Gazzetta 72 - Museo dell'Automobile e Scuderia San Martino
Gazzetta 72 - Museo dell'Automobile e Scuderia San Martino
Gazzetta 72 - Museo dell'Automobile e Scuderia San Martino
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Bimestrale della <strong>Scuderia</strong> <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> e <strong>Museo</strong> dell’Automobile<br />
<strong>Gazzetta</strong> della<br />
<strong>Scuderia</strong> Scude<br />
In questo numero:<br />
• Quasi un secolo di nuove auto<br />
• All’aria aperta con stile<br />
• Le auto del secolo<br />
• Il Perdono di Canossa<br />
• Coast to coast<br />
<strong>Scuderia</strong> <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> e <strong>Museo</strong> dell’Automobile di <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> in Rio - Via Barbieri 12 - 42018 <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> in Rio (RE)<br />
Tel e fax +39 0522 636133 - info@museodellauto.it - www.museodellauto.it<br />
<strong>Museo</strong> dell’Automobile<br />
ria<br />
<strong>San</strong> <strong>Martino</strong><br />
Rubriche:<br />
Lezioni di meccanica rosa<br />
L’angolo della tecnica<br />
Attività da svolgere<br />
N. <strong>72</strong> III° bim. 2012
❰❰ Certe volte guardo il mare,<br />
questo eterno movimento,<br />
e due occhi son pochi<br />
per questo immenso<br />
❱❱<br />
Sono parole di una canzone di Biagio Antonacci<br />
e mi è sovvenuta alla fine di un periodo<br />
molto movimentato per la <strong>Scuderia</strong><br />
<strong>San</strong> <strong>Martino</strong>.<br />
Tra “Perdono”, le serate sulle auto del XX°<br />
secolo, concorso per le scuole, il passaggio<br />
della 1000 Miglia, il Macedonian Rally ed<br />
il suo prologo, l’esposizione statica presso<br />
la Cantina Sociale, l’arrivo dell’erede della<br />
Lupa, il Bulli e la tragedia dei furti subiti<br />
sono veramente molti gli eventi succeduti,<br />
compreso un dannato terremoto che dimostra<br />
di aver fatto molti più danni di quanto<br />
inizialmente preventivato.<br />
A tal proposito mi appello ai nostri soci delle<br />
zone terremotate per farci sapere se è<br />
possibile far qualcosa per alleviare i disagi<br />
di una situazione veramente critica a così<br />
pochi chilometri dalla sede.<br />
Molti di noi hanno conoscenti in zona ed<br />
inorridisco a sentire i racconti di situazioni<br />
incredibili che paiono uscite da film di Tarantino.<br />
Ma procediamo con ordine.<br />
EDITORIALE di Roberto Vellani<br />
Cominciamo dal primo premio vinto da<br />
Giorgio Caprara con la sua Fiat 523, magnifica<br />
spider già premiata al Mart di Rovereto<br />
e best in show al Concorso d’eleganza Miramare<br />
di Trieste nella cui giuria sedevano<br />
personaggi del calibro dell’ing.Forghieri e<br />
di Horst Bruning, presidente della FIVA (Federation<br />
International de Veicules Anciennes),<br />
di Ramaciotti direttore Pininfarina e<br />
Andrea Zagato figlio di Elio, il mago della<br />
carrozzeria.<br />
Due parole sulla conclusione del IV° concorso<br />
per le scuole che quest’anno ha avuto<br />
una buona partecipazione, soprattutto degli<br />
istituti superiori. Ha vinto l’ ITIS L.Nobili di<br />
Reggio Emilia con 2 lavori della II° L e C con<br />
tema i bolidi emiliani e su un mezzo che ha<br />
fatto storia proprio con l’età studentesca, il<br />
Ciao della Piaggio.<br />
Note di merito per la poesiola “kiss kiss<br />
wroom wroom” dell’istituto Allegri di <strong>San</strong><br />
<strong>Martino</strong> e soprattutto per l’ist. Einaudi<br />
di Correggio che ha presentato lavori su<br />
“l’auto nella letteratura” nominando testi<br />
del vate Gabriele D’Annunzio, di Pascoli<br />
ed il decadentismo. Ottimi lavori culturali<br />
con l’unico difetto di essere stati approntati<br />
troppo in fretta. Il Concorso per le scuole<br />
“una giornata al <strong>Museo</strong>” comincia a far<br />
proseliti sopprattutto per gli istituti superiori<br />
per i quali è prevista una dimostrazione<br />
pratica sul funzionamento di un sistema di<br />
accensione dei primi del Novecento ideato<br />
da quel mago di T.A. Edison.<br />
E sempre sulla cultura abbiamo organizzato<br />
tre serate sulle auto del secolo scorso combinando<br />
la presentazione con altrettanti<br />
obiettivi storici o artistici ma non “motoristici”.<br />
Leggerete meglio in un articolo della Fra.<br />
Le serate ci hanno permesso di allacciare<br />
rapporti con club limitrofi che si sono resi<br />
disponibili ad inviare relatori di elevata caratura<br />
e dai cui incontri potrebbe nascere<br />
una piacevole sorpresa per la <strong>Scuderia</strong> alla<br />
fine del prossimo mese di Settembre, ma<br />
faremo in tempo a concretizzare il tutto nella<br />
prossima <strong>Gazzetta</strong>.<br />
Col “Perdono” abbiamo trovato<br />
un simpatico<br />
pazzoide che<br />
ci ha alimentato<br />
nel suo<br />
agriturismo<br />
disperso nelle<br />
colline modenesi,<br />
con un<br />
piccolo museo<br />
di mezzi storici<br />
praticamente<br />
“all’aperto”.<br />
Persino il Bulli, il<br />
nuovo pulminocamper<br />
della<br />
AUTOCARROZZERIA<br />
Castiglioni & Manfredini<br />
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<strong>Scuderia</strong>, ha fatto il suo debutto sulle strade<br />
del “Perdono” ed ha fatto il battesimo con<br />
un “camperitivo” sulle colline modenesi.<br />
Sabato 19 Maggio siamo andati in piazza<br />
della Vittoria a Reggio Emilia con tre vetture<br />
ad accogliere i partecipanti della Mille<br />
Miglia.<br />
Le tre vetture erano modelli compatibili con<br />
la Mille Miglia originale ed erano nella colorazione<br />
bianco-rosso-verde ed al calar del<br />
sole, appena si sono accese le luci tricolori<br />
della fontana di fronte al Teatro Municipale<br />
hanno reso spettacolare la piazza.<br />
Come sempre impeccabile il servizio dell’Aci<br />
di Reggio che da anni ci ospita.<br />
Il 27, in occasione della Fiera di <strong>San</strong> <strong>Martino</strong>,<br />
abbiamo esposto una ventina di vetture<br />
presso la Cantina Sociale disegnando un<br />
AUTOFFICINA<br />
Amos e Giuliano s.n.c.<br />
ideale semicerchio a tutela del buon vino in<br />
essa contenuto.<br />
Il Sabato 2 Giugno abbiamo avuto il prologo<br />
per il Macedonian Rally, prologo che ci ha<br />
portato ad attraversare il centro di Rubiera<br />
per andare a Maranello in visita al <strong>Museo</strong><br />
ed allo stabilimento Ferrari tornando poi<br />
a <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> per concludere la serata a<br />
suon di gnocco e prosciutto. Il tutto unito<br />
alla normale attività legata ai servizi ai soci<br />
ed alle pratiche.<br />
Non si può certo dire che si dorma sugli allori,<br />
anzi, gli allori li stiamo costruendo.<br />
Mi vien da dire: “non vedo l’ora di partire<br />
alla conquista della Macedonia!”<br />
Il Carburatorista<br />
Roberto Vellani<br />
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Quasi un secolo<br />
di nuove auto di Giorgio Caprara<br />
Le marche automobilistiche italiane<br />
fondate dal 1895 al 1985<br />
Partiamo dagli albori dell’automobile,<br />
un’epoca che si può definire pioneristica,<br />
nella quale il primo avvio di un mezzo a<br />
quattro ruote motorizzato venne effettuato<br />
a Torino nel 1898 dalla ditta Carrera e Ing.<br />
Faccioli.<br />
In seguito fu un’esplosione<br />
di iniziative<br />
imprenditoriali<br />
concentrate in<br />
maggioranza a Torino<br />
e Milano.<br />
Tante marche poi<br />
diventate celebri<br />
e moltissime<br />
altre, la maggioranza,<br />
che scomparvero<br />
nell’arco<br />
di pochi anni e<br />
qualcuna addirittura<br />
di pochi<br />
mesi.<br />
I giovani sicuramente non ricordano tanti<br />
marchi prestigiosi oramai scomparsi quali<br />
Isotta Fraschini, Itala, Chiribiri, Ansaldo,<br />
Ceirano, Edoardo Bianchi, Spa.<br />
Queste aziende assieme a tante altre sconosciute,<br />
contribuirono al progresso tecnologico<br />
dell’industria automobilistica con<br />
innovazioni di cui ancora oggi siamo tutti<br />
partecipi.<br />
Dopo i primi anni di pionierismo, dal 1895<br />
al 1907 si affermarono aziende ben strutturate<br />
che, assorbendo o integrando tante<br />
piccole marche, diedero vita a grandi<br />
complessi industriali.<br />
Dal grafico si evidenzia che nel periodo<br />
pre-bellico e sino alla fine della Prima<br />
guerra mondiale nel 1918, cessarono l’attività<br />
numerose marche automobilistiche<br />
e molti stabilimenti vennero convertiti alla<br />
produzione bellica.<br />
Gli anni dal 1919 al 1925 furono caratterizzati<br />
da una forte ripresa dell’attività industriale<br />
con l’introduzione sul mercato di<br />
nuove marche automobilistiche<br />
ed un notevole<br />
Città Marche fondate<br />
Milano 81<br />
Torino 79<br />
Roma 9<br />
Modena 8<br />
Bologna 6<br />
Genova 6<br />
Palermo 5<br />
Napoli 4<br />
Livorno 4<br />
Alessandria 4<br />
Padova 4<br />
Brescia 4<br />
Novara 3<br />
Altre città 27 *<br />
Totale 244<br />
(*) Queste 27 marche sono sparse in 21 città diverse<br />
incremento di esportazione di autovetture<br />
in tutto il mondo.<br />
Nel periodo della grande depressione<br />
economica degli anni ’30 del secolo<br />
scorso, cessarono l’attività un notevole<br />
numero di aziende automobilistiche, riducendosi<br />
progressivamente a quelle tuttora<br />
esistenti.<br />
Negli anni dal 1945 al 1955 si nota ancora<br />
una volta un incremento di aperture di<br />
aziende automobilistiche, soprattutto piccole<br />
entità produttive ma ad alto contenuto<br />
tecnologico, con autovetture destinate<br />
principalmente alle competizioni sportive<br />
su strada.<br />
Tali attività produttive cessarono quasi tutte<br />
tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli<br />
anni ’70 del secolo scorso.
Anno di fondazione<br />
nuove marche<br />
automobilistiche<br />
La rubrica Fuori confine continua anche in<br />
questo numero con uno speciale dedicato<br />
alle signore della <strong>Scuderia</strong>.<br />
Ha parlato di borse , borse non comuni, da<br />
week end e da città realizzate con gli scarti<br />
delle Mini.<br />
In questa edizione parlerà di foulard e cappellini<br />
per chi si vuole esibire al volante di<br />
una cabriolet, sia d’epoca che moderna,<br />
affinché possa curare l’aspetto nei minimi<br />
particolari. L’abbigliamento può essere tanto<br />
alla moda quanto funzionale.<br />
Vediamo come!!!!<br />
All’aria aperta con stile<br />
N. marche<br />
fondate<br />
Completamente esposto agli sguardi altrui<br />
l’aspetto personale di chi è a bordo di<br />
un’auto cabrio, d’epoca o moderna che sia,<br />
è di centrale importanza, ancor più del procedere<br />
del viaggio.<br />
Il sole e il vento, inoltre, danno l’occasione<br />
d’indossare accessori sciccosi, che invece<br />
sarebbero inutili se si viaggiasse con il tetto<br />
chiuso: foulard o scialle, occhiali da sole,<br />
cappellini e guanti.<br />
Chi vuole fare un’ottima impressione al volante<br />
della cabriolet deve combinare l’utile<br />
al bello……. e farsi notare.<br />
“Quest’estate ci renderanno belli colori accesi,<br />
quasi fosforescenti, ma anche i colori<br />
N. marche<br />
chiuse<br />
N. marche<br />
esistenti<br />
Dal 1895 al 1907 115 65 50<br />
Dal 1908 al 1918 27 60 17<br />
Dal 1919 al 1926 52 38 31<br />
Dal 1925 al 1935 10 27 14<br />
Dal 1936 al 1945 7 10 11<br />
Dal 1946 al 1955 28 25 14<br />
Dal 1956 al 1965 4 2 16<br />
Dal 1966 al 1985 1 10 7<br />
Totale 244 237 7<br />
Le ultime marche, nate nel 1964, sono la Lamborghini a Bologna e la<br />
Bizzarrini a Livorno.<br />
Dulcis in fundo a Modena nel 1965 venne prodotta la Nembo, una<br />
potente GT coupè due posti, con motore anteriore Chevrolet di 5.700<br />
cc., prodotta in pochi esemplari per due anni dalla ditta Neri e Bonacini.<br />
In totale sono state fondate, dal 1895 al 1985, 244 marche automobilistiche<br />
e, di queste, 237 hanno cessato l’attività.<br />
Le sette rimaste sono la FIAT (fondata nel 1899), la Lancia (1906),<br />
l’Alfa Romeo (1919), la Maserati nel 1926 (dopo essere nata come<br />
Società Anonima Officine Alfieri Maserati nel 1914), la Ferrari (1946),<br />
l’Abarth nel 1949 e la Lamborghini (1964).<br />
Giorgio Caprara<br />
FUORICONFINE di 3C<br />
pastello” ci anticipa la consulente di stile<br />
Dagmar Simmen di Color and Style. Inoltre,<br />
durante un viaggio in cabrio, si raccomanda<br />
di combinare la funzionalità con l’estetica:<br />
“Il materiale non deve essere delicato, ma<br />
resistente al vento e dovrebbe sopportare<br />
qualche goccia d’acqua.”<br />
Per proteggersi dal vento e dal sole, la<br />
consulente di stile raccomanda un foulard<br />
o uno scialle. L’importante è di allacciarlo<br />
bene e di non lasciarsi distrarre dalla stoffa<br />
che svolazza. Adottando la tecnica di allacciamento<br />
del modello Grace Kelly si riesce<br />
a mantenere il controllo della capigliatura<br />
durante il viaggio con il tetto scoperto pur<br />
mantenendo un certo livello di eleganza.<br />
E non si dimentichi che il colore del foulard<br />
dovrebbe intonarsi con la cabrio.<br />
Al giorno d’oggi, anche per gli uomini esiste<br />
un’ampia scelta di copricapo alla moda, che<br />
possono resistere alle correnti d’aria.<br />
Ma non ogni cappellino va bene a ogni testa:<br />
“gli uomini con una testa rotonda dovrebbero<br />
scegliere un cappello con visiera<br />
o paraorecchie”, ci spiega la consulente in<br />
stile.<br />
Per i visi spigolosi invece si consiglia un<br />
berretto di lana.<br />
E chi cerca qualcosa di speciale può farsi<br />
confezionare dalla KB accessoires un cappello<br />
su misura.<br />
Da oltre 15 anni, Brigitte Keller e Stefan Billiter<br />
sono titolari di un negozio nel nucleo<br />
storico di Berna specializzato in cappelli per<br />
cabrio in delicata nappa e dagli svariati colori.<br />
Il cappello può essere di colore intonato<br />
agli interni o alla vernice dell’auto.<br />
“Sono una seconda pelle, sono belli e riparano<br />
dal vento e dal sole” spiega Brigitte<br />
Keller.<br />
I cappelli in pelle avvolgono la testa e le<br />
orecchie e vengono legati sotto il mento.<br />
L’imbottitura è di seta. Ricordiamo i tradizionali<br />
cappelli da aviatore degli anni che<br />
furono.<br />
Stando a Stefan Billiter, i cappelli raccolgono<br />
il favore sia delle donne che degli uomini:<br />
“ le donne, afferma Billiter, apprezzano<br />
soprattutto il fatto che la messa in piega<br />
rimane a posto”.<br />
Su richiesta, si possono anche<br />
far cucire dei marchi, delle<br />
strisce, dei punti o anche<br />
bandiere nazionali.<br />
E dunque si è<br />
pronti per andare<br />
in passerella<br />
sulle quattro<br />
ruote senza<br />
tetto!!!<br />
3C
Le auto<br />
del secolo<br />
FORD T<br />
MINI<br />
MAGGIOLINO<br />
VOLKSWAGEN<br />
di LaFra<br />
TRE APPuNTAMENTI CuLTuRALI dEL MuSEo E dELLA SCudERIA<br />
Quest’anno l’ASI ha proclamato tre vetture<br />
storiche le “Auto del Secolo” e il <strong>Museo</strong> insieme<br />
con la <strong>Scuderia</strong> ha organizzato tre serate<br />
divulgative per approfondire la conoscenza<br />
di questi tre veicoli: Ford T, Mini e Maggiolino.<br />
Insieme abbiamo pensato che questi gioielli<br />
avessero bisogno di degne cornici dove poter<br />
essere presentate ed esposte.<br />
Così la Rocca Estense a <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> in Rio<br />
e Palazzo Principi a Correggio hanno ospitato<br />
le nostre opere d’arte.<br />
E poiché eravamo in clima artistico, a queste<br />
presentazioni abbiamo abbinato la visita culturale<br />
dei monumenti che le hanno ospitate<br />
regalandoci così tre serate magiche.<br />
Ma perché riteniamo che questi momenti<br />
siano importanti per la vita del nostro club?<br />
Desidero parlare a titolo personale.<br />
Mi hanno sempre insegnato che qualunque<br />
cosa non può essere realmente amata se<br />
prima non la si conosce davvero.<br />
In fondo è così anche tra persone, o no?<br />
L’oggetto del nostro amore sono loro, le auto.<br />
Passata la meraviglia del lato estetico e della<br />
sapienza meccanica (per chi la conosce) che<br />
permette loro di funzionare, cosa resta?<br />
Cos’è che crea affezione, emozione e continuo<br />
desiderio di possesso?<br />
Personalmente credo sia la storia che ciascuna<br />
di loro sa raccontare.<br />
Dietro ad ogni auto ci sono le persone: quelle<br />
che l’hanno pensata, progettata, realizzata<br />
e poi guidata. Essa è, come qualunque altra<br />
opera d’arte, il risultato dell’ingegno, della<br />
fantasia, del gusto estetico, della sapienza<br />
artigianale dell’uomo.<br />
E’ il simbolo del continuo progresso ed è segno<br />
di speranza.<br />
Da sempre il più grande sogno dell’uomo è<br />
quello di poter vivere per sempre, di non morire<br />
mai.<br />
Dante, Manzoni, Petrarca, Carducci, Pirandello<br />
e tutti gli altri scrittori non possono<br />
considerarsi morti perché ancora oggi ne<br />
leggiamo gli scritti, li studiamo e ne visitiamo<br />
i luoghi di nascita o morte.<br />
Michelangelo, Leonardo, Antonio Allegri, Picasso,<br />
Van Gogh e tutti gli altri sono vivi più<br />
che mai e cogliamo il loro pensiero ogniqualvolta<br />
osserviamo le loro opere, quadri o statue<br />
che siano.<br />
Mozart, Beethoven, Puccini, Verdi, Tenco e<br />
Dalla come possono dirsi morti se li ascoltiamo<br />
ancora alla radio o sui cd? Sono sempre<br />
con noi.<br />
Ma allora non possiamo dire che i vari sig.<br />
Porsche, Ferrari, Cooper e tutti gli altri siano<br />
passati, dimenticati o superati.<br />
Questi artisti hanno creato anche loro delle<br />
opere d’arte che ancora oggi noi tutti apprezziamo<br />
e collezioniamo.<br />
Forse che costoro non siano riusciti a realizzare<br />
il sogno di vivere per sempre?
Tutti noi soci ne siamo una testimonianza<br />
tangibile perché rispettiamo e amiamo le loro<br />
creature.<br />
Ma c’è una differenza rispetto ad un’opera<br />
d’arte convenzionalmente riconosciuta: le<br />
nostre vivono ancora, dialogano su strada col<br />
presente creando quasi una realtà parallela<br />
in quella che stiamo vivendo.<br />
Quando le portiamo su strada noi rinnoviamo<br />
il passato nel presente, ed è questa splendida<br />
dissonanza che lascia lo spettatore a bocca<br />
aperta ed il conducente trova quella sensazione<br />
di benessere e di orgoglio di possedere<br />
non qualcosa di morto, ma una creatura viva.<br />
Una macchina d’epoca è un reperto storico<br />
da tutelare, proteggere e da far conoscere<br />
anche alle nuove generazioni.<br />
Probabilmente nel cuore di ogni collezionista<br />
c’è il desiderio che una volta passato il suo<br />
momento, siano i figli a continuare la tradizione<br />
e quella passione che crea un legame<br />
con il caro estinto come memoria, ricordo<br />
tangibile e indistruttibile legame.<br />
Questo è il valore aggiunto che lega più generazioni<br />
allo stesso oggetto che passa di<br />
mano in mano e racconta una vita intera,<br />
anzi, più vite.<br />
Dietro ad ogni auto c’è una storia automobilistica<br />
ed una personale.<br />
Esse sono testimoni del passato nel presente<br />
e lo saranno nel futuro.<br />
Dunque il loro valore pecuniario è secondo<br />
a quello affettivo. Non si ama maggiormente<br />
la macchina che vale di più, ma quella che<br />
nella tua storia personale ha avuto un ruolo<br />
predominante.<br />
Non ci sono auto di serie A e auto di serie<br />
B, perché non esistono persone di serie A e<br />
persone di serie B.<br />
Credo che le conferenze di Roberto, Gianni,<br />
Francesco e Luciano abbiano avuto un valore<br />
immenso proprio perché andavano in questo<br />
Via Magnanini, 53 - 42018 S.<strong>Martino</strong> in Rio (RE)<br />
Tel. / Fax 0522 695683 - Tel. (abit.) 0522 695962<br />
senso: ci hanno presentato le macchine attraverso<br />
la loro storia e quella dei loro costruttori.<br />
Ci hanno raccontato e mostrato il mondo<br />
lavorativo delle epoche in cui sono nate le<br />
tre vetture, ci hanno trasmesso l’amore e il<br />
rispetto per queste opere d’arte e ci hanno<br />
insegnato a guardarle tutte con la stessa dignità<br />
superando preconcetti e meri giudizi<br />
estetici.<br />
Compito di un <strong>Museo</strong> non è solo conservare,<br />
ma anche promuovere, divulgare, comunicare<br />
un messaggio e per noi il compito è più<br />
facile perché abbiamo la possibilità di far<br />
provare le emozioni al pubblico salendo sulla<br />
vettura e annusando profumi (ma anche odori)<br />
antichi e sconosciuti.<br />
Da noi l’opera d’arte si tocca, si fotografa,<br />
si porta fuori, insomma si vive e questo è il<br />
compito importantissimo della <strong>Scuderia</strong>.<br />
Si abbattono le barriere e si crea un contatto<br />
non solo emozionale ma tangibile.<br />
Questo è il segreto, questa è la magia e per<br />
avermelo fatto conoscere io ringrazierò sempre<br />
il mio papà in primis, ma poi tutti gli Amici<br />
del <strong>Museo</strong> e della <strong>Scuderia</strong> che mi hanno accolto<br />
e pazientemente mi stanno educando<br />
a questo mondo che non è solo tecnicismo,<br />
ma è veramente un pozzo infinito di acqua da<br />
cui attingere per spunti e iniziative sempre<br />
nuove!<br />
LaFra<br />
L’Elettrauto Gatti William<br />
Servizio elettrauto<br />
anche a domicilio<br />
per vetture d’epoca<br />
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Il Perdono<br />
di Canossa di Anna Gabrietti<br />
Tutti gli anni, come tradizione della <strong>Scuderia</strong><br />
<strong>San</strong> <strong>Martino</strong>, si organizza la prima uscita di<br />
primavera e si dà inizio alla sfilata delle auto,<br />
chiamata “Il Perdono di Canossa”.<br />
Roberto in testa e Francesca al seguito (gli<br />
organizzatori) ci hanno condotto sul tratto ap-<br />
penninico modenese.<br />
Prima sosta Rubbiano, davanti a una stupenda<br />
pieve, dove Francesca, da ottima guida, ci<br />
ha illuminato con un’accurata e interessante<br />
spiegazione.<br />
Il biscione di auto ha poi proseguito fino a Montefiorino,<br />
seguite da un pullmino, ma non uno<br />
qualsiasi: un pullmo-bar!<br />
La giornata bella e la compagnia allegra hanno<br />
reso molto piacevole la gita.<br />
Mancava solo una chiesa per chiedere perdono<br />
e finalmente l’abbiamo trovata a Frassinoro.<br />
Era stata costruita addirittura dalla mamma di<br />
Matilde.<br />
Terminata la visita guidata (dal parroco), quel<br />
timido pullmino si rivelò un bar vero e proprio<br />
e a tutti i partecipanti venne offerto l’aperitivo<br />
(barman Roberto e cameriera Betta).<br />
Prestigiose auto da collezione<br />
dagli anni ‘30 agli anni ‘70.<br />
Ferrari Maserati Alfa Romeo Lancia<br />
Lamborghini Porsche Jaguar Rollroyce<br />
tutti marchi presenti nei modelli<br />
piu’ rappresentativi della loro storia.<br />
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Restava la cosa più importante: mettere i piedi sotto a un tavolo.<br />
In una baracca sul torrente Dolo, ci sedemmo le donne a un tavolo e gli<br />
uomini all’altro.<br />
Denti e mascelle hanno iniziato a lavorare sodo.<br />
Il cibo era ottimo e a volontà, il vino pure e la compagnia allegra.<br />
Non resta che ringraziare di cuore gli organizzatori con un abbraccio e un<br />
arrivederci alla prossima.<br />
Anna Gabrietti<br />
Selezione vini laMbRuSChi,<br />
pRodotti tipiCi eMiliani<br />
Cantina di <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> in Rio (Re)<br />
Via Roma, 123 - <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> in Rio (RE) - Tel. +39.0522.698117 - www.cantinesanmartino.it
“COAST TO COAST”<br />
DALL’ADRIATICO AL TIRRENO<br />
7-8-9<br />
Settembre<br />
2012<br />
Programma:<br />
7 settembre Ore 8:30 partenza dal parcheggio dell’autostrada di Campogalliano. Sosta area servizio BEVANO (Km.125).<br />
Ore 11:30 arrivo a FANO (Km.89) pranzo a buffet e inizio del COAST TO COAST.<br />
Ore 14:00 partenza per la GOLA DEL FURLO, sull’antica Via Flaminia, con breve sosta panoramica (Km. 38).<br />
Ore 15:30 arrivo a PIOBBICO. Visita al suggestivo CASTELLO BRANCALEONI ( Km.23).<br />
Ore 19:00 ROCCA di ANGHIARI (Km. 65) cena pernottamento e suggestiva visita notturna dello storico borgo.<br />
8 settembre Ore 8:00 partenza verso AREZZO ( Km. 34). Visita alla città.<br />
Ore 13:00 pranzo a buffet nella campagna aretina (Km. 30).<br />
Ore 15:30 visita all’ Abbazia di <strong>San</strong> Galgano (Km. <strong>72</strong>).<br />
Ore 18:30 arrivo a SAN VINCENZO (Km. 87). Cena, relax e pernottamento. FINE COAST TO COAST.<br />
9 settembre Ore 9:30 partenza dall’Hotel.<br />
Ore 11:00 arrivo a CASTEL SAN GIMIGNANO (Km 90). Pranzo relax tra le dolci colline toscane.<br />
Ore 14:30 COLLE VAL D’ELSA (Km 10).<br />
Visita libera del borgo, del MUSEO DEL CRISTALLO, di un laboratorio dei maestri vetrai.<br />
RIENTRO IN AUTONOMIA A SAN MARTINO (Km. 189 con sosta)<br />
Dati tecnici: Totale Km. 852 suddivisi in autostrade, superstrade e strade collinari non impegnative, panoramiche<br />
e poco frequentate (Vel. media calcolata 60 Km/h).<br />
QUOTA D’ISCRIZIONE<br />
Quota d’iscrizione<br />
• e 300,00/persona<br />
• Una maggiorazione è richiesta per chi desidera<br />
la camera singola<br />
Pagamento della quota d’iscrizione<br />
• Caparra confirmatoria: 50% dal 20 giugno al<br />
10 luglio<br />
• Saldo: entro il 1.09.2012<br />
La quota d’iscrizione comprende<br />
• Pernottamento e prima colazione.<br />
• Pranzi e cene<br />
Riunione informativa<br />
Venerdì 06 luglio ore 21:30 presso il <strong>Museo</strong>.<br />
Per iscrizioni<br />
Telefonare a Paola (333 4024441),<br />
o presentarsi alla riunione con versamento<br />
caparra (si chiede fotocopia carta d’identità<br />
per ceck-in in albergo).
Care Amiche,<br />
vi sono mancata?<br />
E’ un po’ che non mi faccio viva al nostro<br />
appuntamento bimestrale ma, a volte, anche<br />
LaFra studia e si prepara ad organizzare<br />
eventi “sostanziosi”.<br />
Dopo il “Perdono di Canossa”, organizzato<br />
con l’aiuto di Roberto, sono arrivati appuntamenti<br />
importanti coincidenti con l’elezione<br />
delle tre auto del secolo da parte dell’ASI, ma<br />
di questo abbiamo già parlato nel mio articolo<br />
precedente…<br />
Capite bene che sono stata costretta a rinunciare<br />
a qualche appuntamento, ma ora eccomi<br />
qui e… non vi deluderò!!!<br />
Leggete allora qui sotto:<br />
Lezione di Meccanica rosa<br />
A dire il vero questa lezione è più storica che<br />
meccanica… Lavorando a stretto contatto<br />
con l’amico Gianni che ha ampiamente e<br />
straordinariamente raccontato la Gara delle<br />
gare (“La Mille Miglia”), io intendo raccontare<br />
a Voi non una gara, ma un viaggio della<br />
speranza, un’ avventura, un sogno su 4 ruote<br />
percorrendo non mille, neanche cento, forse<br />
dieci, anzi, facciamo un solo miglio con il mitico<br />
BULLY.<br />
Eccolo:<br />
NON SOLO MOTORI<br />
La rubrica rosa della Fra<br />
Lui era stato appena acquistato, aveva affrontato<br />
km e km di autostrada dalle terre<br />
dei lombardi a quelle di noi emiliani, valicando<br />
fiumi e più o meno noti confini padani.<br />
Si era fatto guidare dalle mani di conducenti<br />
a lui sconosciuti e dopo anni di polvere in<br />
una rimessa ha fatto sentire il rombo del suo<br />
motore che nulla ha da invidiare a ben più<br />
recenti veicoli.<br />
Assetato, era infine giunto alla <strong>Scuderia</strong>,<br />
sua nuova casa, dove ad attenderlo con un<br />
sorriso smagliante ed un abbraccio caloroso<br />
c’era “Colui che move il sole e l’altre stelle”<br />
(della <strong>Scuderia</strong>), the President.<br />
Dietro a <strong>San</strong>dro, un caloroso comitato di<br />
benvenuto con ampia rappresentanza del<br />
Consiglio e di Soci. Un applauso fragoroso ha<br />
salutato la sua epifania.<br />
Brindisi, felicitazioni e discorso inaugurale,<br />
tutto come da programma.<br />
Poi ecco, l’idea: il giro di iniziazione per <strong>San</strong><br />
<strong>Martino</strong> in Rio, nonostante l’incipiente riserva!<br />
Presidente, First Lady, Robby, Betta, LaFra e<br />
marito tutti stretti stretti per questo viaggio di<br />
soli pochi km… O così pensavamo.<br />
Siamo partiti con l’entusiasmo di chi sente di<br />
avere tra le mani, anzi sotto i piedi, un veicolo<br />
unico, affidabile e decisamente affascinante.<br />
All’inizio del nostro viaggio notiamo un clima<br />
torrido determinato dal cosiddetto “effetto<br />
stalla” che nell’arco di due minuti appanna<br />
tutti i vetri creando imbarazzanti pensieri<br />
nei <strong>San</strong>martinesi fermi al semaforo al nostro<br />
passaggio.<br />
D’altronde il Bully era usato anche per scopi,<br />
come dire, di socializzazione.<br />
Giunti nei pressi di Prato, rumori minacciosi<br />
si insinuano nelle nostre orecchie e nella<br />
nostra mente… Con il candore che lo contraddistingue,<br />
Robby esclama: “Oh, forse dovremo<br />
spingere!”<br />
Osservo <strong>San</strong>dro. E’ indescrivibile il pallore<br />
che all’improvviso lo coglie! Pallore che,<br />
come morbo infettivo, si trasmette a tutta la<br />
comitiva.<br />
<strong>San</strong>dro prova in tutti i modi a convincer(si)ci<br />
che non dovremo spingere.<br />
In 0,8 millesimi di secondo ha pronto il piano B:<br />
tracciato della strada più breve, leggermente<br />
in discesa (difficile, siamo in Pianura Padana,<br />
ma lui la trova), rallentatori del traffico che<br />
permettano di spingere fino all’ultimo goccio<br />
di benzina!<br />
Noi tutti col fiato sospeso e gli occhi da falco<br />
a caccia di un dosso o del miraggio di una<br />
pompa di benzina. Varchiamo il cartello “<strong>San</strong><br />
<strong>Martino</strong> in Rio”, un brivido di eccitazione ci<br />
percorre la schiena e l’oasi della <strong>Scuderia</strong> si<br />
avvicina. Gli ultimi 100 mt., come Dorando<br />
Pietri, sfiniti giriamo in via Barbieri e Lui, il<br />
mitico Bully arranca fino a spegnersi esattamente<br />
davanti alla porta di casa.<br />
Sfinito, esanime ma come tutti i più prodi<br />
destrieri ha portato a termine la sua lunga<br />
corsa.<br />
Una lacrima di commozione (o di sudore???)<br />
percorre la guancia del nostro Presidente.<br />
Mai acquisto risultò più azzeccato.<br />
Il Bully non tradisce, mai!<br />
Da tutto questo una cosa l’ho imparata e,<br />
amiche, ve la trasmetto: se siete in riserva<br />
quello che vi serve sono i dossi e le discese.<br />
Ma se proprio non dovesse essere sufficiente,<br />
sappiate che il buon vecchio metodo<br />
dell’occhio da cerbiatta, languido e timoroso,<br />
richiama qualunque maschio nel raggio di 10<br />
km!!!<br />
Mai spingere una macchina che si ferma<br />
quando intorno a te ci può essere sempre del<br />
testosterone (anche stagionato, va benissimo!).<br />
Un saluto caloroso.<br />
LaFra
Accensione Elettronica<br />
L’accensione elettronica nata per risolvere<br />
i problemi nei motori da competizione,<br />
venne successivamente adottato da molti<br />
costruttori per la produzione di vetture di<br />
serie.<br />
La Ferrari nel 1969 fu fra le prime ad applicare<br />
l’accensione elettronica a scarica<br />
capacitiva “cockpit” sulla vettura modello<br />
312P.<br />
Alcuni problemi esistenti nel sistema a<br />
spinterogeno trovarono soluzione nell’accensione<br />
elettronica senza ruttore denominati<br />
“breakerless” impiegando captatori<br />
(pick-up) che trasmettono il segnale di<br />
comando d’accensione, opportunamente<br />
elaborato, al gruppo elettronico.<br />
Questi captatori (captatori magnetici) sostituiscono<br />
la puntine platinate (ruttore)<br />
permettendo di raggiungere frequenze<br />
altissime.<br />
L’ANGOLO DELLA TECNICA di Giovanni Zagni<br />
Accensione (Parte V)<br />
L’applicazione del sistema “breakerless”<br />
ha consentito di ottenere i seguenti vantaggi:<br />
• eliminazione del ruttore meccanico<br />
(puntine platinate) e della relativa manutenzione<br />
periodica (usura)<br />
• costanza della fasatura di accensione,<br />
il nuovo sistema non presenta sfregamenti<br />
(usura)<br />
• tensione costante alle candele, indipendentemente<br />
dal variare del numero di<br />
giri del motore e dalla temperatura<br />
• maggiore durata della scintilla che<br />
assicura avviamenti anche a temperature<br />
basse e con batteria non completamente<br />
carica<br />
• minor consumo di carburante e gas di<br />
scarico meno inquinanti<br />
Tanti furono i sistemi di accensione elettronica<br />
che attraverso varie evoluzioni ri-<br />
di Iotti & Soncini<br />
uscirono in diversi step a risolvere buona<br />
parte dei complessi problemi legati all’accensione.<br />
I problemi da risolvere sul tavolo<br />
dei progettisti erano tanti e noti, ma<br />
spesso le soluzioni entravano in conflitto<br />
con i costi di produzione e la scarsa formazione<br />
tecnica dei preposti alla manutenzione<br />
di questo rivoluzionario sistema<br />
di accensione.<br />
Una svolta decisiva nella applicazione della<br />
elettronica sulle auto avvenne nel 1993<br />
a fronte di norme che imponevano la riduzione<br />
di emissioni inquinanti (Euro 1).<br />
Per risolvere i problemi relativi alle norme<br />
Euro 1 i progettisti sono stati costretti ad<br />
abbandonare vecchi schemi quali: il carburatore<br />
venne sostituito dalla iniezione,<br />
la marmitta tradizionale venne sostituita<br />
dalla marmitta catalitica, l’accensione<br />
tradizionale venne sostituita dalla accensione<br />
elettronica.<br />
Nell’avvenieristico e funzionale “cockpit” della<br />
Ferrari 312 P spicca la scatola gialla contenente<br />
i circuiti elettronici per l’accensione a scarica di<br />
condensatore.<br />
Questo sistema, nato per risolvere i problemi dei<br />
motori da competizione, è stato successivamente<br />
adottato da molte case per le vetture di serie.<br />
Via Togliatti 9/1<br />
Rubiera (RE)<br />
Tel. 0522 62<strong>72</strong>18<br />
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A questo punto della storia dell’arte, l’automobile<br />
doveva disporre di un sistema<br />
elettronico di gestione generale dei vari<br />
sistemi, ai progettisti spettava l’arduo<br />
compito di utilizzarlo nel migliore dei<br />
modi, per la gestione generale del motore<br />
ai fini di ridurre i consumi, l’inquinamento,<br />
ed anche per altre innumerevoli<br />
funzioni.<br />
L’accensione elettronica è riuscita a risolvere<br />
molti problemi che erano intrinsechi<br />
del sistema a spinterogeno.<br />
Con il sistema a spinterogeno la qualità<br />
delle scintille alle candele era fortemente<br />
condizionata dai tempi di contato chiuso<br />
e contatto aperto del ruttore.<br />
Per non utilizzare terminologie usuali in<br />
elettronica useremo dei termini semplici,<br />
prendendo a confronto il sistema di accensione<br />
precedente (spinterogeno).<br />
Nel sistema di accensione a spinterogeno<br />
il ruttore (come in precedenza descritto)<br />
si è rivelato il punto più debole, la qualità<br />
della scintilla si riduceva con l’aumentare<br />
della velocità di rotazione dei motori<br />
e questo generava una riduzione di rendimento.<br />
Con l’accensione elettronica è stato pos-<br />
sibile avere una maggiore qualità della<br />
scintilla e soprattutto costante anche a<br />
regimi di rotazione del motore superiori<br />
ai 7000 giri al minuto.<br />
La miglior qualità delle scintille si è ottenuta<br />
con<br />
• l’aumento della tensione alle candele<br />
(i vincoli del sistema a spinterogeno erano:<br />
limitata corrente sulle puntine platinate,<br />
pena una usura precoce, limitati<br />
isolamenti nel sistema di distribuzione<br />
calotta)<br />
• incremento del numero di scintille ottenibili<br />
in un secondo (limiti del sistema<br />
a spinterogeno 300 scintille al secondo,<br />
attualmente con l’accensione elettronica<br />
si raggiungono le 1200/1300 scintille al<br />
secondo).<br />
• Tempo costante della durata della<br />
scintilla (nel sistema a spinterogeno la<br />
velocità di rotazione del motore e di conseguenza<br />
del ruttore condizionava il tempo<br />
di chiusura e apertura del contatto).<br />
Con il sistema elettronico il tempo di<br />
chiusura e apertura del contatto non è<br />
determinato dal ruttore meccanico ma da<br />
un circuito elettronico che ne determina<br />
un tempo ottimale e costante.<br />
• Interni in pelle per auto<br />
• Rifacimento interni auto storiche<br />
• Lavaggio e igenizzazione interni<br />
• Rifacimento volanti<br />
• Personalizzazioni camper e camion<br />
• Ripristino divaniera nautica<br />
• Personalizzazione selle<br />
• Riparazione divani e poltrone<br />
da salotto<br />
• Allestimento auto tuning<br />
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www.leatherdesign.it<br />
• Variazione costante della fasatura di<br />
anticipo (il sistema a spinterogeno era<br />
dotato di sistemi di anticipo meccanico/<br />
centrifugo – pneumatico.<br />
Questi sistemi non erano molto precisi<br />
e soprattutto non tenevano conto della<br />
temperatura del motore).<br />
Il sistema elettronico è molto più preciso<br />
e veloce nel sistema di regolazione in oltre<br />
tiene conto di numerose variabili quali:<br />
la temperatura del motore, la qualità<br />
del combustibile (se la benzina ha 95 o<br />
100 N.D.).<br />
Attualmente il sistema di accensione<br />
elettronico, con l’ausilio di determinati<br />
sensori (senza entra in specifici tecnicismi)<br />
è in grado di controllare l’efficienza<br />
del motore in ogni singolo cilindro e ad<br />
ogni singolo scoppio.<br />
In molte auto di attuale produzione, il<br />
sistema d’accensione elettronica è integrato<br />
in innumerevoli altre funzioni quali:<br />
• Controllo numero giri del motore<br />
• Controllo del livello di inquinamento<br />
• Controllo di trazione<br />
• Controllo del sistema di stabilità ESP<br />
Giovanni Zagni
Giulietta<br />
Sprint<br />
Carpi<br />
Via A. Volta, 6<br />
☎ 059-669020<br />
Romeo e Giulietta fecero la storia<br />
che tutti quanti sanno a memoria.<br />
Come Romeo amò la sua Giulietta<br />
con altrettanto amor l’Alfa Romeo<br />
fabbricò la sua macchinetta.<br />
Le diede il tuo nome e sai perché:<br />
per fare innamorare di lei i giovani,<br />
proprio come è successo a te.<br />
Bella, veloce, leggera, scattante,<br />
facevi girare lo sguardo al passante.<br />
Mirandola<br />
V.le g. Agnini, 74<br />
☎ 0535-247332<br />
Quanti ragazzi hai fatto sognare,<br />
non tutti però ti potevan comprare.<br />
“Speriamo un dì che il sogno si avveri…”<br />
Ma tu sparisti, chissà dov’eri!<br />
Hai dato il posto alle tue sorelle<br />
Belle anche loro, ma non come te,<br />
ormai tutte uguali<br />
son sempre quelle!<br />
La tua dolcezza l’hai tenuta per te.<br />
Tutti ti hanno abbandonata,<br />
ma non da tutti sei stata dimenticata.<br />
Hanno i capelli grigi i ventenni di allora,<br />
ma la passione per te non è cambiata.<br />
Sulla cresta dell’onda sei tornata<br />
e finalmente ti hanno comprata.<br />
Rossa, lucida e brillante,<br />
col motore rombante,<br />
sei sempre in prima fila.<br />
Dell’Alfa Romeo sei la regina.<br />
Tu non passi mai inosservata<br />
Tra le tue colleghe in sfilata.<br />
Tu sei come un gioiello<br />
e sai perché?<br />
Chi ti ha comprata non ha occhi che per te.<br />
AXA PROTEZIONE AUTO STORICHE<br />
Agenzie Axa Assicurazioni<br />
Anna G.<br />
Prodotto studiato appositamente<br />
per auto storiche.
Attività 2012<br />
Lune in Rocca<br />
21 Luglio<br />
Esposizione notturna delle auto durante la manifestazione estiva<br />
Lune in Rocca nei prati della Rocca di <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> (Ore 20.00).<br />
Serata con musica swing anni 50/60<br />
BIXIo E LE SIMPATICHE CANAGLIE (Ore 21.30)<br />
Cena: gnocco e salumi - Prenotazioni 347-28<strong>72</strong>358<br />
Parcheggio auto sui prati<br />
21 Settembre<br />
il Gran Premio Nuvolari si conferma un<br />
grande appuntamento per gli amanti delle<br />
auto storiche, una corsa che si tiene<br />
nel corso di alcune giornate che tocca<br />
diverse regioni e città italiane. Si tratta di<br />
un annuale e irrinunciabile appuntamento<br />
in memoria del grande Tazio Nuvolari.<br />
Le auto storiche del Gran Premio Nuvolari<br />
passeranno anche per <strong>San</strong> <strong>Martino</strong><br />
il giorno 21 Settembre.<br />
“COAST<br />
TO COAST”<br />
DALL’ADRIATICO<br />
AL TIRRENO<br />
7-8-9 Settembre<br />
Partenza da Fano con destinazione<br />
Colle Val D’elsa e ritorno per un<br />
totale di 852 km.<br />
Riunione informativa<br />
venerdì 06 Luglio ore 21:30<br />
presso il <strong>Museo</strong>.<br />
Per iscrizioni o informazioni:<br />
Paola 333 4024441<br />
Per gli amanti della auto storiche sarà<br />
un’occasione unica ammirare il passaggio<br />
di questo bolidi per le vie del paese.
Scude ria<br />
<strong>San</strong> <strong>Martino</strong><br />
La <strong>Scuderia</strong> <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> e’ un club federato Asi<br />
e ne appoggia le finalità.<br />
Aiuta i propri soci a compilare le domande<br />
riguardanti la documentazione necessaria<br />
al riconoscimento dei mezzi storici.<br />
I commissari auto e moto verificano la rispondenza<br />
dei mezzi alle caratteristiche di storicità.<br />
Organizza raduni e gite sociali<br />
con un occhio alla cultura.<br />
www.scuderiasanmartino.com<br />
Promuove<br />
La scuderia è aperta<br />
la storia<br />
per le<br />
e<br />
pratiche<br />
la cultura<br />
ai soci tutti Lunedì dalle 21 alle 24<br />
del<br />
e tutti<br />
motorismo<br />
i Martedì e Giovedì<br />
storico.<br />
mattina dalle 9 alle 12,30 su appuntamento.<br />
E’ aperta anche tutti i Venerdì dalle 21,00 alle 24,00 per incontri, saluti ed assaggi<br />
Organizza<br />
gastronomici.<br />
incontri culturali e dibattiti<br />
inerenti ai mezzi storici.<br />
Il <strong>Museo</strong> è aperto tutte le Domeniche con orari 10.30-12.30 e 15.30-18.30.<br />
Offre consulenza ai propri associati relativamente<br />
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Le comunicazioni si possono inviare anche via fax allo 0522 636133<br />
o via mail a: info@museodellauto.it<br />
Per versamenti associativi:<br />
c/c postale: 11851417 - IBAN: IT27 Y076 0112 8000 0001 1851 417<br />
Dobbiamo purtroppo segnalare<br />
che dopo lunga malattia è venuta a mancare<br />
la nostra carissima socia ed amica<br />
Carla Arbizzi.<br />
A lei dobbiamo la creazione del Concorso per le Scuole<br />
e tanti lavori di riordino della storia nostra.<br />
Ci associamo in un abbraccio<br />
al marito Carlo ed ai figli.<br />
A.Turini<br />
Presidente della <strong>Scuderia</strong><br />
Bollettino informativo destinato ai soci ed amici<br />
della <strong>Scuderia</strong> <strong>San</strong> <strong>Martino</strong>.<br />
In collaborazione con<br />
Ufficio Marketing<br />
Stampa<br />
DIGITer<br />
Tipolitografia<br />
OCCASIONI<br />
✓ Vendo Alfa Giulia 1300 Super del<br />
1977 in buono stato.<br />
Targa: RE 299857.<br />
Grigio metallizzato, Km. 168000,<br />
unico proprietario.<br />
Iscritta Asi e <strong>Scuderia</strong> <strong>San</strong> <strong>Martino</strong>.<br />
€ 4500.<br />
Bruno 0522.670222<br />
✓ Vendo Lancia Aurelia B50 conservata<br />
del 1952 seconda serie con meccanica<br />
in ordine, omologazione ASI.<br />
Targa del 1959, tre proprietari; vettura<br />
difficile da trovare con targhe italiane<br />
dell’epoca.<br />
€ 80.000 trattabili se seriamente interessati.<br />
Giuseppe 335.5647005<br />
giuseppebottini@libero.it