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Gazzetta 72 - Museo dell'Automobile e Scuderia San Martino

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Bimestrale della <strong>Scuderia</strong> <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> e <strong>Museo</strong> dell’Automobile<br />

<strong>Gazzetta</strong> della<br />

<strong>Scuderia</strong> Scude<br />

In questo numero:<br />

• Quasi un secolo di nuove auto<br />

• All’aria aperta con stile<br />

• Le auto del secolo<br />

• Il Perdono di Canossa<br />

• Coast to coast<br />

<strong>Scuderia</strong> <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> e <strong>Museo</strong> dell’Automobile di <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> in Rio - Via Barbieri 12 - 42018 <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> in Rio (RE)<br />

Tel e fax +39 0522 636133 - info@museodellauto.it - www.museodellauto.it<br />

<strong>Museo</strong> dell’Automobile<br />

ria<br />

<strong>San</strong> <strong>Martino</strong><br />

Rubriche:<br />

Lezioni di meccanica rosa<br />

L’angolo della tecnica<br />

Attività da svolgere<br />

N. <strong>72</strong> III° bim. 2012


❰❰ Certe volte guardo il mare,<br />

questo eterno movimento,<br />

e due occhi son pochi<br />

per questo immenso<br />

❱❱<br />

Sono parole di una canzone di Biagio Antonacci<br />

e mi è sovvenuta alla fine di un periodo<br />

molto movimentato per la <strong>Scuderia</strong><br />

<strong>San</strong> <strong>Martino</strong>.<br />

Tra “Perdono”, le serate sulle auto del XX°<br />

secolo, concorso per le scuole, il passaggio<br />

della 1000 Miglia, il Macedonian Rally ed<br />

il suo prologo, l’esposizione statica presso<br />

la Cantina Sociale, l’arrivo dell’erede della<br />

Lupa, il Bulli e la tragedia dei furti subiti<br />

sono veramente molti gli eventi succeduti,<br />

compreso un dannato terremoto che dimostra<br />

di aver fatto molti più danni di quanto<br />

inizialmente preventivato.<br />

A tal proposito mi appello ai nostri soci delle<br />

zone terremotate per farci sapere se è<br />

possibile far qualcosa per alleviare i disagi<br />

di una situazione veramente critica a così<br />

pochi chilometri dalla sede.<br />

Molti di noi hanno conoscenti in zona ed<br />

inorridisco a sentire i racconti di situazioni<br />

incredibili che paiono uscite da film di Tarantino.<br />

Ma procediamo con ordine.<br />

EDITORIALE di Roberto Vellani<br />

Cominciamo dal primo premio vinto da<br />

Giorgio Caprara con la sua Fiat 523, magnifica<br />

spider già premiata al Mart di Rovereto<br />

e best in show al Concorso d’eleganza Miramare<br />

di Trieste nella cui giuria sedevano<br />

personaggi del calibro dell’ing.Forghieri e<br />

di Horst Bruning, presidente della FIVA (Federation<br />

International de Veicules Anciennes),<br />

di Ramaciotti direttore Pininfarina e<br />

Andrea Zagato figlio di Elio, il mago della<br />

carrozzeria.<br />

Due parole sulla conclusione del IV° concorso<br />

per le scuole che quest’anno ha avuto<br />

una buona partecipazione, soprattutto degli<br />

istituti superiori. Ha vinto l’ ITIS L.Nobili di<br />

Reggio Emilia con 2 lavori della II° L e C con<br />

tema i bolidi emiliani e su un mezzo che ha<br />

fatto storia proprio con l’età studentesca, il<br />

Ciao della Piaggio.<br />

Note di merito per la poesiola “kiss kiss<br />

wroom wroom” dell’istituto Allegri di <strong>San</strong><br />

<strong>Martino</strong> e soprattutto per l’ist. Einaudi<br />

di Correggio che ha presentato lavori su<br />

“l’auto nella letteratura” nominando testi<br />

del vate Gabriele D’Annunzio, di Pascoli<br />

ed il decadentismo. Ottimi lavori culturali<br />

con l’unico difetto di essere stati approntati<br />

troppo in fretta. Il Concorso per le scuole<br />

“una giornata al <strong>Museo</strong>” comincia a far<br />

proseliti sopprattutto per gli istituti superiori<br />

per i quali è prevista una dimostrazione<br />

pratica sul funzionamento di un sistema di<br />

accensione dei primi del Novecento ideato<br />

da quel mago di T.A. Edison.<br />

E sempre sulla cultura abbiamo organizzato<br />

tre serate sulle auto del secolo scorso combinando<br />

la presentazione con altrettanti<br />

obiettivi storici o artistici ma non “motoristici”.<br />

Leggerete meglio in un articolo della Fra.<br />

Le serate ci hanno permesso di allacciare<br />

rapporti con club limitrofi che si sono resi<br />

disponibili ad inviare relatori di elevata caratura<br />

e dai cui incontri potrebbe nascere<br />

una piacevole sorpresa per la <strong>Scuderia</strong> alla<br />

fine del prossimo mese di Settembre, ma<br />

faremo in tempo a concretizzare il tutto nella<br />

prossima <strong>Gazzetta</strong>.<br />

Col “Perdono” abbiamo trovato<br />

un simpatico<br />

pazzoide che<br />

ci ha alimentato<br />

nel suo<br />

agriturismo<br />

disperso nelle<br />

colline modenesi,<br />

con un<br />

piccolo museo<br />

di mezzi storici<br />

praticamente<br />

“all’aperto”.<br />

Persino il Bulli, il<br />

nuovo pulminocamper<br />

della<br />

AUTOCARROZZERIA<br />

Castiglioni & Manfredini<br />

Via Cavallotti 20/18 - Reggio Emilia<br />

Tel. 0522.515300 - Fax 0522.231098


<strong>Scuderia</strong>, ha fatto il suo debutto sulle strade<br />

del “Perdono” ed ha fatto il battesimo con<br />

un “camperitivo” sulle colline modenesi.<br />

Sabato 19 Maggio siamo andati in piazza<br />

della Vittoria a Reggio Emilia con tre vetture<br />

ad accogliere i partecipanti della Mille<br />

Miglia.<br />

Le tre vetture erano modelli compatibili con<br />

la Mille Miglia originale ed erano nella colorazione<br />

bianco-rosso-verde ed al calar del<br />

sole, appena si sono accese le luci tricolori<br />

della fontana di fronte al Teatro Municipale<br />

hanno reso spettacolare la piazza.<br />

Come sempre impeccabile il servizio dell’Aci<br />

di Reggio che da anni ci ospita.<br />

Il 27, in occasione della Fiera di <strong>San</strong> <strong>Martino</strong>,<br />

abbiamo esposto una ventina di vetture<br />

presso la Cantina Sociale disegnando un<br />

AUTOFFICINA<br />

Amos e Giuliano s.n.c.<br />

ideale semicerchio a tutela del buon vino in<br />

essa contenuto.<br />

Il Sabato 2 Giugno abbiamo avuto il prologo<br />

per il Macedonian Rally, prologo che ci ha<br />

portato ad attraversare il centro di Rubiera<br />

per andare a Maranello in visita al <strong>Museo</strong><br />

ed allo stabilimento Ferrari tornando poi<br />

a <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> per concludere la serata a<br />

suon di gnocco e prosciutto. Il tutto unito<br />

alla normale attività legata ai servizi ai soci<br />

ed alle pratiche.<br />

Non si può certo dire che si dorma sugli allori,<br />

anzi, gli allori li stiamo costruendo.<br />

Mi vien da dire: “non vedo l’ora di partire<br />

alla conquista della Macedonia!”<br />

Il Carburatorista<br />

Roberto Vellani<br />

SERVIZIO MULTIMARCA • INIEZIONE CARBURATORI AUTO D’EPOCA<br />

Via Mozart, 13/B - Reggio nell’Emilia - Tel. 0522 511196 - Fax 0522 231784<br />

info@autofficinaguerrieri.it - www.autofficinaguerrieri.it - www.restauroautomobili.it


Quasi un secolo<br />

di nuove auto di Giorgio Caprara<br />

Le marche automobilistiche italiane<br />

fondate dal 1895 al 1985<br />

Partiamo dagli albori dell’automobile,<br />

un’epoca che si può definire pioneristica,<br />

nella quale il primo avvio di un mezzo a<br />

quattro ruote motorizzato venne effettuato<br />

a Torino nel 1898 dalla ditta Carrera e Ing.<br />

Faccioli.<br />

In seguito fu un’esplosione<br />

di iniziative<br />

imprenditoriali<br />

concentrate in<br />

maggioranza a Torino<br />

e Milano.<br />

Tante marche poi<br />

diventate celebri<br />

e moltissime<br />

altre, la maggioranza,<br />

che scomparvero<br />

nell’arco<br />

di pochi anni e<br />

qualcuna addirittura<br />

di pochi<br />

mesi.<br />

I giovani sicuramente non ricordano tanti<br />

marchi prestigiosi oramai scomparsi quali<br />

Isotta Fraschini, Itala, Chiribiri, Ansaldo,<br />

Ceirano, Edoardo Bianchi, Spa.<br />

Queste aziende assieme a tante altre sconosciute,<br />

contribuirono al progresso tecnologico<br />

dell’industria automobilistica con<br />

innovazioni di cui ancora oggi siamo tutti<br />

partecipi.<br />

Dopo i primi anni di pionierismo, dal 1895<br />

al 1907 si affermarono aziende ben strutturate<br />

che, assorbendo o integrando tante<br />

piccole marche, diedero vita a grandi<br />

complessi industriali.<br />

Dal grafico si evidenzia che nel periodo<br />

pre-bellico e sino alla fine della Prima<br />

guerra mondiale nel 1918, cessarono l’attività<br />

numerose marche automobilistiche<br />

e molti stabilimenti vennero convertiti alla<br />

produzione bellica.<br />

Gli anni dal 1919 al 1925 furono caratterizzati<br />

da una forte ripresa dell’attività industriale<br />

con l’introduzione sul mercato di<br />

nuove marche automobilistiche<br />

ed un notevole<br />

Città Marche fondate<br />

Milano 81<br />

Torino 79<br />

Roma 9<br />

Modena 8<br />

Bologna 6<br />

Genova 6<br />

Palermo 5<br />

Napoli 4<br />

Livorno 4<br />

Alessandria 4<br />

Padova 4<br />

Brescia 4<br />

Novara 3<br />

Altre città 27 *<br />

Totale 244<br />

(*) Queste 27 marche sono sparse in 21 città diverse<br />

incremento di esportazione di autovetture<br />

in tutto il mondo.<br />

Nel periodo della grande depressione<br />

economica degli anni ’30 del secolo<br />

scorso, cessarono l’attività un notevole<br />

numero di aziende automobilistiche, riducendosi<br />

progressivamente a quelle tuttora<br />

esistenti.<br />

Negli anni dal 1945 al 1955 si nota ancora<br />

una volta un incremento di aperture di<br />

aziende automobilistiche, soprattutto piccole<br />

entità produttive ma ad alto contenuto<br />

tecnologico, con autovetture destinate<br />

principalmente alle competizioni sportive<br />

su strada.<br />

Tali attività produttive cessarono quasi tutte<br />

tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli<br />

anni ’70 del secolo scorso.


Anno di fondazione<br />

nuove marche<br />

automobilistiche<br />

La rubrica Fuori confine continua anche in<br />

questo numero con uno speciale dedicato<br />

alle signore della <strong>Scuderia</strong>.<br />

Ha parlato di borse , borse non comuni, da<br />

week end e da città realizzate con gli scarti<br />

delle Mini.<br />

In questa edizione parlerà di foulard e cappellini<br />

per chi si vuole esibire al volante di<br />

una cabriolet, sia d’epoca che moderna,<br />

affinché possa curare l’aspetto nei minimi<br />

particolari. L’abbigliamento può essere tanto<br />

alla moda quanto funzionale.<br />

Vediamo come!!!!<br />

All’aria aperta con stile<br />

N. marche<br />

fondate<br />

Completamente esposto agli sguardi altrui<br />

l’aspetto personale di chi è a bordo di<br />

un’auto cabrio, d’epoca o moderna che sia,<br />

è di centrale importanza, ancor più del procedere<br />

del viaggio.<br />

Il sole e il vento, inoltre, danno l’occasione<br />

d’indossare accessori sciccosi, che invece<br />

sarebbero inutili se si viaggiasse con il tetto<br />

chiuso: foulard o scialle, occhiali da sole,<br />

cappellini e guanti.<br />

Chi vuole fare un’ottima impressione al volante<br />

della cabriolet deve combinare l’utile<br />

al bello……. e farsi notare.<br />

“Quest’estate ci renderanno belli colori accesi,<br />

quasi fosforescenti, ma anche i colori<br />

N. marche<br />

chiuse<br />

N. marche<br />

esistenti<br />

Dal 1895 al 1907 115 65 50<br />

Dal 1908 al 1918 27 60 17<br />

Dal 1919 al 1926 52 38 31<br />

Dal 1925 al 1935 10 27 14<br />

Dal 1936 al 1945 7 10 11<br />

Dal 1946 al 1955 28 25 14<br />

Dal 1956 al 1965 4 2 16<br />

Dal 1966 al 1985 1 10 7<br />

Totale 244 237 7<br />

Le ultime marche, nate nel 1964, sono la Lamborghini a Bologna e la<br />

Bizzarrini a Livorno.<br />

Dulcis in fundo a Modena nel 1965 venne prodotta la Nembo, una<br />

potente GT coupè due posti, con motore anteriore Chevrolet di 5.700<br />

cc., prodotta in pochi esemplari per due anni dalla ditta Neri e Bonacini.<br />

In totale sono state fondate, dal 1895 al 1985, 244 marche automobilistiche<br />

e, di queste, 237 hanno cessato l’attività.<br />

Le sette rimaste sono la FIAT (fondata nel 1899), la Lancia (1906),<br />

l’Alfa Romeo (1919), la Maserati nel 1926 (dopo essere nata come<br />

Società Anonima Officine Alfieri Maserati nel 1914), la Ferrari (1946),<br />

l’Abarth nel 1949 e la Lamborghini (1964).<br />

Giorgio Caprara<br />

FUORICONFINE di 3C<br />

pastello” ci anticipa la consulente di stile<br />

Dagmar Simmen di Color and Style. Inoltre,<br />

durante un viaggio in cabrio, si raccomanda<br />

di combinare la funzionalità con l’estetica:<br />

“Il materiale non deve essere delicato, ma<br />

resistente al vento e dovrebbe sopportare<br />

qualche goccia d’acqua.”<br />

Per proteggersi dal vento e dal sole, la<br />

consulente di stile raccomanda un foulard<br />

o uno scialle. L’importante è di allacciarlo<br />

bene e di non lasciarsi distrarre dalla stoffa<br />

che svolazza. Adottando la tecnica di allacciamento<br />

del modello Grace Kelly si riesce<br />

a mantenere il controllo della capigliatura<br />

durante il viaggio con il tetto scoperto pur<br />

mantenendo un certo livello di eleganza.<br />

E non si dimentichi che il colore del foulard<br />

dovrebbe intonarsi con la cabrio.<br />

Al giorno d’oggi, anche per gli uomini esiste<br />

un’ampia scelta di copricapo alla moda, che<br />

possono resistere alle correnti d’aria.<br />

Ma non ogni cappellino va bene a ogni testa:<br />

“gli uomini con una testa rotonda dovrebbero<br />

scegliere un cappello con visiera<br />

o paraorecchie”, ci spiega la consulente in<br />

stile.<br />

Per i visi spigolosi invece si consiglia un<br />

berretto di lana.<br />

E chi cerca qualcosa di speciale può farsi<br />

confezionare dalla KB accessoires un cappello<br />

su misura.<br />

Da oltre 15 anni, Brigitte Keller e Stefan Billiter<br />

sono titolari di un negozio nel nucleo<br />

storico di Berna specializzato in cappelli per<br />

cabrio in delicata nappa e dagli svariati colori.<br />

Il cappello può essere di colore intonato<br />

agli interni o alla vernice dell’auto.<br />

“Sono una seconda pelle, sono belli e riparano<br />

dal vento e dal sole” spiega Brigitte<br />

Keller.<br />

I cappelli in pelle avvolgono la testa e le<br />

orecchie e vengono legati sotto il mento.<br />

L’imbottitura è di seta. Ricordiamo i tradizionali<br />

cappelli da aviatore degli anni che<br />

furono.<br />

Stando a Stefan Billiter, i cappelli raccolgono<br />

il favore sia delle donne che degli uomini:<br />

“ le donne, afferma Billiter, apprezzano<br />

soprattutto il fatto che la messa in piega<br />

rimane a posto”.<br />

Su richiesta, si possono anche<br />

far cucire dei marchi, delle<br />

strisce, dei punti o anche<br />

bandiere nazionali.<br />

E dunque si è<br />

pronti per andare<br />

in passerella<br />

sulle quattro<br />

ruote senza<br />

tetto!!!<br />

3C


Le auto<br />

del secolo<br />

FORD T<br />

MINI<br />

MAGGIOLINO<br />

VOLKSWAGEN<br />

di LaFra<br />

TRE APPuNTAMENTI CuLTuRALI dEL MuSEo E dELLA SCudERIA<br />

Quest’anno l’ASI ha proclamato tre vetture<br />

storiche le “Auto del Secolo” e il <strong>Museo</strong> insieme<br />

con la <strong>Scuderia</strong> ha organizzato tre serate<br />

divulgative per approfondire la conoscenza<br />

di questi tre veicoli: Ford T, Mini e Maggiolino.<br />

Insieme abbiamo pensato che questi gioielli<br />

avessero bisogno di degne cornici dove poter<br />

essere presentate ed esposte.<br />

Così la Rocca Estense a <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> in Rio<br />

e Palazzo Principi a Correggio hanno ospitato<br />

le nostre opere d’arte.<br />

E poiché eravamo in clima artistico, a queste<br />

presentazioni abbiamo abbinato la visita culturale<br />

dei monumenti che le hanno ospitate<br />

regalandoci così tre serate magiche.<br />

Ma perché riteniamo che questi momenti<br />

siano importanti per la vita del nostro club?<br />

Desidero parlare a titolo personale.<br />

Mi hanno sempre insegnato che qualunque<br />

cosa non può essere realmente amata se<br />

prima non la si conosce davvero.<br />

In fondo è così anche tra persone, o no?<br />

L’oggetto del nostro amore sono loro, le auto.<br />

Passata la meraviglia del lato estetico e della<br />

sapienza meccanica (per chi la conosce) che<br />

permette loro di funzionare, cosa resta?<br />

Cos’è che crea affezione, emozione e continuo<br />

desiderio di possesso?<br />

Personalmente credo sia la storia che ciascuna<br />

di loro sa raccontare.<br />

Dietro ad ogni auto ci sono le persone: quelle<br />

che l’hanno pensata, progettata, realizzata<br />

e poi guidata. Essa è, come qualunque altra<br />

opera d’arte, il risultato dell’ingegno, della<br />

fantasia, del gusto estetico, della sapienza<br />

artigianale dell’uomo.<br />

E’ il simbolo del continuo progresso ed è segno<br />

di speranza.<br />

Da sempre il più grande sogno dell’uomo è<br />

quello di poter vivere per sempre, di non morire<br />

mai.<br />

Dante, Manzoni, Petrarca, Carducci, Pirandello<br />

e tutti gli altri scrittori non possono<br />

considerarsi morti perché ancora oggi ne<br />

leggiamo gli scritti, li studiamo e ne visitiamo<br />

i luoghi di nascita o morte.<br />

Michelangelo, Leonardo, Antonio Allegri, Picasso,<br />

Van Gogh e tutti gli altri sono vivi più<br />

che mai e cogliamo il loro pensiero ogniqualvolta<br />

osserviamo le loro opere, quadri o statue<br />

che siano.<br />

Mozart, Beethoven, Puccini, Verdi, Tenco e<br />

Dalla come possono dirsi morti se li ascoltiamo<br />

ancora alla radio o sui cd? Sono sempre<br />

con noi.<br />

Ma allora non possiamo dire che i vari sig.<br />

Porsche, Ferrari, Cooper e tutti gli altri siano<br />

passati, dimenticati o superati.<br />

Questi artisti hanno creato anche loro delle<br />

opere d’arte che ancora oggi noi tutti apprezziamo<br />

e collezioniamo.<br />

Forse che costoro non siano riusciti a realizzare<br />

il sogno di vivere per sempre?


Tutti noi soci ne siamo una testimonianza<br />

tangibile perché rispettiamo e amiamo le loro<br />

creature.<br />

Ma c’è una differenza rispetto ad un’opera<br />

d’arte convenzionalmente riconosciuta: le<br />

nostre vivono ancora, dialogano su strada col<br />

presente creando quasi una realtà parallela<br />

in quella che stiamo vivendo.<br />

Quando le portiamo su strada noi rinnoviamo<br />

il passato nel presente, ed è questa splendida<br />

dissonanza che lascia lo spettatore a bocca<br />

aperta ed il conducente trova quella sensazione<br />

di benessere e di orgoglio di possedere<br />

non qualcosa di morto, ma una creatura viva.<br />

Una macchina d’epoca è un reperto storico<br />

da tutelare, proteggere e da far conoscere<br />

anche alle nuove generazioni.<br />

Probabilmente nel cuore di ogni collezionista<br />

c’è il desiderio che una volta passato il suo<br />

momento, siano i figli a continuare la tradizione<br />

e quella passione che crea un legame<br />

con il caro estinto come memoria, ricordo<br />

tangibile e indistruttibile legame.<br />

Questo è il valore aggiunto che lega più generazioni<br />

allo stesso oggetto che passa di<br />

mano in mano e racconta una vita intera,<br />

anzi, più vite.<br />

Dietro ad ogni auto c’è una storia automobilistica<br />

ed una personale.<br />

Esse sono testimoni del passato nel presente<br />

e lo saranno nel futuro.<br />

Dunque il loro valore pecuniario è secondo<br />

a quello affettivo. Non si ama maggiormente<br />

la macchina che vale di più, ma quella che<br />

nella tua storia personale ha avuto un ruolo<br />

predominante.<br />

Non ci sono auto di serie A e auto di serie<br />

B, perché non esistono persone di serie A e<br />

persone di serie B.<br />

Credo che le conferenze di Roberto, Gianni,<br />

Francesco e Luciano abbiano avuto un valore<br />

immenso proprio perché andavano in questo<br />

Via Magnanini, 53 - 42018 S.<strong>Martino</strong> in Rio (RE)<br />

Tel. / Fax 0522 695683 - Tel. (abit.) 0522 695962<br />

senso: ci hanno presentato le macchine attraverso<br />

la loro storia e quella dei loro costruttori.<br />

Ci hanno raccontato e mostrato il mondo<br />

lavorativo delle epoche in cui sono nate le<br />

tre vetture, ci hanno trasmesso l’amore e il<br />

rispetto per queste opere d’arte e ci hanno<br />

insegnato a guardarle tutte con la stessa dignità<br />

superando preconcetti e meri giudizi<br />

estetici.<br />

Compito di un <strong>Museo</strong> non è solo conservare,<br />

ma anche promuovere, divulgare, comunicare<br />

un messaggio e per noi il compito è più<br />

facile perché abbiamo la possibilità di far<br />

provare le emozioni al pubblico salendo sulla<br />

vettura e annusando profumi (ma anche odori)<br />

antichi e sconosciuti.<br />

Da noi l’opera d’arte si tocca, si fotografa,<br />

si porta fuori, insomma si vive e questo è il<br />

compito importantissimo della <strong>Scuderia</strong>.<br />

Si abbattono le barriere e si crea un contatto<br />

non solo emozionale ma tangibile.<br />

Questo è il segreto, questa è la magia e per<br />

avermelo fatto conoscere io ringrazierò sempre<br />

il mio papà in primis, ma poi tutti gli Amici<br />

del <strong>Museo</strong> e della <strong>Scuderia</strong> che mi hanno accolto<br />

e pazientemente mi stanno educando<br />

a questo mondo che non è solo tecnicismo,<br />

ma è veramente un pozzo infinito di acqua da<br />

cui attingere per spunti e iniziative sempre<br />

nuove!<br />

LaFra<br />

L’Elettrauto Gatti William<br />

Servizio elettrauto<br />

anche a domicilio<br />

per vetture d’epoca<br />

Via Caduti di Nassiriya 143/l - BOMPORTO (MO)<br />

Tel e Fax 059819294 - E-mail: chrigatti@virgilio.it


Il Perdono<br />

di Canossa di Anna Gabrietti<br />

Tutti gli anni, come tradizione della <strong>Scuderia</strong><br />

<strong>San</strong> <strong>Martino</strong>, si organizza la prima uscita di<br />

primavera e si dà inizio alla sfilata delle auto,<br />

chiamata “Il Perdono di Canossa”.<br />

Roberto in testa e Francesca al seguito (gli<br />

organizzatori) ci hanno condotto sul tratto ap-<br />

penninico modenese.<br />

Prima sosta Rubbiano, davanti a una stupenda<br />

pieve, dove Francesca, da ottima guida, ci<br />

ha illuminato con un’accurata e interessante<br />

spiegazione.<br />

Il biscione di auto ha poi proseguito fino a Montefiorino,<br />

seguite da un pullmino, ma non uno<br />

qualsiasi: un pullmo-bar!<br />

La giornata bella e la compagnia allegra hanno<br />

reso molto piacevole la gita.<br />

Mancava solo una chiesa per chiedere perdono<br />

e finalmente l’abbiamo trovata a Frassinoro.<br />

Era stata costruita addirittura dalla mamma di<br />

Matilde.<br />

Terminata la visita guidata (dal parroco), quel<br />

timido pullmino si rivelò un bar vero e proprio<br />

e a tutti i partecipanti venne offerto l’aperitivo<br />

(barman Roberto e cameriera Betta).<br />

Prestigiose auto da collezione<br />

dagli anni ‘30 agli anni ‘70.<br />

Ferrari Maserati Alfa Romeo Lancia<br />

Lamborghini Porsche Jaguar Rollroyce<br />

tutti marchi presenti nei modelli<br />

piu’ rappresentativi della loro storia.<br />

Via Radici in piano, 511<br />

41049 Sassuolo (Modena)<br />

Tel. +39-0536.80.89.36<br />

Fax. +39-0536.80.12.61<br />

info@bestauto.it<br />

www.bestauto.it


Restava la cosa più importante: mettere i piedi sotto a un tavolo.<br />

In una baracca sul torrente Dolo, ci sedemmo le donne a un tavolo e gli<br />

uomini all’altro.<br />

Denti e mascelle hanno iniziato a lavorare sodo.<br />

Il cibo era ottimo e a volontà, il vino pure e la compagnia allegra.<br />

Non resta che ringraziare di cuore gli organizzatori con un abbraccio e un<br />

arrivederci alla prossima.<br />

Anna Gabrietti<br />

Selezione vini laMbRuSChi,<br />

pRodotti tipiCi eMiliani<br />

Cantina di <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> in Rio (Re)<br />

Via Roma, 123 - <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> in Rio (RE) - Tel. +39.0522.698117 - www.cantinesanmartino.it


“COAST TO COAST”<br />

DALL’ADRIATICO AL TIRRENO<br />

7-8-9<br />

Settembre<br />

2012<br />

Programma:<br />

7 settembre Ore 8:30 partenza dal parcheggio dell’autostrada di Campogalliano. Sosta area servizio BEVANO (Km.125).<br />

Ore 11:30 arrivo a FANO (Km.89) pranzo a buffet e inizio del COAST TO COAST.<br />

Ore 14:00 partenza per la GOLA DEL FURLO, sull’antica Via Flaminia, con breve sosta panoramica (Km. 38).<br />

Ore 15:30 arrivo a PIOBBICO. Visita al suggestivo CASTELLO BRANCALEONI ( Km.23).<br />

Ore 19:00 ROCCA di ANGHIARI (Km. 65) cena pernottamento e suggestiva visita notturna dello storico borgo.<br />

8 settembre Ore 8:00 partenza verso AREZZO ( Km. 34). Visita alla città.<br />

Ore 13:00 pranzo a buffet nella campagna aretina (Km. 30).<br />

Ore 15:30 visita all’ Abbazia di <strong>San</strong> Galgano (Km. <strong>72</strong>).<br />

Ore 18:30 arrivo a SAN VINCENZO (Km. 87). Cena, relax e pernottamento. FINE COAST TO COAST.<br />

9 settembre Ore 9:30 partenza dall’Hotel.<br />

Ore 11:00 arrivo a CASTEL SAN GIMIGNANO (Km 90). Pranzo relax tra le dolci colline toscane.<br />

Ore 14:30 COLLE VAL D’ELSA (Km 10).<br />

Visita libera del borgo, del MUSEO DEL CRISTALLO, di un laboratorio dei maestri vetrai.<br />

RIENTRO IN AUTONOMIA A SAN MARTINO (Km. 189 con sosta)<br />

Dati tecnici: Totale Km. 852 suddivisi in autostrade, superstrade e strade collinari non impegnative, panoramiche<br />

e poco frequentate (Vel. media calcolata 60 Km/h).<br />

QUOTA D’ISCRIZIONE<br />

Quota d’iscrizione<br />

• e 300,00/persona<br />

• Una maggiorazione è richiesta per chi desidera<br />

la camera singola<br />

Pagamento della quota d’iscrizione<br />

• Caparra confirmatoria: 50% dal 20 giugno al<br />

10 luglio<br />

• Saldo: entro il 1.09.2012<br />

La quota d’iscrizione comprende<br />

• Pernottamento e prima colazione.<br />

• Pranzi e cene<br />

Riunione informativa<br />

Venerdì 06 luglio ore 21:30 presso il <strong>Museo</strong>.<br />

Per iscrizioni<br />

Telefonare a Paola (333 4024441),<br />

o presentarsi alla riunione con versamento<br />

caparra (si chiede fotocopia carta d’identità<br />

per ceck-in in albergo).


Care Amiche,<br />

vi sono mancata?<br />

E’ un po’ che non mi faccio viva al nostro<br />

appuntamento bimestrale ma, a volte, anche<br />

LaFra studia e si prepara ad organizzare<br />

eventi “sostanziosi”.<br />

Dopo il “Perdono di Canossa”, organizzato<br />

con l’aiuto di Roberto, sono arrivati appuntamenti<br />

importanti coincidenti con l’elezione<br />

delle tre auto del secolo da parte dell’ASI, ma<br />

di questo abbiamo già parlato nel mio articolo<br />

precedente…<br />

Capite bene che sono stata costretta a rinunciare<br />

a qualche appuntamento, ma ora eccomi<br />

qui e… non vi deluderò!!!<br />

Leggete allora qui sotto:<br />

Lezione di Meccanica rosa<br />

A dire il vero questa lezione è più storica che<br />

meccanica… Lavorando a stretto contatto<br />

con l’amico Gianni che ha ampiamente e<br />

straordinariamente raccontato la Gara delle<br />

gare (“La Mille Miglia”), io intendo raccontare<br />

a Voi non una gara, ma un viaggio della<br />

speranza, un’ avventura, un sogno su 4 ruote<br />

percorrendo non mille, neanche cento, forse<br />

dieci, anzi, facciamo un solo miglio con il mitico<br />

BULLY.<br />

Eccolo:<br />

NON SOLO MOTORI<br />

La rubrica rosa della Fra<br />

Lui era stato appena acquistato, aveva affrontato<br />

km e km di autostrada dalle terre<br />

dei lombardi a quelle di noi emiliani, valicando<br />

fiumi e più o meno noti confini padani.<br />

Si era fatto guidare dalle mani di conducenti<br />

a lui sconosciuti e dopo anni di polvere in<br />

una rimessa ha fatto sentire il rombo del suo<br />

motore che nulla ha da invidiare a ben più<br />

recenti veicoli.<br />

Assetato, era infine giunto alla <strong>Scuderia</strong>,<br />

sua nuova casa, dove ad attenderlo con un<br />

sorriso smagliante ed un abbraccio caloroso<br />

c’era “Colui che move il sole e l’altre stelle”<br />

(della <strong>Scuderia</strong>), the President.<br />

Dietro a <strong>San</strong>dro, un caloroso comitato di<br />

benvenuto con ampia rappresentanza del<br />

Consiglio e di Soci. Un applauso fragoroso ha<br />

salutato la sua epifania.<br />

Brindisi, felicitazioni e discorso inaugurale,<br />

tutto come da programma.<br />

Poi ecco, l’idea: il giro di iniziazione per <strong>San</strong><br />

<strong>Martino</strong> in Rio, nonostante l’incipiente riserva!<br />

Presidente, First Lady, Robby, Betta, LaFra e<br />

marito tutti stretti stretti per questo viaggio di<br />

soli pochi km… O così pensavamo.<br />

Siamo partiti con l’entusiasmo di chi sente di<br />

avere tra le mani, anzi sotto i piedi, un veicolo<br />

unico, affidabile e decisamente affascinante.<br />

All’inizio del nostro viaggio notiamo un clima<br />

torrido determinato dal cosiddetto “effetto<br />

stalla” che nell’arco di due minuti appanna<br />

tutti i vetri creando imbarazzanti pensieri<br />

nei <strong>San</strong>martinesi fermi al semaforo al nostro<br />

passaggio.<br />

D’altronde il Bully era usato anche per scopi,<br />

come dire, di socializzazione.<br />

Giunti nei pressi di Prato, rumori minacciosi<br />

si insinuano nelle nostre orecchie e nella<br />

nostra mente… Con il candore che lo contraddistingue,<br />

Robby esclama: “Oh, forse dovremo<br />

spingere!”<br />

Osservo <strong>San</strong>dro. E’ indescrivibile il pallore<br />

che all’improvviso lo coglie! Pallore che,<br />

come morbo infettivo, si trasmette a tutta la<br />

comitiva.<br />

<strong>San</strong>dro prova in tutti i modi a convincer(si)ci<br />

che non dovremo spingere.<br />

In 0,8 millesimi di secondo ha pronto il piano B:<br />

tracciato della strada più breve, leggermente<br />

in discesa (difficile, siamo in Pianura Padana,<br />

ma lui la trova), rallentatori del traffico che<br />

permettano di spingere fino all’ultimo goccio<br />

di benzina!<br />

Noi tutti col fiato sospeso e gli occhi da falco<br />

a caccia di un dosso o del miraggio di una<br />

pompa di benzina. Varchiamo il cartello “<strong>San</strong><br />

<strong>Martino</strong> in Rio”, un brivido di eccitazione ci<br />

percorre la schiena e l’oasi della <strong>Scuderia</strong> si<br />

avvicina. Gli ultimi 100 mt., come Dorando<br />

Pietri, sfiniti giriamo in via Barbieri e Lui, il<br />

mitico Bully arranca fino a spegnersi esattamente<br />

davanti alla porta di casa.<br />

Sfinito, esanime ma come tutti i più prodi<br />

destrieri ha portato a termine la sua lunga<br />

corsa.<br />

Una lacrima di commozione (o di sudore???)<br />

percorre la guancia del nostro Presidente.<br />

Mai acquisto risultò più azzeccato.<br />

Il Bully non tradisce, mai!<br />

Da tutto questo una cosa l’ho imparata e,<br />

amiche, ve la trasmetto: se siete in riserva<br />

quello che vi serve sono i dossi e le discese.<br />

Ma se proprio non dovesse essere sufficiente,<br />

sappiate che il buon vecchio metodo<br />

dell’occhio da cerbiatta, languido e timoroso,<br />

richiama qualunque maschio nel raggio di 10<br />

km!!!<br />

Mai spingere una macchina che si ferma<br />

quando intorno a te ci può essere sempre del<br />

testosterone (anche stagionato, va benissimo!).<br />

Un saluto caloroso.<br />

LaFra


Accensione Elettronica<br />

L’accensione elettronica nata per risolvere<br />

i problemi nei motori da competizione,<br />

venne successivamente adottato da molti<br />

costruttori per la produzione di vetture di<br />

serie.<br />

La Ferrari nel 1969 fu fra le prime ad applicare<br />

l’accensione elettronica a scarica<br />

capacitiva “cockpit” sulla vettura modello<br />

312P.<br />

Alcuni problemi esistenti nel sistema a<br />

spinterogeno trovarono soluzione nell’accensione<br />

elettronica senza ruttore denominati<br />

“breakerless” impiegando captatori<br />

(pick-up) che trasmettono il segnale di<br />

comando d’accensione, opportunamente<br />

elaborato, al gruppo elettronico.<br />

Questi captatori (captatori magnetici) sostituiscono<br />

la puntine platinate (ruttore)<br />

permettendo di raggiungere frequenze<br />

altissime.<br />

L’ANGOLO DELLA TECNICA di Giovanni Zagni<br />

Accensione (Parte V)<br />

L’applicazione del sistema “breakerless”<br />

ha consentito di ottenere i seguenti vantaggi:<br />

• eliminazione del ruttore meccanico<br />

(puntine platinate) e della relativa manutenzione<br />

periodica (usura)<br />

• costanza della fasatura di accensione,<br />

il nuovo sistema non presenta sfregamenti<br />

(usura)<br />

• tensione costante alle candele, indipendentemente<br />

dal variare del numero di<br />

giri del motore e dalla temperatura<br />

• maggiore durata della scintilla che<br />

assicura avviamenti anche a temperature<br />

basse e con batteria non completamente<br />

carica<br />

• minor consumo di carburante e gas di<br />

scarico meno inquinanti<br />

Tanti furono i sistemi di accensione elettronica<br />

che attraverso varie evoluzioni ri-<br />

di Iotti & Soncini<br />

uscirono in diversi step a risolvere buona<br />

parte dei complessi problemi legati all’accensione.<br />

I problemi da risolvere sul tavolo<br />

dei progettisti erano tanti e noti, ma<br />

spesso le soluzioni entravano in conflitto<br />

con i costi di produzione e la scarsa formazione<br />

tecnica dei preposti alla manutenzione<br />

di questo rivoluzionario sistema<br />

di accensione.<br />

Una svolta decisiva nella applicazione della<br />

elettronica sulle auto avvenne nel 1993<br />

a fronte di norme che imponevano la riduzione<br />

di emissioni inquinanti (Euro 1).<br />

Per risolvere i problemi relativi alle norme<br />

Euro 1 i progettisti sono stati costretti ad<br />

abbandonare vecchi schemi quali: il carburatore<br />

venne sostituito dalla iniezione,<br />

la marmitta tradizionale venne sostituita<br />

dalla marmitta catalitica, l’accensione<br />

tradizionale venne sostituita dalla accensione<br />

elettronica.<br />

Nell’avvenieristico e funzionale “cockpit” della<br />

Ferrari 312 P spicca la scatola gialla contenente<br />

i circuiti elettronici per l’accensione a scarica di<br />

condensatore.<br />

Questo sistema, nato per risolvere i problemi dei<br />

motori da competizione, è stato successivamente<br />

adottato da molte case per le vetture di serie.<br />

Via Togliatti 9/1<br />

Rubiera (RE)<br />

Tel. 0522 62<strong>72</strong>18<br />

Fax 0522 62<strong>72</strong>18<br />

progettocasa.rubiera@gmail.com


A questo punto della storia dell’arte, l’automobile<br />

doveva disporre di un sistema<br />

elettronico di gestione generale dei vari<br />

sistemi, ai progettisti spettava l’arduo<br />

compito di utilizzarlo nel migliore dei<br />

modi, per la gestione generale del motore<br />

ai fini di ridurre i consumi, l’inquinamento,<br />

ed anche per altre innumerevoli<br />

funzioni.<br />

L’accensione elettronica è riuscita a risolvere<br />

molti problemi che erano intrinsechi<br />

del sistema a spinterogeno.<br />

Con il sistema a spinterogeno la qualità<br />

delle scintille alle candele era fortemente<br />

condizionata dai tempi di contato chiuso<br />

e contatto aperto del ruttore.<br />

Per non utilizzare terminologie usuali in<br />

elettronica useremo dei termini semplici,<br />

prendendo a confronto il sistema di accensione<br />

precedente (spinterogeno).<br />

Nel sistema di accensione a spinterogeno<br />

il ruttore (come in precedenza descritto)<br />

si è rivelato il punto più debole, la qualità<br />

della scintilla si riduceva con l’aumentare<br />

della velocità di rotazione dei motori<br />

e questo generava una riduzione di rendimento.<br />

Con l’accensione elettronica è stato pos-<br />

sibile avere una maggiore qualità della<br />

scintilla e soprattutto costante anche a<br />

regimi di rotazione del motore superiori<br />

ai 7000 giri al minuto.<br />

La miglior qualità delle scintille si è ottenuta<br />

con<br />

• l’aumento della tensione alle candele<br />

(i vincoli del sistema a spinterogeno erano:<br />

limitata corrente sulle puntine platinate,<br />

pena una usura precoce, limitati<br />

isolamenti nel sistema di distribuzione<br />

calotta)<br />

• incremento del numero di scintille ottenibili<br />

in un secondo (limiti del sistema<br />

a spinterogeno 300 scintille al secondo,<br />

attualmente con l’accensione elettronica<br />

si raggiungono le 1200/1300 scintille al<br />

secondo).<br />

• Tempo costante della durata della<br />

scintilla (nel sistema a spinterogeno la<br />

velocità di rotazione del motore e di conseguenza<br />

del ruttore condizionava il tempo<br />

di chiusura e apertura del contatto).<br />

Con il sistema elettronico il tempo di<br />

chiusura e apertura del contatto non è<br />

determinato dal ruttore meccanico ma da<br />

un circuito elettronico che ne determina<br />

un tempo ottimale e costante.<br />

• Interni in pelle per auto<br />

• Rifacimento interni auto storiche<br />

• Lavaggio e igenizzazione interni<br />

• Rifacimento volanti<br />

• Personalizzazioni camper e camion<br />

• Ripristino divaniera nautica<br />

• Personalizzazione selle<br />

• Riparazione divani e poltrone<br />

da salotto<br />

• Allestimento auto tuning<br />

Via Artigianale, 6 - Sedrio di Vezzano S/C - RE<br />

Tel. 5022.601499 - Fax 0522.1695780<br />

info@leatherdesign.it<br />

www.leatherdesign.it<br />

• Variazione costante della fasatura di<br />

anticipo (il sistema a spinterogeno era<br />

dotato di sistemi di anticipo meccanico/<br />

centrifugo – pneumatico.<br />

Questi sistemi non erano molto precisi<br />

e soprattutto non tenevano conto della<br />

temperatura del motore).<br />

Il sistema elettronico è molto più preciso<br />

e veloce nel sistema di regolazione in oltre<br />

tiene conto di numerose variabili quali:<br />

la temperatura del motore, la qualità<br />

del combustibile (se la benzina ha 95 o<br />

100 N.D.).<br />

Attualmente il sistema di accensione<br />

elettronico, con l’ausilio di determinati<br />

sensori (senza entra in specifici tecnicismi)<br />

è in grado di controllare l’efficienza<br />

del motore in ogni singolo cilindro e ad<br />

ogni singolo scoppio.<br />

In molte auto di attuale produzione, il<br />

sistema d’accensione elettronica è integrato<br />

in innumerevoli altre funzioni quali:<br />

• Controllo numero giri del motore<br />

• Controllo del livello di inquinamento<br />

• Controllo di trazione<br />

• Controllo del sistema di stabilità ESP<br />

Giovanni Zagni


Giulietta<br />

Sprint<br />

Carpi<br />

Via A. Volta, 6<br />

☎ 059-669020<br />

Romeo e Giulietta fecero la storia<br />

che tutti quanti sanno a memoria.<br />

Come Romeo amò la sua Giulietta<br />

con altrettanto amor l’Alfa Romeo<br />

fabbricò la sua macchinetta.<br />

Le diede il tuo nome e sai perché:<br />

per fare innamorare di lei i giovani,<br />

proprio come è successo a te.<br />

Bella, veloce, leggera, scattante,<br />

facevi girare lo sguardo al passante.<br />

Mirandola<br />

V.le g. Agnini, 74<br />

☎ 0535-247332<br />

Quanti ragazzi hai fatto sognare,<br />

non tutti però ti potevan comprare.<br />

“Speriamo un dì che il sogno si avveri…”<br />

Ma tu sparisti, chissà dov’eri!<br />

Hai dato il posto alle tue sorelle<br />

Belle anche loro, ma non come te,<br />

ormai tutte uguali<br />

son sempre quelle!<br />

La tua dolcezza l’hai tenuta per te.<br />

Tutti ti hanno abbandonata,<br />

ma non da tutti sei stata dimenticata.<br />

Hanno i capelli grigi i ventenni di allora,<br />

ma la passione per te non è cambiata.<br />

Sulla cresta dell’onda sei tornata<br />

e finalmente ti hanno comprata.<br />

Rossa, lucida e brillante,<br />

col motore rombante,<br />

sei sempre in prima fila.<br />

Dell’Alfa Romeo sei la regina.<br />

Tu non passi mai inosservata<br />

Tra le tue colleghe in sfilata.<br />

Tu sei come un gioiello<br />

e sai perché?<br />

Chi ti ha comprata non ha occhi che per te.<br />

AXA PROTEZIONE AUTO STORICHE<br />

Agenzie Axa Assicurazioni<br />

Anna G.<br />

Prodotto studiato appositamente<br />

per auto storiche.


Attività 2012<br />

Lune in Rocca<br />

21 Luglio<br />

Esposizione notturna delle auto durante la manifestazione estiva<br />

Lune in Rocca nei prati della Rocca di <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> (Ore 20.00).<br />

Serata con musica swing anni 50/60<br />

BIXIo E LE SIMPATICHE CANAGLIE (Ore 21.30)<br />

Cena: gnocco e salumi - Prenotazioni 347-28<strong>72</strong>358<br />

Parcheggio auto sui prati<br />

21 Settembre<br />

il Gran Premio Nuvolari si conferma un<br />

grande appuntamento per gli amanti delle<br />

auto storiche, una corsa che si tiene<br />

nel corso di alcune giornate che tocca<br />

diverse regioni e città italiane. Si tratta di<br />

un annuale e irrinunciabile appuntamento<br />

in memoria del grande Tazio Nuvolari.<br />

Le auto storiche del Gran Premio Nuvolari<br />

passeranno anche per <strong>San</strong> <strong>Martino</strong><br />

il giorno 21 Settembre.<br />

“COAST<br />

TO COAST”<br />

DALL’ADRIATICO<br />

AL TIRRENO<br />

7-8-9 Settembre<br />

Partenza da Fano con destinazione<br />

Colle Val D’elsa e ritorno per un<br />

totale di 852 km.<br />

Riunione informativa<br />

venerdì 06 Luglio ore 21:30<br />

presso il <strong>Museo</strong>.<br />

Per iscrizioni o informazioni:<br />

Paola 333 4024441<br />

Per gli amanti della auto storiche sarà<br />

un’occasione unica ammirare il passaggio<br />

di questo bolidi per le vie del paese.


Scude ria<br />

<strong>San</strong> <strong>Martino</strong><br />

La <strong>Scuderia</strong> <strong>San</strong> <strong>Martino</strong> e’ un club federato Asi<br />

e ne appoggia le finalità.<br />

Aiuta i propri soci a compilare le domande<br />

riguardanti la documentazione necessaria<br />

al riconoscimento dei mezzi storici.<br />

I commissari auto e moto verificano la rispondenza<br />

dei mezzi alle caratteristiche di storicità.<br />

Organizza raduni e gite sociali<br />

con un occhio alla cultura.<br />

www.scuderiasanmartino.com<br />

Promuove<br />

La scuderia è aperta<br />

la storia<br />

per le<br />

e<br />

pratiche<br />

la cultura<br />

ai soci tutti Lunedì dalle 21 alle 24<br />

del<br />

e tutti<br />

motorismo<br />

i Martedì e Giovedì<br />

storico.<br />

mattina dalle 9 alle 12,30 su appuntamento.<br />

E’ aperta anche tutti i Venerdì dalle 21,00 alle 24,00 per incontri, saluti ed assaggi<br />

Organizza<br />

gastronomici.<br />

incontri culturali e dibattiti<br />

inerenti ai mezzi storici.<br />

Il <strong>Museo</strong> è aperto tutte le Domeniche con orari 10.30-12.30 e 15.30-18.30.<br />

Offre consulenza ai propri associati relativamente<br />

alle<br />

Per i<br />

leggi<br />

messaggi<br />

sui<br />

in<br />

veicoli<br />

segreteria<br />

storici.<br />

lasciare nome e numero di telefono.<br />

Promuove<br />

Per iscriversi al<br />

e<br />

mailing<br />

partecipa<br />

ed essere<br />

agli<br />

aggiornato<br />

incontri<br />

in tempo<br />

sul<br />

reale<br />

motorismo<br />

organizzati<br />

occorre fare richiesta<br />

da Asi.<br />

a info@museodellauto.it<br />

Le comunicazioni si possono inviare anche via fax allo 0522 636133<br />

o via mail a: info@museodellauto.it<br />

Per versamenti associativi:<br />

c/c postale: 11851417 - IBAN: IT27 Y076 0112 8000 0001 1851 417<br />

Dobbiamo purtroppo segnalare<br />

che dopo lunga malattia è venuta a mancare<br />

la nostra carissima socia ed amica<br />

Carla Arbizzi.<br />

A lei dobbiamo la creazione del Concorso per le Scuole<br />

e tanti lavori di riordino della storia nostra.<br />

Ci associamo in un abbraccio<br />

al marito Carlo ed ai figli.<br />

A.Turini<br />

Presidente della <strong>Scuderia</strong><br />

Bollettino informativo destinato ai soci ed amici<br />

della <strong>Scuderia</strong> <strong>San</strong> <strong>Martino</strong>.<br />

In collaborazione con<br />

Ufficio Marketing<br />

Stampa<br />

DIGITer<br />

Tipolitografia<br />

OCCASIONI<br />

✓ Vendo Alfa Giulia 1300 Super del<br />

1977 in buono stato.<br />

Targa: RE 299857.<br />

Grigio metallizzato, Km. 168000,<br />

unico proprietario.<br />

Iscritta Asi e <strong>Scuderia</strong> <strong>San</strong> <strong>Martino</strong>.<br />

€ 4500.<br />

Bruno 0522.670222<br />

✓ Vendo Lancia Aurelia B50 conservata<br />

del 1952 seconda serie con meccanica<br />

in ordine, omologazione ASI.<br />

Targa del 1959, tre proprietari; vettura<br />

difficile da trovare con targhe italiane<br />

dell’epoca.<br />

€ 80.000 trattabili se seriamente interessati.<br />

Giuseppe 335.5647005<br />

giuseppebottini@libero.it

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