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trasformarsi grazie alla meditazione - Associazione Gente Sana

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MENSILE SVIZZERO ITALIANO DI BENESSERE, ETICA E AMBIENTE anno 29 - numero 1 - gennaio 2010 CHF 4.80<br />

TRASFORMARSI GRAZIE ALLA MEDITAZIONE<br />

Dio nel silenzio_MEDITARE PER CRESCERE ED EVOLVERSI<br />

inserto EGK: aumenti sotto la media Svizzera


Facilitazioni per gli abbonati<br />

Vegetal SANA, Stabio - sconto 10%<br />

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vendita per corrispondenza e online.<br />

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Esclusa editoria ticinese.<br />

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<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

Impressum<br />

GENNAIO 2010 – ANNO 29<br />

Foto di copertina: Istockphoto<br />

Autore: Vika Valter<br />

Comitato<br />

Alda Fogliani, presidente<br />

Carlo Thöni, vice presidente<br />

Stefania Piacquadio, Luisella<br />

Ré, Patrick Travella<br />

Segretariato<br />

Tamara Demartini<br />

Via Campagna 1<br />

6518 Gorduno<br />

+41 91 829 36 00<br />

tamara@gentesana.ch<br />

In redazione<br />

Cindy Fogliani<br />

Duno 37, 6702 Claro<br />

+41 91 825 04 56<br />

info@gentesana.ch<br />

Florinda Balli<br />

Strada Regina 43<br />

6991 Neggio<br />

+41 76 335 02 93<br />

florinda.balli@gentesana.ch<br />

Collaboratori<br />

Elena Beltrametti, Laura Neri,<br />

Nadia Pellencini, Nicola Rizzo,<br />

Ass. operatori in tecniche erboristiche.<br />

Progetto grafico<br />

Ulrico Gonzato<br />

www.rabbittrevolver.com<br />

Layout<br />

Daniela Raggi<br />

Stampa<br />

Jam SA tipo offset Prosito<br />

www.tipojam.ch<br />

Chiusura redazionale<br />

Il 5 di ogni mese precedente<br />

l’edizione. <strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> esce la<br />

prima settimana del mese.<br />

La responsabilità dei testi è dei<br />

singoli autori.<br />

Abbonamento annuo Fr. 43.-.<br />

Abbonamento socio Fr. 50.-<br />

CCP 65-5649-2, <strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong>


Editoriale<br />

Mentre scriviamo l’editoriale manca poco<br />

più di una settimana a capodanno. Mentre<br />

lo leggerete saranno trascorsi circa gli stessi<br />

giorni e tutto sarà già un lontano ricordo,<br />

e questo testo anacronistico. È il periodo<br />

in cui la natura rallenta, invitando <strong>alla</strong> riflessione,<br />

al riposo, all’interiorità. Anche il<br />

calendario aiuta, regalando alcuni giorni<br />

festivi, per interrompere il tran tran quotidiano<br />

e concedersi una meritata pausa. Una<br />

pausa che non siamo certi si possa ritenere tale. Il periodo dell’interiorità<br />

è stato invaso dall’abbondanza e dallo stress. Dopo aver sistemato<br />

le ultime cose urgenti sul lavoro si affronta la corsa ai regali,<br />

le numerose cene, i lauti pranzi e le difficili digestioni, gli addobbi, i<br />

festeggiamenti e chi più ne ha più ne metta, tant’è che dopo le feste<br />

sono in molti a tirare il fiato.<br />

Mentre scriviamo l’editoriale è appena terminato il vertice di Copenaghen,<br />

e quando leggerete anche questa sarà ormai acqua passata<br />

nel fiume in piena dell’informazione mediatica. Un vertice in cui si è<br />

voluta determinare la politica mondiale rispetto ai pressanti problemi<br />

ambientali, da cui sono scaturiti tiepidi accordi. Insomma, non vi<br />

è da attendersi grandi stravolgimenti, se non quelli della natura.<br />

Appena rientrato dal suddetto vertice il presidente statunitense Barack<br />

Obama ha discusso un credito di un miliardo per far tornare<br />

gli americani sulla luna e costruirvi una base. Delusione nel mondo<br />

per la prima notizia, entusiasmo per la seconda. La mancanza di una<br />

visione d’insieme che non cessa di stupirci. Affranti per il deterioramento<br />

del clima, lo stesso giorno, esultiamo per un progetto che è<br />

un attentato all’ambiente.<br />

L’impressione è che la nostra attenzione sia cronicamente frammentata<br />

fra i numerosi stimoli della vita moderna, tra i quali naviga a<br />

vista, totalmente assorta dai nuovi codici della sopravvivenza, il cui<br />

traguardo consiste nel giungere a sera avendo fatto fronte a tutti gli<br />

impegni quotidiani, dopodichè i fortunati crollano nel letto. L’indomani<br />

si ricomincerà. Rari sono i momenti in cui ci si china sulla<br />

visione d’insieme, fermandosi un attimo per capire da dove si viene<br />

e dove si va, facendo posto <strong>alla</strong> coerenza, formulando obbiettivi,<br />

dando spazio a spirito, pensiero, ragione. Poche sono le occasioni di<br />

coltivare saggezza e buon senso. Non sono solo economia e politica<br />

a decidere le sorti del mondo, tutti concorriamo a farlo nelle nostre<br />

scelte quotidiane. Per questo non dimentichiamo, ogni tanto, di fermarci<br />

e meditare. Ognuno a modo suo. Questo è un buon periodo<br />

per farlo.<br />

Cindy Fogliani<br />

In seguito alle osservazioni pervenute da più parti abbiamo acconsentito,<br />

con poca convinzione, a reintrodurre la foto dell’autrice<br />

dell’editoriale.<br />

p.4<br />

p.6<br />

p.8<br />

p.11<br />

p.12<br />

p.14<br />

p.14<br />

p.21<br />

p.15<br />

p.16<br />

p.17<br />

p.18<br />

p.19<br />

p.20<br />

p.22<br />

Indice<br />

dossier<br />

Trasformarsi <strong>grazie</strong> <strong>alla</strong> <strong>meditazione</strong><br />

Meditare per crescere ed evolversi<br />

Dio nel silenzio<br />

inserto EGK<br />

Buon anno!<br />

Padre nostro che sei nei cieli<br />

Aumenti sotto la media Svizzera<br />

Sovvenzioni incrociate<br />

gente sana<br />

Dosare piuttosto che riununciare<br />

rubriche<br />

Gastronomia e salute<br />

Erboristeria<br />

Fiori di Bach<br />

Blog del Guardiano<br />

Essenze<br />

Editoria<br />

Agenda<br />

L’aforisma<br />

“Sii tu stesso<br />

il cambiamento<br />

che vuoi vedere<br />

nel mondo”<br />

Gandhi<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

3


Trasformarsi <strong>grazie</strong> <strong>alla</strong> <strong>meditazione</strong><br />

Meditare fa bene. I risultati di ricerche scientifiche recenti provano che la pratica regolare della <strong>meditazione</strong> è<br />

benefica per la salute in generale e in particolare aiuta a prevenire o a combattere tutta una serie di disturbi<br />

quali l’ipertensione, l’insonnia, gli attacchi di panico e così via. Oggi il ventaglio dei corsi di <strong>meditazione</strong> offerti<br />

al pubblico si fa sempre più ampio, tanto che a volte quasi si dimentica che la <strong>meditazione</strong> è comunque una<br />

pratica spirituale.<br />

L’alba e il tramonto sono i momenti privilegiati per meditare. Foto: Alice PopcornFlickr.com.<br />

Dossier<br />

4<br />

La parola “<strong>meditazione</strong>” deriva<br />

dal latino meditatio che significa<br />

profonda riflessione. Capita a<br />

volte di sentire qualcuno dire:<br />

“Voglio meditare su questo problema”<br />

intendendo con ciò che<br />

vuole pensarci a fondo e con<br />

calma. Tuttavia la pratica e gli<br />

scopi della <strong>meditazione</strong> sono<br />

ben diversi d<strong>alla</strong> semplice riflessione<br />

su fatti quotidiani con lo<br />

scopo di trovare una soluzione<br />

assolutamente “normale” e materiale.<br />

La <strong>meditazione</strong>, così come è<br />

concepita e consigliata da varie<br />

religioni orientali e occidentali,<br />

riguarda essenzialmente il<br />

contatto con il Divino, con il<br />

Tutto, o con la propria anima,<br />

o comunque si voglia chiamare<br />

questa entità superiore cui tutti<br />

i sistemi religiosi fanno riferimento.<br />

Il fatto che tale pratica<br />

si riveli positiva per la salute<br />

psicofisica rappresenta soltanto<br />

un “effetto collaterale”, benvenuto<br />

certo, ma non ricercato in<br />

primis, almeno alle origini delle<br />

varie scuole di <strong>meditazione</strong>.<br />

I metodi di <strong>meditazione</strong> variano<br />

molto da una religione all’altra<br />

e da una cultura all’altra. Si dividono<br />

essenzialmente in due<br />

grandi filoni che la psicosintesi<br />

definisce rispettivamente come<br />

<strong>meditazione</strong> “recettiva” e <strong>meditazione</strong><br />

“riflessiva”. Entrambi<br />

i metodi in realtà mirano al<br />

raggiungimento di uno stato<br />

di coscienza diverso da quello<br />

caratterizzato da un susseguirsi<br />

frenetico di pensieri incontrollati<br />

che tutti noi sperimentiamo<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

ogni giorno.<br />

Nella <strong>meditazione</strong> recettiva, che<br />

è una pratica prevalentemente<br />

orientale, si raccomanda di “far<br />

tacere” la mente fino a raggiungere<br />

una consapevolezza senza<br />

pensieri. A questo filone appartengono<br />

la <strong>meditazione</strong> Zen di<br />

origine giapponese, la <strong>meditazione</strong><br />

Vipassana, la <strong>meditazione</strong><br />

taoista e altre ancora.<br />

La <strong>meditazione</strong> riflessiva, che è<br />

più vicina <strong>alla</strong> cultura occidentale<br />

ma viene praticata anche<br />

da certe scuole orientali, consiste<br />

invece nel concentrare la<br />

mente su un determinato oggetto<br />

che può essere un’immagine,<br />

una preghiera (a volte recitata<br />

o cantata ad alta voce), una visualizzazione<br />

e così via. Si può<br />

affermare, con una certa dose di<br />

generalizzazione, che la <strong>meditazione</strong><br />

cristiana è di tipo riflessivo,<br />

così come il dikr, un metodo<br />

di <strong>meditazione</strong> praticato dal<br />

movimento islamico dei sufi, e le<br />

meditazioni dei cabalisti ebraici.<br />

Sono di tipo riflessivo anche le<br />

meditazioni proposte dalle varie<br />

scuole teosofiche nate tra la fine<br />

dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.<br />

Anche le più moderne<br />

meditazioni New Age si possono<br />

definire di tipo riflessivo.<br />

In tempi recenti molti maestri<br />

orientali sono giunti in Occidente<br />

per proporre forme di<br />

<strong>meditazione</strong> basate sulla ripetizione<br />

di parole sacre o mantra.<br />

Queste scuole sono state le<br />

prime a pubblicizzare gli effetti<br />

salutari della <strong>meditazione</strong>. La<br />

MTI, o scuola internazionale<br />

di Meditazione Trascendentale,


«La <strong>meditazione</strong> potenzia le areee cerebrali preposte <strong>alla</strong> felicità e riduce<br />

quelle responsabili della depressione»<br />

fondata da Maharishi Mahesh<br />

Yogi e frequentata da personalità<br />

illustri tra cui i Beatles e il<br />

medico indo-americano Deepak<br />

Chopra, ha condotto studi sistematici<br />

in questo senso già nel<br />

1970. I risultati sono stati impressionanti.<br />

Si è infatti riscontrato<br />

che la pratica della MT<br />

riduce lo stress, la sofferenza e<br />

predispone all’acquisizione di<br />

poteri paranormali.<br />

Per quanto concerne la <strong>meditazione</strong><br />

taoista, nata in Cina<br />

in tempi antichissimi e scoperta<br />

dall’Occidente nei primi<br />

decenni del Novecento <strong>grazie</strong><br />

ai lavori del sinologo tedesco<br />

Richard Wilhelm e del padre<br />

della psicologia analitica Carl<br />

Gustav Jung che collaborarono<br />

<strong>alla</strong> traduzione e <strong>alla</strong> pubblicazione<br />

di uno dei testi fondamentali<br />

del taoismo, il famoso<br />

“Segreto del Fiore d’Oro”, si<br />

afferma che abbia effetti molto<br />

potenti sul chi, o energia<br />

vitale, e che risulti pertanto<br />

particolarmente benefica per<br />

la salute, liberi da emozioni<br />

negative e procuri una vita eccezionalmente<br />

lunga.<br />

Nel 1999, il neuropsicologo<br />

americano James Austin,<br />

dell’Università del Colorado, nel<br />

suo libro “Zen and the Brain” (lo<br />

Zen e il cervello) ha affermato<br />

che la <strong>meditazione</strong> Zen può modificare<br />

le connessioni nervose<br />

cerebrali. Il fatto è stato confermato<br />

mediante la risonanza magnetica<br />

funzionale sull’attività<br />

del cervello.<br />

Ulteriori studi sugli effetti benefici<br />

della <strong>meditazione</strong> e addirittura<br />

sulle possibilità del<br />

cervello di modificarsi con la<br />

pratica meditativa sono stati<br />

Matthieu Ricard, biologo e monaco buddista. Recentemente ha partecipato a un programma di<br />

ricerche sugli effetti della <strong>meditazione</strong>. Foto: Laurence Thurion - Flickr.com<br />

compiuti recentemente negli<br />

Stati Uniti con la partecipazione<br />

di Matthieu Ricard, noto<br />

biologo francese, diventato<br />

monaco buddista e collaboratore<br />

del Dalai Lama. Ricard,<br />

che ha scritto numerosi libri<br />

sul buddismo, la scienza e la<br />

<strong>meditazione</strong>, è stato definito<br />

“l’uomo più felice del mondo”.<br />

Infatti da esami effettuati<br />

sul suo cervello è risultato<br />

che trent’anni di <strong>meditazione</strong><br />

hanno atrofizzato le aree preposte<br />

<strong>alla</strong> depressione e hanno<br />

invece potenziato quelle del<br />

benessere.<br />

Ricard stesso, interrogato sulla<br />

pratica della <strong>meditazione</strong> buddista<br />

ha affermato che:<br />

“Meditare è mirare a uno stato<br />

di lucidità, compassione e pace<br />

interiore immenso da cui affrontare<br />

le difficoltà; pensiero, paro-<br />

la e azione sono allora sempre<br />

adeguati, e perciò fonte di bene<br />

per sé e per gli altri, invece che<br />

di stress”.<br />

Meditare quindi fa star bene,<br />

ma permette anche di avvicinarsi<br />

allo spirito attraverso<br />

una migliore autoconoscenza<br />

e a un maggior controllo delle<br />

emozioni negative. La posta in<br />

gioco è importante e il sacrificio<br />

richiesto a ben vedere non<br />

è grandissimo: bastano una<br />

ventina di minuti al giorno, almeno<br />

per cominciare, meglio se<br />

nelle prime ore del mattino o al<br />

tramonto. L’importante, dicono<br />

tutti i maestri, è la regolarità<br />

e la costanza: le difficoltà che<br />

possono sorgere durante la pratica<br />

non devono scoraggiare ma<br />

spronare ad andare oltre.<br />

Florinda Balli<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

Dossier<br />

5


Meditare per crescere ed evolversi<br />

In questa intervista Daniel Galster, della Scuola Aura, che si ispira <strong>alla</strong> teosofia di Alice Bailey, illustra il suo<br />

modo di vedere le modalità e gli effetti della <strong>meditazione</strong>. Per l’intervistato la <strong>meditazione</strong> è una via verso<br />

l’evoluzione individuale e cosmica.<br />

Dossier<br />

6<br />

Trovare il contatto con la propria anima. Foto H. Koppdelaney - Flickr.com<br />

Cos`è la <strong>meditazione</strong>?<br />

La <strong>meditazione</strong> è una concentrazione<br />

dell’aspirazione spirituale<br />

ottenuta attraverso la focalizzazione<br />

e il controllo della mente.<br />

Chi medita tenta ogni giorno di<br />

mettersi coscientemente in contratto<br />

con l’Anima, o Sè superiore.<br />

Con la <strong>meditazione</strong> diventiamo<br />

consapevoli dell’esistenza<br />

di stati di coscienza interiori, o<br />

diversi da quelli ordinari e della<br />

nostra capacità di entrare e di<br />

operare in questi stati. Questo<br />

processo ci consente di diventare<br />

nella manifestazione esteriore<br />

ciò che già siamo nella realtà<br />

interiore e ciò avviene appunto<br />

attraverso un’ identificazione<br />

con tale aspetto interiore.<br />

Meditare fa bene <strong>alla</strong> salute?<br />

Lo schema della <strong>meditazione</strong><br />

è un formula che genera, concentra<br />

e distribuisce Energia.<br />

La pratica costante della <strong>meditazione</strong><br />

quotidiana ci porta a<br />

riallinearci con una legge universale<br />

chiamata legge dei cicli<br />

che include l’evoluzione di tutta<br />

l’umanità. Il ciclo è un periodo<br />

spazio-temporale che costituisce<br />

un’unità di misura. Ciascun<br />

punto all’interno del ciclo è segnato<br />

da una differente concentrazione<br />

di energia che definisce<br />

momenti diversi tra loro per<br />

qualità e per le opportunità che<br />

offrono.<br />

Potrebbe fare un esempio?<br />

Un esempio di ciclo è quello ben<br />

noto delle stagioni: in primavera<br />

l’Energia è in piena fase di<br />

espansione ma non tocca il culmine.<br />

La vegetazione «esplode»<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

verso l’esterno; in estate l’Energia<br />

raggiunge il punto massimo<br />

di manifestazione esteriore per<br />

poi tornare a decrescere. Il regno<br />

vegetale è al massimo della rigogliosità;<br />

in autunno l’Energia<br />

vitale decresce e si appresta a<br />

interiorizzarsi. Le foglie cadono<br />

e il regno vegetale si richiude in<br />

se stesso; in inverno l’Energia si<br />

concentra all’interno, dove si potenzia<br />

per uscire vigorosamente<br />

in primavera. Anche l’uomo, nel<br />

corso della vita, passa alternativamente<br />

attraverso momenti di<br />

estroversione e di introversione<br />

e potrebbe evitarsi molte sofferenze<br />

se imparasse a riconoscerli,<br />

ad accettarli e a usarli.<br />

Oggi questa conoscenza dei cicli,<br />

che un tempo era strettamente<br />

collegata all’agricoltura, con le<br />

sue fasi del sole e della luna, è<br />

stata completamente dimenticata.<br />

La moderna civiltà industriale<br />

non riconosce i cicli naturali<br />

e li ha sostituiti con cicli artificiali,<br />

quali il lavoro notturno,<br />

la cultura del divertimento e dei<br />

locali in cui gli intrattenimenti<br />

durano fino all’alba.<br />

Tutto ciò porta l’uomo ad avvicinarsi<br />

sempre più al polo della<br />

materia, allontanandosi da<br />

quello dello spirito.<br />

Come si svolge la <strong>meditazione</strong>?<br />

La <strong>meditazione</strong> così come la<br />

pratico si suddivide in cinque<br />

parti: come prima cosa vi è la<br />

concentrazione che consiste<br />

nel mantenere ferma la mente;<br />

poi viene la <strong>meditazione</strong> vera e<br />

propria con una focalizzazione<br />

dell’attenzione in una determinata<br />

direzione; la terza fase è


«La <strong>meditazione</strong> è una tecnica scientifica che produce risultati<br />

sicuri a patto di essere eseguita con precisione e in modo<br />

corretto»<br />

quella della contemplazione che<br />

consiste nel distaccare la mente<br />

che viene mantenuta in uno stato<br />

di quiete; nella quarta fase,<br />

detta illuminazione, si fa scendere<br />

la conoscenza acquisita<br />

nella coscienza ordinaria; infine<br />

nella la quinta fase, o ispirazione,<br />

il risultato dell’illuminazione<br />

si manifesta nella vita attraverso<br />

il servizio. Queste cinque<br />

fasi conducono all’unione con<br />

l’Anima e <strong>alla</strong> conoscenza diretta<br />

della Divinità.<br />

Si ottengono sempre buoni risultati<br />

con la <strong>meditazione</strong>?<br />

La <strong>meditazione</strong> è una tecnica<br />

scientifica che produce risultati<br />

sicuri a patto di essere eseguita<br />

con precisione e in modo corretto.<br />

Le tecniche di <strong>meditazione</strong><br />

possono essere apprese, ma il<br />

modo di applicarle varia da persona<br />

a persona. Ciascuno di noi<br />

deve scoprire da sé la giusta interpretazione<br />

da dare alle numerose<br />

risorse spirituali disponibili<br />

nel servizio.<br />

C’è differenza tra <strong>meditazione</strong><br />

e preghiera, o si tratta solo di<br />

due termini diversi per designare<br />

la stessa cosa?<br />

Pregare e meditare sono due<br />

modi diversi di accostarsi <strong>alla</strong><br />

realtà spirituale. Entrambi sono<br />

validi e utili. La preghiera è<br />

basata sul concetto di un Dio<br />

trascendente, situato al di là e<br />

al di sopra delle vicende umane.<br />

La <strong>meditazione</strong> invece tocca<br />

coloro che riconoscono un Dio<br />

immanente, ossia dimorante<br />

dentro la sua creazione. Quando<br />

preghiamo parliamo a Dio.<br />

Quando meditiamo lasciamo<br />

che Dio parli a noi.<br />

Nella <strong>meditazione</strong> si raggiungo stati di coscienza in cui terra e cielo si uniscono.<br />

Foto: H. Koppdelaney. Flikr.com<br />

Quale è la condizione più importante<br />

per chi vuole praticare<br />

la <strong>meditazione</strong> con serietà?<br />

Nella <strong>meditazione</strong> la parola<br />

chiave è disciplina: solo se la<br />

mente, le emozioni e il fisico<br />

sono disciplinati l’anima può<br />

manifestarsi. I primi contatti<br />

con l’anima sono occasionali,<br />

ma con la pratica della<br />

<strong>meditazione</strong> possono diventare<br />

più frequenti e intensi. Se<br />

sappiamo disciplinare senza<br />

fanatismo i veicoli della personalità<br />

riusciremo a stabilire<br />

un rapporto operante fra la<br />

personalità e l’anima, allineando<br />

la vita con l’intenzione<br />

dell’anima.<br />

C’è chi medita per avere una<br />

mente più calma e imparare<br />

a concentrarsi. Altri meditano<br />

per combattere la depressione.<br />

Ma quale è lo scopo principale<br />

della <strong>meditazione</strong>?<br />

La disciplina della <strong>meditazione</strong><br />

quotidiana è uno dei mezzi principali<br />

per spiritualizzare la vita<br />

di questo pianeta e contribuire<br />

a esteriorizzare il Regno di Dio.<br />

Meditare è un modo per vivere<br />

veramente.<br />

Intervista a cura di<br />

Florinda Balli<br />

Per saperne di più:<br />

Scuola Aura,Via Trevano 63,<br />

6900 Lugano<br />

Tel. 079 2472894<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

Dossier<br />

7


Dossier<br />

8<br />

Dio nel silenzio<br />

Padre Andrea Schnöller è frate cappuccino. Risiede al Santuario della Madonna del Sasso di Locarno. Da<br />

numerosi anni pratica la <strong>meditazione</strong>, tema che ha affrontato anche in alcuni libri. Da una quindicina di anni<br />

anima diversi gruppi di ricerca meditativa in Ticino. L’abbiamo interrogato per scoprire il punto d’incontro tra<br />

<strong>meditazione</strong> e cristianesimo.<br />

Ritrovare la leggerezza dell’essere che alberga in ognuno<br />

di noi. Foto: ferran - flickr.com<br />

Quale posto ha occupato le <strong>meditazione</strong><br />

nel culto Cristiano e<br />

che ruolo riveste oggi?<br />

Un movimento spirituale e,<br />

quindi, una religione, è sempre<br />

la risultante di un’attitudine meditativa<br />

davanti <strong>alla</strong> vita. Meditazione<br />

è sinonimo di presenza<br />

mentale, consapevolezza accogliente,<br />

religioso, ossia attento,<br />

aperto, disponibile, ascolto della<br />

realtà. Si tratta di un’attitudine<br />

interiore, che ha anche risvolti<br />

esteriori. I suoi ingredienti fondamentali<br />

sono soprattutto calma,<br />

tranquillità, pace del cuore<br />

e serenità. Sono gli ingredienti<br />

della fede-fiducia, che qualifica<br />

l’esperienza religiosa sia sul piano<br />

individuale sia su quello collettivo.<br />

In virtù di questi ingredienti<br />

perveniamo a quel silenzio<br />

interiore che ci pone nella condizione<br />

di ascoltare con attenzione<br />

e disponibilità ciò che viviamo.<br />

Da qui deriva la visione profonda,<br />

ossia la capacità di cogliere<br />

i messaggi della vita e di aderire<br />

a essi con intelligenza, perseveranza e amore. Non è un caso che<br />

gli uomini dello spirito vengono dal deserto e che il deserto – come<br />

simbolo e come realtà vissuta – compaia regolarmente agli inizi dei<br />

grandi movimenti spirituali dell’umanità e li accompagni nei momenti<br />

più significativi del loro sviluppo. Gesù viene dal deserto. Il silenzio<br />

dei deserti e quello dei monasteri contemplativi e dei romitaggi, ha<br />

segnato profondamente l’esperienza cristiana. La grande aspirazione<br />

dei padri del deserto e poi dei monaci dell’Oriente cristiano era<br />

quella di pervenire all’esichia – a quella pace del cuore che Dio dona<br />

senza lesinare a coloro che lo amano. Essa diventa la quies dei monaci<br />

d’Occidente, perseguita con grande vigore e disciplina tra l’ora et<br />

labora che scandiva le loro giornate. È del tutto evidente che questa<br />

forte presenza contemplativa ha inciso per secoli e in modo determinante<br />

sullo stile di vita di singoli credenti e comunità cristiane, che<br />

vivevano all’ombra dei monasteri. Secondo Franco Michelini-Tocci,<br />

l’esperienza contemplativa subì un forte arresto – soprattutto sul piano<br />

collettivo – in seguito <strong>alla</strong> condanna del Quietismo, <strong>alla</strong> fine del<br />

XVII secolo. Ma è fuori dubbio che un’incidenza enorme in tale senso<br />

la esercitarono anche, su tutto il mondo d’Occidente, l’Illuminismo e<br />

il trionfo del razionalismo. Oggi c’è una reazione a tutto questo, ma è<br />

ancora modesta e, in parte, elitaria.<br />

Esistono tecniche di <strong>meditazione</strong> sviluppatesi all’interno del Cristianesimo?<br />

Ho la netta impressione che alcune tecniche meditative possano davvero<br />

essere considerate universali. Per tecniche meditative intendo<br />

soprattutto un insieme di pratiche che educano la mente <strong>alla</strong> presenza<br />

nel presente, <strong>alla</strong> consapevolezza accogliente, al religioso ascolto<br />

della realtà. La <strong>meditazione</strong> è un’attività tipicamente umana. Essa è<br />

l’espressione di un’esigenza comune. Chi non s’interroga, prima o poi,<br />

sul senso della vita? Le tecniche meditative nascono da quest’esigenza<br />

e vanno incontro a essa. Alcune di queste tecniche hanno goduto<br />

di particolare fortuna. Si può dire che sono universalmente note e<br />

coltivate. Non diversamente dal Buddha o dagli Yogin della grande<br />

tradizione induista, i Racconti di un pellegrino russo riprendono e<br />

ripropongono la pratica dei padri del deserto, che varcavano la soglia<br />

del cuore ed entravano nel grande silenzio sull’onda del respiro. Il pellegrino<br />

russo conosce anche la pratica del “mantram” – la preghiera<br />

del nome – che diventa il suo grande cavallo di battaglia e lo conduce<br />

ad abitare stabilmente nel cuore. La pratica del “mantram” era conosciutissima<br />

anche in tutto l’Occidente cristiano. La stessa cosa si può<br />

dire per altre pratiche meditative di educazione <strong>alla</strong> consapevolezza e<br />

al silenzio che oggi ritornano attuali <strong>grazie</strong> all’incontro con l’Oriente.<br />

Certamente per il cristiano il riferimento principale, anche per il lavoro<br />

di raccoglimento e di consapevolezza, rimane l’umanità di Gesù.<br />

Il contemplativo cristiano si raccoglie per delle ore in contemplazione<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010


«Tutti quelli che cercano Dio sanno che Dio è inaccessibile all’uomo»<br />

Fin dagli albori l’uomo ha cercato risposte attraverso la <strong>meditazione</strong>.<br />

Foto: premasagar - flickr.com<br />

dei fatti, delle parole e degli eventi che hanno scandito la vita di<br />

Gesù. In queste meditazioni, alcuni pervengono allo stato estatico.<br />

Il contadino di cui riferisce il curato d’Ars, rimaneva per delle ore in<br />

contemplazione di Gesù, stando immobile davanti al tabernacolo. Il<br />

suo raccoglimento e il suo silenzio erano totali. Non dicevano niente,<br />

né lui né Gesù. “Lui mi guarda e io lo guardo; e questo ci basta!”.<br />

La <strong>meditazione</strong> permette di sperimentare l’esistenza di Dio?<br />

Chi medita non cerca necessariamente Dio. Alcuni cercano la liberazione<br />

dell’uomo. Altri cercano il senso della vita. Altri cercano altre<br />

cose ancora, comunque positive. Naturalmente, c’è anche chi ha fame<br />

e sete di Dio e lo cerca con tutto il suo cuore. Tuttavia, quelli che cercano<br />

Dio sanno che Dio è inaccessibile all’uomo. Egli abita il grande<br />

silenzio. “Dio ha creato gli angeli in silenzio. Dio parla ai silenziosi,<br />

mentre quelli che si agitano fanno ridere gli angeli”, dicevano i padri<br />

della chiesa. Di conseguenza, per trovare Dio cercano il silenzio. Alla<br />

fine forse tutti, esplicitamente o implicitamente, cercano la stessa realtà:<br />

quella Presenza arcana che permea di sé tutte le cose e trascende<br />

tutte le cose; quell’Assoluto che ha tutti i nomi ed è sempre al di là di<br />

tutti i nomi. Ma i mistici sanno, e ce lo ripetono in continuazione, che<br />

qualunque nostra esperienza di Dio non è Dio. È un’esperienza preziosa,<br />

un grande dono, ma non è Dio. Dio trascende ogni nostra esperienza.<br />

San Giovanni della Croce insiste proprio su questo punto: dice<br />

che la radicale rinuncia a identificare Dio con qualsiasi esperienza che<br />

noi possiamo avere di lui è la premessa indispensabile per pervenire<br />

all’incontro con Dio. Questa rinuncia segna il passaggio attraverso<br />

la grande notte, quella più difficile e oscura. Essa comporta l’affet-<br />

tuoso distacco anche in rapporto<br />

alle nostre esperienze del divino,<br />

perché le nostre esperienze di Dio<br />

non sono Dio. Occorre andare oltre<br />

per giungere a lui. Ma occorre<br />

andare oltre, coltivando il giusto<br />

atteggiamento. Ossia: apprezzando,<br />

ma senza attaccamento.<br />

Allora diventano frecce preziose<br />

che ci indicano il cammino. Sono<br />

anche un grande sostegno, perché<br />

nutrono la fede-fiducia e, con<br />

essa, la motivazione e lo slancio<br />

per il lavoro interiore.<br />

Giudizio e perdono sono due<br />

concetti ricorrenti nel Cristianesimo<br />

e sono spesso vissuti come<br />

imposizioni dall’esterno, dove a<br />

giudicare e perdonare è la Chiesa<br />

vista come tramite fra fedele<br />

e Dio. Il raggiungimento della<br />

consapevolezza porta invece<br />

ad assumersi autonomamente<br />

l’analisi e il giudizio delle proprie<br />

azioni. Questi due diversi<br />

approcci sono conciliabili?<br />

Non so se esiste una coscienza<br />

morale che non sia in qualche<br />

modo indotta. L’uomo cresce e si<br />

sviluppa in virtù dell’interdipendenza<br />

e della relazione con gli<br />

altri e con le cose. Certo, ognuno<br />

cerca la felicità. L’aspirazione<br />

<strong>alla</strong> felicità è una qualità propria<br />

di ognuno e di ogni cosa. È la<br />

forza che fa girare il mondo. Ed<br />

è in virtù di questa aspirazione,<br />

ancora, che ognuno, nella sua relazione<br />

con gli altri, è in grado di<br />

dare il suo apporto <strong>alla</strong> crescita<br />

di tutti. C’è dunque interdipendenza<br />

e creatività, e queste due<br />

cose si richiamano e si dinamizzano<br />

a vicenda. Se una prevale<br />

sull’altra, ci portiamo fuori strada.<br />

Perché nessuno è stato destinato<br />

a essere soltanto gregge,<br />

e nessuno si realizza se rimane<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

9


Dossier<br />

10<br />

isola. L’interdipendenza e la relazione<br />

sono in funzione della crescita<br />

e della libertà; a loro volta, la<br />

crescita dell’individuo e la libertà<br />

qualificano l’interdipendenza e la<br />

relazione. Soltanto nella libertà,<br />

che è assenza di costrizione e di<br />

paura, c’è vera comunione. Ed è<br />

ciò che Dio vuole. Credo che uno<br />

dei limiti che la Chiesa è chiamata<br />

a superare, oggi, è quello di un atteggiamento<br />

che spesso si qualifica<br />

ancora come troppo genitoriale,<br />

limitante e, spesso, colpevolizzante.<br />

Io propendo per un magistero<br />

più propositivo e fiducioso, che<br />

faccia leva sulle risorse di bene<br />

che sono patrimonio di ognuno.<br />

Promuovere le risorse di bene conduce<br />

a una vera conversione del<br />

cuore, che non si esaurisce nel<br />

chiedere perdono, ma nel lasciarsi<br />

trasformare da Dio.<br />

Quali sono gli aspetti della spiritualità<br />

in cui l’Occidente può<br />

trarre vantaggi dal confronto<br />

con l’Oriente e viceversa?<br />

La razionalità ha messo al bando<br />

molte superstizioni e ha chiuso la<br />

bocca ai mostri. Essa ha però anche<br />

mortificato in molti il senso<br />

del mistero e, con esso, la poesia<br />

e le capacità intuitive della mente<br />

umana. Spesso, però, nuovi<br />

mostri hanno preso il posto di<br />

quelli vecchi e vecchi dogmatismi<br />

e superstizioni sono stati sostituiti<br />

con altri, non meno pericolosi<br />

e contagiosi. Credo che sia proprio<br />

questo uno dei campi dove<br />

il dialogo tra Oriente e Occidente<br />

possa risultare particolarmente<br />

promettente e fecondo. Purché ci<br />

sia l’umiltà di riconoscere che,<br />

nell’un caso come nell’altro, siamo<br />

sempre e soltanto un goccia<br />

nell’immenso oceano della vita.<br />

L’umiltà qualifica l’uomo e rende<br />

feconda la sua ricerca.<br />

Intervista di<br />

Cindy Fogliani<br />

Flash<br />

Uno studio in un CD<br />

Stefano Travaini e Annemarie Frey<br />

Uno studio di riflessologia racchiuso<br />

in un CD, è questo l’ambizioso<br />

progetto presentato lo<br />

scorso novembre a Locarno.<br />

Autore del programma l’italiano<br />

Stefano Travaini, ingegnere<br />

elettrotecnico, programmatore e<br />

riflessologo amatoriale, in collaborazione<br />

con l’Istituto di Terpie<br />

Naturalistiche di Locarno.<br />

Si tratta in pratica di un programma<br />

che permette di disporre<br />

di tutto ciò che necessita un<br />

piccolo studio di terapia: un archivio<br />

dei clienti con trattamenti<br />

effettuati, commenti, schede<br />

di anamnesi e cura, erogazione<br />

di fatture. “L’obbiettivo è di razionalizzare<br />

il lavoro, risparmiando<br />

tempo, spazio e carta.<br />

In pratica occupando lo spazio<br />

di un computer si dispone di<br />

uno schedario enorme, con un<br />

accesso diretto e veloce a tutti<br />

i dati. Anche dal profilo della<br />

sicurezza, fatte le debite copie,<br />

i dati informatici rappresentano<br />

un vantaggio rispetto alle schede<br />

cartacee”. Ha commentato<br />

Travaini durante la serata.<br />

Il programma si rivolge ai riflessologi,<br />

esso dispone di un’ampia<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

varietà di funzioni che supportano<br />

il terapista nella scelta, l’esecuzione<br />

o l’apprendimento del<br />

trattamento, rivelandosi in questo<br />

modo un ottimo supporto anche<br />

per gli studenti. Al suo interno si<br />

trovano le diverse viste dei piedi<br />

con segnati i punti riflessi, numerosi<br />

trattamenti preconfigurati<br />

per le patologie più frequenti che<br />

mostrano quali punti trattare, in<br />

che sequenza e in che modo. La<br />

sequenza può essere anche seguita<br />

dallo schermo del computer<br />

che man mano indica sulle<br />

immagini il punto da trattare. Il<br />

tutto è assolutamente personalizzabile<br />

e il terapista sarà libero di<br />

inserire o modificare le sequenze<br />

a piacimento.<br />

Un piccolo gioiello che ha subito<br />

entusiasmato i terapisti presenti<br />

in sala. “Oggigiorno quasi tutti<br />

hanno un computer e abbiamo<br />

ritenuto fosse il momento adeguato<br />

per lanciare questa innovazione.<br />

Chi possiede un portatile,<br />

<strong>grazie</strong> a questo programma<br />

potrà portare sempre con sé tutti<br />

i dati inerenti trattamenti e pazienti”;<br />

ha concluso Annemarie<br />

Frey senza nascondere l’entusiasmo<br />

per il lavoro svolto da Travaini.<br />

Un’iniziativa che potrebbe<br />

essere ripresa nell’ambito di altre<br />

terapie: “Al momento festeggiamo<br />

il nuovo nato, la cui realizzazione<br />

ci ha impegnati per oltre<br />

un anno e che ora vogliamo promuovere<br />

tra i terapisti. Al futuro<br />

penseremo in futuro”.<br />

Il 6 febbraio dalle 17.00 all’Istituto<br />

di Terapie Naturalistiche di<br />

Locarno ci sarà una presentazione<br />

del programma.<br />

Iscrizioni: info@scuola-itn.com<br />

091 751 17 58.


Buon anno!<br />

Leggero aumento dei premi, aumento dei premi nazionale per le franchigie alte. Anno nuovo, vecchi problemi<br />

di politica sanitaria, come si legge a pagina 14. Anno nuovo e vecchia certezza: quella di avere al vostro fianco<br />

un’assicurazione malattia affidabile, con ottime prestazioni a un prezzo concorrenziale.<br />

Vi aspettiamo in via Codeborgo a Bellinzona<br />

Un nuovo anno ha inizio, e il<br />

primo anno è passato dacché<br />

l’agenzia ticinese di EGK-cassa<br />

della salute si è trasferita in<br />

via Codeborgo a Bellinzona,<br />

da dove ha potuto soddisfare<br />

le esigenze dei propri affiliati<br />

e dove, anche in questo nuovo<br />

anno in arrivo, vi invitiamo a<br />

farci visita.<br />

Il tempo passa e porta con sé<br />

inevitabili cambiamenti. Alcuni,<br />

strutturali, sono avvenuti<br />

anche all’interno della nostra<br />

assicurazione senza peraltro<br />

influire sulle prestazioni fornite.<br />

Altri sono stati dettati dalle<br />

contingenze esterne quali le<br />

scelte di politica sanitaria ma<br />

un principio resta inalterato<br />

nel tempo: la volontà di EGK<br />

di offrire il miglior servizio <strong>alla</strong><br />

clientela a un prezzo vantaggioso,<br />

e l’impegno nel fornire<br />

pari opportunità ai diversi metodi<br />

di cura, siano essi di medicina<br />

classica o naturale.<br />

EGK-cassa della salute ha particolarmente<br />

a cuore non solo<br />

l’assistenza dei propri assicurati<br />

nel momento del bisogno,<br />

ma si impegna nella prevenzione<br />

della salute promuovendo<br />

numerose iniziative in tutto il<br />

Paese.<br />

Tramite una visita in agenzia<br />

potrete inoltre ottenere gratuitamente<br />

i numerosi opuscoli<br />

sulla salute pubblicati annualmente<br />

da EGK, un aiuto in più<br />

per trascorrere il 2010 in piena<br />

forma.<br />

Ringraziando i numerosi assicurati<br />

per la fiducia dimostrataci,<br />

e dando il benvenuto<br />

ai nuovi clienti, rinnoviamo<br />

dunque la nostra determinazione<br />

a rimanere al vostro<br />

fianco in questo nuovo anno,<br />

che vi auguriamo prospero e<br />

sereno.<br />

Il vostro team<br />

EGK - Cassa della salute<br />

EGK - Cassa della salute<br />

via Codeborgo 16 - 6500 Bellinzona<br />

T 091 851 30 80 - F 091 851 30 89<br />

www.egk.ch - bellinzona@egk.ch<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

Inserto EGK<br />

11


Padre nostro che sei nei cieli<br />

Come si pregava un tempo e che significato aveva la preghiera? Quanto si prega ancora oggi? Cosa può portare<br />

questa antica pratica nella quotidianità dell’uomo moderno? Lo abbiamo chiesto al Professor Mauro Vaccani.<br />

Inserto EGK<br />

12<br />

Mauro Vaccani è laureato in<br />

lettere e in filosofia medioevale<br />

con una specializzazione in<br />

storia del cristianesimo. Ha insegnato<br />

per quasi un ventennio<br />

nelle scuole superiori italiane;<br />

da alcuni anni studia approfonditamente<br />

il pensiero di Rudolf<br />

Steiner ed è attivo quale conferenziere,<br />

formatore e conduttore<br />

di gruppi di studio.<br />

Qual è lo scopo della preghiera<br />

nel culto Cristiano, e come è stata<br />

praticata nella tradizione?<br />

Fin d<strong>alla</strong> sua comparsa, risalente<br />

all’antichità più remota, la<br />

preghiera è stata uno dei mezzi<br />

utilizzati dall’uomo per rivolgersi<br />

al mondo divino, per ricollegarsi<br />

ad esso. Non la dobbiamo immaginare<br />

come un’attività marginale<br />

o artificiale, come è oggi: se<br />

mi limito al caso dell’ebraismo,<br />

ad esempio, scopro che oltre 50<br />

delle 5750 parole circa che compongono<br />

quel lessico riguardano<br />

il linguaggio orante. Una percentuale<br />

strepitosa, di circa cento<br />

volte superiore a quella delle<br />

lingue moderne. Questo indica<br />

che la preghiera era una realtà<br />

profondamente inserita nella vita<br />

delle persone.<br />

I cristiani dei primi secoli praticarono<br />

la preghiera seguendo<br />

le indicazioni che si trovano in<br />

Matteo 5,7:“Quando pregate non<br />

fate come i pagani che credono<br />

di venir ascoltati a forza di parole.<br />

Non siate come loro, perché il<br />

Padre vostro sa di che cosa avete<br />

bisogno ancor prima che glielo<br />

chiediate. Voi dunque pregate<br />

così: Padre nostro, che sei nei<br />

cieli...”. Poi adottarono i ritmi e<br />

i testi della tradizione ebraica.<br />

Venne valorizzato subito il libro<br />

dei Salmi: 150 bellissime poesie<br />

che ancora oggi forniscono la<br />

base essenziale della preghiera<br />

cristiana. Aggiunsero presto i<br />

meravigliosi “Inni” che si trovano<br />

nelle Lettere di Paolo e negli<br />

altri testi del Nuovo testamento.<br />

Si avviò, infine, la creatività di<br />

personalità particolarmente religiose,<br />

che ha generato molti dei<br />

testi ancor oggi in uso.<br />

Si sono osservati mutamenti<br />

nel modo in cui la società si<br />

approccia e pratica la preghiera?<br />

Quanto si prega ancora<br />

oggi?<br />

Direi proprio di sì. Oggi si prega<br />

pochissimo e lo fa una minoranza<br />

ormai marginale della popolazione.<br />

Capita sempre più raramente<br />

di veder gente pregare, e nella<br />

maggior parte dei casi si tratta di<br />

anziani. Mi riferisco, ovviamente,<br />

ad esperienze autentiche e consapevoli<br />

e non includo, fra queste, le<br />

grandi operazioni di massa dove<br />

opera di più la suggestione, anche<br />

in questo caso. Sono anche molto<br />

scettico sulla sostanza devozionale<br />

di molte preghiere nei luoghi di<br />

pellegrinaggio oppure nei gruppi<br />

di preghiera più o meno legati a<br />

veggenti o taumaturghi. A questo<br />

livello il fenomeno ha ancora una<br />

certa consistenza ma non credo<br />

abbia una gran qualità (fatte salve<br />

le intenzioni dei singoli, ovviamente).<br />

Nel passato non era così: i nostri<br />

nonni pregavano ordinariamente<br />

e senza grandi apparati esteriori.<br />

Se risalgo al Medioevo scopro che<br />

l’Europa era disseminata di mo-<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

Foto: Roger Smith - Flickr.com<br />

nasteri la cui attività principale,<br />

anche se non unica, era proprio<br />

la preghiera, eseguita coralmente<br />

e secondo il principio stabilito da<br />

San Benedetto nelle sua Regola,<br />

cap. 19 “...quando preghiamo<br />

facciamo sì che il nostro spirito<br />

concordi con la nostra voce”. Credo<br />

che allora in molte migliaia<br />

di uomini ci fosse il sincero impegno<br />

di far coincidere quel che<br />

usciva dalle labbra con quel che<br />

c’era nel cuore.<br />

Spesso si ricorre <strong>alla</strong> preghiera<br />

per chiedere di esaudire un desiderio.<br />

È un approccio corretto?<br />

Sì e no. No perché il vero desiderio<br />

che dovremmo esprime-


«Il divino è sia dentro di noi in forma di goccia, sia fuori di noi<br />

in forma di oceano»<br />

Il libro dei salmi contiene bellissime poesie che forniscono la<br />

base essenziale della preghiera cristiana.<br />

re in ogni preghiera è quello del Padre nostro:”...<br />

sia fatta la Tua volontà”. Chi prega seriamente ha<br />

sempre all’orizzonte questa prospettiva. In una fase<br />

più infantile, però, anche l’espressione di specifici<br />

desideri, magari il più puliti e disinteressati possibile,<br />

può essere compresa e accettata. Diverso è,<br />

invece, il discorso per quel che riguarda la preghiera<br />

di intercessione: quando preghiamo per gli altri e<br />

ci ispiriamo al principio supremo enunciato prima<br />

facciamo un’operazione molto buona.<br />

Quali benefici comporta la pratica della preghiera?<br />

Oltre a quelli un po’ limitati del “sentirsi meglio”,<br />

cioè protetti, assistiti anche dall’alto, direi che il beneficio<br />

essenziale è proprio la relazione che si crea<br />

fra noi e il mondo divino, fra la nostra individualità<br />

e quella degli Esseri spirituali. Con la preghiera si<br />

diventa progressivamente consapevoli di appartenere<br />

a un mondo infinitamente più vasto, più complesso<br />

ma anche più armonico e più saggio di quello che<br />

normalmente percepiamo.<br />

La preghiera ci conduce a un divino che c’è in<br />

noi, o al di fuori - al di sopra - di noi?<br />

Il “divino” è sia dentro di noi, in forma di goccia,<br />

sia fuori di noi in forma di oceano, per usare una<br />

metafora. Escludere la goccia o l’oceano è ugualmente<br />

erroneo. Ma bisogna anche riconoscere la<br />

diversità delle dimensioni. Per alcuni è più facile<br />

costruire un rapporto con la goccia di divino in<br />

noi, per altri invece il partner ideale è l’oceano.<br />

L’errore, lo ripeto, sarebbe l’esclusione.<br />

In che cosa si differenziano la preghiera d<strong>alla</strong><br />

<strong>meditazione</strong>?<br />

Per cogliere la differenza occorre una buona conoscenza<br />

delle “qualità” dell’anima alle quali qui posso<br />

solo accennare. La preghiera nutre di più l’anima<br />

senziente, quella legata al sentire, alle emozioni,<br />

agli stati d’animo. Non per nulla i Salmi sono poesie<br />

che modulano le infinite variazioni degli stati<br />

d’animo e le fanno diventare relazione con Dio. La<br />

<strong>meditazione</strong>, invece, alimenta molto di più l’anima<br />

razionale, quella del ragionamento, della ricerca<br />

della verità, dell’indagine spirituale. Resta il fatto<br />

che su un medesimo testo, penso ad esempio al Padre<br />

nostro..., si può esercitare sia la preghiera (e<br />

allora decisivo sarà il cuore, la devozione) oppure<br />

la <strong>meditazione</strong> (e allora sarà decisiva la mente, il<br />

tentativo di comprendere).<br />

Un consiglio a chi vorrebbe iniziare?<br />

Se voglio imparare a fare la pizza devo chiedere<br />

lumi a chi la sa già fare e poi mettere le mani... in<br />

pasta. Perché non fare lo stesso anche qui?<br />

Intervista di<br />

Cindy Fogliani<br />

Mauro Vaccani sarà presente a Lugano con il<br />

seminario “Signore, insegnaci a pregare… (Luca<br />

11,1)”, che si terrà sabato 23 gennaio, dalle ore<br />

9.00 alle ore 16.00 presso la Sala Conferenze<br />

del Centro Evangelico di via Landriani 10 (vicino<br />

al Liceo 1). Info: fvolpe@bluewin.ch.<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

Inserto EGK<br />

13


Aumenti sotto la media svizzera<br />

Grazie all’oculata gestione delle risorse anche quest’anno EGK-Cassa della salute si distingue con aumenti dei<br />

premi ben al di sotto di quelli mediamente adottati in Svizzera.<br />

Sovvenzioni incrociate<br />

Inserto EGK<br />

14<br />

Quest’anno anche EGK – Cassa della salute ha dovuto<br />

ritoccare verso l’alto i premi di assicurazione.<br />

Grazie <strong>alla</strong> solida politica finanziaria nota ormai da<br />

anni è stato però possibile limitare l’aumento a una<br />

media dell’8,1%, restando ben al di sotto della media<br />

di aumenti in Svizzera che si attesta all’11%.<br />

Il settore sanitario viene tenuto<br />

in vita con le sovvenzioni incrociate.<br />

Questo significa che per<br />

una grande uscita, deve esserci<br />

da qualche altra parte un’entrata<br />

che la copra e, nel caso delle<br />

sovvenzioni incrociate, avviene<br />

un sovvenzionamento fra prodotti<br />

o aziende diverse.<br />

Ad esempio, se una cassa malati<br />

con premi minimi paga 10’000<br />

franchi per le correzioni dentali<br />

dei bambini, questi soldi sono a<br />

disposizione <strong>grazie</strong> ai premi pagati<br />

dalle persone sane.<br />

Anche nel caso di coperture con<br />

premi molto ridotti si parla di<br />

sovvenzioni incrociate: per chi<br />

paga meno, c’è chi paga di più.<br />

È quanto avviene ad esempio<br />

con la formula della compensazione<br />

fra cantoni, a Zurigo si<br />

pagano i premi di gran lunga<br />

più alti, sovvenzionando così<br />

gli abitanti di altri cantoni.<br />

Per chi non riesce a pagare i<br />

premi vi sono poi i sussidi, che<br />

si basano nuovamente su questo<br />

principio. Nel 2007 circa il 30%<br />

degli svizzeri ha goduto di riduzioni<br />

dei premi, per un totale di<br />

quasi quattro miliardi di franchi<br />

erogati. Secondo il Consiglio federale<br />

per il 2010 devono essere<br />

messi a disposizione ulteriori<br />

200 milioni di franchi, mentre<br />

la Confederazione sindacale<br />

svizzera chiede altri 2 miliardi.<br />

Chi li dovrebbe pagare? Chi approfitta<br />

delle sovvenzioni incro-<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

Con il nuovo decreto federale sugli sconti<br />

per franchigie, gli assicurati con franchigie<br />

elevate hanno registrato un’ulteriore<br />

aumento del premio. Le nuove disposizioni<br />

dell’Ufficio federale della sanità pubblica<br />

(UFSP) prevede una riduzione massima dei<br />

premi del 70%, contro l’80% in vigore fino<br />

allo scorso anno. Per questo motivo anche<br />

EGK-Cassa della salute si è vista nell’obbligo<br />

di aumentare il premio ai propri assicurati<br />

con franchigie elevate.<br />

Secondo l’UFSP questa modifica aumenta<br />

la solidarietà fra gli assicurati.<br />

Una buona notizia proviene invece dal<br />

fronte delle tasse ambientali, che vengono<br />

ridistribuite a tutti gli assicurati attraverso<br />

la cassa malati. Grazie a questa tassa,<br />

quest’anno gli assicurati riceveranno 81,60<br />

franchi.<br />

ciate e chi paga? Qualcuno deve<br />

pur accollarsi i costi sempre in<br />

aumento del sistema sanitario.<br />

Ciò dovrà avvenire attraverso la<br />

riscossione di premi assicurativi<br />

o tasse. Purtroppo non viviamo<br />

in una fiaba e i soldi non cascano<br />

dal cielo.


Un albero, sette virtù<br />

Colorano i giardini a fine autunno e ci regalano frutti dal sapore delicato e ricchi in vitamine e sali minerali.<br />

Sono i cachi, provenienti d<strong>alla</strong> Cina dove sono considerati cibo degli Dei.<br />

Questo incredibile frutto ha una<br />

tradizione millenaria. In Oriente<br />

è considerato fin dell’antichità il<br />

cibo degli Dei. Originario della<br />

Cina il caco viene chiamato anche<br />

mela d’oriente ed è considerato<br />

l’albero delle sette virtù. Arriva<br />

in Europa verso la metà del<br />

1800. Il caco è un frutto molto<br />

salutare, contiene le vitamine A,<br />

C, B, K, beta-carotene e minerali<br />

tra cui fosforo, ferro, magnesio e<br />

molto potassio, è diuretico, aiuta<br />

a depurare il fegato, contiene<br />

molte fibre. I cachi li possiamo<br />

consumare al naturale oppure<br />

possiamo preparare gustosi gelati,<br />

mousse, confetture. Un modo<br />

per conservarli durante tutto<br />

l’inverno è l’essicarli e, per chi<br />

non possiede un vero essicatoio<br />

ma ha pazienza, può provare a<br />

essicare questo delizioso frutto<br />

nell’apparecchio per seccare<br />

i funghi procedendo in questo<br />

modo: procurarsi dei frutti non<br />

troppo maturi e sodi. Lavarli<br />

(non togliere la pelle) e tagliarli a<br />

fette di 3 mm circa. Deporli sulla<br />

griglia a una temperatura massima<br />

di 50° e seccarli molto bene.<br />

Conservarli in un vasetto a chiusura<br />

ermetica e gustarli quando<br />

non si trovano più in giro cachi<br />

nostrani freschi.<br />

Le sette virtù del caco:<br />

le foglie sono adatte per concimare<br />

- regala molta ombra<br />

d’estate - ha un legno duro e<br />

non viene mangiato dal tarlo -<br />

ha una lunga vita - le foglie secche<br />

fanno un bel fuoco - non vi<br />

sono nidi nei rami - è possibile<br />

giocare con le sue foglie indurite<br />

dal gelo.<br />

I frutti vanno essicati prima della completa maturazione<br />

Confettura di cachi<br />

Per ogni kg di frutta 200 g. di<br />

zucchero di canna integrale, 1<br />

stecca di vaniglia incisa nella<br />

lunghezza, il succo di un limone,<br />

poco ruhm (opzionale), Agaragar<br />

(leggere le dosi consigliate<br />

dal produttore) oppure kozu (radice<br />

legante) solo se necessario.<br />

Lavare i frutti e togliere la cima,<br />

eliminare i semi e tagliare i cachi<br />

a pezzi. Aggiungere tutti gli<br />

ingredienti. Con un mixer a immersione<br />

passare bene la frutta.<br />

Far bollire la massa sempre rimestando<br />

e tenere un leggero bollore<br />

per al massimo 10 minuti.<br />

Nel frattempo riscaldare i vasetti<br />

nel forno a circa 60°. Invasare<br />

subito, chiudere ermeticamente<br />

il vasetto, capovolgerlo, deporre<br />

i vasetti in una scatola e coprire<br />

con degli stracci per mantenere<br />

il calore dentro i vasetti il più a<br />

lungo possibile.<br />

Questa confettura è ottima per<br />

preparare dei gelati, oltre ad<br />

avere un gustoso e particolare<br />

sapore, dolcifica il gelato o il<br />

sorbetto senza dover aggiungere<br />

tanto zucchero <strong>alla</strong> massa.<br />

Avvertenze: Tritare con il mixer<br />

la massa a fine cottura o cuocere<br />

troppo tempo il tutto rende<br />

immangiabile la marmellata.<br />

Usando lo zucchero integrale<br />

di canna la confettura avrà un<br />

colore marroncino, mentre con<br />

lo zucchero bianco mantiene il<br />

suo colore arancio ma è meno<br />

salutare.<br />

Elena Beltrametti<br />

Autrice di Cibi e salute in armonia<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

Gastronomia e salute<br />

15


Tante sane calorie nel frutto del deserto<br />

Energetico e ricco di vitamine e sali minerali il dattero è denominato “nettare del deserto” dalle popolazioni nomadi che<br />

se ne nutrivano in abbondanza nel corso delle loro lunghe traversate desertiche.<br />

Erboristeria<br />

16<br />

La palma da dattero è una pianta della famiglia delle<br />

Palmae, il suo nuome scientifico é Phoenix dactilifera<br />

L.. Possiede foglie bislunghe a mo’ di spade; ispiratrice<br />

degli etimologisti latini che la vogliono cosìddetta<br />

perché l’unione delle foglie forma un ventaglio aperto<br />

che ricorda il palmo della mano, i datteri stanno a<br />

rappresentazione delle dita: dal greco dactyli = dita.<br />

La palma da dattero é coltivata da più di 4000 anni<br />

in Mesopotamia tra il Tigri e l’Eufrate. Solo nel Medio<br />

Evo ha inizio la sua diffusione con gli arabi che la<br />

portarono nelle regioni calde del sud e dell’est della<br />

penisola iberica ed in seguito con i conquistatori spagnoli,<br />

raggiunse l’America. Oggi, uno dei maggiori<br />

produttori mondiali di datteri è la California.<br />

Nella vicina penisola è coltivata lungo le coste tra 0 e<br />

300 metri e nelle regioni più calde i frutti riescono a<br />

maturare. Fiorisce da marzo a maggio.<br />

La palma ha tronco diritto e ruvido e può raggiungere<br />

i 20 metri di altezza, i frutti di colore scuro crescono<br />

in fitti grappoli che possono arrivare a pesare fino a<br />

15 kg: ogni albero può arrivare a produrre fino a 270<br />

kg di datteri l’anno.<br />

Nei paesi medio-orientali la palma da dattero è ancora<br />

oggi quasi venerata dalle popolazioni indigene per<br />

i suoi molteplici impieghi: i frutti nutrono le popolazioni<br />

nomadi durante le traversate nel deserto, per<br />

questo sono denominati «nettare del deserto», le sue<br />

foglie sono utlizzate per costruire capanne, panieri,<br />

tappeti e piatti. D<strong>alla</strong> linfa fermentata si ricava inoltre<br />

il vino di palma.<br />

La maggior parte dei datteri vien fatta essicare al sole<br />

in modo da aumentare la concentrazione degli zuccheri;<br />

essi diventano così più dolci, si conservano più<br />

a lungo e sono disponibili tutto l’anno.<br />

Il dattero contiene: zuccheri, caroteni, cumarina; vit<br />

B1, B2, B6, C; nicotinamide, acido pantotenico, acido<br />

folico, sodio, potassio, magnesio, calcio, manganese,<br />

ferro, rame, zinco, fosforo, cloruri, ioduri, acido malico,<br />

aminoacidi. Il valore energetico per 100 grammi<br />

di datteri é di circa 250 kcal (pari a circa il 10% del<br />

fabbisogno giornaliero di un adulto con attività fisica<br />

media). Il dattero è quindi indicato in caso di<br />

affaticamento e debilitazione fisica, utile in fase di<br />

crescita, durante notevoli e prolungati sforzi fisici,<br />

per le donne in gravidanza e durante l’<strong>alla</strong>ttamento.<br />

Negli anziani, non diabetici, è consigliato per contra-<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

stare la decalcificazione ossea. Contengono poche<br />

proteine e, quindi, sono indicati per una dieta<br />

ipoproteica da seguire per esempio in caso di<br />

insufficienza renale. Sono riconosciute propietà<br />

emollienti, rinfrescanti, bechiche e lassative. Contrasta<br />

inoltre i radicali liberi e l’invecchiamento<br />

naturale delle cellule e può quindi aiutare anche<br />

nella prevenzione delle patologie tumorali.<br />

I frutti vengono utilizzati sottoforma di decotto<br />

(in acqua o latte) e le percentuali del preparato<br />

variano dal 5 al 50% a dipendenza dell’indicazione<br />

(Per approfondimenti consiglio il volume:<br />

Tutte le piante medicinali del dottor Peroni,<br />

G.Peroni, Macchione Editore, pag 402). I noccioli<br />

pestati sono impiegati tramite cataplasmi per cicatrizzare<br />

le piaghe. I germogli della pianta sono<br />

usati contro le emorragie intestinali. Nei paesi<br />

d’origine le infiorescenze staminifere della pianta<br />

maschile sono ritenute afrodisiache.<br />

La palma da dattero é una pianta ricca di significati<br />

simbolici: gli antichi Romani usavano donarne<br />

un ramo agli attori più bravi e ai gladiatori,<br />

per gli Egiziani era un simbolo di fertilità,<br />

per i Greci fonte di fortuna e prosperità e per i<br />

Cristiani le foglie di palma sono tutt’ora un simbolo<br />

di pace.<br />

Patrick Travella<br />

presidente AOTE<br />

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Impariamo a chiedere<br />

L’atto di chiedere è interpretato a volte come qualcosa di negativo ma così non è. Conoscersi, scoprire le<br />

proprie esigenze più profonde e anelare ad esaudirle non è un atto di egoismo ma piuttosto di responsabilità<br />

e fiducia verso la vita, gli altri, l’Universo.<br />

Care lettrici e cari lettori,<br />

le feste natalizie sono appena<br />

trascorse ed il 2010 è tutto da<br />

vivere con nuove aspettative,<br />

desideri, obiettivi da realizzare e<br />

mete da raggiungere. Ognuno di<br />

noi ha i suoi sogni nel cassetto e<br />

la speranza di realizzarli.<br />

Ma… noi, donne e uomini adulti<br />

del 2010, siamo veramente capaci<br />

di chiedere? Siamo in grado<br />

di domandare qualcosa all’Universo<br />

con un atteggiamento positivo<br />

e ottimista? E abbiamo in<br />

testa un’immagine chiara e nitida,<br />

perfettamente a fuoco, di ciò<br />

che desideriamo?<br />

Qualcuno di voi avrà probabilmente<br />

letto ‘The secret’, libro<br />

che ha avuto un enorme successo<br />

e del quale è stata girata anche<br />

una versione video per far sì<br />

che il messaggio fosse compreso<br />

perfettamente dal pubblico. Diverse<br />

persone che lo hanno letto<br />

mi hanno domandato: “Laura,<br />

come faccio ad aiutarmi con i<br />

Fiori per attuare quanto ho letto?<br />

Come posso imparare a porre<br />

correttamente le mie richieste<br />

all’Universo?”<br />

Bene, io sono profondamente<br />

convinta che ognuno di noi possa<br />

avanzare qualunque richiesta<br />

all’Universo e il primo passo è<br />

quello di sentirsi in diritto di<br />

farlo, superando ogni ritrosia<br />

mentale che spesso ci viene inculcata<br />

attraverso l’educazione<br />

(“non sta bene chiedere”, “non<br />

si può avere tutto quello che si<br />

vuole” ecc.). È dunque fondamentale<br />

fare un po’ di pulizia<br />

mentale, eliminando tutto quel<br />

chiacchiericcio inutile, quei<br />

pensieri ossessivi che invadono<br />

la mente costringendoci in un<br />

circolo vizioso ricco di se e di<br />

ma. Il rimedio White Chestnut<br />

(n. 35) ci aiuterà in questo, rendendoci<br />

più liberi e leggeri.<br />

Un secondo passo è quello di sapere<br />

cosa chiedere, imparando a<br />

focalizzare i nostri obiettivi e<br />

superando la nebbia fitta alzata<br />

dalle frasi fatte ascoltate da<br />

piccoli. Siamo cresciuti convinti<br />

che non si possa domandare per<br />

paura di apparire presuntuosi,<br />

della delusione o dell’invidia<br />

altrui e abbiamo perso la capacità<br />

di seguire i nostri sogni e<br />

desideri, non importa dove essi<br />

avrebbero potuto portarci… ma<br />

erano nostri!<br />

Cerato (rimedio floreale n. 5) ci<br />

sosterrà nel fare chiarezza su<br />

ciò che nel profondo dell’anima<br />

vogliamo, sviluppando la nostra<br />

intuizione, dandoci più sicurezza<br />

e allontanando quelle vocine che<br />

tanto ci condizionano l’esistenza.<br />

Se poi ci piace giocare il ruolo<br />

della vittima, quella che si piange<br />

addosso e preferisce credere<br />

che solo gli altri (i colleghi di lavoro,<br />

gli amici, i parenti, i vicini<br />

di casa, insomma tutti tranne –<br />

chiaramente – noi stessi) siano<br />

i prediletti d<strong>alla</strong> buona Sorte,<br />

Gentian (n. 12) e Willow (n.38)<br />

sono i due Fiori necessari per<br />

aiutare il nostro atteggiamento<br />

a diventare più positivo e costruttivo.<br />

In conclusione, è solo quando<br />

sappiamo ciò che vogliamo<br />

che siamo pronti ad avanzare<br />

la nostra richiesta all’Universo<br />

e questo perché saremo guidati<br />

dal nostro Sé superiore, protetti<br />

dalle influenze altrui, con un<br />

Tutti abbiamo il diritto di chiedere all’Universo.<br />

Foto: Alessandro Pinna - flickr.com<br />

atteggiamento positivo e speranzoso.<br />

Chiedere non è un atto di arroganza<br />

o di presunzione, quanto<br />

invece un atto di responsabilità<br />

e di fiducia. Domandare all’Universo<br />

(o al proprio Dio, all’Angelo<br />

custode, ad una persona cara<br />

perduta, all’Amore Universale…)<br />

è il mezzo più potente che noi<br />

esseri umani abbiamo a disposizione<br />

per migliorare la nostra<br />

esistenza. E non ci sono limiti<br />

alle richieste perché c’è abbondanza<br />

per tutti: abbondanza di<br />

salute, economica, di amicizia e<br />

di amore!<br />

Da piccoli lo facevamo, ricordate?<br />

Osavamo chiedere! Facciamolo<br />

ancora, proviamoci, crediamoci<br />

fino in fondo e la vita<br />

darà a tutti noi le opportunità e<br />

le occasioni che desideriamo!<br />

Laura Neri<br />

Naturopata - Bach Practitioner<br />

www.fioridibach.info<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

Fiori di Bach<br />

17


Biologico, decidiamoci!<br />

Inizia il 2010, forse il penultimo anno per il pianeta Terra, sembra infatti che il globo, o l’umanità, abbia i<br />

giorni contati. Contati per cosa non si sa, ma ormai il 21.12.2012 è sulla bocca di tutti e, nell’incognita, molti<br />

hanno paura. D’altronde paura e diffidenza sono seminate all’ingrosso, e si dà addosso anche al biologico.<br />

Blog del guardiano<br />

18<br />

Il biologico è l’unica scelta sostenibile.<br />

Paura e diffidenza sembrano essere<br />

all’ordine del giorno anche<br />

<strong>grazie</strong> al tam-tam mediatico che<br />

le semina quotidianamente, basti<br />

pensare <strong>alla</strong> strumentalizzazione<br />

di terrorismo e pandemia.<br />

Anche alle nostre latitudini non<br />

si perde occasione per alimentare<br />

la diffidenza, finendo con il<br />

confondere le persone, creando<br />

un immobilismo che avanti di<br />

questo passo scompariamo davvero<br />

tra due anni. È ora dunque<br />

di cacciare via questa paura che<br />

non ci serve! È l’ora di avere<br />

coraggio di fermarsi e scegliere:<br />

ri-conoscenza, affetto, rispetto,<br />

… e poi sotto con il lavoro. Sosteniamo<br />

tutto quello che dentro<br />

di noi sentiamo possa fare<br />

bene <strong>alla</strong> terra anche a parole!<br />

Dopo cinque anni di ristorazione<br />

e venti della mia vita che<br />

scelgo di offrire e consumare<br />

prodotti biologici resto ancora<br />

esterrefatto per trasmissioni che<br />

tentano di svelare truffe e cercare<br />

conferme in questo campo.<br />

Sono d’esempio due trasmissioni<br />

(una radiofonica e una televisiva)<br />

andate in onda <strong>alla</strong> RSI il<br />

mese di novembre: una metteva<br />

in dubbio l’esistenza effettiva<br />

del biologico e la seconda metteva<br />

sotto la lente la qualità di<br />

alcuni allevamenti ticinesi (bio e<br />

non). Il modo in cui queste trasmissioni<br />

disilludono gli spettatori<br />

mi deprime. Ci si concentra<br />

su malafede e diffidenza, e le<br />

persone <strong>alla</strong> fine ritengono non<br />

ci si possa più fidare di nessuno<br />

“basta guardare la tele… questo<br />

mondo è una vergogna!”.<br />

In realtà il problema da considerare<br />

è che non c’è più tempo<br />

per simili disquisizioni e, in<br />

ogni caso, se anche nel settore<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

del bio ci sarà il furbo di turno<br />

la realtà è che in ogni caso,<br />

la produzione industriale resta<br />

una scelta molto più infelice e<br />

probabilmente conta una concentrazione<br />

maggiore di “soliti<br />

furbi”. Non c’è più tempo per<br />

chiacchiere e mistificazioni!<br />

Non abbiamo più bisogno di<br />

prediche. Non c’è tempo per andare<br />

a controllare se sia vero o<br />

meno, in questo stato degradato<br />

delle cose non è più importante.<br />

Sappiamo da anni cosa bisognerebbe<br />

fare, è giunta l’ora di farlo<br />

e basta. Cerchiamo di essere<br />

onesti con noi stessi e dirci una<br />

volta per tutte qual è la verità!<br />

Iniziamo da soli, perché nessuno<br />

verrà a darci una mano, sarà<br />

durante il cammino che ci accorgeremo<br />

di essere affiancati<br />

da persone come noi e lì sarà<br />

il momento di continuare insieme<br />

e crescere fintanto che tutto<br />

il mondo sarà coinvolto. E non<br />

servono grandi promesse, non<br />

bisogna sconvolgere la propria<br />

vita prima di iniziare. Bisogna<br />

innanzitutto riconoscere quanto<br />

già fatto, il potenziale buono<br />

di tutti noi in quanto detentori<br />

di un’anima, essere positivi,<br />

fiduciosi e riconoscenti per il<br />

bene che pure c’è; poi avviarsi<br />

un piccolo passo <strong>alla</strong> volta.<br />

Riguardo al biologico bisognerebbe<br />

difenderlo: anni di slogan<br />

“Bio. Ti puoi fidare!” hanno<br />

portato molto scetticismo che si<br />

manifesta <strong>alla</strong> prima immagine<br />

o alle prime parole sentite in radio.<br />

Forza, allora; buon anno e<br />

buon lavoro!<br />

Nicola Rizzo<br />

www.gdf.ch


Essenze<br />

Profumo d’anno nuovo<br />

Tempo di ritagliarsi un po’ di spazio per sé. Di riflettere,<br />

ritrovarsi, coccolarsi. Un periodo di emozioni dense in<br />

cui le essenze si rivelano ottime compagne.<br />

Chiudere un anno per riaprirne un altro. Una bella sensazione;<br />

si ricomincia con i sogni, gli obiettivi e la freschezza<br />

della speranza! Questi sono anche mesi di riflessione<br />

davanti al camino o a una tazza di tè fumante.<br />

Sono numerose le essenze che possono accompagnare i<br />

diversi stati d’animo che si manifestano in questo periodo.<br />

Essenza di rosa per coccolare il nostro cuore, vaniglia<br />

per riscaldare il corpo, rosmarino e zenzero per l’energia<br />

giusta nelle giornate fredde e per i nostri pensieri si vola<br />

con essenza di neroli o di mirra mescolate con l’olio di<br />

bergamotto per la leggerezza e la spensieratezza.<br />

Siate fiduciosi, tenaci e sorridenti nell’affrontare il futuro<br />

ma non dimenticate di vivere appieno il presente, qui ed<br />

ora, godendo di ogni attimo ed emozione, l’essenza di vetiver<br />

aiuterà a rimanere ben ancorati a terra, rinforzando<br />

le vostre radici e la vostra identità.<br />

È ancora il “tempo” dei bagni. Sbizzarritevi nel miscelare<br />

le essenze non dimenticando l’importanza della lavanda<br />

in assenza di equilibrio. Nutritevi con alimenti sani e buoni,<br />

sorseggiate tazze di tisane aromatiche e massaggiatevi<br />

con oli caldi e protettivi.<br />

Rallentate il ritmo: l’inverno è la stagione del letargo in<br />

natura, per noi, nel limite del possibile, della riflessione e<br />

del riposo, della calma e del calore di casa.<br />

Se ci sono dei raffreddori usate essenza di sandalo e lavanda<br />

per le inalazioni, per la tosse preparate un olio, 30<br />

ml, con 5 gocce di sandalo e 5 gocce di lavanda e massaggiate<br />

sul petto e sulla schiena.<br />

In caso di rigidità muscolare, frequente in questa stagione,<br />

massaggiate e fate i bagni con maggiorana: nell’olio,<br />

sempre 30 ml, 5 gocce; nella vasca da bagno 6-7 gocce.<br />

Ricordatevi di diluire gli oli essenziali per il bagno con<br />

un po’ di latte.<br />

Altri ingredienti: romanticismo, ironia, rispetto, amore e<br />

un pizzico di leggerezza.<br />

Come afferma lo scrittore Paulo Coelho: “Tutto l’universo<br />

cospira affinché chi lo desidera con tutto sé stesso possa<br />

riuscire a realizzare i propri sogni”.<br />

Vi auguro di cuore di realizzare i vostri sogni.<br />

Nadia Pellencini<br />

www.energiadicolori.ch<br />

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<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

19


Un libro per scoprire se stessi e il mondo<br />

Adriana Simeoni ci guida <strong>alla</strong> scoperta della Kabalah, uno degli aspetti più affascinanti e misteriosi del misticismo<br />

ebraico. Nonostante che in certi casi possa apparire molto complessa, la Kabalah può avere anche applicazioni<br />

pratiche, prova ne sia il successo che sta conoscendo negli Stati Uniti persino tra le star del mondo dello<br />

spettacolo.<br />

Libri<br />

20<br />

L’Albero della Vita. Foto Neon23 - Flickr.com<br />

“Conosci te stesso e conoscerai<br />

il mondo e gli dei” diceva una<br />

scritta sul tempio di Delfi. Ed è<br />

proprio questa conoscenza globale<br />

che ci propone un’opera<br />

dedicata a una scienza antichissima,<br />

uno degli aspetti più affascinanti<br />

e misteriosi del misticismo<br />

ebraico, che può diventare<br />

strumento di evoluzione personale<br />

per chiunque le si avvicini<br />

con mente aperta.<br />

Parlare di Kabalah può a prima<br />

vista sembrare complicato. Il<br />

termine “cabalistico” evoca di<br />

per sé qualcosa di astruso e di<br />

difficilmente spiegabile in termini<br />

concreti. Tuttavia la Kabalah,<br />

può applicarsi a infiniti<br />

ambiti: dalle più elevate visioni<br />

del cosmo alle realtà più quotidiane<br />

e concrete, proprio perché<br />

nella realtà spirituale non vi è<br />

differenza tra “grande mondo”<br />

universale e “piccolo mondo”<br />

individuale.<br />

Non stupisce quindi che Adriana<br />

Simeoni, studiosa di esoterismo<br />

ma anche psicologa e specializzata<br />

in Psicosintesi e Logoterapia,<br />

abbia voluto offrirci questa<br />

affascinante presentazione<br />

dell’antica scienza cabalistica.<br />

Si pensi che i primi testi cabalistici<br />

“moderni” che narrano di<br />

come si sia formato l’universo<br />

vengono attribuiti a Isacco il<br />

Cieco, vissuto in Francia nel<br />

dodicesimo secolo.<br />

Scritti antichissimi dunque, ma<br />

curiosamente attuali se si pensa<br />

che alcune delle descrizioni<br />

cabalistiche hanno trovato conferma<br />

nelle più recenti scoperte<br />

della scienza. Inoltre nella Kabalah<br />

vi sono frequenti parallelismi<br />

con altre dottrine appartenenti<br />

a culture diverse, come il<br />

misticismo indiano, lo yoga, il<br />

tao cinese e altre ancora.<br />

Ma, come dicevamo, la Kabalah<br />

non offre solo una chiave<br />

per capire l’universo, permette<br />

altresì di penetrare più profondamente<br />

nello studio sia fisico<br />

sia psichico dell’uomo, poiché<br />

l’“Albero della Vita” che rappresenta<br />

lo schema della creazione<br />

secondo la Kabalah, può essere<br />

anche visto come un’immagine<br />

del corpo umano o del nostro<br />

essere interiore con le forze,<br />

spesso contrastanti, che si manifestano<br />

dentro di noi.<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

Non deve quindi stupire che<br />

in passato gli insegnamenti<br />

cabalistici siano serviti ai maghi,<br />

agli alchimisti e anche e<br />

a chi praticava l’astrologia o<br />

i tarocchi. Questi ultimi sono<br />

addirittura delle raffigurazioni<br />

delle energie descritte d<strong>alla</strong><br />

Kabalah, anche se in seguito<br />

sono decaduti a semplici carte<br />

da giuoco.<br />

Per chi desidera addentrarsi nel<br />

mondo vastissimo della Kabalah,<br />

l’Autrice fornisce abbondanti<br />

spunti di ricerca che portano nel<br />

campo delle schiere angeliche, in<br />

quello degli spiriti, negli ámbiti<br />

più astratti della numerologia,<br />

con la corrispondenza tra lettere<br />

ebraiche e numeri; ancora allo<br />

studio dell’influsso delle forme,<br />

dei colori, o dei suoni.<br />

Ma veniamo agli aspetti pratici<br />

del libro di Adriana Simeoni<br />

che, dopo aver illustrato<br />

le origini della Kabalah e aver<br />

descritto le caratteristiche delle<br />

dieci Sephirot, o Vasi contenitori<br />

dell’Energia primordiale, che<br />

compongono l’Albero della Vita,<br />

invita il lettore a riconoscere<br />

tali energie dentro di sé oltre<br />

che nella propria vita e a <strong>trasformarsi</strong><br />

attraverso una serie di<br />

meditazioni che lo condurranno<br />

attraverso i “sentieri” di elevazione<br />

e di metamorfosi.<br />

Adriana Simeoni<br />

Una via per raggiungere la Divinità<br />

KABALAH Elementi teorici<br />

e pratici<br />

Edizioni Terre Sommerse<br />

Isbn: 9878889874752


Dosare piuttosto che rinunciare<br />

Auto sì ma con misura. È questo l’unanime responso dei quattro volontari che per tre mesi si sono prestati a<br />

spostarsi senza ricorrere all’auto privata.<br />

Francesco Agliati, Bernard Gygax, Linda<br />

Panzeri e Bruno Soldati, finito il periodo<br />

di prova hanno riacceso tutti il loro veicolo<br />

giusto in tempo per le strenne natalizie,<br />

ma con una nuova consapevolezza:<br />

“L’auto non mi è assolutamente mancata,<br />

anzi, talvolta mi sento un po’strano quando<br />

siedo a fianco di qualcuno. Non gioisco<br />

al riaccenderla, mi conforta il fatto che ne<br />

posso disporre senza nessun senso di colpa<br />

e ne farò uso parsimonioso. Rinunciare<br />

completamente all’auto condiziona la<br />

vita propria e dei famigliari, è necessaria<br />

un’attenta programmazione e talvolta si<br />

finisce con “l’abusare” della disponibilità<br />

altrui”. Come a dire ha poco senso rinunciare<br />

all’automobile se poi è la moglie a<br />

doverla accendere.<br />

Dello stesso avviso Agliati secondo cui:<br />

“L’auto resta un mezzo di spostamento<br />

pratico per determinati tragitti. D’altro<br />

canto nell’ambito urbano l’auto risulta essere<br />

per lo più un fastidio e si rileva molto<br />

più comodo lo spostamento alternativo”.<br />

Alcune urgenze hanno portato Panzeri<br />

a rendersi conto dei limiti di mobilità<br />

senz’auto e a dover fare qualche strappo<br />

<strong>alla</strong> regola. Ciononostante si allinea con<br />

i compagni di avventura: “Personalmente<br />

preferisco non usare l’auto ma talvolta<br />

questo diventa un obbligo, più volte mi è<br />

capitato in questo periodo di doverne far<br />

uso perché non vi era altra soluzione”.<br />

La formula migliore sembra essere per<br />

tutti un equilibrato utilizzo delle diverse<br />

possibilità di spostamento. “Dopo tre<br />

mesi senz’auto sono vivo e vegeto e soddisfatto<br />

dell’opportunità che ho avuto di<br />

riscoprire ad esempio i mezzi pubblici.<br />

Sono più convinto di prima che l’uso<br />

dell’auto, per indispensabile che sia e<br />

a dipendenza di dove e come si viva, si<br />

possa ancora sensibilmente ridurre, non<br />

solo senza grandi sacrifici, ma addirittura<br />

con grandi benefici. Personalmente ho<br />

goduto dei miei spostamenti a piedi, in<br />

bici o coi mezzi pubblici”.<br />

“Spesso è più il fattore psicologico, dovuto all’abitudine,<br />

che ci tiene legati all’auto. Una volta fatto il primo passo,<br />

ci si accorge che si può limitarne l’uso senza grosse difficoltà”.<br />

Fa eco Agliati.<br />

Tutti sottolineano la praticità dell’abbonamento arcobaleno<br />

ritenuto anche economico. Gygax continuerà a staccarlo<br />

per i suoi spostamenti tra Lugano e Locarno, molto<br />

più confortevoli in treno che in auto. I quattro volontari<br />

hanno potuto approfittare in questa occasione dell’abbonamento<br />

gentilmente offerto d<strong>alla</strong> Comunità tariffale Ticino<br />

e Moesano. Per chi volesse ricalcare in piccolo questa<br />

prova è comunque possibile avvalersi dell’abbonamento<br />

arcobaleno di prova della durata di una settimana; ricordiamo<br />

inoltre gli sconti estivi dove, <strong>grazie</strong> ai sussidi elargiti<br />

da Cantone e Comuni all’acquisto di un abbonamento<br />

arcobaleno, viaggiare coi mezzi pubblici diventa estremamente<br />

vantaggioso. Buon viaggio a tutti.<br />

ISTITUTO DI TERAPIE NATURALISTICHE e<br />

ISTITUTO SHIATSU METODO NAMIKOSHI<br />

Sezione Svizzera della European Academy<br />

Riflessologia integrata con<br />

tecnica psicocorporea<br />

Rinnovamento della formazione<br />

in riflessologia plantare,<br />

integrando nuovi approcci che<br />

considerano corpo e psiche.<br />

Con un approccio psicosomatico<br />

osserviamo il corpo per<br />

comprendere la psiche.<br />

Serata informativa gratuita<br />

18 gennaio 2010 19.30 – 21-30<br />

Palestra Gynnasium - Castione<br />

Siamo a vostra disposizione per<br />

ulteriori informazioni<br />

Dir. Frey Annemarie tel. 091 751 17 58<br />

Via S. Francesco 4 fax 091 751 23 70<br />

c.p. 223 info@scuola-itn.com<br />

6600 Locarno info@namikoshi.ch<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong><br />

21


Agenda<br />

PICCOLI ANNUNCI<br />

Breganzona cercasi subentrante per studio<br />

terapie - ufficio. 40 mq, luminoso, parcheggi<br />

gratuiti, fermata bus a150 m. Fr. 900.-tutto<br />

compreso, 079 589 91 29.<br />

Locarno affittasi in Piazza Grande studio ideale<br />

per nutrizionista o simili, mensilmente Fr.<br />

600.- tutto compreso o a giorni/ore prezzo da<br />

concordare. 079 589 91 29.<br />

Cercasi terapista per condivisione studio di<br />

terapie complementari a Mendrisio.<br />

076 397 07 76 - 076 558 66 79.<br />

Vendesi 10 materassini per ginnastica, yoga,<br />

<strong>meditazione</strong>, nuovi e seminuovi. 091 966 67 90.<br />

Lugano, centro, insegnante yoga affitta a ore<br />

ampia sala ben ventilata, riscaldata e silenziosa,<br />

parete a specchi ideale per lavoro corporeo,<br />

energetico, ecc. 079 607 51 68.<br />

Cercasi terapista complementare riconosciuta<br />

cassa malati e indipendente, specializzata in<br />

Riflessologia e Shiatsu. Centro Natura La Libellula,<br />

Mendrisio. 076 358 21 33, previo invio<br />

curriculum.<br />

Affittasi a Breganzona studio per terapie o<br />

corsi, a giornate, 40mq, luminoso, ampio parcheggio<br />

gratuito, fermata bus.<br />

091 950 96 00, www.para-bhakti.com.<br />

Cercasi a Paradiso e dintorni locale in condivisione<br />

con terapeuti o altro. 079 663 43 80.<br />

Cercasi a Bellinzona e dintorni 1 o 2 locali<br />

spaziosi, luminosi (con wc), in zona tranquilla<br />

per studio di terapie. 077 442 44 30.<br />

Cercasi terapista per condivisione studio di<br />

terapia nel Bellinzonese. 077 442 44 30.<br />

Affittasi a Locarno, al Centro di terapie L’Incontro<br />

due sale luminose di 16 mq. e di 60 mq.<br />

su richiesta arredate per terapie, corsi, seminari.<br />

Servizi, doccia, angolo cottura, sala, d’aspetto,<br />

zona centrale, facilità di parcheggio.<br />

www.cranio-sacrale.com - 091 752 13 88.<br />

Palestra spaziosa e luminosa, affitto a ore anche<br />

per seminari o singoli eventi. Studio Mosaico<br />

(fisioterapia e metodo Feldenkrais) in centro<br />

Lugano. 091 605 33 93.<br />

Affitto spazio per seminari o corsi, presso il<br />

Centro Agua Terapie Naturali in centro a Lugano-Paradiso.<br />

Mq 100, luminoso, con docce-wc,<br />

di facile accesso. 079 608 88 78.<br />

Affittasi a Mezzovico due sale di 107 mq e 22<br />

mq per attività varie e uno studio arredato per<br />

terapie naturali. Possibilità di affittare anche<br />

una grande piscina per gruppi e una piccola<br />

per sedute individuali.<br />

091 994 14 06, www.centro-aquamarina.ch.<br />

Affittasi stupenda sala, 64 mq. al Centro Casa<br />

Poma, Vico Morcote. Ottimo prezzo con annessi<br />

cucina, terrazza e vista lago. 076 411 76 86 –<br />

www.casapoma.com.<br />

22<br />

Nuova Dimensione: divulghiamo informazioni<br />

su terapie, terapisti, scuole di formazione,<br />

associazioni, conferenze, corsi,<br />

seminari, negozi, prodotti, ecc. Portale d’informazione<br />

www.nuovadimensione.ch.<br />

CONFERENZE<br />

Sentieri di luce: Mosè, Krishna, Buddha,<br />

Cristo, Bahá’u’lláh. Relatore Samuele Morabito,<br />

Sementina. Martedì 5 gennaio dalle<br />

20.15, Centro Bahá’í, Locarno, 091 752 25<br />

35, entrata libera.<br />

La vita oltre la vita. Relatori Doris Jäggi e<br />

Wener Menzi, Olten. In tedesco con traduzione.<br />

Martedì 12 gennaio dalle 20.15, Centro<br />

Bahá’í, Locarno, 091 752 25 35, entrata libera.<br />

Il significato del Giardino nelle tradizioni<br />

religiose. Relatrice Prof. Maria Augusta<br />

Favali, docente di botanica, Università di<br />

Parma. Martedì 19 gennaio dalle 20.15,<br />

Centro Bahá’í, Locarno, 091 752 25 35, entrata<br />

libera.<br />

Il senso dell’appartenenza: <strong>alla</strong> ricerca<br />

delle proprie radici. Relatore Willi Maurer,<br />

autore del libro omonimo, Aranno. Martedì<br />

26 gennaio dalle 20.15, Centro Bahá’í, Locarno,<br />

091 752 25 35, entrata libera.<br />

La morte del prossimo, conferenza con<br />

prof. Luigi Zoja, introduzione del prof. Daniele<br />

Ribola. Per millenni, un doppio comandamento<br />

ha retto la morale ebraico-cristiana:<br />

“ama Dio e ama il prossimo tuo come<br />

te stesso”. Alla fine dell’ottocento, Nietzsche<br />

ha annunciato: “Dio è morto“. Non è tempo<br />

di dire quel che tutti vediamo? “È morto<br />

anche il prossimo“. Sabato 6 febbraio 2010,<br />

15:30 - 17:00, Luogo Centro La Piazzetta a<br />

Lugano-Loreto. www.grulugano.ch.<br />

MEDITAZIONE<br />

Momenti di tranquillità, incontro di preghiera,<br />

musica e <strong>meditazione</strong> aperto a tutti<br />

sul tema: una fede comune. Domenica 17<br />

gennaio, 10.30 – 11.30, Centro Bahá’í, Locarno,<br />

091 752 25 35.<br />

Meditazione di Trasmissione. La domenica<br />

mattina all’ASP Locarno e il mercoledì sera ad<br />

Ascona, è possibile praticare la <strong>meditazione</strong><br />

di trasmissione. Questa forma di <strong>meditazione</strong><br />

di gruppo è gratuita e aperta a tutti.<br />

091 791 58 55, www.share-italiano.org.<br />

Meditazioni attive di Osho, ogni martedì<br />

dalle 9.30 alle 10.30 e venerdì dalle 19.15 alle<br />

20.15 al Centro AquaMarina di Mezzovico.<br />

091 994 14 06 - www.centro-aquamarina.ch.<br />

Meditazione del plenilunio, 30 gennaio,<br />

acquario. Il plenilunio è il momento di massima<br />

opportunità per entrare in rapporto<br />

con la propria essenza e rafforzare le energie<br />

necessarie oggi nel mondo. Incontri gratuiti<br />

al Centro la Piazzetta, Lugano – Loreto,<br />

ore 20.30. Lugano@paxcultura.it.<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

Meditazione Sui Cuori Gemelli. Uno strumento<br />

per la crescita spirituale e per migliorare<br />

la salute psico-fisica. Svolta in vari centri del<br />

Ticino, aperta a tutti. Con possibilità di provare<br />

un trattamento gratuito di Pranic Healing.<br />

091 950 96 00, www.pranichealing.ch.<br />

Meditazione Armonica Sonora con Claudia Sapienza<br />

e Francesco Aiello, 4 dicembre dalle 19.15.<br />

091 600 39 55 – www.vocedelsuono.com.<br />

CORSI E SEMINARI<br />

Le Costellazioni Familiari e Il Lavoro di Byron Katie.<br />

Seminario con Enzo Trifirò, 10 gennaio 10.00-<br />

18.00. Centro Devata Yoga, Canobbio. 076 281 22<br />

29 - info@epidauria.de - www.devatayoga.ch.<br />

Danze in cerchio, danze da tutto il mondo, <strong>alla</strong><br />

scoperta di nuovi suoni, ritmi e culture. Danze soaccessibili<br />

a tutti, coinvolgenti e portatrici di gioia<br />

e benessere. Da giovedì 14 gennaio, 9.30 - 11.00,<br />

Casa del Tango a Giubiasco. 079 299 87 25.<br />

AquaDijiFloating, lasciarsi cullare dalle vibrazioni<br />

del Suono del Didjeridoo galleggiando in<br />

acqua a 35 gradi. 18 gennaio dalle 20.00, Centro<br />

AquaMarina, Mezzovico.<br />

091 600 39 55 - www.vocedelsuono.ch.<br />

Ama te stesso, seminario per apprendere veramente<br />

ad amarsi, con Marina Alba Cristiano.<br />

20 gennaio a Lugano.<br />

077 426 72 59 – albanascente_2@libero.it.<br />

Biodanza sulla femminilità profonda. La bella e<br />

la bestia, 22 gennaio dalle 20.30, Studio 3spazi,<br />

Chiasso. 091 646 28 54 – www.biodanza.ch.<br />

Il cuore dell’Essenza. Incontri esperienziali per<br />

risvegliarci <strong>alla</strong> nostra vera Natura. Enzo Trifirò,<br />

Centro Devata Yoga, Canobbio. Dal 28 gennaio.<br />

076 281 22 29 - info@epidauria.de - www.<br />

devatayoga.ch.<br />

Modella il tuo destino, secondo seminario di<br />

quattro sul metodo Nati per Essere Felici, con<br />

Sandro Carriero. 30 e 31 gennaio a Riazzino.<br />

079 742 50 20 – www.accademia.fc.it.<br />

Il Metodo Dorn e il Massaggio Breuss, seminario<br />

con Aldo Carrucciu, 30 e 31 gennaio,<br />

Centro Aldebaran, Serocca – Agno.<br />

091 922 09 07 – www.olodinamica.ch.<br />

Fiori di Bach, Level 1 Programma internazionale<br />

di Formazione (BIEP), riconosciuto dal Bach Center.<br />

Con Alberta Belli, Bach Practitioner. 30 gennaio<br />

e 6 febbraio, Dimensionecentro Locarno. 079<br />

567 59 63 – 091 796 19 70 – a.belli@ticino.com.<br />

Danze Sufi, <strong>alla</strong> ricerca di Simurgh. La via del<br />

cuore, con Videha. Utilizzare ritmo, musica,<br />

danza, voce, suono, poesia per entrare in uno<br />

stato di vacuità. “Svuotiamo” noi stessi in un<br />

atmosfera dove l’amore fiorisce nella <strong>meditazione</strong>.<br />

Da venerdì 12 febbraio al Centro Aqua-<br />

Marina. 091 994 14 06 - office@centro-aquamarina.ch<br />

- www.yasufi.org.<br />

La Libertà di Essere se Stessi – seminario<br />

di liberazione psico emozionale, riconoscere


ciò che vi impedisce di essere voi stessi, e ascoltare i vostri bisogni<br />

e sentimenti. 6 e 7 febbraio.<br />

079 731 75 17 – fabianamoroni@sunrise.ch.<br />

Liberazione Psico Emozionale, per ritrovare il bambino che vive in noi<br />

permettendogli di guarire le sue ferire e scaricare blocchi e sofferenze<br />

che impediscono d’essere felici. 26-28 febbraio.<br />

079 731 75 17 – fabianamoroni@sunrise.ch.<br />

Curarsi con la musica secondo l’antica filosofia Vedica. Il Potere del<br />

Mantra - Nada/Mantra Yoga - Lo Yoga dell’Energia, seminario il 27 e 28<br />

Marzo. Sabato 27 Concerto di Musica Antica dell’India (Shanty Raga) -<br />

Melodie di Pace. A cura del Maestro Krishna Das.<br />

076 422 40 79 – www.yoga-arkaya.ch<br />

Massaggio rilassante e terapeutico, La sapienza del tocco, corso di 7<br />

incontri condotto da Luisella Re, terapista complementare. Da febbraio<br />

ogni martedi a Biasca. 076 378 l3 52 - spaziotera@gmail.com.<br />

Naturopata impartisce corsi di Aqua-Gym a Paradiso e Mezzovico e<br />

corsi di Ýoga a Taverne. 079 259 95 10.<br />

Finesettimana mensile in gruppo continuativo per lavorare con corpo,<br />

emozioni e programmazioni inconsce. Milena Rottmann e Max Bernardi<br />

076 411 76 86 - www.casapoma.com.<br />

Didjeridoo, corso di 5 incontri con Francesco Aiello a Mezzovico,<br />

Coldrerio e altre località su richiesta.<br />

091 600 39 55 – www.vocedelsuono.com.<br />

Aikido e ginnastica meditativa, allenamento regolare con Willi Maurer<br />

e Claudio Ferri, il giovedì dalle 19.30 a Guasti di Neggio. 091 609 10 89<br />

www.willi-maurer.ch.<br />

Ayuryoga, corsi il giovedì alle 20.15 a Locarno, il venerdì alle 14.30 a Cugnasco.<br />

091 743 66 73.<br />

Arteterapia: crescita personale attraverso l’espressione creativa “Messpainting”,<br />

il mercoledì 17.00-18.30. Percorso sul tema “Emotività e colori”,<br />

6 giovedì 18.30-20.00. Studio Nuovi Orizzonti, Bellinzona.<br />

091 826 27 50 - 076 236 70 34 - www.arteterapia.ch.<br />

Yoga per bambini. Percorso ludico <strong>alla</strong> scoperta dello yoga, dai 5 anni<br />

in avanti, al centro AquaMarina di Mezzovico.<br />

076 422 40 79 - 091 994 14 06 – www.yoga-arkaya.ch.<br />

Hata yoga, martedì e mercoledì 19.00 - 20.00 e 20.15 - 21.15 al centro<br />

AquaMarina di Mezzovico. 076 422 40 79 - 091 994 14 06 – www.<br />

yoga-arkaya.ch.<br />

Il Tuo cammino verso la gioia; autostima, amore per se stessi, guarigione,<br />

realizzazione. Lavoro a livello corporeo ed emozionale. Sara Soncina,<br />

079 793 08 17, sara.soncina@libero.it.<br />

Coccole sonore in gravidanza, musicoterapia per donne in gravidanza<br />

con Liliane Foglia, il giovedì sera o venerdì mattina. Studio Mosaico,<br />

Lugano, 091 605 33 93.<br />

Biodanza; musica, movimento ed emozione con Franziska Rossi, il mercoledì<br />

sera. Studio Mosaico, Lugano, 091 605 33 93.<br />

Feldenkrais, scioltezza e attenzione nel movimento, con Johanna Hupfer<br />

il lunedì e il martedì ogni 15 giorni. Feldenkrais e improvvisazione di<br />

danza con Giuseppe Asaro, il venerdì ogni quindici giorni. Studio Mosaico,<br />

Lugano, 091 605 33 93.<br />

Centro Dèvata Yoga, corsi settimanali: Hata yoga con Vittorio Ponzio<br />

ogni lunedì e martedì; con Beatrice Balmelli ogni martedì; con Raffaella<br />

Meylam il mercoledì. Flow yoga con Katrin Zülch il giovedì. Keep Flowing,<br />

incontri bisettimanali. Diksha con Viviana Viano, il giovedì, bisettimanale.<br />

Centro Dèvata Yoga, Canobbio. 076 281 22 29 – www.devatayoga.ch.<br />

Didgeridoo, voce e percussione. Digeridoo a Ligornetto il martedì dalle<br />

18.30. Percussione a Lugano il mercoledì dalle 18.30, a Mendrisio il giovedì<br />

dalle 20.30. Libera la voce il mercoledì dalle 19.30 a Lugano.<br />

Igor Ezendam, info@feelingsound.com, 076 478 83 08.<br />

Centro AquaMarina – Mezzovico - 091 994 14 06 - www.centro-aquamarina.ch.<br />

Corsi settimanali: AquaPilates, Danza Orientale Egiziana per adulti e<br />

bambini, Yoga per adulti e bambini, Baby massage e “Come cresce il mio<br />

bebè?”, Ginnastica nonni-nipotini, GAG.<br />

Seminari: Emergenze con i bambini, con Ingrid Mülly giovedì 7, 14, 21 e<br />

28 gennaio, dalle 20.00 alle 22.00.<br />

La Via Tantrica Femminile, con Anatta e Pujarin, presentazione gratuita,<br />

19 gennaio 20.00. Primo incontro sabato 30 e domenica 31 gennaio: Il<br />

corpo sacro della donna.<br />

Weekend introduttivo di AquaBalancing con Jaan Koch e Stefania Gandolvi,<br />

6 e 7 febbraio.<br />

Formazione per contuttori di Aquabalnacing Baby, corsi di acquaticità<br />

per bimbi (dai 3 ai 24 mesi) da mercoledì 17 febbraio.<br />

Oli essenziali. La semplicità e l’armonia degli oli essenziali nel quotidiano,<br />

una serata o un pomeriggio con Nadia Pellencini a Biasca o altre<br />

località su richiesta. Fr. 80.- compreso materiale e olio personalizzato.<br />

079 357 99 39 – sandyla@bluewin.ch.<br />

FORMAZIONE<br />

Istituto di Terapie Naturalisitiche.<br />

Riflessologia specialistica per aggiornamento 15-16-17 gennaio.<br />

Riflessologia plantare formazione completa 2010<br />

Shiatsu colonna vertebrale ed alcune patologie: 9-10 gennaio.<br />

Alle origini della propria Fiducia: 23 gennaio.<br />

Rigenerazione delle ossa: 6-7 febbraio.<br />

Tecniche di rilassamento profondo: 19-20-21 febbraio.<br />

Il Linguaggio del corpo; Analisi Posturale: 27-28 febbraio.<br />

ITN – Locarno - 091 751 17 58 – www.scuola-itn.com.<br />

<strong>Gente</strong> <strong>Sana</strong> Mutamenti - anno 29 - numero 1 - gennaio 2010<br />

23


Mutazioni:<br />

CP 12<br />

6518 Gorduno<br />

G.A.B.<br />

6526 Prosito

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