Le Cronache - Rotary Club Torino Polaris
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Hansom-Cab, il taxi nelle metropoli inglesi, il classico Landau per tutte le stagioni, il Brougham,<br />
vettura a due posti, agile e comoda per il traffico urbano, con elegante tappezzeria e fanali, carrozze<br />
scoperte per le passeggiate in città e in campagna o per altri usi (caccia, trasporto di merce). I<br />
carrozzieri, dalle cui officine uscirono gli esemplari della collezione, sono tra i più importanti<br />
conosciuti: Cesare Sala, Francesco Belloni, Enrico Orsaniga e i Fratelli Tagliabue di Milano,<br />
Locati-Torretta e Boccardi-Alessio di <strong>Torino</strong>, Ferretti di Roma; non mancano le presenze di<br />
stranieri molto noti (Forder Bros, Holland & Holland, Thomas Baptiste ecc.).<br />
Il valore della collezione, rispetto ad altre italiane e straniere, consiste nel fatto che tutti gli<br />
esemplari sono pressoché intatti, perché non hanno subito trasformazioni o adattamenti, ed<br />
evidenziano l'evoluzione della tecnica e della meccanica prima dell'era dell'automobile.<br />
Poi un rapido giro ad ammirare il Duomo e le Basiliche di Sant’Antonino e San Giovanni in Canale.<br />
Un giro così intenso è stato premiato con una sontuosa colazione in Prefettura, ospiti di Luigi e<br />
<strong>Le</strong>tizia Viana.<br />
Nel pomeriggio visita guidata alla Galleria d’Arte moderna<br />
Ricci Oddi raccolta di opere collezionate a partire dal 1897.<br />
Inaugurata nel 1931 costituisce un importante documento<br />
dello sviluppo dell'arte italiana del XIX e del XX secolo.<br />
Possiede inoltre alcuni autentici capolavori come Piazza<br />
d'Anversa di Zandomeneghi (1880) dove sono rivissute in<br />
maniera personalissima le lezioni di Degas (per certi tagli<br />
prospettici) e di Renoir (negli accordi cromatici); Ecce Puer<br />
di Medardo Rosso, che ruppe l'involucro chiuso della forma<br />
scultorea preannunciando le nuove tendenze novecentiste; il<br />
bellissimo Ritratto di Bruno Barilli, dipinto da Massimo Campigli nel 1928; I pagliai di Carrà o la<br />
straordinaria Mezza figura di donna (1916-1917), opera di Gustav Klimt, fautore della sessione<br />
viennese.<br />
Nella serata, grazie all’ospitalità del padrone di casa Orazio Gianardi Landi, la visita al castello di<br />
Castello di Rivalta, in Val Trebbia databile intorno all’XI secolo. La cena si è svolta nel suggestivo<br />
borgo presso la Locanda del Falco.<br />
La domenica mattina è stata dedicata alla visita del Collegio Alberoni, vasto complesso<br />
architettonico, attualmente sede del seminario; è dotato di una pinacoteca, dell’osservatorio<br />
astronomico, di un museo di scienze naturali. Deve il suo nome al Cardinal Giulio Alberoni che<br />
dopo il sostegno fornito a Clemente XII, fu nominato amministratore dell'ospedale di San Lazzaro<br />
di Piacenza, nel 1740. L'ospedale era una fondazione medioevale a beneficio dei lebbrosi.<br />
Di particolare valore la sala degli arazzi, un’autentica<br />
e singolare passione per il cardinale. La raccolta, così<br />
come fu costituita un tempo dall’Alberoni, consta di<br />
18 superbi esemplari, suddivisi in tre serie diverse: la<br />
serie di Enea e Didone, che consta di 8 pezzi, tessuti<br />
dall’arazziere Michiel Wauters di Anversa su cartoni<br />
di Giovan Francesco Romanelli; la serie di<br />
Alessandro Magno, anch’essa di otto pezzi, tessuti da<br />
un arazziere fiammingo ignoto, che operò a Bruxelles<br />
nella seconda metà del ‘600, basandosi su cartoni di<br />
Jacob Jordaens dipinti verso il 1630-35 e, infine, la<br />
serie di Priamo. Quest’ultima, la più antica e preziosa, è costituita da 2 arazzi strepitosi, tessuti a