamo il bisogno di continuare il cammino, nella fiducia<br />
che i problemi da affrontare si possono risolvere se nel cuore di ciascuno c’è<br />
quell’amore sincero e pieno alla propria Chiesa, consapevoli che occorre spesso<br />
molto tempo per cambiare una mentalità di frammentazione e di autosufficienza<br />
radicata da secoli nel vissuto della gente e delle parrocchie.<br />
Non ci fa paura se i risultati ottenuti sembrano minimi poiché la Chiesa è<br />
una realtà straordinaria e ricca di un patrimonio spirituale tanto grande da esigere<br />
tempi lunghi di rielaborazione e riespressi in contesti culturali nuovi inediti.<br />
Il problema, semmai, è che non vi è più tempo da perdere perché i ritmi di cambiamento<br />
del mondo con il conseguente abbandono della fede di molti si è reso<br />
molto più veloce nel tempo presente di quanto non lo sia stato mai tutta la storia<br />
della Chiesa.<br />
Per questo nessuna devozione popolare, nessuna processione o triduo o<br />
novena, da soli, saranno sufficienti a reagire a queste sfide ma, mentre si tenta di<br />
rievangelizzare tutte queste espressioni della religiosità popolare ci apriamo al<br />
nuovo con la fiducia che lo Spirito sta conducendo la nostra Chiesa lungo le vie<br />
della storia per edificare sempre meglio il Regno di Dio.<br />
La necessità di camminare insieme resterà sempre attuale, ma apriamo<br />
adesso un nuovo triennio cui gettiamo lo sguardo su un altro dei valori fondamentali<br />
che caratterizzano il vissuto e la testimonianza cristiani: la solidarietà e<br />
la condivisione.<br />
Non si tratta solo di orientare l’attenzione a tali valori per suscitare un<br />
mero slancio emotivo verso il bisogno delle varie povertà presenti sul nostro<br />
6
territorio. Si tratta invece di compiere un cammino di approfondimento della<br />
fede cristiana che vede nella testimonianza della carità, e quindi nella solidarietà<br />
e condivisione, una forma specifica di testimoniare la propria adesione a Cristo.<br />
Solidarietà e condivisione sono radicate nella carità, la quale è l’Amore stesso<br />
di Dio, ossia, Dio stesso che è Amore.<br />
Conclusione<br />
Auguro a tutti i fedeli della nostra Chiesa di <strong>Amalfi</strong>-<strong>Cava</strong>, e specialmente<br />
ai presbiteri, miei più stretti collaboratori, il dono di una rinnovata effusione<br />
dello Spirito e di uno slancio nuovo di amore verso il bene della nostra Chiesa<br />
amalfitana - cavese, gregge che il Pastore dei pastori, dieci anni fa, attraverso il<br />
ministero petrino di Giovanni Paolo II, mi ha affidato per sospingerlo sui pascoli<br />
della comunione e della solidarietà, alimenti unici per rinvigorire i suoi passi<br />
sulle orme di Cristo e tonalizzare il suo volto nelle tinte della speranza, della<br />
familiarità e del dialogo con chiunque incrocia sui percorsi esistenziali di questo<br />
tempo.<br />
Buon lavoro a tutti e pace dal Signore Gesù.<br />
<strong>Amalfi</strong>, 23 Settembre <strong>2010</strong><br />
+ Orazio Soricelli<br />
Arcivescovo di <strong>Amalfi</strong> – <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />
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INTRODUZIONE<br />
ALL’OBIETTIVO GENERALE<br />
<strong>2010</strong>-2011<br />
Luci e ombre che permangono nella cultura del nostro popolo<br />
Rileggere questi passi del magistero universale della Chiesa, che l’Arcivescovo<br />
nella sua presentazione ci ha riproposto, insieme a tanti altri passi che qui, per<br />
ragioni di spazio, non possiamo citare, ci aiuta a collocare nella giusta dimensione le<br />
ragioni per cui abbiamo scelto di predisporre i passi del cammino del nostro popolo,<br />
dentro questo tempo così complesso, con l’aiuto di un progetto pastorale.<br />
Si dice che nella nostra realtà diocesana permane ancora un ricco sentimento<br />
religioso alla base è che la gente conserva ancora molti riferimenti al<br />
patrimonio cristiano che i secoli ci hanno tramandato.<br />
Mentre si conferma questa convinzione non possiamo negare che il processo di<br />
scristianizzazione, il diffondersi di una mentalità edonistica e consumistica, l’individualismo<br />
culturale e sociale e il conseguente indebolimento, se non addirittura<br />
svuotamento, della vita interiore della gente del nostro territorio è un dato di fatto.<br />
Negarlo sarebbe solo mentire a noi stessi e compiere un torto alla gente che ne<br />
soffre è che nonostante tutto, conserva nel cuore dei più grandi domande circa<br />
l’esistenza umana e il suo significato non che il bisogno insopprimibile di sentire<br />
la presenza di Dio nella loro vita.<br />
Inadeguatezza della pastorale tradizionale di mantenimento e conservazione<br />
Così, mentre la pastorale tradizionale annaspa nel districarsi tra l’indefinibile<br />
confine tra sacro e profano, tra devozione autentica e vago sentimento<br />
religioso, tra fede e superstizione, riconosciamo, allo stesso tempo, che con il<br />
piano pastorale “Camminiamo insieme…”, ed ora con il nuovo piano triennale<br />
che viene consegnato, stiamo cercando di dare una risposta non più debole e<br />
parziale alla grandezza delle sfide che oggi sono arrivate non solo alle porte della<br />
nostra Chiesa particolare ma fin dentro le case del nostro popolo ridefinendo<br />
profondamente il loro rapporto con la fede e con la Chiesa e la loro visione del<br />
mondo e del significato dell’esistenza.<br />
Un progetto organico, globale e diversificato<br />
La valutazione globale del triennio (quadriennio) pastorale appena conclusosi<br />
ha reso evidente, attraverso dati concreti, problemi annosi e che già erano<br />
a conoscenza di molti di noi: la chiusura nel recinto delle proprie parrocchie<br />
come se la diocesi fosse una sovrastruttura o perfino un elemento di disturbo alla<br />
loro autonomia, la quasi totale assenza o l’indifferenza ad iniziative di carattere<br />
9
diocesano proposte dai vari settori della pastorale (vedessi la pastorale familiare,<br />
la pastorale giovanile, ecc.).<br />
Per affrontare questi problemi abbiamo voluto uno strumento pastorale<br />
capace di rispettare sia la libertà e la legittima autonomia non solo delle parrocchie<br />
ma anche di tutte le forme aggregative presenti sul territorio e, allo stesso tempo,<br />
abbiamo voluto cominciare uno stile pastorale nuovo per offrire a tutte le parrocchie<br />
e realtà aggregative alcuni punti di riferimento per rendere ragione dell’unità<br />
della Chiesa particolare e manifestarne la visibilità concreta sul territorio.<br />
Il progetto pastorale, dunque, lo ripetiamo ancora, si intende organico in<br />
quanto preoccupato di raccogliere tutte le diversità suscitate dallo spirito, di creare<br />
loro lo spazio di espressione loro dovuto ma anche di fare in modo che queste<br />
lavorino in sinergia tra loro per edificare l’unità della Chiesa particolare... un’unità<br />
che rispetti e promuova le diversità... le diversità che si esprimono ed agiscono<br />
per il rinnovamento della Chiesa e la sua crescita nello spazio e nel tempo.<br />
Il progetto si intende globale in quanto orientato a sostenere e ad illuminare,<br />
con valori condivisi e scelti annualmente a partire dalla lettura della<br />
situazione della nostra diocesi, il cammino specifico dei vari soggetti ecclesiali<br />
che compongono la diocesi. In tal modo si intende suscitare un cammino per il<br />
popolo di Dio che è in <strong>Amalfi</strong>-<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>… un unico popolo che cammina<br />
insieme, ognuno con il passo che gli è proprio o possibile… ma che cammina, lo<br />
ripetiamo ancora, insieme.<br />
Un progetto che non uniforma ma piuttosto crea gli spazi perché tutte le<br />
diversità possano esprimersi dentro l’unità ecclesiale è in funzione di essa.<br />
Il progetto pastorale non ha né l’intenzione né la funzione di imporre un<br />
appiattimento o uniformazione dell’azione pastorale delle singole parrocchie e<br />
realtà ecclesiali né di dettare norme universali su come condurre ognuno il cammino<br />
della propria vita cristiana.<br />
Esso appare, come in altre occasioni abbiamo sottolineato, come lo scheletro<br />
o l’impalcatura di un edificio diviso in piani diversi e che serve a tenere<br />
insieme in piedi.<br />
Ma l’edificio rimane rustico in quanto il progetto ha solo la funzione di<br />
creare l’impalcatura dentro la quale si creano gli spazi dove tutti, battezzati e<br />
persone di buona volontà, possono fare esperienza di relazioni umane radicate<br />
nella fede e quindi esperienza dell’amore di Dio.<br />
Mentre il progetto si occupa di costruire l’impalcatura generale, riempire e<br />
arredare i vari piani è compito proprio delle singole parrocchie e aggregazioni ecclesiali,<br />
con i doni loro propri e con le risorse suscitate per loro dallo Spirito Santo.<br />
10
Il progetto offre solo poche indicazioni, del valore annuale come fonte<br />
ispiratrice, nei valori proposti durante l’anno pastorale insieme a poche iniziative<br />
che sono intese a raggiungere coloro che o stanno ai margini della vita di fede<br />
o sono lontani.<br />
E per poter realizzare queste iniziative e raggiungere tutti lo stesso progetto<br />
propone degli organismi di base quali l’equipe parrocchiale di animazione pastorale,<br />
Epap, la corrispettiva Parrocchia, la rete dei messaggeri, la lettera dell’arcivescovo<br />
alle famiglie della diocesi ed i vari uffici di pastorale diocesana…<br />
Oltre questo tutto il resto spetta alla libertà e alla creatività di ciascuno e<br />
non vi è limite a ciò che lo Spirito può suscitare nel cuore di chi sente l’urgenza<br />
di reagire alle sfide e proporre un’azione pastorale che corrisponda effettivamente<br />
ad una nuova evangelizzazione… cosa che comporta il deciso superamento di<br />
una pastorale ormai inadeguata se non diventa pienamente missionaria.<br />
Detto questo diventa evidente che i risultati non raggiunti non dipendono<br />
dal progetto o dagli spazi che esso crea ma dalla reale volontà di chi se ne deve<br />
servire per dare libero sfogo alla potenza dello Spirito che chiede alla nostra<br />
Chiesa di rinnovarsi permanentemente, nel rispetto della Tradizione ecclesiale<br />
ma anche in risposta all’urgenza del cambiamento globale in atto.<br />
L’attuale “<strong>Programma</strong> <strong>Pastorale</strong> Triennale <strong>2010</strong>-2013”, che rimane un<br />
documento interno all’EDAP affinchè possa essere il riferimento programmatico<br />
di tutto il triennio stesso, quasi un binario che ci guida nelle scelte fatte, consente<br />
di sviluppare il <strong>Programma</strong> <strong>Pastorale</strong> per l’anno <strong>2010</strong>-2011, caratterizzato da<br />
una evidente continuità di contenuti sul fatto che camminando insieme, la Chiesa<br />
approfondisce la propria appartenenza a Cristo, raffina la sua capacità di vedere<br />
le cose con gli occhi di Dio, diventa capace di individuare le vecchie e nuove<br />
forme di povertà presenti sul territorio e decide di esprimere la propria appartenenza<br />
a Cristo mediante la testimonianza della carità, attraverso gesti e iniziative<br />
di solidarietà e condivisione.<br />
Tali gesti non possono più essere solo frutto di uno slancio emotivo<br />
estemporaneo ma devono diventare programma di vita della nostra Chiesa.<br />
Per questo, il nuovo triennio pastorale sarà scandito dai seguenti valori,<br />
ognuno dei quali declina in modo particolare il valore generale del triennio “Solidarietà<br />
e Condivisione”:<br />
Per l’anno <strong>2010</strong>-2011: avvicinarsi, riconoscere, comprendere, rispettare,<br />
aderire.<br />
Valore generale per l’anno: EDUCARSI ALLA SOLIDARIETÀ E ALLA<br />
CONDIVISIONE<br />
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Per l’anno 2011-2012: essere tra, farsi carico, sostenersi, essere con, spirito<br />
di corpo.<br />
Valore generale per l’anno: RIPARTIRE DAI POVERI OSSIA DALLE<br />
VECCHIE E NUOVE POVERTÀ.<br />
Per l’anno 2012-2013: comprendere il bene, scambiarsi esperienze, partecipazione,<br />
accompagnamento, volontariato.<br />
Valore generale per l’anno: FARE DEL BENE COMUNE E DEL RI-<br />
SCATTO DEI POVERI UN PROGETTO DI VITA.<br />
Modalità generali di leggere il testo<br />
Anche quest’anno si è cercato di elaborare il testo della meta e delle sue<br />
motivazioni con un linguaggio molto semplice, a portata di mano della gente<br />
comune, rinunciando alla loro elaborazione in chiave metodologica. La ragione<br />
è semplice: vogliamo arrivare a tutti e per arrivare tutti bisogna essere comprensibili,<br />
a tutto vantaggio della semplicità e pensando soprattutto alle persone, al<br />
loro bene e alla loro capacità ricettiva.<br />
In ogni caso la Chiesa deve pensare razionalmente e organicamente i<br />
passi del suo cammino verso un ideale che essa vuole raggiungere; la comunità<br />
è chiamata ad esercitare la mente ad una forma di ascesi, per uscire da un modo<br />
di pensare e di fare, troppo improntato all’improvvisazione, spinti da una falsa<br />
convinzione che la vera spiritualità è vivere alla giornata. Speriamo che questa<br />
esemplificazione linguistica sia di aiuto ai parroci, a tutti i laici impegnati e a<br />
tutta la gente desiderosa di vivere coscientemente la propria cristianità.<br />
Altra conferma di quanto fatto lo scorso anno è la riduzione del numero<br />
dei gesti moltitudinari proposti alle parrocchie. L’obiettivo è quella di renderli<br />
più facilmente programmabili e realizzabili da parte dell’Epap dando poi il giusto<br />
tempo per evidenziarne il significato e farlo acquisire dalla comunità.<br />
Ove possibile inoltre, i gesti moltitudinari devono tendere non solo ad<br />
essere realizzati in Chiesa e quasi sempre legati alla celebrazione eucaristica e<br />
quindi offerti a coloro che già “vengono in chiesa”, ma devono avere il senso di<br />
una pastorale fuori dalla Chiesa e raggiungere il maggior numero di persone con<br />
quelle “provocazioni”, che sono proprio i gesti e gli slogan, che altro non sono<br />
se non uno strumento per comunicare frammenti di Vangelo alla gente.<br />
In diverse parrocchie si è fatto lo sforzo di creare in qualche modo i primi<br />
organismi di partecipazione (messaggeri parrocchiali ed Epap), ma questi hanno<br />
bisogno di consolidamento e soprattutto di accompagnamento per capire il loro<br />
ruolo nel contesto del cammino diocesano, anche per non scoraggiarsi.<br />
12
Allo stesso tempo vi è la necessità di creare questi organismi là dove non<br />
ci sono ancora. Allora anche questo anno si impegnerà il nuovo corso pastorale<br />
in questo sforzo. Sarà compito del vicario della pastorale e dell’EDAP aiutare<br />
le parrocchie sia a creare questi organismi sia a farli funzionare in modo tale<br />
che siano al servizio delle parrocchie della diocesi, sotto la guida dei parroci e<br />
soprattutto del vescovo.<br />
La speranza è che la leggibilità del testo sia un motivo in più per generare<br />
coesione anche in chi finora ha avuto difficoltà a comprendere la natura e il fine<br />
del cammino che si è intrapreso, per dare un segno di credibilità di una Diocesi<br />
e del suo Pastore uniti nella Chiesa e davanti alla società.<br />
13
14<br />
VERSO LA META GENERALE DELL’ANNO <strong>2010</strong>-2011<br />
Il percorso fatto per elaborare la Meta (o Obiettivo) generale per il <strong>2010</strong>-<br />
11, si allinea abbastanza strettamente al percorso metodologico fatto per l’elaborazione<br />
della Meta Generale del triennio <strong>2010</strong>-2013, infatti, i passi sono uguali,<br />
con la differenza che invece di pensare in termini di “triennio” si guarda a come<br />
attualizzare la Meta Triennale nell’anno specifico da programmare.<br />
E’ forse bene ricordare quale siano stati i passi del percorso sviluppato.<br />
Dopo la verifica di quanto fatto ed ottenuto nell’anno precedente (in questo<br />
caso quadriennio), si è riletto il Problema Fondamentale, elaborato all’inizio<br />
del progetto (vedi testo della Diagnosi), per ricordarci “da dove” siamo partiti,<br />
ossia da quale problema vogliamo uscire e per il quale abbiamo scelto un piano<br />
e in che misura la meta generale precedente è stata raggiunta.<br />
E’ stato quindi fatto un elenco di problemi emersi, in ordine al raggiungimento<br />
della meta (e non partendo dalle difficoltà o dai singoli pareri).<br />
Alla luce del confronto tra i primi due passi è stato riformulato il Problema Fondamentale<br />
ed infine elaborata la Meta Triennale.<br />
Ecco quindi che, analogamente, il risultato di questa metodologia ci ha<br />
portato ad elaborare anche la Meta (o Obiettivo) Generale per il <strong>2010</strong>-2011, che<br />
viene espressa di seguito e sarà la guida per questo anno in tutte le azioni di pastorali<br />
che andranno a svilupparsi.<br />
Cosa vogliamo raggiungere….<br />
LA GENTE DELLA NOSTRA DIOCESI VIENE SENSIBILIZZATA E FA<br />
ESPERIENZA DI UN PROCESSO EDUCATIVO AI VALORI DELLA SOLI-<br />
DARIETA’ E CONDIVISIONE.<br />
I DIVERSI CAMPI DELL’AZIONE PASTORALE NEI QUALI SI OPERA<br />
CONTRIBUISCONO A TALE SENSIBILIZZAZIONE CON INIZIATIVE<br />
ADATTE, NEL CONTESTO DEI LORO PROGRAMMI SPECIFICI, IN SI-<br />
NERGIA TRA LORO.<br />
IN PARTICOLARE GLI UFFICI DIOCESANI COMINCIANO IN MODO<br />
PIU’ SISTEMATICO AD ASSUMERE IL PIANO DIOCESANO E ARTICO-<br />
LANO, COME DI CONSUETO, I LORO PROGRAMMI SECONDO LA NA-<br />
TURA DI CIASCUN UFFICIO.<br />
L’ARCIDIOCESI INFINE CONTINUA NEL RAFFORZAMENTO DELLE<br />
STRUTTURE DI BASE GIA’ CREATE E NELLA FORMAZIONE DI QUEL-<br />
LE CHE NON ESISTONO ANCORA.
Alcuni chiarimenti sui termini dell’Obiettivo:<br />
Cosa intendono dire le seguenti affermazioni riportate nel testo:<br />
1. Viene sensibilizzata: intendiamo: si sente interpellata, coinvolta, toccata, interessata,<br />
reagisce, percepisce, si accorge, riflette.<br />
2. Fa esperienza: tali valori vanno sentiti, assaporati, provati, verificati, partecipati.<br />
3. Un processo educativo alla solidarietà e condivisione: il valore della solidarietà<br />
e condivisione va recuperato e sviluppato, secondo la diagnosi sulla<br />
realtà diocesana, nella nostra cultura e nel nostro agire.<br />
4. I diversi campi dell’azione pastorale: ogni settore pastorale si organizza<br />
in coerenza con le necessità interne ai propri cammini specifici e, allo stesso<br />
modo, trova le modalità adatte per esprimere al proprio livello il valore<br />
dell’anno, per evidenziare che il cammino diocesano deve procedere unitariamente<br />
ed organicamente, pur nelle specificità dei vari livelli.<br />
5. Rafforzamento delle strutture di base: vengono consolidate e accompagnate<br />
le strutture per la comunicazione e la partecipazione che sono state già create,<br />
mentre si promuove la creazione di quelle che non esistono ancora o si<br />
integrano quelle in formazione.<br />
Ragioni che hanno giustificato la scelta di questo Obiettivo generale:<br />
1. La realtà che viviamo<br />
Il primato dei criteri economici nella gestione della vita, l’indebolimento della<br />
dimensione interiore e la perdita del senso del bene comune sono diffusi<br />
anche nel nostro territorio mentre permane ancora la necessità di reagire alle<br />
forme di individualismo e campanilismo che il Piano ha cercato di affrontare<br />
nello scorso triennio.<br />
2. L’ideale che vogliamo<br />
Come insegna S. Giovanni, Dio è amore. La carità diventa espressione autentica<br />
di umanità ed elemento fondamentale nelle relazioni umane. Si ama<br />
tanto più efficacemente il prossimo, quanto più ci si adopera per una società a<br />
misura dell’uomo, della sua dignità, della sua vocazione.<br />
La prospettiva trinitaria, modello del cristiano, invita a costruire la famiglia<br />
umana nella solidarietà e nella comunione.<br />
3. La conversione che ci viene chiesta<br />
Occorre superare la chiusura egoistica in se stessi e la visione solo produttivistica<br />
e utilitaristica dell’esistenza riconoscendo che la gratuità è presente in<br />
molteplici forme nella vita e che tutti i processi naturali e umani, anche quelli<br />
di sviluppo economico e la stessa “salvezza”, sono basati sull’interdipendenza<br />
e sulla attuazione tangibile delle relazioni.<br />
15
PIANI SPECIFICI<br />
Ogni livello della pastorale cercherà, secondo le indicazioni riportate, di raggiungere<br />
l’OBIETTIVO GENERALE ANNUALE <strong>2010</strong>-11, adattandolo alla<br />
propria situazione, secondo quanto sarà riportato negli obiettivi specifici.<br />
1° livello:<br />
PASTORALE COMUNITARIA<br />
E’ il livello che comprende le espressioni “comunitarie” della pastorale, suddivisa,<br />
per ora, in due sotto-livelli:<br />
a) <strong>Pastorale</strong> delle Moltitudini (in cui il popolo si ritrova in quanto tale attraverso<br />
le espressioni della religiosità popolare – feste, processioni, ecc.)<br />
b) <strong>Pastorale</strong> familiare (quella che ha come soggetto la famiglia in sé stessa,<br />
nel suo vivere quotidianamente la propria vocazione, e non, semplicemente,<br />
le attività svolte a favore della famiglia).<br />
Ecco di seguito i due sotto-livelli in cui intendiamo operare per realizzare<br />
questa meta:<br />
PASTORALE DELLE MOLTITUDINI<br />
Meta:<br />
….CHE LA GENTE DELLA NOSTRA DIOCESI, IN ACCORDO CON<br />
L’OBIETTIVO GENERALE DELL’ANNO <strong>2010</strong>-11, SPERIMENTA L’EDU-<br />
CARSI ALLA SOLIDARIETÀ E ALLA CONDIVISIONE COME VALO-<br />
RE PRINCIPALE DELL’ANNO.<br />
Come si intende raggiungere la meta:<br />
Le azioni che si intendono compiere per raggiungere l’obiettivo sono di<br />
seguito descritte nel dettaglio, a partire dalle date previste.<br />
Sono stati identificati cinque Valori da sviluppare nell’anno pastorale <strong>2010</strong>-2011<br />
che percorrono in modo riassuntivo il percorso mirato all’Obiettivo proposto.<br />
Sono state individuate quindi alcune occasioni comuni a tutta la Diocesi, sia<br />
religiose che culturali che permettono di corrispondere ad affinità con i Valori<br />
proposti, non necessariamente nell’ordine di seguito indicato.<br />
Valori proposti:<br />
1. Avvicinarsi<br />
2. Riconoscere<br />
3. Comprendere<br />
4. Rispettare<br />
5. Aderire<br />
17
Per facilitare tale compito è proposta in allegato la Scheda S5 (a/b) che,<br />
ogni Epap potrà utilizzare per la preparazione e consuntivazione delle attività a<br />
fronte del gesto da sviluppare.<br />
La Scheda viene fotocopiata fronte-retro, si compilerà nel lato S5a nelle<br />
parti ripetitive preimpostate, poi si personalizza per ogni diverso evento previsto,<br />
e successivamente potrà essere utilizzata per il lato-retro S5b per riportare<br />
informazioni di verifica sull’evento attuato.<br />
Per le occasioni di celebrazioni o festive individuate e comuni per tutta<br />
la Diocesi, sono state predisposte delle Schede nelle quali sono riportati gli elementi,<br />
opportunamente elaborati, che saranno origine e attuazione della <strong>Pastorale</strong><br />
stessa, e cioè:<br />
• Il Valore<br />
• Lo Slogan del mese<br />
• Cosa si vuole raggiungere<br />
• Le Motivazioni<br />
• Gesto con cui si vuole far passare il valore<br />
• Proposte su come realizzare il gesto<br />
Anche quest’anno sono stati ipotizzati n° 3 ambiti specifici nei quali si<br />
muoverà con più attenzione la <strong>Pastorale</strong> delle Moltitudini, essi sono di seguito<br />
indicati con il riferimento al responsabile ed eventuali annotazioni generali:<br />
1. Ambito Liturgico – don Pasquale Gargano<br />
2. Ambito Catechistico – don Angelo Mansi<br />
3. Ambito Caritas – Rosario Pellegrino<br />
18<br />
Per quanto riguarda la Caritas si raccomandano le seguenti indicazioni:<br />
N. B.: L’obiettivo trasversale dei diversi segni, per l’anno pastorale in<br />
corso, resta la nascita o la promozione di un gruppo Caritas in ogni<br />
parrocchia, per cui i requisiti per l’attuazione del segno risultano:<br />
• l’individuazione di almeno un referente per ogni parrocchia;<br />
• la lettura dei bisogni e delle risorse sul territorio;<br />
• un primo piano operativo e l’eventuale stesura dello Statuto della Caritas<br />
parrocchiale.<br />
Nel corso del triennio si auspica la realizzazione di un’opera-segno (sul<br />
territorio diocesano e/o in un contesto problematico) a testimonianza del<br />
cammino comune percorso dalla nostra realtà ecclesiale all’insegna del<br />
tema “Educare… alla solidarietà”.
2 OTTOBRE <strong>2010</strong><br />
FESTA DEGLI ANGELI<br />
Valore: Avvicinarsi<br />
Slogan del mese: AVVICINIAMOCI E … CONDIVIDIAMO<br />
Cosa si vuole raggiungere:<br />
Dobbiamo prendere coscienza del fatto che intorno a noi c’è purtroppo<br />
ancora una realtà fatta di miserie materiali e spirituali e che solo se ci stringiamo<br />
attorno a valori comuni possiamo sostenere chi è in difficoltà.<br />
Motivazioni:<br />
Lettura della realtà: Attorno a noi sono presenti situazioni di grande difficoltà,<br />
sebbene la nostra società vanti benessere e progresso.<br />
L’ideale che vogliamo: Vogliamo superare la chiusura e la sicurezza per aprirci<br />
alle necessità di chi vive vicino a noi e del quale sempre più spesso neanche ci<br />
accorgiamo.<br />
La conversione che ci viene chiesta: cerchiamo di superare la convinzione,<br />
sempre più forte, che solo ciò che ci riguarda direttamente e da vicino conta,<br />
per aprirsi ai bisogni dell’altro del quale ognuno, in maniera diretta o indiretta,<br />
è responsabile.<br />
Gesto con cui si vuole far passare il valore:<br />
Celebrazione liturgica con la partecipazione delle varie realtà parrocchiali per la<br />
presentazione delle attività pastorali del nuovo anno <strong>2010</strong>-2011, seguita da un<br />
momento di festa e di condivisione (con una particolare attenzione per gli operatori<br />
pastorali anziani o ammalati).<br />
Altre iniziative (vedi di seguito) degli ambiti liturgico, catechistico, caritas.<br />
Proposte su come realizzare il gesto:<br />
La sensibilizzazione al valore avverrà nel giorno del 02 Ottobre, come momento<br />
liturgico parrocchiale, ma il valore e lo slogan saranno mantenuti evidenti in<br />
parrocchia attraverso striscioni, tabelloni grafici volantini, etc. fino al valore/<br />
segno successivo.<br />
Le occasioni di espressione del valore mensile vanno fatte a discrezione del Parroco<br />
e/o dei responsabili dei tre ambiti di seguito riportati con le relative iniziative<br />
di dettaglio così proposte:<br />
19
In ambito liturgico:<br />
Confessione con il II schema (celebrazione comunitaria) e celebrazione<br />
eucaristica per Condividere il Pane della Vita.<br />
In ambito catechistico:<br />
Avvicinarsi significa farsi vicino, farsi prossimo a chi si incrocia sul proprio<br />
cammino. La vicinanza è una qualità propria dell’essere umano, dotato di<br />
intelligenza e di amore e capace, quindi, di comprendere chi gli è vicino.<br />
“Se tu squarciassi i cieli e scendessi!: è l’invocazione forte, calda del popolo<br />
ebraico che nel Libro di Isaia (63,19) reclama la vicinanza di Dio a sé, per trovare<br />
sicurezza e condiscendenza nel suo cammino di popolo eletto.<br />
La fragilità, le innumerevoli ed impreviste incombenze, i disaccordi interni<br />
e tanti altri limiti si coagulano in quella invocazione legittima per una richiesta<br />
legittima: quella di poter contare su un Dio che in tali momenti non si<br />
eclissa dalle problematiche umane, dai molteplici bisogni che si innescano nella<br />
ferialità dell’avventura esistenziale terrena, ma divenga l’Emmanuele, il Dio<br />
sempre con noi.<br />
Un grido che viene appagato nella pienezza dei tempi con l’incarnazione<br />
di Cristo nella nostra storia: mai nessuno tra gli uomini che hanno conosciuto<br />
Cristo potrà più avanzare una simile richiesta, perché Dio in Cristo è sempre nella<br />
storia, sempre vicino all’uomo, in qualunque latitudine egli si trova a vivere:<br />
“ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28,20).<br />
Un dato è certo: prima che l’uomo si accosti a Dio, è Dio che si accosta all’uomo:<br />
Dio sa bene che l’uomo, con la sua semplice intelligenza, con i suoi artificiosi<br />
e compositi ragionamenti, mai potrà avvicinarsi a Lui, in quanto risente della<br />
fragilità creaturale. E’ Dio per primo che si avvicina all’uomo e non il contrario:<br />
Dio è Amore, un Amore che precede quello umano, capace di portarsi vicino ad<br />
ogni uomo e divenirne sostegno e aiuto.<br />
Il cristiano, divenuto figlio di Dio col Battesimo, porta nel suo DNA spirituale<br />
questi tratti di somiglianza con il suo Creatore: capace di superare la chiusura e<br />
la sicurezza per aprirsi alle necessità di chi vive vicino a lui e del quale sempre<br />
più spesso neanche ci si accorge.<br />
In questo è dimostrato al massimo la volontà di sequela del Maestro che<br />
incessantemente ammonisce:“Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli<br />
uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da<br />
questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli<br />
altri”(Gv 13,34-35).<br />
Viviamo in un’epoca dove la crisi dei valori umani ha generato la crisi<br />
economica, dove l’opulenza di pochi segna nettamente le diversità fra le persone.<br />
A tutto questo si aggiunge il vivere frenetico della società moderna che di<br />
certo non facilita le relazioni fra le persone.<br />
20
Molte ricerche condotte nell’ambito della psicologia sociale hanno evidenziato<br />
che chi ha una vita affettiva e relazionale soddisfacente, non solo è molto<br />
più felice, ma ha anche una salute migliore e vive più a lungo. La solitudine,<br />
quando non è una scelta volontaria, incide molto negativamente sul nostro benessere<br />
psicologico più di quanto possiamo immaginare. La sensazione di non essere<br />
importanti per nessuno è la causa di molte depressioni e persino di molti suicidi.<br />
Eppure, triste a dirsi, la solitudine è una condizione che si sta diffondendo sempre<br />
di più, complici le modalità relazionali superficiali, l’incapacità di molte persone<br />
di sapere esprimere le proprie emozioni e la sfiducia verso gli altri.<br />
Occorre equipaggiarsi, dunque, di capacità empatica, per saper percepire<br />
tante inespresse esigenze di persone che ci attorniano e attestano, nei modi più<br />
svariati, desiderio di attenzione ai loro bisogni essenziali.<br />
La solidarietà resta la testimonianza più immediata di vicinanza e condivisione:<br />
essa spezza la logica dell’agire in nome dell’interesse e prepara a quella<br />
della gratuità, in nome della carità, anima vera delle relazioni cristiane. La solidarietà<br />
dà senso ai giorni della vita, aprendo agli altri e… a sé stessi.<br />
I catechisti, aiutati dalla Caritas parrocchiale o diocesana, possono<br />
creare, nella programmazione mensile, occasioni di incontro tra il loro gruppo<br />
e quelli più vicini alla parrocchia che curano l’assistenza a malati, disabili,<br />
bisognosi, per essere informati sulle reali esigenze di povertà presenti sul territorio<br />
e sulle concrete azioni di intervento in atto. I catechisti possono concordare,<br />
poi, visite con i ragazzi o giovani del loro gruppo catechistico presso i<br />
luoghi dove è fattivamente praticata la carità e la vicinanza ai bisognosi.<br />
In ambito Caritas:<br />
A servizio dei vicini<br />
Per ricordare la festa degli angeli ci dobbiamo interrogare su: come aiutare<br />
chi ci è accanto? Come incoraggiarlo? Come essere per il prossimo l’angelo custode<br />
che, soprattutto nei momenti di difficoltà, resta sempre accanto al fratello?<br />
“…non basta saper volare con te, Signore, tu mi hai dato il compito di abbracciare<br />
anche il fratello ed aiutarlo a volare…” (Don Tonino Bello)<br />
Il gruppo Caritas Parrocchiale (o in alternativa alcune persone designate<br />
dal parroco) è invitato a promuovere un progetto di “Adozioni di vicinanza” per<br />
sostenere famiglie bisognose appartenenti alla propria comunità parrocchiale. Il<br />
progetto potrebbe prevedere che gruppi di famiglie si rendano disponibili per<br />
altri nuclei familiari bisognosi per sostenerli attraverso varie tipologie di aiuto in<br />
base alle loro richieste ed esigenze, esempio:<br />
• accoglienza<br />
• ascolto<br />
• accompagnamento<br />
21
ed eventualmente contributi per:<br />
• spese<br />
• utenze (bollette e fitti)<br />
• vestiario e prodotti per l’infanzia.<br />
La dimensione dell’ascolto, fondamentale nell’esperienza pastorale, favorisce<br />
relazioni con i poveri, maestri e pulpito del parlare e dell’agire di ogni comunità<br />
parrocchiale e di ogni gruppo Caritas in particolare. Dall’ascolto e dall’accoglienza<br />
di chi vive disagi possono scaturire altre funzioni quali la presa in carico,<br />
l’orientamento, l’accompagnamento, la prima risposta ai bisogni della persona.<br />
Il Centro di Ascolto diocesano, che non è sostitutivo di quello parrocchiale,<br />
potrebbe su richiesta, segnalare alcune famiglie in difficoltà da sostenere.<br />
Da una lettura delle richieste degli utenti che si sono rivolti ai centri di ascolto<br />
(diocesano e parrocchiali) da gennaio ad agosto <strong>2010</strong> risultano i seguenti dati :<br />
22<br />
RICHIESTE UTENTI n°<br />
lavoro (richieste) 75<br />
lavoro (offerte) 20<br />
pagamento utenze luce e gas 30<br />
spesa 89<br />
microcredito 7<br />
sportello giuridico 20<br />
sportello immigrati 30<br />
consulenza psicologa 6<br />
consulenza familiare 9<br />
accoglienza 10<br />
TOTALE 296<br />
L’obiettivo delle “adozioni di vicinanza” è favorire il farsi prossimo delle<br />
famiglie in difficoltà, educandole ed educandosi a stili di sobrietà, cammini di<br />
“liberazione” e, perciò, di promozione umana e comunitaria.<br />
Lo scenario globale<br />
“La terra ha abbastanza per le necessità di tutti, non per l’avidità di pochi.”<br />
(Gandhi)<br />
La situazione nel Congo, purtroppo, è davvero drammatica. Quest’anno,<br />
a causa della crisi socio-economica, è caos nelle scuole. A causa di ciò, molti<br />
stanno abbandonando la scuola, mentre continuano gli scontri tra Stato, insegnanti<br />
e genitori, i quali fanno fatica a garantire il diritto allo studio ai loro figli.
Come contribuire:<br />
• 80 euro per sostegno scolastico di un anno medio/superiori<br />
• 50 euro per sostegno scolastico di un anno alle elementari<br />
• 75 euro per sostegno di un anno di una famiglia<br />
- le quote possono essere versate anche mensilmente -<br />
Rendiamo vicini i “lontani”: facciamoci prossimo dei ragazzi del Congo, offrendo<br />
loro la possibilità di frequentare la scuola.<br />
Tutte le iniziative devono essere predisposte come calendario, modalità e diffusione,<br />
con sufficiente anticipo attraverso volantini e cartelloni e striscioni, da<br />
predisporre dall’Epap e/o dai collaboratori degli ambiti suddetti, e attraverso<br />
i Messaggeri e gli operatori coinvolti (parroco e diaconi, catechisti, operatori<br />
caritas, etc..).<br />
Commento:<br />
Il Parroco e/o i responsabili dei tre ambiti, preparano un commento esplicativo<br />
del valore, gesto e slogan che sarà ripetutamente diffuso con sufficiente anticipo<br />
e nel corso della realizzazione del segno.<br />
23
24<br />
1-2 NOVEMBRE <strong>2010</strong><br />
FESTA DEI SANTI<br />
E COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI<br />
Valore: Riconoscere<br />
Slogan del mese: TESTIMONI FEDELI<br />
Cosa si vuole raggiungere:<br />
Fare memoria delle nostre radici cristiane, grazie alla testimonianza di Santi o di<br />
coloro che ci hanno preceduto.<br />
Motivazioni:<br />
Lettura della realtà: Oggi rimuoviamo facilmente le nostre radici, per vivere<br />
ancorati esclusivamente al presente.<br />
L’ideale che vogliamo: Con lo sguardo rivolto alla testimonianza di chi ci ha<br />
preceduto, costruire il nostro presente e quello della comunità in cui viviamo.<br />
La conversione che ci viene chiesta: L’umiltà e il coraggio di farsi discepoli.<br />
Gesto con cui si vuole far passare il valore:<br />
Realizzare un cartellone con la foto del Santo patrono con al seguito foto<br />
di altri santi e testimoni di fede. Invitare la comunità ad incontrarsi in un punto<br />
della Parrocchia per una Fiaccolata attraverso le vie principali del territorio, che<br />
si concluderà, a scelta, con la Celebrazione Eucaristica o con un momento di<br />
preghiera.<br />
Proposte su come realizzare il gesto:<br />
La sensibilizzazione al valore avverrà nei giorni 01 e/o 02 Novembre, come momento<br />
liturgico parrocchiale, ma il valore e lo slogan saranno mantenuti evidenti<br />
in parrocchia attraverso striscioni, tabelloni grafici volantini, etc. fino al valore/<br />
segno successivo.<br />
Le occasioni di espressione del valore mensile vanno fatte a discrezione del Parroco<br />
e/o dei responsabili dei tre ambiti di seguito riportati con le relative iniziative<br />
di dettaglio così proposte:<br />
In ambito liturgico:<br />
Nella celebrazione Eucaristica comunitaria si scelgano 3 persone che diano la<br />
propria testimonianza di fede (es: catechista, ministri straordinario, lettore, coppia,<br />
seminarista, sacerdote).
In ambito catechistico:<br />
Soprattutto i più giovani, nella vita hanno lo sguardo rivolto costantemente<br />
al futuro: sognano e progettano in grande; quando questo accade è significativo!<br />
Ma analizzando più approfonditamente la nostra realtà dobbiamo, con<br />
una certa tristezza, notare che tale prospettiva rischia di andare a discapito di<br />
quella attenzione che non dovrebbe mancare nel nostro bagaglio di viaggio: il<br />
ricordo di chi ci ha preceduto ed ha operato con frutto ed impegno nei nostri<br />
territori.<br />
Dobbiamo crescere nella consapevolezza cioè, che il presente ed il futuro<br />
non nascono con noi e non sono generati soltanto dalla nostra generosità di lavoro.<br />
“Siamo dei nani sulle spalle dei giganti”, sosteneva qualcuno ed in effetti<br />
in questa espressione è nascosta una grande verità: il bene che hanno già compiuto<br />
nei nostri ambienti di vita quelli che ci hanno preceduto nel cammino di fede!<br />
Se noi cioè apriamo gli occhi e conosciamo un po’ più da vicino le loro<br />
testimonianze di vita scopriamo quanta ricchezza di significati e valori è nascosta<br />
sotto la coltre dei loro esempi.<br />
Per potere fare questo occorre tanta umiltà perché dobbiamo saper dire a<br />
noi stessi che in effetti noi non sappiamo e non sappiamo fare tutto e che perciò<br />
abbiamo ancora tanto da imparare e da crescere; tutto questo avviene non da soli<br />
ma se ci sentiamo sostenuti anche dagli esempi dei nostri padri, che in maniera<br />
diversa fanno ancora parte della comunità.<br />
Per intenderci meglio possiamo far riferimento al testo degli Atti degli<br />
Apostoli: con l’ausilio degli studiosi scopriamo che in questo libro del Nuovo<br />
Testamento i protagonisti principali non sono gli Apostoli, che pur tanto si impegnano<br />
e soffrono per annunciare il Signore Risorto, ma la Parola di Dio che<br />
“cresce e si diffonde”, “come, l’agricoltore non lo conosce neppure” nota d’altro<br />
canto l’evangelista Marco; essa ha bisogno solo di piedi, di mani e di bocche che<br />
la annuncino.<br />
Gli Apostoli scoprono cioè che la loro opera è quella di essere costituiti<br />
semplici strumenti nelle mani di Dio, opera paragonabile a quella dei corridori<br />
della staffetta nello sport, i quali portano un testimone che passa da mano in<br />
mano, per gli Apostoli da generazione in generazione.<br />
Anche nei nostri ambienti e nel nostro tempo riconosciamo di aver<br />
ricevuto un testimone e ci impegniamo a trasmetterlo alle nuove generazioni.<br />
Significativo è anche valorizzare un gesto: quello della preghiera nella casa<br />
del defunto ed in chiesa; intorno al feretro in quel momento ci sono tutti i<br />
parenti stretti, ai quali è bello ricordare che la persona deceduta ci lascia un<br />
testimone ed un patrimonio di valori dati con l’esempio e gli insegnamenti da<br />
continuare a trasmettere.<br />
25
Qui ci troviamo di fonte ad un punto nevralgico ed un anello debole della<br />
nostra società, perché notiamo che “alcune corse si interrompono o vanno molto<br />
più a rilento” nel passaggio intergenerazionale: gli esempi luminosi di fede lasciati<br />
dai padri non sono seguiti con lo stesso fervore dai figli e questo certamente<br />
peggiora il quadro della società, che non conta più su membri esigenti con se stessi<br />
nel dare gli esempi necessari. Forse proprio per questo i nostri vescovi hanno<br />
messo al centro dell’attenzione per questo decennio la questione educativa.<br />
Il tipo di atteggiamento proposto da una parte ci facilita il compito, perché<br />
non dobbiamo impiantare ex novo nulla, ma solo aver l’umiltà di continuare<br />
l’opera di seminagione svolta fino a noi, ma dall’altra parte esalta la nostra fantasia,<br />
perché saremmo molto ingenui se pensassimo di continuare a vivere quei<br />
valori con le stesse modalità di chi ci ha preceduto.<br />
C’è bisogno quindi di mettere in campo tutta la nostra creatività per essere<br />
fedeli ai principi, ma adattarli ai linguaggi e alla cultura contemporanei che<br />
cambiano velocemente, come ricordavano i nostri vescovi nel decennio scorso.<br />
Anche quanto scrive San Paolo nella prima lettera ai Corinti può essere<br />
d’esempio: “Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma è Dio che ha fatto crescere”.<br />
Per i sacerdoti infine possiamo fare riferimento all’esempio lasciato dal<br />
Santo Curato: impegni e sacrifici hanno caratterizzato la sua esistenza di parroco,<br />
che nelle modalità vanno, con equilibrio e saggezza, adattati ai tempi di oggi.<br />
Abbiamo fiducia: quell’opera di santità compiuta da Dio nei nostri padri,<br />
continuerà ad attuarla oggi, se noi ci rendiamo docili nelle sue mani.<br />
In ambito Caritas:<br />
A servizio dei vicini<br />
Il gruppo Caritas Parrocchiale, (o in alternativa alcune persone designate<br />
dal parroco) partendo dall’esempio di un sacerdote, un/a religioso/a oppure di<br />
un/a laico/a che ha testimoniato l’amore di Dio ai fratelli, promuove un incontro/<br />
manifestazione su come vive la comunità il presente testimoniando i valori cristiani,<br />
tenendo desta l’attenzione agli “ultimi” in un’ottica educativa.<br />
La figura di riferimento potrebbe essere quella di S. Giuseppe Moscati.<br />
L’incontro potrebbe essere un’occasione di confronto tra diverse generazioni<br />
(es. anziani e giovani) durante la quale, partendo dall’esempio dell’operato<br />
della figura prescelta, riconoscere i “vecchi” e i “nuovi” testimoni fedeli e, attraverso<br />
il loro operato, riflettere su come diventare a propria volta testimoni fedeli<br />
all’interno della comunità parrocchiale di appartenenza.<br />
“Non la scienza, ma la carità ha trasformato il mondo,e solo pochissimi<br />
sono passati alla storia per la scienza; ma tutti potranno rimanere imperituri,<br />
simbolo dell’eternità della vita, in cui la morte non è che una tappa, una metamorfosi<br />
per più alto ascenso, se si dedicheranno al bene.”<br />
(S. Giuseppe Moscati)<br />
26
A livello operativo, si suggerisce di predisporre a vista una foto del testimone<br />
prescelto, fornire una breve scheda biografica e, su un cartellone diviso in<br />
due parti, annotare quanto riferito dai presenti e quanto oggi c’è da fare in ambito<br />
caritativo per costruire una comunità fondata su valori cristiani autentici.<br />
Dall’incontro deve emergere un impegno comune a favore del dialogo fra<br />
gli operatori parrocchiali, del confronto su azioni comuni da intraprendere per superare<br />
particolarismi e promuovere coinvolgimento nel servizio a favore degli ultimi.<br />
Per la scheda biografica di S. Giuseppe Moscati, ci si può rivolgere alla<br />
Caritas Diocesana.<br />
Lo scenario globale<br />
Riconoscere i testimoni fedeli del nostro tempo significa rendere omaggio<br />
a quanti hanno deciso di lasciare tutto per seguire Cristo servendolo nei poveri<br />
anche a costo del martirio come don Andrea Santoro (ucciso in Turchia).<br />
“Si deve diventare così semplici senza parole come il grano che cresce e la pioggia<br />
che cade; si deve semplicemente essere…” (Etty Hillesum)<br />
Una proposta operativa potrebbe essere quella di: mettersi in contatto<br />
con i missionari provenienti dalla nostra Arcidiocesi, testimoni fedeli in paesi<br />
lontani, scrivendo loro una lettera o una e-mail nella quale mostrare la vicinanza,<br />
l’affetto e l’apprezzamento per la loro diakonìa.<br />
Un aiuto concreto può essere offerto alla MISSIONE ANKILILOAKA, in<br />
cui opera don Salvatore Avallone (sacerdote salesiano originario di Vietri sul Mare).<br />
Ankiloloaka è un villaggio nel grande Sud del Madagascar. La zona è<br />
arida e si cerca, tra l’altro, così di costruire dei pozzi per agevolare la vita del<br />
villaggio e di quelli limitrofi.<br />
Il costo per la costruzione di un pozzo è di € 500 circa.<br />
“Tre sono le chiavi che Dio ha riservato nelle su mani:la nascita, la resurrezione,<br />
l’acqua che è dono supremo.” (dal Talmud)<br />
Tutte le iniziative devono essere predisposte come calendario, modalità<br />
e diffusione, con sufficiente anticipo attraverso volantini e cartelloni e striscioni,<br />
da predisporre dall’Epap e/o dai collaboratori degli ambiti suddetti, e attraverso<br />
i Messaggeri e gli operatori coinvolti (parroco e diaconi, catechisti, operatori<br />
caritas, etc..).<br />
Commento:<br />
Il Parroco e/o i responsabili dei tre ambiti, preparano un commento esplicativo<br />
del valore, gesto e slogan che sarà ripetutamente diffuso con sufficiente<br />
anticipo e nel corso della realizzazione del segno.<br />
27
28<br />
2 FEBBRAIO<br />
PRESENTAZIONE DEL SIGNORE<br />
(Candelora)<br />
Valore: Comprendere<br />
Slogan del mese: METTI IN LUCE LA VITA<br />
Cosa si vuole raggiungere:<br />
Riconoscere e comprendere pienamente che la vita è dono e che dobbiamo<br />
metterci a servizio di essa, sempre.<br />
Motivazioni:<br />
Lettura della realtà: Nella società in cui viviamo la vita non è più considerata<br />
come dono, ma come un qualcosa da programmare e poter gestire a proprio piacimento.<br />
L’ideale che vogliamo: Mettere in luce il valore di inviolabilità ed intangibilità<br />
della vita.<br />
La conversione che ci viene chiesta: Accettare la vita totalmente, viverla in<br />
pienezza, apprezzare le diversità.<br />
Gesto con cui si vuole far passare il valore:<br />
Attraverso i messaggeri far giungere a tutte le famiglie la candela, segno<br />
di luce e di fede, da riportare in Chiesa durante la Celebrazione.<br />
Proposte su come realizzare il gesto:<br />
La sensibilizzazione al valore avverrà nel giorno 02 Febbraio, come momento<br />
liturgico parrocchiale, ma il valore e lo slogan saranno mantenuti evidenti<br />
in parrocchia attraverso striscioni, tabelloni grafici volantini, etc. fino al valore/<br />
segno successivo.<br />
Le occasioni di espressione del valore mensile vanno fatte a discrezione<br />
del Parroco e/o dei responsabili dei tre ambiti di seguito riportati con le relative<br />
iniziative di dettaglio così proposte:<br />
In ambito liturgico:<br />
Adorazione Eucaristica: “Gesù, luce e vita dell’uomo”.<br />
In ambito catechistico:<br />
“La vita è un dono legato a un respiro… dovrebbe ringraziare chi si<br />
sente vivo… ogni emozione, ogni cosa è grazia… è un dono che si deve accettare,<br />
condividere poi restituire!”: così il famoso cantante italiano Renato Zero
si esprime in una sua canzone “La vita è un dono”, per annotare la sorpresa che<br />
incessantemente sorprende l’uomo che riflette e mai si appaga di cercare e di<br />
ricercare il mistero del suo esistere, del suo quotidiano vivere.<br />
E’ un’epoca la nostra in cui primeggia la legge dell’economia che ha<br />
sempre l’ultima parola da dire… persino sulla vita, considerata non per il valore<br />
in sé, ma per quello che essa può dare all’incremento produttivo in tutti i campi<br />
del lavoro umano. Essa non scende nella profondità del mistero della vita, ma si<br />
ferma all’elemento forza del redditizio: è considerato in primo piano chi possiede<br />
salute, capacità, ma arretra, nei suoi parametri riflessivi, chi è anziano, chi è<br />
portatore di handicap, chi è debole in salute …<br />
Anche la cultura del relativismo e del materialismo concorrono nell’eclissare il<br />
valore della vita.<br />
Per molti si nasce per caso, si vive per caso, si muore per caso, senza un filo<br />
logico, né un nesso sui cui rapportarsi. La cultura soggettivistica di questa epoca<br />
post-modernista accentua tangibilmente questi riflessi che incidono nelle scelte<br />
personali, che portano non a vivere, ma a vivacchiare, vivendo alla giornata…<br />
così come capita, senza un senso, senza un orizzonte.<br />
Ecco allora ciò che ne deriva: non si apprezza la propria vita fino in<br />
fondo, né quella degli altri, fino a suscitare la cultura del sospetto, della diffidenza,<br />
dell’indifferenza più totale, come spesso registra la cronaca in generale.<br />
“Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu<br />
uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni”(Ger 1,<br />
5): occorre possedere l’ispirato intuito del profeta Geremia per dare valore alla<br />
vita risalendo alla sua vera Sorgente: il Creatore.<br />
Solo dall’Artefice della vita si riscopre il senso del fluire della vita, in<br />
qualsiasi epoca essa viene declinata. In Lui tutto è verità anche la vita, intesa<br />
come sua vocazione a farne occasione di amore nel pellegrinaggio lungo le vie<br />
di questa terra. Una vita giudicata non dalla quantità degli anni, ma dalla qualità<br />
del suo evolversi come occasione di solidarietà e condivisione nelle molteplici<br />
esperienze esistenziali nelle quali essa si trova incarnata. Ogni vita è sacra, inviolabile,<br />
proprio perché è un dono che viene dall’Alto, con un progetto che l’accompagna,<br />
capace di andare al di là delle apparenze, di ogni forma di razzismo<br />
o particolarità.<br />
L’ultimo Convegno Regionale di <strong>Pastorale</strong> del Turismo organizzato<br />
dalla Conferenza Episcopale Campana nella persona del nostro Arcivescovo,<br />
suo delegato, svoltosi ad <strong>Amalfi</strong> il 12 Giugno <strong>2010</strong> ha evidenziato come anche<br />
il turismo, così presente sul nostro territorio diocesano, è una via privilegiata di<br />
apertura e di accoglienza delle diversità che vi affluiscono. Quanto appaiono appropriate<br />
le parole di papa Benedetto XVI quando afferma: “Senza verità si cade<br />
in una visione empiristica e scettica della vita, incapace di elevarsi sulla prassi,<br />
perché non interessata a cogliere i valori — talora nemmeno i significati — con<br />
cui giudicarla e orientarla” (Caritas in veritate, n. 9), e ancora : “Non vi è dunque<br />
29
umanesimo vero se non aperto verso l’Assoluto, nel riconoscimento d’una vocazione,<br />
che offre l’idea vera della vita umana” (n.16).<br />
E’ lodevole la tradizione così consolidata tra i ragazzi d’oggi nell’invitarsi<br />
reciprocamente alle feste dei compleanni, per il taglio della torta e lo<br />
scambio dei regali. Occorre che i parroci, i catechisti insistano sulla valorizzazione<br />
di tali momenti, per sottolineare ulteriormente il valore della vita tra i<br />
giovanissimi, richiamando loro la sua Sorgente e il suo senso. Quanti ragazzi<br />
sono capaci nel giorno del loro compleanno di elevare una preghiera di lode<br />
all’Autore della vita? Non si insisterà mai abbastanza, coi tempi che corrono,<br />
al richiamo del valore della vita e al senso da dare ad essa.<br />
Con l’aiuto della Caritas Parrocchiale i catechisti possono, con il<br />
gruppo dei ragazzi organizzare la festa di compleanno per un anziano, per un<br />
portatore di handicap, per un emarginato, a casa loro o negli ambienti parrocchiali:<br />
per confermare nelle giovani coscienze che la vita è bella quando ci si<br />
apre a tutti, soprattutto a chi è più fragile e più bisognoso di tenerezza umana<br />
e spirituale. Ogni vita è dono di Dio!<br />
In ambito Caritas:<br />
A servizio dei vicini<br />
“Quegli occhi che hanno visto nascere una vita non invecchiano mai.” (T. S. Eliot)<br />
Lo slogan del mese ci suggerisce di mettere in luce la vita, per comprendere<br />
che essa è un dono e che occorre porsi sempre al suo servizio: dal concepimento<br />
alla conclusione.<br />
Una proposta concreta è il sostegno al PROGETTO GEMMA.<br />
Un’idea per salvare la vita, offrendo ad una madre il sostegno economico<br />
che le consenta di portare a termine, con serenità, il periodo di gestazione e l’aiuti<br />
nel primo anno di vita del bambino.<br />
Il contributo mensile minimo da versare direttamente al CAV (Centro di<br />
Aiuto alla Vita) è di € 160, cifra condivisibile con altre parrocchie.<br />
Un’alternativa al “Progetto Gemma” è rappresentata dal sostegno<br />
del”Progetto Santa Gianna” che consiste nel versamento di una somma di €<br />
800,00 (o parte di essa) a favore di una donna della nostra Chiesa locale che attende<br />
un bambino.<br />
La cifra viene utilizzata in questo modo:<br />
€ 100,00 per acquisto tutine o altro occorrente prima della nascita, verso<br />
il sesto o settimo mese;<br />
€ 200,00 da consegnare alla mamma come “premio nascita“ al momento<br />
del parto;<br />
€ 50,00 per mesi dieci per contributo spese per pannolini.<br />
30
Alla mamma verranno consegnate ulteriori € 300,00 in caso di necessità<br />
di acquisto di latte in polvere. Per maggiori informazioni, rivolgersi all’ufficio<br />
Movimento per la vita (presso il palazzo Vescovile di <strong>Cava</strong>).<br />
Lo scenario globale<br />
“Noi crediamo che possiamo e dobbiamo sperare perché c’è il buio..ma c’è<br />
anche la luce ed essa invade l’oscurità non facendo venir mai meno l’amore.”<br />
(Anonimo Africano)<br />
Gesù ha bisogno di noi per offrire parole e gesti d’accoglienza, ha bisogno<br />
delle povere parole di speranza che sappiamo pronunciare. Gesù continua ancora<br />
oggi a moltiplicare il pane della vita e chiede la nostra disponibilità per distribuirlo<br />
alla folla, in modo particolare ai poveri, ai diseredati ed ai lontani… Egli ci<br />
chiede, perciò, una testimonianza autentica e coerente dell’essere cristiani.<br />
In occasione del segno a sostegno della vita, la Caritas diocesana rilancia<br />
le bomboniere della solidarietà, un piccolo gesto, che non costa nulla, per regalare<br />
un sorriso, trasformando la gioia di un momento importante (un sacramento, un<br />
compleanno, ..) in rendimento di grazie a favore di chi, in questo modo, può fare<br />
esperienza dell’Amore di Dio. Basta scegliere di devolvere il corrispettivo delle<br />
bomboniere, o una piccola parte di esso, a uno dei progetti Caritas (Albania, Brasile,<br />
Congo, India, Madagascar, Romania), permettendo a famiglie e bambini di<br />
ricevere un aiuto concreto senza essere “sradicati” dal proprio ambiente naturale.<br />
E’ possibile scegliere tra:<br />
• pergamena personalizzata con timbro Caritas<br />
• sacchetto o scatolina porta confetti.<br />
Un’ulteriore iniziativa a favore della vita è rappresentata dall’eventuale accoglienza<br />
di un bambino rumeno della diocesi di Cluj nel periodo estivo. Lo stile<br />
dell’accoglienza è caratteristica fondamentale di Gesù, riassunta nella parabola<br />
del Samaritano, che manifesta la misericordiosa bontà dell’uomo nell’incontro<br />
con il suo prossimo, sebbene questi appartenga ad altra etnia o si identifichi in<br />
differenti tradizioni socio-culturali. Per tutte le proposte ci si può rivolgere alla<br />
Caritas diocesana. Tutte le iniziative devono essere predisposte come calendario,<br />
modalità e diffusione, con sufficiente anticipo attraverso volantini e cartelloni e<br />
striscioni, da predisporre dall’Epap e/o dai collaboratori degli ambiti suddetti, e<br />
attraverso i Messaggeri e gli operatori coinvolti (parroco e diaconi, catechisti,<br />
operatori caritas, etc..).<br />
Commento:<br />
Il Parroco e/o i responsabili dei tre ambiti, preparano un commento esplicativo<br />
del valore, gesto e slogan che sarà ripetutamente diffuso con sufficiente<br />
anticipo e nel corso della realizzazione del segno.<br />
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32<br />
MARZO - APRILE<br />
QUARESIMA <strong>2010</strong><br />
Valore: Rispettare<br />
Slogan del mese: UMILIÒ SE STESSO… (Fil 2,8)<br />
Cosa si vuole raggiungere:<br />
Guardando a Gesù in Croce, maturare l’accettazione e il rispetto per la<br />
vita che appare diversa.<br />
Motivazioni:<br />
Lettura della realtà: Abituati, oggi, alla ricerca del ‘bello’ e del ‘perfetto’, ci<br />
siamo convinti che tutto ciò che è diverso ci è di ostacolo e, quindi, lo rifiutiamo.<br />
L’ideale che vogliamo: Piena accettazione della diversità e della sofferenza<br />
come parte integrante della vita di ciascuno.<br />
La conversione che ci viene chiesta: Vincere (superare) la visione della sofferenza<br />
e della diversità come limiti.<br />
Gesto con cui si vuole far passare il valore:<br />
Invitare la Comunità a partecipare ad una Via Crucis per le strade della<br />
città. Avremo, inoltre, una particolare attenzione per le persone diversamente<br />
abili, se possibile coinvolgere giovani e adulti a fornire supporto per far partecipare<br />
chi non è autonomo, secondo la sensibilità dei Parroci e delle Comunità.<br />
Proposte su come realizzare il gesto:<br />
La sensibilizzazione al valore avverrà nei giorni predisposti dalle singole<br />
Parrocchie durante la Quaresima, come momento liturgico parrocchiale, ma il<br />
valore e lo slogan saranno mantenuti evidenti in parrocchia attraverso striscioni,<br />
tabelloni grafici volantini, etc. fino al valore/segno successivo.<br />
Le occasioni di espressione del valore mensile vanno fatte a discrezione<br />
del Parroco e/o dei responsabili dei tre ambiti di seguito riportati con le relative<br />
iniziative di dettaglio così proposte:<br />
In ambito liturgico:<br />
Tema della Conversione. Gesto di solidarietà facendosi vicino<br />
al prossimo. Impegno quaresimale: aiutare una persona in difficoltà fisiche,<br />
accompagnandola a Messa, offrendo così un servizio del tutto evangelico<br />
e sperimentando il servizio speciale nell’amore predicato da Gesù.<br />
In ambito catechistico:
Come cristiani siamo invitati da Gesù a saper guardare e soprattutto a<br />
leggere i segni dei tempi: viviamo in una cultura che esalta la bellezza e la prestanza<br />
fisica del corpo umano; infatti se solo per un attimo diamo uno sguardo<br />
ai manifesti pubblicitari che riempiono i muri delle nostre città, ci accorgiamo<br />
come in tante forme l’aspetto fisico e la sua cura è esaltato. Se da una parte non<br />
condanniamo, per posizione presa, tutto ciò che è del mondo, dall’altra dobbiamo<br />
saper riconoscere anche i limiti di questo pensiero oggi dominante.<br />
Infatti se poi con la fantasia pastorale che deve caratterizzarci proviamo<br />
ad entrare discretamente nelle case della nostra gente e dei nostri paesi, ci accorgiamo<br />
subito di quanti segni negativi questo corpo è caratterizzato e quante<br />
negatività e disagi sono impressi sui corpi dei nostri fratelli e delle nostre sorelle<br />
che abitano proprio vicino a noi! Approfondendo ancora di più l’analisi e rivolgendoci<br />
direttamente alla nostra persona analizziamo che in tante forme e in tanti<br />
episodi questi limiti hanno segnato la nostra vita e i nostri giorni.<br />
Eppure sentiamo di essere fatti per qualcosa che abbia il sapore dell’Infinito<br />
e dell’Eterno! E allora come facciamo ad accettare questi limiti che sembrano<br />
umiliare e mortificare la nostra persona, le nostre più nobili aspirazioni e<br />
la nostra più alta vocazione?<br />
E’ importante a questo punto della ricerca volgere lo sguardo in alto o<br />
anche in basso, verso cioè Colui che si è umiliato fino ad accettare la nostra condizione<br />
umana ed i suoi limiti, fino a raggiungere la situazione del Servo Sofferente.<br />
Il Vangelo della vita tante volte ci mostra i disagi anche del suo corpo<br />
di uomo: Egli ha pianto per l’amico morto e per l’ unico figlio, giovane, morto<br />
alla vedova di Nain, ha provato stanchezza nella predicazione, tanto da portarlo<br />
a cercare oasi di silenzio insieme ai discepoli, ha avvertito fino in fondo l’amarezza<br />
del tradimento dell’amico, ha sofferto nel suo corpo la Passione redentrice.<br />
A questo corpo, che noi ancora contempliamo nei suoi limiti e attraverso<br />
cui scopriamo l’Amore di Dio, noi siamo misticamente uniti attraverso il nostro<br />
Battesimo ed è con questo corpo che siamo chiamati a confrontarci quando nel<br />
nostro avvertiamo i limiti; al Crocifisso per amore dell’uomo offriamo e doniamo<br />
le nostre sofferenze di ogni tipo, perché possiamo anche noi completare ciò<br />
che manca ai suoi patimenti per la salvezza del mondo: è San Paolo che ci dona<br />
questa visione e questa spiritualità nella lettera ai Colossesi. Egli, infatti, nel suo<br />
corpo ha sperimentato tanti limiti (forse era epilettico), tanto da chiedere a Dio<br />
di esserne liberato, ma si è sentito rispondere che gli bastava la Grazia sua.<br />
Inoltre facendo attenzione alle cronache positive che purtroppo poche<br />
volte sono riportate dai giornali apprendiamo di persone che, pur segnate da<br />
grandi limiti fisici, fanno enormi progressi in campo spirituale e riescono pure<br />
in quelle condizioni ad apprezzare e far apprezzare la vita.<br />
Ma se soltanto domandiamo ai nostri parroci o anche ai ministri straordinari,<br />
che servono con amore i nostri ammalati, certamente avremo modo di venire a<br />
conoscenza di tante belle esperienze che mai diversamente verranno alla luce.<br />
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Da tutto ciò possiamo capire come è vera ed efficace nella Chiesa del<br />
Signore la Comunione dei santi, che porta ad offrire per gli altri le proprie pene.<br />
Santa Teresa del Bambino Gesù ha addirittura adottato con le sue sofferenze<br />
fisiche alcuni sacerdoti, missionari del Vangelo in terre lontane: la Chiesa l’ ha<br />
proclamata perciò patrona delle missioni.<br />
Nella vita di tanti Santi questi limiti emergono in maniera misteriosa ed<br />
inspiegabile, quasi a manifestarci un superiore disegno mistico. Pensiamo solo<br />
a Santa Bernadetta o anche a San Gregorio Magno che proprio quando scrive su<br />
Giobbe, provato fin nelle midolla delle sue ossa, vive una lunga esperienza di<br />
malattia.<br />
Certo il corpo continuerà a far sentire i suoi pesi, ma ci accorgeremo<br />
che quell’esperienza di limite non è stata inutile ed anche ad là di quello che<br />
noi riusciamo a pensare, abbiamo contribuito alla salvezza del mondo.<br />
In ambito Caritas:<br />
A servizio dei vicini<br />
“Dio non è venuto a spiegare la sofferenza ma a riempirla della Sua presenza.”<br />
(P. Claudel)<br />
La Caritas, organismo pastorale della CEI, è stata istituita per animare<br />
la comunità, con l’obiettivo di aiutarla a vivere la testimonianza della carità non<br />
solo come fatto privato, ma come esperienza comunitaria costitutiva della Chiesa.<br />
La Caritas diocesana da tempo si sta interrogando sulle cosiddette nuove<br />
povertà nei singoli contesti. Dalle comunità parrocchiali, dalle numerose persone<br />
che si rivolgono ai Centri di Ascolto in diocesi emerge sempre più che, oltre<br />
alle forme di povertà più estreme, ci sono disagi nascosti causati principalmente<br />
dalla solitudine.<br />
Per questo motivo, la Caritas diocesana propone come segno alle Caritas<br />
Parrocchiali (o persone designate dal parroco) di attivare un nuovo servizio di assistenza<br />
domiciliare rivolto a persone malate, anziane, sole e famiglie in difficoltà.<br />
Questo servizio ha l’intento di alleviare le sofferenze delle persone fragili<br />
attraverso un intervento che privilegi l’ascolto e la condivisione. Esso ha come<br />
obiettivo quello di supportare, affiancare, essere prossimo attraverso l’incontro<br />
con le persone nel loro spazio di vita: la casa. Tutto ciò per stabilire una relazione<br />
che possa dare sollievo, far sentire le persone meno sole e meglio sostenute da<br />
una rete territoriale solidale. Per le Caritas Parrocchiali e per quanti sono impegnati<br />
nel volontariato si fa strada un “nuovo” modo di operare, la prossimità.<br />
Con ciò si intende raggiungere la costruzione di una comunità solidale<br />
attraverso una presenza capillare sul territorio di testimonianza, che si fa costruzione<br />
di relazioni e solidarietà. Prossimità vuol dire emancipare le persone fra-<br />
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gili con la riduzione dei percorsi basati sul solo assistenzialismo sostituiti dalla<br />
vicinanza affettiva, dall’accoglienza e dalla presa in carico. Il Vangelo ci ricorda<br />
continuamente l’incontro di Gesù con gli ammalati, è evidente che sono proprio<br />
loro, insieme ai bambini, i suoi prediletti. La visita domiciliare ai malati, agli<br />
anziani e ai familiari, fatta a nome della comunità, è sorgente di gioia e fraternità,<br />
li fa sentire membri attivi della stessa comunità ed è segno della vicinanza e<br />
dell’accoglienza di Dio. E’ fondamentale sollevare l’ammalato o l’anziano dalla<br />
solitudine riservandogli le opportune attenzioni in modo da riscrivere la Parabola<br />
evangelica del “Buon Samaritano” che si fa prossimo a chi soffre attualizzando,<br />
così, la “Carità di Cristo” il quale si fa presente nel fratello che soffre.<br />
Lo scenario globale<br />
La nostra fine oltre i confini… Facciamo visita “virtualmente” ai disabili<br />
del progetto “Dharmapuri” (India) interessandoci alla loro condizione e sostenendoli<br />
nei loro tanti bisogni quotidiani.<br />
Sono volti di tanti bambini diversamente abili dell’India che, inducendoci<br />
a varcare la soglia dell’accoglienza e della solidarietà autentiche, ci aiutano a<br />
riscoprire l’essenza della nostra vita.<br />
Con un piccolo gesto si può dare loro una mano per tutelare il loro diritto alla<br />
salute, per dare loro la possibilità di studiare per poi inserirsi nel mondo del<br />
lavoro.<br />
Con soli 4 euro si può garantire ad un ragazzo terapie per un mese (48<br />
euro), con soli 10 euro coprire le sue spese di vitto e trasporto (120 euro per un<br />
anno) nelle strutture del centro, con soli 5 euro si permette ad un ragazzo di stare<br />
tra i banchi di scuola per un mese (50 euro per un anno).<br />
Tutte le iniziative devono essere predisposte come calendario, modalità e<br />
diffusione, con sufficiente anticipo attraverso volantini e cartelloni e striscioni,<br />
da predisporre dall’Epap e/o dai collaboratori degli ambiti suddetti, e attraverso<br />
i Messaggeri e gli operatori coinvolti (parroco e diaconi, catechisti, operatori<br />
caritas, etc..).<br />
Commento:<br />
Il Parroco e/o i responsabili dei tre ambiti, preparano un commento esplicativo<br />
del valore, gesto e slogan che sarà ripetutamente diffuso con sufficiente<br />
anticipo e nel corso della realizzazione del segno.<br />
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36<br />
31 MAGGIO<br />
VISITA DI MARIA A SANTA ELISABETTA<br />
Valore: Aderire<br />
Slogan del mese: COSÌ SIA!<br />
Cosa si vuole raggiungere:<br />
Aderendo ad una chiamata, sull’esempio di Maria che si mette in cammino<br />
e va incontro alle necessità di Elisabetta (di chi ha bisogno), vogliamo essere<br />
più disponibili e generosi verso l’altro.<br />
Motivazioni:<br />
Lettura della realtà: La vita frenetica che stiamo vivendo ci porta ad essere e a<br />
sentirci protagonisti e a dimenticarci dell’altro.<br />
L’ideale che vogliamo: Vivere il tempo come momento di Grazia nel quale<br />
l’altro diventa protagonista.<br />
La conversione che ci viene chiesta: Superamento dell’egocentrismo e orientamento<br />
verso l’esterno.<br />
Gesto con cui si vuole far passare il valore:<br />
Organizzare e far partecipare la comunità parrocchiale (o di più parrocchie<br />
limitrofe insieme) alla Via Matris per le strade del proprio quartiere, portando<br />
la Croce della speranza. Al termine, dopo la benedizione finale, sarebbe bene<br />
consegnare a tutti i presenti un oggetto sacro (medaglina con l’immagine della<br />
Madonna, una piccola croce, ecc.), secondo la disponibilità e la creatività della<br />
Parrocchia.<br />
Per la Via Matris esiste un sussidio ben fatto per la sua esecuzione<br />
che può essere richiesto a Don Angelo Mansi.<br />
Proposte su come realizzare il gesto:<br />
La sensibilizzazione al valore avverrà nel giorno 31 Maggio, come momento<br />
liturgico parrocchiale, ma il valore e lo slogan saranno mantenuti evidenti<br />
in parrocchia attraverso striscioni, tabelloni grafici volantini, etc. fino al valore/<br />
segno successivo.<br />
Le occasioni di espressione del valore mensile vanno fatte a discrezione<br />
del Parroco e/o dei responsabili dei tre ambiti di seguito riportati con le relative<br />
iniziative di dettaglio così proposte:
In ambito liturgico:<br />
Sensibilizzare nella catechesi liturgica il significato del termine “così<br />
sia”: atto e dono della propria esistenza come Maria, la donna del sì.<br />
In ambito catechistico:<br />
Lo scrittore indiano e maestro spirituale Eknath Easwaran (1910-1999)<br />
in una sua opera annota: “quando hai fretta cammina lentamente”.<br />
La vita frenetica di oggi costringe a essere sempre in movimento, a svolgere<br />
mille attività diverse contemporaneamente e a fare tutto nel più breve tempo<br />
possibile. In questa accelerazione senza fine è sin troppo facile dimenticare i propri<br />
ideali, perdendo per strada sogni, speranze e desideri. Si avverte sempre più<br />
l’esigenza di rallentare il ritmo di vita, senza sacrificare efficienza e operosità; di<br />
liberarsi dai cicli di frenesia e inerzia e dalle reazioni automatiche; di migliorare<br />
e approfondire i rapporti con gli altri.<br />
Si pensi, ad esempio, a quello che avviene in Costiera <strong>Amalfi</strong>tana nel<br />
corso del periodo estivo, quando turni di lavoro stressanti nei luoghi di ricezione<br />
turistica costringono entrambi i genitori ad essere poco presenti nel nido familiare,<br />
accanto ai figli o ad anziani conviventi, o anche alla mancanza di dialogo<br />
frequente e sereno tra gli stessi coniugi.<br />
C’è il vantaggio di incrementare il bilancio economico familiare per<br />
fronteggiare le necessarie spese i questo tempo di marcata crisi economica, ma<br />
lo svantaggio conseguente di latitanza accanto a chi pur legittimamente attende<br />
attenzione e disponibilità.<br />
Occorre riconsiderare il proprio tempo come occasione di grazia in cui<br />
trovi posto l’alterità di chi ci vive accanto. E’ necessario equilibrare la gestione<br />
del proprio tempo per rispettare il vissuto proprio e quello degli altri. Certi ritmi<br />
rendono l’uomo schiavo, pezzo di un macchinario che ti avvolge senza sconti e<br />
distogliendolo dai valori semplici, ma necessari, da esternare all’altro. Se l’amore<br />
è il senso vero della realizzazione piena di una vita bisogna rivisitare certe<br />
programmazioni esistenziali così decisamente innescate nell’unico flusso della<br />
produttività economica.<br />
Anche nelle parrocchie ci può essere la tentazione e il vero pericolo della<br />
frenesia per tante cose da organizzare, dimenticando la carità da recare a chi vive<br />
emarginato o bisognoso di sfogare i suoi limiti, o nella malattia, o nella solitudine<br />
di delusioni accumulate, o in qualsiasi forma delle attuali povertà: è questa<br />
attenzione che attesta la vitalità della Chiesa di ogni epoca storica.<br />
E’ nel dare spazio all’altro, rendendolo protagonista del suo vivere, al di là<br />
delle fragilità in lui riscontrate che si staglia lo spessore della nostra fede, ben sapendo<br />
che saremo giudicati sull’amore donato e l’amore è il vero motore della storia!<br />
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Tra i catechisti ci sia questa attenzione reciproca nel proprio gruppo<br />
parrocchiale e sempre pronti a lasciare il tempo per sé e dedicarlo a un/una<br />
catechista che sta vivendo una situazione difficile per i più svariati motivi, con<br />
tatto e discrezione.<br />
In accordo col Parroco o con i Ministri straordinari dell’Eucaristia<br />
creare occasioni di incontro, di visita con i propri ragazzi o giovani del gruppo<br />
catechistico ad anziani non più autosufficienti, facendoli sentire protagonisti<br />
nel corso della visita: incoraggiandoli a raccontare qualche esperienza da loro<br />
vissuta, stimolandoli a cantare una canzone da essi conosciuti … e mostrando<br />
loro interesse e plauso per quello che esibiscono come capacità e vissuto.<br />
In ambito Caritas:<br />
A servizio dei vicini<br />
“Io nasco ogni volta più grande quando accetto lo sguardo dell’altro, esco un<br />
po’ di più dal limbo e dai sogni.” (P. Drevet)<br />
Partendo dal presupposto che ogni comunità parrocchiale (e ogni gruppo<br />
Caritas in particolare) debba essere: intelligente (capace di leggere le povertà di<br />
oggi e riconoscere quelle tradizionali), preveniente (capace di prevenire l’esplosione<br />
delle povertà attraverso un impegno educativo costante) e coinvolgente<br />
(suscitando servizio nella comunità senza sostituirsi né monopolizzare l’attenzione),<br />
il segno prevede che ci si impegni a individuare sul proprio territorio i<br />
cosiddetti “invisibili”, avvicinandosi a loro, mostrandosi accoglienti ed eventualmente<br />
facendosene carico.<br />
Si tratta di quelle persone per le quali non ci sono feste, né giorni diversi<br />
dagli altri, né sorrisi, né doni. A loro la comunità si rivolge per accendere un po’<br />
di luce nella quotidianità, portare la gioia del Risorto, alleviare il peso della vita.<br />
La chiamata di Maria che si muove e va verso le necessità di Elisabetta<br />
ci invita a superare l’individualismo e le chiusure all’altro, a pensare a momenti<br />
di individuazione delle persone “invisibili”, a informare la comunità del loro disagio,<br />
a pensare a momenti di condivisione con queste persone facendole sentire<br />
parte attiva della comunità.<br />
Ma chi sono gli invisibili? Spesso sono persone diversamente abili non<br />
integrate nella società, donne in difficoltà, minori con situazioni di disagio, genitori<br />
in crisi, anziani soli. A questi la comunità parrocchiale è chiamata a dare<br />
attenzione per giustizia laddove per giustizia si intende, con la dottrina sociale<br />
della Chiesa, “la costante e ferma volontà di dare a Dio e al prossimo ciò che è<br />
a loro dovuto”.<br />
Da qui deriva il riconoscimento dell’altro come persona. Risulta fondamentale<br />
che la comunità istituisca luoghi e momenti di ascolto dei poveri, degli<br />
invisibili, li individui, li affianchi, se ne faccia carico. L’esclusione è spesso na-<br />
38
scosta e va letta con ponderazione e attenzione. È opportuno che si crei una sorta<br />
di mappa delle esclusioni sociali insieme a tutti gli operatori pastorali e che si<br />
preghi e pensi insieme per offrire a tutti la possibilità di essere prima fruitori e<br />
poi con-cittadini del territorio.<br />
I poveri restano in carico alla parrocchia e la solitudine e l’esclusione<br />
restano un grave freno al decollo di una comunità cristiana. Ricordarsi che<br />
spesso queste persone restano invisibili anche per le istituzioni pubbliche e non<br />
rientrano nella programmazione sociale può risultare utile per comprendere l’urgenza<br />
di fare qualcosa per e con loro.<br />
Categorie di invisibili:<br />
a. disgregazione familiare: morte dei genitori, separazioni, divorzi, espulsioni<br />
per comportamento deviante, abbandono, genitori senza dimora, maternità<br />
indesiderata...<br />
b. fattori relazionali: delusioni affettive, violenze fisico-morali, tradimenti, abbandoni...<br />
c. fattori materiali: disoccupazione, fallimento economico, sfratto…<br />
d. fattori sociali: detenzione, insuccesso scolastico, istituzionalizzazione di minori,<br />
ricovero psichiatrico, prostituzione, immigrazione irregolare.<br />
Queste persone si sentono spesso “senza futuro”, senza capacità o volontà<br />
di fare progetti, rifugiandosi in una solitudine esasperante.<br />
I servizi di prossimità, che il segno mensile propone sulla scia della visita<br />
di Maria a Elisabetta, si pongono come segno di attenzione a quanti vivono<br />
disagi e richiedono un lavoro comune per essere pensati e realizzati (es. centro di<br />
ascolto, momenti periodici di condivisione, visite domiciliari, eventuale distribuzione<br />
di beni…).<br />
Per ulteriori spunti di riflessione sul disagio degli invisibili si possono<br />
contattare realtà di promozione di invisibili come Scarp de’ tenis, rivista dei<br />
cosiddetti barboni, e il commercio equo e solidale che garantisce un lavoro e un<br />
compenso onesti a chi non ha prospettive di un futuro nei paesi in via di sviluppo<br />
e previene spesso il triste fenomeno dell’emigrazione.<br />
Lo scenario globale<br />
“Noi non crediamo che la nostra testarda speranza sia un’illusione… Siamo<br />
chiamati a superare la logica dell’adozione del “singolo” per adottare il “gruppo”!”.<br />
(p. Giovanni Peragine)<br />
La Caritas propone di farsi carico di persone “invisibili” in Albania che, a<br />
causa di situazioni socio-economiche disagiate, rischiano di non poter vivere la<br />
propria cittadinanza.<br />
39
La situazione attuale a Milot<br />
L’istruzione rimane caratterizzata da una bassa qualità, per carenze infrastrutturali<br />
(edifici scolastici non a norma, dove mancano luce, riscaldamento<br />
e adeguate condizioni igieniche), per la mancanza di attrezzature e libri di testo,<br />
per la scarsa qualificazione degli insegnanti e l’utilizzo di programmi poveri ed<br />
inadeguati alle mutate esigenze del mercato del lavoro e di una società in continua<br />
evoluzione.<br />
Il problema principale risiede nell’abbandono scolastico a cui i giovani<br />
ricorrono per aiutare le famiglie a sostenersi economicamente. Tale fenomeno<br />
riguarda anche le esclusioni di genere (le donne spesso vengono relegate ai ruoli<br />
tradizionali e quindi escluse dall’istruzione) e di razza (intere popolazioni di<br />
Rom e Magyup non hanno accesso alla scuola). Sono questi e molti altri i disagi<br />
che i padri e le suore missionarie cercano di affrontare ogni giorno proponendo<br />
il progetto delle borse di studio.<br />
Il sostegno a distanza del gruppo di bambini garantisce a ciascuno l’uscita<br />
dall’anonimato.<br />
Il sostegno medio è di € 250 annui.<br />
Tutte le iniziative devono essere predisposte come calendario, modalità<br />
e diffusione, con sufficiente anticipo attraverso volantini e cartelloni e striscioni,<br />
da predisporre dall’Epap e/o dai collaboratori degli ambiti suddetti, e attraverso<br />
i Messaggeri e gli operatori coinvolti (parroco e diaconi, catechisti, operatori<br />
caritas, etc..).<br />
Commento:<br />
Il Parroco e/o i responsabili dei tre ambiti, preparano un commento esplicativo<br />
del valore, gesto e slogan che sarà ripetutamente diffuso con sufficiente<br />
anticipo e nel corso della realizzazione del segno.<br />
40
NEL CORSO DI TUTTO L’ANNO<br />
SCAMBIO DI PARTECIPAZIONE ALLA FESTA<br />
DEL PATRONO DI OGNI PARROCCHIA<br />
(Date variabili nel corso dell’anno liturgico)<br />
Valore: Associarsi<br />
Slogan del mese: INSIEME È PIÙ BELLO….<br />
Cosa si vuole raggiungere:<br />
Rafforzare e consolidare legami tra comunità parrocchiali della Diocesi<br />
attraverso scambi di tradizioni e di valori.<br />
Motivazioni:<br />
Lettura della realtà: Siamo, purtroppo, chiusi nelle nostre sicurezze e anche<br />
poco disponibili al confronto e allo scambio .<br />
L’ideale che vogliamo: Comprendere che ognuno è dono per l’altro e che solo<br />
‘insieme’ è possibile crescere.<br />
La conversione che ci viene chiesta: Superare la chiusura e l’autosufficienza e<br />
tendere la mano.<br />
Gesto con cui si vuole far passare il valore:<br />
Invitare Parrocchie magari un po’ più lontane dalla nostra a partecipare<br />
alla propria festa patronale in modo attivo.<br />
Proposte su come realizzare il gesto:<br />
La sensibilizzazione al valore avverrà nei giorni in cui si festeggia il<br />
Patrono di una Parrocchia della Diocesi, come momento liturgico parrocchiale,<br />
ma il valore e lo slogan saranno mantenuti evidenti in parrocchia attraverso striscioni,<br />
tabelloni grafici volantini, etc. fino al valore/segno successivo.<br />
Le occasioni di espressione del valore mensile vanno fatte a discrezione<br />
del Parroco e/o dei responsabili dei tre ambiti di seguito riportati con le relative<br />
iniziative di dettaglio così proposte:<br />
In ambito liturgico:<br />
Condividere un momento di preghiera con alcune persone. Fare esperienza<br />
della preghiera insieme, a piccoli gruppi. (Rosario, riflessione sulla Parola<br />
di Dio ascoltata, momenti di adorazione Eucaristica con brevi interventi litanici).<br />
41
In ambito catechistico:<br />
La cultura nella quale viviamo dal punto di vista dell’associazione delle<br />
persone presenta una grossa contraddizione: da una parte ormai si viaggia in internet<br />
e quindi il mondo sembra che si sia fatto molto piccolo; le distanze si sono<br />
notevolmente accorciate ed in tempo reale ed in tutti i modi possibili si può agevolmente<br />
comunicare con persone da noi distanti chilometri e chilometri. Questo<br />
dovrebbe favorire anche l’apertura mentale, nonché la disponibilità al dialogo.<br />
Ma d’altro canto dobbiamo registrare una inaspettata chiusura, a seguito<br />
della paura del diverso e della sfiducia verso il prossimo, che sta portando anche<br />
la nostra gente a arroccarsi sempre di più intorno “al campanile” ed essere restia<br />
alle aperture sociali.<br />
La Chiesa sta in mezzo a questo mondo per amarlo ma anche per criticare<br />
le tendenze e valutarle alla luce del vangelo.<br />
Quindi non possiamo che gioire per questa facilità di apertura che il progresso<br />
scientifico ha notevolmente accentuato, come non possiamo non aiutare<br />
la nostra gente a uscire dal suo guscio.<br />
Alcuni progetti che prevedono l’unità pastorale tra le parrocchie stanno favorendo<br />
questo processo , ma sono ancora timidi e, in tutti i sensi, isolati tentativi.<br />
C’è bisogno di puntare con più decisione sul nuovo che è all’orizzonte e che ci porta<br />
a guardare la parrocchia a fianco alla nostra nei suoi aspetti positivi, arricchenti<br />
per la nostra e perciò stimolanti per la crescita reciproca nello stesso tempo.<br />
Il Cardinale di Milano mons. Dionigi Tettamanzi nell’intervento al Convegno<br />
della Chiesa italiana a Verona così si espresse nella sua prolusione d’apertura:<br />
“dopo aver declinato il riferimento alla comunione ecclesiale in termini di<br />
universalità, avverto che tale riferimento si fa subito anche estremamente “domestico”,<br />
perché ci tocca nella concreta comunione che di fatto esiste –o non<br />
esiste- nelle e tra le nostre Chiese, nelle e tra le diverse realtà ecclesiali. Da parte<br />
mia ritengo quanto mai appropriata e stimolante la rilettura ecclesiologica del comandamento<br />
biblico “dell’ama il prossimo tuo come te stesso”, che con rigorosa<br />
logica si declina così: ”ama la parrocchia altrui come la tua, la diocesi altrui come<br />
la tua, la Chiesa di altri paesi come la tua, l’aggregazione altrui come la tua, ecc..”<br />
Sto forse esagerando rifugiandomi in una specie di sogno, o non piuttosto<br />
confessando la bellezza e l’audacia della nostra fede?<br />
Non ci sono dubbi: nel Mysterium Ecclesiae ciò è possibile, ciò è doveroso: non<br />
solo nell’intenzione e nella preghiera, ma anche nella concretezza dell’azione.”<br />
Ogni parrocchia infatti ha la sua storia e la sua ricchezza da offrire<br />
alle altre, che perciò da questa comunione non possono che giovarsene.<br />
E’ importante però che si perda la propria gelosia ed il proprio arroccamento.<br />
Per fare questo cammino che rappresenta la novità dello Spirito c’è<br />
bisogno di formazione continua, nella preghiera e nell’esercizio disciplinato,<br />
ai valori cristiani dell’unità e della comunione ecclesiale, a come anche, dobbiamo<br />
ammetterlo, di dedicare tanto tempo ancora.<br />
42
Questi tentativi di prossimità aprono il campo e preparano la coscienza<br />
cristiana delle nuove generazioni, con le quali bisogna particolarmente insistere,<br />
senza dare nulla per scontato, perché proprio loro, che dovrebbero essere<br />
più disponibili, manifestano i segni di quella debolezza psicologica, che li porta<br />
all’incertezza nell’apertura al dialogo con le altre parrocchie.<br />
E’ importante che non ci si arrenda di fronte anche alle inevitabili crisi,<br />
fallimenti o disagi che questo nuovo cammino ecclesiale comporta e che si perseveri,<br />
avendo davanti il tempo necessario perché questa nuova mentalità nasca.<br />
Aiutiamo perciò la nostra gente a porsi la domanda: cosa di buono ha<br />
da insegnarmi l’altra parrocchia? Cosa di bello lo Spirito mi sta dicendo attraverso<br />
la comunità a fianco? Cosa ho da imparare grazie alla presenza della<br />
parrocchia a me prossima? Se ci si mette in atteggiamento di umiltà, quanta<br />
ricchezza ne verrà per le comunità.<br />
Il tutto attraverso il sacrificio di chi è disposto a pagare di persona, perché<br />
il fiore nuovo nasca nella Chiesa del Signore.<br />
In ambito Caritas:<br />
A servizio dei vicini<br />
“ La Caritas assume una prevalente funzione pedagogica: il suo aspetto spirituale<br />
non si misura con cifre e bilanci, ma con la capacità che essa ha di sensibilizzare<br />
la Chiesa locale e i singoli fedeli al senso e al dovere della carità in<br />
forme consone ai bisogni e ai tempi, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo,<br />
della giustizia sociale e della pace.” (Paolo VI)<br />
La festa patronale è partecipazione dell’uomo alla signoria di Dio sulla<br />
Creazione e al suo “riposo” attivo, perciò non è ozio sterile; è manifestazione<br />
di gioia semplice e comunicabile, non sete di piacere egoistico; è espressione di<br />
vera libertà, non ricerca di forme di divertimento ambiguo.<br />
Attraverso manifestazioni di gioia, essa è perciò affermazione della vita e<br />
della creazione. In quanto momento di socializzazione, la festa patronale è occasione<br />
di apertura a nuove relazioni; in quanto testimonianza culturale, essa mette<br />
in luce il genio peculiare della comunità, i suoi valori caratteristici, le espressioni<br />
più genuine del suo folklore.<br />
La festa patronale costituisce un momento centrale nella vita della comunità;<br />
gli sprechi e i fuochi eccessivi, talvolta, compromettono la genuinità della<br />
festa stessa.<br />
Obiettivi in ambito Caritas: rinunciare ad un fuoco o ad un arco di festa<br />
per un gesto di solidarietà.<br />
Realizzazione dell’obiettivo: due o più parrocchie limitrofe si incontrano<br />
e decidono a cosa rinunciare in occasione della festa patronale (es. un arco<br />
di festa o un fuoco pirotecnico), realizzando un gesto solidale, al fine di evitare<br />
43
che la festa, ove sia resa vuota del significato specificamente cristiano che ne<br />
era all’origine, appaia trasformata in una manifestazione meramente sociale o<br />
folkloristica e/o, nel migliore dei casi, in un’occasione favorevole di incontro e<br />
dialogo tra i membri di una stessa comunità; e che la festa diventi sempre più<br />
anacronistica ed immobile.<br />
Tra le iniziative da promuovere, coinvolgendo le diverse realtà ecclesiali<br />
e civili, la Caritas propone mercatini dell’usato, festa del dolce fatto in casa,<br />
vendita di fiori o drappi da esporre sui balconi nel giorno della festa patronale.<br />
Ogni scelta a favore dei meno abbienti si presenta quale gesto educativo<br />
e marcatamente evangelizzante per l’intera comunità cristiana.<br />
Lo scenario globale<br />
“Signore, facci ricordare che il tuo primo miracolo lo facesti per aiutare alcuni<br />
a far festa alle nozze di Cana. Facci ricordare che chi ama gli uomini ama anche<br />
la loro gioia, che senza gioia non si può vivere,che tutto ciò che è vero e bello è<br />
sempre pieno della tua misericordia infinita.” (Dostoevskij)<br />
Con il nostro gesto solidale possiamo sostenere le tante attività promosse<br />
da Manina Consiglio per donare gioia alla popolazione malgascia vittima di una<br />
sanità precaria causata dalle malattie presenti (malaria, bilharziosi, tubercolosi,<br />
scabbia, rabbia, sifilide, gonorrea oltre sporadici casi di colera). A Nosy Be, in<br />
Madagascar, la prospettiva di vita alla nascita è di 55 anni per gli uomini e di 58<br />
per le donne.<br />
Il dispensario prevede una spesa mensile di € 500,00 così ripartita:<br />
• € 300 per i medicinali;<br />
• € 120 per il salario del medico;<br />
• € 80 per il salario dell’infermiere;<br />
• “Il contributo per garantire i medicinali ad una persona è di circa 1 € al giorno”.<br />
Tutte le iniziative devono essere predisposte come calendario, modalità<br />
e diffusione, con sufficiente anticipo attraverso volantini e cartelloni e striscioni,<br />
da predisporre dall’Epap e/o dai collaboratori degli ambiti suddetti, e attraverso<br />
i Messaggeri e gli operatori coinvolti (parroco e diaconi, catechisti, operatori<br />
caritas, etc..).<br />
Commento:<br />
Il Parroco e/o i responsabili dei tre ambiti, preparano un commento esplicativo<br />
del valore, gesto e slogan che sarà ripetutamente diffuso con sufficiente<br />
anticipo e nel corso della realizzazione del segno.<br />
44
2° livello:<br />
PASTORALE SETTORIALE<br />
Per altri livelli non dettagliati di seguito si mantiene e si promuove ciò<br />
che già esiste e i responsabili dei diversi sottolivelli (soprattutto per la pastorale<br />
specializzata) hanno dato i loro programmi che potrebbero essere attuati in sintonia<br />
con il valore dell’anno in corso.<br />
Parte di questo livello sono:<br />
PASTORALE FAMILIARE<br />
Cosa vogliamo raggiungere (obiettivo <strong>2010</strong>-2011):<br />
Le famiglie della diocesi, con il sostegno dell’Ufficio diocesano di pastorale<br />
familiare, vengono invitate a partecipare a qualche incontro realizzato per<br />
fare esperienza di vita cristiana - in quanto famiglie - e, per mezzo di tali incontri,<br />
fanno esperienza dell’obiettivo generale per il triennio <strong>2010</strong>-2013 (solidarietà<br />
e condivisione. Allo stesso tempo, l’ufficio di pastorale familiare fa un primo<br />
approccio a un servzio di aiuto alle famiglie mediante l’aiuto dell’Associazione<br />
Aiuto Famiglia.<br />
Ragioni che hanno motivato la scelta del presente obiettivo:<br />
1. La frammentazione e l’individualismo, come anche la chiusura campanilistica<br />
all’interno dei confini delle proprie realtà, uniti a un crescente disinteresse<br />
della gente a tutto ciò che riguarda iniziative che comportano impegno e continuità,<br />
rendono difficile, se non impossibile, un servizio di accompagnamento<br />
e di sostegno alle famiglie sia nel loro vissuto familiare sia nel cammino<br />
di fede.<br />
2. La famiglia resta, nel progetto di Dio, nonostante tutti i processi di disgregazione<br />
che la minacciano, il nucleo fondamentale della società e Chiesa domestica<br />
dove ogni persona sperimenta l’accoglienza di sé nell’amore, le relazioni<br />
umane autentiche e l’amore oblativo e reciproco che è capace di condurre<br />
le persone alla piena maturità.<br />
3. Occorre che tutti i battezzati della diocesi, soprattutto le parrocchie e i loro<br />
operatori, attuino una conversione spirituale e pastorale che faccia scoprire<br />
che senza la famiglia la stessa società si disgrega. Tale conversione deve rendere<br />
possibile un’azione verso le famiglie che sia frutto di un nuovo rapporto<br />
delle parrocchie con loro e della coscienza di un sostegno necessario, soprattutto<br />
in un tempo di dispersione come quello che viviamo.<br />
45
Di seguito sono riportate, a cura dell’Ufficio Famiglia e della Commissione<br />
Diocesana di <strong>Pastorale</strong> Familiare le proposte relative alla programmazione<br />
delle attività previste.<br />
L’Ufficio Diocesano per la <strong>Pastorale</strong> Familiare, anche per l’anno <strong>2010</strong>-11<br />
è composto da:<br />
- Direttore Assistente: Don Nello Russo<br />
- Coppie Responsabili Diocesane: Pietro Paolo ed Emilia Speranza<br />
Paolo e Beatrice Paolucci<br />
E’ in fase di completamento la Commissione Diocesana delle Coppie Responsabili<br />
Foraniali relative alle seguenti foranie:<br />
• Forania di <strong>Amalfi</strong>-Atrani-Ravello-Scala<br />
• Forania di Positano-Conca dei Marini-Praiano<br />
• Forania di Agerola-Furore<br />
• Forania di Maiori-Minori-Tramonti<br />
• Forania di <strong>Cava</strong> Centro-Ovest<br />
• Forania di <strong>Cava</strong> Est e di Vietri s/mare e Cetara<br />
Della stessa Commissione fa parte di diritto la Responsabile del Movimento per<br />
la Vita e del Centro di Aiuto alla Vita: Dott.ssa Angela Pappalardo - sociologa.<br />
46<br />
Linee programmatiche dell’Ufficio Diocesano “Famiglia e Vita” - <strong>2010</strong>/11<br />
1. N° 6 incontri mensili di spiritualità coniugale e familiare, condotti da Don<br />
Nello Russo.<br />
Destinatari: tutte le coppie di <strong>Pastorale</strong> Familiare.<br />
Gli incontri si svolgeranno il sabato alle ore 16:00 presso il Convento di S.<br />
Francesco di Maiori, nei seguenti giorni e mesi: 13 novembre e 11 dicembre<br />
<strong>2010</strong>; 15 gennaio, 12 marzo, 9 aprile e 14 maggio del 2011.<br />
2. Convegno Diocesano di <strong>Pastorale</strong> Familiare “Sfide educative”.<br />
Il 30 aprile 2011, ore 19:00 presso la Curia Diocesana di <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>.<br />
3. N° 3 incontri della Commissione Diocesana di <strong>Pastorale</strong> Familiare: programmazione<br />
anno <strong>2010</strong>/2011(ottobre), verifica del lavoro svolto nelle<br />
Parrocchie (febbraio), relazioni sulle attività pastorali svolte nelle singole<br />
foranie (giugno).<br />
4. N° 7 incontri mensili dell’Ufficio Famiglia con le singole Foranie (a partire<br />
da novembre c.a.) sull’animazione della <strong>Pastorale</strong> Familiare nelle singole<br />
Parrocchie e costituzione di un gruppo famiglia parrocchiale.
5. Partecipazione diocesana al Pellegrinaggio Nazionale della Famiglia per la<br />
Famiglia, da Scafati a Pompei, 11 settembre alle ore 15.30.<br />
6. Distribuzione in tutte le Parrocchie di sussidi a schede per le coppie animatrici<br />
impegnate nei “cammini di fede” parrocchiali o interparrocchiali<br />
dei fidanzati prossimi al matrimonio.<br />
7. Distribuzione in tutte le Parrocchie di N° 6 sussidi a schede sul tema dell’<br />
”Educazione in famiglia”. Gli incontri parrocchiali o interparrocchiali (novembre<br />
<strong>2010</strong> – maggio 2011) sono mensili e sono rivolti a tutti i genitori che<br />
desiderano fare un percorso di fede e riflettere insieme, con l’aiuto dei Parroci e<br />
dei genitori più sensibili, sulle problematiche relazionali nei rapporti con i figli.<br />
8. Preparazione di una mappa diocesana di individuazione “famiglie in difficoltà”<br />
per un servizio di solidarietà e condivisione, in collaborazione con<br />
l’Associazione Aiuto Famiglia.<br />
“L’uomo è veramente perduto allorché perde il senso di solidarietà<br />
con gli altri uomini che soffrono”. (Alexander Solzenicyn)<br />
47
Calendario completo delle attività dell’Ufficio Diocesano “Famiglia e Vita”<br />
<strong>2010</strong>/11<br />
48<br />
Iniziativa Destinatari Luogo Giorno Mese Anno Ora<br />
Pellegrinaggio Nazionale<br />
delle Famiglie<br />
per la Famiglia<br />
<strong>Programma</strong>zione<br />
annuale<br />
Visita Forania<br />
Agerola-Furore<br />
Incontro di spiritualità<br />
Visita Forania<br />
<strong>Cava</strong> Centro-Ov.<br />
Incontro di spiritualità<br />
Visita Forania<br />
Positano-Praiano-<br />
Conca de’ Marini<br />
Incontro di spiritualità<br />
Visita Forania<br />
Maiori-Minori-<br />
Tramonti<br />
Verifica delle attività<br />
per forania<br />
Incontro di spiritualità<br />
Visita Forania <strong>Amalfi</strong>-<br />
Atrani-Ravello-Scala<br />
Incontro di spiritualità<br />
Visita Forania<br />
<strong>Cava</strong> Est<br />
Convegno diocesano<br />
“Sfide educative”<br />
Incontro di spiritualità<br />
Visita Forania<br />
Cetara-Vietri SM<br />
Relazioni sulle attività<br />
svolte per forania<br />
Preparazione al Sacramento<br />
del Matrimonio<br />
Preparazione sulle<br />
“Sfide educative”<br />
Famiglie e Pre-<br />
sbiteri<br />
Commissione<br />
diocesana<br />
Coppie responsabili<br />
di PF<br />
Coppie responsabili<br />
di PF<br />
Coppie responsabili<br />
di PF<br />
Coppie responsabili<br />
di PF<br />
Coppie responsabili<br />
di PF<br />
Coppie responsabili<br />
di PF<br />
Coppie responsabili<br />
di PF<br />
Commissione diocesana<br />
Coppie responsabili<br />
di PF<br />
Coppie responsabili<br />
di PF<br />
Coppie responsabili<br />
di PF<br />
Coppie responsabili<br />
di PF<br />
Famiglie e presbiteri<br />
Coppie responsabili<br />
di PF<br />
Coppie responsabili<br />
di PF<br />
Commissione<br />
diocesana<br />
Fidanzati prossimi<br />
al matrimonio<br />
Genitori<br />
Safati - Pompei 11 settembre <strong>2010</strong> 15:30<br />
Maiori<br />
Convento<br />
S.Francesco<br />
16 ottobre <strong>2010</strong> 16:00<br />
Agerola 30 ottobre <strong>2010</strong> 19:00<br />
Maiori<br />
Convento<br />
S.Francesco<br />
<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />
Parrocchia S. Adiutore<br />
Maiori<br />
Convento S.Francesco<br />
Positano<br />
Parrocchia S. Maria<br />
Assunta<br />
Maiori<br />
Convento S.Francesco<br />
Maiori<br />
Parrocchia S. Maria<br />
a Mare<br />
Maiori<br />
Convento S.Francesco<br />
Maiori<br />
Convento S.Francesco<br />
<strong>Amalfi</strong><br />
Parrocchia<br />
S.Andrea<br />
Maiori<br />
Convento S.Francesco<br />
<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />
Parrocchia S. Lucia<br />
<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />
Curia diocesana<br />
Maiori<br />
Convento S.Francesco<br />
Cetara<br />
Parrocchia S.Pietro A.<br />
Maiori<br />
Convento S.Francesco<br />
Parrocchia o<br />
inter-Parrocchie<br />
Parrocchia o<br />
inter-Parrocchie<br />
13 novembre <strong>2010</strong> 16:00<br />
27 novembre <strong>2010</strong> 19:00<br />
11 dicembre <strong>2010</strong> 16:00<br />
18 dicembre <strong>2010</strong> 19:00<br />
15 gennaio 2011 16:00<br />
29 gennaio 2011 19:00<br />
26 febbraio 2011 16:00<br />
12 marzo 2011 16:00<br />
26 marzo 2011 19:00<br />
9 aprile 2011 16:00<br />
16 aprile 2011 19:00<br />
30 aprile 2011 19:00<br />
14 maggio 2011 16:00<br />
28 maggio 2011 19:00<br />
11 giugno 2011 16:00<br />
= = <strong>2010</strong>/11 =<br />
= = <strong>2010</strong>/11 =
PASTORALE GIOVANILE<br />
SERVIZIO DIOCESANO DI PASTORALE GIOVANILE<br />
(Direttore: don Giovanni Pisacane)<br />
<strong>Programma</strong>zione Anno <strong>Pastorale</strong> <strong>2010</strong>-2011<br />
La programmazione annuale per la <strong>Pastorale</strong> Giovanile a livello diocesano sarà<br />
doverosamente sintonizzata:<br />
• con gli Orientamenti Pastorali della CEI pubblicati prossimamente e<br />
punto di riferimento per la pastorale globale del nuovo decennio che inizia<br />
con questo anno pastorale.<br />
“Non possiamo dunque non essere solleciti per la formazione delle nuove generazioni,<br />
per la loro capacità di orientarsi nella vita e di discernere il bene dal<br />
male, per la loro salute non soltanto fisica ma anche morale. Educare però non è<br />
mai stato facile, e oggi sembra diventare sempre più difficile ...” (cfr. Benedetto<br />
XVI, Lettera alla Diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell’educazione,<br />
21 gennaio 2008). L’Ufficio sarà impegnato nel promuovere valide iniziative<br />
formative, calibrate al vissuto dei giovani della nostra terra, con la presenza<br />
di autorevoli figure di adulti, capaci di suscitare in essi motivazioni profonde e,<br />
di conseguenza, impegno attivo e corresponsabile nella Chiesa e nel sociale in<br />
genere. Questi interventi saranno programmati nell’orizzonte di un’azione educativa<br />
come atto di amore verso le giovani coscienze, con la chiara prerogativa<br />
di provocare in esse una visione di fede che dia fondamento e orizzonte alla loro<br />
ricerca di senso nel vissuto ordinario.<br />
• con il Piano <strong>Pastorale</strong> Diocesano che nel prossimo triennio <strong>2010</strong>/2013<br />
insisterà sul valore fondamentale della solidarietà e della condivisione.<br />
Sarà un triennio che lascia presagire con immediatezza un coinvolgimento dei<br />
giovani in attività a livello caritativo, assistenziale sia a livello locale che internazionale:<br />
l’esperienza, infatti, insegna, che nei giovani vi è sensibilità, emotività,<br />
e anche volontà operativa di fronte a eventi che richiedono vicinanza e<br />
disponibilità di servizio. Questo Ufficio intende, perciò, programmare interventi<br />
mirati, concreti e essenziali mantenendo una necessaria sinergia con l’Ufficio<br />
della Caritas Diocesana, quasi a creare una sorta di alleanza educativa nel settore<br />
e intervenendo armonicamente verso uno stesso fine .<br />
Occorre che i giovani della nostra Arcidiocesi imparino a cogliere il senso autentico<br />
della carità cristiana: questo li aiuterà a testimoniare la comunione, ad<br />
aprirsi al servizio, a mettersi alla scuola dei poveri e degli ultimi, imparando a riconoscere<br />
la presenza di Dio nell’affamato e nell’assetato, nel turista e nel vicino<br />
di casa, nell’ammalato, nell’anziano e nel povero, pronti ad accogliere e valoriz-<br />
49
zare le persone disabili o comunque svantaggiate. I Parroci, perciò, avranno loro<br />
stessi la possibilità, che in questi ultimi tempi sembra eclissata, di stemperare<br />
nell’animo dei giovani, una spiritualità adatta al loro temperamento e capace di<br />
dare significato umano e cristiano al loro entusiastico ed impetuoso agire.<br />
50<br />
• con la Giornata Mondiale della Gioventù “Radicati e fondati in Cristo,<br />
saldi nella fede”(cfr. Col 2,7) che sarà celebrata a Madrid dal 16 al 21 Agosto<br />
del 2011.<br />
L’Ufficio sarà particolarmente impegnato per promuovere una folta partecipazione<br />
dei giovani dell’Arcidiocesi a questo evento, sia dal punto di vista pratico<br />
(prenotazione, viaggio, informazioni …), sia dal punto di vista spirituale, per<br />
offrire loro l’equipaggiamento morale ad una partecipazione viva, intensa alle<br />
giornate spagnole che li vedrà accanto ai coetanei provenienti da ogni latitudine<br />
della Terra, e pronti ad accogliere la parola del Santo Padre che siglerà il loro<br />
stare insieme e coinvolgimento.
CENTRO DIOCESANO VOCAZIONI<br />
SERVIZIO DI PASTORALE GIOVANILE - AZIONE CATTOLICA GIOVANI<br />
“Quanti pani avete? Andate a vedere!” (Mc 6,38)<br />
Proposte per l’evangelizzazione vocazionale per l’anno pastorale <strong>2010</strong>-2011<br />
1) Sussidio per l’Adorazione Eucaristica<br />
Ogni mese sarà distribuito in occasione del ritiro del clero un sussidio per la preghiera<br />
a beneficio della vocazioni da poter utilizzare nell’adorazione eucaristica<br />
il II giovedì del mese nelle singole parrocchie.<br />
2) Adorazione vocazionale nelle parrocchie<br />
In collaborazione con le Suore “Figlie di Nostra Signora dell’Eucaristia”, il Centro<br />
Diocesano Vocazioni proporrà in alcune Parrocchie della Diocesi incontri di<br />
preghiera sul tema vocazionale. È auspicabile che ogni Forania indichi una parrocchia<br />
o una chiesa dove poter convocare ragazzi, giovani e adulti per pregare<br />
insieme.<br />
Calendario foraniale:<br />
1) Giovedì 11 novembre <strong>2010</strong>: Forania di Agerola - Furore<br />
2) Giovedì 9 dicembre <strong>2010</strong>: Forania di Conca dei Marini - Positano - Praiano<br />
3) Giovedì 13 gennaio 2011: Forania di <strong>Amalfi</strong> - Atrani - Ravello - Scala<br />
4) Giovedì 10 febbraio 2011: Forania di Maiori - Minori - Tramonti<br />
5) Giovedì 10 marzo 2011: Forania di Vietri - Cetara<br />
6) Giovedì 14 aprile 2011: Forania di <strong>Cava</strong> centro<br />
7) Giovedì 12 maggio 2011: Forania di <strong>Cava</strong> est<br />
3) Incontri con i gruppi giovanili, ministranti e cresimandi<br />
Saranno contattati i singoli parroci.<br />
4) Proposte in collaborazione con la <strong>Pastorale</strong> Giovanile e con l’Azione Cattolica<br />
Giovani<br />
Si propongono tre incontri formativi in preparazione alla prossima Giornata<br />
Mondiale della Gioventù (Madrid, 16-21 agosto 2011) da svolgere in tutte le<br />
foranie e un pellegrinaggio.<br />
• Incontri formativi: Novembre - Gennaio - Marzo (si prega i vicari foranei<br />
di individuare la parrocchia, l’oratorio, o la chiesa dove poter svolgere<br />
gli incontri e di indicare le date riferendosi ai mesi indicati).<br />
• 9 aprile 2011 Pellegrinaggio: raduno a Piazza Duomo (<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>);<br />
pellegrinaggio itinerante con sosta alla Chiesa di Sant’Arcangelo per<br />
l’adorazione eucaristica e proseguimento per l’Abbazia Benedettina, in<br />
occasione del Millenario.<br />
Per ogni chiarimento, è possibile rivolgersi a:<br />
d. Antonio Landi (333/9197776; landanto@yahoo.it);<br />
d. Giovanni Pisacane (339/6470194; gpisacane@virgilio.it);<br />
d. Mario Masullo (328/4161745; dmariomasullo@libero.it)<br />
51
CENTRO DIOCESANO VOCAZIONI<br />
(Direttore: don Antonio Landi)<br />
52<br />
<strong>Programma</strong>zione Anno <strong>Pastorale</strong> <strong>2010</strong>-2011<br />
Obiettivi<br />
Il Centro Diocesano Vocazioni si prefigge l’obiettivo di promuovere e suscitare<br />
le vocazioni alla vita sacerdotale e alla vita consacrata. Destinatari della proposta<br />
vocazionale sono in primo luogo i ragazzi e i giovani alla ricerca di un senso<br />
profondo per la propria vita. Inoltre, si intende contribuire a diffondere all’interno<br />
delle comunità ecclesiali l’impegno a prendere coscienza dell’impegno a<br />
pregare per il dono delle vocazioni.<br />
Tema dell’anno pastorale<br />
Il Centro Nazionale Vocazioni ha scelto come slogan annuale una richiesta formulata<br />
da Gesù ai suoi discepoli: “Quanti pani avete? Andate a vedere!” (Mc<br />
6,38).<br />
Incontri e iniziative<br />
Fedeli all’impegno di pregare “il padrone della messe affinché mandi operai alla<br />
sua messe” (Mt 9,38), sarà preparato mensilmente un sussidio di preghiera che<br />
potrà essere utilizzato ogni 2° giovedì del mese per pregare comunitariamente<br />
il Signore.<br />
L’Équipe di <strong>Pastorale</strong> Vocazionale incontrerà le realtà giovanili, parrocchiali e<br />
associative, comunicando date e modalità ai vicari foranei e ai parroci.<br />
Gli appuntamenti saranno aggiornati sul sito diocesano e comunicati, trimestralmente,<br />
ai ritiri per il clero.
PASTORALE SPECIALIZZATA<br />
Questi settori pastorali ancora non sono tutti attivi ed integrati nel Piano<br />
<strong>Pastorale</strong>, ma è vivo il desiderio, così come emerge da una attenta lettura del<br />
lavoro di analisi e diagnosi, che essi siano resi concreti e operativi non appena<br />
possibile.<br />
I settori della <strong>Pastorale</strong> specializzata sono relativi a:<br />
• <strong>Pastorale</strong> educativa<br />
• <strong>Pastorale</strong> operaia<br />
• <strong>Pastorale</strong> per gli impiegati pubblici<br />
• <strong>Pastorale</strong> per gli imprenditori<br />
• <strong>Pastorale</strong> per i politici<br />
• <strong>Pastorale</strong> per i problemi sociali e lavoro<br />
• <strong>Pastorale</strong> del turismo<br />
• <strong>Pastorale</strong> per i bancari<br />
• <strong>Pastorale</strong> per gli addetti ai mezzi di comunicazione<br />
Nell’ambito della <strong>Pastorale</strong> specializzata, comunque si riportano relazioni<br />
e programmi attualmente in fase di graduale integrazione nelle motivazioni,<br />
obiettivi, metodologie, responsabilità, etc. .<br />
UFFICIO DIOCESANO PATORALE<br />
PER I PROBLEMI SOCIALI ED IL LAVORO<br />
(Piazza Duomo, 9 – 84013 <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong> (Sa) Tel./Fax 089442524<br />
email pslamalficava@libero.it (Direttore Avv. Cristoforo Senatore)<br />
La <strong>Pastorale</strong> Sociale e del lavoro coordina in sé diversi ambiti che, accanto<br />
ai problemi sociali ed a quelli del lavoro, affrontano la tematica della<br />
salvaguardia del creato e della giustizia e pace. Una pastorale, in sostanza, che<br />
guarda all’uomo ed alla sua promozione nella realtà in cui vive ed in relazione<br />
con essa.<br />
L’anno pastorale 2009-<strong>2010</strong> è stato caratterizzato da una forte crisi occupazionale<br />
del territorio, soprattutto della realtà cavese, infatti, si è acuita la<br />
congiuntura negativa dell’anno precedente con il fallimento di un’importante<br />
società cittadina.<br />
E’ iniziato un primo contatto con le realtà parrocchiali diocesane, invero<br />
essenziale, che si prospetta di integrare e rilanciare nell’anno in corso. La<br />
sensibilità alle tematiche che coinvolgono la pastorale è ancora ridotta, ma l’occasione<br />
per il suo sviluppo sarà proprio la 46° Settimana Sociale dei cattolici<br />
53
che si svolgerà il prossimo 14-17 ottobre a Reggio Calabria. La tematica della<br />
settimana, che sarà quella dell’anno pastorale alle porte, ha per titolo Cattolici<br />
nell’Italia di oggi - un’agenda di speranza per il futuro del paese.<br />
Prosegue il rapporto collaborativo con l’Ufficio Caritas nella gestione<br />
di uno sportello per i problemi di carattere legale, sorto nel 2006. Lo sportello<br />
ha una duplice valenza. In primo luogo, quella di dare un servizio, un sostegno<br />
seppur essenziale ed iniziale alle difficoltà degli utenti sulle questioni giuridiche<br />
e legali; di poi è il luogo fisico dell’accoglienza e dell’ascolto, soprattutto perché<br />
strutturato in collaborazione con il Centro d’Ascolto della Caritas ed in essa integrato.<br />
Inoltre, nel segno tracciato dal CdA, permette di avere un monitoraggio,<br />
seppure essenziale, della condizione territoriale in merito alle questioni ed ai<br />
problemi di cui si occupa la pastorale sociale.<br />
Ancora, con riferimento alle collaborazioni intessute, si è coordinato in<br />
uno all’Ufficio Caritas il Progetto CEI Prestito della speranza, che ha inteso<br />
sostenere le famiglie in difficoltà attraverso la valutazione dei casi di disagio<br />
transitorio e l’erogazione di prestiti di sostegno effettuati per il tramite degli<br />
istituti bancari convenzionati con il progetto.<br />
Sempre in collaborazione con l’Ufficio Caritas si intende focalizzare<br />
nuovamente l’attenzione sul Progetto Policoro, sospeso l’anno scorso. E’ stato<br />
identificato l’animatore del progetto ed è ferma intenzione delle due pastorali di<br />
riproporre un percorso formativo che potrebbe essere particolarmente stimolante<br />
alla luce dell’attuale condizione occupazionale.<br />
Il progetto può essere l’occasione concreta di avvicinare le realtà più sensibili<br />
ad un discorso collaborativo sulle tematiche che coinvolgono la pastorale<br />
per prospettare una èquipe di lavoro attualmente assente. L’èquipe può essere da<br />
stimolo all’ufficio e può dare maggior impulso alle attività parrocchiali, creando<br />
una rete efficace sul territorio.<br />
Calendario delle Attività:<br />
• Ogni giovedì dalle 16.30 alle 18.30 Sportello Legale.<br />
• 1 settembre promozione della Giornata per la salvaguardia del creato.<br />
• 14-17 ottobre <strong>2010</strong> Partecipazione alla 46° Settimana Sociale in Reggio Calabria.<br />
• Novembre - dicembre <strong>2010</strong> incontro con le parrocchie della forania Maiori-<br />
Minori-Tramonti e della forania di Agevola-Furore<br />
• Dicembre <strong>2010</strong> - gennaio 2011 incontro con le parrocchie della forania Cetara<br />
- Vietri s/m e della forania di Conca-Positano<br />
• Febbraio-marzo 2011 incontro con le parrocchie della forania di <strong>Cava</strong> Centro<br />
• Marzo- aprile 2011 incontro con le parrocchie della forania di <strong>Cava</strong> Est<br />
• Maggio 2011 incontro con le parrocchie della forania di <strong>Amalfi</strong>-Ravello<br />
• Data da stabilirsi: Convegno-Dibattito sulle tematiche sociali (Bene comune<br />
ed amministrazione del territorio).<br />
54
UFFICIO DIOCESANO PASTORALE<br />
DEL TURISMO E DEL TEMPO LIBERO<br />
(Resp. Prof.ssa Antonietta Falcone)<br />
Attività pastorali svolte nel 2009/<strong>2010</strong>.<br />
In relazione al programma pastorale presentato da questo ufficio per il<br />
2009/10, si sono svolte le seguenti attività:<br />
• Diffusione del messaggio per la “giornata mondiale del turismo.”<br />
• Incontri con la consulta diocesana .<br />
• Elaborazione e costruzione del nuovo sito dell’ufficio.<br />
• Partecipazione alla B.I.T. di Milano.<br />
• Celebrazione della giornata mondiale del turismo: incontro diocesano presso<br />
la chiesa di S. Maria Assunta- Positano. Celebrazione Eucaristica e performans<br />
musicale con gruppi folk.<br />
• Corso di formazione per “accompagnatori e collaboratori pastorali turistici”.<br />
• Messa di ringraziamento in Cattedrale per gli operatori turistici.<br />
• Convegno regionale “il turismo celebra la diversità”, tenutosi ad <strong>Amalfi</strong>.<br />
• Saluto ai turisti di Sua Ecc. Mons. Orazio Soricelli, tradotto in più lingue.<br />
• Da luglio a settembre Messa in lingua inglese.<br />
• Divulgazione di sussidi liturgici internazionali per turisti stranieri.<br />
Per quanto programmato per la pastorale del tempo libero ci proponiamo<br />
la realizzazione di una parte delle attività nei prossimi mesi.<br />
<strong>Programma</strong> <strong>2010</strong> /2011:<br />
Questo programma va “collocato “in continuità con il precedente ed è<br />
in sintonia con gli obiettivi e i valori della Chiesa locale, gli orientamenti della<br />
Conferenza Episcopale Italiana e il messaggio del Pontificio consiglio della pastorale<br />
per i Migranti e gli Itineranti in occasione della “Giornata Mondiale” del<br />
turismo <strong>2010</strong>.<br />
Finalità:<br />
• Educare a una nuova cultura del turismo per una fruizione degna dell’uomo,<br />
con particolare riferimento ai valori della solidarietà e della condivisione.<br />
• Accogliere i turisti con spirito evangelico.<br />
• Veicolare il valore della “bellezza ” non solo come qualità estetica ma come<br />
linguaggio del Dio Creatore.<br />
55
Il turismo oggi:<br />
Dopo un lungo periodo di lavoro l’uomo moderno sente l’esigenza di un<br />
periodo di riposo, di pace e tranquillità per scaricare le proprie tensioni, recuperare<br />
le proprie energie e il gusto della vita.<br />
Il turista manifesta sempre più spesso il bisogno di intraprendere itinerari<br />
di “Arte e Fede”, di far memoria dei luoghi visitati, di conoscere la storia, le tradizioni<br />
locali, gli stili di vita di realtà diverse da quelle da cui proviene.<br />
Si tratta di un’enorme risorsa pastorale cui la Chiesa locale, che abita un<br />
territorio altamente turistico, deve far riferimento per accogliere come la tradizione<br />
cristiana ci insegna, per offrire”spazi di senso e di significato” al fine di<br />
immergere il visitatore nella realtà socio-culturale e ambientale che visita.<br />
Per questo è necessario che i soggetti che operano in ambito turistico<br />
pastorale siano adeguatamente preparati ad accogliere, guidare i turisti e a far<br />
scoprire il valore della “bellezza”, intesa come” meraviglia, stupore e contemplazione”.<br />
Le attività:<br />
Settembre <strong>2010</strong><br />
• Diffusione del messaggio pastorale per la “Giornata Mondiale del turismo”<strong>2010</strong><br />
a tutte le parrocchie.<br />
• Sussidio “educare alla biodiversità attraverso il turismo.”<br />
56<br />
Ottobre <strong>2010</strong>-Marzo2011<br />
• Incontri di formazione rivolti alla consulta diocesana.<br />
• Celebrazione di una Messa di ringraziamento con gli operatori turistici e momento<br />
di valutazione della stagione turistica sul piano dell’accoglienza, della<br />
vivibilità e delle iniziative proposte.<br />
• Raccordo con l’ufficio diocesano per la Salvaguardia del Creato per iniziative<br />
congiunte.<br />
• Incontro diocesano presieduto da Sua Ecc. Mons. Orazio Soricelli per la<br />
“Giornata Mondiale del turismo. Cattedrale di <strong>Amalfi</strong>. Tema: TURISMO E<br />
BIODIVERSITA’.<br />
• Corso di formazione per accompagnatori e collaboratori pastorali: seconda fase.<br />
• Corso di formazione per accompagnatori e collaboratori pastorali: approfondimenti.<br />
• Corso di conversazione inglese.<br />
• Incontri con gli operatori turistici.
Aprile -Maggio 2011<br />
• Giornata di studio sul tema”Turismo e Biodiversità”.<br />
• Il messaggio di Sua Ecc. Mons. Orazio Soricelli ai turisti.<br />
Giugno-Agosto 2011<br />
• Informazione religiosa sugli orari delle S.S.Messe e sulle Chiese del territorio<br />
attraverso il sito diocesano.<br />
• Messe in lingua inglese per la presenza di turisti stranieri.<br />
• Giornata dell’accoglienza rivolta ai turisti.<br />
• Sussidi liturgici internazionali<br />
• Itinerari di arte e fede, concerti, spettacoli musicali.<br />
Il Tempo libero:<br />
In relazione al tema della biodiversità, l’ufficio intende promuovere incontri<br />
che coinvolgano bambini, fanciulli, giovani e adulti al fine di educare alla<br />
conservazione dell’ambiente, dei paesaggi, delle culture, delle specie animali e<br />
vegetali, alla solidarietà, alla comprensione per migliorare la qualità della vita e<br />
combattere il degrado ambientale.<br />
Le attività:<br />
Ottobre <strong>2010</strong>-Gennaio 2011<br />
Incontri sui seguenti temi:<br />
• il significato del termine diversità;<br />
• l’importanza della “Biodiversità”, dal punto di vista dell’uomo e dal punto di<br />
vista biologico;<br />
• le tracce di Dio nel creato;<br />
• la salvaguardia dell’ambiente;<br />
Febbraio _Giugno 2011<br />
• Il W.W.F. incontra i giovani;<br />
• concorso rivolto agli studenti di ogni ordine e grado sul tema:”Ogni vita deve<br />
essere rispettata”.<br />
Luglio –Agosto 2011<br />
• Imparare ad amare il creato: la figura di San Francesco.<br />
• Fare teatro e musica<br />
57
58<br />
PASTORALE SANITARIA- UNITALSI<br />
(Resp. dott. Vincenzo Prisco)<br />
Obiettivi:<br />
Gli obiettivi dell’Ufficio Diocesano per la pastorale della salute saranno,<br />
in linea con il progetto pastorale Diocesano e con l’impostazione dell’Arcivescovo,<br />
fondamentalmente due:<br />
1. Suscitare in tutti i fedeli dell’Arcidiocesi, in tutte le comunità parrocchiali<br />
l’attenzione e l’accoglienza agli ultimi (in particolare agli ammalati, ai<br />
diversamente abili, agli anziani cronici spesso soli). La Parola di Dio che<br />
ascoltiamo e incontriamo con la Catechesi, che preghiamo e celebriamo con<br />
la Liturgia, deve attuarsi e contestualizzarsi nel dono dell’Amore agli altri:<br />
altrimenti non è la risposta piena all’invito di Cristo!<br />
Nelle parrocchie più grandi e, nelle altre, a livello foraniale, suscitare<br />
l’individuazione e la formazione di operatori della pastorale delle salute che aiutino<br />
i parroci a ribaltare completamente l’approccio alle persone che soffrono:<br />
il malato non come oggetto di pietà e di un’attenzione sporadica, occasionale,<br />
ma come oggetto che riscoprendo e dando dignità al proprio dolore, diventi il<br />
centro, il punto di riferimento della comunità nella piena accettazione di Gesù<br />
sofferente e morto in croce, ma risorto nella Gloria.<br />
I corsi di formazione si svolgeranno dal mese di ottobre ad aprile e riguarderanno<br />
i principali argomenti della pastorale della vita (bioetica, difesa della<br />
vita, l’approccio al malato, l’accompagnamento nella fase terminale, il supporto<br />
alla famiglia e la gestione del dolore, il rapporto con i diversamente abili, ….).<br />
In ogni parrocchia si stimolerà la partecipazione dei professionisti della<br />
salute (medici, farmacisti, biologi, psicologi, infermieri) residenti nel territorio<br />
alla vita catechetica, sacramentale ed operativi della comunità, affinchè con la<br />
propria specificità contribuiscano ad impostare dei veri e propri percorsi di condivisione,<br />
di ADOZIONE verso gli ammalati ed i diversamente abili.<br />
2. Il secondo obiettivo che si cercherà di sviluppare è la diocesanità delle<br />
iniziative portate avanti e la partecipazione di tutte le parrocchie a tale<br />
percorso.<br />
In questo modo si potrà realizzare uno scambio di esperienze tra le varie<br />
comunità e la realizzazione di iniziative forti, importanti tese a creare nella Chiesa<br />
locale il miglior clima di attenzione ed accoglienza agli ultimi.
Ad esempio si realizzerà un’integrazione degli operatori di parrocchie<br />
vicine per realizzare un supporto a situazioni di particolare difficoltà quali alcune<br />
case di accoglienza per anziani e malati cronici.<br />
Per quanto riguareda i Pellegrinaggi ai luoghi sacri, essi non dovranno<br />
essere più occasioni di viaggi turistici frammentati per ogni parrocchia. Tutta la<br />
Chiesa diocesana effettuerà l’unica esperienza di fede e di servizio sotto la guida<br />
dell’Arcivescovo.<br />
<strong>Programma</strong> dell’UNITALSI per il <strong>2010</strong>-2011<br />
• Incontro mensile della Consulta Diocesana per la pastorale del malato.<br />
• Da ottobre a maggio: Svolgimento dei corsi foraniali di<br />
formazione per gli operatori sanitari e<br />
per i volontari delle singole parrocchie.<br />
• Nel periodo Natalizio e Pasquale: Celebrazione del Natale e della<br />
Pasqua in ospedale da parte di Mons.<br />
Arcivescovo; incontro di preghiera e<br />
di festa organizzato dall’UNITALSI.<br />
• Giornata Mondiale del malato: Celebrazione in Ospedale ed in ogni<br />
Parrocchia, con il supporto dell’Ufficio.<br />
• Ultima domenica di maggio: Pellegrinaggio alla Piccola Lourdes dei<br />
giovani dell’UNITALSI provenienti<br />
da tutta la Campania con processione<br />
au Flambeaux per il Corso di <strong>Cava</strong>.<br />
• Mese di luglio (data da definire): Pellegrinaggio Diocesano a Lourdes<br />
presieduto dall’Arcivescovo.<br />
• Mese di Agosto (ultima settimana): Soggiorno estivo per i diversamente<br />
abili organizzato dall’UNITALSI<br />
presso il Convento dei Cappuccini di<br />
<strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong>.<br />
59
3° livello:<br />
SERVIZI PASTORALI<br />
Si mantiene e si promuove ciò che già esiste e i responsabili dei diversi<br />
sotto-livelli daranno suggerimenti su come organizzare gesti occasionali in sintonia<br />
con il valore dell’anno in corso (vedi il paragrafo OBIETTIVO GENERALE<br />
DELL’ANNO <strong>2010</strong>-2011).<br />
Si tratta di inserire, nel contesto di quanto si fa già, dei gesti (celebrazioni,<br />
momenti di festa/incontro, ecc.) che aiutino le persone a fare esperienza del<br />
valore che la Chiesa particolare (diocesana) sta promuovendo in questo anno e<br />
di diffondere la coscienza di appartenenza a una Chiesa in cammino.<br />
Parte di questo livello sono:<br />
• Catechesi per bambini e adolescenti<br />
• Catechesi pre-sacramentale per adulti e per il RICA<br />
• Insegnamento della religione nelle scuole dello stato<br />
• <strong>Pastorale</strong> dei Mezzi di Comunicazione Sociale-MCS<br />
• <strong>Pastorale</strong> per le scuole cattoliche<br />
• <strong>Pastorale</strong> liturgica<br />
a. Celebrazioni domenicali e festive (escluse quelle della pastorale delle<br />
moltitudini)<br />
b. Musica sacra<br />
c. Arte sacra<br />
• Promozione della spiritualità<br />
In questo livello sono collocati tutti i Gruppi, Movimenti ed Associazioni. Il<br />
responsabile diocesano terrà tre ritiri spirituali per loro e organizzerà la veglia di<br />
Pentecoste a livello diocesano.<br />
• Caritas<br />
• assistenza ai poveri, deboli e malati<br />
• promozione umana<br />
• promozione della salute<br />
• Giustizia e pace<br />
Missioni ad “extra” o collaborazione tra le chiese<br />
Nell’ambito dei Servizi Pastorali, sono comunque di seguito riportati,<br />
come per gli scorsi anni, i programmi esistenti e previsti nella nostra diocesi<br />
per alcuni settori, che in ogni caso sono realtà operanti, che lentamente si stanno<br />
integrando nelle motivazioni, obiettivi, metodologie, responsabilità, etc. del<br />
Progetto <strong>Pastorale</strong> Diocesano.<br />
61
62<br />
UFFICIO CATECHISTICO DIOCESANO<br />
(Direttore: don Luigi Avitabile)<br />
Cosa vogliamo raggiungere (obiettivo <strong>2010</strong>-2011):<br />
La catechesi, a tutti i suoi livelli, dai bambini fino agli adulti, coordinata<br />
dall’Ufficio catechistico della diocesi, assume l’obiettivo generale per l’anno<br />
<strong>2010</strong>-2011 (Educare alla solidarietà e condivisione) e, mentre continua l’organizzazione<br />
e la promozione delle proprie iniziative secondo consuetudine, comincia<br />
ad individuare modalità attraverso cui far passare la conoscenza e l’esperienza<br />
di tali valori nel contesto della catechesi offerta alle varie fasce di età.<br />
Allo stesso tempo l’Ufficio Catechistico Diocesano propone, in via sperimentale,<br />
alcune iniziative di catechesi rispondenti a nuove logiche per trasmettere<br />
la fede valorizzando il canale delle relazioni umane più che della trasmissione<br />
intellettuale di contenuti dottrinali. Tali iniziative, essendo sperimentali, saranno<br />
proposte a tutte le parrocchie ma lasciate alla libertà ci sente di poterle attuare in<br />
qualche forma.<br />
Ragioni che hanno motivato la scelta del presente obiettivo:<br />
1. I recenti documenti della Chiesa italiana, nonché gli studi degli esperti di catechesi<br />
confermano l’inadeguatezza del sistema catechistico vigente, ancora<br />
troppo legato a percorsi tradizionali non più adatti all’uomo di oggi e lontano,<br />
nei linguaggi, da quelli della società di oggi. Tale inadeguatezza, nella misura<br />
in cui permane e non viene sottoposta a rinnovamento, vede solo l’acutizzarsi<br />
della frattura fra vita e fede, fra appartenenza ecclesiale e vita reale della<br />
gente.<br />
2. La trasmissione della fede avviene primariamente e in modo fondamentale<br />
attraverso la testimonianza dell’amore in nome di Cristo in un contesto di<br />
relazioni umane. L’organizzazione e la trasmissione della dottrina della fede<br />
e della morale non sono di importanza secondaria ma non possono sostituirsi<br />
alla testimonianza mediante le relazioni umane.<br />
3. Occorre iniziare un processo di rinnovamento della catechesi, attraverso passi<br />
iniziali e con una pedagogia progressiva, in modo tale da transitare da un<br />
sistema catechistico dottrinale e teorico ad uno basato sull’esperienza e sulla<br />
testimonianza nel contesto di relazioni umane autentiche.<br />
Come si intende raggiungere l’obiettivo proposto:<br />
Di seguito sono riportate, a cura dell’Ufficio Famiglia e della Commissione<br />
Diocesana di <strong>Pastorale</strong> Familiare le proposte relative alla programmazione<br />
di iniziative ed attività previste per il <strong>2010</strong>-2011.
A. Incontri Formativi per Catechisti:<br />
* Gli incontri, curati dall’Ufficio Catechistico Diocesano saranno svolti a livello<br />
zonale:<br />
a) a Maiori, presso il Convento di San Francesco, per i catechisti delle foranie<br />
della zona Costiera<br />
b) a <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>, presso le parrocchie di S. Adiutore e di S. Lucia, per i<br />
catechisti delle foranie della zona <strong>Cava</strong>/Vietri/Cetara<br />
* Gli incontri saranno animati da Suor Mariangela Tassielli, paolina, esperta<br />
di catechesi e comunicazione multimediale.<br />
Calendario degli Incontri:<br />
1) Catechesi oggi: tra annuncio, condivisione e solidarietà, le opportunità<br />
e le sfide pastorali alla luce del documento “Annuncio e catechesi e la<br />
Sfida Educativa”<br />
* Domenica 14 Novembre <strong>2010</strong> - dalle 16:00 alle 18:30 – Sala Paolo VI / Parr.<br />
S. Adiutore – <strong>Cava</strong> de’ T.<br />
> per i Catechisti foranie di <strong>Cava</strong>/Vietri<br />
* Lunedì 15 Novembre <strong>2010</strong>, dalle 18:00 alle 20:30 – Convento S. Francesco<br />
– Maiori<br />
> per i Catechisti forania Costiera <strong>Amalfi</strong>tana<br />
La sfida del primo annuncio nella catechesi: scoprirsi fratelli, nel condividere<br />
la stessa fede<br />
* Domenica 16 Gennaio 2011, dalle 16:00 alle 18:30 – Parrocchia S. Lucia –<br />
<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />
> Catechisti foranie di <strong>Cava</strong>/Vietri<br />
* Lunedì 17 Gennaio 2011, dalle 18:00 alle 20:30 – Convento S. Francesco –<br />
Maiori<br />
> Catechisti forania Costiera <strong>Amalfi</strong>tana<br />
2)La Chiesa: una comunità chiamata a costruire percorsi concreti di condivisione.<br />
Valorizzare la comunità nell’azione catechistica<br />
* Domenica 20 Febbraio 2011, dalle 16:00 alle 18:30 – Sala Paolo VI / Parr. S.<br />
Adiutore – <strong>Cava</strong> de’ T.<br />
> per i Catechisti foranie di <strong>Cava</strong>/Vietri<br />
* Lunedì 21 Febbraio 2011, dalle 18:00 alle 20:30 – Convento S. Francesco –<br />
Maiori<br />
> per i Catechisti forania Costiera <strong>Amalfi</strong>tana<br />
3)Testimoni da carità. Testimonianza, comunicazione e solidarietà: l’efficacia<br />
in catechesi<br />
* Domenica 03 Aprile 2011, dalle 16:00 alle 18:30 – Sala Paolo VI / Parrocchia S.<br />
Lucia – <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />
> per i Catechisti foranie di <strong>Cava</strong>/Vietri<br />
63
64<br />
* Lunedì 04 Aprile 2011, dalle 18:00 alle 20:30 – Convento S. Francesco – Maiori<br />
> per i Catechisti forania Costiera <strong>Amalfi</strong>tana<br />
B. Convegno unitario degli uffici Catechistico – Liturgico – Caritas<br />
Annunciare la Parola, solidali con Cristo<br />
Convento San Francesco – <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />
Sabato, 5 Marzo 2011 – dalle 8:30 alle 18:30<br />
Quest’anno il 9° Convegno Catechistico Diocesano è inglobato in quello<br />
unitario degli Uffici Diocesani Catechistico, Liturgico e Caritas per riflettere<br />
sulla solidarietà, in sintonia con il valore triennale del Piano <strong>Pastorale</strong> Diocesano.<br />
Sarà un Convegno destinato a stimolare quella conclamata sinergia che deve<br />
sussistere non solo tra gli Uffici di Curia, ma anche tra gli stessi operatori<br />
pastorali dei tre specifici settori. Questo permetterà, col tempo, di qualificare<br />
sempre più il lavoro di Iniziazione Cristiana che, sulla base dei precedenti annuali<br />
Convegni Catechistici, vede richiedere non solo l’opera dei catechisti,<br />
ma anche quella della comunità parrocchiale e degli altri operatori pastorali,<br />
soprattutto quelli che sono impegnati nel campo liturgico e della Caritas, al<br />
fine di costruire le coscienze dei futuri cristiani in maniera non approssimativa<br />
e frammentata, ma quanto mai integre e capaci di diventare adulte nella<br />
fede e di dare ragione, nel futuro, della speranza che è in esse.<br />
C. Proposta dell’Ufficio Catechistico Diocesano:<br />
Iniziare un percorso sperimentale, anche con pochissime persone, di catechesi<br />
realizzata all’interno di nuclei familiari (due o tre famiglie che accettano di<br />
mettersi insieme e di fare la catechesi ai propri figli in età prescolare o anche<br />
ad altri bambini, con il consenso dei loro genitori).<br />
B. Interventi dell’Ufficio Catechistico Diocesano:<br />
L’Ufficio è disponibile ad incontri di verifica o di formazione, a livello foraniale<br />
o delle singole parrocchie, dietro richiesta del Vicario Foraneo o dei<br />
Parroci. La richiesta sia fatta con largo anticipo per permettere all’Ufficio di<br />
programmare e organizzare ogni incontro.<br />
C. Momenti di spiritualità:<br />
L’Ufficio Catechistico promuove nel corso di quest’anno pastorale due momenti<br />
di spiritualità per i catechisti dell’Arcidiocesi, in due momenti forti<br />
dell’anno liturgico: Avvento e Quaresima.<br />
Essi saranno svolti a livello zonale: zona Costiera e zona <strong>Cava</strong>/Vietri. Per le<br />
date e il luogo ne sarà data comunicazione ai Parroci con largo anticipo.
UFFICIO LITURGICO DIOCESANO<br />
(don Pasquale Gargano)<br />
Cosa vogliamo raggiungere (obiettivo per l’anno pastorale <strong>2010</strong>-2011):<br />
I servizi liturgici, coordinati dall’Ufficio liturgico della diocesi, assumono<br />
l’obiettivo generale per l’anno <strong>2010</strong>-2011 (educare ai valori della solidarietà<br />
e condivisione), attuano le consuete iniziative di formazione, accompagnamento<br />
e animazione relative alla propria competenza, promuovono un sussidio liturgico<br />
per evidenziare il rapporto fra anno liturgico e cammino della diocesi.<br />
Ragioni che hanno motivato la scelta del presente obiettivo:<br />
1. La vita liturgica è pensata unicamente o in funzione delle espressioni devozionali<br />
della gente o, nel caso di persone più sensibili, solo in funzione<br />
dell’anno liturgico, sganciando, così, la vita della diocesi (la quale non è<br />
solo celebrazione liturgica dei misteri di Cristo) dal culto liturgico.<br />
2. “Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi<br />
come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale.<br />
Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi<br />
rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è<br />
buono, a lui gradito e perfetto” (Rom 12 1-2).<br />
3. Occorre continuare, la dove si è cominciato, o cominciare, una vasta opera<br />
di evangelizzazione della religiosità popolare per riscoprire la liturgia come<br />
celebrazione dei misteri della vita di Cristo e come questi misteri siano intimamente<br />
legati alla vita della Comunità e dei singoli credenti di ogni tempo.<br />
Finalità e compiti dell’Ufficio Liturgico Diocesano:<br />
• Curare la formazione di tutti gli operatori pastorali (corsi per animatori di<br />
assemblea liturgica, ministri straordinari della comunione, lettori, ministranti,<br />
cantori, corali, sacristi, fotografi, fiorai…) attraverso percorsi formativi specifici<br />
che tengano conto della conoscenza dei libri liturgici e della applicazione<br />
della normativa ecclesiale;<br />
• Vigilare sull’osservanza delle norme prescritte per le celebrazioni liturgiche e<br />
sulla disciplina dei sacramenti;<br />
• Elaborazione sussidi liturgico-pastorali per i tempi forti e per gli eventi più<br />
significativi dell’anno liturgico;<br />
• <strong>Programma</strong>zione e preparazione delle celebrazioni diocesane e arcivescovili;<br />
• Consulenza ai parroci circa le celebrazioni liturgiche e la disciplina dei sacramenti;<br />
• Preparazione del Calendario Liturgico Diocesano;<br />
• Rilascio approvazioni programmi e manifesti di feste parrocchiali;<br />
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• Rilascio Decreti per dedicazione Chiese e Altari e per celebrazioni liturgiche<br />
straordinarie o teletrasmesse;<br />
• Vigilare sul culto e sulla custodia delle Reliquie.<br />
La commissione di liturgia riflette su alcune problematiche e realtà della<br />
nostra diocesi, promuovendo iniziative e soprattutto convegni che in questi<br />
ultimi due anni hanno dato maggior rilievo e spessore alla pastorale liturgica.<br />
Iniziative e realizzazioni:<br />
Oltre a iniziative di informazione e formazione durante l’anno liturgico,<br />
nei modi e con gli strumenti adatti l’ULD organizza con periodicità regolare<br />
Corsi Diocesani, abitualmente decentrati (<strong>Amalfi</strong> e <strong>Cava</strong>)<br />
• “Corso per Ministri straordinari della Comunione” (annuale) [SERVIZIO<br />
DELL’EUCARISTIA]<br />
• “Corso per Lettori” (triennale) [SERVIZIO DELLA PAROLA]<br />
• “Corso per Animatori liturgico musicali” (triennale) [MUSICA E CANTO]<br />
• “Corso per fotografi (quinquennale) [ARTE VISIVA]<br />
• “Corso per fiorai (quinquennale) [ARTE FLOREALE]<br />
SETTIMANA LITURGICA DIOCESANA .<br />
Un momento forte di ecclesialità è stata la settimana liturgica celebratasi<br />
il 16/21 febbraio 2009.<br />
Approfondimenti e riflessioni sul tema Ars Celebrandi (arte del celebrare)<br />
hanno caratterizzato gli incontri e interessato enormemente i partecipanti.<br />
Le relazioni sono state tenute dal Rev.mo P. Abate Idelbrando Scicolone<br />
OSB del Collegio S. Anselmo in Roma. Interessanti i punti trattati riguardanti<br />
la celebrazione della Messa e il mistero Pasquale di Cristo. Numerosissimi e<br />
qualificati riferimenti sul Concilio Ec. Vat. II hanno allargato gli orizzonti della<br />
riflessione calando nel concreto, con appropriati esempi, quanto si presentava<br />
nelle tematiche offerte all’attenzione dei numerosissimi partecipanti.<br />
CONVEGNO DIOCESANO.<br />
Nell’Aprile <strong>2010</strong> si è invece celebrato il Convegno dal tema “Riscoprire<br />
la misericordia di Dio Padre”. (Il Sacramento della Riconciliazione): tema<br />
trattato magistralmente dal relatore invitato Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Felice Di<br />
Molfetta, Vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano, Presidente della Commissione<br />
Episcopale della CEI e del Centro Azione Liturgica (CAL).<br />
La riflessione è iniziata con l’analisi approfondita del Prefazio della Penitenza<br />
(dal Messale Romano in uso) dove viene posto in risalto l’uomo “naufrago”<br />
del peccato e la misericordia di Dio. La parabola del Padre misericordioso<br />
ha poi dominato un po’ tutto il proseguo della relazione di Mons. Di Molfetta.<br />
Le immagini presenti in essa (l’abito nuovo, l’anello al dito, i calzari ai<br />
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piedi, il vitello grasso, la festa) significate e spiegate in modo chiaro e singolare,<br />
hanno suscitato grande emozione nell’assemblea. “La parabola – ha affermato il<br />
presule – deve essere letta anche in chiave penitenziale, là dove si scopre la<br />
misericordia di Dio Padre. Nei verbi, presenti nella parabola, c’è una dinamica,<br />
un’attesa, un presto.<br />
Nel ritorno del figlio e nell’abbraccio del Padre avviene un processo di<br />
ricostruzione, di riabilitazione, di una vita nuova…”. Moltissime le citazioni<br />
patristiche segnalate dal Presule, circa il peccato, la misericordia, l’amore del<br />
Padre che ci viene incontro. “Il Sacramento della riconciliazione ci ricorda che<br />
è Dio che si converte a noi, e noi siamo ricreati……”. “Il peccato è tradimento<br />
all’amore, è interruzione, è rifiuto d’amore, è abbandono della casa paterna”.<br />
Una giornata qualificata da numerosi interventi e da proposte concrete<br />
circa il Sacramento della Riconciliazione, con indicazioni finali dettate dall’Arcivescovo.<br />
PUBBLICAZIONI<br />
Sussidiazione dei Corsi Diocesani. L’ULD per ciascun corso e per le relative<br />
categorie pubblica e fornisce l’apposita sussidiazione con opuscoli per la<br />
formazione all’incarico.<br />
Editi, dall’Uld, gli annuali sussidi per la celebrazione della Messa Crismale,<br />
arricchiti di schemi per l’adorazione eucaristica del Giovedì Santo e preghiere<br />
per il Triduo Pasquale.<br />
Negli ultimi due anni, a cura dell’ULD, si è formata una Corale per la<br />
Città di <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>, composta da membri di corali parrocchiali della zona<br />
pastorale di <strong>Cava</strong>-Vietri-Cetara.<br />
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CARITAS DIOCESANA<br />
(Direttore Prof. Rosario Pellegrino)<br />
Relazione Caritas delle attività svolte nell’anno pastorale 2008/09<br />
L’anno pastorale conclusosi ha visto la Caritas impegnata, come è ormai<br />
consuetudine, su tre fronti: l’area formazione e promozione umana, l’area<br />
locale e quella internazionale.<br />
Riguardo all’area formazione e promozione umana si sono tenuti momenti<br />
di spiritualità e formazione per i componenti dell’équipe diocesana, corsi<br />
di formazione destinati agli animatori della carità, a giovani ed operatori pastorali<br />
in genere per la promozione del volontariato soprattutto al servizio di minori<br />
e anziani. I corsi di formazione per le Caritas parrocchiali sono stati improntati<br />
al piano pastorale e alla realizzazione dei segni mensili (per ogni segno è stata<br />
predisposta una scheda e materiale specifico, oltre ad incontri interattivi).<br />
Esperti a livello regionale e animatori della formazione si sono avvicendati negli<br />
otto incontri previsti (quattro per zona pastorale). Le simulate hanno incontrato<br />
l’interesse dei partecipanti.<br />
Il Laboratorio per la promozione e l’accompagnamento delle Caritas<br />
parrocchiali, al suo quarto anno di lavoro, ha predisposto nuovi sussidi, materiale<br />
e visite alle singole parrocchie. Dopo la visita di 35 realtà lo scorso anno,<br />
quest’anno il laboratorio ha continuato a contattare le realtà parrocchiali ed è riuscito<br />
a completare un elenco, non senza fatica, dei referenti di 49 parrocchie su<br />
76. La presenza ai corsi e la fattiva collaborazione tra parrocchie e diocesi resta<br />
un obiettivo per numerose realtà, per altre è una consolidata esperienza, per altre<br />
ancora è in fase di avvio.<br />
Lo scorso novembre si è tenuto un incontro dibattito in occasione della<br />
conclusione del progetto finanziato da Caritas Italiana “Presi nella rete”, che<br />
ha illustrato le attività realizzate nel corso dell’estate e dell’autunno nonché le<br />
prospettive del nuovo progetto che coinvolge anziani, minori e famiglie utenti<br />
del Centro di Ascolto.<br />
Il Corso di formazione per operatori con immigrati “In varietate concordia”,<br />
inaugurato da Mons. Arcivescovo e dal Questore di Salerno, ha visto<br />
la partecipazione di 48 stagisti e la collaborazione dell’Ufficio Migrantes, del<br />
Piano di Zona Ambito S3 e dell’Associazione Rossetto ONLUS .<br />
I due corsi per operatori con anziani e minori “Vedere con il cuore” hanno<br />
visto la presenza di 40 stagisti che si sono impegnati sia dal punto di vista teorico<br />
che in un tirocinio estivo nell’ambito delle attività promosse dalla Caritas.<br />
Quest’ultima è convenzionata con la Regione Campania che rilascia l’attestato<br />
ai partecipanti<br />
In questa prima area rientrano le attività di promozione umana, di prevenzione<br />
al disagio di circa 80 anziani e di 50 minori coinvolti nelle attività
previste dal progetto “Nuovi percorsi di animazione” approvato e finanziato da<br />
Caritas Italiana.<br />
L’area Locale non poteva non partire dall’ascolto dei poveri. Mai come<br />
in questo anno pastorale, la richiesta di ascolto, accompagnamento e interventi si<br />
è fatta avvertire così forte. I fondi dell’8 per mille, messi a disposizione dall’Arcidiocesi,<br />
il contributo di qualche parrocchia in occasione della Quaresima di<br />
Carità <strong>2010</strong> hanno sostenuto i numerosi interventi destinati a restituire dignità a<br />
famiglie indebitate o con notevoli disagi economici.<br />
L’équipe del Centro di Ascolto, vero motore dell’organismo diocesano,<br />
si è avvalsa degli altri servizi ad esso correlati quali lo sportello legale tenuto<br />
dall’avv. Cristoforo Senatore, quello specifico per immigrati gestito dall’avv.<br />
Alessandro La Torraca, inaugurato lo scorso 11 novembre, i servizi offerti dalla<br />
psicologa e dalla consulente familiare.<br />
Tantissimi gli interventi effettuati, alcuni dei quali completati da una vera<br />
presa in carico dei disagi del singolo o del nucleo familiare. I dati raccolti sono<br />
stati costantemente pubblicati e divulgati sia a livello diocesano che inseriti nel<br />
circuito della rete nazionale Centri di Ascolto-Osservatori delle Povertà e risorse.<br />
L’Osservatorio diocesano ha curato la raccolta di dati relativi a anziani e<br />
minori con apposite pubblicazioni e video.<br />
La crisi attuale, che ha spinto la CEI a promuovere il Prestito della Speranza<br />
cui la Caritas ha dedicato ampio spazio lo scorso autunno, impone che la<br />
prerogativa educativa della Chiesa elabori modelli forti che non indulgano alla<br />
sola logica assistenziale assumendo stili alternativi. Lo spreco, persino quello<br />
che caratterizza alcune espressioni di religiosità popolare, potrebbe e dovrebbe<br />
essere edulcorato e finalizzato ad un’attenzione maggiore al territorio e alle necessità<br />
educando al bene comune.<br />
Occasioni di grazia si sono rivelate le numerose esperienze (visite guidate,<br />
spettacoli teatrali, giornate comunitarie..) destinate al nutrito gruppo di persone<br />
della terza età (circa 80) che durante l’anno hanno ricevuto ascolto, attenzione,<br />
accompagnamento nonché le intense esperienze estive con i minori che<br />
hanno sostenuto le famiglie offrendo opportunità di svago a sfondo educativo.<br />
Queste ultime sono scaturite dai risultati del dossier “Guardiamoci dentro”<br />
presentato lo scorso marzo, frutto del lavoro congiunto di Caritas e altre<br />
realtà cavesi che operano a favore dei minori.<br />
L’anno pastorale si è concluso con il Censimento Nazionale dei servizi<br />
sanitari e socio-sanitari ecclesiali voluto dalla CEI. La Caritas diocesana ha<br />
censito 60 servizi locali.<br />
Merita una nota a parte l’impegno per l’area internazionale. L’accompagnamento<br />
ai progetti di sostegno, in collaborazione con l’Associazione “Ubi<br />
Caritas…ONLUS” ha garantito la continuazione di piccoli segni di solidarietà in<br />
Albania, Romania, India, Congo, Madagascar e Brasile. Malgrado la crisi economica,<br />
ancora tante persone affidano alla Caritas le proprie offerte per garantire<br />
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ai nostri fratelli la condivisione, l’affetto, il sostegno e la tutela dei diritti sacri a<br />
ogni uomo.<br />
Nel corso di quest’ultimo anno si è teso a favorire la solidarietà a favore<br />
di gruppi di persone che vivono disagi e non di singoli. I risultati sono stati soddisfacenti<br />
perché molti hanno bene inteso il messaggio della comunità ecclesiale<br />
che sostiene alcuni fratelli lontani.<br />
Anche l’iniziativa delle bomboniere della solidarietà (che ha avuto un riscontro<br />
minimo rispetto al passato) e la raccolta di cellulari usati (circa 3000 in<br />
18 mesi) hanno rappresentato momenti di sensibilizzazione alle sofferenze e un<br />
nuovo approccio alla cittadinanza attiva e responsabile. Incontri di informazione<br />
nelle scuole e con gruppi di cresimandi sono stati dedicati ai temi della mondialità.<br />
I giornalini Caritas hanno dedicato ampio spazio alle opere realizzate, alle<br />
tematiche della povertà e ai bisogni di tante comunità.<br />
La Caritas, a nome della Chiesa locale, ha aderito alle collette indette<br />
dalla CEI in occasione di calamità naturali fornendo, successivamente, informazioni<br />
puntuali su cosa è stato realizzato con le cifre raccolte. Ne è un esempio<br />
l’inaugurazione lo scorso giugno dei due centri a L’Aquila finanziati dalle diocesi<br />
campane e del Triveneto a cui ha preso parte una delegazione della nostra<br />
Caritas diocesana.<br />
Il 1° giugno scorso si è tenuto un incontro-dibattito sull’Area internazionale<br />
alla presenza di Mons. Arcivescovo nel corso del quale si sono illustrate gli<br />
interventi realizzati nei diversi paesi con cui la Caritas è in contatto, in particolare<br />
la realizzazione di un pozzo a Moaga (Burkina Faso) finanziato interamente<br />
dai fondi del 5 per mille (anno 2007).<br />
Il luogo era stato visitato da due sacerdoti della nostra diocesi lo scorso gennaio.<br />
La visione di un dvd, donato a numerosi benefattori, ha reso l’incontro significativo<br />
promuovendo scelte consapevoli e mature di vicinanza a chiunque soffra.<br />
<strong>Programma</strong>zione Caritas per l’anno pastorale <strong>2010</strong>/11<br />
Cosa vogliamo raggiungere (obiettivo per l’anno pastorale <strong>2010</strong>-2011):<br />
I servizi di carità, coordinati dall’Ufficio Caritas della diocesi, assumono<br />
l’obiettivo generale per l’anno pastorale <strong>2010</strong>-1011 (educare, per via esperienziale,<br />
ai valori della solidarietà e della condivisione) e organizzano una serie di<br />
iniziative e gesti per la costituzione di un gruppo caritas in ogni parrocchia.<br />
Ragioni che hanno motivato la scelta del presente obiettivo:<br />
1. L’ufficio Caritas della diocesi è un organismo di supporto ai servizi di carità<br />
che vedono come soggetto tutta la chiesa diocesana, le comunità parrocchiali<br />
e i battezzati. Permangono molti ambiti di assenza o di vera indifferenza circa<br />
questa necessità e la diocesi appare come una realtà dove la carità è promossa<br />
solo da un ufficio e vissuto solo da chi è in relazione con tale ufficio.<br />
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2. Ogni comunità parrocchiale deve dare prova della propria fede in Cristo e<br />
dell’appartenenza alla Chiesa mediante la testimonianza concreta della carità…<br />
“E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi<br />
piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa»<br />
(Mt 10,42).<br />
3. Occorre che tutte le parrocchie e le altre realtà ecclesiali (anche i movimenti<br />
e le aggregazioni laicali) si convertano alla necessità di assumere la testimonianza<br />
della carità mediante l’aiuto ai poveri e che lo facciano in nome della<br />
loro appartenenza ecclesiale e non solo alla loro realtà particolare.<br />
AREA FORMAZIONE E PROMOZIONE UMANA<br />
• Corsi di formazione per animatori Caritas parrocchiali:<br />
“Educarsi alla solidarietà e alla condivisione” (dal Piano <strong>Pastorale</strong>)<br />
• Corsi di formazione al volontariato (in collaborazione con la Regione<br />
Campania):<br />
1) Per italiani e immigrati sull’assistenza domiciliare alla persona.<br />
2) Per giovani sull’orientamento al lavoro.<br />
3) Per volontari che operano a favore di minori e di anziani.<br />
AREA LOCALE<br />
• Centro di ascolto diocesano (Palazzo Vescovile <strong>Cava</strong>: lunedì – mercoledì –<br />
venerdì ore 10 – 12; giovedì ore 16 – 18).<br />
Oltre alle attività proprie del CdA, questo promuove i seguenti servizi:<br />
• Sportello giuridico (Palazzo Vescovile <strong>Cava</strong>: giovedì ore 16,00 – 18,00)<br />
• Sportello Immigrati (Palazzo Vescovile <strong>Cava</strong>: mercoledì ore 11,00 – 12,00)<br />
• Consulenza psicologica (Palazzo Vescovile <strong>Cava</strong>: lunedì ore 9,00 – 11,00)<br />
• Osservatorio delle Povertà e delle Risorse: analisi, elaborazione e pubblicazione<br />
dati relativi agli utenti del centro di ascolto anno <strong>2010</strong> con particolare<br />
attenzione agli anziani, ai minori e agli extracomunitari.<br />
• Progetto Policoro: L’Animatrice di Comunità opererà in collaborazione con<br />
l’équipe per sensibilizzare le diverse pastorali/parrocchie/associazioni laicali<br />
sulle tematiche del mondo del lavoro.<br />
• Attività a favore di anziani e minori e interi nuclei familiari che vivono<br />
disagi attraverso il Progetto “Nuovi percorsi di animazione” Caritas Italiana<br />
Fondi CEI 8 x mille.<br />
AREA INTERNAZIONALE<br />
• Accompagnamento ai progetti di sostegno a distanza in: Europa (Albania<br />
e Romania), Asia (India), Africa (Congo, Madagascar), America (Brasi-<br />
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le). Azioni miranti a facilitare una cultura di solidarietà a favore di gruppo e<br />
non dell’ “adozione” di singoli.<br />
• Bomboniere della solidarietà: proposta di destinare il corrispettivo delle<br />
bomboniere per battesimo, prima comunione, matrimonio… a favore di situazioni<br />
di disagio nel mondo come segno di condivisione della gioia e della<br />
grazia ricevute.<br />
• Avvento di Fraternità – Quaresima di Carità sostegno di un micro-progetto<br />
in diocesi o in un paese in via di sviluppo in linea con il Piano <strong>Pastorale</strong><br />
Diocesano.<br />
• Raccolta telefonini in collaborazione con il Magis denominato “Abbiamo<br />
tanti progetti appesi a un filo” finalizzato alla realizzazione di 2 progetti in<br />
Africa (Ciad e Kenya).<br />
Nel corso di quest’anno, in linea con il Piano <strong>Pastorale</strong>, si auspica la nascita<br />
di un gruppo Caritas in ogni singola parrocchia e, nel corso del triennio, la<br />
realizzazione di un’opera-segno(sul territorio diocesano e/o in un contesto<br />
problematico all’estero) a testimonianza del cammino comune percorso dalla<br />
nostra realtà ecclesiale all’insegna del tema: “Educarsi alla solidarietà e<br />
alla condivisione”.<br />
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CALENDARIO CORSO FORMAZIONE ANIMATORI<br />
CARITAS PARROCCHIALI<br />
(le date potrebbero subire variazioni)<br />
22-23 Ottobre <strong>2010</strong> Convegno diocesano con la presenza di mons. Vittorio<br />
NOZZA, direttore Caritas Italiana<br />
15 Novembre <strong>2010</strong> <strong>Amalfi</strong> (Salone Azione Cattolica) incontro di formazione<br />
per animatori Caritas parrocchiali<br />
16 Novembre <strong>2010</strong> <strong>Cava</strong> (Palazzo Vescovile) incontro di formazione per animatori<br />
Caritas parrocchiali<br />
31 Gennaio 2011 <strong>Amalfi</strong> (Salone Azione Cattolica) incontro di formazione<br />
per animatori Caritas parrocchiali<br />
1 Febbraio 2011 <strong>Cava</strong> (Palazzo Vescovile) incontro di formazione per animatori<br />
Caritas parrocchiali<br />
5 marzo 2011 Convegno unitario Catechesi-Liturgia-Carità<br />
2 Maggio 2011 <strong>Amalfi</strong> (Salone Azione Cattolica) incontro di formazione per<br />
animatori Caritas parrocchiali<br />
3 Maggio 2011 <strong>Cava</strong> (Palazzo Vescovile) incontro di formazione per animatori<br />
Caritas parrocchiali.
UFFICIO DELLA PASTORALE MISSIONARIA<br />
(Direttore: Don Catello Coppola; vice direttore: don Giovanni Pisacane)<br />
L’Ufficio della <strong>Pastorale</strong> Missionaria Diocesana nella sua programmazione fa<br />
riferimento al Piano pastorale diocesano, alle indicazioni dell’Ufficio Cooperazione<br />
Missionaria fra le Chiese della CEI e delle Pontificie Opere Missionarie.<br />
Svolge attività di promozione, animazione, sensibilizzazione, formazione<br />
e raccolta di fondi per sostenere le iniziative missionarie.<br />
SETTEMBRE<br />
Incontri con gli animatori parrocchiali delle due zone pastorali per preparare<br />
l’ottobre missionario e consegnare i sussidi per l’animazione.<br />
OTTOBRE<br />
1 Memoria di Santa Teresa di Gesù Bambino: Giornata missionaria delle Religiose.<br />
12 MAIORI – Convento: Ritiro del clero animato da P. Alex Brai sx (ore 9,00 – 15,00).<br />
14 CAVA – Concattedrale: Veglia missionaria presieduta dall’Arcivescovo<br />
ed animata dai gruppi missionari e dalle corali della città (ore 19,30).<br />
16 AMALFI – Cattedrale: Veglia missionaria presieduta dall’Arcivescovo<br />
ed animata dai gruppi missionari e dalle corali della Costiera (ore 19).<br />
24 GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE (colletta obbligatoria)<br />
DICEMBRE<br />
3 Memoria di S. Francesco Saverio: Giornata missionaria dei sacerdoti.<br />
Avvento missionario con i ragazzi: Seminatori di stelle, Cantori della<br />
stella, novena di Natale ai fanciulli.<br />
GENNAIO<br />
6 GIORNATA MISSIONARIA DEI RAGAZZI (Raccolta per l’Infanzia missionaria)<br />
28 Giornata mondiale per malati di lebbra.<br />
FEBBRAIO<br />
11 Giornata mondiale del Malato (adozione spirituale di un missionario)<br />
MARZO<br />
Organizzazione della Quaresima missionaria<br />
24 Giornata di preghiera e di digiuno per i missionari martiri<br />
MAGGIO<br />
24 Giornata di preghiera per la Cina.<br />
LUGLIO – AGOSTO<br />
- Partecipazione a convegni e a campi di lavoro e di formazione missionaria.<br />
- Visite alle missioni di presbiteri, diaconi, seminaristi e laici.<br />
• Per informazioni e richiesta sussidi di animazione rivolgersi al Centro missionario<br />
di <strong>Amalfi</strong> (Maria Fronda tel. 089 87 24 29 ; 328 97 27 923) oppure<br />
al Centro missionario di <strong>Cava</strong> (Missionarie saveriane tel. 089 44 37 59).<br />
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UFFICIO DIOCESANO DI PASTORALE SCOLASTICA<br />
(Direttore: Prof. Pellegrino Gambardella)<br />
In profonda comunione e con sentita convinzione con la C.E.I. e con il<br />
Piano <strong>Pastorale</strong> diocesano dell’Arcidiocesi di <strong>Amalfi</strong>-<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>, che si<br />
aderisce agli Orientamenti Pastorali per il decennio <strong>2010</strong>-2020.<br />
La riflessione che ha accompagnato l’avvio del nuovo tratto di cammino<br />
ha messo in evidenza la necessità che si affermi una generazione di adulti disposti<br />
a mettersi in gioco nell’educazione, superando -come ha ricordato Benedetto XVI<br />
nel suo discorso ai Vescovi italiani- “ un falso concetto di autonomia”, in virtù<br />
del quale, ”l’uomo dovrebbe svilupparsi solo da se stesso, senza imposizioni da<br />
parte di altri, i quali potrebbero assistere il suo autosviluppo, ma non entrare in<br />
questo sviluppo”.<br />
Al riguardo -ha ribadito il Papa- “ solo l’incontro con il tu e con il noi<br />
apre l’io a se stesso”, per cui “ la cosiddetta educazione antiautoritaria non è<br />
educazione, ma rinuncia all’educazione”.<br />
L’ufficio si fa interprete di questa missione educativa proponendo la<br />
riflessione – per tutti gli operatori pastorali e scolastici- con la presentazione del<br />
Rapporto-Proposta sull’educazione:<br />
“La sfida educativa”, nel mese di Novembre <strong>2010</strong>.<br />
Tale rapporto è la sintesi organica di uno studio di alto profilo scientifico<br />
voluto dalla Presidenza del Comitato del Progetto culturale italiano.<br />
Sulla stessa linea interpretativa, vogliamo presentare l’evento<br />
internazionale:<br />
“Dio oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto”, nel mese di Marzo 2011.<br />
Atti del convegno romano, dal 10 al 12 dicembre 2009, promosso dal<br />
Comitato per il Progetto culturale italiano. La questione di Dio è centrale anche<br />
per la nostra epoca, nella quale spesso si tende a ridurre l’uomo a una sola<br />
dimensione, quella “ orizzontale”, ritenendo irrilevante per la sua vita l’apertura<br />
al trascendente. La relazione con Dio, invece, è essenziale per il cammino<br />
dell’umanità.<br />
“La fede in Dio apre all’uomo l’orizzonte di una speranza certa, che<br />
non delude; indica un solido fondamento su cui poter poggiare senza timore la<br />
vita; chiede di abbandonarsi con fiducia nelle mani dell’Amore che sostiene il<br />
mondo” (Benedetto XVI).
UFFICIO COMUNICAZIONI SOCIALI<br />
(Direttore: don Gioacchino Lanzillo - ucsamalficava@hotmail.it)<br />
Un Piano Integrato e adeguato alla situazione pastorale:<br />
L’idea da sviluppare è quella di un piano “integrato” per le comunicazioni<br />
sociali, a partire dal quale realizzare un ponte di collegamento con la programmazione<br />
pastorale non limitata al solo ufficio diocesano per le comunicazioni<br />
sociali o ai media, ma capace di coinvolgere tutti gli ambiti pastorali. Il piano<br />
deve essere adeguato al contesto specifico della diocesi, tenuto conto che «le<br />
condizioni dei media e le opportunità che si offrono alla Chiesa nel campo delle<br />
comunicazioni sociali sono differenti da nazione a nazione e anche da diocesi a<br />
diocesi di uno stesso Paese».<br />
È importante quindi calibrare il progetto sulle questioni più rilevanti,<br />
destinate a determinare il successo o il fallimento del piano stesso, individuando<br />
obiettivi realistici e realizzabili.<br />
Principali obiettivi del piano pastorale:<br />
L’obiettivo principale del piano pastorale per le Comunicazioni Sociali è<br />
il cambiamento di mentalità di tutti i membri della comunità ecclesiale, coinvolgendo<br />
da più angolature la vita stessa della Chiesa e nel rispetto della specificità<br />
di ogni realtà diocesana. Indichiamo alcuni ambiti di specifica attenzione:<br />
• coniugare fede e cultura - rendere tutti capaci di coniugare l’esperienza di<br />
fede con la nuova cultura mediale, per dare piena attuazione al mandato di<br />
Gesù che ha donato lo Spirito Santo affinché in ogni tempo e secondo il linguaggio<br />
di ciascuna epoca sia annunciato il Vangelo;<br />
• capire e parlare i nuovi linguaggi mediatici - far sì che quanti hanno responsabilità<br />
nella Chiesa, i ministri, i catechisti e tutti i fedeli siano in grado<br />
di capire, interpretare e parlare il “nuovo linguaggio” dei media e non si sottraggano<br />
al compito di usarli, assieme alle nuove tecnologie informatiche, per<br />
rimuovere gli ostacoli al progresso umano e alla proclamazione del Vangelo,<br />
con particolare attenzione alle persone più lontane e in difficoltà;<br />
• integrare i media con la pastorale - operare perché i media siano utilizzati<br />
per fornire informazioni, ma anche per sviluppare la crescita e la maturazione<br />
della fede. Ciò accade solo quando una diocesi, oltre a possedere una visione<br />
nuova e organica della comunicazione della fede, investe sui media impiegandoli<br />
non in maniera isolata, ma all’interno di una strategia pastorale;<br />
• formare gli operatori pastorali - sviluppare il senso critico, necessario per<br />
una sincera ricerca della verità. In generale, la capacità dei media di generare<br />
idee e aprire al confronto va incoraggiata anche sul piano religioso, pur<br />
vigilando perché i contenuti della fede non siano banalizzati, manipolati e<br />
spettacolarizzati;<br />
75
• favorire la ricerca della verità - formare comunicatori non più isolati, né<br />
operatori pastorali dispersi, per un impulso deciso a un piano integrato delle<br />
comunicazioni, nella consapevolezza che il comunicare è una dimensione imprescindibile<br />
d’ogni attività o progetto pastorale;<br />
• condividere le risorse e creare sinergie - condividere le risorse favorendo<br />
una sapiente sinergia tra le molte iniziative mediali. Il patrimonio dei media<br />
presenti nella diocesi va integrato con le diverse realtà esistenti a livello locale,<br />
interdiocesano, regionale, nazionale e in alcuni casi anche internazionale;<br />
• partecipare al progresso dei popoli - favorire una comprensione del significato<br />
della nuova era dei media e del loro impatto sullo sviluppo dei popoli<br />
e delle culture, per una comunità ecclesiale capace di responsabilità nei processi<br />
culturali, con compiti di vigilanza e di reale partecipazione al progresso<br />
dei popoli;<br />
• investire risorse umane ed economiche - garantire le risorse umane ed economiche<br />
necessarie al pieno sviluppo dei progetti, promuovendo la formazione<br />
qualificata degli operatori, anche presbiteri, e facendo crescere una sana<br />
cultura d’impresa in grado di offrire efficienza e adeguati profili economici<br />
nella gestione dei media.<br />
Una curiosità:<br />
Interessante è il Progetto di Avvenire “Portaparola”.<br />
Esso ha preso avvio nel 2002 sullo slancio impresso dal convegno nazionale<br />
“Parabole madiatiche. Fare cultura nel tempo della comunicazione”, organizzato<br />
dall’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali della CEI.<br />
Da allora Avvenire, il quotidiano dei cattolici, si è fatto interprete e organizzatore<br />
di questo progetto comunicativo: diffondere nelle comunità cristiane<br />
un’attenzione e una sensibilità nuove verso i mass media, all’altezza cioè del<br />
loro crescente impatto sulla coscienza della gente. Cattolici inclusi. Passaggio<br />
indispensabile per svegliare questa coscienza è la creazione in ognuna delle 26<br />
mila parrocchie italiane di almeno un animatore della cultura e delle comunicazioni<br />
sociali: il Portaparola, da mettere in rete con gli altri nella sua diocesi.<br />
A questo Portaparola spetta di adoperarsi per una vera e propria pastorale<br />
delle comunicazioni sociali e della cultura e di allearsi con operatori e iniziative<br />
messe a punto per risvegliare lo spirito critico dei credenti, la loro intelligenza<br />
ispirata dalla fede, la loro capacità di maturare giudizi autonomi e originali e il<br />
loro pensiero illuminato dal Vangelo più che dal pensiero mediatico corrente.<br />
Strumenti per l’attività del Portaparola sono tutti i media cattolici: il<br />
quotidiano nazionale Avvenire, il settimanale diocesano, le riviste cattoliche, Tv<br />
e radio, locali e nazionali o anche solo la Messa domenicale, avendo coscienza<br />
che la scelta di un programma televisivo o di un giornale non è ininfluente sulla<br />
formazione della coscienza.<br />
76
Un nuovo impulso ai compiti che spettano al Portaparola viene dato dal “ Direttorio<br />
sulle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa – Comunicazione e<br />
missione” – presentato nell’autunno 2004.<br />
È il testo di riferimento per il tema della pastorale della comunicazione della<br />
Chiesa italiana (al capitolo VI sono definiti il profilo e le finalità di questa nuova<br />
figura pastorale che si impegna a diffondere Avvenire e i media cattolici, sensibilizza<br />
la comunità parrocchiale sull’importanza di un uso critico dei mezzi di<br />
comunicazione sociale e sperimenta nuovi percorsi di evangelizzazione attraverso<br />
l’uso di tutti i media).<br />
Cosa può fare il Portaparola?<br />
a. Organizza il programma culturale della parrocchia con il gruppo degli animatori<br />
(conferenze, mostre, dibattiti, concerti, spettacoli, cineforum..), in sintonia<br />
con il parroco e il piano pastorale della diocesi;<br />
b. Promuove la conoscenza della stampa cattolica nazionale e diocesana e la<br />
diffonde organizzando un’equipe per animare il Punto Portaparola alle Messe<br />
domenicali;<br />
c. Usa articoli della stampa cattolica per aiutare a riflettere da cristiani sull’attualità;<br />
d. Incoraggia le letture tra i parrocchiani. Si aggiorna sulle novità bibliografiche<br />
e offre consigli per letture intelligenti a laici adulti, famiglie e adolescenti;<br />
e. Cura la propria formazione culturale e la capacità di analisi critica dei programmi<br />
tv. Diffonde la conoscenza della radio diocesana;<br />
f. Realizza il bollettino parrocchiale, vi collabora curandone una sezione su<br />
cultura e mass media, oppure confeziona un vero e proprio notiziario sulle<br />
attività del Portaparola;<br />
g. Monitora i palinsesti delle televisioni nazionali e locali e consiglia ai parrocchiani<br />
i programmi che vale la pena vedere in famiglia, diffondendo la conoscenza<br />
di tv cattoliche nazionali e locali;<br />
h. Organizza la biblioteca e la videoteca della parrocchia. Allestisce e coordina<br />
la libreria parrocchiale;<br />
i. Segue il calendario di concerti, spettacoli teatrali, mostre e convegni in città e<br />
nei dintorni e ne propone una selezione;<br />
j. Si interessa del sito internet della parrocchia, coordina chi lo realizza, si occupa<br />
dei contenuti.<br />
77
Iniziative Anno <strong>2010</strong>-2011:<br />
• Sabato 22 gennaio 2011 ore 20,00<br />
Oratorio S. Alfonso - Via Filangieri - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>:<br />
Comunicare la Chiesa. Una, santa, cattolica<br />
• Lunedì 24 gennaio 2011 ore 19,00<br />
Rettoria di S. Vincenzo - Viale Crispi - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>:<br />
S. Messa nella festa di S. Francesco di Sales<br />
• Dal 5 febbraio 2011 (tutti i sabati di febbraio)<br />
Curia Arcivescovile - Piazza Duomo - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>:<br />
Per fare un sito internet ci vuole...<br />
• Sabato 26 marzo 2011<br />
Centro <strong>Pastorale</strong> S. Vito - Via Salvo d’Acquisto - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>:<br />
Siti internet parrocchiali e degli oratori<br />
• 8 – 9 – 10 luglio 2011<br />
Oratorio S. Alfonso - Via Filangieri - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>:<br />
Laboratorio e Campo scuola degli Operatori della Comunicazione<br />
Ieri bollettino parrocchiale, domani giornale della comunità.<br />
78
UFFICIO PER L’ECUMENISMO<br />
E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO<br />
(Direttore: Don Antonio Porpora)<br />
Il tema per la Settimana di Preghiera per l’Unità de Cristiani inviterà<br />
quest’anno le Chiese cristiane a volgere lo sguardo a Gerusalemme. L’argomento<br />
proposto per quest’anno è stato infatti scelto dai capi delle Chiese e Comunità<br />
ecclesiali cristiane presenti in quella che a giusto titolo può essere considerata la<br />
Chiesa madre. Il tema riecheggia gli Atti degli Apostoli dove della prima comunità<br />
cristiana si dice: ‘Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli<br />
e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere’. L’intenzione<br />
che soggiace alla duplice scelta è quella di invitare ‘ a volgere lo sguardo a ciò<br />
che nelle fede è essenziale e a ricordare il tempo in cui la Chiesa era una’. Dal<br />
18 al 25 gennaio 2011 come di consueto saremo invitati a rendere partecipi le<br />
nostre Comunità parrocchiale dell’impegno di preghiera che coinvolgerà tutte<br />
le Chiese cristiane, valorizzando il sussidio che come di consueto verrà posto a<br />
disposizione.<br />
Lo sviluppo della dimensione ecumenica conosciuto dalla nostra Arcidiocesi<br />
nel decennio trascorso richiede uno sforzo di maggiore conoscenza per<br />
essere sempre meno spettatori e ancor più coprotagonisti. Per favorire la formazione<br />
ecumenica si svolgerà in <strong>Amalfi</strong>, presso la Chiesa di S. Maria Maggiore,<br />
nel corso dell’anno pastorale, secondo date e programmi che verranno resi noti,<br />
un corso di formazione ecumenica che si proporrà di far conoscere il decreto<br />
conciliare sull’ecumenismo Unitatis Redintegratio, la storia del Movimento ecumenico<br />
e la fisionomia delle Chiese e Comunità ecclesiali cristiane. Uno spazio<br />
sarà anche dedicato alla conoscenza degli elementi fondamentali dell’Ebraismo.<br />
MOVIMENTI ED AGGREGAZIONI LAICALI<br />
(Coordinatori: Beatrice e Paolo Paolucci carlettone@inwind.it)<br />
Cosa vogliamo raggiungere (obiettivo per l’anno pastorale <strong>2010</strong>-2011):<br />
I Movimenti e le aggregazioni laicali della diocesi valorizzano la consulta loro<br />
dedicata, riflettono per delineare una “loro” via su come sperimentare la comunione<br />
dei carismi iniziano a proporre - secondo modalità stabilite di volta in volta<br />
in sede di consulta e nel pieno rispetto dei carismi e degli itinerari propri di<br />
ciascuna realtà – alcuni gesti o iniziative per promuovere l’esperienza dei valori<br />
della solidarietà e condivisione sia all’interno della Chiesa diocesana che negli<br />
ambienti della società che non sentono il legame con la Chiesa o con la fede.<br />
79
Ragioni che hanno motivato la scelta del presente obiettivo:<br />
1. In questa fase la Consulta diocesana dei movimenti e aggregazioni laicali<br />
manca di una guida per orientare i passi e le coscienze allo sviluppo di una<br />
appartenenza pienamente diocesana. I movimenti e aggregazioni stanno crescendo<br />
verso una maturità di fede “ecclesiale” ma permangono ancora atteggiamenti<br />
e resistenze a confrontarsi e riflettere su come essi possono e<br />
debbono servire la creascita di tutta la Chiesa diocesana. Ci sono ancora qua<br />
e là tendenze a camminare nella fede ma senza alcun legame reale col resto<br />
della Chiesa.<br />
2. In un momento in cui emergono fatiche e contraddizioni circa la necesità di<br />
camminare insieme come Chiesa particolare e a superare i particolarismi e<br />
campanilismi di vario genere, i Movimenti e aggregazioni laicali hanno un<br />
compito fondamentale di creare sensibilità ecclesiale e di testimoniare loro<br />
stessi per primi che i doni suscitati dallo Spirito sono per tutta la Chiesa e per<br />
il suo rinnovamento (LG 12).<br />
3. Occorre superare pienamente ciò che ancora permane delle logiche autonomistiche<br />
tra i Movimenti e aggregazioni laicali e operare una vera conversione<br />
alla consapevolezza che la loro stessa esistenza e i doni ricevuti sono un<br />
bene per il bene di tutta la Chiesa.<br />
80<br />
Attività previste per il <strong>2010</strong>-11<br />
I gruppi, le associazioni e i movimenti hanno accolto benevolmente la<br />
proposta di incontrarsi ogni due mesi, aprendo le porte a tutti coloro che desiderano<br />
conoscere il carisma. Di volta in volta un gruppo di spiritualità secondo<br />
il proprio carisma animerà l’incontro.<br />
Ogni movimento o aggregazione organizza una iniziativa per promuovere,<br />
fuori dalla propria realtà e rivolto verso tutti, qualche gesto o iniziativa<br />
centrato sul valore dell’anno.<br />
Animare la veglia di Pentecoste inserendo un momento speciale sul<br />
tema dello “educarsi alla solidarietà e alla condivisione”.<br />
Ecco i prossimi appuntamenti:<br />
• 11 settembre <strong>2010</strong> - Pellegrinaggio delle famiglie a Pompei promosso dal<br />
Rinnovamento nello Spirito.<br />
• 13 novembre <strong>2010</strong> – Conosciamo la spiritualità di Padre Pio a cura del<br />
Gruppo di preghiera di Padre Pio.<br />
• 12 febbraio 2011 – L’oratorio di san Giovanni Bosco a cura del gruppo dei<br />
Salesiani.
• 9 aprile 2011 – S.O.S. evangelizzazione a cura del Movimento dei focolari<br />
• 11 giugno 2011 - Veglia di Pentecoste.<br />
Ogni gruppo provvederà a diffondere e propagandare l’incontro, scegliendo<br />
anche la sede che sembrerà più consona.<br />
Sarà impegno di ciascun gruppo e movimento, di quelli che hanno desiderio<br />
di iniziare questo nuovo percorso, far sì che questo progetto sia arricchente<br />
per tutti.<br />
Dobbiamo essere locomotive, e non zavorra, che trainano la Chiesa in<br />
questo decennio, di”sfida educativa” come propone la CEI, perché siamo noi i<br />
protagonisti in prima persona.<br />
Non è più tempo di guardarsi indietro di soffermarsi, su quello che poteva<br />
essere stato ma che non è stato, perché questo ci fa diventare statici, morti.<br />
Bisogna trovare la forza di andare avanti.<br />
In ogni momento della vita bisogna cercare e seguire il soffio dello Spirito<br />
Santo che ci guida nella via del Signore, trasformando e rinnovando continuamente<br />
la faccia della terra.<br />
Restando uniti nella preghiera, auguro Buon Lavoro.<br />
ALTRI ORGANISMI OPERANTI NELL’ARCIDIOCESI<br />
CENTRO DI AIUTO ALLA VITA “GIANNA BERETTA”<br />
(Piazza Duomo,9 c/o Pal.Vescovile <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong> tel. 338.5893266<br />
Presidente Dr.ssa Angela Pappalardo)<br />
IL “ MOVIMENTO PER LA VITA” operante a <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong> già<br />
dal febbraio 1987, iscritto alla relativa Federazione nazionale, si è unito nel<br />
dicembre del 2007 al CENTRO DI AIUTO ALLA VITA “Santa GIANNA BE-<br />
RETTA”. Si è scelto di intitolarlo ad una santa contemporanea, medico-pediatra-<br />
sposa e madre di quattro figli, impegnata nell’aiuto sociale ed amante della<br />
vita, che non esitò a sacrificare la sua vita per far nascere il quarto figlio.<br />
Il Movimento ed il Centro, come in tantissime altre Città italiane, operano<br />
su due fronti: rispettivamente per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica<br />
verso l’alta dignità di ogni essere umano, in ogni fase della sua vita e fin dal concepimento,<br />
da una parte (Movimento), e dall’altra per il supporto psicologico<br />
ma anche materiale ed economico alle madri in difficoltà per la propria gravidanza<br />
e che sono propense per l’aborto, affinché possano dire di sì alla vita che<br />
sta sbocciando in loro (Centro).<br />
Grazie a Dio, tanti bambini in questi anni sono stati strappati dall’aborto<br />
dopo che ne abbiamo avuta segnalazione (anche attraverso il numero verde<br />
81
S.O.S. Vita 8008.13000), anche anonima, o dopo che abbiamo”scoperto” noi<br />
stessi che quella vita nel grembo materno era in serio pericolo.<br />
Dopo i nostri “colloqui per la vita” le mamme hanno capito che non potevano<br />
rinunciare al figlio già presente e , se in difficoltà economiche, si sono<br />
tranquillizzate con la promessa di aiuti concreti e di lungo periodo.<br />
Fortunatamente abbiamo la possibilità di aiutare le mamme attraverso<br />
il “Progetto Gemma” che consiste nell’ “adottare” con un contributo economico<br />
mensile, una mamma dal terzo mese di gravidanza fino al primo anno di<br />
vita del bambino, da parte di parrocchie, gruppi di amici e singole persone e le<br />
cui somme raccolte ci vengono versate, in seguito a nostra segnalazione, dalla<br />
Fondazione Vita Nova, per devolverle poi interamente alla mamma in difficoltà,<br />
per i 18 mesi.<br />
Quando però non riteniamo opportuno richiedere il “Progetto Gemma<br />
”, o quando non ci viene concesso, abbiamo la necessità di mettere insieme una<br />
somma (naturalmente ci autofinanziamo) che ci metta in condizione di acquistare<br />
tutine, pannolini, latte in polvere e generi alimentari vari, (quello che noi<br />
abbiamo denominato”Progetto Santa Gianna”)<br />
In ogni caso, specialmente in questi ultimi anni ci siamo resi conto che<br />
diventa davvero difficile (ma non per questo possiamo rinunciare a tentare!)<br />
evitare quegli aborti già programmati e quindi diventa sempre più urgente agire<br />
preventivamente diffondendo una sensibilizzazione culturale sul tema della<br />
difesa per la vita.<br />
Pertanto, per diffondere questa urgente ed improcrastinabile educazione<br />
al rispetto alla vita fin dai suoi primi albori, intendiamo promuovere in particolare,<br />
tra l’altro, le seguenti iniziative:<br />
Introduzione di una lezione sul rispetto alla vita (con utilizzo di video ed<br />
opuscoli) nell’ambito dei corsi di preparazione al matrimonio foraniali o parrocchiali<br />
Corso di bioetica ed educazione al rispetto per la vita, che si terrà presumibilmente<br />
nei mesi di ottobre-novembre <strong>2010</strong> (potrà poi essere replicato nei mesi<br />
di marzo-aprile 2011) e che potrà essere organizzato anche in collaborazione<br />
con la Caritas Diocesana - come si vede nel seguente programma di massima,<br />
prevede 5 incontri – con l’intervento di esperti del settore, ed è rivolto<br />
soprattutto agli studenti, ai giovani e alle giovani coppie ma anche a quanti<br />
intendono fare chiarezza su questi temi tante volte mistificati dai mass media:<br />
I. Incontro: “la vita umana prima meraviglia”<br />
II. Incontro: La Legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza<br />
dal 1978 ad oggi<br />
III. Fecondazione in vitro. La Legge 40<br />
IV. Le problematiche del fine-vita<br />
V. Storia del Movimento per la vita e dei Centri di Aiuto alla vita in<br />
Italia.<br />
82
Pubblicazione del testo (attualmente il manoscritto è già quasi pronto) “Abbiamo<br />
detto sì alla vita” : raccolta di storie vere di mamme che hanno scelto<br />
la vita dopo aver incontrato i volontari per la vita di <strong>Cava</strong>.<br />
Presentazione dello stesso testo durante un convegno indetto in occasione<br />
della Giornata per la vita del 6 febbraio 2011 che vedrà tra gli altri partecipanti<br />
l’on. Carlo Casini, resp. Nazionale del Movimento per la vita.<br />
Le suddette iniziative si intendono pertanto realizzare nell’ambito della programmazione<br />
delle attività diocesane.<br />
Contatti: Presidente del M.P.V e CAV. “Gianna Beretta” di ”<strong>Cava</strong> de’<strong>Tirreni</strong>:<br />
Dr.ssa Angela Pappalardo - Piazza Duomo, 9 c/o Pal.Vescovile - tel.<br />
338.5893266<br />
AMCI<br />
(Consigliere Nazionale dott. Giuseppe Battimelli)<br />
L’Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI), è una gloriosa ed<br />
antica associazione di professionisti della Chiesa cattolica che “trova in Gesù<br />
Cristo “medico del corpo e dello spirito” il fondamento della propria spiritualità;<br />
coltiva una devozione particolare a Maria Santissima Salute degli infermi;<br />
ha come patrono San Luca Evangelista e Medico, nella cui festa (18 ottobre)<br />
inaugura l’anno sociale” (Art.2 dello Statuto) ed è “riconosciuta dalla Conferenza<br />
Episcopale Italiana; aderisce alla Consulta Nazionale delle Aggregazioni<br />
Laicali; collabora con il Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la<br />
<strong>Pastorale</strong> della Salute) e con la Pontificia Accademia per la Vita (Art.3).<br />
Relativamente a quanto svolto nello scorso anno sociale:<br />
L’anno sociale della sezione “s. Giuseppe Moscati” dell’arcidiocesi<br />
di <strong>Amalfi</strong>-<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong> appena conclusosi, è stato come al solito intenso<br />
e proficuo, contribuendo alla formazione permanente dei medici in ambito<br />
spirituale, etico e morale in particolare su temi scientifici e professionali.<br />
Sono intervenute personalità di rilievo, come il Prof. Lucio Romano, co-Presidente<br />
Nazionale di Scienza & Vita, che ha rilanciato proprio da <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />
nell’ottobre scorso, la campagna “Liberi per Vivere”, indetta per riaffermare<br />
l’inviolabilità della vita umana dal concepimento al suo termine naturale.<br />
E’da ricordare anche la celebrazione della festa liturgica di S. Giuseppe<br />
Moscati (16 novembre), avvenuta con un importante convegno presso la Chiesa<br />
parrocchiale di S.Vito Martire di <strong>Cava</strong>, e con il dono da parte della sezione di<br />
83
una effige del santo medico, apposta nei locali, sottostanti la chiesa e adibiti a<br />
laboratorio a lui intitolato.<br />
Significativa poi è stato nel gennaio scorso l’incontro di preghiera con<br />
l’Associazione Onlus di Volontariato Missionario “E ti porto in Africa…”<br />
che svolge la sua attività di solidarietà per i popoli del continente nero, perché<br />
per l’occasione, è stata esposta una preziosa reliquia “ex ossibus”, cioè un frammento<br />
di osso di s. Giuseppe Moscati, che la suddetta associazione di volontariato<br />
ha poi portato per lasciarla per sempre, in una chiesetta nel Villaggio di Koun<br />
Fao (Costa d’Avorio), dedicata al santo medico. A tal fine, i medici cattolici di<br />
<strong>Amalfi</strong>-<strong>Cava</strong> hanno donato un artistico pannello in ceramica raffigurante il santo,<br />
da apporre all’esterno della predetta chiesa africana.<br />
Nel maggio scorso infine, s’è svolto il pellegrinaggio nazionale<br />
dell’AMCI a Lourdes, in occasione del Congresso Mondiale della FIAMC (Federazione<br />
Internazionale Associazioni Medici Cattolici).<br />
84<br />
<strong>Programma</strong>zione per il <strong>2010</strong>-2011:<br />
Anche l’anno sociale <strong>2010</strong>-2011 della sezione diocesana, guidata<br />
dal Presidente nonché Consigliere Nazionale, dott. Giuseppe Battimelli e<br />
dall’assistente ecclesiastico Mons. Carlo Papa, si presenta particolarmente<br />
importante e denso di eventi di grande rilievo.<br />
Inserendola nelle manifestazioni per le celebrazioni dell’apertura della<br />
nuova Chiesa di S. Alfonso, il presidente Battimelli, ha fortemente voluto<br />
che l’inaugurazione ufficiale dell’anno sociale dell’AMCI avvenga presso il<br />
costruendo complesso parrocchiale di via Filangieri di <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>, con un<br />
importantissimo convegno per rendere omaggio alla figura e alla teologia morale<br />
del grande dottore della chiesa e patrono dei moralisti.<br />
L’evento avrà luogo il 30 ottobre <strong>2010</strong> sul tema “FEDE E MORA-<br />
LE” e vedrà la partecipazione di due teologi di grande rilievo nazionale: il<br />
Prof. P. Sabatino Majorano C.SS.R., ordinario di Teologia Morale e già preside<br />
all’Accademia Alfonsiana di Roma ed il Prof. P. Mauro Cozzoli, ordinario<br />
di Teologia Morale all’Università Lateranense di Roma e vice assistente ecclesiastico<br />
nazionale dell’AMCI. Invitato per l’occasione anche il Prof. P. Giovanni<br />
Vicidomini C.SS.R., Superiore della Casa dei Redentoristi di Pagani, che è<br />
stato parroco negli anni ‘70 della parrocchia di S. Alfonso a <strong>Cava</strong>.<br />
Successivamente sarà ricordata con particolare devozione la data del<br />
16 novembre, memoria liturgica di S. Giuseppe Moscati, a cui i medici cattolici<br />
cercano di ispirare la loro vita e al quale la sezione AMCI diocesana è<br />
dedicata.<br />
Grande rilevanza si darà anche alla celebrazione della XIX Giornata<br />
Mondiale del Malato (11 febbrio 2011), perché, grazie alla personale amicizia<br />
con il dr. Battimelli, sarà presente a <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>, don Andrea Manto,
Direttore dell’Ufficio Nazionale per la <strong>Pastorale</strong> della Sanità della C.E.I.<br />
(Conferenza Episcopale Italiana) e medico-geriatra egli stesso.<br />
Naturalmente sarà curato particolarmente anche l’approfondimento<br />
spirituale, con i consueti ritiri spirituali nei tempi liturgici “forti” dell’Avvento e<br />
della Quaresima, predicati da Mons. Carlo Papa.<br />
Per la realizzazione dell’impegnativo programma, i medici cattolici<br />
sanno di essere sostenuti ed incoraggiati, come sempre, dall’Arcivescovo,<br />
Mons. Orazio Soricelli, a cui essi sono particolarmente legati da sentimenti<br />
di affetto e di devozione, perseguendo lo scopo di inserirsi nel piano pastorale<br />
diocesano “camminiamo insieme” (nella prospettiva concreta proposta per<br />
quest’anno che consiste nel fare esperienza di un processo educativo ai valori<br />
della solidarietà e della condivisione), che con l’aiuto dello Spirito e la buona<br />
volontà di tutti, ed ad onta di difficoltà e ritardi, sta dando copiosi frutti spirituali<br />
anche nel “favorire l’evangelizzazione del mondo sanitario per la realizzazione,<br />
unitamente agli ammalati e agli altri operatori sanitari, di un’autentica comunità<br />
che testimoni i valori cristiani della vita” (Art. 4 dello Statuto Amci).<br />
85
4° livello:<br />
PASTORALE MINISTERIALE<br />
La formazione ministeriale per la Chiesa attua il suo compito di evangelizzazione,<br />
che conosce tempi e modalità diversi. Essa, infatti, si esplica ora<br />
come primo annuncio o scoperta della fede, ora come catechesi o approfondimento<br />
della fede stessa, ora come riscoperta o ricominciamento del cammino<br />
di fede per chi, per qualsiasi motivo, non ha coltivato tale valore, ora come formazione<br />
permanente, per ravvivare, tenere sempre viva la fiaccola della fede. In<br />
questo senso la formazione è una esigenza sempre attuale a tutti i livelli di ministerialità<br />
nella Chiesa: dai presbiteri ai consacrati, ai diaconi, a tutti gli operatori<br />
pastorali. Nel piano è previsto ormai in modo costante lo svolgimento annuale di<br />
un Convegno <strong>Pastorale</strong> Diocesano per creare uno spazio di dialogo e studio su<br />
tematiche pastorali attuali.<br />
Il Convegno Diocesano per il 2011 è fissato per il 22-23 Settembre, presso<br />
il Convento S. Francesco di <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>. Il Convegno anche se non di grandi<br />
dimensioni, è un momento utile a far crescere la coscienza della Chiesa locale.<br />
Il tema di questo anno è: “Educare… alla solidarietà e alla condivisione”.<br />
NOTA: Per il Calendario delle attività, ad oggi definibile, vedi le sezioni in<br />
fondo al volume<br />
a. Presbiteri.<br />
La Commissione presbiterale programma i ritiri mensili e gli esercizi spirituali<br />
annuali per il Clero. Nulla vieta, dopo esperienze precedenti in cui i ritiri<br />
mensili sono stati autogestiti, che il tema venga trattato per tutto l’anno da<br />
uno o due esperti, lasciando sempre ampio spazio al confronto tra i presbiteri.<br />
Per gli esercizi annuali, verificare tra gli stessi sacerdoti la validità della formula<br />
sperimentata.<br />
b. Ritiri mensili del clero (compresi i presbiteri religiosi).<br />
Struttura degli incontri:<br />
Esposizione e adorazione eucaristica<br />
Ora Media con breve meditazione spirituale<br />
Tempo di riflessione personale con tempo per le confessioni<br />
Benedizione eucaristica<br />
Pausa caffé<br />
Riflessione su un tema riguardante la spiritualità di comunione<br />
Assemblea finale con interventi liberi circa le implicazioni del tema nella vita<br />
dei presbiteri<br />
Comunicazioni finali<br />
Pranzo<br />
87
c. Esercizi spirituali del clero<br />
Si svolgono in due turni, estivo ed autunnale per consentire la più ampia<br />
partecipazione dei presbiteri.<br />
d. Diaconi Permanenti<br />
Continuare i ritiri mensili sullo stesso tema dei presbiteri, cercando di coinvolgerli<br />
di più nel Piano pastorale (nelle parrocchie, dove sono presenti, i<br />
diaconi sono membri di diritto della EPAP). Nella seconda parte del ritiro si<br />
possono trattare sempre argomenti di attualità.<br />
e. Consacrati<br />
Il vescovo proporrà all’USMI che uno o due ritiri all’anno siano tenuti sulla<br />
spiritualità di comunione che sottostà al piano pastorale diocesano. Potrebbe<br />
tenerli il vicario per l’azione pastorale.<br />
f. Laici<br />
A) Dagli anni passati abbiamo l’esperienza positiva della SFOP (scuola di<br />
formazione operatori pastorali). Da ciò traiamo la convinzione che essa<br />
è da rivalutare e riproporre, raccordandola, però, con il Piano pastorale.<br />
Si intenderebbe, perciò, di riprendere la struttura triennale della stessa<br />
incentrata sul “Credo”, con riferimento alla nota pastorale della CEI per<br />
il dopo-Verona.<br />
Dopo un biennio di base per tutti, al terzo anno si prevede la specializzazione<br />
per la catechesi, la carità, la liturgia. Si terranno, inoltre, incontri<br />
formativi sul Piano pastorale, con approfondimenti specifici per il membri<br />
delle EPAP.<br />
E’ necessario coinvolgere gli uffici pastorali diocesani di catechesi, liturgia,<br />
carità nella formazione specifica degli operatori e per una sinergia in<br />
ordine al Piano pastorale. La SFOP deve riprendere a livello foraniale. Le<br />
giornate di spiritualità, a cui possono unirsi anche altri laici, vanno a scandire<br />
i vari momenti dell’anno. La SFOP deve avere una durata di alcuni<br />
mesi (un semestre); è preferibile che si tenga a livello foraniale, perché la<br />
forania offre maggiori ricchezze di risorse e di confronti tra realtà diverse.<br />
Lo svolgimento può realizzarsi a partire dal mese di Novembre a tutta la<br />
Quaresima.<br />
Rispetto a questa volontà di avviare la SFOP, non si nascondono però<br />
diverse difficoltà in ambito organizzativo e di risorse si rimanda a valutazioni<br />
successive alla pubblicazione di questo programma la effettiva<br />
realizzabilità della formazione SFOP.<br />
88<br />
B) Durante questo anno pastorale l’Arcidiocesi offre ulteriori possibilità di<br />
aggiornamento per tutti i laici con la programmazione di corsi di forma-
zione a sfondo biblico, ecumenico, bioetico, con trattazioni monotematiche.<br />
Essi si svolgeranno in vari punti della diocesi, ma aperti a tutti, per<br />
dare la possibilità di scegliere la partecipazione alla tematica preferita.<br />
<strong>Programma</strong>, date, luogo di svolgimento sanno comunicati in tempo utile<br />
per l’iscrizione e l’inizio stesso dei corsi.<br />
g. Formazione EDAP<br />
Sulla base di esigenze emerse all’interno all’EDAP di rafforzare le motivazioni<br />
e le capacità di svolgimento del proprio ruolo, al di la di attività meramente<br />
organizzative, si è concordato di attuare varie sessioni formative, metodologiche<br />
e di motivazioni spirituali, del gruppo EDAP della diocesi impegnato nei<br />
Progetti Pastorali. Rimane importante per tale attività il supporto di Mondo<br />
Migliore in una ottica non eccessivamente teorica-didattica ma di reale trasfusione<br />
nel gruppo di stimoli rafforzativi e chiarificatori della missione del<br />
Progetto <strong>Pastorale</strong> Diocesano e sua attuazione (vedi dettagli nel paragrafo 5.).<br />
h. Formazione <strong>Pastorale</strong> dei Seminaristi<br />
• Incontri informali con il Vescovo<br />
L’Arcivescovo convocherà, nei momenti opportuni, i seminaristi, singolarmente<br />
e insieme, per incontri informali.<br />
• Incontri di abilitazione alla comprensione/conduzione del piano pastorale<br />
diocesano<br />
Nel periodo natalizio e d’estate il vicario per l’azione pastorale (o chi per<br />
lui) terrà un incontro di mezza giornata sulla comprensione del piano pastorale<br />
diocesano.<br />
89
90<br />
SEGRETERIA DIOCESANA USMI<br />
(Suor Carmela Navarra)<br />
<strong>Programma</strong>zione Anno <strong>Pastorale</strong> <strong>2010</strong>-2011<br />
TEMA: “Confessare la fede narrando l’amore”.<br />
OBIETTIVO GENERALE: “Affidate alla Parola di Dio vogliamo essere segno<br />
e testimonianza del Vangelo nella storia degli uomini del nostro tempo e della<br />
Chiesa diocesana che è in <strong>Amalfi</strong> – <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>”<br />
OBIETTIVI OPERATIVI:<br />
• Riscoprire la vocazione come luogo della teofania dell’amore fedele di Dio,<br />
che ci affida il compito di essere testimoni di umanizzazione e di speranza<br />
nella cultura odierna.<br />
• Offrire percorsi formativi per risvegliare la passione educativa… la sete<br />
che ognuno porta nel cuore; sete di significato e di rapporti umani autentici<br />
(Orientamenti Pastorali <strong>2010</strong>/2020)<br />
• Accompagnare le Comunità locali presenti in Diocesi nel loro percorso di<br />
formazione permanente<br />
• Continuare a tessere reti di relazione, di comunione e di collaborazione tra<br />
le varie realtà di vita consacrata presenti sul territorio diocesano e di collaborazione<br />
con gli Organismi ecclesiali diocesani, avendo come punto di riferimento<br />
il Progetto <strong>Pastorale</strong> Diocesano.<br />
SEGRETERIA:<br />
Assemblea Regionale USMI – CISM<br />
Data: 16 ottobre <strong>2010</strong><br />
Sede: Centro Ed. “Beata Vergine di Pompei” – Pompei<br />
Relatore: d. Adolfo Russo<br />
Tema: “La vita consacrata in Campania di fronte alla sfida educativa”<br />
Assemblea Regionale USMI<br />
Data: 6 maggio 2011<br />
Sede: Centro Ed. “Beata Vergine di Pompei” – Pompei<br />
Relatore: Prof.ssa Antonietta Augruso<br />
Tema: “La Parola rinnova la nostra passione educativa e ci rende capaci di<br />
vivere relazioni d’amore”<br />
AREA della FORMAZIONE:<br />
Incontri Juniores:<br />
Data: 5/7 novembre <strong>2010</strong><br />
Sede: Cappella Cangiani – Napoli<br />
Relatore: Sr. Marcella Farina<br />
Tema: “Gesù Cristo, misura del nuovo umanesimo”
Data: 4/6 marzo 2011<br />
Sede: Cappella Cangiani – Napoli<br />
Relatore: Sr. Marcella Farina<br />
Tema: “La Chiesa, sacramento della nuova Umanità”<br />
Convegno Superiore Locali e loro Consigli:<br />
Data: 29 aprile/1 maggio 2011<br />
Sede: Cappella Cangiani – Napoli<br />
Relatore: Sr. Alessandra Smerilli – Docente di Economia Politica<br />
Tema: “Una festione innovativa per la vitalità del carisma”<br />
AREA DELLA PASTORALE ORDINARIA:<br />
Data: 28 novembre <strong>2010</strong> – 1 domenica di Avvento<br />
Sede: Cappella Cangiani – Napoli<br />
Relatore: dott.ssa Antonietta Augruso<br />
Tema: “Verso il Natale: la spiritualità del vegliare.”<br />
Data: 13 marzo 2011 – 1 domenica di Quaresima<br />
Sede: Cappella Cangiani – Napoli<br />
Relatore: dott.ssa Antonietta Augruso<br />
Tema: “Verso la Pasqua: la spiritualità del vegliare”<br />
INCONTRI DIOCESANI:<br />
Relatore: P. Giuseppe Celli – Vicario per la vita consacrata<br />
Data: 3 ottobre <strong>2010</strong><br />
Sede: Suore della Carità di S. Giovanna Antida Thouret - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />
Data: 7 novembre <strong>2010</strong><br />
Sede: Suore Domenicane del S. Rosario - Maiori<br />
Data: 5 dicembre <strong>2010</strong><br />
Sede: Suore della Carità di S. Giovanna Antida Thouret - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />
Data: 9 gennaio 2011<br />
Sede: Suore Domenicane del S. Rosario - Maiori<br />
Data: 1 febbraio 2011 – ore 17,30<br />
Sede: Protomonastero Monache Redentoriste - Scala<br />
Celebrazione Eucaristica nella Festa della Presentazione del Signore<br />
Data: 6 marzo 2011<br />
Sede: Suore della Carità di S. Giovanna Antida Thouret - <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />
Data: 3 aprile 2011<br />
Sede: Suore Domenicane del S. Rosario - Maiori<br />
91
Obiettivo:<br />
5° livello:<br />
STRUTTURE DIOCESANE E PARROCCHIALI<br />
si verifica l’esistenza e il funzionamento delle strutture di comunicazione,<br />
partecipazione e consultazione, e si comincia un accompagnamento piu’ sistematico<br />
di esse.<br />
Motivazioni:<br />
1. Non sono in parte o del tutto presenti e/o operative le strutture che consentono<br />
un coinvolgimento ed una reale partecipazione nei diversi campi dell’azione<br />
pastorale.<br />
2. Il battesimo che ha incorporato a Cristo il popolo, genera il diritto/dovere alla<br />
partecipazione nella vita e missione della chiesa attraverso strutture funzionali.<br />
3. Bisogna crescere nel senso di responsabilità e nella coscienza che tutti possono<br />
e devono avere un posto per esprimere la propria parola e che si devono<br />
creare le strutture perché questo avvenga.<br />
Come si intende raggiungere l’obiettivo:<br />
In considerazione dei risultati già raggiunti a questo livello nel quadriennio<br />
2006-10 da una discreta percentuale di Parrocchie, di seguito sono indicate,<br />
per ogni ambito, ed a continuazione e raggiungimento dell’obiettivo su riportato,<br />
le attività operative e formative previste per il <strong>2010</strong>-11.<br />
Attività dell’EDAP:<br />
Come consuntivo globale di quanto svolto nel 2009-10 e relativa programmazione<br />
del prossimo triennio <strong>2010</strong>-2013 (in particolare del primo anno<br />
<strong>2010</strong>-2011), si veda quanto riportato all’inizio di questo volume nel paragrafo:<br />
INTRODUZIONE ALL’OBIETTIVO GENERALE <strong>2010</strong>-2011.<br />
Spesso si è sentita la diffidenza di alcune persone a tutti i gradi di coinvolgimento<br />
(operatori pastorali, responsabili di uffici diocesani e di associazioni,<br />
clero, laici, gente comune, etc.) circa la efficacia di attuazione dei vari Piani<br />
Pastorali emessi annualmente, da cui emerge anche una facile critica, spesso<br />
solo distruttiva o denigratoria, sia “di quello” che si richiede di attuare nella<br />
programmazione, sia “verso quelli” che sono impegnati in questo progetto<br />
credendo nella forza dello Spirito Santo e nei risultati che lentamente si stanno<br />
ottenendo.<br />
Ci è sembrato quindi utile in questa edizione del <strong>Programma</strong> <strong>Pastorale</strong><br />
<strong>2010</strong>-2011, al termine di un primo quadriennio di pastorale diocesana svolta<br />
secondo la volontà dell’Arcivescovo e le metodologie del Movimento Mondo<br />
93
Migliore di Roma, di riportare i risultati di una analisi fatta a Giugno <strong>2010</strong> su tutte<br />
le Parrocchie della Diocesi, sulla base di una indagine mirata proprio ad avere<br />
una valutazione concreta dello stato di diffusione, conoscenza e raggiungimento<br />
obiettivi del Progetto <strong>Pastorale</strong>.<br />
Tali risultati sono quindi frutto di una analisi di dati e informazioni richieste<br />
(Schede di Verifica) e poi ricevute direttamente dalle Parrocchie, una sorta<br />
quindi di “discernimento” statistico ma anche integrato da commenti, problemi,<br />
segni di crescita e volontà di proseguire nel raggiungimento della meta, ancora<br />
ideale, di una Diocesi più consapevole della propria unità, umanità e cristianità.<br />
La logica di sviluppo del Progetto <strong>Pastorale</strong> Diocesano presuppone, come<br />
metodologia, che alla programmazione ed attuazione delle iniziative pastorali<br />
debba seguire una verifica sui risultati che esse hanno prodotto per motivare poi<br />
la continuazione del progetto, per cui sia lo scorso anno che a Giugno del <strong>2010</strong><br />
è stata fatta tale verifica. Di seguito si riporta sinteticamente quanto è risultato<br />
ovviamente dall’ultima verifica essendo quella più importante per la programmazione<br />
di un successivo triennio.<br />
E’ stata diffusa a tutte le Parrocchie una Scheda di Verifica contenente una<br />
serie di domande con n° 4 relative risposte preimpostate (A, B, C e D), nonché<br />
dei campi per annotazioni libere.<br />
Sono ritornate n° 22 Schede compilate (che in alcuni casi rappresentavano il<br />
giudizio comune di più Parrocchie di piccole dimensioni), che in totale hanno<br />
rappresentato il 60 % delle circa 70 Parrocchie totali della Diocesi. Quindi un<br />
campione statistico molto elevato.<br />
La compilazione delle schede ricevute a volte è risultata scarna, ma in<br />
gran parte dei casi molto dettagliata, evidenziando comunque l’interesse dei parroci<br />
degli operatori.<br />
Dalle Schede complessivamente ricevute, strutturate con una tecnica di<br />
risposte preimpostate o campi da compilare con informazioni specifiche, è stato<br />
possibile estrarre di valori numerici totali e/o percentuali così distribuiti:<br />
94<br />
n° parrocchie n° famiglie<br />
42<br />
(pari al 60%)<br />
n° zone<br />
parr.<br />
n° resp.<br />
zona<br />
n° membri<br />
Epap<br />
n° messaggeri<br />
n° lettere distribuite<br />
alle<br />
famiglie<br />
14201 120 98 108 379 8460<br />
Ricordando in modo semplificato le possibili risposte alle domande (il cui<br />
dettaglio è nelle Schede di Valutazione diffuse a tutte le parrocchie/operatoti):<br />
• Domande A: “Pieno raggiungimento di interesse e/o obiettivi”<br />
• Domande B: “Medio-alto raggiungimento di interesse e/o obiettivi”<br />
• Domande C: “Medio-basso raggiungimento di interesse e/o obiettivi”<br />
• Domande D: “Basso o nessun raggiungimento di interesse e/o obiettivi”
di seguito si riportano i risultati ottenuti, con particolare evidenza al dato finale<br />
di “Valutazione Piena e Medio-alta” che esprime il livello ben superiore<br />
alla metà (64,39) di: adesione, partecipazione, coinvolgimento, segni di crescita,<br />
problematiche presenti ma risolvibili e valutazione generale, rispetto alla totalità<br />
delle parrocchie, operatori, clero e laici della Diocesi:<br />
% di risposte alle<br />
domande A<br />
% di risposte alle<br />
domande B<br />
% di risposte alle<br />
domande C<br />
% di risposte alle<br />
domande D<br />
% Valutazione<br />
Piena e Medioalta<br />
(risposte A+B)<br />
14,39 50,00 28,03 7,58 64,39<br />
Naturalmente oltre a questi dati numerici è stata fatta anche una valutazione<br />
di tutte le risposte date in forma di commenti (non presenti su tutte le<br />
Schede), ottenendo dei risultati che sono riportati di seguito, che esprimono le<br />
sensazioni oggettive dei parroci e degli operatori sui segni di crescita, le reazioni<br />
della gente ed i problemi più significativi attualmente ancora riscontrati e relative<br />
cause, determinando quindi una valutazione finale sul raggiungimento della<br />
meta del primo triennio (quadriennio):<br />
Segni di crescita:<br />
• Maggiore interesse e partecipazione;<br />
• Discreta partecipazione ai centri di ascolto e preghiera in cui i fedeli si sono<br />
sentiti protagonisti, nel loro condominio, di un momento di accoglienza e<br />
condivisione;<br />
• Coinvolgimento e impegno dei responsabili di zona e messaggeri;<br />
• Interesse e partecipazione delle persone che hanno dimostrato già in passato<br />
sensibilità verso proposte spirituali e/o culturali.<br />
Problemi più significativi (Reazioni della gente):<br />
• Esiguo numero e scarso impegno e disponibilità degli operatori;<br />
• Scarsa vivacità della fede e paura del confronto specie nei gruppi di ascolto<br />
della Parola;<br />
• Difficoltà a stimolare e aggregare chi è distratto da altro o non vuol essere<br />
coinvolto;<br />
• I fedeli si lasciano poco coinvolgere da iniziative ecclesiali;<br />
• Problemi di tempo dovuti al lavoro;<br />
• Più partecipazione solo nelle celebrazioni liturgiche di Natale, Pasqua o delle<br />
Prime Comunioni;<br />
• La parrocchia è considerata ancora un “ufficio di rilascio” certificati o sacramenti;<br />
• Dimensioni contenute della chiesa rispetto al territorio parrocchiale e confini<br />
da rivedere.<br />
95
• Alcune indifferenze al Piano per una non piena partecipazione di tutte le<br />
Parrocchie.<br />
Conclusioni:<br />
Innanzitutto si rileva che le schede pervenute rappresentano più della<br />
metà delle parrocchie della diocesi (il 60 %).<br />
Alla domanda su come ha reagito la gente alle iniziative le risposte B<br />
(discreto interesse e partecipazione) e C (poco interesse e partecipazione) sono<br />
in numero prevalente sulle altre domande, con una discreta prevalenza delle risposta<br />
B (discreto incremento di presenza e di attenzione)<br />
I problemi relativi all’avvio e alla realizzazione del progetto sono collegati<br />
innanzitutto alla difficoltà di creare strutture di comunicazione e collegamento.<br />
Nelle risposte sintetiche preimpostate alla domanda 4 prevalgono i problemi<br />
organizzativi (risposta B) e di disponibilità e impegno di operatori (risposta<br />
C), mentre solo una risposta fa riferimento a problemi di poca fede vissuta,<br />
indifferenza e individualismo, pur comparendo questo problema nei commenti.<br />
Dai commenti emerge la difficoltà di superare una prassi di tradizione, di<br />
raggiungere la maggioranza del popolo di Dio e di camminare insieme a livello<br />
diocesano.<br />
La meta quindi si ritiene raggiunta parzialmente sia in relativamente<br />
alle due zone diocesane sia per ogni zona stessa. Si può quindi ipotizzare che<br />
il progetto pastorale diocesano, pur essendosi avviato in parte e con difficoltà,<br />
dove è stato possibile comprenderlo e realizzarlo con una certa continuità, ha<br />
determinato reazioni positive.<br />
Le attività EDAP per il <strong>2010</strong>-11 sono di seguito definite:<br />
1. Settembre ‘10: completamento documento di <strong>Programma</strong>zione <strong>2010</strong>-11 con<br />
consegna delle copie simboliche alla Celebrazione del 23 Settembre <strong>2010</strong> al<br />
Duomo di <strong>Amalfi</strong> per il decennale dell’ingresso in Diocesi dell’Arcivescovo<br />
S.E. Mons. Orazio Soricelli.<br />
2. Si attuerà inoltre il seguente calendario delle attività dell’EDAP:<br />
⇒ Incontro il 14 Dicembre <strong>2010</strong> dalle 15:00 alle 19:00, della Commissione<br />
per la <strong>Pastorale</strong> delle Moltitudini, presso il Convento di Maiori, con la<br />
presenza di don Enzo Caruso, per la prima attività formativa di abilitazione<br />
e sviluppo del metodo per la pastorale delle moltitudini, orientata<br />
operativamente ai valori/segni del prossimo anno 2011-12.<br />
⇒ Incontro il 17 Gennaio 2011 dell’EDAP generale, presso il Convento di<br />
Maiori dalle 15:00 alle 19:00, con la presenza di don Enzo Caruso, per<br />
attuare un momento di verifica dell’andamento del Progetto <strong>Pastorale</strong>:<br />
difficoltà, motivazioni spirituali e azioni.<br />
96
⇒ Incontro il 18 Gennaio2011 dalle 15:00 alle 18:30, della Commissione<br />
per la <strong>Pastorale</strong> delle Moltitudini presso l’Istituto VOZZI in Via Diego<br />
Taiano, 89 a Vietri sul Mare, con la presenza di don Enzo Caruso, per la<br />
seconda attività formativa di abilitazione e sviluppo del metodo per la<br />
pastorale delle moltitudini, orientata operativamente ai valori/segni del<br />
prossimo anno 2011-12.<br />
⇒ Incontro il 25, 26 e 27 Febbraio 2011 per il Convegno Interdiocesano<br />
EDAP 2011, con le EDAP di altre diocesi italiane, con don Enzo Caruso<br />
c/o Colonia San Benedetto - Cetraro Marina (CS) sul tema “L’Interiorità”.<br />
⇒ Incontro dell’EDAP generale il 29 Marzo 2011, nel pomeriggio dalle<br />
16:00 alle 19:00 presso il Convento di Maiori, dedicato ad un momento<br />
di spiritualità dei membri EDAP, sullo sviluppo del Progetto, curato da<br />
don Angelo Mansi.<br />
⇒ Distribuzione e raccolta da parte di don Angelo Mansi e/o da Ragucci<br />
Marcello, entro Aprile 2011 delle Schede di Verifica delle Epap per registrare<br />
quanto ottenuto nel <strong>2010</strong>-11 (anche se non sarà compresa l’iniziativa<br />
di Maggio). Durante la ricezione delle Schede si inizia la raccolta ed<br />
analisi dei dati anche attraverso comunicazioni via e-mail/telefoniche tra<br />
i membri EDAP.<br />
⇒ Incontro il 03 Maggio 2011 dell’EDAP generale, presso il Convento di<br />
Maiori dalle 15:00 alle 19:00, per analizzare i dati di verifica dell’anno<br />
<strong>2010</strong>-11, secondo le Schede di Verifica delle Epap (che devono essere già<br />
state recapitate entro fine Aprile). I risultati della analisi dovranno essere<br />
disponibili per la Settimana di <strong>Programma</strong>zione.<br />
⇒ Dal 23 al 27 Maggio 2011: Settimana di <strong>Programma</strong>zione per il prossimo<br />
anno 2011-12 dell’EDAP generale, presso il Convento di Maiori, con la<br />
presenza di don Enzo Caruso.<br />
I vari membri EDAP di zona (<strong>Amalfi</strong> e <strong>Cava</strong>), sono comunque disponibili,<br />
previo accordi di data e ora, ad incontrare le Parrocchie più deboli per dare<br />
supporto alla lettura del documento di <strong>Programma</strong>zione <strong>2010</strong>-11 e per la realizzazione<br />
delle strutture (Epap, messaggeri, etc.).<br />
Tali incontri devono essere richiesti dai Vicari foraniali e/o dai Parroci interessati<br />
attraverso don Angelo Mansi.<br />
Le attività Epap per il <strong>2010</strong>-11 sono di seguito definite:<br />
1. N° 2 Incontri: 24 Novembre (con le Epap della zona Costiera) e 3 Dicembre<br />
(con le Epap della zona <strong>Cava</strong>/Vietri/Cetara) in cui don Angelo Mansi ed eventuali<br />
membri EDAP si incontrerà con le strutture Epap e/o suoi referenti, per<br />
un momento di spiritualità e di supporto operativo alle attività programmate<br />
per il <strong>2010</strong>-11 (vedi calendario in appendice)<br />
97
2. Le Epap sviluppano nel corso dell’anno pastorale le attività specifiche:<br />
⇒ Redazione mensile delle Lettere ai Fedeli, secondo il messaggio del Vescovo<br />
e le informazioni del Parroco.<br />
⇒ Incontri con responsabili di zona e messaggeri più presenti (definire un<br />
giorno fisso al mese) per sensibilizzarli e consegnare loro la Lettera ai<br />
Fedeli e avere riscontri sulla distribuzione del mese precedente.<br />
⇒ Diffusione mensile delle Lettere attraverso i responsabili di zona e Messaggeri<br />
nelle varie zone identificate.<br />
⇒ Organizzazione delle attività relative alle celebrazioni e /o eventi, nei<br />
quali saranno sviluppati i segni e gli slogan identificati per la pastorale<br />
delle moltitudini.<br />
⇒ Effettuare la verifica delle iniziative proposte dal programma.<br />
3. Entro Aprile 2011, le Epap compileranno e consegneranno a don Angelo<br />
Mansi o al coordinatore EDAP (Marcello Ragucci), le Schede di Verifica<br />
(quelle già distribuite lo scorso anno o una nuova versione da definire).<br />
Di seguito è riportata la struttura dell’EDAP con i relativi recapiti,<br />
nonché i riferimenti zonali foraniali dei membri EDAP ed Epap, in modo da<br />
consentire la massima possibilità di entrare in contatto con tali strutture per tutte<br />
le informazioni relativi al Progetto <strong>Pastorale</strong>.<br />
Per le Parrocchie che non hanno iniziato e/o completato quanto previsto<br />
nei programmi già dal 2006, vengono riproposte le schede S1, S2, S3,<br />
S4 di sussidio per la determinazione delle strutture di base: Epap, Zone<br />
Pastorali, Rete di Messaggeri, Redattori Lettera alle famiglie.<br />
Si allega anche la Scheda S5 con lo schema di preparazione e verifica<br />
delle iniziative mensili.<br />
98
ORGANIGRAMMA GRUPPO EDAP<br />
ARCIDIOCESI AMALFI - CAVA DE’ TIRRENI<br />
Sua Eccellenza Arcivescovo di <strong>Amalfi</strong> <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />
Don Angelo Mansi (333 3190494 - donangelo@alice.it): Responsabile operativo<br />
Marcello Ragucci (335 8294819 - mragucci@tin.it ): Segretario Generale<br />
Gruppo zonale di <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>:<br />
Adele Di Mauro (338 6954153 - adele.dimauro@virgilio.it): (coordinatore di zona)<br />
Paola Botteri (347 8967583 - paolabotteri@alice.it) don Rosario Sessa<br />
(335 477258 - don.rosario@virgilio.it)<br />
Marcello Ragucci<br />
Suor Maria Carmela Navarra (089 210073 - c.navarra@hotmail.it)<br />
Ada Viscito (089 461479 - adaviscito@alice.it)<br />
Gruppo zonale di <strong>Amalfi</strong>:<br />
Aldo Del Pizzo (329 6505147 - frdelpiz@tin.it): (coordinatore di zona)<br />
don Angelo Mansi<br />
don Nicola Mammato (338 3160263 - sac.nicola.mammato@davide.it)<br />
Suor Eufemia Bartolotta (089 876305 - suore.tramonti@tiscali.it)<br />
Eugenia Apicella (339 2715266 - eugeniaapicella@alice.it)<br />
Antonio Naclerio (339 1825091 - naclerioantonio@libero.it)<br />
fra Mario Luciani (333 6957591)<br />
Maria Grazia Savino (089 875076 - dani.mary@aliceposta.it)<br />
REFERENTI ZONALI (possibili variazioni saranno definite nelle prossime<br />
riunioni EDAP):<br />
Referente EDAP per ogni Forania:<br />
<strong>Cava</strong> Centro-Ovest: Marcello Ragucci<br />
<strong>Cava</strong> –Est: Ada Viscito<br />
Vietri-Cetara: Paola Botteri<br />
Maiori-Minori-Tramonti: Aldo del Pizzo /Gino Amatruda<br />
<strong>Amalfi</strong>-Atrani-Ravello-Scala: Eugenia Apicella<br />
Positano-Praiano-Conca dei Marini: Maria Grazia Savino<br />
Agerola-Furore: Antonio Naclerio<br />
Referente EPAP per ogni Forania:<br />
<strong>Cava</strong> Centro-Ovest:<br />
<strong>Cava</strong> –Est:<br />
Vietri-Cetara:<br />
Maiori-Minori-Tramonti:<br />
<strong>Amalfi</strong>-Atrani-Ravello-Scala:<br />
Positano-Praiano-Conca dei Marini:<br />
Agerola-Furore:<br />
99
AMALFI - PINETA - 5 SETTEMBRE <strong>2010</strong> - ORE 10.00
Scheda S 1<br />
EQUIPE PARROCCHIALE DI ANIMAZIONE PASTORALE (EPAP)<br />
1. Che cosa è<br />
Una equipe tecnica del Consiglio <strong>Pastorale</strong> che attua nelle parrocchie il <strong>Programma</strong><br />
<strong>Pastorale</strong>.<br />
2. Funzioni<br />
• Fare l’analisi e la diagnosi della parrocchia.<br />
• Elaborare tecnicamente il programma annuale della parrocchia e i suoi<br />
programmi specifici, secondo le indicazioni del Consiglio <strong>Pastorale</strong> (CPP) e gli<br />
elementi che offrono le diverse Commissioni Pastorali, a servizio dell’attuazione<br />
del piano diocesano.<br />
• Aiutare le varie Commissioni Pastorali a elaborare la propria proposta di<br />
programma, da presentare al CPP.<br />
• Promuovere la spiritualità comunitaria che fonda e sostiene il piano, dà senso a<br />
tutto il rinnovamento parrocchiale e diocesano; spiritualità della quale lo stesso<br />
piano è a servizio.<br />
• Promuovere la formazione dottrinale, spirituale e pastorale degli operatori<br />
pastorali.<br />
• Aiutare il parroco, nelle responsabilità per le quali non ha altri aiuti.<br />
• Assicurare lo svolgimento armonico dell’insieme, supplendo alle carenze e<br />
provvedendo a colmarle, sempre in accordo con il parroco.<br />
3. Composizione<br />
Il parroco che la presiede, i vicari parrocchiali.<br />
Almeno un diacono, se ce ne sono in parrocchia, e altri 3-5 laici, con buona<br />
formazione spirituale e dottrinale, e con attitudine a promuovere l’itinerario di<br />
rinnovamento.<br />
Almeno un/a religioso/a, se in parrocchia ce ne sono impegnati nella pastorale a<br />
tempo pieno.<br />
4. Nomina<br />
I membri, eventualmente proposti dal CPP, vengono scelti e nominati dal parroco.<br />
5. Durata<br />
Ciascun membro resta in questo servizio per il tempo in cui può esercitarlo<br />
con efficacia; il servizio tuttavia viene valutato periodicamente, quando si fa la<br />
valutazione del piano diocesano.<br />
101
6. Funzionamento<br />
L’EPAP è presieduta dal parroco che la convoca.<br />
Ha un coordinatore, eletto dall’equipe stessa, che normalmente guida le riunioni e<br />
col parroco ne prepara l’ordine del giorno.<br />
Nomina, tra i suoi membri, un segretario.<br />
Si riunisce periodicamente, almeno una volta al mese, e ogni qualvolta lo richieda<br />
il compimento della sua funzione.<br />
7. Relazioni<br />
L’EPAP fa parte del Consiglio <strong>Pastorale</strong>, operando, a suo servizio, come sua equipe<br />
tecnica.<br />
Fa parte dell’Assemblea Parrocchiale; prepara metodi e procedimenti con cui<br />
questa lavora e attua i compiti che essa può affidarle.<br />
Si rapporta con l’EDAP di cui è il prolungamento nelle parrocchie; perciò la sua<br />
relazione è di complementarità con l’EDAP e, allo stesso tempo, di dipendenza dal<br />
Vicario Episcopale per l’Azione <strong>Pastorale</strong>.<br />
Si rapporta con il parroco in termini di amicizia e di collaborazione dialogale e<br />
propositiva.<br />
102
Scheda S 2<br />
ZONE PASTORALI PARROCCHIALI<br />
1. Che cosa sono<br />
Parte del territorio di una parrocchia, suddivisa per questi motivi:<br />
• notevole numero di abitanti (più di 1000-1500);<br />
• estensione geografica;<br />
• presenza di agglomerati abitativi distinti (quartieri, frazioni...).<br />
2. Funzioni<br />
• Essere uno spazio, sia di decentramento della parrocchia, sia di partecipazione<br />
diretta di tutti i battezzati alla vita e alla missione della Chiesa.<br />
• Essere un centro pastorale, che promuove e armonizza la vita e la missione dei<br />
battezzati, come realtà personale e familiare, e come insieme (o porzione) del<br />
popolo di Dio.<br />
• Essere una “ quasi parrocchia ” più ridotta, cioè di dimensioni umane, non<br />
anonime.<br />
3. Composizione<br />
L’EPAP individua e delimita le zone pastorali della parrocchia, tenendo conto dei<br />
seguenti criteri:<br />
• i confini naturali (strade con molto traffico, fiumi o canali, ferrovie, zone<br />
abbandonate);<br />
• luoghi abituali di convergenza della gente (ospedali, centri commerciali, scuole,<br />
centri sportivi...);<br />
• gruppi etnici o socioculturali omogenei;<br />
• unità sociologiche: quartieri, frazioni...;<br />
• numero di abitanti per ogni zona (non più di 800-1000 circa, così che si possano<br />
raggiungere tutti personalmente e si sia vicini ai luoghi dove la gente vive).<br />
4. Organizzazione<br />
Ogni Zona pastorale ha un Responsabile di zona che coordina possibili assemblee<br />
di zona allo scopo di informare, proporre i servizi pastorali, nonché raccogliere<br />
proposte ed aspettative dai battezzati.<br />
Il diacono presiede nella carità queste attività e la comunità zonale.<br />
5. Funzionamento<br />
Il responsabile zonale convoca l’assemblea zonale almeno 2 volte l’anno per<br />
ascoltare il popolo sui vari problemi parrocchiali, per trattare questioni specifiche<br />
della zona e per fare la valutazione della vita e dell’azione ecclesiale della zona.<br />
Il responsabile zonale si rapporta con il Consiglio <strong>Pastorale</strong> Parrocchiale per:<br />
103
• coordinare le azioni ed i servizi che la parrocchia attua a livello zonale;<br />
• assicurare attraverso la rete dei messaggeri che tutti i battezzati si sentano<br />
chiamati alla partecipazione, si integrino nel cammino di evangelizzazione e<br />
partecipino efficacemente alla vita e alla missione della chiesa.<br />
6. Procedimento per determinare le zone pastorali:<br />
• si prepara una pianta della parrocchia, piuttosto grande, che renda visibili gli<br />
aspetti indicati nei criteri;<br />
• in una riunione dell’EPAP si avanzano proposte;<br />
• in base a queste, si fa un primo abbozzo della configurazione delle zone;<br />
• si delimitano e si determinano le zone, di cui dopo un periodo di esperienza si fa<br />
la verifica e un’eventuale ridefinizione.<br />
104
Scheda S 3<br />
RETE DEI MESSAGGERI<br />
1. Che cosa è<br />
Un insieme di persone che periodicamente visitano le famiglie della parrocchia.<br />
2. Funzioni<br />
• Visitare le famiglie e stabilire con esse relazioni di amicizia.<br />
• Consegnare “ personalmente ” alle famiglie le comunicazioni della parrocchia o<br />
della diocesi e aiutarle a comprendere e ad accettare i loro messaggi.<br />
• Fare da “ ponte ” tra le famiglie e il centro parrocchiale.<br />
• Informare il parroco delle eventuali necessità delle persone e delle famiglie.<br />
• Promuovere relazioni di amicizia tra le famiglie stesse.<br />
3. Componenti<br />
Persone adulte, di buona volontà, non necessariamente praticanti, discrete, capaci<br />
di stabilire buone relazioni con le persone, disponibili ad offrire questo servizio con<br />
onestà e lealtà.<br />
4. Selezione<br />
I messaggeri vengono scelti dal Responsabile zonale, in accordo con l’Equipe<br />
Parrocchiale di Animazione <strong>Pastorale</strong> (EPAP).<br />
5. Durata<br />
Il servizio non prevede limiti di tempo, ma il suo esercizio è subordinato alla<br />
valutazione della comunità, quindi ai cambiamenti che essa può richiedere.<br />
6. Organizzazione<br />
I messaggeri di ogni zona pastorale parrocchiale hanno un responsabile dei messaggeri<br />
e un sostituto. La funzione dei responsabili è quella di assicurare il funzionamento<br />
e l’efficacia della rete dei messaggeri e di distribuire le comunicazioni agli altri<br />
messaggeri. L’insieme dei responsabili di tutte le zone forma la Commissione<br />
parrocchiale per i messaggeri che ha la funzione di assicurare l’organizzazione e il<br />
funzionamento della rete dei messaggeri, nonché di promuovere gli incontri che si<br />
rendono necessari.<br />
7. Funzionamento<br />
• Ogni dieci o quindici famiglie c’è un messaggero che regolarmente li visita.<br />
• I messaggeri di ciascuna zona pastorale parrocchiale si incontrano ogni due o<br />
tre mesi, per scambiarsi le esperienze, vedere come rispondere alle difficoltà,<br />
programmare le attività da realizzare, studiare aspetti che riguardano le tecniche<br />
105
di comunicazione e dei rapporti interpersonali, come pure quelle del senso<br />
cristiano del servizio che prestano.<br />
• Con lo stesso scopo i messaggeri si incontrano tutti insieme a livello parrocchiale,<br />
alcune volte all’anno.<br />
• La Commissione Diocesana per <strong>Pastorale</strong> della Moltitudine organizza ogni anno<br />
un incontro diocesano per i responsabili parrocchiali della rete dei messaggeri,<br />
per abilitarli all’assolvimento del loro compito e anche perché approfondiscano<br />
la spiritualità del loro servizio.<br />
8. Come si crea<br />
• I vari responsabili zonali, con un membro dell’EPAP, fanno un elenco dei<br />
possibili candidati per questo servizio.<br />
• I responsabili zonali, con una modalità opportuna, prendono contatto con i<br />
candidati e propongono loro il servizio da prestare; se occorre, si chiedono altri<br />
nominativi.<br />
• Decisi i messaggeri, il responsabile di zona sceglie, sempre con un membro<br />
dell’EPAP, il responsabile dei messaggeri e il suo sostituto, e li presenta agli altri<br />
messaggeri o, se lo crede opportuno, lascia che li scelgano i messaggeri stessi.<br />
• La rete dei messaggeri comincia a operare con la consegna della prima “ Lettera<br />
alle famiglie ”.<br />
106
Scheda S 4<br />
REDATTORI LETTERE ALLE FAMIGLIE<br />
1. Che cosa è<br />
Un insieme di persone che periodicamente preparano la Lettera alle Famiglie della<br />
parrocchia.<br />
2. Funzioni<br />
• Coordinarsi nella preparazione della lettera<br />
• Informarsi presso il parroco del messaggio da inserire e raccogliere testimonianze<br />
o riflessioni, nonché le notizie della Diocesi e della Parrocchia.<br />
• Allestirla graficamente e consegnarla ai messaggeri.<br />
3. Componenti<br />
Un numero di 2-3 persone possibilmente giovani, di buona volontà, discrete e<br />
capaci di allestire graficamente con l’ausilio di mezzi grafici ed informatici e sulla<br />
base di contenuti specifici una comunicazione per le famiglie della parrocchia.<br />
4. Selezione<br />
I redattori vengono scelti dall’EPAP.<br />
5. Durata<br />
Il servizio non prevede limiti di tempo, ma il suo esercizio è subordinato alla<br />
valutazione della comunità, quindi ai cambiamenti che essa può richiedere.<br />
6. Funzionamento<br />
• La Lettera si scrive circa dieci giorni prima di essere portata alle famiglie.<br />
• Si stampano le copie in numero sufficiente a coprire il numero di famiglie della<br />
parrocchia e si fascicolano, in funzione delle zone e dei messaggeri, durante la<br />
settimana precedente a quella di consegna.<br />
• Si consegnano ai responsabili di zona che a loro volta le consegnano ai<br />
messaggeri 3-4 giorni prima di essere recapitate alle famiglie.<br />
8. Come si crea la Lettera<br />
• Natura della lettera. Si tratta di un foglio di evangelizzazione, semplice e di<br />
veloce lettura. Deve essere leggibile in pochi minuti e non deve presentare<br />
contenuti dottrinali. La sua funzione è di costituire un punto di contatto personale<br />
e immediato tra il Vescovo e tutte le famiglie della diocesi, passando<br />
attraverso le parrocchie.<br />
• Struttura della Lettera. La lettera è costituita da un foglio formato A4 piegato<br />
in due, a forma di libretto. Lo schema è come segue:<br />
107
108<br />
PRIMA PAGINA<br />
Titolo (Es. “Lettera alle Famiglie”;<br />
Intestazione: “Diocesi di..”;<br />
Breve messaggio personale del Vescovo<br />
alle famiglie;<br />
Una immagine;<br />
TERZA PAGINA<br />
Notizie Utili diocesane e parrocchiali;<br />
Richieste di aiuto per i bisognosi o per la<br />
Comunità;<br />
SECONDA PAGINA<br />
Testimonianze del Mese o riflessione<br />
(sull’iniziativa del mese precedente o<br />
altro);<br />
QUARTA PAGINA<br />
Avvisi Diocesani<br />
e Parrocchiali<br />
• La prima pagina è preparata a livello diocesano.<br />
• La seconda può contenere testimonianze diocesane ed è preparata dalla<br />
diocesi o parrocchiali ed è preparata dalla parrocchia.<br />
• La terza e quarta pagina vanno preparate in parte dalla diocesi e, per la parte<br />
mancante, dalla parrocchia.<br />
• La matrice della lettera va preparata dalla redazione poi inviata sia ai responsabili<br />
dell’EPAP sia al parroco (se possibile in formato digitale e anche<br />
cartaceo) per la verifica finale prima della stampa delle copie.<br />
• Pur conservando la struttura fondamentale, è possibile “personalizzare” la<br />
lettera a livello parrocchiale.
Scheda S 5 (lato a)<br />
QUADRO DELLE ATTIVITÀ E RESPONSABILITÀ<br />
Da compilare almeno una settimana prima dell’evento di <strong>Pastorale</strong> della Moltitudine<br />
Mese/data: Iniziativa:<br />
Responsabile iniziativa: EPAP e/o:<br />
Preparazione<br />
Cosa Chi Dove Quando Come<br />
Preparare e posizionare<br />
Cartellone e/o Striscione con<br />
lo slogan del mese, nel luogo<br />
prescelto.<br />
Preparazione manifesti e volantini<br />
di invito per la data<br />
dell’evento.<br />
Affissione e distribuzione di<br />
manifesti e volantini.<br />
Accoglienza e diffusione del<br />
foglietto preparato dal Parroco<br />
che spiega il valore, slogan<br />
e segno.<br />
Richiesta permessi alle autorità<br />
cittadine.<br />
Scelta e preparazione di servizi<br />
di liturgia come celebranti,<br />
ministranti, lettori, processioni,<br />
canti, e fisicamente i<br />
segni scelti.<br />
Scelta e preparazione attrezzature<br />
particolari (audio, video,<br />
luci, percorsi, etc.).<br />
Scelta e preparazione di bevande<br />
e dolcetti per un momento<br />
di festa e comunione.<br />
109
110<br />
Scheda S 5 (lato b)<br />
VALUTAZIONE DELL’INIZIATIVA<br />
Da compilare dopo l’attuazione dell’evento di <strong>Pastorale</strong> della Moltitudine<br />
Nel primo incontro dell’EPAP, dopo l’evento, si fa la valutazione dell’evento svolto,<br />
riportando brevemente le informazioni nella tabella di seguito predisposta:<br />
Le attività si sono svolte come programmato (SI-NO- Altre informazioni di quanto realizzato):<br />
Caratteristiche di partecipazione della gente (numerosità, reazioni, commenti, etc.):<br />
Problemi emersi (sulle modalità, sulla comunicazione, sui risultati, etc.):<br />
Possibili suggerimenti per le prossime iniziative (cosa fare diversamente, altre cose da fare, etc.):
ANNO PASTORALE <strong>2010</strong>-2011<br />
CALENDARIO DEI PRINCIPALI EVENTI DIOCESANI<br />
Relativo alla <strong>Pastorale</strong> Ministeriale<br />
RITIRI del CLERO<br />
Si svolgono presso il Convento di San Francesco in Maiori, dalle ore 9:00<br />
alle ore 15:00<br />
12 Ottobre <strong>2010</strong><br />
19 Novembre <strong>2010</strong> (presso Villa San Pietro – Mugnano del Cardinale (AV)<br />
per i presbiteri che hanno partecipato al 1° turno di<br />
Esercizi Spirituali)<br />
14 Dicembre <strong>2010</strong><br />
11 Gennaio 2011<br />
8 Febbraio<br />
1° Marzo<br />
ESERCIZI SPIRITUALI del CLERO<br />
15 – 19 Novembre <strong>2010</strong><br />
Mugnano del Cardinale (AV) – Villa San Pietro<br />
Tema: “Identità presbiterale e ministero della comunità nella società degli individui”<br />
Predicatore: S. E. Mons. Francesco Zerrillo, Vescovo Emerito di Lucera – Troia<br />
4 – 8 Luglio 2011<br />
Badia di <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />
Tema: “Fisionomia del Vescovo e progetto di rinnovamento diocesano alla<br />
luce del dinamismo dell’Eucaristia”<br />
Predicatore: ………<br />
19 Ottobre <strong>2010</strong><br />
23 Novembre<br />
21 Dicembre<br />
5 Aprile (dalle 9:00 alle 12:30)<br />
10 Maggio<br />
14 Giugno (presso la Badia di <strong>Cava</strong>)<br />
INCONTRI FORANIALI dei PRESBITERI<br />
18 Gennaio 2011<br />
15 Febbraio<br />
15 Marzo<br />
17 Maggio<br />
111
29 Ottobre <strong>2010</strong><br />
26 Novembre<br />
28 Dicembre<br />
112<br />
INCONTRI dei PRESBITERI GIOVANI<br />
1° decennale<br />
28 Gennaio 2011<br />
25 Febbraio<br />
25 Marzo<br />
29 Aprile<br />
20 Maggio<br />
INCONTRI dei DIACONI PERMANENTI e ASPIRANTI<br />
Gli incontri si svolgono presso la Parrocchia di Santa Lucia in <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />
(dalle ore 9:00 alle ore 15:00 se svolti di Domenica; dalle ore 17:00 alle<br />
ore 19:00 se svolti di Sabato)<br />
Dom. 17 Ottobre <strong>2010</strong><br />
Sab. 20 Novembre<br />
Dom. 19 Dicembre<br />
Sab. 15 Gennaio 2011<br />
Dom. 20 Febbraio<br />
Sab. 19 Marzo<br />
Dom. 22 Maggio<br />
Sab. 18 Giugno<br />
INCONTRI del CONSIGLIO PRESBITERALE<br />
Gli incontri si svolgono presso il Convento di San Francesco in Maiori, dalle<br />
ore 9:30 alle ore 12:30<br />
12 Novembre <strong>2010</strong><br />
22 Febbraio 2011<br />
21 Giugno 2011<br />
INCONTRI del CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO<br />
Gli incontri si svolgono presso il Convento di San Francesco in Maiori.<br />
5 Novembre <strong>2010</strong> (ore 19:00)<br />
21 Marzo 2011 (ore 19:00)<br />
1° Giugno 2011 (ore 19:00)
INCONTRI dei VICARI FORANEI<br />
Gli incontri si svolgono presso il Convento di San Francesco in Maiori, dalle<br />
ore 10:00 alle ore 12:00<br />
17 Settembre <strong>2010</strong><br />
25 Gennaio 2011<br />
12 Aprile 2011<br />
INCONTRI CONSIGLIO DIOCESANO<br />
per gli AFFARI ECONOMICI<br />
Gli incontri si svolgono presso l’Episcopio di <strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong><br />
11 Ottobre <strong>2010</strong> (ore 15:30)<br />
10 Gennaio 2011 (ore 16:00)<br />
11 Aprile 2011 (ore 16:30)<br />
INCONTRI della COMMISSIONE PRESBITERALE<br />
21 Settembre <strong>2010</strong> (<strong>Cava</strong> – Episcopio, dalle ore 10:00 alle ore 12:00)<br />
17 Gennaio 2011 (Maiori – S. Francesco, dalle ore 10:00 alle ore 12:00)<br />
3 Maggio 2011 (<strong>Cava</strong> – Episcopio, dalle ore 10:00 alle ore 12:00)<br />
113
14° CONVEGNO ECCLESIALE DIOCESANO<br />
“Educare … alla solidarietà e alla condivisione”<br />
<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong> - Convento San Francesco, 22-23 ottobre <strong>2010</strong><br />
Venerdì 22 Ottobre<br />
114<br />
<strong>Programma</strong><br />
15:30 Accoglienza – Iscrizione<br />
16:00 Saluto dell’ Arcivescovo – Preghiera Iniziale<br />
16:30 Introduzione (don Angelo Mansi, Vic. Ep. per la <strong>Pastorale</strong>)<br />
16:45 Prima Relazione: “Orientamenti CEI e l’educazione alla solidarietà”<br />
(Mons. Vittorio Nozza, Direttore Nazionale della Caritas Italiana)<br />
17:30 Pausa<br />
18:00 Seconda Relazione: “La carità come pedagogia di evangelizzazione”<br />
(Mons. Vittorio Nozza, Direttore Nazionale della Caritas Italiana)<br />
18:45 Interventi in Assemblea – Proposte della Caritas Diocesana<br />
19:15 Preghiera conclusiva della giornata<br />
Sabato 23 Ottobre<br />
8:30 Ritrovo<br />
9:00 Lodi – Meditazione (don Raffaele Conte, Parroco di S. Lorenzo in<br />
<strong>Cava</strong> de’ <strong>Tirreni</strong>)<br />
9:30 Breve Presentazione del Documento CEI sugli Orientamenti Pastorali<br />
<strong>2010</strong>/2020<br />
10:00 Prima Relazione: “Come riscoprire la capacità educativa”<br />
(don Giuseppe Roggia, salesiano, docente di Metodologia dell’Educazione<br />
presso la Pontificia Università Salesiana).<br />
10:45 Pausa<br />
11:15 Seconda Relazione: “La Chiesa e il suo compito educativo”<br />
(don Giuseppe Roggia, salesiano, docente di Metodologia dell’Educazione<br />
presso la Pontificia Università Salesiana).<br />
12:00 Preghiera dell’Angelus - Interventi in Assemblea<br />
12:30 Presentazione lavoro pomeridiano<br />
13:00 Pranzo<br />
15:00 Modelli di solidarietà e di condivisione sul nostro territorio (Testimonianze)<br />
16:00 Introduzione ai Laboratori<br />
17:30 Relazione dei Laboratori<br />
18:00 Presentazione <strong>Programma</strong> <strong>Pastorale</strong> Diocesano <strong>2010</strong>/2011<br />
18:30 Conclusioni
CALENDARIO PRINCIPALI<br />
EVENTI DIOCESANI<br />
SETTEMBRE <strong>2010</strong><br />
1 M 5.a Giornata per la Salvaguardia del Creato<br />
2 G<br />
3 V<br />
4 S<br />
5 D AMALFI – Pineta: Celebrazione (ore 10:00)<br />
6 L<br />
CAVA – Basilica dell’Olmo: Veglia Mariana presieduta dall’Arcivescovo<br />
7 M<br />
(ore 22:30)<br />
8 M CAVA – Basilica dell’Olmo: Pontificale presieduto dall’Arcivescovo (ore 19:00)<br />
9 G<br />
10 V<br />
34° anniversario Ordinazione Sacerdotale dell’Arcivescovo<br />
11 S<br />
12 D<br />
13 L<br />
14 M<br />
15 M<br />
16 G<br />
17 V MAIORI – S. Francesco: Riunione Vicari Foranei (ore 10/12:00)<br />
18 S<br />
19 D<br />
20 L<br />
21 M CAVA – Episcopio: Riunione Commissione Presbiterale (ore 10:00/12:00)<br />
22 M<br />
10° anniversario del servizio pastorale dell’Arcivescovo nell’Arcidiocesi<br />
23 G AMALFI - Cattedrale / ore 19:00 Pontificale presieduto da S. E. l’Arcivescovo<br />
Consegna del <strong>Programma</strong> <strong>Pastorale</strong> <strong>2010</strong>/2011<br />
24 V<br />
25 S<br />
26 D<br />
Giornata Mondiale del Turismo – “Turismo e biodiversità”<br />
27 L<br />
27 Settembre/8 Ottobre: Viaggio Diocesano in Russia<br />
28 M<br />
29 M<br />
30 G<br />
115
116<br />
OTTOBRE <strong>2010</strong><br />
1 V<br />
2 S<br />
Supplica alla B. V. del Rosario<br />
3 D * Giornata Diocesana di Sensibilizzazione al Diaconato Permanente<br />
* CAVA – Suore della Carità: Incontro Diocesano USMI<br />
4 L<br />
5 M 5-6 MONTEVERGINE (AV): Conferenza Episcopale Campana<br />
6 M<br />
7 G<br />
8 V<br />
9 S<br />
10 D AMALFI – Cattedrale: Dedicazione della Cattedrale / S. Messa (ore 19,00)<br />
CAVA- Episcopio: Riunione Consiglio Diocesano per gli Affari Economici<br />
11 L<br />
(ore 15:30)<br />
12 M MAIORI – Convento S. Francesco: Ritiro mensile del Clero (ore 9:00/15:00)<br />
13 M<br />
CAVA - Concattedrale: Veglia Missionaria presieduta dall’Arcivescovo (ore<br />
14 G<br />
19:30)<br />
15 V<br />
MAIORI – S. Francesco: Commissione Diocesana Ufficio Famiglia e Vita<br />
(ore 16:00)<br />
16 S<br />
AMALFI – Cattedrale: Veglia Missionaria presieduta dall’Arcivescovo<br />
(ore 19:00)<br />
17 D CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 9:00/15:00)<br />
18 L<br />
19 M Incontro Foraniale del Clero<br />
20 M<br />
21 G<br />
CAVA – Convento S. Francesco / XIV Convegno Ecclesiale Diocesano:<br />
22 V<br />
“Educare alla solidarietà e alla condivisione”.<br />
Relatore: Mons. Vittorio Nozza (ore 15:30/19:30)<br />
CAVA – Convento S. Francesco / XIV Convegno Ecclesiale Diocesano:<br />
23 S<br />
“Educare alla solidarietà e alla condivisione”. Relatore: Don Giuseppe<br />
Roggia sdb (ore 9:00/18:00)<br />
24 D Giornata Missionaria Mondiale (colletta obbligatoria)<br />
25 L<br />
26 M<br />
27 M<br />
28 G<br />
29 V Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />
AGEROLA – Bomerano: Incontro Commissione Diocesana Ufficio Famiglia<br />
e Vita con le Coppie<br />
30 S<br />
Responsabili di <strong>Pastorale</strong> Familiare nella forania di Agerola-<br />
Furore (ore 19:00)<br />
31 D
NOVEMBRE <strong>2010</strong><br />
1 L Solennità di Tutti i Santi - Giornata della Santificazione Universale<br />
2 M Commemorazione dei Fedeli Defunti<br />
3 M<br />
4 G<br />
5 V MAIORI – S. Francesco: Consiglio <strong>Pastorale</strong> Diocesano (ore 19:00)<br />
6 S<br />
7 D MAIORI – Suore Domenicane: Incontro Diocesano USMI<br />
8 L 8-11 ASSISI: Assemblea Generale Straordinaria della Conferenza Episcopale Italiana<br />
9 M<br />
10 M<br />
11 G<br />
MAIORI – Convento S. Francesco: Consiglio Presbiterale Diocesano (ore 9:00/12:30)<br />
12 V<br />
Mugnano del Cardinale: Ritiro del Clero<br />
(per i presbiteri che hanno partecipato al 1° turno di Esercizi Spirituali)<br />
MAIORI – S. Francesco: Incontro di Spiritualità della Coppie responsabili di<br />
13 S<br />
<strong>Pastorale</strong> Familiare nelle sette foranie dell’Arcidiocesi (ore 16:00)<br />
Giornata del Ringraziamento<br />
14 D CAVA – S. Adiutore: Incontro Formativo dei catechisti zona <strong>Cava</strong>/Vietri/<br />
Cetara (ore 16:00/18:30)<br />
15/19 MUGNANO DEL CARDINALE (AV) - 2° turno Esercizi Spirituali del Clero<br />
Predicatore: S. E. Mons. Francesco Zerrillo, Vescovo Em. di Lucera – Troia<br />
MAIORI – S. Francesco: Incontro Formativo dei Catechisti zona Costiera<br />
15 L<br />
(ore 18:00/20:30)<br />
AMALFI – Sala AC: Incontro Formativo per gli Animatori delle Caritas Parrocchiali<br />
della zona Costiera (ore 18:30)<br />
CAVA – Palazzo Vescovile: Incontro Formativo per gli Animatori delle Caritas<br />
16 M<br />
Parrocchiali della zona <strong>Cava</strong>-Vietri-Cetara (ore 18:30)<br />
17 M<br />
18 G<br />
MUGNANO DEL CARDINALE: Ritiro Mensile del Clero (ore 9:30/15:00<br />
19 V<br />
(per i presbiteri che hanno partecipato al 1° turno di Esercizi Spirituali)<br />
20 S CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 17:00/19:00)<br />
Giornata delle Claustrali<br />
21 D<br />
Giornata di sensibilizzazione per il Sostentamento del Clero<br />
22 L<br />
23 M<br />
MAIORI – S. Francesco: Incontro Formativo delle EPAP zona Costiera con il<br />
24 M<br />
Vicario Episcopale per la <strong>Pastorale</strong> (ore 18:00/20:30)<br />
25 G<br />
26 V Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />
CAVA – S. Adiutore: Incontro Commiss. Dioc. Ufficio Famiglia e Vita con<br />
27 S<br />
le Coppie Responsabili di <strong>Pastorale</strong> Familiare nella<br />
forania di <strong>Cava</strong> Centro - Ovest (ore 19:00)<br />
28 D I Domenica di Avvento<br />
AMALFI – Cattedrale: Vespri con “lectio divina” di S. Em. il Cardinale<br />
29 L<br />
Dionigi Tettamanzi (18,30)<br />
Solennità di S. ANDREA Apostolo – Patrono Principale dell’Arcidiocesi So-<br />
30 M<br />
lenne Pontificale presieduto da S. Em. il Cardinale Dionigi Tettamanzi (ore 10)<br />
117
118<br />
1 M<br />
DICEMBRE <strong>2010</strong><br />
2 G ROMA – Pontificio Istituto Orientale: Dies Amalphitana<br />
CAVA – Palazzo Vescovile: Incontro Formativo delle EPAP zona Costiera con il<br />
3 V<br />
Vicario Episcopale per la <strong>Pastorale</strong> (ore 18:30/21:00)<br />
4 S<br />
II Domenica di Avvento<br />
5 D<br />
CAVA – Suore della Carità: Incontro Diocesano USMI<br />
6 L<br />
7 M<br />
8 M Solennità dell’Immacolata Concezione della B. V. Maria<br />
9 G<br />
10 V<br />
MAIORI – S. Francesco: Incontro di Spiritualità della Coppie responsabili di Pasto-<br />
11 S<br />
rale Familiare nelle sette foranie dell’Arcidiocesi (ore 16:00)<br />
12 D III Domenica di Avvento<br />
13 L<br />
MAIORI – S. Francesco: Ritiro Mensile del Clero (ore 9:00/15:00)<br />
MAIORI – S. Francesco: Incontro formativo della Commissione Per la<br />
14 M<br />
<strong>Pastorale</strong> delle Moltitudini con don Enzo Caruso<br />
(ore 15:00/19:00)<br />
15 M<br />
16 G<br />
17 V<br />
POSITANO – S. M. Assunta: Incontro Comm. Dioc. Uff. Famiglia con le<br />
18 S<br />
Coppie Responsabili di <strong>Pastorale</strong> Familiare nella forania di<br />
Positano-Praiano-Conca (ore 19)<br />
IV Domenica di Avvento<br />
19 D<br />
CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 9:00/15:00)<br />
20 L<br />
21 M Incontro Foraniale del Clero<br />
22 M<br />
23 G<br />
24 V<br />
25 S Santo Natale del Signore<br />
26 D I Domenica dopo Natale – Festa della Sacra Famiglia<br />
27 L<br />
28 M Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />
29 M<br />
30 G<br />
31 V a sera: Te Deum di ringraziamento
GENNAIO 2011<br />
1 S<br />
Solennità Santa Madre di Dio<br />
44.a Giornata Mondiale della Pace: «Libertà religiosa, via per la pace».<br />
2 D II Domenica dopo Natale<br />
3 L<br />
4 M<br />
5 M<br />
Solennità dell’Epifania del Signore<br />
6 G<br />
Giornata Mondiale dell’Infanzia Missionaria<br />
7 V<br />
8 S AMALFI – Cattedrale: Veglia Diocesana per la PACE (ore 18:00)<br />
Festa del Battesimo del Signore<br />
9 D<br />
MAIORI – Suore Domenicane: Incontro Diocesano USMI<br />
10 L CAVA: Riunione Consiglio Diocesano per gli Affari Economici (ore 16:00)<br />
11 M MAIORI – S. Francesco: Ritiro Mensile del Clero (ore 9:00/15:00)<br />
12 M<br />
13 G<br />
14 V<br />
* MAIORI – S. Francesco: Incontro di Spiritualità della Coppie responsabili di<br />
15 S <strong>Pastorale</strong> Familiare nelle sette foranie dell’Arcidiocesi (ore 16:00)<br />
* CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 17:00/19:00)<br />
97.a Giornata Mondiale delle Migrazioni (colletta obbligatoria)<br />
16 D CAVA – S. Lucia: Incontro Formativo dei catechisti zona <strong>Cava</strong>/Vietri/Cetara<br />
(ore 16:00/18:30)<br />
22.a Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra Cattolici ed Ebrei<br />
* MAIORI – S. Francesco: Riunione Commissione Presbiterale (ore 10:00/12:00)<br />
17 L<br />
* MAIORI – S. Francesco: Incontro dell’EDAP con don Enzo Caruso (ore 16:00/19:00)<br />
* MAIORI – S. Francesco: Incontro Formativo dei Catechisti zona Costiera (ore 18:00/20:30)<br />
18-25 Gennaio: Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani<br />
Incontro Foraniale del Clero<br />
18 M<br />
VIETRI – Istituto Vozzi: Incontro Formativo della Commissione per la <strong>Pastorale</strong><br />
delle Moltitudini con don Enzo Caruso (ore 15:00/18:30)<br />
19 M<br />
20 G<br />
21 V<br />
CAVA – Oratorio S. Alfonso - Via Filangieri:<br />
22 S<br />
Comunicare la Chiesa. Una, santa, cattolica (ore 20:00)<br />
23 D<br />
CAVA – Rettoria di S. Vincenzo - Viale Crispi: S. Messa nella Festa di S. Francesco di<br />
24 L<br />
Sales (ore 19:00)<br />
25 M MAIORI – S. Francesco: Riunione Vicari Foranei (ore 10/12:00)<br />
26 M<br />
27 G<br />
28 V Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />
MAIORI – S. M. a Mare: Incontro Comm. Dioc. Ufficio Famiglia e Vita con<br />
29 S<br />
le Coppie Responsabili di <strong>Pastorale</strong> Familiare nella<br />
forania di Maiori-Minori-Tramonti (ore 19)<br />
30 D 58.a Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra (colletta obbligatoria)<br />
AMALFI – Sala AC: Incontro Formativo per gli Animatori delle Caritas Par-<br />
31 L<br />
rocchiali della zona Costiera (ore 18:30)<br />
119
120<br />
1 M<br />
FEBBRAIO 2011<br />
* SCALA – Protomonastero Redentoriste: Celebrazione Eucaristica con i/<br />
le religiosi/e della Diocesi a cura dell’USMI (ore 17:30)<br />
* CAVA – Palazzo Vescovile: Incontro Formativo per gli Animatori delle<br />
Caritas Parrocchiali della zona <strong>Cava</strong>-Vietri-Cetara (ore 18:30)<br />
Festa della Presentazione del Signore<br />
2 M<br />
15.a Giornata della Vita Consacrata<br />
3 G<br />
4 V<br />
5 S CAVA - Curia Vescovile: Per fare un siti internet ci vuole<br />
6 D 33.a Giornata Nazionale per la Vita<br />
7 L<br />
8 M MAIORI – S. Francesco: Ritiro Mensile del Clero (ore 9:00/15:00)<br />
9 M<br />
10 G<br />
11 V 19.a Giornata Mondiale del Malato<br />
12 S CAVA - Curia Vescovile: Per fare un siti internet ci vuole<br />
13 D<br />
14 L<br />
15 M Incontro Foraniale del Clero<br />
16 M<br />
17 G<br />
18 V<br />
19 S CAVA - Curia Vescovile: Per fare un siti internet ci vuole<br />
CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 9:00/15:00)<br />
20 D CAVA – S. Adiutore: Incontro Formativo dei catechisti zona <strong>Cava</strong>/Vietri/<br />
Cetara (ore 16:00/18:30)<br />
MAIORI – S. Francesco: Incontro Formativo dei Catechisti zona Costiera<br />
21 L<br />
(ore 18:00/20:30)<br />
22 M MAIORI – S. Francesco: Consiglio Presbiterale Diocesano (ore 9:30/12:30)<br />
23 M<br />
24 G<br />
25-27 CETRARO MARINA (CS)<br />
25 V Incontro Interdiocesano EDAP presso la Colonia San Benedetto<br />
26 S<br />
27 D<br />
28 L<br />
Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />
MAIORI – S. Francesco: Incontro di Verifica della Comm. Dioc. Ufficio<br />
Famiglia e Vita (ore 16:00)<br />
CAVA - Curia Vescovile: Per fare un siti internet ci vuole
MARZO 2011<br />
1 M MAIORI – S. Francesco: Ritiro Mensile del Clero (ore 9:00/15:00)<br />
2 M<br />
3 G<br />
4 V<br />
CAVA – S. Francesco: CONVEGNO UNITARIO Uffici Catechistico, Liturgico e Caritas<br />
5 S<br />
“Annunciare la Parola, solidali con Cristo” (ore 8:30/18:30)<br />
6 D CAVA – Suore della Carità: Incontro Diocesano USMI<br />
7 L<br />
8 M<br />
9 M Mercoledì delle Ceneri – Inizio della Quaresima<br />
10 G<br />
11 V<br />
MAIORI – S. Francesco: Incontro di Spiritualità della Coppie responsabili di<br />
12 S<br />
<strong>Pastorale</strong> Familiare nelle sette foranie dell’Arcidiocesi (ore 16:00)<br />
13 D I Domenica di Quaresima<br />
14-18 MUGNANO DEL CARDINALE (AV):<br />
14 L<br />
Esercizi Spirituali della Conferenza Episcopale Campana<br />
15 M Incontro Foraniale del Clero<br />
16 M<br />
17 G<br />
18 V<br />
19 S CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 17:00/19:00)<br />
20 D II Domenica di Quaresima<br />
21 L MAIORI – S. Francesco: Consiglio <strong>Pastorale</strong> Diocesano (ore 19:00)<br />
22 M<br />
23 M<br />
24 G 19.a Giornata di preghiera in memoria dei Missionari Martiri<br />
25 V Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />
* CAVA – S. Andrea: Incontro Comm. Dioc. Ufficio Famiglia e Vita con<br />
le Coppie Responsabili di <strong>Pastorale</strong> Familiare nella forania di<br />
26 S<br />
<strong>Amalfi</strong>-Atrani-Ravello-Scala (ore 19)<br />
* CAVA – Centro <strong>Pastorale</strong> S. Vito - Via S. D’Acquisto:<br />
Siti interparrocchiali e degli oratori” (ore 19:00)<br />
27 D III Domenica di Quaresima<br />
28 L<br />
29 M MAIORI – S. Francesco: Incontro di Spiritualità dell’EDAP (ore 16:00/19:00)<br />
30 M<br />
31 G<br />
121
122<br />
1 V<br />
2 S<br />
3 D<br />
4 L<br />
APRILE 2011<br />
IV Domenica di Quaresima<br />
* MAIORI – Suore Domenicane: Incontro Diocesano USMI<br />
* CAVA – S. Lucia: Incontro Formativo dei catechisti zona <strong>Cava</strong>/Vietri/<br />
Cetara (ore 16:00/18:30)<br />
POMPEI: Conferenza Episcopale Campana (ore 10:00)<br />
MAIORI – S. Francesco: Incontro Formativo dei Catechisti zona Costiera<br />
(ore 18:00/20:30)<br />
MAIORI – S. Francesco: Incontro di aggiornamento del Clero Diocesano<br />
5 M<br />
(ore 9:00/12:30)<br />
6 M<br />
7 G<br />
8 V<br />
MAIORI – S. Francesco: Incontro di Spiritualità della Coppie responsabili di<br />
9 S<br />
<strong>Pastorale</strong> Familiare nelle sette foranie dell’Arcidiocesi (ore 16:00)<br />
10 D V Domenica di Quaresima<br />
11 L CAVA: Riunione Consiglio Diocesano per gli Affari Economici (ore 16:30)<br />
12 M MAIORI – S. Francesco: Riunione Vicari Foranei (ore 10/12:00)<br />
13 M<br />
14 G<br />
15 V<br />
CAVA – S. Lucia: Incontro Comm. Dioc. Ufficio Famiglia e Vita con le Coppie<br />
16 S<br />
Responsabili di <strong>Pastorale</strong> Familiare nella forania di <strong>Cava</strong> Est (ore 19)<br />
17 D<br />
Domenica delle Palme<br />
26.a Giornata Mondiale della Gioventù<br />
18 L Lunedì Santo<br />
19 M Martedì Santo<br />
20 M Mercoledì Santo AMALFI – Cattedrale: S. Messa Crismale (ore 18:00)<br />
21 G Giovedì Santo<br />
22 V<br />
Venerdì Santo<br />
Giornata per le Opere della Terra Santa (colletta obbligatoria)<br />
23 S Sabato Santo<br />
24 D Pasqua di Risurrezione<br />
25 L<br />
26 M<br />
27 M<br />
28 G<br />
Lunedì dell’Angelo<br />
29 V Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />
CAVA – Curia: Convegno Diocesano dell’Ufficio Diocesano famiglia e Vita<br />
30 S<br />
“Sfide Educative”<br />
Partecipazione delle Famiglie e dei Presbiteri (ore 19:00)
MAGGIO 2011<br />
II Domenica di Pasqua<br />
1 D<br />
Giornata di sensibilizzazione per il Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica<br />
AMALFI – Sala AC: Incontro Formativo per gli Animatori delle Caritas<br />
2 L<br />
Parrocchiali della zona Costiera (ore 18:30)<br />
CAVA – Riunione Commissione Presbiterale (ore 10:00/12:00)<br />
MAIORI – S. Francesco: Riunione EDAP per Analisi Schede di Verifica EPAP (ore 16:00/19:00)<br />
3 M<br />
CAVA – Palazzo Vescovile: Incontro Formativo per gli Animatori delle Caritas<br />
Parrocchiali della zona <strong>Cava</strong>-Vietri-Cetara (ore 18:30)<br />
4 M<br />
5 G<br />
6 V<br />
7 S NAPOLI – Mostra d’Oltremare: Beatificazione del ven. Don Giustino Maria Russolillo<br />
III Domenica di Pasqua Supplica alla B. V. del Rosario<br />
87.a Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore (colletta obbligatoria)<br />
8 D AMALFI – Cattedrale: 803° anniversario della traslazione delle reliquie dell’Apostolo<br />
S. Andrea da Costantinopoli ad <strong>Amalfi</strong> – S. Messa presieduta<br />
dall’Arcivescovo (ore 19:00)<br />
9 L<br />
10 M MAIORI – S. Francesco: Ritiro Mensile del Clero (ore 9:00/15:00)<br />
11 M<br />
12 G<br />
13 V<br />
MAIORI – S. Francesco: Incontro di Spiritualità della Coppie responsabili<br />
14 S<br />
di <strong>Pastorale</strong> Familiare nelle sette foranie dell’Arcidiocesi (ore 16:00)<br />
IV Domenica di Pasqua 48.a Giornata di preghiera per le Vocazioni<br />
15 D<br />
Festa di S. ADIUTORE, compatrono dell’Arcidiocesi<br />
16 L<br />
17 M Incontro Foraniale del Clero<br />
18 M<br />
19 G<br />
20 V Incontro mensile dei presbiteri del primo decennio<br />
21 S<br />
V Domenica di Pasqua<br />
22 D<br />
CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 9:00/15:00)<br />
23-27 ROMA: Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana<br />
23 L 23-27 MAIORI – S. Francesco: Settimana di <strong>Programma</strong>zione <strong>2010</strong>-2011<br />
a cura dell’EDAP con la presenza di don Enzo Caruso<br />
24 M<br />
25 M<br />
26 G<br />
27 V<br />
CETARA – S. Pietro: Incontro Comm. Dioc. Ufficio Famiglia e Vita con<br />
28 S<br />
le Coppie Responsabili di <strong>Pastorale</strong> Familiare nella forania di<br />
Vietri-Cetara (ore 19)<br />
VI Domenica di Pasqua<br />
29 D CAVA – Piccola Lourdes: Pellegrinaggio dei Giovani dell’UNITALSI provenienti<br />
da tutta la Campania<br />
30 L<br />
31 M<br />
123
124<br />
GIUGNO 2011<br />
1 M MAIORI – S. Francesco: Consiglio <strong>Pastorale</strong> Diocesano (ore 19:00)<br />
2 G<br />
3 V<br />
4 S<br />
Ascensione del Signore<br />
5 D<br />
45.a Giornata Mondiale per le Comunicazioni Sociali<br />
6 L 6-7 BADIA di CAVA: Conferenza Episcopale Campana<br />
7 M<br />
8 M<br />
9 G<br />
10 V<br />
* MAIORI – S. Francesco: Incontro Comm. Dioc. Ufficio Famiglia e Vita -<br />
11 S<br />
Verifica (ore 16)<br />
* Veglia Diocesana di Pentecoste animata dalle Aggregazioni Laicali (ore 19:30)<br />
12 D Pentecoste<br />
13 L<br />
14 M BADIA di CAVA: Ritiro Mensile del Clero (ore 9:00/15:00)<br />
15 M<br />
16 G<br />
17 V<br />
18 S CAVA – S. Lucia: Ritiro dei Diaconi Permanenti (ore 17:00/19:00)<br />
19 D SS. Trinità<br />
20 L Pellegrinaggio all’Avvocata<br />
21 M MAIORI – S. Francesco: Consiglio Presbiterale Diocesano (ore 9:30/12:30)<br />
22 M<br />
23 G AMALFI – Cattedrale: S. Messa e Processione del Corpus Domini (ore 19:00)<br />
24 V<br />
25 S<br />
Corpus Domini<br />
26 D Giornata Mondiale per la Carità del Papa (colletta obbligatoria)<br />
CAVA – Concattedrale: S. Messa e Processione del Corpus Domini (ore 19:30)<br />
27 L AMALFI: Festa del Patrocino dell’Apostolo S. Andrea<br />
28 M<br />
29 M<br />
30 G 11° anniversario dell’Ordinazione Episcopale dell’Arcivescovo
LUGLIO 2011<br />
Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù<br />
1 V Giornata di Santificazione Sacerdotale<br />
2 S Onomastico dell’Arcivescovo – Giornata Diocesana pro Episcopo<br />
3 D<br />
4 L 4-8 BADIA di CAVA: Esercizi Spirituali del Clero (1° Turno)<br />
5 M<br />
6 M<br />
7 G<br />
8-9-10 CAVA – Oratorio S. Alfonso - Via Filangieri: Laboratorio e<br />
8 V<br />
Campo Scuola degli operatori della Comunicazione<br />
“Ieri bollettino parrocchiale, domani giornale della Comunità”<br />
9 S Festa del 59° Compleanno dell’Arcivescovo<br />
10 D<br />
11 L<br />
12 M<br />
13 M<br />
14 G<br />
15 V<br />
16 S<br />
17 D<br />
18 L<br />
19 M<br />
20 M<br />
21 G 21-27 Pellegrinaggio UNITALSI a Lourdes<br />
22 V<br />
23 S<br />
24 D<br />
25 L<br />
26 M<br />
27 M<br />
28 G<br />
29 V<br />
30 S<br />
31 D<br />
125
126<br />
AGOSTO 2011<br />
1 L<br />
2 M<br />
3 M<br />
4 G<br />
5 V<br />
6 S<br />
7 D<br />
8 L<br />
9 M<br />
10 M<br />
11 G<br />
12 V<br />
13 S<br />
14 D<br />
15 L Assunzione della B. V. Maria<br />
16-21 MADRID<br />
16 M 26.a Giornata della Gioventù (incontro mondiale)<br />
“Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”<br />
17 M<br />
18 G<br />
19 V<br />
20 S<br />
21 D<br />
22 L<br />
23 M<br />
24 M<br />
25 G<br />
26 G<br />
27 S<br />
28 D<br />
29 L<br />
30 M<br />
31 M
SETTEMBRE 2011<br />
1 G 6.a Giornata per la salvaguardia del Creato<br />
2 V<br />
3 S<br />
4 D<br />
5 L<br />
6 M<br />
7 M<br />
8 G<br />
9 V<br />
10 S<br />
11 D 35° anniversario dell’Ordinazione Presbiterale dell’Arcivescovo<br />
12 L<br />
13 M<br />
14 M<br />
15 G<br />
16 V<br />
17 S<br />
18 D<br />
19 L<br />
20 M<br />
21 M<br />
22 G<br />
23 V 11° anniversario dell’inizio del servizio pastorale dell’Arcivescovo nell’Arcidiocesi<br />
24 S<br />
25 D<br />
26 L<br />
27 M<br />
28 M<br />
29 G<br />
30 V<br />
127
128<br />
INDICE<br />
PRESENTAZIONE DELL’ARCIVESCOVO pag. 9<br />
PIANI SPECIFICI pag. 17<br />
1° livello: pag. 17<br />
PASTORALE COMUNITARIA pag. 17<br />
PASTORALE DELLE MOLTITUDINI pag. 17<br />
2° livello: pag. 45<br />
PASTORALE SETTORIALE pag. 45<br />
PASTORALE FAMILIARE pag. 45<br />
PASTORALE GIOVANILE pag. 49<br />
PASTORALE SPECIALIZZATA pag. 53<br />
3° livello: pag. 61<br />
SERVIZI PASTORALI pag. 61<br />
4° livello: pag. 87<br />
PASTORALE MINISTERIALE pag. 87<br />
5° livello: pag. 93<br />
STRUTTURE DIOCESANE E PARROCCHIALI pag. 93<br />
Allegati:<br />
Scheda S1: EQUIPE PARROCCHIALE DI ANIMAZIONE PASTORALE (EPAP).<br />
Scheda S2: ZONE PASTORALI PARROCCHIALI.<br />
Scheda S3: RETE DEI MESSAGGERI.<br />
Scheda S4: REDATTORI LETTERA ALLE FAMIGLIE.<br />
Scheda S5: QUADRO DELLE ATTIVITA’, RESPONSABILITA’ E VERIFICHE<br />
CALENDARIO DEI PRINCIPALI EVENTI DIOCESANI pag. 115