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In cammino n°3 2012 - Comunità Pastorale "Visitazione di Maria ...

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N. 3 - anno XXV<br />

<strong>In</strong> Cammino...<br />

Aprile - Maggio<br />

<strong>2012</strong> <strong>Comunità</strong> pastorale VISITAZIONE DI MARIA VERGINE<br />

Santissima <strong>Maria</strong> pag. 2<br />

Consiglio <strong>Pastorale</strong> Unitario<br />

Orari S. Messe e Sante Confessioni<br />

1<br />

pag. 3<br />

<strong>In</strong>contro con don Ugo Lorenzi: Le relazioni in famiglia …….. pag. 4-5<br />

Festa dei bambini a Brusuglio pag. 5<br />

Programma Visita del Papa pag. 6<br />

Family <strong>2012</strong>-Il Pellegrinaggio delle famiglie a Loreto: Un altro passo... pag. 7<br />

Gesù siamo qui per te: “Passpartù” pag. 8<br />

Breve resoconto del viaggio in Camerun pag. 9<br />

Azione Cattolica: Alzati il Signore ti chiama<br />

Le ricette <strong>di</strong> suor Roselia: torta <strong>di</strong> rose<br />

pag. 10<br />

San Giuseppe: padre e lavoratore pag. 11<br />

Le campane della Chiesa <strong>di</strong> SS. Salvatore<br />

Mese <strong>di</strong> Maggio: S. Rosario, Processione mariana, Corpus Domini<br />

―Percorso giovani e carcere 2010‖ <strong>In</strong>contro con il mondo del carcere…<br />

Notizie utili della <strong>Comunità</strong> <strong>Pastorale</strong> ―<strong>Visitazione</strong> <strong>di</strong> <strong>Maria</strong> Vergine‖<br />

Dall’archivio parrocchiale della <strong>Comunità</strong> <strong>Pastorale</strong><br />

Battesimi, Matrimoni e Funerali: dal 12 febbraio al …… <strong>2012</strong><br />

pag. 12-13<br />

pag. 14-15<br />

pag. 16<br />

<strong>In</strong>formatore<br />

Parrocchiale<br />

Avviso sacro,<br />

ciclostilato in proprio,<br />

<strong>di</strong>stribuzione gratuita


APRILE-MAGGIO <strong>2012</strong><br />

IN CAMMINO . . .<br />

Santissima <strong>Maria</strong><br />

Quando mi è stato chiesto <strong>di</strong> scrivere alcune righe per questo numero del<br />

bollettino parrocchiale mi è stato affidato il tema<br />

“Santissima <strong>Maria</strong>”.<br />

Giusto! Pensare a <strong>Maria</strong> vuol <strong>di</strong>re pensare a colei che è la tutta santa, la<br />

piena <strong>di</strong> grazia, in altre parole fissare i nostri occhi in quelli <strong>di</strong> <strong>Maria</strong> è come<br />

dare uno sguardo in para<strong>di</strong>so, è come fissare il sole che <strong>di</strong>rada le nubi<br />

che oscurano la nostra vita.<br />

È il sentimento che provi quando preghi davanti alla grotta <strong>di</strong> Lourdes,<br />

dove il tempo sembra fermarsi ed esserci solo lei con la sua materna presenza<br />

a consolarci; oppure quando sei a Fatima – purtroppo sotto la brutta<br />

struttura moderna – o in quei piccoli santuari <strong>di</strong>sseminati per l’Italia segnati<br />

da una grazia particolare perché in quei luoghi <strong>Maria</strong> è apparsa per portare un messaggio d’amore.<br />

Quin<strong>di</strong>, il cristiano non può fare a meno <strong>di</strong> <strong>Maria</strong>, come ciascuno <strong>di</strong> noi non può fare a meno della propria<br />

mamma con il suo dolcezza, il suo affetto, la sua protezione, il suo consiglio.<br />

Ma proprio questo sentimento mi induce a pensare che quel titolo <strong>di</strong> “Santissima <strong>Maria</strong>” non è proprio adatto,<br />

perché mi induce a pensare a qualcuno che ti vuole bene, ma da lontano. Mi pare invece più adatto<br />

un altro titolo che le aveva conferito un grande Vescovo morto quasi vent’anni fa, Mons. Tonino Bello:<br />

<strong>Maria</strong>, donna dei nostri giorni, perché <strong>Maria</strong> è accanto a noi sempre in ogni momento della giornata.<br />

E non perdermi in vuote parole lascio parlare don Tonino:<br />

«Fa' che possiamo sentirti vicina ai nostri problemi. Non come Signora che viene da lontano a sbrogliarceli<br />

con la potenza della sua grazia o con i soliti moduli stampati una volta per sempre. Ma<br />

come una che, gli stessi problemi, li vive anche lei sulla sua pelle, e ne conosce l'ine<strong>di</strong>ta drammaticità,<br />

e ne percepisce le sfumature del mutamento, e ne coglie l'alta quota <strong>di</strong> tribolazione.<br />

Santa <strong>Maria</strong>, donna dei nostri giorni, liberaci dal pericolo <strong>di</strong> pensare che le esperienze spirituali<br />

vissute da te duemila anni fa siano improponibili oggi per noi, figli <strong>di</strong> una civiltà che, dopo essersi<br />

proclamata postmoderna, postindustriale e postnonsoché, si qualifica anche come postcristiana.<br />

Facci comprendere che la modestia, l'umiltà, la purezza sono frutti <strong>di</strong> tutte le stagioni della storia,<br />

e che il volgere dei tempi non ha alterato la composizione chimica <strong>di</strong> certi valori quali la gratuità,<br />

l'obbe<strong>di</strong>enza, la fiducia, la tenerezza, il perdono. Sono valori che tengono ancora e che non andranno<br />

mai in <strong>di</strong>suso. Ritorna, perciò, in mezzo a noi, e offri a tutti l'e<strong>di</strong>zione aggiornata <strong>di</strong> quelle<br />

gran<strong>di</strong> virtù umane che ti hanno resa grande agli occhi <strong>di</strong> Dio.<br />

Mettiti, allora, accanto a noi, e ascoltaci mentre ti confi<strong>di</strong>amo le ansie quoti<strong>di</strong>ane che assillano la<br />

nostra vita moderna: lo stipen<strong>di</strong>o che non basta, la stanchezza da stress, l'incertezza del futuro, la<br />

paura <strong>di</strong> non farcela, la solitu<strong>di</strong>ne interiore, l'usura dei rapporti, l'instabilità degli affetti, l'educazione<br />

<strong>di</strong>fficile dei figli, l'incomunicabilità perfino con le persone più care, la frammentazione<br />

assurda del tempo, il capogiro delle tentazioni, la tristezza delle cadute, la noia del peccato.<br />

Facci sentire la tua rassicurante presenza, o coetanea dolcissima <strong>di</strong> tutti. E non ci sia mai un appello<br />

in cui risuoni il nostro nome, nel quale, sotto la stessa lettera alfabetica, non risuoni anche il<br />

tuo, e non ti si oda rispondere: «Presente!».<br />

Come un' antica compagna <strong>di</strong> scuola.»<br />

Come ogni mese <strong>di</strong> maggio vivremo la bella esperienza della recita del Rosario nei cortili delle nostre case:<br />

sarà il gesto <strong>di</strong> preghiera più bello per <strong>Maria</strong> perché la pregheremo a proprio là dove viviamo i nostri<br />

problemi quoti<strong>di</strong>ani, cioè nelle nostre case, che <strong>di</strong>venteranno per una sera il più bel Santuario del mondo<br />

che la accoglierà.<br />

Che questa esperienza spirituale ci segni profondamente nel cuore e che la certezza della presenza <strong>di</strong> <strong>Maria</strong><br />

ci aiuti a vivere con maggior consapevolezza il nostro essere credenti nel quoti<strong>di</strong>ano.<br />

Don Massimo<br />

2


O.d.G :<br />

- <strong>Pastorale</strong> giovanile (oratorio) -<br />

varie ed eventuali .<br />

Dopo una concisa relazione sul pellegrinaggio<br />

breve, a Loreto, con le famiglie;<br />

il cui riscontro é positivo sia<br />

dal punto <strong>di</strong> vista spirituale che relazionale,<br />

don Marco presenta l'argomento<br />

che verrà trattato nel corso<br />

della seduta e <strong>di</strong> cui sarà relatore don<br />

Andrea nella veste <strong>di</strong> responsabile<br />

della pastorale giovanile. Viene affrontato<br />

tale argomento, nello specifico<br />

il punto che riguarda l'oratorio e<br />

le figure che avranno il compito <strong>di</strong><br />

esercitare una importante funzione<br />

educativa. Tale funzione deve essere<br />

anche <strong>di</strong> tutta la comunità, che deve<br />

accompagnare i ragazzi ed i giovani<br />

nel loro percorso <strong>di</strong> fede, dandone<br />

testimonianza, ma sono necessarie<br />

persone che siano presenti in oratorio<br />

come figure <strong>di</strong> riferimento costante,<br />

qualunque sia il loro compito<br />

(catechisti, allenatori, educatori, baristi...)<br />

o il loro ruolo (consacrati o<br />

laici).<br />

Don Andrea riassume quanto elaborato<br />

dalla commissione della pastorale<br />

giovanile, che ha seguito le linee<br />

guida della <strong>di</strong>ocesi e le ha attualizzate<br />

per il nostro contesto. Il progetto educativo<br />

deve essere una bussola che<br />

in<strong>di</strong>ca il <strong>cammino</strong> da percorrere; è<br />

necessario che in ogni oratorio vi sia<br />

un consiglio formato dai rappresentanti<br />

dei <strong>di</strong>versi gruppi che operano<br />

in parrocchia, in<strong>di</strong>viduati e non eletti,<br />

con durata quinquennale, che pre<strong>di</strong>spongano<br />

attuino e verifichino il progetto<br />

educativo, alla luce dei bisogni<br />

e delle finalità propri dell'oratorio.<br />

ORARI S. MESSE E SANTE CONFESSIONI<br />

Parrocchia Feriali Sabato Domenica<br />

BRUSUGLIO<br />

S. Vincenzo D.M.<br />

CORMANO<br />

S.S. Salvatore<br />

OSPITALETTO<br />

Buon Pastore<br />

18.00<br />

(al martedì ore<br />

9.00)<br />

7.55<br />

(al martedì ore<br />

16.00 a Villa Flora)<br />

8.30<br />

Importante in tale contesto per coor<strong>di</strong>nare<br />

le attività, per mantenere le<br />

relazioni, per valutare gli orientamenti<br />

educativi, per vigilare sulle strutture,per<br />

promuovere le collaborazioni<br />

con le agenzie educative ed amministrative<br />

del territorio, la figura <strong>di</strong> un<br />

<strong>di</strong>rettore dell'oratorio, con grande<br />

capacità organizzativa e comunicativa<br />

e che sia possibilmente un fedele<br />

laico volontario e, qualora fosse necessario,<br />

remunerato.<br />

Diversi gli interventi che hanno voluto<br />

confermare la necessità <strong>di</strong> un organismo<br />

che abbia il compito <strong>di</strong> far funzionare<br />

l'oratorio non come una<br />

hol<strong>di</strong>ng, ma come strumento aperto<br />

per andare incontro alle esigenze educative<br />

e spirituali delle famiglie che<br />

vedono nell'oratorio non solo un luogo<br />

ricreativo protetto e sicuro, ma un<br />

luogo dove i figli possono essere accompagnati<br />

in un percorso <strong>di</strong> crescita<br />

non solo umana.<br />

Viene riba<strong>di</strong>to da molti consiglieri,<br />

invece, la necessità della presenza <strong>di</strong><br />

un (una ) responsabile che sia consacrato,<br />

che sia compagno nel percorso<br />

<strong>di</strong> fede, com'è nella tra<strong>di</strong>zione dei<br />

nostri oratori, anche se si può capire<br />

la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> una presenza costante,<br />

in tutti gli oratori, per la mancanza <strong>di</strong><br />

tempo, dovuto ai molteplici impegni,<br />

cui sono chiamati i nostri preti e le<br />

nostre suore.<br />

La mancanza <strong>di</strong> tempo pesa anche<br />

sulla presenza costante degli operatori<br />

all'interno degli oratori; i giovani e<br />

gli adulti, per altro molto <strong>di</strong>sponibili,<br />

si trovano a dover operare su <strong>di</strong>versi<br />

fronti e con forze spesso insufficienti<br />

per affrontare situazioni sempre più<br />

impegnative e spesso delicate. Viene<br />

18.00<br />

S. Confessioni ore<br />

17.00<br />

17.30<br />

S. Confessioni ore<br />

16.30<br />

18.00<br />

S. Confessioni ore<br />

17.00<br />

3<br />

Consiglio <strong>Pastorale</strong> Unitario<br />

riba<strong>di</strong>ta la necessità, pertanto, che<br />

l'educatore da esperto <strong>di</strong>venga testimone<br />

e faccia sentire e <strong>di</strong>ventare i<br />

giovani protagonisti del loro <strong>cammino</strong><br />

e del progetto modellato sui loro<br />

bisogni; è necessario, però, che le<br />

persone che accompagnano i ragazzi<br />

nei loro <strong>di</strong>versi percorsi all'interno<br />

della parrocchia li con<strong>di</strong>vidano e siano<br />

coor<strong>di</strong>nati da una persona che può<br />

essere in<strong>di</strong>cata come <strong>di</strong>rettore dell'oratorio.<br />

Si ritiene necessario che ogni oratorio<br />

valorizzi le sue caratteristiche e valuti<br />

le priorità proprie del territorio, anche<br />

se si ritiene essenziale promuovere un<br />

coor<strong>di</strong>namento delle attività e la con<strong>di</strong>visione<br />

<strong>di</strong> momenti (cosa che già<br />

avviene oggi) i quali permettono la<br />

conoscenza, lo scambio e la crescita<br />

reciproca.<br />

Varie ed eventuali:<br />

- via Crucis (partiranno dai luoghi <strong>di</strong><br />

lavoro come segno della vicinanza<br />

della chiesa);<br />

- Battesimi- verranno somministrati<br />

nelle messe della notte e della mattina<br />

<strong>di</strong> Pasqua;<br />

- Family day- verranno affissi i manifesti<br />

per l'incontro del 15/04;<br />

- Preparazione alle celebrazioni dei<br />

sacramenti dell'Eucaristia e della<br />

Cresima;<br />

- Mese <strong>di</strong> maggio. Rosario nei cortili<br />

e processione della comunità (31/05)<br />

- Feste patronali ad Ospitaletto e Cormano;<br />

- Elezioni per rinnovo delle cariche<br />

dell'ass. Sport. S. Luigi.<br />

- Richiesta <strong>di</strong> ricordare l' apertura del<br />

Concilio Vaticano II° in occasione<br />

del 50° anniversario.<br />

Clau<strong>di</strong>a Natali Passarella<br />

10.30<br />

S. Confessioni prima della S.<br />

Messa<br />

8.30 - 10.00 - 17.30<br />

S. Confessioni prima delle S.<br />

Messe<br />

9.30 - 11.00 - 18.00<br />

S. Confessioni prima delle S.<br />

Messe<br />

. . . .IN CAMMINO<br />

APRILE-MAGGIO <strong>2012</strong>


APRILE-MAGGIO <strong>2012</strong><br />

IN CAMMINO . . .<br />

<strong>In</strong>contro con don UGO LORENZI<br />

Le relazioni in famiglia tra vita quoti<strong>di</strong>ana, nuovi me<strong>di</strong>a e fede<br />

<strong>In</strong> questo incontro don Ugo ci ha colto tutti <strong>di</strong> sorpresa ed ha iniziato la serata con il seguente racconto:<br />

La famiglia Colombo è composta da Carlo e Anna, marito e moglie, da due figli Marta 15 anni e Marco 12.<br />

Marta frequenta la seconda superiore: da quando ha compiuto quattor<strong>di</strong>ci anni, è iscritta a Facebook, in cui<br />

trascorre <strong>di</strong>verso tempo per ritrovare le sue amiche. Anche Marco, che frequenta la seconda me<strong>di</strong>a, ha ottenuto<br />

<strong>di</strong> poter passare tre quarti d’ora ogni sera su una chat con i suoi compagni <strong>di</strong> classe e <strong>di</strong> calcio. La cosa<br />

sembra piacergli così tanto, che a nemmeno metà cena comincia a chiedere se può andare a chattare.<br />

Di comune accordo, Carlo e Anna su queste cose hanno scelto <strong>di</strong> tenere duro; a tavola si rimane finché tutti<br />

hanno terminato. <strong>In</strong> più sono venuti a sapere dalla mamma <strong>di</strong> un compagno che, incontrandosi in chat, due<br />

amici <strong>di</strong> Marco hanno finito per rivolgersi delle critiche molto forti, e la mattina dopo quasi finiva a botte.<br />

Carlo e Anna hanno provato a parlarne con Marco, che però non ha voluto <strong>di</strong>re niente, anzi domandava continuamente<br />

come avessero fatto i suoi genitori a sapere ciò che era successo.<br />

<strong>In</strong> camera prima <strong>di</strong> addormentarsi, i genitori si <strong>di</strong>ssero che forse avevano dato l’impressione <strong>di</strong> intromettersi<br />

troppo nelle vicende del gruppo <strong>di</strong> Marco.<br />

Ma- prosegui Anna - non possiamo nemmeno sparire dalla vita dei nostri figli. A me questa casa pesa un po’:<br />

sono d’accordo che non sono più bambini, e non dobbiamo più aspettarci che vengano a raccontarci tutto e<br />

magari ad abbracciarci, però così mi sembra troppo poco.<br />

Sai che viene in mente anche a me la stessa cosa – proseguì Carlo e mi accorgo <strong>di</strong> avere un po’ <strong>di</strong> nostalgia <strong>di</strong><br />

quando erano bambini, un po’ anche <strong>di</strong> ansia per paura che finiscano in situazioni poco belle…e vorrei essere<br />

più presente, ma non so nemmeno io come.-<br />

Anna riprese: Ah, ecco, avevo in mente <strong>di</strong> <strong>di</strong>rti, sai l’educatore <strong>di</strong> Marco, quello dell’oratorio? Domenica l’ho<br />

incontrato e parlavamo del gruppo preadolescenti. Diceva che stare con loro è bello e <strong>di</strong>fficile insieme, perché<br />

sono pieni <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> idee, ma anche lunatici e “impren<strong>di</strong>bili”, non sai mai cosa ti devi aspettare. Poi mi ha<br />

sorpreso: ha detto che già per due volte, Marco ha fatto un intervento personale all’incontro <strong>di</strong> catechesi, parlando<br />

<strong>di</strong> sé e <strong>di</strong> come vive l’amicizia, e una volta anche della preghiera. Sai Carlo, a volte a vederlo in casa<br />

sembra che non abbia nessun interesse a riflettere sulle cose…ho avuto una bella sorpresa. E poi, già che ci<br />

sono, nella tasca dei jeans <strong>di</strong> Marta, controllando prima <strong>di</strong> metterli a lavare, ho trovato un foglietto con scritti<br />

gli auguri <strong>di</strong> compleanno fatti da un suo amico. Mi ha quasi commosso, perché <strong>di</strong>ce che per lui è un’amica<br />

importante, che l’ha aiutato tante volte e che le vuole bene. Penso a quando a noi risponde un po’ a monosillabi…però<br />

che bello sapere che tra <strong>di</strong> loro questi ragazzi hanno ancora l’ingenuità <strong>di</strong> scoprire l’amicizia, e <strong>di</strong>rselo<br />

in quel modo.<br />

Carlo: Bè <strong>di</strong> Marta sai più tu, perché si sa, le ragazze ad un certo punto al papà non <strong>di</strong>cono più niente…o forse<br />

sono io che mi consolo dandomi questa spiegazioni. Forse dovrei interessarmi <strong>di</strong> più a ciò che fa, magari<br />

andare a vederla quando giocano a pallavolo con la squadra. Ma ho sempre un po’ paura <strong>di</strong> essere invadente.<br />

Anna: Se è per questo anche con me magari un giorno si sfoga e mi <strong>di</strong>ce tutto, poi per due settimane non so<br />

più niente, e ormai mi guardo dal domandare perché la risposta è un sorriso, o altre volte il broncio, con la<br />

parolina magica ”niente”. Cos’avete fatto a scuola? “niente”. E ieri sera alla festa: “niente”.<br />

Carlo: a me aveva colpito, in un libro <strong>di</strong> cui non ricordo il titolo, un autore che <strong>di</strong>ceva più o meno così: più che<br />

concentrarsi su come migliorare la relazione con i figli, i genitori dovrebbero domandarsi come mantenere<br />

bella la vita. Diceva: cosa vi dà gioia? Cosa ritenete meritevole <strong>di</strong> impegno? Vi piace ancora la musica, un bel<br />

film, chiamare gli amici?<br />

Ecco forse potremmo ripartire da qui, come ripensiamo al nostro rapporto adesso che i ragazzi sono più gran<strong>di</strong>.<br />

E anche in oratorio, ti ricor<strong>di</strong> quando i ragazzi ci hanno detto che c’erano troppi adulti e se continuava<br />

cosi sarebbero andati via loro? Magari dovremmo prendere questa in<strong>di</strong>cazione dal suo lato positivo: loro non<br />

vogliono che stiamo lì a guardargli addosso. Forse il bene che potremmo fare a noi stessi, quin<strong>di</strong> anche a loro,<br />

sarebbe <strong>di</strong> vivere qualcosa <strong>di</strong> bello con gli altri adulti.<br />

Anna: Anche per la messa allora vale la stessa cosa: hai presente quando Marco bisogna tirarlo con le corde<br />

per farlo venire? La domanda più vera però è : cosa è la Messa per noi?<br />

Forse è proprio così: i ragazzi oggi accettano sempre meno una comunicazione <strong>di</strong>retta, perché sono cresciuti e<br />

temono che essa li continui a relegare nell’infanzia. Essi colgono però moltissime cose in <strong>di</strong>agonale, nella nostra<br />

vita. La domanda allora si sposta: come viviamo, cosa vogliamo vivere noi?<br />

4


Dopo aver ascoltato il brano ci siamo riuniti in piccoli gruppi, per un tempo breve, per capire cosa ci ha<br />

colpito e..alla fine …ci siamo ritrovati tutti, chi completamente, chi in parte nella famiglia Colombo!!!<br />

Durante la serata ognuno ha raccontato la propria esperienza e si sono toccati tanti argomenti:<br />

.<br />

Uso dei nuovi me<strong>di</strong>a: quali relazioni? Questi nuovi social network hanno il fascino del contatto<br />

imme<strong>di</strong>ato, ma più sull’aspetto emotivo, e meno su una riflessione posata e sull’uso del corpo e<br />

della presenza fisica. Attraverso la mimica, la gestualità, lo sguardo posso correggere in tempo<br />

reale cosa e come sto comunicando.<br />

Il linguaggio in famiglia è spesso ridotto all’osso: i genitori hanno il compito <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare<br />

maestri dell’ascolto ma anche e soprattutto del silenzio... tante volte è il modo <strong>di</strong> raccontare dei<br />

ragazzi.<br />

La presenza degli adulti in oratorio, <strong>di</strong>screti, ma presenti quando i ragazzi hanno bisogno: innanzitutto<br />

testimoni <strong>di</strong> una vocazione e <strong>di</strong> una passione.<br />

I sogni e i desideri dei ragazzi: osservare, ascoltare e capire quale è quella leva che ci aiuti ad aprire<br />

un canale <strong>di</strong> comunicazione o meglio ancora offrire loro l’opportunità <strong>di</strong> comunicare: lasciarsi<br />

interrogare, mettersi in gioco con loro.<br />

Direi che la serata ci ha sicuramente fatto riflettere:<br />

è essenziale, partendo dai nostri figli, mettere a fuoco però la nostra vita.<br />

Come sempre....una gran bella serata!!!!<br />

5<br />

<strong>Maria</strong>luisa<br />

FESTA DEI BAMBINI a BRUSUGLIO<br />

Sabato 04/03/12 alle ore 16,30 si è svolta la prima Festa dei Bambini.<br />

L’appuntamento era all’Oratorio <strong>di</strong> Brusuglio dove, approfittando della bella giornata, è stato organizzato<br />

all’aperto un pomeriggio tutti insieme.<br />

Il parroco don Marco, la <strong>di</strong>rettrice e le insegnanti della Scuola Materna Paolo VI e gli operatori<br />

della pastorale battesimale hanno accolto in semplicità ed allegria i bambini accompagnati dai<br />

loro genitori e da qualche nonno.<br />

Il pomeriggio è trascorso tra giochi, canti, una golosa merenda e tanta, tanta voglia <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre<br />

le <strong>di</strong>fficoltà, i dubbi e le gioie della crescita dei propri figli.<br />

Tutte le intenzioni, le speranze ed anche le sofferenze sono state poi portate alla Santa Messa<br />

parrocchiale delle ore 18,00 che ha visto protagonisti i bambini ed i loro genitori. Durante la celebrazione<br />

sono stati ricordati gesti e segni battesimali per fare memoria <strong>di</strong> quel giorno così importante<br />

nella vita <strong>di</strong> ognuno.<br />

La festa è stata una occasione preziosa per far emergere, ancora una volta, l’importanza <strong>di</strong> unire<br />

tutte le forze per aiutare i piccoli ad avvicinarsi all’amore del Padre e a vivere nella comunità cristiana.<br />

Con questa consapevolezza continueremo durante tutto l’anno a promuovere altre iniziative.<br />

Pierangela<br />

. . . .IN CAMMINO<br />

APRILE-MAGGIO <strong>2012</strong>


APRILE-MAGGIO <strong>2012</strong><br />

IN CAMMINO . . .<br />

PROGRAMMA DELLA PRESENZA<br />

DEL SANTO PADRE<br />

AL VII INCONTRO MONDIALE<br />

VENERDÌ 1<br />

GIUGNO <strong>2012</strong> Ore 17.00 Arrivo in aereo all’aeroporto <strong>di</strong> Milano – Linate<br />

dove è accolto dalle Autorità<br />

Ore 17.30 Piazza Duomo: incontro con la citta<strong>di</strong>nanza<br />

Discorso del Santo Padre<br />

Ore 19.30 Teatro alla Scala: Concerto in onore del Santo Padre<br />

SABATO 2<br />

GIUGNO <strong>2012</strong> Ore 10.00 <strong>In</strong> Duomo: Celebrazioni delle Lo<strong>di</strong> con la partecipazione<br />

<strong>di</strong> sacerdoti, religiosi, religiose<br />

Me<strong>di</strong>tazione del Santo Padre<br />

Ore 11.00 Sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> San Siro: incontro con i cresiman<strong>di</strong><br />

Ore 17.00 <strong>In</strong> Arcivescovado: incontro con le Autorità civili<br />

Discorso del Santo Padre<br />

Ore 20.30 Milano Parco Nord - Aeroporto <strong>di</strong> Bresso:<br />

incontro con le famiglie -Festa delle Testimonianze<br />

DOMENICA 3<br />

GIUGNO <strong>2012</strong> Ore 10.00 Milano Parco Nord - Aeroporto <strong>di</strong> Bresso:<br />

Concelebrazione Eucaristica<br />

Ore 12.00 Recita dell’Angelus<br />

6<br />

MILANO <strong>2012</strong><br />

Ore 16.30 <strong>In</strong> Arcivescovado: il Santo Padre saluta i membri della Fondazione<br />

Milano Famiglie <strong>2012</strong> e gli organizzatori della Visita<br />

Ore 17.30 <strong>In</strong> aeroporto, ai pie<strong>di</strong> della scaletta dell’aereo,<br />

il Santo Padre si congeda dalle Autorità civili


7<br />

Family <strong>2012</strong><br />

IL PELLEGRINAGGIO DELLE FAMIGLIE A LORETO<br />

UN ALTRO PASSO VERSO L’INCONTRO<br />

MILANO <strong>2012</strong><br />

Dopo le precedenti esperienze <strong>di</strong> Roma, Assisi e Siena, quest’anno il pellegrinaggio delle famiglie<br />

della nostra comunità ci ha condotti al Santuario <strong>di</strong> Loreto.<br />

Qui si conserva la Santa Casa <strong>di</strong> Nazareth, dove <strong>Maria</strong> ricevette la visita dell’Arcangelo Gabriele<br />

e visse con Giuseppe, suo sposo, ed il figlio Gesù, casa che, secondo la tra<strong>di</strong>zione, fu trasportata<br />

a Loreto in volo da alcuni angeli.<br />

Il consueto pellegrinaggio delle famiglie quest’anno assumeva un significato spirituale del tutto<br />

particolare, in preparazione al grande evento dell’arrivo del Santo Padre nel prossimo giugno;<br />

così, proprio alla vigilia dell’anniversario dell’Annunciazione, ci siamo raccolti a pregare<br />

in quel luogo sacro per le nostre famiglie e per tutte le famiglie che, benché rimaste a casa,<br />

sentivamo spiritualmente a noi vicine.<br />

Pur privilegiando i momenti <strong>di</strong> fede e <strong>di</strong> preghiera, durante il nostro viaggio non abbiamo trascurato<br />

alcuni aspetti più propriamente storici ed artistici legati ai luoghi che visitavamo, grazie<br />

anche all’aiuto <strong>di</strong> alcune guide esperte che ci hanno accompagnati non solo a Loreto, ma<br />

anche nelle tappe successive.<br />

La prima delle quali é stata Recanati, dove i nostri accompagnatori, due simpatici fratelli, passeggiando<br />

per il borgo ci hanno parlato del senso religioso <strong>di</strong> Giacomo Leopar<strong>di</strong>, entusiasmandoci<br />

e contagiandoci con la loro grande passione per il famoso poeta, del quale abbiamo scoperto<br />

alcuni tratti del tutto inaspettati.<br />

E poi Rimini, così lontana da quella città del puro <strong>di</strong>vertimento che tutti conosciamo, con un<br />

itinerario attraverso il centro storico che, partendo dall’Arco <strong>di</strong> Augusto, ci ha portati fino al<br />

Tempio Malatestiano, cattedrale della città de<strong>di</strong>cata a Santa Colomba, alla chiesa <strong>di</strong><br />

Sant’Agostino con la tomba del Beato Alberto Marvelli, alla Rocca ed infine alla Chiesa <strong>di</strong> San<br />

Bernar<strong>di</strong>no, dove abbiamo recitato l’Angelus con le suore Clarisse del vicino monastero.<br />

Ultima tappa, il Santuario della Beata Vergine <strong>di</strong> San Luca sui colli<br />

bolognesi, dove Don Marco ha celebrato per noi la Santa Messa<br />

nella suggestiva, raccolta atmosfera della cripta.<br />

Ma, naturalmente, un pellegrinaggio è fatto anche <strong>di</strong> bei momenti<br />

<strong>di</strong> svago, in cui gustare semplicemente la gioia ed il piacere <strong>di</strong> stare<br />

insieme, chiacchierando davanti a un piatto <strong>di</strong> lasagne, cantando<br />

sul pullman, facendo una passeggiata dopo cena sul lungomare<br />

<strong>di</strong> Senigallia oppure un tuffo nell’acqua gelida del mare (eh sì,<br />

quei temerari dei nostri ragazzi l’hanno fatto veramente!).<br />

Così, alla fine, questo weekend è davvero volato e ci siamo ritrovati<br />

domenica sera a Cormano con la voglia <strong>di</strong> ripartire, facendo<br />

già mille progetti per il pellegrinaggio del prossimo anno.<br />

Roberta Lenci<br />

. . . .IN CAMMINO<br />

APRILE-MAGGIO <strong>2012</strong>


APRILE-MAGGIO <strong>2012</strong><br />

IN CAMMINO . . .<br />

Dalla 1° elementare alla 3° me<strong>di</strong>a (ore 8.00-16.30) nelle seguenti se<strong>di</strong> e date:<br />

CORMANO e OSPITALETTO<br />

dall’ 11 giugno al 20 luglio<br />

ISCRIZIONI (fino ad esaurimento posti)<br />

A CORMANO: dal 2 maggio in oratorio nelle domeniche (ore 11-12)<br />

e nei giorni <strong>di</strong> mercoledì e venerdì (ore 17–18)<br />

A BRUSUGLIO: dal 2 maggio in segreteria oratorio nei giorni feriali (ore 17-18)<br />

A OSPITALETTO: dal 2 maggio in segreteria oratorio nei giorni feriali<br />

(ore 16.30-17.30, tranne lunedì)<br />

Quota: € 20.00 settimanali<br />

(comprensive dei pranzi, merende, assicurazione, materiale per le attività).<br />

Sono escluse le gite e la piscina<br />

L’iscrizione può essere fatta solo da un genitore o da chi ne fa le veci.<br />

Vacanza Formativa Estiva Adolescenti<br />

(1ª- 3ª sup.) in Valle d’Aosta<br />

dal 16 al 22 luglio <strong>2012</strong><br />

Vacanza Formativa Estiva<br />

Per tutte le famiglie<br />

Argentum—Fleres– vipiteno BZ<br />

dal 6 al 19 agosto <strong>2012</strong><br />

Per informazioni Marco Baronio 0266302742<br />

Vacanza Formativa Estiva<br />

PreAdolescenti (dalla 1ª alla 3ª me<strong>di</strong>a)<br />

al Passo del Tonale (Tn)<br />

fraz. Vermiglio (mt. 1800)<br />

8<br />

dal 7 al 14 luglio <strong>2012</strong>


Il Camerun viene definito<br />

“Africa in minia- tura” perché presenta tutta la gamma<br />

<strong>di</strong> ambienti e <strong>di</strong> clima africano: dalla foresta tropicale del<br />

sud alla savana arborata del centro alla savana arida del<br />

nord.<br />

Ho effettuato il mio sesto viaggio dal 2007 in compagnia<br />

del dott. Roberto Stigliano, fondatore e Presidente <strong>di</strong><br />

Fondazione Cumse onlus, <strong>di</strong> una giovane fisioterapista <strong>di</strong><br />

Cormano, Chiara Rho, destinata ad una missione del<br />

Pime e <strong>di</strong> un tecnico ortope<strong>di</strong>co, Nicola Perrino, destinato<br />

alla stessa missione del Pime.<br />

Il programma era molto articolato e, con il dott. Stigliano,<br />

ho percorso quasi 5000 Km in auto per seguire numerosi<br />

progetti del Piano a me<strong>di</strong>o termine <strong>di</strong> Cumse, alcuni dei<br />

quali già avviati.<br />

Settore sanitario: gli interventi sono molto importanti a<br />

causa delle carenze della sanità pubblica, riservata solo<br />

a chi può pagare cure e ricovero. Sono già iniziati due<br />

progetti ed un altro partirà a giorni:<br />

Costruzione <strong>di</strong> un ospedale <strong>di</strong> maternità (1 a fase) e <strong>di</strong><br />

chirurgia poli-specialistica (2 a fase), in partnership con<br />

un’importante Associazione camerunese alla periferia<br />

della capitale Yaoundé;<br />

Avvio <strong>di</strong> un laboratorio per la preparazione <strong>di</strong> protesi e<br />

ortesi presso la Missione del Pime a Mouda nel nord<br />

Camerun, grazie alla professionalità del nostro tecnico<br />

ortope<strong>di</strong>co e ai necessari fon<strong>di</strong>;<br />

Fra pochi giorni sarà avviata la costruzione <strong>di</strong> un piccolo<br />

ospedale nella zona più povera del nord Camerun,<br />

a Moutourwa, grazie all’intervento <strong>di</strong> un benefattore<br />

che finanzierà l’intera opera (la Provvidenza esiste!).<br />

<strong>In</strong>oltre abbiamo previsto uno stu<strong>di</strong>o per l’allargamento<br />

e l’ottimizzazione del laboratorio <strong>di</strong> preparazione <strong>di</strong><br />

farmaci presso l’ospedale <strong>di</strong> Djamboutou, sobborgo <strong>di</strong><br />

Garoua, capitale del Nord.<br />

Settore socio-educativo: la situazione è seria a causa<br />

del grande numero <strong>di</strong> orfani e bambini abbandonati, a<br />

volte in con<strong>di</strong>zioni incre<strong>di</strong>bilmente tragiche:<br />

Breve resoconto<br />

del viaggio in Camerun<br />

Quello che facciamo è soltanto una goccia nell’oceano.<br />

Ma se non ci fosse quella goccia all’oceano manche-<br />

9<br />

È a buon punto la costruzione <strong>di</strong> un orfanotrofio<br />

(progetto Mamamonde) a Nkoabang, alla periferia <strong>di</strong><br />

Yaoundé, che accoglierà una quarantina <strong>di</strong> bambini;<br />

Al sostegno a <strong>di</strong>stanza già dato a due orfanotrofi a<br />

Ngaoundéré (ottimamente gestito dalle suore italiane<br />

Mater Orphanorum) e a Mbalmayo, gestito da suore<br />

camerunesi, si sono aggiunti due nuovi istituti che<br />

operano in con<strong>di</strong>zioni abitative e finanziarie <strong>di</strong> assoluta<br />

emergenza e che sono gestiti da laici cattolici che<br />

fanno riferimento alle parrocchie <strong>di</strong> Nkoabang e Mbalmayo.<br />

<strong>In</strong> questo periodo stanno operando, in supporto,<br />

tre nostri educatori volontari. Si può contribuire<br />

aderendo al progetto “Mai più soli”.<br />

Settore civile: è enorme la quantità <strong>di</strong> villaggi senza acqua<br />

potabile e, grazie ai fon<strong>di</strong> destinati al progetto Goccia,<br />

abbiamo potuto finanziare la costruzione <strong>di</strong> 6 pozzi: 3<br />

pozzi tra<strong>di</strong>zionali nel sud e 3 pozzi per trivellazione nel<br />

nord, tutti chiusi e muniti <strong>di</strong> pompa manuale. Abbiamo<br />

potuto valutare l’importanza dell’acqua grazie alla festa a<br />

noi riservata dall’intero villaggio <strong>di</strong> Akak Bitetele, dove<br />

abbiamo costruito uno dei due pozzi finanziati dalla Pro<br />

Loco <strong>di</strong> Cormano: musica e danze dal pomeriggio fino a<br />

tarda notte prima e dopo la S. Messa e la bene<strong>di</strong>zione<br />

del pozzo.<br />

Il confronto tra il Camerun dei primi viaggi e quello attuale<br />

mi fa <strong>di</strong>re che esistono due aspetti:<br />

Per quanto riguarda le strutture, in particolare strade<br />

e nuove costruzioni nelle città, ci sono gran<strong>di</strong><br />

progressi;<br />

Nella sanità e nella vita dei villaggi la situazione<br />

continua ad essere critica e quin<strong>di</strong> richiede<br />

l’intervento <strong>di</strong> associazioni <strong>di</strong> volontariato, necessario<br />

anche in molti altri paesi dell’Africa … e non<br />

solo.<br />

Per avere notizie su Cumse visitare il sito www.cumse.it<br />

Ezio Clerici<br />

. . . .IN CAMMINO<br />

APRILE-MAGGIO <strong>2012</strong>


APRILE-MAGGIO <strong>2012</strong><br />

IN CAMMINO . . .<br />

Anche quest’anno la nostra comunità pastorale, ha avuto<br />

modo <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre con altre parrocchie del decanato,<br />

la proposta <strong>di</strong> lectio <strong>di</strong>vina ovvero scuola della parola<br />

<strong>di</strong> Dio.<br />

Gli incontri si tengono a Cormano (l’ultimo il 26 aprile<br />

p.v.) presso la nostra Chiesa SS. Salvatore. Il tema che<br />

ci accompagna è quello dell’essere <strong>di</strong>scepoli del Signore<br />

Gesù. Potrebbe sembrare scontato ma, in un periodo <strong>di</strong><br />

gran<strong>di</strong> trasformazioni in atto nella chiesa e nella società,<br />

<strong>di</strong>venta importante non solo domandarci: “Chi stiamo<br />

seguendo?” ma anche riconvertire la nostra vita quoti<strong>di</strong>ana<br />

<strong>di</strong> comunità cristiana, <strong>di</strong> singoli fedeli laici<br />

all’azione educativa <strong>di</strong> Gesù nei confronti dei propri <strong>di</strong>scepoli.<br />

<strong>In</strong> questa spiritualità della sequela, stiamo con<strong>di</strong>videndo<br />

i passi <strong>di</strong> preparazione all’incontro mon<strong>di</strong>ale<br />

delle famiglie che avrà per tema “La famiglia: il lavoro e<br />

la festa”.<br />

L’icona evangelica che rappresenta il percorso è<br />

l’episo<strong>di</strong>o della guarigione <strong>di</strong> Bartimeo: quest’uomo cieco,<br />

guarito da Gesù all’uscita <strong>di</strong> Gerico, è descritto<br />

dall’evangelista Marco come il <strong>di</strong>scepolo che avendo<br />

ricevuto <strong>di</strong> nuovo la vista “seguiva Gesù lungo la strada”<br />

(cfr 10,52). La strada è quella che conduce a Gerusalemme,<br />

alla Pasqua del Signore Gesù: è la via della<br />

salvezza, del dono della vita nuova, rinnovata, risorta.<br />

La lectio è stata affidata a don Massimo Fumagalli il<br />

quale, durante le celebrazioni, ci aiuta a compiere i passi<br />

<strong>di</strong> questa sequela nella quale il Signore stesso svolge<br />

un lavoro educativo verso i suoi <strong>di</strong>scepoli, affinché <strong>di</strong>ventassero<br />

uomini e donne <strong>di</strong> fede e missionari nel mondo.<br />

<strong>In</strong> particolare vorremmo riprendere un brano che potrebbe<br />

fare sintesi <strong>di</strong> questo lavoro educativo: l’episo<strong>di</strong>o del<br />

Giovane Ricco, che troviamo in Marco cap.10, vv 17-31.<br />

Sì perché, quest’uomo pur essendo partito bene, a <strong>di</strong>fferenza<br />

<strong>di</strong> Bartimeo non riesce ad aderire alla chiamata <strong>di</strong><br />

<strong>In</strong>gre<strong>di</strong>enti<br />

<strong>In</strong>gre<strong>di</strong>enti per una tortiera da 26 cm<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro:<br />

250 gr <strong>di</strong> farina 00,<br />

250 gr <strong>di</strong> farina <strong>di</strong> Manitoba,<br />

1 bustina <strong>di</strong> lievito secco o 1 cubetto<br />

TORTA DI ROSE<br />

livieto <strong>di</strong> birra<br />

80 gr <strong>di</strong> zucchero<br />

5 gr. Di sale<br />

50 ml <strong>di</strong> olio <strong>di</strong> semi... Io uso quello<br />

extravergine <strong>di</strong> oliva<br />

2 uova<br />

10<br />

Gesù.<br />

Marco scrive:<br />

Mentre andava per la strada, un<br />

tale gli corse incontro e, gettandosi<br />

in ginocchio davanti a lui, gli<br />

domandò: “Maestro, che cosa<br />

devo fare per avere in ere<strong>di</strong>tà la<br />

vita eterna?”. Gesù gli <strong>di</strong>sse: “Perché mi chiamo buono?<br />

Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti….Egli<br />

allora gli <strong>di</strong>sse: “Maestro tutte queste<br />

cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza”. Allora<br />

Gesù fissò lo sguardo su <strong>di</strong> lui, lo amò e gli <strong>di</strong>sse: “Una<br />

cosa sola ti manca: và, ven<strong>di</strong> quello che hai e dallo ai<br />

poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi !” Ma<br />

a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò<br />

rattristato.<br />

L’atteggiamento <strong>di</strong> quest’uomo, in fondo, rispecchia un<br />

po’ quello che è il nostro atteggiamento: in certe situazioni<br />

<strong>di</strong>mostriamo <strong>di</strong> non avere fiducia in Gesù, non vogliamo<br />

prendere la sua croce e portarla con Lui. Anche<br />

Pietro, preoccupato, sembra quasi <strong>di</strong>re a Gesù:<br />

“Signore, ecco noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo<br />

seguito” Adesso cosa ci resta? Cosa ne abbiamo guadagnato?<br />

Gesù, sintetizzando le parole <strong>di</strong> Marco, risponde:<br />

<strong>In</strong> verità io vi <strong>di</strong>co, a voi non mancherà niente, neanche<br />

la persecuzione!<br />

Ciò che impariamo da questo percorso <strong>di</strong> Lectio <strong>di</strong>vina,<br />

e quin<strong>di</strong> dalla parola <strong>di</strong> Dio, per riprendere le riflessioni<br />

<strong>di</strong> don Massimo, possiamo con<strong>di</strong>videre insieme questa<br />

certezza:<br />

lo sguardo d’amore ha fatto breccia; quello che hai messo<br />

nel cuore con amore rimane per sempre!<br />

200 ml <strong>di</strong> latte<br />

tiepido<br />

1 fialetta <strong>di</strong><br />

aroma per dolci<br />

al limone<br />

Lectio <strong>di</strong>vina decanale a<br />

cura dell’Azione Cattolica<br />

Antonella e Alessandro Grimol<strong>di</strong><br />

Preparazione<br />

Lavorare a mano tutti gli ingre<strong>di</strong>enti e lasciar lievitare 2 ore, oppure, come ho fatto io, inserire tutti gli ingre<strong>di</strong>enti nella macchina del<br />

pane (il mio cestello ha capacità fino a 1,5 kg) e avviare il programma impasto (1h e 50 minuti) e lasciar lievitare altri 50 minuti dopo<br />

la fine del programma. Controllate la MdP perché solitamente l'impasto tende a fuoriuscire dal cestello durante la lievitazione. Quin<strong>di</strong><br />

accendere il forno a 180° per 3 minuti e spegnerlo. Rovesciare l'impasto su un tagliere grande e infarinato, appiattire l'impasto e<br />

stenderlo con un mattarello in modo da dare una forma rettangolare. Distribuire sull'impasto 1/2 barattolo <strong>di</strong> marmellata gusto a<br />

piacere (io ciliegie). Arrotolare l'impasto dal lato più lungo fino a formare un salame e tagliarlo a fette (tipo girelle), tagliando l'impasto<br />

con il filo <strong>di</strong> nylon non schiacciate le fettine tagliate. Foderare la tortiera con carta da forno, rialzate anche il bordo della tortiera<br />

ricoprendolo con delle fasce <strong>di</strong> carta da forno e <strong>di</strong>sporre le girelle in modo da riempire lo stampo, cercando <strong>di</strong> sovrapporle il meno<br />

possibile. Lasciare in forno a lievitare 2 ore. Tenete conto che se utilizzate il lievito <strong>di</strong> birra fresco l'impasto lieviterà tendendo a<br />

sbordare dalla teglia, quin<strong>di</strong> rialzate bene i bor<strong>di</strong>. Cuocete a 180° per 30-40 minuti, fate la prova stecchino. I tempi <strong>di</strong> cottura <strong>di</strong>pendono<br />

dal tipo <strong>di</strong> forno (il mio è a gas) e dalla lievitazione dell'impasto (più è lievitato, più veloce è la cottura), quin<strong>di</strong> quando la superficie<br />

<strong>di</strong>venta bella dorata la vostra torta è cotta.


Settanta, forse ottanta: giovani e meno<br />

giovani, chi con tanti capelli, chi con un<br />

po’ meno, provenienti da Brusuglio, Cormano<br />

e Ospitaletto! (dalle tre realtà<br />

della comunità pastorale)…<br />

Beh, ci siamo trovati davvero in tanti,<br />

per ricordarci che siamo tutti papà e<br />

far festa insieme, in una serata allegra<br />

e spensierata, chiacchierando, mangiando<br />

e brindando in compagnia (qualcuno<br />

anche cantando!), attorno ad una lunga<br />

tavolata allestita per l’occasione nella<br />

palestra dell’oratorio <strong>di</strong> Ospitaletto.<br />

Don Marco ha fatto parte dell’allegra<br />

combriccola per tutta la serata, e abbiamo<br />

vissuto con lui tutti i momenti<br />

che l’hanno caratterizzata: dalla preghiera<br />

in chiesa fino all’estrazione della<br />

lotteria finale (con premi spettacolari,<br />

tra cui vari pezzi <strong>di</strong> preziosissimo antiquariato<br />

e artigianato etnico, proveniente<br />

dalla collezione privata <strong>di</strong> un<br />

nostro carissimo collega papà, proveniente<br />

da lontano, che ha accettato a<br />

malincuore <strong>di</strong> privarsene… solo per fare<br />

spazio nella cantina!).<br />

Ma è proprio sui temi su cui Don Marco<br />

ci ha portati a riflettere nel momento<br />

<strong>di</strong> preghiera insieme che vale la pena<br />

soffermarsi un attimo.<br />

Curiosità:<br />

La festa della mamma è una ricorrenza civile<br />

<strong>di</strong>ffusa in tutto il mondo.<br />

Non esiste un unico giorno dell'anno in grado <strong>di</strong><br />

accomunare tutti gli Stati in cui l'evento è festeggiato.<br />

<strong>In</strong> Italia viene festeggiata la seconda domenica <strong>di</strong><br />

maggio.<br />

<strong>In</strong> Italia fu celebrata per la prima volta il 12 maggio<br />

1957 da don Otello Migliosi ad Assisi, nel piccolo<br />

borgo <strong>di</strong> Tor<strong>di</strong>betto <strong>di</strong> cui era parroco.<br />

Migliosi la celebrò la seconda domenica <strong>di</strong> maggio.<br />

La festa del papà è in ricordo <strong>di</strong> San<br />

Giuseppe, padre <strong>di</strong> famiglia e grande<br />

lavoratore. Famiglia e lavoro, quin<strong>di</strong>:<br />

certamente due argomenti molto attuali,<br />

oggetto e attenzione <strong>di</strong> molti <strong>di</strong>battiti<br />

ed iniziative <strong>di</strong> vario genere. A partire<br />

dall’incontro mon<strong>di</strong>ale delle famiglie<br />

che si terrà il prossimo giugno proprio<br />

qui a Milano (con la partecipazione del<br />

papa), fino al <strong>di</strong>battito sociale in corso<br />

sulle mo<strong>di</strong>fiche dello statuto dei lavoratori<br />

e i problemi della <strong>di</strong>soccupazione<br />

(giovanile, ma non solo).<br />

I papà cristiani sono - e devono sempre<br />

più essere - attori protagonisti in questo<br />

momento storico.<br />

Il <strong>di</strong>ffuso ricorso alla corruzione e<br />

all’evasione fiscale come strumenti per<br />

perseguire obiettivi <strong>di</strong> potere personale,<br />

a scapito degli altri e della società; il<br />

carrierismo spregiu<strong>di</strong>cato con la prevaricazione<br />

dell’altro, la ricerca spasmo<strong>di</strong>ca<br />

del profitto a tutti i costi, della<br />

massima competitività ed efficienza;<br />

sono le vere cause <strong>di</strong> questa crisi che<br />

sta colpendo il mondo intero ormai da<br />

qualche anno.<br />

Il lavoratore cristiano deve fuggire<br />

queste logiche, può e deve combattere<br />

tutto ciò: con la sua testimonianza, col<br />

suo impegno, la sua integrità<br />

morale, la correttezza, la<br />

passione e la fatica.<br />

Molti <strong>di</strong> questi valori spesso<br />

vengono <strong>di</strong>sattesi, e squalificati<br />

dalla cultura della società<br />

e del mondo del lavoro <strong>di</strong><br />

oggi, ma sono alla base della<br />

costruzione <strong>di</strong> un percorso <strong>di</strong><br />

cambiamento sostenibile.<br />

11<br />

E il lavoro, concepito in questi termini,<br />

è indubbiamente una fatica: ma come<br />

Gesù ci ha insegnato a portare la sua<br />

croce fino in fondo, anche noi siamo<br />

chiamati ad un percorso <strong>di</strong>fficile e impervio<br />

per costruire il Suo Regno <strong>di</strong><br />

giustizia.<br />

Le vie Crucis citta<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> quest’anno<br />

partono proprio da ambienti <strong>di</strong> lavoro,<br />

da realtà a noi vicine, dove le <strong>di</strong>fficoltà<br />

e le incertezze sul futuro sono presenti<br />

e molto attuali. E’ comunque un <strong>cammino</strong>,<br />

che partendo dalle realtà lavorative<br />

si sposta a quelle familiari e citta<strong>di</strong>ne;<br />

non facciamo mai l’errore <strong>di</strong> separare la<br />

nostra vita sul posto <strong>di</strong> lavoro, da quella<br />

in famiglia e nella comunità. Sarebbe<br />

alienante.<br />

Parole forti? Toccanti e ficcanti? Certo,<br />

lo sono state per tutti noi: sappiamo<br />

quanto siano vere e quanto ci sia bisogno<br />

<strong>di</strong> cambiamento, <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> valori;<br />

e il nostro impegno in questa <strong>di</strong>rezione<br />

è prezioso e dovuto (seppur<br />

l’obiettivo sia ambizioso).<br />

E’ con queste parole nel cuore, con questi<br />

inten<strong>di</strong>menti e propositi, che ci siamo<br />

quin<strong>di</strong> ritrovati a festeggiare San<br />

Giuseppe: uomo “giusto” (come <strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

lui San Matteo), patrono dei lavoratori,<br />

patrono universale della Chiesa, esempio<br />

e guida per tutti noi in questo <strong>cammino</strong><br />

<strong>di</strong> cambiamento.<br />

<strong>In</strong>fine, un sincero ringraziamento è<br />

dovuto ai fantastici cuochi, che hanno<br />

de<strong>di</strong>cato il pomeriggio a preparare e<br />

cucinare il ricco menù, gra<strong>di</strong>tissimo e<br />

apprezzato da tutti gli intervenuti.<br />

Marco Montagnana<br />

. . . .IN CAMMINO<br />

APRILE-MAGGIO <strong>2012</strong>


APRILE-MAGGIO <strong>2012</strong><br />

IN CAMMINO . . .<br />

La storia delle nostre campane rappresenta una parte <strong>di</strong> vita spirituale e civile <strong>di</strong> Cormano.<br />

Fare memoria <strong>di</strong> alcuni episo<strong>di</strong> significa rivivere lo stesso spirito che animò delle persone a fare<br />

gesti coraggiosi e affrontare sfide anche ardue.<br />

Con questo opuscolo, costituito da estratti della ―Storia <strong>di</strong> Cormano‖, vogliamo inserirci in una<br />

tra<strong>di</strong>zione ecclesiale che ha visto nelle campane un simbolo della Chiesa <strong>di</strong> SS. Salvatore.<br />

Vogliamo allora rinnovare la tra<strong>di</strong>zione secondo le situazioni degli uomini d’oggi, confermando<br />

una fedeltà ai bisogni della Chiesa, secondo il vivere dei credenti. Vogliamo sentirci protagonisti<br />

<strong>di</strong> un presente per rispondere alla chiamata che Dio, oggi, a noi, fa nella Chiesa.<br />

Riascoltare alcuni episo<strong>di</strong> sarà perciò un fatto non solo storico, ma spirituale, capace <strong>di</strong> farci<br />

andare in<strong>di</strong>etro nel tempo ma rimanendo contemporaneamente nel presente e rivolti al futuro.<br />

Con questo atteggiamento del cuore, la grazia sarà <strong>di</strong> farci nuovamente amare il Signore e la<br />

Chiesa <strong>di</strong> Cormano che Lui ha voluto per tutti noi.<br />

E con riconoscenza ai nostri fratelli che ci hanno preceduto nella Pasqua eterna.<br />

Il parroco Don Marco Borghi<br />

“….. nella visita del 1634, il vicario<br />

foraneo (oggi il decano, ndr.) rileva<br />

che il battistero della Chiesa è<br />

inagibile e che è crollato il campanile<br />

con relativa campana.….nel<br />

1703 il Card. Archiuti visita la<br />

Chiesa e annota: “la Chiesa ha<br />

pure un campanile quadrato con<br />

obelisco sormontato da una croce<br />

e porta tre campane”. Nel 1790<br />

inizia la costruzione della nuova<br />

Chiesa con don Felice Castiglioni.<br />

Nel 1827, don Carlo Cereda progetta<br />

<strong>di</strong> rifare il castello in legno<br />

della torre campanaria…. Per<br />

questo, dopo aver raccolto offerte,<br />

contributi, compreso uno chiesto<br />

e ottenuto dalla deputazione<br />

municipale, consegna le tre campane<br />

alla <strong>di</strong>tta Somaruga <strong>di</strong> Milano,<br />

e alla fine del mese d’agosto<br />

1 8 2 9 , c o m e a t t e s t a<br />

l’autorizzazione della Curia <strong>di</strong> Milano,<br />

il parroco può godersi il<br />

concerto delle nuove quattro<br />

campane, più gran<strong>di</strong> e più robuste”……<br />

LA TORRE CAMPANARIA<br />

Nella primavera del 1941, la Ditta<br />

Barigozzi <strong>di</strong> Milano, in seguito<br />

ad una revisione, denuncia una<br />

grave avaria del castello <strong>di</strong> sostegno<br />

delle campane il grave<br />

stato <strong>di</strong> pericolo della campana<br />

maggiore del 1866. Si decide <strong>di</strong><br />

affidare alla <strong>di</strong>tta Barigozzi il restauro<br />

del castello e la rifusione<br />

della campana. Il 4 aprile 1941<br />

la campana viene tolta, rifusa e<br />

LE CAMPANE DELLA CHIESA DI SS. SALVATORE<br />

vengono poste su <strong>di</strong> essa le seguenti<br />

iscrizioni:<br />

CHRISTUS VINCIT – REGNAT –<br />

IMPERAT VOX SILET VERBI –<br />

CRUOR ILLE CLAMAT<br />

Vengono poste le seguenti immagini:<br />

Crocifisso – Madonna del<br />

Carmine – S. Felice martire – S.<br />

Carlo – S. Rocco. Sono le stesse<br />

parole incise prima; si aggiunge<br />

solo la data <strong>di</strong> rifusione “XVI<br />

MARZO 1941”.<br />

IL SEQUESTRO DELLE CAM-<br />

PANE<br />

Il 9 settembre 1942, a norma del<br />

Regio Decreto 23 Aprile 1942<br />

N.505, il sottosegretariato <strong>di</strong> Stato<br />

per la fabbricazione <strong>di</strong> guerra, tramite<br />

una lettera recapitata in casa<br />

parrocchiale, avvertiva il Parroco<br />

della imminente rimozione delle<br />

campane (a partire dal 14.09.1942).<br />

Della rimozione e raccolta era stato<br />

già, per deferenza, avvisato l’Em.<br />

Card. Arcivescovo <strong>di</strong> Milano.<br />

All’asportazione delle campane avrebbe<br />

provveduto l’ente <strong>di</strong>stribuzione<br />

rottami con le doverose cautele<br />

del caso, affinché la rimozione<br />

avvenisse senza danni; questi comunque<br />

sarebbero stati riparati. Gli<br />

incaricati del ritiro delle campane<br />

avrebbero poi rilasciato al Parroco<br />

una ricevuta attestante il peso del<br />

bronzo. Le quattro campane tolte<br />

pesavano Kg. 1050. Furono smontate<br />

e depositate nello stabilimento<br />

della <strong>di</strong>tta Barigozzi in Milano per<br />

essere fuse. Il parroco don Carlo<br />

Corti, per protesta, non si presentò<br />

a ritirare l’importo.<br />

LA RICOSTRUZIONE DOPO LA<br />

GUERRA<br />

Finita la guerra don Carlo corre a<br />

Milano nello stabilimento Barigozzi<br />

12<br />

e vi trova intatte le campane asportate<br />

dal governo, eccetto la<br />

prima che si era rotta nel trasporto.<br />

Le riporta a casa trionfalmente<br />

e incarica la stessa <strong>di</strong>tta Barigozzi<br />

<strong>di</strong> rifondere la campana rotta.<br />

Il 14 luglio 1946, nel cortile<br />

dell’oratorio maschile, presente<br />

una grande folla, viene benedetta<br />

la prima campana rifusa che brillava<br />

nuova fra le altre “vecchie” recuperate<br />

nel magazzino della <strong>di</strong>tta<br />

Barigozzi dove da mesi erano in<br />

attesa <strong>di</strong> essere fuse. L’elenco delle<br />

campane è il seguente:<br />

La prima porta le iscrizioni<br />

“Animabus Purgatorii” e le immagini<br />

<strong>di</strong> S. Apollonia, S. Carlo, Madonna<br />

del Carmine – 1828 con<strong>di</strong>ta<br />

(fatta) – Crocifisso con Madonna e<br />

S. Giovanni - et refusa (rifatta)<br />

A.D. 1946 - de<strong>di</strong>cata ai “Militibus<br />

Pro Patria Immolatis anni 1940 -<br />

1946<br />

La seconda aveva queste incisioni:<br />

S. Giuseppe, Madonna del Carmine,<br />

Crocifisso con Madonna e S.<br />

Giovanni – S. Cristoforo, S. Felice<br />

pregate per noi - fusa nel 1879<br />

dalla <strong>di</strong>tta Barigozzi.<br />

La terza aveva queste iscrizioni:<br />

Antonio M. Comerio, SS. Salvatore,<br />

B.V.M. del Carmelo, Crocifisso<br />

con Madonna e S. Giovanni, S.<br />

Giorgio, S. Luigi, S. Rocco e S.<br />

Felice - Fusa nel 1966.<br />

La quarta aveva le seguenti iscrizioni:<br />

“Christus vincit – regnat –<br />

imperat - Vox silet verbi – cruor<br />

ille clamat » con le immagini: Crocifisso,<br />

Madonna del Carmine, S.<br />

Felice, S. Carlo - Fusa il<br />

16.04.1941.<br />

LA VISITA DI MONS. MONTINI E<br />

LE NUOVE CAMPANE<br />

Il giorno 28 maggio 1955, Monsignor<br />

G.B. Montini, nuovo Arcivescovo<br />

<strong>di</strong> Milano, viene a Cormano


per amministrare la Cresima a 130<br />

bambini e a bene<strong>di</strong>re le nuove campane.<br />

Le campane sono state rifuse dalla<br />

<strong>di</strong>tta Barigozzi <strong>di</strong> Milano: il concerto<br />

è composto da 5 campane in tono<br />

LA bemolle (LAb – SIb - DO – REb<br />

– MIb) calante in comma; esse portano<br />

le seguenti iscrizioni:<br />

Prima Kg. 426,1, de<strong>di</strong>cata alla chiesa:<br />

“Cristo impera, Cristo regna,<br />

Cristo vince”. Porta anche le immagini<br />

<strong>di</strong>: San Pietro, Sacro Cuore e<br />

San Paolo.<br />

Seconda Kg. 295,2, de<strong>di</strong>cata alla<br />

parrocchia: “La Vergine del Carmelo<br />

nostra patrona, e San Carlo ci proteggano”.<br />

Porta le seguenti immagini:<br />

Sant’Ambrogio, Crocifisso, Madonna<br />

del Carmelo, San Carlo.<br />

Terza kg. 205,2, de<strong>di</strong>cata alla patria:<br />

“All’Italia e a tutto il suo popolo<br />

pace e prosperità”. Porta le seguenti<br />

immagini: San Francesco,<br />

San Giovanni, Santa Caterina da<br />

Siena.<br />

Quarta Kg. 169,6, de<strong>di</strong>cata alle anime<br />

purganti: “A tutte le anime defunte<br />

della parrocchia e a tutti i caduti<br />

della guerra 1940-1945: Margutti<br />

Giulio, Casati Gino, Marazzi<br />

Angelo, Riva Ampelio, Stucchi Ada-<br />

Come ogni anno nel mese <strong>di</strong> maggio riprende la recita del Santo Rosario ogni sera<br />

nei cortili delle case della nostra <strong>Comunità</strong> <strong>Pastorale</strong>.<br />

Processione mariana: 31 maggio ore 21.00 per tutta la comunità pastorale<br />

Corpus Domini: domenica 10 giugno ore 21.00 per tutta Cormano<br />

13<br />

mo, Casati Alessandro, Cattaneo<br />

Luigi, Astesani Romeo, Ghioni Virginio,<br />

Dall'Occo Giuseppe”.<br />

Quinta Kg. 120,4, de<strong>di</strong>cata agli innocenti:“Lasciate<br />

che i pargoli vengano<br />

a me”. Porta le seguenti immagini:<br />

San Domenico Savio, Crocifisso,<br />

Angelo Custode e Santa <strong>Maria</strong><br />

Goretti.<br />

Verso la metà del mese <strong>di</strong> giugno<br />

dello stesso anno viene rifatto il<br />

campanile, sistemato il nuovo orologio<br />

(è <strong>di</strong> proprietà del Comune) e le<br />

campane cominciano a dare il loro<br />

gra<strong>di</strong>to suono……<br />

Oggi, dopo parecchie ed onerose riparazioni, il consiglio per gli Affari Economici della parrocchia<br />

ha deciso un intervento risolutivo a tutto l’impianto, così da mettere in sicurezza e a norma<br />

tutti gli aspetti meccanici ed elettrici.<br />

Il costo previsto per questa manutenzione straor<strong>di</strong>naria è <strong>di</strong> € 35.000,00. Secondo il progetto,<br />

le campane potranno ritornare in funzione entro la S. Pasqua <strong>2012</strong>.<br />

Una campagna straor<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> raccolta fon<strong>di</strong> è stata lanciata. ―Per chi suona la campana‖ è il<br />

suo titolo.<br />

Ci appelliamo a tutta la popolazione del paese, credente e non, per poter coprire le spese previste.<br />

Sarà possibile fare donazioni sia come privati che come enti, sia nell’anonimato che anche<br />

in suffragio <strong>di</strong> fedeli defunti, sia come adulti che come ragazzi. I benefattori potranno così<br />

contribuire:<br />

offerte libere in contanti o con assegno/bonifico bancario intestato a Parrocchia SS. Salvatore,<br />

via Roma 6—20032 Cormano, IBAN IT57Z0351232620000000068687– causale<br />

―erogazione liberale pro campane SS. Salvatore‖ (Cre<strong>di</strong>to Artigiano, ag. Di Bresso)<br />

Offerta <strong>di</strong> € 100,00 in contanti per sottoscrivere una singola parte della spesa.<br />

Offerte deducibili da parte dei titolari <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to d’impresa, nelle modalità previste dalla legge.<br />

A chi vuole sarà anche data una pergamena ricordo della donazione effettuata.<br />

Per chiarimenti e accor<strong>di</strong> si potrà prendere contatti con il parroco. Ringraziamo anticipatamente<br />

tutti coloro che sosterranno con il cuore questo bene così importante della storia <strong>di</strong> Cormano.<br />

Siamo certi che la Provvidenza non mancherà <strong>di</strong> ricompensare tutte le nostre famiglie per la<br />

generosità <strong>di</strong>mostrata.<br />

Il Consiglio per gli Affari Economici<br />

. . . .IN CAMMINO<br />

APRILE-MAGGIO <strong>2012</strong>


APRILE-MAGGIO <strong>2012</strong><br />

IN CAMMINO . . .<br />

Racconto dell’esperienza da parte <strong>di</strong> un giovane della <strong>di</strong>ocesi<br />

Sabato 5 marzo 2011 ho avuto un’opportunità non comune: fare visita ai detenuti del Carcere <strong>di</strong> Bollate.<br />

Ho infatti partecipato al progetto organizzato dalla Caritas Ambrosiana “Percorso giovani e Carcere”<br />

(http://www.caritas.it/volontariato), un percorso che permette, dopo una conferenza sul tema generale<br />

della pena e giustizia (che quest’anno aveva come ospite proprio la Dott.ssa Lucia Castellano, <strong>di</strong>rettrice<br />

“illuminata” del carcere <strong>di</strong> Bollate) e un incontro col Cappellano del carcere scelto per una spiegazione<br />

degli aspetti più pratici circa la vita stessa all’interno <strong>di</strong> una casa <strong>di</strong> reclusione, <strong>di</strong> fare visita agli<br />

stessi detenuti per toccare con mano la loro quoti<strong>di</strong>anità in quello che dalla sensibilità dei più viene definito<br />

“soggiorno gratuito a spese dello Stato”.<br />

Nonostante la casa <strong>di</strong> Detenzione <strong>di</strong> Bollate sia all’avanguar<strong>di</strong>a rispetto al resto delle carceri italiane poiché<br />

tenta <strong>di</strong> mettere davvero in pratica quello che è in<strong>di</strong>cato nell’art 27 della nostra Costituzione e cioè<br />

che “ le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso si umanità e devono tendere alla<br />

rieducazione del condannato” attraverso una serie <strong>di</strong> attività e possibilità <strong>di</strong> lavoro che possano permettere<br />

alle singole persone, una volta uscite, <strong>di</strong> riuscire a reintegrarsi meglio nel mondo esterno, è palpabile<br />

il senso <strong>di</strong> soffocamento e solitu<strong>di</strong>ne vissuto all’interno.<br />

Abbiamo incontrato 6 detenuti e dai loro racconti ho capito quanto può essere facile “sbagliare” e che<br />

questo può capitare a ognuno <strong>di</strong> noi in qualsiasi momento. Nessuno è immune dall’errore e, credo, sia<br />

proprio questa la base su cui partire per iniziare quel <strong>cammino</strong> <strong>di</strong> perdono in cui tutti dobbiamo metterci<br />

in gioco e che deve portare chi ha commesso un crimine a riconciliarsi con la società e ricominciare<br />

una nuova vita.<br />

Senza il perdono infatti, non può esserci rieducazione e senza rieducazione non potrà esserci la tanto<br />

desiderata sicurezza sociale. Chi sbaglia deve pagare, è vero.<br />

Nessuno vuole peccare <strong>di</strong> buonismo soprattutto per rispetto delle vittime e delle loro famiglie, ma la<br />

domanda che mi è balenata nella mente dopo la visita è questa: cosa dobbiamo fare noi che “non abbiamo<br />

sbagliato?”. La nostra guida deve essere la nostra curiosità. Voler vedere e cercare dove il resto della<br />

società non vuole vedere e non vuole cercare.<br />

Lo sforzo che dobbiamo fare è quin<strong>di</strong> quello <strong>di</strong> vedere chi ha commesso un reato non come uno Stupratore,<br />

un Rapinatore, un Assassino, ma come uomo che ha commesso uno stupro, una rapina, un<br />

omici<strong>di</strong>o.<br />

E’ l’umanità quella che viene cancellata nelle carceri. Ogni persona viene da noi esterni identificata con<br />

il reato che ha commesso e questo ci impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> vederla soprattutto come persona. La solitu<strong>di</strong>ne e la<br />

voglia <strong>di</strong> riscatto che ho percepito dai 6 detenuti incontrati mi ha fatto capire che non possiamo certo<br />

restituire umanità a questi uomini e queste donne che per la società sono, e sempre resteranno, delinquenti,<br />

se non riusciamo a favorire l’incontro, la relazione e l’educazione e a riconsegnargli quella <strong>di</strong>gnità<br />

che nelle carceri si perde ogni giorno.<br />

Elena<br />

“Percorso Giovani e Carcere 2010”<br />

<strong>In</strong>contro con il mondo del carcere e i detenuti<br />

14<br />

Lettera <strong>di</strong> un detenuto<br />

Ai giovani volontari.<br />

Ciao cari amici, mi chiamo M.J. e ho partecipato alla visita che voi avete fatto a questo istituto<br />

in particolare mi è piaciuto molto gli scambi <strong>di</strong> idee che abbiamo fatto.<br />

Nella mia presentazione forse non ho parlato, perché sono straniero (brasiliano), e sono anche<br />

un po' timido nel parlare con la gente; ma comunque io vorrei che sappiate che per me è stato<br />

molto bello; vorrei che voi sappiate che io non faccio colloquio con nessuno perché i miei genitori<br />

e parenti sono tutti in Brasile; e per me qualsiasi contatto con le persone che vengono da fuori<br />

da queste strutture, come voi, per me è un motivo <strong>di</strong> gioia; non conosco niente dell'Italia e<br />

sapere qualche cosa <strong>di</strong>rettamente da voi mi fa molto piacere.<br />

Quel giorno alcuni <strong>di</strong> noi abbiamo chiesto che cosa pensavate <strong>di</strong> noi detenuti; voi siete stati sinceri<br />

nel <strong>di</strong>re la realtà, perché anch'io prima <strong>di</strong> conoscere il carcere avevo un'immagine <strong>di</strong>fferente;<br />

però vi auguro a tutti voi che non abbiate modo <strong>di</strong> conoscerlo come detenuti; è meglio


che sia come volontari. Qui abbiamo molto bisogno <strong>di</strong> persone come voi e io vi posso assicurare che noi detenuti<br />

siamo come tutti gli altri, siamo esseri normali.<br />

Certamente si trova <strong>di</strong> tutto come in tutte le parti, buoni e cattivi si trova qui come fuori. Da parte mia è importante<br />

ogni tanto, quando potete, scambiare due parole con le persone che sceglieranno per fare i volontari in<br />

questo Istituto. Aspetto <strong>di</strong> sapere che impressione avete avuto <strong>di</strong> noi in quella visita che avete fatto, se è stata<br />

per voi gradevole. Amici, in questo mondo <strong>di</strong> oggi dove ci sono tante guerre, o<strong>di</strong>o, <strong>di</strong>struzione, dove le nazioni<br />

più potenti vogliono prevaricare sui più deboli, ammazzano tanti innocenti e non vogliono ascoltare le parole<br />

del Santo Padre.<br />

Io sto cercando <strong>di</strong> trasmettervi una mia parola <strong>di</strong> pensiero e amicizia. Spero che voi possiate riflettere su tutte<br />

queste cose che succedono nel nostro mondo, allora non mollate, fatevi sentire perché noi abbiamo bisogno davvero<br />

<strong>di</strong> voi, mi <strong>di</strong>spiace non sapere esprimermi e scrivere bene la vostra lingua, ma questi pensieri sono usciti<br />

dal mio cuore. Per me che ho appena visto voi solamente per tre ore, ho ammirato molto il vostro interesse a<br />

conoscere le idee <strong>di</strong> noi detenuti. Aspetto dal profondo del mio cuore <strong>di</strong> trovarci ancora, e chi lo sa che io possa<br />

raccontare qualcosa su <strong>di</strong> me, sulla mia vita, che è sempre stata normale come quella <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> voi, fino a<br />

quando ho fatto un grande sbaglio.<br />

Però non volevo fare male a nessuno, io in Brasile ho un figlio, nel mio paese esiste molta povertà e per trovare<br />

un lavoro risulta molto <strong>di</strong>fficile. Ho sempre fiducia in Dio e vivo sperando e sognando <strong>di</strong> tornare ad abbracciare<br />

mio figlio che è la ragione della mia vita, per me è tutto, ogni giorno prego Dio che mi <strong>di</strong>a la forza <strong>di</strong> superare<br />

questo sbaglio e che un giorno possa tornare ad essere una persona libera e normale.<br />

Vorrei tanto essere una persona migliore e certamente non sbagliare più, cercando <strong>di</strong> insegnare a mio figlio <strong>di</strong><br />

non commettere errori come il mio, mi <strong>di</strong>spiace stare raccontando solo <strong>di</strong> me, vorrei sapere qualcosa anche su<br />

<strong>di</strong> voi, ok!<br />

Per me è in<strong>di</strong>menticabile aver passato quelle ore insieme a voi, ascoltare le cose che avete parlato mi ha fatto<br />

ragionare quanto è bello avere un cuore, che pensa e che ama, ho scoperto che Dio mi ha dato un cuore per amare,<br />

per perdonare, per piangere e sorridere, grazie a voi.<br />

Adesso vorrei che il mio cuore possa maturare e che io capisca ancor <strong>di</strong> più che Dio ci dà la possibilità <strong>di</strong> scegliere<br />

un <strong>cammino</strong> per fare del bene, perché alla fine il mio cuore non è mio, ma <strong>di</strong> Dio. Comunque andrà la<br />

mia vita, vorrei un domani poter fare qualcosa <strong>di</strong> buono nel mio paese. Ancora un grazie per essere venuti il<br />

giorno 24/5/03. Vi aspetto presto, ci rivedremo, non vi <strong>di</strong>mentico e soprattutto non <strong>di</strong>menticatemi.<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>Pastorale</strong> “<strong>Visitazione</strong> <strong>di</strong> <strong>Maria</strong> Vergine”<br />

PARROCCHIE SS. SALVATORE (Cormano) - S. VINCENZO D.M. (Brusuglio) - BUON PASTORE (Ospitaletto)<br />

Parrocchia SS. Salvatore - Cormano - ORARI UFFICI: mercoledì e venerdì ore 9.30÷12.30<br />

Don Marco Borghi (parroco): Via Roma, 6 Cormano - tel/fax. 0245499663 (cell. 3387793694)<br />

e-mail: borghimarco66@gmail.com - cormano@chiesa<strong>di</strong>milano.it<br />

Don Clau<strong>di</strong>o Dell’Orto (Vicario parroco): Via Comasinella, 6 - Brusuglio - tel. 0236687755 (cell. 3478408560)<br />

e-mail: donclau<strong>di</strong>o@fastwebmail.it<br />

Don Andrea Mellera (Vicario oratorio): Via D’annunzio 9, Ospitaletto - tel/fax 0266302514 (cell. 3471871296)<br />

e-mail: don.andrea@virgilio.it - Oratorio: 3451696258<br />

Don Massimo Fumagalli (residente con I. P.): Via Comasinella, 6 - Brusuglio - tel. 0236687756 (cell. 3479226191)<br />

e-mail: donmax58@fastwebmail.it<br />

Suore <strong>di</strong> Brusuglio: Via Beccaria 7, tel. 0236687273 - fax. 0236687274 (sr. Roselia, sr. Rowena, sr. Marisielle, sr. Silvia)<br />

e-mail: paolosesto@fastwebmail.it<br />

Suore <strong>di</strong> Cormano: Via Roma 10, tel. 0287392652<br />

Sr. Angela Magnoli: tel. 0287443460 - cell. 3487443460 e-mail: angela.magnoli@ fastwebnet.it<br />

Sr. Moira Scimmi: tel. 0287392652 - cell. 3479976131 e-mail: moira.scimmi@ fastwebnet.it<br />

Oratorio <strong>di</strong> Cormano: cell. 3472354358 Centro d’ascolto Caritas (Via Roma 6): cell. 3282345684<br />

Suore <strong>di</strong> Ospitaletto: Via Alfieri (sr. Roselia 3466314105, sr. Maureen)<br />

15<br />

Saluti a tutti.<br />

M..J. Ciao…<br />

. . . .IN CAMMINO<br />

APRILE-MAGGIO <strong>2012</strong>


APRILE-MAGGIO <strong>2012</strong><br />

IN CAMMINO . . .<br />

DAGLI ARCHIVI PARROCCHIALI:<br />

DAL 12 FEBBRAIO AL 10 APRILE <strong>2012</strong><br />

Funerali Cormano: Russo Marisella, Romagnoni Francesco, Ghezzi Giuseppe, Marangoni<br />

Appio, Rivolta Meroni Alessandro.<br />

Funerali Ospitaletto: Olmi Felicita, Di Giorgio Amelia, Rotilio Giuseppe, Gerevini Giovanni,<br />

Fava Liliana, Povia Rosa, Lamonaca Gaetana, Favosi Paola, Monti Giuseppina. Carboni Aurelia.<br />

Funerali Brusuglio: Beretta Luigia, Battaglia Angelina, Cavicchioli Ida, Amici Iride.<br />

Questo numero dell'<strong>In</strong>formatore Parrocchiale “<strong>In</strong> Cammino...” è stato realizzato con il contributo <strong>di</strong>:<br />

T ECNOINDAGINI S.r.l. <strong>di</strong>agnostica per l ’ e d i lizia<br />

Via F. Filzi, 58 - Cormano, tel. 0236527601<br />

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20032 Cormano ( MI ) Tel. 02.61.52.371<br />

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CANCELLERIA BLO ITALIA - Via Marconi, 31<br />

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By Alessandra

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